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RESOCONTI DEL SALOTTINO

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ANGOSCIA

ANGOSCIA

Resoconti di Margherita Arena e Marianna Carniani

Incontro 04/03/2021

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In questo primo incontro del mese di Marzo, abbiamo avuto il piacere di parlare con l’Assessora Funaro, che nel comune di Firenze ha le deleghe al welfare e all’istruzione. L’Assessora ci ha spiegato che ovviamente in seguito alla pandemia e al lockdown sono aumentati e sono nati nuovi problemi tra i cittadini, soprattutto nelle fasce più deboli come in quella degli anziani, che sono stati privati delle visite dei loro cari, i disabili e i senza dimora. Sono comunque presenti dei lati positivi, infatti fra i cittadini in tanti hanno aiutato come volontari; e sono state create delle linee per il supporto psicologico, sia per telefono che videochiamata, ma non solo: è stato aperto anche lo sportello per anziani e uno per ragazzi all’ospedale Meyer, per i quali sono state anche create delle applicazioni. La cosa che forse più di tutte al momento preoccupa è il post pandemia: riusciremo a riabituarci alle modalità precedenti?

Incontro 11/03/2021

In questa puntata abbiamo ospitato il Dottor Cova, storico dell’arte e insegnante universitario che si occupa anche di documentari TV, visite guidate e allestimenti di mostre. Il Dott. Cova si è laureato in storia dell’arte e, dopo essersi specializzato a Bologna in storia dell’arte medievale, ha poi conseguito il dottorato. Proviene dalla scuola filologica longhiana che rappresenta un ponte tra Bologna e Firenze. Attualmente insegna all’università di Bologna. La sua più recente pubblicazione è un articolo dal titolo ‘The Ludovisi Tondo: a rediscovered sculpture by Jacopo della Quercia’ e riguarda la sua scoperta di un inedito di grandissimo valore. L’opera è stata scoperta alla Rocchetta Mattei nei pressi di Bologna, e proveniva probabilmente da un’importante chiesa della zona. Il Dott. Cova ci ha raccontato come la scoperta sia stata frutto dei suoi studi e anche di un pizzico di fortuna; durante la sua attività di studioso di documenti e manoscritti, rimase impressionato dalla bellezza di un tondo equestre che raffigurava Niccolò Ludovisi, condottiero bolognese morto nel 1406, prodotto da Jacopo della Quercia. Successivamente durante una sua visita alla Rocchetta Mattei, che per lungo tempo era stata chiusa, gli capitò di vedere un tondo identico ma avrebbe potuto essere un falso o una copia. Invece, dopo due anni di studio e di indagini, ha potuto dimostrare l’autenticità del tondo che era stato comprato dal conte Mattei nel 1800 per la sua collezione. Il Dott. Cova ci ha poi raccontato com’è nata la sua passione per l’arte e come ha costruito la sua professione.Nel corso della sua carriera il Dott. Cova ha avuto l’opportunità di collaborare negli Stati Uniti con la UCLA dove si è occupato della collezione di miniature italiana conservata nel museo della Special Library, e sempre negli Stati Uniti ha svolto un periodo di ricerca presso il Manuscripts Department del Museo Getty. In particolare, il Dott. Cova si è occupato di un’opera, realizzata da miniatori bolognesi ed oggi conservata a nella biblioteca nazionale di Praga, dove sono narrate le gesta della dinastia alla base dello stato boemo. L’ultimo lavoro che sta tuttora realizzando, riprende lo studio della pittura del Duecento in Abruzzo ed è una monografia sull’oratorio di San Pellegrino. Infine il Dott. Cova ha affermato che sia importantissimo creare un ponte tra il mondo della scuola e il mondo delle professioni e che la professione dello storico dell’arte, in virtù del meraviglioso paese in cui viviamo, può aprire molteplici prospettive di lavoro in vari ambiti.

Incontro 25/03/2021

All’interno di questa puntata per celebrare l’occasione del Dantedì abbiamo ospitato la Professoressa Sineo, docente di italiano e lettere classiche presso il nostro istituto. La Professoressa Sineo ci ha accompagnato alla scoperta della vita di Dante da giovane, ci ha raccontato particolari del periodo della sua formazione e curiosità sulla Firenze dell’epoca con i suoi tanti stimoli culturali. La vita di Dante ci è nota principalmente dalle fonti letterarie, ma molte fasi della sua vita sono state ricostruite in forma congetturale. La nostra fonte principale è Dante stesso che nelle sue opere tratteggia delle linee autobiografiche: nella Vita nuova ci vengono offerte parti in prosa che circostanziano le occasioni in cui determinate liriche vennero composte, nelle Rime e in particolare nella tenzone con l’amico Forese Donati riusciamo ad immaginarci il poeta ancora giovane che si diletta in uno scambio di poesie in toni scherzosi. Nella fase giovanile i giovani poeti erano soliti scambiarsi le loro liriche e andavano molto di moda le tenzoni e le sfide con i sonetti, in cui si poteva sperimentare e ci si poteva confrontare in una sorta di schermaglia tra amici.

Incontro 25/03/2021

Non dobbiamo infine dimenticare l’importanza delle varie fonti d’archivio che raccolgono la storia della città e dei libri di famiglia che riportavano tutti gli eventi fondamentali delle famiglie fiorentine. Siamo poi passati alla lettura di tre sonetti: “Guido i’ vorrei che tu e Lapo ed io”, “A ciascun'alma presa e gentil core” e “Naturalmente chere ogni amadore”. La Prof.ssa Sineo ci ha fatto notare come il tema dell’amicizia sia molto forte nelle opere di Dante e come spesso sia presente il tema della bellezza e del desiderio dello stare insieme. Nella seconda parte dell’incontro abbiamo ospitato il Prof. Bastida, esperto conoscitore di Dante, che si dedica alla divulgazione e all’esecuzione vocale del testo dantesco, e ci ha parlato del tema dell’amore nella Divina Commedia. L’amore per Dante è tutto, è onnipresente in tutte quante le sue opere ed è la parola che muove tutto, tanto che la parola amore nel Paradiso figura più di ottanta volte e ci sono solo quattro canti in cui non si usa la parola amore. La poesia d’amore che precede la composizione della Divina Commedia è il motore stesso che mette in moto la Divina Commedia. Beatrice scende a salvare Dante perché Dante l’ha amata e ha scritto per lei poesie d’amore. L’amore per Beatrice lo rende capace di intraprendere questo vertiginoso viaggio. Esistono nella Divina Commedia tre differenti tipi di amore. Il primo è l’amore passionale per una donna, ossia una passione mentale, sentimentale e totalizzante che deve molto alla tradizione dell’amor cortese. Un altro grande tipo d’amore è quello per la conoscenza e per il sapere, che spinge il pellegrino Dante continuamente persino in Paradiso a chiedere chiarimenti; nonostante sia al cospetto della verità, il poeta riesce a graduare questa sua ascesa, a fare in modo che non veda e capisca tutto subito, ma che venga via via illuminato, in modo che ci sia un costante percorso di apprendimento. Abbiamo infine l’amore di Dio, l’amore sovrano, la carità. La Divina Commedia è mossa dall’amore per riconquistare l’amore.

Troverete le puntate sul canale YouTube della nostra scuola

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