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IL COMMISSARIO ANNUNCIA L’AUMENTO DELLA TARI, POI CI NEGA L’INTERVISTA

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AUMENTA DEL 20% LA TASSA SUI RIFIUTI A POMEZIA

Editoriale

IL “REGALO” AI CITTADINI DI POMEZIA ultimo “regalo” ai cittadini di Pomezia, arrivato per mano del Commissario Straordinario ormai in procinto di lasciare il Comune, è quello dell'aumento spropositato della tassa sui rifiuti, che quest'anno subirà un incremento del 20%. Sì, avete capito bene: del 20%, un rialzo folle, specie in questi tempi di ristrettezze per le famiglie. La decisione è arrivata quasi a fine marzo, in sede di approvazione del bilancio previsionale e non è escluso che possa essere seguita a stretto giro da ulteriori ritocchi al rialzo per le altre tasse comunali. Ma come è possibile che si sia arrivati a tutto questo?

Chi è il responsabile di questa situazione? E soprattutto: perché a farne le spese dovranno essere i cittadini?

(continua a pag. 4)

Inchieste

SELVA DEI PINI ‘DIMENTICATA’

Nella riserva naturale della Sughereta ci sono tanti bungalow chiusi, abbandonati, e trasformati in“discariche”.

Ecco cosa abbiamo trovato

IL SERVIZIO DA PAG. 18 www.ilcorrieredellacitta.com

RISERVA NATURALE ‘SUGHERETA’, ABBANDONO E SPRECO

Editoriale

POLITICA

Candidati, è ‘tutti contro tutti’: i retroscena......p.4

TARI +20%, il caso a Pomezia.....................pp.6-7

Intervista all’ex Sindaco pometino Zuccalà.....p.8-9

Centro Anziani ad Ardea, ritardi e polemiche.........p.12

Comunali, dì la tua: le vostre proposte............p.14

Le proposte dai CdQ ai candidati Sindaco..da p.16

CRONACA

Spartan Workout tour ad Ardea......................p.26

Rifiuti in Via Arno, la mostra...........................p.19

LE RUBRICHE DEL CORRIERE DA PAG. 30

Bungalow trasformati in discariche: perché l’area è stata dimenticata dalle Istituzioni?

CALCIO DILETTANTI, LE CLASSIFICHE

Verso il finale di stagione: il punto sulle squadre di Pomezia e

(segue dalla copertina)

Un salto all'indietro di 10 anni per Pomezia?

Tutto è iniziato lo scorso settembre, quando l'allora commissario Dionisi, oggi migrato altrove senza aver lasciato traccia tangibile di sé se non quella di aver tagliato il nastro per il via alla demolizione dell'ecomostro, aveva dichiarato ai nostri microfoni di “essere al lavoro per evitare possibili dissesti”. Poi è arrivato il Natale “low cost”: niente luminarie, né addobbi a causa dell'impossibilità di spendere risorse che sono state destinate, per carità lodevolmente, alle famiglie in difficoltà. Ma dietro ai ripetuti silenzi e ai “no” alle nostre richieste di spiegazioni si cela la realtà, ormai non più negabile, di una profonda crisi finanziaria del Comune che riporta Pomezia ad almeno dieci anni fa: allora erano i tempi della crisi della sinistra e della prima vittoria del Movimento 5 Stelle con l'allora Sindaco Fabio Fucci che si ritrovò proprio a fare i conti con il bilancio in profondo rosso dell'Ente. La storia, dunque, si ripete, forse ancora peggio di prima?

Cosa è successo con il Governo dei “migliori”?

Eppure, da lì in poi le cose, almeno apparentemente a questo punto, a detta di chi ci ha Amministrato fino all'altro ieri, erano andate progressivamente a migliorare. Una tesi che, come avrete modo di leggere nelle prossime pagine, l'ex Sindaco Zuccalà difende ancora a spada tratta. Non a caso in questi anni di guida a 5 Stelle ci siamo sentiti ripetere costantemente che i “disastri della vecchia politica erano ormai alle spalle” e che “adesso finalmente le sorti di Pomezia si stavano risollevando con opere e interventi in città mai visti prima”. Adesso però scopriamo che, forse, qualcosa non ha funzionato. Che dunque in realtà il governo dei “migliori” forse poi non lo era così tanto? Chissà. Fatto sta che ora a farne le spese saranno i cittadini. L'aumento sproporzionato della TARI: tariffa al rialzo del 20%

Arriviamo così alla stretta attualità. “La decisione è stata necessaria per migliorare l’equilibrio finanziario di cassa – ha spiegato il nuovo Commissario Tomao – anche al fine di alleggerire il carico di interessi sulle anticipazioni di tesoreria che gravano sulle spalle dei cittadini mettendo a rischio l’erogazione di servizi indispensabili per la collettività”. Con queste parole il Comune, parlando inoltre “di una difficile situazione in cui versano i conti del Comune”, ha impacchettato il regalo agli incolpevoli cittadini annunciando l'aumento della TARI a marzo. Ed è proprio per questo, allora, che gli stessi cittadini –dato che dovranno pagare in più – avrebbero diritto a delle spiegazioni: come sono stati spesi in questi anni i soldi? Come si è arrivati a questo punto e di chi sono le responsabilità? Perché dopo anni passati a dire che la differenziata avrebbe fatto risparmiare i cittadini – oltre che ad aiutare chiaramente l'ambiente – ora non è più così? Questo ed altro avremmo voluto chiedere all'attuale Commissario, ma quest'ultimo, come il suo predecessore, ci ha negato un'intervista e dunque nulla si saprà in più fino alle prossime elezioni.

Le prossime elezioni: che caos! PD-M5S, prima sì, poi no, tutti i retroscena Ma chi, adesso che c'è da affrontare una campagna elettorale – che come al solito sarà last minute e tutta concentrata in un mese – si farà carico di essere trasparente verso gli elettori? Questa la situazione al momento di andare in stampa. A sinistra, per cercare di fermare l'emorragia di voti e impedire il terzo successo di fila alla destra, PD e M5S avrebbero voluto sotterrare l'ascia di guerra dimenticandosi le reciproche accuse/offese con cui si imbeccavano fino a ieri. L'obiettivo? Tentare, nell'ennesimo tira e molla che ormai li contraddistingue, di arrivare comunque al quasi scontato ballottaggio. Ciò avrebbe voluto dire, se pensiamo ai dem, rinunciare ad attaccare l'ultima Amministrazione per cercare di avere un ruolo nel prossimo Governo cittadino. Un accordo che avrebbe saputo molto di “inciucio” mascherato sotto la definizione di “campo progressista” con il candidato che alla fine sarebbe dovuta essere Valentina Corrado, reduce dall'esperienza in Regione. L’accordo sarebbe stato, per il M5S, un’ottima carta da giocare per raggiungere un terzo mandato a dir poco storico. Ma durante l’ultima riunione, quella decisiva se vogliamo, i due schieramenti si sono scontrati duramente. Ma non per colpa del centrosinistra. La rottura è invece avvenuta all’interno del Movimento 5 Stelle, dove due diverse fazioni si sono contrapposte. La prima, favorevole alla coalizione, portava come candidata sindaco appunto la Corrado. La seconda, invece, non solo non voleva “mischiarsi” con il PD, ma proponeva un ventaglio di altri candidati sindaci. La riunione interna al partito, avvenuta il 30 marzo, è stata ‘all’ultimo sangue’. Doppiamente sconfitta Valentina Corrado: non solo la sua idea di fare un polo allargato è stata bocciata, ma anche la sua candidatura è stata stroncata. A prevalere, infatti, è stata Stefania Padula. Ma la cosa che è stata imposta nell’incontro con il centrosinistra ha dell’incredibile. Per poter andare uniti, è stato richiesto che il PD restasse fuori. O che cambiasse nome. “Mai con il PD”, o quantomeno con la sua sigla, in pratica. A questo punto, è scoppiata quasi una bagarre, con un esponente del PSI che ha ‘vomitato’ il suo disgusto nei confronti di “una politica becera e dittatoriale” degli esponenti grillini, per poi abbandonare la riunione. L’accordo, neanche a dirlo, è saltato.

Il Movimento 5 stelle non si era accontentato di aver avuto il candidato sindaco e tutto il programma condiviso, voleva anche cancellare la storia e l’identità di un partito nato ben prima della loro esistenza. Richiesta ovviamente respinta al mittente, senza neanche i saluti.

Il Movimento 5 stelle andrà quindi da solo, ma all’interno ci sono malumori

Il centrosinistra, dopo aver perso un mese e mezzo di tempo dietro a quello che doveva essere uno schieramento sicuramente forte e in grado di contrastare il filotto del centrodestra, adesso si ritrova a dover decidere in fretta il suo candidato, che aveva lasciato in mano a coloro che credeva alleati.

Valore Civico

In mezzo c’è “Valore Civico”, la lista di Giacomo Castro, che vede il giovane Pometino candidato sindaco, unico con una bozza di programma già definito.

Cosa succede nel centrodestra

Sul fronte opposto, che parte, in virtù degli ultimi precedenti, sicuramente favorito, le cose non sono ancora per niente definite. A destra infatti, come capita puntualmente a ogni elezione locale, i partiti sembrano ingegnarsi per complicarsi la vita da soli: dai retroscena sappiamo infatti che, anche stavolta, l'accordo per il candidato condiviso non sarebbe stato trovato e che quindi il nome sarà verosimilmente “calato dall'alto”. Pensare però di mettere d'accordo Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega (che ruolo avrà Fabio Fucci?) & co. è missione tuttavia tutt'altro che semplice e non sono da escludere ulteriori clamorosi colpi di scena. Quando manca poco più di un mese al voto, non c'è ancora il nome di un solo candidato a Sindaco “ufficiale”. Si è parlato di candidati che immediatamente sono stati “eliminati” semplicemente perché non piacevano a qualcuno, oppure per le manie di protagonismo di qualcun altro. C’è chi, pur di non condividere determinate scelte, sta pensando di spaccare – ancora una volta – il centrodestra. C’è anche chi, pur di cercare di imporre le proprie posizioni, prova a fare la voce grossa minacciando di portare i voti allo schieramento avversario. Ed ecco quindi che molto probabilmente FdI andrà da sola a questa tornata elettorale, mentre gli altri partiti e liste formeranno un Centro con un proprio candidato sindaco. Un ottimo modo per cercare di perdere anche quando si è favoriti per la vittoria. Ma finora di programmi – da una parte e dall’altra - non ha parlato (quasi) nessuno. L'ennesima testimonianza di quanto ormai la politica sia distante anni luce dai cittadini. Dei problemi della città e dei suoi abitanti e di quelle che potrebbero essere le soluzioni, che sono le cose che interessano davvero, non si è sentito molto. E poi ci si chiede perché non si va a votare…

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