Showcase - speciale ITMA 2019

showcase

INTERVIEWS Alessandro Zucchi Monica Manenti Marco Becheri Carmelo Zocco FAIR Innovation according to Fritz P. Mayer

Showcase n. 165 - La Spola

ANNIVERSARY Leonardo, the Genius HISTORY 68 years of textile machines CITY Barcelona, more than a place

Photo: Museo del Tessuto di Prato

showcase Showcase n. 165 - Supplemento a La Spola

Editorial

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Editoriale Interviste

Interviews Alessandro Zucchi. Back in the race again

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Fritz P. Mayer. Innovating the world of textiles

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Fritz P. Mayer. Innoviamo il mondo del tessile

Monica Manenti. a leading voice of Biella’s textile machinery industry

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Monica Manenti, la voce del meccanotessile biellese

Marco Becheri. The Pratese expedition to Catalonia

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Marco Becheri, la spedizione pratese in Catalogna

Carmelo Zocco. The value of tradition

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Carmelo Zocco. L’importanza della tradizione Anniversario

Anniversary Leonardo Da Vinci, the genius. Even of textile machinery

34

History ITMA’s 68-year-long history Cities Barcelona, more than a city

Alessandro Zucchi. Riprendere la corsa

Leonardo da Vinci, il genio. Anche del meccanotessile Storia

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La storia dei 68 anni di ITMA Città

50 Barcellona, più che una città

registrati al portale per ricevere ogni giorno le notizie dal mondo del tessile abbigliamento Editor in Chief Matteo Parigi Bini Fashion Editor Teresa Favi, Marta Innocenti Ciulli Economic Editor Matteo Grazzini Editorial Staff Francesca Lombardi, Virginia Mammoli, Monia Mlah, Elisa Signorini Layout Martina Alessi, Melania Branca Translation Tessa Conticelli Commercial Director Alex Vittorio Lana Advertising Gianni Consorti Publisher Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini via Piero della Francesca, 2 - 59100 Prato - Italy ph +39.0574.730203 - fax +39.0574.730204 redazione@laspola.com Baroni&Gori (Italy) Printing Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

di Matteo Grazzini

Let’s face it: repeating the success

of the 2015 ITMA show in Milan is going to be

difficult, but not impossible. Those working in the textile machinery field know how successful doing business at Fiera Milano Rho

has been: orders, visibility on the markets, in-depth information, exchange of knowledge and a definitely engrossing atmosphere.

This year’s ITMA show goes back to Barcelona and the conditions for it are attractive: over the past four years, markets have performed very well and the slowdown of the past 12-18 months could be due to expectations set on the Catalan show. The international economic situation has deeply changed since the show in Milan: Brexit happened, Trump made his appearance on the political scene, Italy saw several governments established and then fall and China has expanded aggressively in many markets, which is equivalent to a double-edged sword with apprehension on one side and money and growth prospects on the other.

Now it’s ITMA’s turn, with its huge load of expertise, experience and quality. If there’s anything attractive on the market, if there’s any machinery worth investing in, if there’s any idea for the future, Barcelona is the place to go these days and people will flock to Catalonia from all over the world to find them. The textile machinery industry is one of the best-performing industries in the textile world, after all. The reason for this is because research and innovation are at the top of most companies’ priority list. And it’s time for the ideas of machinery manufacturers to meet the growing demand for them.

Diciamolo subito: ripetere il successo di ITMA 2015 a Milano sarà difficile, ma non impossibile. Chi lavora nel settore del meccanotessile sa quanto sono stati positivi i giorni a Fiera Milano Rho: ordini, visibilità sui mercati, approfondimenti, scambi di conoscenze e un clima, meteo a parte, sicuramente coinvolgente.

Per questa edizione ITMA torna a Barcellona e le premesse, meteo compreso, sono allettanti: in questi quattro anni i mercati hanno viaggiato su numeri eccellenti e il rallentamento degli ultimi 12-18 mesi potrebbe proprio essere dovuto all’attesa per il salone catalano.

La congiuntura internazionale è profondamente cambiata dai giorni milanesi: è arrivata la Brexit, è comparso sulla scena politica Trump, in Italia si sono avvicendati governi e indirizzi politici, la Cina ha conquistato tanti spazi allarmando i mercati da un lato ma portando soldi e prospettive dall’altro.

Ora tocca ad ITMA, con il suo enorme carico di professionalità, esperienza e qualità. Se c’è qualcosa di appetibile sui mercati, se c’è un macchinario sul quale valga la pena investire, se ci sono idee per il futuro sono in questi giorni a Barcellona ed in Catalogna arriveranno da tutte le parti del mondo per trovarli. D’altronde se il meccanotessile è da anni uno dei settori più brillanti in termini di performance nel mondo del tessile è perché ricerca e innovazione sono al primo posto nell’agenda delle aziende. Ed è il momento che le idee di chi produce macchinari incontri la domanda di chi deve acquistarli.

editorial 7

8 interview

Back in the race again

Riprende la corsa. Alessandro Zucchi: l’impegno di Acimit

interview 9

di Matteo Grazzini

In Italy, textile machinery is synonymous with Acimit, the association which gathers textile machinery manufacturers.

President Alessandro Zucchi, appointed at the head of association two years ago, is at his first ITMA show, an event which requires careful planning and preparation, even on his staff ’s behalf.

How is the Italian textile machinery industry doing on the eve of ITMA? In our field, 2018 ended with a slight downturn as compared with the previous year. And the first months of 2019 showed a weak dynamism in the worldwide demand for textile machinery. In several markets, further investments have been delayed, waiting to see the new technological developments at the ITMA show.

Are the successful results of ITMA 2015 in Milan, with the orders that followed, likely to affect the expectations set on the 2019 show due to an overstocked market?

It will be difficult to repeat the success of the Milan show. In 2015, it was a time of economic recovery and the ITMA show contributed to the industry’s further development. Italian companies, however, feel optimistic about this year’s trade fair.

In fact, about 350 Italian exhibitors will be attending the Spanish event. Italy remains the most highly represented country.

Barcelona and Milan seem to be taking turns in hosting the European textile machinery trade show. Have the scenarios changed, or are the UK, France and Germany less involved, or is it a matter of structures and exhibition centers?

There are not many exhibition centers willing to host a four-yearly trade fair. Actually, as compared with a few decades ago, less structures entered the lists to take part in the bidding process and figure among the selected locations to host the event, but I assure you that all the above-mentioned countries competed to host the 2023 show, which will be held in Milan.

What countries are the Italian companies’ major competitors? The same as always or is something changing in Asia too?

Germany, Japan and Switzerland remain Italy’s major competitors. There are no big changes in the world ranking of economic weights in terms of production quality and high technology. Certainly China is experiencing a strong production growth in terms of volume. Even the quality level of Chinese companies has increased as compared with a few years ago, in particular, in sectors in which the financial resources have been used to purchase western technology.

What are Acimit’s organizational efforts for Barcelona 201 Meccanotessile in Italia significa Acimit, l’associazione che raccoglie i produttori di macchinari, e per il presidente Alessandro Zucchi, praticamente a due anni dall’elezione, si tratta del primo appuntamento con ITMA, un evento che, anche da parte del suo staff, richiede attenzione e preparazione.

Come arriva il meccanotessile italiano a questo appuntamento?

Il 2018 per il nostro settore si è chiuso in leggera flessione rispetto all'anno precedente. Ed i primi mesi del 2019 hanno confermato uno scarso dinamismo della domanda mondiale di macchine tessili. In diversi mercati i nuovi investimenti sono procrastinati in attesa di vedere le nuove proposte tecnologiche a ITMA. L’ottimo esito di Itma 2015 a Milano, con i conseguenti ordini, non rischia di limitare le aspettative per l’edizione 2019 a causa di un mercato saturo?

Replicare l'edizione di Milano sarà difficile. Allora si era in un periodo congiunturale di netta ripresa e ITMA ha avuto un ruolo di volano per un ulteriore sviluppo del settore. Però le aziende italiane sono fiduciose anche per questa edizione. Lo dimostra il folto numero di espositori italiani, circa 350, presenti in Spagna. Siamo ancora una volta il Paese più rappresentato.

Il salone mondiale del meccanotessile nella sua edizione europea sembra destinato ad un dualismo Barcellona-Milano. Sono cambiati gli scenari, con Inghilterra, Francia e Germania meno coinvolte, o è una questione di strutture e centri fieristici?

I centri fieristici che intendono ospitare una fiera con cadenza quadriennale non sono molti. Rispetto a qualche decennio fa in lizza nella gara indetta da Cematex per scegliere la location fieristica ci sono meno strutture, ma posso assicurare che tutti i Paesi citati hanno partecipato all'assegnazione dell'edizione 2023 che ha visto prevalere Milano.

Quali Paesi sono i maggiori competitor per le aziende italiane? Sono gli stessi di sempre o qualcosa sta cambiando anche in Asia?

Germania, Giappone e Svizzera restano i Paesi principali competitors del meccanotessile italiano. Non ci sono stravolgimenti nel ranking mondiale se consideriamo le produzioni caratterizzate da livello qualitativo e tecnologico elevato. Certamente la Cina, in termini di volumi, ha registrato una forte crescita della propria produzione. Anche il livello qualitativo delle aziende cinesi è cresciuto rispetto a qualche anno fa, soprattutto in certi settori dove le disponibilità finanziarie sono state utilizzate per acquisire tecnologia occidentale.

10 interview

Alessandro Zucchi

As always with the ITMA show, we are by the side of our Italian members both before the show and on site. We assist our members in all the stages of planning and getting ready for the trade show. During the event, we try to solve all the problems that may occur. And, what is more, Acimit, with the support of ICE - Agenzia, engages in a lot of promotional activities to attract the visitors’ attention to the Italian attendance at ITMA, through communication activities and use of posters and leaflets on site.

What new developments do Italian manufacturers have in store for us, as far as machinery and the sustainability issue are concerned?

The textile industry is currently facing the challenge of dealing with new business models which focus on consumers who show an increasing demand for customized and sustainable products. Therefore, Italian manufacturers are increasingly committed to the digital transformation of their products and to their environmental, social and economic sustainability and the new developments introduced at the ITMA show will revolve around these themes. Acimit’s commitment to sustainability will take shape in the presentation, during its usual ITMA press conference, of the winners of the Acimit Green Award, that is, the Italian manufacturers joining the Sustainable Technologies project who have best performed in terms of reduction of their machinery’s carbon footprint.

Qual è lo sforzo organizzativo di Acimit per Barcellona 2019?

Come sempre per ITMA siamo al fianco delle aziende italiane associate sia nel pre-fiera che on site. Assistiamo le nostre associate nelle diverse fasi di avvicinamento alla manifestazione fieristica. Durante l'evento, poi, cerchiamo di risolvere i problemi che di volta in volta si possono presentare. Non è poi da dimenticare quanto Acimit fa, grazie al supporto di ICE - Agenzia, a livello promozionale per attirare l'attenzione dei visitatori sulla presenza italiana a ITMA, attraverso diverse attività di comunicazione e la cartellonistica in loco.

Cosa dobbiamo attenderci in fatto di novità dai produttori italiani, sia sui macchinari che sul tema sostenibilità?

L’industria tessile affronta oggi la sfida posta dai nuovi modelli di business, che hanno al centro del processo decisionale il consumatore finale, che richiede sempre più prodotti personalizzati e sostenibili. E’ sul terreno della trasformazione digitale dei propri prodotti e sulla loro sostenibilità ambientale, sociale ed economica che i costruttori italiani si stanno impegnando e le novità ad ITMA riguarderanno questi temi. Da parte Acimit l'attenzione per la sostenibilità si concretizzerà nella presentazione, durante la consueta conferenza stampa a ITMA, dei vincitori dell’Acimit Green Award, riservato ai costruttori italiani che aderiscono al progetto Sustainable Technologies che meglio hanno fatto nel corso di questi anni in termini di riduzione del Carbon Footprint delle loro macchine.

interview 11

12 interview

Innovating the world Fritz P. Mayer. Innoviamo il mondo del tessile of textiles

interview 13

di Elisa Signorini

Cematex, the association of European textile machinery producers, is in charge of ITMA’s organization. Showcase spoke with President Fritz P. Mayer about this year’s show and, in general, about the textile machinery industry, which looks to this trade fair as the most important event for the sector.

What are your impressions, expectations and hopes for ITMA Barcelona?

We are glad to host ITMA in Barcelona for the second time. The focus of ITMA 2019 is best underscored by our exhibition theme, Innovating the World of Textiles. With the industry entering an exciting phase of digitalization, the technologies and solutions showcased by our exhibitors will be cutting-edge, and our visitors will have a rewarding time sourcing the latest innovations across the entire textile and garment value chain. For a trade exhibition to be successful, two groups of people are important: buyers and sellers. We have over 1,700 exhibitors and all exhibition space has been sold. This shows the confidence that the industry has in the ITMA brand. We are now working hard to bring the right buyers and influencers to the exhibition.

We are also very grateful for the industry support. On this front, we have managed to secure various industry groups. We are pleased to advise that we have about 190 key trade, industry and professional organizations from textile and garment-producing countries that are endorsing our exhibition. Hence, we look forward to a vibrant showcase when ITMA 2019 opens its doors.

At the same time, with the collaboration of our partners, participants can look forward to inspiring discussions and knowledge sharing at the ITMA Speakers Platform and conferences and various forums held alongside the exhibition.

What are the highlights of this year’s show?

For this year, the ITMA Innovation Lab is one of the highlights. As part of our efforts to promote industry innovation, the Lab includes well-received features from previous shows, such as the Research and Innovation Pavilion, ITMA Sustainable Innova-

Cematex, l’associazione dei produttori europei di macchinari per l’industria tessile, è l’ente che organizza Itma. Showcase parla con il presidente Fritz P. Mayer di questa edizione e in generale del settore, che come ogni anno guarda a questa manifestazione come all’appuntamento più importante.

Quali sono le sue impressioni, aspettative e speranze per ITMA Barcellona?

Siamo felici di ospitare ITMA a Barcellona per la seconda volta. Il focus di ITMA 2019 è ben sottolineato dal tema della fiera, Innovare il Mondo del Tessile. Con l’industria che sta entrando in un’eccitante fase di digitalizzazione, le tecnologie e soluzioni presentate dai nostri espositori saranno all’avanguardia, e i nostri visitatori saranno gratificati dal potersi procurare le ultime innovazioni dell’intera filiera tessile e d’abbigliamento. Perché una fiera abbia successo, sono importanti due gruppi di persone: i compratori e i venditori. Abbiamo circa 1.700 espositori e tutto lo spazio espositivo è stato venduto. Questo dimostra la fiducia che l’industria ha nel marchio ITMA. Ora stiamo lavorando sodo per portare i buyer e gli influencer giusti a questa fiera. Siamo anche molto grati per il sostegno dell’industria. Su questo fronte, siamo riusciti ad assicurarci vari gruppi industriali. Siamo lieti di far sapere che circa 190 organizzazioni del commercio, dell’industria e professionali da paesi produttori tessili e d’abbigliamento stanno sostenendo la nostra fiera. Quindi, ci aspettiamo un’atmosfera eccitante non appena ITMA 2019 aprirà le sue porte. Allo stesso tempo, con la collaborazione dei nostri partner, i partecipanti potranno assistere a discussioni e scambio di conoscenze all’ ITMA Speakers Platform e a conferenze e forum vari che si svolgeranno durante la fiera.

Quali sono le novità più importanti di questa edizione?

Per questa edizione, una delle novità è l’ITMA Innovation Lab. Come parte dei nostri sforzi per promuovere l’innovazione dell’industria, il Lab comprende esperienze di grande successo da edizioni precedenti, come il Research and Innovation Pavilion (Padiglione Ricerca e Innovazione), l’ 14 interview

Fira de Barcelona Gran Via

Fritz Mayer

tion Award and Speakers Platform. The Speakers Platform will feature interesting presentations on raw materials and manufacturing technology; automation and digitalization: creating new opportunities in the textile and fashion industry; technical textile innovations and manufacturing technology; and sustainable textile and garment manufacturing in the circular economy.

In addition, there is a finance and leasing forum which will also be held at the Speakers Platform. As the textile and garment making chain is undergoing digital transformation, solutions leveraging the Internet of Things will be spotlighted. On display will be innovative technologies and solutions, ranging from 3D knitting and weaving to nonwovens and composites manufacturing technology.

What about the state of health of the textile machinery industry?

The global economy is still facing challenges. The trade conflict between the United States and China has unsettled the entire global economy and this has repercussions on the textile trade, affecting many markets. Asia will continue to account for a big market share of the textile machinery market, with attractive markets such as Vietnam and the south Asian region.

What do you hope for future of the textile machinery sector? What can Cematex do for it?

Despite global challenges, the European textile machinery sector will remain resilient as it continues to pursue its tradition of launching groundbreaking innovations through investments in leading-edge research and development.On our part, CEMATEX will continue to develop ITMA into a relevant, state-of-the-art and comprehensive showcase where the world’s leading textile and garment manufacturers and other industry stakeholders can converge every four years. For example, we always review and expand our index of products to offer a more relevant showcase to both buyers and sellers. We have also made great efforts to attract the right partners to collaborate with, and to enhance the sourcing and knowledge experience at ITMA.

ITMA Sustainable Innovation Award (Premio ITMA Innovazione Sostenibile) e lo Speakers Platform (Tribuna degli Oratori).

Lo Speakers Platform offre interessanti presentazioni di materie prime e tecnologia manifatturiera; automazione e digitalizzazione: la creazione di nuove opportunità nell’industria tessile e della moda; innovazioni tecniche tessili e tecnologia manifatturiera; la produzione tessile e d’abbigliamento sostenibile nell’economia circolare. Anche un forum sui finanziamenti e leasing si terrà allo Speakers Platform. Poiché la filiera tessile e produzione d’abbigliamento è in via di trasformazione digitale, saranno evidenziate soluzioni per sfruttare l’Internet delle cose. In mostra, ci saranno tecnologie e soluzioni innovative, dalla maglieria e tessitura in 3D ai tessuti non tessuti e tecnologia per la produzione di materiali compositi.

Qual’è lo stato di salute del settore meccanotessile?

L’economia globale ha ancora molte sfide da affrontare. Il conflitto commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina ha messo in agitazione l’intera economia globale e questo ha ripercussioni sul commercio tessile, coinvolgendo molti mercarti. L’Asia continuerà a rappresentare una grossa quota del mercato del meccanotessile, con mercati interessanti come il Vietman e la regione sud-asiatica.

Cosa spera per il futuro del settore meccanotessile? E cosa può fare Cematex per il settore?

Nonostante le sfide globali, il settore del meccanotessile europeo resisterà continuando a perseguire la tradizione di lanciare innovazioni pioneristiche attraverso investimenti in ricerca e sviluppo all’avanguardia. Da parte nostra, CEMATEX continuerà a far sì che ITMA diventi una fiera sempre pìù importante, all’avanguardia e completa, dove i maggiori produttori tessili e d’abbigliamento mondiali e altre industrie partecipanti possano convergere ogni quattro anni. Per esempio, noi rivediamo e allarghiamo sempre il catalogo dei prodotti per poter offrire una scelta più ampia sia ai compratori che ai venditori. Abbiamo anche fatto grandi sforzi per attrarre i partner giusti con cui collaborare, e per accrescere l’esperienza di approvvigionamento e di conoscenza fatta a ITMA. interview 15

Monica Manenti

16 interview

A leading voice of Biella’s Monica Manenti, la voce del meccanotessile biellese textile machinery industry di Matteo Grazzini

Biella is one of Italy’s oldest textile machinery industry districts: a lot of companies, a lot of workers, a longlasting tradition, but also research and innovation for the near future, and much more. So, the ITMA trade show is crucial to Biella’s work planning process.

The local textile machinery industry is represented by Monica Manenti, the owner of T.m.t Manenti and Cimi Textile Machines, who was appointed three years ago at the head of the Engineering Section of Biella’s Industrialists’ Association.

What expectations are set on ITMA after the very successful show in Milan?

We expect a lot from ITMA because it is a fundamental showcase for the textile machinery industry, besides being a considerable investment. ITMA is a great confidence booster, a testing ground that goes beyond the economic data, which unfortunately are negative, and focuses on the companies’ know-how and history. The trade show is definitely a chance for visits and to establish new contacts, which don’t necessarily turn into new business.

Which of the two ITMA shows, European or Asian, is the most important for the district?

The two shows are different events for different markets, each offering interesting opportunities according to the individual company’s strategy. Which is the reason why it is unthinkable not to attend both shows.

What is the average size of the district’s textile machinery companies?

The textile machinery industry, which developed in parallel with the textile industry, is one of the most important assets of the Biella area. There are 530 companies, small to medium-sized as compared with international industrial colossuses. What makes the difference, however, is the “know-how”: we currently have about 3,600 people employed in the industry.

Quello di Biella è da sempre uno dei distretti del meccanotessile italiano: tante aziende, molti addetti ai lavori, una lunga tradizione ma anche ricerca e innovazione per il futuro prossimo, e non solo.

Quindi anche per Biella questa edizione di Itma è basilare per la programmazione del lavoro; a rappresentare il settore è Monica Manenti, titolare della T.m.t Manenti e della Cimi Textile Machines, eletta ormai tre anni fa al vertice della sezione Meccanici dell’Unione Industriale Biellese.

Quali sono le aspettative per Itma dopo l'ultima ottima edizione a Milano?

Sono sempre molto elevate perché Itma rappresenta una vetrina fondamentale per il meccanotessile, oltre che un investimento considerevole. E’ un’iniezione di fiducia fondamentale, un banco di prova che va oltre i dati economici, che purtroppo sono congiunturalmente negativi, per rimettere al centro il proprio saper fare e la propria storia. Di certo la fiera è e rimarrà un'occasione di visite e contatti eccellenti, ma questo non sempre si traduce necessariamente in business per tutte le aziende che vi partecipano.

Per il distretto è più importante l'edizione europea o quella asiatica?

Sono appuntamenti diversi per mercati differenti, ognuno con opportunità interessanti in base alla strategia di ogni singola azienda. Per questi motivi è impensabile non essere presenti ad entrambe le edizioni.

Quali sono le dimensioni delle aziende del meccanotessile del distretto biellese e quali le peculiarità?

Sviluppatosi di pari passo con l’industria tessile, il meccanotessile è una punta di diamante del territorio biellese. Sono più di 530 le imprese, di dimensioni medio piccole rispetto ai colossi internazionali. A fare la differenza, però, è il “saper fare”: ad oggi gli occupati nel settore sono circa 3.600.

interview 17

In what way is Italy’s textile machinery industry superior to that of other countries and how is it inferior?

Our added value, like that of the major made-in-Italy industries, lies in quality not in quantity. Our production is targeted at high-end customers. A standard of excellence which is based on the selection of raw materials, on the use of high technology and creativity and on a perfectly customized service. These are the basic ingredients of the “made-in-Italy” and of the “made-in-Biella” across the world.

Do Biella’s textile machinery producers value teamwork? If yes, in what way?

Local producers are seriously committed to collaborating with each other in order to be more competitive at the international level. However, the fact that Biella has achieved the highest standard of excellence in all sectors of the textile machinery industry causes considerable fragmentation within the industry and, thus, a lack of common strategic orientation. In any case, our entrepreneurs are capable of joining forces to deal with common issues, for instance, when drawing the national government’s attention to investments abroad, to internationalization policies or to the elimination of useless bureaucratic obstacles which decrease or even destroy the companies’ enthusiasm.

In cosa il meccanotessile italiano è superiore a quello degli altri paesi e in cosa è invece inferiore?

Il nostro valore aggiunto, così come quello dei settori di punta del made in Italy nel mondo, non sta nella quantità ma nella qualità. Il target a cui si rivolgono le nostre produzioni rappresenta l’alta gamma. Un’eccellenza che si costruisce a partire dalla selezione delle materie prime, lavorate grazie a tecnologia e creatività, a cui si affianca un servizio perfettamente customizzato. Tutto questo definisce il made in Italy e il made in Biella a livello internazionale.

Il distretto biellese fa squadra nel meccanotessile? Se sì, in che modo?

La volontà degli imprenditori è quella di cercare di fare squadra diventando una massa critica interessante a livello internazionale.

In questa azione, però, la peculiarità biellese di esprimere eccellenze in tutti i diversi comparti del meccanotessile, è anche uno svantaggio perché tale frammentazione non agevola l’organizzazione di iniziative comuni. In ogni caso gli imprenditori sanno unire le forze facendo fronte a problematiche comuni, ad esempio nel richiedere una maggiore attenzione da parte dello Stato per gli investimenti all’estero, le politiche per l’internazionalizzazione e per eliminare inutili lacci burocratici che finiscono per rallentare o affossare l’entusiasmo delle imprese.

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The Pratese expedition Marco Becheri, la spedizione pratese in Catalogna to Catalonia

di Matteo Grazzini

Marco Becheri, executive and technical manager of Prato’s L.A.I.P., is the coordinator of the textilemachinery group of Confindustria Toscana Nord’s engineering section, which gathers the textile machinery companies of the Prato-Lucca-Pistoia area.

And of course, when speaking of textile machinery, Prato is particularly relevant and Prato, as shown in this Showcase issue, is also the place where Leonardo da Vinci’s inventive genius, applied to spinning machines and looms, took shape.

And a large expedition to Barcelona left from Tuscany too.

What expectations are set on ITMA after the very successful show in Milan?

Milano was an excellent show with a very interesting follow-up even in the domestic Pratese market.

We hope that the Barcelona show will be as successful as the one in Milan although, at the international level, there are countries now in a critical situation, mostly because of currency devaluation and market issues. But considering the large investments we all make, our hopes are high.

Which of the two ITMA shows, European or Asian, is the most important for Prato?

The European show, because of number of exhibitors, size of exhibition space and attendance figures. There are companies that do better in Asian markets but, on the whole, we must consider that the European ITMA show is not confined to our “backyard” but stretches globally.

What is the average size of Prato’s textile machinery companies?

We do not have many companies and employee numbers range from 10 to 60 but, apart from number of employees, quality makes the difference. In the textile finishing field, there are world-leading Marco Becheri, dirigente e manager tecnico della L.A.I.P. di Prato è il coordinatore del gruppo meccanotessili della sezione metalmeccanica di Confindustria Toscana Nord, che raggruppa le aziende del settore con sede nel triangolo Prato-Lucca-Pistoia.

Ed è ovviamente quello di Prato il distretto di riferimento quando si parla di macchinari per il tessile ed è a Prato, come si legge in altre pagine di Showcase, che è stato evidenziato il genio di Leonardo da Vinci applicato a filatoi e telai. Ed anche dalla Toscana è partita una nutrita spedizione verso Barcellona.

Quali sono le aspettative per Itma dopo l'ultima ottima edizione a Milano? Rischiamo un mercato saturo?

Milano è stata una ottima edizione con un prosieguo molto interessante anche sullo stesso mercato interno pratese.

Speriamo che anche questa di Barcellona possa esserlo altrettanto, anche se a livello internazionale ci sono dei paesi che hanno tante incognite e criticità, soprattutto dal punto di vista di svalutazioni e problematiche di mercato. Visti gli investimenti che tutti facciamo abbiamo grandi speranze.

Per il distretto è più importante l'edizione europea o quella asiatica?

Quella europea, per numeri di aziende partecipanti, metri quadrati di esposizione e visitatori. Ci sono realtà che vendono di più sui mercati asiatici ma nel complesso bisogna considerare l’Itma europea non limitata al nostro territorio ma a quello internazionale in generale.

Quali sono le dimensioni delle aziende del meccanotessile del distretto?

Le nostre aziende non sono molte ed hanno una struttura che da vai 10 ai 60 dipendenti ma indipendentemente dal numero di occupati è la qualità a fare la differenza. Nel campo del finissaggio a Prato ci sono aziende che sono le

interview 21

Marco Becheri

companies based in Prato, as well as in the field of non-woven fabrics. Our companies are small-sized but with a very high technological level, which is something we are internationally recognized for, considering that 80% of production is shipped around the globe.

In what way is Italy’s textile machinery industry superior to that of other countries and how is it inferior?

Germany’s smallest company has 200 employees, so direct comparison of figures is hardly possible.

But we Italians are very good at meeting the customers’ needs and there are textile sectors, such as dyeing and finishing, which focus on product customization. And far as price is concerned, we are in line with our European competitors, whereas we are negatively impacted by the euro/dollar exchange rate with the Asians.

Did the Leonardo da Vinci exhibit prove that Prato is good at teamwork in the textile machinery field?

Yes, it was a good show of teamwork, a lot of companies took part in it and those who did not regretted it later. Acimit’s involvement was also a very positive thing. Actually, Prato’s textile machinery companies are good at teamwork, although they are not very public about it, and we often travel abroad together, with the same representatives and share the exhibition stands. This time, we took it a step further. numero uno al mondo ed anche per il tessuto non tessuto ce ne sono di molto importanti. Nel distretto pratese siamo piccole aziende ma con un livello tecnologico molto elevato e questo ci viene riconosciuto a livello internazionale, visto che lavoriamo per l’80% per il mercato estero.

In cosa il meccanotessile italiano è superiore a quello degli altri paesi e in cosa è invece inferiore?

L’azienda più piccola in Germania ha 200 dipendenti e quindi fare un raffronto sui numeri è impossibile, anche perchè all'estero ci sono bacini e disponibilità di forza lavoro diverse da quelle italiane. Ma noi italiani siamo molto bravi ad andare incontro alle esigenze del cliente e sappiamo che ci sono settori come la tintoria e il finissaggio in cui c’è molta personalizzazione del prodotto. E sul prezzo siamo in linea con i competitor europei, mentre con gli asiatici siamo svantaggiati anche dal cambio sul dollaro.

La mostra su Leonardo da Vinci ha dimostrato che Prato può fare squadra anche nel meccanotessile?

E’ stata una bella dimostrazione, anche a livello di adesioni, con le aziende che non hanno partecipato che poi si sono pentite. Anche l’aver coinvolto Acimit è stato molto positivo, si è trattao della prima volta per una collaborazione del genere con la nostra associazione. In realtà il meccanotessile di Prato fa spesso squadra, anche se facendosi poca pubblicità, ma su una serie di mercati andiamo spesso insieme, con gli stessi rappresentanti e gli stessi stand. Stavolta siamo andati oltre.

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The fruit of innovation Fibre Blending Plants

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The value of tradition Carmelo Zocco. L’importanza della tradizione

di Matteo Grazzini

The first thing he can take the credit for is having believed that the textile machinery industry was not dead, as everyone assumed, but it simply had to be put back on the fast track: that is how Carmelo Zocco restored Arioli to its former levels of excellence and prestige in the global market, and he will be attending ITMA Barcelona to continue in the direction he set forth for his company fifteen years ago.

Arioli, which is based in Gerenzano, is one of the Varese district’s leading businesses, although it is at the crossroads between Busto Arsizio, Milan and Como, with Varese “watching” everything from the north.

What expectations are set on ITMA after the very successful show in Milan?

Very high expectations, not only for my company but for the whole district too. There are always two contrasting effects: orders tend to decrease shortly before the trade show, because many customers wait for ITMA to confirm the orders, and then they confirm or order according to the new developments seen at the show. After ITMA Milan, we’ve seen an increase in orders for two years, followed by a slowdown and then some more growth, at least as far as my company is concerned. The present moment is not too bad, but we expect more.

Which of the two ITMA shows, European or Asian, is the most important for the district?

Definitely the European show, because people come from all over the world, from the Middle East, Asia, America, whereas the Asian show sees much less attendance. We also take part in the Asian shows, but we never receive as much feedback as with the European one, it’s a general rule.

So, Asian competition is not as aggressive yet as it is in other sectors?

In our field, we can still count on the technological factor. It’s not a matter of names, although they count Come primo merito ha sicuramente quello di aver creduto in un meccanotessile che non era affatto finito, come si temeva, ma che doveva semplicemente essere rimesso in corsa sui binari giusti: Carmelo Zocco ha riportato così la Arioli, nome storico del settore, a livelli di eccellenza e di rilevanza sul mercato globale e sarà a Barcellona ad Itma per proseguire nel cammino intrapreso ormai da quindici anni.

L’azienda, con sede a Gerenzano, è uno dei fiori all’occhiello del distretto varesino, anche se posta al crocevia tra Busto Arsizio, Milano e Comi, con Varese che “controlla” tutto da nord.

Quali sono le aspettative per Itma dopo l'ultima ottima edizione a Milano?

Sono molto buone, non solo per la mia azienda ma anche per quelle del distretto.

Ci sono sempre due effetti contrari: prima della fiera gli ordini si assottigliano perché molti clienti aspettano ITMA per confermare gli ordini e poi in effetti li confermano o vanno sulle novità viste in fiera. Dopo ITMA a Milano abbiamo avuto un picco di due anni e poi il rallentamento e una ripartenza, almeno per la mia azienda. Ora non è un brutto momento ma ci aspettiamo di meglio.

Per il distretto è più importante l'edizione europea o quella asiatica?

Sicuramente questa, perché è seguita in tutto il mondo, vengono dal Medio Oriente, dall’Asia e anche dall’America, mentre la fiera asiatica è molto più limitata. Partecipiamo anche ai saloni asiatici ma non troviamo lo stesso riscontro, è una regola generale.

A livello di concorrenza l’Asia non è quindi ancora così pressante come in altri settori del tessile abbigliamento?

Dal nostro punto di vista c’è ancora un fattore tecnologico a nostro favore. Non è questione di nome, che comunque conta

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Carmelo Zocco

for something in the market, but rather of culture and know-how, which are different. The Asians are making great progress, but they are still a long way from meeting our standards.

At ITMA you will be dealing with European competitors. In what way is Italy’s textile machinery industry superior to that of other countries and how is it inferior?

One of the main differences is the average company size, but, for example, the German model, which was the benchmark model up to twenty years ago, is now showing all its limits. Being small has its advantages and disadvantages: our companies usually specialize in one single product or sector, but the number of employees allows for flexibility. In the past we were affected by the crisis like all companies, but we recovered and are now growing and making up ground, whereas the Germans did not have enough flexibility to reduce the number of workers when the orders decreased and not all of them were able to adapt to the new situation. In a comparison between the two systems, the results show that the Italian one was successful.

Is the district’s geographical position a limitation, in terms of infrastructure and connections, or an advantage because of the proximity of Milan, Como and Switzerland?

To be honest, we are very well connected with the rest of Italy. Infrastructure is very important: Malpensa is useful, but we really hoped to see a further growth of the airport rather than what happened, but it is still a hub that offers us better international connections than other parts of Italy. sul mercato, ma proprio di cultura e savoir faire che sono diversi. L’Asia sta comunque facendo passi da giganti ma sono ancora abbastanza lontani.

A ITMA invece vi confronterete con i competitors europei. In cosa il meccanotessile italiano è superiore a quello degli altri paesi e in cosa è invece inferiore?

Una delle differenze è quella delle dimensioni delle aziende ma il modello tedesco, che era quello di riferimento per la concorrenza venti anni fa, sta iniziando a dimostrare i suoi limiti. Noi abbiano nella dimensione sia i limiti che i pregi: le nostre aziende in genere sono infatti mono prodotto o specializzate in un settore ben preciso ma il numero di dipendenti consente di avere molta flessibilità e capacità di adattamento. Hanno accusato come tutti la crisi ma sono ripartite e stanno crescendo e recuperando molto posizioni , i tedeschi non hanno avuto la flessibilità per lavorare in meno persone quando sono mancati gli ordini e non tutte si sono adattate. Nel confronto tra i due sistemi quindi quello italiano si è dimostrato vincente.

La collocazione geografica del distretto varesino, già molto ampio di per sè, è un limite, per infrastrutture e collegamenti, o un vantaggio, per la vicinanza con Milano, il distretto lariano e la Svizzera?

Onestamente siamo ben serviti e collegati al resto d’Italia. Le infrastrutture sono centrali, in questo senso poi l'aeroporto di Malpensa ci aiuta molto anche se avremmo sperato di non vedere quello che è successo ma anzi di arrivare a un ulteriore sviluppo. Ma Malpensa è tuttora un hub che ci permette di avere contatti internazionali migliori ad altri nel resto del paese.

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Hall 2 Stand B314 Pneumatic and electirc control valves in nodular cast iron, carbon steel and stainless steel AISI 316: 2, 3 ways, diverting or mixing,, dedicated for different market like: chemical, farmaceutical, criogenical, food, siderurgical, textile and for general industries.

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The power of numbers Gruppo Colle, la forza è anche nei numeri 500 dye baths per day, about 200 customers in the fashion manufacturing field, about thirty lab technicians using highly automated machinery. These figures say it all about Gruppo Colle, the company based in Colle di Cantagallo, in the Pratese area, which provides customers across Tuscany, Piedmont, Umbria and beyond with thorough and continuous service.

In a textile world in which, over the years, everything has changed- timing, quantity and type of orders- Gruppo Colle has been able to offer the same service since the nineties, by using machinery that is small-sized yet able to fulfill big orders. The company is now equipped with about ninety machines for staple, tops and yarn dyeing and to deliver the so-called “pronto tintoria”, research, dyeing and preparation service. Such a commitment is based on the company’s determination to meet the needs of customers who represent a standard of excellence in the Italian textile manufacturing field.

Every batch, whether big or small, is a story of creativity, materials and certifications, which are particularly important in the current market. All this requires a well-trained, up-to-date and increasingly growing staff, which is the reason why Gruppo Colle invested and goes on investing in training and research and has recently added a new Chemical Management department to the company and new product quality control systems based on the most advanced technology in the field. The company’s commitment to sustainability is inspired by a Manifesto which sets out the working guidelines to which not only the 170 employees but also the company owners must adhere, in order to pursue a more sustainable, collaborative and internationally-certified production model.

500 bagni al giorno, circa 200 clienti del fashion manifatturiero, una trentina di tecnici di laboratorio al lavoro con macchinari di elevata automazione.

E’ tutta in questi numeri la realtà di Gruppo Colle, l’azienda che da Colle di Cantagallo, nel distretto pratese, fornisce un servizio capillare e continuo ad aziende toscane, piemontesi ed umbre, ma non solo.

In un mondo del tessile in cui, nel corso degli anni, sono cambiate tempistiche, quantità e tipologia degli ordini , Gruppo Colle è riuscito a offrire, fin dagli anni ’90, lo stesso servizio, dotandosi anche di macchinari di piccole dimensioni ma rimanendo in grado anche di soddisfare ordini con quantitativi importanti, tanto da arrivare a una novantina di macchine per la tintoria in rocche, tops, fiocco. Fiore all’occhiello, il servizio di studio,tintura e preparazione miste “pronto filatura”. Alla base di questo impegno una grande volontà di distinguersi di fronte a clienti che rappresentano l’eccellenza del tessile italiano.

Ogni lotto, grande o piccolo che sia, porta con sé una propria storia di creatività, materiali e certificazioni, queste ultime elemento essenziale sul mercato attuale. Tutto questo richiede personale formato, aggiornato e in continua crescita, motivo per il quale Gruppo Colle ha investito ed investe nella formazione e nella ricerca, inserendo così, ormai da qualche anno, un nuovo ufficio di Chemical Management e nuovi sistemi per il controllo della qualità del prodotto tramite le più avanzate tecnologie del settore.

Il tutto nella logica di una sostenibilità perseguita anche da un Manifesto che guida il lavoro non solo dei circa 170 dipendenti ma anche degli stessi soci proprietari sulla strada della responsabilità sociale in ottica di un rendimento sostenibile, solidale e riconosciuto dalle più importanti certificazioni.

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the fairyland for fashion 16 – 19 Settembre 2019 Paris, Le Bourget

The future is dry The future is sustainable The future is Montega®

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A revolutionary cops winding machine Fadis, la rivoluzionaria copsatrice

FADIS is synonymous with precision winding machines; the oldest company owned by the same family since its establishment in 1960. It is a leading company in the production of soft winders, rewinders, assembly winders, hank to cone winders, reeling machines, spooling and cops winders, intermingling and air texturizing machines for the processing of any kind of yarn, from cotton, wool and silk to artificial and synthetic fibres, mixed fibres, intermingled yarns and fancy yarns.

Fadis is the only company in the world capable to offer all the best machinery necessary for the preparation of yarn and for all subsequent dyeing processes, whether for packages, hanks or FAPP™/Muff, in addition to all the machines for winding the yarn after dyeing. Over time, the production line has been enriched with other lines related to the evolution of synthetic yarns, such as cops winding and air texturizing.

To choose the complete Fadis cycle (from the beginning to the end) offers a big advantage : Fadis becomes the reference partner, so as to advise and customize the right machines to resolve all the customer requirements.

Fadis will be present at ITMA Barcelona in H7 – B209, with a stand of more than 400 sq.m. where all the lines and innovations will be displayed including the new cops winder SINCRO COPSY. The SINCRO COPSY model is a milestone in the process of cops winding with its new concept of a compact and efficient double side machine designed for winding speeds up to 1.750 m/min, equipped with electronic yarn guided and precision crossing; independent winding spindles (1 inverter each spindle); electronic on-line automatic tension control; high precision digital meter counter, lowering of the spindle.

The new SINCRO COPSY ergonomics has, in fact, solved one of the main problems related to this process: the loading and unloading of the cops or of big sizes flanged bobbins. Given their height, weight and the delicate type of yarn wound on it, their unloading, especially when full, always required a certain expertise and strength of the operator.With a new revolutionary solution Fadis has eliminated this problem by allowing the lowering of each individual spindle to load and unload the cops and flanged bobbins in a easy way. Such movement can be done either automatically, thanks to the presence of a piston, or manually. Thanks to the company’ experience since 1960 and to the constant use of the most advanced technologies and innovative solutions, the SINCRO COPSY machine offers the topmost flexibility aimed at future developments and market requirements.

Dal 1960 Fadis è sinonimo di roccatrici di precisione e la più antica azienda della stessa famiglia, leader nella produzione di focacciatrici, roccatrici, binatrici, dipanatrici, aspatrici, rochettatrici ed interlacciatrici per la lavorazione di tutti i tipi di filato, come cotone, lana, seta, fibre artificiali, fibre sintetiche, fibre miste, filati interlacciati e filati fantasia.

Fadis è l'unica azienda al mondo in grado di offrire tutti i tipi di macchinario più idoneo alla preparazione del filo per tutti i successivi processi tintoriali, siano essi rocca, matassa, FAPP™/Muff, nonché tutte le macchine per roccare il filato dopo tintura.

La linea produttiva si è nel tempo arricchita di altre linee legate all’evoluzione dei filati sintetici, come la copsatrice e testurizzatrice ad aria.

Scegliere tutto il ciclo Fadis (dall'inizio alla fine) è un grande vantaggio: Fadis diventa il partner di riferimento in grado di consigliare e personalizzare le macchine più giuste per risolvere tutte le esigenze del cliente.

Fadis sarà presente a Itma Barcellona nella H7 – B209 con uno stand di oltre 400 mq. dove saranno esposte tutte le linee e le novità tra cui la nuovissima copsatrice SINCRO COPSY. La Sincro Copsy è una pietra miliare nel processo di roccatura dei cops con il suo nuovissimo concetto di macchina compatta ed efficiente a doppio fronte con velocità di avvolgimento fino a 1.750 m/min, dotata di guidafilo elettronico ad incrocio di precisione, teste di raccolta individuali, controllo elettronico della tensione del filo on-line, contametri digitale ad alta precisione, sistema di abbassamento della testa per il carico e scarico dei cops La nuova ergonomia della Sincro Copsy ha risolto uno dei principali problemi legati a questo processo: il carico e scarico dei cops o dei rocchetti flangiati di grandi dimensioni. Dato il peso, l’altezza e la delicatezza del filo, il loro scarico, soprattutto quando pieno, ha sempre richiesto una certa esperienza e forza da parte dell’operatore.

Con una nuova e rivoluzionaria soluzione, Fadis ha eliminato questo problema permettendo l'abbassamento di ogni singola testa per caricare e scaricare i cops e le rocche flangiate in modo semplice. Questo movimento può essere fatto sia automaticamente, grazie alla presenza di un pistone, o manualmente.

Grazie ad una lunga esperienza aziendale di oltre 59 anni , la Sincro Copsy offre il massimo della flessibilità e possibilità proiettata verso i futuri sviluppi e richieste di mercato. focus 31

Aquaria

ITMA rhymes with “new” Biancalani, ITMA significa novità

Finally, after four years, the time has come for Biancalani to attend ITMA again. At the textile machinery trade show, the company will be introducing not only its latest machinery developments, but also the brand’s restyling campaign.

So here come four new machines, the new website, updated information leaflets and the company’s first foray into the social media world with a Linkedin profile. A definitely innovative start to 2019 which, however, is the result of years of hard work that will culminate in ITMA Barcelona.

In order to meet the expectations of its customers, at ITMA (Hall 1, A208) Biancalani showcases Airo 24 Evo 5, the fifth version of a very successful machine, with updated technical features, including the fabric being transported inside the machine by air flow. In addition to Airo 24, the Airbox, a pre-dryer which can be applied to the front of all the other drying machines and allows to save up to 50% of treatment time.

There is also the latest version of Brio 24: a machine for the drying, shrinking and relaxing of knits , based on a technique called Active Relax Dryer. The treatment consists in a special frequency vibration which causes the damp knit to shrink and dry at the same time.

The fourth new machine is Aquaria, an open-width washing machine for any kind of fabric, based on Airo 24’s technology and airflow system, in which the movement of the fabric through the machine is induced also by a powerful water flow. A mix of natural elements which emphasizes Biancalani’s eco-friendly and sustainable approach to production, further enhanced by this year’s “Inspired by nature” campaign. For the first time, on display at Biancalani’s ITMA stand, is a collection of fabrics specially made for the Barcelona show, starting from the raw material and treated by using Biancalani machinery.

ITMA will not be the Prato-based company’s last event in 2019, as in November Biancalani will be attending Shanghaitex to introduce the same developments shown at ITMA, but with the help of a perfectly working scale model and members of the staff ready to meet with Asian customers.

Dopo quattro anni di attesa è finalmente arrivato il momento di ITMA anche per Biancalani, che in concomitanza con il salone mondiale del meccanotessile da un lato propone le ultime novità in fatto di macchinari e dall’altro fa un restyling del brand.

In questo caso arrivano quattro macchinari, il nuovo sito web, i rinnovati depliant informativi ed anche l’approdo nel mondo dei social con un profilo su Linkedin: un 2019 decisamente innovativo che troverà a Barcellona il culmine di un lavoro iniziato però con grande anticipo, anche negli anni passati.

Per rispondere alle aspettative dei clienti Biancalani porta nello stand (Hall 1, A208) la Evo 5 dell’Airo 24, quinta edizione di un macchinario di grande successo, presentato con caratteristiche tecniche migliorate e una nuova modulazione del trascinamento del tessuto tramite aria. Accanto all’Airo 24 l’Airbox, un pre-asciugante che può essere applicato anche davanti a tutte le altre macchine di asciugatura del finissaggio e che permette un risparmio del 50% dei tempi di trattamento.

Non manca neppure la Brio 24 nell’ultima versione: una macchina per l’asciugatura e l’ottenimento del massimo restringimento nella maglia, con un procedimento che in inglese viene definito Active Relax Dryer. Il trattamento avviene con una vibrazione a frequenza particolare che ottiene il restringimento durante l’asciugatura della maglia inserita umida.

La quarta novità è Aquaria, un lavaggio in largo, in continuo per ogni tipo di tessuto che deriva dall’esperienza di Airo 24 e dal suo sistema di trascinamento ad aria al quale, con un eiettore più corto ma molto potente, viene aggiunto il trascinamento ad acqua. Un mix di elementi naturali che sottolinea l’approccio ecologico e sostenibile di Biancalani alla produzione, quest’anno evidenziata anche dalla nuova campagna “Inspired by nature”.

Nello stand, per la prima volta, è possibile trovare collezioni di tessuti realizzati in esclusiva per la fiera di Barcellona partendo dal greggio e lavorandoli poi con le macchine Biancalani.

Per l’azienda pratese ITMA non sarà l’ultimo grande appuntamento del 2019, visto che a novembre sarà la volta di Shanghaitex, dove saranno presentate le stesse novità di ITMA con l’ausilio di un modellino in scala perfettamente funzionante e del personale presente in fiera per incontrare i clienti asiatici.

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The genius.

Leonardo da Vinci, il genio. Anche del meccanotessile Even of textile machinery

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di Matteo Grazzini

Spinning wheels, looms and inventions by Leonardo da Vinci On the occasion of the 500th anniversary of Leonardo da Vinci’s death, many people rediscovered, if there ever was any need, the Tuscan artist’s genius. After five centuries, there is no field in which his work, directly or indirectly, does not stand as testament to his genius: painting, sculpture, architecture and mechanics, just to mention a few of them. And, as the grandson of a woman living just a few kilometers away from Prato, could he have possibly ignored the textile world? Of course not, although he began researching into spinning wheels and looms many years after he left Bacchereto and grandmother Lucia’s house in the hills.

Therefore, what better occasion than the world’s major textile machinery trade show to recall what Leonardo achieved in the 15th and 16th centuries, from his visionary projects to the machinery that he actually built? This year, a lot of museums are celebrating this important anniversary, including Prato’s Textile Museum which, with the collaboration of Milan’s Leonardo Da Vinci National Science and Technology Museum and the Leonardo da Vinci Museum, has highlighted Leonardo’s interest and achievements regarding the study and development of devices and machines for the production of fabrics.

3D reconstruction, multimedia systems and scale models clearly show the importance that Leonardo attached to mechanical engineering applied to the textile industry. Da Vinci was among the first to introduce mechanization in textile processing and his ideas are expressed in his paintings, writings and models, but also in the portraits and religious subjects highlighting Leonardo’s studies on drapery and his observations on the best way to convey the texture of a fabric and the movement of pleats in painting.

Leonardo continued to perfect his techniques in the years he stayed in Milan working for the Viscontis and then the Sforzas, who encouraged the growth of Lombardy’s textile industry. For instance, Leonardo worked on the processing of wool and silk.

The Atlantic Codex and the Madrid Codex deal, among other things, with devices for the twisting and doubling of silk yarns fitted with a stop mechanism, a cam hammer for sheet metal working which could be applied to the embroidery and textile

In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci in tanti hanno riscoperto, se mai ce ne fosse stato bisogno, il genio dell’artista toscano. Ed a cinque secoli di distanza non c’è settore in cui da Vinci non sia presente, più o meno direttamente, con il suo “testamento”: pittura, scultura, architettura e meccanica, solo per citarne alcuni. Ma poteva il nipote di una donna che abitava a pochi chilometri da Prato ignorare il mondo del tessile? Ovviamente no, anche che gli studi su filatoi e telai è iniziato anni dopo aver lasciato Bacchereto e la casa in collina di nonna Lucia.

E nei giorni del salone più importante per il meccanotessile non potevano non ricordare quanto fatto da Leonardo nel XV e XVI secolo, tra progetti visionari, ma fino ad un certo punto, e macchinari effettivamente realizzati. Già da inizio anno tanti musei, ognuno per le proprie caratteristiche, ha celebrato la ricorrenza: tra questi il Museo del Tessuto di Prato che, in collaborazione con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e il Museo Leonardiano di Vinci, ha messo in mostra l’interesse e l’applicazione del genio leonardiano allo studio e alla messa a punto di dispositivi e macchine per la produzione di tessuti. e di filati Tra ricostruzioni 3D, apparati multimediali e modelli in scala si è capito come Leonardo ha valorizzato l’importanza dell’ingegneria meccanica applicata all’industria tessile. Il genio di Vinci è stato uno dei primi a introdurre la meccanizzazione nel processo di lavorazione dei tessuti e ritroviamo i suoi pensieri in dipinti, scritti e modellini, ma anche in alcuni ritratti e soggetti religiosi in cui si ritrovano gli studi leonardeschi sul panneggio e le sue osservazioni per una migliore restituzione in pittura della consistenza delle stoffe e del movimento delle pieghe secondo i diversi tipi di tessuto.

Oltre che in Toscana Leonardo affinò i progetti durante il soggiorno milanese alla corte dei Visconti e poi degli Sforza, che diedero grande sviluppo all’industria tessile lombarda: lavorò ad esempio al processo di trasformazione della lana e della seta.

Gli scrigni di tali tesori sono il Codice Atlantico e il Codice Madrid: vi si ritrovano, tra i tanti, i dispositivi per la ritorcitura e

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Leonardo da Vinci

Museo del Tessuto - Prato

field as well, and a power loom fitted with a flying shuttle that is automatically thrusted, a device which will actually appear in use only in the pre-industrial era. Leonardo was also very much interested in the processing of woolen cloth, as shown by his sketches of a teaselling and a shearing machine.

Over the years, also Milan’s Science and Technology Museum has dealt with Leonardo’s works in the textile field: at least one hundred and twenty pages out of about five thousand are devoted to textile machinery or parts of it with special focus on three machines: the spinning wheel, the circular silk throwing machine and the loom. Leonardo’s spinning wheel, besides twisting the yarn, winds it around the bobbins, allowing the yarn to be automatically and uninterruptedly wound. Starting from this model, Leonardo invented a yarn twisting machine with two spindles fitted with movable flyers and another modular one, which could be fitted with up to eighteen spindles, all with movable flyers.

As for the circular throwing machine, there is a sketch dating back to 1487 which shows that the machine was able to twist 144 silk bobbins at the same time, and then Leonardo added a device for the automatic feeding of the threads to the bobbins ( 14851490), which would be used in the following century and until 1935.

However, Leonardo’s most complex and yet most basic invention is the power loom, the drawing of which is found in the Atlantic Codex. Leonardo studied the loom in all its elements, took it apart and figured out how he could improve it by adding mechanisms which created complex movements such as those applied to the automata he had used to entertain the Sforza’s royal court in Milan. Because, as incredible as it may seem, the fame that preceded Leonardo da Vinci’s arrival to Milan was not as an artist or an engineer, but as a musician…

binatura del filato di seta dotati di meccanismi di arresto, un maglio battiloro per la produzione di lamine da sbalzo che trovavano applicazione anche nel settore del ricamo e del tessuto, un telaio meccanico dotato di navetta lanciata in automatico, meccanismo che sarà riproposto poi solo in epoca preindustriale. Anche il processo di rifinizione del panno di lana è stato oggetto d’interesse da parte di Leonardo, con i progetti di una macchina garzatrice e di una cimatrice.

Negli anni anche il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano si è soffermato sui lavori di Leonardo in questo settore: su circa cinquemila fogli almeno centoventi riguardano macchine tessili o loro parti, con grande attenzione rivolta a tre macchine, la ruota a filare, il torcitoio circolare da seta e il telaio. La ruota a filare, oltre a torcere il filo, lo avvolge sui rocchetti distribuendolo automaticamente senza interruzione; partendo da questa base Leonardo arrivò ad una macchina per torcere il filo con due fusi ad alette mobili e poi ancora ad un’altra, modulare, che può montare fino a diciotto fusi, tutti ad alette mobili.

Per il torcitoio circolare è pervenuto a noi uno schema del 1487 con congegni in grado di torcere contemporaneamente 144 rocchetti di seta al quale poi ha aggiunto un dispositivo per la distribuzione automatica dei fili sulle rocchelle (1485-’90) che verrà utilizzato dal secolo successivo e fino al 1935.

Ma l’opera più complessa ed al tempo stesso lineare è il telaio, raffigurato nel Codice Atlantico, analizzato, migliorato, scomposto in tutte le sue parti per arrivare a meccanismi che creavano movimenti complessi come quelli usati negli automi, che poi Leonardo utilizzava per organizzare le feste alla corte degli Sforza a Milano. Perché, incredibile a dirsi, il genio di Vinci arrivò in Lombardia non come artista né come ingegnere ma come musico…

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Vocation for innovation La vocazione all’innovazione continua nei telai di Itema Based in Colzate Itema is a leading provider of cutting-edge weaving solutions, including best-in-class weaving machines, spare parts and integrated services, and the only manufacturer in the world to supply all the best weft insertion technologies - rapier, air and projectile - with a wide product portfolio and a relentless commitment to provide the market with breakthrough innovations and technological advancements for its machines.

Itema will be at ITMA with three different stands and eleven machines, plus others in partners’ stands. Seven machines will be on stage at Itema's booth (Hall 4 - C101) bringing never-before-seen novelties, including iSAVER™ - the latest mechatronic innovation developed by ItemaLab Advanced R&D Department, installed on the R95002denim and able to eliminate the warp and weft waste on the left side of the fabric, setting a new benchmark in terms of sustainability and cost saving.

Indeed, this device allows an average saving of € 2000 per year per machine, along with a relevant reduction of raw materials’ consumption, in details 1000 kg of cotton and 20 million liters of water less. Two are the models of R95002 on display at ITMA, the second generation of the Itema rapier weaving machines, worldwide famous as the company's best-seller, which arrives at Barcelona in a further optimized version. Moreover, the second generation of the Itema airjet machines will make its debut at ITMA in two versions, A95002 and the A95002bed sheeting, a machine model specifically developed for weaving bed sheeting. Furthermore, a surprise awaits visitors at Itema's stand, with the aim of demonstrating the company's natural vocation to relentlessly innovate the weaving industry. At Itematech stand (Hall 4 - A101) the main focus will be on technical textiles, with four looms to confirm this technological leadership.

Last but not least, Lamiflex – leading producer of key components for rapier weaving machines, including best-in-class flexible tapes and sprocket wheels, of which Itema acquired the majority shares in 2017 – will be also present at the exhibition (Hall 4 - C106) .

Itema Group will welcome visitors at its three stands with a line-up of products designed to confirm the excellence of Made in Italy and its vocation for innovation.

Itema è una multinazionale italiana con sede a Colzate, leader nella fornitura di soluzioni per la tessitura all’avanguardia, inclusi telai best-in-class, ricambi e servizi integrati. Itema è l’unico produttore al mondo a fornire le tre migliori tecnologie di inserzione della trama - pinza, aria e proiettile - con un ampio portfolio prodotti e un costante impegno nel ricercare innovazione e avanzamenti tecnologici per i suoi telai.

Itema partecipa a ITMA con la chiara intenzione di confermare la sua posizione di leader tecnologico con tre stand e undici telai in esposizione, più altri negli stand dei partner. Sette solo le macchine esposte nello stand di Itema (Hall 4 – C101) che porta sul palcoscenico mondiale alcune novità assolute, tra cui iSAVER™ - l’ultimo portento della meccatronica sviluppato dal dipartimento di innovazione avanzata ItemaLab ed installato sul telaio R95002denim, in grado di eliminare lo scarto di trama e ordito sul lato sinistro del tessuto stabilendo un nuovo punto di riferimento in termini di sostenibilità e risparmio di risorse. iSAVER™ consente, in media, un risparmio per telaio all’anno di 2000 euro, una riduzione del consumo di cotone pari a 1000 kg e di 20 milioni di litri di acqua. Due sono i modelli esposti di telaio R95002, la seconda generazione del telaio a pinza Itema, best-seller dell’azienda, che arriva a ITMA con ulteriori ottimizzazioni. La seconda generazione del telaio Itema A9500, inoltre, farà il suo debutto ad ITMA in due versioni A95002 e A95002bedsheeting, il modello sviluppato specificatamente per il settore del lenzuolame.

Un’ultima sorpresa attende i visitatori nello stand di Itema, con l’intenzione di dimostrare la volontà dell’azienda di continuare ad innovare senza sosta l’industria della tessitura.

L’attenzione è invece tutta sui tessili tecnici nello stand di Itematech (Hall 4 – A101), dove quattro sono i telai esposti a confermare la nuova leadership tecnologica conquistata grazie alla più ampia offerta disponibile sul mercato di soluzioni per la tessitura di tessuti tecnici. Infine, anche Lamiflex – l’azienda leader nella produzione di componenti chiave per il sistema di inserzione a pinza, come nastri e dentarelle di cui Itema ha acquisito le quote di maggioranza nel 2017 – sarà presente in fiera (Hall 4 – C106).

Itema Group accoglierà i visitatori con una line-up prodotti pensata per confermare l’eccellenza del Made in Italy e la sua vocazione all’innovazione. focus 41

ITMA 1951 Lille

ITMA’s 68-year-long history La storia dei 68 anni di ITMA

di Matteo Grazzini

ITMA, which stands for Internationale Textil-Maschinen Ausstellung, has its roots in the years after the Second World War, a time when Europe was recovering from the devastation of conflict and the textile machinery industry was benefiting from the economic boom that was about to sweep the continent.

On Friday, April 20, 1951, in a small town to the north of France, Lille, on the border with Belgium, in the heart of a well-known textile manufacturing area, the first textile machinery trade show opened its doors. The show was first organized- and still is- by Cematex, Comité Européen des Constructeurs de Machines Textiles, an organization specially established for the purpose of planning trade shows, which gathers the textile machinery associations of nine European countries: France, Italy, Belgium, Germany, Austria, The Netherlands, the UK, Spain and Sweden. It was then decided that the show would be held every four years, in different locations, and that exhibitors were forbidden to introduce over two-year-old technological developments (but this rule no longer stands).

Over the years, the trade show has grown in size and stature, reaching staggering figures, such as 18,000 tons of machinery showcased at ITMA Paris in 1999, with an insurance value of over 600 billion.

The decision of holding the ITMA show every four years was taken literally and, since that early spring Friday in France, the cities hosting the show have been: Brussels, Milan, Hannover, Basel, Paris, Milan again, Hannover, Milan, Paris, Hannover, ITMA, ovvero Internationale Textil-Maschinen Ausstellung, affonda le sue radici nel secondo dopoguerra. In un’Europa che si stava rialzando dopo le ferite quasi mortali del conflitto mondiale il settore del meccanotessile traeva grande spinta proprio dal boom economico che si stava affacciando all’orizzonte.

Venerdì 20 aprile 1951 è il giorno del debutto della fiera, a Lille, una città del nord della Francia, ai confini con il Belgio, nel cuore di un’importante area tessile. Ad organizzarla, ieri come oggi, Cematex, Comité Européen des Constructeurs de Machines Textiles, un organismo appositamente costituito per l’organizzazione di manifestazioni fieristiche a cui aderiscono le associazioni meccanotessili di nove paesi europei: Francia, Italia, Belgio, Germania, Austria, Olanda, Gran Bretagna, Spagna e Svezia. La decisione è di farne una ogni quattro anni, in sedi diverse e con il divieto, adesso abolito, di presentate innovazioni tecniche proposte o pubblicizzate più vecchie di due anni.

Negli anni la fiera si è ingrandita in numeri e prestigio fino ad arrivare a saloni dai dati impressionanti, come le 18.000 tonnellate di macchinari esposte a Itma Parigi nel 1999, con un valore assicurato di oltre 600 miliardi.

L’impegno di organizzare ITMA ogni quattro anni è stato preso alla lettera e da quel venerdì di inizio primavera in Francia sono state le sedi che hanno ospitato la fiera: Bruxelles, Milano, Hannover, Basilea, Parigi, ancora Milano, Hannover, Milano, Parigi, Hannover, Milano, Parigi, Birmingham (la prima nel nuovo secolo), Monaco di Baviera, Barcellona e 42 fairs

ITMA 1999 Paris

ITMA 1999 Paris

ITMA 2003 Birmingham fairs 43

ITMA 2011 Barcelona

ITMA 2003 Birmimgham 44 fairs

ITMA 2015 Milan

Milan, Paris, Birmingham (the first of the new century), Munich, Barcelona and Milan in 2015, one of the most successful shows in the history of ITMA, judging by the orders in the months and years that followed. The evolution of the show is welldescribed by the machinery showcased over the years by European firstly and then Asian companies too (ITMA+CITME is the trade show that alternates with ITMA every two years).

In Lille, the most impressive tech developments were the mechanical weaving and dyeing operations, which had been performed by hand until then. Then came the first high-speed looms and double twist machines in Brussels in 1955; the high-pressure dyeing machines in 1959; non-woven fabrics in 1963; the advent of electronic knitting machinery in 1967, the first great stride toward the use of electronics in the textile industry. The introduction of jet dyeing machines in Paris in 1971 paved the way for the uniform dyeing of fibers. The open-end spinning method, still at the experimental stage, was introduced in Milan in 1975: the result of 13 years of research in Czechoslovakia and then officially introduced in Hannover four years later.

The eighties led to the first automated machines, with winding machines shown in Milan in 1983 and computerized textile machinery in Paris in 1987. From 1991 on, it’s modern-day history, with automation and computers playing an increasingly important role and being applied to other sectors, such as the leather industry, energy conservation and fast production processes. Since the arrival of the new century, technological development and sustainability have been inextricably linked, and this is really the “here and now”. infine Milano nel 2015, un’edizione baciata da un grande successo organizzativo e commerciale, stando agli ordini arrivati nei mesi e negli anni seguenti.

A raccontare l’evoluzione della fiera sono anche i macchinari, che via via sono state presentate dalle aziende, sia europee che, in seguito orientali (ITMA+CITME è il salone che si alterna con ITMA ogni due anni).

A Lille fecero scalpore e suscitarono ammirazione gli svolgimenti in modo meccanico di operazioni di filatura e tintoria fino a quel punto fatte a mano. Poi arrivarono i primi telai veloci e le ritorcitrici doppia torsione a Bruxelles nel 1955; le macchine da tintoria ad alta pressione nel 1959; i tessuti non tessuti nel 1963; l’avvento dell’elettronica nelle macchine da maglieria nel 1967, primo storico passo dell’elettronica nel tessile. La Tintoria jet a Parigi 1971 ha spalancato le porte alla tintura uniforme delle fibre, mentre a Milano 1975 fu presentato in anteprima e in via sperimentale il metodo di filatura Open-end, già studiato da 12 anni in Cecoslovacchia e confermato quattro anni dopo ad Hannover.

Gli anni ’80 (Milano 1983) portarono le prime fasi d’automazione, in questo caso con le filoroccatrici e già nell’87 a Parigi vengono installati nelle macchine tessile i computer. Dal 1991 in poi è praticamente storia dei nostri giorni, con automazione e computer sempre più importanti e “esportati” anche al settore pelletteria, prima di essere applicati al risparmio energetico e alle lavorazioni in tempi brevi. Nel nuovo secolo e sempre più con insistenza alla ricerca tecnologica è stata abbinata quella per la sostenibilità e qui, davvero, è storia di oggi. fairs 45

Six fairs of Fairyland for fashion I sei saloni di Fairyland For Fashion

Taking place twice a year at Paris, Le Bourget, the Fairyland For Fashion galaxy: Apparel Sourcing, Avantex, Leatherworld, Shawls&Scarves, Texworld and Texworld Denim, gather around 3000 exhibitors per year. Next appointment is for 16-19 September (Free entrance – Tradeshow for professionals only). Apparel Sourcing Paris is the largest European trade fair for garment sourcing. The wide range of products for men, women, children and accessories includes the entire price spectrum. At each edition, there is a specific Apparel Sourcing fashion show, showcasing many garments from selected exhibitors. Avantex Paris is the first international tradeshow dedicated to high-tech for the fashion industry, gathering the best of the innovative companies and startups building the future of fashion and textile industry, from raw materials to upcycling, including smart textiles, new printing solutions, 4.0 retail devices and. Avantex Paris also offers a prospective content including interactive round-tables, contests and catwalks. Leatherworld Paris is the international professional platform for the European leather industry and related materials. Exhibitors offer luggage, handbags, fashion accessories, handcrafted leather goods, and also raw materials like synthetic fur and alternatives to leather. Unique in Europe, Shawls&Scarves Paris offers a huge range of collections of scarves, foulards, headsquares and stoles, from the traditional to the most imaginative. Many compositions are available: cashmere, wool, silk, cotton, linen, bamboo and in infinite blends.

Texworld Paris is the meeting platform for professionals from the textile and the fashion industry around an international offer of fabrics, trims and accessories: cotton, drapery, embroidery, jacquard, knit, linen or silk. 25 firms, in the Elite sector, are in position to respond to the requirements of the most demanding contractors. Texworld Denim gathers in one location the denim offer of the shows. From sportswear to casualwear, denim is an uncontested and essential fabric for designers. The fair includes exhibitors coming from Texworld and Apparel Sourcing synergy. The Fairyland for Fashion trade fairs showcase 3 itineraries: Sustainable Sourcing (exhibitors who offer eco-friendly products), Small Quantity (designers to search for products in smaller quantities or for capsule collections), and Handmade (the finest handicraft of exhibitors coming from all around the globe).

At each edition, there are some trend forums dedicated to different fabrics, highlighting the season’s most representative products. Many conferences take place during the fair and cover various themes related to trade, countries, economy and technology. Moreover, some catwalks showcase a vast array of garments and accessories from selected manufacturers, shown in a contextualized scenography which evolves according to seasons.

Per due volte all'anno a Parigi, a Le Bourget, apre le proprie porte la galassia Fairyland For Fashion: Apparel Sourcing, Avantex, Leatherworld, Shawls&Scarves, Texworld e Texworld Denim, che riuniscono circa 3000 espositori all'anno. Il prossimo appuntamento è dal 16 al 19 settembre 2019 (ingresso gratuito e riservato ai professionisti).

Apparel Sourcing Paris è la più grande fiera europea per l'abbigliamento per uomo, donna, bambino e accessori di ogni fascia di prezzo. Ad ogni edizione si svolge una sfilata con i capi degli espositori selezionati.

Avantex Paris invece è la prima fiera internazionale dedicata all'high-tech per la moda e raccoglie il meglio delle aziende innovative e delle startup che costruiscono il futuro del fashion e del tessile, dalle materie prime ai tessuti intelligenti passando per le nuove soluzioni di stampa, i dispositivi 4.0 e la ricerca.

In più valori aggiunti come tavole rotonde, concorsi e passerelle.

Leatherworld Paris è la piattaforma professionale internazionale per l'industria europea della pelle. Gli espositori offrono una gamma completa: valigeria, borse, accessori moda, ed anche materie prime come la pelliccia sintetica e le alternative alla pelle.

Unica in Europa, Shawls&Scarves offre una vasta gamma di collezioni di sciarpe, foulard e stole in molte composizioni: cashmere, lana, seta, cotone, lino, bambù e in infiniti mix. Dai prodotti base alla fascia alta, in piccole o grandi quantità.

Texworld Paris è il salone dei professionisti del tessile e della moda che si occupano di un'offerta internazionale di tessuti e accessori. Propone tessuti di alta gamma: in cotone, drappeggi, ricami, jacquard, lino e seta. Nell’area Elite 25 aziende in grado di rispondere alle esigenze dei clienti più esigenti.

Texworld Denim raccoglie l'intera offerta denim dei saloni. Dallo sportswear al casualwear, il denim ora è un tessuto essenziale per i designer. La fiera raccoglie espositori provenienti da Texworld e Apparel Sourcing. I percorsi di Fairyland for Fashion sono tre: Sustainable Sourcing, con espositori che offrono prodotti eco-compatibili, Small Quantity, per i designer in cerca di quantità minori o per capsule collection, e Handmade, che promuove l'artigianato più raffinato degli espositori provenienti da tutto il mondo. Ad ogni edizione, ci sono forum di tendenza dedicati ai tessuti che mettono in evidenza i prodotti più iconici della stagione. Durante le fiere sono molte le conferenze su vari temi, dal commercio ai Paesi, dall'economia alla tecnologia. Inoltre, alcune sfilate mostrano una vasta gamma di abiti e accessori di produttori selezionati, esibiti in una scenografia contestualizzata che si evolve in base alle stagioni.

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Feel the future

In Itema facciamo l’impossibile così che tu possa realizzare l’inimmaginabile.

Con l’innovazione come linea guida, lavoriamo instancabilmente per fornire ai nostri Clienti la più avanzata, futuristica tecnologia di tessitura del mercato per soddisfare e superare le aspettative dei tessitori.

Scegli l’innovazione. Scegli il futuro. Scegli Itema.

Scopri R95002, la Seconda Generazione del telaio a pinza Itema. Risparmio energetico senza precedenti, qualità del tessuto imbattibile e un’esperienza utente straordinaria: tutto quello che hai sempre sognato, è ora possibile grazie a Itema.

Ti aspettiamo

Barcellona, 20-26 Giugno Hall 4 – C101

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Tradition for the sake of modernity Officine Gorgeri: tradizione nel segno della modernità A family-owned and operated company which used the deeply-rooted bond with its homeland as a springboard to the global market.

Officine Gorgeri was established in 1953 by Aldo Gorgeri and has been operating in the textile machinery field since then. Remaining true to his Pratese genes, the first machinery that the company founder produced was designed for carded fabrics, then the company specialized in the production of machinery and systems for fiber preparation and blending.

In 1994, Aldo Gorgeri, with his children working by side, transformed the company into Officine Gorgeri Srl and took an increasing stance toward internationalization. Reliable technology and, above all, being able to find the solutions for the most complex problems are the key features of this company which retains its customers, both national and international, in particular German, French and Belgian customers.

The owner Riccardo Gorgeri explains in a simple way how the machinery produced by Officine Gorgeri works: “We produce machines and systems which open the bales of fiber, clean them, add the chemicals required for the following processing stages and perform the blending of these components. And everything can be customized to the customer’s specific needs”. There are various bale-breaker models, available in different working-widths, which enable the opening of any fiber, both synthetic and natural. Gorgeri produces also a carding willow for bi-component fibers and different oiling systems according to the quantity of lubricating grease required by the fiber material to be processed. Among the fiber preparation and blending systems are those designed for opening, cleaning, blending, wetting and storage of small and big batches and those for the production of felt, natural fibers and non-wovens.

The processing of non-wovens is a field in which Gorgeri specializes, as 80% of Officine Gorgeri’s customers work in the geotextile sector. “We produce machinery designed to process the most varied materials: from wood to coconut fiber- Gorgeri concludes- the fast-changing market force us to commit to ongoing research, which accounts for 15-20% of our activity and is performed by specific in-house staff ”.

Un’impresa familiare che ha fatto del suo legame col territorio un ottimo trampolino di lancio verso il mercato mondiale. Si tratta delle Officine Gorgeri, fondate nel 1953 da Aldo Gorgeri e da allora attive nel settore meccanotessile. Per non smentire il Dna pratese, le prime macchine prodotte sono state quelle destinate alla lavorazione del cardato, successivamente l’azienda si è specializzata nella costruzione di macchine e impianti per la preparazione e mescolatura delle fibre.

Nel 1994 Aldo Gorgeri, ormai affiancato dai figli, ha trasformato la ditta in Officine Gorgeri Srl e sempre più forte è diventata la vocazione all’internazionalizzazione.

Tecnologie affidabili, ma soprattutto la capacità di trovare soluzioni alle problematiche più complesse sono le caratteristiche di questa impresa che ha fidelizzato i suoi clienti, nazionali e internazionali, in particolare tedeschi, francesi e belgi.

Per spiegare in modo semplice cosa fanno i macchinari che le Officine Gorgeri producono, ci affidiamo al titolare Riccardo Gorgeri: “Produciamo macchine e impianti che aprono le balle di fibra, le puliscono, che aggiungono i prodotti chimici necessari per le lavorazioni successive e che eseguono la miscelazione di questi componenti. Tutto questo adattabile alle specifiche esigenze del cliente”. di Maria Pia Longo I differenti modelli di apriballe, per esempio, sono disponibili in varie larghezze di lavoro. Gli apritori in fino sono in grado di aprire qualsiasi tipo di fibra, sia sintetica che naturale, addirittura Gorgeri produce un apritore cardante per fibra bicomponente. Gorgeri produce anche sistemi di oliatura, diversi a seconda della quantità di ensimaggio che le fibre necessitano. Tra gli impianti di preparazione mischia ci sono quelli dedicati ad apertura, pulitura, miscelazione, bagnatura e stoccaggio di piccoli e grandi lotti; altri impianti sono destinati invece alla produzione di feltri, fibre naturali e tessuto-nontessuto.

E proprio quello della lavorazione del tessuto-non tessuto è un comparto in cui Gorgeri è specializzata dato che l’80% della clientela di Officine Gorgeri lavora proprio nel settore geotessile.

“Abbiamo realizzato macchine in grado di lavorare i materiali più disparati: dalla fibra di legno a quella di cocco – conclude Gorgeri – i cambiamenti del mercato ci impongono di fare continuamente ricerca, un impegno che ormai rappresenta il 15-20% della nostra attività e che viene svolto da nostro personale interno dedicato”. focus 49

Ramblas

Barcelona, more than a city Barcellona, più che una città di Matteo Grazzini Barcelona such a beautiful horizon Barcelona like a jewel in the sun I’ll be a seagull for you In your beautiful sea Lyrics, music and voice by Freddie Mercury, the Queen’s lead singer who has been recently celebrated in the worldwide hit movie Bohemian Rhapsody. Freddy Mercury paid homage to the Catalan city in 1987 by singing, with Montserrat Caballé, the song that would become the anthem of the 1992 Olympic Games, which kicked off shortly after the British singer’s death. The Olympic Games actually marked the beginning of Barcelona’s new life, from both the tourist and social point of view. The Games led to the city’s modernization, to its cultural and artistic rediscovery, to the relaunching of certain neighborhoods and development of infrastructure and services. Barcelona, as we know it today, is partially the result of that period, although we cannot forget all that was there way before the Olympic Games: Gaudì’s visionary Barcellona, un orizzonte così incantevole, Barcellona come un gioiello al sole Per te sarò un gabbiano che vola sopra il tuo bel mare Parole, voce e musica sono di Freddie Mercury, il leader dei Queen così tanto ricordato in questi ultimi mesi grazie al film Bohemian Rapsody, che alla città catalana dedicò una vera e propria ode nel 1987, cantando con Montserrat Caballé una canzone che divenne poi l’inno delle Olimpiadi del 1992, iniziate pochi mesi dopo la morte dell’artista britannico.

E Barcellona ringraziò, iniziando di fatto una nuova vita, sia turistica che sociale: le Olimpiadi fecero da volano per una modernizzazione della città, una sua riscoperta in termini di cultura e arte, un rilancio per certi quartieri e una crescita in termini di infrastrutture e servizi. La Barcellona di adesso è in parte figlia di quel periodo ma non si può certo dimenticare tutto quello che c’era già prima: il genio visionario di Gaudì, le forme aggraziate dell’Eixample,

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Cal Pep

Palau de la musica

La Boqueria

genius, the elegant Eixample district, La Rambla, the mild climate, the sea, the stories of the great navigators and pirates, sport at the highest level, fashion trends in every color of the rainbow. “Més que un club” is the Catalan motto of the city’s most popular football team. But the motto “More than a club” is also particularly apt for the city of Barcelona itself, which is much more than its beautiful buildings, history, art, port and sea, as it is imbued with a magic inseparable from its atmosphere, flavors, colors and lifestyle.

This year’s ITMA show is going to transform Barcelona into the world capital of the textile machinery industry thanks to the Fira de Barcelona Gran Via, which is located at L’Hospitalet de Llobregat, in the city’s western suburbs, half-way between the El Prat airport and La Rambla: a modern exhibition center which was successful enough to convince the show’s organizers to repeat the event after barely eight years since the latest Spanish ITMA fair. And those who have to spend at least one week in Barcelona at the ITMA show, working from morning to evening to go after potential customers, will be rewarded with the city’s late June weather and summer atmosphere and charmed by the local cuisine and entertainment. Let’s see how and where.

Cuisine As with all big cities, the choice of top-quality restaurants is endless and, considering that the web is usually a source of reliable information, we turned to bloggers and reviewers with large followings to find the five go-to addresses. As far as fish paella is concerned, visitarebarcellona. com recommends La Mar Salada ( Passeig Joan de Borbò 58-59, Barceloneta area), a restaurant with terrace overlooking the sea, whose customers seem to be very pleased with the quality and price. Tripadvisor users will find that Teoric (Cerrer de Bailen 117) is one of Barcelona’s most popular restaurants, mostly because of the flavorsome dishes and professional staff. For tapas lovers, we have two suggestions: walk into the Boqueria market and trust your own instinct to choose the most inviting dishes or stop at one of the city’s le Ramblas, il clima, il mare, le storie di navigatori e pirati, lo sport ai massimi livelli, la moda dai colori a volte tenui ed a volte accesi. “Més que un club”, recita rigorosamente in catalano, il motto della squadra di calcio più nota non solo in città (non ce ne voglia l’Espanyol) : “Più che un semplice club” è una frase che si addice anche alla città, che non è solo palazzi, storia, arte, porto e mare ma è anche atmosfera, sapori, colori e stile di vita.

Questa edizione di ITMA farà della capitale catalana il centro del meccanotessile mondiale, grazie alla Fira de Barcelona Gran Via, che si trova a L’Hospitalet de Llobregat, prima periferia ovest della città, a metà strada tra l’aeroporto El Prat e le Ramblas: un moderno centro espositivo che ha convinto gli organizzatori del salone a puntare ancora sulla Catalogna a soli otto anni di distanza dall’ultima ITMA spagnola.

E per chi deve trascorrere almeno una settimana in trasferta per seguire ITMA, lavorare in fiera e trascorrere mattine e pomeriggi ad inseguire potenziali clienti Barcellona a fine giugno è sicuramente un’ottima ricompensa per gli sforzi fatti. Cucina e divertimento accompagneranno infatti la kermesse del meccanotessile, vediamo come e dove.

Cucina Come per ogni grande città la scelta è sterminata e la qualità eccelsa e visto che il web regala spesso perle (e talvolta qualche consiglio meno utile) affidiamoci a blogger e recensori per trovare i cinque indirizzi imperdibili.

Per l’accoppiata pesce-paella visitarebarcellona.com consiglia, tra gli altri, La Mar Salada ( Passeig Joan de Borbò 58-59, zona Barceloneta), ristorante con terrazza sul mare dove qualità e prezzo fanno contenti i clienti. Chi di norma si affida a Tripadvisor troverà nel Teoric (Cerrer de Bailen 117) uno dei

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Mirò Foundation

Shoko

Opium

many tapas bars and let your imagination fly. In this case, we recommend Cal Pep (Plaça de les Olles, 8, in the Barceloneta area), a small restaurant offering a wide choice of dishes. All those, and there are many of them, who cannot go one week without pizza, should head straight to Avinguda Francesc Cambó, 30 y Carrer Baluard, 69, Diagonal Mar, where they will find PappaPomodoro, the latest winner of the PizzaBarcelona competition, and to Carretera de Coll Blanc, 48, in the Hospitalet area, for Antichi Sapori De Angelis, which boasts the quality “Ospitalità Italiana” trademark.

Culture and Entertainment Another endless choice of offerings. In addition to the classic Gaudì-Cathedral-La Rambla-sea promenade tour, Barcelona offers a wealth of things to do to spend a fun night after a busy day at the show. As for music entertainment over the ITMA fair days, Palau de la musica hosts an amazing show on June 21, at 9.30 pm for all Flamenco lovers, the Gran Gala Flamenco. When it comes to disco clubs, Paseo maritimo de la Barceloneta is the go-to street. That is where the city’s best-known clubs are found: Pacha, the more elegant Opium and Shoko, overlooking the beach. Carpe Diem requires a more formal dress code and attracts an older crowd.

As for museums, the best-known ones are the Picasso Museum (Carrer Montcada 15-32, free admission on Thursdays from 6 pm to 9.30 pm) and the Macba contemporary art museum in the heart of the Raval area. Definitely worth a visit, also because of the beautiful view from the Montjuic, is the Joan Mirò Foundation and the nearby National Museum of Catalan Art (free admission on Saturdays from 3 pm).

Useful links And if Showcase is not sufficient, the Web has a wealth of information and options. To learn more about the city, the events and its hidden gems, check visitarebarcellona.com, irbarcelona.it and barcelonaturisme.com, the portal of the Spanish government’s official tourist bureau. ristoranti più gettonati di Barcellona, soprattutto per i sapori dei piatti e la competenza del personale di sala. Per gli amanti della tapas i consigli sono due: entrare nel mercato della Boqueria e affidarsi alle percezioni sensoriali personali per scegliere i piatti più invitanti; entrare in uno dei tanti tapas bar della città e far viaggiare la fantasia. In quest’ultimo caso può essere d’aiuto un salto a Cal Pep (Plaça de les Olles, 8 zona Barceloneta), locale piccolo ma con una scelta molto ampia di piatti. Per tutti coloro, e sono tanti, che non riescono a stare una settimana senza pizza gli indirizzi sono Avinguda Francesc Cambó, 30 y Carrer Baluard, 69, Diagonal Mar, dove si trova PappaPomodoro, l’ultima pizzeria italiana a vincere il concorso PizzaBarcelona, e Carretera de Coll Blanc, 48, zona Hospitalet, per Antichi Sapori De Angelis, che vanta il marchio di qualità Ospitalità Italiana.

Cultura e divertimenti Altra offerta sterminata. Oltre al classico percorso Gaudì-Cattedrale-Ramblas-lungomare Barcellona offre varie possibilità per trascorrere una serata divertente dopo la giornata in fiera. Per quanto riguarda le sette note nei giorni di Itma il Palau de la musica ha in programma il 21 giugno alle 21,30 uno spettacolo imperdibile per gli appassionati, il Gran Gala Flamenco. Per quanto riguarda le discoteche il Paseo maritimo de la Barceloneta è la strada con più locali. Si trovano lì il Pacha, l’Opium, più elegante, e lo Shoko, che si affaccia sulla spiaggia. Target ancora più alto, per età e abbigliamento, al Carpe Diem. Infine i musei: i più noti sono quello dedicato a Picasso (carrer Montcada 15-32, gratis il giovedì dalle 18 alla 21,30), mentre l’arte contemporanea del Macba è nel cuore del Raval. Meritano la visita, anche per il panorama che si gode dal Montjuic, la Fondazione Joan Mirò e il vicino Museo Nazionale di Arte Catalana (gratis il sabato dalle 15).

Link utili Dove non arriva Showcase c’è il web. Per documentarsi sulla città, conoscere gli eventi e scoprire angoli segreti si può consultare visitarebarcellona.com, irbarcelona.it e barcelonaturisme.com, il portale dell’ufficio turistico ufficiale del governo spagnolo.

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La funicolare del Montjuic

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The solution for companies Burocco: la soluzione per le imprese

Designing new products means providing new and technologically advanced solutions that can integrate perfectly with our customers plants. It means aiming to help them grow, thanks to our qualified support. During these years of research in the trade of shutoff and regulation valves, we have refined our ability to understand what the customer really needs, advising towards products that will meet the demands of the market.

In all sectors, from the chemical to steel industry, from food to the textile industry, we provide consulting and wide-ranging support to all companies. Since 1954, we have been putting all our experience at your disposal, by offering the best solutions for every need, day after day, with the same passion. A constant synergy with the clientele has allowed the company to make and supply personalized products and in the process the firm has accumulated precious experience with the most varied types of valves. The company, working in collaboration with manufacturers, researches and develops the most suitable products to integrate perfectly with the plant, ensuring long-lasting and correct functioning.

Visit our website www.burocco.it , where you can find our complete range of products: Pneumatic and electric control valves in nodular cast iron, carbon steel and stainless steel AISI 316: 2, 3 ways, diverting or mixing, designed for various markets such as: chemical, pharmaceutical, cryogenic, food, steel, textile and for general industries; Pneumatic on-off stop valves and microstop valves in stainless steel AISI 316 for the interception of fluids and steam: angles valves, free flowing, 3 ways; Pneumatic ball valves: 2, 3, 4, 5 ways in stainless steel AISI 316, manual ball valves in stainless steel AISI 316; Impurity collecting filters, fittings, level feelers in stainless steel AISI 316; Special dosing valves.

Progettare nuovi prodotti significa fornire soluzioni nuove e tecnologicamente avanzate, che possano integrarsi al meglio con gli impianti dei nostri clienti. Significa porsi l’obiettivo di aiutarli a crescere, grazie al nostro supporto qualificato.

In questi anni di ricerca nel campo delle valvole di intercettazione e regolazione, abbiamo affinato la nostra capacità di capire ciò di cui il cliente ha veramente bisogno, consigliandolo verso prodotti in grado di soddisfare le richieste del mercato. Di qualunque settore si tratti, da quello chimico a quello siderurgico, da quello alimentare a quello tessile, forniamo consulto e assistenza a 360° per tutte le aziende. Dal 1954, mettiamo al vostro servizio tutta la nostra esperienza.

Studiamo le soluzioni migliori per ogni esigenza, giorno dopo giorno, con la stessa passione di sempre. La costante sinergia con la clientela ha consentito all’azienda, nel corso degli anni, di costruire e fornire prodotti personalizzati, arricchendo la propria esperienza nelle più svariate applicazioni. L’azienda, da sempre a fianco del costruttore, è in grado di elaborare e produrre la soluzione più adatta, integrandola adeguatamente all’impianto e garantendo un lungo e corretto funzionamento.

Visitate il nostro sito www.burocco.it, dove troverete tutta la nostra gamma di prodotti: valvole di intercettazione e di regolazione in ghisa sferoidale, acciaio al carbonio, acciaio inox AISI 316: a 2 o 3 vie, deviatrici o miscelatrici, indirizzati a diversi settori quali chimico, farmaceutico, criogenico, siderurgico, alimentare, tessile e industriale in genere; valvole a intercettazione e micro valvole on-off in acciaio inox AISI 316 per l’intercettazione di fluidi e vapore: valvole a squadra, flusso libero, a 3 vie; valvole a sfera pneumatica: a 2,3,4,5 vie in acciaio inox AISI 316, valvole a sfera manuali in acciaio inox AISI 316; elementi filtranti, accessori, sonde di livello in acciaio inox AISI 316; speciali valvole dosatrici.

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The Antelope Canyon (USA Southwest, Navajo land east of Page, Arizona) is formed during million of years because of the erosion of the sandstone from the water and of the wind.

INSPIRED

BY NATURE

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