Battista come big gino

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tuttO quellO che gli Altri NON dicONO ANNO xii - N° 12 dOmeNicA 17 geNNAiO 2016 - diStribuziONe grAtuitA

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Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino - rootostampa molise sede legale via Normanno, 14 campobasso tel: 0874.1919119 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it - Pubblicità commerciale@lagazzettadelmolise.it - Stampa: Centro offset stampa meridionale, viale Edison 81100 Caserta

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Ai ragazzi di Sant’Antonio L’Oscar del giorno lo assegniamo a quanti, a Sant’Antonio abate a Campobasso, riescono a mantenere viva la tradizione del fuoco e della festa in onore del Santo. Non sempre è facile dare continuità a tradizioni che si perdono nella storia della città. Di una città che, troppo spesso, dimentica il suo stesso passato. Ecco perchè, allora, il plauso va a quanti rendono continuità a questa festa.

SANITA’

IL TAPIRO DEL GIORNO

L’OSCAR DEL GIORNO

reStA AggiOrNAtO, Seguici ANche Su FAcebOOk

Emma De Capoa

Il Tapiro del giorno lo diamo a Emma De Capoa. I genitori dei bambini che frequentano il plesso scolastico della scuola San Giovanni Paolo II del Cep lamentano che i propri figli non possono beneficiare della palestra perchè il Comune non ha pagato ancora i 2000 euro del passato anno scolastico. Cosa dice l’assessore comunale allo Sport? Perchè non è stato provveduto al pagamento di quanto dovuto?

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Di Giacomo “Caso Isernia, intervenga Lorenzin” La morte della donna a Isernia, ha portato il senatore Di Giacomo a chiedere l’intervento del ministro.

SINDACALE

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Cgil e Uil “Sanità, la riforma è un bluff” Per Cgil e Uil, la riforma del sistema sanitario molisano “è un bluff”. Solo tagli lineari e basta.

REGIONE

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Nasce la Camera di Commercio del Molise Domani, sarà sancita la nascita dell’unica Camera di commercio del Molise. Chi sarà il presidente?

Servizio a pagina 7

Muccio: “Campobasso desertificata” pagina 5

Paternale del Sindaco di Campobasso

Lo trovi in tutte le edicole e librerie della regione I Comuni molisani sotto il simbolo del Littorio Amministrazioni, podestà e politica nella costruzione del consenso Per informazioni telefonare al 339.2733334


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TAaglio lto

2 17 gennaio 2016

Domani alle ore 11

Convocato dal presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura il consiglio camerale della Camera di Commercio del Molise

Sempre domani dovrebbe essere eletto anche il primo presidente della nuova entità amministrativa: in lizza ufficialmente Paolo Spina Domani nasce la Camera di Commercio del Molise. Una e non più due, per effetto della riforma della Pubblica Amministrazione finalmente posta in essere. Di questo va dato merito ai due presidenti, Spina di Campobasso e Piersimoni di Isernia, che hanno assecondato l’obiettivo di ricondurre territorialmente al Molise e non più alla due Province l’attività camerale, con la conseguente riduzione dei consiglieri, degli organi di amministrazione e delle spese di gestione: un accenno pratico della spending rewiew. Ce ne vorrebbero di riduzioni e dimagrimenti istituzionali per migliorare la spesa pubblica e l’efficienza delle funzioni! Domani, 18 gennaio 2016, con la convocazione del Consiglio camerale da parte del presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura, nasce dunque la Camera di Commercio del Molise e sempre domani dovrebbe essere eletto anche il primo presidente della nuova entità amministrativa. In lizza, ufficialmente, Paolo Spina che, come unico candidato dichiarato, prima di esporsi al voto del Consiglio ha voluto incontrare i vertici politici e amministrativi delle categorie produttive presenti nell’assemblea elettiva per illustrare sue linee programmatiche e per raccogliere suggerimenti e proposte migliorative.

L’intervento

L’incontro ha consentito anche di registrare che nessuna delle rappresentanze in Consiglio, tranne Confcommercio di cui Spina è diretta e autorevole espressione, ha un suo candidato da presentare in alterativa e/o in opposizione. Dovesse rimanere statica la situazione, Spina potrebbe essere eletto già domani, con 19 voti sui 28 presenti. Così in una seconda votazione, se necessaria, altrimenti dopo quindici giorni con 15 voti su 28. Tutto dipende dalla coerenza con cui si esprimeranno i 5 rappresentanti del settore agricoltura designati 3 dalla Federazione provinciale della Coldiretti di Campobasso e d’Isernia, di cui 1 in rappresentanza della piccola impresa e 1 della Fagri e 1

ancora della Confederazione italiana agricoltori del Molise; i 4 rappresentanti del settore artigianato di cui 2 designati dall’apparentamento di Acem, Confesercenti, Ura, Claai, Ama e Casartigiani, e 2 designati dall’apparentamento della Confcommercio di Campobasso e Isernia con Cna Molise; i 4 rappresentanti del settore industria designati 3 dall’apparentamento di Confcommercio di Campobasso e Isernia con Assindustria, di cui 1 in rappresentanza della piccola impresa e 1 designato dall’apparentamento di Ama, Casartigiani, Api e Acem; i 4 rappresentanti del settore commercio di cui 1 in rappresentanza della piccola impresa designato dall’apparenta-

Ma non è una cosa seria

di Massimo Dalla Torre Abbiamo voluto titolare questa nuova “chiacchierata mattutina” prendendo in prestito il titolo di una commedia di Luigi Pirandello. Il quale, attraverso i titoli, e non solo, apriva prima al lettore e poi allo spettatore un mondo pieno di sfaccettature che lo resero famoso per la tematica dell’uno, nessuno e centomila, ma soprattutto delle maschere. Titolo perché le notizie che giungono dal mondo della politica sono talmente sconcertanti che non lasciano alcun margine di salvezza a chi non sa come arrivare a fine mese, mentre la casta vede, specialmente in questi giorni, levitare il conto con cifre che certamente non sono riservate a chi tranquillamente la mattina ha

mento di Cna Molise, Fit Roma, Confocommercio di Campobasso e Isernia; il rappresentante del settore cooperazione designato dall’apparentamento di Confcooperative con Legacoop; i 2 rappresentanti del settore turismo designati dall’apparentamento di Confcommercio di Campobasso e Isernia con Assindustria; il rappresentante del settore trasporti e spedizioni designato da Assindustria; i 3 rappresentanti del settore servizi alle imprese designati dall’apparentamento di Confcommercio di Campobasso e Isernia con Assindustria; il rappresentate del settore Credito e Assicurazioni designato dall’apparentamento di Ania con Abi; il rappresentante

delle organizzazioni sindacali designato dall’apparentamento della Cgil con la Cisl; il rappresentante delle associazioni dei consumatori designato dall’apparentamento del Movimento consumatori con Federconsumatori, Confconsumatori, Adoc e Adiconsum e il rappresentante degli Ordini professionali designato dalla Consulta degli Ordini professionali. Tradotti in nomi, del primo Consiglio camerale della Camera di Commercio del Molise fanno parte: Tommaso Giagnacovo, Michele Saverio Viola, Rosa Mainella, Paola Moscardino, Luigi Santoianni , Massimo Trivisonno, Liberato Russo, Luigi Perrella, Francescopaolo Oriente, Rosella Ferro, Massimo Giaccari, Felice Lalli, Corrado Di Niro, Paolo Spina, Angelo Angiolilli, Franco Di Nucci, Irene Tartaglia, Domenico Calleo, Roberto Ferraris, Pietro Carmine Pasquale, Pasqualino Piersimoni, Franco Colarusso, Giuseppe Colucci, Elena Russo, Tonino Colozza, Nicola Criscuoli e Giovanni Paolo Canè. A costoro il compito e la responsabilità di eleggere il presidente auspicalmente fuori dai giochi di potere e degli accordi sottobanco, ma in sintonia con gli interessi delle attività produttive e della commercializzazione dei prodotti. Dardo

un solo “pensiero” ingannare la collettività. Un qualcosa che racchiude un modo di agire, di operare, di vivere e non vivere contemporaneamente che il vate siciliano non avrebbe saputo raccontare nei suoi capolavori. Questa è la spiegazione altro non c’è.

Lo sappiamo che spesso e volentieri ricorriamo all’ermetismo e portiamo il lettore fuori strada, ma se si fa mente locale agli accadimenti che ci circondano, quello che scriviamo, appare chiaro. Chiarezza che serve a snocciolare un discorso che ci

permette di capire se tutto quello che accade è frutto di una distonia dilagante o è la fase prodromica di una sindrome di cui i molisani vorrebbero essere colpiti. Un ermetismo di scelta, necessario perché, il malcostume sempre più dilagante di cui siamo nostro malgrado spettatori e vittime ci costringe a usare vie di fuga alternative altrimenti si soccombe. Malcostume che fa parte del DNA di una classe politica che incombe sempre di più e che, se le cose non cambieranno in fretta, schiaccerà quel poco di buono che ancora resiste. Una sorta di avanzata dell’incongruenza su cui si sviluppa e vegeta un mondo alieno. Una realtà che non permette assolutamente di capire la ratio che lo alimenta. Cose che costringono ad assistere a una convulsa serie

di accadimenti che si smentiscono a vicenda favorendo in questo modo una danza che non esitiamo a definire “macabra” in cui la legalità lascia spazio ai sotterfugi, agli intrighi che si confanno a chi imperterrito continua a “prendere per il naso” l’elettore, il cittadino, l’uomo della strada che s’illude, perché di un’illusione si tratta, che cè stato il cambiamento, senza sapere che i cambiamenti non sono né contemplati e tanto meno citati nel vocabolario della politica sempre più imperante sui nostri destini, sempre più deleteria per chi crede che è la panacea ai mali che affliggono questa società, specialmente quella molisana, purtroppo, costruita solo ed esclusivamente sulla mancanza di coerenza e di idee.


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17 gennaio 2016

senza alcun finanziamento pubblico

Le indicazioni ministeriali sono chiare e messe in pratica nel Piano di Frattura

Sanità? Ci vogliono togliere tutto CAMPOBASSO. Spostiamo, per una volta, il tiro dal trito e ritrito rapporto pubblico/privato al capzioso atteggiamento del Tavolo Tecnico Ministeriale nei confronti di una Regione che, probabilmente, nelle previsioni del governo centrale è destinata ad essere assorbita e quindi, destinata a sparire. Chi lavora nel settore, potrà confermare che in ogni incontro ministeriale le decisioni sono già assunte prima ancora della discussione che non è un dialogo ma un monologo. Purtroppo, il vero motivo del commissariamento, ovvero l’elevatissimo disavanzo sanitario accumulato negli anni anche a causa del mancato trasferimento dei fondi regionali al Servizio Sanitario Regionale, è la causa principale del muro alzato dai Tavoli Tecnici ministeriali . Debito che non potrà sicuramente essere colmato con l’aumento spropositato dell’imposizione fiscale a carico dei cittadini, così come loro pontificano dalle loro lontane scrivanie inavvicinabili o con il licenziamento degli ope-

ratori che sono indispensabili, allo stato, per assicurare un livello minimo di assistenza nelle strutture. Inoltre, negli incontri dei Tavoli Tecnici non si discute delle azioni correnti messe in atto dalla Regione, ma di tutte le inadempienze relative agli anni precedenti,( una specie di battaglia navale che si gioca su crocette e risposte multiple) molto

CAMPOBASSO. “Una donna di 62 anni, trasportata al PS dell’Ospedale “F. Veneziale “ di Isernia per riferiti disturbi gastro-intestinali, rimane “parcheggiata “ in astanteria per quattro giorni e alla fine muore per cause non ancora precisate”. Lo sostiene il senatore Ulisse Di Giacomo. “A quanto è dato conoscere non sarebbe stato possibile ricoverarla in un reparto di degenza dell’Ospedale, e neanche degli Ospedali vicini, per l’impossibilità di reperire un posto letto libero. E’ il triste epilogo (e purtroppo non sarà l’ultimo) di una situazione che in Molise ha visto negli ultimi anni la destrutturazione della sanità pubblica , con una classe politica che invece di investire su di essa ha preferito dirottare risorse economiche e finanziarie prevalentemente verso le strutture sanitarie private. Il personale medico e infermieristico, as-

spesso dovute alla mancata approvazione dei programmi operativi presentati nei quali erano contenute le soluzioni per superarle. Direi, il gatto che si morde la coda. Ritengo che le procedure messe in piedi dal Governo per il superamento dei piani dei rientro non hanno fatto altro che rivestire i dirigenti ministeriali del Mef di un’autorità che trava-

lica le funzioni loro attribuite vanificando completamente il senso attribuito alle norme che prevedono una riorganizzazione delle sanità regionali. Le diatribe politiche regionali dei diversi schieramenti stanno indebolendo ulteriormente la già claudicante posizione del Molise che, oggi, dopo sette anni, sta scontando un ancora mancato potenziamento

“Caso Isernia, intervenga la Lorenzin” A chiederlo, è il senatore Ulisse Di Giacomo

CAMPOBASSO. Le OO.SS. FP CGIL e UIL FPL a seguito della presentazione del P.O. illustrato in Consiglio Regionale dal Commissario straordinario rilevano l’assoluta assenza di una vera riorganizzazione del sistema sanitario regionale. “Da oltre un anno le scriventi OO.SS. hanno presentato le proprie proposte di riordino del sistema che può tenere insieme sia l’obiettivo economico che quello della garanzia del diritto alla salute nonché soddisfacimento dei bisogni reali in termini di cure e assistenza dei cittadini molisani, con la salvaguardia dei LEA e soprattutto della piena e buona occupazione, prevedendo il superamento del precariato storico che

delle attività territoriali a garanzia di salute dei cittadini per un ostinato mantenimento di strutture per acuti che, allo stato, non sono più in grado di assicurare una sanità di qualità, sia per carenza di personale, sia per una eccessiva parcellizzazione di attività sanitarie le quali , per dare garanzia all’assistito, devono essere supportate dai numeri di interventi e peso degli stessi che al momento non ci sono. Proprio oggi, però, occorrerebbe uno sforzo da parte della politica capace ancora di avere la forza e la voglia di riprenderci il ruolo che ci spetta, la nostra autonomia regionale anche attraverso il buon senso da parte di chi governa, nell’agire verso la riorganizzazione della sanità che lasci fuori tutti i campanilismi e tutte le pratiche che fino ad oggi hanno rallentano il nostro progresso ed hanno comportato una pressione fiscale regionale, prima a livello nazionale per valore di imposizione. Ci stanno uccidendo, tutti. Indistintamente.

solutamente sotto dimensionato e logorato, da tempo protesta per situazioni che quotidianamente mettono a rischio la salute e la vita dei pazienti, oltre alla loro personal professionalità. Io stesso da mesi ho lanciato l’allarme, purtroppo inascoltato, sulla situazione della sanità in questa Regione, dove una gestione politica scellerata nel campo della sanità ha distrutto l’organizzazione assistenziale e ha determinato una situazione in cui i Livelli Essenziali di Assistenza, come dimostrano i fatti di Isernia, non sono evidentemente garantiti ai cittadini. Chiederò al Ministro Lorenzin di fare piena luce su questo episodio e di intervenire con i mezzi a sua disposizione affinché in Molise, adesso e per il futuro, venga garantito il diritto alla salute e alla vita.

Cgil e Uil: “Sanità, solo tagli” ad oggi ancora continua a caratterizzare questa regione senza una vera idea progettuale in termini di investimenti, di efficienza, efficacia ed economicità. Il rischio vero è che il debito nel tempo non sarà azzerato ma si riprodurrà in maniera esponenziale“. A sostenerlo sono Susanna Pastorino della Cgil e Tecla Boccardo della Uil. “La più attesa delle riforme si è rivelata un vero e proprio bluff. Infatti il principio ispiratore è stato la semplice continuazione dei tagli lineari piuttosto che la garanzia e la salvaguardia del diritto costituzionale della tutela della salute. In particolare si evidenzia l’allontanamento del SSR dai territori con il taglio del numero dei distretti

che da 7 passeranno a 3 e tagli di 59 UOC, con soppressione ulteriori 284 posti letto con la conseguenza di un ridimensionamento del personale sanitario, quindi dell’occupazione con chiusura di 2 ospedali quali quelli di Larino e Venafro, senza che contemporaneamente parta realmente il progetto di riconversione dei due presidi ospedalieri! Allora viene da sé che una simile sommatoria di tagli non sarà altro che l’ennesimo taglio ai diritti fondamentali costituzionali. Se fino ad oggi il sistema non ha soddisfatto i bisogni di salute, come potrà garantirli meglio dopo questa operazione di tagli?“


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4 17 gennaio 2016

SinistraDem esce allo scoperto nel Pd con una proposta di allargamento della partecipazione

Un Comitato di coordinamento per contenere il caos

La sigla SinistraDem è ad effetto. Una sorta di specchietto per le allodole nei confronti della frangia ex comunista che soffre di vedovanza ideologica, pur avendo poco/niente della sinistra storica E’ SinistraDem all’interno del Pd ad avere fin qui il primato della chiarezza usando redigere ordini del giorno e proposte in un contesto in cui le chiacchiere volano a ruota libera. E’ il coordinatore Nicola Palumbo, apertamente votato a crescere in notorietà e strategia, ad avere motivazioni per rendere la propria identità meglio marcata in un contesto di sfumature che non ci azzardiamo a dire ideologiche, ché sarebbe una bestemmia, ma di collocazioni e posizionamento personali. In un Pd del genere, in cui per arrivare all’assemblea regionale, si sono dovuti minacciare fuochi e fiamme, e il segretario regionale, dopo oltre un anno di silenzio ha aperto le scaturigini della parola parlando (a vuoto?) per circa due ore in una farsesca emulazione tardosovietica, al punto da fagocitare il tempo programmato per il dibattito di fatto rinviato alle calende greche, in un Pd del genere Palumbo da Montenero di Bisaccia si va abilmente insinuando da protagonista. La sigla SinistraDem è ad effetto; una sorta di specchietto per le allodole nei confronti della frangia ex comunista che soffre di vedovanza ideologica. Purtroppo si tratta di un effetto illusorio avendo poco/niente della sinistra storica. Comunque l’effetto c’è, e quando verrà ripreso (se verrà ripreso) il dibattito sulla relazione fiume

l’intervento di Vincenzo Musacchio Avevo giurato a me stesso di occuparmi il meno possibile del Molise e della sua classe politica non perché non voglia ma perché credo che ormai questa regione sia da eliminare al più presto se resta così com’è. Purtroppo per puro caso vedo su un canale nazionale l’intervista di un giornalista sui vitalizi proprio nella nostra regione e tre consiglieri regionali che fuggono scocciati e con grande arroganza non rispondono alle domande. Uno di loro addirittura minaccia la querela per violenza privata al giornalista che tenta di fargli

della Fanelli, dovrebbe venir fuori con una certa evidenza. Non fosse altro per stabilire cosa possa determinare, e con quale risultato, la proposta che SinistraDem ha elaborato nel corso del Coordinamento regionale tenuto nel Dopolavoro Ferroviario a Campobasso, dopo aver ribadito il significato e il valore politico delle dimissioni dell’assessore regionale Michele Petraroia da interpretare e utilizzare per una maggiore unità del Partito e una migliore funzionalità degli organi statutari. Invocata anche “una classe dirigente che spieghi alla parte più arcaica della rappresentanza sociale che una Regione

che nell’ultimo semestre ha dovuto sottoscrivere due mutui trentennali, per pagare 500 milioni di debiti pregressi maturati in stagioni di assistenzialismo clientelare, non può perseverare su una strada senza sbocchi fatta di altro debito pubblico per creare o mantenere un’occupazione fasulla”. Oibò, un accenno di sinistra! Ma andiamo alla proposta. Che sul piano organizzativo non è affatto peregrina nell’allargare la partecipazione. Per SinistraDem, dunque, “L’Assemblea Regionale del Partito Democratico preso atto della necessità di vincere le sfide del cambiamento, dello sviluppo e della tenuta del sistema di tutela

dei diritti e di protezione sociale garantite dalla Costituzione, fermo restando il ruolo degli organi statutari del partito, prevede l’istituzione di un Comitato di coordinamento composto dalla delegazione parlamentare, dal presidente della Giunta regionale, dagli assessori e consiglieri regionali del PD, dai presidenti delle Province di Campobasso e di Isernia qualora iscritti al PD, dai sindaci di Campobasso, Isernia e Termoli qualora iscritti al PD, dai segretari di Federazione, dal segretario regionale dei Giovani Democratici, dal presidente del PD, e dal segretario Regionale . Sono affidate rispettiva-

mente al segretario regionale e al responsabile organizzativo regionale le funzioni di convocazione, raccordo e attività operativa da prevedersi a cadenza settimanale (da tempi biblici a tempi ravvicinatissimi: da un eccesso all’altro e magari con lo stesso risultato: il niente di fatto! – ndr) . A tale Comitato di coordinamento viene demandata la definizione delle proposte riguardanti le linee strategiche di carattere programmatico – progettuale, le scelte politiche e supporta il raccordo tra il partito ed i rappresentanti eletti ai diversi livelli istituzionali (Parlamento, Regione, Provincia, Comuni). In una fase molto delicata per l’Italia, il Mezzogiorno e in particolare per il Molise, l’Assemblea regionale del PD assume la ricchezza del pluralismo congressuale, e valorizza il ruolo delle diverse sensibilità e/o aree tematiche presenti nel partito, all’interno di un percorso di responsabilità, di cooperazione e di impegno unitario a ricercare una sintesi condivisa per completare le riforme strutturali segnando la discontinuità con il passato e per consolidare la ripresa economica e sociale già avviata incardinandola su equità, coesione e solidarietà”. La proposta porta le firme di Nicola Palumbo, Angela Buzzo, Elisabetta Brunetti, Luca Meffe, Maria Anton

La politica molisana è al punto più basso una semplice domanda. L’argomento è la reintroduzione dei vitaliziche in maniera furbesca e indiretta si cerca di reintrodurre facendo sostenere gli oneri maggiori ai cittadini peraltro già tra i più tartassati d’Italia. Il consigliere Di Nunzio (che prima di ieri non avevo mai sentito), intervistato dal giornalista all’uscita di Palazzo Moffa, con tono seccato, la spara davvero grossa. Alla domanda: “Non le sembra scorretto reintrodurre il vitalizio in questo momento?“ Di Nunzio risponde: “è già troppo che vi concedo la ripresa!“. Ma,a mio giudizio, e credo anche a quello di tantissimi molisani, il baratro della ver-

gogna arriva nel momento in cui il giornalista di Mediaset chiede al nostro rappresentante a Palazzo Moffa: “secondo lei i giovani non hanno bisogno

anche loro di qualcosa visto che sono arrabbiati?“ e qui Di Nunzio da il meglio di se stesso: “ho capito ma non mi interessa”.Ora, se l’italiano

non è un’opinione, tradotto alla Alberto Sordi, ciò significa: ciò che accade al mondo giovanile non mi interessa un c…o! E’ proprio così, e forse egli dice proprio la verità: il consigliere regionale che intasca mensilmente oltre 10 mila euro e per la cui pensione i molisani dovranno versargli oltre 45 mila euro, dichiara che i giovani disoccupati e precari non sono affar suo. Non credo che possa aggiungere altro e credo che se lo facessi rischierei una querela peraltro ingiusta. La politica quella vera con la “P” maiuscola in Molise ha toccato i livelli più bassi della sua storia e questo, diciamolo, anche per colpa di noi cittadini.


TAaglio lto

5 17 gennaio 2016

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Martedì 19 a Palazzo Moffa: la novità introdotta dal presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno

Due ordini del giorno per la stessa seduta: in mattinata problemi e questioni di attualità, nel pomeriggio libero sfogo alle mozioni In esame le attività estrattive di idrocarburi nel Molise e la “individuazione” del presidente dell’Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, rurale e della pesca (Arsarp) Due ordini del giorno per una stessa seduta del consiglio regionale in agenda martedì 19 gennaio (ore 9,30) a Palazzo Moffa. L’Ordine del giorno antimeridiano, con appena 6 argomenti sufficientemente qualificati per un’assemblea legislativa; l’Ordine del giorno pomeridiano, invece, tornato all’antica con 24 argomenti, per lo più mozioni. Disgiungere: è la novità introdotta da Vincenzo Cotugno che pare voglia proseguire nel distinguere il peso e l’incidenza degli argomenti in discussione chiamando il consiglio dapprima su poche questioni di rilievo, per favorirne la discussione, quindi via libera alle mozioni che spesso sono l’esigenza dei consiglieri di stare alla ribalta. Martedì due ordini del giorno a conferma di ciò che diciamo. Nella mattinata verranno in sequenza affrontati problemi e questioni di attualità quale deve essere considerata l’attività estrattiva di idrocarburi nel Molise all’indomani dell’autorizzazione concessa dal Governo nazionale (specificatamente dal Ministro Federica Guidi) di trivellare il

fondo marino davanti a Termoli e nei pressi delle Isole Tremiti. Una discussione vogliamo sperare che metta qualcosa di concreto sul tavolo: chessò, una protesta nei confronti del Governo e una presa di distanza dalla politica antiambientalista che ha posto in atto. Fanno capolino anche due proposte di legge, una della giunta regionale, che intende disciplinare l’esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali (ne-

di Giovanni Muccio Sagre, alberi a dimora, spettacoli folcloristici, spettacoli culturali, presepi e chi più ne ha più ne metta , cose che hanno comunque una loro tipicità, sia dal punto di vista culturale che sociale, ma questo certamente non influisce sullo sviluppo territoriale, in poche parole: niente posti di lavoro. Il Movimento regionale del Guerriero Sannita vorrebbe tanto sentir parlare di sviluppo del territorio, di come progettare iniziative atte a creare una filiera di piccole e medie aziende tecnologiche per i giovani campobassani. A tal riguardo il Movimento riprende un progetto che faceva parte del proprio programma elettorale, quando per la prima volta si cimentò ad una campagna elettorale, e parliamo del 2009. Bisogna, pertanto, invertire la rotta e puntare sui fondi europei e non, da investire con l’obiettivo di rilanciare l’intero ter-

cessità impellente di fronte all’impoverimento di personale e di risorse per gli Enti locali), l’altra d’iniziativa dei consiglieri Di Pietro, Niro e Sabusco vistosamente velleitaria, che vorrebbe fosse legiferata dalla Regione Molise la partecipazione alla formazione e all’attuazione della normativa e delle Politiche dell’Unione Europea. Il consiglio inoltre dovrebbe dare l’interpretazione autentica dell’articolo 12

del Piano regionale di utilizzazione delle aree del Demanio marittimo a finalità turistico – ricreative (crediamo siano compresi gli stabilimenti balneari). Il Comune di Pesche, in provincia d’Isernia, ha chiesto l’approvazione di una variante parziale al Piano regolatore generale che, se approdata in consiglio, vuol dire cha ha già alle spalle l’approvazione della commissione regionale competente. L’assemblea del mattino dovrebbe pertanto concludersi con un botto: l’individuazione (perché non la scelta e la nomina???) del presidente dell’Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, rurale e della pesca (Arsarp), attualmente in regime commissariale, e la nomina dei 3 membri del collegio dei revisori dei conti. Nel pomeriggio, come detto, sfogo alle mozioni, alcune oggettivamente di rilievo, soprattutto quelle dei consiglieri Manzo e Federico del gruppo 5 Stelle che chiedono al governo regionale di rimuovere la posizione di privilegio e discriminante del personale direttivo (Quadri), la istituzione di un

gruppo di lavoro sul nuovo assetto istituzionale nel comparto del sistema idrico integrato, la prevenzione e il controllo del fenomeno del randagismo e la parola fine sulla liquidazione delle Comunità montane. Il consigliere Ciocca cerca responsabilmente di infilare il dito nella piaga della non sempre chiara provenienza del latte utilizzato nei prodotti lattiero/caseari, a garanzia dei consumatori e dei produttori locali che utilizzano il latte molisano. Un problema rilevante anche sotto il profilo economico e della concorrenzialità sul mercato. Il consigliere DI Nunzio tenta di riaprire il capitolo relativo all’istituzione del Parco del Matese: finalmente un gesto coerente con la delega al turismo. Il duo in rosa, Nunzia Lattanzio e Angiolina Fusco Perrella, al presidente Frattura: “ Annullare la procedura di conferimento dell’incarico di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) a un componente (quale? – ndr) il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione MoliseA

Campobasso, città abbandonata ritorio del capoluogo di regione, investendo sulla Ricerca e Innovazione Tecnologica. Detto ciò è convinzione del Guerriero Sannita che l’attuale “cittadella dell’economia” a Campobasso sita in c. da Selva Piana, così com’è concepita, non porti sviluppo sia dal punto di vista imprenditoriale che occupazionale, questa grande struttura sembra rappresentare solo una cattedrale nel deserto, mentre andrebbe convertita in un Polo Scientifico Tecnologico.

L’insediamento di decine di imprese high-tech consentirebbe, altresì, di raggiungere crescenti economie di scala per la gestione di servizi, sia di struttura che a valore aggiunto, e favorirebbe la collaborazione e la cooperazione tra il Centro tecnologico e le imprese e tra le imprese stesse. L’investire sull’innovazione e ricerca tecnologica prefigura ampi spazi di sviluppo, con la prospettiva di una nuova occupazione qualificata e non. Solo così è possibile, limitatamente alla

capacità di un Comune, limitare la fuga di cervelli e tornare a valorizzare il “capitale umano molisano” che, pur in possesso di prestigiose lauree e master di ultima generazione, sono costretti ad emigrare, disperdendo un sapere che altre realtà territoriali, nazionali ed europee, sono lieti di accogliere. Questa non vuole rappresentare una critica a nessuno, d’altronde il Movimento ha sempre cercato di fare politica di suggerimento nella speranza che le idee e le proposte possano essere accolte da coloro che detengono il potere di agire, ciò che manca in questa Regione è la programmazione, perché si ottenga una maggiore coesione sociale, un ripopolamento dei paesi, una crescita economica, l’innovazione e l’occupazione, i cui beneficiari restano i cittadini campobassani, molisani ma anche le generazioni future.


INFO: 339.2733334 - 334.2739180


Campobasso

7 17 gennaio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Battista e le banalità sulla neve Il sindaco di Campobasso ricalca le orme del suo predecessore e invita i cittadini “ad un’ottimizzazione degli spostamenti” zione, (durante le nevicate le norme del codice della strada continuano ad essere valide) e a ricollocare la sera l’auto in garage o comunque in sito che consenta l’azione dei mezzi spartineve. Comunque si utilizzi prudenza e buon senso“. Ma non era stato proprio Battista, in qualità di consigliere comunale di opposizione, a denunciare quelli che riteneva i tardivi interventi del Comune per la neve e criticava le parole del sindaco Di Bartolomeo che chiedeva le stesse cose chieste, oggi, da Battista in qualità di primo cittadino? E, in attesa di una nevicata consistente, come quella che Di Bartolomeo dovette affrontare, il sindaco Battista si ‘è allenato a fare le stesse, medesime, cose. Ad esercitarsi nello scrivere le solite banalità.

CAMPOBASSO. Il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, si lascia prendere la mano, sulla questione neve, e sembra volere seguire le orme del suo predecessore Gino Di Bartolomeo. Scrive, infatti, così: “Nei prossimi giorni sono previste nevicate e un repentino abbassamento delle temperature. Si invitano i cittadini ad una gestione ottimizzata degli spostamenti per limitare i disagi in città e favorire lo sgombero della neve. Si invita ad utilizzare mezzi pubblici, a limitare l’uso delle auto private e sperimentare forme di mobilità dove più persone viaggiano insieme nella stessa auto – car pooling - , a spostarsi a piedi. Qualora si avesse la necessità di utilizzare l’auto si eviti di lasciare il mezzo in posizione di intralcio alla circola-

Rafforzata la prevenzione sul territorio

Il Questore Pagano ha inteso garantire nuovi servizi straordinari CAMPOBASSO. Continua a rimanere alta l’attenzione rivolta dalla Polizia di Stato di Campobasso all’attività di prevenzione che, fermo restando la sua ordinarietà, sempre più spesso viene integrata e potenziata mediante l’effettuazione di specifici servizi straordinari di controllo del territorio. In tale ottica, nella mattinata di ieri, il Questore Pagano ha disposto una ulteriore specifica intensificazione operativa da parte della Polizia di Stato con l’obiettivo di rafforzare, oltre le aliquote di personale abitualmente impiegate, le misure generali di vigilanza e controllo nel territorio, pianificando mirate attività di contrasto a specifiche fenomenologie di criminalità diffusa e di illegalità. Il dispositivo, attuato in questo Capoluogo e che ha contato anche su una efficace attività info-investigativa, ha previsto l’impiego contemporaneo di personale delle varie articolazioni della Questura (Squadra Volanti, Squadra Mobile, DIGOS, Polizia Anticrimine e Polizia Amministrativa e Sociale), nonché della Polizia Stradale, Postale e Ferroviaria. Numerose le pattuglie impiegate che hanno operato con-

trolli dinamici e sinergici sia in ambito cittadino, presso i luoghi ritenuti più sensibili e a rischio, che lungo le arterie stradali di accesso alla Città, con numeri rilevanti di auto e di persone controllate che si vanno ad aggiungere a quelli conseguiti nell’ambito delle quotidiane attività di controllo del territorio. In tale contesto operativo, controlli particolari sono stati effettuati presso gli uffici postali e lo scalo ferroviario del Capoluogo curati dal personale delle Specialità della Polizia di Stato che opera nei rispettivi settori di competenza. L’attività di prevenzione espletata ha costituito, infine, l’occasione per testare il dispositivo di emergenza antiterrorismo predisposto per questo Capoluogo, focalizzando l’attenzione su quelle arterie stradali ritenute possibili vie di fuga in occasione di eventuali attacchi terroristici.

Personale di Piero Perrino a Perugia sino a fine mese Argento vivo. Si può definire anche così Piero Perrino, sempre in moto, sempre in prima fila, instancabile come pochi altri. E così arriva anche la nuova mostra a Perugia, nella prestigiosa Galleria Mirò. La quadreria del pittore di arte moderna è fitta, con l’aggiunta di 15 opere che odorano ancora di oli freschi. Il calendario assegna due settimane al nostro concittadino, dal 16 al 31 gennaio, che dovrebbero bastargli per conquistare i rigori della critica e intercettare i favori del pubblico che, dopo un periodo di iniziale disorientamento, ha iniziato ad accogliere benevolmente le proposte degli astrattisti, specie quelli, come il nostro Perrino, che si ispirano ai colori e ai timbri del grande Pollock. La cerimonia di apertura della personale si gioverà della presentazione del noto critico d’arte Luciano Lepri.

NOZZE

Riccia – Oggi alle ore 12, presso la chiesa dell’Annunziata si uniscono in matrimonio Nicola Testa e Federica Fanelli. A loro giungano gioiosi auguri da parte degli zii Michele e Titti, e dei cugini Valeria, Peppino e Laura, da Termoli.



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Isernia

Tutto quello che gli altri non dicono

10 gennaio 2016

senza alcun finanziamento pubblico

Isernia, parte il toto candidature La Destra ha lanciato Raffaele Mauro mentre nel centrosinistra si ragiona su Giuseppina Ferri ISErNIa. Novità nelle candidature al comune di Isernia. Mentre nel centro destra viene fuori la nomination per l’ex presidente della provincia l’Avv. Raffaele Mauro, nel centro sinistra emerge il nome di Giuseppina Ferri, vice prefetto, con profonda esperienza quale commissario prefettizio in molti comuni. Un nome su cui poter far affidamento per competenze amministrative e novità, fuori dalle beghe politiche e scevro da condizionamenti. Il sindaco che ci vorrebbe per sedare gli animi e le turbolenze in uno sgretolato agone politico che vede la sinistra in difficoltà e pronta a confrontarsi con le primarie, anche per la scelta del candidato sindaco di Isernia. Forse ci sarà la quadra su un nome così vergine e legato per familiarità alla sinistra storica, con il fratello Fernando che con il governo provinciale guidato, illo tempore, dal comunista Dott. Domenico Pellegrino, rivestì anche il ruolo assessorile. La candidatura a sindaco di Giuseppina Ferri proba-

bilmente placherebbe anche le divergenze in Sel espresse con il Pd di recente, infatti la nipote Sara, figlia di Fernando Ferri, che attualmente riveste un ruolo di spicco in Sel isernino, non potrebbe essere contraria ad una candidatura della capace zia. Che questa nomination metterebbe d’accordo la maggioranza dei partiti e delle liste civiche che appoggerebbero il centro sinistra è certo, resta solo il nodo dei veterani che hanno sempre avuto un ruolo nelle amministrazioni passate e potrebbero pretendere la candidatura, parliamo di Franco Capone, per esempio e Luciano Sposato, o nel gentil sesso Maria Teresa D’Achille, la vice sindaco uscente. Probabilmente un nome più forte di Giuseppina Ferri in

questo momento sarebbe difficile trovarlo, rispetterebbe anche la tanto agognata e mai realizzata fascia tricolore in rosa per Isernia, una prima volta che entrerebbe nella storia. Per quel che in questo momento si sta rivelando l’ottimo lavoro del commissario prefettizio Vittorio Saladino, con la vittoria elettorale di Giuseppina Ferri si andrebbe a dare continuità amministrativa ad un lavoro già avviato con le logiche e l’attivismo di chi vuole fare, assumendosi responsabilità ed agendo secondo coscienza, in base alle esigenze di una città martoriata da litigiosità e inconcludenza, sarebbe l’antitesi dell’ultima amministrazione pentra targata Brasiello.

“Et.Cetera”, per il rinascimento culturale A Venafro soddisfatta l’associazione giovanile della città VENaFro. Brindisi, sorrisi, entusiasmo e tanta allegria per augurare tutti assieme convinti “ad majora” per nuovi successi dell’associazione e nel contempo auspicare il vero rinascimento della città che ne ha tanto bisogno. Così in sintesi l’appuntamento presso la sede di “Et.Cetera”, dinamica associazione giovanile di Venafro, per salutare il primo scorcio di attività del sodalizio già protagonista di tappe ed iniziative importanti tra cui si ricordano la Notte della Poesia, il tributo a Pier Paolo Pasolini, serate letterarie ed il recente concerto de Il Tratturo nella Basilica di San Nicandro. Un sodalizio, hanno spiegato fondatori e simpatizzanti di “Et.Cetera”, che si muove a 360° e che intende proseguire

sulla strada appena intrapresa nella convinzione che la città abbia tantissima necessità di veder rilanciata la propria vita socio/culturale, altrimenti assolutamente piatta. Presidente Francesco Giampietri e oltre 30 gli iscritti, con tant’altri a loro vicini, è stato ribadita a chiare lettere la volontà di operare nel futuro conservando autonomia ed indipendenza, fermo restando le differenze ideologiche all’interno dell’organizzazione. “Il nostro è un gruppo coeso – hanno spiegato animatori e protagonisti di “Et.Cetera”- che opera in assoluta allegria, trasparenza, collegialità ed amicizia. Ci anima il desiderio di fare e nel 2016 diamo appuntamenti a tutti a tant’altre interessanti iniziative di sapore socio/cultu-

rale”. Sono seguiti i consensi dei simpatizzanti dell’associazione, che hanno ribadito la piena vicinanza al sodalizio perché conosca nuove fortunate tappe.

Quindi brindisi ed applausi nel solco del sorriso, della gioventù e del desiderio di fare che anima i fondatori della intraprendente associazione venafrana.

A Capracotta servizi per gli sciatori Sicurezza sulle aree innevate: il contributo del Corpo forestale dello Stato CapraCotta. Le nevicate previste per i prossimi giorni invoglieranno gli appassionati a praticare i diversi sport invernali nelle località sciistiche della catena appenninica, tra cui Capracotta dove anche lì il CFS svolge importanti attività per consentire la fruizione della montagna con

elevati livelli di sicurezza. Garantire la sicurezza sugli impianti sciistici e sulle aree innevate in generale, infatti, è una fra le svariate competenze istituzionali del Corpo forestale dello Stato che, sebbene meno conosciuta dai cittadini, non è meno importante delle altre.

Il Servizio Meteomont garantito dal Corpo forestale dello Stato e dal Comando delle Truppe Alpine, con la collaborazione del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, consente, inoltre, l’edizione giornaliera del Bollettino Nazionale della Neve e delle Valanghe, consultabile online, per conoscere in tempo reale le condizioni meteorologiche, nivologiche e le previsioni sul pericolo valanga di tutte le località montane italiane. Accanto al Servizio Meteomont esiste il Servizio Vigilanza e Soccorso sulle Piste e i forestali, appositamente formati e addestrati, che vi sono impegnati, non intervengono soltanto per prestare il primo soccorso agli infortunati, ma anche e soprattutto per prevenire gli incidenti facendo rispettare le norme di comportamento dello sciatore che sono previste dalla legge.



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Termoli

17 gennaio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Momentive, si faccia qualcosa” Per il presidente di Assindustria, la Regione può chiedere all’industria americana di tornare ad investire a Termoli TERMOLI. Sono molto sorpreso – dichiara il Presidente di Confindustria Molise Mauro Natale – del silenzio calato sulla vicenda della Momentive, ad un mese circa dalla sentenza del Tar che ha bocciato il ricorso presentato dal Codacons sull’ampliamento produttivo dello stabilimento chimico nel nucleo industriale di Termoli, mirato alla produzione del Silano organo funzionale Nxt destinato agli pneumatici. In particolare – lo ricordo – l’associazione dei consumatori chiedeva ai giudici l’annullamento del permesso a costruire concesso dal Comune di Termoli, con tanto di delibera della Giunta regionale, con la quale si rilasciava un giudizio di compatibilità ambientale nei confronti del progetto. Mi sarei aspettato – prosegue il Presidente Natale – che il Presidente della Giunta regionale,

qualche suo assessore o il sindaco di Termoli avessero avuto nell’immediato un atteggiamento proattivo, volto a riprendere il dialogo con la proprietà americana dell’azienda per dissuaderla dallo spostare altrove l’investimento ipotizzato a Termoli. Invece nulla. E’ calato il silenzio e, con esso, un atteggiamento passivo dei nostri amministratori, non consono a chi lavora per il futuro e lo sviluppo della regione. Vorrei che questa vicenda – afferma il Presidente di Confindustria Molise Mauro Natale – segnasse nel 2016 un cambio di

passo, onde evitare di aggiungere al danno (la perdita di un investimento da 35 milioni di euro, 50 nuovi posti di lavoro e soprattutto la garanzia di un’azienda che investe sul nostro territorio) la beffa, cioè il perpetuarsi anche quest’anno di atteggiamenti pregiudizievoli che minano nel profondo la ripresa produttiva in questa regione. Mi piacerebbe riscontrare, quest’anno, nell’opinione pubblica e nei media che veicolano le informazioni e fanno opinione un atteggiamento nuovo rispetto al sistema delle imprese, dello sviluppo e dell’occupa-

zione. Abbiamo migliorato alcuni parametri di crescita del sistema Paese e del nostro piccolo territorio, stando ai recenti dati sulla ripresa dei consumi, l’indice di fiducia dei consumatori, il tasso di disoccupazione e così via. A noi, però, quello che dovrebbe interessarci come regione é scavallare la crisi economica, favorendo la ripresa del settore industriale che – lo ribadisco – è l’unico che crea occupazione e sviluppo su grandi numeri. Rivolgo, allora, un appello al Presidente della Giunta regio-

nale Paolo Frattura e ai decision makers molisani: attivatevi perché la Momentive torni sui propri passi, riportando a Termoli l’investimento programmato. Non è una cosa impossibile, anzi! Occorre, però, esprimere a chiare lettere la volontà di avere in Molise un polo industriale che funzioni, con infrastrutture e servizi adeguati a costi competitivi. Se questa sarà la prospettiva del Molise nel 2016, avremo una chance concreta per superare la crisi economica e il disagio occupazionale, al di là dei numeri e delle statistiche del momento. Da parte nostra – conclude Natale – siamo e saremo sempre favorevoli ad un sistema industriale sano, rispettoso delle leggi, dei lavoratori e dell’ambiente, un sistema – in breve – che rappresenta il motore e non il cancro di questa regione”.

Via India, infiltrazioni e ascensori rotti Inquilini delle abitazioni popolari protestano per lo stato di degrado delle palazzine TERMOLI. Infiltrazioni, ascensori rotte, incuria e abbandono: protestano i residenti delle case popolari di via India che lamentano il loro essere stati dimenticati da tutti nonostante paghino regolarmente e si confrontino con quotidiane difficoltà. Una tra tutte? Le scale esterne e gli ascensori che ad oggi non vengono ancora sistemati. E sono proprio i residenti delle palazzine popolari a raccontare le disavventure che vanno avanti, in alcuni casi, anche da diversi mesi. “L’ascensore è rotto da due mesi e nessuno vuole aggiustarlo – raccontano esasperati i residenti delle palazzine – ci hanno chiesto anche 10mila euro per metterlo apposto, ma come fanno quelle persone che abitano al quarto o quinto piano, dove ci sono anche disabili?”. “Mio padre è disabile al 100% e sono due mesi che non esce di casa perché non può scendere le scale”.

Non c’è solo l’ascensore che non funziona, però, a far infuriare i residenti. Tra le problematiche che sono state evidenziate anche l’obbligo a salire ai piani superiori utilizzando le scale esterne “che quando piove sono scivolose con il rischio di cadere e rompersi anche una gamba”. E ancora le infiltrazioni all’interno delle abitazioni e la facciata esterna della palazzina che cade letteralmente a pezzi “e stiamo parlando di una facciata fatta due anni fa. E’ stato fatto un intervento di picchiettatura che, evidentemente, però, non è bastato”. Ad aggiungersi alla serie di disservizi che sono costretti a subire i residenti “nonostante paghiamo regolarmente l’affitto”, ci sono anche le prese della corrente che non funzionano “con il rischio di prendere la scossa ogni volta e negli appartamenti abitano anche bam-

bini. Abbiamo chiesto interventi diverse volte ma non è mai venuto nessuno”. Le segnalazioni e le richieste ufficiali sarebbero state avanzate nei giorni scorsi eppure pare impossibile trovare una quadra e sistemare la situazione. La

paura di molti giace soprattutto nell’inverno che, con le piogge, porta alla manifestarsi di un altro problema, non di meno conto, che sta proprio nelle infiltrazioni, sempre più diffuse tra gli appartamenti popolari.

“No al tunnel in città” Noi con Salvini scende in piazza contro il progetto dell’amministrazione comunale TERMOLI. Oggi, via Adriatica, nei pressi del corso Nazionale a Termoli, a partire dalle 10,00, tempo permettendo, Noi con Salvini scende in strada per una consultazione popolare sulla realizzazione del tunnel che dovrà congiungere il porto al lungomare Nord. 5 milioni di euro dal ministero infrastrutture, per compensare la mancata realizzazione dell’autostrada Termoli- San Vittore, più altri 20 milioni di euro a partecipazione privata, questi gli importi previsti inizialmente per avviare i lavori. Sbrocca e la sua (non) Amministrazione hanno paura del referendum consultivo da proporre ai

cittadini, circa la realizzazione o meno dell’opera (!), NOI con Salvini Termoli gli risolve il problema. Contrade isolate, illuminazione e marciapiedi fatiscenti, strade dissestate, scuole pubbliche senza riscaldamenti, lungomare a serio rischio risucchio, sono solo alcuni dei problemi che abbiamo sollevato ed evidenziato al Sindaco Sbrocca, ma per lui e la sua maggioranza la priorità è il tunnel, con la certezza, pare, che i 25 milioni di euro, casomai li mettessero insieme, potranno non essere sufficienti. Si preannuncia così un’altra incompiuta!


Da dicembre in edicola e librerie


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