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Mahseer in Nepal
This is the story of my dream trip. I think that if you love fishing, there is nothing more exciting than exploring new rivers in a country where you don’t know anyone who has ever been there. I traveled with my fishing rod from east to west of the Himalayas in search of waters. My trip lasted more than two months and began in a very remote town called Simikot, in the province of Humla in Nepal.
WEEKS 1 and 2 Everything started when I was held back by the Nepalese army because I did not have the right papers. So after imploring the government, I was given access to explore the upper Karnali River. I was also immediately told that all the last travelers had died along the way that I intended to cover. Furthermore, if I did not come back within 20 days, I would have to finance the research expedition. After signing various documents, I began my excursion of a couple of fishing weeks on the upper stretch of the mythical Karnali River. Ghaghara, also called Karnali, is a perpetual cross-border river that has its origin on the Tibetan plateau, near the Manasarovar Lake. It crosses Himalaya in Nepal and unites with the Sharda River in Brahmaghat, India. Together, they form the Ghaghara River, an important tributary of the Ganges on the left side. With a length of 507 kilometers, it is the longest river in Nepal. The total length of the Ghaghara River is 1,080 kilometers, up to its confluence with the Ganges in Revelganj, in Bihar. It is the biggest tributary of the Ganges as regards volume. The wonderful Himalayan landscape was breathtaking. A thousand years ago, the terraced rice fields were carved out of the mountainside with great difficulty and rough huts carved in stone hosted the Humla people. I fished in the towns of Gopka and Tali, where the river had a white gravel bottom, and I reached an impassable waterfall: it took me a whole day to climb it. In the town of Gopka, the old people of the village told me that I was one of the few white men they had ever seen. In that moment, from angler I had turned to explorer; I think that I was the first Canadian to enter the province of
Questa è la storia del mio viaggio dei sogni; credo che se ami la pesca non c'è niente di più esaltante che esplorare nuovi fiumi in un paese dove non conosci nessuno che ci sia mai stato. Da est a ovest ho viaggiato per l'Himalaya alla ricerca di corsi d'acqua con la mia canna da pesca. Il mio viaggio è durato più di due mesi ed è iniziato in una città molto remota chiamata Simikot nella provincia di Humla in Nepal.
SETTIMANA 1 e 2 Tutto è iniziato quando sono stato trattenuto dall'esercito nepalese per non avere le scartoffie adeguate, ho implorato e mi è stato dato il permesso per potere esplorare il fiume Karnali superiore. Mi è stato anche detto immediatamente che gli ultimi viaggiatori erano tutti morti sul sentiero che avevo scelto di percorrere inoltre, se non fossi tornato entro 20 giorni, mi sarei dovuto occupare del finanziamento per la spedizione di ricerca. Dopo aver firmato vari documenti ho iniziato la mia escursione di un paio di settimane per pescare nelle acque della parte alta del leggendario fiume Karnali. Ghaghara, chiamato anche Karnali è un fiume transfrontaliero perenne che ha origine sull'altopiano tibetano vicino al lago Manasarovar. Attraversa l'Himalaya in Nepal e si unisce al fiume Sharda a Brahmaghat in India. Insieme formano il fiume Ghaghara, un importante affluente della riva sinistra del Gange. Con una lunghezza di 507 chilometri è il fiume più lungo del Nepal. La lunghezza totale del fiume Ghaghara fino alla sua confluenza con il Gange a Revelganj nel Bihar è di 1.080 chilometri. È il più grande affluente del Gange per volume. Lo splendido paesaggio himalayano è da mozzare il fiato. Mille anni fa i campi di riso terrazzati furono strappati alla montagna con grande difficoltà e ruvide capanne di pietra scavate ospitavano il popolo di Humla. Ho pescato nelle città di Gopka e Tali dove il fiume aveva dei fondali di ghiaia bianca e sono arrivato ad una cascata impraticabile dove mi ci è voluto un giorno intero per scalarla. Nella città di Gopka gli anziani del villaggio mi hanno detto che ero fra i pochi bianchi che avevano visto. È stato in quel momento che da pescatore sono diventato esploratore; credo di essere stato il primo canadese ad entrare nella provincia di Humla in Nepal, una valle devastata dalla guerra meno di
un decennio fa. Unipani è un bellissimo villaggio a circa 2 giorni di cammino lungo il fiume dall'aeroporto di Simikot, ma il caldo torrido e le notti fredde mi hanno reso la vita difficile. E’ stato a Unipani che ho iniziato a pescare con la gente del posto mentre loro lanciavano le reti nel fiume. Per la maggior parte dei giorni la mia canna da pesca mi ha lasciato a mani vuote. A quanto pare, la primavera non è la stagione migliore per pescare. Un'avventura come questa è destinata a metterti alla prova in tutti i modi. La settimana successiva mi sono ammalato a causa delle cattive condizioni dell'acqua potabile. Rimesso a posto il fisico, dopo una decina di giorni, sono arrivato nella città di Raha, dopodiché, temendo gli avvertimenti dell'esercito, ho deciso di tornare a Simikot. Unipani è bellissimo e mi mancherà questa terra selvaggia e incontaminata.
SETTIMANA 3/4 Sentendomi un po’più forte, ho fatto un giro in barca lungo il fiume Karnali, il più grande affluente del sistema del fiume Bheri. Durante questo viaggio di duecento chilometri ho sperimentato il mio primo incontro con il Masheer. In termini canadesi, il Bheri è il fiume Thompson del Nepal. Mi sento di dire che pescare Masheer in Nepal, e in special modo in questo fiume, è stata un'esperienza profonda. E’ un fiume molto selvaggio e pericoloso, io l’ho disceso con una zattera di fortuna ma non mi sento di consigliarlo a nessuno, personalmente non ci tornerò. Il problema è che, anche se la pesca è buona, se dovesse succedere qualcosa, non c’è modo di essere tratti in salvo. Un fiume invece che mi sento di consigliare vivamente è il Seti Karnali. Qui ci sono compagnie di rafting affidabili per aiutarti a pescare con la mosca. Questo fiume è fantastico a settembre e ottobre.
SETTIMANA 5/6: Pokhara e i Madi Il fiume Madi Nadi, appena ad est di Pokhara, per me è stato una benedizione. Attraverso la sua acqua trasparente e pulita potevo vedere mahseer quasi in tutte le pool. Ho trascorso intere giornate a fare pattinare le mosche a galla. Il Madi Nadi è a solo un'ora di distanza da Pokhara ed è il posto giusto per mangiare bene, dormire in Hotel di livello e pescare con guide professioniste. Il fiume è caratterizzato da grandi letti di
Humla in Nepal, a valley destroyed by the war less than 10 years ago. Unipani is a beautiful village about a two-day walk along the river from the Simikot Airport. The scorching heat and cold nights made my life difficult. In Unipani I started fishing with locals, while they were casting their nets in the river. For most days my fishing rod left me empty-handed. Spring was apparently not the best season for fishing. An adventure like that is bound to test you in all ways. The next week I got sick due to the bad conditions of the drinking water. Ten days after recovering, I got to the town of Raha, and after that, fearing the warnings of the army, I decided to go back to Simikot. Unipani was great and I will miss this wild and uncontaminated land.
WEEKS 3/4 When I felt a bit better, I went on a boat tour along the Karnali River, the biggest tributary of the Bheri River system. During this 200-km trip, I came across the Masheer for the first time. In Canadian terms, Bheri is the Thompson River in Nepal. I want to say that fishing Masheer in Nepal, and particularly in this river, was a profound experience. It is a very wild and dangerous river. I descended it on a makeshift raft, but I would not recommend it to anyone, and personally I will not do it again. Fishing is good, but the problem is that if something occurs, there is no way to rescue you. A river that I warmly recommend to you instead, is the Seti Karnali River. There you will find reliable rafting companies that help you fly fish. This river is fantastic in September and October.
WEEKS 5/6: Pokhara and the Madi River The Madi Nadi River just east of Pokhara was a blessing to me. Through its crystal clear and clean water, I could see Mahseer in almost all the pools. I spent whole days drifting the flies on the surface. The Madi Nadi River is just one hour from Pokhara and it is the right place to eat well, sleep in a top hotel and fish with professional guides. The river is characterized by big gravel beds with a lot of Masheer, even if they are not giant ones, and the beauty of the area is breathtaking.
ghiaia, tanti masheer, anche se non di taglia enorme, e la zona è di una bellezza spettacolare.
SETTIMANA 7 /8: Lago Fewa. Pesci! Qui ho pescato a mosca per una settimana. Ho pescato anche grosse carpe, e ho dato lezioni di casting ad amici locali. E ogni giorno ci siamo bevuti birra in riva al lago. Il tutto a dieci minuti a piedi dall'hotel. Il lago Fewa è la capitale della pesca nepalese. Non si può andare a Pokhara senza una canna da pesca perché il fiume Madi Nadi è vicino e il lago Fewa è pieno di pesci. Inoltre l'area Pokhara ha molti piccoli ruscelli nascosti interessanti.
SETTIMANA 9: Dolalghat Nepal, fiume Indrawati. Un giorno, mentre pescavo, ho visto dei bambini che raccoglievano rocce dal fiume, toglievano gli insetti acquatici che vivevano nelle rocce e li mettevano dentro delle bottiglie d'acqua. Incuriosito, mi sono avvicinato per chiedere cosa stessero facendo. I bambini hanno detto "matcha", che vuol dire pesce nella loro lingua. Quindi hanno messo sugli ami queste ninfe su canne di bambù in stile tenkara e hanno lanciato le loro lenze nel fiume. È stato fantastico, ho trovato la forma himalayana della pesca a mosca.
Questi bambini non avevano idea delle moderne tecniche di pesca a mosca. Sapevano solo ciò che i loro padri avevano insegnato loro. Ho trascorso svariate settimane a pescare catturando pochi Masheer e questi bambini davano da mangiare alle loro famiglie con sacchi di pesce tutti i giorni. Avevano ami vecchissimi e lenze ormai distrutte. Ho detto ai ragazzi di prendere ciascuno due cose dalla mia borsa e tenerle perché il mio viaggio era finito. Code e mosche furono le prime a sparire, seguite da materiali per la costruzione di artificiali . Tre dei sei ragazzi corsero subito a casa, uno cominciò a urlare "Matcha, matcha, matcha", un altro andò a prendere suo padre. Questi venne da me e disse: "Namaste mio amico", e fece dire a suo figlio "grazie" in inglese. Dissi: "Spero che i ragazzi prenderanno molto matcha per le loro famiglie. Il padre mi disse: "Sai quanti matcha riusciremo a catturare ora? I ragazzi non dovranno più tribolare per le canne da pesca, le lenze o gli ami". Era surreale, era la pesca che ci aveva uniti. Fu in quel momento che terminai la mia escursione di due mesi.
WEEKS 7 /8: Fewa Lake Fish! I flyfished for a week there. I also fished big carps and gave casting lessons to local friends. Every day we drank beer by the lake. We could reach everything in 10 minutes on foot from the hotel. The Fewa Lake is the capital of Nepalese fishing. You should not go to Pokhara without a fishing rod because the Madi Nadi River is not far and the Fewa Lake is full of fish. Moreover, there are a lot of small, interesting hidden streams in the area around Pokhara.
WEEK 9: Dolalghat Nepal, Indrawati River One day, while I was fishing, I saw some children collecting rocks from the river. They took the aquatic insects that lived in the rocks and put them into water bottles. Driven by curiosity, I went closer and asked what they were doing. The children answered "matcha," which means fish in their language. Then they put these nymphs on the hooks and then on bamboo rods tenkara style, and cast their lines into the river. It was fantastic. I had found the Himalayan form of fly fishing.
Those children had no idea about modern fly fishing techniques, but they only knew what their fathers had taught them. I spent several weeks fishing and caught few Masheer, whereas those children caught heaps of fish every day to feed their families. They had very old hooks and almost destroyed lines. I told them they could each take two items from my bag and keep them because my trip was over. Tails and flies were the first to be taken, followed by materials to build artificials. Three of the six boys immediately ran home, and one began to cry out, "Matcha, matcha, matcha." Another one went and came back with his father. The latter approached me and said: "Namaste my friend," and made his son say "thank you" in English. I said: "I hope that the boys will catch lots of matcha for their families”. The father told me: "Do you know how many matcha we will be able to catch now? The boys will not have to struggle any more with fishing rods, lines or hooks." It was surreal that angling had united us. My trip of two months finished at that moment.
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