NO. 20 I'GIORNALINO

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AVVERTIMENTO: NON SONO PRESENTI SPOILER! di Marianna Bezzenghi

Recensendo…

"Questo mese ho deciso di condividere uno dei miei principali interessi, ovvero la lettura, consigliando sei libri, ciascuno appartenente a un genere diverso, che possano incontrare vari tipi di gusti. E allora, buona lettura!"

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Hollywood, Hollywood! (Charles Bukowski, 1989) Collocato tra le opere degli ultimi anni di Charles Bukowski (1920-1994), questo testo si distacca leggermente dagli abituali racconti di poche pagine dell'autore: sotto lo pseudonimo del suo alterego letterario “Henry Chinaski”, che egli utilizza per identificarsi in molti degli scritti, Bukowski ci descrive un ulteriore scorcio della sua sregolata e soprendente biografia, come sempre costellata dal divertimento e dalle sbronze che lo hanno reso un vero e proprio scandalo vivente degli anni '70, nonché il massimo esponente del genere del “realismo sporco”. Questa volta lo troviamo in età più avanzata (circa sui sessantacinque anni) alle prese con la produzione cinematografica di una sceneggiatura da lui realizzata, niente meno che ad Hollywood. Come quasi tutto ciò che deriva dalla penna di questo autore, anche qui la trama riproduce circostanze realmente accadute durante la sua vita, in questo caso quando, nel 1987, collaborò con la famosa etichetta Statunitense per la trasposizione del copione “Barfly”; ovviamente però, all'interno del romanzo, i nomi dei personaggi e dei marchi, così come della compagnia cinematografica e del film stesso sono sostituiti da nomi fittizi. Sinceramente non consiglierei questo romanzo come prima lettura con la quale avvicinarsi all'autore, in quanto le opere attraverso le quali egli meglio esprime sé stesso, oltre alle poesie, sono sicuramente i racconti; lo considero tuttavia un testo piacevole e umoristico, utile per conoscere un'altra sfacciata sfaccettatura dell'originale personaggio. Mansfield Park (Jane Austen, 1814) Jane Austen è stata per molti anni la mia autrice preferita e ho letto fino all'ultima pagina di ogni suo romanzo. Sebbene la letteratura al femminile con ambientazione ottocentesca costituisca un genere non di rado considerato “noioso” (in particolare da coloro che in realtà non l'ha nemmeno mai letto), in seguito al grande successo riscosso nell'ultimo anno da una serie Netflix riguardante proprio le vicende di un'altolocata famiglia inglese del 1800 (il rinomato “Bridgerton”), anche questi


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