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oscioni: “Scadenze nuovamente non rispettate”

(segue)

“Sull'Albo Pretorio Online del Comune e sulle pagine dedicate al PEBA, non è presente nulla che rimandi all'attuazione dei primi tre step indicati dal crono programma fornito dall'Amministrazione Comunale”, fa presente la Cellula Coscioni di Pomezia. “Non sappiamo ad esempio se le associazioni siano state individuate o meno (punto uno), e, nel caso, come si sia arri vato alla loro scelta e quante sono. Di conseguenza non è noto cosa sia stato fatto per i successivi due punti, i cui termini sono anch'essi scaduti. Perché l'Amministrazione non riesce a rispettare le scadenze che lei stessa si è data?”, è quindi la domanda rivolta all'Amministrazione. Ma non solo. “Inoltre – aggiungono dalla Coscioni – subito dopo l'approvazione del PEBA, avevamo chiesto all'amministrazione di rendere pubblico sia il questionario che è stato evocato durante il Consiglio Comunale sia l'elenco delle associazioni e i verbali degli incontri nonché proposte e come queste proposte siano state recepite nel documento”. Anche in questo caso però pare non esserci nessun riscontro. Insomma, sembra proprio che il percorso che dovrebbe portarci alla piena operatività dei PEBA sul territorio, così come accaduto già nel 2018 e nel “rispetto” della travagliata storia che ne sta contraddistinguendo il percorso a Pomezia, sembra nuovamente costellato di ostacoli.

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Il Comune di Pomezia

Per saperne di più avevamo inviato al Sindaco di Pomezia una serie di domande ma a causa della caduta dell'Amministrazione Comunale avvenuta il 31 agosto non è stato possibile ricevere risposta. Questo allora il commento finale dalla Cellula Coscioni di Pomezia: “L'Amministrazione Zuccalà non c'è più.Abbiamo pro- posto e lottato per 4 anni per una città più inclusiva e per il riconoscimento di diritti fondamentali anche attraverso lo strumento del PEBA. Purtroppo l'unica cosa prodotta - riprendendo le parole di Giulio Nardone, presidente dell' ADV - è stato un "PEBA di facciata". Prova ne sia che dei tre punti già scaduti nessuno è stato realizzato. Noi continueremo a lottare, già nell'immediato, augurandoci che la prossima amministrazione possa esercitare quel dovere all'ascolto che dovrebbe essere obbligo politico di qualsiasi gruppo che gestisce la cosa pubblica”.

Luca Mugnaioli

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