Il Corriere della Città LUGLIO 2022

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CRONACA

Il Corriere della Città luglio 2022

Emergenza incendi, intervista a Zuccalà Il Sindaco Zuccalà: «Invito tutti a rispettare il Regolamento Comunale tenendo puliti i propri terreni» ono stati giorni letteralmente di fuoco quelli vissuti sul territorio alla fine di giugno, in particolare per la città di Pomezia (ma anche Ardea non è stata risparmiata). Tantissimi i roghi divampati, alimentati dalle tante sterpaglie presenti nei terreni incolti che hanno aumentato a dismisura la portata degli eventi. Il tutto unito ad un caldo anomalo e mai così intenso rispetto alle medie stagionali che ha portato ad bilancio, in termini di danni, davvero devastante. Raccolti, animali, persone in fuga dalle proprie case, insomma, un vero e proprio dramma. Gli incendi del 27 giugno In particolare sono state due le giornate da ricordare in negativo. La prima quella del 27 giugno, dove, nell'inferno di fiamme e fumo che ha travolto Roma e il suo hinterland, con decine e decine di interventi che hanno messo a dura prova il sistema di intervento, c'è finita anche Pomezia con alcuni roghi di vasta portata. Come quello scoppiato sulla Laurentina e che ha interessato il deposito della Menfer insieme ad una centrale elettrica dell'alta tensione. Quasi contemporaneamente l'emergenza è scoppiata anche nella zona di Campobello con più fronti di fuoco sviluppatisi nelle vie parallele e che hanno coinvolto un'autorimessa e perfino un'abitazione. Un quadro allarmante che ha spinto il Comune a diramare un'allerta alla popolazione invitando i cittadini, qualora necessario, a chiudere le finestre per ripararsi dai fumi del mix di incendi scoppiati sul territorio ma anche nelle zone limitrofe, come ad esempio ancora sulla Laurentina, poco oltre il confine con Roma. Il rogo nella cava di eternit E l'indomani purtroppo la situazione è ulteriormente peggiorata. Altri roghi, scoppiati nella zona di Valle Caia, hanno intaccato una discarica di amianto, mandando in fumo i teli di copertura delle balle. A finire minacciato è stato anche un canile e gli animali presenti all'interno. 48 ore davvero complicate che hanno reso necessario una task force di intervento davvero imponente. Le polemiche L'emergenza, come spesso succede, ha scatenato diverse polemiche soprattutto in ottica di prevenzione che, a giudicare dagli esiti, non sarebbe stata fatta in modo adeguato. Ad attaccare il Sindaco è stato ad esempio il Consigliere Stefano Mengozzi che ha accusato il Primo Cittadino di aver attivato in ritardo il “Centro Operativo Comunale” parlando inoltre di “gravi disattenzioni” e “di

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aver pensato solo allo scaricabarile con gli enti superiori”. Ma come si è mosso il Comune? L'Amministrazione da un lato ha chiesto alla Regione strumenti e mezzi per aiutare chi ha subito i danni, dall'altro ha rivolto un appello a tutti, compresi i cittadini, a tenere pulite le aree verdi, tra le principali concause dell'espandersi delle fiamme. «L'Ente – ha spiegato Zuccalà che ha poi ringraziato i tanti operatori prodigatisi durante l'emergenza – sta proseguendo con gli interventi straordinari di sfalcio anche sostituendosi ai proprietari inadempienti. I privati devono mantenere puliti i terreni perché oltre ad incorrere in multe il rischio è quello di far sviluppare incendi». L'intervista al Sindaco Il dramma degli incendi ha colpito in modo violento anche il nostro territorio. Lei in un post ha chiesto l'aiuto di tutti, specie per ciò che riguarda l'aspetto dei lotti incolti. Quali sono gli ulteriori interventi che una volta passata l'emergenza il Comune metterà in campo per prevenire quanto più possibile il fenomeno considerando che siamo appena all'inizio dell'estate? «Colgo l’occasione per rinnovare l’invito al rispetto del Regolamento Comunale che impone ai privati l’obbligo di mantenere puliti i propri terreni. Il rischio, oltre che di incorrere nelle sanzioni e nell’intervento sostitutivo a carico degli stessi, è quello di far sviluppare incendi che possano mettere in pericolo beni e persone. Continueremo a mettere in atto le misure già messe in campo, è fondamentale la prevenzione: portare avanti gli interventi straordinari di sfalcio che abbiamo iniziato da diverse settimane e sanzionare chi non lo fa nei lotti di proprietà privata, anche in previsione dell’arrivo di un’estate particolarmente calda». Considerando quanto accaduto, si sarebbe potuto fare qualcosa in più in ottica di prevenzione come sottolineato, al livello generale verso i Comuni, anche dalla Protezione Civile del Lazio? «Come dicevo abbiamo messo in campo da tempo tutte quelle misure di prevenzione, cui fa riferimento anche la Protezione Civile Regionale, per limitare al massimo la possibilità di propagazione di eventuali incendi. È doveroso precisare che ogni anno la Protezione Civile ricorda in forma generalizzata di mettere in atto tutti gli interventi tesi a mitigare il rischio incendi, noi a Pomezia lo facciamo costantemente. In virtù di quanto accaduto

nei giorni scorsi, considerato il numero elevato di incendi che ha colpito la Regione Lazio, ora è necessario che la stessa si attivi; servono strumenti e mezzi per affrontare la situazione e aiuti per chi ha subito danni. In questi giorni sto ricevendo numerose richieste d’aiuto da parte dei cittadini che sono stati toccati in modo più o meno grave dagli incendi. Come amministrazione ci stiamo impegnando per aiutarli a risolvere le situazioni più urgenti. Stiamo raccogliendo i dati per procedere ufficialmente alla richiesta di calamità naturale, certo mi sarei aspettato, visto quanto successo sull’intero territorio, un intervento a livello generale». Qual è la situazione a Valle Caia? «L’area di Valle Caia è stata attentamente controllata da Polizia Locale, Vigili del Fuoco e Protezione Civile. Su questo tema non abbiamo mai voltato lo sguardo, lo testimoniano le diverse ordinanze che ho firmato negli anni per la messa in sicurezza del sito nei confronti dei proprietari e le richieste di fondi per la bonifica in danno presentate alla Regione Lazio. Per gli eventi di questi giorni, abbiamo già interessato gli enti preposti per verificare lo stato dei luoghi e gli eventuali interventi di ripristino della messa in sicurezza da notificare ai proprietari dell’area». Cosa risponde a chi sostiene che il Comune sia partito in ritardo per ciò che riguarda la gestione dell'emergenza? «Rispondo che è una banale azione di sciacallaggio figlia di una campagna elettorale che sta entrando evidentemente nel vivo. Proprio da queste esternazioni, capiamo che anche gli incendi hanno un colore politico, alcuni passano inosservati, altri vengono attenzionati. Noi come Comune, Protezione Civile e volontari, che ringrazio per la loro abnegazione e dedizione, ci siamo immediatamente rimboccati le maniche, intervenendo in urgenza e in emergenza per sedare le fiamme, tutelare gli abitanti, offrire una casa a chi ha dovuto lasciarla e attivando il C.O.C., il Centro Operativo Comunale, per gestire l’emergenza. Per noi contano i fatti e il Comune di Pomezia è sempre stato in prima linea per aiutare ogni persona che compone la nostra comunità».


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