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IL NOME DELLA ROSA

IL NOME DELLA ROSA

Di Gemma Berti, Elena Casati, Maria Vittoria D’Annunzio, Allegra Niccoli e Giulia Bolognese

Vi state chiedendo a cosa serve ciò che studiate e ancora non siete riusciti a darvi una risposta? Non sapete quale università scegliere? Non vi preoccupate! Siamo cinque ragazze pronte ad aiutarvi! Ogni mese intervistiamo degli studenti universitari, che, con le loro risposte, potranno aiutarvi a porre fine ai vostri interrogativi. Per questo mese abbiamo intervistato Ilaria Moscardi, una ragazza di 22 anni, che ha frequentato il Liceo Artistico Alberti.

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“Ilaria, di che cosa ti occupi adesso?” “Sono al terzo anno di pittura all’Accademia delle Belle Arti di Firenze e faccio parte della Consulta degli Studenti, un organo di rappresentanza dell’Accademia, con cui sto anche portando avanti diversi progetti indipendenti dall’Accademia. Inoltre, collaboro, ormai da quattro anni, con una fondazione internazionale che si occupa di arte

contemporanea in Basilicata, chiamata Porta Coeli Foundation. Dopo la maturità infatti sono andata in Basilicata per fare un colloquio presso questa galleria, sono stata ammessa con una borsa di studio ed ho fatto un master in economia e management della cultura e dell’arte, prendendo l’abilitazione con riserva, poiché non ho ancora una laurea. Così, mi sono trasferita in provincia di Potenza per un anno e dopo ho continuato la collaborazione facendo la gavetta in diverse gallerie. Ciò ha influito nella mia partecipazione a concorsi, ad esempio la Triennale internazionale di Bari del 2019 a cui ho preso parte.”

“Com’è cambiata la situazione in conseguenza al Covid-19?” “In questa situazione frequentare un’Accademia che è in

“Hai avuto difficoltà nello scegliere cosa fare dopo il liceo? Cosa ti ha spinto a fare questa scelta?” “Non ho avuto grandi difficoltà nello scegliere: sapevo di voler fare l’Accademia. La difficoltà maggiore è stata capire dove farla, poiché le differenti accademie italiane presentano diverse prerogative, sia nel piano di studi, sia come costi. Alla fine ho deciso di rimanere a Firenze, facendo la pendolare dato che vivo nel Mugello. Ma, in fin dei conti, ho sempre avuto le idee chiare!”

“Come ti sei trovata al Liceo?” “Al liceo mi sono trovata abbastanza bene, anche se sono entrata al secondo anno, dopo aver frequentato il liceo scientifico a Borgo San Lorenzo per il primo anno. I compagni e i professori sono stati gentilissimi, mi sono sentita accolta e ho trovato un ambiente molto aperto. Arrivando all’Accademia però, mi sono resa conto, a causa della differente richiesta, di avere una base di formazione artistica molto acerba: all’Accademia la preparazione scolastica, tipica del liceo, deve lasciar spazio ad una stilistica e viene data per scontata una base solida da cui partire. Insomma, l’ambiente era caloroso, ma la preparazione data dalla scuola era minore rispetto a quella richiesta.”

“C’è qualche ricordo particolare che ti lega alla

scuola?” “Sicuramente i dibattiti che nascevano nelle lezioni del professor Gala, che insegnava letteratura, e le gite, in particolare quella in Sicilia e in Spagna; ma la cosa che mi ha sempre affascinata è l’apertura mentale dei ragazzi della scuola.”

“Tornassi indietro, lo rifaresti?” “Sì, lo rifarei, cercando di cogliere il meglio che l’istituto mi può dare, senza dare nessuna responsabilità ai professori: tutto ciò che posso apprendere dipende da me.” “Hai qualche consiglio da dare ai

ragazzi che quest’anno devono

scegliere l’università?” “Credo che sia importante informarsi in tutti i modi possibili, in modo da riuscire a trovare un percorso che più si adatti a ciò che si vuol fare nella vita.”

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