pratoreview
11 EDITORIALE
Una Prato da amare
12 AGENDA MOSTRE
18 FIGLIO LEGITTIMO…
… di una città che l’ha molto amato: Piero Ceccatelli racconta Francesco Nuti
28 INARRESTABILE
14 AGENDA SPETTACOLO
In attesa di vederlo sul palco di Settembre Prato è spettacolo, la nostra intervista a Edoardo Bennato di Virginia Mammoli
16 LO SGUARDO DA DENTRO
Energica e appassionata, Carlotta
Vettori ci porta nel suo mondo
di musica e città
32 PILLOLE DI EMOZIONI
Tutto sull’undicesime edizione
del Prato Film Festival
di Virginia Mammoli
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pratoreview
36 MEDICI EN PLEIN AIR
A Prato, percorsi e dimore storiche patrimonio dell’Unesco
per un’estate che non ti aspetti
di Sabrina Bozzoni
50 MODA Grand Tour
di Teresa Favi
60 VIAGGIO IN GIAPPONE
La bellissima mostra al Museo
66 STORICHE INTUIZIONI
Gli 80 anni di Manteco, dalle coperte dei soldati alla sostenibilità di Matteo Grazzini
72 STAY TUNED
I grandi concerti di Settembre
Prato è Spettacolo di Martina Olivieri
78 SHOT ON SITE
racconta il paese del Sol Levante
attraverso i suoi Kimono
di Francesca Lombardi
81 PRATO ESSENTIAL GUIDE
82 MESSAGGI DALLE STELLE
pratoreview
DIRETTORE RESPONSABILE
Matteo Parigi Bini
MODA
Teresa Favi
REDAZIONE
Sabrina Bozzoni, Teresa Favi, Matteo Grazzini, Francesca Lombardi, Virginia Mammoli, Martina Olivieri
CONTRIBUTORS
Claudio Cannistrà, Piero Ceccatelli
FOTO COVER
Daniele Barraco
FOTOGRAFI
Francesco Bolognini, Duccio Burberi, Marco Delogu, Dario Garofalo
Serena Gallorini, Francesco Giannella, Lorenzo Marzano, Alessandro Pallone
Pasquale Paradiso, Ottavia Poli, Stefano Roiz, Teatro Politeama Pratese, Mattia Trovato
GRAFICA
Melania Branca, Clelia Giardina
DIRETTORE COMMERCIALE
Alex Vittorio Lana
PUBBLICITÀ
SOCIETÀ EDITRICE
Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini via Cristoforo Landino, 2 - 50129 Firenze - Italia tel +39.055.0498097
redazione@gruppoeditoriale.com
Registrazione Tribunale di Prato - n° 5/2009 del 10.03.2009
Spedizione in abbonamento postale 45%
art. 2, lettera b – legge 662/96 – Filiale di Firenze - Contiene IP
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L’estate è la stagione della musica per eccellenza. Ecco perché, in attesa di vederlo sul palco in piazza Duomo il 4 settembre, abbiamo intervistato per voi Edoardo Bennato, il cantautore dalle mille sfumature musicali che sarà tra i protagonisti di Prato è spettacolo, il grande festival a cui abbiamo dedicato un articolo con tutti i concerti e gli spettacoli.
Ma c’è qualcosa che non poteva mancare in questo numero: il nostro omaggio a Francesco Nuti, uno dei volti pratesi più conosciuti, recentemente scomparso. Un capitolo importante del un’ironia unica, con quella comicità fatta di silenzi, che era solo sua, e che dalla Rivista del Buzzi l’ha portato sul grande schermo, a cominciare da pellicole cult come Ad ovest di Paperino di un po’ di refrigerio. È per questo che vi accompagniamo lungo il bellissimo percorso della Via Medicea, un itinerario slow tra giorni e di cui il nostro territorio costudisce due delle sue più preziose perle: la Villa Medicea di Poggio a Caiano e la Villa La Ferdinanda ad Artimino.
mostra al Museo del Tessuto: . Fulcro dell’esposizione sono i cinquanta kimono maschili e femminili appartenenti all’esclusiva collezione di Lydia Manavello, a cui poi si
più storiche aziende tessili di Prato, la Manteco che quest’anno ha festeggiato i suoi 80 anni. Uno storia di successo che ha fatto della sostenibilità la sua forza.
MOSTRE E ALTRO...
ARTE DA GUARDARE, VIVERE, SPERIMENTARE
CENTRO PECCI
Fino al 31 dicembre è visibile Eccentrica. Le collezioni del Centro Pecci: percorso che raccoglie oltre 50 opere tra le 1200 acquisite o donate dal 1988 a oggi.
Fontana, Boetti, Warhol, Kounellis, Schnabel, alcuni dei grandi artisti in mostra. E per la prima volta un’ala degli spazi espositivi viene dedicata in modo permanente alla presentazione delle collezioni. Prosegue anche
Volevo vedermi negli occhi, la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana della fotografa Lina
PALAZZO PRETORIO
L’albero degli zecchini. Moneta e mezzi di scambio al-
ternativi: dalle origini a un futuro da comprendere è la mostra realizzata dalla Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica F. Datini in collaborazione con il Comune visitabile presso il Museo di Palazzo Pretorio
L’esposizione compie un lungoscinante tema del denaro nella storia, e accompagna il visitatore attraverso un percorso che si articola in varie sezioni: dagli oggetti -
ti come moneta prima della monetatronico e digitale; un lungo excursus nel tempo, un racconto fatto di episodi scelti tra documenti e oggetti conservati in collezioni pub-
bliche e private, oltre che nei ricchi archivi e musei cittadini.
una video installazione LD postcards collection (2.300 cartoline collezionate da Le Corbusier, il grande architetto svizzero passato anche da Prato nei primi del Novecento) a Palazzo Pretorio collegata a una mostra multimedialea , fanno conoscere il sorprendente lavoro dell’artista , grazie all’associazione
MUSEO DEL TESSUTO Proseguebre
tra Giappone e Occidente 50 Kimono - femminili e maschili - della prima metà del ‘900 dall’esclusiva collezio-
ne privata Manavello che,dri e tessuti documentano l’evoluzione delle relazioni economiche e culturali tra Europa e Giappone.
IN GIRO PER LA CITTÀ
, una - detta ‘Camaleonte’ perché i suoi colori vengono cambiati in sintonia con i luoghi(che si alterna tra un parterre di sociologi, artisti, curatori, antropologi, urbanisti, conoscitori attenti della città) e , . Il progetto si chiama Prato Drive e lo .
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LUGLIO
In piazza Matteotti, a Carmignano, il uno speciale , Sarà per noi. toralcon una programmazione composta da
visti al cinema lo scorso inverno, anche in versione originale
AGOSTO -
Calici di Stelle illumina le calde serate estive. Tante le attività organizzate come la caccia al tesoro tra le vigne, yoga in luoghi panoramici, cene
attori che raccontano storie sulle stelle.
Prato è spettacolo in con gli attesissimi , il magico duo composto dal rapper (Alessandro Aleotti) e dal produttore (Luca Perrini).
SETTEMBRE
Il 1° settembre in piazza Duomo prosegue il Festival Prato è spettacolo con e, che si alternano sul palco per una serata di musica e divertimento. Il 2 è la volta del duo inedito, il 3 ad incendiare Prato
ci pensano gli , l’amatissima band inglese, mentre il 3 è la volta del cantastorie per eccellenza, . Il lo speciale concerto della Camera, mentre il ci di Santa Lucia per il concerto gratuito dei
Alla Villa Guicciardi di Cantagallo il 12 arriva l’ , mentre a chiudere la rassegna musicale il 13 ci pensa che porta a Villa Guicciardini tutti i suoi più grandi successi.
OTTOBRE
La stagione teatrale del
inizia il 21 con Pif che porta a Prato Momenti di trascurabile (in)felicità. Un felice connubio tra teatro, cinema e letteratura, quasi un manifesto per la felicità come migliore promessa per la stagione che sarà. Al via anche il cartellone 2023/2024 delcon Il Capitale di e il , sempre al Metastasio, troviamo Trucioli, un lavoro nato grazie alla ricerca antropologica e socioculturale della compagnia de . Il 31 è la volta di Alexo, di e con Claudio Morici.
CICLONE CARLOTTA
ENERGICA E APPASSIONATA, CARLOTTA VETTORI CI PORTA NEL SUO MONDO DI MUSICA E CITTÀ
DI TERESA FAVI
“La vita senza musica è impensabile, / La musica senza vita è teoria. / Per questo il mio contatto con la musica è un abbraccio totale” in questa terzina del 1967 Leonard Bernstein condensava tutta la sua esistenza terrena con parole che non potrebbero essere più adatte a descrivere anche quella
ce, insegnante e ideatrice delle serate jazz Sounds on Friday a Viaccia. Fuoco e acqua, cielo e mare concentrati in un metro e cinquanta di nervi e riccioli.
Com’è nata la tua passione per il flauto?
Verso i 10 anni, ero curiosa ed energica, i miei genitori mi proposero di studiare anche la musica. Il pianoforte, dissi; ma nella banda cittadina insegnavano gli strumentitrovai subito a suonare insieme a tanta gente. Fu un’esperienza così bella e coinvolgente che ancora oggi continuo a rivi-
amo, nacque in me una passione ancora più potente: per tutta la musica.
Cos’è la musica per te?
Il meraviglioso mondo dei suoni ha il potere di entrare in connessione con le nostre parti più profonde e non solo, ci mette in contatto con altre realtà sottili. È una gran-
Le tue avventure musicali più importanti?
Ruah di quest’anno con Silvia Bolognesi, Andrea -
do Galardini i meravigliosi musicisti che mi hanno accompagnato in questo viaggio. I brani, a parte l’ultimo, sono tutte mie composizioni, alcune più recenti altre da tempo si alternano atmosfere classiche, jazz, pop-
prediligo. E se d’imprese devo parlare, non posso tralasciare il mio ruolo, inconsueto, di direttrice artistica della rassegna Sounds on Friday al Circolo di Viaccia, arrivata, grazie a sinergie incredibili e a capaci collaboratori, alla XVII edizione! Dare vita a una
Jazz’, nella periferia di Prato e arrivare a risultati inaspettati, è stata una gioia.
Le collaborazioni più esaltanti?
la Villoresi che mi ha portata nel mondo del teatro e nei teatri più belli d’Italia e non solo. Anthony Braxton Sonic Genome
volution Orchestra. Silvia Bolognesi mi ha sedotta con l’imprevedibile mondo dell’improvvisazione creativa, suono nella sua orchestra Fonterossa Open Orchestra. La prima assoluta dell’opera di Dave Burrell Windward passage, insieme a 14 musicisti.
Sei sposata con un noto musicista, Riccardo Galardini, cosa vi divide e cosa vi unisce?
Entrambi amiamo la musica classica, soprattutto la musica del ‘900 e Bach.
lui piacciono i Beatles. I tuoi luoghi del cuore in città ad alte vibrazioni musicali.
fatta musica sono i miei luoghi del cuore e quindi ovviamente il Circolo di
teama e la Camerata Strumentale, la scuola di musicabastanza.
Tre brani della tua playlist mentre cammini tra le colline di Prato.
c’è sicuramente il secondo tempo del concerto per pianoforte ed orchestra in sol
Out to lunch di Eric Dolphy; I can’t stand it dei Velvet Underground.
FIGLIO LEGITTIMO…
… DI UNA CITTÀ CHE L’HA MOLTO AMATO: PIERO CECCATELLI RACCONTA FRANCESCO NUTI
e Athina Cenci Giancattivi
Non Stop
Staccia
Buratta l’Italia l’è un po’ matta-
FRANCESCO ESORDISCE IL 14
APRILE DEL 1973:
Pollo d’allevamento-
Polli d’allevamento -
Radio Prato-
Alessandro BenvenutiBerlinguer, ti voglio bene
‘IL LESSO L’HO SEMPRE PORTATO A CASA E LA FAME, COME ATTORE, NON L’HO MAI PATITA’
Sandro Veronesi
Ciao Chiaramonti
Pollo d’allevamento
Il Mensile
Sul numero zero Sandro Veronesi, classe 1959 intervista Francesco Nuti, classe 1955
IN QUESTE PAGINE, FRAMMENTI DI UN’INTERVISTA A FRANCESCO DI SANDRO VERONESI NEL 1979, QUANDO ENTRAMBI ERANO GIOVANI PROMESSE E AMICI
ALCUNI FILM CON FRANCESCO NUTI. DALL’ALTO IN SENSO ORARIO CARUSO PASCOSKI (DI PADRE POLACCO), UN FILM DEL 1988; IO, CHIARA E LO SCURO (1983), TUTTA COLPA DEL PARADISO (1985), MADONNA CHE SILENZIO C’È STASERA , IL SUO PRIMO FILM DEL 1981
NEL 1982, ABBANDONA IL TRIO E DIVENTA SCENEGGIATORE
E INTERPRETE PROTAGONISTA DEI SUOI FILM.
ESORDISCE ALLA REGIA NEL 1985
INARRESTABILE
IN ATTESA DI VEDERLO SUL PALCO DI SETTEMBRE PRATO
LA NOSTRA
È uno dei più grandi cantautori italiani. Il primo a riempire lo stadio di San Siro nel mitico concerto del luglio 1980. Edoardo Bennato. Aveva solo 12 anni quando comincia a cantare e suonare, una -
telli Eugenio e Giorgio: il Trio Bennato. Poi pren-mo album in studio, Non farti cadere le braccia.
I suoi immancabili occhiali da sole, la 12 corde, il kazoo, l’armonica e il tamburello, ad accompa-
sue canzoni passano mondi interi - veri e immagi-
dove è nato e cresciuto.
E se, come succede a tutti i grandi artisti di rot-lette delle radio, con La torre di Babele (1976) e esplode e da allora non si è mai arrestato. Arrivano Venderò, Il gatto e la volpe, Mangiafuoco, Dotti, medici e sapienti, e poi i due album del 1980: e Sono solo canzonette, con il singolo omonimo e L’isola che non c’è, e poi ancora Viva la mamma (1989), Il paese dei balocchi (1992), Le ragazze fanno grandi sogni oggi, passando per joint venture artistiche da
ad oggi) e concerti esplosivi, come quello che ci aspetta in piazza Duomo a Prato, con la data del 4 settembre per Settembre Prato è spettacolo.
Qual è il suo primo ricordo musicale?
Le canzoni in un juke box che era all’angolo di viale Campi Flegrei, la strada del quartiere di BaLei è stato il primo cantautore italiano a riempiere San Siro. Suo fratello, Eugenio, è un pezzo importante della storia della musica italiana e popolare. Musicista anche il suo secondo fratello, Giorgio. Dove ha avuto origine la passione e il genio musicale nella vostra famiglia?
Mia madre per tenerci occupati durante le vacanze estive, in base alla teoria che recita “l’ozio è il padre di tutti i vizi” si mise alla ricerca di un insegnante d’inglese... anzi incaricò una signora del palazzo in cui abitavamo. Dopo una settimana la signora disse a mia madre che non aveva musica. Così, io mi trovai la chitarra tra le mani, L’incontro che le ha cambiato la vita?
Quello con me stesso... Se non era per la mia coc-
in cui si è laureato al Politecnico di Milano, ndr)... magari era meglio...
to Un’estate italiana, colonna sonora italiana dei
Nelle sue canzoni ci sono tanti universi musicali: rock, folk, blues, pop… C’è un modo per descrivere la sua arte?
Sostanzialmente il rock! Che non è solo un gene-
CANTANTE E POLISTRUMENTISTA. IRONICO, AUTENTICO, IMMAGINIFICO E PROVOCATORIO. EDOARDO BENNATO È UNO PIÙ GRANDI ARTISTI DEL PANORAMA MUSICALE ITALIANO. NELLE SUE CANZONI SI UNISCONO SUONI ROCK, FOLK, BLUES, POP... TRA I SUOI PIÙ GRANDI SUCCESSI: IL GATTO E LA VOLPE , SONO SOLO CANZONETTE , IL PAESE DEI BALOCCHI E VIVA LA MAMMA
PH. ALESSANDRO PALLONEre musicale ma anche un modo di vivere!
Il concerto più emozionante della sua carriera?
Ogni volta che salgo su un palco è un’emozione e che ci siano 100, 1000 o 100mila persone è più o meno la stessa... Meglio però se ce ne sono 100mila!
L’album a cui è più legato?
Chiederesti a una madre
La più bella collaborazione artistica?
collaborare con tanti musicisti...di alcuni sono anche molto amico ma
Signor
censore, una mia canzone, con B.B. King, sul palco di Pistoia Blues e anche in altre occasioni, beh... di questo vado molto orgoglioso!
È cambiato il modo di ascoltare la musica: su piattaforme digitali, concerti-eventi in stadi, grandi teatri, ma sempre meno nelle strade e nel cuore delle città. Come vede il futuro di chi fa musica e di chi si diverte ascoltandola?
Credo che la musica ci sia ancora per le straper l’ascolto personale: ogni epoca ha il suo
così via...
C’è ancora bisogno di musica nel mondo?
È come se mi si chiedesse “C’è ancora bisogno di
Il tour che passa anche da Prato cade in occasione dei 50 anni dall’uscita del suo primo album, Non farti cadere le braccia. Guardando indietro, qual è la sua più grande soddisfazione e la più grande
Quella di essere riuscito a -
Il suo sogno nel cassetto?
sono napoletano e quindi scaramantico... non li rivelo!
‘CI SARÀ SEMPRE BISOGNO DI MUSICA, SAREBBE COME DIRE CHE NON C’È PIÙ BISOGNO DI OSSIGENO’ASTOLFO , FILM DI CHIUSURA DEL FESTIVAL
PILLOLE DI EMOZIONI
TUTTO SULL’UNDICESIME EDIZIONE DEL PRATO FILM FESTIVAL DI VIRGINIA MAMMOLI
QUEST’ANNO 36 I CORTI IN GARA, SELEZIONATI TRA GLI OLTRE 3000 ARRIVATI
1. GIANLUCA GORI, LUCA CALVANI E FRANCESCO CIAMPI, PREMIATI PER IL FILM IL CACIO CON LE PERE
2. OLD TRICKS , PREMIO SPECIALE MONICELLI DELLA GIURIA PER LA SEZIONE COMMEDIA
3. ROMEO CONTE CON PIPPO MEZZAPESA
4. DON’T BE CRUEL , PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA PER LA SEZIONE DRAMMA
5. AN IRISH GOODBYE , MIGLIOR CORTO E MIGLIOR REGIA NELLA SEZIONE COMMEDIA
3 5 4 1 2Quattro giorni di eventi e incontri dedicati al cinema, con proiezioni, incontri con artisti, eventi collaterali e premiazioni. Tra gli ospiti Luca Calvani, Gianluca Gori (alias Drusilla Foer), Lidia Vitale, Francesco Patanè, Giusi Merli, Pippo Mezzapesa, Gigio Morra e Alberto Testone. È il Prato Film Festival, che quest’anno si è tenuto dal 28 al 31 maggio, tra il Teatro D’Annunzio del Convitto Nazionale Cicognini e lo spazio Garibaldi/Milleventi, giungendo così alla sua 11esima edizione. Cuore di questa im-
ideata e diretta da Romeo Conte, è il cortometraggio, l’arte di trasmettere messaggi e raccontare storie in una manciata di minuti.
36 i corti in gara selezionati tra gli oltre 3000 arrivati, con opere intense dedicate a temi come la legalità, l’ambiente, la commedia e i diritti umani, che hanno lasciato il segno.
Tra questi, il premio al miglior cortometraggio della sezione Animazione è stato assegnato a Caramelle di Matteo Panebarco, per la sezione Dramma, lo stesso premio è andato a Fradi miu di Simone Contu, mentre ad aggiudicarsi la migliore regia è stato Edoar-
do Smerilli per Figlie delle stelle, per il quale Rebecca Liberati ha vinto il premio come migliore attrice, con il premio speciale della giuria a Don’t be cruel di Andrej Chinappi Nella sezione Commedia en plein ha fatto il bis di premi An Irish Goodbye di Tom Berkeley e Ross White, miglior corto e miglior regia, con i protagonisti Seamus O’Hara e James Martin che hanno vinto ex aequo il premio come migliori attori, così come migliori attrici sono risultate essere Clauin Un animale quasi domestico e Rosario Pardo in El cacharrico, mentre Old tricks di Edoardo Pasquini e Viktor Ivanov ha vinto il premio speciale Mario Monicelli.
Bis di premi anche per il documentario Peso Morto: miglior regia, di Francesco Del Grosso, e premio per la direzione delMatteo Bresci e Francesco Casunati
La manifestazione si è conclusa con la proiezione di Astolfo, di Gianni Di Gregorio, alla presenza di due dei protagonisti, Gigio Morra e Alberto Testone, tra i vincitori del premio speciale intitolato all’attore Ivano Marescotti, più volte ospite al Prato Film Festival, recentemente scomparso.
MEDICI EN PLEIN AIR
A PRATO, PERCORSI E DIMORE STORICHE PATRIMONIO DELL’UNESCO PER UN’ESTATE CHE NON TI ASPETTI
DI SABRINA BOZZONI
VILLA LA FERDINANDA AD ARTIMINO (PH. ARTIMINO SPA)Prato è tutto ciò di cui hai bisogno per godere della bellezza en plein air di una Toscana che parla il linguaggio della Natura da sempre.
Sì perché in questa stagione di sole la nostra città si mostra nel suo animo più universalmente amabile attraverso luoghi, percorsi e suggestioni indimenticabili.
Per chi ricerca un’esperienza di cammino intorno alla meraviglia senza dubbio immancabile su un diario di viaggio che si rispetti è il percorso della Via Medicea (78 km, media
in 4 o più giorni), un itinerario slow tra storia e leggenda, un cammino unico e originale, alla scoperta dei Medici e -
dicee Patrimonio dell’Unesco: Villa Medicea di Poggio a Caiano, Villa La Ferdinanda ad Artimino, Villa Medice di Cerreto Guidi e Villa La Magia di Quarrata.
storici, l’armonico paesaggio di vigneti e uliveti secolari.
E proprio a Prato si trovano due delle 14 ville medicee che l’Unesco nel 2013 ha iscritto nel Patrimonio dell’umanità: una delle più antiche e famose, a Poggio a Caiano, e quella costruita quasi un secolo dopo, ad Artimino, deliziosa frazione del comune di
VILLA MEDICEA DI POGGIO
A CAIANO
Il nostro tour dedicato alle ville medicee che costellano la nostra città non può che iniziare da quella di Poggio a Caiano che fu la villa umanistica per eccellenza, che abbandonava l’idea della villa-fortezza tipica delle precedenti ville medicee di Cafaggiolo, del Trebbio e di Careggi, e divenne modello rinascimente per tante dimore signorili di campagna erette in seguito.
da Lorenzo de’ Medici intorno al 1470 al Giuliano da Sangallo.
Lorenzo però non fece in tempo a vederla ultimata: quando morì, nel 1492, era costruita solo per un terzo. I lavori furono
che nel 1513 era divenuto papa Leone X, un anno dopo il tragico sacco di Prato che aveva spianato ai Medici la riconquista del potere. -
pisce da subito per la sua posizione, alta e strategica sulla cima di un poggio, con l’imponente facciata, i due bracci dell’avvolgente scalinata e la loggia sormontata da un timpano.
Proprio lungo questo corre il celebre fregio in terracotta invetriata lungo 14,22 metri e divenuto un simbolo della villa. Con i suoi lucidi colori bianco, blu e verde, il fregio rappresenterebbe la sorte dell’a-
Lorenzo. L’ambiente di maggior pregio è il salone Leone X, circondato da un impoPon-
tormo, Franciabigio, Alessandro Allori e Andrea del Sarto.
La villa rimase sempre residenza estiva dei Medici e fu teatro di importanti avvenimenti della loro storia dinastica. Qui furono festeggiati i matrimoni tra Alessandro de’ Medici e Margherita d’Austria (1536), tra Cosimo I ed Eleonora da Toledo (1539), tra Francesco I e Bianca Cappello (1579). Alla morte dell’ultimo discendente dei Asburgo-Lorena.
Dal 2007 qui si trova anche il Museo della Natura Morta, allestito in sedici sale del secondo piano, che espone circa 200 dipinti dal tardo Cinquecento alla metà del Settecento.
VILLA LA FERDINANDA DI ARTIMINO -
to Camini, fu fatta costruire dal granduca Ferdinando I (1549-1609) sul colle di Ar-
getto dell’architetto Bernardo Buontalenti, architetto di corte che si occupò della
nonché dei bastioni delle mura di Prato.
La villa era la favorita di Ferdinando per il periodo estivo e al piano nobile fu fatta
Domenico Cresti detto il Passignano e da Bernardo Poccetti con soggetti mitologici e allusivi alle virtù di Ferdinando.
Al piano terra, trovano posto le cantine granducali e le sale d’armi.
alla villa, anche l’elegante struttura della Paggeria.
è indissolubilmente legato al territorio essendo al centro del Barco Reale, grandiosa riserva di caccia, curata con grande instesso.
Una tenuta che si -
no su quattromila ettari ed era circondata da 50 chilometri di mura, con varchi chiusi da cancelli, alcuni dei quali ancora visibili.
Oggi invece si può girare liberamente fra i 732 ettari di vigneti e uliveti della Tenuta di Artimino.
La sua cantina tiene alta la tradizione enologica locale del vino Carmignano,
sec. a.C., conservati nel Museo archeologico di Artimino, alle grandi botti del primo Novecento visibili nei locali inferiori della villa medicea.
È forse una leggenda che il Cabernet Sauvignon sia stato portato in questa zona nel Cinquecento da Caterina de’ Medici, regina di Francia.
prio uno degli ultimi Medici, il granduca Cosimo III, appassionato produttore che spediva i suoi vini alle corti di mezza Europa, emanò nel 1716 un
del Carmignano, per proteggerlo da conlitteram che si può ritenere il primo caso di ‘denominazione di origine controllata’ della storia.
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VIAGGIO IN GIAPPONE
MOSTRA AL MUSEO DEL TESSUTO
Un oggetto iconico che apre mondi inaspettati e contaminazioni eleganti:
è il titolo della nuova mostra organizzata dal Museo del Tessuto di
culturali - intervenuti tra Europa e Giappone prevalentementecento alla prima metà del Novecento - attra-
no, una straordinaria rassegna di opere testimonia con varietà e vivacità le straordinarie contaminazioni artistiche e -
ferimento alle innovazioni formali delle avanguardie europee come Futurismo, Seche, agli inizi del No-no profondamente il linguaggio decorativo tradizionale giappo-
Accanto al già noto fenomeno del Giapponismo, ovvero il modo
quel periodo ha recepito e reinterpretato il linguaggio espressivo e decorativo
il percorso espositi-
tura del Sol Levante, il kimono, risente
“La mostra rappresenta un omaggio che il Museo del Tessuto di Prato vuol rendere alla straordinaria perizia che caratterizza la secolare tradizione tessile del Paese del ai nostri visitatori la patrimonio, altrimenti destinato alla fruizione esclusivamente privata”, dichiara il Presidente della Fondazione Museo del Tessuto Francesco Nicola Marin Il percorso si apre con una suggestiva
coppie di paraventi istoriati a sei ante, realizzati da pittori di corte giapponesi-
Si tratta di alcune delle testimonianze -
nanti del modo in cui i pittori giapponesi percepivano i primi europei che arrivava-
gue poi con la “seconda” scoperta del Giap-
dei post- impressionisti come Van Gogh e Gauguin, dialogano idealmente con le stampe giapponesi di Hiroshige, Utama-
ai loro colori vivaci a campiture piatte, a inedite prospettive, ad una lettura diversissima del movimen-
ALLA FINE DELL’OTTOCENTO L’ARTE NIPPONICA FA LA SUA COMPARSA SULLA SCENA ARTISTICA EUROPEA
fa la sua dirompente comparsa sulla scena artistica europea dando luogo al fe-
Attraverso un secondo video suggestivo, i quadri degli Impressionisti e poi
Contemporaneamente la moda occiden-
eccellenza della momodo particolare la cultura nipponica, che
legata a secolari rigide tradizioni sia tecni-
I meravigliosi kimono, vero fulcro della -
In questo contesto trovano collocazione gli oggetti del Museo che espone, in
di moda per sottolineare le connessioni
Dopo essersi lasciati incantare dei kisecondo nucleo, quasi tutti kimono da uomo, esprime il fascino per la modernità e il pro-
troduzione di soggetti decorativi del tutto nuovi, come la nave,
nucleo - e sicuramen- è il nucleo centrale -
guaggio decorativo introducendo concetti come tridimensionalità, colori forti e violenti, forme astratte nel design
19 KIMONO
DEGLI INIZI DEL NOVECENTO:
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OGGETTI UNICI, IN SETA OPERATA, RICAMATA O STAMPATA
operata, ricamata o stampata che testistilistiche provenienti dalle avanguardie europee come Fauvismo, Secessione
Grazie alla particolare
teche con la fotocamera del proprio cellulare per avere a disposizione una “assistente digitale” che, durante la visita, spiegherà i contenuti delle teche e degli -
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STORICHE INTUIZIONI
GLI 80 ANNI DI MANTECO, DALLE COPERTE DEI SOLDATI ALLA SOSTENIBILITÀ DI MATTEO GRAZZINI
Un compleanno festeggiato a Parigi ha sem-
romantica o un’azienda che fattura milioni su milioni e che nella Ville Lumière ha da sempre una base di partenza per conquistare mercati. Gli 80 anni di Manteco sono stati celebrati a
stracci lavorati a fare da candeline e con brindisi a base di champagne, anche in onore agli Franco Mantellassi, che gli 80 anni li ha ormai superati, fa da testimone di una storia nata a migliaia di chilometri da Parigi,
nella tradizione secolare di un distretto come quello pratese.
Accanto a lui
dell’ulteriore trasformazione dell’azienda in termini di immagine, contenuti e prospettive, si muove con uguale capacità tanto tra i macchinari nei vari reparti quanto sui social network, sempre più vetrina importante al pari
L’idea, l’intuizione degli albori altro non fu che il riproporre quello che i pratesi amavano
tessuto e dargli nuova vita. Un processo che ai nostri giorni ha dozzine di interpretazioni, tutte declinate verso la ‘sostenibilità’ ma che creatività. Anche quando c’era da recuperare le coperte utilizzate dai soldati in una guerra,nita.
Era infatti il 1941 quando Manteco iniziò amento o oggetto per ovviare alla mancanza di bloccati o quasi.
Ed era invece il 1943 quando Enzo Anacleto Mantellassi, capostipite di tre generazioni di imprenditori, fondò l’azienda basandola sul semidistrutta. Un via vai di coperte in lana spesso di ottima qualità e di indumenti militastoria d’Italia e d’Europa, in stracci” per dirla alla Malaparte, uno che a storie come quelle di Manteco avrebbe potuto dedicare un libro.
ti delicati da scarti molto grezzi o pesanti adesso, a distanza di ottanta anni, certe limitazioni sono decadute, grazie alla tecnologia e a processi di lavorazione che però, talvolta,
si basano ancora sugli stessi macchinari usati decine di anni fa.
La fabbrica Mantellassi, come tante a Prato in quegli anni e in quelli a venire, diventò luogo di lavoro per i ‘cenciaoli’, sempre più esperti nel cernire e dividere stracci e indumenti, to-
“Quando ero piccolo - racconta Franco Man-
platea di Internet - mi mettevo a sedere accanto ai cenciaioli cercando di carpirne i segreti e di capire come facessero a decidere in tempi strettissimi se un tale abito era fatto di lana piuttosto che misto lana o cotone. E ricordo anche le discussioni che nascevano tra di loro quando qualcuno aveva la fortuna di trovare qualcosa di prezioso o importante, come banconote, borracce, bandiere o altro, nelle tasche degli abiti che stavano controllando”.
Poi arrivò un’ulteriore intuizione di Enzo Ana-
riferendosi al padre - che i prodotti fattibili con quel tipo di lana ancora grossolano, pesante anche un chilo al metro, potevano trovare un ottimo mercato nel nord Europa, dove coperte e cappotti servono per tutto -
Oggi che Manteco è al top a Prato e in Italia per copertura dei mercati e fatturato gli orizzonti si sono decisamente ampliati, dal pun-
sviluppo sostenibile, è stata la prima nel set-a pensare al welfare aziendale, termine che
spazi verdi e ventole per smuovere l’afa estiva furono i primi interventi in tal senso messi in atto dal capostipite.
E la storia dell’azienda è racchiusa adesso in uno degli spazi polivalenti più lungimiranti archivio inauche raccoglie oltre 80.000 campioni di tessuto, migliaia di tonalità di colori, tutti ordinati in uno spazio che può essere contemporaneamente anche biblioteca per studenti, fonte di ispirazione per tecnici e -
tacoli e manifestazioni culturali.
STAY TUNED
I GRANDI CONCERTI DI SETTEMBRE PRATO È SPETTACOLO DI MARTINA OLIVIERI
FESTIVAL CONCERTI
La musica accende anche quest’anno l’estate pratese e in piazza Duomo torna il Festival Prato è spettacolo, che ospita cantautori da tutto il mondo pronti a stupire, emozionare, e rendere il settembre di Prato davvero uno spettacolo. Si inizia giovedì 31 agosto alle ore 21 con gli Articolo 31, il magico duo composto dal rapper J-Ax (Alessandro Aleotti) e dal produttore DJ Jad (Luca Perrini), tornati sulla cresta dell’onda partecipando alla 73esima edizione del Festival di Sanremo con il brano Un bel viaggio. Il gruppo, nato con sound prettamente hip hop, nel tempo ha incorporato elementi di funk, reggae e rock, raggiungendo un pubblico sempre più ampio. Dopo la separazione del 2006, oggi sono tornati insieme più forti che mai e a cantare i loro grandi successi come Domani smetto, Spirale ovale e L’Italiano medio sono grandi e piccini. Venerdì 1° settembre alle ore 20.30 si alternano sul palco, Bugo e Daniele Silvestri. Non nuovo ad arguti giochi di parole, Silvestri dopo Teatri X, porta a Prato Estate X, la nuova tournée che tocca i più importanti Festival della penisola. Silvestri, aiutato dalla sua sorprendente ed eclettica band, cambia anco-
ra una volta atmosfera e narrazione, ritrovando le amate chitarre elettriche e i ritmi più serrati. Bugo, invece, torna a distanza di due anni dal suo ultimo lavoro disco-
Sabato 2 settembre torna in città Giorgio Panariello e lo fa con un progetto davvero speciale, Giorgio Panariello VS Marco Masini. Uno spettacolo in musica ma soprattutto l’incontro fra due amici che hanno uno sguardo attento sulla vita con due modi diversi di raccontarla. Due artisti che
battute e canzoni. Dopo il grande successo delle due date al Fabrique di Milano e alla Unipol Arena di Bologna per presentare al pubblico il loro settimo album EBM, gli Editors tornano in Italia per tre date tra le quali spicca Prato domenica 3 settembre. Questo è il primo disco dell’amatissi-
nel gruppo - capitanata dal carismatico frontman Tom Smith al quale si aggiungono Justin Lockey, Elliott Williams, Russell Leetch e Ed Lay - di Benjamin John Power aka Blanck Mass, già membro del duo electro-noise Fuck Buttons. Lunedì 3 settembre, sempre alle 21.00, arriva il live
di Edoardo Bennato, il cantastorie che da cinquant’anni immortala con le sue canzoni il mondo odierno, inneggiando alla forza umana delle persone, senza mai dimenticare il più classico tra i sentimenti, l’amore. Un concerto ad alto contenuto Rock&Blues con i brani più celebri dell’artista e una selezione di nuove canzoni. Un’esperienza emozionale con i brani e le melodie che sono entrati a far parte del nostro immaginario collettivo e a cui è
ritrovare, attraverso il potere della musica, vibrazioni ed emozioni che fanno bene all’a-
Beethoven, due pietre miliari nella storia della civiltà e due tra le partiture più note del repertorio sinfonico. Sabato 9 settem-
DA PANARIELLO E MARCO MASINI A EDOARDO BENNATO PER UN SETTEMBRE
WOW IN CITTÀ
Lucia per il concerto (ad ingresso gratuito) della band pratese Porto Flamingo, mentre alla Villa Guicciardi di Cantagallo martedì 12 settembre arriva l’Alan Sorrenti quartet. Un’occasione imperdibile per rivedere dal vivo Alan Sorrenti in compagnia della sua Band Exotica e l’occasione per fare un viaggio emozionante lungo tutta la carriera del cantautore napoletano, che percorre i momenti più brillanti del -
formazione storica che lo segue ormai da anni. Martedì 5 settembre, alle ore 21.00, lo speciale concerto della Camerata Strumentale Città di Prato che per l’occasione porta su palco di piazza Duomo Il Flauto magico di Mozart e la Quinta Sinfonia di
re al presente. Chiude questa carrellata di musica e divertimento Umberto Tozzi che mercoledì 13 settembre porta a Villa Guicciardini le sue più grandi hit come Ti Amo e Gloria, che fanno sempre cantare il pubblico di tutte le età.
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Gli ospiti e alcuni momenti dello spring party allo Studio Legale TML di Prato, fondato dagli avvocati Godi, Parisi e Grossi, che è tornato a ospitare
l’esposizione di alcune delle opere di Giuliano Grittini (courtesy of Mirabili - Arte d’Abitare).
L’EVENTO DI PORSCHE E POLIMODA
Il cocktail party a Villa Favard per il progetto realizzato da Porsche Firenze insieme agli studenti di Polimoda Firenze, invitati a ‘vestire’ la GT3 per la Porsche Carrera Cup Italia. Durante la serata, l’annuncio del vincitore, Tommaso Inturrisi, con Be Florence.
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I luoghi del gusto in città e dintorni
MESSAGGI DALLE STELLE
Consigli a trecentosessanta gradi seguendo il percorso degli astri
ARIETE (21 marzo - 20 aprile)
Venere, pianeta dell’Amore, nel segno amico del Leone per tutta l’estate, risveglia passioni sopite e desideri nascosti; aiuta le relazioni e la voglia di divertirsi. Ma non comportatevi da… cicale!
TORO (21 aprile - 20 maggio)
Saturno appoggia sempre i nati in aprile, mentre Giove rivitalizza i nati 1-6 maggio passando sui gradi del loro Sole. Anche agosto tante energie.
GEMELLI (21 maggio - 21 giugno)
La quadratura di Marte dalla Vergine invita tutti alla prudenza. Volete fare troppe cose, tutte insieme in maniera disordinata. Sono i nati in maggio i più
CANCRO (22 giugno - 22 luglio)
metà agosto, favorisce i rapporti di coppia. Marte spinge all’azione un po’ tutti, ma i nati 1-7 luglio viaggiano con il vento in poppa per tutta l’estate!
LEONE (23 luglio - 23 agosto)
più unica che rara per la situazione sentimentale di tutti i nati in agosto. Servono, però misura e savoir faire.
VERGINE (24 agosto - 22 settembre)
Nati in agosto un po’ depressi e preoccupati, nati 1-8 settembre ottimisti e in gran forma. Marte nel segno in luglio e in agosto può ostacolare parzialmente alcune iniziative. Sappiate pazientare!
BILANCIA (23 settembre - 22 ottobre)
Ripresa brillante sul fronte dell’amore, cogliendo al volo i messaggi di Venere, che riguardano soprattutto i nati in ottotroppo nervosismo e i contrattempi.
SCORPIONE (23 ottobre - 22 novembre)
Periodo costruttivo per l’acume intellettuale e la voglia di fare, ma vanno superati i malumori sentimentali, il falso orgoglio e le esagerazioni nei progetti, che portano sprechi di risorse.
SAGITTARIO (23 novembre - 21 dicembre)
va riguardato e seguito con attenzione. Per tutti gli altri il trigono venusiano dal Leone può portare gradite novità sentimentali, da valutare con… calma.
CAPRICORNO (22 dicembre - 20 gennaio)
Saturno in Pesci e Giove in Toro continuano ad appoggiare prima e seconda decade, mentre anche Marte dalla Vergine promette spirito di iniziativa e continuità di azione in luglio e in agosto.
ACQUARIO (21 gennaio - 19 febbraio)
L’opposizione di Venere per tutta l’estate sconsiglia le iniziative in campo sentimentale. Da settembre aumentano energia e voglia di fare prima per i nati di gennaio e poi per quelli di febbraio.
PESCI (20 febbraio - 20 marzo)
Marte dalla Vergine crea tensioni e nervosismi in luglio e in agosto, che però non toccano la seconda decade. La scarsa lucidità mentale vi rende disordinati. Organizzatevi meglio!
a cura di Claudio Cannistrà, la “Bottega dell’Astrologo”, Associazione culturale pratese
la conoscenza di data, ora e luogo di nascita del soggetto. Per informazioni sui corsi e le attività culturali organizzate scrivere a: labottegadellastrologo@gmail.com; canniclau@libero.it Disegni dei segni zodiacali opera di Pacpainter - www.pacpainter.it