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L’armata Brancaleone

Gerardo Ruberto info@smilingcoachsystem.it

Desidero spronare gli “imprenditori” e gli operatori del settore fitness terrestre ed acquatico nell’operare come gli altri mercati di servizi alla persona dove essere “uniti” e preparati porta risultati molto più soddisfacenti di quelli riscontrati nel settore “esercizio fisico”.

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Si urla da tempo che bisogna diventare imprese con la I maiuscola per non fallire o sopravvivere per ottenere uno stipendio. Il mio urlo disperato vuol essere “semplicemente” uno stimolo per le imprese del settore: vi chiedo per cortesia di uscire dalla “zona di comfort”, iniziate ad essere imprese capaci di fare “business” invece di sopravvivere

Ho intitolato questo articolo l’Armata Brancaleone, perché questa evocazione scherzosa definisce bene l’intento nel comunicare che la mancanza di visione, imprenditorialità e management prolungata nel tempo può portare alla chiusura delle imprese.

Chiedo per una volta di mostrare “l’altra faccia del nostro mercato”, ovvero sapere di essere in difficoltà, che sempre più aziende chiudono e che starsene da soli a disperarsi non è la giusta posizione per risollevarsi; che non sono i prezzi a non far avvicinare le persone ai nostri centri, che i messaggi devono essere sempre più vicini a quel target di persone che mai si sognerebbe di entrare in uno delle migliaia di centri distribuiti sul territorio nazionale.

In questi ultimi anni, fiumi di parole, di attesa di chi sa cosa e della speranza che le cose potessero cambiare in positivo - ma così non è stato, anzi! - hanno indebolito le imprese e gli imprenditori. Il Mondo è cambiato, le persone siano essi collaboratori che clienti sono cambiate nelle loro abitudini quotidiane, tutti noi abbiamo modificato il modo di vivere il lavoro e gli hobby, il tempo per le persone è diventata l’esigenza più importante anche del denaro. Tutto ciò che ci circonda è cambiato è questo è comprensibile osservando il grande esodo di persone verso altri settori commerciali ed industriali.

Il Mondo non è più quello di qualche anno fa, i nuovi consumatori hanno tante distrazioni in più rispetto agli anni 2000. In tutto questo cambiamento le società hanno perso la bussola imprenditoriale capace di orientare le strategie e le azioni nel garantire alla propria impresa di navigare in mari meno contaminati dalla saturazione dei servizi e dei consumatori.

La metafora che aiuta a comprendere quanto desidero trasmette- re in questo articolo è quella della rana bollita (usata dal filosofo americano Noam Chomsky): “ i popoli che accettando passivamente il degrado, le vessazioni la scomparsa dei valori e dell’etica, accettano di fatto la deriva della società”. La difficoltà di non fare scelte per paura del futuro porta a non agire pensando che lo status quo in fondo non è così male…ma così si chiude

QUINDI?

Uscite dalla zona di “no action”, abbracciate il cambiamento! Bisogna prendere le situazioni come fanno i salmoni che vanno controcorrente rispetto al resto dei pesci, che percorrono strade difficili pur di raggiungere il loro obiettivo (depositare le uova). I cambiamenti “graduali” (si poi lo farò, da domani inizio a pensare, etc.) portano a conseguenze catastrofiche. Spesso chi gestisce le imprese commette l’errore di non rendersi conto che il pericolo è lo stallo, dato dall’attesa e dalla speranza che qualcosa accada (rendendo poco produttiva l’intera azienda): questo pericolo incombe sull’intero mercato, con la tragica conseguenza che la minaccia di chiusura o diffi- coltà economiche si intensifichino. Spesso quando ci si rende conto che siamo in stallo, è troppo tardi per reagire

Il fenomeno della rana bollita si riferisce alla gestione strategica e al controllo costante che ci porta al vero cambiamento prima che sia troppo tardi. Il cambiamento dell’organizzazione, la pianificazione delle risorse e dei sistemi di erogazione dei servizi sono ormai un’urgenza per le imprese del settore. Continuare a fare ciò che si è sempre fatto non aiuterà a crescere e far prosperare le vostre imprese. Dopo tanti anni vissuti all’interno del mercato del fitness sono giunto ad una conclusione che probabilmente farà arrabbiare qualcuno, e ne sono consapevole: credo che a molti gestori ed imprenditori piaccia rimanere nella zona di comfort (rana bollita), ma questo non è la giusta strada per far business

Suggerisco a tutti gli imprenditori di rivedere i propri piani strategici in funzione dei cambiamenti che stanno avvenendo sotto il profilo sociale, di offerta e domanda di lavoro, per affrontarli prima che la situazione sfugga di mano, senza lasciare nessuna speranza di cre-

Aggiornare l'offerta e i servizi anche attraverso l'innovazione garantisce più facilmente il gradimento del cliente scita del proprio business e con la tragica conseguenza della chiusura della propria impresa. Negli anni molte aziende non sono riuscite ad adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato e ai nuovi concorrenti, come ad esempio, tra le più famose Nokia, Blockbuster e Polaroid. Queste multinazionali sono diventate compiacenti e non hanno notato i cambiamenti graduali che il loro settore di appartenenza stava vivendo fino a quando non è stato troppo tardi, provocando il loro declino e , in alcuni casi , anche il fallimento

L’ascesa di nuovi attori e lo spostamento verso nuove tecnologie ha sconvolto diverse aziende che non sono riuscite ad adattarsi. Senza un’innovazione consapevole (strategie, organizzazione, risorse umane, marketing adeguato, comunicazione, etc.), le imprese devono affrontare sfide significative e competitive: meglio prevenire e prepararsi. Il cambiamento riguarda fattori esterni causati da nuove abitudini dei consumatori, dai costi energetici, dalla quantità di strutture presenti sul territorio, dalla frammentazione del target di persone, etc. e auspico che tutti gli imprenditori siano attenti nel prendere informazioni ed utilizzarle per innovarsi e restare al passo con le aziende più visionarie.

Il cambiamento non risparmia nemmeno i fattori interni, quindi i responsabili delle strutture devono porre la loro attenzione su strategie, nuovi prodotti e servizi, nuovi mercati da seguire, perdita di talenti chiave, scarsa cultura aziendale e/o coinvolgimento dei propri collaboratori ed infine, da non trascurare assolutamente, il cambio di leadership (Teoria dei salmoni - Gerardo Ruberto).

Oggi la rapidità con cui avvengono i cambiamenti, in tutti i mercati, porta le imprese, una volta raggiunto i propri obiettivi e risultati, a stabilirne immediatamente dei nuovi in base ai servizi, i clienti, le condizioni di mercato e la tecnologia che continuano ad evolvere. Stare dietro a queste evoluzioni garantisce che le imprese siano sempre in evoluzione e si adattino alle mutevoli condizioni, piuttosto che diventare compiacenti e stagnanti.

Prima di passare a qualche suggerimento concreto desidero comu-

Per guidare al meglio la propria impresa, il proprio team servono una leadership forte e la capacità di aggiornarsi nicare che stabilire gli obiettivi, nel gestire le prestazioni, non significa assolutamente che il percorso da intraprendere sia tutto in discesa. Bisogna garantire l’allineamento dello staff, delle aree operative, stabilire un’area di monitoraggio ed il processo che la gestisce, etc.: questo richiede una leadership molto forte, capace di lavorare bene.

In primo luogo, dobbiamo diventare proattivi nel monitorare e riflettere sulle forze a lungo termine che stanno influenzando le nostre attività e la nostra professione. Il 90% dei risultati dipende dalle risorse umane e il 10% (vale quanto il 90% ) dalla capacità di gestione e formazione che gli imprenditori o manager sono in grado di assicurare.

DA A

ORGANIZZAZIONI GERARCHICHE/VERTICALI

VALUTAZIONE PERIODICA DELLE PRESTAZIONI

COACHING CONTINUO E IN TEMPO REALE SULLE PRESTAZIONI

APPRENDIMENTO STRUTTURATO APPRENDIMENTO COSTANTE

COACHING CONTINUO VS VALUTAZIONI PERIODICHE DELLA PROPRIA IMPRESA

La ricerca sul campo delle neuroscienze e della psicologia cognitiva ha dimostrato che la valutazione può avere un potente effetto negativo sui collaboratori. La valutazione mette il cervello delle persone in uno stato di minaccia e quindi riduce la capacità di apprendere, risolvere problemi e pensare in modo creativo.

La valutazione, sono convinto, ha ancora un ruolo importante nella gestione dei nostri collaboratori, ma dovrebbe essere un processo separato dai sistemi di retribuzione e ricompensa sufficienti formazioni programmate nel tempo. Dobbiamo dare un’accelerazione all’apprendimento dei collaboratori e di noi stessi. Anche gli imprenditori devono agire nel formarsi costantemente e non aspettare occasioni a lungo termine, il tempo è una risorsa indispensabile per vincere le sfide che i prossimi decenni presenteranno alle aziende.

DIVENTARE PIÙ AGILE E RENDERE SNELLA L’IMPRESA

La crescita della conoscenza è esponenziale. Si ritiene che fino al 1900 la conoscenza umana sia raddoppiata all’incirca ogni secolo. Nel ventesimo secolo la conoscenza è raddoppiata ogni venticinque anni. Oggi la conoscenza raddoppia ogni anno e, in alcuni specifici ambiti soprattutto quelli tecnologici, ogni ventiquattro ore. Questa crescita della conoscenza sta costringendo la specializzazione e la subspecializzazione a livelli senza precedenti e sta imponendo un ripensamento nel modo in cui organizziamo il lavoro

In passato, nelle grandi organizzazioni, la maggior parte della conoscenza era ai vertici. La gerarchia e il processo decisionale dall’alto verso il basso hanno funzionato bene. Oggi un leader non è colui che sa di più ma colui che facili- ta un team di esperti e specialisti a scoprire il miglior risultato. Le tradizionali strutture organizzative verticali hanno il vantaggio di organizzare il lavoro in modo efficace e creare percorsi di carriera e sinergie di apprendimento, ma rallentano il processo decisionale e soffocano la creatività

La chiave del successo organizzativo è spingere il processo decisionale verso il basso nell’organizzazione e organizzare il lavoro attorno a team che attraversano l’organizzazione orizzontalmente.

Quindi cari lettori c’è solo un modo per venire fuori dalle difficoltà, agire, agire, agire; la metafora più azzeccata in questo caso sta nella famosa frase : “non ha importanza che tu sia leone o gazzella ogni mattina quando ti svegli inizia a correre per salvaguardare la vita” 

APPRENDIMENTO COSTANTE VS APPRENDIMENTO STRUTTURATO

Allenare le persone giorno dopo giorno, allenarsi costantemente nell’individuare le criticità aziendali per apprendere nuove soluzioni e applicarle immediatamente senza che passi troppo tempo! La formazione deve avvenire quotidianamente o quasi, non sono più

Marco Tornatore redazione@wbox.it

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