SCUOLA APERTA

Page 1

Manuale d’uso per una scuola aperta Manuale d’uso per una scuola aperta

La scuola è un luogo di apprendimento e socializzazione destinato ad avere un grande ruolo all’interno della vita delle nuove città, è un luogo abitato da funzioni nuove, aperto ad un’utenza sempre più ampia e diversificata. La scuola è la nuova piazza. L’Istituto IED Design Roma sostiene un percorso di ricerca sul tema del collettivo come spazio e come servizio e identifica nella scuola un tema centrale del design contemporaneo. I progetti proposti riflettono sulle potenzialità della scuola come luogo che costruisce relazioni, spazio che può sviluppare le tradizionali funzioni legate alla formazione e generare nuove occasioni d’uso che coinvolgono la città e le iniziative locali.

Interior Design + Product Design Laboratorio di tesi


Manuale d’uso per una scuola aperta Interior Design + Product Design Laboratorio di tesi

Manuale d’uso per una scuola aperta Interior Design + Product Design Laboratorio di tesi


Scuola Iqbal Masih 126° circolo

VI Municipio Comune di Roma

Legambiente Circolo Città Futura

ILPO spa www.ilpospa.com

Scuola Iqbal Masih 126° circolo

VI Municipio Comune di Roma

Legambiente Circolo Città Futura

ILPO spa www.ilpospa.com


Manuale d’uso per una scuola aperta

Il progetto Scuola Aperta è stato sviluppato dagli studenti del 3° Interior Design e Product Design IED Roma come tesi finale del percorso formativo triennale, Anno Accademico 2009/2010

Coordinatori del progetto Laura Negrini, Direttore IED Design Marika Aakesson, Coordinatore Product Design

Progetto grafico e impaginazione Matteo Costanzo con Stefania D’Angelo, Gloria Reale

Relatori di Tesi Matteo Costanzo, Interior Design Alessandro Spalletta, Product Design

Partners Scuola Iqbal Masih - 126° circolo VI Municipio di Roma Circolo Legambiente Città Futura ILPO spa (www.ilpospa.com)

Docenti del progetto Paolo Alberti, Tecnologia Adriano Caputo, Illuminotecnica Paolo D’Arrigo, Colori, Materiali e Finiture Mauro Del Santo, Modellistica Giulio Gualtieri, Modellistica Luca Limardo, Tutor Cad Roberto Martelli, Comunicazione del Progetto Giovanna Zinghi, Colori, Materiali e Finiture Uta Zorzi, Spazio Pubblico

I nostri ringraziamenti a: La Prof.ssa Simonetta Salacone (Dirigente scolastico Iqbal Masih), gli allievi e i docenti della scuola Iqbal Masih, Luciano Ventura (Legambiente), l’Ing. Paolo Marani (ILPO spa), l’Ing. Umberto Testoni (ILPO spa), Arianna Sodano (docente di Ergonomia), Pietro Valentini (docente di Sociologia), Viviana Borioli, Marta Seghezza e Simona Ruzzini (segreteria IED Design)

Manuale d’uso per una scuola aperta

Il progetto Scuola Aperta è stato sviluppato dagli studenti del 3° Interior Design e Product Design IED Roma come tesi finale del percorso formativo triennale, Anno Accademico 2009/2010

Coordinatori del progetto Laura Negrini, Direttore IED Design Marika Aakesson, Coordinatore Product Design

Progetto grafico e impaginazione Matteo Costanzo con Stefania D’Angelo, Gloria Reale

Relatori di Tesi Matteo Costanzo, Interior Design Alessandro Spalletta, Product Design

Partners Scuola Iqbal Masih - 126° circolo VI Municipio di Roma Circolo Legambiente Città Futura ILPO spa (www.ilpospa.com)

Docenti del progetto Paolo Alberti, Tecnologia Adriano Caputo, Illuminotecnica Paolo D’Arrigo, Colori, Materiali e Finiture Mauro Del Santo, Modellistica Giulio Gualtieri, Modellistica Luca Limardo, Tutor Cad Roberto Martelli, Comunicazione del Progetto Giovanna Zinghi, Colori, Materiali e Finiture Uta Zorzi, Spazio Pubblico

I nostri ringraziamenti a: La Prof.ssa Simonetta Salacone (Dirigente scolastico Iqbal Masih), gli allievi e i docenti della scuola Iqbal Masih, Luciano Ventura (Legambiente), l’Ing. Paolo Marani (ILPO spa), l’Ing. Umberto Testoni (ILPO spa), Arianna Sodano (docente di Ergonomia), Pietro Valentini (docente di Sociologia), Viviana Borioli, Marta Seghezza e Simona Ruzzini (segreteria IED Design)


Indice

7

10

12

13

17

10

12

13

17

Atrio

56

Mensa

20

Stefania D’Angelo Gloria Reale

58

Laura Conti

26

Julian Paul Melchiorri

28

Corridoio

30

Il Design Process Marika Aakesson Caso studio Matteo Costanzo

Teatro

66

Claudio Pangaro

Dalila Iachipino Federica Lippi Alessandro Martucci

68

Michela Eligiato

32

Vittorio Arimaldi

72

Palestra

36

Gaia Mussi

74

Valeria Murru

40

Biblioteca

78

Aula

42

Gudrum Gudgeirsdottir Sesselja Jonsdottir

80

Marco De Leo

48

Angelina Delli Gatti

82

Marco Andrea Gregu

52

Raikan Musrepova

18

Atrio

56

Mensa

20

Stefania D’Angelo Gloria Reale

58

Laura Conti

Luoghi e attività Alessandro Spalletta La scuola oggi Luciano Ventura

26

Julian Paul Melchiorri

28

Corridoio

30

Caso studio Matteo Costanzo

Vincenza Lomuscio Teatro

66

Claudio Pangaro

Dalila Iachipino Federica Lippi Alessandro Martucci

68

Michela Eligiato

32

Vittorio Arimaldi

72

Palestra

36

Gaia Mussi

74

Valeria Murru

40

Biblioteca

78

Aula

42

Gudrum Gudgeirsdottir Sesselja Jonsdottir

80

Marco De Leo

48

Angelina Delli Gatti

82

Marco Andrea Gregu

52

Raikan Musrepova

Luoghi e attività Alessandro Spalletta La scuola oggi Luciano Ventura

Paolo Martorano

64

Scuola Aperta Laura Negrini Il Design Process Marika Aakesson

Vincenza Lomuscio 64

Scuola Aperta Laura Negrini

Indice

7

18

Paolo Martorano


Iqbal Masih

Iqbal Masih


Gli spazi interni ed esterni della scuola hanno l’esigenza di rappresentare identità diverse, di offrire spazi e occasioni di auto-riconoscimento La scuola pubblica nel futuro

La scuola si offre anche ad usi diversificati aprendo i propri spazi alla città, con la necessità di una continua trasformazione degli spazi in funzione di variazioni d’uso.

scuola aperta

IDENTITÀ, COLLETTIVA, INTEGRAZIONE E MULTI-USO

Uno spazio che può sviluppare le tradizionali funzionalità legate alla didattica e generare nuove occasioni d’uso

Scuola come luogo di identità - i luoghi dell’istruzione primaria sono i primi luoghi dell’integrazione multietnica.

Gli spazi interni ed esterni della scuola hanno l’esigenza di rappresentare identità diverse, di offrire spazi e occasioni di auto-riconoscimento La scuola pubblica nel futuro

Riflettere sulle potenzialità dello scuola come spazio che costruisce relazioni

La scuola si offre anche ad usi diversificati aprendo i propri spazi alla città, con la necessità di una continua trasformazione degli spazi in funzione di variazioni d’uso.

scuola aperta

IDENTITÀ, COLLETTIVA, INTEGRAZIONE E MULTI-USO

Uno spazio che può sviluppare le tradizionali funzionalità legate alla didattica e generare nuove occasioni d’uso

Scuola come luogo di identità - i luoghi dell’istruzione primaria sono i primi luoghi dell’integrazione multietnica.

Riflettere sulle potenzialità dello scuola come spazio che costruisce relazioni


Laura Negrini Direttore IED Design

Scuola Aperta Identità, Collettiva, Integrazione e Multi-uso La scuola è un luogo di apprendimento e socializzazione destinato ad avere un grande ruolo all’interno della vita delle nuove città, è un luogo abitato da funzioni nuove, aperto ad un’ utenza sempre più ampia e diversificata. La scuola è la nuova piazza. L’Istituto IED Design Roma sostiene un percorso di ricerca sul tema del collettivo come spazio e come servizio e identifica nella scuola un tema centrale del design contemporaneo. I progetti proposti riflettono sulle potenzialità della scuola come luogo che costruisce relazioni, spazio che può sviluppare le tradizionali funzioni legate alla formazione e generare nuove occasioni d’uso che coinvolgono la città e le iniziative locali. 7

Laura Negrini Direttore IED Design

Scuola Aperta Identità, Collettiva, Integrazione e Multi-uso La scuola è un luogo di apprendimento e socializzazione destinato ad avere un grande ruolo all’interno della vita delle nuove città, è un luogo abitato da funzioni nuove, aperto ad un’ utenza sempre più ampia e diversificata. La scuola è la nuova piazza. L’Istituto IED Design Roma sostiene un percorso di ricerca sul tema del collettivo come spazio e come servizio e identifica nella scuola un tema centrale del design contemporaneo. I progetti proposti riflettono sulle potenzialità della scuola come luogo che costruisce relazioni, spazio che può sviluppare le tradizionali funzioni legate alla formazione e generare nuove occasioni d’uso che coinvolgono la città e le iniziative locali. 7


Perché un manuale? I luoghi della scuola sono molti, i contesti sono diversi ma alla base delle singole esigenze locali esiste un’idea di trasformazione comune. Il manuale identifica alcune direzioni principali verso cui orientare la trasformazione degli spazi esterni ed interni, dei principi-guida che si esprimono nel progetto misurandosi con il contesto reale, per verificare l’applicabilità di principi generali ad un caso specifico. La scuola di riferimento su cui è stata condotta la ricerca è la Iqbal Masih, una scuola materna ed elementare pubblica statale nel quartiere Centocelle di Roma. Come si usa? Il manuale propone una serie di progetti raggruppati in funzione degli ambiti spaziali in cui si inseriscono (atrio, corridoio, mensa ecc). Ogni progetto legge le problematicità interne alla scuola e le affronta in funzione di alcune linee-guida di riferimento generale: Identità I luoghi dell’istruzione sono i primi luoghi dell’integrazione multietnica. Gli spazi interni ed esterni della scuola hanno l’esigenza di accogliere e rappresentare momenti diversi, di offrire spazi e occasioni 8

Perché un manuale? I luoghi della scuola sono molti, i contesti sono diversi ma alla base delle singole esigenze locali esiste un’idea di trasformazione comune. Il manuale identifica alcune direzioni principali verso cui orientare la trasformazione degli spazi esterni ed interni, dei principi-guida che si esprimono nel progetto misurandosi con il contesto reale, per verificare l’applicabilità di principi generali ad un caso specifico. La scuola di riferimento su cui è stata condotta la ricerca è la Iqbal Masih, una scuola materna ed elementare pubblica statale nel quartiere Centocelle di Roma. Come si usa? Il manuale propone una serie di progetti raggruppati in funzione degli ambiti spaziali in cui si inseriscono (atrio, corridoio, mensa ecc). Ogni progetto legge le problematicità interne alla scuola e le affronta in funzione di alcune linee-guida di riferimento generale: Identità I luoghi dell’istruzione sono i primi luoghi dell’integrazione multietnica. Gli spazi interni ed esterni della scuola hanno l’esigenza di accogliere e rappresentare momenti diversi, di offrire spazi e occasioni 8


di auto-riconoscimento ad alunni che appartengono a culture lontane che si esprimono con lingue diverse. Multi-uso Le esigenze della didattica sono oggi in continua trasformazione e lo saranno sempre di più in futuro. La scuola si offre anche ad usi diversificati aprendo i propri spazi alla città. Tema di ricerca fondamentale per il progetto è quindi intervenire sulla trasformazione degli spazi in funzione delle variazioni d’uso. Relazione La conoscenza avviene attraverso lo scambio, l’incontro e il confronto tra diversità. Il progresso di una società si esprime nella misura in cui da spazio al movimento. La scuola è un luogo prezioso, destinato ad incrementale il suo ruolo all’interno del tessuto sociale e urbano della città. Obbiettivo della ricerca è comprendere come il design degli spazi può contribuire a rafforzare questo valore nel futuro.

9

di auto-riconoscimento ad alunni che appartengono a culture lontane che si esprimono con lingue diverse. Multi-uso Le esigenze della didattica sono oggi in continua trasformazione e lo saranno sempre di più in futuro. La scuola si offre anche ad usi diversificati aprendo i propri spazi alla città. Tema di ricerca fondamentale per il progetto è quindi intervenire sulla trasformazione degli spazi in funzione delle variazioni d’uso. Relazione La conoscenza avviene attraverso lo scambio, l’incontro e il confronto tra diversità. Il progresso di una società si esprime nella misura in cui da spazio al movimento. La scuola è un luogo prezioso, destinato ad incrementale il suo ruolo all’interno del tessuto sociale e urbano della città. Obbiettivo della ricerca è comprendere come il design degli spazi può contribuire a rafforzare questo valore nel futuro.

9


Marika Aakesson Coordinatore Product Design

Il Design Process 1. Esplorare gli argomenti: Il progetto è partito con ricerche legate alla scuola e alla didattica sia in Italia che in Europa per scoprire quali sono gli argomenti importanti da affrontare. 2. Ricerca con docenti e studenti: Gli studenti IED hanno visitato la scuola Iqbal Masih e intervistato docenti e allievi della scuola. 3. Interventi di specialisti: IED ha organizzato incontri con specialisti in Sociologia della Scuola e in Ergonomia per raccontare e discutere e punti salienti delle ricerche con gli studenti. ILPO spa, partner del progetto e azienda specialista nelle sedute scolastiche, ha presentato le problematiche legate alla produzione e al mercato dell’arredo scolastico. 10

Marika Aakesson Coordinatore Product Design

Il Design Process 1. Esplorare gli argomenti: Il progetto è partito con ricerche legate alla scuola e alla didattica sia in Italia che in Europa per scoprire quali sono gli argomenti importanti da affrontare. 2. Ricerca con docenti e studenti: Gli studenti IED hanno visitato la scuola Iqbal Masih e intervistato docenti e allievi della scuola. 3. Interventi di specialisti: IED ha organizzato incontri con specialisti in Sociologia della Scuola e in Ergonomia per raccontare e discutere e punti salienti delle ricerche con gli studenti. ILPO spa, partner del progetto e azienda specialista nelle sedute scolastiche, ha presentato le problematiche legate alla produzione e al mercato dell’arredo scolastico. 10


4. Definizione dei problemi e delle esigenze: Sono stati identificati problemi e esigenze per le quali gli studenti IED hanno sviluppato Design Brief, linee guide del progetto. 5. Generare idee e concept: Gli studenti hanno generato e valutato diverse idee. La selezione del concept da sviluppare è stata decisa in funzione alla corrispondenza con il design brief. 6. Feedback: I concept sono stati presentati attraverso modelli e disegni alla scuola Iqbal Masih e all’ILPO spa per avere valutazioni sia in termine di interesse che in termine di fattibilità. 7. Sviluppo del progetto e presentazione finale: Il progetto è stato sviluppato e presentato al pubblico attraverso modelli, slideshows, filmati e questa pubblicazione. 11

4. Definizione dei problemi e delle esigenze: Sono stati identificati problemi e esigenze per le quali gli studenti IED hanno sviluppato Design Brief, linee guide del progetto. 5. Generare idee e concept: Gli studenti hanno generato e valutato diverse idee. La selezione del concept da sviluppare è stata decisa in funzione alla corrispondenza con il design brief. 6. Feedback: I concept sono stati presentati attraverso modelli e disegni alla scuola Iqbal Masih e all’ILPO spa per avere valutazioni sia in termine di interesse che in termine di fattibilità. 7. Sviluppo del progetto e presentazione finale: Il progetto è stato sviluppato e presentato al pubblico attraverso modelli, slideshows, filmati e questa pubblicazione. 11


Matteo Costanzo Relatore tesi Interior Design

Il caso studio Il corso ha lavorato sul caso studio della scuola Iqbal Masih di Roma. La strategia usata è stata quella di lavorare sulle potenzialità inespresse dei suoi spazi al fine di creare una sorta di manuale d’uso della “suola aperta”. Un progetto per la zona d’accesso e dell’atrio interno. La conformazione di un nuovo corridoio curvilineo, sfruttando la profondità delle pareti come zone funzionali. Una nuova biblioteca multimediale con spazi esterni attrezzati. Una cucina laboratorio con orti e zona pic nic. Un dispositivo teatro per differenti eventi sia all’interno che all’esterno della scuola. Una serra come nuovo sistema distributivo. Una palestra multifunzionale con campo e spalti nel giardino. 12

Matteo Costanzo Relatore tesi Interior Design

Il caso studio Il corso ha lavorato sul caso studio della scuola Iqbal Masih di Roma. La strategia usata è stata quella di lavorare sulle potenzialità inespresse dei suoi spazi al fine di creare una sorta di manuale d’uso della “suola aperta”. Un progetto per la zona d’accesso e dell’atrio interno. La conformazione di un nuovo corridoio curvilineo, sfruttando la profondità delle pareti come zone funzionali. Una nuova biblioteca multimediale con spazi esterni attrezzati. Una cucina laboratorio con orti e zona pic nic. Un dispositivo teatro per differenti eventi sia all’interno che all’esterno della scuola. Una serra come nuovo sistema distributivo. Una palestra multifunzionale con campo e spalti nel giardino. 12


Alessandro Spalletta Relatore tesi Product Design

Luoghi e attività L’evoluzione costante della società, le continue trasformazioni in atto che rinnovano spontaneamente o forzatamente le relazioni sociali, interessano sempre più non solo il contesto urbano, ma anche quei luoghi che contribuiscono alla formazione dell’individuo. La scuola diventa sempre più lo scenario all’interno del quale si innescano situazioni di confronto culturale a differenti livelli, che partecipano al processo di formazione di inter-culturalità delle future generazioni. “Scuola Aperta” diventa quindi il nuovo termine che rappresenta e contiene i valori di relazione, multiculturalità, socializzazione, scambio, confronto, auto rappresentazione e formazione che vanno oltre i momenti della didattica, superando e coinvolgendo, con iniziative trasversali adulti e bambini. 13

Alessandro Spalletta Relatore tesi Product Design

Luoghi e attività L’evoluzione costante della società, le continue trasformazioni in atto che rinnovano spontaneamente o forzatamente le relazioni sociali, interessano sempre più non solo il contesto urbano, ma anche quei luoghi che contribuiscono alla formazione dell’individuo. La scuola diventa sempre più lo scenario all’interno del quale si innescano situazioni di confronto culturale a differenti livelli, che partecipano al processo di formazione di inter-culturalità delle future generazioni. “Scuola Aperta” diventa quindi il nuovo termine che rappresenta e contiene i valori di relazione, multiculturalità, socializzazione, scambio, confronto, auto rappresentazione e formazione che vanno oltre i momenti della didattica, superando e coinvolgendo, con iniziative trasversali adulti e bambini. 13


Questa nuova apertura è stata oggetto della ricerca interdisciplinare dei ragazzi di interior e product design. La ricerca ha permesso di definire dei luoghi di verifica, all’interno della scuola Iqbal Masih, nei quali i progetti sono stati virtualmente inseriti e contestualizzati. Luoghi per le attività come: Il teatro, dove trova una delle molteplici applicazioni il progetto polifunzionale di Paolo Martorano e Michela Eligiato, rappresentato da un modulo cubico aggregabile, ottenuto mediante stampaggio rotazionale. La diversa combinazione di più moduli permette di ottenere da semplici sedute, a quinte teatrali personalizzabili mediante grafiche provvisorie a elementi di ausilio alla didattica sui quali aggiungere e intercambiare accessori mediante magneti; L’aula, nella quale Marco De Leo, si pone il problema di articolare la disposizione dei banchi, in modo da lasciare libera interpretazione all’insegnante di definirne la posizione in relazione alla modalità con cui propone la sua lezione. Una reinterpretazione della postazione banco secondo un concetto di concatenamento che lega funzionalmente 14

Questa nuova apertura è stata oggetto della ricerca interdisciplinare dei ragazzi di interior e product design. La ricerca ha permesso di definire dei luoghi di verifica, all’interno della scuola Iqbal Masih, nei quali i progetti sono stati virtualmente inseriti e contestualizzati. Luoghi per le attività come: Il teatro, dove trova una delle molteplici applicazioni il progetto polifunzionale di Paolo Martorano e Michela Eligiato, rappresentato da un modulo cubico aggregabile, ottenuto mediante stampaggio rotazionale. La diversa combinazione di più moduli permette di ottenere da semplici sedute, a quinte teatrali personalizzabili mediante grafiche provvisorie a elementi di ausilio alla didattica sui quali aggiungere e intercambiare accessori mediante magneti; L’aula, nella quale Marco De Leo, si pone il problema di articolare la disposizione dei banchi, in modo da lasciare libera interpretazione all’insegnante di definirne la posizione in relazione alla modalità con cui propone la sua lezione. Una reinterpretazione della postazione banco secondo un concetto di concatenamento che lega funzionalmente 14


con semplicità un banco all’altro permettendo comunque configurazioni lineari o più articolate. La palestra, dove Valeria Murru sviluppa il suo sistema di progetto sulla tematica della ludomotoria, in cui gioco, attività fisica e disciplina vengono organizzati e attuati grazie agli elementi a densità variabile flessibili, da lei proposti. Oggetti che permettono ai bimbi stessi con l’indicazione degli insegnanti, di ottenere morfologie, mediante la piegatura semplice, torsione o sovrapposizione, e configurazioni di figure utili ad eseguire esercizi di varia natura o semplicemente attività ludiche. La biblioteca, in cui Raikhan Musrepova propone un sistema progetto in cui la trasfomabilità, la possibilità di aggregare gli elementi in materiale espanso, con rapidità e semplicità, attraverso un sistema di velcro a scomparsa, permette di definire differenti funzioni. Più semplice nell’utilizzo ma altrettanto aperta ad usi flessibili, dove alla postura della seduta tradizionale si contrappone un utilizzo ludico informale, giocoso, è la proposta e Angelina Delle Gatti che grazie ad una apertura-tunnel ricavata nella base in rotazionale permette ai bambini di scegliere approcci alternativi all’oggetto. 15

con semplicità un banco all’altro permettendo comunque configurazioni lineari o più articolate. La palestra, dove Valeria Murru sviluppa il suo sistema di progetto sulla tematica della ludomotoria, in cui gioco, attività fisica e disciplina vengono organizzati e attuati grazie agli elementi a densità variabile flessibili, da lei proposti. Oggetti che permettono ai bimbi stessi con l’indicazione degli insegnanti, di ottenere morfologie, mediante la piegatura semplice, torsione o sovrapposizione, e configurazioni di figure utili ad eseguire esercizi di varia natura o semplicemente attività ludiche. La biblioteca, in cui Raikhan Musrepova propone un sistema progetto in cui la trasfomabilità, la possibilità di aggregare gli elementi in materiale espanso, con rapidità e semplicità, attraverso un sistema di velcro a scomparsa, permette di definire differenti funzioni. Più semplice nell’utilizzo ma altrettanto aperta ad usi flessibili, dove alla postura della seduta tradizionale si contrappone un utilizzo ludico informale, giocoso, è la proposta e Angelina Delle Gatti che grazie ad una apertura-tunnel ricavata nella base in rotazionale permette ai bambini di scegliere approcci alternativi all’oggetto. 15


Progetti comunque trasversali come “traingolò” di Marco Gregu in cui l’aggregazione di moduli triangolari in poliuretano espanso può assumere funzioni utili in differenti contesti, o progetti come quelli proposti da Gaia Mussi e Julian Paul Melchiorri che mediante moduli parete differenziati in un caso e elementi flessibili nervati nell’altro permettono rispettivamente di articolare delle esperienze polisensoriali dei bambini nei luoghi interstiziali o di offrire supporto per l’auto rappresentazione e l’esposizione.

16

Progetti comunque trasversali come “traingolò” di Marco Gregu in cui l’aggregazione di moduli triangolari in poliuretano espanso può assumere funzioni utili in differenti contesti, o progetti come quelli proposti da Gaia Mussi e Julian Paul Melchiorri che mediante moduli parete differenziati in un caso e elementi flessibili nervati nell’altro permettono rispettivamente di articolare delle esperienze polisensoriali dei bambini nei luoghi interstiziali o di offrire supporto per l’auto rappresentazione e l’esposizione.

16


Luciano Ventura Coordinatore ufficio scuola Legambiente Onlus

La scuola oggi La scuola rappresenta oggi un presidio sociale e culturale in continua evoluzione, un luogo dove per crescere non basta imparare a leggere e scrivere. La scuola primaria accompagna i bambini in un percorso di formazione alla cittadinanza fornendo loro strumenti e conoscenze utili ad affrontare la complessità del XXI Secolo. Per assolvere a questo compito c’è bisogno di professionisti preparati in campo educativo, e gli insegnanti oggi lo sono, ma anche di idee e progetti che possano trasformare gli edifici scolastici in base alle esigenze del territorio e dei suoi abitanti. Non solo classi e corridoi, quindi, ma luoghi di incontro e confronto in grado di crescere e far crescere nel rispetto dell’altro e del bene comune. La nostra idea di ambiente e di tutela del territorio non può prescindere da scuole aperte, multimediali e interculturali. Designer preparati e motivati possono aiutarci in questo percorso per una scuola capace di futuro. 17

Luciano Ventura Coordinatore ufficio scuola Legambiente Onlus

La scuola oggi La scuola rappresenta oggi un presidio sociale e culturale in continua evoluzione, un luogo dove per crescere non basta imparare a leggere e scrivere. La scuola primaria accompagna i bambini in un percorso di formazione alla cittadinanza fornendo loro strumenti e conoscenze utili ad affrontare la complessità del XXI Secolo. Per assolvere a questo compito c’è bisogno di professionisti preparati in campo educativo, e gli insegnanti oggi lo sono, ma anche di idee e progetti che possano trasformare gli edifici scolastici in base alle esigenze del territorio e dei suoi abitanti. Non solo classi e corridoi, quindi, ma luoghi di incontro e confronto in grado di crescere e far crescere nel rispetto dell’altro e del bene comune. La nostra idea di ambiente e di tutela del territorio non può prescindere da scuole aperte, multimediali e interculturali. Designer preparati e motivati possono aiutarci in questo percorso per una scuola capace di futuro. 17


Atrio Stefania D’Angelo / Gloria Reale Interior Design Julian Paul Melchiorri Product Design

18

Atrio Stefania D’Angelo / Gloria Reale Interior Design Julian Paul Melchiorri Product Design

18


L’ingresso alla scuola è muto

19

L’ingresso alla scuola è muto

19


Atrio Identità

Stefania D’Angelo / Gloria Reale

Multiuso

Relazione

Interior Design

Il progetto affronta il tema dell’accoglienza e dell’ingresso alla scuola a partire dalla strada, attraverso il giardino esterno fino all’atrio principale. Le soluzioni proposte si sviluppano a partire dall’esistente e si concentrano su alcune esigenze principali: dare visibilità all’esterno, potenziare le funzionalità ludiche e offrire spazi alla rappresentazione e all’esposizione di cio che avviene all’nterno della scuolo. La figura geometrica ricorrente che ha accompagnato molte delle scelte fatte, è stata quella del cerchio. Uno dei risultati a cui mirava il progetto è quello di rendere identificabile e riconoscibile l’edificio scolastico nel quartiere, creando il concetto di “scuola aperta”. 20

Atrio Identità

Stefania D’Angelo / Gloria Reale

Multiuso

Relazione

Interior Design

Il progetto affronta il tema dell’accoglienza e dell’ingresso alla scuola a partire dalla strada, attraverso il giardino esterno fino all’atrio principale. Le soluzioni proposte si sviluppano a partire dall’esistente e si concentrano su alcune esigenze principali: dare visibilità all’esterno, potenziare le funzionalità ludiche e offrire spazi alla rappresentazione e all’esposizione di cio che avviene all’nterno della scuolo. La figura geometrica ricorrente che ha accompagnato molte delle scelte fatte, è stata quella del cerchio. Uno dei risultati a cui mirava il progetto è quello di rendere identificabile e riconoscibile l’edificio scolastico nel quartiere, creando il concetto di “scuola aperta”. 20


Vista dall’alto 21

Vista dall’alto 21


Vista della zona ludica 22

Vista della zona ludica 22


23

23


24

24


Vista dell’ingresso con totem espositivi 25

Vista dell’ingresso con totem espositivi 25


Atrio Identità

Julian Paul Melchiorri

Multiuso

Relazione

Product Design

Il mio lavoro è focalizzato sull’ accoglienza del bambino e del genitore, tenendo in considerazione due fattori:trasformabilità e desposizione. I problemi sono: la freddezza dell’ambiente interno privo di mobilio e decorazioni familiari al bambino; il caos informativo dato dalla mancata presenza di pannelli espositivi. Il mio scopo è quello di cancellare l’impatto sterile e pesante che ogni bambino prova nel momento in cui entra in una scuola, facendoli sentire a casa propria attraverso colori, odori, percezioni e attraverso la possibilità di fargli cambiare la disposizione degli arredi. Con l’introduzione di Zone Giardino Interno gestite dai bambini stessi. L’ idea è quella di sviluppare un sistema modulare di forme che possano essere utilizzate in diversi modi: Seduta, Illuminazione, Giardino interno, Pannelli espositivi e decorativi, Svago.I bambini quindi, dispongono a loro piacere il mobilio, ‘‘disegnando’’ così l’interno della loro scuola. 26

Atrio Identità

Julian Paul Melchiorri

Multiuso

Relazione

Product Design

Il mio lavoro è focalizzato sull’ accoglienza del bambino e del genitore, tenendo in considerazione due fattori:trasformabilità e desposizione. I problemi sono: la freddezza dell’ambiente interno privo di mobilio e decorazioni familiari al bambino; il caos informativo dato dalla mancata presenza di pannelli espositivi. Il mio scopo è quello di cancellare l’impatto sterile e pesante che ogni bambino prova nel momento in cui entra in una scuola, facendoli sentire a casa propria attraverso colori, odori, percezioni e attraverso la possibilità di fargli cambiare la disposizione degli arredi. Con l’introduzione di Zone Giardino Interno gestite dai bambini stessi. L’ idea è quella di sviluppare un sistema modulare di forme che possano essere utilizzate in diversi modi: Seduta, Illuminazione, Giardino interno, Pannelli espositivi e decorativi, Svago.I bambini quindi, dispongono a loro piacere il mobilio, ‘‘disegnando’’ così l’interno della loro scuola. 26


PossibilitĂ del sistema modulare 27

PossibilitĂ del sistema modulare 27


Corridoio Iachipino / Lippi / Martucci Vittorio Arimaldi Interior Design Gaia Mussi Product Design

28

Corridoio Iachipino / Lippi / Martucci Vittorio Arimaldi Interior Design Gaia Mussi Product Design

28


Il corridoio è anonimo

29

Il corridoio è anonimo

29


Corridoio Identità

Dalila Iachipino / Federica Lippi

Multiuso

Relazione

Alessandro Martucci Interior Design

Il progetto riguarda la progettazione di un percorso alternativo esterno alla scuola per risolvere problemi di circolazione che spesso si verificano all’interno di edifici esistenti. Una Green House, una struttura di collegamento che crea un percorso alternativo, un unico sentiero esterno, coperto, che collega le parti senza interferire con le tre zone interessate. Questa struttura sarà parte integrante sia della scuola che del giardino essendo completamente progettata con vetrate a tutta altezza e adeguata alle forme del giardino così da potersi mimitizzare e diventare un’unica cosa con la natura. 30

Corridoio Identità

Dalila Iachipino / Federica Lippi

Multiuso

Relazione

Alessandro Martucci Interior Design

Il progetto riguarda la progettazione di un percorso alternativo esterno alla scuola per risolvere problemi di circolazione che spesso si verificano all’interno di edifici esistenti. Una Green House, una struttura di collegamento che crea un percorso alternativo, un unico sentiero esterno, coperto, che collega le parti senza interferire con le tre zone interessate. Questa struttura sarà parte integrante sia della scuola che del giardino essendo completamente progettata con vetrate a tutta altezza e adeguata alle forme del giardino così da potersi mimitizzare e diventare un’unica cosa con la natura. 30


Vista del percorso di collegamento esterno alla scuola 31

Vista del percorso di collegamento esterno alla scuola 31


Corridoio Identità

Vittorio Arimaldi

Multiuso

Relazione

Interior Design

Il corridoio diventa un luogo dove stare. Le pareti acquistano spessore e accolgono funzioni utili all’interno e all’esterno dell’aula: raccogliere, contenere, mostrare. L’idea del progetto nasce da una riflessione sulle necessità degli utenti principali della scuola: i bambini. Il gioco ed il movimento si uniscono confluendo nell’elemento base che costituisce l’idea progettuale: quattro moduli combinabili in multistrato caratterizzati da superfici curve. Questa soluzione ha in se un’altissima funzionalità che permette, a partire dalle quattro unità base, una moltitudine di soluzioni differenti. 32

Corridoio Identità

Vittorio Arimaldi

Multiuso

Relazione

Interior Design

Il corridoio diventa un luogo dove stare. Le pareti acquistano spessore e accolgono funzioni utili all’interno e all’esterno dell’aula: raccogliere, contenere, mostrare. L’idea del progetto nasce da una riflessione sulle necessità degli utenti principali della scuola: i bambini. Il gioco ed il movimento si uniscono confluendo nell’elemento base che costituisce l’idea progettuale: quattro moduli combinabili in multistrato caratterizzati da superfici curve. Questa soluzione ha in se un’altissima funzionalità che permette, a partire dalle quattro unità base, una moltitudine di soluzioni differenti. 32


Moduli della parete 33

Moduli della parete 33


Il corridoio diventa un luogo dove stare. 34

Il corridoio diventa un luogo dove stare. 34


Le pareti profonde liberano lo spazio delle aule 35

Le pareti profonde liberano lo spazio delle aule 35


Corridoio Identità

Gaia Mussi

Multiuso

Relazione

Product Design

Sistema di 5 moduli-parete a due lati studiati per stimolare i cinque sensi. Modulo motorio: Il bambino può svolgere attività motorie come arrampicarsi, appendersi alla corda, usare tappetini per attività ginniche.Stimola il movimento. Modulo uditivo: Il bambino può ascoltare audio-libri o musiche. Stimola la concentrazione. Modulo teatrale: Il bambino può dedicarsi al disegno della scenografia teatrale, inventare storie da raccontare. Stimola la fantasia. Modulo olfatto: Il bambino può imparare a riconoscere gli odori ad occhi chiusi o riconoscere l’odore associandolo all’immagine. Stimola la memoria. Modulo tattile: Il bambino può riconoscere gli oggetti contenuti nella scatola infilando le mani negli appositi buchi, può riconoscere tessuti e materiali bendandosi o ad occhi aperti aiutandosi con il nome sul retro del materiale. Stimola la percezione. Moduli studiati per il momento della ricreazione possono essere disposti in vari modi e possono essere usati per ambienti come il corridoio, la palestra, la sala teatro o lo spazio espositivo. 36

Corridoio Identità

Gaia Mussi

Multiuso

Relazione

Product Design

Sistema di 5 moduli-parete a due lati studiati per stimolare i cinque sensi. Modulo motorio: Il bambino può svolgere attività motorie come arrampicarsi, appendersi alla corda, usare tappetini per attività ginniche.Stimola il movimento. Modulo uditivo: Il bambino può ascoltare audio-libri o musiche. Stimola la concentrazione. Modulo teatrale: Il bambino può dedicarsi al disegno della scenografia teatrale, inventare storie da raccontare. Stimola la fantasia. Modulo olfatto: Il bambino può imparare a riconoscere gli odori ad occhi chiusi o riconoscere l’odore associandolo all’immagine. Stimola la memoria. Modulo tattile: Il bambino può riconoscere gli oggetti contenuti nella scatola infilando le mani negli appositi buchi, può riconoscere tessuti e materiali bendandosi o ad occhi aperti aiutandosi con il nome sul retro del materiale. Stimola la percezione. Moduli studiati per il momento della ricreazione possono essere disposti in vari modi e possono essere usati per ambienti come il corridoio, la palestra, la sala teatro o lo spazio espositivo. 36


I 5 moduli studiati per stimolare i cinque sensi 37

I 5 moduli studiati per stimolare i cinque sensi 37


38

38


39

39


Biblioteca Gudrum Gudgeirsdottir / Sesselja Jonsdottir Interior Design Angelina Delli Gatti Product Design Raikan Musrepova Product Design

40

Biblioteca Gudrum Gudgeirsdottir / Sesselja Jonsdottir Interior Design Angelina Delli Gatti Product Design Raikan Musrepova Product Design

40


La biblioteca è un luogo troppo serio

41

La biblioteca è un luogo troppo serio

41


Biblioteca Gudrum Gudgeirsdottir / Sesselja Jonsdottir

Identità

Multiuso

Relazione

Interior Design

La biblioteca esplora la possibilità di aprire la scuola verso il quartiere circostante, la mattina serve la scuola, il pomeriggio apre al pubblico. Il progetto risponde all’esigenza di essere adattabile ad altre scuole e si struttura su una griglia regolare di 60x60cm. Scaffali modulari dividono lo spazio in 6 aree ognuna con funzioni differenti. Gli scaffali sono composti da diversi moduli di dimensioni comprese all’interno della griglia. Una fascia colorata posizionata ad altezza variabile indica la divisione tra libri per adulti e libri per bambini, oltre ad indicare la classificazione. Oltre ai moduli per i fascicoli ci sono moduli bucati con delle forme elementari. Essi diventano delle sedute o dei passaggi in mezzo alle scaffalature. Davanti alle due entrate principali sono segnalate a pavimento le classificazioni e le zone con colori, scritte e classificazione numerica. Le striscie di colore portano alle zone indicate. Una terrazza all’aperto amplia lo spazio della biblioteca permettendo di estendere all’esterno il momento la lettura. 42

Biblioteca Gudrum Gudgeirsdottir / Sesselja Jonsdottir

Identità

Multiuso

Relazione

Interior Design

La biblioteca esplora la possibilità di aprire la scuola verso il quartiere circostante, la mattina serve la scuola, il pomeriggio apre al pubblico. Il progetto risponde all’esigenza di essere adattabile ad altre scuole e si struttura su una griglia regolare di 60x60cm. Scaffali modulari dividono lo spazio in 6 aree ognuna con funzioni differenti. Gli scaffali sono composti da diversi moduli di dimensioni comprese all’interno della griglia. Una fascia colorata posizionata ad altezza variabile indica la divisione tra libri per adulti e libri per bambini, oltre ad indicare la classificazione. Oltre ai moduli per i fascicoli ci sono moduli bucati con delle forme elementari. Essi diventano delle sedute o dei passaggi in mezzo alle scaffalature. Davanti alle due entrate principali sono segnalate a pavimento le classificazioni e le zone con colori, scritte e classificazione numerica. Le striscie di colore portano alle zone indicate. Una terrazza all’aperto amplia lo spazio della biblioteca permettendo di estendere all’esterno il momento la lettura. 42


Scaffali modulari dividono lo spazio in 6 aree ognuna con funzioni differenti. 43

Scaffali modulari dividono lo spazio in 6 aree ognuna con funzioni differenti. 43


La grafica a pavimento orienta il movimento interno 44

La grafica a pavimento orienta il movimento interno 44


45

45


Moduli bucati con forme elementari diventano nicchie, sedute o passaggi interni alle scaffalature. Una fascia colorata posizionata ad altezza variabile indica la classificazione e la divisione tra adulti e bambini.

46

Moduli bucati con forme elementari diventano nicchie, sedute o passaggi interni alle scaffalature. Una fascia colorata posizionata ad altezza variabile indica la classificazione e la divisione tra adulti e bambini.

46


Possiamo staccarle con un po’ di bianco 47

Possiamo staccarle con un po’ di bianco 47


Biblioteca Identità

Angelina Delli Gatti

Multiuso

Relazione

Product Design

Il progetto Picaboo riguarda l’ambito della biblioteca, della piccola sala conferenza, di tutti quei luoghi che possono richiedere l’attenzione degli adulti insieme alla presenza dei bambini. Il progetto propone delle sedute modulari in polipropilene con un doppio uso: servono agli adulti per leggere tranquillamente mentre i bambini possono giocare al loro interno, nelle gallerie di gioco create dalle sedute stesse. In questo modo i bambini si relazionano più facilmente. Le sedute comprendono pouf e tappeti utili al gioco che possono essere inseriti all’interno delle sedute per guadagnare spazio quando non sono necessari. 48

Biblioteca Identità

Angelina Delli Gatti

Multiuso

Relazione

Product Design

Il progetto Picaboo riguarda l’ambito della biblioteca, della piccola sala conferenza, di tutti quei luoghi che possono richiedere l’attenzione degli adulti insieme alla presenza dei bambini. Il progetto propone delle sedute modulari in polipropilene con un doppio uso: servono agli adulti per leggere tranquillamente mentre i bambini possono giocare al loro interno, nelle gallerie di gioco create dalle sedute stesse. In questo modo i bambini si relazionano più facilmente. Le sedute comprendono pouf e tappeti utili al gioco che possono essere inseriti all’interno delle sedute per guadagnare spazio quando non sono necessari. 48


49

49


Gli adulti siedono, leggono, ascoltano mentre i bambini giocano nei tunnel 50

Gli adulti siedono, leggono, ascoltano mentre i bambini giocano nei tunnel 50


Pouf e tappeti utili al gioco sono contenuti all’interno delle sedute 51

Pouf e tappeti utili al gioco sono contenuti all’interno delle sedute 51


Biblioteca Identità

Raikan Musrepova

Multiuso

Relazione

Product Design

AZ. Un sistema realizzato per bambini, giocoso e divertente che allo stesso tempo può dare spazio di lavoro, lettura e rifugio. Il sistema include otto pouf componibili tra di loro e un tavolo contenitore che si alza e abbassa. I pouf sono realizzati in poliuretano espanso morbido coperti da ilpokoating che permette l’uso temporaneo al esterno. Oltre questo gli pouf sono dotati di un sistema di attaccature in velcro che permette l’unione di vari moduli tra di loro per creare dei spazi gioco o di relax. Il tavolo contiene i pouf nel momento in cui non sono utilizzati, invece quando serve grazie alla sua forma e sistema interno viene rialzato per facilitare l’accesso e lavoro in un modo più comodo. 52

Biblioteca Identità

Raikan Musrepova

Multiuso

Relazione

Product Design

AZ. Un sistema realizzato per bambini, giocoso e divertente che allo stesso tempo può dare spazio di lavoro, lettura e rifugio. Il sistema include otto pouf componibili tra di loro e un tavolo contenitore che si alza e abbassa. I pouf sono realizzati in poliuretano espanso morbido coperti da ilpokoating che permette l’uso temporaneo al esterno. Oltre questo gli pouf sono dotati di un sistema di attaccature in velcro che permette l’unione di vari moduli tra di loro per creare dei spazi gioco o di relax. Il tavolo contiene i pouf nel momento in cui non sono utilizzati, invece quando serve grazie alla sua forma e sistema interno viene rialzato per facilitare l’accesso e lavoro in un modo più comodo. 52


Vari utilizzi dei pouf 53

Vari utilizzi dei pouf 53


54

54


55

55


Mensa Laura Conti / Vincenza Lomuscio Interior Design

56

Mensa Laura Conti / Vincenza Lomuscio Interior Design

56


La cucina è segreta

57

La cucina è segreta

57


Mensa Identità

Laura Conti / Vincenza Lomuscio

Multiuso

Relazione

Interior Design

La cucina non è più un segreto, un servizio nascosto ma il centro di nuove attività. Il progetto forza alcuni limiti normativi e sposta la cuicina al centro di due funzioni collettive importanti come mensa eaula magna. La nuova configurazione a isola si compone di vari blocchi: deposito/conservazione, preparazione/laboratorio e zona cucina vera e propria (fuochi e macchine). Ogni blocco e caratterizzato da un diverso grado di “apertura” al pubblico, il blocco-fuochi è visibile solo dall’esterno attraverso pareti vetrate mentre il modulo preparazione si offre ad attivita laboratoriali interne ed esterne alla didattica. Alcuni blocchi sono mobili e possono essere spostati nell’ambiente creando sempre nuove configurazioni in funzione delle diverse attività che possono ospitare questi spazi (spettacoli, recite, gare di cucine, concerti, feste di fine anno). 58

Mensa Identità

Laura Conti / Vincenza Lomuscio

Multiuso

Relazione

Interior Design

La cucina non è più un segreto, un servizio nascosto ma il centro di nuove attività. Il progetto forza alcuni limiti normativi e sposta la cuicina al centro di due funzioni collettive importanti come mensa eaula magna. La nuova configurazione a isola si compone di vari blocchi: deposito/conservazione, preparazione/laboratorio e zona cucina vera e propria (fuochi e macchine). Ogni blocco e caratterizzato da un diverso grado di “apertura” al pubblico, il blocco-fuochi è visibile solo dall’esterno attraverso pareti vetrate mentre il modulo preparazione si offre ad attivita laboratoriali interne ed esterne alla didattica. Alcuni blocchi sono mobili e possono essere spostati nell’ambiente creando sempre nuove configurazioni in funzione delle diverse attività che possono ospitare questi spazi (spettacoli, recite, gare di cucine, concerti, feste di fine anno). 58


cucina vera e propria (fuochi e macchine)

dispensa/deposito

preparazione/laboratorio

Ogni blocco e caratterizzato da un diverso grado di “apertura” al pubblico, 59

cucina vera e propria (fuochi e macchine)

dispensa/deposito

preparazione/laboratorio

Ogni blocco e caratterizzato da un diverso grado di “apertura” al pubblico, 59


Alcuni blocchi sono mobili e possono essere spostati nell’ambiente, creando nuove configurazioni in funzione delle diverse attività 60

Alcuni blocchi sono mobili e possono essere spostati nell’ambiente, creando nuove configurazioni in funzione delle diverse attività 60


61

61


62

62


63

63


Teatro Claudio Pangaro Interior Design Michela Eligiato Paolo Martorano Product Design

64

Teatro Claudio Pangaro Interior Design Michela Eligiato Paolo Martorano Product Design

64


Il teatro è statico

65

Il teatro è statico

65


Teatro Identità

Claudio Pangaro

Multiuso

Relazione

Interior Design

Il progetto è stato pensato come un dispositivo flessibile e trasformabile per l’organizzazione di eventi all’interno della scuola. Nello spazio del teatro, un sistema di elementi pensati come dei Lego giganti, può dare vita a diverse manifestazioni: da uno spettacolo teatrale ad una proiezione video, da un concerto ad una sfilata di carnevale, da un saggio di danza alla recita di Natale.Tutti gli elementi seguono le proporzioni del famoso gioco danese prendendo l’altezza dei diversi mattoncini pari a circa 45 cm utili per realizzare comode sedute. 66

Teatro Identità

Claudio Pangaro

Multiuso

Relazione

Interior Design

Il progetto è stato pensato come un dispositivo flessibile e trasformabile per l’organizzazione di eventi all’interno della scuola. Nello spazio del teatro, un sistema di elementi pensati come dei Lego giganti, può dare vita a diverse manifestazioni: da uno spettacolo teatrale ad una proiezione video, da un concerto ad una sfilata di carnevale, da un saggio di danza alla recita di Natale.Tutti gli elementi seguono le proporzioni del famoso gioco danese prendendo l’altezza dei diversi mattoncini pari a circa 45 cm utili per realizzare comode sedute. 66


67

67


Teatro Identità

Michela Eligiato

Multiuso

Relazione

Paolo Martorano Product Design

Fifty è un sistema modulare composto da 3 elementi: un modulo cubico in polietilene dotato di incastri e magneti per essere assemblato ad altri elementi uguali; un set di cinque pannelli utilizzabili ad incastro sul cubo, per svolgere diverse attività ricreative e costruttive; un pouf in poliuretano morbido, contenuto all’interno del modulo principale, utilizzato come seduta dai bambini. Ogni elemento è facilmente trasportabile ed applicabile dai bambini. I moduli cubici possono essere uniti su ogni lato, creando un sistema di pareti mobili. Quest’ultime possono essere impiegate nei diversi ambiti evidenziati nell’attività scolastica ed extra. 68

Teatro Identità

Michela Eligiato

Multiuso

Relazione

Paolo Martorano Product Design

Fifty è un sistema modulare composto da 3 elementi: un modulo cubico in polietilene dotato di incastri e magneti per essere assemblato ad altri elementi uguali; un set di cinque pannelli utilizzabili ad incastro sul cubo, per svolgere diverse attività ricreative e costruttive; un pouf in poliuretano morbido, contenuto all’interno del modulo principale, utilizzato come seduta dai bambini. Ogni elemento è facilmente trasportabile ed applicabile dai bambini. I moduli cubici possono essere uniti su ogni lato, creando un sistema di pareti mobili. Quest’ultime possono essere impiegate nei diversi ambiti evidenziati nell’attività scolastica ed extra. 68


69

69


Vari utilizzi del modulo 70

Vari utilizzi del modulo 70


71

71


Palestra Pasquale Prisco Interior Design Valeria Murru Product Design

72

Palestra Pasquale Prisco Interior Design Valeria Murru Product Design

72


La palestra ha attrezzi che non stimolano la creatività e l’interazione dei bambini

73

La palestra ha attrezzi che non stimolano la creatività e l’interazione dei bambini

73


Palestra Identità

Valeria Murru

Multiuso

Relazione

Product Design

Polly poli è una famiglia composta da tre tappeti per l’attività ludica e ginnica nelle scuole primarie. I tappeti possono essere utilizzati dai bambini per giocare liberamente e sviluppare la loro creatività o indipendenza. Possono essere collocati secondo un percorso organizzato dalle maestre che li potranno sfruttare sia per gli esercizi più classici sia per gli esercizi di gruppo grazie alle loro dimensioni estese. I polly poli sono di poliuretano espanso, materiale che permette grande flessibilità e che da la possibilità di dare numerose conformazioni ai tappeti, che si possono così sollevare creando volumi a misura di bambino. 74

Palestra Identità

Valeria Murru

Multiuso

Relazione

Product Design

Polly poli è una famiglia composta da tre tappeti per l’attività ludica e ginnica nelle scuole primarie. I tappeti possono essere utilizzati dai bambini per giocare liberamente e sviluppare la loro creatività o indipendenza. Possono essere collocati secondo un percorso organizzato dalle maestre che li potranno sfruttare sia per gli esercizi più classici sia per gli esercizi di gruppo grazie alle loro dimensioni estese. I polly poli sono di poliuretano espanso, materiale che permette grande flessibilità e che da la possibilità di dare numerose conformazioni ai tappeti, che si possono così sollevare creando volumi a misura di bambino. 74


75

75


76

76


77

77


Aula Marco De Leo Product Design Marco Andrea Gregu Product Design

78

Aula Marco De Leo Product Design Marco Andrea Gregu Product Design

78


manca flessibilità nell’aula

79

manca flessibilità nell’aula

79


Aula Identità

Marco De Leo

Multiuso

Relazione

Product Design

Il mio concept parte dalla catena della bicicletta. Lo scopo è quello di trasferire le caratteristiche strutturali della catena alla progettazione dei banchi scolastici. Una serie di banchi caratterizzati da forme arrotondate favoriscono un “assemblaggio” continuo e dinamico, permettono flessibilità e unione all’interno della classe diminuendo dinamiche di esclusione e emarginazione. Il banco ha un piano d’appoggio superiore con forma ergonomica a doppia rientranza che consente la seduta a due bambini contemporaneamente, l’uno di fronte all’altro. L’assemblaggio dei tavoli funziona con un incastro alla gamba del piano inferiore del banco/ sottobanco e permette la rotazione. 80

Aula Identità

Marco De Leo

Multiuso

Relazione

Product Design

Il mio concept parte dalla catena della bicicletta. Lo scopo è quello di trasferire le caratteristiche strutturali della catena alla progettazione dei banchi scolastici. Una serie di banchi caratterizzati da forme arrotondate favoriscono un “assemblaggio” continuo e dinamico, permettono flessibilità e unione all’interno della classe diminuendo dinamiche di esclusione e emarginazione. Il banco ha un piano d’appoggio superiore con forma ergonomica a doppia rientranza che consente la seduta a due bambini contemporaneamente, l’uno di fronte all’altro. L’assemblaggio dei tavoli funziona con un incastro alla gamba del piano inferiore del banco/ sottobanco e permette la rotazione. 80


Una “catena” di banchi permette flessibilità e unione all’interno della classe 81

Una “catena” di banchi permette flessibilità e unione all’interno della classe 81


Aula Identità

Marco Andrea Gregu

Multiuso

Relazione

Product Design

Nella scuola odierna la lezione non è più frontale e a senso unico ma è un esperienza interattiva e multimediale durante la quale i bambini sono chiamati ad una costante partecipazione attiva. Per far si che gli alunni svolgano il loro apprendimento con efficacia è necessario che siano rilassati, e si sentano a proprio agio. L’aula classica non è purtroppo in grado di soddisfare a pieno le esigenze dell’ istruzione moderna e spesso la lezione si sposta altrove: lezioni all’aperto, lezioni in palestra e in aula magna, tutti luoghi liberi dalla geografia rigida del banco. In questi spazi i bambini possono collaborare tra di loro piu liberamente e quindi scambiare informazioni. Triangolò è un sistema modulare che si pone di risolvere alcune delle problematiche in questione offrendo ai bambini la possibilità di rilassarsi e condividere uno spazio che loro stessi hanno costruito. Questo è possibile grazie ai moduli triangolari che compongono il sistema, facili da utilizzare grazie agli agganci in velcro, e in grado di configurarsi in innumerevoli forme.Un altro aspetto importante del progetto è il colore, in quanto aiuta il bambino a gradire l’ambiente maggiormente l’ambiente che lo circonda e a sviluppare una propria personalità. 82

Aula Identità

Marco Andrea Gregu

Multiuso

Relazione

Product Design

Nella scuola odierna la lezione non è più frontale e a senso unico ma è un esperienza interattiva e multimediale durante la quale i bambini sono chiamati ad una costante partecipazione attiva. Per far si che gli alunni svolgano il loro apprendimento con efficacia è necessario che siano rilassati, e si sentano a proprio agio. L’aula classica non è purtroppo in grado di soddisfare a pieno le esigenze dell’ istruzione moderna e spesso la lezione si sposta altrove: lezioni all’aperto, lezioni in palestra e in aula magna, tutti luoghi liberi dalla geografia rigida del banco. In questi spazi i bambini possono collaborare tra di loro piu liberamente e quindi scambiare informazioni. Triangolò è un sistema modulare che si pone di risolvere alcune delle problematiche in questione offrendo ai bambini la possibilità di rilassarsi e condividere uno spazio che loro stessi hanno costruito. Questo è possibile grazie ai moduli triangolari che compongono il sistema, facili da utilizzare grazie agli agganci in velcro, e in grado di configurarsi in innumerevoli forme.Un altro aspetto importante del progetto è il colore, in quanto aiuta il bambino a gradire l’ambiente maggiormente l’ambiente che lo circonda e a sviluppare una propria personalità. 82


Configurazione di paesaggi liberi dalla geografia rigida del banco 83

Configurazione di paesaggi liberi dalla geografia rigida del banco 83


84

84


85

85


IED

Istituto Europeo di Design via Alcamo, 11 - 00182 Roma www.ied.it

IED

Istituto Europeo di Design via Alcamo, 11 - 00182 Roma www.ied.it

Design Roma

Design Roma


Manuale d’uso per una scuola aperta Manuale d’uso per una scuola aperta

La scuola è un luogo di apprendimento e socializzazione destinato ad avere un grande ruolo all’interno della vita delle nuove città, è un luogo abitato da funzioni nuove, aperto ad un’utenza sempre più ampia e diversificata. La scuola è la nuova piazza. L’Istituto IED Design Roma sostiene un percorso di ricerca sul tema del collettivo come spazio e come servizio e identifica nella scuola un tema centrale del design contemporaneo. I progetti proposti riflettono sulle potenzialità della scuola come luogo che costruisce relazioni, spazio che può sviluppare le tradizionali funzioni legate alla formazione e generare nuove occasioni d’uso che coinvolgono la città e le iniziative locali.

Interior Design + Product Design Laboratorio di tesi


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.