DESIGN FOR DIABETES progetti per prevenire o convivere con il diabete IED Product Design Roma Laboratorio di progettazione Product Design 2 Moduli: Design for All e Food Design A.A. 2013/2014
IED Design Roma Laura Negrini | Direttore IED DESIGN Marika Aakesson | Coordinamento Product Design Marta Seghezza, Simona Ruzzini, Selena Mesoraca, Pietro Cagnazzi | Segreteria IED Design Adriano Starace | Tutor Product Design
Pubblicazione a cura di Marika Aakesson Fotografie dei prototipi di Selena Mesoreca e Adriano Starace Pubblicato Maggio 2015
Ringraziamo per la collaborazione
Facts Nel mondo 1 su hanno il diabete,
12 persone ?
di questi, 1 su 2 non sanno di averlo.
Fonte: IDF International Diabetes Federation http://www.idf.org/diabetesatlas/update-2013
“Diabete è una delle maggiore sfide di salute e sviluppo del 21’esimo secolo. Nessun paese, ricco o povero, è immune all’epidemia. E’ una malattia non-trasmissibile cronica, incurabile, costosa e in aumento, anche se largamente prevenibile, ed è responsabile di millioni di morti ogni anno, complicazioni debilitanti e incalcolabile sofferenza humana.” tradotto dal testo di IDF International Diabetes Federation, www.idf.org/advocacy-and-policy “Diabetes is one of the major health and development challenges of the 21st century.No country, rich or poor, is immune to the epidemic. It is a chronic, incurable, costly, and increasing but largely preventable Noncommunicable Disease (NCD) which is responsible for millions of deaths annually, debilitating complications, and incalculable human misery.”
Facts Diabete di tipo 1 Il corpo produce poco o niente insulina. Si sviluppa di solito in bambini o giovani.
79.000 bambini
sviluppano diabete ogni anno.
Fonte: IDF International Diabetes Federation
Che cos’è il diabete? Diabete è una malattia cronica causato dall’incapacità del corpo di produrre oppure fare uso dell’insulina. L’insulina è un ormone creato dal pancreas. Funziona come una chiave che apre le cellule in modo che il glucosio nel sangue può entrare e produrre energia. Senza l’insulina il livello di glucosio nel sangue sale e può causare danni a organi e tessuti del corpo.
Fonte: IDF International Diabetes Federation
Introduzione al progetto
Marika Aakesson | Coordinatore Product Design IED Roma
Secondo IDF International Diabetes Federation, nel 2011, in Europa (47 nazioni inclusi nella ricerca) più di 52.8 millioni di persone soffrivano di diabete. Nel 2030, i numeri saliranno a 64 millioni, equivale a 9.5% della popolazione adulta. 20 dei paesi indagati hanno speso ca 10% della somma totale della spesa per la sanità su diabete. Europa è casa del più alto numero di bambini che convivono con la diabete di tipo 1. In Italia nel 2011 sono quasi 3 milioni le persone che dichiarano di essere affette da diabete, il 4,9% della popolazione. (1) I numeri sono tragici ed è preoccupante che di diabete si parla cosi poco. La conoscenza della malattia per la maggioranza delle persone rimane superficiale e spesso sbagliata. (1) Fonte: International Diabetes Federation European Region (IDF Europe) in partnership with the Foundation of European Nurses in Diabetes (FEND), Primary Care Diabetes Europe (PCDE) and the Alliance for European Diabetes Research (EURADIA). Published every three years, The Policy Puzzle is now in its third edition which was released in November 2011. It builds on the 2 previous editions that covered EU member states. Istat
Viene quindi da chiedersi: possiamo fare qualcosa per migliorare la situazione? Tra gli ventiquattro studenti che hanno lavorato sul progetto, la maggioranza di loro, in linea con le statistiche, ha famigliari, parenti o amici stretti che soffrono di diabete. Il tema era quindi molto sentito da tutti noi. Nella ricerca e durante la progettazione sono stati intervistati pazienti, medici, parenti e amici affetti dalla malattia, per riuscire a sviluppare progetti che potessero rispondere in modo adeguato ad esigenze reali. Ringrazio in particolare, per avere condiviso le loro esperienze, Andrea Pazzi e Valeria Pagliara. Andrea Pazzi è il Product Manager della Linea Diabete di Terumo Italia. Terumo è una grande multinazionale Giapponese impegnata nella realizzazione di dispositivi medici innovativi, progettati per ridurre i disagi causati dalle terapie mediche; Valeria Pagliara è Consigliere ADIG, Associazione Diabete Infantile e Giovanile Lazio. ADIG è un’Associazione di Volontariato ONLUS, fondata nel 1976, che opera su tutto il territorio Laziale ed è affiliato alla Federazione Diabete Giovanile Nazionale (FDG). Con l’aiuto di Valeria e attraverso i social network gli studenti hanno avuto contatto con persone affette di diabete da tutta Italia, che hanno spiegato i loro problemi e illustrato le esigenze. La ricerca ha evidenziato problemi delicati fisici e psicologici legati alla malattia con i quali i malati e i loro famigliari convivono tutti i giorni. Le soluzioni sviluppati e presentati in questo libro mirano a migliorare la vita alle persone direttamente coinvolte e di chi sta loro vicino.
La malattia come quotidianità Marco Pietrosante | Docente Food Design
Il Design si occupa di affrontare la contemporaneità e di restituirne una lettura alla luce del fare progettuale, con l’obiettivo di realizzare prodotti fisici o immateriali per gli utenti. Al di là quindi della produzione di oggetti o di servizi, il designer si pone come “mediatore culturale”, come interfaccia tra mondi appartenenti a sfere diverse che, inevitabilmente, sono destinati a ricercare un terreno comune di dialogo che, appunto, è il progetto realizzato. Nel caso del “Design for diabetes” i mondi interrelati sono stati quelli della malattia e della “vita normale”, declinando il dialogo attraverso varie situazioni delle quotidianità. L’idea che la malattia e la sua cura, siano parte integrante del nostro essere, è ben chiara per chi indaga il tema del cibo che è la medicina quotidiana per tutti gli esseri viventi, senza il quale ci si ammala e si muore. Non a caso uno storico del cibo come Alberto Capatti, ci dice che uno tratti pertinenti del cibo è
quello di essere un “luogo di conflitto”, nel nostro caso tra la voglia di normalità e la necessità medica indotta dalla patologia. Su questo terreno gli studenti si sono confrontati, scegliendo di inserire il concetto di quotidianità nella relazione con il diabete, facilitati da una scelta obbligata data la patologia, scelta che si è rivelata una forte “leva progettuale” per affrontare una serie di riflessioni sul concetto di malattia. Così abbiamo avuto proposte che hanno affrontato le situazioni più varie, dal sistema di monitoraggio continuo al kit refrigerante da spiaggia. In ogni caso tutti i progetti proposti, che troverete nelle pagine seguenti, hanno trovato nei risultati delle risposte sempre coerenti con l’assunto della contemporaneità, a volte sorprendenti per coraggio ed intensità.
Io, noi e la diabete
Valeria Pagliara | Consigliere ADIG Lazio
Mi presento. Sono Valeria, ho 24 anni e sono affetta da diabete di tipo 1. Convivo con questa patologia da circa 8 anni e ho potuto constatare che la vita di una persona affetta da diabete non è di molto dissimile da quella di una qualsiasi persona “sana”. Ci sono due aspetti in particolare che possono risultare particolarmente “ingombranti”: l’aspetto medico e l’aspetto pratico. Nel primo caso intendo tutta quella serie di controlli glicemici, attenzione all’alimentazione, l’iniezione di insulina , le ipoglicemie, che possono creare problemi nel momento in cui il bambino o il ragazzo si rapporta alla comunità in cui vive, dovendosi per l’appunto esporre. Per un ragazzo può risultare problematico controllare i valori della glicemia in pubblico, perché non
vorrebbe dare nell’occhio, visto che in genere gli strumenti non risultano né poco visibili né discreti. Uno dei desideri dei ragazzi diabetici è quello di poter aver un sistema che gli permetta di rendere da una parte poco evidente e personale la gestione della patologia, dall’altra comunque sicura. Nel progetto “Design for Diabetes” un gruppo di ragazzi ha sviluppato un sistema di monitoraggio semplice, discreto ed efficiente : Ur Health. Non è altro che un sensore molto piccolo, che continuamente misura i livelli di glucosio e che sullo smartphone ti avvisa di eventuali situazioni di pericolo e in caso di problemi, fa esso stesso la chiamata di emergenza ad un numero impostato dall’utente. Spesso la persona diabetica è costretta a fronteggiare l’ignoranza delle persone che lo circondano. L’informazione risulta importantissima. Educare tutti ad una alimentazione e ad una vita più controllata e consapevole, porta gli altri a rapportarsi a questa patologia senza diffidenza. Tutti noi, diabetici e non, dovremmo aver maggiore autocontrollo per poter vivere bene. Uno dei prodotti del progetto che risponde a questa necessità è il Beaner, che con una tecnologia avanzata e con l’aiuto di uno smartphone aiuta a monitorare la vita quotidiana, lo sport ,la spesa e l’alimentazione di ognuno di noi in modo semplice e interattivo. La gestione dei bambini è sicuramente un argomento molto delicato, dato che il genitore non può sempre stare vicino al bambino (a scuola per esempio) e controllare il suo stato di salute. In questo senso risulta particolarmente utile il prodotto InTouch, un sistema che tramite un bracciale consente
al genitore di avere un resoconto in tempo reale dello stato della glicemia del bambino , e in caso di iper o ipoglicemia di chiamare il maestro che interverrà per riportare i valori a livelli buoni. Quando invece parlo di aspetto pratico, intendo tutte le problematiche legate al trasporto dell’insulina, che deve mantenersi a determinate temperature oltre le quali perde completamente effetto, e degli strumenti che, essendo molto ingombranti, rendono difficile la vita soprattutto dei giovani nelle loro esperienze di vita (gite, viaggi, vita sociale, hobby). Il prodotto ShadowBox, sfruttando il potere isolante della sabbia tra due contenitori mantiene l’insulina alla giusta temperatura, e risulta quindi molto utile per esempio al mare, o in altre situazioni di temperature alte. Da ragazza, uno dei miei problemi è quello di far entrare tanti oggetti fondamentali per il controllo glicemico e gli zuccheri per curare l’ipoglicemia in borse troppo piccole. Ho trovato molto interessante la D-pocket, una borsa ben pensata per nascondere da un lato tra le fessure di una spugna gli strumenti del controllo glicemico, e dall’altro mettere gli oggetti di uso comune. Personalmente ho trovato stimolante e interessante aver sia aiutato i ragazzi nella conoscenza della patologia e aver visto i loro prodotti, che progettati in ogni minima parte sono reali, credibili e assolutamente utili. Ho avuto modo di conoscere tutte queste problematiche, non solo vivendole sulla mia pelle ma anche grazie alla mia attività in corso nell’Associazione Adig Lazio, Associazione Diabete Infantile
Giovanile, una Onlus che si impegna ad aiutare il bambino e il ragazzo con diabete nella sua vita quotidiana e sociale. Inizialmente da Socia ho potuto partecipare a diversi eventi di condivisione e conoscenza della patologia , come campi-scuola e convegni, successivamente da Consigliere, ho avuto la possibilità di essere ancora più partecipe, prendendo parte attivamente alle decisioni e organizzazione dell’associazione e facendo da tramite per progetti esterni , come “Design for Diabetes”.
Hanno partecipato Gregorio Andrisano, Letizia Cascialli, Simone Dainelli, Rachana De Cesaris, Renata Fernandes, Egle Galati, Ilaria Gentili, Chiara Gervasi, Riccardo Innocenti, Andreas Kamaris, Camilla Knight, Alessandro Lugli, Benedetta Lusi, Elisa Mastrobuono, Francesco Maietich, Lorenzo Perna, Alice Pescatori, Martina Picchioni, Marius Pomahaci, Ke Jun Shen, Marcello Siclari, Marta Venturini, Francesco Viola | Studenti
Marika Aakesson | Docente Modulo Design for All Marco Pietrosante | Docente Modulo Food Design Adriano Starace Roberto Martelli Francesco Pizzo
| Tutor Product Design | Docente Modellazione 3D e Rendering | Responsabile Laboratorio di Modellistica
Progetti A - Z
Beaner
Un aiuto per una vita sana
Design: Simone Dainelli | Chiara Gervasi | Lorenzo Perna Oggi uno dei paradossi del mondo occidentale è che viviamo talmente bene da farci male. Il nostro stile di vita sedentaria e la nostra dieta ricca può scatenare malattie come il diabete di tipo 2. Beaner è un sistema composto da un orologio gps ed un’ applicazione per smartphone, che si propone come aiuto per tenere una dieta equilibrata e un incentivo all’attività fisica per prevenire la patologia del diabete. La forma è studiata per accogliere nel miglior modo possibile il polso. Inoltre lo schermo girevole permette di essere indossato sia al braccio destro che sinistro. Beaner è un dispositivo adatto a tutti, e durante tutte le ore della giornata, dal tempo libero al lavoro.
Ciok
Cioccolata per diabetici
Design: L. Cascialli | R. De Cesaris | M. Picchioni | A. M. Siclari La forma appare semplice e poco originale ma è proprio questo il punto di forza. Perchè? Per antonomasia la cioccolata rappresenta per gli utenti diabetici un cibo proibito, inaccessibile. Il nostro intento è proprio quello di rendere l’impossibile possibile! La sua particolare forma è dotata di un apposita fessura di 2 mm che permette il passaggio di aria garantendo così una percezione più intensa e interessante. 16 grammi di seme di girasole, una morfologia naturale e salutare che genera nell’utente diabetico un feedback di sicurezza e benessere. Regala un’emozione gustativa pensata nel rispetto degli zuccheri necessari per risanare il calo glicemico.
D-pocket
Borsa da sera per insulino dependenti
Design: Ilaria Gentili | Mariya Slutska | Marius Pomohaci D-pocket permette di portare tutto con sÊ ma in modo invisibile. Si può indossare in tre modi differenti; a tracolla, attaccata alla propria cinta o infine, date le piccole dimensioni, dentro la tua borsa. Nella prima tasca puoi inserire i tuoi oggetti personali mentre nella seconda tasca puoi mettere un glucometro, un pungi dito, delle strisce reattive, la penna dell’insulina e gli integratori alimentari. Aprendo la seconda tasca potrai vedere solo una superficie con dei tagli, toccando la superfice scoprirai che è composta di gommapiuma. La gommapiuma serve a nascondere e proteggere il contenuto. Questo permette di inserire gli oggetti in ordine nella borsa e soprattutto quando si apre la borsa, gli oggetti non saranno visibili agli altri.
Globe
Glucometro-orologio
Design: Elisa Mastrobuono | Gregorio Andrisano | Ke Jun Shen Questo progetto è nato dalla richiesta di superare alcuni problemi emotivi e pratici che il paziente con diabete deve affrontare quotidianamente. Una persona affetta da diabete o a rischio deve controllare i valori della glicemia diverse volte al giorno. Il metodo più accurato per misurarsi la glicemia è ancora oggi con una goccia di sangue su una striscia reattiva e un glucometro. Il kit di solito è diviso in più parti (pungi-dito, strisce reattive, glucometro) e le procedure che si segue per fare il test non permette di farlo inosservato. Globe è la soluzione a queste problematiche; racchiude in un orologio da polso un intero kit rendendo la misurazione della glicemia pratica semplice e discreta.
La mattina prima di uscire da casa, Globe viene ricaricato con pungi-dito e strisce reattive ed è pronto da usare durante la giornata ovunque, in modo discreto e in sicurezza.
Glucover
Cover per Smartphone porta-fiala con integratori alimentari Design: Simone Dainelli | Chiara Gervasi | Lorenzo Perna
Glucover è una cover innovativa per smartphone, ideata per il trasporto di una fiala con integratori alimentari per prevenire l’ipoglicemia, indispensabili per una persona affetta da diabete che pratica sport. Il cellulare è ormai un dispositivo che portiamo sempre con noi. Integrando la fiala con integratori alimentari al nostro smartphone avremo sempre la sicurezza di averla con noi. La cover ideata si presenta discreta e contiene un meccanismo a molla dotato di calamita che garantisce oltre ad un facile utilizzo anche una sicurezza in più nel trasporto della fiala. Inoltre per una maggiore igiene le fiale sono usa e getta e quindi la cover può essere sempre ricaricata per un nuovo utilizzo.
Glucover è soltanto 9mm piÚ grande di una classica cover per smartphone.
InHIde
Busta trasparente per il trasporto di medicinali Design: L. Cascialli | R. De Cesaris | M. Picchioni | A. M. Siclari
InHIde è una busta trasparente in polietilene che serve a trasportare medicinali e insulina. La parte in basso contiene un elemento refrigerante per permettere di trasportare l’insulina alla giusta temperatura. La busta può essere usata anche per il trasporto di shampoo, dentifricio, creme, cosmetici, ecc, che serve per l’igiene personale. Inhide è fatta per appendere in modo da facilitare l’uso ed ha una dimensione tale da potere essere inserito nel bagaglio a mano da portare in cabina.
INtouch
Sistema di monitoraggio e comunicazione Design: Riccardo Innocenti
La mancanza di controllo causata dalla lontananza tra il bambino affetto da diabete e i genitori, durante le ore di scuola e di lavoro, viene vissuta come un problema. Lo stesso si presenta per il caregiver di una persona anziana colpita da diabete e incapace di monitorarsi e prendersi cura di se stessa. INtouch, un sistema per la comunicazione a distanza, utilizzando la tecnologia oneway pager, è stato progettato per risolvere questo problema. Il sistema consiste in un bracciale, indossato dal bambino o dall’anziano, che a intervalli regolari preimpostati e personalizzati, in funzione delle esigenze, invia i dati relativi al glucosio nel sangue e dei battiti cardiaci del malato, rilevati con sensori, al ricevitore in dotazione al caregiver che può dunque monitorare il malato pur essendo fisicamente lontano da lui.
Shadowbox
Contenitore refrigerante per insulina
Design: L. Cascialli | R. De Cesaris | M. Picchioni | A. M. Siclari Shadowbox è un piccolo contenitore progettato per facilitare il trasporto e il mantenimento della temperatura dell’insulina in clima caldi e dove non si può accedere a un frigorifero. Si tratta di un sistema di refrigerazione antica che si serve di elementi come terracotta, sabbia, acqua e sole. Shadowbox è composto da due contenitori di terracotta di diverse dimensioni, il più piccolo viene impilato dentro il più grande creando cosi un intercapedine di 3 mm che verrà riempita di sabbia per poi essere umidificata. Shadowbox sarà poi esposto al sole con la parte superiore coperta da un panno umido. L’evaporazione dell’acqua consentirà la refrigerazione interna favorendo il mantenimento dell’insulina.
UrHealth
Sistema di monitoraggio della glicemia
Design: Simone Dainelli | Chiara Gervasi | Lorenzo Perna UrHealth è un sistema per monitorare la glicemia 24/7. L’innovazione del sistema sta nella connessione tra il dispositivo e lo smartphone dell’utente, cosa che permette di verificare i livelli di glicemia in modo discreto e inosservato. Il piccolo dispositivo, sinuosa e discreta, viene indossato a contatto con la pelle. E’ dotato di un ago, un sensore, PCB, batteria e uno schermo LCD che mostra i valori della glicemia. Il dispositivo è collegato attraverso bluetooth allo smartphone dell’utente, permettendogli di controllare i livelli glicemici e di gestire le sue impostazioni direttamente dalla sua applicazione.
UrHealth rende più comodo e sicuro l’utente quando si trova da solo in situazioni pubbliche.
UrHelth monitora i valori di glicemia, salva i valori per una consultazione successiva, e in una situazione di emergenza suona. Lo schermo LCD integra un sistema a pressione che lo rende anche il tasto Stop in caso di allarme. Al momento dell’allarme lo schermo mostra il livello di glicemia e se, dopo un tempo definito nelle impostazioni, non viene arrestato parte una chiamata d’emergenza a dei numeri di telefoni predefiniti. Il dispositivo è collegato allo smartphone dell’utente, permettendogli di gestire le sue impostazioni direttamente dalla sua applicazione. In caso di emergenza anche questo suona e permette di arrestare la chiamata d’emergenza anche da lì. Può risultare comodo quando l’utente si trova in situazioni pubbliche con persone che non conosce. Il progetto fa sì che insieme a tanta prevenzione esista anche un sistema di soccorso per rendere la vita del diabetico, più facile e sicura.
Il progetto Desgn for Diabetes è stato in mostra in due occasioni; inaugurando la mostra Design Scomodo, sull’invito di Paolo Righetti di Laboratorio Dagad, alla Fabbrica del Vapore durante il Design Week 2014 a Milano e all’Exposanità 2014 a Bologna. E’ stato anche l’oggetto di un articolo sul Corriere della Sera il 16 aprile 2014 di Roberta Scorranese: “Orologi per diabetici e oggetti “scomodi”: il design senza riflettori”. E’ stato anche in mostra a Bodyworlds a Roma da marzo - maggio 2015.