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PEDRO PINTO

COELHO: ESPAÇO AMA, LA SCUOLA NUOTO 4.0 DI QUALITÀ PER I PIÙ PICCOLI

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Bambini felici ed entusiasti dell’acqua, sicurezza e impostazione tecnica eccellente sono i punti focali di questa scuola nuoto innovativa, che risponde a standard qualitativi: un modello cui ispirarsi anche in Italia

Tempo di lettura: 10’

Ho scommesso dieci anni fa su questo progetto ed oggi sto raccogliendo i frutti di una semina che cresce nei consensi dei bambini, delle famiglie e delle piscine che credono in quanto propongo

Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere Pedro Pinto Coelho, ex nuotatore di ottimo livello in Portogallo (più volte campione nazionale allenato da Paulo Frishneckt poi diventato presidente della federazione) in occasione di Aqua Trainig Conference tenutasi a Lisbona nel marzo scorso. Ci ha colpiti subito per il rigore metodologico, la serietà professionale ma pure per l’empatia e la disponibilità al dialogo.

Molto seguito nei suoi workshop, abbiamo compreso che il grande interesse suscitato derivava dal suo progetto Espaço AMA. Varato una decina di anni fa, ha puntato fin dall’inizio su piccoli gruppi di quattro-cinque allievi, per personalizzare il percorso di ogni bimbo ed avere un dialogo più diretto ed educativo anche con i genitori. I suoi corsi costano circa il 20-25% in più rispetto a quelli tenuti nelle piscine pubbliche (40 euro/mese -una seduta a settimana- che per le abitudini dei portoghesi è una tariffa non sempre accessibile). Oggi opera in tre impianti, conta oltre 1300 allievi, si avvale di un gruppo selezionatissimo di 16 istruttori altamente professionali e sta incontrando un successo crescente anche in strutture di prestigio, come quella di Academia inserita nello splendido stadio del Benfica calcio: dalle vetrate della sala fitness e della zona relax adiacente alla vasca, ci si affaccia sul campo di gioco, ovvero è possibile vedere la partita mentre ci si allena – tuttavia il club è chiuso in concomitanza con i match del Benfica, per ovvie ragioni di sicurezza e logistiche.

Ma quello che conta è che Pedro Pinto Coelho, con il suo modello che prossimamente porterà anche a Porto ed in altre piscine di centri privati o pubblici, sta incontrando un grande successo, interpretando la scuola nuoto a dimensione di bimbo, garantendosi marginalità più elevate e puntando a fare dei suoi allievi dei bambini splendidamente ambientati in acqua, felici di saper nuotare, senza puntare necessariamente all’agonismo, bensì alla sicurezza per sé e per gli altri (è prevista anche una lezione con il vestiario indossato), con la massima soddisfazione di mamme e papà che non esitano ad investire e spendere di più per i propri figli. Insomma, il modello che da queste colonne da tempo stiamo invocando e che in Portogallo sta avendo il meritato successo. Ce lo racconta proprio Pedro Pinto Coelho con le sue parole.

Quando nasce la sua idea di “nuova” scuola nuoto- Espaço AMA - e cosa l’ha spinta a partire con un progetto così diverso dai percorsi abituali?

Espaço AMA è stato lanciato esattamente il 17 maggio 2011 come risposta ai bisogni dei nostri bambini. Dopo un ventennio di lavoro in acqua con i bimbi, mi sono reso conto che i luoghi in cui operavo non offrivano tutte le opportunità per far apprendere correttamente i bambini; opportunità come il numero di allievi, il tempo utile trascorso durante la lezione, il tempo per l’impegno motorio, la temperatura dell’acqua, la vicinanza allievi e genitori, solo per menzionarne alcune.

Quando ha capito che presso alcune palestre avrebbe potuto sviluppare il suo modello di business e di insegnamento per creare un progetto così evoluto?

Dopo il successo che ha avuto il primo Spazio AMA, alla fine del secondo anno ho iniziato a rendermi conto che l’espansione dell’AMA era qualcosa che doveva accade- re. Il numero di richieste era troppo alto e ancora una volta non sono stato in grado di rispondere alle esigenze dei bambini per mancanza di posti liberi. Ho iniziato rapidamente a cercare soluzioni per espandermi e il modo più sostenibile si è rivelato quello di inserirmi nelle palestre (con piscina) esistenti purché avessero le condizioni di spazi e ambienti per abbracciare Espaço AMA.

Così, ho parlato con il proprietario di un nuovo fitness club in modo da poter creare un secondo centro in cui potessimo fornire le con- dizioni ideali per l’apprendimento dei bambini. Sette anni dopo nasce il secondo Espaço AMA. Dopo soli 6 mesi, abbiamo sentito il bisogno di aprire un terzo spazio, per dare l’opportunità anche a più bambini.

Quante sedi operative avete oggi e quali sono gli obiettivi da raggiungere nei prossimi tre anni?

Oggi AMA è presente in 3 diversi club. il primo il Santos AMA (apertura nel 2011), il secondo AMA Colinas (apertura nel 2021) e il terzo Ama Estádio (apertura nel 2022).

Nei prossimi anni intendiamo crescere con un’altra piscina nel nord del Portogallo, oltre a poter creare un modello per altri paesi

Una breve spiegazione del modello AMA e del posizionamento delle diverse palestre

In tutte le nostre piscine/club il modello è lo stesso. Lavoriamo con piccoli gruppi di bambini per classe (massimo 5 bambini), della durata di 30 minuti. Si consiglia solo una volta a settimana, dando la possibilità di recuperare le lezioni, qualora il bambino non segua le stesse all’orario prestabilito. Pertanto, personalizziamo l’insegnamento, fornendo un adattamento corretto ed efficace all’ambiente acquatico e all’apprendimento

Quali sono i punti di forza della strategia AMA e come avete aumentato il valore del vostro brand, nonostante la crisi pandemica e la concorrenza?

I punti che ritengo fondamentali sono il numero di bambini per classe, lo spazio fisico, le condizioni della struttura, il trattamento dell’acqua, il reclutamento di professionisti, le competenze sviluppate dagli istruttori professionali (incentrate sullo sviluppo della relazione bambini-genitori come nel caso della comunicazione); altri fattori contano, ma sono subordinati ai primi. Se dovessi individuare il vero punto di forza, direi chiaramente l’individualizzazione dell’insegnamento. La vicinanza che abbiamo tra insegnanti e allievi, dovuta al modo in cui lavo- riamo, consente a Espaço AMA di supportare e aiutare la comunità in cui opera, così come la comunità vede Espaço AMA come un punto di forza e lo sostiene incondizionatamente lottando per il suo successo.

Durante la crisi pandemica, poiché stavamo già lavorando con piccoli gruppi, non abbiamo dovuto cambiare nulla e, in questo modo, abbiamo mantenuto il progetto in corso, con ancora più richiesta perché tutti gli altri posti erano chiusi.

Quanti iscritti ha oggi il Gruppo AMA? Qual è la tariffa media mensile dell’iscritto e quali sono i servizi più apprezzati?

In questo momento abbiamo 1300 bambini. In Espaço AMA, il cliente paga un prezzo medio di 40€/ mese (ricordiamo che stiamo parlando di una seduta a settimana).

Ciò che i clienti apprezzano di più è il numero ridotto di allievi per classe, i risultati rapidi e la possibilità di recuperare le lezioni perse

Ha mai pensato di esportare il suo modello in altri paesi o pensa sia meglio essere più forti e focalizzati sul Portogallo?

Sì, l’espansione internazionale è qualcosa che ha senso ed è uno dei traguardi del progetto. È tuttavia essenziale garantire che Espaço AMA risponda alle esigenze locali dei clienti

Qual è secondo lei il ruolo del suo staff e in che modo abitualmente forma, prepara e fidelizza il suo team professionale?

Il successo è essenzialmente dovuto all’impegno del team nei confronti del progetto e dei clienti

Tutto il team è coinvolto nel progetto. Oltre all’insegnamento, svolgono un ruolo attivo nell’accompagnare i propri allievi, non solo in acqua, ma anche nella vita quotidiana, attraverso un contatto permanente con i genitori. Fornisco tutte le informazioni riguardanti la gestione dello spazio, in modo che così siano in cima alla parte gestionale. Per quanto riguarda il team, lo seguo individualmente, professionista per professionista, cercando il miglioramento e la crescita attraverso il feedback

Quali ritiene siano le ragioni principali del suo successo e cosa può ancora migliorare per incrementare ulteriormente il suo lavoro?

La ragione principale del successo è la squadra. Il tempo investito nel reclutamento e nella selezione, nello sviluppo delle loro competenze ripaga su larga scala per il risultato da loro ottenuto. Il ritorno dell’investimento è superiore. D’altra parte, il fatto che i genitori riescano a misurare rapidamente (due o tre lezioni) i progressi dei propri figli conferisce credibilità e affidabilità al processo di apprendimento che velocizza l’impresa. È una scommessa sicura per i bambini.

Quanto contano progettazione e ambienti ove operate e in che modo valorizzate le vostre sedi operative perchè l’esperienzo del bambino sia la migliore?

L’intero Espaço AMA deve essere accattivante nell’immagine e nel design, essendo progettato pensando ai nostri bambini. L’accesso allo spazio, lo stato dello spazio, i disegni/bambole negli spogliatoi di diversa provenienza ed ispirazione, assicurano che i nostri bambini si sentano bene e allo stesso tempo siano protetti da sbalzi di temperatura, allergie a sostanze chimiche, ecc.

Cerchiamo il più possibile di mantenere i materiali nelle migliori condizioni e, quando possibile, di sostituirli, mantenendoli aggiornati e in buone condizioni.

Lei è alla guida di un gruppo al servizio di bambini che richiedono tempo, dedizione, aggiornamento costante e misurazione della qualità erogata: riesce ad avere tempo per se stesso o per la famiglia o è troppo assorbito dagli impegni professionali, Quale è la tipica giornata di Pedro Coelho?

Il team Espaço AMA conta 16 professionisti suddivisi in 3 sedi. Al mattino mi occupo di tutta la gestione; dal pomeriggio mi dedico al “monitoraggio” dei diversi team e, quando riesco, ad insegnare direttamente ai bambini (resta la mia vera grande passione). Il tempo per me è qualcosa che dovevo esplorare e migliorare negli anni scorsi, complice il rapido aumento del numero di lezioni e sedi e del team, nonché della costruzione, miglioramento e monitoraggio del modello. È stato un processo che mi ha portato a crescere e ad evolvermi come manager. Così, con il supporto incondizionato della mia famiglia, ho imparato ad ascoltare il mio corpo e a sapere quando fermarmi. È importante non essere sempre disponibile, condividendo eventuali vulnerabilità con il team quando ho bisogno di caricarmi di energia ll settore sta cambiando alla velocità della luce, quindi dobbiamo stare all’erta per stare al passo.

Quale è la sua opinione sulla fitness industry oggi e per il futuro, visto che le sue piscine sono inserite in prestigiosi fitness club?

Quando penso all’industria che si è reinventata di più negli ultimi anni, penso chiaramente al fitness. Molti presentano la pandemia come qualcosa di catastrofico per il fitness, personalmente vedo la pandemia come qualcosa di catastrofico per il fitness del passato, ma oggi si rivela essere stato un fenomenale acceleratore per il fitness del futuro. La pandemia ha fatto sì che, nel giro di pochi mesi, abbiamo apportato le modifiche e guardato al business come fosse completamente stabilizzato, direi addirittura morto nel tempo.

Il fatto che siamo stati costretti a reinventarci e scoprire nuovi modi di lavorare ha aperto le porte a tutta una serie di attività e variazioni all’interno dell’industria del fitness, ma ha reso difficile il fitness classico su larga scala. Dimostriamo ancora una volta che l’industria del fitness è e continuerà ad essere una necessità per il futuro, ma è fondamentale guardarla in modo diverso. Non come il servizio al centro (azienda, macchine, spazi, classi) ma come l’uomo al centro (cliente e dipendente)

Se riusciamo a capire che l’utilità del nostro spazio dipende dal bisogno dell’essere umano (cliente e dipendente) possiamo garantire un business sostenibile con un team stabile. Bisogna però essere aperti in modo da non vedere solo

5 anni o un anno, ma settimane e mesi, per esempio; forse la soluzione che do questo mese è diversa dalla soluzione che do il mese successivo. La necessità potrebbe non esistere per la stagione sportiva o l’anno, ma per il momento.

Un consiglio ai colleghi: su cosa è meglio concentrarsi oggi, quali sono le priorità aziendali e gli errori da evitare di avere successo?

Secondo me il segreto del successo sta sempre nei team di professionisti con cui lavoriamo. Pertanto, il loro atteggiamento deve essere eccellente: così possiamo trasmettere tutte le competenze che desideriamo, che riteniamo fondamentali e da condividere. 

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