Sommelier Toscana n.31

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N.31

Sparkling wines made in Tuscany Territory 300 years of Chianti Rising Stars Top ten preview Brunello di Montalcino Chianti Classico Chianti Nobile di Montepulciano Vernaccia di San Gimignano


ph. Alessandro Moggi

Tradizione chiantigiana e una moderna visione dell’enologia è la filosofia di Colle Bereto, azienda vinicola della famiglia Pinzauti. I 60 ettari di terreno della tenuta sono ripartiti sapientemente al fine di garantire un’altissima qualità: ecco che il Sangiovese, vitigno nobile del Chianti Classico, si ritrova nel Chianti Classico e nel Colle Bereto Chianti Classico Riserva, mentre il Pinot Nero ed il Merlot si esprimono al meglio ne Il Cenno e Il Tocco. Il Pinot Nero è anche protagonista della produzione dello spumante metodo classico Colle B, che grazie ad un’identità ben definita e riconoscibile è riuscito in breve tempo a ritagliarsi un posto d’onore fra gli appassionati di bollicine.

Bereto. Storia, “Colle know-how, innovazione. Quando la filosofia del buon bere diventa realtà


AZIENDA AGRICOLA COLLE BERETO di F. L. Pinzauti Radda in Chianti - Siena - Italia - Tel./Fax (+39) 0577.738083 - www.collebereto.it - colle.bereto@collebereto.it


Vendemmia 2010

Pad. 7 – B10

grafica OPV grosseto

2011


Contents

Toscana Sommelier | Aprile 2016 | N. 31 11 Editorial Un numero molto speciale

A very special number

12 Territory people Sebastiano Lombardi. Esotico territoriale

Exotica in the countryside

14 Territory people Ido Mariani. Mr. Metodo classico

The classic method in Tuscany

16 Territory people Sergio Zingarelli. 300 anni e non sentirli

300 years and still sprightly

24

18 Icons Giacomo Tachis. Il grande rivoluzionario

The great revolutionist 22 A good year La storica 2010

The historic 2010 24 Made in Tuscany Bollicine 100% toscane

100% Tuscan sparkling wines RISING STARS - top ten PREVIEW 32 Preview 2016 Giovani promesse

Rising Stars

34 Brunello di Montalcino, Annata 2011, Riserva 2010 38 Chianti Classico, Annata 2014 Riserve 2012, 2013, Gran Selezione 2011, 2012, 2013 44 Chianti, Annate 2014, 2015, Riserva 2013

52

50

46 Vino Nobile di Montepulciano, Annata 2013, Riserva 2012 48 Vernaccia di San Gimignano, Annata 2015, Riserva 2013 50 Wine world Vernaccia 50 anni Doc

Vernaccia - 50 years of DOC 52 Anniversary 300 anni di Chianti

Three hundred years of Chianti 58 Wine tasting Fonterutoli. “Siepi” style

The “Siepi” style

62 Wine tasting Logonovo. Vino come me

Wine like me

18

64 Wine tasting Tenuta Sette Ponti. Sangiovese in verticale

Vertical Sangiovese


MONTALCINO CASALE DEL BOSCO MONTALCINO (SI) WWW.TENUTENARDI.COM VISITE@TENUTENARDI.COM T 0577808269 F 0577808614


Contents

66 Wine tasting ColleMassari. Tu sei una cosa grande per me

You are simply great!

72 Wine tasting Fattoria Le Pupille. Nel cuore del Morellino

In the heart of Morellino

74 Wine tasting Roccapesta. Il rispetto dell’equilibrio

Respect for balance

78 Wine tasting Podere Morazzano. Un sorso di terroir

A sip of terroir

80 Wine tasting Usiglian del Vescovo. Alle origini del nuovo

66

The origins of something new

82 Wine tasting Podere La Regola. Preservare e valorizzare

Protecting and promoting

84 Wine world Podere 414. Finalmente amici

Friends at last

86 Wine world Monteverro. Fattore M

The M Factor

88 Wine world Dievole. Il classico che guarda al futuro

The classic that looks to the future

90 Wine world Fattoria Mantellassi. Passione Maremma

Maremma Passion

92 Wine world Panizzi. Grandi innovatori

Great innovators

94 Wine world Tommasi Wine. Quando l’Amarone abbraccia il Brunello

When Amarone embraces Brunello 96 Wine event T-Wine. Il vino e la sua storia

96

Wine and its history

74

97 Wine event Vini in anteprima

Wines Preview 98 News

rinnovo quota associativa AIS 2016

86

E’ possibile rinnovare l’adesione all’AIS nei seguenti modi: Internet, sul sito www.sommelier.it; c/c postale n. 58623208 intestato a Associazione Italiana Sommeliers, Viale Monza n. 9, 20125 Milano, causale ‘Quota AIS 2016’; Bonifico bancario, Banca Prossima Gruppo Intesa - Conto intestato a: Associazione Italiana Sommeliers – codice IBAN IT61X0335901600100000070370. La quota associativa è di 80 euro e comprende l’abbonamento annuo alla rivista ufficiale AIS e alla guida “Vitae” edizione 2016.


photo Lineashow

Presidente - Osvaldo Baroncelli Direttore Responsabile - Marzia Morganti Tempestini Condirettore - Matteo Parigi Bini Direttore Editoriale - Osvaldo Baroncelli Vicedirettori - Teresa Favi, Francesca Lombardi Direttore Marketing - Riccardo Berti Direttore Commerciale - Alex Vittorio Lana Rivista realizzata da: Gruppo Editoriale S.r.l.

Gruppo Editoriale

Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini Via Piero della Francesca, 2 – 59100 Prato - Tel. 0574 730203 Iscrizione al Registro degli Organi di Comunicazione (ROC): 18374 www.gruppoeditoriale.com - redazione@gruppoeditoriale.com Responsabili delle degustazioni: Massimo Castellani, Cristiano Cini, Luigi Pizzolato, Leonardo Taddei Hanno partecipato alle degustazioni: Andrea Balzani, Paolo Bini, Emiliano Bogani, Franco Carlini, Fabio Ceccarelli, Angelo Marongiu, Barbara Massai, Pietro Palma, Luca Radicchi, Paola Rastelli, Maurizio Scortecci, Antonio Stelli, In redazione: Sabrina Bozzoni, Matteo Grazzini, Alessandra Lucarelli, Virginia Mammoli Hanno collaborato: Paolo Bini, Andrea Galanti, Leonardo Taddei, Pietro Palma Luca Radicchi, Antonio Stelli, Michela Tassi, Niccolò Tempestini Grafica: Martina Alessi, Chiara Bini Traduzioni: Tessa Conticelli, NTL Traduzioni, Costanza Nutini Foto: Lorenzo Cotrozzi, Sofie Delauw, Dario Garofalo, Lineashow Martina Melchionno, New Press Photo Pubblicità: Gianni Consorti, Alessandra Nardelli Editore: Associazione Italiana Sommelier - AIS Toscana Registrazione Tribunale di Prato n.15 del 29/10/2003 DELEGAZIONI presidente regionale

Osvaldo Baroncelli - presidente@aistoscana.it vice-presidente regionale Luigi Pizzolato - delegato.elsa@aistoscana.it revisori contabili regionali

Oreste Franco Belli - franco@studiotofani.it Francesca Brazzini - francesca.brazzini@studiobrazzini.it Giovanni Luchetti - g.lucchetti@tin.it vice-presidente nazionale Roberto Bellini - champagne.robertobellini@gmail.com membro di giunta nazionale

Cristiano Cini - cristianocini0@gmail.com consigliere regionale

Cristiano Cini - cristianocini0@gmail.com responsabile regionale concorsi

Simona Bizzarri- simo.bizzarri@gmail.com CONSIGLIERI REGIONALI APUANA Lorenzo Chiappini - delegato.apuana@aistoscana.it AREZZO Massimo Rossi - delegato.arezzo@aistoscana.it FIRENZE Massimo Castellani - delegato.firenze@aistoscana.it GROSSETO Antonio Stelli - delegato.grosseto@aistoscana.it LIVORNO Paola Rastelli - delegato.livorno@aistoscana.it ISOLA D’ELBA Antonio Arrighi - delegato.elba@aistoscana.it LUCCA Leonardo Taddei - delegato.lucca@aistoscana.it PISA Guido Ferrini- delegato.pisa@aistoscana.it PISTOIA Roberto Bellini - delegato.pistoia@aistoscana.it PRATO Bruno Caverni - delegato.prato@aistoscana.it SIENA Marcello Vagini - delegato.siena@aistoscana.it VAL D’ELSA Luigi Pizzolato - delegato.elsa@aistoscana.it VERSILIA Andrea Balzani - delegato.versilia@aistoscana.it Segreteria Regionale: Francesco Ruchin - ass.toscana@aistoscana.it Stampa: Tipografia Baroni & Gori - Prato


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EDITORIAL

text Osvaldo Baroncelli*

Un numero molto speciale

A caccia di novità facendo scouting alle Anteprime di Toscana con un occhio agli Spumanti 100% toscani Hunting for new labels at Tuscany’s preview tasting events with a special focus on 100% Tuscan sparkling wines Tutti i numeri della nostra rivista hanno per noi la stessa importanza, ma quello in uscita a Vinitaly è sempre un po’ speciale perché, come da tradizione, raccoglie le degustazioni delle Anteprime e le nostre selezioni che quest’anno si sono date l’obiettivo, non facile ma avvincente, di individuare le migliori giovani promesse e le più interessanti novità. E nel momento in cui la più grande manifestazione vitivinicola festeggia 50 anni di visioni, riflessioni e sforzi continui per intuire gli scenari futuri, quale migliore occasione per raccontare anche la nuova tendenza: quella di produrre spumanti nella terra di rossi per eccellenza, con i vitigni che crescono nelle nostre vigne. Bollicine che strizzano l’occhio ai vini della Camargue, come lo spumante prodotto con uve coltivate su terreni sabbiosi a ridosso del Lago di Massaciuccoli, o prodotto da aziende storiche e dedicato a figure mitologiche delle famiglie nobili toscane. Il sommelier è sempre alla ricerca di nuovi vini, di nuovi racconti fatti di sogni , di tenacia, di paziente confronto con la natura, è un ambasciatore dei nostri vini, sempre sul campo, è una figura che grazie al suo lavoro riesce a cogliere l’umore del mercato, il suo confrontarsi con le due anime del vino, il consumatore e il produttore, sviluppa una sensibilità ad interpretare il nuovo, i cambiamenti, l’evoluzione del mondo del vino. Così attraverso le testimonianza della nostra squadra, gli assaggi delle Anteprime sono dedicate alle novità e agli outsider, vini di eccellenza che pienamente rispecchiano lo standard già assodato della produzione che interpretano con coraggio e conoscenza il terroir e il vitigno per imprimere alla loro creatura uno stile ed un’impronta personale. Non poteva mancare un pensiero all’uomo del Rinascimento del vino italiano, il grande Giacomo Tachis, lo abbiamo voluto fare a modo nostro con una degustazione dei suoi vini, delle sue creature a cui lasciava sempre il posto per raccontare la sua filosofia. L’innovazione nasce dalla storia, direbbe Tachis, e la storia del vino in Toscana la si celebra con i 300 anni dal 1716 quando Cosimo III dei Medici, con il bando granducale Sopra la Dichiarazione de confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno Superiore, stabiliva con precisione i territori entro i quali dovevano essere prodotti i vini per ottenere la denominazione corrispondente: una vera e propria Doc ante-litteram.

Every issue of our magazine is equally important to us, but the one coming out now at Vinitaly is always a little special because, in keeping with tradition, it brings together Preview tastings and our selections. This year our selections have the difficult but inspiring goal of identifying the best young talents and the most interesting innovations. With the biggest wine event celebrating 50 years of ongoing vision, thought and effort to imagine future scenarios, what better time to talk about the new trend as well: that of producing sparkling wines in the quintessential land of red wines, with grapes grown in our vineyards. Bubblies that give a nod to the wines of the Camargue, such as the sparkler made with grapes cultivated on the sandy terrain just near Massaciuccoli Lake, or those made by historic producers and dedicated to mythical figures of noble Tuscan families. The sommelier, ever on the hunt for new wines, for new dreams made reality, for tenacity and patience with nature, is our wine ambassador—an important figure, always in the fields yet never out of touch with the mood of the market—who reconciles the two souls of wine, consumer and producer, and remains aware of how to interpret what’s new and changing, the evolution of the wine world. Through our team’s accounts, the tastings on special preview are dedicated to novelty and to outsiders, top wines that wholly reflect established production standards and interpret terroir and varietal with daring and knowledge, to imbue their creation with style and a personal hallmark. We could not overlook a consideration of the Renaissance man of Italian wine, the great Giacomo Tachis, whom we remember with a tasting of his wines, his creations that always allowed for a discussion of his philosophy. Innovation is born of history, Tachis would say, and Tuscan wine is celebrating a history 300 years in the making with the 1716 grand-ducal decree by Cosimo III de’ Medici Regarding the Declaration of Boundaries of the four regions Chianti, Pomino, Carmignano and Valdarno Superiore established the precise territory within which wines must be produced in order to attain the corresponding denomination: a true and genuine visionary. *presidente AIS Toscana

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territory people text Teresa Favi

Esotico territoriale Sebastiano Lombardi. Incontro con lo chef stellato del Pellicano Interview with the star chef at the Pellicano

Il Pellicano anche quest’anno ha la sua stella Michelin. Quanto vale per lei questo riconoscimento? La stella Michelin per me e per i miei collaboratori è un riconoscimento di prestigio che ci rafforza nel crescere e ricercare nuovi stimoli. Da cosa si riconosce la sua firma in un piatto? Amo aggiungere stimoli ed esperienze di culture lontane a tradizioni tipiche del nostro territorio. La sua filosofia in cucina condensata in poche parole? Guardo molto alla ricercatezza e alla conoscenza dei prodotti. Questo, è il punto di partenza. Materie prime della costa Toscana predilette? Prediligo molto il pesce e le verdure del territorio. Cosa pensa delle bollicine toscane? La viticoltura Toscana, e non solo quella relativa agli spumanti, è rappresentata da chi fa vini di qualità, veri e decisi, che si distinguono dagli altri. L’abbinamento tra una bollicina toscana e un piatto del Pellicano di questa primavera? Asparagi, mandorle e scampi, abbinati a un Sangiovese in purezza con spumantizzazione metodo classico; fresco, con sentori di frutta aromatica, elegante e minerale con una spiccata nota di acidità.

Sebastiano Lombardi, pugliese, classe 1976, ha conquistato una Stella Michelin nel 2011 al ristorante Cielo del Relais La Sommità di Ostuni. Oggi alla guida del Pellicano di Porto Ercole, conferma la Stella Michelin per il 2016. Sebastiano Lombardi, born in Puglia in 1976, earned a Michelin star in 2011 at the Cielo restaurant of the Relais La Sommità in Ostuni. Now guiding the Pellicano in Porto Ercole, the Michelin star is confirmed for 2016

The Pellicano has its Michelin star again this year. What does this distinction mean to you? For my collaborators and for myself, it is a prestigious recognition and it reinforces our will to grow and seek new challenges. What touch reveals your hand in a dish? I love to add suggestions and experience from far-away cultures to the typical traditions of our territory. Your philosophy in the kitchen condensed into a few words? I focus on the extraordinary and perfect knowledge of the products. Your favorite ingredients from the Tuscan coastline? I particularly appreciate the fish and the vegetables from local suppliers. What do you think of Tuscan bubblies? Tuscan viticulture, and not only that dedicated to bubbling wines, is represented by producers who make quality wines that are sincere and decisive, and prefer to remain distinct from the others. A Tuscan spumante match with a Pellicano dish for this spring? Asparagus, almonds and prawns, served with a classic method spumante of pure Sangiovese: young with aromas of aromatic fruit, elegant and mineral with a strong note of acidity.


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territory people text Marzia Morganti Tempestini

Mr. Metodo classico

Produrre un grande champenoise sopra il lago di Massaciuccoli Producing a great sparkling wine on the Massaciuccoli Lake Produrre spumante in Toscana non le sembra un po’ strano? Forse sì, abbiamo voluto distinguerci per trovare una nicchia di mercato. Inoltre il nostro terreno è fuori dalla DOC e per fare una cosa sensata abbiamo deciso di fare un metodo classico. Quando è nata questa idea? Tutto è nato nel 2005 quando abbiamo iniziato la ristrutturazione del casale di famiglia, una struttura della fine del 1700 che guarda il lago di Massacciuccoli. La sua è passione oppure un progetto commerciale? Passione con radici lontane, la devo alla mia grande amicizia con un produttore di Champagne con cui ho condiviso assaggi e vendemmie, poi uno stage sempre in Francia per imparare, anche se, mi affido ad un team con agronomo, l’enologo Lamberto Tosi e l’enologo e amico Julian Gout. Il progetto futuro Un metodo Charmat, si chiamerà Stile Segreto, per valorizzare i nostri terreni sabbiosi come in Camargue. Rimpiange la vita da manager e i viaggi in giro per il mondo? Oggi vale più investire in natura, campagna assolata e paesaggi stupendi. Doesn’t it seem a bit strange to produce sparkling wine in Tuscany? Perhaps it is, but our strategy is that of targeting a niche market. Furthermore, our land is located outside of the DOC zone and we made the judicious choice of using the classic method. How did you come up with this idea? It all began in 2005, when we were renovating a family property, a late eighteenth-century building overlooking the Massacciuccoli Lake. Is it passion or business? A passion that goes back a long way. I owe it to my deep friendship with a Champagne producer with whom I’ve shared many wine tastings and harvests. Then I trained in France to learn the business and I rely on a team made up of an agronomist, winemaker Lamberto Ido Mariani, oggi vigneron, ha abbandonato una carriera Tosi and winemaker and friend Julian Gout. ventennale di manager, per far ritorno nella proprietà di famiglia, Your plans for the future. la Tenuta Mariani a Bozzano, in provincia di Lucca, con 8 ettari e The production of a Charmat method wine, named Stile Segreto, to mezzo tra vigne e olivi get the best out of our sandy soils, like in Camargue. Ido Mariani, now a winegrower, walked away from a successful Do you miss your life as a manager and travelling all over the twenty-year career as a manager to go back to his family-owned world? wine estate, Tenuta Mariani in Bozzano, near Lucca, which Today, it’s much more worthwhile to invest in nature, sunny counhas some eight hectares planted with vineyards and olive trees tryside and beautiful landscapes.

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Pinot Nero in Toscana da oltre 25 anni

MARCHESI PANCRAZI

San Donato 2015

Rosato di Pinot Nero 2015

Villa di Bagnolo 2011 Vigna di Baragazza 2008

Marchesi Pancrazi - Villa di Bagnolo Via Montalese 156 59013 Bagnolo (Prato) – Italy info@pancrazi.it


territory people text Teresa Favi

300 anni e non sentirli Parla Sergio Zingarelli presidente del Consorzio Chianti Classico Interview with Sergio Zingarelli, Chairman of the Chianti Classico Consortium Trecento anni dal Bando di Cosimo III. In quali aspetti il Chianti Classico li dimostra? Da quando il Granduca Cosimo III stabiliva come il nostro territorio fosse già un affermato produttore di vino di qualità, il Chianti Classico è rimasto integro, e soprattutto ha dimostrato la capacità di crescere in modo coerente. Sono trecento anni di affermazioni della sua storia profonda e che va anche molto più indietro nel tempo, e, per fortuna, li dimostra tutti. Guardando invece alla storia recente, quali sono stati i passi in avanti più decisivi compiuti dal Chianti Classico? L’introduzione nel 2014 della nuova categoria di Chianti Classico, Gran Selezione, ha rappresentato una vera e propria inversione di tendenza nel panorama vitivinicolo italiano dimostrando la capacità di produrre vini di qualità sempre più alta. Come definirebbe in poche parole l’identità del Chianti Classico alla luce della sua storia? L’identità del Chianti Classico è l’identità di ciascun produttore, di ciascun viticoltore, di ognuna di quelle milioni di vite che si sono consumate negli anni sulla nostra terra. Un mondo di singolarità che ha saputo vivere in sincronia perfetta e mostrarsi come un tutt’uno, nel passato e, ne siamo certi, nel futuro. Three hundred years since the edict published by Cosimo III. What aspects of Chianti Classico reveal this age? From the time when Grand Duke Cosimo III decreed that our territory was already a well-respected producer of quality wines, Chianti Classico has remained true to its nature and, above all, has demonstrated the capacity to expand coherently. These have been three hundred years of affirmation of its deepest history, which actually goes much further back in time and is, fortunately, perfectly evident to all. In terms of more recent history, what decisive steps forward has Chianti Classico taken? The introduction, in 2014, of the new Gran Selezione category of Chianti Classico represented a virtual about-face on the Italian wine growing panorama and demonstrated the capacity to produce wines to ever higher quality standards. Sergio Zingarelli, romano, proprietario di Rocca delle Macie How would you define the identity of Chianti Classico in the a Castellina è l’attuale Presidente del Consorzio del Chianti Classico. Sulle orme del padre Italo, famoso produttore light of its history, in just a few words? The identity of Chianti Classico is the identity of every producer, cinematografico, è da sempre un appassionato del mondo del vino Sergio Zingarelli of Rome, owner of Rocca delle Macie in every wine grower and the millions of vines consumed by our land Castellina, is the sitting Chairman of the Chianti Classico through the centuries. A world of individuality that has been capable Consortium. Following in the footsteps of his father Italo, of living in perfect synchrony and appearing as a single entity in the the famous movie producer, he has always been a wine enthusiast past and will continue to do so, we feel certain, also in the future.


www.diegale.it TUSCANY


Above, a glass of Tignanello wine Below, a bottle of the first vintage of Sassicaia,1968


icons text Massimo Castellani

Il grande rivoluzionario

1933–2016. Giacomo Tachis raccontato attraverso alcuni dei suoi vini che hanno segnato la storia dell’enologia Giacomo Tachis described through some of his wines that have made the history of winemaking “My father was looking for a new oenologist,” says Piero Antinori, “and Professor Garoglio recommended this young man. Tachis worked in Romagna, in a small winery that made table wine on request. We decided to trust him. I can say that, if for him it was the chance of a lifetime, for us it was a real stroke of luck. Back then, our production was with Chianti Classico Villa Antinori and Santa Cristina, but viticulture was going through a crucial moment, shifting from sharecropping to a new cycle. New vineyards were being planted throughout the region, with numerous errors. The quality was low, as were the prices. It was necessary to find solutions. Giacomo Tachis was the man of change. Together we began to spend time in Bordeaux and with oenologist Emile Peynaud.” Born in 1933, Giacomo Tachis was one of the most representative figures of the Italian oenological renaissance. Born in Poirino, near Turin, he graduated from the Scuola di Enologia in Alba. After his early professional experiences in Romagna, in 1961, he began with the Marchesi Antinori, where he remained until 1992 as a director. The wines made from that partnership with Piero Antinori are Tignanello, Solaia and Guado al Tasso. Tignanello (1970) came from the idea of combining Chianti Sangiovese with Cabernet Sauvignon and Cabernet Franc. A revolutionary wine, it changed the course of the style of central Tuscan reds, both in the marketing sense and in the sense of oenological innovation, thanks to the use of the barrique. In 1978, it was the turn of Solaia: “I remember

Giacomo Tachis è senz’altro una delle figure più rappresentative del rinascimento enologico italiano. Nato in provincia di Torino e diplomato alla Scuola di Enologia di Alba, dopo le prime esperienze professionali in Romagna, nel 1961 approdò alla Marchesi Antinori dove è rimasto fino al 1992 come direttore. “Mio padre cercava un nuovo enologo - racconta Piero Antinori - e il professore Garoglio gli consigliò questo giovane. Tachis lavorava in Romagna, in una piccola azienda che faceva vini da tavola su richiesta. Decidemmo di fidarci. Posso dire che, se per lui fu l’occasione della vita, per noi fu un vero colpo di fortuna. Allora la nostra produzione era legata al Chianti Classico Villa Antinori e al Santa Cristina, ma la viticoltura stava attraversando un momento particolare: si era passati dalla mezzadria a un nuovo ciclo. Erano stati impiantati nuovi vigneti in tutta la regione, con non pochi errori: la qualità era bassa, i prezzi pure. Bisognava trovare soluzioni. Giacomo Tachis fu l’uomo del cambiamento. Insieme iniziammo a frequentare Bordeaux e l’enologo Emile Peynaud”. I vini che nacquero da quel sodalizio con Piero Antinori sono Tignanello, Solaia e Guado al Tasso. Tignanello (1970) fu il frutto dell’idea di coniugare il Sangiovese chiantigiano con i Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Un vino rivoluzionario, che avrebbe cambiato il corso e lo stile dei rossi della Toscana centrale, sia nel senso del marketing sia nel senso d’innovazione enologica, grazie all’utilizzo delle barrique. Nel 1978 fu la volta di Solaia: “Ricordo la sua nascita quasi per gioco - racconta il marchese Antinori -.

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Giacomo Tahcis and Piero Antinori (archive imege) Sassicaia, Tignanello, Solaia, Guado al Tasso, i quattro gioielli toscani firmati da Tachis Sassicaia, Tignanello, Solaia, Guado al Tasso, the four Tuscan gems created by Tachis

Quell’anno c’era stata abbondanza di Cabernet di ottima qualità e Tachis pensò di approfittarne per provare un nuovo vino. Nacque la nostra punta di diamante. L’annata ‘97 segnò la svolta con il premio del miglior vino dell’anno di Wine Spectator: la prima volta per un italiano”. Negli anni ‘90 arrivò anche la terza creatura Tachis: il Guado al Tasso che mise a punto nella Tenuta di Bolgheri. Proprio a Bolgheri la consulenza enologica di Tachis firma uno dei vini simbolo del Novecento Italiano: il Sassicaia. Questa etichetta ebbe la luce nel 1968 con tremila bottiglie. Fu un vino sofferto e discusso in casa Incisa della Rocchetta, per le innovazioni enologiche richieste dal tecnico e le resistenze del marchese Mario. Vinse il progetto e il sogno di realizzare il primo grande rosso da invecchiamento italiano creato su una costa marittima. Sassicaia è una delle pietre angolari della viticoltura italiana. Altre etichette toscane legate a Tachis sono Sammarco e D’Alceo del Castello dei Rampolla, due vini panzanesi, che narrano la forza del terroir chiantigiano su due tagli a base Cabernet Sauvignon; ancora in area del Chianti Classico Camartina di Querciabella (Sangiovese e Cabernet) e le Riserve di Castell’in Villa hanno visto la firma del grande Giacomo, mentre a Montalcino ad Argiano creò Solengo e infine in Maremma alle Pupille il noto Saffredi. Tachis spostò anche l’attenzione nelle Marche. Qui vinse la sfida di creare un grande rosso in una terra di grandi bianchi: il Pelago della cantina Umani Ronchi (1997). Infine mise a punto ad Avio, in

creating it almost as a game,” says Marquis Antinori. “That year there was plenty of excellent quality Cabernet and Tachis decided to try a new wine. Our jewel in the crown was born. The ‘97 vintage marked the turning point with the Wine Spectator’s best wine of the year award, the first time for an Italian.” In 1990, the third Tachis creation arrived, Guado al Tasso, perfected in the Tenuta di Bolgheri. Tachis actually had his oenological consulting in Bolgheri, and was behind a wine that symbolizes the Italian twentieth century, Sassicaia. This label came into being in 1968 with three thousand bottles. At Incisa della Rocchetta, there was suffering and discussion over this wine. Tachis demanded oenological innovations and Marquis Mario resisted. He won the project and the dream to create the first great aged Italian red created on a sea coast. Sassicaia is one of the cornerstones of Italian viticulture. Other Tuscan labels linked to Tachis are Sammarco and D’Alceo del Castello dei Rampolla, two Panzano wines that express the strength of the Chianti terroir based on two Cabernet Sauvignon blends; again in the Chianti Classico area, Camartina di Querciabella (Sangiovese and Cabernet) and Reserve di Castell’in Villa, saw the hand of the great Giacomo, while in Montalcino ad Argiano, he created Solengo and finally in Maremma at Le Pupille, the well-known Saffredi. Tachis also shifted focus onto the Marche. Here he met the challenge of creating a great red in a land of great white wines:

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Sassicaia wine cellar, Tignanello vineyards Nella maturità professionale Tachis si rivolse a nuove sfide verso le isole In the late years of his career, Tachis took up new challenges on the islands

Trentino, il San Leonardo, uno dei cult-wine della regione. La grande sfida della maturità professionale di Tachis fu rivolta verso le isole: Sardegna e Sicilia. Là l’enologo voleva rivelare il grande potenziale del clima fantastico in cui mare, sole e vento comunicavano la coltura della vite. Infatti il suo pensiero era: “Il grande vantaggio nelle isole del sud è il fatto che provengono da viti vissute con questo sole”. La sfida fu vinta: in Sardegna, due fronti il Medio Campidano a Serdiana dagli Argiolas con Turriga (1986), vino simbolo del rinascimento enologico sardo, e il Sulcis, con il recupero della viticoltura arcaica sulcitana che vedeva protagonista il Carignano (Terre Brune della Cantina Santadi e Barrua dell’Agricola Punica). Molto feconda fu anche la collaborazione con la Regione Sicilia e con aziende private come l’Abbazia di Santa Anastasia sulle Madonie, dove realizzò Litra (Cabernet Sauvignon) e sempre nel Palermitano ispirò con le sue idee i Melia per il loro Ceuso. Le ultime considerazioni su Giacomo Tachis le facciamo con le parole di Piero Antinori: “Il suo grande merito è aver creato una nuova filosofia del vino, aver chiarito una volta per tutte che il vino oggi deve nascere da un patto con il territorio. Come distillato dell’essenza di una terra. Ci ha insegnato che riuscire a realizzare, in una data valle, su una data collina, in un dato paesaggio, un vino d’alta qualità significa aver fatto esprimere a quel luogo la sua vocazione; aver estratto la sua anima. Un’anima che può adesso essere imbottigliata e andare per il mondo a parlare di quel luogo e della sua gente”.

Pelago from the Umani Ronchi winery (1997). Finally, in Avio, Trentino, he developed San Leonardo, a cult-wine of the region. The great challenge of Tachis’ later career was facing the islands, Sardinia and Sicily. There, the oenologist wanted to reveal the great potential of the fantastic climate in which the sea, sun and wind affected vine cultivation. In fact, his thought was: “The great advantage in the southern islands is the fact that it comes from vines that live with this sun.” The challenge was met: in Sardinia, two fronts, Medio Campidano in Serdiana at Argiolas with Turriga (1986), an emblematic wine of the Sardinian wine renaissance, and Sulcis, recovering the ancient Sulcitana viticulture with Carignano. There was fruitful collaboration with the Region of Sicily and private wineries like Abbazia di Santa Anastasia on the Madonie, where he made Litra (Cabernet Sauvignon) and again in Palermo, where he inspired the Melias with ideas for their Ceuso. We leave the last thoughts on Giacomo Tachis to the words of Piero Antinori: “His great merit was having created a new wine philosophy, having clarified once and for all that wine today should be born of a pact with the territory. Like a distillation of the land’s essence. He taught us that being able to make, in a given valley, on a given hill, in a given landscape, a high-quality wine, means having expressed the vocation of that place, extracting its soul. A soul that can now be bottled and travel the world talking about that place and its people.”

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a good year text Andrea Galanti

La storica 2010

10 etichette toscane per raccontare un’annata eccellente dal punto di vista enologico 10 Tuscan labels describing an excellent winemaking year

Siamo davanti ad una annata storica, “enologicamente” parlando, così è stata la 2010 in Toscana e le eccellenze si sono manifestate in molte zone con alcune punte massime sui territori di Montalcino e del Chianti Classico. Partendo da un terriortio emergente, il Mugello, dove si produce Pinot Nero, Vincenzo Tommasi con il suo Podere della Civettaja realizza un grande prodotto dotato di una eleganza sopraffina; ribes, speziatura delicata, acidità piacevole e tannini bilanciati, un vino che strizza l’occhio alla borgogna. Spostandosi nel territorio ilcinese si parla di una annata a 5 stelle, tante le eccellenze ma alcune sugli scudi. Brunello Riserva Biondi Santi, il fruttato si mischia al floreale e si dirige poi su note di tabacco, pelle, carne; esso rappre-

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We have a historic vintage in front of us, “oenologically” speaking. This is how 2010 went in Tuscany and there were excellent wines produced in many areas with some high points around Montalcino and Chianti Classico. Starting in an emerging territory, the Mugello, where Pinot Noir is produced, Vincenzo Tommasi with his Podere della Civettaja makes a great, highly refined wine; currants, delicate spiciness, pleasant acidity and balanced tannins, a wine that hints at burgundy. Moving on to the Montalcino territory, we are talking about a 5 star vintage, with many fine labels but some at the heights of excellence. Reserva Biondi Santi: the fruitiness blends with the


a good year

senta la tradizione. Un vino semplicemente monumentale. Diregendosi sotto le mura della città vecchia nasce il Brunello Vigna Soccorso di Tiezzi, un vigneto ad alberello che in questa annata mostra potenza, freschezza ed assoluta finezza. Infine, verso la zona di Canalicchio di Sotto troviamo Lombardi, un piccolo produttore capace di creare un Brunello che gioca su tannicità e acidità dirompenti e mai scontate. Entrando nel territorio del Chianti Classico a Barberino Val d’Elsa, possiamo incontrare una delle più belle annate del Poggio di Monsanto prodotta negli ultimi anni, un vino verticale e di grande potenziale; un Sangiovese d’autore. Spostandosi un po’ più a sud nel comune di Castelnuovo Berardenga, la Riserva di Castell’in Villa ci racconta un sangiovese con una trama tannica perfetta, note tipiche di terra bagnata e carne, identificative di forte tradizione. Sulle pendici di Monti in Chianti Podere il Palazzino con il suo Grosso Sanese, sangiovese grosso in purezza, esprime freschezza e potenza, un vino di prospettiva.

floral, going toward notes of tobacco, leather, and meat; it represents tradition. A simply monumental wine. Going toward the old city walls, we have Vigna Soccorso di Tiezzi, where the vine is grown in tree, alberello, form. This vintage has strength, freshness and absolute finesse. Finally, in the area of ​​Canalicchio di Sotto we find Lambardi, a small producer capable of creating wines that play on tannins and acidity that are explosive and never predictable. Entering the territory of Chianti Classico in Barberino Val d’Elsa, we can find one of the best vintages of Poggio di Monsanto produced in the last few years, a vertical tasting wine with great potential; a designer Sangiovese. Moving a little further south to the town of Castelnuovo Berardenga, the Reserva di Castelli in Villa is a Sangiovese with perfect tannins, typical notes of wet earth and meat, identifying the strong tradition. On the slopes of Monti in Chianti, Podere il Palazzino with its Grosso Sanese, is a Sangiovese of great purity, freshness

A Cortona, considerata una piccola Valle del Rodano, il Syrah è protagonista indiscusso, e tra i produttori Stefano Amerighi, giovane con doti eccelse, produce Apice, una selezione dai vigneti più alti in cui le tipiche note di pepe sono accompagnate da frutta matura e grande piacevolezza. Nella zona della Rufina, l’azienda I Veroni con il suo Riserva, ha realizzato un Sangiovese quasi in purezza con piccole quantità di colorino, dove note di ciliegia e pansè giocano con speziatura delicata. Dirigendosi verso il mare, a Bolgheri, Tenuta San Guido ha ottenuto un Cabernet Sauvignon e un Cabernet Franc di grande qualità, con una vendemmia terminata alla metà di ottobre, in ritardo rispetto ad altre annate a tutto vantaggio di un Sassicaia sensazionale: frutto, sapidità, grande freschezza e tannini sublimi.

and power, a wine with a future. In Cortona, considered a small Rhône Valley, Syrah is an undisputed star, and among producers, the young Stefano Amerighi, with lofty talents, produces Apice, a selection from the highest vineyards where the typical notes of pepper are accompanied by ripe fruit and very pleasing qualities. In the Rufina area, the winery I Veroni with its Reserva, makes an almost pure Sangiovese with small amounts of Colorino, where notes of cherry and pansy play with a delicate spiciness. Heading towards the sea, in Bolgheri, Tenuta San Guido makes a fine Cabernet Sauvignon and Cabernet Franc, with a harvest ending in mid-October, late compared to other vintages to the benefit of a sensational Sassicaia: fruity, flavorful, very fresh with sublime tannins.

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Bollicine 100% toscane Nella regione dei grandi rossi, si stanno affacciando significative esperienze spumantistiche, ecco le pi첫 interessanti secondo AIS Toscana In the region of the big reds, wineries are embarking on the complete production of sparkling wines with major results. Here are some of the most exciting ones selected by AIS Toscana Text Leonardo Taddei


made in tuscany

Qualcuno all’inizio questo fenomeno l’ha chiamato un completamento di gamma. Cioè essere già posizionato sul mercato con produzioni classiche, e aggiungere la tipologia spumante, o come la Marchesi Antinori, prima tra i toscani a produrre spumante nel 1905 a seguito di una visita del nonno di Piero Antinori in Champagne o l’ultimo progetto ‘Amici di Vigna’, con la prima produzione di spumante da uve trentine a fine 2015, voluto da Donatella Cinelli Colombini che ha coinvolto tra i toscani, Antonella D’Isanto dell’azienda I Balzini. Venendo però alla produzione tutta “Toscana” è stata subito accolta dal mercato come curiosità da provare e da comprare. In quest’ottica regionale molti produttori hanno vinificato proprio il vitigno toscano per definizione, il Sangiovese, ottenendo dei risultati molto incoraggianti. La Toscana si trasformerà in una regione dalla vocazione spumantistica? Probabilmente no, fare spumanti di qualità non è facile. Occorrono investimenti che toccano il vigneto che per noi toscani è strutturalmente predisposto per altre produzione e soprattutto manca il tempo per la sperimentazione, per trovare, in ciascun territorio vocato, la giusta ricetta. Ma ad oggi promettenti risultati non mancano. In provincia di Pisa a Riparbella nella Doc Montescudaio dove da sempre convivono vitigni come il Merlot e il Cabernet insieme al Sangiovese ha sede l’azienda La Regola che è rinomata proprio per i suoi vini rossi di struttura e da invecchiamento. Qui troviamo uno spumante metodo classico di grande interesse. Uve impiegate il Gros Manseng al 90% e il restante a Chardonnay. Una maturazione sui lieviti fino a 24 mesi e un lungo periodo in bottiglia. Neanche a dirlo: il remuage e il degorgement fatto a mano. Nella stessa provincia a San Miniato segnaliamo uno spumante prodotto con uve trebbiano toscano, anche questo rifermentato in bottiglia e maturato sui lieviti per non meno di 18 mesi. Il vino si chiama L’Erede e l’azienda è Ivana Cupelli. In provincia di Siena scopriamo che là dove si produce il Fontalloro, tra i più grandi rossi a base Sangiovese della Toscana, si è sperimentata una aristocratica bollicina: Fèlsina è un metodo classico a base di Sangiovese al 60%, Pinot Nero al 20% e Chardonnay per la restante parte. Ventidue mesi di rifermentazione in bottiglia nelle buie e affascinanti cantine di Castelnuovo Berardenga. Ad Arezzo dove il Syrah caratterizza la Doc Cortona troviamo Baracchi Winery che produce da qualche anno con successo due millesimati anche questi metodo classico: un brut interamente a base Trebbiano e un accattivante rosé da Sangiovese. Dai territori di Cecina di Larciano e del Montalbano in provincia di Pistoia troviamo uno spumante metodo classico millesimato non dosato, uve 100% Chardonnay, almeno 36 mesi di maturazione sui lieviti e a seguire un adeguato affinamento in bottiglia. L’azienda è la Fattoria Montellori dal mercato considerata un’eccellenza già da molti anni. Nella piccola Doc Montecarlo incontriamo la Tenuta del Buonamico, la quale con una produzione ragguardevole è posizionata sul mercato con 3 differenti spumanti realizzati con il metodo Martinotti. Segnaliamo il loro première cuvée dal nome Particolare Inedito realizzata con 100% di uve Pinot Bianco in parte fermentate in tonneaux. Prodotto raffinato ed elegante dall’ottimo rapporto qualità prezzo.

At the beginning of this phenomenon, some called it line filling. This meant being already positioned on the market with classic products, and adding sparkling wine to their range. Or like the Marchesi Antinori, becoming some of the first Tuscans to produce sparkling wine in 1905, following a visit by Piero Antinori’s grandfather to Champagne. Or the more recent ‘Amici di Vigna’, with the first production of sparkling wine from Trentino grapes at the end of 2015, driven by the wishes of Donatella Cinelli Colombini who involved Tuscans like Antonella D’Isanto from the I Balzini winery. All-Tuscan spumante was immediately welcomed by the market as a curiosity to try and buy. In a regional context, many producers have vinified the quintessential Tuscan grape, Sangiovese, with very encouraging results. Will Tuscany be transformed into a sparkling wine region? Probably not. Making quality sparkling wine is no easy thing. Investment is needed, because our Tuscan vineyards are structured for other types of production. Above all, we lack the time to experiment and find the right recipe for each territory. But today, there is no shortage of promising results. In the province of Pisa in Riparbella in the Doc Montescudaio where varieties such as Merlot and Cabernet have always coexisted alongside Sangiovese, is La Regola, renowned for its structured and aged red wines. Right here, a very interesting classic method sparkling wine is being made. The grapes used are 90% Gros Manseng grapes and the remainder, Chardonnay. Aged on the lees for up to 24 months, they have a long aging in the bottle. Needless to say, the riddling and disgorging are done by hand. In the same province in San Miniato, a sparkling wine is produced entirely with Trebbiano grapes, refermented in the bottle and aged on the lees for not less than 18 months. The wine is called L’Erede and the winery is Ivana Cupelli. The province of Siena is where Fontalloro is produced, one of the greatest reds based on Sangiovese in Tuscany. Here an aristocratic bubbly is made bearing the name of the winery, Fèlsina. It is a classic method with a base of Sangiovese up to 60%, Pinot Noir 20% and Chardonnay for the remaining part. It is fermented for twenty-two months in the bottle in the dark fascinating Castelnuovo Berardenga cellars. In Arezzo, where Syrah characterizes the DOC Cortona, we find the Baracchi Winery. For several years it has also been producing two successful Classic method vintages, a Brut made entirely with Trebbiano and a captivating rosé made with Sangiovese. In the Cecina di Larciano and Montalbano territories in the province of Pistoia, we find an unmeasured classic method sparkling wine, 100% Chardonnay grapes, a long aging period on the lees, at least 36 months, and a proper aging in the bottle after that. Produced by Fattoria Montellori, already on the market for some years, it is considered an excellent product. In the small DOC Montecarlo, we encounter Tenuta del Buonamico, a remarkable winery positioned on the market with 3 different sparkling wines made with the Martinotti method. We mention their première cuvée named Particolare Inedito made with 100% Pinot Bianco grapes partially fermented in barrels. A refined and elegant product, great value for money. And can they produce a sparkling wine in Chianti? Affirmative.

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Above, in the center and left below some images of Colle Bereto wine cellar and production


Left above, Podere La Regola‘s vineyards At center, Tenuta Le Ripalte vineyards


made in tuscany

Molti produttori hanno vinificato proprio il vitigno toscano per definizione, il Sangiovese, ottenendo dei risultati molto incoraggianti Many producers have vinified the quintessential Tuscan grape, Sangiovese, with very encouraging results

E nel Chianti sarà possibile produrre uno spumante? Risposta affermativa. A Radda in Chianti Colle Bereto produce Colle B, uno spumante metodo classico rosé a base di Pinot Nero che matura 30 mesi sui lieviti. A San Gimignano sono a Falchini a riservare particolare cura alle uve di Chardonnay e Vernaccia dei vigneti del Casale e di Pinot Noir per il loro metodo classico che dopo la prima fermentazione torna in bottiglie per completare l’affinamento per molti mesi ancora. La voglia di sperimentare hanno permesso anche alla provincia di Livorno, in particolare all’isola d’Elba. di far conoscere al mercato uno spumante rosé realizzato proprio da uve Aleatico. Si tratta della Tenuta Le Ripalte dove Piermario Meletti Cavallari ha realizzato lo spumante Le Ripalte Brut Rosé con il metodo Charmat. A Grosseto, nella Doc Maremma Toscana, è l’azienda Bruni che ha realizzato un Vermentino spumantizzato proprio dentro la denominazione valorizzando l’uva bianca più importante della zona. A Massa l’azienda agricola Calevro ha i vigneti nella Doc Candia e anche qui il Vermentino e la Malvasia sono utilizzate per una interessante produzione con il metodo Charmat. In provincia di Firenze ci potremmo perdere nelle nuove sperimentazioni e allora citiamo il metodo classico del Castello del Trebbio. Un piacevole spumante da tutto pasto dai sentori raffinati ricavato dalle uve Chardonnay e Trebbiano. Ma anche ricordare la storia come hanno fatto i Marchesi de’ Frescobaldi con il loro Leonia, un Pomino Rosé, una produzione di nicchia di un metodo classico dai migliori Pinot Noir di Pomino, impiantati nel 1855 dall’audace Leonia, di ritorno da una lunga esperienza nelle vicinanze dello Champagne, progetto presentato di recente per onorare la trisavola della nobile casata. Continueremo a monitorare il fenomeno con attenzione.

In Radda in Chianti Colle Bereto produces Colle B, a classic method sparkling rosé using Pinot Noir grapes aged 30 months on the lees. In San Gimignano, at Falchini, special attention is given to Chardonnay and Vernaccia grapes in the vineyards of the Casale and the Pinot Noir for their classic method. After the first fermentation, it goes into the bottle to age for many months. The desire to experiment has also allowed the province of Livorno, and particularly the island of Elba, to acquaint the market with a sparkling rosé made from their own Aleatico grapes. This is the Tenuta Le Ripalte where Piermario Meletti Cavallari has created the spumante Le Ripalte Brut Rosé with the Charmat method. In the province of Grosseto and more specifically in the DOC Maremma Toscana, the Bruni winery has created a sparkling Vermentino within the denomination, enhancing the most important white grape in the area, Vermentino. In Massa, the Calevro has vineyards in the DOC Candia and again here, Vermentino and Malvasia grapes are used for an interesting Charmat method sparkling wine. We could get lost in all the new production in the vast province of Florence, so we will only mention the classic method of Castello del Trebbio. A pleasant sparkling wine for the whole meal with refined aromas, made from Chardonnay and Trebbiano grapes. But there are also those who remind us of history, as did the Marchesi de’ Frescobaldi with their Leonia, a Pomino Rosé wine, a niche classic method production from the best pinot noir grapes of Pomino, planted in 1855 by the audacious Leonia, returning from a long trip to Champagne. This project was recently presented to honor the great-grandmother of the noble house. We will continue to monitor the phenomenon closely.

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ANTEPRIME 2016 “Rising stars” Top ten preview tastings In anteprima per voi, le migliori 10 “promesse” degustate a Benvenuto Brunello, Chianti Classico Collection, Anteprima del Chianti, del Vino Nobile di Montepulciano e della Vernaccia di San Gimignano Exclusively for you, the ten best promising wines tasted at the Benvenuto Brunello, Chianti Classico Collection, Anteprima del Chianti, Vino Nobile di Montepulciano and Vernaccia di San Gimignano events

wine tasting by AIS Toscana commission - photo Martina Melchionno


top ten preview text Luigi Pizzolato

Giovani promesse

L’obiettivo avvincente di selezionare le migliori novità facendo “scouting” alle Anteprime 2016 Scouting for the best new labels at the 2016 preview tasting events Il lavoro condotto dal Comitato di Degustazione di Sommelier Toscana This year the Tasting Committee team of Sommelier Toscana has decided durante le Anteprime Toscane 2016 quest’anno ha scelto di mettere in to focus on new proposals and outsiders who distinguished themselves in evidenza le novità e le giovani promesse che si sono distinte nel panorama the panorama of tastings during the Anteprime Toscane 2016 [Tuscan delle degustazioni. Occhi puntati sui nuovi nati, sulle etichette lanciate Previews]. Now all eyes should focus on the newcomers – recently introda poco, sui vini prodotti da aziende nate di recente o che recentemente duced labels, wines produced by recently formed wineries or that have hanno avuto sostanziali cambiamenti di proprietà, ma anche vini pro- recently undergone major ownership changes, wines produced by small dotti da aziende meno note, piccole, che perseguono filosofie produttive less well-known producers who are developing innovative or experimeninnovative, sperimentali, di ricerca.

tal production philosophies.

BRUNELLO DI MONTALCINO

BRUNELLO DI MONTALCINO Nuovi nati e outsider, tipologie di vini che non sono stati difficili da Newcomers and outsiders, wine types that were not difficult to find riscontrare nei Brunelli dove la Riserva 2010 conferma la maestosità di among the Brunello, for example, where Riserva 2010 confirms the ma-

un’annata a 5 stelle anche su etichette meno note al grande pubblico. Una jesty of a 5-star year even for labels that are less familiar to the general selezione “top ten” non semplice nel momento in cui numerose aziende public.. A selection of the Top Ten was not easy considering that, in the possono, secondo l’opinione del comitato di degustazione Ais Toscana,

opinion of the AIS Tuscany tasting committee, many wineries have pre-

vantare un prodotto di pregio che oltrepassa la soglia dell’armonia e che

stigious products that surpass the threshold of harmony and would me-

meriterà la massima cura nella futura conservazione. I Brunello 2011 fi-

rit the greatest care for future preservation. Brunello 2011, offspring of a

gli di un’annata bizzosa, hanno però presentato un buon potenziale di

capricious year, did however present a good potential of fruity aromatic

espressività aromatica fruttata e tannini godibili già nel breve periodo.

expression and enjoyable tannins already in the short run.

CHIANTI CLASSICO

CHIANTI CLASSICO

I Chianti Classico 2014 si sono dimostrati piacevoli, profumati e centrati

Chianti Classico 2014 emerged as enjoyable, aromatic and focused on

nella loro essenza snella e senza fronzoli. La Riserva regala vini estrema-

its slender, no-nonsense essence. The Riserva wines are extremely well

mente ben fatti, territoriali e riconoscibili. Nella Gran Selezione, a vini

made, territorial and recognizable. In the Gran Selezione wines that re-

che si pongono al top della denominazione.

present the best of the denomination.

CHIANTI

CHIANTI

Il Consorzio ha definito la vendemmia 2015 molto positiva e i vini di

The Consortium called the 2015 harvest very positive and the aged wi-

annata degustati presentano caratteristiche comuni come la fragranza di

nes that were tasted had characteristics in common such as the floral

fiori e frutti che fanno apprezzare e invogliano ad un nuovo sorso.

and fruit fragrances that are pleasurable and stimulate the desire for

VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO

L’annata 2013 ha messo a dura prova produttori, agronomi ed enologi another sip. che tuttavia sono riusciti a presentare vini caratterizzati da una buona VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO

acidità e tannino presente e elegante allo stesso tempo, mantenendo una The 2013 harvest put producers, growers and enologists to a hard test. base di frutto che si manifesta sia durante l’esame olfattivo che in quello However, they did succeed in presenting wines characterized by good gustativo.

acidity and tannins but elegant none the less by maintaining a base of

VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO

fruit that emerged during olfactory examination and in tasting.

L’annata 2015 ha dato luogo a vini splendidi dove emergono pronuncia- VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO te sensazioni che richiamano i frutti esotici e sentori floreali molto pro- The 2015 harvest produced splendid wines with pronounced sensations nunciati. Le riserve presentate quest’anno ancora una volta mantengono that recall exotic fruits and very distinct floral aromas. The reserves preuno status importante per la qualità ancora espressa. Vini singolari di sented this year once again maintain an important status for the quality they continue to express. Singular wines of great fascination.

grande fascino.

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Some moments during the “Anteprime Toscane� 2016


RISING STARS - top ten PREVIEW

SI conferma la maestosità di un’annata a 5 stelle

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VIGNA VECCHIA Brunello di Montalcino Docg 2011 LE RAGNAIE Vivido, rosso granato tenue. Impatto austero ed elegante, melograno ed arancia sposano note ferrose, poi sigaro toscano, un tocco di cioccolato e sottobosco. Lo sviluppo gustativo si svolge con compostezza. Ha tannini ricchi e masticabili, ottima sapidità. Bright and delicate garnet-red colored. Austere and elegant entry on the nose, aromas of pomegranate and orange blend with ferrous notes, followed by Tuscan cigar, a touch of chocolate and underwood. It rolls neatly on the palate. Rich and chewy tannins, excellent savouriness. POGGIO CERRINO Brunello di Montalcino Docg 2011 TIEZZI Granato luminoso. Olfatto poliedrico con fiori, tabacco, frutta rossa, polvere da sparo, alloro, spezie. Sorso intenso ed appagante grazie alla distensione del tannino accompagnata dalla spina acida del vino. Chiude sapido con lungo ricordo agrumato.

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Bright garnet-red colored. Versatile on the nose with aromas of flowers, tobacco, red fruit, gunpowder, bay leaf, spices. Intense and fulfilling on the palate with tannins spreading richly throughout backed by the wine’s acidity. Savoury and long citrus fruit on the finish. LE MACIOCHE Brunello di Montalcino Docg 2011 LE MACIOCHE Rubino con riflesso granato di grande trasparenza. Humus e violetta anticipano note fruttate, agrumi e toni boisé. Vibrante al palato con ottima sapidità e freschezza che tengono testa a tannini ben integrati. Persistente scia di arancio nel retrogusto. Ruby-red colored with crystal clear garnet-red nuances. Humus and violet aromas develop into fruity, citrus fruit and wooden notes. Vibrant on the palate with excellent savouriness and freshness and well-integrated tannins. Persistent orange aftertaste. Brunello di Montalcino Docg 2011 SESTI Annuncia una tendenza aranciata sul bordo. Sensazioni fini di rosa, essenze balsamiche e composta di visciole, completate da un tocco

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di cannella. È prossimo all’equilibrio. Ha tannini levigati ed esibisce una piacevole tensione fra acidità e sapidità. Orange-red colored at the rim. Delicate sensations of rose, balsamic essences and sour cherry compote with a touch of cinnamon. Nearing balance. Smooth tannins and pleasant tension between acidity and savouriness. COL DI LAMO Brunello di Montalcino Docg 2011 COL DI LAMO Rosso granato denso. Olfatto dal carattere schivo; emergono viola, tamarindo e liquirizia, un tocco di agrume. Sorso guidato dalle durezze che riescono a contenere la percezione pseudocalorica. Tannini di buona prospettiva. Eccellente persistenza aromatica. Thick garnet-red colored. Shy on the nose: notes of violet, tamarind and licorice, a hint of citrus fruit. It hits hard on the palate holding back the sensation of warmth. Promising tannins. Excellent aromatic persistence.

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BRUNELLO DI MONTALCINO ANNATA 2011

A magnificent five-star vintage

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LA RASINA Brunello di Montalcino Docg 2011 LA RASINA Rubino compatto di buona lucentezza. Ciliegia matura in apertura seguita da effluvi balsamici e dolcemente speziati. Lo sviluppo gustativo convince con l’attacco fresco e la tannicità del centro bocca. La chiusura è fruttata in corrispondenza col naso. Bright and thick ruby-red colored. It opens on the nose with ripe cherry aromas followed by balsamic and sweet spicy notes. Fresh entry on the palate and mid-palate tannic grip. Fruity on the finish, which is consistent with the nose. PACENTI FRANCO CANALICCHIO Brunello di Montalcino Docg 2011 PACENTI FRANCO - CANALICCHIO Colpisce per luminosità e trasparenza. I profumi di rosa e mandorla precedono sottobosco, ribes croccante e grafite, chiudendo anche mentolato. Ha gradevole coesione delle componenti gustative con tannini ben svolti. Ritorno floreale in chiusura di bocca.

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Strikingly bright and clear. Aromas of rose and almond followed by underwood, crunchy redcurrant and graphite, ending on mentholated notes. Well-balanced on the palate with well-developed tannins. Floral notes coming back on the finish. TORNESI Brunello di Montalcino Docg 2011 TORNESI Tonalità vivace di rosso granato. Rigoroso nell’impatto col naso: bacche di rovo, rosmarino, liquirizia, tabacco da pipa. Fresco e nervoso nella progressione al palato con tannino centrale. Chiude fruttato e nel retrogusto persiste l’aroma di liquirizia. Lively garnet-red colored. Rigorous entry on the nose: wild berries, rosemary, licorice, pipe tobacco. Fresh and racy on the palate with mid-palate tannic grip. Fruity on the finish with persistent licorice aftertaste. CANALICCHIO DI SOPRA Brunello di Montalcino Docg 2011 CANALICCHIO DI SOPRA Tonalità rubino di media profondità con riverbero granato. L’olfatto spazia dal ribes nero

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all’eucalipto passando per fiori macerati, spezie pungenti e cuoio. È caldo al palato, con gusto intenso e tannini ben fatti. Nel finale compare un tocco di ruta. Medium-deep ruby-red colored with garnetred nuances. The nose ranges from blackcurrant to eucalyptus, macerated flowers, pungent spices and leather. Warm and intense on the palate with well-crafted tannins. A hint of rue on the finish. SASSO DI SOLE Brunello di Montalcino Docg 2011 SASSO DI SOLE Nuance di granato appena accennata. È precisa la scansione olfattiva di fiori e terra bagnata, cannella, visciola, liquirizia e grafite. La pienezza di gusto è conferita da tannini saporiti e da un allungo sapido pregevole. Ottima persistenza fruttata. Pale garnet-red nuances. The nose offers aromas of flowers, damp soil, cinnamon, sour cherry, licorice and graphite. Full on the palate with tasty tannins and exquisite savouriness on the finish. Excellent fruity persistence.

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RISING STARS - top ten PREVIEW

buon potenziale di espressività e tannini godibili già nel breve periodo

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PIETROSO Brunello di Montalcino Docg

Riserva 2010 PIETROSO Cupo e attraente; avvio olfattivo mentolato e di cassis su petali di viola e giuste dosi di cioccolato; il letto floreale si ravviva con rosmarino, orzo, grafite e scorza d’arancia; forza e ricchezza al palato, frutto carnoso e concreto con tannini energici di lunghissima prospettiva; finale persistente dai ritorni di erbe officinali. Dark-colored and inviting. It opens on the nose with notes of menthol and blackcurrant, violet petals and hints of chocolate. The floral background is brightened up by rosemary, barley, graphite and orange rind. Powerful and rich on the palate, fleshy and solid fruity flavours, vigorous tannins with great potential for ageing. Persistent on the finish with notes of officinal herbs coming back. RENIERI Brunello di Montalci-

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no Docg Riserva 2010 RENIERI Rubino di densa trama e consistenza; parte con mora, ginepro e caffè dove si assestano note agrumate e pot-pourri; entra morbido

e opulente ma le durezze restano in primo piano e promettono vita imperitura; gusto prolungato e soddisfacente. Thick ruby-red colored. It opens on the nose with aromas of blackberry, juniper and coffee followed by citrus fruit and potpourri notes. Soft and voluptuous entry on the palate, with the hardness coming in the foreground and promising a long life ahead. Long and satisfactory aftertaste. CORTE DEI VENTI Brunello di Montalcino Docg Riserva 2010 CORTE DEI VENTI Vivace granato trasparente; abbraccio suadente di fiori rossi e buccia di arancia miscelate a foglia di the e malva su lievi speziature di pepe rosa; grande apporto acido all’assaggio, di personalità elegante e tradizionale, ritorni minerali e tannini ben scolpiti anche sul lungo finale. Lively and clear garnet-red colored. An enveloping bouquet of red flowers and orange rind mixed with tea leaves and mallow with a spicy background of pink pepper. Great acidity on the palate, elegant and traditio-

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nal personality, mineral notes coming back and well-sculpted tannins even on the long finish. LA MANNELLA Brunello di Montalcino Docg Riserva 2010 LA MANNELLA Tessitura intensa; ottima espressività e nitidezza con apertura di marasca e cacao, ricordi ferruginosi e chiodo di garofano; sorso fresco e carnoso con astringenza giovanile ben contestualizzata e piacevole lunghezza dall’intrigante finale pepato. Intensely colored. Very expressive and sharp on the nose, it opens with aromas of marasca cherry and cocoa, ferrous notes and cloves. Fresh and fleshy on the palate, young astringent and well-integrated tannins and pleasantly long and peppery on the finish. Brunello di Montalcino Docg Riserva 2010 SAN POLO Abito luminoso; propone peonia e amarena con dolci pungenze di noce moscata e foglia di tabacco; in bocca ha verve agrumata con propulsione di frutto e componenti fenoliche levigate; distinto, bilanciato di piacevole salinità finale

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BRUNELLO DI MONTALCINO RISERVA 2010

Potential for expressiveness and tannins enjoyable in the short term

Brightly colored. The nose offers aromas of peony and sour black cherry with sweet notes of nutmeg and tobacco leaf. Citrus fruit verve on the palate with fruity flavours and smooth phenolic character; elegant, well-balanced, pleasantly savoury on the finish. SOLARIA Brunello di Montalcino Docg Riserva 2010 SOLARIA Tinta forte; articolata scansione di mirtillo, cioccolato, eucalipto, violetta e cannella; voluminoso, fresco e ben strutturato, di moderna concezione e senza sbavature con tannini raffinati da stemperare e realmente promettenti. Dark colored. A progression of aromas on the nose: blackberry, chocolate, eucalyptus, violet and cinnamon. Ample, fresh and wellstructured on the palate, modern-style and flawless, with elegant tannins that need to be softened but truly promising. ARGIANO Brunello di Montalcino Docg Riserva 2010 ARGIANO Tinge il bicchiere e avvolge il naso con mora, pansé, cacao amaro su effluvi balsamici e note di chinotto; concentrato anche al palato con poten-

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za e fresca generosità; sferzante matrice tannica che controlla calde espressioni di frutta nera e buona persistenza. Deep colored. The nose offers aromas of blackberry, violet, dark cocoa on a background of balsamic and chinotto notes. Equally intense on the palate, with strength and fresh generosity. Tongue-lashing tannins that keep the warm black fruity flavours in line and good persistence. PIETRANERA Brunello di Montalcino Docg

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Riserva 2010 AGRICOLA CENTOLANI Rubino traslucido con sprizzanti aromi di lampone e spezie orientali, petali misti e ruggine; pregiata freschezza gustativa che rende dinamico l’assaggio e contiene una piacevole carnosità fruttata di scia salina. Translucent ruby-red colored. The nose bursts with aromas of raspberry and oriental spices, mixed petals and rust. Fresh and dynamic on the palate, pleasant fleshy fruity notes and savoury finish. UCCELLIERA Brunello di Montalcino Docg

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Riserva 2010 UCCELLIERA Attraente ai sensi: amarena matura, iris, ta-

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bacco da pipa e ricordi di liquirizia nera; strutturato e avvolgente, i tannini sorreggono i morbidi sapori di frutta rossa con calde riproposizioni su un finale di buona lunghezza. Attractive to the senses: ripe sour black cherry, iris, pipe tobacco and hints of black licorice. Structured and mouth-filling on the palate, the tannins support the soft and warm red fruity flavours coming back on the long finish. FATTOI Brunello di Montalcino Docg

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Riserva 2010 FATTOI Intensa e viva cromia; sensazioni di ciliegia, cassis, cannella, erbe aromatiche e sottobosco; in bocca è piacevolmente caldo ma l’apporto fenolico lascia intravedere un lungo percorso e non smorza il gusto fruttato di buona lunghezza. Intensely and lively colored. The nose gives sensations of cherry, blackcurrant, cinnamon, aromatic herbs and underwood. Pleasantly warm on the palate, but the phenolic character suggests a long evolution and does not soften the persistent fruity flavours.


RISING STARS - top ten PREVIEW

piacevoli, profumati e centrati nella loro essenza snella e senza fronzoli

90

BARON’UGO Chianti Classico Docg 2014 MONTERAPONI Rosso rubino trasparente e limpidissimo, mette in mostra un olfatto ordinato ed articolato con piccoli frutti rossi, anice, ribes, nota di arancia e macis. Ottima trama del setoso tannino che conduce il sorso in lunghezza. Il sorso è teso e fresco in ingresso con ottima nervosità/dinamicità, segno che il carattere del Cru di provenienza riesce ad emergere anche in un millesimo dissimile come il 2014. Very clear and transparent ruby-red colored. A neat and structured nose offering aromas of small red fruit, anise, redcurrant, a note of orange and mace. Silky tannins lingering long on the palate, which is racy and fresh with excellent tension/energy, an indication that the character of the Cru of origin stands out even in a vintage as different as the 2014. Chianti Classico Docg 2014

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CASTELLO DI RADDA Aspetto giovanile, rosso rubino di buona trasparenza. Al naso è incisivo sui toni di frutta rossa su un fondo mentolato, poi petali di rosa e pietra. Buona struttura tannica e sapidità integra-

no la freschezza d’ingresso con eleganza, buona persistenza e chiusura di bocca pulita. A youthful look, transparent ruby-red colored. Incisive on the nose with aromas of red fruit on a mentholated background, followed by rose petals and stone. Good tannic structure, good persistence and clean finish. Chianti Classico Docg 2014

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Badia a Coltibuono Colore luminoso, trasparente e vivace. Apertura floreale ricca ed intensa di violetta che cede il passo ad un piacevole fruttato di ciliegia e ribes croccanti. Gusto snello e fresco con tannino carezzevole, buona lunghezza coerentemente fruttata unità ad un tocco di sapidità finale. Bright-colored, lively and transparent. A rich and intense floral entry on the nose with violet that gives way to pleasant fruity notes of crunchy cherry and redcurrant. Lean and fresh on the palate with caressing tannins, long fruity flavours accompanied by a touch of savouriness on the finish. Villa POMONA Chianti Classico Docg 2014

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Bandini Veste rubino di ottima trasparenza, nota di malva e lampone caratterizzano un olfatto dal

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piglio elegante e molto floreale, dalla beva accattivante grazie alla sapidità ed al perfetto bilanciamento delle componenti. Spinge in persistenza con finale di agrumi e tannino mai invadente. Very transparent ruby-red colored. An elegant and very floral nose with notes of mallow and raspberry. Inviting on the palate owing to the savouriness and perfectly balanced constituents. Persistent with citrus fruit on the finish and never overwhelming tannins. RETROMARCIA Chianti Classico Docg 2014

87

MONTEBERNARDI Colore affascinante per lampi di luce e gioventù. Ricchezza fruttata e floreale all’olfatto con note balsamiche e leggermente speziate. Dopo un ingresso apparentemente soffice mette in mostra la sua verve acida e sapida insieme ad ottimi tannini che amplificano il volume di bocca e la persistenza. Fascinating color with flashes of light and youth. Rich fruity and floral bouquet with balsamic and slightly spicy notes. Soft entry on the palate, followed by an acid and savoury verve, along with excellent tannins that broaden out on the palate in a long finish.


CHIANTI CLASSICO annata 2014

Pleasant, aromatic and true to their essence, without frills

85

Chianti Classico Docg 2014 PANZANELLO Rubino evoluto, trasparente. Olfatto incisivo marcato da note tostate e speziate insieme alla marasca, all’agrume e alla foglia di tabacco; in bocca è carnoso con tannino protagonista che interagisce con la spina acida del vino, il finale è agrumato con il ricordo di sigaro toscano. Evolved and transparent ruby-red colored. Incisive on the nose with roasted and spicy notes, along with marasca cherry, citrus fruit and tobacco leaf. Fleshy on the palate, with tannins playing the leading role and interacting with the wine’s acid backbone. Citrus fruit on the finish with a hint of Tuscan cigar. Chianti Classico Docg 2014

85

RENZO MARINAI Intensità cromatica distintiva, tutta panzanese; amarena in confettura, rosmarino, cioccolato e sensazione erbacea in chiusura. Avvolgente al palato, caldo e di buona struttura con integrazione fra le parti che avvicina il vino all’equilibrio del. Chiude intenso con ricordo di spezie scure. An intense color, typical of made-in-Panzano wines. The nose offers sour black cherry pre-

serve, rosemary, chocolate and a grassy sensation on the finish. Mouth-filling on the palate, warm and well-structured, with wellintegrated parts that bring the wine close to full balance. Intense on the finish with a hint of dark spices. Chianti Classico Docg 2014 TENUTA LA CAPPELLINA Ottimo impatto visivo, rosso rubino splendente molto vivido e luminoso. Apre su frutta e fiori, ciliegia, lampone, glicine e viola, sensazione di erba aromatica. Bocca piacevole e gustosa, non pesante, con tannino in progress, che abbisogna di tempo per distendersi e placare la sua gioventù. Excellent visual impact, bright and vivid ruby-red colored. It opens on the nose with fruity and floral aromas: cherry, raspberry, wisteria, violet and a hint of aromatic herb. Pleasant and tasty on the palate, not heavy, with evolving tannins that require time to spread out and tame down. VAGGIOLATA Chianti Classico

85

85

Docg 2014 MONTEROTONDO Colore rosso rubino che suggerisce densità e struttura importante. Intenso al naso con

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noce moscata e pepe rosa che affiancano frutta rossa e nera, scia balsamica a chiudere. Buona acidità, struttura salda e imponente, buona persistenza speziata. A ruby-red color indicating good density and structure. Intense on the nose with nutmeg and pink pepper, accompanied by red and black fruit and a balsamic hint on the finish. Good acidity, solid and imposing structure, good spicy persistence. Chianti Classico Docg 2014

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FATTORIA DI VEGI Rubino trasparente. Espressione olfattiva ricca con origianli sentori evoluti di caffè, amarena e scorza d’agrume. In bocca denota grande equilibrio delle componenti, parti dure e morbide ben si compensano mostrando ricchezza d’aromi nel regrogusto di buona persistenza. Transparent ruby-red colored. Rich on the nose with evolved notes of coffee, sour black cherry and citrus fruit rind. Very well-balanced on the palate, the soft and hard parts balance each other, showing rich citrus fruit flavours on the persistent aftertaste.


RISING STARS - top ten PREVIEW

Vini estremamente ben fatti, territoriali e riconoscibili

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MONTORNELLO Chianti Classico Docg Riserva 2012

BIBBIANO Veste rubino di un certo spessore. Intenso al naso col carattere sanguigno del Sangiovese circondato da note di rosa appassita, terra bagnata, balsamico di felce, frutto subordinato e maturo, un tocco di tabacco e di cardamomo. Ha un tannino centrale, cardine su cui tutto si muove. Vino ancor giovane, di lunga prospettiva ed ottima fattura. Dense ruby-red colored. Intense on the nose with the Sangiovese’s fiery character. Tannins play the leading role and everything revolves around them. A still young wine, promising well for the future and excellently crafted. Chianti Classico Docg Riserva 2013

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VAL DELLE CORTI Rosso rubino impreziosito da una sfumatura tenue ad ammaliante sul bordo. Ricchezza olfattiva ma anche pulizia ed espressività, frutto maturo, finocchietto selvatico, fiori viola, ricordo di sigaro; in bocca ha ottimo tannino, è deciso ed ha un’integrazione calibrata delle componenti. Profilo austero ed elegante con ottima persistenza. Ruby-red colored enhanced by a pale and charming nuance at the rim. Rich, clean and expressive on the

nose with aromas of ripe fruit, wild fennel, purple flowers, a hint of cigar. Excellent tannins on the palate, firm and well-integrated constituents. An austere and elegant profile with excellent persistence. LEVIGNE Chianti Classico Docg Riserva 2012

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ISTINE Grande cristallinità del rubino tenue. Anche l’attacco al naso mette in mostra grande piacevolezza ed intensità, nota di ginger, di caramella alla frutta, il ricordo del cuoio, del tabacco e la cola. In bocca è un peso medio ma si distende con piacevolissima progressione, quasi borgognona, caratterizzata da un amplificazione del retrogusto floreale e minerale. Delicate and crystal-clear ruby-red colored, nearly chiaretto-looking, like all first-class Raddese wines. On the nose, a note of ginger, fruit candy, a hint of leather, tobacco and kola nut. A middle-weight on the palate, but it spreads out with a very pleasant progression, nearly recalling a Burgundy wine, with a lingering floral and mineral aftertaste. DOCCIO A MATTEO Chianti Classico Docg Riserva 2012

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CAPARSA Gradazione cromatica tenue e trasparente che accenna al granato. La spinta fruttata è evoluta, con ac-

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cenni di pesca macerata, sidro ed in successione cuoio, noce moscata ed chiodi di garofano. La tensione fra acidità e tannino caratterizza il gusto che è deciso e si allunga con ricordi minerali molto decisi, grip e carattere espressi con piacevolezza e mano ferma. Evolved fruity aromas on the nose, with hints of macerated peach and cider, followed by leather, nutmeg and cloves. Tension between acidity and tannins on the palate, which is firm and shows very clear mineral note. Chianti Classico Docg Riserva 2012

88

PODERE CASTELLINUZZA Visivamente sfoggia nuance di granato pur nella grande trasparenza. Insieme al frutto, che è ciliegia, susina ed agrume, c’è un soffio salmastro, mineralissimo. Il sorso è caratterizzato da grande nervosità dei tratti duri con tannino, acidità e grip sapido che scaturiscono disegnando un profilo autentico e caratteristico del territorio. Minimalista. Very transparent appearance with garnet-red nuances. The nose offers fruity aromas of cherry, plum and citrus fruit, in addition to an intensely mineral, salty whiff. Very racy on the palate, with the tannins, acidity and savoury grip making the wine acquire a profile typical of the terroir. Minimalist-style.


CHIANTI CLASSICO RISERVA 2012, 2013

Extremely well-crafted wines, expressive of the terroir and recognizable

88

TERRAZZE Chianti Classico Docg Riserva 2013

CASTAGNOLI Rubino luminoso e compatto di buona trsparenza. Frutto rosso maturo accompagnato da fiori ed erbe medicinali balsamiche, spezie scure ed una sensazione di affumicatura. Ingresso in bocca lieve con la spinta acida che anticipa una buona struttura tannica ed una adeguata sensazione calorica. Coerente nella persistenza apprezzabile. Bright, deep and transparent ruby-red colored. The nose offers ripe red fruity aromas accompanied by flowers and balsamic and medicinal herbs, dark spices and a smoky sensation. A delicate entry on the palate with an acid edge that leads to a good tannic structure and a sufficient caloric sensation. Good consistency and persistence. MONSENESE Chianti Classico Docg Riserva 2012

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SAN LEONINO Si presenta rosso rubino con tratti di evoluzione. Confettura e foglia di the, anice stellato, liquirizia, cenno mentolato, fiori macerati, caramella di lampone, buona la successione dei profumi. Ha

un tannino evoluto integrato in un profilo lineare con bel frutto coerente di ottima compostezza. Ruby-red but still evolving in color. The nose shows aromas of fruit preserve and tea leaves, star anise, licorice, a mentholated hint, macerated flowers, raspberry candy, a good succession of aromas. Evolved and well-integrated tannins, a consistent profile, with lovely and neat fruity flavours. Chianti Classico Docg Riserva 2012

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VECCHIE TERRE DI MONTEFILI Veste che accenna al granato. Ciliegia matura al naso, intorno ci sono foglie di tabacco, cola, the al bergamotto. In bocca è molto ordinato, con buon tannino e freschezza dissetante, sviluppo semplice di buona beva, buona costruzione di insieme, piacevole e territoriale. Color verging on garnet-red. Ripe cherry on the nose, surrounded by tobacco leaves, kola nut, bergamot orange tea. Very neat on the palate, with good tannins and refreshing freshness, pleasant and expressive of the terroir. Chianti Classico Docg Riserva 2013

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LE MICCINE Tenue colorazione, naso composto fra floreale, fruttato e speziato con sentori molto delicati di

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lampone, rosa, elicriso e grafite; al gusto spicca la salda mineralità accompagnata da un’acidità importante che caratterizza il sorso coprendo la struttura tannica. Pale-colored. A floral, fruity and spicy bouquet with very delicate notes of raspberry, rose, helychrisum and graphite. Mineral on the palate with noticeable acidity that covers the tannic structure.

86

VALIANO Chianti Classico Docg Riserva 2012

FATTORIA DI VALIANO Rosso rubino acceso. L’olfatto spazia dalla ciliegia matura alla bacca di ginepro, un ricco corredo speziato, liquirizia, mallo di noce ed una nota carnosa. Ingresso energico in bocca, non nasconde la spinta calda che è equilibrata da un bel tannino ed un contrappeso fresco-sapido che conferisce slancio. Bright ruby-red colored. The nose ranges from ripe cherry to juniper berry, rich spicy notes, licorice, nut husk and a fleshy note. Vigorous entry on the palate, a warm edge balanced by the lovely tannins and a fresh-savoury counterweight that gives the wine a boost.


RISING STARS - top ten PREVIEW

ottimi vini che si impongono al top della denominazione

94

LORNANO Chianti Classico Docg Gran

Selezione 2012 LORNANO Affascinante nuance aranciata, veste d’antan. Naso raffinato con sensazioni balsamiche, di frutti di bosco maturi, spezie ben amalgamate, leggera impressione di tostatura. Ottima progressione gustativa, con tannini vellutati che rincorrono l’acidità. Finale di arancia sanguinella di ottima persistenza. Fascinating orange-red nuances, with the appearance of age. Elegant nose offering balsamic sensations, ripe soft fruit, well-blended spices, a slightly roasted impression. Excellent progression on the palate, with velvety tannins going after the acidity. VIGNETO SAN MARCELLINO ROCCA DI MONTEGROSSI Chianti Classico Docg Gran Selezione 2011

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ROCCA DI MONTEGROSSI Colore concentrato di tonalità rubino, consistente. Impatto floreale e fruttato, il lampone e la mora (bacche di rovo) si distinguono in uno stadio di ottima maturità. Ha pienezza di gusto senza opulenza, ottimo il gioco dinamico dell’acidità che sottolinea e nobilita la buona levatura

del tannino. Lungo e convincente il retrogusto variegato di frutta e spezie. Concentrated and thick ruby-red colored. Floral and fruity entry on the nose, with evolved aromas of raspberry and wild blackberry. Full on the palate without being opulent, excellent and dynamic acid play that highlights the excellent tannins. CASASILIA Chianti Classico Docg Gran Selezione 2013 POGGIO AL SOLE Veste di rubino denso con accenno granato. Intensi i profumi di amarena, mora, cannella, pepe, tabacco e cioccolato. Attacco potente con avvolgenza fruttata e richiami speziati, tannino levigato a bilanciare il calore, grande avvolgenza e lunga persistenza. Dense ruby-red colored with garnet-red undertones. Intense on the nose with aromas of sour black cherry, blackberry, cinnamon, pepper, tobacco and chocolate. Powerful attack on the palate with mouth-filling fruity flavours and spicy notes, smooth tannins balancing the warmth, very enveloping and long persistence. CRESPINE Chianti Classico Docg Gran Selezione 2011 VIGNOLE Color rubino pieno e consistente. Naso esube-

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rante di amarena sciroppata, mora in confettura, alloro, sensazione balsamica, tabacco biondo, legno di cedro e spezie che restano molto in sottofondo. In bocca è avvolgente e gustoso, lieve nel percorso di buona progressione verso un finale fruttato deciso. Full and thick ruby-red colored. Exuberant on the nose with aromas of sour black cherry in syrup, blackberry preserve, bay leaf, a balsamic sensation, Virginia tobacco, cedarwood and spices in the background. Mouth-filling and tasty on the palate, delicate progression towards the fruity and firm finish. BELLEZZA Chianti Classico Docg Gran Selezione 2012 GABBIANO Rosso granato di aspetto. Caramella di frutta al naso, seguita da un ventaglio di spezie, dalla cannella al pepe, alla noce moscata ed una nota carnosa. Esibisce grande potenza e volume di bocca con tannino smussato che cerca la morbidezza. Ha buona porsistenza e piacevolezza finale. Garnet-red colored. The nose offers fruit candy, followed by a range of spices, from cinnamon to pepper, nutmeg and a fleshy note. Strength and

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CHIANTI CLASSICO GRAN SELEZIONE 2011, 2012, 2013

Excellent wines ranking at the top of the appellation

volume on the palate with rounded-off tannins moving towards softness. Good persistence and pleasant on the finish. Chianti Classico Docg Gran Selezione 2011 CASA SOLA Fiori appassiti e tabacco accompagnano frutti rossi al naso con un pizzico di spezie e liquirizia. Si caratterizza per piacevolezza più che per struttura, tannino ben integrato e finale pepato. Un’interpretazione della Gran Selezione che bada meno al peso specifico e più alla semplicità di approccio. The nose shows aromas of wilted flowers and tobacco, accompanied by red fruit and a touch of spices and licorice. More pleasantness than structure on the palate, well-integrated tannins and peppery finish. A Gran Selezione version that pays more attention to the simplicity of approach than to specific gravity. IL PALAGIO Chianti Classico Docg Gran Selezione 2012

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IL PALAGIO DI PICCINI MONIA Veste di rubino vivido, discreto impatto olfattivo con un corredo di spezie ed erbe aromatiche che abbracciano un frutto evoluto, dalla confettura di visciole alla scorza d’arancio candita. Ha

un ingresso piacevole e disteso al palato e tannini importanti e decisi che marcano la chiusura. Lively ruby-red colored. Good entry on the nose with a range of spices and aromatic herbs that embrace evolved fruity aromas, from sour cherry preserve to candied orange rind. VIGNA CONTESSA LUISA Chianti Classico Docg Gran

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Selezione 2013 VILLA CALCINAIA Aspetto classicamente chiantigiano, rubino di bella tonalità, al naso ha petali macerati, humus e sottobosco, poi confettura di frutti di bosco e ciliegia sottospirito. Possiede buon tannino e grande struttura, con finale piacevole e balsamico di adeguata lunghezza. A typical Chianti wine appearance, lovely rubyred colored. The nose offers aromas of macerated petals, humus and underwood, followed by soft fruit preserve and cherry in alcohol. Good tannins and great structure, with a pleasant, balsamic and long enough finish. IL PICCHIO Chianti Classico Docg Gran

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Selezione 2012 CASTELLO DI QUERCETO Ha un colore profondo e consistente, al naso ha decise pennellate di cuoio, sigaro toscano,

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scorza d’arancio, cioccolato fondente, rabarbaro, china. Pienezza di gusto con tannino centrale voluminoso e finale deciso in cui riemergono il frutto ed il tabacco. Deep and thick colored. Strokes of leather, Tuscan cigar, orange rind, dark chocolate, rhubarb and cinchona on the nose. Full on the palate, with voluminous tannins and firm finish with fruity and tobacco notes coming back. OTTANTUNO Chianti Classico Docg Gran

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Selezione 2012 LUIANO Colorazione di un bel rubino che volge al granato, ricchezza floreale in anticipo su marasca e cannella. Vino di medio corpo con ottima sintonia di frezchezza e tannino, ricchezza di frutto in bocca e discreta persistenza che conduce ad un finale ordinato e coerente. Lovely ruby-red colored verging on garnet-red. Rich floral aromas on the nose, preceding notes of marasca cherry and cinnamon. Medium-bodied on the palate, with freshness and tannins in perfect harmony, rich fruity flavours and good persistence and consistent finish.


RISING STARS - top ten PREVIEW

fragranze di fiori e frutti che fanno apprezzare i vini e invogliano ad un nuovo sorso

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FATTORIA PETRIOLO Chianti Docg Riserva 2013 FATTORIA PETRIOLO Veste rubino con riflessi granato di buona vivacità. Profumi eleganti con note di mirtillo, mora, rosa, eucalipto, sottobosco, tabacco e cuoio. Assaggio succoso con un buon equilibrio gustativo e piacevoli ritorni di frutto, cioccolato e liquirizia. Ruby-red colored with lively garnet-red nuances. Elegant notes of blueberry, blackberry, rose, eucalyptus, underwood, tobacco and leather. Juicy and well-balanced on the palate, with pleasant notes of fruit, chocolate and licorice coming back. CASTELLO DEL TREBBIO Chianti Docg 2015

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CASTELLO DEL TREBBIO Rubino vivace con riflessi porpora di media intensità. Naso complesso e fine che spazia fra ciliegia, cassis, iris, note di sottobosco, grafite e vaniglia. Bocca di spessore dove acidità, tannino e frutti accompagnano il sorso in lunghezza. Lively ruby-red colored with purple-red nuances of medium intensity. Complex and fine on the nose with aromas ran-

ging from cherry and blackcurrant to iris and notes of underwood, graphite and vanilla. Intense on the palate, with the acidity, tannins and fruity flavours lingering long on the finish. FATTORIA DI POGGIOPIANO Chianti Docg 2015

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FATTORIA DI POGGIOPIANO Colore rubino trasparente con richiami porpora. Rosa e viola precedono sentori di lampone, ribes bianco, ciliegia e tarassaco. Vibrante al gusto con buona progressione, il finale di bocca ricorda le note olfattive accompagnate da una vena sapida. Clear ruby-red colored with purple-red hues. The nose offers aromas of rose and violet that develop into raspberry, whitecurrant, cherry and taraxacum. Vibrant on the palate with good progression of flavours, the finish is consistent with the nose, accompanied by a savoury note. BINDI SERGARDI Chianti Colli Senesi Docg 2015

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BINDI SERGARDI Si presenta rubino profondo e vivace. L’olfatto è improntato sulla piacevolezza, centrato su note fragranti di ciliegia e viola. In bocca ha un buon nervo guidato da snel-

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lezza e freschezza tipiche del territorio, buona persistenza gustativa. Deep and lively ruby-red colored. The nose is pleasant, revolving around fragrant notes of cherry and violet. Good grip on the palate, with the compactness and freshness typical of the terroir, good aftertaste persistence. BADIA DI MORRONA Chianti Docg 2015

84

BADIA DI MORRONA Trasparente rubino brioso. Apertura floreale di elicriso e violetta, seguite da lampone, mirtillo, arancia sanguinella e legno di sandalo. All’assaggio evidenzia una buona struttura sostenuta dalla freschezza, il ritorno fruttato completa il tutto. Lively and clear ruby-red colored. It opens on the nose with floral notes of helichrysum and violet, followed by raspberry, blueberry, blood orange and sandalwood. A good structure on the palate backed by freshness, with fruity flavours coming back and completing the picture.


Chianti Annate 2014, 2015, Riserva 2013

Floral and fruity aromas that invite you back for another sip

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FATTORIA LAVACCHIO Chianti Docg 2015

FATTORIA LAVACCHIO Vivido rubino scarico con accenni porpora sul bordo. Al naso troviamo rosa rossa, viola, lamponi e liquirizia. Al gusto ha prontezza e tannino elegante che permettono di aspettarsi un roseo futuro. Buona lunghezza con finale di china e frutti scuri. Lively pale ruby-red colored with purple-red hues at the rim. Red rose, violet, raspberry and licorice on the nose. Forward on the palate with elegant tannins promising well for the future. Lingering long with cinchona and dark fruit on the finish. TENUTA IL CORNO Chianti Colli Fiorentini Docg 2014

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TENUTA IL CORNO Veste rubino trasparente con riflessi granato. Aromi caratterizzati da marasca e violetta, accompagnati da note di ribes rosso, noce moscata e richiami ferrosi. Freschezza e trama tannica eleganti, buona lunghezza con ritorno fruttato al gusto. Clear ruby-red colored with garnet-red nuances. The nose offers aromas of marasca cherry

and violet, accompanied by notes of redcurrant, nutmeg and ferrous hints. Elegant freshness and tannic weave, long on the finish with fruity notes coming back on the palate. LE FONTI A SAN GIORGIO Chianti Docg 2015

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LE FONTI A SAN GIORGIO Vivace rubino pieno. Frutto che evidenzia la sua esuberante gioventù con susina e lampone appena maturi, seguiti da alloro, timo e viola mammola. All’assaggio ha una buona pienezza, guidata dalle durezze, chiude con un buon retrogusto fruttato. Intense and lively ruby-red colored. Fruity aromas on the nose, an indication of the wine’s exuberant youth, with ripe plum and raspberry, followed by bay leaf, thyme and violet. Full on the palate with some hardness, ending on a good fruity aftertaste. AGRICOLA TAMBURINI Chianti Docg 2015

83

AGRICOLA TAMBURINI Veste rubino viva di media intensità. Apre con mirtillo, mora, viola e note balsamiche di anice e liquirizia, seguono melissa e tarassaco.

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Tannino ancora vibrante con freschezza decisa caratterizzano la struttura, ritorno fruttato elegante. Lively ruby-red of medium intensity. It opens on the nose with blueberry, blackberry, violet and balsamic notes of anise and licorice, followed by lemon balm and taraxacum. Tannins still vibrant with freshness distinguish the structure, elegant fruity notes coming back on the palate. FATTORIA SELVAPIANA Chianti Rufina Docg 2014

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FATTORIA SELVAPIANA Nitido rubino acceso. Pennellate di ciliegia, cioccolato, viola, melograno e polvere da sparo accarezzano con delicatezza il naso. Il sorso raffinato sottolinea un tessuto di discreta fattura con retrogusto piacevolmente minerale di buona lunghezza. Bright and clear ruby-red colored. Strokes of cherry, chocolate, violet, pomegranate and gunpowder gently caress the nose. Elegant on the palate, showing a well-crafted texture with pleasantly mineral and long aftertaste.


RISING STARS - top ten PREVIEW

buona acidità, tannino presente ed elegante allo stesso tempo, con una base di frutto

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MESSAGGERO Vino Nobile di Montepulciano Docg 2013 MONTEMERCURIO Lampi granati su un rubino profondo. Anice, ciliegia, iris, legno di cedro e tabacco dolce si manifestano al naso. Personalità importante in bocca, tannino eccellente, ottima persistenza e corrispondenza gusto olfattiva con note di china sul finale. Deep ruby-red colored with garnet-red nuances. Anise, cherry, iris, cedarwood and sweet tobacco on the nose. A strong personality on the palate, excellent tannins, very good persistence and nose-palate consistency with cinchona notes on the finish. LE BERTILLE Vino Nobile di Montepulciano Docg 2013 LE BERTILLE Limpido rubino concentrato con lievi richiami porpora. Profumi di ciliegia, iris, legno di sandalo e mentolo si presentano in successione. Buona spalla acida e tannino guidano l’assaggio piacevolmente lasciando scie fruttate per lungo tempo. Clear and deep ruby-red colored with delicate purple-red hues. Aromas of cherry,

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iris, sandalwood and menthol in quick succession. Good acid backbone and tannins on the palate, with fruity notes lingering long on the finish. PAGLIARETO Vino Nobile di Montepulciano Docg 2013 LUNADORO Rubino lieve con riflessi granati. Note floreali di rosa rossa seguite sottilmente da ribes rosso, tabacco con accenni di vaniglia. Si presenta in maniera delicata poi manifesta la sua struttura con un tannino di spessore e richiami fruttati. Delicate ruby-red colored with garnet-red nuances. Floral aromas of red rose followed by delicate notes of redcurrant, tobacco and hints of vanilla. It opens delicately on the palate and then shows its structure with layered tannins and fruity notes. IL MACCHIONE Vino Nobile di Montepulciano Docg 2013 IL MACCHIONE Colore trasparente che tende al granato. Appena versato è schivo, poi esprime tutta la sua complessità con marasca, mirtillo,

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pot-pourri di fiori rossi, cioccolato, tabacco da pipa e pino silvestre. Tannino integrato, buona progressione nel gusto. Clear colored verging on garnet-red. A shy entry on the nose, and then it expresses all its complexity with aromas of marasca cherry, blueberry, red flower potpourri, chocolate, pipe tobacco and Scots pine. Wellintegrated tannins, good progression on the palate. AMORE MIO Vino Nobile di Montepulciano Docg Riserva 2012 CROCE DI FEBO Scarico rubino vivo con bordo granato. Ha un impatto di bella intensità con riconoscimenti di bacche rosse, violetta e spezie dolci avvolgenti. All’assaggio è avvolgente, si esprime con struttura piena e ritorni di frutta in chiusura di bocca. Bright and pale ruby-red colored and garnet-red at the rim. Intense entry on the nose with aromas of red berries, violet and sweet enveloping spices. Mouth-filling on the palate, it shows a full structure and fruity notes coming back on the finish.

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Vino Nobile di Montepulciano Annata 2013, Riserva 2012

Good acidity, noticeable and yet elegant tannins on a fruity ground

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IL CONVENTINO Vino Nobile di Montepulciano Docg Riserva 2012 IL CONVENTINO Veste rubino delicato con accenni granati. Aromi fini e avvolgenti che richiamano ciliegia sotto spirito, mora, violetta e polvere di caffè. Elegante e piacevole al sorso, dotato di buona struttura e persistenza con finale di frutti rossi. Delicate ruby-red colored with garnet-red nuances. Fine and enveloping aromas of cherry in alcohol, blackberry, violet and ground coffee. Elegant and pleasant on the palate, it shows good structure and persistence with red fruit on the finish. LE BÈRNE Vino Nobile di Montepulciano Docg 2013 LE BÈRNE Rubino acceso e luminoso di media intensità. Naso ritroso che lentamente si apre con ribes e viola fragranti, seguiti da pepe verde e liquirizia. Freschezza e tannino setoso accarezzano il palato, lasciando un retrogusto floreale e fruttato. Bright ruby-red colored of medium intensity. Subdued at first, the nose slowly evol-

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ves into aromas of redcurrant and violet, followed by green peppercorn and licorice. Freshness and silky tannins on the palate, leaving a floral and fruity aftertaste. LA CIARLIANA Vino Nobile di Montepulciano Docg 2013 LA CIARLIANA Nel bicchiere troviamo un giovane rubino che vira sul porpora. E’ caratterizzato da note di viola mammola, mirtillo e lampone con leggera noce moscata. Gusto elegante giocato su tannino fine e acidità che fanno spazio al frutto a centro bocca. Youthful ruby-red colored verging on purple-red. The nose offers notes of violet, blueberry and raspberry with a hint of nutmeg. Elegant on the palate, with fine tannins and acidity that make room for the mid-palate fruit. LA POIANA Vino Nobile di Montepulciano Docg Riserva 2012 IL MOLINACCIO Rubino vivace e scarico con riflessi granato. Profumi eleganti di lamponi, ribes rosso,

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rosa e cuoio. Impatto gustativo pieno, eleganza, tannino ancora ruvido ma di buona fattura, spinta acida e lunghezza gustativa caratterizzano l’assaggio. Lively and pale ruby-red colored with garnet-red nuances. Elegant aromas of raspberry, redcurrant, rose and leather. Full entry on the palate, elegance, still rough but well-crafted tannins, vibrant acidity and flavours lingering on the finish. LE BADELLE Vino Nobile di Montepulciano Docg 2013 LE BADELLE La veste del vino è rubino tenue e vivace con riflessi porpora. Naso elegante che varia da cannella a mora, da mirtillo a rabarbaro e violetta. Ingresso fruttato che abbraccia delicatamente il palato per poi manifestare la sua trama tannica. Delicate and lively ruby-red colored with purple-red nuances. An elegant bouquet ranging from cinnamon to blackberry, from blueberry to rhubarb and violet. Fruity and delicately mouth-filling entry on the palate, showing then all its tannic weave.

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RISING STARS - top ten PREVIEW

sensazioni di frutti esotici e sentori floreali molto pronunciati

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SAN BENEDETTO Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2013

SAN BENEDETTO Esordio sorprendente per la prima uscita della riserva! Al colore si presenta dorato con una luminosità sorprendente. Al naso esprime evidenti note di agrumi con riconoscimenti di cedro e limone. Si susseguono note fruttate di pesca, mela renetta e fiori gialli con un tocco vanigliato. Gusto ricchissimo , fresco, equilibrato e persistente. An amazing debut for the first reserve vintage! Golden colored and amazingly bright. The nose offers clear notes of citrus fruit with hints of citron and lemon, followed by fruity notes of peach, rennet apple and yellow flowers with a touch of vanilla. Very rich, fresh, well-balanced and persistent on the palate. CASANUOVA Vernaccia di San Gimignano Docg 2015 FONTALEONI Colore paglierino carico e lucente. Al naso eccelle per sensazioni floreali, fruttate, leggermente speziate, eleganti e complesse con nota minerale. In bocca regna l’equilibrio ed esprime una setosa nota di morbidezza e fumè sul finale . Assomi-

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glia a noti vini della Borgogna per le sue doti di inconfondibile eleganza. Deep and bright straw-yellow colored. An excellent bouquet of floral, fruity, slightly spicy, elegant and complex sensations with a mineral note. Well-balanced on the palate with a silky note of softness and smoky on the finish. It resembles well-known Burgundy wines because of its unmistakable elegance. ANGELICA Vernaccia di San Gimignano Docg 2013

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FATTORIA DI SAN DONATO Veste dorata con cenni sul bordo di oro antico di straordinaria lucentezza. Al naso è intenso, complesso con note floreali di ginestra, fruttate di pesca nettarina e chiude con un tocco di mallo di noce e cipria. In bocca esprime inconfondibile tipicità con un gusto deciso, di carattere con un finale sapido. Golden colored with extraordinarily bright old gold nuances at the rim. Intense and complex on the nose with floral notes of Spanish broom, fruity aromas of nectarine peach, ending on a hint of nut husk and face powder. Typical on the palate with intense flavors, personality and savoury finish.

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HYDRA Vernaccia di San Gimignano Docg 2015

IL PALAGIONE Mantello che richiama il paglierino carico e lucente. Il naso è esplosivo con un’anima fruttata di pesca gialla, cedro candito, ginger e erbe aromatiche come rosmarino . In bocca il vino è strutturato, di spessore ed avvolgente. Presenta un’ entusiasmante corrispondenza gusto-olfattiva. Intense and bright straw-yellow colored. Explosive on the nose with a fruity soul of yellow peach, candied citron, ginger and aromatic herbs such as rosemary. Well-structured, layered and mouth-filling on the palate. Exciting nose-palate consistency. SIGNANO Vernaccia di San Gimignano Docg 2015

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SIGNANO Paglierino lucente con riflessi verdolini. Il naso è fine e sottile con nota iodata e minerale in evidenza. Seguono le note floreali in particolare di biancospino seguite da una spettacolare nota speziata di zafferano. Al gusto è intrigante, saporoso e di gran corpo.


Vernaccia di San Gimignano Annata 2015, Riserva 2013

Intense tropical fruit and floral sensations

Bright straw-yellow colored with pale green nuances. Fine and subtle on the nose with a clear iodized and mineral note, followed by floral notes, in particular, whitethorn and a spectacular spicy note of saffron. Intriguing, tasty and full-bodied on the palate. CASA ALLE VACCHE Vernaccia di San Gimignano Docg 2015

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CASA ALLE VACCHE Giallo paglierino carico con bordo verdolino. Naso intenso caratterizzato da sensazioni fruttate di frutti esotici come frutto della passione e floreali di acacia e zagara. In bocca esprime un delicato equilibrio con un finale sapido e fresco. Deep straw-yellow colored and pale green at the rim. Intense on the nose with fruity sensations of tropical fruit, such as passion fruit, and floral notes of acacia and orange-blossom. Delicately balanced on the palate with a savoury and fresh finish. FATTORIA POGGIO ALLORO Vernaccia di San Gimignano Docg 2015

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FATTORIA POGGIO ALLORO Al visivo si presenta giallo paglierino carico. Olfatto discreto con evidenti note fruttate con

richiami di incenso e ananas. E’ un vino tradizionale con note di frutta secca e nettezza frescosapida di discreta lunghezza gustativa. Deep straw-yellow colored. Fruity notes on the nose with hints of incense and pineapple. It is a traditional wine with notes of dried fruit, freshsavoury sharpness on the palate and long lingering on the finish. Vernaccia di San Gimignano Docg 2015

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FORNACELLE La veste è paglierina con riflessi leggermente verdolini. Il vino ci sorprende per un naso fragrante di fiori e frutti con note inconfondibili di susina gialla, tiglio, e banana . Al gusto svela tutto il suo piacere con un finale sapido . Pulizia , freschezza, equilibrio sono le sue armi migliori. Straw-yellow colored with pale green nuances. A surprising bouquet of fruity and floral aromas with unmistakable notes of yellow plum, lime tree and banana. Very enjoyable on the palate and savoury on the finish. Cleanness, freshness and balance are its strong points.

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PODERE LE VOLUTE Vernaccia di San Gimignano Docg 2015

PODERE LE VOLUTE E’ un’inedita rivelazione dal colore paglierino . Naso fruttato, con uva spina, pompelmo, crosta di pane e lieviti in evidenza. Al gusto emerge la nota di mandorla che lo caratterizza insieme alla freschezza e la nota sapida sul finale. Straw-yellow colored. Fruity on the nose with aromas of gooseberry, grapefruit, breadcrust and yeast. An almond note on the palate, freshness and savouriness on the finish. LUCII LIBANIO Vernaccia di San Gimignano Docg 2015

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LUCII LIBANIO Al colore è un paglierino tenue. All’olfatto emergono le sensazioni fruttate di frutti esotici e delicati fiori bianchi. In bocca è riconoscibile per la sua freschezza e sapidità nonché per un’espressiva e inaudita piacevolezza. Pale straw-yellow colored. Tropical fruit and delicate white flower sensations on the nose. Fresh, savoury, expressive and pleasant on the palate.


wine world text Virginia Mammoli

Vernaccia 50 anni Doc

1966-2016. La Doc Vernaccia di San Gimignano compie 50 anni, un’occasione per incontrare Letizia Cesani Doc Vernaccia di San Gimignano is 50 years old, an opportunity to meet Letizia Cesani Il 3 marzo 1966 la Vernaccia di San Gimignano è stato il primo vino in Italia ad ottenere la doc, divenuta docg nel 1993. Il Consorzio festeggia in grande stile, e organizza un convegno in maggio. Presidente Cesani, ma quanti anni ha la Vernaccia? In realtà gli anni della Vernaccia di San Gimignano sono molti di più, nessun vino italiano vanta una storia così lunga. Si parla di Vernaccia a partire dal XIII secolo con una produzione importante nel periodo medioevale e rinascimentale. Quali sono i punti di forza della Vernaccia? La rarità di questo vitigno e le sue caratteristiche organolettiche, spesso riconducibili a quelle dei vini rossi per struttura e longevità, sono delle opportunità che ci consentono di avere una forte identità e quindi di fidelizzare i consumatori più attenti. Come è andata l’Anteprima che ha visto la Vernaccia festeggiare i suoi primi 50 anni di Doc? L’Anteprima 2016 ha testimoniato che la Vernaccia di San Gimignano è sempre più oggetto di interesse, dovuto al costante impegno del Consorzio nelle attività promozionali e all’aumentata qualità dei vini. Un bel traguardo, ma anche un momento di bilanci. La scelta di avviare il riconoscimento della Doc è stata un’intuizione straordinaria, per le ripercussioni qualitative sul prodotto e per l’impatto sul territorio e la compagine sociale. E’ iniziato un percorso che ha indotto i nostri produttori a diventare una vera comunità, che per raggiungere gli obiettivi comuni lavora insieme. Il cambiamento più recente operato dal Consorzio per favorire i suoi produttori? Per essere più vicini ai nostri produttori abbiamo una nuova sede operativa, facilmente raggiungibile da tutti, con spazi adeguati per svolgere l’ordinaria amministrazione e per la straordinaria. La Vernaccia all’estero? Oltre la metà della produzione viene esportata all’estero: l’export è pari al 52% del fatturato totale. Il principale mercato europeo è stato nel 2015 la Germania, seguito da Svizzera, Inghilterra, Olanda e Belgio. Ma il mercato più importante è quello americano, dove è andato oltre un milione delle 5,5 milioni di bottiglie prodotte nell’anno. Principi-guida di produzione? I nostri produttori hanno un unico obiettivo: la qualità.

March 3, 1966, Vernaccia di San Gimignano was the first wine in Italy to receive the DOC appellation, which became DOCG in 1993. The Consortium celebrated in grand style, and is organizing a conference in May. President Cesani, how old is Vernaccia? In actual fact, Vernaccia di San Gimignano is much older. No other Italian wine has such a long history. Vernaccia is mentioned from the 13th century onward, with significant production in the medieval and Renaissance periods. What are Vernaccia’s strong points? This wine’s rarity and organoleptic characteristics, often linked to varieties for red wine with structure and longevity, allow us to have a strong identity and therefore to win the loyalty of the more discerning consumer. How was the Preview for the celebration of Vernaccia’s first 50 years of DOC status? The Preview 2016 confirmed that Vernaccia di San Gimignano is garnering more and more interest, thanks to the Consortium’s constant efforts in promotional work and its efforts to increase the quality of the wines. It’s a wonderful milestone, but also a time to take stock. The decision to start DOC recognition was an extraordinary intuition. It had an impact on product quality, on the territory and on partners and shareholders. It was the start of a journey that made our producers part of a real community. In order to achieve common goals, they work together. What is the Consortium’s most recent change to promote its producers? To be closer to our producers, we have a new office, easily accessible to everyone, with enough space to do the ordinary and the extra work. The Vernaccia wine abroad? More than half the production is exported abroad: exports amounted to 52% of total sales. The main European market in 2015 was Germany, followed by Switzerland, England, Holland and Belgium. But the most important market is the US, where over a million of the 5.5 million bottles produced in the year were shipped. Guiding principles to production? Our producers have a single goal: quality.

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Vineyards all around the medieval town of San Gimignano


Chianti Classico vineyards


Anniversary text Teresa Favi

300 anni di Chianti

Nella culla delle più antiche famiglie del vino dove oggi ha luogo il nuovo Rinascimento del vino e del territorio The land where Tuscany’s oldest winemaking families were born and which is enjoying a new Renaissance Tutto il Chianti celebra quest’anno i suoi trecento anni di storia. Era il 24 settembre 1716, quando il Granduca Cosimo III de’ Medici decise di delimitare con un bando, per la prima volta nella storia, alcuni territori particolarmente vocati per la produzione di vini di alta qualità. Fra questi, i settecento chilometri quadrati di territorio dello specialissimo areale del Chianti Classico – tra i più belli e conosciuti al mondo – divisi ancora oggi tra le province di Firenze, Siena e che comprendono i territori interi di quattro comuni (Castellina, Gaiole, Radda e Greve) e in parte le superfici di altri cinque (Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, Barberino di Val d’Elsa e, in Val di Pesa, Tavarnelle e San Casciano). Siamo nella culla delle più antiche famiglie del vino, ma è anche nella terra in cui hanno avuto inizio le tappe più significative e avvincenti della moderna viticoltura italiana. “Uno dei miei antenati, Antonio Antinori, depositario generale di Cosimo III fu nominato membro della congregazione incaricata di redigere il famoso bando del 1716, a dimostrazione del riconoscimento della competenza in materia vinicola di questo personaggio”. Chi parla è Pietro Antinori, fautore dello scarto definitivo tra qualità e quantità che alla fine degli anni ‘60 ha dato il via alla rinascita del Chianti Classico. Il resto è storia più recente, ma non meno avvincente e proiettata nel futuro. Nel 1984 Il Gallo Nero ottiene la Docg che rappresenta il riconoscimento più alto per i vini italiani di qualità. Nel 1996 diventa una Docg autonoma, e le due denominazioni Chianti e Chianti Classico vengono di fatto separate. Poi nel 2014 “la svolta più importante degli ultimi decenni - sottolinea Filippo Mazzei, di una delle più antiche famiglie del Chianti Classico e Ceo della Marchesi Mazzei –, la valorizzazione dell’alto di gamma con l’introduzione della denominazione Gran Selezione, una nuova tipologia di vino che esalta la punta della piramide qualitativa e che rappresenta un unicum nella storia delle denominazioni nel nostro Paese”. “Una scelta necessaria anche se difficile, che insieme alla capacità di produrre vini di qualità sempre più alta, alla coerenza col territorio, alla difesa delle origini sempre e comunque, ci ha permesso di arrivare a vendere quasi 40 milioni di bottiglie delle quali l’80% all’estero, in oltre 70 paesi”, spiega Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio del Chianti Classico. Una vitalità

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This year, the Chianti Classico area celebrates its 300 years of history. On September 24, 1716, Grand Duke Cosimo III de’ Medici issued an edict which, for the first time, set the boundaries of the region that was considered to be ideal for the production of high-quality wines. An area of 700 square kilometers- among the world’s best-known and most beautiful regions- divided between the provinces of Florence and Siena and including the whole territory of the four towns of Castellina, Gaiole, Radda and Greve and part of the territory of Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, Barberino Val d’Elsa and, in the Val di Pesa area, Tavarnelle and San Casciano. It is the cradle of Tuscany’s first and oldest winemaking families, but it is also the land where modern Italian winegrowing was born and developed. “One of my ancestors, Antonio Antinori, who served as general depositary for Cosimo III, was appointed member of the congregation which had been entrusted with the task of drawing up the famous 1716 edict , as further evidence of his expertise in the winegrowing field”, says Piero Antinori, the first to make a clear distinction between the quality and quantity of wine and the man who can take the credit for the Chianti Classico’s renaissance in the late sixties. The rest is more recent history, but fascinating all the same. In 1984, the Gallo Nero area was granted the DOCG status, which is the highest recognition for Italian quality wines. In 1996, it became an autonomous DOCG zone and Chianti and Chianti Classico became two separate appellations. “2014 marked the turning point in the history of the Chianti Classico- says Filippo Mazzei, a member of one of the oldest Chianti Classico families and CEO of the Marchesi Mazzei winery- with the introduction of the Gran Selezione appellation, the new top-level Chianti Classico wine category, which is also a unique example in the history of our country’s wine appellations”. “A difficult, yet necessary, step toward producing increasingly high-quality wines which, along with the protection of our history and heritage, has allowed us to sell about 40 million bottles, 80% of which abroad, in over 70 countries”, says Sergio Zingarelli, president of the Chianti Classico Consortium. Therefore, a vitality deeply rooted in the history of this land, “which has always had enough intrinsic


Chianti Classico Vineyards



anniverasy

From above clockwise: Andrea Cecchi, Filippo Mazzei, Piero Antinori, Sergio Zingarelli, Francesco Ricasoli Il 24 settembre 1716 Cosimo III de’ Medici delimita con un bando, alcuni territori vocati per la produzione di vini di alta qualità. Una Doc ante-litteram On September 24, 1716, Cosimo III de’ Medici issued an edict which set the boundaries of the region. A DOC zone ahead of its time

connaturata alla sua storia dunque “che ha sempre saputo trovare stimoli di rinnovamento nella reinterpretazione dinamica della sua tradizione e del legame stretto fra il suo vitigno principale, il Sangiovese, e il terroir”, dice Francesco Ricasoli della Barone Ricasoli, pronipote del ‘barone di ferro’, quel Bettino Ricasoli che al Castello di Brolio, nell’Ottocento, definì e dettò le regole enologiche per primo il moderno Chianti Classico. “Chianti Classico è un vino ma è anche un territorio - aggiunge Andrea Cecchi, a capo dell’omonima azienda insieme al fratello Cesare – e l’instancabile lavoro fatto negli anni dai produttori, con il reimpianto dei vigneti, la valorizzazione dei diversi terroir e il recupero di casolari, ha reso questa zona una delle più antiche aree di produzione da visitare”. Oggi il Chianti Classico è un locus amoenus che coniuga una tra le più elevate culture del territorio, del vino e dell’offerta turistica, grazie alla simbiosi unica tra le sue profonde radici storiche e l’esemplare spinta verso l’innovazione, due facce della stessa medaglia che qui convivono abilmente da secoli. Lungo i suoi pendii assolati dove la natura sembra essere stata più disposta all’arte che altrove, si intrecciano i vigneti a Sangiovese - l’uva principe del Chianti Classico - ai castelli antichi, le severe abbazie medievali alle cantine straordinariamente disegnate dai grandi architetti contemporanei. Tra le iniziative per i festeggiamenti dei 300 anni dalla prima perimetrazione del territorio vinicolo, anche la tappa a cronometro del Giro d’Italia (il 15 maggio, sul percorso di 42 chilometri Radda-Greve), una mostra sulla sua storia che andrà a integrare quella già allestita negli spazi museali del Convento di Radda in Chianti a Casa Chianti Classico, dal titolo Feeling Chianti Classico, (via del Convento, 1, Radda in Chianti) e un convegno a Palazzo Vecchio a Firenze, seguito da un concerto all’Opera di Firenze il 24 settembre 2016, giorno del bando di Cosimo III.

resources to renew itself, in the dynamic reinterpretation of tradition and of the deep bond between its main grape variety, Sangiovese, and the terroir”, says Francesco Ricasoli of the Barone Ricasoli winery, the great-grandson of the famous Bettino Ricasoli, the so-called Iron Baron who, at his Castello di Brolio in the 1800s, created the modern recipe of Chianti Classico wine. “Chianti Classico is a wine but also a regionsays Andrea Cecchi, who runs the family-owned winery alongside his brother Cesare- and the untiring work of wine producers over the years, along with the renovating of farmhouses, the replanting of vineyards, the promotion of the different terroirs, has made this area one of Italy’s oldest winegrowing regions worth visiting”. Today, the Chianti Classico area is a locus amoenus, which combines wine culture and tourist hospitality, owing to the symbiosis between its deep historical roots and its proactive approach towards innovation, two sides of the same coin which have been coexisting brilliantly for centuries. Along its sun-kissed hillsides, where nature seems to have been etched in with a paintbrush, the vineyards planted with Sangiovese- the Chianti Classico’s main red grape- alternate with ancient castles, austere medieval abbeys and wineries designed by the greatest contemporary architects. Among the events planned for the celebration of the Chianti Classico’s 300th anniversary are the Giro d’Italia’s time trial ( on May 15th, the 42-km Radda-Greve race), an exhibition on the Chianti Classico’s history, titled Feeling Chianti Classico (1 Via del Convento, Radda in Chianti), in addition to the other exhibition held at the Museum of the Convento di Radda in Chianti at Casa Chianti Classico, and a conference held at Palazzo Vecchio in Florence, followed by a concert at Opera di Firenze on September 24, the day Cosimo III’s edict was issued 300 years ago.

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Above, a view of the Castle of Brolio in Gaiole in Chianti. Below, the new Antinori winery in Bargino


wine tasting text Massimo Castellani - photo Dario Garofalo

“Siepi” style

Una verticale di sei grandi annate, dal 1995 ad un’anteprima 2013, a Fonterutoli, nel regno dei Marchesi Mazzei A vertical tasting of six great vintages, from 1995 to 2013, at Fonterutoli, in the Marchesi Mazzei’s kingdom Un podere posto nel popolo di Santa Maria a Siepi nella podesteria di Radda che consisteva di una casa con terre lavorative, boscate: un pezzo di terra contigua alla casa, olivata, vitata e querciata, lavorativa e soda di staiora n. 6 in circa. Così recitava un atto del 1435 in cui si elencavano le sustantie che Madonna Smeralda Mazzei possedeva grazie al marito Piero da Fonterutoli, che morì prematuramente. Questo documento appunto attesta già la presenza di una vigna in Siepi, denotando una lontana vocazione di questo terreno, facendolo annoverare fra i vigneti censiti più antichi d’Italia. Il toponimo fa riferimento alla presenza nel Quattrocento in questo appezzamento di siepi utilizzate per definire i terrazzamenti delle varie colture. Oggi la famiglia Mazzei, alla ventiquattresima generazione di vignaioli, ha mantenuto e preservato il valore del vigneto di Siepi. Il Sangiovese di questa vigna per la sua specificità e carattere è stato utilizzato da numerosi viticoltori toscani, che vennero a prendersi i tralci di vite come innesti nei loro poderi. Siepi, che ha sempre generato vini di struttura superiore ed eleganti, è stato il vigneto col quale è iniziato il lavoro di selezione massale che oggi vanta Castello di Fonterutoli. La vigna di Siepi è un’isola verde contornata dal bosco, posizionata fra i 230 e 250 metri s.l.m., con un’ampiezza di 14 ettari, con esposizione a sud e sud-ovest. Il suolo è composto da argille plioceniche al 25-30% e terreni calcarei di alberese, con un calcare attivo al 18%. Queste argille frammiste ad alberese, trattengono acqua e non permettono un eccessivo stress idrico nelle stagioni estive al Sangiovese. Questo terroir conferisce naturalmente, grazie alla ricchezza di minerali, colore e sapidità al vino prodotto. All’inizio degli anni Ottanta la famiglia Mazzei ha avuto l’intuizione di impiantare Merlot, quale complementare al Sangiovese in sostituzione del Canaiolo Nero. Il palcoscenico per questo vitigno bordolese fu proprio il terreno di Siepi e proprio nel 1992 nacque il nuovo e rivoluzionario blend di Sangiovese e Merlot in uguali porzioni, proprio portando il nome della fortunatissima e prestigiosissima vigna di Siepi. Da quel 1992 ad oggi sono passate 21 uscite di questo vino. Solo 6 ha della vigna Siepi sono dedicati per la produzione dell’omonimo vino. Dal 2010 sono utilizzati solo i cloni e biotipi di Sangiovese selezionati nel tempo dall’azienda, dando un valore aggiunto a tutti i vini di Fonterutoli. Modalità produttive di Siepi: per il Sangiovese macerazioni che variano da vendemmia a vendemmia da 16 a 21 giorni, mentre per il Merlot da 14 a 18 giorni. Mentre per la maturazione in legno è stata sempre in barrique fino al 2010 con variabili per il Sangiovese, 15-16 mesi, e per il Merlot, 16-18 mesi. Dopo il 2010 l’affinamento è stato portato a 18 mesi per entrambe le due tipologie di vino con la sola differenza che il sangiovese ha avuto un elevage in tonneau.

An estate located in Santa Maria a Siepi, in the jurisdiction of the podestà of Radda, consisting of a “house with arable land and woodland: a plot of land adjoining the house, planted with olive trees, vineyards and oaks, arable and measuring about 6 staiora”. This 1435 document listed the sustantie (possessions) Madonna Smeralda Mazzei had inherited from her husband Piero da Fonterutoli, who had died young. The document also testifies to the existence of a vineyard in Siepi, one of Italy’s oldest registered vineyards, which proves that the area’s tradition and culture of winegrowing goes back for centuries. The place-name Siepi refers to the hedges used, back in the 1400s, to mark the boundary of the various terraced fields. The Mazzei family, now the twenty-fourth generation of winegrowers, still goes on making wine from the Siepi vineyard, which is planted with Sangiovese grapes. Many other Tuscan winegrowers have used vine-shoots from this vineyard to graft onto their own plants. The Siepi vineyard, which has always given structured and elegant wines, is the one from which Castello di Fonterutoli winery began its massal selection. The Siepi vineyard is a green island surrounded by woods, located at 230 to 250 meters above sea level, extending over an area of 14 hectares, with exposure to the south and south-west. The soil contains 25-30% of Pliocene clays and Alberese limestone, with up to 18% active limestone. This mix of clay and Alberese limestone allows the soil to retain water and prevent the Sangiovese grapes from suffering from water stress in summertime. The soil, rich in minerals, makes the wine acquire color and savouriness. In the early eighties, the Mazzei family had the insight to plant Merlot grapes, which are complementary to Sangiovese, in place of the Black Canaiolo variety. This Bordeaux variety was planted in the Siepi area and, in 1992, a new and revolutionary 50/50 blend of Sangiovese and Merlot was created and named after the fruitful and famous Siepi vineyard. 21 vintages of this wine have been released so far since 1992. Only six hectares of the Siepi vineyard are devoted to the production of the Siepi label. In 2010, the winery began using only Sangiovese clones and biotypes selected over the years, giving an added value to all Fonterutoli wines. Siepi wine is produced as follows: Sangiovese grapes undergo maceration for 16 to 21 days, according to the vintage, while Merlot grapes for 14 to 18 days. Up to 2010, 15-16 months of ageing in barriques were required for the Sangiovese, and 16-18 months for the Merlot. Since 2010, both varieties have been ageing for 18 months, the only difference being that the Sangiovese has seen élevage in tonneaux barrels.

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Our tour of the Fonterutoli winery and the vertical tasting of Siepi wines, conducted by Francesco Mazzei (above, to the right)


wine tasting

1995 2010

1999 2012

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2006 2013


wine tasting by AIS Toscana commission

1995 Il vino si veste di un granato intenso, con un profumo intrigante con immediate note di frutta sotto spirito, tabacco e caffè. L’impressione olfattiva si amplia con cannella e chiodi di garofano per poi svelarsi con sentori di sottobosco e terra bagnata, la chiusura aromatica è lasciata in mano a profumi mentolati. Il gusto è sorprendentemente fresco e dinamico. I tannini sono integrati e distendono nel finale creando equilibrio. La chiusura di bocca è sapida con aromi persistenti di arancio amaro e chinotto. The wine is intensely garnet-red colored, with an inviting bouquet of fruit in alcohol, tobacco and coffee. The nose broadens to give aromas of cinnamon and cloves and then reveals hints of underwood and damp soil, ending on mentholated notes. Amazingly fresh and dynamic on the palate. Savoury on the finish with persistent aromas of sour orange and chinotto.

1999 E’ un granato di buona luminosità. All’approccio olfattivo è un po’ sotto tono, ma è solo un’impressione perché si apre un po’ per volta sprigionando sentori di tamarindo e cioccolato amaro, caramella alla frutta ed un fruttato di prugna essiccata. Sulle note della dolcezza odorosa si dipanano sentori di pout-pourri di rosa. Al gusto è elegante con tratti femminili, una gentilezza di bocca tutta declinata nella sottigliezza, equilibrio e sapidità finale, denotando grande bevibilità. La chiusura aromatica ricorda tabacco e spezie dolci. Bright garnet-red colored. Entry on the nose is a bit subdued, but it is only the first impression, as it slowly opens up to offer aromas of tamarind and dark chocolate, fruit candy and a fruity note of dried plum. Sweet notes of rose potpourri follow. Elegant on the palate, with feminine traits, gentle, thin, wellbalanced and savoury on the finish.

2006 Bellissima trama rubino-granata. Intenso

all’olfatto, offre chiare note di amarena sciroppata, caramella al lampone e cioccolato amaro, rabarbaro, spezie dolci e un tocco boisé.. Ulteriori approcci olfattivi confermano le trame fruttate con sentori floreali di pout-pourri e tostatura di caffè. L’ingresso in bocca è morbido, un equilibrio che è conquista del tempo trascorso in bottiglia. Chiude determinato da un carezzevole tannino. Gli aromi di bocca sono corrispondenti con i profumi riconosciuti all’olfatto. Beautifully ruby-garnet red colored. Intense on the nose, it offers clear notes of sour black cherry in syrup, raspberry candy and dark chocolate, rhubarb, sweet spices and a touch of wood. The fruity nose evolves into floral notes of potpourri and roasted coffee. Entry on the palate is soft and the balance is given by bottle-ageing. Firm on the finish with caressing tannins. Nose-palate consistency.

2010 Rubino pieno e di grande trama, si apre su profonde sensazioni di amarena e granatina, con riverberi floreali di viola e rosa bulgara, si amplia con sentori di tabacco biondo e cuoio per poi cedere e sentori di grafite e spezie dolci. Accarezza il palato con una buona fruttosità e per niente monotono si modula dinamicamente con una buona tensione fresca data da un Sangiovese di ottima personalità. Ottimo e didascalico è il comportamento del tannino. La chiusura di bocca è ancora fruttata con sfumature di arancio. Thick ruby-red colored. It opens on the nose with sensations of sour black cherry and grenadine, with floral notes of violet and Bulgarian rose that develop into aromas of Virginia tobacco, leather and notes of graphite and sweet spices. Caressing on the palate with fruity flavours but not in the least monotonous, it plays dynamically with good fresh tension given by the Sangiovese with strong personality.

2012 Il colore è un rubino spesso. Impetuoso è l’olfatto con un esuberante dolce fruttato di

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amarena sciroppata e gelso nero, ancora poi frutto con gelatine al lampone e mora. Dopo questo esordio monolitico legato al frutto si apre a nuances tostate di caffè e china e speziate di vaniglia per poi mitigarsi con profumi balsamico-mentolati. Si propone in bocca con una potenza ben bilanciata da una spalla acido-sapida, che lo rende gustoso. Il tannino è ancora esuberante. La persistenza aromatica ripropone note mentolate e balsamiche. Thick ruby-red colored. Impetuous on the nose with exuberant, sweet, fruity notes of sour black cherry in syrup and black mulberry, and then fruit again with raspberry and blackberry jelly. It then develops into roasted nuances of coffee and cinchona and spicy notes of vanilla, ending on balsamic-mentholated aromas. Strength on the palate balanced by the acid-savoury constituent, which makes it tasty. The tannins are still exuberant. Aromatic persistence with mentholated and balsamic notes coming back.

2013 anteprima Rubino cupo con riflessi purpurei, esprime un bouquet dolce con un approccio vanigliato e fruttato di ciliegia matura. Il floreale non manca all’appello con il consueto corredo di rosa e viola. Aprendosi tinge di note più scure: mora, mirtillo, legno di cedro e liquirizia. Al gusto mostra tutta l’irruenza giovanile, con dei tannini un po’ sopra le righe, denotando un vero cavallo di razza! Questa bocca vibrante si modula anche di una scia fruttata di vera personalità, che permettono un approccio gustoso e di carattere. Deep ruby-red colored with purple-red nuances. A sweet bouquet of vanilla and fruity aromas of ripe cherry. Floral notes of rose and violet. It then develops into darker notes of blackberry, blueberry, cedarwood and licorice. It shows all its youthful vehemence on the palate, with tannins a bit over the top, but it’s definitely a purebred! A vibrant palate with a fruity personality proving its tastiness and character.


wine tasting text Barbara Massai, Emiliano Bogani

Vino come me

Marco Keller a Logonovo. Una scelta anticonvenzionale nel cuore del territorio ilcinese An unconventional choice in the heart of the Montalcino area Marco Keller’s Montalcino adventure started by chance in 2003, when he learned of the auctioning of a large lot in the Castelgiocondo area. He decided to take part. With his successful bid, he bought the Logonovo property (www.logonovo.it). Vines had never been planted on the farm, but today it is 11 hectares of Sangiovese, Syrah, Merlot, Petit Verdot and Sagrantino. Because Dr. Keller, pragmatic and highly entrepreneurial, decided not to produce Brunello or the “usual” cabernet. Aware of being the new to the group of historical Montalcino names and assisted by the oenologist Roberto Cipresso, he preferred not to be bound by overly strict rules and make the “wine the way he liked”, experimenting every year with grapes and timings in aging, following the seasonal trend. Moreover, all the grapes are vinified separately before reposing in barrels. In 2008 came the first Logonovo label, a pure Merlot, but from the following harvest he preferred to assemble the five grape varieties and also create a second IGT exclusively dedicated to the grapes that proved to be the best. In the new winery, built with low environmental impact using renewable energy, we were able to appreciate the different vintages of Logonovo, as well as the Sangiovese 2010 and 2012, the Syrah 2011 and Sagrantino 2013, with its seductive bouquet and wellsoftened tannins. These wines have great elegance, a faithful expression of the character and uniqueness of an area and their maker. In recent years an entire vineyard has been allocated for the production of Malbec, a debut anticipated with great curiosity..

L’avventura di Marco Keller a Montalcino inizia per caso nel 2003, quando venuto a conoscenza della messa all’asta di un ampio lotto nella zona di Castelgiocondo, decide di parteciparvi e, con un’offerta fortunata, si aggiudica la proprietà di Logonovo (www.logonovo.it). Il podere, dove non era mai stata coltivata la vite, si compone oggi di 11 ettari allevati a Sangiovese, Syrah, Merlot, Petit Verdot e Sagrantino, perché Keller, persona pragmatica e di grande capacità imprenditoriale, ha deciso di non produrre Brunello o il “solito” Cabernet. Conscio di essere l’ultimo arrivato fra i nomi storici dell’area ilcinese e coadiuvato dall’enologo Roberto Cipresso, ha preferito non legarsi a un disciplinare sentito troppo stretto e di fare il “vino come piace a lui”, sperimentando ogni anno uvaggi e tempi di affinamento, assecondando l’andamento stagionale. Inoltre tutte le uve sono vinificate singolarmente prima di riposare in barrique. Nel 2008 esce la prima etichetta di Logonovo, un Merlot in purezza, ma dalla vendemmia successiva si preferisce assemblare i cinque vitigni coltivati e dare vita anche a un secondo Igt dedicato esclusivamente all’uva migliore. Nella nuova cantina, realizzata a basso impatto ambientale sfruttando energie rinnovabili, abbiamo potuto apprezzare le varie annate di Logonovo, oltre al Sangiovese 2010 e 2012, il Syrah 2011 e il Sagrantino 2013 dal bouquet seducente e dal tannino ben addolcito. Vini dotati di grande eleganza, fedele espressione del carattere e dell’unicità di un territorio e del loro produttore. Negli ultimi anni è stato destinato un intero vigneto alla produzione del Malbec, di cui aspettiamo con grande curiosità il debutto.

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wine tasting by AIS Toscana commission

LOGONOVO IGT 2009 Sangiovese 43%, Merlot 20%, Syrah 20%, Petit Verdot 10% e Sagrantino 7% - 14% Vol. Manto rubino. Profumi eleganti di prugna, ciliegia sotto spirito, uvetta, viola appassita, tabacco da pipa e cioccolata che introducono il raffinato e persistente equilibrio di bocca. Finale fruttato e leggermente amaricante. Ruby color. Elegant aromas of plum, cherries, raisins, dried violet, pipe tobacco and chocolate that introduce the refined and persistent balance in the mouth. A fruity and slightly bitter finish. 2010 Sangiovese 54%, Merlot 24%, Syrah 8%, Sagrantino 7% e Petit Verdot 7% - 14,5% Vol. Rubino intenso e profondo. L’estrema piacevolezza del ribes e del mirtillo è impreziosita da note di china, sottobosco, macchia mediterranea e spezie dolci. L’impatto gustativo è potente, dal tannino di gran carattere. Intense deep ruby. The extreme pleasure of

currant and cranberry is enhanced by notes of cinchona, undergrowth, Mediterranean brush and sweet spices. The impact on tasting is powerful, with tannins of great character. 2011 Sangiovese 45%, Merlot 35%, Petit Verdot 13% e Syrah 7% - 14,5% Vol. Veste rubino vivo. Incantevole bouquet di mora, amarena, rosa appassita, incorniciato da ricordi di felce, mirto e sentori erbacei. Al gusto è piacevolmente equilibrato, sinergico e dinamico. Buona persistenza e finale morbido. Vivid ruby. Enchanting bouquet of blackberry, black cherry, dried rose, framed by memories of fern, myrtle and herbal hints. The taste is well balanced, synergistic and dynamic. Good persistence and smooth finish. 2012 Sangiovese 44%, Merlot 28%, Sagrantino 12%, Syrah 10% e Petit Verdot 6% - 14,5% Vol. Rubino scuro. Piccoli frutti neri, cacao, chinotto, tabacco dolce ed erbe aromatiche,

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accompagnano il sottofondo vegetale, specchio della vendemmia leggermente anticipata. Al sorso è succoso, la raffinata trama tannica e la viva freschezza donano persistenza e piacevolezza nel finale sapido. Dark ruby. Small black berries, cocoa, bitter orange, sweet tobacco and herbs, accompanied by the vegetable substrate, mirror the slightly early harvest. The taste is juicy. The fine tannins and lively freshness give it persistence and a pleasant savory finish. 2013 Sangiovese 50%, Merlot 35%, Syrah 8%, Petit Verdot 5% e Sagrantino 2% - 14% Vol. Rubino vivace e luminoso. Ribes, lampone, macchia mediterranea e pietra focaia, aggraziati da ricordi di vaniglia. Bocca verticale caratterizzata da vivida freschezza e tannino ancora esuberante a garantire sicura longevità. Lively bright ruby. Currant, raspberry, Mediterranean underbrush and flint, graceful with hints of vanilla. Mouth characterized by vivid freshness and still exuberant tannins that ensure certain longevity.


wine tasting text Luca Radicchi

Sangiovese in verticale

Crognolo della Tenuta Sette Ponti. Se è vero che il vino nasce in vigna, un grande vino può nascere solo in un grande territorio If wine is born in the vineyard, then a great wine must be born in a great land Quello della Tenuta Sette Ponti, nel Valdarno Superiore, fu ritenuto tra i più importanti della Toscana già da Cosimo III de’ Medici, quando nel 1716 individuò le zone a maggior vocazione del Granducato, ancor prima che i francesi facessero qualcosa del genere oltralpe. Sotto la esigente guida di Antonio Moretti Cuseri, in un terreno armonicamente composto da argilla, sabbia, calcare e galestro, ad una altitudine intorno ai 300 metri, 50 ettari di vigneto vengono condotti secondo i rigidi dettami della coltivazione biologica. L’obiettivo è quello di coniugare alta densità di impianto, cordone speronato e basso numero di gemme per pianta, per ottenere, dopo un’accurata selezione, uve idonee a donare vini unici per eleganza, struttura, capacità di invecchiare e meravigliosi sentori fruttati. E’ la filosofia aziendale: ottenere uve di pregio, sane, perfette, concentrate, mature ed equilibrate, come punto di arrivo e non di partenza, per ottenere grandi vini. Questi ne saranno una inevitabile conseguenza. Gli interventi in cantina sono tesi al mantenimento delle caratteristiche di base dei grappoli e l’uso della barrique dona morbidezza e aggiunge speziature, senza prevaricare le peculiarità fruttate e varietali delle uve; ne derivano vini complessi e di classe. In tale contesto, il Sangiovese è naturalmente chiamato a recitare un ruolo da protagonista: glielo impongono la stessa storia della Toscana, la collina, il terreno, i venti che arieggiano e rinfrescano le estati assolate, rendendo le uve mature, sane e ricche in acidità, tutti presupposti necessari per ottenere vini potenti ed eleganti, ma soprattutto identitari e riconoscibili.

The wine of Tenuta Sette Ponti in the Upper Valdarno was considered one of the most important Tuscan wines by Cosimo III de’ Medici, when in 1716 he outlined the precise wine-making boundaries within the grand duchy, even before the French did something similar beyond the Alps. Under the exacting guidance of Antonio Moretti Cuseri, in a terrain harmoniously composted of clay, sand, limestone and marl, at an altitude of around 300 meters, 50 hectares of vineyards are managed according to the strict mandates of organic cultivation. The goal is to unite high density planting, spurred cordon and a low number of buds per plant, and after careful selection obtain grapes suited to enhancing unique wines in terms of elegance, structure, aging, and wonderful fruity aromas. The company philosophy is: to obtain quality grapes, healthy, perfect, concentrated, mature and balanced, as the final destination rather than starting point, in order to make great wines - the inevitable result. Efforts in the cellar are aimed at preserving the basic characteristics of the grape clusters, and the use of barriques lends mellowness and adds spiciness without altering the fruity, varietal distinctiveness of the grapes; complex, elegant wines are the result. In this context, Sangiovese naturally takes on a lead role, as imposed by the very same Tuscan history, the hills and terrain, the cooling winds in sun-drenched summer which mature the grapes, rendering them healthy and rich in acidity—all necessary to obtain compelling, elegant wines, but above all recognizable wines with identity.

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wine tasting by AIS Toscana commission

Crognolo Toscana Igt Tenuta Sette Ponti Sangiovese in prevalenza con piccole aggiunte di Merlot e Cabernet Sauvignon Made with Sangiovese grapes and small additions of Merlot and Cabernet Sauvignon, at 250 meters altitude, with a yield of 45 quintals per hectare. Fermented under controlled temperature for 20 days and then aged in French barriques.

2011 Rubino discretamente fitto lascia spazio a qualche lampo granato che attrae verso il bordo del bicchiere e li ci si perde volentieri tra note di ciliegia calda e matura, fiori essiccati, macchia mediterranea, eucalipto e liquirizia. Al gusto il vino colpisce per l’equilibrio dinamico, dove una calda avvolgenza contende gli spazi ad una trama tannica piacevolissima. Nel finale il vino letteralmente accelera, sfoggiando sapidità, mineralità e ritorni fruttati. A rather dense ruby red that does not overpower the zing of garnet drawn to the wine glass rim, where one gets willingly lost among notes of

warm, ripe cherry, dried flowers, Mediterranean maquis, eucalyptus and liquorice. A taste striking for its dynamic balance, where a welcoming warmth contends for space with pleasant tannins. The finish literally accelerates, bursting with tanginess, minerality, and fruity encores.

2012 Scivola nel bicchiere con andamento lento e compassato tingendo il vetro di rubino. L’olfatto delinea un insieme di grande profondità ed ampiezza, in un susseguirsi di marasca, mora e sentori floreali, che aprono a spunti terziari e balsamici, con liquirizia, cuoio, tabacco e soffi minerali. In bocca il vino è deciso, ampio e potente, con tannini al contempo fitti e fini ed una freschezza grande protagonista, che assicura una bocca succosa e fruttata ed un finale lungo ed appagante. Glides into the glass with a slow, measured pace, tinging the glass ruby red. The aroma outlines an array of great depth and breadth, in a sequence of marasca cherry, blackberry, and floral fragrances that proceed to a tertiary, balsamic acidity, with liquorice, tanned leather, tobacco and whiffs of mineral.

On the palate this wine is decisive, full and potent, with tannins simultaneously dense and fine and a prominent freshness, which assures a fruity, juicy mouth-feel and long, satisfying finish.

2013 Rubino con pigri ricordi porpora, anticipa una elegante sequenza di profumi, timonata da ciliegia, mirtillo e scorza di arancia. Quindi si modula su raffinati toni di viola ed accenni minerali, per finire su di un corredo speziato, peraltro già ben integrato. L’ingresso in bocca, teso e vibrante, dimostra tutta la sua gioventù ma anche la sua stoffa ed il suo enorme potenziale evolutivo. Il finale è profondo, piacevole ed appagante, con forti richiami alle note del frutto. Ruby red with languid hints of purple, this wine reveals an elegant sequence of fragrances, led by cherry, blueberry and orange zest. Next it varies with refined violet hues and hints of mineral, finishing with a spicy suite, one well-integrated as well. On the palate, taut and vibrant, it reveals its youngness but also its enormous potential to evolve. The finish is deep, pleasant and satisfying, with strong recollections of fruity notes.


wine tasting text Matteo Parigi Bini - photo Dario Garofalo

Tu sei una cosa grande per me

Una verticale di Lombrone a ColleMassari nel Montecucco e l’incontro speciale con Claudio Tipa Vertical tasting of Lombrone wine at ColleMassari in the Montecucco area and a special interview with Claudio Tipa Da quasi venti anni Claudio Tipa è il proprietario - con la sorella Maria Iris, madre di Ernesto Bertarelli (patron di Alinghi) - di ColleMassari, un’azienda che oggi ha abbinato il suo nome a Grattamacco a Bolgheri, Poggio di Sotto a Montalcino e alla Tenuta di Montecucco. Mecenate, sportivo con la passione della vela, appassionato di vino da sempre e presidente del consorzio del Montecucco ha portato nell’enologia la decisione e la lungimiranza che l’hanno accompagnato nella sua vita imprenditoriale costellata di successi. L’abbiamo incontrato a ColleMassari, all’ombra di un castello ai piedi dell’Amiata, diventato il simbolo del territorio. Delle sue tre aziende vitivinicole in Toscana ColleMassari è la prima e forse la più speciale, perché nata da un innamoramento: per questo luogo e, da qui in poi, per il mondo del vino. Quali sono state le tappe di questo colpo di fulmine? L’idea è partita nel 1998, quando tra le opzioni per cambiare vita c’era quella della vita in campagna. Mi proposero ColleMassari, in una Doc neonata; il castello era piuttosto diroccato ma fui preso emotivamente in modo forte, chiamai mia sorella e mio nipote e alla fine dicemmo ‘facciamo questa follia’. Ci mettemmo un anno per concludere l’acquisto, dovendo mettere d’accordo i tre fratelli Ginanneschi e il bello è che ci preoccupammo di verificare se le terre fossero adatte a piantare la vigna solo dopo l’acquisto. Quello che è iniziato come un gioco è diventato, per la mia malattia dell’imprenditoria, un lavoro. E’ stata fondamentale la spinta di Salustri, dal quale abitavo in attesa della fine dei lavori, avendo dato priorità prima ai vigneti, poi alla cantina e infine al castello, che è stato smontato, sistemato e restaurato nelle sue parti e poi rimontato esattamente com’era prima. Quali sono i pregi e le caratteristiche di questa punta estrema della Maremma che la rendono adatta a produrre vini di qualità? I pregi sono nella localizzazione geografica, a metà strada tra il Morellino e Montalcino ma con il nostro Sangiovese che ha preso l’impor-

For the past twenty years, Claudio Tipa has been the owner, alongside his sister Maria Iris, mother of Ernesto Bertarelli (the owner of Alinghi), of ColleMassari, a winery whose name is associated with that of Grattamacco in Bolgheri, Poggio di Sotto in Montalcino and Tenuta di Montecucco. A patron of the arts, a passionate sailor and wine lover, as well as president of the Montecucco Consortium, Claudio Tipa has brought to winemaking the determination and far-sightedness that have always been an integral part of his brilliant entrepreneurial career. We met with him at ColleMassari, at the castle which is located at the foot of the Amiata mountain and has become the area’s most symbolic sight. Among your three wineries in Tuscany, ColleMassari is the first and perhaps the most special one, as it is the consequence of your falling in love with this place and, from here on, with the wine world. How did this love story begin and grow? It all began in 1998, when I was weighing the options of changing my life, which included moving to the countryside. I was offered ColleMassari, which had just been granted the DOC status. The castle was in ruins, but I felt so emotionally pulled to it that I immediately called my sister and nephew and all together we said: “As crazy as it may seem, let’s do it”. It took a year to make the three Ginanneschi brothers reach an agreement and finalize the purchase, and the best of it is that we didn’t even check if the land was suitable for winegrowing before taking over the estate. What began as a joke turned out to be a serious business, because of my “entrepreneurial obsession”. The Salustri winery, where I stayed during the renovation works on my property, was of great help, as I had decided to give priority to the vineyards, then to the wine cellar and lastly to the castle, which was dismantled, its various parts repaired and restored, and then reassembled exactly as originally constructed. What are the qualities and features of this furthermost tip of the Maremma region that make it so suitable for the production of quality wines? First of all, the geographical position, halfway between the Morellino and

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Views of the ColleMassari estate, in the Montecucco DOCG zone; in the middle, a picture of Claudio Tipa


wine tasting

”Mi sono chiesto tante volte da dove venga questa mia passione per il territorio, credo che arrivi dal passato” “I have asked myself where my passion comes from many times and I believe it comes from my past” tanza, la profondità e la longevità dei vicini ma con un pizzico di gioia in più dato dalla vicinanza al mare. Ci parli della cantina, disegnata da Edoardo Milesi, considerata un gioiello di architettura e di funzionalità, e suo quartier generale… La stiamo già ampliando, benché nata grandissima, ma adesso, dopo l’acquisizione di Grattamacco e di Poggio di Sotto non potevamo far partire tre prodotti da tre posti diversi. E’ avveniristica, di certo non assomiglia ad un magazzino del vino. La sua filosofia di produzione a ColleMassari? La semplicità. Le mode si rincorrono e poi muoiono, noi invece ci siamo affidati alla tradizione e non ce ne pentiamo. ColleMassari è una delle prime aziende in Europa, per estensione, che pratica agricoltura biologica. La strada del biologico è quella giusta? Abbiamo 1400 ettari, quasi 17.000 piante di olivo, 125 ettari di vigneti tutti ad agricoltura biologica. In più abbiamo boschi demaniali incontaminati tutti intorno. Quindi questo era il luogo migliore per il bio. Passione in vigna, e poi attenzione al territorio. Quando ha deciso di impegnarsi anche su questo fronte? Mi sono chiesto tante volte da dove venisse questa mia passione e credo che arrivi dal passato. Mio nonno era proprietario della più importante libreria del nord Africa, a Tunisi. Vendette la libreria per andare ad Hammamet e iniziò a piantare vigne e olivi, ma fu ucciso con sua moglie da una banda di ladri. Ad otto anni iniziai a andare nella proprietà con mio padre e mi piaceva. Partimmo da Tunisi che avevo 14

Montalcino areas, and then our Sangiovese, which has taken the strength, depth and ageing potential from its neighbors, but with that extra pinch of joy given by the proximity of the sea. Tell us about the winery building, designed by Edoardo Milesi, considered to be an architectural and functional gem, and your headquarters…. Although it is a huge building, we are currently extending it to have more space available because, after the taking over of Grattamacco and Poggio di Sotto wineries, we couldn’t make three wines in three different places. It is definitely futuristic in look and nothing like a wine warehouse. What is your production philosophy at ColleMassari? Simplicity. Trends come and go, while tradition is timeless and never goes out of style. ColleMassari is one of Europe’s largest wineries that practices organic farming methods. Is organic farming the future? We own 1,400 hectares, about 17,000 olive trees, 125 hectares planted with vineyards which are all farmed with organic practices, surrounded by state-owned and untouched woods. So, there’s no better place for organic farming. Passionate vineyard management and commitment to environmental protection. Where does this passion come from? I have asked myself the same question many times and I believe it comes from my past. My grandfather owned the biggest bookshop in northern Africa, in Tunis. He decided to sell the shop and move to Hammamet, where he began growing vineyards and olive trees, but he and his wife were killed by a band of thieves. When I was eight years old, my father

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wine tasting

“Le mode si rincorrono e poi muoiono, noi invece ci siamo affidati alla tradizione e non ce ne pentiamo” “Trends come and go, while tradition is timeless and never goes out of style” anni e ci ritornai nel 1974, ho cercato la proprietà che ci avevano espropriato e quando l’ho trovata ho detto alle persone del villaggio che ero il figlio di Dora; non mi hanno lasciato partire per due giorni, per farmi una grande festa e queste sono cose che restano dentro. La sua prima vendemmia? E’ un ricordo legato alla vela e a quando vincemmo la Coppa America in Nuova Zelanda nel 2003 portai laggiù alcune delle 10 mila bottiglie, davvero troppe, di ColleMassari della raccolta del 2000, che fu la prima vera vendemmia. E per la vittoria mi ubriacai per l’ultima volta in vita mia. Risale a un anno fa l’inaugurazione del Forum Fondazione Bertarelli, un altro gioiello di architettura che già l’estate scorsa ha ospitato l’Amiata Piano Festival, il mecenatismo privato è una realtà possibile in Italia? La fondazione Bertarelli è in Svizzera, noi ce ne sentiamo figli. Quella italiana è nata quando è venuto il sindaco di Cinigiano accompagnato dal consiglio comunale e da quello della Misericordia dicendomi che stavano facendo una raccolta fondi per acquistare un’ambulanza. Dopo un po’ ho risposto che l’avrei comprata, perché con la raccolta fondi pubblica avremmo comprato un’auto per i servizi di cura. Fu fatta la festa in paese, fui nominato presidente onorario della Misericordia e pagammo tutto con i soldi di ColleMassari. Poi fu il momento di qualche concerto e di altre iniziative e decidemmo di fare la Fondazione Bertarelli anche in Italia per gestire tutto al meglio. Adesso abbiamo tre linee d’azione: l’assistenza nella sanità, l’arte, con la costruzione del teatro, e il recupero dei monumenti storici.

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took me to the property for first time, and I loved it. I left Tunis at the age of fourteen and went back in 1974. I started looking for the property, which had been expropriated, and when I found it, I told the locals that I was Dora’s son. They were so glad to meet me that they threw a party in my honour that lasted two days. I will never forget it. What about your first vintage? This is a memory tied to sailing, when we won the America’s Cup in New Zealand in 2003.I brought some ColleMassari 2000 vintage bottles over there, my very first vintage. I had produced 10,000 bottles, definitely too much. And to celebrate the win, I got drunk for the last time in my life. One year ago, the Forum Fondazione Bertarelli was inaugurated. Another architectural gem, which hosted the first Amiata Piano Festival. Is private patronage of the arts possible in Italy? The Bertarelli Foundation is based in Switzerland and we feel like its children. The idea of creating an Italian branch of the foundation came up when the Mayor of Cinigiano, accompanied by the town councilors and the local Misericordia volunteers, paid me a visit to inform me that they were raising funds to buy an ambulance. I decided to buy the ambulance myself, in order to use the public funds raised to buy a car to serve persons in need. A party was thrown to celebrate the event, I was appointed honorary president of the Misericordia association and everything was paid for by ColleMassari. And then, after having held a few concerts and other events, we decided to establish the Bertarelli Foundation in Italy, in order to manage everything at the best of our abilities. We have three goals: health care, art (involving the building of a theatre) and restoration of historical monuments.


wine tasting

2005 2009

2006 2010

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2007 2011

2008 2012


wine tasting by AIS Toscana commission

LOMBRONE 2005 Montecucco Sangiovese Riserva Doc COLLEMASSARI

mouth-filling and savoury on the palate. Still lively and noticeable tannins. Satisfying finish, firm and persistent flavours.

100% Sangiovese 14% Vol. Granato vivo compatto, all’ olfatto è deciso, pieno, si percepiscono sensazioni eteree, speziate, fruttate, rabarbaro, radice di liquirizia, cacao amaro, ciliegia sotto spirito, la bocca è asciutta, calda, tannino vivo, potente, finale persistente. Lively and dense ruby-red colored. Firm and full on the nose, which offers ethereal, spicy and fruity sensations of rhubarb, licorice root, dark cocoa, cherry in alcohol. Dry and warm on the palate, with lively, powerful tannins and persistent on the finish.

LOMBRONE 2008 Montecucco Sangiovese Riserva Doc COLLEMASSARI

LOMBRONE 2006 Montecucco Sangiovese Riserva Doc COLLEMASSARI 100% Sangiovese 14% Vol. Granato lucente, naso vivo di piccoli frutti scuri, mora e mirtilli, accompagnato da un’ interessante speziatura, goudron, pepe, tabacco dolce. All’ assaggio è importante, sapido, ottima la struttura, tannino setoso, interessante la persitenza. Bright garnet-red colored. Lively on the nose with small dark fruit, blackberry and blueberry, accompanied by interesting spicy notes, tar, pepper, sweet tobacco. Impressive and savoury on the palate, excellent structure, silky tannins, interesting persistence.

LOMBRONE 2007 Montecucco Sangiovese Riserva Doc COLLEMASSARI 100% Sangiovese 14,5% Vol. Rubino perfetto, si presentano sentori netti di marasca, visciola, petali di rosa appassita, incenso, china. Al gusto è piacevole, morbido, avvolgente e sapido. Tannino ancora vivo e presente. Finale buono, ricordo deciso e persistente. Perfectly ruby-red colored. The nose offers clear aromas of marasca cherry, sour cherry, wilted rose petals, incense, cinchona. Pleasant, soft,

100% Sangiovese 14% Vol. Rubino cupo e vivo, naso alternato da note eteree e confettura di piccoli frutti rossi e neri, ribes, more, segue sentori minerali e speziatura dolce, vanigliata. Bocca calda e tannica, finale buono Dark and lively ruby-red colored. Ethereal notes alternate on the nose with aromas of red and black soft fruit preserve, redcurrant, blackberry, followed by mineral, sweet spice, vanilla notes. Warm and tannic on the palate. Satisfying finish.

LOMBRONE 2009 Montecucco Sangiovese Riserva Doc COLLEMASSARI 100% Sangiovese 15% Vol. Il tempo ha fatto il suo decorso! Rubino splendente, stupenda la nota olfattiva che si compone di profumi fruttati polposi e maturi, ciliegia, ribes, nota agrumata di arance sanguinella e sentori ferrosi, sanguinei. L’ assaggio è entusiasmante, bocca piena, ricca, opulente, la persistenza è lunga con ricordo netto e elegante, sicuramente una marcia in più! Time has done its work! Brilliant ruby-red colored. Wonderful on the nose with fleshy and ripe fruity aromas of cherry, redcurrant, a citrus fruit note of blood orange and ferrous, blood-like scents. Exciting on the palate, full, rich, opulent, long persistence with clear and elegant notes. This wine is definitely a cut above!

POGGIO LOMBRONE 2010 Montecucco Sangiovese Riserva Docg COLLEMASSARI 100% Sangiovese 15,5% Vol. Bel Rubino vivo, ampia e piacevole la nota olfattiva, piccoli frutti sia rossi che scuri, ribes,

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mora, speziatura scura, fondi di caffè, radice, liquirizia dolce, tabacco. La gustativa è strutturata e articolata, buono è l’ equilibrio e la persistenza. Lovely and lively ruby-red colored. Pleasant and wide on the nose, with aromas of small red and dark fruit, redcurrant, blackberry, dark spices, coffee grounds, root, sweet licorice, tobacco. Structured and complex on the palate, well-balanced and persistent.

POGGIO LOMBRONE 2011 Montecucco Sangiovese Riserva Docg COLLEMASSARI 100% Sangiovese 15,5% Vol. Rubino netto, all’ olfatto di percepiscono frutti polposi, croccanti, di ciliegia, amarena, note speziate dolci, vaniglia, al gusto è caldo, potente, fresco, il tannino è ancora deciso e importante, finale ottimo, decisamente un cavallo di razza, ancora da domare! Ruby-red colored. The nose offers fleshy, crunchy fruity aromas of cherry and sour black cherry, and sweet spicy notes of vanilla. Warm, powerful, fresh on the palate. Tannins are still firm and weighty, excellent finish, definitely a purebred yet to be tamed!

POGGIO LOMBRONE 2012 Montecucco Sangiovese Riserva Docg COLLEMASSARI 100% Sangiovese 15% Vol. Rubino intenso, naso saturo di frutta fresca, amarena, prugna, marasca, speziatura potente, dolce di vaniglia, si completa nel finale di un sentore di liquirizia dolce, all’ assaggio a tutte le caratteristiche di un vino giovane ma di grande spessore, tannico di carattere, sapido, fresco, il ricordo, alla fine è molto interessante. Intense ruby-red colored. The nose bursts with fresh fruity notes of sour black cherry, plum and marasca cherry, intense spices, sweet vanilla, ending on a note of sweet licorice. The palate offers all the characteristics of a young but layered wine, tannins of character, savoury, fresh and interesting notes on the finish.


wine tasting text Antonio Stelli

Nel cuore del Morellino

Fattoria Le Pupille, il sogno diventato realtà di Elisabetta Geppetti Elisabetta Geppetti’s dream come true Vineyards covering 75 hectares in the southern area of Maremma, annual production exceeding 500,000 bottles, market presence on four continents and an acclaimed role as ambassador of Maremma: this is Elisabetta Geppetti’s dream come true. A fascinating woman known as the Lady of Morellino, in 30 years of work Elisabetta has created an important and prestigious enterprise. Fattoria Le Pupille is a perfect representation of Maremma in Tuscany and of the Morellino di Scansano DOCG, the important historical denomination of the Maremma that carries the exceptional specificities of this terroir to the corners of the earth through its production. After 30 years of work, Elisabetta Geppetti has not lost the enthusiasm of those who love their trade and those who have made this their reason for living. She has also transmitted her passion and determination to her daughter Clara, who has been working at her side in the vineyards for several years now. Most of the vineyards are near the village of Pereta, about 25 hectares that are now identified as the old Pupille. Of these 25 hectares, 5 belong to the vineyard that yields the best known wine of the company, Saffredi. In addition to the Saffredi vineyard, the Poggio Valente vineyard is also near Pereta. It is a single vineyard of 13 hectares planted with Sangiovese that follows the gentle profile of a gentle hill situated 280 meters above sea level. The grapes intended for the Morellino Poggio Valente cru, a wine distinguished by its elegance, intensity, full body and great persistence, come from this vineyard. It is one of the most beautiful expressions of Sangiovese in Maremma.

75 ettari di vigneto nella Maremma del sud una produzione annuale di oltre 500,000 bottiglie, la presenza sui mercati di quattro continenti ed un ruolo indiscusso di Ambasciatore della Maremma. E’ il sogno diventato realtà di Elisabetta Geppetti, donna di fascino conosciuta come la Signora del Morellino, Elisabetta ha dato vita, in 30 anni di lavoro, ad una realtà aziendale importante e prestigiosa. Fattoria Le Pupille rappresenta totalmente il territorio della Maremma Toscana, nella Docg Morellino di Scansano, storica e importante denominazione del comprensorio Maremmano, portando nel mondo, attraverso le sue produzioni, tutte le eccezionali specificità di questo terroir. Dopo 30 anni di lavoro, Elisabetta Geppetti non ha perso l’entusiasmo di chi ama il proprio mestiere e di chi ne ha fatto una vera vocazione di vita; passione e forza di volontà che ha saputo trasmettere alla figlia Clara, che da alcuni anni la affianca in vigna. La maggior parte dei vigneti si trova nei pressi del borgo di Pereta, 25 ettari in tutto che interessano quelle che ora vengono chiamate le Vecchie Pupille , di questi 25 ettari, 5 fanno parte della vigna che ha dato vita al rinomato vino dell’azienda, Saffredi. Nei pressi di Pereta oltre alla vigna di Saffredi si trova quella di Poggio Valente, un unico corpo vitato di 13 ettari impiantati a Sangiovese che segue il dolce profilo di una dolce collina situata a 280 sul livello del mare. Da questo vigneto provengono le uve destinate al cru di Morellino Poggio Valente, un vino che si distingue per eleganza, intensità, pienezza di corpo e grande persistenza, una delle più belle espressioni del Sangiovese di Maremma.

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wine tasting by AIS Toscana commission

POGGIO VALENTE RISERVA Morellino di Scansano FATTORIA LE PUPILLE 2002 Sangiovese 95% - Merlot 5% Granato con tocco aranciato vivo, esprime al naso sensazione complesse e articolate di frutti evoluti e spezie nobili, agrumi, sentori ematici, liquirizia, fondi di caffè, cacao amaro, all’ assaggio è potente e avvolgente, minerale, finale ottimo. Garnet red with a touch of bright orange, the bouquet expresses complex evolutions of fruit and noble spices, citrus and sanguine aromas, licorice, coffee grounds, bitter cocoa, powerful and enveloping to the taste, mineral and excellent final. 2006 Sangiovese 95% - Merlot 5% Rubino cupo, olfatto strutturato di frutti rossi evoluti, ciliegia e amarena sotto spirito, accompagnato da sentori mentolati e balsamici, eucalipto. La bocca è piena, alcolica, tannino presente e maturo, ottima la persistenza. Dark ruby red, structured nose of mature red

fruits, cherries and maraschino accompanied by mentholated and balsamic aromas, eucalyptus. The mouth is full, alcoholic, tannins present and mature, superior persistence. 2010 Sangiovese 95% - Merlot 5% Rubino trasparente, l’ analisi olfattiva risulta entusiasmante, si apre in sensazioni nette di confetture di frutti rossi e scuri, prugne, ciliegie, more, seguita da note speziate vaniglia, pepe nero, chiodi di garofano, la gustativa dona un’ ingresso, in bocca, avvolgente e opulente, il tannino setoso e ben integrato regala equilibrio, finale lungo, musicale. Transparent ruby red, the olfactory analysis is inspiring and opens with clear sensations of dark red fruit marmalades, plums, cherries, blackberries, followed by spicy notes of vanilla, black pepper, cloves, the gustatory makes an opulent involving entrance in the mouth, the silky well-integrated tannins give balance, a long musical ending. 2011 Sangiovese 95% - Merlot 5% Rubino luminoso, intense le sensazioni

olfattive, si riconoscono fiori e frutti maturi, ma anche spezie e sentori balsamici, viola appassita, visciola, prugna, pepe nero, eucalipto, bocca viva, calda, tannino potente, il ricordo è lungo e interessante. Bright ruby red with intense olfactory sensations, flowers and mature fruits to start, but also spices and balsamic hints, withered violets, sour cherries, plums, black pepper, eucalyptus, a lively warm mouth, powerful tannin, a long interesting after taste. 2012 Sangiovese 100% Rubino trasparente, vivo, all’olfatto ci regala sentori di frutti freschi croccanti, ciliegia, amarena, una speziatura vanigliata, sottobosco e rosmarino, all’ assaggio è potente, sapido, buono il corredo tannico, ottima la persistenza. Bright transparent ruby red, vivid, olfactory sensations of crunchy fresh fruits, sweet and bitter cherries, spicy notes of vanilla, underbrush and rosemary, the taste is strong and dense, good tannin support, very fine persistence.


wine tasting text Antonio Stelli - photo Lorenzo Cotrozzi

Il rispetto dell’equilibrio

Le esperienze e i vini prodotti da Alberto e Ksenia Tanzini a Roccapesta nel terroir del Morellino Encounter with the experience and the wines produced by Alberto and Ksenia Tanzini at Roccapesta in the terroir of Morellino La nobiltà di saper interpretare un territorio, carpire e capire le sue peculiarità e potenzialità, esaltandone le caratteristiche senza mai stravolgerle o violentarle, ma accompagnandole e aiutandole nel donare specificità nel massimo della naturalezza. Il fascino della luce che esalta i colori naturali della terra e del mare, il vicino vulcano Amiata e la brezza del mare Tirreno non lontano, esaltano eleganza e potenza dei vitigni autoctoni ormai figli di questo terroir entusiasmante. Nel silenzio, nel garbo, nella sensibilità di Alberto e Ksenia Tanzini vive Roccapesta, azienda leader della Maremma Toscana, siamo nel comprensorio storico del Morellino di Scansano, che caratteristiche ambientali quali venti abbondanti, piogge scarse, ampi sbalzi termici tra notte e giorno, inverni mitigati dal vicino mare e il respiro di numerosi boschi e pascoli rendono, questo territorio, vocato per una viticoltura di qualità. Il progetto e il sogno di Alberto, proveniente dal Nord Italia e da un’esperienza lavorativa completamente diversa, è dare vita al dono naturale, identità del territorio e alla potenzialità del vitigno principe di questa terra, il Sangiovese, senza nessun compromesso o influenza di vitigni internazionali. Un lavoro costante, di grande professionalità, attenzione e rispetto in tutta la filiera di produzione. Vigneti progettati singolarmente alla ricerca delle migliori condizioni pedoclimatiche, vendemmia manuale per ogni vigneto, tripla cernita delle uve, vinificazione separata per ogni vigneto e massima attenzione in cantina, ma soprattutto, ricerca e utilizzo di otto cloni diversi di Sangiovese e attenzione maniacale nell’ uso del legno, soltanto botti grandi da 500/600 litri e oltre, è stato vincente per avere un prodotto unica espressione di purezza territoriale! Animi nobili, vocati e spinti da una sola verità: equilibrio e qualità. “Sappi che mi impegnerò per sancire, una volta per tutte, quale sia il giusto equilibrio tra la morbidezza e il colore che t’ infondono le Terre di Maremma”, parola di Alberto Tanzini.

The nobility of knowing how to interpret a territory, to capture and understand its peculiarities and potential, to develop its characteristics without exaggerating or damaging them, to assist and guide them toward their own specificity with the greatest naturalness. The charm of light exalts the natural colors of the land and sea, the nearby volcano Amiata and the sea breeze of the Tyrrhenian Sea beyond the hills enhance the elegance and power of the indigenous vines that are the descendants of this inspiring terroir. Roccapesta, a leading winery in the historical territory Morellino di Scansano, Maremma in Tuscany, lives in the silence, grace and sensitivity of Alberto and Ksenia Tanzini. With environmental characteristics such as abundant wind, scarce rainfall, ample temperature oscillations between day and night, winters mitigated by the sea nearby and the breath of many forests and fields, this territory has a calling for quality viticulture. Alberto, who comes from northern Italy and a completely different professional experience, has a project and a dream: to cultivate the natural gift, territorial identity and power of the main vine of this land, Sangiovese, without any compromise or influence of international vines. The ongoing commitment, the high degree of professional expertise, attention and respect in every step of production, vineyards designed one by one to find the ideal micro climate, harvesting each vineyard by hand, triple sorting of the grapes, separate vinification for each vineyard, great vigilance in the winery but, above all, the selection and use of eight different clones of Sangiovese and compulsive attention to the choice of woods (only large casks of 500-600 liters or more) was the winning strategy to obtain a unique product and the purest expression of the territory! Noble spirits, dedicated and motivated by a single truth, balance and quality. “Know that I will do my utmost to consecrate, once and for all, the right balance between softness and color that the terroir of Maremma releases,” says Alberto Tanzini.

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Alcune immagini dell’azienda Roccapesta e della degustazione. Al centro un ritratto di Alberto Tanzini


wine tasting

ROCCAPESTA Morellino di Scansano Docg Sangiovese 96 %, Ciliegiolo 4 % 2005 Veste granato classico luminoso, all’ olfatto offre riconoscimenti di confettura di more, liquirizia, pepe nero, cardamomo, nota ematica in finale. In bocca è pieno, carnoso, sapido e minerale, tannino maturo ben integrato, finale lungo, eccezionale. Classic bright garnet red with bouquet of blackberry jam, licorice, black pepper, cardamom and a final sanguine note. In the mouth, it is full-bodied, meaty, savory and mineral, with mature tannins. Well integrated with an exceptional, long lasting after taste. 2006 Rosso granato compatto, ha intensi profumi balsamici, mentolati, si avvertono sentori di petali di rosa appassiti, chiodi di garofano, radice di liquirizia, sotto-

bosco. Bocca vellutata, rotonda, tannini morbidi, finale entusiasmante e infinito Dense garnet red with balsamic aromas, mentholated; hints of withered rose petals, cloves, licorice root and red fruits. Very smooth and full-bodied with soft tannins; inspiring, infinite after taste. 2007 Granato vivo trasparente, naso vivo e saturo di note balsamiche, chinotto, sentori ematici, ferrosi, ciliegia sotto spirito. L’assaggio è notevole e ben articolato, l’ottima componente alcolica e un tannino setoso e maturo consentono un equilibrio ottimale. Ricordo piacevole e persistente Bright transparent garnet red; vital nose saturated with balsamic notes, myrtle leaf, sanguine aromas, rust and maraschino cherries. The taste is fine and welldefined, excellent alcoholic component together with silky mature tannins produce an excellent balance. Agreeable and persistent memory.

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2008 Bellissimo granato, regala sentori di liquirizia dolce, cuoio, tabacco dolce, fiori di viola. Il sorso è caldo, appagante, interessante, traspare morbidezza e opulenza, ottimo nella trama tannica, eccezionale sapidità, finale con ricordi ammandorlati e speziati. Beautiful garnet red, endows notes of sweet licorice, leather, sweet tobacco and violets. A sip is warm, satisfying and interesting; reveals body and opulence, excellent tannin structure and exceptional flavor; after taste with notes of almonds and spices. 2009 Lucente rosso granato, presenta interessanti e intensi sentori di confettura di prugne, note speziate di cannella, e accenni erbacei. L’ ingresso in bocca è pieno , caldo, che trovano l’ equilibrio da un possente tannino assolutamente ben integrato. Buona la persistenza, mantenendo vivo il ricordo fruttato e speziato


wine tasting by AIS Toscana commission

Shiny garnet red, offers interesting and intense aromas of prunes, spicy hints of cinnamon and grassy notes. The mouth is full-bodied and warm, balanced by powerful tannins that are fully integrated. Good persistence, maintains the memory of fruit and spices. 2010 Trasparente rosso granato, apre su netti profumi di croccanti frutti rossi, ciliegia, marasca, lamponi, seguite da importanti e squisiti sentori speziati, pepe nero e cardamomo. Gusto pieno, caldo, ottima la freschezza e la sapidità finale. Buona la persistenza. Transparent garnet red, opens with clear perfumes of crunchy red fruits - cherry, sour cherries and raspberry - followed by exquisitely intense aromas of spices, black pepper and cardamom. Full-bodied and warm, with a final touch of acidity and sapidity. Good persistence.

2011 Granato di buona luminosità, emergono nette sensazioni di confettura di amarena, mora, gelso, sentori balsamici, eucalipto, liquirizia dolce. Nell’ assaggio è ricco, strutturato, tannico, sapido ma anche avvolgente. Nel ricordo vivo e persistente. Bright garnet red, releases net sensations of sour cherry jam, blackberry jam, mulberry jam, balsamic aromas, eucalyptus and sweet licorice. The taste is rich and well-structured, tannic and sapid, but also full-bodied. Vivacious persistence. 2012 Rubino trasparente, profumo intenso di frutta fresca e polposa, amarena, ciliegia, lampone, accompagnato da sentori di spezie dolci e gustose, liquirizia e cannella. Bocca morbida, molto calda, tannino potente, finale equilibrato e notevole persistenza. Transparent ruby red, intense perfume of fresh fleshy fruit - sour cherries, sweet cherries and raspberries - accompanied

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by sweet delicious spices, licorice and cinnamon. Soft, very warm mouth, powerful tannin, long-lasting and balanced persistence. 2013 Rubino lucente e trasparente, variegata gamma olfattiva composta da sentori mentolati e balsamici, seguiti da frutta matura, ciliegia e frutti di bosco. Alla gustativa è fortemente tannico frenato da una buona componente alcolica, un ottimo cavallo di razza ancora da domare ma da grandi potenzialità e longevità Bright transparent ruby, great variety of aromas with mentholated and balsamic notes followed by mature fruit, cherries and red fruits. Strong tannin component balanced by a good alcoholic content: a thoroughbred that still needs to be broken in, with great potential and the force of long life.


wine tasting text Pietro Palma

Un sorso di terroir

Podere Morazzano e le sue tre etichette che nascono alle spalle della costa tirrenica nella Doc Montescudaio Rosso Podere Morazzano and its three labels born behind the Tyrrhenian coast in the Doc Montescudaio Rosso La Doc Montescudaio Rosso è nata nel 1977 e si produce solo in 7 comuni della provincia di Pisa. Podere Morazzano, ha scelto questo angolo della costa toscana per creare vini che riflettono un terroir unico, fondendo armoniosamente passione, vocazione vitivinicola e storia. Dei 9 ettari, a 250 metri sul livello del mare, con terreni composti da argille miste a flysch calcareo marnoso e argille calcaree, 5 ettari sono stati impiantati con Sangiovese, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot e godono di un microclima influenzato delle brezze marine e da un’escursione termica che permette alle uve, in fase di maturazione di fissare in modo perfetto i varietali. Un ambiente che conferisce ai vini colori compatti e profondi, profumi intensi e variegati, buona struttura, bassa acidità, finezza e longevità. La vendemmia è manuale, in piccole cassette, seguita da fermentazione naturale, senza aggiunta di lieviti, con rimontaggi giornalieri. Maturazione in acciaio e in barriques di rovere francese di secondo passaggio, lungo affinamento in bottiglia prima della commercializzazione. Con l’obiettivo di mantenere sempre un elevato standard qualitativo, la produzione totale non supera mai le 20.000 bottiglie annue. Nella degustazione che segue, vi presentiamo le tre etichette prodotte da Podere Morazzano: Ribuio Rosso IGT Toscana versatile e piacevole è il vino base dell’azienda, Re Rosso Montescudaio Doc, potente ed elegante, lasciato 14 mesi in barrique e 24 mesi in bottiglia, esprime la sua forza in un gusto avvolgente, ed Eriva, un Merlot in purezza che nasce dal desiderio di esprimere il territorio con un vino frutto di un terroir perfetto, di un clima felice e di vendemmie selezionatissime.

The Doc Montescudaio Rosso was first made in 1977 and is only produced in 7 municipalities in the province of Pisa. Podere Morazzano chose this corner of the Tuscan coast to create wines that reflect a unique terroir, harmoniously blending passion, a viticulture vocation and history. Of 9 hectares, positioned 250 meters above sea level, with soil composed of clay, limestone, flysch marl and calcareous clays, 5 hectares were planted with Sangiovese, Cabernet Franc, Merlot and Petit Verdot. The microclimate is influenced by sea breezes and a temperature range which allows the grape varieties to mature perfectly. The environment gives the wine solid deep colors, intense and varied scents, good structure, low acidity, finesse and longevity. Harvesting is done by hand, in small boxes, followed by natural fermentation, with no added yeast, and daily remounting. The wines are aged in steel and French oak barriques, with a long refinement in the bottle before release for the market. With the aim of always maintaining a high standard of quality, total production never exceeds 20,000 bottles per year. In the tasting that follows, we present the three wines produced by Podere Morazzano: Ribuio Rosso IGT Toscana, the winery’s basic versatile and pleasant wine, Re Rosso Montescudaio Doc, powerful and elegant, aged 14 months in barriques and 24 months in the bottle, its power expressed in an enveloping taste, and Eriva, a pure Merlot born from the desire to express the territory with a fruity wine from a perfect terroir, a happy climate and highly select vintages.

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wine tasting by AIS Toscana commission

RIBUIO Rosso Toscana Igt 2012 50% Sangiovese, 40% Merlot, 10% Petit Verdot , Vol. 13,5% Bella colorazione rosso rubino luminoso e trasparente, di media consistenza. Ciliegia e piccoli frutti neri in confettura, pot pourri di fiori, nota minerale che vita sul carnoso/ematico, accenni di cuoio. Il sorso è fresco e teso, in equilibrio. Vino di impianto semplice, media persistenza e finale coerente.

RE ROSSO Montescudaio Rosso Doc 2011 50% Sangiovese, 25% Cabernet Franc, 25% Merlot, Vol. 13,5% Rubino. Olfatto ammiccante con sentori di cioccolato al latte e caramella mou, l’apporto del legno è burroso e glucidico. Poi ciliegia e carruba, macis e cardamomo, con una scia minerale sotto traccia. Sorso pieno e piacevolmente in equilibrio tra freschezza e ricchezza estrattiva. Persistenza soddisfacente, finale pulito e fruttato.

ERIVA Toscana Merlot Igt 2011 90% Merlot, 10% Petit Verdot Vol. 14,5% Rosso rubino vivace che va a schiarirsi verso il bordo. Ciliegia in confettura, prugna e mora di gelso, sambuco, mallo di noce e corteccia, humus, sottobosco e grafite; complesso e ordinato nella successione dei profumi. Elegante, con la spinta acida a bilanciare una materia ricca e densa. Bei tannini, lunga persistenza.

Beautiful bright transparent ruby red color, medium consistency. Cherry and dark berries in jam, floral potpourri, mineral note that moves toward meat/ blood, hints of leather. The taste is fresh and tense, balanced. A simple wine, medium persistence and consistent finish.

Ruby red. Alluring nose with hints of milk chocolate and toffee, a buttery and glucose woodiness. Then cherry and carob, mace and cardamom, with a slight mineral aftertaste. Full pleasing taste balanced between freshness and mineral richness. Satisfying persistence, clean and fruity finish.

Bright ruby red ​​ that grows lighter toward the edge. Cherry jam, plum and mulberry, elderberry, walnut husk and bark, humus, forest floor and graphite. Elegant, with a sour thrust that balances the rich denseness. Fine tannins and long persistence.


wine tasting text Pietro Palma

Alle origini del nuovo

Innovazione e storia millenaria si fondono nella pregiata produzione di vini firmata Usiglian del Vescovo Innovation and millenary history are allies in the production of the wines marked Usiglian del Vescovo Situata sulle dolci colline della Valdera il crinale dei colli tra Palaia e San Miniato, Usiglian del Vescovo sorge su un territorio davvero unico, un fondale marino di 5 milioni di anni fa, ricchissimo in sabbia e conchiglie, a 250 metri sul livello del mare, vere e proprie dune sabbiose dove il profumatissimo elicriso convive con cipressi, ginestre, olivi e naturalmente viti. L’ azienda è stata al centro di un importante intervento di riqualificazione vitivinicola e dei sistemi di produzione, che ha interessato 25 ettari di vigneti su cui sorgono vigne di Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Petit Verdot, Chardonnay e Viognier e 15 ettari di oliveti. La nuova cantina, armonicamente inserita nel verde di uno degli uliveti della tenuta, è articolata su più livelli e integra innovazioni tecniche e tradizione. Durante la vinificazione si riduce al minimo lo stress delle uve, vendemmiate e selezionate a mano in piccole quantità e subito portate in cantina. Una cantina di invecchiamento è stata invece ricavata nell’originario feudo medievale che ospita, a temperatura e umidità ideali, barrique di media e grande capacità Tutto qui parla di artigianalità, dalla potatura delle vigne alla raccolta fino alla cernita degli acini sul tappeto vibrante. Ma è solo degustando che si scoprono dei veri e propri gioielli enologici, come i quattro che presentati nella degustazione che segue. Il Grullaio, un rosso fruttato e intenso, il più classico Chianti Superiore, Il Barbiglione, elegante espressione del Syrah e l’esclusivo Il Milleeottantatre, Petit Verdot prodotto in 1083 bottiglie confezionate in deliziose scatole di legno. Fanno parte della scuderia anche Il Ginestraio, splendida unione di Chardonnay e Viogner e il Sangiosé, incantevole declinazione rosata del Sangiovese. Molti definiscono Usiglian del Vescovo un modello di “nuova” azienda vinicola toscana, sappiate però che ha mille anni di storia.

Situated on the gentle hills of the Valdera, the ridge of hills between Palaia and San Miniato, Usiglian del Vescovo stands in a very unique territory indeed: a seabed of 5 million years ago. It has an abundance of sand and seashells at 250 meters above sea level and some real sand dunes where very aromatic helichrysum lives in harmony with cypress trees and broom, olives and, of course, vines. The farm has undergone a major viticultural requalification program and upgrade of production systems concerning 25 hectares of vineyards (where Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Petit Verdot, Chardonnay and Viognier vines are cultivated), plus 15 hectares of olive groves. The new winery, which emerges harmoniously from the green surroundings of an olive grove, is organized on several levels and integrates technical innovations with traditional methods. During vinification, everything is done to reduce stress on the grapes, which are harvested and selected by hand in limited quantities and then immediately taken to the winery. An ageing cellar is located in the original medieval keep where medium and large capacity barriques rest in ideal conditions of temperature and humidity. Everything here speaks of hand work, from pruning the vines to harvesting and selection of the grape berries on the vibrating belt. But the true enological joys emerge in the tasting, as for the four presented at the tasting as follows: Il Grullaio, an intense fruity red; a more classic Chianti Superiore; Il Barbiglione, an elegant expression of Syrah; and the exclusive Il Milleeottantatre, Petit Verdot produced in 1083 bottles packed in delightful wooden boxes. Il Ginestraio, a splendid blend of Chardonnay and Viogner, and Sangiosé, an enchanting interpretation rosé of Sangiovese, are other exclusive products of the winery. Many consider Usiglian del Vescovo a model of the ‘new’ Tuscan winery, but remember that it has a thousand years of history.

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wine tasting by AIS Toscana commission

CHIANTI SUPERIORE 2012 90% Sangiovese, 10% Altri Rosso rubino trasparente di media luminosità. Attacco fruttato con ribes e lampone in evidenza, poi ciliegia, violetta e glicine, noce moscata, e lievi lampi minerali e di eucalipto. Possiede buono slancio fresco/sapido, piacevole e fruttato. Placido e gradevole, non vuole impressionare per corpo o esuberanza, è semplice ma efficace. Media persistenza e finale dai ritorni sapidi e fruttati. Transparent ruby red with average brilliance. Fruity opening with currants and raspberries in the forefront, leading on to cherries, violets and wisteria, nutmeg, a few mineral sharps and eucalyptus. Has good body cool/flavorful, pleasant and fruity. Medium persistence, final notes return to sapidity and fruits. MILLEEOTTANTATRE Rosso Igt 2011 100% Petit Verdot Veste compatta e vitale dai toni violacei, buona consistenza. Fruttato e balsamico aprono le danze, creme de cassis, mirtillo e petali macerati, poi mentuccia e speziatura ricca e variegata (cardamomo, macis), cioccolato e torrefazione.

Equilibrio in divenire, giovanile con acidità evidente ad abbracciare le note varietali, creando grip e spigoli che i tempi saprà domare e smussare. Ricco e materico, saporito e di buona esecuzione formale, lunga persistenza. Purple tones for dense vitality with good structure. Fruity and balsamic opening notes introduce creme de cassis, blueberries and mashed petals followed by wild mint, rich exotic spices (cardamom and macis), chocolate and roasted coffee. Balance in the making. Rich and mellow, hearty and sound formal execution, long persistence. IL BARBIGLIONE Rosso Igt 2011 80% Syrah, 20% Cabernet Sauvignon e Merlot Color porpora compatto di buona consistenza. Anima mediterranea nel l’espressione olfattiva dominata da ciliegia ed amarena in confettura, ginepro e alloro, china e rabarbaro, legno di cedro e accenni di cuoio. Bocca bipartita tra calore e ricchezza estrattiva da un lato e sapidità spiccata dall’altro. Buon equilibrio tra le parti, persistenza adeguata e coerente. Finale al sapore di ciliegia sotto spirito. 80% Syrah, 20% Cabernet Sauvignon and Merlot Dense purple color with good structure.

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Mediterranean spirit in the aromatic notes dominated by cherry and bitter cherry marmalades, juniper berries and laurel, cinchona and rhubarb, cedar wood and hints of leather. Mouth divided between heat and a wealth of extracts on the one side, great sapidity on the other. Good balance among the parts, sufficient and coherent persistence. Final taste of maraschino. IL GRULLAIO Rosso Igt 2014 Cabernet Sauvignon e Merlot Rosso rubino intenso e giovanile con ricordi porpora. Profumi di impatto, semplici e diretti. Mora e ribes molto maturi, fiori freschi che non cedono mai il passo all’erbaceo, liquirizia e grafite. Piacevolmente fresco e fruttato, a tratti balsamico, al sorso si dimostra pieno di slancio e verve. Vino aperto e generoso, dà tutto ciò che possiede con immediatezza e giovialità. Young, intense ruby red with purple traces. Simple and direct perfumes that leave their mark. Very ripe currants and blackberries, fresh flowers that never give way to grass, licorice and graphite. Pleasantly fresh and fruity, balsamic at times, the sip is full of momentum and energy. A frank and generous wine that gives what it has with spontaneity and joviality.


wine tasting text Paolo Bini

Preservare e valorizzare

A Riparbella, Podere La Regola porta avanti la sua filosofia che focalizza l’equilibrio ambientale e produttivo In Riparbella, Podere La Regola pursues the philosophy of environmental and production balance L’antichissimo sodalizio fra uomo e natura continua a rinnovarsi nei 20 ettari di vigneti di Podere La Regola. Il territorio suggestivo e prolifico di Riparbella, dove il fiume Cecina scorre poco prima di immettersi a mare, è da sempre stato ritenuto ideale per l’allevamento della vite. Le numerose anfore vinarie di epoca etrusca, rinvenute nella zona meglio conosciuta come necropoli di Belora, rappresentano non solo un reperto archeologico risalente al VII sec a.C., ma una vera e propria testimonianza che lega indissolubilmente l’uva a questi paesaggi. Con tecniche di agricoltura biologica, alta densità d’impianto e raccolta manuale del frutto la famiglia Nuti, proprietaria da oltre un secolo, non lascia spazio a dubbi riguardo all’intento di puntare all’alta qualità: il processo colturale è curato nel dettaglio per sfruttare al massimo l’ottimo clima e un suolo costituito da sabbie plioceniche ricche di fossili, argille e minerali che consentono, con i giusti vitigni, di ottenere vini dalla personalità espressiva. Condotta da Luca e Flavio Nuti, la nuova cantina, ecosostenibile e alimentata con energia pulita, è solo l’ultimo degli investimenti che l’azienda ha messo in atto per trasmettere quella filosofia tesa a preservare e valorizzare una terra unica e incontaminata dove il rispetto dell’equilibrio ambientale resta uno degli obiettivi primari. Come da tradizione sulla Costa, oltre al Sangiovese, la tendenza è a sviluppare accenti francesi attraverso Cabernet Franc, Merlot, Gros Manseng, Petit Verdot e Viognier: una gamma su cui si raccolgono da tempo successi ma che contemporaneamente invita alla costante sperimentazione. I nostri assaggi rivelano vini di ottima struttura con rossi energici e avvolgenti che racchiudono nella componente fenolica il passaporto per un lungo futuro.

The ancient partnership between man and nature lives on in Podere La Regola’s 20 hectares of vineyards. Evocative, prolific Riparbella, where the Cecina River flows before entering the sea, has always been considered ideal for growing grapes. The many Etruscan-age wine amphorae found in the area, better known as the Belora necropolis, are not just archaeological finds dating to 7th-century BC, but true testimonials, inextricably linking grapes to the surrounding landscapes. The Nuti family, owners for over a century, use organic farming techniques, high-density planting and manual harvesting, leaving no doubt that their intention is to focus on high quality. They meticulously manage cultivation to make the most of the excellent climate and soil, rich in Pliocene sands, fossils, clays and minerals that produce expressive wines with character, with the right grape varieties. Run by Luca and Flavio Nuti, the new winery, environmentally friendly and powered with clean energy, is just one of the winery’s recent investments to embody the philosophy of preserving and enhancing a unique and unspoilt land where respect for environmental balance is a primary goal. As is traditional on the Tuscan Coast, the winery grows Sangiovese grapes, but also French varieties such as Cabernet Franc of Cabernet Franc, Merlot, Gros Manseng, Petit Verdot and Viognier prevails. This range has recently been successful, but at the same time, invites constant experimentation. Our tastings reveal excellently structured wines with energetic enveloping reds whose phenolic component means a passport for a long future.

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wine tasting by AIS Toscana commission

LA REGOLA Spumante Metodo Classico Brut - 90% Gros Manseng, 10% Chardonnay Perlage che sale persistente con buona finezza solcando brillanti riverberi dorati; l’approccio nasale tenta la conquista con fiore di sambuco e maggiorana, buccia di limone e crosta di pane; slancio gustativo fresco, costante agrume ben solleticato da bollicine saporite e piacevole scia salina. Persistent perlage, with good finesse and brilliant golden reflections; the nose attempts to win us over with elderflower, marjoram, lemon peel and bread crust; freshness in the mouth, constant citrus, flavorful bubbles, pleasant saline aftertaste.

LAURO Costa Toscana Bianco Igt 2011 70% Viognier, 30% Chardonnay Luminoso dorato compatto e consistente; arrivi espressivi di pietra focaia e banana con essenze vanigliate e di alghe marine con cenni burrosi; morbido e polposo, sorregge con sapidità qualche calda intromissione su costanti percezioni fruttate e ritorni tostati. Bright compact and consistent golden color; expressive flint, banana, vanilla, and seaweed with buttery hints; smooth, fleshy, supported flavor

with some heat, with constant fruity hints and toasted aftertaste.

LA REGOLA Toscana rosso Igt 2013 85% Cabernet Franc, 10% Merlot, 5% Petit Verdot Cupo e corposo color purpureo; sprigiona mirtillo e viola con note di ginepro e noce moscata distendendosi poi su frutta scura gelée e ricordi di peperone; espressivo e avvolgente ha un ricco estratto di percettibile succo nero con tannini delicati già integrati e finale di chiara lunghezza dai tratti balsamici. Releases blueberry and violet, juniper and nutmeg notes, then sliding onto dark fruit gelée and pepper memories; expressive, enveloping, with rich extract of perceptible dark juice with soft tannins and a clear long finish with balsamic tones.

STRIDO Rosso Toscana Igt 2011 100% Merlot Tinge il bicchiere di rubino con nuance ancora violacee; emersione di amarena matura, rosa rossa e cannella che schiudono verso mora di rovo e glicine aromatizzati di

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alloro e grafite; entrata suadente e nobile: frutto masticabile e coerente con matrice tannica didascalica che ben contiene l’alcol in un finale lungo e entusiasmante. Tinges the glass with violet-nuanced ruby; ripe black cherry emerges, red rose and cinnamon going toward blackberry and wisteria, flavored with laurel and graphite; persuasive and noble in the mouth: chewy consistent fruit with a tannin structure and long exciting alcohol finish.

SONDRETE Passito Bianco di Toscana Igt 2005 - Trebbiano, Malvasia, Colombana (percentuale variabile) Ambrato denso dai nitidi profumi di dattero e fico essiccato, noce e mango candito; le note di rosmarino si immettono in miele millefiori e tabacco; dolce e generoso al palato: propone a lungo la sua vellutata e condensata fruttosità che meriterebbe, però, qualche fresco sprizzo ravvivante. Dense amber with clear scents of dates, dried figs, walnut, candied mango; notes of rosemary in wildflower honey and tobacco; sweet and generous on the palate: long velvety condensed fruitiness that merits a fresh revival.


Podere 414 winery and some production stages. On left page, in the middle, a picture of Simone Castelli


wine world

Finalmente amici

Simone Castelli e la sua interpretazione della Maremma nei vini di Podere 414 The interpretation of Maremma by Simone Castelli in the Podere 414’s wines “Il confronto uomo-territorio è una lotta, dopo quasi vent’anni di contesa la Maremma ha vinto su tutto ciò che ritenevo giusto, si è affermata, nasce il nostro terroir. Come due rivali, agguerriti ma sempre corretti stiamo diventando finalmente amici e penso faremo grandi cose”. Questa è la sintesi della comprensione di un territorio nei primi venti dell’attività di Simone Castelli, Podere 414. Tradurre la Maremma è stato uno sforzo continuo ma appagante che ha permesso di capirla in tutta la sua complessità, e raccontarla attraverso i suoi prodotti. Ogni terroir è l’essenza di un vino e delle sue specificità, quello maremmano non fa eccezione. I venti dominanti sono quelli di ponente che provengono dal mare, incontrano il monte Capanne (1000 mt. slm) sull’Elba, e dividendosi caratterizzano le due maremme, quella livornese e quella grossetana. Quando i maestrali che soffiano quotidianamente impattano sulle prime macchie, perdono gran parte della salinità e si arricchiscono di tutti i profumi distintivi della vegetazione, timo, rosmarino, mirto, alloro, ginepro selvatico e fragranze resinose dei pini, solo allora arrivano a sfiorare i vigneti. Proprio questi venti, unitamente alla intensità della luce e del calore del sole rendono da secoli il territorio così severo da permettere quasi solo l’allevamento custodito da figure leggendarie come i Butteri Maremmani. La Maremma non nasce per tutti i tipi di viticoltura, in quanto è fatta di clima, natura e genti forti, richiede un impegno assiduo e personale, nella ricerca di interpretare le stagioni nella maniera migliore, imparando a leggerne i segnali. Proprio da questa consapevolezza, maturata vendemmia dopo vendemmia, seguendo ogni fase in prima persona, nascono i vini del Podere 414, il Morellino, prodotto di punta, rinnovato come ogni anno nella grafica ispirata per la vendemmia 2014 a “terra-gente-valori”, il Rosato, un vino concettualmente semplice, il Passito, il vino del cuore, tutti prodotti mai cedevoli alle mode, di immediata comprensione, veri ambasciatori di questa grande scommessa.

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“The confrontation between man and territory is a fight. After almost twenty years of struggle, Maremma has beaten everything I believed was right and has taken command. Our terroir is born. Like two rivals, competitive but always respectful, we have finally become friends and I believe we will achieve great things.” This is the synthesis of the comprehension of the territory in the first twenty years of activity by Simone Castelli of Podere 414. Translating Maremma has been a non-stop but satisfying effort that has allowed him to comprehend all the complexities and to tell their stories through his products. Each terroir is the essence of a wine and its specific characteristics and the Maremma is no exception. The dominating winds are those from the sea. They meet mount Capanne (1000 meters above sea level) on Elba and separate into the two characteristic aspects of Maremma, the zones of Livorno [Leghorn] and Grosseto. When the daily northwest wines hit the first Mediterranean scrub, they lose most of their salinity and pick up the distinctive perfumes of the vegetation (thyme, rosemary, myrtle, laurel, wild juniper and resinous pine fragrances) before they caress the vineyards. These are the winds, together with the intensity of the light and the warmth of the sun that have made this territory so severe that for centuries the only possible activity was cattle-breeding as conducted by the legendary butteri [cowboys] of Maremma. Maremma is not the place for all types of viticulture. The strong character of the climate, nature and the people calls for an assiduous personal commitment, necessary to interpret the seasons in the best possible manner by learning to read the indicators. It is this awareness, matured harvest after harvest by following each phase personally, that has led to the birth of the Podere 414 wines: Morellino, the flagship product, with new graphics for every harvest, inspired by the land-people-values trilogy for 2014; Rosato, a conceptually simple wine; and Passito, the wine of sentiment, all produced without fashionable digressions, directly comprehensible and the true ambassadors of this great challenge.


wine world text Teresa Favi

Fattore M

Incontro con Georg e Julia Weber audaci, sensibili e colti produttori a Monteverro Interview with Georg and Julia Weber: bold, sensitive and cultivated wine producers in Monteverro Georg e Julia Weber, dal 2003 hanno costruito dal nulla Monteverro, un’azienda gioiello a metà strada tra Capalbio e il mare. 27 ettari vitati, declinati in sei grandi etichette la cui qualità è confermata ogni anno da eccellenti rating e da una distribuzione in ben 20 paesi. Quali vini sono stati la sua fonte d’ispirazione? Georg Weber. Ho sempre amato i vini che mostrano eleganza e complessità, con un lungo potenziale d’invecchiamento ed espressione del loro terroir. Per questo sono rimasto affascinato dai vini italiani, sono autentici e davvero unici. Come è avvenuto il coup de foudre con Monteverro? Julia Weber. Il mio primo ricordo è il profumo meraviglioso nell’aria, gli aromi speziati di macchia mediterranea e la fragranza del mare. Qual è stato il vostro primo obiettivo a Monteverro? G.W. Svelare l’enorme potenziale della costa maremmana, dove è veramente possibile produrre vini che esprimono un grande terroir e una bella complessità. La vostra filosofia produttiva, in poche parole… G.W. Il nostro è un lavoro artigianale, tutto è fatto a mano, nel rispetto del suolo e della natura. I nostri sforzi sono tesi a raggiungere l’equilibrio tra la pianta, il suolo e il suo ambiente per permettere al terroir di esprimersi al meglio nella nostra uva. In cantina si lavora per gravità durante tutta la vinificazione per rispettare l’integrità dell’uva e i suoi tannini. Cosa abbina Julia Weber al suo vino preferito dei sei prodotti a Monteverro? J.W. Adoro il Tinata con quella sua speziatura ed eleganza. Quando apriamo una bottiglia di Tinata a casa, l’abbiniamo all’agnello alle erbe aromatiche che richiama i sentori di timo, lavanda e rosmarino, tipici di questo vino. Il più bel complimento ricevuto per un vostro vino? J.W. Durante una degustazione alla cieca, al nostro chardonnay è stata attribuita “una mineralità simile a quella dei Puligny-Montrachet”. Il nostro Monteverro è stato definito un vino aristocratico, pieno di personalità, potenza e complessità... e ci è valso uno “chapeau” di Robert Parker.

In 2003, Georg and Julia Weber built Monteverro from scratch, a gem of a winery located halfway between Capalbio and the seaside. 27 hectares planted with vineyards giving six top-quality wines, which get excellent ratings every year and are sold in 20 countries. What wines have inspired you? Georg Weber. My favorite wines are wines which are elegant and complex, wines that can age and primarily wines that show their terroir. That is why I was charmed by Italian wines, because of their authenticity and singularity. How did you fall in love with Monteverro? Julia Weber. It was really love at first sight. I remember at first the wonderful smell in the air, the very spicy aromas of the macchia mediterranea but also the sea. What was your first goal at Monteverro? G.W. My goal is to show here in Monteverro the enormous potential of the Tuscan Coast of Maremma, where I truly believe it is possible to make wines that express a great terroir and are complex. Your production philosophy in a few words…. G.W. All work is done exclusively by hand, we respect the soil and nature. We strive to achieve balance for the vines and enable the soil’s character to be expressed in the fruit. Our winery is 100% gravity and no pumps are used at any step of vinification, in order to respect the integrity of the fruit and its tannins. What does Julia Weber pair with her favorite among the six wines produced at Monteverro? J.W. I love Tinata with its spiciness and elegance at the same time. When Georg and I open a bottle of Tinata at home, I love to cook lamb with Mediterranean herbs, it matches perfectly with the aromas of Tinata, like thyme, lavender and rosemary. What is the best compliment you’ve ever received for one of your wines? J.W. In a blind tasting, our Chardonnay was said to have a minerality like a Puligny - Montrachet. Our Monteverro was said to be an aristocratic wine full of character, strength and complexity. We got a “chapeau” of Robert Parker.

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Some pictures of the Monteverro estate, in Capalbio. Above to the right, a picture of Julia and Georg Weber


wine world

Il classico che guarda al futuro

Dievole: un’azienda storica con un nuovo progetto di classicità per il Chianti Classico Dievole: a historic winery with a new classic project for Chianti Classico Energia, tensione e vitalità. E’ questa l’anima della nuova generazione dei Chianti Classico di Dievole, prodotti all’insegna di un innovativo “progetto di classicità” tutto legato al territorio. Dievole si trova nel sud del Chianti Classico e si estende per circa 600 ettari su morbide colline, tra i 300 e i 420 metri slm. Il cuore dell’azienda è nel borgo di Dievole che risale al 1090: la cantina, gli uffici e anche l’omonimo resort di campagna con il ristorante. Dal 2012 il team tecnico dell’azienda, guidato da Alberto Antonini, ha ricercato il massimo equilibrio tra vitigni e terroir. Con il supporto di Lorenzo Bernini ha rivitalizzato i suoli e intrapreso un’agricoltura sostenibile. In cantina, con l’enologo Giovanni Alberio, ha lavorato per esaltare la freschezza e l’eleganza del Sangiovese e per limitare al massimo la presenza del legno. La maturazione si svolge infatti in botti di rovere francese di Allier non tostato da 41 ettolitri. “Il nostro obiettivo” spiega Enrique Almagro, Presidente di Dievole “è mettere in bottiglia la naturale identità dei vini che nascono nei nostri vigneti, un patrimonio di cui ci sentiamo prima di tutto custodi, che conta oggi 121 ettari di cui 95 in produzione”. Il Chianti Classico annata 2014, presentato alla Chianti Classico Collection, esprime il mosaico dei vigneti aziendali offrendone una sintesi all’insegna dell’armonia. La versione Chianti Classico Riserva 2013 interpreta invece orgogliosamente le parcelle che si sono espresse per maggior carattere e potenziale di longevità. Entrambi si presentano con un vestito nuovo. Infatti la profonda evoluzione produttiva ha imposto anche una netta evoluzione dell’immagine, e oggi le nuove etichette, sia singolaremte che una accanto all’altra, rappresentano a pieno l’identità e la filosofia Dievole a 360 gradi, suggerendo fin dal primo sguardo la corrispondenza tra l’armonia del paesaggio e quella del vino. Ma non solo vino si produce a Dievole. Parallelamente al vino infatti l’azienda frange nel proprio frantoio, da ulivete di proprietà e in gestione diretta, anche una produzione di eccellenza di Olio Evo che quest’anno svetta con sei etichette tra Dop Chianti Classico, Igp Toscana e 100% Italiano, più un Aceto Millesimato di Chianti Classico.

Energy, tension and vitality. This is the soul of the new generation of Chianti Classico di Dievole, produced in the name of an innovative “classic” project connected entirely to the territory. Dievole is in southern Chianti Classico area and stretches over about 600 hectares of rolling hills, from 300 to 420 meters above sea level. The heart of the winery is the Dievole hamlet that goes back to 1090, where the cellar, offices and country resort with restaurant are located. Since 2012, the winery’s technical team, led by Alberto Antonini, has sought the best balance between the vines and the terroir. With the support of Lorenzo Bernini, he revitalized the soil and embarked on sustainable agriculture. In the cellar, with oenologist Giovanni Alberio, he has been working to develop freshness and elegance of the Sangiovese grape and minimize the woodiness. The aging is done in untoasted Allier French oak casks of 41 hectoliters. “Our goal,” explains Enrique Almagro, President of Dievole, “is to bottle the natural identity of the wines grown in our vineyards. We feel that we are, first and foremost, custodians of this heritage, which is now 121 hectares and of which 95 are in production”. The Chianti Classico vintage 2014, presented at the Chianti Classico Collection, expresses the mosaic of vineyards in a harmonic synthesis. The version Chianti Classico Riserva 2013 is a proud interpretation of the plots that have expressed greater character and potential for longevity. Both have a new look. In fact, the profound evolution in production has also imposed a clear change in the image, and today the new labels, both alone or side by side, fully represent the identity and philosophy of Dievole, at first glance suggesting the tie between the harmony of the landscape and that of the wine. But not only wine is produced in Dievole. Parallel to the wine, the producer makes olive oil in its own press, from theirs and directly managed groves, with an outstanding Olio Evo that boasts six labels including Chianti Classico DOP, IGP Toscana and 100% Italiano, in addition a Vintage Chianti Classico Vinegar.

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Above: a panoramic view of the Dievole estate; below: a bottle of Chianti Classico  Dievole DOCG wine


Above: Morellino di Scansano grapes; below: Fattoria Mantellassi, a historic winery of the Maremma area


wine world text Niccolò Tempestini

Passione Maremma

Fattoria Mantellassi: dalla Maremma Toscana una passiona per il vino lunga 55 anni Fattoria Mantellassi: from Maremma in Tuscany, a passion for wine cultivated for 55 years It has been 55 years since the day when Ezio Mantellassi and his wife Silvia bought the La Banditaccia farm on the hills of Magliano in Tuscany to plant a vineyard. Today, as then, their sons Aleardo and Giuseppe are still here, keeping the family passion, passed on for generations, alive. Wine growers with an ancient tradition in the area near Pistoia, the Mantellassi family is now a leading producer of Morellino di Scansano with approx. 100 hectares of vines. More importantly, their name is linked to that of Morellino especially because Fattoria Mantellassi was among the promoters of the DOC denomination in 1978 and the DOCG denomination in 2007. The protagonists of this important achievement are the land, the vineyards, and the most authentic aromas and flavors of Maremma. Above all, the passion underlying the work and the desire to improve are inspired by a vision of the future dedicated to the highest standards of quality without forgetting the past. This vision of the future is founded in the physical place of the winery itself – the new one built especially for this anniversary – and, more importantly, its new labels. The plural refers to the two important novelties of the celebrations: the 55th Anniversary Reserve, an elegant and refined bottle uniting Sangiovese (85%) and Cabernet (15%), aged 20 months in barriques of French oak before bottling and a few more months of ageing in the bottle; and the return of “Alì Alè”, an exceptionally fine straw wine for very limited public obtained from the union of Alicante and Aleatico (the inspiration for the original name). Together these vines release an extraordinary bouquet of red fruit, with a flavor that is both sweet and endowed with many rich highlights.

Sono trascorsi 55 anni dal giorno in cui, Ezio Mantellassi acquista insieme a sua moglie Silvana il podere La Banditaccia sulle colline di Magliano in Toscana per piantarci una vigna e oggi come allora, ad alimentare una passione di famiglia che si tramanda da generazioni, ci sono i figli Aleardo e Giuseppe. Viticoltori di antica tradizione originari del pistoiese, i Mantellassi sono oggi una realtà leader nella produzione del Morellino di Scansano con circa 100 ettari di terreno coltivato a vigneto, ma il loro nome è legato a quello del Morellino anche perché la Fattoria Mantellassi è stata tra gli artefici dell’ottenimento per questa denominazione, della Doc nel 1978 e della Docg nel 2007. I protagonisti di questo importante traguardo sono la terra, i vigneti, i profumi e i sapori della Maremma più autentica, ma soprattutto la passione con cui viene portato avanti il lavoro e la voglia di crescere guardando al futuro con la massima attenzione alla qualità, senza dimenticare il passato. Un futuro che oggi possiamo dire riparta dalla cantina: non soltanto come luogo fisico - ne è stata infatti realizzata una nuova proprio in occasione di questo anniversario - ma soprattutto come etichette. Al plurale perché saranno ben due le novità in serbo per la ricorrenza: la Riserva del 55° anniversario - una elegante e raffinata bottiglia in cui si fondono il Sangiovese (85%) e il Cabernet (15%) da affinare per 20 mesi in barriques di rovere francese prima di passare in bottiglia dove dovrà invecchiare ancora qualche mese - e il ritorno del passito “Alì Alè”, un prodotto di nicchia e di altissima qualità ottenuto dall’unione tra i vitigni Alicante e Aleatico (da cui prende il nome originale) che insieme sprigionano un bouquet di aromi straordinario di frutta rossa e un gusto dolce e ricco di sfumature.

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wine world text Guido Parigi

Grandi innovatori

Panizzi, nella Vernaccia di San Gimignano, con la sua filosofia trasversale e contro corrente, si è imposto alla critica e al consumo Going against the trends with a transversal philosophy, Panizzi has attracted critics and consumers for the Vernaccia di San Gimignano Panizzi produce con qualità e affidabilità Vernaccia di San Gimignano dal 1989. Sempre innovatori: prima, grazie all’incontro tra Giovanni Panizzi e l’amico enologo Salvatore Maule, rivoluzionando il modo in cui produce la Vernaccia. Oggi, andando contro corrente, la cantina produce, accanto a una Vernaccia di altissimo livello, anche Pinot Nero e passito. Un lavoro sempre più fuori dagli schemi per essere sempre di più ambasciatori della Vernaccia di qualità nel mondo. Giovanni Panizzi acquista nel 1979 il podere Santa Margherita, appena fuori le mura di San Gimignano: c’è un vigneto di pochi ettari e si ricerca un proprio stile. La tecnica si affina e nel 1989 – con la consulenza di Maule - arriva la prima vera vendemmia alla quale segue la commercializzazione della prima Vernaccia di San Gimignano Panizzi, caratterizzata dall’inconfondibile etichetta. In pochi anni la qualità e lo stile Panizzi si impongono all’attenzione della critica e dei consumatori. La superficie a vigneto cresce. Nascono anche altri vini tra cui la Vernaccia di San Gimignano Riserva e il Chianti Colli Senesi Vertunno. La Vernaccia di San Gimignano Riserva ’98 Panizzi è premiata con i 3 bicchieri dalla guida del Gambero Rosso: è la prima volta che una Vernaccia di San Gimignano ottiene questo ambito riconoscimento. Nel 2003 viene commercializzato un nuovo vino: il San Gimignano Rosso Fòlgore (vendemmia ’99). Nel 2005 Panizzi cede la proprietà a Luano Niccolai, cui succederà il figlio Simone che, negli anni, incrementa la superficie a vigneto e amplia la cantina. L’azienda non si è mai fermata e, con la stessa idea di qualità che da sempre la contraddistingue, è cresciuta potenziando la superficie a vigneto, ampliando la gamma dei propri vini – tra cui anche alcuni vini rossi - e divenendo infine anche agriturismo.

Since 1989, Panizzi has been producing high-quality, reliable Vernaccia di San Gimignano. Innovators from the start, the early encounter between Giovanni Panizzi and his oenologist friend Salvatore Maule helped revolutionize the way that Vernaccia was produced. Today, going against trends, the winery also produces a Pinot Noir and passito alongside a very high quality Vernaccia. They work increasingly outside the box, and are becoming consolidated as ambassadors of quality Vernaccia in the world. In 1979, Giovanni Panizzi bought the Podere Santa Margherita, just outside the walls of San Gimignano. In a vineyard of a few hectares he sought his own style. The technique was refined, and in 1989 - with the advice of Maule - came the first real harvest followed by the marketing of the first Panizzi Vernaccia di San Gimignano, with its unmistakable label. In just a few years, Panizzi’s quality and style attracted the attention of critics and consumers. The vineyard grew in size. Other wines were also created, including Vernaccia di San Gimignano Riserva and Chianti Colli Senesi Vertunno. Vernaccia di San Gimignano Riserva ‘98 Panizzi was awarded 3 glasses by the Gambero Rosso guide. It was the first time that a Vernaccia di San Gimignano had received this coveted award. In 2003 a new wine, San Gimignano Rosso Fòlgore (‘99 vintage), was marketed. In 2005, Panizzi transferred ownership to Luano Niccolai, who was followed by his son Simone. Over the years, Simone increased the area of ​​vineyards and extended the wine cellar. The winery has never stopped and, with the same idea of ​​quality that has always distinguished it, has grown by increasing the surface area of the vineyards, expanding the range of their wines - to include some red wines - and eventually also becoming a holiday farm.

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Above: Panizzi’s “unconventional” Vernaccia wine Below: the Panizzi holiday farm’s outdoor area in San Gimignano


wine world text Niccolò Tempestini

Quando l’Amarone abbraccia il Brunello

La famiglia Tommasi, storica realtà della Valpolicella, ha di recente acquisito i 53 ettari a vigneti e boschi a Montalcino The Tommasi family, historic Valpolicella winemakers, recently acquired 53 hectares of vineyards and woods in Montalcino Dall’Amarone al Brunello, nel segno dell’eccellenza vitivinicola italiana. A compiere il passo che ha unito queste due realtà di primo piano dell’enologia nazionale è stata la famiglia Tommasi, storica realtà di Viticoltori dal 1902 nella Valpolicella Classica, che ha di recente acquisito Casisano, una terrazza naturale di 53 ettari - di cui 22 ettari coltivati a vigneto tra Brunello e Rosso di Montalcino e 12 ettari ad oliveto adagiata sulle silenziose colline di Montalcino di fronte all’Abbazia di Sant’Antimo. In questa oasi di pace, i vini più pregiati come il Brunello e il Rosso di Montalcino, riposano e si affinano in botti grandi di rovere di Slavonia, garanzia della tradizione e dello stile classico di questo meraviglioso territorio e della famiglia stessa. Con l’acquisizione di Casisano, si corona il progetto della Tommasi Family Estates partito nel 1997 come un percorso di crescita lungo diciotto anni, fortemente voluto dalla Famiglia - che oggi ha al timone la sua quarta generazione - per valorizzare le eccellenze vitivinicole italiane e i territori di riferimento. Prima di scegliere Montalcino infatti, la Tommasi Family Estates si è consolidata in Valpolicella con i vigneti “La Groletta”, “Conca d’Oro” e “Ca’ Florian” - prestigiosi Cru per la produzione dell’Amarone - ed avviato un processo di espansione anche in altre aree a vocazione enologica come la tenuta Poggio al Tufo nella Maremma Toscana nei comuni di Pitigliano e Scansano, la Masseria Surani in Puglia a Manduria per produrre il Primitivo e la Tenuta Caseo nell’Oltrepò Pavese, patria del Pinot Nero.

From Amarone to Brunello, under the banner of Italian winemaking excellence. The Tommasi family took the step to unite production of these two prominent national wines. Historic Winemakers of Valpolicella Classica since 1902, they recently acquired Casisano, a natural terrace of 53 hectares - 22 hectares planted with Brunello and Rosso di Montalcino and 12 hectares of olive trees - nestled in the quiet hills of Montalcino in front of the Abbey of Sant’Antimo. In this oasis of peace, the finest wines such as Brunello and Rosso di Montalcino, repose and age in large barrels of Slavonian oak, a guarantee of tradition and the classic style of this wonderful land and the family itself. The purchase of Casisano crowns the project of Tommasi Family Estates, begun in 1997 as an eighteen-year development project, strongly backed by the family - whose fourth generation is now at the helm - to enhance the excellence of Italian wine and reference territories. Before choosing Montalcino, the Tommasi Family Estates became consolidated in Valpolicella with the vineyards “La Groletta”, “Conca d’Oro” and “Ca’ Florian” - prestigious Cru for producing Amarone - and began expanding into other winemaking areas such as the estate Poggio al Tufo in the Tuscan Maremma in the towns of Pitigliano and Scansano, Masseria Surani in Manduria in Puglia, to produce Primitivo, and Tenuta Caseo in the Oltrepò Pavese, home of Pinot Noir.

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The vineyards and wine cellar of Casisano, the winery based in Montalcino and recently taken over by the Tommasis, a historic winemaking family of the Valpolicella area


wine event text Niccolò Tempestini

Il vino e la sua storia

Ritorna T-Wine a Castageto Carducci, tra testimonial d’eccezione, ospiti molto speciali e occasioni da non perdere T-wine is back at Castagneto Carducci, among VIPs, very special guests and must see events Torna T-Wine con la seconda edizione dell’appuntamento di riferimento per la valorizzazione dei vini della Costa toscana e del territorio che circonda il Casone Ugolino a Castagneto Carducci (Li) domenica 24 aprile dalle ore 10 alle ore 19. Il tema è quello del vino e della sua storia raccontato dai produttori, l’atmosfera quella di una festa di campagna condita dalla presenza di testimonial, vip e da ospiti speciali, il Conte Gaddo della Gherardesca e Franco Malenotti. Ad aprire il programma realizzato con la collaborazione dell’AIS e della Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi, al Casone Ugolino, sede ufficiale dei Corsi AIS Toscana delegazione di Livorno, la presentazione del progetto del ‘MUSEUM’, il museo sensoriale e multimediale del vino di Bolgheri e della Costa Toscana disegnato da Dante Ferretti vincitore di tre premi Oscar per la scenografia, che racconterà attraverso le immagini un viaggio emozionante nella storia del vino dagli Etruschi ai tempi nostri. Un territorio che si presta a passeggiate a cavallo ma ideale anche per gli amanti delle bici, infatti a completare gli eventi la presentazione del progetto EBike ‘Antichi percorsi’ con l’inaugurazione del I° percorso ‘Castello di Castagneto’ e in contemporanea il Mercato del Borgo con esposizione dei prodotti tipici degli artigiani locali, arricchito dalla ricostruzione del mercato del vino che lo scenografo Dante Ferretti ha realizzato per Expo. Per entrare nello spirito autentico della Maremma, la premiata squadra di ‘Monta da lavoro’ rievoca la ‘Merca’ ovvero la marcatura degli animali come avveniva un tempo. Il vino si conosce attraverso AIS Wine School, AIS Tutor e AIS Wine Shop e una degustazione verticale di uno storico vino del territorio. Casone Ugolino, porto di terra, Bolgheri e Costa Toscana Wine & Food Farm, prosegue così nella sua missione di promuovere il territorio e le sue meravigliose realtà.

T-Wine is back. The second edition of the foremost event dedicated to wines of the Tuscan coast and area surrounding Casone Ugolino in Castagneto Carducci (Livorno) is schedule for Sunday, April 24 from 10am to 7pm. The theme of this edition is wine and its history, as told by wine-makers, while the atmosphere is one of a country festival with the added touch of testimonials, VIPs, and glamorous guest hosts Count Gaddo della Gherardesca and Franco Malenotti. Made possible with the collaboration of AIS (Italian Sommelier Association) and the Etruscan Coast Wine and Olive Oil Road, the program takes place at Casone Ugolino, headquarters of the AIS Tuscan delegation of Livorno Courses, and will open with a presentation of the ‘MUSEUM’ project - a sensory and multimedia museum of Bolgheri and Tuscan Coast wine - designed by Dante Ferretti, winner of three Oscars for cinematography who will lead a thrilling journey in images into wine history, from the Etruscan era until present day. Given the area’s suitability to horseback riding and cycling alike, completing the events will be a presentation of the EBike ‘Ancient routes’ project, with an inauguration of the 1st ‘Castagneto Castle’ route, while simultaneously the Borgo Market will display local artisanal products set against a unique backdrop of a reconstructed wine market, designed by scenographer Dante Ferretti for Expo. In keeping with the true spirit of the Maremma, the award-winning team of ‘Monta da lavoro’ will recreate the ‘Merca’, the animal branding practice of the past. The wine will be introduced by AIS Wine School, AIS Tutor and AIS Wine Shop, including a vertical tasting of an area historic wine. The Casone Ugolino, porto di terra, Bolgheri and Tuscan Coast Wine & Food Farm will follow with its mission of promoting this region and its many marvels.

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wine event di Leonardo Taddei

Vini in anteprima

Degustazioni en primeur, selezioni atipiche di spumanti, laboratori di degustazioni e percorsi guidati per neofiti. Al Real Collegio di Lucca En Primeur tasting experiences, unique selections of sparkling wines and guided workshops for non-experts. At the Real Collegio in Lucca

La 15° edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana è nel weekend del 7 e 8 maggio al complesso monumentale del Real Collegio nel centro storico di Lucca. L’appuntamento conosciuto e apprezzato da tempo dai wine lover di tutta la regione è un imperdibile occasione per i tecnici e gli operatori professionali con le degustazioni e gli incontri con i produttori. Ma andiamo per ordine. Chi organizza la rassegna dei viticoltori, i cui territori sono “bagnati” dal Mar Tirreno, è l’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana. Oltre 80 vigneron presenteranno personalmente i loro vini attraverso le loro 500 etichette in degustazione. A latere dei banchi di assaggio, una selezione interessante e atipica di spumanti. Parliamo del Lambrusco di Sorbara, del Prosecco della Valdobbiadene, e dello Champagne dall’omonima regione francese. Ma la caratteristica di rilievo che contraddistingue da anni l’evento è la possibilità di assaggiare i vini dell’ultima annata 2015 “atti a divenire”. Si tratta di campioni provenienti dalle botti che ancora custodiscono le trasformazioni dei grandi vini rossi della Costa Toscana. Quella che in Francia è conosciuta come degustazione en primeur. Come ogni anno i laboratori di degustazione offrono approfondimenti in molti casi irripetibili, come la verticale del Cavaliere di Michele Satta, l’Anteprima 10 anni dopo con la vendemmia 2006 e lo spazio dedicato ai Racconti Biodinamici. Occasioni dedicate non solo agli esperti, perché anche i neofiti possono godere di un percorso degustativo graduale e ragionato condotto dai nostri migliori Sommelier attraverso gli Educational dell’AIS Wine School e soprattutto per chi si sente disorientato dall’enorme quantità di vini in assaggio può affidarsi gratuitamente a un percorso guidato da Sommelier esperti. Una sorta di accompagnamento sensoriale tra gli assaggi più significativi spiegati e motivati con un linguaggio accessibile a tutti. Questa iniziativa che prende il nome di Anteprima Ais Tutorial, è disponibile anche in francese, inglese e tedesco.

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The 15th edition of the Anteprima Vini della Costa Toscana (Tuscan Coast’s Wines Preview) will take place the weekend of May 7-8 at the monumental complex of the Real Collegio in Lucca. The event has long been appreciated by wine enthusiasts from all over Tuscany, and it is a unique occasion for specialists and all people who professionally work in the sector as well, with wine tastings and the possibility to meet wine producers. But let’s proceed with order. This event, for winegrowers whose vines face the Tyrrhenian Sea, is organized by the Great Cru of the Tuscan Coast Association. More than 80 winemakers will be personally introducing their wines with a tasting of 500 labels. But what has been characterizing the event over the last years is the possibility of tasting the developing wines of the last harvest of 2015. These are samples taken right out the oak barrels where the maturation process of the great red wines of the Tuscan coast takes place. In France they call this kind of tasting en primeur. Like every year, the tasting workshops offer experiences that, in most cases, are unique in their genre, like the vertical tasting of the Cavaliere di Michele Satta; the Preview 10 Years Later, with 2006 wines and a space dedicated to Biodynamic Tales. Events dedicated not only to experts, but also to those who approach this world for the first time, for a step-by-step and reasoned approach to wines under the lead of our best Sommeliers with the Educational programs of the AIS Wine School, and, for those who feel lost given the huge number of wines presented, with the free “wine tour” guided by professional Sommeliers. A sort of sensory experience through the greatest labels, which are explained and presented with a language accessible to all. This initiative, the Anteprima Ais Tutorial, is available also in French, English and German.


news

Turismo enologico

Toscana Wine Architecture è il nome del nuovo progetto realizzato dalla Regione Toscana con Vetrina Toscana, l’associazione delle città del vino, e la Federazione delle strade del vino. Un circuito di 14 cantine d’autore da scoprire tappa dopo tappa, da Rocca di Frassinello (Renzo Piano) alla Cantina Antinori (Archea). L’elenco completo e le mappe sono su www.winearchitecture.it.

Toscana Wine Architecture is the name of the new project developed by the Tuscan Regional Government with Vetrina Toscana, the association to which Tuscan wine producers belong, and the Wine Roads of Tuscany Federation. A tour through 14 top famous wine cellars, each one worth getting to know better, from Rocca di Frassinello (Renzo Piano) to Cantina Antinori (Archea). Complete list and maps at www. winearchitecture.it.

Guide 2016 Toscana

Dop e Igp insieme

E’ nata Avito, l’associazione vini toscani Dop e Igp che riunisce, per adesso, 16 consorzi di tutela vini a denominazione d’origine, da quelli più famosi e blasonati come Chianti, Chianti Classico, Brunello di Montalcino e Nobile di Montepulciano ai più piccoli come Valdarno di Sopra e Orcia.

Avito is the name of the new association for DOP and IGP Tuscan wines, which now counts 16 Wine Consortia for the protection of designation of origin wines, from the most famous and noble wines like Chianti, Chianti Classico, Brunello di Montalcino and Nobile di Montepulciano to the less famous ones like Valdarno di Sopra and Orcia.

in pole position La Toscana è leader nelle guide 2016: prima nella Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso (con 79 “Tre Bicchieri”), e dietro solo al Piemonte nelle guide Vitae di AIS, Vini d’Italia de L’Espresso, Bibenda, Slow Wine (con “I Grandi Vini”, quelli valutati solo per la loro qualità).

Boom

di esportazioni nel 2015

Secondo le elaborazioni dell’agenzia regionale Toscana Promozione, nel 2015 il vino toscano ha toccato quota 923,4 milioni di euro, portando la Regione al secondo posto in termini di valore, seconda solo al Veneto e davanti al Piemonte. La Toscana è prima in Italia se guardiamo all’export di vini rossi a denominazione.

According to the data by the Economic Promotion Agency of Tuscany Toscana Promozione, the sale of Tuscan wines generated 923.4 billions of Euros in 2015, with Tuscany holding the second place in terms of sales, between Veneto (first place) and Piedmont.

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Pole Position for Tuscany, according to 2016 Wine guides: first place according to Vini d’Italia of Gambero Rosso (with “Three Glasses awards”), and second place after Piedmont according to the guides Vitae by AIS, Vini d’Italia by L’Espresso, Bibenda, Slow Wine (with its “Great Wines” valued as the best quality wines).

Cantine Aperte 2016

Sabato 28 e domenica 29 maggio 2016, appuntamento con l’edizione n.24 di Cantine Aperte l’evento enoturistico più importante in Italia promosso dal Movimento Turismo del Vino. Dalle degustazioni alle visite in vigna, sono numerose le iniziative che anche in Toscana celebreranno il sodalizio tra vino e turismo.

The 24th edition of Cantine Aperte, the leading wine event in Italy, promoted by the Movimento Turismo del Vino, will take place on Saturday the 28th and Sunday the 29th of May 2016. Many initiatives will be held, from tasting events to guided tours to vineyards, to celebrate the relationship between wine and tourism.



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