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SIMPLICITY AND REVOLUTION
CORRER MUSEUM: AN EXHIBITION TO CELEBRATE THE TIES BETWEEN CARLA ACCARDI AND VENICE MUSEO CORRER: UNA MOSTRA PER CELEBRARE IL LEGAME TRA VENEZIA E CARLA ACCARDI text Francesca Lombardi
AN EXHIBITION CELEBRATING THE BOND BETWEEN VENICE AND CARLA ACCARDI
UNA MOSTRA CHE CELEBRA IL LEGAME
CHE HA LEGATO VENEZIA E CARLA ACCARDI
Nearing the one hundredth anniversary after her birth, Venice dedicates an exhibition to Carla Accardi to celebrate the connection that binds the artist to the city: Carla Accardi. Gli anni Settanta: I Lenzuoli is on display at the Correr Museum in the Quattro Porte room until 29 October. Accardi made her debut in 1948 at the Venice Biennale. Her works were exhibited at the Biennale again in 1964, 1976, 1988, in 1993 and also at the 2022 edition. Works, photographs and other materials which highlight her relationship with the lagoon city, include a 1952 photograph taken on the occasion of an exhibition at the Galleria del Cavallino when she visited the Guggenheim collection along with her husband and artists Antonio Sanfilippo and Tancredi Parmeggiani. Organised as a tribute to the artist and not as a chronological exhibition, this Venetian project features, in the form of an installation, a small selection of works harmoniously blended in the historic spaces of the museum, in particular those of the Quattro Porte room which are part of the Quadreria exhibition set up by Carlo Scarpa. The works featured are Lenzuoli, a series of paintings started in the 1970s, rarely exhibited as a whole. As the curator of the exhibition Pier Paolo Pancotto says: “In the first years of the 1970s, the artist created a new series of works, the so-called Lenzuoli. These are normal cotton sheets for domestic use and of various sizes, painted with painting for cloth. As of today, we do not know the inspiration behind these works as there is no specific documentation – if it even exists – that could be useful to deduce its origin and development. We are only certain about two dates: 1972, the year she painted the first Lenzuolo to our knowledge, and 1974 when the Qui Arte Contemporanea. Galleria Editalia in Rome inaugurated the Accardi Sette Lenzuoli exhibition [...]”. In addition to Lenzuoli, the exhibition in Venice includes also three sculptures from the same period which recall the other works stylistically and some archival material. For various reasons, Carla Accardi can be considered one of the most significant artists of the 20th century. In the post-war period, she contributed to the diffusion of non-figurative art in Italy by promoting – the only woman in an all-male group – the Forma group (1947); in the 1950s, she developed a new technique based on gestural abstraction establishing herself as one of the protagonists of Michel Tapié’s Art Autre movement; in the next decade, she started using the sicofoil, a new type of transparent plastic material, and abandoned the use of tempera preferring coloured and fluorescent paints, and researching into new ways of creating optical and environmental effects. After the 1970s, she continued her work and entered the new millennium with a renewed interest in painting.
A quasi cento anni dalla nascita Venezia dedica a Carla Accardi una mostra che celebra il legame che ha legato la città e l’artista: Carla Accardi. Gli anni Settanta: I Lenzuoli è al Museo Correr, nella Sala Quattro Porte, fino al prossimo 29 ottobre. L’Accardi ha esordito alla Biennale nel 1948 facendovi ritorno nel 1964, 1976, 1988 e nel 1993 comparendo anche nell’edizione del 2022. Opere, foto ed altro materiale documentario attestano il suo rapporto con la città lagunare compresa una immagine del 1952 quando, in occasione di una mostra alla Galleria del Cavallino, visitò col marito, l’artista Antonio Sanfilippo, e Tancredi Parmeggiani la collezione Guggenheim. Il progetto veneziano in quanto omaggio e non mostra antologica, presenta, sotto forma di installazione, una ristretta selezione di lavori posti in dialogo con gli ambienti storici del museo, in particolare quelli della Sala Quattro Porte posta lungo il percorso della Quadreria allestita da Carlo Scarpa. Si tratta dei Lenzuoli, un ciclo di opere avviato negli anni Settanta del 900 raramente visibile nel suo insieme. Come racconta il curatore della mostra Pier Paolo Pancotto: “All’inizio degli anni ’70 l’artista introduce una nuova serie di opere, i cosiddetti Lenzuoli, teli in cotone d’uso domestico e di varia dimensione, dipinti con pittura per stoffa. Non è nota, al momento, la genesi di questi lavori non essendo emersa, fino ad oggi, una specifica documentazione (ammesso che esista) utile a ricostruirne origini e sviluppo. Le uniche certezze si stringono attorno a due date: 1972, anno a cui risale il primo Lenzuolo al momento conosciuto, e 1974, anno in cui Qui arte contemporanea. Galleria Editalia a Roma inaugura la mostra Accardi sette lenzuoli. (...)”condotta dall’artista in quegli anni. Accanto ai Lenzuoli, sono in mostra a Venezia anche tre sculture affini ai primi stilisticamente e cronologicamente ed alcune testimonianze d’archivio. Varie ragioni rendono Carla Accardi una delle figure più significative dell’arte del XX secolo. Nel secondo dopoguerra ha contribuito all’affermazione dell’arte non figurativa in Italia promuovendo il gruppo Forma (1947); negli anni Cinquanta ha sviluppato la poetica del segno affermandosi tra i protagonisti dell’Art autre di Michel Tapié; nel decennio seguente ha introdotto l’uso di un inedito materiale plastico trasparente, il sicofoil, e ha abbandonato le tempere a favore di vernici colorate e fluorescenti aprendo la sua ricerca ad effetti optical e ambientali. Superati i Settanta, segnati da un marcato impegno nelle attività sociali e nel femminismo, ha attraversato gli anni Ottanta e Novanta del Novecento ed è approdata al nuovo Millennio con un rinnovato interesse per la pittura.