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NATALE NEL MONDO

Il Natale nel Mondo

di Margherita Arena

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Il Natale è la festa internazionale per eccellenza, festeggiata da tutti i paesi e da tutte le persone, per il suo valore che può essere sia laico che religioso. Il 25 dicembre nella religione cristiana si festeggia la nascita di Gesù, ma a questa festività sono state legate nel tempo moltissime tradizioni mantenute anche nelle famiglie laiche. Però ogni parte del mondo festeggia il Natale in modo diverso e ogni singolo paese ha usanze molto particolari. Per esempio in paesi multiculturali come gli Stati Uniti d’America il Natale ha assunto gli aspetti più tipici di varie culture come quella italiana, inglese e dei paesi dell’America del Sud. Le tradizioni più popolari ed evidenti sono le decorazioni, infatti in molti quartieri si creano anche delle sfide per la casa meglio decorata: la parola d’ordine è eccesso, non vengono utilizzate solo lucine di vari colori, ma anche le figure di pupazzi di neve e renne. Anche in questo paese si decora il tipico albero natalizio, però i regali non vengono posti solo sotto di esso, ma anche dentro delle calze appese al camino. Esiste una calza per ogni membro della famiglia e solitamente il nome è ricamato su di essa, e dentro Santa Claus lascia caramelle ai bambini bravi, mentre ai cattivi dei pezzi di carbone, solitamente fatti di zucchero. In Italia a fare questo non è Babbo Natale, ma la Befana in occasione dell’epifania, che negli USA non viene festeggiata. Nel Sud del continente americano altre tradizioni sono simili a quelle dei paesi colonizzatori dei vari luoghi, ma questi hanno una caratteristica molto particolare per noi: trovandosi nell’emisfero australe festeggiano il Natale d’estate. Quindi molto spesso il 25 Dicembre i festeggiamenti si concludono con un pomeriggio al mare. Inoltre in paesi come l’Argentina il tipico cenone natalizio viene

svolto in giardino ed è un barbecue tra familiari e amici. Non solo, dopo la mezzanotte della vigilia di Natale spesso vengono lanciati in aria i cosiddetti globos ovvero delle decorazioni di carta con una luce all’interno che volano nel cielo, molto simili alle lanterne cinesi. Molti bambini argentini aspettano l’arrivo di Papà Noel (Babbo Natale) o di El Niño Diòs (Gesù) e dei loro regali, che lasciano sotto l’albero. Altri invece rispettano l’usanza spagnola ovvero quella di aspettare il 6 Gennaio e quindi l’arrivo dei Reyes Magos (i tre Re Magi) per ricevere i propri regali. Spostandoci nel continente europeo troviamo varie tradizioni diverse, appunto in Spagna i bambini non aprono i regali a Natale ma per l’epifania. Di solito i bambini per la vigilia di Natale, chiamata Nochebuena, vanno di casa in casa per cantare canti natalizi. In Germania sono di antichissima tradizione i mercatini natalizi, che da questo paese poi sono stati ripresi da tutto il mondo. In molte famiglie, specialmente se sono presenti bambini piccoli, l’albero è fatto di nascosto dai genitori nella notte della vigilia, così la mattina seguente i bambini non trovano solo i regali ma anche le decorazioni natalizie. I regali sono chiesti dai bambini con una lettera indirizzata a Christkind, personaggio di solito descritto come una giovane ragazza con caratteristiche angeliche, o in altre parti della Germania a Weihnachtsmann ovvero Babbo Natale. In Grecia oltre a decorare l’albero di Natale è tipico decorare nelle case e anche nelle piazze modellini di barche, in ricordo degli uomini che tornavano a casa dai viaggi per mare. Questa festività nei giorni dell’Unione Sovietica non era molto celebrata e nel 1929 le feste religiose vennero addirittura vietate, e le famiglie furono costrette a festeggiare in segreto. Anche gli alberi di natale erano proibiti, fino al 1935 quando diventarono gli Alberi del Nuovo Anno. Dopo la caduta dell’Unione Sovietica i festeggiamenti ripresero, ma sono sempre rimasti più piccoli rispetto a quelli di fine anno in paesi come la Russia. Per questo motivo i regali ai bambini vengono portati a capodanno da Del Moroz ovvero Nonno Gelo, che è sempre accompagnato dalla bellissima nipote Sneguročka, la Fanciulla della Neve. Nel continente asiatico il natale è festeggiato soltanto nelle grandi città multiculturali, essendo una festività comunque principalmente cristiana e solo l’1% della popolazione pratica questa religione.

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