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SUR: DOVE LE IDEE DIVENTANO LIBRI

Cosa fa un editore?

È celebre l’aneddoto che ha per protagonista Valentino Bompiani: rispondendo alle insistenti domande di una signora («Cosa fa: scrive i libri? Stampa i libri? Vende i libri?») disse che l’editore non fa nessuna di queste cose, perché i libri li scrive uno scrittore, li stampa un tipografo e li vende una libreria. «E allora cos’è che fa, l’editore?», l’incalzò spazientita la signora. «Tutto il resto», rispose Bompiani alla sua disorientata interlocutrice. Quando decisi di fare l’editore di libri, una trentina di anni fa (fondai la mia prima casa editrice, minimum fax, nel 1994), avevo le idee altrettanto confuse che la signora dell’aneddoto. Successivamente, quando nel 2011 ho fondato SUR (dove lavoro ancora oggi) ero più preparato e consapevole. Cosicché adesso credo di essere in grado di dirvi cosa fa veramente un editore. Intanto, al pari di ogni imprenditore di qualunque altro settore, dovrà occuparsi di gestire l’azienda facendo quadrare i conti e bilancian - do costi e ricavi in base a meticolosi strumenti di previsione e controllo; selezionare il personale; scegliere e far funzionare la sede; prevedere e controllare i flussi di cassa per far fronte ai pagamenti; redigere un bilancio annuale, pagare le tasse... Nello specifico del nostro settore c’è poi da gestire e informare una rete vendita (i promotori editoriali), selezionare fornitori e materie prime (le tipografie e la carta), preparare i libri per la stampa (correggerli, impaginarli, dargli una veste grafica), comuni -

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In alto Marco Cassini editore di SUR dal 2011; a sinistra lo scrittore e giornalista argentino Alan Pauls autore di “Trance: autobiografia di un lettore (Trance)”, Sur, 2019 traduzione di Gina Maneri care la propria attività alla stampa, ai media, alle piattaforme social, partecipare a fiere o festival di settore, organizzare la distribuzione capillare verso i punti vendita.

Scommetto che quasi nessuna delle attività che ho enumerato corrisponde all’immagine idealizzata che, al pari della signora di cui si parlava all’inizio (e al me stesso appena uscito dall’università) anche voi vi eravate fatti. Ci eravamo immaginati lunghe giorna-

A sinistra Bernardine Evaristo, per Sur ha pubblicato “Radici bionde” (2021) e “Ragazza, Donna, altro “(2020) (tr. Martina Testa). A destra Carlos Manuel Alvarez, per SUR “Cadere” (2020) e “Falsa guerra” (2022) te a leggere manoscritti in poltrona, amabili conversazioni con intellettuali per commentare le cronache letterarie e le ultime uscite, visite a librerie e biblioteche, partecipazione a presentazioni di libri e cocktail editoriali... Forse in «tutto il resto» c’è un po’ di ognuna di queste cose, con una decisa – ahimè – preponderanza delle prime, le più noiose e pratiche ma necessarie, e una esigua quantità delle altre, le più romantiche e creative.

Ma se dovessi individuare una attività che riassume il ruolo e il compito di un editore, quella che non può essere delegata a nessun altro e nella quale si incarna la sua stessa figura, senza dubbio direi: scegliere.

Il catalogo di una casa editrice è frutto di una continua selezione: la sua reputazione e la sua forza staranno tanto nei libri che ha scelto di pubblicare quanto nei libri che ha scelto di non pubblicare. Si viene creando un patto tra editore e lettore: quest’ultimo inizierà a fidarsi del primo; e il patto si rinnoverà a ogni libro, a condizione che la fiducia non venga tradita ma al contrario alimentata da ulteriori scelte che il lettore apprezzerà. Non è facile emergere e affermarsi in un mercato come quello dell’editoria letteraria in Italia, caratterizzato dalla concentrazione della maggior parte del fatturato in appena quattro grandi gruppi (Mondadori, GEMS–Gruppo editoriale Mauri-Spagnol, Giunti, Feltrinelli) ma al contempo da una miriade di marchi indipendenti, che vanno da quelli di grandi dimensioni (Sellerio, Adelphi, e/o, La nave di Teseo) ai medi (Neri Pozza, Fazi, Saggiatore, Iperborea); prima di una pletora di vivaci microeditori e startup, c’è quella categoria della cosiddetta «editoria medio-piccola», la fascia più ampia, in cui rientra anche la mia casa editrice, SUR.

Essere uno fra parecchie centinaia di marchi editoriali, che complessivamente lanciano oltre ottantamila nuovi prodotti editoriali l’anno (in un mercato dove la lettura non è certo ai primi posti tra i consumi culturali) richiede inventiva, originalità e riconoscibilità: criteri che vengono continuamente ribaditi attraverso la propria linea editoriale.

La linea editoriale di SUR si riassume nella selezione di opere di alta qualità letteraria provenienti da due aree linguistiche e culturali: l’America Latina e il mondo angloamericano. Ogni titolo verrà selezionato in base alla sua provenienza geografica e alla corrispondenza con degli standard, all’affinità con il gusto dello staff, all’aderenza al progetto della casa editrice.

E, in maniera circolare, ognuna delle opere che, così selezionata, entrerà a far parte del catalogo, contribuirà a costruire e ridefinire ulteriormente il progetto stesso.

Ogni anno SUR pubblica una ventina di libri, scelti tra le opere pubblicate nei paesi e nelle lingue cui ha deciso di dedicare la sua ricerca. Di questi venti, circa metà sono opere contemporanee, appena scritte, che spesso mettiamo sotto contratto prima ancora che vengano pubblicate nel loro paese d’origine (le leggiamo cioè in forma di «manoscritto» – vocabolo vintage con cui si definisce lo status di libro ancora inedito); e l’altra metà sono opere del passato, i cosiddetti classici contemporanei, del secondo Novecento.

Per fare qualche esempio, abbiamo pubblicato alcuni romanzi di culto che per chissà quale motivo non erano più disponibili nel mercato editoriale italiano, nonostante fossero stati resi celebri dai film che ne sono stati tratti: Il colore viola di Alice Walker, Rosemary’s Baby di Ira Levin, MASH di Richard Hooker, Il bacio della donna ragno di Manuel Puig, Soldi bruciati di Ricardo Piglia, Ultima uscita per Brooklyn e Requiem per un so - gno di Hubert Selby jr. – portati al cinema rispettivamente da Spielberg, Polanski, Altman, Babenco, Piñeyro, Edel e Aronofsky.

A fianco Samantha Schweblin, per SUR: “Kentuki” (2019), “Distanza di sicurezza”, (2020), “Sette case vuote” (2021). Nell’altra pagina Rebecca Kauffman: “La casa dei Gunner, e “La casa di Fripp Island” e “La famiglia Shaw”.

Abbiamo messo insieme una sorta di All Star Game dei classici latinoamericani con Onetti, Cortázar, Bioy Casares, Donoso, così che molte voci letterarie che arrivano oggi da quel continente (Samanta Schweblin, Camila Sosa Villada, Alan Pauls, Cristina Rivera Garza, Andrés Neuman) sono fiere di entrare nella stessa squadra dove giocano i loro «maestri».

Siamo riusciti ad accaparrarci alcuni best seller come La ferrovia sotterranea di Colson Whitehead e Ragazza, donna, altro di Bernardine Evaristo, che hanno contribuito con la loro qualità e vendibilità all’affermazione del nostro marchio. A queste e alle altre scelte di titoli bisogna poi dare una veste grafica che ci distingua, un tono nella comunicazione che assomigli al nostro modo di essere e di pensare: tutti quei passaggi necessari perché da «libri» diventino «libri SUR». Li accompagniamo in giro per l’Italia partecipando a festival letterari, fiere del libro e gruppi di lettura, e di recente siamo stati due volte anche a Parma, ospiti di Scintille book club, prima al Teatro Europa e poi alla Vetreria di via Dalmazia. Insomma, questo è un piccolo assaggio di cosa fa un editore. Se volete saperne di più, abbiamo creato anche una Scuola del libro, dove si impara ogni aspetto del lavoro editoriale. Incluso «tutto il resto».

Spesso a causa di una vita frenetica e della mancanza di tempo, ci dimentichiamo dell’importanza della manutenzione della nostra automobile, che spesso si limita ai controlli di sicurezza obbligatori per legge. Prendersi cura della propria macchina è in realtà molto di più! Ecco allora alcuni accorgimenti per mantenere in ottimo stato le nostre auto e rallentare il processo di deterioramento:

1. Asciuga l’auto dopo il lavaggio esterno: l’acqua può penetrare all’interno e creare ruggine se non viene asciugata. La tua macchina ti ringrazierà!

2. Mantieni pulite e proteggi le guarnizioni: tempo e umidità possono danneggiarle, ti consigliamo di pulirle periodicamente, in questo modo le preserverai a lungo mantenendole sempre efficienti.

3. Pulisci spesso gli interni: spesso si sottovaluta quanto sia importante mantenere l’abitacolo sano e igienico. Dotatevi di prodotti per la pulizia dell’auto adeguati e procedete settimanalmente con la pulizia degli interni.

Parlando invece del motore, ecco alcuni consigli che puoi applicare ogni giorno:

1. Non guidare quando sei a corto di carburante: scarti e sedimenti accumulati in fondo al serbatoio potrebbero diffondersi nell’impianto di alimentazione finendo per danneggiare irrimediabilmente il motore.

2. Non “partire in quarta”: rispetta il motore e prima di metterti in marcia permettigli di scaldarsi un po’.

SICUREZZA E MANUTENZIONE DEL VEICOLO VANNO A BRACCETTO

La revisione non basta se vogliamo viaggiare in totale sicurezza. Vediamo ora alcuni suggerimenti pratici per evitare di compromettere la tua sicurezza e quella dei tuoi passeggeri:

1. Rispetta sempre la manutenzione programmata.

Sappiamo bene quanto siano importanti e quanto possano fare la differenza in termini di sicurezza

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