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20 novembre: giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza
Creare un ambiente capace di elargire le cure necessarie al benessere del bambino, che stimoli la creatività e le proprie emozioni, affinché tutti possano esprimere le proprie potenzialità e siano accettati per ciò che sono
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4articoli, 3 protocolli opzionali, 4 principi fondamentali, 196 Stati impegnati: da più di vent’anni i bambini e i ragazzi di tutto il mondo hanno un documento che difende i loro diritti, stabilendo i doveri che gli adulti devono rispettare per permettere loro di crescere al meglio. Questo documento si chiama Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. E così, il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dove vengono riconosciuti universalmente il diritto al nome, alla salute, una corretta alimentazione, all’istruzione e alla sopravvivenza. Dal 1989 ad oggi poi se ne sono aggiunti altri, come il diritto di vedere rispettate riservatezza e libertà di espressione. Nonostante vi sia un generale consenso sull’importanza dei diritti dei più piccoli, ancora oggi molti bambini e adolescenti sono vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza. Anche se la Giornata Mondiale dell’infanzia è stata istituita nel 1954, l’ONU ha adottato la Dichiarazione dei diritti dell’infanzia che si propone di: • Fornire ai bambini ogni mezzo necessario per il loro norm le sviluppo materiale e spirituale. • Nutrire, curare, proteggere, soccorrere e istruire ogni bambino e recuperare i bambini che delinquono. • Impedire lo sfruttamento dei bambini. Rispetto a precedenti documenti, la CRC (Convention on the Rights of the Child) ribadisce una piena e più completa protezione dell’infanzia, e lascia emergere in maniera esplicita l’immagine del bambino al pari dell’adulto. L’educazione ai diritti è un processo formativo che dovrebbe iniziare prima della scuola, nell’età in cui un bambino sviluppa le sue capacità affettive e cognitive. È nell’articolo 29 che la Convenzione da all’istruzione il potente mandato di sviluppare al meglio la personalità del bambino, i suoi talenti e le capacità-psico-fisiche. L’adulto dovrebbe porsi nei suoi confronti con un atteggiamento di rispetto: ascoltare attentamente il bambino, dargli fiducia e fornirgli le risorse e un ambiente adatto a stimolare l’osservazione della realtà, porsi domande su di essa e a trovare da solo le risposte.
L’UNICEF
L’associazione UNICEF Italia è impegnata in diversi contesti con iniziative istituzionali. Insieme con i suoi partner, l’UNICEF chiede ai governi di adottare un piano di sei punti per la tutela dei bambini, che riguardano la promozione dell’apprendimento e le azioni per colmare il digital divide, la garanzia all’accesso ai servizi sanitari, nutrizionali e ai vaccini, il sostegno e la protezione della salute mentale, per porre fine agli abusi, alla violenza di genere e all’abbandono nell’infanzia. Si chiede l’impegno dei governi ad aumentare l’accesso all’acqua potabile, ai servizi igienici e affrontare il problema del cambiamento climatico, per poter ridurre la povertà infantile e proteggere e sostenere le famiglie vittime di conflitti e disastri sanitari e ambientali.
LA “STRATEGIA DELL’UE SUI DIRITTI DEI MINORI”
Nel 2021 la Commissione Europea ha elaborato una vera e propria “Strategia dell’UE sui diritti dei minori”, approvata dagli Stati membri, insieme ai minori: sono stati chiesti ad oltre 10.000 bambini e ragazzi suggerimenti, per contrastare povertà ed esclusione sociale e garantire l’accesso a servizi e forme di tutela essenziali. L’obiettivo è offrire le condizioni per una crescita armoniosa del bambino, affinché egli sviluppi pienamente tutte le sue facoltà e diventi un cittadino consapevole e partecipe: questo il pensiero che dovrebbe sottendere ogni proposta in occasione della Giornata Mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza. di Chiara Carolina Conte