Esame di Stato Conclusivo
del I Ciclo di Istruzione Alunno: Lorenzo Giove Classe: 3^A A.S. 2018/2019
Letteratura
Giacomo Leopardi
L’infinito Quest'anno ricorre il bicentenario della poesia ‘L'infinito’, che Leopardi finì di scrivere nel 1819. Il poeta contempla il paesaggio dalla sommità di una collina e osserva il cielo, mentre il rumore del vento gli riporta alla mente gli anni che passano. Leopardi collega l'infinito all’immaginazione: il limite, dato dalla siepe, non e' un elemento negativo, ma gli permette di immaginare cosa ci sia al di là di essa. La poesia racconta un processo interiore, l'esperienza di perdita della coscienza e, in questo annullamento di sé, Leopardi sperimenta la felicità.
In occasione del bicentenario la mia scuola ha aderito ad un concorso di poesia ‘E mi sovvien … Leopardi’ ed io ho partecipato presentando questo elaborato: LA TUA ETERNITA' Tormentata fu la tua vita, piena di rimpianti e di dolori, durante la quale vedesti morire i sogni dell'acerba giovinezza. Dinanzi al colle seduto ti immagino, perso nei pensieri tuoi e nella prigione degli amati libri. Li le tue parole danzano nella pace e nella tranquillità della tua dolce eternità.
Storia
I traumi della guerra al cervello
Ogni guerra provoca distruzione e, oltre alle ferite evidenti riportate dai soldati esposti alle terribili esplosioni sui campi di battaglia, lascia ferite invisibili: problemi di memoria, depressione, insonnia. Questi disturbi erano noti fin dalla Prima guerra mondiale ed erano chiamati ‘shellshok’, mentre in Italia la malattia che colpiva i soldati nelle trincee era chiamata ‘vento degli obici’’. A quanto pare l'origine di questi disturbi risiede dentro le lesioni fisiche al cervello, provocate dagli effetti dell'onda d'urto delle esplosioni. Sembra infatti che tali esplosioni abbiano provocato serie lesioni al tessuto cerebrale.
Gli effetti piĂš evidenti si ebbero durante la Seconda guerra mondiale, con il lancio della prima bomba atomica ad Hiroshima (il 6 Agosto 1945), e tre giorni dopo a Nagasaki. Tra gli effetti piĂš nocivi legati all'utilizzo del materiale nucleare ci sono le radiazioni in grado di penetrare la struttura cellulare e comportare significativi cambiamenti nel DNA, causando tumori.
Geografia
Hiroshima
Hiroshima è una città portuale Giapponese, ricordata per esser stata la prima città obiettivo di un attacco nucleare della storia, avvenuto per opera degli Stati Uniti d'America sul finire della Seconda guerra mondiale, il 6 agosto 1945. L'esplosione nucleare provocò immediatamente 60.175 morti, che salirono poi a 100.000 nei mesi successivi, a causa della ricaduta radioattiva. Le radiazioni hanno causato problemi dello sviluppo e della crescita nei bambini, cancro della mammella, della tiroide, dei polmoni, e danni neurologici. Hiroshima cominciò ad essere ricostruita nel 1949, ritornando ad essere un
importante centro industriale. La città ha l'attenzione turistica puntata nel Parco del memoriale della pace, dove è stato costruito il Museo della Pace di Hiroshima, ricco di oggetti, foto, plastici e filmati del prima e del dopo bomba.
Hiroshima, ieri e oggi
Francese
Le racisme
Le racisme est un comportement qui consiste à se méfier et même à mépriser les personnes ayant des caractéristiques physiques (la couleur de la peau) et culturelles différentes. Le raciste est celui qui se croît meilleur que tout le monde. À mon avis, il a peur de l’autre, de celui qui est différent.
Inglese
Il ritratto di Dorian Gray (The Picture of Dorian Gray)
The Picture of Dorian Gray is a novel written by Oscar Wilde. The novel begins with Lord Henry Wotton watching his friend Basil Hallward painting the portrait of a handsome young man called Dorian Gray. Lord Henry wants to know the subject painted in the picture. Dorian and Lord Henry are both thrilled by the beauty of the portrait and the first one wishes that he can always stay as young as the picture and declares that he would give his soul for making this happen. In fact the image of himself becomes ugly under Dorian’s sins. He rejects Sibyl Vane, an actress who falls
in love with him but she is not requite and soon she is not able to act anymore, so she kills herself. When Dorian realizes that the portrait holds the sign of his sins, he hides it in the attic. Over the next eighteen years he experiments with every kind of vice. At the end, realizing that his was a horrible life, he tries to destroy the picture with a knife, but doing it he kills himself.
Musica
Wolfgang Amadeus Mozart
Il cervello dei musicisti affascina i ricercatori, ma non solo: anche quella di persone con capacità di ascolto, memorizzazione e ricordo musicale fuori dal comune. Il dottor Vincenzo Galatro da anni svolge studi e ricerche sul cervello di Mozart. E’ noto, infatti, che Mozart imparasse la musica anche solo attraverso l’ascolto e riuscisse a conservare nella propria memoria quanto stava componendo, sia nella totalità che nei dettagli. Si racconta che nel 1770, quando Wolfgang Amadeus Mozart venne in Italia, accadde qualcosa di unico, incredibile e straordinario.
Infatti, dopo aver assistito alla messa nella Cappella Sistina e ascoltato il celebre miserere di Allegri, talmente prezioso che ai musicisti era stato vietato, pena la scomunica, di far circolare lo spartito, il giovane Mozart riscrisse integralmente il Miserere a memoria.
Scienze
La sinapsi
Le informazioni viaggiano all'interno del sistema nervoso sotto forma di segnali elettrici detti impulsi nervosi, Il neurone, la cellula del sistema nervoso, è in grado di ricevere, condurre e trasmettere questi impulsi. Il passaggio di tali impulsi da un neurone all'altro è possibile grazie alle sinapsi e ad alcune sostanze chimiche da esse rilasciate chiamate mediatori chimici o neurotrasmettitori (che trasformano l’impulso elettrico in segnale chimico).
Tecnologia
L’elettricitĂ
L’elettricità è una proprietà della materia, che risiede nella struttura degli atomi che costituiscono la materia stessa. Gli elettroni sono delle particelle elementari che vanno a formare l’atomo, insieme a i neutroni e i protoni . Queste particelle non differiscono fra di loro solo per dimensioni: in esse risiedono le cariche elettriche, positive quelle dei protoni e negative quelle degli elettroni. In condizioni normali l’atomo è elettricamente neutro, ma può accadere che esso acquisti o perda elettroni; le cariche positive e negative non saranno più bilanciate. Nel caso di un eccesso di cariche negative, l’atomo diventerà uno ione negativo o anione , al contrario, un difetto di elettroni trasformerà l’atomo in uno ione positivo o catione.
La perdita o l’acquisto di elettroni rende gli atomi instabili, ed essi tenderanno a ristabilire l’equilibrio elettrico: per questo motivo, le cariche di segno opposto si attraggono, mentre quelle di egual segno si respingono.
L’elettricità non è altro che un flusso ordinato di elettroni lungo un conduttore. Essa può essere di tipo continuo o alternato; nel primo caso, gli elettroni si muovono sempre nello stesso verso, nel secondo, il flusso cambia verso periodicamente.
Ed. Fisica
Il doping
Il doping è l'uso di una sostanza o una pratica medica non terapeutica, finalizzata soltanto a migliorare le condizioni psicofisiche durante le prestazioni sportive, da parte di un atleta. E' quindi una atteggiamento sleale e scorretto, quindi un inganno. Il termine deriva dal verbo to dope, che significa drogare, narcotizzare.. Già al tempo dei giochi olimpici nella Grecia classica gli atleti assumevano preparati a base di piante e funghi. Questa pratica purtroppo continua ancora oggi.. L'uso eccessivo di sostanze utilizzate per il doping può infatti causare problemi al sistema nervoso come: insonnia, psicosi, irrequietezza.
Tra le sostanze appartenenti alla classe degli stimolanti la cocaina, l'amfetamina e la caffeina, sono le sostanze che piĂš frequentemente vengono assunte con il fine di migliorare la prestazione sportiva.
Religione
Contrasto tra scienza e fede
Fides et Ratio – Giovanni Paolo II, 14 settembre 1998. L'enciclica incomincia con la metafora delle due ali - la fede e la ragione - con cui lo spirito umano spicca il volo verso la ricerca della verità. Con questa metafora, il Papa spiega che fede e ragione non si escludono, ma al contrario si completano e si sostengono a vicenda. L'enciclica prosegue spiegando quindi che la fede non va accettata ma va pensata, anzi esige di essere pensata. Nessuna fede può essere accettata se prima non è pensata dall'intelletto, tramite il quale Dio si rivela e spiega il suo amore: infatti, esso viene rivelato all'uomo, che a sua volta deve conoscere e capire la rivelazione; il
processo della conoscenza della rivelazione passa però dalla ragione, non vi è altra via.