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RESOCONTI DEL SALOTTINO

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CASTELROTTO

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Resoconti di Margherita Arena e Marianna Carniani

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Incontro 8/04/2021

Giovedì 8 Aprile abbiamo avuto il piacere di parlare con Fiorenzo Forcuiti dell’A.T.A.B.S. (Associazione Toscana Amatori Bonsai e Suiseki). La parola bonsai è giapponese (盆栽) e significa “pianta coltivata in un vaso piatto”. Il bonsai è un esercizio spirituale e la pianta è il simbolo vivente dell’anima della persona che lo ha curato, unendo uomo, natura e Dio. Non abbiamo una datazione precisa, ma probabilmente nacque in Cina con il nome di Pun-sai o Penjing. Il Suiseki, dal giapponese すいせき o ⽔⽯ "pietra lavorata dall’acqua”, è l’arte di disporre pietre trovate in natura e aventi un aspetto gradevole in modo da favorire la meditazione. Uno dei concetti fondamentali è quello della natura come shinzen, ovvero il tutto che si manifesta nel mondo. Quindi la natura è “ciò che è così da se stessa” e per questo non si deve vedere la mano dell’uomo: i bonsai non sono averi privati, anzi, l’autore si augura che possano vivere molto di più rispetto a lui stesso e quindi che vengano trattati bene dai loro futuri “proprietari”. Nella seconda parte abbiamo parlarto con Chiara Grasso e Christian Lenzi, fondatori dell’Associazione ETICOSCIENZA. Ci hanno spiegato come debbano essere trattati gli animali selvatici, e i molti problemi legati agli allevamenti, al contrabbando e al turismo. Molto spesso infatti per incrementare quest’ultimo vengono pubblicizzati dei santuari, creati solo per i turisti.

Incontro 15/04/2021

All’interno di questa puntata abbiamo ospitato la professoressa Valeria Saura, responsabile dell’ufficio scuola dell’Accademia della Crusca che ci ha parlato della storia di alcune parole per meglio comprenderne il significato. All’interno del mondo delle parole, la professoressa ci ha spiegato come la nostra lingua sia caratterizzata da un nucleo antico che risale al ‘300 e da novità novecentesche legate alla modernità, a l'intensificarsi dei rapporti interlinguistici, alle scoperte tecnologiche e all’informatica. Il nocciolo del nostro apparato lessicale è la parte più antica della nostra lingua e alla fine del ‘300 il vocabolario italiano era già praticamente completo. È quindi molto importante riflettere sulla storia delle parole e sulla necessità di adattarle in modo appropriato alle differenti situazioni. In ogni parola è scritta una storia e dietro ad ogni parola c’è un mondo, quindi, per prima cosa, è giusto riflettere sull’etimologia delle parole, ricostruendo le modalità con cui queste parole sono entrate a far parte della nostra lingua e riflettendo sui cambiamenti che nel corso dei secoli hanno subito per arrivare fino a noi, perché la lingua è qualcosa in movimento. La professoressa ci ha poi spiegato come oltre all’etimologia delle parole, sia utile scoprire i geosinonimi ossia le parole che sono identiche nel significato ma diverse nella grafia a seconda delle regioni in cui si usano. Riguardo alle parole è inoltre interessante scoprire se e quanto frequentemente vengono utilizzate all’estero. Abbiamo infine chiesto come e da chi venga deciso se aggiungere o meno una parola al dizionario; curiosamente, al contrario di quanto di solito si crede, non c’è nessuno che decide e la parola viene inserita quando inizia ad essere utilizzata, in particolar modo nei giornali. I vocabolari quindi registrano i neologismi quando questi entrano a far parte della vita quotidiana. Nella seconda parte del nostro incontro abbiamo ospitato la professoressa Silvia Mascalchi, direttrice dei servizi educativi della Galleria degli Uffizi, che ci ha parlato del tema dell’educazione al patrimonio, e della sua importanza per la cittadinanza attiva e consapevole. Nella nostra città abbiamo uno dei patrimoni artistici più ricchi al mondo ma non esiste una proporzionata educazione al medesimo, ossia una consapevolezza adeguata del patrimonio artistico. Il patrimonio artistico non è solo la pittura, la scultura, l’architettura, ma sono anche le tradizioni, le cerimonie, la musica, la letteratura, l’artigianato. Le attività legate all’educazione al patrimonio artistico partono con la conoscenza di certi luoghi e si distinguono in due filoni: le attività per famiglie, adatte anche a bambini molto piccoli, e le attività con le scuole. La professoressa ci ha poi parlato di come sono cambiate, in questo ultimo anno, le attività proposte dalla Galleria degli Uffizi a causa della pandemia, e ci ha spiegato come abbiano iniziato prima ad utilizzare il canale Facebook, e successivamente a proporre molti progetti in DAD che hanno coinvolto non solo studenti di tutta Italia ma anche stranieri. Al termine del nostro incontro, la prof.ssa Mascalchi ci ha invitato, appena sarà di nuovo possibile, a riappropriarci finalmente dei musei della nostra città, ad organizzare visite e passeggiate per poter nuovamente ammirare da vicino il nostro splendido patrimonio artistico.

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