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IMMANCABILI REGALI

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TEMPO

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di Elisa Ciabatti

Dozzine di bustine e pacchettini, elenco dei regali e carta di credito a portata di mano. Tutto è cambiato in questo anno, ma Natale è pur sempre Natale e nessuno è disposto a rinunciare alla tradizionale distesa di regali sotto l'albero la mattina del 25 Dicembre. Natale è alle porte e come ogni anno i centri di tutte le città si riempiono di persone intente a cercare quello specifico oggetto che possa rendere felici amici e parenti. C'è chi già da Novembre tiene chiuso in qualche posto nascosto il fatidico regalo, chi è un maestro delle offerte su internet, chi si riduce all'ultimo nella speranza di ricevere un'improvvisa illuminazione e chi semplicemente non se ne preoccupa perché si limita a regalare calzini colorati per tutti. Il creatore e leader delle vendite-evento online Veepee ha condotto un'indagine presso i suoi soci per capire come i regali siano una parte essenziale del Natale; infatti il 32% dichiara di fare, in media, tra i 9 e i 12 regali e, addirittura un 25%, ammette di perdere il conto, tanti sono i "pensierini" per amici e conoscenti vari. Mai come quest'anno, però, c'è stata una vera e propria corsa agli armamenti. La paura di un nuovo lockdown, la voglia di uscire, di vedere le decorazioni natalizie o di trovare semplicemente una scusa per fare una passeggiata in centro con gli amici, hanno contribuito a creare nei centri città enormi assembramenti. Girando per le strade del centro la pandemia sembra lasciata alle spalle, un ricordo lontano che ci lascia come unica conseguenza una mascherina sul volto, simbolo ormai della moda 2020. Firenze, ad esempio, sembra la solita di ogni altro Natale. Masse di persone che si accalcano davanti ai negozi alla ricerca di quello specifico oggetto che sanno già cambierà la vita al destinatario, strade intasate dove l'unica possibilità che si ha per passare è facendosi largo come gli esploratori nella foresta pluviale, lucine colorate in ogni via e alberi di natale in ogni negozio sono ancora una volta i protagonisti di questo Natale. Questo virus, però, non ci lascia pace nemmeno per le feste. Le restrizioni assunte dal governo pesano sui cittadini e se da una parte abbiamo code infinite davanti ai negozi, dall'altra ci ritroviamo con tante famiglie in fila davanti alle associazioni di volontariato in cerca di un pasto caldo, unico regalo che probabilmente riceveranno quest'anno. L'Italia è stremata, gli italiani insofferenti e il virus non sembra aver intenzione di lasciarci un attimo di respiro, ma i centri continuano a riempirsi, le mascherine ad essere abbassate, il gel igienizzante ad essere ignorato negli ingressi di alcuni negozi e le distanze sempre meno rispettate. L'economia ha certo bisogno di ripartire e Natale è da sempre l'occasione migliore per i commercianti, ma siamo davvero sicuri che sia giusto dimenticarsi dei lockdown precedenti per fare spese il sabato pomeriggio?

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