Sorelle Materassi
Giù la maschera
di Letizia Chiostri
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Nonostante la minacciosa crescita del numero di positivi, i teatri non hanno né chiuso né interrotto le proprie attività - seppur con numerose precauzioni e limitazioni - segno che la situazione non è così drastica come quella degli anni passati. E anche io sono potuta salire nuovamente sul palco con l’adattamento teatrale di Ugo Chiti delle “Sorelle Materassi”, dall’omonimo romanzo di Aldo Palazzeschi. Siamo nei primi anni del 1900 a Firenze. Le tre sorelle Materassi, Teresa, Carolina e Giselda, conducono una vita tranquilla. Le prime due, abilissime sarte, vivono ricamando corredi e biancheria, mentre Giselda, respinta dal marito e delusa dalla vita, si occupa delle finanze della casa. Tuttavia, all’arrivo del giovane e bellissimo nipote, Remo, figlio di un’altra sorella morta, la tranquillità e l’equilibrio della casa vengono stravolti. Teresa e Carolina, ammaliate dal giovane, sono pronte a soddisfare ogni suo capriccio e Remo approfitta della situazione convincendo le zie a spendere tutto il loro patrimonio. Solo Giselda si accorge della situazione di rovina a cui le sorelle stanno inesorabilmente andando incontro, ma non viene ascoltata. Così, quando Remo se ne va dopo essersi sposato con una ricca americana, Teresa e Carolina rimangono abbandonate nel dolce
ricordo del nipote, seppur ormai ferite e in miseria. Un’eccessiva ammirazione ed una quasi venerazione quanto possono spingerci a compiere azioni estreme ed irrazionali... È interessante la recensione che Antonio Baldini aveva scritto sulla rivista Omnibus quando uscì il romanzo: «Le Sorelle Materassi sono il frutto di un lungo e attento esame di queste figure di donne senza amore. [...] Non è un libro travolgente ma di penetrazione, di creature umili e anche ridicole, ma con una bella e sicura anima certamente, e con un significato alto nella loro pocaggine». La bellezza di questi personaggi è proprio l’essere rappresentati nella quotidianità, nella semplicità di una classe sociale non tanto alta. Le sorelle Materassi sono di natura umile, quasi popolare, ma vere, tangibili. Insomma, Donne con la lettera maiuscola. È curioso notare l’analisi del genere femminile fatta