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Virus e futuro Rossana Prola
Per evitare le fobie di contagi in piscina, forse potremmo cercarle molto isolate - Khaosok National Park Thailandia - 500 Rai Floating Resort
VIRUS E FUTURO
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Tutti i problemi hanno un risvolto positivo, anche quelli che appaiono insormontabili. Per coglierlo è però necessario guardarli in faccia senza paura, altrimenti la prossima volta vi troveranno ancora più impreparati e il danno sarà maggiore. Evitare di parlarne, di pensarci, archiviare le cose negative che accadono come eventi non riproducibili ed innominabili, non è mai saggio.
Se parliamo di virus ed epidemia, non è improbabile che ci sarà una prossima volta, se è vero ciò che dice la virologa Ilaria Capua, che dirige il Centro di eccellenza della “One Health” dell’ Università della Florida: “Tre coronavirus in meno di 20 anni rappresentano un forte campanello di allarme. Sono fenomeni legati anche a cambiamenti dell’ecosistema: se l’ambiente viene stravolto, il virus si trova di fronte a ospiti nuovi”. Finchè non cambierà nulla nel nostro atteggiamento nei confronti dell’ambiente, i pericoli potrebbero susseguirsi sempre più frequenti.
Che fare, quindi?
HA 2 - 2020 po di procurare vaccini, cambieranno il nostro modo di vivere. Sarà ancora una normale abitudine, tra dieci anni, scambiarsi una stretta di mano per salutarci? Sarà ancora normale restare ammassati vicini, come nella metropolitana all’ora di punta? E, quindi, quante persone si fideranno a frequentare impianti sportivi in generale e piscine in particolare?
Questa situazione, una volta stabilizzata, potrebbe avere conseguenze diverse: un grave problema per le piscine pubbliche e un vantaggio per quelle private o comunque per quelle piccole e poco frequentate, anche vista la difficoltà di viaggi e vacanze. Si vivrà più isolati, e si dedicheranno maggiori risorse ad abbellire il proprio “carcere dorato”. Forse. Oppure capiterà qualcosa di diverso; ad oggi è davvero difficile prevederlo.
Certamente andrà approfondito l’aspetto della sicurezza igienico-sanitaria in piscina, soprattutto per quanto riguarda la igienicità dell’acqua e la possibilità di trasmettere micro organismi potenzialmente patogeni attraverso l’acqua e/o l’ambiente circostante. Il sistema di trattamento acqua dovrà diventare dav
vero, anche se dovrebbe già esserlo da tempo, l’aspetto più importante di una piscina. Tutto ciò che può aiutare a migliorarne l’efficienza non deve essere trascurato, e sicuramente, non basterà una “palettata” di cloro in più... Ben vengano quindi tutti gli ausili tecnologicamente validi e la formazione dei tecnici, che dovrà essere molto, ma molto più approfondita di quanto lo sia ora. La parte della piscina che non si vede, quella che “sta sotto”, rappresenta, di fatto, la nostra principale leva di marketing. Una piscina sicura dal punto di vista sanitario sarà sempre di più una piscina vincente.
Rossana Prola prola@professioneacqua.it