pratoreview
30 LE MAGNIFICHE DODICI
Una città che entra nel cuore
LIMITI
Sangue che scorre nelle vene, suono che vibra nei tasti del mio pianoforte.
Ecco la mia Prato di Giulia Mazzoni
Grandi artiste toscane al Centro Pecci di Francesca Lombardi
38 RADICI, PASSATO E FUTURO
Ecco i temi delle retrospettive e delle mostre per l’estate in città di Francesca Lombardi
44 GRAZIE ROMEO
Il nostro omaggio al fondatore e direttore artistico del Prato Film Festival
Un
locale dal respiro internazionale con cucina fusion e cocktail non convenzionali
Dinamismo, versatilità e divertimento caratterizzano il locale aperto dal martedì alla domenica a partire dalle 19:00 fino all’after dinner.
Ricette tradizionali rivisitate danno vita a qualcosa di nuovo e orginale sia nella preparazione che nell’impiattamento, questo il concept alla base del progetto MAG56.
Qui è possibile fermarsi per un aperitivo, per una cena o per bere un drink.
Il brunch della domenica, l’appuntamento da non perdere.
BAR & home CATERING | EVENTI PRIVATI | CENE AZIENDALI
Via Don Giuseppe Arcangeli 56, Prato (PO) +39 389 1689731
pratoreview
50 MODA
AAARGH!!!!!
di Teresa Favi, layout Melania Branca
disegni Lucio Burroni, 5 anni
58 L’IDEA VINCENTE
Arianna e Tessa Moroder
raccontano il ‘loro’ Lottozero di Matteo Grazzini
66 SETTEMBRE: FESTE, TRADIZIONI E VINO
Il territorio di Carmignano, i suoi prodotti e le celebri rievocazioni storiche
di Sabrina Bozzoni
76 DEDICATO AI MESTIERI
Signori Ferramenta.
Alla scoperta di una delle ‘botteghe’ più grandi della Toscana
78 SHOT ON SITE
81 PRATO ESSENTIAL GUIDE
82 MESSAGGI DALLE STELLE
pratoreview
DIRETTORE RESPONSABILE
Matteo Parigi Bini
MODA
Teresa Favi
REDAZIONE
Sabrina Bozzoni, Teresa Favi, Matteo Grazzini
Francesca Lombardi, Virginia Mammoli, Martina Olivieri
CONTRIBUTORS
Claudio Cannistrà, Giulia Mazzoni
FOTO COVER
Fabrizio Cestari
FOTOGRAFI
Ela Bialkowska, Augusto Biagini, Alessandro Destro
Fabrizio Fenucci, Serena Gallorini, Dario Garofalo, Julian Hargreaves, Jarno
Paolo Lo Debole, Agnese Morganti, Pasquale Paradiso, Ottavia Poli
Azzurra Primavera, Rachele Salvioli, Studio Fotografco Bolognini
GRAFICA
Melania Branca, Clelia Giardina
DIRETTORE COMMERCIALE
Alex Vittorio Lana
PUBBLICITÀ
Nicola Brigandì, Gianni Consorti, Lisa Katsogiannou
Alessandra Nardelli, Monica Ofdani
SOCIETÀ EDITRICE
Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini via Cristoforo Landino, 2 - 50129 Firenze - Italia
tel +39.055.0498097
redazione@gruppoeditoriale.com
Registrazione Tribunale di Prato - n° 5/2009 del 10.03.2009
Spedizione in abbonamento postale 45%
art. 2, lettera b – legge 662/96 – Filiale di Firenze - Contiene IP STAMPA
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UNA CITTÀ CHE ENTRA NEL CUORE
L’ESTATE PRATESE, TRA MUSICA, ARTE, SPETTACOLO E FOLKLORE
Noi che la viviamo sappiamo bene che Prato è una città ricca di ispirazioni e energia. Ne sono la riprova artisti come Giulia Mazzoni, cover di questo numero, pratese classe 1989 “Sullo sfondo di tutto c’è Prato, che mi ha insegnato a non avere paura, ad avere un’etica del lavoro, a dare valore alla fatica, e a sentire i suoni là dove per molti altri c’è solo il silenzio.” Pianista di fama internazionale, ci ha raccontato a parole la Prato che si può ascoltare anche nei suoi album e dal vivo, nella sua città, il 2 settembre in piazza Duomo, per il cartellone di Settembre Prato è spettacolo. C’è chi a Prato ci è nato e chi la sceglie, come Romeo Conte, regista e artista scomparso questo 5 luglio a cui abbiamo voluto rendere omaggio raccontando della sua carriera e del Prato Film Festival, di cui è stato fondatore e direttore artistico, una manifestazione che nelle sue dodici edizioni, come raccontiamo nell’articolo, ha portato in città tanti personaggi famosi del mondo dello spettacolo. Il destino, e non solo, ha portato a Prato anche le sorelle Moroder, che dal Trentino hanno seguito le orme del nonno fno in Toscana, aprendo Lottozero, un hub tessile in via Arno che veste i panni di spazio espositivo, laboratorio, incubatore di idee e area co-working. Un fl rouge, questo doppio registro tra pratesi di nascita e pratesi nel cuore, che si ritrova anche nell’arte, con le dodici artiste della nuova mostra del Centro Pecci, e la nuova rassegna di Palazzo Pretorio, cominciata con Primo Tamagnini. Infne, un’estate che profuma già di vendemmia, con gli eventi di tradizione popolare che ci attendono a settembre, dall’Assedio alla Villa a Poggio a Caiano allo storico Palio dei Ciuchi della festa di San Michele a Carmignano, una terra che non si può comprendere a pieno senza innamorarsi delle sue due vocazioni: il suo magico folklore e la produzione di celebri vini
ANDAR PER MUSEI
LE MOSTRE DA NON PERDERE A PRATO PER UN’ESTATE A REGOLA D’ARTE
CENTRO PECCI
Fino all’8 settembre è possibile visitare al Centro Pecci Hide Me in Your Belly, la prima personale in Italia di Yu Ji, artista cinese che si è imposta all’attenzione internazionale con la Biennale d’arte di Venezia del 2019. Scultrice dal contesto in cui si trova a vivere e lavorare, insieme a opere già esistenti, espone qui anche lavori nati dal confronto quotidiano con la città di Prato e gli spazi del Centro Pecci. Forme non fnite che evocano corpi e situazioni in transizione e legate al quotidiano. Va avanti invece fno al 13 ottobre la nuova mostra
Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro. Un’esposizione corale, con 12 artiste, toscane di origine o di adozione, appartenenti a diverse generazioni e impegnate nella produzione di nuove forme e nuovi immaginari con materiali spesso raccolti sul territorio e capaci di suggerire strumenti e vocaboli inaspettati per costruire il futuro.
Infne, inaugura il 26 settembre (fno al 2 febbraio 2025), Satura, con le opere dell’artista statunitense
Louis Fratino, tra pittura, scultura, ceramica, disegno e incisione. Lavori sospesi tra malinconia e erotismo, con un immaginario che si
ispira a grandi artisti da Picasso a Matisse accanto a fgure meno conosciute del Novecento italiano.
PALAZZO PRETORIO
Se c’è ancora tempo solo fno al 28 luglio per ammirare le opere di Primo Tamagnini con la mostra Mirabile avventura d’arte - la prima di una rassegna dedicata a tre artisti contemporanei pratesi, di nascita o di adozione - anche più tardi (compresa un’apertura straordina la notte di Ferragosto) si potrà godere dell’ampliamento del museo e del suo percorso, grazie alla recente apertura al piano terra del nuovo nucleo Prato prima di Prato
con signifcativi reperti archeologici, dalla preistoria all’età tardo antica, provenienti dal territorio e dal sito etrusco di Gonfenti, e grazie a una nuova teca dedicata ad alcuni cimeli appartenenti all’ex Museo del Risorgimento, allestito nel Palazzo ai primi del Novecento.
MUSEO DEL TESSUTO
Da non perdere fno al 22 settembre, la grande mostra Walter Albini. Il talento, lo stilista, con un incredibile panoramica della carriera professionale di questo assoluto protagonista della moda italiana tra la fne degli anni Sessanta e i primi Ottanta del Novecento.
ON STAGE
SPETTACOLI, CONCERTI E FESTIVAL DA AGOSTO IN POI
AGOSTO/SETTEMBRE
Prato si conferma una città vivace, in continua trasformazione da vivere sempre, in questo mese – per lei speciale da sempre - ancora di più. Lo confermano le date clou del Settembre Pratese che portano dei concerti imperdibili in piazza del Duomo: il 27 agosto i CCCP, il 31 agosto Panariello vs Masini, il 1° settembre la pianista pratese che ha incantato il mondo, Giulia Mazzoni, il 2 settembre The Kolors, il 4 settembre Francesco De Gregori, il 12 settembre Roberto Vecchioni. Dal 27 settembre al 5 ottobre, torna Contemporanea il festival
di teatro d’avanguardia e delle arti perfomative organizzato dalla Fondazione Teatro Metastasio.
OTTOBRE
Il primo sipario della stagione di prosa al Teatro Politeama si apre con Venere Nemica con Drusilla Foer, il 15 e 16 ottobre, regia Dimitri Milopulos: uno spettacolo ispirato alla favola di Apuleio Amore e psiche per una rilettura del mito divertente e commovente allo stesso tempo. Per festeggiare gli anniversari per i 60 anni dalla riapertura del Teatro Metastasio e i 50 anni dall’apertura del Teatro Fabbricone, è prevista la realizzazione
di due spettacoli - al Fabbricone Beautiful Creatures, con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni de lacasadargilla, dal 22 al 27 ottobre; al Met L’infnito carnale, con la regia di Claudia Castellucci della Societas, dal 17 al 22 dicembre - e di un grande convegno che alimenti il dibattito sul passato e sul futuro possibile del teatro italiano, e di due mostre dedicate alle consonanze e complementarietà del lavoro di due grandi artisti, la prima in omaggio a Luca Ronconi presso il Magnolf, la seconda in omaggio a Giuliano Scabia al Museo di Palazzo Pretorio.
NOVEMBRE
Al Teatro Politeama, l’8 novembre, Antonio Albanese in Personaggi frma uno show unico nell’unica tappa in Toscana di una tournée che tocca pochi teatri in Italia. Scritto – tra gli altri – insieme a Michele Serra, riunisce alcuni tra i suoi personaggi più famosi e divertenti, tra monologhi corrosivi, situazioni surreali e grottesche. Il 25 novembre, Viola Graziosi, porta in scena al Teatro Politeama Il racconto dell’Ancella, versione teatrale del romanzo distopico di Margaret Atwood, già serie televisiva di successo.
SENZA LIMITI
“SANGUE CHE SCORRE NELLE VENE, SUONO CHE VIBRA NEI TASTI DEL MIO PIANOFORTE”.
LA PIANISTA GIULIA MAZZONI CI SVELA LA SUA PRATO DI GIULIA MAZZONI
“Mi chiamo Giulia perché i miei genitori una sera, uscendo dal cinema dopo aver visto un flm di Francesco Nuti, decisero che quello sarebbe stato il mio nome. Sono nata all’ospedale di Villa Fiorita il 15 marzo 1989. Pesci, ascendente sagittario. La mia famiglia ha sempre lavorato nel tessile (l’azienda di suo padre è la Santa Lucia Manifattura Lana, ndr.), tanto basti per dire a ragion veduta che dentro la trama e l’ordito c’è sempre stata tanta musica. Sono cresciuta alla Pietà e ho fatto l’asilo al Campino. Nella casa di mia nonna, in via Gramsci, sono custoditi i miei più bei ricordi di bambina. Lei aveva una bellissima collezione di vinili che ascoltavamo sempre insieme, ogni giorno mi faceva scoprire un nuovo autore, per esempio Glenn Miller, e di lui mi raccontava di quando l’aveva ascoltato in concerto dal vivo e incontrato al Principe di Piemonte a Viareggio. La musica ha sempre risuonato forte in casa nostra e, ancora oggi, i miei sogni sono custoditi in un concerto per pianoforte e orchestra di Chopin e in Space Oddity di Bowie. Grazie alla mia famiglia - in particolare ai miei zii Andrea, Carlo e alla loro amica Barna - ho iniziato il mio percorso musicale prima ancora di toccare i tasti di un pianoforte. Questo ‘club dell’armonia’ mi accompagnava a ogni concerto possibile. Con lo zio Andrea ascoltavo musica classica; ricordo i concerti al Comunale di Firenze o al Politeama di Prato diretti da Pinzauti, come i bellissimi concerti jazz con lo zio Carlo al Pinocchio, o i festival dove sono entrata in contatto fn dall’adolescenza con i più grandi artisti internazionali. Ho capito che volevo fare spettacolo già all’asilo, dove con la mia migliore amica (Benedetta Degli Innocenti, ndr.), oggi una delle più grandi doppiatrici italiane, costruivamo palchi fatti di stracci e organizzavamo spettacoli improvvisando canzoni e storie con la nonna sempre pronta a cucirci gli abiti di scena.
IL 1° SETTEMBRE IN PIAZZA DEL DUOMO IL CONCERTO PER PIANOFORTE, ORCHESTRA
ED ELETTRONICA
DI GIULIA MAZZONI
La mia ‘chiamata’ è arrivata ai tempi della scuola elementare alla Castellina, che oggi per uno strano caso del destino porta il nome di un grande artista italiano, De André. Durante una ricreazione ho sentito il suono di un pianoforte, era come una voce che mi chiamava. L’ho seguita e ho scoperto la mia stanza magica: ogni giorno durante la ricreazione fnivo in quella stanza a giocare con il mio migliore amico, il pianoforte. Non conoscevo ancora la musica e già inventavo melodie. Mi veniva naturale, come se la musica fosse dentro di me. Quando svelai questa passione ai miei genitori, mi iscrissero subito alla Scuola di Musica della città, alla Verdi, dove ho studiato pianoforte con Susanna Sgrilli, arrangiamento e sassofono contralto con Roberto Manuzzi; strumenti studiati a lungo e poi perfezionati nel tempo con altri grandi maestri. Mentre, nel frattempo, alle scuole medie (le Lippi, che oggi neanche a farlo apposta sono a indirizzo musicale) ho avuto la fortuna di incontrare un altro insegnante appassionato e grande musicista, Massimo Bonaiuti. Ma siccome mio padre voleva che fossi sicura che quella fosse una passione vera e non un capriccio, non ho avuto il pianoforte a casa fno ai miei quindici anni. Così, ogni giorno salivo in bici e volavo alla Verdi per studiare. Però è stato grazie a lui che ho imparato a non arrendermi e impegnarmi. Il mio più grande desiderio già allora era pubblicare la mia musica, fare dischi e concerti. A sedici anni vinsi il primo concorso musicale e debuttai al Teatro Metastasio. Ero vorace, emozionata e fan incallita di compositori famosi che oggi sono miei amici come Ludovico Einaudi, Roberto Cacciapaglia, Michael Nyman. Desideravo studiare con Mario Garuti al Conservatorio di Milano. Prendeva solo 10 studenti e si presentarono in migliaia. Passai questa durissima selezione, ma fu dura. Studiavo musica, facendo la pendolare tra Prato e Milano con gli
GIULIA TORNA CON L’ULTIMO PROGETTO DISCOGRAFICO: LEI AL PIANO SOLO E CON ORCHESTRA (PH.
intercity, studiavo al liceo e nel fne settimana lavoravo in un supermercato.
Concluso il liceo mi sono trasferita a Milano dove mi sono diplomata e ho pubblicato il mio primo album Giocando con i bottoni con tutta la musica che avevo scritto a Prato. Quell’album –un omaggio alle mie radici - racchiude il senso di ciò che per me è la musica, e mi ha portato molta fortuna. Ho iniziato a suonare nei teatri più importanti d’Italia, partendo da un grande debutto all’Auditorium Parco della Musica di Roma e a vent’anni sono partita per il mio primo tour in Cina, dove ho suonato in tutti i teatri d’opera più importanti.
Poi con Sony ho pubblicato il mio secondo album Room 2401 collaborando anche con Michael Nyman, uno dei miei maestri oltre che tra i miei più grandi amici e sostenitori. Festival, teatri in Italia e all’estero, televisione… Finalmente, ecco la vita che avevo sempre sognato e per la quale avevo lottato!
Sullo sfondo di tutto questo c’è Prato che mi ha insegnato a non avere paura, ad avere un’etica del lavoro, a dare valore alla fatica, e a sentire i suoni là dove per molti altri c’è solo il silenzio. Anche nel mio nuovo album c’è Prato. YAS Your Anima System è un progetto internazionale nato durante la pandemia e registrato tra Los Angeles, Prato, Firenze e Praga. Musiche originali composte ed eseguite da me al pianoforte,
con un’orchestra diretta da John Axelrod, elettronica con ritmiche suonate da Randy Cooke e la produzione di uno dei più grandi producer americani Thom Russo vincitore di 16 Grammy Awards. Il 5 gennaio scorso ho avuto l’onore di aprire la stagione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con questo nuovo progetto in una grande anteprima mondiale.
C’è molto di Prato in questo album: ho iniziato a lavorare a questo progetto proprio allo studio Sonoria, in via del Romito (uno dei miei luoghi del cuore in città), con il mio storico collaboratore, l’ingegnere del suono pratese Francesco Baldi. Adesso YAS Your Anima System è nel mondo e sono felice e emozionata di portarlo nel calendario del Settembre Pratese (Giulia Mazzoni suonerà il 1° settembre in piazza del Duomo, ndr.) insieme a una orchestra magnifca, la YAS Symphony Orchestra composta da grandi maestri del Maggio Musicale Fiorentino.
Sarà un concerto immersivo, un viaggio musicale pensato non solo per gli appassionati di musica, ma per un pubblico più ampio possibile. Spero che i pratesi lo apprezzeranno.
Oggi sono cittadina del mondo, vivo a Firenze, Milano è la città dove ho il mio team di lavoro (ufcio stampa, casa discografca, management), ma Prato è sempre Prato. Sangue che scorre nelle vene, suono che scorre nei tasti del mio pianoforte.
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DUOMO DI PRATO
Un luogo prezioso dove ho tenuto un concerto per me molto signifcativo durante la pandemia per la città
TEATRO METASTASIO
Un posto molto speciale. Qui, oltre ad aver debuttato a sedici anni, ho sempre assistito a ogni spettacolo e prova possibile.
OPIFICIO JM
Una volta mi fnsi una giornalista del giornalino della scuola per incontrare John Malkovich
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I MIEI DELLUOGHICUORE IN CITTÀ
LUNGO BISENZIO
Adoro le sponde del fume che attraversa la mia città per le belle e rilassanti passeggiate che mi ha sempre regalato
PIAZZA DEL MERCATO
E IL TEMPIO CINESE
Qui ho partecipato a uno dei più bei capodanni cinesi tenendo un concerto speciale
SONORIA
In questo studio di registrazione a Prato ho iniziato a lavorare al mio terzo e ultimo progetto discografco
LE MAGNIFICHE DODICI
GRANDI ARTISTE TOSCANE AL CENTRO PECCI
Il titolo della nuova bellissima mostra del Centro Pecci è una parola ispirata da un collage di Lucia Marcucci che sembra unire - attraverso il riferimento al colore e alla conoscenza - universi diferenti, ma mai come oggi così vicini: l’arte, la scienza e la sapienza. È questo il tema di Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro, a cura di Stefano Collicelli Cagol e Elena Magini, in mostra fno al 13 ottobre.
L’esposizione riunisce dodici artiste, toscane di origine o di adozione, appartenenti a diverse generazioni e impegnate nella produzione di nuove forme e nuovi immaginari con materiali spesso raccolti sul territorio. La scelta di vivere in luoghi isolati o lontani dai principali circuiti artistici si rifette nella volontà di confrontarsi con un sapere situato, un sapere che prende cioè abbrivio dalla propria quotidianità. “Questa mostra vuole dare conto di una presenza intergenerazionale di eccellenze in Toscana. - spiega il direttore del Centro Pecci e curatore della mostra - Carriere con risultati nazionali e internazionali importanti, che sono la dimostrazione del produttivo sostegno all’arte da parte della Regione”. Le opere traggono linfa dalle comunità di riferimento, dai materiali trovati - naturali o artifciali -, dalla possibilità di collaborare con maestranze artigiane e da una relazione dialogica con il paesaggio. Condividere saperi per superare la fragilità del singolo, scandagliare e ricostruire apocalissi senza timore ma con precisione e punte di irriverenza,
costruire forme allo stesso tempo minimaliste e barocche, creare alleanze tra specie, di esseri mostruosi e storie fantastiche – tutte queste azioni invitano a un’esperienza unica del tempo, dello spazio e della parola. Nelle sale dell’Ala Gamberini del Centro Pecci, prende forma un’immersione inedita nella capacità di un territorio condiviso di evocare esperienze diferenti, rispondenti ad attitudini personali e non assimilabili a un’unica matrice, testimoniando di una modalità di fare arte alternativa ai modelli maschili consolidati. In una fase storica caratterizzata da disastri idrogeologici, dal riscaldamento globale, dall’inquinamento dei territori, la cura posta nel recupero e nel riassemblaggio di materiali e saperi diventa un importante antidoto a un futuro di declino e disperazione che appare già scritto. Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro raccoglie l’eredità di questa gioiosa, lucida e arrabbiata cultura dell’alterità e di una produttiva alienazione volentaria, scrivendo un’indimenticabile pagina della storia del Centro Pecci, testimonianza di come l’arte contemporanea possa aiutarci a pensare nuovi modelli del mondo utili ad affrontare il futuro.
Ma come immaginano il futuro queste artiste: “È un futuro che non si nasconde dalle complessità che stiamo attraversando, anche rispetto alla sostenibilità ecologica. - spiega Stefano Connicelli Cagol - Ma è un futuro che richiede uno sforzo in più per non cedere al
catastrofsmo. In alcuni casi queste artiste sono molto contemplative ci richiedono di abitare un vuoto per rifettere. In altri casi ci mettono a confronto con realtà sfdanti, dove la terra è una presenza come nel lavoro di Chiara Bettazzi” La scelta di presentare le opere di un gruppo di artiste aferenti al contesto regionale risponde al particolare ruolo del Centro Pecci e della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana quali organismo di coordinamento della produzione artistica della regione: in questa prospettiva è nata la necessità di indagare possibili forme di progettazione specifche per il territorio, grazie alle voci delle artiste che lo abitano. La loro rielaborazione artistica permette una rifessione fattiva su come immaginare un nuovo sistema di pensiero e azione, attraverso pratiche di resistenza e immaginari rigenerativi, capaci di proiettarci in un futuro prossimo. In occasione della mostra Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro e per tutta la sua durata, il Centro Pecci propone Colorescenze on the Road, un programma di attività che arricchisce la mostra attraverso un’esperienza dell’arte e della Toscana inedita, fuori dal luo-
go deputato del museo.
ARTISTE LEGATE
ALLA TOSCANA, APPARTENENTI
A DIVERSE GENERAZIONI E IMMAGINARI
Le artiste in mostra, toscane di origine o di adozione, appartengono a diverse generazioni e lavorano con media eterogenei, tutte impegnate nella produzione di nuove forme e nuovi immaginari attraverso materiali spesso provenienti dal territorio, capaci di suggerire strumenti e vocaboli inediti per costruire il futuro. Le opere di queste artiste traggono linfa dalle comunità di riferimento, dai materiali trovati - naturali o artifciali -, dalle collaborazioni con sapienze artigiane e da relazioni dirette con il paesaggio. Colorescenze on the Road vuole raccontare la creatività difusa che caratterizza il territorio toscano attraverso due linee di attività: una serie di attività pensate dalle artiste invitate (studio visit, workshop, visite guidate in luoghi particolari, ecc.) per approfondire il legame tra la loro pratica e i luoghi in cui vivono e un programma di talk con le artiste della mostra e le curatrici che operano in Toscana, per mettere in rete le otto istituzioni museali dedicate alla promozione dell’arte contemporanea che aferiscono alla Rete Musei del Contemporaneo.
RADICI, PASSATO E FUTURO
ECCO I TEMI DELLE RETROSPETTIVE E DELLE MOSTRE PER L’ESTATE IN CITTÀ
ALCUNE OPERE DELLA MOSTRA PRIMO TAMAGNINI. MIRABILE AVVENTURA D’ARTE , FINO ALLA FINE DI LUGLIO A PALAZZO PRETORIO, CHE PROSEGUE LA SUA OPERA DI AMPLIAMENTO CON LA SEZIONE
DEDICATA AL RISORGIMENTO (NELLA FOTO IN CENTRO A SINISTRA) E QUELLA DEDICATA ALL’ARCHEOLOGIA
Le mostre da non perdere in città in questo scorcio di mezza estate vanno dal contemporaneo al Medioevo, con un importante focus con chi ha scelto Prato come città di adozione o qui è nato e rimasto... Abbiamo già parlato di Colorescenze del Centro Pecci, 14 grandi nomi di artiste toscane in mostra. A Palazzo Pretorio solo fno a fne luglio, ma vale comunque la pena citarla, Tamagnini. Mirabile Avventura D’arte, dedicata a un artista che torna protagonista nella scena espositiva della città dove ha sempre vissuto e lavorato. In due sale al piano terra del Museo, la mostra accoglie un nucleo di trentadue opere che coprono l’arco temporale della lunga carriera di Primo Tamagnini: le creazioni degli ultimi venti anni, tra le quali alcune realizzate di recente, e una retrospettiva di tutte le fasi attraversate dall’artista dagli esordi fno al 2010 circa. Il percorso espositivo dedicato all’artista dal Museo di Palazzo Pretorio evidenzia il lirismo delle origini rappresentato dagli olii su tela degli anni Settanta - delicati e già sintomatici della sua sussurrata poetica - insieme agli splendidi polittici e alle opere “segno come colore e
TAMAGNINI
È IL PRIMO DI UNA RASSEGNA DEDICATA
A TRE ARTISTI
CONTEMPORANEI
forma” della fase più matura tra gli anni Ottanta e Novanta. Non mancano alcune installazioni metalliche, che testimoniano la continua crescita stilistica di Tamagnini, in cui gli elementi cuneiformi dei dipinti si traducono in cunei più aflati e appuntiti sotto forma di scultura. In mostra, infne, un ampio nucleo di opere del periodo attuale, inedite e fnora mai esposte; la sperimentazione artistica di Tamagnini ha raggiunto in questi anni, soprattutto negli ultimi mesi, uno dei momenti più alti e suggestivi: in pieno fervore creativo, è tornato alla pittura astratta, al naturalismo sintetico, come forma prediletta ma ancora una volta rinnovata e variata nell’espressione fnale. Il Museo di Palazzo Pretorio prosegue inoltre il progetto di ampliamento del percorso museale e ha recentemente al piano terra il nuovo nucleo Prato prima di Prato che espone alcuni signifcativi reperti archeologici, dalla preistoria all’età tardo antica, provenienti dal territorio e dalla vicina area di Gonfenti, sede di un insediamento etrusco del VI secolo avanti Cristo. Completa il racconto delle origini della città un documentario narrato, prodotto in un’ottica
inclusiva anche nella lingua dei segni e con sottotitoli. Accanto a questa prima sezione dell’ampliamento Palazzo Pretorio porta all’attenzione della città un altro nucleo dai depositi e presenta una nuova teca dedicata ad alcuni cimeli appartenenti all’ex Museo del Risorgimento, allestito nel Palazzo ai primi del Novecento. “Prato ha avuto un ruolo di primo piano nel Risorgimento ben raccontato dagli oggetti esposti a Palazzo Pretorio. Oggetti donati al Comune nel corso degli anni dagli stessi pratesi che presero parte attivamente a questo fondamentale passaggio della storia del nostro Paese” aferma la sindaca Ilaria Bugetti Nella nuova sezione si possono ammirare fucili, sciabole, elmi e accessori da uniforme, provenienti soprattutto da cittadini pratesi che, a partire dalla fne dell’Ottocento, vollero donare al Comune rare testimonianze della loro partecipazione all’epopea risorgimentale. Si torna ai linguaggi contemporanei e al Centro Pecci con Hide Me in Your Belly la prima personale in Italia di Yu Ji, artista cinese che si è imposta all’attenzione internazionale con la Biennale d’arte di Venezia del 2019. L’opera di Yu Ji
NELLA MOSTRA AL CENTRO PECCI DI YU JI, ANCHE ALCUNE OPERE
trae ispirazione per la sua pratica di scultrice dal contesto in cui si trova a vivere e lavorare, dando vita a forme non fnite che evocano corpi e situazioni in transizione e legate al quotidiano. La mostra nasce dal confronto quotidiano con il contesto della città di Prato e gli spazi del Centro Pecci dentro i quali l’artista produrrà nuove opere accanto a già esistenti. La mostra continua l’indagine iniziata dall’artista presso il CCA Berlin in occasione della sua personale nel 2023 di cui Hide Me in Your Belly costituisce un’ideale prosecuzione. L’artista, nata a Shangai nel 1985, ha trascorso due mesi in residenza a Prato insieme a suo f glio, trasformando questo spazio del Centro Pecci nel suo studio. Yu Ji ha interpretato la curva dell’Ala Piccola Nio come l’interno a spirale di una conchiglia o di una chiocciola, una struttura che ofre riparo a chi la abita, spesso un ricercato nutrimento per altre creature, come confermano tanti piatti prelibati. Il titolo della mostra richiama il mondo delle favole, dove l’invito a nascondersi nella pancia può servire sia a proteggere, sia a trarre in inganno il malcapitato, spingendolo verso l’essere mangiato.
GRAZIE ROMEO
IL NOSTRO OMAGGIO AL FONDATORE E DIRETTORE ARTISTICO DEL PRATO FILM FESTIVAL
TANTI I PERSONAGGI FAMOSI PASSATI DA PRATO GRAZIE AL PRATO FILM FESTIVAL
1. MAURIZIO LOMBARDI, PREMIATO AL FESTIVAL NEL 2020 (PH. SERENA GALLORINI)
2. LINO MUSELLA, MIGLIORE ATTORE NEL 2022
3. MATILDE GIOLI, PREMIATA NEL 2024 (PH. JULIAN HARGREAVES)
4. COLIN FIRTH, TRA GLI OSPITI DEL 2020 CON UNO SPECIALE VIDEOMESSAGGIO
5. MIRKO FREZZA, NELL’EDIZIONE DEL 2020 (PH. STUDIO FOTOGRAFICO BOLOGNINI)
“Se osservo uno spazio, vuoto o pieno che sia, sento il bisogno di chiudere gli occhi e immaginare quanto io possa contribuire al successo di un evento.”
Sono parole di Romeo Conte, artista e regista, venuto a mancare questo 5 luglio a Prato, la sua città adottiva, dove ha mantenuto perfettamente fede a questa sua vocazione grazie a uno dei suoi più preziosi progetti, il Prato Film Festival, di cui è stato fondatore e direttore artistico
nel campo della moda, con collaborazioni con frme come Stefano Ricci, Romeo Gigli, Rufo Research, Haider Ackermann e molti altri, lavorando a Londra, Parigi, Mosca, in Giappone e negli Stati Uniti, fno a diventare uno dei registi di moda più importanti della scena italiana e internazionale.
CORTOMETRAGGI
E DOCUMENTARI, I
PROTAGONISTI
DELLA SUA
Originario di San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, a Prato ha incontrato Cristina, sua futura moglie e madre dei loro tre fgli, Valentino, che ha seguito le sue orme da regista, Elettra ed Edoardo, da qualche anno a fanco del padre nell’organizzazione del Festival. Un’intensa carriera nel mondo dello spettacolo, la sua, cominciata nel 1984
CARRIERA E DEL FESTIVAL
PRATESE
Poi, nel 1997, il debutto come flmaker cinematografco con il cortometraggio La crepa, con cui ha partecipato alla 54° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, al Festival di Amsterdam e al Festival di Cannes nel 1998. Il primo di una serie di cortometraggi e documentari ospitati e premiati in alcuni dei più prestigiosi festival, fno ad arrivare alla direzione artistica del Film Festival Internazionale Cortometraggio Salento Finibus Terrae e del San Marino Film Festival e, nel 2012, la nascita del Prato Film Festival, con l’in-
tento di far avvicinare il pubblico e i giovani al cinema e a coloro che vi lavorano, con uno sguardo particolare al cortometraggio, sia italiano che estero. Tanti i personaggi famosi passati da Prato grazie a questa manifestazione, giunta alla sua dodicesima edizione. Tra questi Alessandro Benvenuti, tornato al Festival anche nel 2024, così come il regista Neri Parenti, Matilde Gioli, premiata, sempre quest’anno, per la sua interpretazione nel cortometraggio Frammenti, Luigi Lo Cascio, Paolo Hendel, Lino Musella, Ricky e Gianmarco Tognazzi, il primo, protagonista di una masterclass nel 2022 in occasione dei 100 anni dalla nascita del padre, Ugo Tognazzi. E ancora, Giorgio Tirabassi, migliore attore nell’edizione 2018, Milena Vukotic, guest star nel 2021, Enrico lo Verso, che in quell’anno presiedette
UN FESTIVAL NATO
la giuria, Marco d’Amore, tra i grandi protagonisti della serie Gomorra, Mirko Frezza (per molti Furio, grande amico di Rocco Schiavone), un habitué del Festival, e Sandra Milo, ospite speciale nel 2020 per l’edizione dedicata ai 100 anni dalla nascita di Alberto Sordi. Nello stesso anno, tra i premiati, Maurizio Lombardi, al Festival con il suo cortometraggio di esordio alla regia, il Madonne, e l’incontro virtuale con Colin Firth, che ha inviato un videomessaggio di saluto per ringraziare della menzione ricevuta per la sua interpretazione nel corto di Giorgio Testi Chiusi
Fuori. Un evento a 360°, che ha arricchito Prato e attraverso il quale abbiamo voluto fare il nostro omaggio a un uomo che amava molto la nostra città e che la nostra città amava molto.
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La borsa Buckle è tra le It Bag più desiderate dell’inverno
BRUNELLO CUCINELLI
L’IDEA VINCENTE
ARIANNA E TESSA MORODER RACCONTANO IL ‘LORO’ LOTTOZERO
DI MATTEO GRAZZINI PHOTO RACHELE SALVIOLI
RICERCA
Dal Trentino alla Toscana seguendo le orme di un nonno (che però non lavorava nel tessile) per dare vita a una attività quasi unica trovando i fondi con una campagna di crowfunding che, otto anni fa, era un’assoluta novità, almeno in una città ‘tradizionale’ come Prato.
Sembra quasi l’inizio di un racconto surreale ed invece è la storia di Arianna e Tessa Moroder, le sorelle creatrici di Lottozero, l’hub creativo in via Arno che può vestire i panni di spazio espositivo, laboratorio, incubatore di idee e area co-working. Otto anni fa era il classico esempio di “cosa manca in città?”, adesso è un punto di riferimento per tutto un movimento giovane e creativo legato al tessile. E le due sorelle guidano un team sempre più largo e afatato.
Lottozero è stata, per Prato, un’idea innovativa. A distanza di anni dalla sua nascita come valutate la risposta della città?
Lottozero era, ed è tuttora innovativa sia a Prato che nel resto d’Europa. Infatti, è nata da una necessità di Arianna, direttrice creativa, che fnita l’università ha iniziato a lavorare da Mantero Seta a Como e si è resa conto che in Italia e nel resto d’Europa mancavano spazi in cui i giovani creativi e giovani designer potessero sperimentare liberamente lasciando correre la fantasia e le capacità tecniche. Prima di aprire Lot-
tozero abbiamo fatto un viaggio studio in Europa per capire se c’erano già spazi simili, ma c’era veramente poco. L’unico degno di nota era il laboratorio tessile del museo tessile di Tilburg, per il resto erano piccoli laboratori dedicati ad un’unica tecnica come, per esempio, la stampa a quadro o la tessitura, niente di simile a quello che abbiamo creato qui a Prato. Quindi ci era chiaro dall’inizio, che il concetto non sarebbe stato immediatamente compreso, e sarebbe dovuto passare del tempo per far capire sul posto cosa facciamo. Ciò nonostante, abbiamo avuto intorno a noi persone che da subito ci hanno supportate e rinforzato la nostra convinzione nell’idea. Come siete riuscite a inserire Lottozero in poco tempo in un circuito virtuoso internazionale di artisti, esperti di moda sostenibile, innovatori del tessile?
La grande fortuna e il punto di forza sono essere proprio nel mezzo del distretto tessile di Prato, cosa che ha risvegliato immediatamente l’interesse di tutte le persone che abbiamo contattato negli anni. Siamo anche state brave a circondarci di un team di persone straordinarie come la nostra curatrice Alessandra Tempesti che gira il mondo alla ricerca degli artisti più innovativi che fanno uso della materia tessile nel loro lavoro. Abbiamo creato partnership virtuose sia con realtà locali come il Mu-
seo del tessuto e molte delle università sul territorio, ma anche con musei internazionali come il Museo del tessuto di Tilburg in Olanda e quello di Lodz in Polonia, fno ad arrivare a CHAT, centro per l’arte e il patrimonio tessile a Hong Kong che fanno parte della nostra rete di istituzioni tessili, Textile Culture Net.
Per ‘discendenza familiare’ siete un esempio di mix tra il pragmatismo del nord e la fantasia dei pratesi. Quale caratteristica ha avuto la meglio nel creare Lottozero?
Secondo noi è proprio questo il mix vincente, abbiamo sempre sognato in grande, ma fatto passo per passo fno a raggiungere i nostri obiettivi più ambiti, l’ultimo dei quali portare a Prato il telaio digitale jacquard TC2 della ditta Tronrud Engineering, uno strumento unico che combina le funzionalità di un telaio jacquard digitale con la libertà della tessitura a mano. Permette un approccio innovativo alla prototipazione, dando come output un tessuto con caratteristiche semi-industriali che può essere prodotto con grande fessibilità e in piccole quantità. Abbiamo conosciuto l’inventrice alla fera di Francoforte
e le abbiamo detto che sarebbe stato un sogno per noi essere le prime a portare il telaio TC2 in Italia. Lei ci ha detto “dream big” e così abbiamo fatto!
Cosa state preparando per il prossimo futuro?
Al momento ci godiamo l’uscita del nostro corso Domestika, dove insegniamo a progettare e innovare facendosi ispirare dagli archivi personali, delle aziende e dei musei. Poi è arrivata l’ora di mostrare al mondo i progetti creativi sviluppati dal nostro studio di design per clienti come brand di moda, aziende tessili e ufci di architettura. Il 12 settembre invece lanciamo la nostra seconda pubblicazione, una raccolta dei 100 e passa artisti tessili che hanno fatto parte degli ultimi quattro anni di mostre online presentate da Textile Culture Net. Poi stiamo lavorando per aumentare il numero di residenti da ospitare a Lottozero; abbiamo già una la lista d’attesa.
I sogni nel cassetto sono una biennale del design tessile a Prato e la creazione di una minifactory tessile in collaborazione con aziende tessili, Museo del tessuto e scuole di moda e tessile.
SETTEMBRE: FESTE, TRADIZIONI E VINO
IL TERRITORIO DI CARMIGNANO, I SUOI PRODOTTI
E LE CELEBRI RIEVOCAZIONI STORICHE
DI SABRINA BOZZONI
Si lascia scoprire in qualsiasi stagione dell’anno, a piedi, su due ruote o guidando lungo strade circondate dai vigneti.
In un suggestivo paesaggio collinare dai panorami sconfnati, la zona di Carmignano non si può comprendere a pieno senza innamorarsi delle sue due vocazioni: il suo magico folklore e la produzione di celebri vini. Si perché in questo luogo, una delle quattro denominazioni più antiche della Toscana, la vite si coltivava già in epoca pre-romana, ovvero 3000 anni fa. Tra le undici DOCG della Toscana, Carmignano è tra le più piccole in Italia, circa 200 ettari registrati e un territorio che parla la lingua del vino; lo capirono gli etruschi e i romani - reperti e carteggi ne scandiscono la secolare storia vinicola - mentre un bando del Granduca Cosimo III de’ Medici dettò le norme per produzione, vendemmia e commercializzazione: era il 1716 e fu il primo caso mondiale in direzione Denominazioni di Origine Controllata. Un terroir padre di vini eleganti, complessi, longevi e apprezzati nel mondo perché nascono dalla perfetta combinazione tra suolo, clima e tecniche di coltivazione, rispettose delle tradizioni e con il plus dell’innovazione
e della sostenibilità. I vitigni combinano varietà autoctone internazionali. Il principale è il Sangiovese, che dà ai vini struttura, freschezza e aromi di frutti rossi e spezie. Poi ci sono il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc, che regalano complessità aromatica. Il Canaiolo Nero aggiunge morbidezza ed eleganza e il Merlot che rende i vini più vellutati e piacevoli.
IMPOSSIBILE NON INNAMORARSI DEL MAGICO FOLKLORE E DEI CELEBRI VINI DI CARMIGNANO
Il Carmignano DOCG ha un colore rubino vivace, intenso, tendente al granato, il sapore è asciutto, sapido, pieno, armonico, morbido e vellutato. Una terra forida che non è però rappresentata solo dai suoi vini rossi più importanti, è qui che ha origine infatti anche il giovane e versatile, Barco Reale di Carmignano
Doc e il roseo Vin Ruspo (Barco Reale di Carmignano Rosato) e infne l’inimitabile Vin Santo di Carmignano
Ma l’unicità di questo territorio passa anche dalla storia e porta con sé un carico di radicate tradizioni, così tanto lontane dall’era del turismo mordi e fuggi, che appaiono come luminose costellazioni in una nuvolosa notte blu. Attorno alla splendida Villa Medicea di Poggio a Caiano, ogni anno a settembre si
accendono i festeggiamenti dell’Assedio alla Villa Nata per ricordare l’evento dell’8 dicembre 1565, quando l’Arciduchessa Giovanna d’Asburgo, fglia dell’Imperatore Ferdinando I, fece tappa a Poggio a Caiano prima di recarsi a Firenze per sposare Francesco I de’ Medici e venne accolta dal popolo in un vero e proprio ‘assedio’ di benvenuto tanto da farle ordinare di far scorrere il vino dalla fontana del Mascherone, nel centro del paese. Intorno alla metà di settembre questa Festa del Vino propone un programma ricco di musica, spettacoli itineranti, enogastronomia, visite guidate e laboratori artistici e ci porta in viaggio attraverso cinque secoli. Non mancano, infatti, rievocazioni storiche che riportano in vita fgure illustri da Lorenzo il Magnifco a Vittorio Emanuele II, mentre sbandieratori, dame e cavalieri, artisti di strada e artigiani animano le strade del paese. A settembre a Carmignano è anche tempo di San Michele Dal 27 al 29 nel comune mediceo si rinnova il tradizionale appuntamento con la grande festa in onore del patrono, San Michele Arcangelo. Un appuntamento molto
A
SETTEMBRE A CARMIGNANO
SI TIENE LA FESTA DI SAN MICHELE CON IL PALIO DEI CIUCHI
atteso dal pubblico, sia per le sflate del Teatro in Strada, sia per il Palio dei Ciuchi Un imponente corteo attraversa le strade e le vie di Carmignano a piedi e su carri trasformati in fantastiche scenografe con ogni sorta di marchingegno, luci, musiche e colori. Quattro le storie che vengono messe in scena, una per ogni Rione che compone il paese, sfdandosi in una gara che vede alla fne vincere lo spettacolo migliore. Al rione vincitore sarà assegnato come premio dopo l’ultima serata una rappresentazione scultorea dell’Arcangelo Gabriele, patrono della città. Al termine delle quattro sflate si corre il Palio dei Ciuchi. Quattro fantini, montando a pelo i propri ronzini, percorrono quattro giri della piazza. Alla fne dell’ultimo giro, afnché sia valida la vittoria, il fantino che arriva per primo deve sfondare con le mani un cerchio di carta posto all’arrivo. Al termine delle tre sere il fantino che ha totalizzato il punteggio maggiore si aggiudica il Palio. Gesti, sapori e tradizioni che fanno parte dello straordinario spettacolo di memoria collettiva della nostra città, da proteggere e preservare.
DEDICATO AI MESTIERI
SIGNORI FERRAMENTA. ALLA SCOPERTA
DI UNA DELLE ‘BOTTEGHE’ PIÙ GRANDI DELLA TOSCANA
DI SABRINA BOZZONI PHOTO AUGUSTO BIAGINI
Da sempre al servizio di chi lavora, la storia di Signori Ferramenta ha inizio nei favolosi anni ’50. Nata come una bottega, attraverso l’intuizione di Vasco, il fondatore, con l’obiettivo di ofrire una soluzione tecnica a ogni tipo di problema legato al mondo dell’utensileria e ferramenta, l’unicità di Signori è sempre stata rappresentata da un servizio e una professionalità dedicati al cuore pulsante di Prato, i suoi lavoratori: dal meccanico all’agricoltore, dall’idraulico all’elettricista, e soprattutto dedicata a tutta la fliera dell’artigianato locale e del tessile pratese.
SERVIZI E PROFESSIONALITÀ DEDICATI AL CUORE PULSANTE
nale, verso rinnovamenti ante-litteram. Una vera bottega 2.0, in via Boito al numero 33 a Montemurlo: quasi 2.000 metri quadri di superfcie con una vasta gamma di prodotti che spaziano dagli utensili, agli articoli di mesticheria, all’anti-infortunistica fno a una ricercata selezione di articoli Home & Garden, nuovo microcosmo completamente dedicato al tempo libero.
DI PRATO, I SUOI
LAVORATORI
Ciò che nutre questa grande impresa, è una “sana ossessione lavorativa” - usando le parole di Federico Taddei, Amministratore della società condotta dai soci fratelli, formati nel “pratesissimo” Istituto Buzzi - tradotta in una passione che ha spinto questa bottega professio-
Ma non è tutto, Signori Ferramenta signifca anche ‘problem solving’, attraverso un reale supporto all’attività di vari professionisti, artigiani, industrie, aziende commerciali e ofcine meccaniche. Così come per il cliente privato, in particolare per il riscaldamento delle abitazioni, per il quale viene proposto un servizio di consulenza e installazione.
Un vero tesoro dedicato al fare, assolutamente da conoscere.
PRATOREVIEW COCKTAIL PARTY
Gli ospiti e alcuni momenti dell’evento di presentazione del numero primaverile di Pratoreview negli spazi di Il Garibaldi / Milleventi.
In cover: Paolo Hendel, tornato a Prato lo scorso aprile in occasione del Tipo Festival.
Nuovo Edition Plus T-Roc
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I luoghi del gusto in città e dintorni
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CAFFE’ 21
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Via Benedetto Cairoli, 56 ph. +39 0574 1828007
CAVEAU
Via Settesoldi, 36/38 ph. +39 0574 063153
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Via Santa Trinita, 25 ph. +39 348 8950467
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Via Galcianese, 23c ph. +39 0574 966269
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FITZ GIN BAR
Via Cesare Guasti, 14 ph. +39 392 2008894
GRADISCA 1973
Via Settesoldi, 30 ph. +39 0574 1827470
I FRARI
Via Garibaldi, 120 ph. +39 334 3442532
I FRARI DELLE LOGGE
Piazza del Comune,16 ph. +39 0574 35490
IL SINDACO
BACARO DI PRATO
Via Santa Trinita, 9 ph. +39 388 1441486
LAB 59100
Via Settesoldi, 25 ph. +39 348 0588472
LA TAZZA D’ORO
Viale della Repubblica, 290 ph. +39 0574 593771
LATO B
Viale Galileo Galilei ph. +39 328 808 6487
LE BARRIQUE
Via G. Mazzoni, 19 ph. +39 0574 30151
MAG56
Via Don G. Arcangeli, 58 ph. +39 389 1689731
METHE
Piazza Mercatale, 134 ph. +39 0574 965659
OZNE
Via Pugliesi, 35 ph. +39 0574 076857
PLANTAGO NATURAL
WINE BAR
Piazza del Duomo, 12 ph. +39 0574 1824047
PO’STÒ CAFÈ
Via Borselli, 89 ph. +39 0574 965208
PRATO CITY
Via Valentini, 7 ph. +39 0574 964673
SQUISIO
Via Santa Trinita, 87 ph. +39 328 4269495
TO WINE
Viale della Repubblica, 23 ph. +39 0574 550462
ZERO
Via Garibaldi, 65 ph. +39 0574 35041
WIRED
Via Pugliesi, 2 ph. +39 392 4520625
RISTORANTI
A CASA GORI
Piazza Sant’Agostino, 14 ph. +39 0574 24893
ANTICHI SAPORI
Via F. da Filicaia, 40/A ph. +39 0574 461189
ARDENGO
Via dei Cimatori, 6 ph. +39 366 5318415
BAGHINO
Via dell’Accademia, 9 ph. +39 0574 27920
BOVES
Via dei Lanaioli, 31 ph. +39 0574 742052
CARGO BAR BISTROT
Centro Pecci
Viale della Repubblica, 277 ph. +39 0574 531829
CHE CICCIA C’È
Piazza del Collegio, 9 ph. +39 0574 30416
CHEF REPUBLIC
Viale della Repubblica, 236 ph. +39 0574 072744
OSTERIA DA NEDO
Via Verdi, 15 ph. +39 0574 49027
IL DEK ITALIAN BISTROT
Piazza delle Carceri, 1/2 ph. +39 0574 475476
L’ANTILOPE
Via Pistoiese, 248 ph. +39 0574 21033
ENOTECA BARNI
Via Ferrucci, 22 ph. +39 0574 607845
IL CAPRIOLO
Via Roma, 306 ph. +39 0574 1825326
IL MERCANTE SOGECO
Via Traversa il Crocifsso, 47 ph. +39 0574 627174
IL PIRANA
Via Valentini, 110 ph. +39 0574 25746
INTERLUDIO
Via Pomeria, 64 ph. +39 0574 605200
LA BOTTEGA
DEL TIRO A SEGNO
Via di Galceti, 68 ph. +39 0574 693707
LE FONTANELLE
Via Traversa del Crocifsso, 7 ph. +39 0574 622316
LE GARAGE BISTROT
Piazza San Domenico, 26 ph. +39 0574 24842
LIMONAIA 22
Via Firenze, 83 ph. +39 0574 592515
MADDALENA
Piazza Sant’Agostino ph. +39 0574 31734
MANGIA
Via Ferrucci, 173 ph. +39 0574 57291
MEGABONO
Via Ser Lapo Mazzei, 20 ph. +39 347 8908892
MOLO16 FISHBAR
Via Settesoldi, 16 ph. +39 333 3254569
MURÀ
Piazza San Marco, 24 ph. +39 0574 961941
MYO RISTORANTE
Centro Pecci
Viale della Repubblica, 277 ph. +39 0574 1597312
OSTERIA SU SANTA
TRINITA
Via Neroni, 4 ph. +39 0574 605899
PACA
Via Fra’ Bartolomeo, 13 ph. +39 0574 1820222
RAGIONA
Via del Melograno, 40 ph. +39 0574 1597416
RIXÒ
Via Valentini, 39 ph. +39 0574 727019
SCHIACCINO
Museo del Tessuto
Via Puccetti, 3 ph. +39 380 1795969
SHARK
Piazza S. M. delle Carceri, 5 ph. +39 0574 20523
SU.GO
Via Pomeria, 84 ph. +39 324 7837711
TONIO
Piazza Mercatale, 161 ph. +39 0574 21266
TO WINE IN PIAZZETTA
Via Cairoli, 15 ph. +39 0574 965874
TRIPLO
Via Giuseppe Verdi, 28 ph. +39 0574 1826528
VIENNA
Viale Piave, 41 ph. +39 371 3765085
TRATTORIE
LA FONTANA
Via di Canneto, 1 ph. +39 0574 27282
LAPO
Piazza Mercatale, 141 ph. +39 0574 23745
OSTERIA CIRIBÈ
Piazza Mercatale, 49 ph. +39 0574 607509
OSTERIA LE CENTO BUCHE
Via degli Abatoni, 7 ph. +39 0574 694312
SOLDANO
Via della Sirena, 10 ph. +39 0574.830913
Via Pomeria, 23 ph. +39 0574 34665
PIZZERIE
CAVALLINO ROSSO
DA GIOVANNI
Via Curtatone, 3 ph. +39 0574 23143
DA TOMMI
RIDAMMI UN BACINO
Via Cesare Guasti, 11 ph. +39 0574 1594200
ELEMENTI
Via Agnolo Firenzuola, 33 ph. +39 331 393 3068
FANCY KING
Via Valentini, 21 ph. +39 0574 581343
IL BORGO ANTICO
Via Gherardacci, 25/27 - Iolo ph. 0574 622707
IL RAGNO
Via Valentini, 133 ph. +39 0574 596700
IL SIPARIO
Via Firenze, 40 ph. +39 0574 562282
LA TORTELLERIA
Via Bologna, 196 ph. +39 0574 692641
KING’S PUB
Via Garibaldi, 148 ph. +39 0574 28641
OFFICINA DEI GUSTI
Via del Capannaccio, 4 ph. +39 347 4997110
OPIFICIO JM
Piazza San Marco, 39 ph. +39 0574 870500
PASSAPAROLA
Viale Galilei, 8 ph. +39 0574 468350
PIZZERIA MAGGIE
Via Bologna, 326 ph. +39 0574 460493
SECONDO TEMPO
Via F. Ferrucci, 164 ph. +39 0574 182 8960
VOGLIA ‘E TURNA!
Via dei Lanaioli, 30 ph. +39 0574 754592
CUCINA
ETNICA E BIO
CAVEAU RESTAURANT
Viale della Repubblica, 225 ph. +39 0574 022227
DE’STO BY KIZUNA
Via Jacopo Modesti, 9 ph. +39 0574 206959
FISH NUDE
Via Quirico Baldinucci, 3 ph. +39 350 0936626
FUJIYAMA
Via Valentini, 5 ph. +39 0574 623857
GINZA JAPANESE
Via Traversa Il Crocifsso, 5 ph. +39 0574 966858
ISSHIN RAMEN
Via Roma, 113 ph. +39 0574 206160
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KALDI’S KAFFE
Via Settesoldi, 31 ph. +39 339 535 5010
KOTO RAMEN
Via Valentini, 102 ph. +39 0574 603162
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Via Valentini, 102 ph. +39 0574 870315
L’ORTO DI NENÈ
Via Santa Trinita, 47/A ph. +39 349 8478186
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Viale Piave, 14 ph. +39 0574 065595
NAGA THAI
Via Santa Trinita, 53 ph. +39 0574 074031
ŌPAHA
Piazza del Collegio, 3 ph. +39 0574 968838
POKÉ BY KOTO
Via Valentini, 102 ph. +39 0574 1821221
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Piazza del Collegio, 8 ph. +39 0574 32032
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Via Fabio Filzi, 39 ph. +39 0574 830973
RAVIOLI DI CRISTINA
Via Cavallotti, 36 ph. +39 0574 1820920
TODO BIEN
Via Settesoldi, 11 ph. +39 389 0013201
YOXI YOXI
Via Valentini, 61 ph. +39 0574 596942
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ARTIMINO
BIAGIO PIGNATTA
Viale Giovanni XXIII, 1 ph. +39 055 8718086
BOTTEGA PERUZZI
Via Cinque Martiri, 21 ph. +39 055 8718322
CANTINE DEL REDI
Via 5 Martiri, 29 ph. +39 055 8751408
CIRCOLO DA MARIO
Via Cinque Martiri, 70 ph. +39 327 8358590
DA DELFINA
Via della Chiesa, 1 ph. +39 055 8718074
BACCHERETO
LA VINSANTAIA
DI CAPEZZANA
Via Capezzana, 43 ph. +39 334 9499402
CANTAGALLO
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Loc. Migliana, 29 ph. +39 0574 981103
LA CASTAGNA
Via di Migliana, 40 ph. +39 0574 981791
CARMIGNANO SU PE’I’ CANTO
Piazza Matteotti, 25/26 ph. +39 055 8712490
VILLA LE FARNETE
Via Macia, 134 ph. +39 055 8719747
FILETTOLE
LOGLI MARIO
Via Carteano, 1 ph. +39 0574 23010
GALCIANA
A MANGIA’ FORA
Via Sant’Ippolito, 16 ph. +39 328 3032343
MONTEMURLO
VICTORY CAFÉ
Viale A. Labriola, 243 ph. +39 0574 650438
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LA FURBA
Via Statale, 99 ph. +39 055 8705316
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BOTTEGA 325
Via Val di Bisenzio, 159/3 ph. +39 0574 1672052
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VERNIO
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MESSAGGI DALLE STELLE
Consigli a trecentosessanta gradi seguendo il percorso degli astri
ARIETE (21 marzo - 20 aprile)
Giove e Marte in Gemelli vi appoggiano con forza fno a inizio settembre. Sfruttate questo periodo non solo per godervi un meritato riposo, ma anche per portare avanti i progetti che vi stanno a cuore.
TORO (21 aprile - 20 maggio)
Il 20 luglio si è chiuso il transito di Marte nel vostro segno ed è un sollievo sicuro per i nati di maggio. In più la seconda decade può contare sull’appoggio di Saturno dai Pesci, che ofre concretezza.
GEMELLI (21 maggio - 21 giugno)
L’evento clou è il passaggio di Giove nel segno che entusiasma i nati 1-11 giugno e li aiuta a far fronte agli ostacoli pratici saturnini. Le energie di Marte, che vi fa visita, vanno incanalate con calma.
CANCRO (22 giugno - 22 luglio)
Nati 6-11 luglio concentrati e impegnati in maniera concreta con senso di responsabilità. Agosto può essere dedicato ai sentimenti visto il sestile che Venere forma dal segno amico della Vergine.
LEONE (23 luglio - 23 agosto)
Giove e Marte dai Gemelli stimolano prima e seconda decade a iniziare tante attività, ma la presenza dell’asteroide Vesta nel segno fno a fne agosto invita alla spiritualità. A voi la scelta!
VERGINE (24 agosto - 22 settembre)
Saturno in opposizione e Marte e Giove in quadratura non assicurano la tranquillità. Meglio giocare in difesa! Potete rilassarvi solo in agosto quando Venere transita nel segno, deliziosa per gli afetti.
BILANCIA
(23 settembre - 22 ottobre)
Dal 20 luglio, la nuova posizione di Marte è fatta apposta per darvi una carica travolgente e irresistibile, mentre anche Giove dai Gemelli aiuta prima e seconda decade. Fate i vostri giochi senza paure!
SCORPIONE (23 ottobre - 22 novembre)
L’asteroide Pallade passa sul Sole della terza decade, accentuando gli stimoli mentali. I nati 17-19 novembre devono essere prudenti, perché gli input uraniani possono sconvolgere i loro progetti.
SAGITTARIO
(23 novembre - 21 dicembre)
Alle prese con le opposizioni di Marte e di Giove, siete nervosi, superfciali e poco accomodanti, mentre Saturno dai Pesci porta ostacoli, impegni e responsabilità soprattutto ai nati 5-11 dicembre.
CAPRICORNO (22 dicembre - 20 gennaio)
Numerosi i pianeti a favore: Venere in agosto, Saturno, che da mesi guarda benigno la seconda decade, Urano che porta cambiamenti creativi ai nati 14-18 gennaio. Solo in settembre avete Marte contrario.
ACQUARIO (21 gennaio - 19 febbraio)
Periodo vivace e positivo per i trigoni della coppia Marte/Giove dai Gemelli: utile per studi, comunicazione, iniziative di successo, viaggi, riconoscimenti. Piccoli malumori sentimentali a fne luglio.
PESCI (20 febbraio - 20 marzo)
L’entrata di Marte in Gemelli dal 20 luglio non vi favorisce e si aggiunge alla quadratura di Giove. Servono maggiore concentrazione e continuità per i nati 4-9 marzo, e poi molta pazienza per tutti!
a cura di Claudio Cannistrà, la “Bottega dell’Astrologo”, Associazione culturale pratese Le indicazioni interpretative si riferiscono alla sola posizione del Sole nei segni, perché un’analisi previsionale specifca richiede la conoscenza di data, ora e luogo di nascita del soggetto. Per informazioni sui corsi e le attività culturali organizzate scrivere a: labottegadellastrologo@gmail.com; canniclau@libero.it Disegni dei segni zodiacali opera di Pacpainter - www.pacpainter.it