4 minute read

Capitolo VI

Next Article
Introduzione

Introduzione

STRATEGIE DI SCRITTURA

 Strategia n°1. La descrizione oggettiva. Lo spazio narrativo. La descrizione oggettiva di uno spazio, di qualunque spazio, si limita a riportare/analizzare con precisione gli elementi in esso contenuti, senza raccontare le emozioni, le sensazioni, i sentimenti di chi scrive. Essa fornisce informazioni, caratteristiche e dati in modo impersonale. Leggi le descrizioni contenute nella tabella. Quale è soggettiva? Quale oggettiva?

Advertisement

DESCRIZIONE....................................................... DESCRIZIONE......................................................

Si giungeva al portone di ingresso mediante uno scalone monumentale, a gradini piuttosto ampi, e infine si accedeva a un atrio semicircolare spazioso, dove, dal suo gabbiotto la signora Pia controllava tutte le entrate e le uscite. La scuola si sviluppava su tre piani, e solo da poco alcuni murales dipinti dai ragazzi avevano fatto la loro comparsa. La palestra si trovava nel seminterrato, era molto grande e a prova di urla da finale di pallavolo. Nei tre piani erano invece distribuite le aule. Il primo piano era riservato alla scuola primaria, il secondo alla scuola secondaria e l’ultimo ai laboratori. Sempre al pianterreno, sulla destra, c’era l’aula magna e nell’altra ala dell’istituto c’erano i locali della mensa. Nel retro dell’edificio, un grosso spazio comune in cui i bambini della primaria trascorrevano il tempo della ricreazione; rappresentava anche il punto di raccolta per i ragazzi del primo anno della secondaria, quando attendevano di essere assegnati alle varie sezioni o quando si svolgevano le prove di evacuazione. Si giungeva al portone di ingresso mediante uno scalone che mi provocava sempre una certa ansia con quei gradini piuttosto ampi che sembravano non finire mai. Finalmente si accedeva a un atrio spazioso dove, dal suo gabbiotto la signora Pia controllava, o faceva finta di controllare, tutte le entrate e le uscite. La scuola si sviluppava su tre piani e solo da poco alcuni murales favolosi dipinti dai ragazzi avevano fatto la loro comparsa dando un tocco di allegria alla scuola: tutti quei colori creavano un’atmosfera gradevole e invogliavano a entrare. La palestra si trovava nel seminterrato, era molto grande e a prova di urla da finale di pallavolo. Il rimbombo delle urla era bello e fastidioso allo stesso tempo, l’aria ovattata e densa di sudore a volta mi dava la nausea. Ambiente diverso dai campetti di calcio dove nel pomeriggio andavo con i miei amici per una partitella salutare. Nei tre piani erano invece distribuite le aule. Il primo piano era riservato alla scuola primaria, il secondo alla scuola secondaria e l’ultimo ai laboratori, il luogo da me preferito in assoluto. Sempre al pianterreno, sulla destra c’era l’aula magna dove entravo con un certo timore, soprattutto durante le assemblee. Nell’altra ala dell’istituto c’erano i locali della mensa da cui proveniva un profumino invitante di ragù che mi faceva venire un certo languorino.

DESCRIZIONE....................................................... DESCRIZIONE......................................................

Nel retro dell’edificio, un grosso spazio comune in cui i bimbi della primaria trascorrevano il tempo delle ricreazione; rappresentava anche il punto di raccolta per i ragazzi del primo anno della secondaria quando attendevano di essere assegnati alle classi.

ATTIVITÀ 1. Sottolinea nella descrizione soggettiva tutti gli elementi – lessico, forme grammaticali, espressioni – che la rendono tale.

2. Una volta individuati tutti gli elementi di soggettività, fanne un elenco:

a .....

b ....

c ....

FOCUS:

Per una descrizione oggettiva devi limitarti a fornire informazioni dettagliate.

Per una descrizione soggettiva devi aggiungere impressioni, sensazioni, punti di vista.

 PER UNA DESCRIZIONE SOGGETTIVA

Come descrivere un ambiente di casa: la soffitta. Cercare un altro brano

Ti propongo la lettura del brano nel quale la scrittrice descrive la propria soffitta. Ci sono tanti elementi della descrizione soggettiva facilmente riconoscibili e imitabili. Leggilo attentamente cercando di imitarne la tecnica per una tua personalissima e originale descrizione soggettiva. ........... ...........

Capitolo 4

Entriamo nel vivo della storia incontrando la prof.ssa Righetti. Dopo la descrizione dello spazio narrativo, proviamo a vedere più da vicino chi si muove in questo spazio, come lo fa e che reazioni proviamo noi lettori di fronte ai gesti e alle parole dei personaggi.

 CHIAVI DI LETTURA

DENTRO LA STORIA: I PERSONAGGI

1. La prof.ssa Righetti assegna un compito di scrittura personale ai propri studenti. Quali strategie presenta agli alunni? Quali modelli di scrittura personali propone? Cerca riferimenti del testo e sintetizza negli spazi vuoti.

2. In riferimento alla prima domanda, la classe può discutere e condividere pareri sulla modalità di assegno del compito di scrittura. Riporta negli spazi vuoti il tuo punto di vista in merito.

3. A un certo punto del suo discorso la prof.ssa Righetti dice di amare la scrittura e aggiunge “e capite anche il perché”. Che cosa dovrebbero capire i ragazzi?

4. C’è un personaggio che fa da contrasto alla prof.ssa Righetti? In che modo?

IDENTIKIT DI UN PERSONAGGIO: SPIE E INDIZI.

Per capire un personaggio, per giungere al cuore della sua psicologia, occorre far attenzione ad alcune spie rivelatrici. Ciò vale per un personaggio inventato come per una persona reale.

Le spie rivelatrici

LE PAROLE UTILIZZATE DAL PERSONAGGIO LE AZIONI/ I GESTI I PENSIERI/ LE RIFLESSIONI

Qualche esempio: se un/una tuo/tua amico/a ti fa utilizzare i suoi giochi, tu capisci che..........

.................................................................................................................................................. Se non ti invita alle feste a casa sua questo è un indizio di ...............................

This article is from: