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LA TECNICA DI CARLA ACCARDI
di Silvia Monno, Erica Settesoldi, Caterina Megli, Fabiola Mannucci, Gregorio Bitossi e Viola Fanfani
Carla Accardi, come abbiamo già visto nella sezione “Donne nella Storia” del numero di Marzo de I’Giornalino, è stata un'artista italiana, una delle più influenti ed originali del dopoguerra. Nel 1947 insieme ad altri artisti, quali Dorazio e Sanfilippo, fondò il gruppo di ispirazione marxista e formalista "Forma 1". Nelle opere di Carla Accardi evince una particolare ricerca per l'automatismo segnico, che consiste nel riprodurre segni liberi su grandi tele, ponendo attenzione al significato e alle emozioni che i vari colori, accostati tra loro, suscitano nello spettatore. Accardi dimostra un'estrema abilità nel riuscire ad abbandonare i tradizionali temi del realismo e figurativismo, dedicandosi quasi completamente all'arte astratta, al tempo ritenuta "troppo difficile da comprendere". Ispirandosi ai quadri più celebri dell'artista, abbiamo provato a proporre la nostra idea di astrattismo, producendo dei quadri, realizzati su tele di grandezza 50x70 cm, realizzati con la tecnica dell'acrilico. Per prima cosa sono stati realizzati degli schizzi, ed ognuno di noi ha scelto il segno da lui preferito. La parte del disegno prescelta è stata poi ricalcata, per conferirle un'immagine più definita e gradevole alla vista. Successivamente sono state realizzate con la tecnica della matita, sul cartoncino bristol bianco, varie prove colore; la più adatta è stata infine riportata in scala sulla tela.
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