2 minute read
LE PIÙ FAMOSE CANZONI DI NATALE
di Rachele Monaco
WHITE CHRISTMAS Vi capita mai di trovare una playlist di canzoni natalizie senza White Christmas? Impossibile. Oppure un Christmas album di un qualunque artista più o meno famoso senza quella traccia? Inconcepibile. Semplicemente perché White Christmas è LA canzone di Natale e quest’anno compie la veneranda età di ottant’anni, ma è sempre nelle nostre orecchie sotto Natale. Scopriamo la sua storia… Nel 1943 White Christmas vinse l’Oscar alla migliore canzone per il film La taverna dell’allegria. La sera della premiazione avvenne un episodio singolare e unico nella storia del premio: Irving Berlin è stato l’unico presentatore in una serata degli Oscar ad aprire la busta e leggere il proprio nome come vincitore. Quella circostanza fu così imbarazzante che l’Academy cambiò le regole del protocollo già l’anno successivo per evitare che potesse ripresentarsi una situazione simile. Un’altra curiosità è quella che Irving Berlin non imparò mai a suonare il piano in maniera corretta. La singolarità era che usava solo i tasti neri della tastiera, quindi componeva solo in tonalità di Fa#, perché quella scala copre tutti e cinque i tasti neri di un’ottava con l’aggiunta del Si e del Fa, da suonare inevitabilmente su due tasti bianchi. Si fece, dunque, costruire un piano speciale con pedali che gli consentivano di cambiare tonalità usando sempre le stesse posizioni sulla tastiera. Le cover di questa canzone sono infinite, ma quella più conosciuta è cantata da Bing Crosby, voce che apprezzo particolarmente e invito tutti voi a dargli una chance. In realtà Bing Crosby non espresse particolare entusiasmo per il brano. Come riporta il Times: "Non credo che avremo nessun problema con questa [canzone], Irving". Ancora non sapeva che avrebbe definito la sua intera carriera. Il disco di Crosby di tracce natalizie è ancora il più venduto al mondo.
Advertisement
JINGLE BELLS Questo canto scritto a metà dell’800, vanta una storia davvero singolare. Una targa affissa su un edificio a Medford ricorda che nel 1850, il compositore e scrittore di questa canzone ha scritto le prime note della canzone nella Taverna Simpson ispirato dalle popolari corse delle slitte scoperte ad un cavallo che si svolgevano nella città durante il XIX secolo e che dunque il tintinnio della canzone evocasse originariamente il ghiaccio nei bicchieri durante i brindisi. L’autore, James Lord Pierpont vantava anche origini francesi; la famiglia sembra discendesse infatti da una antichissima casata che i diari del tempo fanno risalire addirittura a Carlo Magno e all’invasione Inglese da parte di Guglielmo il Conquistatore! Sta di fatto che le cronache più maliziose insinuano come un pizzico di frivolezza francese albergasse ancora nel musicista e che il testo risalisse anche a prima degli anni cinquanta, ai tempi in cui Pierpont era un giovanotto un po’ sbarazzino, autore di ballate e canzoni dal contenuto talvolta molto impertinente.