ESSENTIAL SUITE
Nuove forme del lusso al tempo dell’essenzialità
Anno Accademico 2013/2014
PROGETTO DI TESI Interior Design
ESSENTIAL SUITE
Nuove forme del lusso al tempo dell’essenzialità
Anno Accademico 2013/2014
PROGETTO DI TESI Interior Design
IED DESIGN
DIREZIONE Laura Negrini, Direttore IED Design Roma COORDINAMENTO CORSO Gianfranco Bombaci, Interior Design SEGRETERIA Marta Seghezza, Segreteria direzione IED Design Simona Ruzzini, Segreteria IED Design Selena Mesoraca, Segreteria IED Design Pietro Cagnazzi, Tutor Interior Design PROGETTO GRAFICO Selena Mesoraca in collaborazione con
ESSENTIAL SUITE Nuove forme del lusso al tempo dell’essenzialitĂ
Coordinamento progetto Laura Negrini Gianfranco Bombaci
Partners Hotel De Russie
Relatore tesi Luca Galofaro
Ringraziamenti Anna Gricini, Director of Sales & Marketing Fabiola Balduzzi, Communications Manager
Correlatore tesi Gianfranco Bombaci Docenti Bruno Capezzuoli, Interaction design Alessandro Ciocci, Layout Marco Galofaro, Modellistica Claudio Esposito, Video
INDICE
12 ESSENTIAL SUITE Laura Negrini Gianfranco Bombaci
14 PIRANESI SUITE Alessandra Gentile, Carolina Lella, Giorgia Pelliccia 18 POPOLO SUITE Davide Bifulco, Onofrio Giordano, Torre Eligio 22 ARMONIA SUITE Giulia Esposito 26 SUITE DOMUS AUREA Lucilla Pierdominici 28 SUITE BOCCIONI Francesco Alfredo Tagliaferro 32 SUITE LA GRANDE BELLEZZA Angelica Francalanci, Alessandra Lamanna Renato Gaita 36 SUITE FONTANA Federica Buffetti, Irene Della Rovere 40 CUPOLA SUITE Andrea Crisafi
42 SUITE DOLCE VITA Sonia Pantoli, Veronica Soto Abdala 46 LA TERRAZZA Tommaso Rum 50 SPIRA SUITE Valentina Viscogliosi 54 WHITE SUITE ChenYang Xu 56 THE SECRET GARDEN SUITE Elena Barbera 60 SUITE DESIGN ITALIANO Simone Mastronicola 62 MURBLE SUITE Noemi Ceccacci 66 SUITE PIAZZA DEL POPOLO Maria Cristina Palumbi, Beniamino Roy Naim 68 GEMMA Davide Barreca, Tiziano Di Giovanni, Filippo Di Lonardo
TEMA | PROGETTO Il progetto di tesi ha sviluppato un laboratorio sul Design for Hospitality per il settore Contract e HoRe-Ca (HOtel, REstaurant, CAfè o CAtering). Il progetto parte da una ricerca dei fattori che possono contribuire all’idea di benessere e di piacere in un’epoca in cui il valore dell’essenzialità si afferma con evidenza, ragionando su quali sono le categorie di ospite dell’albergo e quali sono i loro bisogni e i loro desideri. Le statistiche relative ai paesi di provenienza dei clienti dell’Hotel de Russie evidenziano come la clientela dell’albergo risponda a culture molto differenti tra loro, con una presenza significativa di turisti provenienti dal Nord America, da confrontare tuttavia con una presenza sempre maggiore dal Medio Oriente e dalla Russia. Questo significa ricercare soluzioni capaci di venire incontro a culture differenti, mantenendo forte l’identità di un Made in Italy che in questo caso si trasforma in un servizio di eccellenza.
LE SUITE I progetti di tesi si concentreranno proprio sulla progettazione di due Suite, denominate Popolo e Picasso, camere d’eccellenza dell’albergo che ripongono nella qualità del servizio, dei loro spazi e dei loro oggetti, la propria identità. La prima prende il suo nome dallo splendido affaccio della sua terrazza su Piazza dl Popolo, mentre la secondo la deve al fatto di aver ospitato Pablo Picasso, di cui oltretutto espone alcune opere. La Suite è generalmente stanza ampia, assimilabile a un piccolo appartamento, dove il soggiorno non è orientato al solo pernottamento, bensì al vivere un’esperienza di lussuosa quotidianità. Le dimensioni variano dai 50 mq ai 170 mq della Nijinsky Suite. Suite PIcasso
La dotazione tipo di una suite comprende un letto matrimoniale, che può essere utilizzato come due letti singoli. È stata progettata in diversi stili, classico o contemporaneo, con opere d’arte scelte con cura. La Suite offre usualmente una vista sulla città ed è composta da una camera da letto con soggiorno separato con ampie scrivanie di lavoro con due linee telefoniche e connessione internet a banda larga. La stanza da bagno è rifinita in marmo o con diversi tipi di mosaici.
Suite Popolo
Laura Negrini DIRETTORE IED DESIGN Gianfranco Bombaci COORDINATORE INTERIOR DESIGN
Il progetto di tesi ha avuto come obiettivo quello di indagare visioni innovative della funzione ricettiva, esplorando come spazio e oggetti possano intuire, definire e soddisfare i bisogni del viaggiatore, del turista, dell’ospite contemporaneo. I progetti hanno lavorato sulla ristrutturazione di due suite del prestigioso Hotel de Russie in via del Babuino, camere d’eccellenza che ripongono nella qualità del servizio, dei loro spazi e dei loro oggetti, la propria identità. Il progetto è partito dalla ricerca dei fattori che possono contribuire all’idea di comfort in un’epoca in cui il valore dell’essenzialità si afferma con evidenza, ragionando su quali sono le categorie di ospite dell’albergo e quali sono i loro bisogni e i loro desideri.
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Alessandra Gentile, Carolina Lella, Giorgia Pelliccia
PIRANESI SUITE
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La suite è dotata di due camere da letto un ampio bagno e una zona living. Allo stesso modo della soluzione a due piani, la pedana, sempre rivestita in foglia bronzo, attraverso i suoi salti di quota accompagna il fruitore all’interno dei vari spazi. La zona living è divisa in angolo lettura e breakfast e angolo relax con divano rivestiti in morbida pelle bianca. Da entrambe le camere da letto è possibile accedere al blocco centrale costituente le cabine armadio. Passando attraverso la camera da letto padronale si accede al terrazzo che affaccia sul giardino segreto interno all’hotel.
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Davide Bifulco, Onofrio Giordano, Eligio Torre
POPOLO SUITE
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Flessibilità e fusione, due keywords che racchiudono l’obiettivo del progetto.Punto principale: voler dare all’hotel maggiori soluzioni da proporre al cliente, più opzioni di vendita, dunque un guadagno maggiore. Da qui l’idea di “giocare” con gli spazi, creando quattro opzioni di camere di varie misure e privilegi diversi per qualsiasi esigenza. L’idea è di far convivere in modo armonioso ed elegante la visione moderna del design con lo stile classico di una volta. Per legare al meglio tali situazioni, abbiamo inoltre scelto di utilizzare un arredo antico rivisitandolo in chiave contemporanea.
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Giulia Esposito
ARMONIA SUITE
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Il progetto consiste nella compenetrazione tra ambiente interno ed ambiente esterno, creando una sorta di “locus amoenus”dove l’utente può ritrovare un contatto con la natura nel centro di Roma, dato dalla presenza di un giardino interno alla suite da cui deriva un ampio lucernaio che irrora di luce le aree circostanti. Per far si che accada il processo inverso, gli arredi attraversano la vetrata principale che affaccia sulla terrazza diventando parte integrante dell’esterno. Pochi materiali e arredi molto semplici,lineari,di ampia dimensione che indicano quasi una guida che porta incessantemente verso “il fuori”,diviso dall’esterno dall grande vetrata che funge da sottile membrana quasi inesistente, che viene oltreppassata dal “dentro” per giungere all’elemento naturale per antonomasia: l’acqua.
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Lucilla Pierdominici
SUITE DOMUS AUREA
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Il lavoro svolto nasce dall’esigenza di ridefinire l’immagine architettonica della Suite e potenzialmente dell’albergo affrontando il tema sia dal punto di vista progettuale - architettonico che da quello culturale. Un’architettura contemporanea che guarda al classico e a Roma nel riferimento (la Domus) e negli elementi che la completano (fra arredi della scuola moderna e finiture classiche) a cui si aggiunge un programma culturale teso a trasformare l’albergo in un’introduzione a Roma, alla sua storia e alla sua cultura. Il risultato è una struttura che fugge dall’internazionalismo delle catene e si propone come fortemente radicata al territorio.
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Francesco Alfredo Tagliaferro
SUITE BOCCIONI
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Progetto sulla suite Picasso a cui è stato cambiato il nome pensando alla figura futurista di Umberto Boccioni. Lo spazio in continuità, ove la luce e il colore si uniscono alla scomposizione dei volumi e dello spazio, secondo forme cubiche, capace di comunicare una grande sensazione aereodinamica, una visione suggestiva per offrire un’ambiente accogliente. Realizzazione dela suite analizzando gli spazi in modo che ognuno possa dirigersi in ogni direzione e lo spazio cambi aspetto da ogni diversa prospettiva di veduta, evidenziando il carattere plurale della scomposizione della realtà attuale.
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Angelica Francalanci, Alessandra Lamanna, Renato Gaita
SUITE LA GRANDE BELLEZZA
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Il nome scelto per la Suite “LA GRANDE BELLEZZA” è dettato dalla particolare posizione della suite che consente al cliente una vista spettacolare sulla citta’ di Roma. In particolare nella prima opzione di progetto, la realizzazione dell’ ampia stanza panoramica sul livello superiore, consente al cliente di spaziare in modo illimitato sulla bellezza della citta’ tanto da diventarne parte integrante, un tutt’uno, dando la sensazione quasi di essere all’aperto. Sensazione che puo’ rientrare velocemente in un concetto di privacy attraverso l’utilizzo dei particolari vetri che compongono le pareti e che in pochi secondi trasformano la percezione di essere al di fuori, in una stanza tradizionale a tutti gli effetti.
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Federica Buffetti, Irene Della Rovere
SUITE FONTANA
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Il progetto “Suite Fontana” nasce da una riflessione sulla relazione che lega l’Hotel de Russie al contesto geografico in cui è collocato. L’Hotel, sorge in un punto strategico, quasi in corrispondenza di Piazza del Popolo, godendo di una vista panoramica di Roma a 360°. L’idea è che questa caratteristica si rispecchiasse nell’idea di progetto della suite: la linea guida che abbiamo seguito è stata quella di un progetto focalizzato a valorizzare il punto forte dell’hotel, il panorama ed il giardino Valadier, offrendo all’utente la possibilità di rilassarsi in un ambiente accogliente e moderno, godendo delle bellezze romane.
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CUPOLA SUITE
Andrea Crisafi
vista cupola
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vista zona living
La cupola come spazio privato viene concepita come valore aggiunto inserito al di sopra della suite in maniera tale da avere un’ulteriore stanza “segreta” che risponde alle esigenze più intime del cliente all’interno della propria camera. Le stesse molteplici funzioni posso essere attribuite alla cupola come spazio pubblico, questa, invece viene posizionata sopra tutti gli spazi comuni dell’hotel e può essere quindi sfruttata da tutti i clienti del De Russie anche tramite prenotazione. Un cilindro in cemento armato dal diametro di 480 cm e di 60 cm di altezza funge da basamento per la struttura in acciaio di quella che sarà la vera e propria cupola, formata dall’incrocio di due volte e rinforzata da sei anelli modulari distanti 30 cm l’uno dall’altro. Al cilindro è stata inglobata una seduta che corre per quasi tutto il perimetro interno.
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Sonia Pantoli, Claudia Veronica Soto Abdala
SUITE DOLCE VITA
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Il progetto nasce dall’esigenza di ristrutturazione di una suite di lusso, nel centro storico di Roma. L’idea parte dalla creazione di una nuova struttura plasmata al di sopra del edificio preesistente, con una forma geometrica, di cemento armato, sulla quale sono stati fatti dei tagli netti e precisi orientati in base alle diverse viste dell’intorno. L’uso del legno da continuità tra l’interno e l’esterno, senza limitare la percezione visiva. La scelta dell’uso di materiali semplici come cemento, legno e vetro, nasce dal desiderio di avere un ambiente neutro. La luce è un elemento fondamentale di trasfomabilità dello spazio, che varia a seconda dell’ora. Sono stati inoltre eliminati solo i muri non portanti, sostituendoli semplicemente con un pannello divisorio in legno con porte a scomparsa in ambe due i lati.
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vista interna stanza piano inferiore
vista del terrazzo superiore 45
Tommaso Rum
LA TERRAZZA
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Il nome deriva dall’omonimo film di Ettore Scola del 1980, dove si vede come una terrazza romana sia un importante punto di sfogo, un luogo dove incontrarsi e parlare. Così come nel film la suite diventa non solo una camera d’albergo dove dormire e basta, ma un posto dove rilassarsi e allontanarsi dal caos frenetico della città. La terrazza offre una vista a 360°, da una parte si affaccia verso il parco di Villa Borghese e il Pincio, anch’essi progettati da Valadier, mentre il resto del panorama è occupato dalla città, con i suoi monumenti e la sua luce in continuo mutamento.
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Valentina Viscogliosi
SPIRA SUITE
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La decostruzione dello spazio fisico della struttura, con la riduzione al suo stato concettuale di essenza, si è resa necessaria per l’esigenza di operare attraverso un minimalismo progettuale che ha consentito di recuperare tutto lo spazio utile alla luce per ripensare radicalmente la zona living. SPIRA, realizzata in vetro temprato è un make up di tutto rispetto: sobrio ed elegante, conferisce leggerezza all’ambiente, suscita la sensazione di lievitare nello spazio, da carattere e carisma al suo design. La scala in vetro SPIRA, una sorta di “anima” e di polo di attrazione dell’intero ambiente, è sicuramente di grande effetto e stimolerà in chi vi abiterà la curiosità e la godibilità della scelta architettonica.
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Parquet di rovere decapè Pareti in tinta RAL 7047 bianco leggermente tendente al grigio Marmo EMPERADOR LIGHT per la doccia Mattonelle in Gres antracite Rivestimento parete vasca MUTINA,c eramica cin texture ricamo Scala in vetro temperato e struttura in acciaio inox lucido
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vista terrazza
vista living room 53
ChenYang Xu
WHITE SUITE
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La combinazione del bianco alle pareti, fornire idea di pulito ed eleganza. Durante il giorno, la luce solare entrare nella stanza attraverso le finestre e illumina ogniangolo, creando una vista perfetta. Quando scende la notte, luci soffuse creano un ambiente caldo e intimo, atmosfere perfette per stendersi sul divano con un drink.
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Elena Barbera
THE SECRET GARDEN SUITE
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Il nome dato alla suite è l’idea stessa del progetto. Varcata la soglia della “The Secret Garden Suite” si viene piacevolmente sorpresi e accolti da un un giardino privato. Qui ci si dimentica del vivace frastuono dell’adiacente Piazza del Popolo e ci si immerge in uno spazio dove ci si può concedere il lusso del silenzio e della contemplazione delle aree verdi. L’esperienza che la suite offre è unica: un continuo scambio e compenatrazione tra interno ed esterno; un circolo virtuoso che si traduce in spazi fluidi determinati dalle tre grandi serre che introducono nei diversi ambienti e invitano lo sguardo a spaziare anche attraverso l’alto grazie alle bucature nel solaio.
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Simone Mastronicola
SUITE DESIGN ITALIANO
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La suite si sviluppa su due livelli differenti, nel primo livello possiamo trovare gli ambienti principali della casa : due camere da letto ,lo studio,il bagno e la zona living mentre al secondo livello c’e’ la zona relax : una sauna interamente vetrata con vista su Roma. Appena entrati si notano subito due ambienti ben distinti che sono rispettivamente a destra lo studio e a sinistra la prima camera da letto, completamente aperta ,che affaccia sul corridoio e delimitata da una parete scorrevole di plastica semi-trasparente. Al centro della stanza si nota immediatamente l’elemento rialzato alto circa sei metri e mezzo in cui sono ubicati rispettivamenti il bagno e la zona relax.
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Noemi Ceccacci
MARBLE SUITE
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Il progetto da idea di fluidità, trasparenza e gestione dello spazio. Abbiamo tre aree. Prima area: partendo dall’entrata l’area è stata divisa un due sezioni; una delle quali prende il nome si soggiorno (gold room), l’altra è una camera pensata per il “relax” del cliente, in cui è presente tutto il necessario per il “confort” da esso richiesto, con un bagno privato. Il muro che divide bagno e area jacuzzi è costituito da un mosaico con pigmenti d’orati. Seconda area: costituita da tre sezioni : camera da letto (green room), cabina armadio e camera da letto con bagno privato ( red room). Terza area: il terrazzo, fornito di poltrone e tavolini e tutto il confort necessario per un ottima permanenza. Infine nel perimetro si nota una piscina a specchio ispirata allo stile giapponese.
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sezione collage palestra
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Maria Cristina Palumbi, Beniamino Roy Naim
SUITE PIAZZA DEL POPOLO
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La prima soluzione è pensata prevalentemente per un target composto da due persone che decidono di regalarsi un soggiorno nella Città Eterna. Su due lati della suite abbiamo un terrazzo che affaccia sia su Piazza del Popolo sia su Via del Babuino, mentre all’interno troviamo un ingresso la cui percorrenza conduce al salone illuminato da una porta-finestra cielo terra. Una porta scorrevole apre la strada alla camera da letto matrimoniale, la cui luce naturale filtra da una seconda porta-finestra, e dalla quale si accede sia alla cabina armadio sia al bagno. Il secondo progetto è dedicato alle famiglie e a tutti quei clienti che richiedono la possibilità di poter ricevere ospiti.
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Davide Barreca, Tiziano Di Giovanni, Filippo Di Lonardo
GEMMA
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Esaltare le vedute di Roma, il giardino del Valadier e l’Hotel è stato un elemento fondamentale del progetto. La progettazione di un secondo livello, capace di dominare le migliori viste che si possano godere dall’ultimo piano dell’albergo. Un intervento visibile anche dall’esterno, come a suggellare un nuovo incontro con la città. Un intervento quindi, non solo interno, ma anche esterno, capace di donare un nuovo carattere, una nuova vita all’edificio stesso, di nuovo capace di attirare gli sguardi della gente, incuriosire e sognare un soggiorno nella suite stessa.
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Pianta fotografica secondo livello, scala 1:50 Pianta fotografica secondo livello, scala 1:50
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Istituto Europeo di Design via Alcamo, 11 - 00182 Roma www.ied.it