IL MONDO DEL
IL MONDO DEL LATTE 7/2022
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Quanto emerso dai numerosi interventi che si sono succeduti può essere ricondotto ad alcuni sentimenti chiave. Proviamo a riassumerli.
ASSEMBLEA
Orgoglio. Il settore ha reagito con eccezionali capacità di
77ª assemblea di Assolatte
adattamento a un periodo storico oltremodo complesso,
ATTUALITÀ
dimostrando senso di responsabilità e amore per la filiera.
Eda: missione a Washington DC News Eda flash Fil: latticini per tutta la vita Ue: prodotti agroalimentari importati, l’applicazione delle norme Ue News Libri
Preoccupazione. A causa delle sue debolezze strutturali, l’Italia ha
ECONOMIA Formaggi: brillanti i risultati al discount
MERCATI
subìto più di altri i colpi della pandemia IL MONDO DEL
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e dell’emergenza energetica; fa fatica
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a ripartire e manca una vera spinta di ammodernamento del sistema Paese. Dispiacere. Tutti conoscono il ruolo centrale delle imprese di trasformazione,
Altri formaggi freschi: le performance dei principali esportatori Ue Esportazioni italiane di latte Borsa prezzi Cali diffusi nelle consegne di latte Ue. Anche l’Italia in frenata Dop: Gorgonzola a tutto gas
ma si continuano a ignorare molti dei loro desiderata, preferendo iniziative demagogiche a sane politiche industriali. Fiducia. Nonostante le difficoltà, le imprese
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non hanno perso fiducia, soprattutto grazie ai risultati arrivati dall’export. Voglia. Il mix di sentimenti che si affolla nella mente di imprenditori e manager non
fa che aumentare la loro voglia di continuare a mettersi alla prova, a investire nella crescita, a sviluppare le proprie attività, spesso gestite dalla seconda, terza o addirittura quarta generazione.
IGIENE E SICUREZZA
Speranza. Perché verrà un giorno in cui chi è alla guida del Paese
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna ha compiuto cento anni
territori, crea reali opportunità lavorative e contribuisce in modo
NORMATIVE L’esperto risponde
Organo ufficiale di ASSOLATTE e del Comitato Italiano FIL - IDF EDITORIALE IL MONDO DEL LATTE s.r.l. P.I. e C.F. 07208200159 www.assolatte.it Direzione, redazione, pubblicità: Via Adige, 20 - 20135 Milano tel. 02-72021817 e-mail: mondolatte@assolatte.it Via Boncompagni, 16 - 00187 Roma tel. 06-42885648 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 337 del 23-4-1987
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altro anno complicato, per parlare insieme del nostro settore.
Cambio di passo nella collaborazione tra Ue e Usa di Paolo De Castro
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l 22 giugno si è tenuta la 77° assemblea di Assolatte: tante
aziende, tante persone, tanti amici riuniti per fare il punto di un
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La rivoluzione degli imballaggi
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si renderà finalmente conto di chi produce vera ricchezza per i determinante alla crescita del Paese. Viva il latte e viva l’Assolatte.
Direttore responsabile: Adriano Hribal Coordinamento editoriale: Manuela Soressi Progetto grafico e impaginazione: Tina Liati Immagini: Fotolia Stampa: Miligraf srl s- Formello (RM) Poste Italiane SPA - Spedizione in abbonamento postale 70% Roma – aut mp-at/c/rm
Il Vostro indirizzo verrà utilizzato anche per l’invio, da parte nostra, di altre pubblicazioni e stampe o per l’inoltro di proposte pubblicitarie. In qualsiasi momento potrà modificare ovvero revocare tale autorizzazione inviando una email all’indirizzo privacymondodellatte@assolatte.it ai sensi del Reg. UE 679/16 e del D.Lgs. 196/03
Questa rivista è stata inviata tramite abbonamento: l’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per l’invio di altre pubblicazioni e stampe o per l’inoltro di proposte pubblicitarie. La presente pubblicazione viene inviata a seguito della sottoscrizione dell’abbonamento.
PREZZI DEGLI ABBONAMENTI: Italia: 118,00 euro Estero: 150,00 euro 1 copia: 11,50 euro Arretrati: 23,00 euro
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LA RIVOLUZIONE DEGLI IMBALLAGGI NEL 1975 A PARIGI VENIVANO PRESENTATE LE NUOVE MACCHINE PER IL CONDIZIONAMENTO DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI. INNOVAZIONI FONDAMENTALI PER ALLARGARNE LA DIFFUSIONE E IL CONSUMO
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fogliando le pagine di Il Mondo del Latte del 1975 leggiamo delle novità che arrivano “fresche” dall’ultima edizione del Salon de l’Equipement Laitier di Parigi. In particolare, l’autore racconta della presentazione di “una nuova macchina rivoluzionaria a cadenza rapida, per il condizionamento del latte in scatole da un litro o di formato più piccolo; la macchina è stata concepita in stretta collaborazione con l’industria lattiera europea e consente praticamente di rispondere a tutte le esigenze in materia di condizionamento del latte: forma, riempie e chiude 6.600 cartoni all’ora; la sua messa in opera e la sua manutenzione sono semplificate al massimo e l’insieme è concepito per consentire una pulitura in profondità, comportando anche un dispositivo di regolazione, che facilità la correzione delle dosature durante la marcia”. La macchina per il condizionamento del latte non è l’unica novità in materia di imballaggi presentata quell’anno. Al Salon de l’Emballage – altra importante
manifestazione fieristica parigina, tenutasi in parallelo al Salone degli impianti lattieri già citato – fu presentato un nuovo tipo di contenitore per yogurt e formaggi freschi, la cui realizzazione viene così illustrata: “una macchina completa di condizionamento associa la termoformatura dei contenitori a partire da bobine di film plastico, la loro riempitura, la loro chiusura con foglio di alluminio spalmato di vernice speciale: fin dal momento della sua termoformatura il contenitore riceve in continuo sulle sue pareti laterali, un’etichetta che parte direttamente dalla bobina e che può essere realizzata sia in carta, sia in complesso alluminio-carta con impressioni a più colori”. E, con dovizia di particolari, vengono illustrate caratteristiche e vantaggi di questa nuova macchina: “… la cadenza elevata… consente una alta produttività; una sicura competitività dato il prezzo minimo della decorazione; una utilizzazione razionale di tutta la superficie del recipiente…; la valorizzazione più accentuata del prodotto
a causa della presentazione insolita e prestigiosa; migliore protezione del prodotto poiché il contenitore rivestito dall’etichetta risulta più solido e resistente, ed il contenuto è meglio protetto contro la luce e i raggi ultravioletti…”. Così come, quell’anno, fu premiata con un Oscar tra gli imballaggi più meritevoli, per le caratteristiche di novità e di praticità, una “barchetta” per porzione di formaggio Roquefort “che deve conservare la sua morbidezza per essere apprezzato dagli amatori”; come viene illustrato, “per la sua realizzazione è stato prescelto il PVC termoformato che mantiene una sufficiente rigidità ed è ricoperto nella parte anteriore da film polipropilene che lascia intravedere il formaggio”. Non parliamo di novità assolute: la formazione della confezione e il contemporaneo riempimento con il prodotto, ad esempio, risalgono ad alcuni anni prima. Tanto per ricordare, risale ai primi anni Cinquanta il Tetra Pak, che rivoluzionerà il comparto e il modo di commercializzare il latte alimentare e, successivamente, altri alimenti liquidi. Si tratta di innovazioni - molte delle quali hanno avuto grande successo, come la confezione per commercializzare i formaggi erborinati che ancora vediamo sugli scaffali dei negozi - che, un passo alla volta, hanno contribuito al consumo, consumo, promozione e diffusione di latte e prodotti lattiero-caseari.
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L’OPINIONE
CAMBIO DI PASSO NELLA COLLABORAZIONE TRA UE E USA di Paolo De Castro
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e aziende dell’agroalimentare italiano hanno partecipato in gran numero al Summer Fancy Food Show 2022, che quest’anno si è svolto a New York e aveva proprio l’Italia come Paese partner. Il Summer Fancy Food Show, organizzato dalla Specialty Food Association, è la più grande fiera statunitense dedicata esclusivamente a specialità alimentari e bevande. Tutti i nostri settori erano rappresentati, in particolare quello lattiero-caseario, con molti Consorzi e tutti i principali marchi italiani: quasi 300 aziende, un sesto dei 1.800 espositori presenti. Ho partecipato in prima persona come ospite della Regione Emilia-Romagna e ho approfittato dell’occasione per incontrare i vertici della politica agricola americana, come il segretario di Stato Tom Vilsack che, dagli anni in cui serviva l’amministrazione Obama, ho incontrato otto volte. Ne ho ricavato una sensazione positiva per il made in Italy. I nostri prodotti non sembrano sentire l’impatto dell’inflazione, guadagnano quote di mercato negli Usa, i consumatori americani sono disposti a riconoscerne la qualità. L’impressione è che l’eliminazione dei dazi, che pesava molto sui formaggi, abbia compensato l’aumento generalizzato dei prezzi al consumo. Anche dal punto di vista politico, il nuovo clima di collaborazione tra Washington e Bruxelles è percepibile e ha ricadute positive anche per
l’Italia. Insieme all’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna, Alessio Mammi, abbiamo avuto oltre tre ore di incontri a Washington, iniziate con un colloquio con il segretario all’Agricoltura, Tom Vilsack, e il suo vice, Robert Bonnie, poi proseguite con discussioni sul tema della sicurezza alimentare globale con il capoeconomista del Dipartimento Usa per l’agricoltura, Seth Meyer. Abbiamo potuto parlare delle biotecnologie sostenibili con il responsabile del Servizio di ricerca in agricoltura, Steven Kappes, e dei nuovi programmi di ‘Climate smart agriculture’, che gli Stati
Uniti si preparano a finanziare a partire dal prossimo autunno, con il responsabile del Servizio di ricerca economia, Spiro Stefanou. Gli incontri hanno confermato che le tensioni e le rappresaglie commerciali che tanto hanno impattato negativamente sui nostri produttori sono ufficialmente alle spalle. Anzi, c’è una rinnovata volontà comune di Stati Uniti e Unione europea di lavorare nei prossimi due anni per aprire un tavolo di confronto e trovare soluzioni tra alleati sia su temi ancora conflittuali, come le Indicazioni geografiche, sia su punti di interesse comune, quali la sicurezza alimentare e
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L’OPINIONE l’innovazione in campo agricolo. Soprattutto per quanto riguarda le biotecnologie sostenibili, dove gli Usa svolgono il ruolo di battistrada a livello globale. L’attuale scenario di tensione sui prezzi delle materie prime non fa altro che spingere l’Europa verso gli Stati Uniti, grandi produttori di commodity. Gli americani comprano sempre di più europeo e italiano, tra i principali contribuenti a un bilancio delle esportazioni agroalimentari nazionali che potrebbe presto arrivare a 5 miliardi di euro l’anno. Portare il “caso” dell’EmiliaRomagna è stato significativo perché si tratta di una regione che detiene il record europeo di 44 prodotti Dop e Igp e ha saputo coniugare al meglio i tre livelli di sostenibilità economica, sociale e ambientale, garantendo la disponibilità di lavoro e la possibilità di creare reddito, grazie alla qualità dei prodotti, anche nelle aree interne. Una rinnovata attenzione
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allo sviluppo rurale che c’è anche da parte Usa è uno dei punti di partenza per rendere accettabile da parte americana il sistema europeo delle Ig. Un secondo punto di partenza per continuare il dialogo su questo punto è l’esigenza di non trarre in inganno il consumatore. Quando abbiamo parlato di questi due aspetti, uno
relativo allo sviluppo dei territori, l’altro alla trasparenza dell’informazione, ho trovato attenzione da parte dell’amministrazione Usa. Anche questo viaggio oltre l’Atlantico dimostra come solo attraverso il gioco di squadra e il dialogo aperto con i suoi partner l’Italia può ottenere risultati concreti per la nostra economia.
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ualche giorno fa si è svolta a Milano la
77° assemblea di Assolatte, momento che ha chiamato a raccolta il meglio delle imprese di trasformazione del comparto lattiero-caseario e gli stakeholder del settore. “Gli ultimi due anni hanno messo a dura prova le
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nostre imprese – ha esordito Paolo Zanetti, presidente dell’associazione. Dopo la pandemia, ci siamo trovati a fronteggiare in rapida successione l’allarme rosso dei
costi di produzione e la carenza di molte materie prime”. Nonostante emergenze così importanti, il settore non ha mai rallentato, dimostrando un’eccezionale capacità di reazione e un altrettanto eccezionale senso di responsabilità.
Il presidente Zanetti ha sottolineato con orgoglio: “Per mesi, ci siamo accollati i costi aggiuntivi e poi abbiamo trasferito a valle solo quanto strettamente necessario, sacrificando ulteriormente i nostri margini. Abbiamo fatto tutto da soli, senza aiuti, senza ricorrere a finanziamenti pubblici, sopportando i costi della riorganizzazione aziendale, premiando lavoratori e collaboratori”. Nonostante l’ondata negativa che ha travolto il settore, la produzione lattiero-casearia è cresciuta dell’1,3 per cento. Con una crescita media annua del 2,3% nell’ultimo quinquennio, il lattiero-caseario surclassa quella ottenuta dall’industria nel suo insieme (+0,6 per cento). Risultati incredibili anche dal fronte dell’export, dove il settore
continua a inanellare un record dopo l’altro. Lo scorso anno è stato superato il plafond delle 520mila tonnellate di formaggi (+11%) e dei 4 miliardi di valore complessivo. “Risultati ancor più eccezionali perché raggiunti in un Paese che conferma le proprie storiche debolezze – ha continuato il presidente. Se da un lato le imprese mordono il freno, investono, macinano risultati positivi sul mercato interno e nell’export, dall’altro sono tanti quelli che frenano chi vuole correre, sono lenti nelle scelte e decidono per convenienza politica”. I prossimi anni sono pieni di nuove sfide, come quelle ambientali e della sostenibilità. “Quello ambientale è un impegno che ci vede protagonisti già da alcuni
anni – ha proseguito Zanetti –. Abbiamo investito nel fotovoltaico e nelle fonti rinnovabili, acquistato moderni impianti di cogenerazione, ridotto e ottimizzato l’uso dell’acqua e delle emissioni in atmosfera, stiamo lavorando al miglioramento del benessere degli animali e al delicato capitolo del packaging, che per i prodotti lattiero-caseari non è solo un biglietto da visita, ma strumento che garantisce la sicurezza alimentare”. Le richieste del settore sono poche ma chiare: no alla follia ideologica della One diet, che non tiene conto delle grandi tradizioni alimentari dei diversi Paesi e penalizza i prodotti di base della dieta mediterranea; no anche a chi vuole fabbricare in laboratorio ciò che la natura produce e che le imprese
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casearie sanno trasformare, tutelandone la genuinità; no alla plastic tax e ad altri inutili balzelli, che scaricano su chi produce problemi che riguardano tutti. Sì, infine, a una radicale semplificazione delle regole.
I dati del settore
Nonostante i grandi problemi vissuti, il lattiero-caseario ha messo a segno un nuovo risultato positivo, confermandosi al primo posto nella piramide industriale alimentare nazionale. Le consegne di latte sono cresciute del 3,3%, attestandosi a 13,1 milioni di tonnellate. Con quasi 400mila tonnellate, la mozzarella si conferma il formaggio più prodotto in Italia; buone anche le performance di mascarpone e burrata. Tra le Dop - che rappresentano circa 570mila tonnellate - al primo posto si conferma il Grana Padano, con il 35% dei volumi totali. Seguono il Parmigiano Reggiano (28%), Gorgonzola e Mozzarella di Bufala Campana con quote simili (11% e 9%), Pecorino Romano (6%), Asiago (4%) e Taleggio (2 per cento). Ottimi i risultati ottenuti dall’export, vero motore di crescita del settore. I prodotti lattiero-caseari hanno generato un fatturato all’estero di circa 4,1 miliardi, di cui 3,5 miliardi legati ai soli formaggi, che hanno superato le 500mila tonnellate. Massicci aumenti dell’export sono stati registrati in Francia, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Polonia e Svezia. Buoni risultati anche dall’area extraUe, con crescite significative in alcuni Paesi chiave: Stati Uniti (+20%), Cina (+26%), Corea del Sud (+28 per cento). Il 2022 segna il passo: si parla dei rischi di razionamento dell’energia e di alcune materie prime. Nel primo trimestre, le consegne di latte sono rimaste
stabili (-0,2%), a differenza di quanto avvenuto negli altri grandi Paesi Ue (Germania -1,4%, Francia -1,2 per cento). Preoccupa, però, la contrazione della domanda interna, colpita dall’inflazione. Tra gennaio e aprile gli acquisti domestici di formaggi hanno segnato -5 per cento. In calo anche le vendite di latte alimentare. L’export ha retto e continua a crescere a ritmi sostenuti, confermandosi leva di sviluppo
anche in tempi di crisi. Nel primo trimestre i volumi di vendite nell’Ue hanno messo a segno un +21%; a trainare sono sempre Francia (+18%), Spagna (+38%), Polonia (+36%), Belgio, Olanda e Paesi scandinavi. Nell’area extra-Ue si consolidano i mercati Usa, canadese e cinese. Segnali di sostanziosa ripresa arrivano delle vendite nel Regno Unito (+17%) e in Giappone (+41 per cento).
ANTONIO AURICCHIO
Pandemia, conflitto russo-ucraino, crisi energetica: anche quest’anno si è aperto in maniera negativa. Lato positivo, la bontà dei nostri formaggi, che li rende unici e sempre ambiti sulle tavole di tutto il mondo. Le nostre aziende continuano a investire sulla qualità e il mio auspicio è che l’Italia torni a essere il motore trainante dei consumi dei nostri formaggi.
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GIOVANNI D'AMBRUOSO
La burrata è diventata un prodotto iconico, una vera e propria moda, con un trend di vendita a doppia cifra rispetto allo scorso anno. Per soddisfare le richieste, il comparto sta investendo nelle strutture, ampliandole. La difficoltà è rappresentata principalmente dalla mancanza di manodopera, un problema di non poco conto, dal momento che la burrata è artigianale e viene prodotta a mano.
RAFFAELE GAROFALO
Quella della bufala è un bellissimo esempio di filiera. La nostra mozzarella ha incontrato il gusto dei consumatori di tutto il mondo, va all’estero il 37% della produzione nazionale. La pandemia non ha influito sui consumi e il comparto cresce a ritmo del 6/7% l'anno. Sul fronte sanitario, possiamo smentire qualsiasi fake news e confermare nei fatti l’assoluta salubrità dei nostri prodotti.
GIOVANNI POMELLA Quello della trasformazione del latte è il primo comparto dell’agroalimentare italiano, un contributo che va ben oltre la semplice visione legata alla sostenibilità ambientale. All'interno di questa responsabilità economica e sociale si inseriscono le tematiche ambientali, fondamentali per garantire il futuro di tutta la nostra filiera. Continueremo a valorizzare l’alto profilo nutrizionale del latte e la sua compatibilità con una dieta sostenibile.
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Due anni di pandemia, e ultimamente il conflitto, hanno rallentato lo sviluppo del Green Deal e della Farm to Fork. Ora è importante non perdere la rotta, sia per i tanti investimenti già effettuati dalle nostre imprese, sia per l’opportunità di consegnare un mondo migliore ai nostri figli. Dobbiamo comunque prepararci a una minor disponibilità di latte, a un rallentamento del nostro sviluppo e a una perdita di competitività sui mercati mondiali.
FABIO LEONARDI
Siamo portatori di numeri che permettono una ricaduta capillare delle campagne di promozione, come riconosciuto da Patuanelli e dal presidente Ice. Siamo riusciti a fare sistema, siamo esportatori esperti e il nostro gruppo export ha analizzato e condiviso le strategie migliori per i singoli mercati. Nel prossimo futuro ci concentreremo sugli Stati Uniti, con attività digital, Australia, Cina e Corea del Sud.
ENNIO CAIOLO
L’inflazione è un problema che riguarda l'Italia e tutta l’area europea e la perdita di reddito spendibile dalle famiglie ha effetti sui consumi. Si comincia, inoltre, a parlare di recessione nel breve e medio periodo e, sebbene il nostro export abbia continuato a crescere ininterrottamente nonostante la pandemia, questo contesto potrebbe rallentare lo sviluppo all’estero.
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LAURA FERRARI
Marchio, varietà dell'offerta e contenuto di servizio sono valori importanti che fanno grande il made in Italy caseario nei mercati esteri. Il tutto, però, deve essere sostenuto da adeguati investimenti in comunicazione e marketing, perché la conoscenza delle caratteristiche e dell’utilizzo dei nostri formaggi in cucina è imprescindibile.
Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia
Il presidente Paolo Zanetti durante un'intevista
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STEFANO PATUANELLI
MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI Il settore lattiero-caseario ha dimostrato le proprie capacità e la tenacia degli operatori, mantenendo inalterato il livello e la qualità della produzione, facendosi carico anche degli effetti della volatilità e delle turbolenze di mercato. Nessuno, però, può affrontare da solo il perdurare di questa crisi. Ritengo necessario non disperdere l'approccio di settore che ha visto riuniti i rappresentanti di produzione, trasformazione e distribuzione al tavolo di filiera, dove credo sia stato fatto un ottimo lavoro. Compito del Ministero è quello di creare l'ambiente ottimale per sostenere questo percorso e recepire le istanze degli operatori, come ha fatto nel caso della normativa sulle pratiche sleali, con i correttivi dei tempi di pagamento. La semplificazione amministrativa costituisce uno degli elementi centrali per gli imprenditori. Bisogna
aumentare gli sforzi e trovare il giusto compromesso tra rispetto delle regole e libertà imprenditoriale. Ho più volte ribadito la mia ferma opposizione all'omologazione alimentare, al Nutriscore e ai cibi sintetici ultra-processati, che
danneggiano il nostro stile alimentare, basato sulla dieta mediterranea e sulla ricchezza del nostro patrimonio agroalimentare. Ci sono i margini per rendere le produzioni nazionali ancora più green, in un'ottica circolare.
MANLIO DI STEFANO
SOTTOSEGRETARIO AL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA Ho relazioni costanti e proficue con Assolatte. La vostra associazione è tra quelle con cui lavoriamo molto, perché ha un atteggiamento davvero proattivo con il mio ministero, fornendo materiale, proposte e informazioni preziose, che ci permettono di attuare scelte strategiche consapevoli.
Al netto di una effettiva crescita di tutto l'export italiano, il settore lattierocaseario è tra quelli che ha performato meglio in assoluto. Abbiamo molti progetti in cantiere. Primi tra tutti, quelli che derivano dal Patto per l’export, con investimenti per 7,2 miliardi di euro, con l'apertura dei nuovi
bandi a metà luglio, con un contributo a fondo perduto del 40 per cento. Investiremo su mercati importanti come gli Stati Uniti e alcuni Paesi europei, che crescono in maniera incredibile e sui quali vogliamo spingere. Per quello che riguarda il conflitto russo-ucraino, segnalo la nascita di una specifica task force ministeriale e che nelle prossime settimane apriremo un bando per un intervento destinato a chi ha problemi di approvvigionamento di materie prime e per aiutare le aziende danneggiate nella ricerca di mercati alternativi. Abbiamo commissionato un’analisi a Ice e Confindustria, che ci ha permesso di identificare 19 diverse categorie merceologiche in difficoltà per le forniture o le consegne. Per me e per la Farnesina l'interazione con le imprese e con la vostra associazione è molto importante e spero davvero che possa continuare. Buon lavoro!
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CARLO MARIA FERRO PRESIDENTE ICE
Ice-Agenzia gestisce fondi promozionali per conto del ministero degli Affari esteri nell'ordine dei 170 milioni all'anno, di cui circa 33 sono dedicati all’agroalimentare e un 10% va al settore lattiero-caseario. Lo scopo chiave dell’Agenzia è quello di aiutare le imprese italiane a esportare di più, facendo sistema con le Camere di Commercio, Sace e Simest. Negli ultimi trent'anni, l’export nazionale è cresciuto del 136% e il settore lattiero-caseario ha fatto la sua parte, con numeri davvero importanti. Anche negli ultimi due anni, quando l’export del vostro comparto ha ampiamente recuperato i livelli pre-pandemici. Il nostro sistema, sotto la guida del Maeci, accompagna le imprese con azioni di carattere tradizionale, come il supporto alle fiere italiane e agli eventi internazionali, promozioni specifiche, come quelle dedicate al vostro settore, su progettualità di Assolatte e azioni che utilizzano o sono comunque legate alle nuove tecnologie. Su questo fronte abbiamo lanciato 19 nuove azioni che aiutano le imprese ad andare sempre più verso il digitale, sia nell'adozione dei processi digitali, sia nell'e-commerce: nell'agroalimentare oggi abbiamo accordi con ben 23 piattaforme che operano in 15 Paesi. Auspico che l’insieme di queste azioni possa essere efficace per avvicinare ancora di più Ice alle imprese e, di conseguenza, le imprese italiane all'export.
GIORGIO DE RITA
SEGRETARIO GENERALE CENSIS La società italiana vive cambiamenti epocali: aumentano gli anziani, diminuiscono i giovani e diminuisce il numero di persone che vivono nel nostro Paese. Non vanno poi trascurati i grandi cambiamenti nella struttura delle famiglie, dove cresce il numero di persone che vivono da sole, delle coppie senza figli e dei nuclei monogenitoriali. Il tutto con un clima sociale pesante, che porta le persone a prediligere il risparmio a danno dei consumi, complessivamente in calo. Tutte queste trasformazioni della società hanno un effetto dirompente sui consumi e sulla domanda interna. Cresce poi l’attenzione alla salute: uno dei criteri decisivi nelle scelte alimentari sarà sempre di più la percezione degli effetti che un alimento potrà avere sull’evoluzione della salute delle persone. Purtroppo, la cattiva informazione fa presa e incide sulle abitudini di consumo; una tendenza non solo italiana, che richiede un’intensificazione degli sforzi, per contrastare le fake news. Bisogna, quindi, riconquistare mente e cuore degli italiani: ai prodotti lattiero-caseari deve essere riconosciuto il loro corretto ruolo nutrizionale e deve essere chiaro che l’acquisto di latte e latticini è una scelta orientata a potenziare la salute, ad accrescere il micro-benessere soggettivo nel rispetto dell’ambiente. E bisogna insistere per il rilancio dei consumi interni, valorizzando i mercati domestici e mettendo i consumatori nelle condizioni di spendere senza sentirsi vulnerabili. Senza il giusto ruolo della domanda interna e senza il riconoscimento al valore economico e sociale dei consumi, non basterà la resilienza degli italiani per rilanciare la ripresa.
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PREMIO GIORNALISTICO LATTENDIBILE
I VINCITORI DELLA DECIMA EDIZIONE 16 IL MONDO DEL LATTE speciale assemblea P.indd 16
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el corso dell’assemblea sono stati assegnati i
riconoscimenti del Premio Giornalistico Lattendibile, che quest’anno ha festeggiato il suo decimo compleanno. Il presidente della giuria – l’avvocato Adriano Hribal – ha introdotto la manifestazione ringraziando i membri del Comitato scientifico. “Siamo arrivai alla decima edizione del premio – ha sottolineato – convinti sia bello, doveroso e importante dare un piccolo riconoscimento a chi si informa, si documenta e scrive di latte in modo corretto. Un progetto al quale crediamo molto e che andrà avanti anche nei prossimi anni!”. Ha poi ceduto il microfono a un padrino d’eccezione, Michele Mirabella, regista, autore, attore, ideatore e conduttore – tra l’altro – di Elisir, storico programma di Rai 3 dedicato alla salute e al benessere.
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Il presidente della giuria, Adriano Hribal, con Michele Mirabella, padrino della manifestazione
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PER LA CATEGORIA I prodotti lattiero-caseari: salute, nutrizione e benessere
ELENA MELI RAGAZZE, SALVATE LE OSSA CORRIERE DELLA SERA/SALUTE - 28 aprile 2022 MOTIVAZIONE: Un dettagliato servizio sulle diete squilibrate nell’adolescenza e sul rischio di osteoporosi anche nelle giovani donne. Con una testimonianza diretta e l’esaustivo focus di un’esperta, l’autrice propone semplici ma efficaci regole per prevenire la malattia, mettendo in luce il ruolo positivo del consumo di latte e derivati.
PER LA CATEGORIA Il ruolo dell’industria lattiero-casearia nello scenario economico
GIORGIO DELL’OREFICE FORMAGGI E SPUMANTI CONQUISTANO LA FRANCIA IL SOLE 24 ORE - 10 dicembre 2021 MOTIVAZIONE: È come «vendere frigoriferi agli eschimesi». Così l’autore commenta efficacemente il successo dell’agroalimentare italiano in Francia. Un dossier interessante e approfondito, che evidenzia con l'efficacia un’inarrestabile crescita, guidata nell’ultimo anno dai nostri ineguagliabili formaggi freschi.
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SPECIALE SSEMBLEA2022 PER LA CATEGORIA L’industria lattiero-casearia e la sicurezza alimentare
ROBERTO LA PIRA NUOVO RUOLO PER IL COMITATO NAZIONALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE ILFATTOALIMENTARE.IT - 10 marzo 2022 MOTIVAZIONE: La Pira punta il dito su un tema importante per l’industria lattierocasearia, la sicurezza alimentare e la salubrità degli alimenti, temi al centro dell’interesse e dell’attività del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare, cui spetta un lavoro gravoso, dovendo supplire alla mancanza di un'Agenzia italiana per la sicurezza alimentare.
PER LA CATEGORIA I prodotti lattiero-caseari e la sostenibilità
MICHELA VICARIOTTO DAIRY – INNOVATION TRENDS FOOD - Maggio 2022 MOTIVAZIONE: Un servizio che approfondisce lo stato dell’arte delle innovazioni rispettose dell’ambiente allo studio o già applicate dalle imprese lattierocasearie. Dai packaging sempre più funzionali alla riduzione della plastica, al recupero termico per ridurre il fabbisogno energetico. L’autrice evidenzia l’impegno del settore per un mondo più sostenibile.
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PER LA CATEGORIA Burro
GEMMA GAETANI I NOSTRI NONNI LO SAPEVANO BENE: IL BURRO NON È IL NEMICO DELLA LINEA LA VERITÀ - 30 maggio 2022 MOTIVAZIONE: Un inno al burro. L’autrice, apprezzata food writer, descrive tipologie, caratteristiche e tecniche di produzione. Passando dall’aspetto nutrizionale, rivalutato dalle più recenti evidenze scientifiche, ai numerosi tentativi di imitazione, ai suggerimenti sul suo uso in cucina, alle ricette che lo vedono protagonista. Il risultato è un godibile dossier su un prodotto tradizionale, dalle molte qualità.
PER LA CATEGORIA Latte
LAVINIA MARTINI I PERCHÉ DEL TÈ CON IL LATTE DISSAPORE.COM - 27 febbraio 2022 MOTIVAZIONE: Tè con il latte: sembra una questione semplice, ma così non è. Questo l’incipit dell’originale e divertente articolo con il quale l’autrice approfondisce il dibattito sull’accoppiata preferita dagli inglesi. Un’usanza che dobbiamo al mondo anglosassone e ormai diffusa in tutto il mondo, le cui modalità di preparazione sono codificate dal British Standard Institute.
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SPECIALE SSEMBLEA2022 PER LA CATEGORIA Yogurt e latti fermentati
MAGDA MAIOCCHI UN MONDO IN FERMENTO RUNNER’S WORLD - Marzo 2022 MOTIVAZIONE: Tutti sappiamo che lo yogurt fa bene alla salute, ma non sempre sappiamo il perché. Partendo da questo presupposto, l’autrice, con il supporto del nutrizionista, dettaglia le caratteristiche nutrizionali di questo prodotto, le tipologie in commercio e gli abbinamenti migliori per le diverse necessità degli sportivi.
PER LA CATEGORIA Formaggi
ANTONIO SANFRANCESCO FARE IL FORMAGGIO È UN ATTO DI UMILTÀ FAMIGLIA CRISTIANA - 19 settembre 2021 MOTIVAZIONE: Con un approccio inedito, l’autore porta alla luce il lato spirituale del “fare il formaggio”. Madre Noella Marcellino, benedettina e microbiologa di fama internazionale con la passione per i formaggi, ci spiega l’importanza della biodiversità, dei metodi tradizionali e di come la stagionatura insegni a essere pazienti e attenti a non forzare il processo.
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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
DECARBONIZZAZIONE, EFFICIENZA ENERGETICA E FONTI RINNOVABILI PER LA SOSTENIBILITÀ DELL’INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA L’energia è un fattore imprescindibile per la competitività delle aziende lattiero-casearie: i consumi energetici incidono infatti in maniera rilevante sui costi di produzione. Tutte le aziende del comparto lattiero-caseario utilizzano energia termica, frigorifera ed elettrica nei loro processi di produzione. La pastorizzazione, la produzione di acqua calda e di vapore, la refrigerazione nel processo e nello stoccaggio dei prodotti e delle materie prime sono tutte attività che assorbono energia, con differenziazioni legate alle specificità dei singoli processi produttivi, al livello tecnologico dei processi presenti nell’azienda. La chiave della decarbonizzazione e del massimo efficientamento di un sito industriale alimentare e, nello specifico, del settore lattiero-caseario, è l’integrazione sinergica di soluzioni tecnologiche e di controllo diverse, ad esempio: recuperi termici; Pompe di calore gestione integrata dei sistemi di generazione (sorgenti) con gli utilizzatori di processo (utilizzi) Ottimizzazione dei livelli termici e parametri operativi degli utilizzi di energia; soluzioni software per ottimizzazione e integrazione delle automazioni; rinnovabili elettriche e termiche. L’integrazione deve necessariamente essere
tailor-made per ciascun sito produttivo, per tener conto dei requisiti di processo, dei cicli produttivi, delle sinergie potenziali con il territorio. La possibilità, poi, di produrre da fonti rinnovabili l’energia comunque necessaria al processo produttivo migliora sensibilmente la sostenibilità delle aziende. Decarbonizzazione ed efficienza energetica nel mondo alimentare sono stati proprio i temi centrali trattati durante il nostro intervento al convegno dedicato alla decarbonizzazione e all’innovazione, tenuto a CIBUS International Food Exhibition 2022. L’evento è stato animato dall’intento di illustrare il contesto energetico attuale e, al contempo, di presentare soluzioni mirate al risparmio energetico e alla decarbonizzazione nel settore alimentare. L’efficienza energetica rappresenta un investimento garantito che dura nel tempo e riduce i costi corrispondenti Grazie a una conoscenza approfondita dei processi produttivi dell’industria lattierocasearia, CertiNergia è in grado di studiare e realizzare soluzioni flessibili che consentono di migliorare la competitività produttiva, ridurre il consumo di energia e salvaguardare l’ambiente: sfruttando le leve finanziarie disponibili (incentivi, crediti di imposta Industria 4.0); integrando tecnologie
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MISSIONE DELL’EDA A WASHINGTON DC di Maria Libertini
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iuseppe Ambrosi, presidente di Eda, ha guidato un’importante missione dell’associazione europea a Washington DC. I numerosi incontri si sono rivelati utili per avviare dialoghi costruttivi con i partner lattiero-caseari e le autorità statunitensi e rafforzare la cooperazione transatlantica su questioni come commercio, innovazione, sostenibilità, sicurezza alimentare e ruolo del settore lattiero-caseario. Dopo un primo interessante meeting con la rappresentanza dell’Ue a Washington, la delegazione ha incontrato esponenti dell’International Dairy Foods Association, della Cheese Importers Association of America, della National
Milk Producers Federation e dell’U.S. Dairy Export Council. A questi sono seguiti incontri con le istituzioni: Food and Drug Administration, Dipartimento dell’Agricoltura, Rappresentanza per il Commercio, esponenti del Congresso del Senato “L’ambiente geopolitico e la situazione del mercato lattierocaseario sono favorevoli a una più stretta cooperazione transatlantica - ha dichiarato Ambrosi -. C’è disponibilità da entrambe le parti a parlare di problematiche comuni”. La visita, tra l’altro, si è svolta in un momento particolare, quando le esportazioni di latte in polvere negli Stati Uniti sono fortemente aumentate, a causa di un’imprevista e
improvvisa carenza di prodotto nazionale. Normalmente, gli Stati Uniti producono circa il 98% del proprio fabbisogno interno di latte artificiale, ma una falla nella catena di approvvigionamento presso uno dei maggiori produttori ha dato il via a un’improvvisa scarsità di latte artificiale, prodotto sul quale gravano alte barriere tariffarie e non tariffarie, che rendono estremamente difficile per i fornitori stranieri entrare nel mercato.
Il presidente Eda Giuseppe Ambrosi con Julie Callahan, responsabile Affari agricoli e politica delle materie prime della Rappresentanza per il Commercio degli Stati Uniti
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ATTUALITÀ _EDA Glenn ‘GT’ Thompson, membro della Commissione agricoltura del Congresso, con la delegazione Eda (Giuseppe Ambrosi, Alexander Anton, Conor Mulvihill, Jörg Rieke e Louise Myhre Utzen)
La delegazione Eda ha colto l’occasione per confermare che l’Europa potrebbe aiutare gli Stati Uniti a risolvere il problema. Le imprese europee, infatti, sono pienamente disponibili a far fronte alla difficile contingenza, con una fornitura costante di prodotto, con i più alti standard di qualità. Eda e l’International Dairy Foods Association (Idfa) hanno anche rilasciato una dichiarazione congiunta, esprimendo sostegno comune all’Ucraina: ci uniamo alla comunità internazionale nel
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chiedere pace e salvaguardia dei diritti umani per il popolo di un’Ucraina sovrana e indipendente, si legge nella dichiarazione. Eda e Idfa continueranno a lavorare
insieme per fornire prodotti lattiero-caseari nutrienti alle popolazioni di tutto il mondo, che devono affrontare l’aumento dei prezzi, la carenza di cibo e la fame.
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ATTUALITÀ_EDA FLASH A MADRID PER LA GIORNATA MONDIALE DEL LATTE Come è ormai tradizione, il primo giugno ricorre la Giornata mondiale del latte. Istituita dalla Fao nel 2001, l'iniziativa testimonia l'importanza del latte come componente essenziale di diete sane ed equilibrate, oltre al ruolo chiave del nostro settore nel nutrire le comunità di tutto il mondo. Nell'ambito delle celebrazioni, l’Eda ha partecipato a un evento organizzato a Madrid dall’associazione lattierocasearia spagnola, FeNil: una conferenza alla presenza del ministro dell'Industria, commercio e turismo, dei principali rappresentanti dell’industria e della distribuzione, e delle organizzazioni dei consumatori. I relatori hanno messo in luce sfide e opportunità del settore, con discussioni sul valore aggiunto delle filiere per la società, in particolare nello scenario attuale in cui il Green Deal europeo e la strategia Farm to Fork stanno influenzando il processo decisionale, l'importanza del valore nutritivo dei prodotti lattiero-caseari nelle diete equilibrate, e la necessità di attuare misure volte ad attirare le nuove generazioni a vivere e lavorare nelle aree rurali.
VERSO IL TRAGUARDO L'ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO UE-NUOVA ZELANDA Con la prevista visita a Bruxelles del ministro neozelandese dell'Agricoltura e del commercio, seguita, a fine giugno, dalla missione di Jacinda Ardern, primo ministro neozelandese, è probabile che prossimamente venga firmato l'accordo di libero scambio Ue-Nuova Zelanda. Il presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, l'eurodeputato tedesco Norbert Lins, ha sottolineato che, nell'attuale contesto geopolitico, la politica commerciale europea ha un'importanza strategica cruciale. Gli accordi devono essere concepiti in uno spirito di commercio equo e a parità di condizioni.
SEMINARIO UE IN SUDAFRICA: "IL SETTORE LATTIEROCASEARIO EUROPEO È UNA ECCELLENZA OLTRE GLI STANDARD" Organizzato dal team di promozione della Dg Agri, si è svolto a Johannesburg, in Sudafrica, il seminario dell'Ue sugli alti standard qualitativi dei prodotti agroalimentari europei. "La promozione degli standard alimentari dell'Ue in termini di sicurezza e qualità degli alimenti è un pilastro fondamentale della nostra strategia di esportazione", ha dichiarato il direttore della Dg Agri John A. Clarke, che ha aperto la sessione. "La nostra politica di qualità dell'Ue, l'agricoltura biologica e le nostre indicazioni geografiche sono un'enorme risorsa all'interno del mercato unico e in tutto il mondo". Per la sessione dedicata al settore lattiero-caseario, la Commissione europea ha invitato il segretario generale di Eda, Alexander Anton, a fare una presentazione sull'eccellenza lattierocasearia europea.
IN IRLANDA, CONFERENZA EWPA SUL SIERO DI LATTE Lo scorso 27 maggio, nell'ambito della sua assemblea generale estiva, l'Associazione Europea dei Trasformatori di Siero di Latte (Ewpa) ha tenuto la Whey Open Session ad Adare, in Irlanda. La sessione ha riunito relatori provenienti dal mondo della lavorazione del siero, del settore lattiero-caseario, dell'agricoltura e della ricerca. Il presidente dell'Ewpa, Luis Cubel, ha moderato la prima sessione, con l’ambasciatore dei Paesi Bassi in Irlanda che ha presentato l'approccio irlandese al Green Deal. Un professore dell’Università di Bruxelles ha poi spiegato i fatti e i miti dietro all’allevamento e al settore lattiero-caseario. La conferenza ha anche esplorato le ultime tendenze nella ricerca e nell'innovazione per l'industria lattiero-casearia, per poi concludere con informazioni sui mercati lattiero-caseari.
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LATTICINI PER TUTTA LA VITA di Chiara Fabrizi
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o scorso 12 maggio l’Idf ha organizzato il secondo simposio virtuale su nutrizione e salute, incentrato sul ruolo dei latticini nelle varie fasi della vita. All’evento hanno preso parte professionisti di nutrizione e salute provenienti da tutto il mondo, che hanno assistito all’esposizione delle ultime ricerche da parte di esperti internazionali. In apertura, il direttore generale dell’Idf, Caroline Emond, ha ricordato che “Nutrizione e Salute” rappresentano uno dei pilastri dell’Idf. Sottolineare il ruolo vitale dei latticini nell’alimentazione durante tutto il corso della vita è, quindi, parte integrante della missione della Federazione. Una buona alimentazione è fondamentale per la salute e il benessere durante tutto il corso della vita e può aiutarci a vivere al meglio. I prodotti lattierocaseari sono ricchi di sostanze nutritive e sono una fonte di proteine, vitamine del gruppo B, iodio, calcio, fosforo, vitamina A, zinco e potassio, il che li rende una scelta eccellente per le esigenze nutrizionali a tutte le età e in tutte le fasi della vita. La combinazione unica di nutrienti e fattori bioattivi e il modo in cui interagiscono tra loro nella matrice lattierocasearia sono un binomio perfetto per produrre l’effetto complessivo sulla salute. Nel corso della prima sessione, gli esperti hanno presentato il ruolo dei latticini nell’alimentazione materna, per i bambini e gli adolescenti. Una delle sfide principali durante gravidanza e allattamento è l’aumento del fabbisogno di micronutrienti come folato, vitamina B12,
iodio e calcio. I prodotti lattiero-caseari contengono naturalmente questi nutrienti, che aiutano sia la madre che il feto. Come ha spiegato il professor Ian Givens dell’Università di Reading: “Chi consuma cronicamente quantità non ottimali di calcio può essere a rischio di un’eccessiva perdita ossea e può aver bisogno di calcio aggiuntivo per soddisfare il fabbisogno sia fetale che materno”. Il latte e i latticini sono spesso le principali fonti di calcio, che in genere hanno una biodisponibilità più elevata rispetto ad altre fonti alimentari. I prodotti lattiero-caseari, proprio perché sono un’importante fonte di aminoacidi essenziali, acidi grassi, vitamine e minerali, possono prevenire la denutrizione e sostenere una crescita e uno sviluppo sani durante l’infanzia fino all’età adulta: “Per quanto importante, l’attenzione ai primi mille giorni di vita non è sufficiente” ha spiegato il professor Seema Puri dell’Università di Delhi.“Se si
vuole che un bambino raggiunga il suo pieno potenziale da adulto, è necessario intervenire anche nelle tre fasi successive della vita: l’infanzia media tra i 5 e i 9 anni, quando le infezioni e la malnutrizione limitano la crescita; la fase 10-14 anni, quando si ha lo scatto di crescita, e quella adolescenziale successiva, di maturazione cerebrale e consolidamento, tra i 15 e i 19 anni”. Le linee guida dietetiche sono fondamentali per fornire una guida alimentare sana in ogni fase della vita. Tuttavia, solo pochi Paesi, come il Sudafrica, il Kenya o la Nigeria, hanno indicazioni adatte alle specifiche esigenze nutrizionali dei bambini. La professoressa Lisanne Du Plessis, dell’Università di Stellenbosch, ha spiegato che “tra le barriere che impediscono di seguire le linee guida ci sono il limitato accesso fisico e finanziario alle risorse, le pratiche culturali/familiari, lo scarso sostegno sociale e i vincoli di tempo”.
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ATTUALITÀ _FIL/IDF A chiudere la prima sessione, un intervento sul tipo di latte che i bambini dovrebbero bere. Contrariamente a quanto si crede, infatti, il consumo di latte a ridotto contenuto di grassi per i bambini non comporta ulteriori benefici per la salute, come ha concluso la professoressa Therese O’Sullivan della Edith Cowan University: “Il passaggio ai latticini a ridotto contenuto di grassi non comporta un miglioramento dei marcatori di adiposità o del rischio di malattie cardiometaboliche nei bambini sani”. I cambiamenti fisiologici e psicologici che ci accompagnano durante l’età adulta portano a nuove necessità, e il ruolo dei professionisti della salute è quello di prevenire e gestire le malattie che possono insorgere. Pertanto, la seconda sessione del Simposio si è incentrata sul ruolo della nutrizione per la popolazione che invecchia. I latticini, come parte di una dieta ricca di proteine, sono essenziali per prevenire la
sarcopenia, una condizione che riduce la massa e la forza muscolare. Il contenuto proteico dei latticini, in particolare l’aminoacido leucina, è un alleato prezioso per mantenere la mobilità e l’indipendenza. “L’assunzione acuta di proteine aumenta la sintesi proteica muscolare, essenziale per mantenere l’anabolismo proteico e la massa muscolare. Al contrario – ha spiegato il professor Fujita Satoshi dell’Università giapponese Ritsumeikan - è stato dimostrato che la mancanza di assunzione di proteine, soprattutto a colazione, aumenta il rischio di perdita di massa muscolare scheletrica, indipendentemente dalla fascia di età”. La qualità nutrizionale dei prodotti lattiero-caseari supporta la salute dei muscoli e dello scheletro, due aree intrinsecamente connesse. I prodotti lattiero-caseari costituiscono il gruppo di alimenti più facile da utilizzare e più conveniente per ottenere effetti significativi nella
prevenzione delle fratture e nel mantenimento della mobilità. Lo ha dimostrato la professoressa Sandra Iuliano, dell’Università di Melbourne: “I latticini, come il latte, lo yogurt e il formaggio, sono le principali fonti alimentari di proteine e calcio di alta qualità, quindi l’integrazione con questi alimenti può essere un modo efficace per affrontare la fragilità ossea e il rischio di fratture nella popolazione che invecchia. L’integrazione di latticini, in parte o come alimento completo, è associata a una riduzione della perdita di massa ossea e muscolare negli adulti anziani”. A latte e latticini possono essere attribuiti segni di sostegno anche alla salute del cervello. Alcuni componenti bioattivi del latte, come la cisteina, potrebbero, infatti, contribuire a migliorare la salute del cervello nella popolazione anziana. I peptidi bioattivi del latte presenti nei prodotti lattiero-caseari mostrano un potenziale antiossidante, anche a livello del sistema nervoso, che giustifica i benefici dell’inclusione di tre porzioni di latticini nella dieta di coloro che accusano un declino delle funzioni cognitive, come nel caso della sclerosi multipla. Afferma il professor In-Young Choi: “Un recente studio di intervento controllato e randomizzato sulla dieta conferma il potenziale beneficio dell’assunzione di latte per aumentare il glutatione cerebrale, un importante antiossidante del cervello, negli adulti più anziani”. La dott.ssa Raquel Estêvão, dietista portoghese, ha dimostrato come i prodotti lattiero-caseari possano essere utilizzati in ambito clinico come fonte facile, economica e affidabile di proteine, calcio e fosforo di alta qualità e biodisponibilità per una popolazione ad altissimo rischio di malnutrizione, sarcopenia e fratture.
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ATTUALITÀ_UE PRODOTTI AGROALIMENTARI IMPORTATI: L'APPLICAZIONE DELLE NORME UE OCCORRE UNA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITÀ, NEL RISPETTO DELLE REGOLE DELL'OMC E DEGLI ACCORDI INTERNAZIONALI di Maria Libertini
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a pandemia e il conflitto russo-ucraino hanno messo in luce la vulnerabilità dei sistemi agricoli e alimentari. Debolezza che, secondo un recente rapporto della Commissione europea, va affrontata accelerando il passaggio a un sistema alimentare sostenibile e resiliente. Come noto, le norme in cantiere per Green Deal, Fit for 55 e Farm2Fork mirano a ridurre le importazioni dai Paesi meno attenti alla protezione dell'ambiente e della salute. Già in passato, il Consiglio europeo si era espresso sulla necessità di dare maggiore risalto al complesso tema della sostenibilità, nell’ambito del commercio internazionale, rafforzando legami tra Green Deal, Politica Agricola Comune e politica commerciale. Il Consiglio aveva anche sottolineato la necessità di prevenire gli effetti negativi della transizione e di riflettere su come garantire che l’innalzamento dell’asticella dei requisiti sanitari e ambientali non si traducesse in una diminuzione della capacità produttiva europea. Del resto, l'Unione europea è protagonista indiscussa dei mercati agroalimentari e svolge un ruolo chiave nel guidare la transizione verso sistemi alimentari sostenibili. In quest’ottica, nel suo rapporto, la Commissione europea ha analizzato tre possibili ambiti di intervento, individuando le azioni che l'Unione intraprenderà per
affrontare preoccupazioni di portata globale e per rispondere alle aspettative dei cittadini riguardo ai prodotti importati, con particolare attenzione all'applicazione delle norme sanitarie e ambientali e alle sfide connesse all'applicazione di tali norme. Innanzitutto, l'Unione continuerà ad adoperarsi a livello multilaterale per un consenso mondiale sulla necessità di intervenire e concordare norme comuni. Bisognerà intensificare gli sforzi, migliorare il coordinamento tra i Paesi e incrementare le sinergie, per rafforzare le regole in materia di salute, ambiente e sostenibilità. Gli accordi commerciali e la cooperazione bilaterale offrono poi un’importante opportunità. Con la sua ambiziosa agenda commerciale, l'Unione europea ha già compiuto progressi importanti. Da oltre un decennio gli accordi commerciali prevedono un capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile e disposizioni sulla cooperazione in materia di benessere degli animali e resistenza agli antibiotici. Gli accordi attualmente in discussione prevedono anche uno specifico capitolo sui sistemi alimentari sostenibili e l'Ue proporrà di aggiungere questo capitolo in tutti i futuri accordi. Il che comporta la necessità di tenere conto degli impatti commerciali sui Paesi terzi e di aiutare i partner commerciali ad adottare pratiche più sostenibili. L'Ue, poi, potrà anche adottare
misure autonome per far fronte a preoccupazioni di natura ambientale. L'applicazione di norme europee ai prodotti importati non può però prescindere dal rispetto delle regole dell'Omc e di altri accordi internazionali. Il che non esclude, comunque, la possibilità di contenziosi e ritorsioni. Per questo, il rapporto evidenzia che le proposte devono essere sempre sottoposte a una valutazione di compatibilità con le regole Omc, nonché della fattibilità dei meccanismi di controllo nei Paesi terzi sotto il profilo tecnico ed economico. In conclusione, il rapporto della Commissione europea chiarisce che c’è un certo margine di manovra per estendere anche ai prodotti importati le norme di produzione dell'Ue, a condizione che ciò avvenga nel rispetto degli accordi e delle regole dell'Omc, e che prima di applicare nuove norme alle importazioni venga effettuata una valutazione caso per caso.
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EUROPA CHIAMA ITALIA, IL NOSTRO GUSTO È IMBATTIBILE!
In fatto di buon gusto non ci batte nessuno. E così, persino i francesi tanto orgogliosi dei loro formaggi si sono inchinati a sua maestà il Pecorino Romano, scoprendone un gusto e una versatilità fino ad allora sconosciuti. E poi i tedeschi e gli inglesi, che hanno
accolto il nostro formaggio con entusiasmo. Per questo ci impegniamo con progetti promozionali in tutta Europa: come con Pekorase per la Germania, che ha conquistato il podio fra decine di concorrenti europei.
ATTUALITÀ _NEWS SACCO SYSTEM VERSO NUOVE OPPORTUNITÀ DI ESPANSIONE NEI PAESI NORDICI Sacco System, il polo biotecnologico internazionale che opera nei settori alimentare, nutraceutico e farmaceutico, porta la sua esperienza decennale nei Paesi nordici con il rebranding della controllata Sacco System Nordic AB, precedentemente nota come Kemikalia AB. Kemikalia, ora Sacco System Nordic, nasce come azienda privata nel 1914 a Malmö, inizialmente produttrice di caglio e coloranti per burro. Nel 1942 Kemikalia viene acquisita da Smr (Swedish Dairies National Association) con l'obiettivo di garantire la fornitura di caglio di formaggio per le aziende casearie svedesi. Nel 2006, con la nuova sede a Skurup, l’azienda è ceduta al Caglificio Clerici,
membro dell'odierno Sistema Sacco. L’anno scorso l'assetto proprietario di Kemikalia ha subito una serie di modifiche che hanno portato la famiglia Verga in Italia a diventare l'azienda di maggioranza. A partire dal 1 maggio 2022, dopo 108 anni di attività, Kemikalia ha cambiato nome in Sacco System Nordic AB, diventando ufficialmente una filiale a pieno titolo di Sacco System per i Paesi nordici. Per rafforzare ulteriormente la propria presenza nei Paesi
nordici, Sacco System ha nominato amministratore delegato Anders Olsson, che ha guidato l'azienda negli ultimi anni. “Da molti anni – afferma Olsson – collaboriamo con Sacco, Caglificio Clerici e Centro Sperimentale del Latte, ora entriamo a far parte di Sacco System. Questo ci rafforza come azienda, in quanto possiamo offrire una gamma di prodotti più ampia e, grazie al dipartimento di ricerca e sviluppo di Sacco System, un servizio migliore sia ai clienti esistenti che a quelli nuovi. Saremo la base nordica di Sacco Systems e siamo pronti ad affrontare questa importante crescita per la nostra azienda e la nostra cooperazione con il mercato nordico”.
VALLELATA SOSTIENE LA CAMPAGNA "INSIEME PIANTIAMO ALBERI"
LATTERIA VIPITENO PRESENTA IL NUOVO BIO YOGURT MAGRO
Vallelata rinnova il proprio impegno in sostenibilità ambientale in collaborazione con Legambiente e lancia la nuova campagna green “Insieme piantiamo alberi”. Grazie a questa iniziativa, volta a sensibilizzare soprattutto i più piccoli sull’importanza della natura, Vallelata contribuirà agli obiettivi di Life Terra, progetto Europeo di cui Legambiente è partner italiano, che ha come obiettivo la messa a dimora di 500 milioni di alberi in Europa per contrastare gli impatti del cambiamento climatico. Al termine del concorso, Vallelata si impegnerà a mettere a dimora una base di 100 alberi e arbusti nelle 5 aree più votate a cui si aggiungeranno, in proporzione ai voti espressi dai consumatori, ulteriori alberi fino ad un totale massimo di 1.000. Una volta piantati, Legambiente si occuperà della cura degli alberi per i primi 3 anni.
La gamma Bio Yogurt di Latteria Vipiteno, realizzata con il Latte Fieno, si arricchisce con il nuovo yogurt magro bio su Fragola&Limone, fresco e ideale per la bella stagione. Il Latte Fieno è un particolare tipo di latte riconosciuto dal marchio europeo Stg (Specialità tradizionale garantita), proveniente da bovine foraggiate senza mangimi insilati (fermentati) e senza Ogm, seguendo ritmi naturali. Le mucche vengono alimentate esclusivamente con fieno e una quantità molto concentrata di mangime vegetale a base di cereali. Grazie a questa alimentazione tradizionale e diversificata, aumentano le qualità, il gusto e l’aroma di questo prezioso latte, ricco di acidi Omega 3 e acidi linoleici, alleati del nostro organismo. La produzione di Latte Fieno è strettamente regolamentata e controllata, e avviene in modo sostenibile.
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ATTUALITÀ _NEWS ARBOREA LANCIA TRE NUOVI GUSTI DI YOGURT A-YO, SANI E GOLOSI COME UN GELATO Arborea lancia tre nuovi gusti A·Yo: Cremoso alla nocciola, per gli amanti dei sapori intensi e decisi; Cremoso alla vaniglia, dal gusto più delicato; Cremoso alla stracciatella, per gli appassionati del cioccolato. Tre nuove proposte golose come un gelato
e ideali per chi vuole coniugare gusto e benessere. A·Yo è l’innovativa proposta della cooperativa Arborea, prodotto con latte 100% sardo raccolto, per la parte vaccina, dalle 200 aziende socie della Cooperativa Arborea e, per quella ovina, da un selezionato gruppo di allevatori della Cooperativa Cao di Oristano, partner di Arborea, già fornitore per latte e derivati a marchio Girau. I tre nuovi A·Yo si uniscono ai quattro bianchi di Sardegna e alla linea di yogurt intero magro e senza lattosio. A·Yo intercetta i trend più importanti, come l’attenzione alle materie prime e la predilezione verso cibi sani e alto-proteici. È uno yogurt che nasce per portare al consumatore un mix delle proprietà nutrizionali dei due tipi di latte che lo compongono: il latte ovino, dal maggior contenuto di proteine e lipidi, e il latte vaccino dall’elevato contenuto di calcio oltre che di proteine di elevata qualità, vitamine (in particolare B2, B12 e A) e altri minerali, quali il fosforo.
TRENTINGRANA PRESENTA LA STAGIONATURA IPOGEA
LA NUOVA MOZZARELLA FIOR DI LATTE MILA
Trentingrana Gruppo Formaggi del Trentino ha presentato a Cibus 2022 una grande novità: la stagionatura ipogea del formaggio Dop nelle cave di dolomia del Gruppo Miniera San Romedio, a oltre 200 metri sotto il suolo, nell’area delle Dolomiti di Brenta. In fase sperimentale con la collaborazione del Gruppo Miniera San Romedio, il progetto dà un impulso innovativo al ‘rispetto’ che da sempre definisce Trentingrana e rafforza una cultura circolare e sostenibile tra le imprese e i produttori del territorio. L’obiettivo è quello di arrivare a circa 30mila forme di Trentingrana in stagionatura entro il 2025 rispetto alle 100mila conferite annualmente. “La sperimentazione di Trentigrana in una cava ipogea è la prima in assoluto per un formaggio Dop del nostro segmento: si tratta di un progetto ambizioso, perché alla conservazione del prodotto si combina la sua stagionatura, la fase più delicata ed essenziale che porta alla maturazione del formaggio e quindi alla formazione di quell’equilibrio organolettico di sapori e profumi che conferiscono unicità al nostro Trentingrana”, sottolinea Federico Barbi, direttore commerciale del Gruppo Formaggi del Trentino, l’anima commerciale del Consorzio. Nella Miniera San Romedio sono conservate le mele Melinda e gli spumanti Altemasi Trentodoc.
La nuova Mozzarella Fior di Latte di Mila - Latte Montagna Alto Adige nasce da 100% Latte Fieno dell’Alto Adige e ingredienti naturali, che la rendono un prodotto di alta qualità. La produzione, ispirata alla tradizione italiana, le conferisce un sapore intenso, pieno e ricco di gusto con la tipica consistenza compatta e un cuore morbido e succoso. Il Latte Fieno dell’Alto Adige Stg deriva da mucche foraggiate secondo le tradizioni alpine con erba fresca, fiori di campo e fieno oltre a piccole quantità di crusca di cereali. Non vengono utilizzati insilati (foraggi fermentati). Il consiglio di Mila è di conservare la novità a temperatura ambiente per mezz'ora prima di mangiarla, in modo che possano svilupparsi i suoi sapori fini.
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TORNA "A CENA CON ARRIGONI BATTISTA" Sulla scia del successo delle precedenti edizioni, svoltesi a Milano e a Bergamo, il format evento “A Cena con Arrigoni Battista” lo scorso giugno ha fatto rotta su Torino. Il tour itinerante di degustazioni, che ha visto protagonisti i formaggi dell’azienda casearia di Pagazzano (Bg), ha coinvolto tre famosi locali del capoluogo piemontese. Il Luogo Divino (via San Massimo 13) e The Egg (via Vincenzo Monti 16) hanno offerto ai propri ospiti una doppia proposta “fuori menù” firmata Arrigoni Battista: un tagliere misto di degustazione e una ricetta creata ad hoc dallo chef con un formaggio a sorpresa dell’azienda bergamasca. I clienti hanno potuto scegliere se optare per il consueto menù o se degustare una o entrambe le proposte speciali di Arrigoni Battista. Il Pastificio Giustetto
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(via Santa Teresa 19), dal canto suo, ha inserito nella sua merenda sinoira un tagliere misto di formaggi Arrigoni Battista. I torinesi hanno dunque avuto l’opportunità di assaporare, in purezza oppure all’interno di ricette più elaborate, alcuni dei pluripremiati formaggi di Arrigoni Battista, tra cui il Taleggio
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Dop e il Gorgonzola Dop nella versione dolce e piccante, fiore all’occhiello della produzione dell’azienda. Non sono mancati alcuni formaggi particolari, ricette uniche di Arrigoni Battista, come il Rossini, un erborinato affinato in vinacce di uva passita, e formaggi freschi come lo Stracchino Bio e il Quartirolo Lombardo Dop.
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Lattendibile compie 20 anni. La credibilità è il segreto di una storia di successo
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La newsletter di Assolatte è un progetto di comunicazione
Prevenzione
Senior
L’opinione
L’editoriale
Latte e derivati meglio della terapia farmacologica. Più dairy meno fratture
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Due porzioni di latticini al giorno per rinforzare memoria e 5 linguaggio
Etichettatura Nutriscore e Nutrinform battery, sistemi a confronto 6
Nutrizione
Attendibile da vent’anni
Diete vegane in età evolutiva: inadeguate e pericolose
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Stili di vita Adolescenti sportivi, attenzione ai
disturbi alimentari e alle diete inadeguate
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Lattendibile raggiunge 33mila operatori sanitari
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ATTUALITÀ _NEWS PIZZA REGINA E PHILADELPHIA: IL CO-BRANDING INASPETTATO PER UN GUSTO INIMITABILE Pizza Regina, uno dei brand storici di Cameo, azienda che da oltre trent’anni è un punto di riferimento nel mercato delle pizze surgelate, lancia un co-branding con Philadelphia, brand del gruppo Mondel z International. Obiettivo? Portare sugli scaffali del banco frigo e nelle case degli italiani la nuova Pizza Regina Classica Bianca ai Formaggi: la prima pizza bianca della gamma, che unisce la qualità di Pizza Regina alla “firma” di una farcitura iconica, come quella che ha reso famoso Philadelphia. Grazie al lancio di Pizza Regina Classica Bianca ai Formaggi – frutto della golosa collaborazione tra le due aziende, che per la prima volta hanno lavorato a quattro mani nello sviluppo da zero di un nuovo prodotto - continua il processo di innovazione intrapreso l’anno scorso dal brand per soddisfare le diverse esigenze dei consumatori. La gamma Pizza Regina, che si caratterizza per un’ampia varietà di impasti, formati e farciture,
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allarga dunque il proprio assortimento con una pizza bianca (completamente priva di pomodoro), che coniuga il gusto unico e la cremosità di Philadelphia alla delicatezza della mozzarella filante, arricchita da una nota di Pecorino Romano Dop. Il vero ingrediente segreto della novità di casa Cameo è proprio l’unione – finora inedita – di due brand accomunati da una fortissima awareness. “Osserviamo costantemente l’evoluzione dei trend di consumo della pizza, non solo nella grande distribuzione, ma anche nel fuori casa, e quando ci siamo accorti del moltiplicarsi nei menu delle pizzerie di gusti innovativi come la pizza bianca con Philadelphia, abbiamo riconosciuto l’opportunità di offrire al consumatore di pizza surgelata qualcosa di genuinamente nuovo e rilevante” commenta Riccardo Panichi, executive marketing manager di Cameo.
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ATTUALITÀ _NEWS DEBUTTO A RIMINI WELLNESS PER LINDAHLS, LA NUOVA GAMMA DI IPERPROTEICI LANCIATA DA LNPF In Italia ha debuttato lo scorso giugno a Rimini Wellness: Lindahls è la nuova gamma di iperproteici dedicata agli appassionati di sport appena lanciata da Lnpf (Lactalis Nestlé Prodotti Freschi), la joint venture internazionale che riunisce Lactalis - leader mondiale nel settore lattiero-caseario - e Nestlé. La scelta di presentare Lindahls in occasione della più grande kermesse al mondo dedicata a fitness, benessere, sport, cultura fisica e sana alimentazione è in linea con il posizionamento di Lindahls: una gamma di prodotti lattierocaseari freschi, ispirati alla tradizione scandinava, ideali per il benessere di chi ama prendersi cura del proprio corpo, ha uno stile di vita attivo e pratica sport regolarmente. La nuova gamma si compone di quattro referenze: due Pudding e due Quark. Tutte si differenziano perché sono ricche in proteine, con zero grassi e con zero zuccheri aggiunti, senza rinunciare al gusto. Infatti, i pudding hanno un gusto goloso di vaniglia o cacao e la tipica consistenza di una classica crema dessert. I Quark, invece, hanno una consistenza soffice e non compatta, in due gusti che accontentano
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i palati più esigenti: la stracciatella e il lampone, il gusto differenziante nel segmento perché dedicato a chi preferisce la frutta. I prodotti Lindahls sono un concentrato di proteine: ogni vasetto fornisce almeno il 30% del fabbisogno giornaliero medio e tutta la gamma è senza gelatina, senza conservanti e con aromi naturali. “Il target di pubblico di Rimini Wellness è ideale per iniziare a presentare la nostra nuova gamma poiché è un target altamente aspirazionale per i consumatori che vogliamo raggiungere”, ha dichiarato Vittorio Sgaravatti, direttore marketing di Lnpf.
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ATTUALITÀ _NEWS IL CONSORZIO RICOTTA DI BUFALA CAMPANA DOP RIELEGGE ALLA PRESIDENZA BENITO LA VECCHIA Il Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana Dop sceglie la continuità: Benito La Vecchia è stato rieletto presidente e inizia così il suo terzo mandato al vertice. Originario di Alvignano (Caserta), 37 anni, laureato in Economia, è alla guida
dell’azienda di famiglia ed è anche componente del CdA del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. La proclamazione è avvenuta all’unanimità da parte del nuovo Consiglio di Amministrazione, eletto nelle scorse settimane, di cui fanno
parte, oltre a La Vecchia, Sara Consalvo, Alessandro Cossia, Giuseppe Cutillo, Giuseppe Della Valle, Marco Nobis, Gaetano Sorrentino. Nominati anche i due vicepresidenti: Sara Consalvo e Marco Nobis. Il primo progetto messo in cantiere è un packaging ecocompatibile per la Ricotta di Bufala Dop, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 sulla sostenibilità. Nell’ultimo triennio, nonostante la pandemia, la Ricotta di Bufala Campana Dop ha visto una crescita costante, chiudendo il 2021 con 139.494 kg di prodotto certificato e mettendo a segno un +62,6% rispetto al 2020. In aumento anche il numero dei produttori che hanno scelto di aderire al Consorzio di Tutela, che oggi vanta 20 soci, il 70% in più rispetto al 2018.
PECORINO TOSCANO DOP: CRESCE LA DOMANDA IN ITALIA E ALL’ESTERO Il consumo del Pecorino Toscano Dop si consolida sui mercati italiani ed esteri: lo confermano i dati del 2021 a confronto con quelli del 2020 elaborati dal Consorzio di tutela. Lo scorso anno sono state vendute 2.536,46 tonnellate di Pecorino Toscano Dop (+8,43% rispetto al 2020) di cui quasi il 19% del fatturato deriva dalla vendita della Dop all’estero. Si tratta di dati molto positivi, specialmente se si tiene in considerazione il calo della produzione di latte dovuto a oltre sette mesi di siccità registrati nel 2021. Nel corso dell’anno, infatti, sono stati lavorati a Pecorino Toscano 18.952.705 litri di latte, -4,5% rispetto al 2020, con conseguente calo anche della produzione in egual percentuale. Sempre nel 2021 rispetto al
2020 il mercato nazionale del Pecorino Toscano è cresciuto del 7,85% arrivando a oltre 21 milioni di euro all’origine, mentre l’export ha segnato il +27,52%, arrivando a quasi 5 milioni di euro all’origine. Tradotto in prezzo al pubblico si tratta di quasi 55 milioni di euro al consumo. Il successo di questa Dop si deve in gran parte all’attenzione per la promozione avuta anche in un anno cruciale come il 2021. A giugno il Pecorino Toscano Dop ha dato il via, con il supporto della Regione Toscana, a una campagna di comunicazione integrata su tv, radio, quotidiani, riviste e social media.
All’estero, da segnalare progetti come “Born in Tuscany”, una serie di masterclass promosse dai Consorzi di Tutela di Olio Toscano IGP, Pecorino Toscano Dop e Prosciutto Toscano Dop.
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ATTUALITÀ _NEWS IL PUNTO SULLA FILIERA ALL’ASSEMBLEA ANNUALE DEL CONSORZIO TUTELA TALEGGIO L’assemblea annuale dei soci del Consorzio Tutela Taleggio, tenutasi lo scorso maggio, per la prima volta in presenza dall’inizio della pandemia, è stata l’occasione per fare il punto sulla filiera, ma anche per festeggiare i successi e gli obiettivi raggiunti nel 2021. Durante l’incontro il presidente Lorenzo Sangiovanni ha condiviso con i soci il riconoscimento appena conferito al Consorzio in occasione di Cibus, che ha visto il Taleggio tra i vincitori della 14esima edizione dei Tespi Awards 2022. Il Taleggio si è aggiudicato il premio Miglior Campagna Stampa Trade per la creatività di “Taleggio Dop - E la tavola è una favola”. Nel 2021 la produzione della Dop Taleggio si è assestata sugli 86.744 quintali, contro gli 83.687 del 2020, facendo
registrare un aumento +3,65%. Il valore 2021 delle esportazioni è pari al 26% del totale della produzione di cui: presso i mercati Ue 64%, extra-Ue 36 per cento. I quintali di Taleggio destinati oltre confine sono stati 22.573, avvicinandosi molto a quelli registrati nel 2019, prima della pandemia, che
erano arrivati a quota 23.127. “Proseguono anche quest’anno le attività di comunicazione, vigilanza e promozione del nostro formaggio, in Italia e all’estero. Una prima parte della campagna stampa 2022 ha preso il via a giugno, la seconda, più consistente, avrà luogo in autunno”, afferma il presidente Sangiovanni.
IL SOTTOSEGRETARIO MANLIO DI STEFANO IN VISITA AL CONSORZIO MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP Il sottosegretario agli Affari esteri Manlio Di Stefano ha fatto visita al Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, accolto dal presidente Domenico Raimondo e dai membri del CdA. L’esponente del Governo Draghi si è confrontato con i vertici dell’organismo di
tutela sulle strategie da mettere in campo per la valorizzazione e anche per la difesa all’estero delle eccellenze del Made in Italy agroalimentare, come la Bufala Campana. “In un momento di difficile congiuntura internazionale, l’export delle eccellenze del Made in Italy ha un ruolo sempre più strategico”, ha sottolineato Di Stefano. “La mia visita al Consorzio di Tutela ha l’obiettivo di sostenere le produzioni di qualità, di ascoltare e raccogliere suggerimenti su come favorire la presenza sui mercati stranieri. Il sistema dei prodotti Dop e Igp è un motore straordinario per il Paese e insieme con i Consorzi dobbiamo rafforzare la sinergia per competere con gli strumenti giusti a livello internazionale”. Il presidente Raimondo ha ricordato che “oltre una mozzarella Dop su tre finisce sui mercati esteri e avvertiamo la necessità di fare sistema sul fronte della promozione. Inoltre, va intensificata l’attività di vigilanza e tutela da imitazioni e falsi per contrastare il fenomeno dell’Italian sounding. Innovazione, sostenibilità, promozione sono i pilastri su cui puntare per vincere la sfida della qualità”.
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PARMIGIANO REGGIANO: L’ASSEMBLEA DEI CONSORZIATI APPROVA IL BILANCIO CONSUNTIVO 2021 L’assemblea generale dei consorziati del Parmigiano Reggiano ha approvato a larga maggioranza (97,83% dei consensi) il bilancio consuntivo 2021, che si è chiuso con dati positivi per quanto riguarda vendite e prezzi. Il giro d’affari al consumo ha toccato il massimo storico di 2,7 miliardi di euro contro i 2,35 miliardi del 2020; al massimo
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è giunto anche il valore generato alla produzione con 1,71 miliardi di euro contro 1,52 miliardi del 2020. Complessivamente il 2021 è stato simbolo della rinascita e della ripresa post pandemica: il totale valore alla produzione è stato pari a 57.015.616 euro con una crescita del 22,5% rispetto all’anno precedente (il valore alla produzione nel 2020 era 46.540.680). L’utile dell’esercizio 2021 è stato pari a 76.252 euro. “Volumi che orientano il Consorzio a puntare sempre di più verso l’estero: mercati di grandi opportunità di sviluppo per una produzione in continua, ma programmata, espansione - ha sottolineato il presidente Nicola Bertinelli - Negli ultimi quattro anni, la produzione è aumentata da 3,7 a 4,09 milioni di forme (+10,6%)”. Lo scorso anno ha visto un incremento anche degli investimenti in marketing, comunicazione e sviluppo mercati che hanno superato il tetto di 31 milioni di euro. L’assemblea ha inoltre approvato a larga maggioranza la proposta di introdurre il divieto di produrre nei caseifici della filiera altri formaggi comparabili/confondibili con la Dop.
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ATTUALITÀ _LIBRI LA BIBBIA DEI LIBRI DI CUCINA Un volume che raccoglie i libri che hanno fatto la storia dell’editoria gastronomica mondiale, lasciando un segno non solo come fonte di ispirazione, ma anche come strumento di valorizzazione culturale e celebrazione della creatività culinaria. “La Bibbia dei libri di cucina” (a cura di Jenny Linford, Slow Food Editore, 352 pagine) include i volumi preferiti dai grandi cuochi e quelli che hanno fatto la storia: dai titoli di cucina più importanti secondo 70 grandi chef a quelli più influenti nel panorama internazionale. L’edizione originale, che include nomi del calibro di Alice Waters, Jamie Olive, Mauro Colagreco e Massimo Bottura, è ampliata da Slow Food con sezioni inedite dedicate a grandi firme italiane, quali Massimiliano Alajmo, Enrico Crippa, Fulvio Pierangelini, Niko Romito e Nadia Santini. Da leggere i loro consigli sui libri che ne hanno ispirato la cucina.
GUIDA TASCABILE PER MANIACI DEL CIBO
PICCOLO ATLANTE DEI CIBI PERDUTI
In Italia chiunque ama il cibo, tutti ne parlano e conoscono i migliori ristoranti, le migliori ricette, i migliori vini e i posti dove trovare il pane più fragrante, la pizza più gustosa o le fragole più succulente. Il cibo è il tema più ricorrente nelle conversazioni a tavola. In “Guida tascabile per maniaci del cibo” (Edizioni Clichy, 450 pagine), The 88 Fools, un collettivo di giovani con base a Rebibbia, nella periferia romana, accompagna il lettore alla scoperta di un repertorio di cose e idee su una “mania” che appartiene a tutti noi. Non si tratta dunque di un libro di cucina, né di una guida ai migliori ristoranti, osterie ed enoteche, né di un volume di food art. La Guida è una “anarchica miniera” in cui il cibo è declinato attraverso la storia, i miti, le cucine del mondo, i totem e i tabù, i record, le stelle che ogni chef vorrebbe, le conseguenze sull’ambiente, i piatti storici, gli oggetti, le frasi famose, la musica e i film. In un appassionante percorso pieno di sughi, formaggi, pani, frutta, uova, broccoli, zucche, biscotti, torte, creme, salumi, oli, aceti, spezie e tutto ciò che, provocando un sapore, mette in moto le sinapsi del cervello.
Dall’abalon allo yogurt come rimedio per la sbornia, dall’acqua alla sogliola al ferro da stiro: in “Piccolo Atlante dei cibi perduti – Storie di cucina dimenticata” (Slow Food Editore, 192 pagine) Alberto Capatti racconta 80 ingredienti, ricette e pratiche di cucina di una volta, come strumento per dare continuità alla storia gastronomica italiana. L’autore, uno dei più autorevoli storici della gastronomia a livello internazionale, riporta dunque in vita cibi e ricette del Novecento, in apparenza scomparsi, attinti come da un negozio di antiquariato, una sorta di stanza delle meraviglie gastronomiche. Per redigere le 80 schede che compongono il volume, che si susseguono rigorosamente in ordine alfabetico, Capatti ha attinto dalle fonti più svariate: ricettari iconici della cucina italiana, saggi contemporanei, ma anche canzoni di Guccini. Tutti spunti utili per recuperare i cibi dimenticati, che spaziano appunto dall’acqua – e da come viene pesata nelle ricette – fino alle preparazioni più bizzarre: la succitata sogliola al ferro da stiro, in effetti, risale solo al 2005.
BRAND 111: CENTOUNDICI DOMANDE E RISPOSTE Ovunque è brand: la prima bibita a cui pensiamo, una cioccolata spalmabile o un detersivo più bianco del bianco sono una brand. Sembra che esista un nuovo paradigma del contemporaneo, una sorta di punto di vista per cui tutto appare riconducibile a un unico concetto interpretativo: la brand. La domanda è: cos’è una brand? Nella terza edizione di “Brand 111. Centoundici domande e risposte per sapere di più sulla brand e sul suo futuro” (Fausto Lupetti Editore, 282 pagine, prefazione di Alessandro Ubertis), Elio Carmi propone un tentativo di risposta articolato su 111 domande, ciascuna come conseguenza di quella che la precede, spunti di discussione intorno a un tema che tocca concretamente molti aspetti dei discorsi sociologici ed economici, incidendo nel contemporaneo e coinvolgendo innovazione, creatività e arte, passando attraverso la globalizzazione e la rete. Più livelli di indagine, con idee e citazioni, e risposte accompagnate da commenti illustrati.
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OTTEN E UTO ESCLUSIVAMENT DA P A N N A D I C E N T R I F U GA
ECONOMIA
FORMAGGI: BRILLANTI I RISULTATI AL DISCOUNT PERFORMANCE DEL 2020, LA FLESSIONE DEL COMPARTO DEI FORMAGGI IN GDO. IN CONTROTENDENZA IL DISCOUNT, CHE PREMIA LE REFERENZE A PESO IMPOSTO di Andrea Modiani
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el primo trimestre 2022 il mercato del latte e derivati ha registrato una flessione rispetto allo scorso anno (-3,1% a valore), con l’unica eccezione del segmento yogurt&dessert (+2,0% a valore). In particolare, i formaggi hanno accusato un calo più marcato: nel canale retail le vendite hanno segnato
il -4,9% a valore e -7,3% a volume. Lo rileva un recente studio che Iri-Information Resources ha dedicato proprio all’andamento del comparto dei formaggi. L’analisi sottolinea in premessa il contesto di grande discontinuità, tra inflazione e nuovi orientamenti d’acquisto
dei consumatori, che il Paese si è trovato ad affrontare. Uno scenario socio-economico che sembrava avviato a una ritrovata normalità, dopo l’impennata dei consumi del 2020 nel canale retail e l’assestamento dell’anno scorso, con il consolidarsi di fenomeni come lo smart
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ECONOMIA working. E invece, lo tsunami scatenato dall’impennata dei costi delle materie prime e delle tariffe energetiche, dalla ripresa dell’inflazione e, ultimo non certo per importanza, dal conflitto in Ucraina, ha rimescolato le carte, incidendo sul potere d’acquisto delle famiglie e deludendo le aspettative di ripresa.
LE PERFORMANCE DELLE VENDITE DI FORMAGGI (PESO IMPOSTO + PESO VARIABILE) Vendite a valore (milioni di €)
FORMAGGI PV+PI
Variaz. % valore vs anno precedente
7.170
PV
-1,4
-1,5
-2,0
2.959
Variaz. % volume vs anno precedente
-2,6
Discount in forte ascesa L’altra importante premessa dello studio di Iri è un’indagine che l’Istituto Piepoli ha presentato a un recente workshop di Cibus Lab, secondo la quale i formaggi sono consumati da circa l’85% degli italiani, che li acquistano soprattutto nei punti vendita della Gdo. A dichiararlo è il 77% della popolazione, una percentuale che sale all’83% se si considera il solo Nord Italia. L’analisi di Iri si sofferma in modo particolare sui trend del 2021. Secondo le rilevazioni di Iri Liquid Data, lo scorso anno le vendite del comparto formaggi (peso variabile+peso imposto) si sono attestate sui 7.170 milioni di euro, mostrando un lieve calo rispetto all’anno precedente: -1,4% a valore e -1,5% a volume, con una flessione più marcata per i prodotti a peso variabile. Prendendo invece in considerazione i formaggi a peso imposto, che assorbono quasi il 60% delle vendite, risulta evidente una tendenza diametralmente opposta tra l’andamento delle vendite nella Gdo “tradizionale” (iper+super+libero servizio piccolo) e nel discount. Se la prima cede il -3,9% a valore e il -4,0% a volume, il secondo mette a segno una crescita di 7,5 punti a valore e di 5,3 punti a volume, incassando un incremento del proprio fatturato pari a 79 milioni di euro, con un balzo a oltre un miliardo (1.033 milioni).
PI
PI GDO
-3,9
3.078
-4,0
7,5
1.033
PI DISCOUNT
-1,0
-1,0
4.211
5,3
Fonte: IRI Liquid Data ™ Iper+Super+Libero Servizio Piccolo+Discount ; Iper+Super+Superettes per Formaggi PV Dati 2021 e gennaio-marzo 2022
Al brillante risultato del discount, che ha raggiunto il 27% del mercato a valore e il 34% a volume sul totale delle vendite, si accompagna il consolidamento del canale e-commerce, che lo scorso anno ha toccato i 67 milioni di euro, con una crescita del +10,4% sul 2020. Nel contempo, gli altri canali hanno perso terreno: il risultato più negativo spetta alla prossimità (quello che
Iri definisce libero servizio piccolo), in flessione dell’8,4% a valore rispetto al 2020. Iri coglie una correlazione tra i risultati opposti di discount e prossimità, confermata dai risultati di un sondaggio condotto a febbraio 2022 da RemLab sulle ragioni di scelta del discount. Ne emerge che, al di là della convenienza che si conferma il principale vantaggio competitivo del canale, il discount si sta
I CANALI DISTRIBUTIVI: DISCOUNT ED E-COMMERCE IN CRESCITA +7,5%
+10,3%
-2,2%
79
6
13
-4,4%
-8.4%
17
40
-3,1%
-1,0%
54 4.316
2020
QUOTA 27% VALORE 34% VOLUME Discount
4.277 (-38)
Online
Superstore Ipermercati
Prossimità Supermercati
2021
Fonte: IRI Liquid Data ™ Prossimità = Libero Servizio Piccolo (80 - 399 mq)
52 IL MONDO DEL LATTE
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LA TUA SCELTA
CONTA
Le sfide globali più importanti dei prossimi 20 anni saranno quelle legate alla sostenibilità alimentare ed ambientale. E ognuno di noi può fare la sua parte compiendo scelte informate e consapevoli, soprattutto a tavola, partendo dagli ingredienti giusti. E’ per questo che per il burro Bio Prealpi scegliamo solo le migliori panne provenienti esclusivamente da allevamenti di agricoltura biologica, che rispettano i criteri di sostenibilità e soprattutto, l’ambiente che ci circonda.
Ottima scelta.
ECONOMIA configurando come una nuova dimensione della prossimità. Infatti, i punti vendita sono collocati in aree di facile accesso e la loro ridotta dimensione rende la spesa più rapida. I prodotti sono disposti in modo ordinato e facili da reperire, mentre l’assortimento è completo, ma giudicato non eccessivo come quello dei supermercati.
Cresce l’offerta a scaffale Sempre con riferimento ai formaggi a peso imposto, lo studio rileva come l’assortimento a scaffale cresca praticamente in tutti i canali. A febbraio 2022, l’offerta degli iper sfiorava le 400 referenze, contro le 332 dei superstore e le 198 dei supermercati. Ancora una volta, a farsi notare è l’incremento del discount, sempre più vicino per numerica di prodotti al libero servizio piccolo (rispettivamente 82 referenze contro 90). Lo studio mette in evidenza soprattutto la forte assimilabilità tra l’offerta dei discount e quella dei supermercati. Infatti, gli assortimenti sono praticamente in linea per quanto riguarda le diverse tipologie (freschi, fusi, stagionati e grana),
l’incidenza dei prodotti a denominazione d’origine e la presenza o meno di lattosio. Per trovare una differenza rilevante, occorre analizzare il peso delle referenze con latte di origine non italiana: nel discount arriva al 64%, contro il 36% di quelle con latte italiano, mentre nei supermercati si ferma al 50%, a dimostrazione di un maggior bilanciamento delle due proposte.
una conseguente incertezza, rende difficile fare previsioni sui prossimi mesi. Certo si può ipotizzare che crescerà l’orientamento della domanda verso la convenienza, mentre non si fermeranno le spinte inflattive anche sul punto vendita. Quanto ai canali, il discount potrebbe incrementare ancora la propria incidenza. Dal canto suo, per riprendere quota la Gdo dovrà lavorare innanzitutto sul servizio e sulla distintività della proposta di assortimento. Due fattori fondamentali per non farsi invischiare in quella che Iri definisce “guerra dei prezzi”: una prospettiva deleteria per tutti gli attori della filiera.
Evitare la “guerra dei prezzi” Nelle sue conclusioni, il “Whitepaper” di Iri rileva come il 2021 abbia mostrato i primi segni di ripiegamento, rafforzati nei primi mesi dell’anno in corso. La situazione, dominata da fattori di discontinuità e da
IL PROFILO DELL’OFFERTA DI FORMAGGI: DISCOUNT VERSUS SUPERMERCATI FUSI GRANA
NO DOP
6 11
DOP
LATTE NO ITALIA LATTE ITALIANO
CON LATTOSIO NATURALMENTE SENZA LATTOSIO
8 12 50
40
35
43
46
Super
Discount
85
83
74
70
64
50 15
17
Super
Discount
18
23
8
7
Super
Discount
36
Super
Discount
Fonte: IRI Liquid Data ™ - Ultimo trimestre 2021
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Lo spicchio comodo.
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Formaggi Biraghi
04/03/20 11:16
MERCATI
ALTRI FORMAGGI FRESCHI
LE PERFORMANCE DEI PRINCIPALI ESPORTATORI UE di Andrea Stretti
I
l monitoraggio sui flussi export degli “altri formaggi freschi”, ovvero sui freschi diversi dalla mozzarella, riguarda due sotto-voci doganali: la 0406 1050 e la 0406 1080. Tra le due, il discriminante è dato dal peso della materia grassa: inferiore o uguale al 40% nel primo caso; superiore al 40% nel secondo caso. Questo mese analizziamo i prodotti che ricadono nella sotto-voce 0406 1050, che include quasi tutti i formaggi freschi diversi dalla mozzarella, con l’eccezione del mascarpone. Occorre specificare che, insieme ai formaggi, in questo codice doganale sono compresi altri latticini, quali le ricotte,
nonché, in alcuni Paesi europei, una parte dei semilavorati (es. cagliate), esportati per subire ulteriori trasformazioni. Il primo esportatore di questi formaggi è la Germania, con oltre 330 mila tonnellate vendute all’estero nel 2021 per un giro d’affari di quasi 810 milioni. A notevole distanza, si collocano Francia e Danimarca, rispettivamente con 157 mila e 117 mila tonnellate. Seguono la Polonia e l’Italia, con il nostro Paese che, pur non esportando enormi volumi, riesce a valorizzare al meglio anche questa categoria di prodotti, generando un
fatturato di ben 237 milioni di euro. Si riscontrano forti differenze tra il dato in valore e quello in volume anche per gli esportatori più piccoli. A fronte, infatti, di volumi molto simili tra Spagna, Austria, Lituania, Belgio e Paesi Bassi, il Paese iberico supera, insieme alla Lituania, la soglia dei 100 milioni di
GLI ESPORTATORI
AMBROSI SPA Produzione, stagionatura e confezionamento Dop Italiane. Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Provolone, Pecorino Romano, Taleggio, Asiago, Paste filate, Mascarpone, Ricotta. Via Ottorino Ambrosi,1 25014 Castenedolo (BS) Tel. 030/2134811- Fax 030/2733121 info.export@ambrosi.it - www.ambrosi.it
BERTOZZI SPA
Strada Roma, 1/A 43044 Collecchio (PR) Tel. 0521/333911 - Fax 0521/333900 info.export@ambrosi.it - www.bertozzi.com
GENNARO AURICCHIO SPA
LATTERIA MONTELLO SPA
Provolone piccante, dolce, giovane, affumicato e stravecchio. Pecorino Romano, Gorgonzola, caciotte, pecorini freschi e stagionati, Mozzarella, Ricotte, Grana Padano, Parmigiano Reggiano,Taleggio.
Formaggi Freschi Nonno Nanni: Stracchino, Stracchino con fermento dello Yogurt e Probiotico, Squaquerello, Crescenza, Fresco Spalmabile, Robiola, Mozzarella, Burrata, Stracciatella, Ricotta, Primosale, Caprino di latte vaccino, Caprino e Robiola di capra, linea Senza Lattosio, Fresca Merenda, Formaggini, Fettine, Mascarpone.
Via Dante, 27 26100 Cremona Tel. 0372/403311 Fax 0372/403350 info@auricchio.it www.auricchio.it
Via Fante d’Italia, 26 31040 Giavera del Montello (TV) Tel. +39 0422 8833 Fax +39 0422 775090 info@nonnonanni.it www.nonnonanni.it
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23-6 mercati export MPLF.indd n 7 luglio interno 2022.indd 56 56
24/06/22 11:52 14:55 02/07/22
23-6 merc
040620
04064050
545 1.571 171 7 51 179 9 71 4.946 1.625 246 122 17 63 1.193 132 455 447 111 282 522 160 188 913 207 134 14.367
468 529 31 20 39 376 10 68 1.644 3.002 431 127 8 6 76 30 586 311 88 146 175 44 40 678 588 51 9.572
246 537 39 6 32 111 4 50 2.389 2.222 101 74 3 5 30 33 313 131 33 106 175 54 44 481 108 60 7.387
138 183 9 1 12 138 3 2 943 958 14 9 2 9 326 4 169 147 14 41 97 13 13 251 63 30 3.589
606 1.667 60 11 74 279 43 125 4.404 1.227 142 222 23 36 826 54 444 209 146 77 165 19 189 1.137 651 48 12.884
BRAZZALE SPA Burro delle Alpi, Burro Superiore Fratelli Brazzale, Gran Moravia, Verena, Asiago, Provolone dolce e piccante, Pasta filata, Grana Padano e Parmigiano Reggiano.
Via Pasubio, 2 36010 Zané (VI) Tel. 0445/313900 Fax 0445/313991 info@brazzale.com www.brazzale.com Stabilimento di via Giovanni XXIII, 2 36030 Monte di Malo (VI) Stabilimento di via Torrerossa, 30 35010 Campodoro (PD)
04069075 - 04069023 - 04069025 - 04069027 - 04069029 - 04069037 - 04069078 - 04069032 - 04069035 - 04069085 - 04069074 - 04069079 - 04069076 - 04069089
8 9 2
36 64 1
2 1 1
8 12 1 2 114 573 84 2 1 1 14 49 50 43 1 5 19 2 249 30 22 15 1.398
27 34 1 1 1 2 2 1 2 1 6 2 3 14 2 1 123
04069099
040630
106 80 15 1 3 21 3 8 629 376 10 7
23 106 4 1 4 14 2 12 178 282 9 5
20 10 17 1 5 14
11 132 1
3 13 19 129 54 8 5 29 2 10 75 39 7 1.652
2 4 7 87 89 2 26 17 11 6 31 20 5 947
51 83 45 7 16 136 15 13 172 361 102 18 7 12 10 66 202 63 10 76 134 12 75 234 17 25 1.962
FORGRANA CORRADINI SPA Parmigiano Reggiano, Grana Padano. Confezionamento. Produzione grattugiati freschi disidratati. Produzione shaker. Pecorino Romano,Taleggio, Gorgonzola, pecorini, provoloni, mozzarella.
Via 200 Biolche, 6 42016 Guastalla (RE) Tel. 0522/833818 Fax 0522/833426 forgrana@forgranacorradini.it www.forgranacorradini.it
2 139 169 1 7 1 6 24 12 1 10 4 13 34 11 1 502
PROVOLONE
TOTALI
04069063
FORMAGGI FUSI
04069069 04069018 04069021 04069050 04069039 9082-9084 04069081 04069092 9093 04069086 04069013 04064010 4090 04069015 04069017
FORMAGGI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE
ALTRI FORMAGGI MOLLI
ALTRI FORMAGGI DURI
ALTRI FORMAGGI SEMIDURI
ASIAGO, CACIOCAVALLO, MONTASIO E RAGUSANO
GRATTUGIATI
GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO 04069061
ALTRI FORMAGGI
AUSTRIA BELGIO BULGARIA CIPRO CROAZIA DANIMARCA ESTONIA FINLANDIA FRANCIA GERMANIA GRECIA IRLANDA LETTONIA LITUANIA LUSSEMBURGO MALTA PAESI BASSI POLONIA PORTOGALLO REP. CECA ROMANIA SLOVACCHIA SLOVENIA SPAGNA SVEZIA UNGHERIA TOTALE UE
0406 1030 - 04061050 - 04061080
PECORINO
CODICE DOGANALE
RICOTTA, MASCARPONE E ALTRI FORMAGGI FRESCHI
MOZZARELLA
(IN TONS)
GORGONZOLA
LE ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI NELLA UE (1 gennaio al 28 febbraio 2022)
04069073 04069001
5 74 1 1 3 12
3 3 90 16 2
49 67 2 12 6 5 15 60 17 20 511
1 65 278 13 6 1 3 7 29 41 4 10 4 6 361 2 4 931
32
33 1
1
296 6 14 383
2.295 5.045 396 56 252 1.329 91 354 15.741 11.123 1.156 600 61 139 2.498 458 2.557 1.551 431 796 1.644 332 896 4.262 1.750 395 56.208
IGOR SRL Produzione, stagionatura e confezionamento di Gorgonzola DOP a marchio: IGOR, GRAN RISERVA LEONARDI, QUATTROROSE SANTI, SI INVERNIZZI, PAL, CLIN, BALLARINI.
Strada Natale Leonardi 32 28062 CAMERI (NO) Tel: 0321.2001 Mail: info@igornovara.it www.igorgorgonzola.com
57 IL MONDO DEL LATTE 23-6 mercati export MPLF.indd 57
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CODICE DOGANALE
EUROPA UNIONE EUROPEA REGNO UNITO SVIZZERA C.S.I. ALTRI PAESI EUROPEI AFRICA NORD AMERICA CANADA USA CENTRO E SUD AMERICA BRASILE MESSICO ALTRI PAESI DEL CENTRO SUD ASIA GIAPPONE CINA INDIA HONG KONG SINGAPORE ALTRI PAESI ASIATICI OCEANIA AUSTRALIA NUOVA ZELANDA ALTRO TOTALE MONDO -TONNELLATE di cui extra Ue -MIGLIAIA DI EURO
04069061
04061030
04061050 04061080
16.379 12.884 2.247 955 94 199 41 118 24 94 16
16.741 14.367 1.410 621 206 137 45 458 36 422 42 13 1 28 2.170 427 865 7 27 34 810 152 124 28
11.320 9.572 1.061 498 51 138 109 2.635 577 2.058 250 32 130 88 1.175 402 18
19.608 5.241 83.333
15.943 6.371 174.944
16 995 531 51 3 22 6 382 69 61 8 17 17.635 4.751 92.511
16 28 711 452 441 11 2
040620
04064050
04069063
9.135 7.387 915 720 20 93 9 99 37 62 3
3.887 3.589 73 182 25 18 8 65 17 48 7 3 1 3 143 85 2
1.082 947 103 19 2 11 9 1.974 113 1.861 36 21 7 8 102 71 1
3 517 224 132 1 16 6 138 54 52 2 9.817 2.430 90.043
1 55 53 52 1 1 4.164 575 26.508
04069099
04069073
040630
838 502 21 120 25 170 31 130 7 123 9 1
997 931 31 30 2 3 4 115 56 59 15
566 511 2 20 16 17
1 1 28 50 48 2
2.227 1.963 114 22 92 36 114 294 52 242 154 11 10 133 725 57 125 35 21 1 486 62 58 4
3.253 2.306 34.757
3.576 1.613 25.876
04069069 04069021 04069039 04069081 04069086 04069013 04069015 04069017
ALTRI FORMAGGI
FORMAGGI FUSI
PROVOLONE
ALTRI FORMAGGI
ALTRI FORMAGGI DURI
PECORINO
GORGONZOLA
GRATTUGIATI
GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO
RICOTTA, MASCARPONE E ALTRI FORMAGGI FRESCHI
(IN TONS - DATI PROVVISORI ISTAT)
MOZZARELLA
LE ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI NEL MONDO dal 1 gennaio al 28 febbraio 2022
MERCATI
04064010 04064090
33 33 3
8 173 36
2 13 51 5 1
8 10 119 17 16 1 2
3 5 37 66 64 2 1
29
1.200 698 8.338
1.249 318 7.687
657 146 2.435
3 54
25 0 1
3.631
GLI ESPORTATORI
CIRESA SRL
CASEIFICIO DEFENDI LUIGI SRL BERNERI SPA
Taleggio, Gorgonzola, Bufaletto, Mozzarella, Baffalo Blu, F. Bio.
Via Vittorio Emanuele, 62 23815 Introbio (LC) Valsassina Tel. 0341/980540 Fax 0341/981294 ciresa@ciresa.it www.ciresa.it
Via delle Industrie, 6 24040 Lallio (BG) Tel. 035/200991 Fax 035/201190 berneri@berneri.it www.berneri.it
GELMINI CARLO SRL
MARIO COSTA SPA
F.LLI PINNA AZIENDA CASEARIA SPA
Via Papa Giovanni XXIII, 15 20080 Besate (MI) Tel. 02/90.50.92.4 Fax 02/90.09.80.30 info@caseificio-gelmini.it www.caseificio-gelmini.it
Via dell’Industria, 26 Località Orfengo 28060 Casalino (NO) Tel. 0321/877566 Fax 0321/877578 info@mariocosta.it www.mariocostagorgonzola.it
Via F.lli Chighine, 9 07047 Thiesi (SS) Tel. 079/886009 Fax 079/886 724 info@pinnaspa.it www.fratellipinna.com
24043 Caravaggio (BG) tel. 0363/301022 info@caseificiodefendi.it www.caseificiodefendi.it
58 IL MONDO DEL LATTE
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01/07/22 11:52 08:15 02/07/22
23-6 merc
PA
7/22 08:15
519 460 45 6 1 7
623 618 3 1
8
3 1 2 2
8 0 0 15 13
1
2 6 1
515 410 61 42 1 1 2 48 4 44 0
17 2
737 618 10 106 3 34 4
TOTALI
FORMAGGI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE
FONTINA FONTAL
ASIAGO, CACIOCAVALLO, MONTASIO, RAGUSANO
ITALICO TALEGGIO
ALTRI FORMAGGI MOLLI
ALTRI FORMAGGI SEMIDURI
CACIOTTE, SCAMORZE E FORMAGGI SEMIDURI
CRESCENZA, ROBIOLA E SIMILI
ALTRI FORMAGGI ERBORINATI
04064010 04069092 04069089 04069023 04069025 04064090 04069093 04069074 04069029 04069037 04069078 04069032 04069035 04069085
04069018 04069079 04069075 04069076 04069001 04069050 04069082 04069084
76 60 2 14
11
182 123 1 53 2 3
24 1 23 1
77 13 64 3
42 1 41 3
1
2 1 3
3 3
634 575 24 26 6 3
348 308 15 14
13
4 6
13 6
6 174 164
6 11 2
3 1
390 383 5 1 1 0 0
0
1 1
1 2 0
4 2 2
15 3 2 1
10 0
9 5 4 1
2 11 11
2 13 13
2 1 1
0
542 82 3.631
636 18 4.846
585 175 5.123
955 337 5.284
669 94 6.107
387 79 2.652
278 155 2.050
125 65 1.016
390 7 998
67.196 56.208 6.143 3.450 546 849 365 6.140 939 5.201 556 81 154 321 6.337 2.020 1.197 46 145 92 2.837 1.010 949 61 24 81.669 25.461 578.139
euro, potendo contare su prezzi all’export piuttosto elevati in confronto alla media: 3,3 euro/kg (e 3,6 euro/kg per la Lituania). Rispetto al 2019, comunque, la crescita è stata generalizzata, quantomeno nell’ambito degli scambi intra-Ue. In particolare, l’export di freschi destinati al Mercato Comune si è sviluppato con tassi a due cifre in Belgio, Paesi Bassi, Italia e Polonia. Mentre aumentava i volumi (+19,8%), l’Italia è riuscita anche a incrementare, ad un ritmo più intenso, il fatturato (+27,6%): in altre parole, i consumatori Ue sono disposti a riconoscere al prodotto italiano, anche in termini di prezzo, il suo valore aggiunto. L’Italia ha fatto ancor meglio sui mercati extraUe (+24,9% in volume e +40,8% in valore), dove invece il prodotto tedesco ha sperimentato un calo significativo (-10%), mentre l’export di quello francese si è contratto di oltre il 40 per cento.
PARMAREGGIO SPA Produzione, stagionatura e confezionamento Dop Italiane: Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Asiago, Piave, Montasio e Monte Veronese.
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MERCATI LE ESPORTAZIONI IN VOLUMI EXPORT 2021 (TONNELLATE)
QUOTA EXPORT UE
VAR. % 2021/2019
QUOTA EXPORT EXTRA-UE
VAR. % 2021/2019
GERMANIA
330.899
85,4%
+7,5%
14,6%
-9,9%
FRANCIA
156.809
80,1%
+5,6%
19,9%
-41,4%
DANIMARCA
117.393
71,1%
+7,3%
28,9%
+30,1%
POLONIA
78.372
83,1%
+13,4%
16,9%
+60,8%
ITALIA
60.328
74,8%
+19,8%
25,2%
+24,9%
SPAGNA
31.974
96,6%
+5,1%
3,4%
-41,7%
AUSTRIA
30.054
98,7%
+2,4%
1,3%
+32,9%
LITUANIA
29.229
95,1%
+4,1%
4,9%
+7,4%
BELGIO
25.137
63,1%
+73,2%
36,9%
+683,5%
PAESI BASSI
24.874
95,8%
+72,4%
4,2%
-1,7%
EXPORT 2021 (MLN DI EURO)
QUOTA EXPORT UE
VAR. % 2021/2019
QUOTA EXPORT EXTRA-UE
VAR. % 2021/2019
GERMANIA
809,1
84,9%
+11,0%
15,1%
-3,3%
FRANCIA
334,3
75,9%
+6,2%
24,1%
-15,8%
DANIMARCA
306,7
66,5%
+2,7%
33,5%
+29,9%
LE ESPORTAZIONI A VALORE
POLONIA
168,2
77,7%
+9,5%
22,3%
+65,2%
ITALIA
236,9
70,2%
+27,6%
+29,8%
+40,8%
SPAGNA
106,6
95,2%
-5,3%
4,8%
-47,9%
AUSTRIA
85,3
98,5%
+6,8%
1,5%
+34,3%
LITUANIA
104,4
94,4%
+10,8%
5,6%
+4,1%
BELGIO
79,3
68,6%
+43,5%
31,4%
+379,3%
PAESI BASSI
91,2
93,8%
+63,2%
6,2%
+15,3%
I PREZZI ALL’EXPORT (euro/Kg, 2021) Germania Francia Danimarca Polonia ITALIA Spagna Austria Lituania Belgio Paesi Bassi
Sui risultati negativi di Germania e Francia hanno pesato i crolli avuti in Uk, mercato dove invece l’Italia è riuscita a contenere le perdite. Per la vicinanza geografica e il recente passato all’interno del Mercato Comune, il Regno Unito incide molto sulla determinazione delle quote
di export assorbite dai mercati extra-Eu. Uk o no, in questo segmento alcuni Paesi hanno comunque forti capacità di proiezione fuori dall’Ue in cerca di nuovi mercati. È il caso di Italia e Danimarca che, non a caso, detengono le quote maggiori di export realizzato extra-Ue, pari al 25,2% e al
2,4 2,1 2,6 2,1 3,9 3,3 2,8 3,6 3,2 3,7
28,9% rispettivamente. Nel prossimo numero affronteremo l’altra componente, anch’essa rilevante, degli “altri freschi”: la sotto-voce 0406 1080 che, per quanto riguarda l’Italia, è costituita in larga misura da un formaggio importante come il mascarpone.
60 IL MONDO DEL LATTE
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MERCATI
ESPORTAZIONI ITALIANE
DI LATTE
DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2022 (IN TONS - DATI PROVVISORI ISTAT)
TARIFFA DOGANALE
LATTE IN CONFEZIONI
LATTE SFUSO IN CISTERNA
0401 1010 2011 2091
0401 1090 2019 2099
7 1 2
579 1
PAESI AUSTRIA BELGIO BULGARIA CIPRO CROAZIA DANIMARCA ESTONIA FINLANDIA FRANCIA GERMANIA GRECIA IRLANDA LETTONIA LITUANIA LUSSEMBURGO MALTA PAESI BASSI POLONIA PORTOGALLO REP. CECA ROMANIA SLOVACCHIA SLOVENIA SPAGNA SVEZIA UNGHERIA TOTALE UE
TOTALE PAESI TERZI di cui: ALBANIA LIBIA CINA HONG KONG EMIRATI ARABI TOTALE GENERALE - TONNELLATE - MIGLIAIA DI EURO
1 2 25 10 62
7 3.428 1.635
8 2 756
13 6
2 103
2
512 2 2 5 1.416
5.758
4.144
233
761 1.856 211 65 270
7 25 63 2
5.560 4.146
5.991 3.213
1
62 IL MONDO DEL LATTE
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ee Cinque StellCremamore
Cinque Stelle picc
ante
gorgonzola e mascarpone Dolce Stella gorgonzola Bio
Tre Stelle e Stella Argento
MERCATI
BORSA PREZZI ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONI DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI ITALIANI
2021 MAGGIO MEDIA
VAR.
2,29 3,89 4,04 2,09 8,53 7,14 5,98 12,50 11,70 10,34 5,75 6,75 5,15 4,75 5,60 5,83 6,12
131,00% 78,41% 75,50% 143,54% 6,21% 16,11% 16,05% 1,68% 1,79% 2,32% 9,39% 8,00% 10,49% 12,42% 10,54% 11,84% 11,27%
5,26 6,91 7,06 5,06 9,64 8,84 7,49 12,73 11,93 10,60 6,40 7,40 5,80 5,45 6,30 6,63 6,93
2,23 3,83 3,98 2,03 8,52 7,08 5,98 12,50 11,70 10,22 5,75 6,75 5,15 4,75 5,60 5,83 6,12
136,05% 80,42% 77,39% 149,26% 13,15% 24,86% 25,25% 1,84% 1,97% 3,72% 11,30% 9,63% 12,62% 14,74% 12,50% 13,72% 13,24%
514,50
321,33
60,12%
538,00
341,69
57,45%
13,410 12,630 11,890 11,005
12,750 12,025 11,300 10,650
5,18% 5,03% 5,22% 3,33%
13,500 12,700 11,975 11,15
12,750 12,025 11,300 10,650
5,88% 5,61% 5,97% 4,69%
2021 APRILE MEDIA
BURRO DI CREMA DI LATTE SOTTOPOSTA A CENTRIFUGAZIONE REG. (CE) N. 1234/2007 BURRO DI CENTRIFUGA ZANGOLATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA, PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI) GRANA PADANO STAGIONATURA 16 MESI E OLTRE GRANA PADANO STAGIONATURA 9 MESI GRANA PADANO CON BOLLO PROVVISORIO 60-90 GG. FUORI SALE PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 24 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 18 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 12 MESI E OLTRE GORGONZOLA MATURO DOLCE GORGONZOLA MATURO PICCANTE ITALICO MATURO TALEGGIO FRESCO FUORI SALE TALEGGIO MATURO PROVOLONE VALPADANA STAGIONATURA FINO A 3 MESI PROVOLONE VALPADANA STAGIONATURA OLTRE 3 MESI
5,29 6,94 7,09 5,09 9,06 8,29 6,94 12,71 11,91 10,58 6,29 7,29 5,69 5,34 6,19 6,52 6,81
LATTE SPOT ITA (€/1000 Kg) PARMIGIANO REGGIANO (BORSA DI RIFERIMENTO COMPRENSORIALE DI PARMA) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA >30 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA >24 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA >18 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA >15 MESI
MILANO (€/Kg) BURRO PASTORIZZATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA, PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI)
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NQ: NON QUOTATO
VAR.
2022 MAGGIO MEDIA
2022 APRILE MEDIA
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MERCATI CALI DIFFUSI NELLE CONSEGNE DI LATTE UE. ANCHE L’ITALIA IN FRENATA
C
ontinua la frenata delle consegne di latte bovino Ue. Dopo aver chiuso il 2021 con un -0,3%, il primo trimestre di quest’anno ha segnato una nuova diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0,4%), attestando le consegne europee a 35,5 milioni di tonnellate circa. Cali o stagnazioni interessano molti dei maggiori produttori europei. L’Olanda ha registrato -2,3%, mentre Germania e Francia rispettivamente -1,4% e -1,2 per cento. Anche la Spagna ha mostrato una piccola variazione negativa (-0,6 per cento). In percentuale, le contrazioni più importanti si sono avute nei Paesi dell’Est: Romania, Croazia e Bulgaria. Ma nella stessa Europa Orientale vanno collocati anche molti dei
Paesi più dinamici. In particolare, la Polonia è cresciuta del 3% e la Repubblica Ceca del 2,5 per cento. È opportuno, poi, evidenziare il trend di forte crescita nelle repubbliche baltiche, a cominciare dalla Lituania (+6,4 per cento). Anche Austria e Belgio si posizionano in territorio positivo (rispettivamente +4,7% e +1,0 per cento). L’Italia, dal canto suo, ha chiuso il primo trimestre in leggera contrazione (-0,2%), con consegne che hanno superato i 3,3 milioni di tonnellate. Si badi bene: siamo comunque su livelli superiori a quelli “storici”, ante fine quote latte. Con buona probabilità, le ragioni della prudenza produttiva sono da ricercare nelle tensioni internazionali di prezzo e nelle
incertezze nei consumi interni. Uno sguardo più di dettaglio rivela come due delle regioni maggiori produttrici, Lombardia e Piemonte, abbiano in realtà incrementato le consegne (rispettivamente +2,8% e +2,3 per cento). Anche altri grandi produttori, come Veneto ed EmiliaRomagna, hanno mantenuto i livelli dell’anno scorso. A trainare verso il basso le consegne nazionali, quindi, sono il Centro-Sud e le isole, dove risaltano in negativo i dati di Puglia (-4,2%), Lazio (-4,4%), Sardegna (-4,6%) e Campania (-7,4 per cento). Il fanalino di coda spetta alla provincia di Bolzano, che registra un calo di oltre il 30%, ma contrazioni di rilievo hanno interessato anche altre aree del Nord-Est, ovvero il Friuli-Venezia-Giulia (-3,1 per cento).
LE CONSEGNE DI LATTE BOVINO IN UE (GENNAIO-MARZO 2022 VS 2021) LITUANIA AUSTRIA LETTONIA ESTONIA POLONIA REP. CECA BELGIO DANIMARCA UNGHERIA SLOVACCHIA SLOVENIA ITALIA UNIONE EUROPEA SPAGNA IRLANDA SVEZIA PORTOGALLO FRANCIA GERMANIA FINLANDIA CIPRO GRECIA PAESI BASSI ROMANIA CROAZIA BULGARIA MALTA
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23-6 merc
LE CONSEGNE DI LATTE BOVINO IN ITALIA (GENNAIO-MARZO 2022 VS 2021) LOMBARDIA PIEMONTE LIGURIA CALABRIA VENETO TOTALE EMILIA-ROMAGNA VALLE D’AOSTA BASILICATA SICILIA TRENTO UMBRIA TOSCANA FRIULI-VENEZIA GIULIA PUGLIA LAZIO SARDEGNA MARCHE CAMPANIA MOLISE ABRUZZO
L’ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONI DI ALCUNI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI Nelle ultime settimane, le quotazioni delle commodity sembrano più stabili. In calo il siero in polvere.
BURRO
800 700
€/100 KG
600 500 400 300 200 0
150
350
125 €/100 KG
€/100 KG
15
300
20
25 30 SETTIMANE
35
40
45
50
40
45
50
SIERO IN POLVERE
175
400
100
250
75
200
50
150
25
100
10
Fonte: Mmo – Reg. Ue n. 2017/1185
LATTE SCREMATO IN POLVERE
450
5
0 0
5
10
15
20
25 SETTIMANE
30
35
40
45
50
0
5
10
15
20
25
30
35
SETTIMANE
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MERCATI
GORGONZOLA A TUTTO GAS
C
osì come ha fatto parte del primo elenco dei prodotti tutelati dalla Convenzione di Stresa, il Gorgonzola è immediatamente entrato nell’albo delle Dop europee, 26 anni fa. Lo hanno ricordato all’assemblea annuale del Consorzio, tenuta a Milano nel maggio scorso. I numeri fanno pensare, perché con 63mila tonnellate prodotte, equivalenti a 5,3 milioni di forme, il Gorgonzola è il terzo formaggio Dop del Paese, dopo Parmigiano Reggiano e Grana Padano. L’incremento della produzione (+3,9% in termini di tonnellate) è andato prevalentemente
a sostenere le vendite estere, cresciute del +5% e portate a 24.665 tonnellate. Gran parte del prodotto (85%) ha come destinazione mercati Ue.
I PRIMI 20 MERCATI ESTERI DEL GORGONZOLA POSIZIONE
QUOTA ERBORINATI ITALIANI SU IMPORT TOTALE ERBORINATI DEL PAESE* ANNO 2021
ANNO 2020
1°
46,2%
43,2%
1°
80,6%
80,0%
2°
25,2%
23,9%
2°
23,2%
23,5%
2°
32,3%
28,4%
1°
34,1%
35,3%
1°
45,9%
42,8%
1°
33,3%
30,9%
1°
46,8%
42,9%
2°
41,9%
13,7%
3°
12,3%
11,0%
3°
18,9%
23,6%
4°
12,5%
13,2%
1°
70,9%
71,1%
4°
16,1%
19,7%
4°
10,7%
9,6%
2°
17,1%
18,6%
1°
57,0%
54,6%
1°
65,3%
58,3%
5°
5,7%
7,2%
UE
GERMANIA FRANCIA SPAGNA PAESI BASSI BELGIO POLONIA AUSTRIA DANIMARCA ROMANIA LUSSEMBURGO SVEZIA REPUBBLICA CECA UNGHERIA EXTRA-UE
SVIZZERA REGNO UNITO STATI UNITI AUSTRALIA GIAPPONE COREA DEL SUD UCRAINA
*Il Gorgonzola rappresenta quasi il 90% dell’export nazionale di erborinati.
In quasi tutti, il Gorgonzola risulta il primo o il secondo erborinato estero per quantità acquistate. Nel 2021, le maggiori soddisfazioni sono venute dal Belgio (+32 per
cento), Romania (+21,9%), Svezia (+11,8%), Spagna (+11,1%) e Francia (+10,1 per cento). Il -5% registrato dalle vendite extra Ue è dipeso dalle performance di Regno Unito (in frenata per la Brexit), Giappone e Svizzera. Hanno performato molto bene, invece, due mercati chiave per il re degli erborinati: Stati Uniti e Canada hanno messo a segno rispettivamente +27,5% e +36,2 per cento. Come sta andando il nuovo anno? Relativamente alla produzione, il 2022 sembra caratterizzato da una certa prudenza. I costi elevati di materie prime e semilavorati e le incertezze della domanda interna influenzano il -4,4% rilevato tra gennaio e maggio, con l’ultimo mese che ha mostrato, però, un’importante ripresa (+7,3 per cento). I segnali che arrivano dall’estero, dal canto loro, continuano a essere positivi. Gli ultimi dati disponibili ci parlano infatti di un +12% sul mercato Ue, trainato da Francia, Spagna, Svezia e Romania. Il Nordamerica conferma performance positive, con il Canada che cresce del 45,8 per cento. Lo stesso può dirsi per i mercati asiatici (Cina +162%, Corea +100 per cento). Messaggi di ripresa, infine, arrivano anche dal Regno Unito.
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IGIENE & SICUREZZA
L’IZS DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIAROMAGNA HA COMPIUTO CENTO ANNI di Ettore Soria
L’
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna “Bruno Ubertini” è ormai centenario, ma la sua vitalità ed efficienza non dimostrano età, anzi si trasformano in una preziosa esperienza di cui beneficia l’intero territorio nazionale. L’anniversario è stato celebrato il 13 maggio scorso con un evento che si è tenuto a Brescia presso l’Auditorium Santa Giulia, in collaborazione con la Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche. Un’occasione per dimostrare un impegno attivo da molti anni e da sempre destinato a un’opera fondamentale in favore della salute pubblica e delle attività produttive nel settore agroalimentare e per uno sviluppo socio-economico del sistema Italia. Da cento anni, l’Istituto affronta tanto le sfide ordinarie della sanità pubblica e della sicurezza alimentare, quanto quelle straordinarie, tra le quali l’azione condotta in occasione della diffusione a livello mondiale di patogeni nuovi, legata a cambiamenti climatici e a mutate abitudini culturali e sociali. Per le aziende del settore lattiero-caseario, l’IZS è sempre un punto di riferimento per affrontare qualsiasi non conformità microbiologica non solo sotto il profilo scientifico, ma anche gestionale. Il denso programma dei convegni ha visto intervenire numerose figure istituzionali, associative e tecniche: per Regione Lombardia, in video collegamento, hanno parlato la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti e
l’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi, Fabio Rolfi. Dall’Emilia Romagna è intervenuto Giuseppe Diegoli della direzione generale Cura della persona, salute e welfare. La giornata ha visto inoltre intervenire il direttore generale di Izsler Piero Frazzi, con una relazione legata al piano di sviluppo programmatico:
«Cento anni rappresentano per Izsler un traguardo molto importante e testimoniano soprattutto la continuità di un impegno che da sempre ci vede protagonisti sul territorio nell’ambito della sanità pubblica. La giornata di oggi è un’occasione per ricordare i valori che ci hanno guidati in questi cento anni di storia, ma ci pone soprattutto dinanzi a
Un dettaglio della speciale mostra-museo allestita per l’occasione
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23-6 Ig&S
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nuove importanti sfide a livello globale, come la sicurezza alimentare e la diffusione di nuovi agenti patogeni. È quindi intervenuto Costantino Vitali, presidente della Fondazione iniziative zooprofilattiche e zootecniche, che ha sottolineato come la ricerca scientifica abbia un ruolo determinante per il rafforzamento della sanità pubblica e la prevenzione di situazioni come quella che ci siamo trovati ad affrontare in questi anni di pandemia. Nel corso della giornata, si è svolto un importante evento divulgativo dal titolo: “One Health: la nuova frontiera della sanità pubblica” che ha proposto diversi interventi di esperti del settore. A seguire, i presenti hanno potuto visitare la speciale mostra-museo allestita, che ha voluto raccogliere e testimoniare attraverso attrezzature e immagini del
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passato il percorso scientifico e culturale di Izsler nella sanità pubblica veterinaria. A conclusione della
celebrazione dei 100 anni si è aggiunta un’animata tavola rotonda di confronto sul tema “Izsler tra passato e futuro”.
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NORMATIVE_L’ESPERTO RISPONDE
?
a cura di Leonardo Graverini
NELLA PREPARAZIONE DI UN PRODOTTO ALIMENTARE UTILIZZIAMO LATTE SCONGELATO. CHIEDIAMO SE È OBBLIGATORIO INDICARE NELL'ELENCO INGREDIENTI IL TRATTAMENTO DI CONGELAMENTO E SCONGELAMENTO CUI È STATO SOTTOPOSTO IL LATTE E, “LATTE SCONGELATO”
La materia è disciplinata dal Reg. (UE) n. 1169/2011, il cui All. VI, Parte A, punto 2 dispone letteralmente quanto segue: “Nel caso di alimenti che sono stati congelati prima della vendita e sono venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione «decongelato». Tale obbligo non si applica: a) agli ingredienti presenti nel prodotto finale; b) agli alimenti per i quali il congelamento costituisce
NELLA PRESENTAZIONE DI UN FORMAGGIO È POSSIBILE DESIGNARE
Nel nostro ordinamento nazionale non esiste una definizione di “formaggio fresco”. Il significato e l’utilizzo di questa espressione vanno dunque stabiliti sulla base del linguaggio tecnico-scientifico proprio del settore lattierocaseario. In tale ambito, sono generalmente considerati “freschi” quei formaggi che non sono sottoposti a stagionatura e che vanno consumati entro pochi giorni dalla produzione. Anche in termini più generali, guardando all’intero settore dei prodotti alimentari (si pensi, per esempio, alla pasta, al pane, al latte, alla frutta, al pesce, alla carne, alle uova, ecc.), il concetto di “fresco” qualifica normalmente quei prodotti che sono o debbono essere consumati entro breve termine rispetto al momento della produzione. L’aspettativa del consumatore, quando acquista un prodotto presentato come “fresco”, è che tale prodotto sia stato dunque fabbricato da poco tempo, il che comporta in genere una breve durabilità. Relativamente all’uso dell’appellativo “fresco” occorre considerare i seguenti aspetti di carattere generale: l’utilizzo di tale aggettivazione non è disciplinato da alcuna normativa specifica (salvo in alcuni casi sporadici, come quello del latte alimentare); la normativa in tema di etichettatura deve essere interpretata alla luce degli obiettivi e dei principi del Reg. (UE) n. 1169/2011, in particolare gli art. 7 e 36, i quali stabiliscono - sostanzialmente - che la presentazione e l’etichettatura dei prodotti alimentari e relative modalità di realizzazione sono destinate ad assicurare la corretta e trasparente informazione del consumatore; l’uso della qualificazione “fresco” rientra spesso
una fase tecnologicamente necessaria del processo di produzione; c) agli alimenti sui quali lo scongelamento non produce effetti negativi in termini di sicurezza o qualità. Le disposizioni del presente punto si applicano fatto salvo il punto 1”. Il punto 1 appena menzionato dispone che “La denominazione dell’alimento comprende o è accompagnata da un’indicazione dello stato fisico nel quale si trova il prodotto o dello specifico trattamento che esso ha subito (ad esempio «in polvere», «ricongelato», «liofilizzato», «surgelato», «concentrato», «affumicato»), nel caso in cui l’omissione di tale informazione potesse indurre in errore l’acquirente”.
nel campo delle affermazioni promozionali e va dunque solitamente valutato alla luce delle norme che disciplinano la parte volontaria (cioè pubblicitaria) dell’etichetta, tra le quali, in particolare, oltre al richiamato art. 36 del Reg. (UE) n. 1169/2011, le norme specifiche in materia pubblicitaria, quali il Codice di autodisciplina e il Codice del consumo. Dal che dipende, peraltro, che spetta all’operatore l’onere di provare il significato con cui una certa affermazione è stata usata, che essa non si presta ad essere fraintesa e che il messaggio da essa veicolato è legittimo (onesto, veritiero e corretto e non falso, né ambiguo, né fuorviante), nonché verificabile e documentabile. È dunque necessario domandarsi, in primis, qual è il significato dell’informazione che mediante l’uso dell’appellativo in questione, abbinato alla qualificazione di “congelato” si trasmette al consumatore nel caso di specie. A nostro modo di vedere, l’eventuale aggettivazione “fresco” dovrebbe essere usata in modo tale che al consumatore sia chiaro che il riferimento non è alla durabilità del prodotto, ma corrisponde a una precisa indicazione di tipo descrittivo in ordine alla mera appartenenza del prodotto a una categoria di formaggi specificamente caratterizzata e connotata dall’assenza di stagionatura, quali ad esempio i “formaggi freschi a pasta filata”. Da questo punto di vista, una dicitura del tipo “formaggio fresco a pasta filata congelato” potrebbe costituire una valida denominazione di vendita, dove “formaggio fresco a pasta filata” sta ad indicare la denominazione di vendita (e quindi la tipologia) del formaggio a norma dell’art. 17 del Reg. (UE) n. 1169/2011 e “congelato” rappresenta l’indicazione obbligatoria che deve accompagnare la denominazione di vendita per informare il consumatore sullo stato fisico del prodotto o sul trattamento che esso ha subito ai sensi dell’All. VI.A.1 del medesimo Reg. (UE) n. 1169/2011.
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