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eseguito i lavori straordinari e la struttura è diventata inagibile”

La proposta al Comune Nel 2021, malgrado le difficoltà fin qui esposte la struttura alla Selva dei Pini riesce a riaprire anche se in ritardo, praticamente alla fine di giugno. Visto però il perdurare dell'inerzia da parte del Comune in merito ai tanto attesi lavori fino ad allora mai realizzati, la società concessionaria tenta una strada alternativa. Questa la proposta recapitata agli Uffici Comunali: a fronte del rinnovo della concessione per ulteriori 12 anni il privato si sarebbe fatto carico in proprio dei lavori straordinari e urgenti necessari alla piscina andando poi a “stornare” il canone concessorio dovuto. Secondo le stime fornite dal privato la somma totale si aggirava intorno ai 70mila euro. A questa proposta, ci spiegano però i vertici societari, non arriverà però mai risposta, né in un verso, né nell'altro. Per questo ad aprile 2021 viene inoltrata una seconda mail per richiedere informazioni circa la proposta avanzata. Ma la situazione non cambia.

Cosa è successo quest'anno

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LA PROPOSTA

Nel 2021 la concessionaria invia una proposta “alternativa” al Comune: a fronte del rinnovo del contratto per ulteriori 12 anni il privato si sarebbe fatto carico in proprio dei lavori straordinari e urgenti necessari alla piscina andando poi a “stornare” il canone concessorio dovuto. Importo stimato intorno ai 70mila euro: ma

Arriviamo così alla stretta attualità. Il 18 marzo scorso viene chiesto al Dirigente, per l'ennesima volta, un incontro urgente per “affrontare le criticità emerse nella l’Ente, secondo il privato, non avrebbe mai risposto

La concessionaria: “Allo stato dei luoghi, malgrado i numerosi solleciti avanzati negli anni, la struttura risulta non utilizzabile, quindi inagibile oltre che pericoloso per la salute delle persone” gestione dell'impianto Comunale”. Finalmente, il 6 aprile, i tecnici Comunali eseguono un sopralluogo “in contraddittorio” alla Selva dei Pini, il tutto documentato da nuove fotografie. Ma l'avvio di stagione incombe e, in assenza di ulteriori comunicazioni dopo l'accertamento dello stato dei luoghi, l'11 aprile viene scritta un'ulteriore lettera indirizzata all'Ente dove si fa il punto di quanto riscontrato presso la struttura: “L'ispezione congiunta – leggiamo – ha consentito di accertare l'esigenza non più differibile dell'esecuzione da parte vostra delle opere di straordinaria manutenzione – indispensabili per consentire l'uso del bene per la finalità contrattuale – più volte elencate dalla scrivente ma inopinatamente non realizzate pur disponendo Codesto ente, per questo, ogni anno, di un arco temporale di ben otto mesi”. Dopodiché viene precisato che i tecnici comunali si “erano impegnati di notificarci formalmente in tempi brevissimi la decisione che il Comune intendeva assumere” e che si attendeva pertanto una risposta “entro e non oltre il 23 aprile”. In caso contrario, concludeva la lettera, il Comune sarebbe stato ritenuto “gravemente inadempiente alle obbligazioni contrattuali assunte e adiremo al Giudice per tutelare i nostri diritti”. L'unica risposta che arriva alla concessionaria è però la semplice notifica da parte dell'Ente di aver “inoltrato al settore lavori pubblici una perizia tecnica sullo stato dei luoghi da voi rilevato”.

La lettera inviata dopo il sopralluogo:

“L'ispezione congiunta ha consentito di accertare l'esigenza non più differibile dell'esecuzione da parte vostra delle opere di straordinaria manutenzione –indispensabili per consentire l'uso del bene per la finalità contrattuale – più volte elencate dalla scrivente ma inopinatamente non realizzate”

Arriviamo così all'ultima comunicazione ufficiale emersa sin qui, spedita a fine aprile, ad una manciata di giorni, teoricamente, dal 15 maggio 2022, ovvero la data indicata quale avvio della nuova stagione estiva. Nel testo viene ribadito che, come riconosciuto anche dai tecnici comunali, l'impianto “allo stato dei luoghi, malgrado i numerosi solleciti avanzati negli anni, risulta non utilizzabile, quindi inagibile oltre che pericoloso per la salute delle persone”. “Dobbiamo credere che i tecnici comunali – conclude quindi la lettera – abbiano tempestivamente notiziato il Settore Lavori pubblici di quanto visto e accertato: informazioni che avrebbero dovuto imporre un intervento immediato per confermare la effettiva inagibilità dell'impianto dovuta alla carenza di manutenzione straordinaria: inadempimento grave che obbliga il proprietario al risarcimento dei notevolissimi danni provocati e subiti dalla scrivente che fin d'ora ne fa richiesta”. Il resto è storia nota: con buona pace dei cittadini, che già agli inizi di giugno hanno iniziato a chiedere quando la piscina avrebbe riaperto, la struttura è rimasta chiusa per la stagione estiva.

(segue)

Quale futuro per la piscina della Selva dei Pini?

Ma cosa accadrà adesso? Difficile stabilirlo con esattezza. Il timore è infatti quello che, come accaduto ad esempio per la vicenda delle concessioni demaniali, la questione possa finire davanti al Giudice. Del resto, come confermatoci dalla concessionaria, la raccomandata di revoca della gestione è già stata fatta recapitare da parte degli Uffici Comunali. “Il Comune di Pomezia ha revocato la nostra concessione con un anno di anticipo – ci spiega la società – e questo senza avere un legittimo motivo per farlo a nostro avviso. Ciò infatti si può fare solo in caso di gravi inadempienze da parte del privato, inadempienze che però, da parte nostra, non ci sono mai state. Per questo impugneremo tale provvedimento nelle sedi opportune”. Va da sé che adesso sia il privato che il Comune cercheranno di far valere (legittimamente) le proprie ragioni; intanto però la preoccupazione è che nel frattempo le condizioni strutturali della piscina, restando chiusa, possano peggiorare ulteriormente rendendone poi sempre più difficile il recupero in termini economici. E il che sarebbe davvero una sconfitta per tutti.

Luca Mugnaioli

(Sulla questione avevamo inoltrato al Sindaco di Pomezia una serie di domande ma a causa della caduta dell'Amministrazione Comunale avvenuta il 31 agosto non è stato possibile ricevere risposta)

Campetti Selva dei Pini verso il nuovo affidamento

L'Amministrazione punta a riaffidare in concessione i campi da gioco da calcetto e 'calciotto'

Non solo la piscina, alla Selva dei Pini ci sono da recuperare altre tre strutture fino a non molto tempo fa tra quelle maggiormente gettonate sul territorio. Stiamo parlando dei campetti da gioco da calcetto e calciotto situati nella parte più bassa del Parco, praticamente a ridosso proprio della piscina di cui ci stiamo occupando in questi mesi. Anche queste strutture del resto, come mostrano le foto, versano in stato di abbandono e urgono al più presto interventi di riqualificazione.

L'atto di indirizzo

Per questo il Comune ha deciso di correre ai ripari. Con una delibera di Giunta, la n. 158 del 19 agosto scorso, la Giunta ha deliberato “un atto di indirizzo per l'affidamento dei campi da gioco” sopra menzionati. Dai documenti allegati si evince che l'affidamento, da fare a terzi, avrà una durata minima di tre anni con possibilità eventuale di proroga. Il concessionario dovrà adempiere ad una serie di obblighi provvedere tra cui “la manutenzione ordinaria dell'impianto, di tutti gli impianti tecnologici, delle rispettive aree, beni e strutture, anche pertinenziali ed accessorie, al fine di conservare l'impianto nelle migliori condizioni” tutti aspetti specificati in modo dettagliato nel capitolato. Sono a carico invece del Comune “le spese di manutenzione straordinaria, non incluse nel bando di gara, l’omologazione e la manutenzione delle aree verdi purché non causate da inottemperanza o incuria del Concessionario nei confronti dei suoi obblighi”.

Due concessionari

Nella relazione tecnica consultabile nell'albo

I nuovi gestori dovranno rispettare un piano ben preciso di manutenzione ordinaria per mantenere efficiente l’impianto pretorio è specificato che i concessionari, ad ogni modo, saranno due. Uno avrà in gestione il campo da calciottto e uno dei due da calcetto, l'altro il secondo campetto da calcio a 5. Tra le opere indicate dal Comune come obbligatorie da parte del concessionario troviamo, oltre ripetiamo al piano di manutenzione da rispettare nel corso della gestione delle strutture, “la revisione della rete metallica nonché i piccoli interventi di tesatura sui

La Giunta Comunale ha approvato l’atto di indirizzo per l’affidamento del campo da calciotto e dei due terreni per il calcetto. La durata della concessione sarà di tre anni campi”, “la revisione della rete 'para palloni'”, “il controllo e la manutenzione ordinaria di tutti i corpi illuminanti delle torri faro”, “il controllo e la manutenzione ordinaria dell'impianto idrico di innaffiamento campi”. (articolo redatto prima del 31/08)

La manutenzione straordinaria invece, per tutto ciò che non viene esplicitato nel contratto, sarà a carico del Comune

Strada allagata

MARINA DI ARDEA - Pubblichiamo la segnalazione riportata sui social di un cittadino di Ardea: “Ogni anno in qualsiasi stagione e con qualsiasi Amministrazione Comunale, quando piove a via bologna tra i civici 194 e 205 c’è un mare di acqua piovana sotto casa che ci impedisce di uscire (abbiamo pure una bambina disabile). Perché il comune non fa mai nulla?”.

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