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LUBIANA: DALLA LOCOMOTIVA A VILLA PETITOT

reggiane, ed era andata stata dismessa l’anno precedente, con lo smantellamento delle rete delle locomotive a vapore, per sostituirle con moderne elettromotrici. Da quel giorno sulla locomotiva-giocattolo di piazza Lubiana sono saliti migliaia di bambini, sentendosi per un’ora i macchinisti di quell’imperioso mezzo tutto nero, tanto bello da non sembrare vero, come in realtà lo era: con la sua cabina di guida, il camino, il tender per custodire il carbone. C’era tutto, per immergersi in un sogno. Il quartiere Lubiana è quella locomotiva, ma anche il gemellaggio con la meravigliosa città Slovena, avvenuto cinque anni prima, nel 1965, il primo della storia di Parma (per il secondo, con Tours, si dovrà attendere quasi 14 anni, il 1979), che diede il nome prima al piazzale e poi al quartiere. Due tracce importanti, rimaste impresse nello stemma del quartiere: lo scudo crociato di Parma con la locomotiva e l’emblema della città slovena (drago verde su torre merlata bianca, entrambi su fondo rosso).

Ma il quartiere Lubiana è soprattutto quel grande piazzale inaugurato l’11 aprile 1964, che occupa una superficie di qualche migliaio di metri quadra- ti, con attività commerciali e luoghi di ritrovo ancova vivi, luogo unico in città. Ora la fontana e la locomotiva, non ci sono più dal 1996, eppure il piazzale rimane il cuore pulsante del quartiere, con un frequentatissimo mercatino settimanale e irresistibili giochi per bambini. Lubiana, quartiere forse più internazionale della città, ma anche più amato, che con i suoi 26.686 abitanti (22,2 Kmq, con una densità di 1.200 ab/Kmq), risulta il più popoloso quartiere di Parma, collocato a sud-est del centro. Il quartiere Lubiana inizia

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