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RITA LEVI MONTALCINI
di Sarrie Patozi e disegno di Francesca Tirinnanzi
Rita Levi Montalcini nacque il 22 aprile 1909 a Torino in una famiglia ebrea sefardita da Adamo Levi, ingegnere elettrotecnico e matematico, e da Adele Montalcini, pittrice. Trascorse l’infanzia serenamente e quando giunse il momento, andando contro il volere paterno, si iscrisse all’Università di Medicina di Torino e a soli 21 anni riuscì a far parte dell’entourage di Giuseppe Levi. Qui Levi Montalcini iniziò a dedicarsi agli studi sul sistema nervoso che da quel momento sarebbero stati un elemento fondamentale per la sua vita. Conseguì la laurea nel 1936 con il massimo dei voti e successivamente decise di specializzarsi in ambito neurologico e psichiatrico. Quando però furono pubblicate le leggi razziali nel 1938, Rita fu costretta ad emigrare in Belgio. Tuttavia, dopo l’invasione nazista Levi Montalcini ritornò a Torino dove continuò le sue ricerche allestendo un laboratorio nella propria camera da letto. Cominciò dunque, con il sostegno di Giuseppe Levi, a studiare il sistema nervoso dei polli basandosi sull’articolo del biologo tedesco Viktor Hamburger. Il loro intento era quello di decifrare l’impatto dei fattori genetici e ambientali sui diversi sistemi nervosi. Costretta nuovamente ad abbandonare la capitale piemontese, nel 1947 accettò l’invito di Viktor e si recò negli Stati Uniti, presso la Washington University di St. Louis. Assieme a Stanley Cohen, un biochimico americano, giunse alla scoperta del Nerve Growth Factor (NGF), una proteina coinvolta nello sviluppo del sistema nervoso. L’NGF indirizza e regola la crescita degli assoni tramite segnalazioni cellulari (un processo che coordina le attività di base della cellula). Tale ricerca si è rivelata fondamentale per la comprensione della crescita cellulare, e assume un ruolo significativo anche per quanto riguarda gli studi sul cancro e su malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson. Per questa scoperta nel 1986 Rita Levi Montalcini e Stanley Cohen ottennero il Premio Nobel per la medicina. Nella motivazione per il Premio si legge:
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La scoperta dell'NGF all'inizio degli anni cinquanta è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell'organismo.
Tra il 1961-2 ritornò in Italia e istituì un centro di ricerca sul Nerve Growth Factor. Pochi anni dopo, nel 1969, fondò l’Istituto di biologia presso il CNR. Nel 2001 venne eletta senatrice a vita e l’anno seguente diede vita all’associazione EBRI (European Brain Research Institute) a Roma. Rita Levi Montalcini si spense il 30 dicembre 2012 all’età di 103 anni nella sua abitazione a Villa Massimo, presso Villa Torlonia. Le sue spoglie furono sepolte nella tomba di famiglia del cimitero monumentale di Torino.