IL MONDO DEL
L AT T E N. 6
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IL LATTE NEL MONDO MENSILE
A CIBUS, GRANDI NUMERI E TANTA INNOVAZIONE IL TREND DEI FORMAGGI FRESCHI IN GDO
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LA CRESCITA DEL MERCATO MONDIALE DEI GRATTUGIATI
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Proteine: il giusto mezzo
na buona notizia per tante imprese del nostro settore. Come si ricorderà, l’arcinoto articolo 62 - normativa nazionale che L’OPINIONE ha anticipato quanto successivamente regolamentato anche a livello Revisione del sistema delle Ig europeo in materia di pratiche commerciali - aveva previsto che in porto a fine 2023 tutti i prodotti con shelf life inferiore a 60 giorni e tutti i tipi di latte di Paolo De Castro alimentare dovessero essere pagati entro e non oltre 30 giorni dalla fatturazione. ATTUALITÀ IL MONDO DEL La ratio della norma nazionale era banale nella Il racconto di Cibus sua semplicità: chi produce partendo da materie N. 6 2022: ritorno prime fresche pagate a 30 giorni e vende i ai grandi numeri propri prodotti nel giro di pochi giorni dalla loro Eda: obiettivi climatici, lavorazione ha il sacrosanto diritto di vedersi l’impegno della filiera riconoscere condizioni di pagamento analoghe a europea del latte quelle che a sua volta ha riconosciuto ai propri News Eda flash fornitori. Fil: 1 giugno, Giornata Ebbene, la direttiva europea in materia Mondiale del Latte di pratiche sleali, per ragioni davvero Ue: in rilancio l’agenda incomprensibili, non ha seguito questa logica commerciale lineare e con il suo recepimento i tempi di News pagamento di molti prodotti lattiero-caseari erano stati modificati. Con la conseguenza che alcuni tipi di latte ECONOMIA e i prodotti freschi con scadenza compresa tra 30 e 60 giorni Agroalimentare: puntare sull’export extra-Ue potevano essere tranquillamente pagati 60 giorni dopo la fornitura. Un anno di controcifra per i formaggi freschi Un’anomalia che doveva essere corretta! Con un emendamento proposto da Assolatte, accolto dal senatore MERCATI Mino Taricco, grazie all’interessamento di Paolo De Castro e del Formaggi grattugiati: le performance ministro Stefano Patuanelli, nella legge di conversione del decreto dei principali Paesi esportatori legge Emergenza Ucraina sono stati ripristinati i tempi di pagamento Esportazioni italiane di latte previsti dall’articolo 62. Con buona pace di chi si era precipitato a Borsa prezzi fissare regole severissime e penalizzanti per le nostre imprese, che Dop: tensioni sulle quotazioni all’ingrosso vivono momenti molto difficili a causa dei costi e del mercato. È una modifica rilevante, che era molto attesa e che va a ripristinare NORMATIVE tempi di pagamento equi per tutti i prodotti lattiero-caseari. L’esperto risponde
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Direttore responsabile: Adriano Hribal Coordinamento editoriale: Manuela Soressi Progetto grafico e impaginazione: Tina Liati Immagini: Fotolia Stampa: Miligraf srl s- Formello (RM) Poste Italiane SPA - Spedizione in abbonamento postale 70% Roma – aut mp-at/c/rm
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AMARCORD
PROTEINE: IL GIUSTO MEZZO NEL 1974 QUELLE DI ORIGINE ANIMALE ERANO INSUFFICIENTI AL NOSTRO FABBISOGNO. LE ATTUALI LINEE GUIDA CONFERMANO CHE PER UNA SANA ALIMENTAZIONE NON DEVONO MAI MANCARE, INSIEME A QUELLE VEGETALI
S
ul Notiziario dietetico de Il Mondo del Latte del gennaio 1974 leggiamo che “Le indagini che l’Istituto Nazionale della Nutrizione ha eseguito in molte zone del Paese, dimostrano profonde differenze di consumi nelle diverse classi sociali in cui si può ripartire la popolazione italiana. Da esse risulta che ogni italiano copre sempre i suoi fabbisogni energetici. Non altrettanto, tuttavia, può dirsi particolarmente nei riguardi delle proteine ad alto valore nutritivo. In molte categorie della nostra popolazione sono ancora insufficienti i consumi di cibi di origine animale, carni, pesci, uova e latte, che sono appunto quelli che contengono tali proteine pregiate e quindi in esse i fabbisogni protidici non possono ritenersi soddisfatti”. L’articolo illustra poi il concetto di “valore biologico delle proteine” spiegando che “sono questi composti azotati che rappresentano i costituenti più importanti dell’organismo, e particolarmente del protoplasma cellulare, ed hanno inoltre molteplici funzioni che si riconducono al rifornimento negli aminoacidi per la sintesi di ormoni proteici, di enzimi, di anticorpi e soprattutto di nuove proteine necessarie per il ricambio di quelle dei tessuti” e prosegue chiarendo che – come ormai oggi molti sanno – “le proteine stesse sono… costituite da lunghe catene di composti più semplici, gli aminoacidi” e che “gli organismi animali, per la sintesi delle proprie proteine, debbono introdurli (gli aminoacidi, ndr.) dall’esterno, contenuti in altre proteine, che sono appunto quelle degli alimenti. L’organismo
umano ha determinati poteri di convertire un aminoacido in un altro, ma tali poteri sono limitati, in quanto non è in grado di produrne un certo numero che debbono necessariamente essergli forniti dall’esterno: sono questi i cosiddetti aminoacidi essenziali”. L’autore spiega poi che “le proteine di origine animale che si trovano nella carne, nel pesce, nell’uovo, nel latte e derivati, contengono questi aminoacidi essenziali in proporzioni equilibrate, particolarmente adatte alla loro utilizzazione, mentre nelle proteine vegetali qualche aminoacido è scarso o mancante, per cui il loro valore nutritivo risulta speso limitato”, ma soprattutto chiarisce che “con questo non si vuole dire che le proteine vegetali non debbano entrare nelle diete; anzi, scegliendo oculatamente alcuni tipi di prodotti che le contengono, si possono trovare delle combinazioni che a motivo della diversa composizione di aminoacidi sono complementari tra loro, risultando così un aumento del loro valore nutritivo. Valga come esempio la unione di prodotti a base di cereali, come le paste alimentari con le leguminose”. Concetti noti e stranoti, dirà qualcuno. Temi scientificamente fondati e ancora validi, diciamo noi. Solo un paio di mesi fa, infatti, l’Autorità europea per la Sicurezza alimentare ha, ribadito molti di questi concetti nel proprio parere “Scientific advice related to nutrient profiling for the development of harmonised mandatory front-ofpack nutrition labelling and the setting of nutrient profiles for
restricting nutrition and health claims on foods” (Efsa Journal 2022;20(4):7259). Negli anni, la disponibilità di alimenti di origine animale e gli stili di vita sono certamente cambiati. Rispetto al 1974 c’è dunque differenza nei consumi della popolazione. Secondo gli studi analizzati dall’Efsa, infatti, le attuali assunzioni medie di proteine della popolazione europea, inclusa quella anziana, sarebbero addirittura superiori alle raccomandazioni nutrizionali. Però, così come riportato dalle attuali Linee guida per una sana alimentazione, ricordiamo che una dieta giusta deve essere varia e bilanciata e che “per una alimentazione ottimale, … il fabbisogno dovrebbe essere ricoperto da proteine animali e vegetali”. Estremismi che vorrebbero eliminare totalmente gli alimenti di origine animale dalla tavola appaiono davvero insensati.
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Ottimizzare i processi e raggiungere l’eccellenza operativa con Infor CloudSuite Food&Beverage Il latte è il protagonista indiscusso del settore lattierocaseario. Le quantità conferite e la qualità, espressa in contenuto di grasso, lattosio, proteine e altri elementi che variano in base all’allevamento e alla stagione, ne definiscono il valore. Il suo ciclo di approvvigionamento prevede un flusso continuo e quotidiano da parte degli allevatori, che rende indispensabile per le aziende del settore analizzare ogni lotto, rilevandone le caratteristiche specifiche. Questo influisce su tre aspetti fondamentali, quali il valore del latte, i suoi utilizzi e la definizione dei pagamenti all’allevatore, che dipendono sia dalle quantità, che dalla qualità. Per rispondere a queste esigenze, Infor propone Infor CloudSuite Food&Beverage for Dairy, una suite specializzata nei processi del settore lattiero-caseario con al centro la soluzione ERP Infor M3 e strumenti e funzionalità complementari per ottimizzare i processi e la produttività, gestire e analizzare i dati e soddisfare regolamentazioni sempre più stringenti, con l’agilità richiesta per adattarsi all’evoluzione del mercato. La CloudSuite offre funzionalità specifiche di: Gestione dei prodotti e dei materiali per attributi (ATC Attribute Control) per classificare il lotto di ciascun prodotto o materiale in base a caratteristiche quali il contenuto di grasso o le proteine e controllarle e sfruttarle attraverso i processi di ricevimento, qualità, produzione e costificazione. Gestione della qualità per definire le attività di controllo e misura delle caratteristiche del latte, dei semilavorati e dei prodotti finiti. Gestione dei Contratti con gli
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Allevatori (GRC Grower Contracts Management) per regolare i rapporti con i fornitori di latte determinando regole e formule di calcolo del prezzo finale e delle compensazioni a chiusura di periodo. Ricevimento del latte (Liquid Milk Receipt) per offrire una rappresentazione precisa e aggiornata del latte conferito e in giacenza. Gli allevatori consegnano il latte ogni giorno e per le imprese è essenziale gestire al meglio tutte le fasi, dall’approvvigionamento alla produzione, fino alla trasformazione e alla distribuzione. La soluzione offre un’applicazione di Controllo e Avanzamento semplice ed ergonomica per registrare gli eventi relativi all’andamento della produzione. La piattaforma Infor OS permette inoltre di integrare i sistemi MES (Manufacturing Execution System) o SCADA, bilance e sistemi di pesatura, alle funzioni di Produzione, Qualità e Magazzino della CloudSuite. La tracciabilità dei prodotti è garantita dal “Graphical Lot Tracker”, uno strumento grafico di navigazione delle informazioni transazionali per ottenere i
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L’OPINIONE
REVISIONE DEL SISTEMA DELLE IG IN PORTO A FINE 2023 di Paolo De Castro
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n qualità di responsabile del rapporto sulla riforma del sistema Dop e Igp del Parlamento europeo ho iniziato a esaminare le proposte legislative della Commissione europea insieme ai colleghi e agli esperti. Con regole e norme Ue varate a partire dagli anni Novanta, il sistema europeo delle indicazioni geografiche è un esempio genuino di storia di successo dell’Unione. Inizialmente concepito come strumento di difesa commerciale delle tipicità europee, negli anni il sistema dei prodotti alimentari a indicazione geografica ha espresso tutto il suo potenziale economico e sociale, per lo sviluppo rurale e le esportazioni, diventando dal 2010 la punta di diamante dell’agroalimentare Ue nei negoziati commerciali con i Paesi terzi. Così, oggi, il valore sistema sia dal lato della complessivo della produzione domanda che dell’offerta. delle indicazioni geografiche Non è il caso di Italia, Francia, è di 77 miliardi di euro, Spagna, Portogallo e Grecia, di cui oltre 17 in Italia, e ma nel resto d’Europa non rappresenta il 7% della catena sempre i consumatori sono del valore consapevoli agroalimentare dell’alto valore all’interno IL VALORE DELLA dei prodotti dell’Ue. a indicazione PRODUZIONE La proposta di geografica. Non DELLE IG È DI riforma della riconoscono il 77 MILIARDI Commissione logo Dop e Igp, DI EURO, europea mira tantomeno gli DI CUI OLTRE 17 sforzi in termini a rafforzare la protezione dei di qualità che IN ITALIA prodotti Dop richiede il processo e Igp, con una produttivo. In alcuni nuova attenzione soprattutto Paesi, poi, i produttori che sul commercio online, e chiedono il riconoscimento aumentare l’attrattiva del sono molto pochi. Per questo
la proposta mira a rendere più facile per gli Stati membri che attualmente hanno un assorbimento molto basso di prodotti Ig di aumentarlo attraverso un’unica procedura semplificata di registrazione. La Commissione sostiene poi la posizione, condivisibile, che le indicazioni di sostenibilità nei disciplinari siano da incoraggiare, ma debbano restare volontarie. C’è una parte della proposta che riguarda il potere dei Consorzi di gestire, far rispettare e sviluppare le proprie indicazioni geografiche. Infine, la procedura di autorizzazione
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L’OPINIONE coinvolgerà anche l’Ufficio molto probabilmente una europeo dei brevetti (Euipo). semplificazione per i servizi Le prime reazioni, anche della Commissione europea. da parte dei Consorzi, sono Ma non è detto che sia lo positive per aspetti come stesso per Stati membri e l’accresciuta attenzione produttori, anzi. all’online e l’aspetto volontario È ancora presto per dare delle considerazioni sulla valutazioni definitive. sostenibilità. Soprattutto, è presto per Serve però proporre idee che maggiore diano a questo chiarezza per testo legislativo il ABBIAMO quanto riguarda respiro necessario il conferimento di a una riforma poteri ai gruppi comprensiva del di produttori, sistema Dop e per quanto e Igp, che sia A PROVA DI concerne il ruolo politica e non solo dell’Euipo. Parte amministrativa, del successo del come alcune parti sistema europeo del testo della dei prodotti Dop e Igp è dovuto Commissione suggeriscono. ad alcune caratteristiche Abbiamo l’occasione di sui generis. È un regime di migliorare ancora il sistema, di proprietà intellettuale legato renderlo a prova di futuro. a doppio filo con lo sviluppo A parte interventi nella Politica rurale. Vorremmo che questo agricola comune e altri piccoli legame non fosse indebolito. ritocchi, l’ultima volta che Senza contare che, per com’è abbiamo potuto affrontare formulata, la proposta di la questione in maniera coinvolgere l’Euipo sarebbe armonizzata fu nel pacchetto
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qualità del 2012. Il nostro compito è attrezzare il sistema per il 2030. Il calendario che ci stiamo dando con i servizi legali dell’Europarlamento dovrebbe consentire tempi adeguati per una riflessione di questo tipo. Una prima presentazione del rapporto è prevista per il prossimo autunno. Poi ci sarà l’invio degli emendamenti, e il parere delle altre commissioni, che dovrebbe arrivare entro dicembre. A febbraio o marzo 2023 è realistico pensare che la bozza di rapporto dell’Europarlamento possa essere pronta per essere approvata in commissione Agricoltura, insieme al mandato negoziale per iniziare i triloghi con il Consiglio. Sperando che il Consiglio Ue segua lo stesso ritmo e considerando la pausa estiva, la finalizzazione del dossier dovrebbe arrivare al massimo a settembre 2023, sotto la presidenza spagnola.
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ATTUALITÀ
IL RACCONTO DI CIBUS 2022: RITORNO AI GRANDI NUMERI di Andrea Stretti
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ella conferenza stampa di presentazione della manifestazione era stato in qualche modo preannunciato: Cibus 2022 sarebbe tornata ai fasti delle rassegne prepandemia. La kermesse che porta a Parma il meglio del made in Italy agroalimentare ha accolto tremila aziende espositrici e 50mila visitatori, operatori della distribuzione e della ristorazione. Una presenza consistente, alla quale va aggiunto un importante gruppo di buyer esteri, circa duemila, provenienti da Stati Uniti, America Latina, Europa, Medio Oriente e alcuni Paesi asiatici. “Complimenti a Cibus e agli organizzatori – ha dichiarato
Paolo Zanetti, presidente di Assolatte –. La forza del nostro agroalimentare sta nella capacità di conciliare innovazione, tradizione, sostenibilità e qualità. Caratteristiche che Cibus ha saputo valorizzare al meglio, e non era facile. Se da un lato, infatti, la pandemia sembra allentare la sua morsa, dall’altro pesano le nuove minacce rappresentate dagli enormi rincari, fino alle vere e proprie carenze di materie prime e semilavorati. In fiera è emersa con forza la voglia delle imprese di ripartire, di reagire alle difficoltà, di produrre, di crescere, di normalità”. Mentre tra i padiglioni degli espositori ci si incontrava,
si parlava di mercato, ci si confrontava sulle sfide, nascevano nuove collaborazioni, c’è stato spazio anche per il dibattito durante i momenti convegnistici. Nuovi trend si registrano in vari ambiti: horeca, grande distribuzione, private label, sostenibilità, innovazione. Se ne è parlato nel corso dei tanti convegni che hanno costellato la manifestazione. Il canale che fa riferimento a bar, ristoranti e affini, ad esempio, messe alle spalle le fasi più critiche della pandemia, ha ripreso a crescere più velocemente del retail. Alle aziende alimentari si impone una rinnovata attenzione al “fuori casa”, tenendo conto
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anche del grande sviluppo che hanno avuto attività come il food delivery. Da segnalare l’importante iniziativa di Ice Agenzia, al cui impegno si devono anche molti arrivi dall’estero. Nel convegno Blockchain per l’agroalimentare, Ice ha parlato di tracciamento e certificazione dei prodotti lungo la filiera agroalimentare, a tutela dell’originalità del marchio italiano e come strumento di marketing della sostenibilità. Proprio in tema di sostenibilità, sono stati numerosi gli interventi e le testimonianze del sistema alimentare, a conferma di un grande punto di forza che il made in Italy detiene in questo campo. Del resto, il settore ha già nel Dna della sua tradizione pratiche sostenibili. Un esempio delle novità? Lo strumento del Consorzio di tutela Grana Padano per ottimizzare le prestazioni ambientali ed economiche delle filiere Dop-Igp; un Software di Supporto alle Decisioni Ambientali (Ssda), che unisce il calcolo dell’impronta ambientale all’identificazione di misure concrete e specifiche per ridurre i consumi di energia. C’è poi l’innovazione. Ben mille nuovi prodotti sono stati presentati dalle imprese a clienti italiani e stranieri, con novità che guardano un po’ a tutti i trend attuali, da quello
della salute alla ricerca del gusto attraverso innovativi mix di ingredienti, passando per la valorizzazione dei packaging ecosostenibili, delle tipicità locali e del benessere animale. In conclusione, a Cibus abbiamo visto un
agroalimentare che, nonostante le difficoltà del contesto, non smette di essere propositivo, forte di caratteristiche che lo contraddistinguono nel saper soddisfare, anche in modo originale, le esigenze dei mercati. Come evidenziato da Antonio Cellie, ammnistratore delegato di Fiere di Parma, “l’industria alimentare ha dimostrato resilienza durante il periodo pandemico non smettendo mai di produrre, di lavorare e dare lavoro, tracciando di fatto un nuovo percorso di consapevolezza dell’importanza del settore e svelando una volta per tutte una industria inclusiva, legata al territorio, fatta di imprenditori che guardano alla qualità e non alla quantità, che si impegnano in prima persona, mandando avanti aziende legate alla propria identità e al loro nome”.
In alto, il presidente di Assolatte Paolo Zanetti. Sotto, l’Ad di Fiere di Parma Antonio Cellie
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ATTUALITÀ_EDA OBIETTIVI CLIMATICI: L’IMPEGNO DELLA FILIERA EUROPEA DEL LATTE di Maria Libertini
I
l problema delle emissioni di CO2 e l’agricoltura del carbonio sono temi molto attuali in Europa e, in linea di principio, trovano tutti d’accordo: istituzioni, politica e società civile. Ma quando si passa dalle parole ai fatti la questione si complica ed entrano in gioco molti aspetti, dal carbon farming al sequestro della CO2, fino alla certificazione dei crediti di carbonio. Una proposta legislativa su questi temi è prevista per la fine dell’anno. L’industria può - anzi, deve - prendere parte al percorso decisionale, segnalando criticità e fornendo idee nell’ambito delle consultazioni organizzate dalla Commissione europea. È evidente che un ruolo chiave sarà giocato dagli allevamenti: è lì che si concentra la maggior parte delle emissioni e di conseguenza le possibilità di ridurne l’incidenza. L’industria del latte è a favore di strumenti finanziari che premino gli agricoltori “virtuosi”; Eda supporta soluzioni volontarie che mantengono gli assorbimenti all’interno della filiera, evitando così doppio conteggio e greenwashing, e salvaguardando la scelta di stipulare accordi commerciali. Il rischio del trasferimento al di fuori della filiera agroalimentare è concreto e potrebbe rendere necessarie riduzioni più rilevanti di quelle previste per raggiungere gli obiettivi aziendali e il target di settore. Per questo, Eda sostiene che è necessario considerare alcuni aspetti. Ad esempio, se è vero che i crediti di carbonio sono una nuova fonte di reddito
per gli agricoltori, è altrettanto vero che possono portare a un incremento dei costi di produzione. Inoltre, bisognerà calcolare con attenzione i costi ambientali della sostituzione di parte della produzione europea con quella di importazione e analizzare con cura pro e contro degli allevamenti al pascolo. I prati, infatti, assorbono molta CO2, ma un maggior apporto di foraggi freschi nella dieta porta a una crescita delle fermentazioni e delle emissioni. Il nuovo quadro normativo deve poi essere gestibile dagli agricoltori e in grado di misurare le emissioni evitate. Dovranno essere premiati i “front runner”, ovvero chi ha già iniziato a sequestrare carbonio nel suolo e rischia di essere penalizzato. Non bisogna, inoltre, trascurare esempi di carbon farming legato a pratiche di agricoltura intensiva e ai settori zootecnici che hanno un impatto positivo sul clima. La misurazione e la raccolta dei dati si preannunciano impegnative e onerose. Ben venga, quindi, una metodologia semplice, che eviti inutili oneri amministrativi. Nello sviluppo di sistemi di certificazione dell’assorbimento del carbonio, se l’obiettivo è quello di generare crediti per il mercato, è importante dimostrare l’addizionalità, la rimozione del carbonio. In altre parole, non avrebbe luogo senza il contributo finanziario fornito attraverso tale sistema. Non va dimenticato che negli ultimi decenni molte aziende hanno già sequestrato importanti volumi di carbonio e che il settore ha ridotto le
proprie emissioni di gas a effetto serra. Tant’è vero che l’impronta di carbonio europea per unità di latte prodotta è tra le più basse al mondo. Comunque, ridurre l’impatto climatico è solo una parte della strategia: l’obiettivo del settore è migliorare le prestazioni ambientali delle attività lattiero-casearie. Le emissioni di gas a effetto serra sono, infatti, solo uno degli indicatori di sostenibilità ambientale ed è necessario un approccio più olistico per garantire che si ottengano benefici complementari su altre componenti ambientali, come la biodiversità e l’uso dell’acqua. Le regole di categoria europee per calcolare l’impronta ambientale dei prodotti del settore, le Dairy Pefcr, approvate dalla Commissione europea e dagli Stati membri nel 2018, rappresentano lo strumento per valutare le prestazioni ambientali dei prodotti attraverso un’ampia gamma di indicatori ambientali. In conclusione: la filiera europea del latte è impegnata a contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali dell’Ue, ma non in modo indiscriminato: non si può compromettere la redditività economica del sistema latte europeo e mettere a rischio la sicurezza alimentare, la qualità, la varietà, il valore nutrizionale e le tradizioni europee.
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PARMALAT, TUTTO IL BUONO DEL LATTE Da oggi Parmalat dà più valore al suo latte classico di sempre, arricchendolo con la vitamina D. Questa preziosa vitamina contribuisce al normale assorbimento e utilizzo del calcio, ai suoi normali livelli nel sangue e al mantenimento di ossa e denti normali. La vitamina D contribuisce anche alla normale funzione del sistema immunitario e in molti altri processi dell’organismo. Tutto questo, mantenendo il buon gusto di sempre del miglior latte selezionato.
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Nutriamo insieme l’oggi e il domani
ATTUALITÀ_EDA FLASH PROPOSTA DI SOSPENSIONE DEI DAZI PER LE IMPORTAZIONI DALL'UCRAINA Dopo non aver dato seguito per anni all’impegno di azzerare le tariffe di importazione dall'Ucraina, la Commissione europea sta cercando di recuperare il tempo perso, proponendo la sospensione per un anno dei dazi all'importazione e promettendo un processo estremamente rapido per la valutazione dello status dell'Ucraina di Paese candidato all’adesione all’Ue. In vista di tale possibile ingresso, anche Eda sta lavorando per esplorare le potenziali strade per una cooperazione con la locale associazione di trasformatori.
PARTENARIATO UE-INDIA, RIPRENDONO I LAVORI Potrebbe ripartire, probabilmente a giugno, il dialogo India-Ue per un accordo commerciale. I precedenti tentativi, condotti tra il 2007 e il 2013, si erano arenati a causa di incomprensioni su molti capitoli. Quello indiano è un mercato con grandi potenzialità, ed è importante che vengano affrontati – oltre ai dazi – i temi relativi al riconoscimento e alla tutela delle Dop europee. Da superare, inoltre, il ‘no’ indiano al caglio animale, che impedisce l’export di molti formaggi europei.
LA NUOVA ZELANDA BUSSA ALLE PORTE DEL MERCATO UE Negli ultimi mesi, anche se in sordina, hanno ripreso slancio i negoziati per un accordo di scambio tra Nuova Zelanda e Ue. Un segnale è di certo l’intensificazione degli incontri: le delegazioni ufficiali neozelandesi sono a Bruxelles proprio in queste settimane, peraltro in vista del termine della presidenza francese dell'Ue, riluttante a questi negoziati commerciali. Come si ricorderà, un paio di anni fa, la Commissione europea aveva presentato una prima offerta negoziale per l’accesso al mercato lattiero-caseario, modificata poi nell'estate successiva, tenendo in considerazione alcune delle richieste dell’Eda. Tuttavia, nell’attuale contesto geopolitico, l’esecutivo comunitario sembra pronto a maggiori concessioni, accettando alcune delle principali richieste della Nuova Zelanda, in particolare per quanto riguarda prodotti ad alto valore aggiunto.
PROGRAMMA "LATTE NELLE SCUOLE" In collaborazione con il Parlamento europeo, Eda ha recentemente partecipato a una consultazione sul programma Latte alle scuole, fornendo un’analisi dello stato dell’arte della misura e approfondimenti sulla sua prossima revisione. Il programma deve contribuire a indirizzare i bambini verso sane abitudini alimentari, con un'enfasi sulla sua dimensione educativa riguardo a salute, produzione sostenibile e spreco alimentare. La revisione dovrebbe essere incentrata sulla semplificazione, con una riduzione degli oneri amministrativi che complicano e talvolta disincentivano la partecipazione delle aziende al programma.
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1 GIUGNO, GIORNATA MONDIALE DEL LATTE di Chiara Fabrizi
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a Giornata Mondiale del Latte è stata istituita oltre 20 anni fa dalla Fao per riconoscere l’importanza del latte come alimento globale e per celebrare il settore lattiero-caseario. Da allora, i benefici del latte e dei prodotti lattiero-caseari vengono promossi attivamente ogni anno in tutto il mondo. Il latte e i prodotti lattierocaseari sono, infatti, alimenti con un naturale elevato valore nutrizionale, la cui assunzione nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata è raccomandata praticamente in tutte le Linee guida per una sana alimentazione. Pochi mesi fa, il ministero della Salute ha pubblicato uno specifico decalogo sul corretto consumo di latte e yogurt nell’alimentazione quotidiana, ricordando l’importanza di consumare ogni giorno tre porzioni tra latte e yogurt perché questi alimenti sono “preziosi ad ogni età per cominciare la giornata, ma anche a merenda”. Importanti fonti di calcio, latte e yogurt contengono vitamina A, vitamine del gruppo B e altri sali minerali come fosforo, magnesio, zinco e selenio. Il latte è un alimento adeguato per bambini, adulti e anziani. Calcio e fosforo, in particolare,
sono facilmente assimilati dall’organismo, contribuendo così a diminuire il rischio di insorgenza di osteoporosi. Sono tantissime le referenze con cui assicurarsi il pieno di questi preziosi nutrienti: latte fresco pastorizzato, fresco pastorizzato di alta qualità, pastorizzato, microfiltrato e a lunga conservazione (Uht), yogurt intero o magro, naturale o ai gusti. Le versioni scremate e parzialmente scremate apportano un ridotto contenuto di grasso e calorie senza alcuna
riduzione di calcio e proteine, queste ultime di elevato valore biologico. Per gli intolleranti al lattosio, il mercato ha poi messo a disposizione prodotti delattosati per non far mancare latte e yogurt neanche a loro. La Giornata Mondiale del Latte è, quindi, un momento di festa, per ricordare l’importantissimo ruolo che il latte e i prodotti lattiero-caseari ricoprono in corretti stili alimentari, nella sicurezza alimentare (intesa come sicurezza all’approvvigionamento), nell’economia dei popoli, nella società e nella sostenibilità ambientale. Una giornata alla quale partecipano operatori, istituzioni e cittadini in tutto il mondo e che vede organizzate innumerevoli iniziative. Anche il Comitato italiano Fil/Idf, che in Italia rappresenta gli operatori e le rappresentanze di tutta la filiera lattierocasearia - dalla produzione primaria alla trasformazione, fino alla distribuzione, incluse le imprese fornitrici della filiera alla quale aderiscono anche università, centri di ricerca ed enti di tutela, ha contribuito a dare eco a questa giornata ricordando l’importante ruolo nutrizionale di questo prezioso alimento.
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APERTE LE ISCRIZIONI PER L’IDF WORLD DAIRY SUMMIT 2022 Dopo la pausa forzata di due anni causata dalla pandemia, il prossimo Idf World Dairy Summit 2022 si terrà totalmente in presenza a New Delhi, in India, dal 12 al 15 settembre. All’evento sono attesi 1.500 tra amministratori delegati e dipendenti di aziende di trasformazione lattiero-casearia, produttori di latte, fornitori, accademici, rappresentanti del governo. Il programma del Summit prevede una serie di conferenze ed eventi sociali. I partecipanti avranno l’opportunità di acquisire conoscenze sui risultati delle ultime ricerche e sulle esperienze relative al settore lattiero-caseario a livello internazionale. Il giorno di avvio dell’evento, dopo la cerimonia di apertura, si terrà il World Dairy Leader’s Forum e sarà presentato il Dairy Outlook 2022, mentre nei giorni seguenti si articoleranno le conferenze tematiche relative a salute animale e mezzi di sostentamento, gestione degli allevamenti, politiche ed economia lattiero-casearia, salute e nutrizione, tecnologia e scienza lattiera. Altre conferenze riguarderanno le preferenze del consumatore, la regolamentazione e l’ambiente. Il Summit sarà inoltre l’occasione per assegnare i premi Fil/Idf, sia quelli storici come l’Idf Award - dedicato a personalità che hanno dato un importante contribuito al progresso del settore lattiero-caseario internazionale - e l’Imp Trophy, dedicato alle
campagne di marketing, sia quelli di recente istituzione, come gli Idf Dairy Innovation Awards e il premio dedicato ai giovani scienziati. Come di consueto, nei giorni che precedono l’evento pubblico si svolgeranno gli incontri dei Comitati permanenti degli esperti Fil/Idf di tutto il mondo e la tavola rotonda dedicata agli allevatori. Tutte le informazioni sul programma, la sede congressuale e le modalità di registrazione sono disponibili su https://idfwds2022.com. Fino al 15 giugno 2022 è possibile usufruire del fee di registrazione agevolato.
IDF PROFESSOR PAVEL JELEN EARLY CAREER SCIENTIST PRIZE L’Idf ha annunciato l’istituzione di un nuovo premio di livello internazionale finalizzato al riconoscimento di scienziati e tecnologi nel campo della scienza e della tecnologia lattierocasearia. Si tratta dell’ “Idf Professor Pavel Jelen Early Career Scientist Prize” dedicato agli scienziati a “inizio carriera”; tra questi, rientrano gli studenti laureati e post-laureati con meno di 3 anni dalla laurea conseguita. Il professor Pavel (Paul) Jelen era uno scienziato di origine ceca che ha trascorso la sua carriera tra Canada e Stati Uniti, sviluppando lavori accademici sulla scienza e la tecnologia lattiero-casearia, incoraggiando,
facendo da mentore e formando studenti, scienziati e tecnologi all’inizio delle loro carriere. Il premio sarà presentato al prossimo Idf World Dairy Summit 2022 e diverrà un appuntamento fisso anche nelle edizioni future del summit. In questo modo si offrirà una vetrina internazionale al lavoro di giovani scienziati, dando loro un’opportunità di ulteriore formazione, oltre che ampliarne le opportunità di lavoro. “Il “Pavel Jelen Early Career Scientist Prize” è un’iniziativa dell’Idf volta a promuovere l’impegno di studenti, laureati e ricercatori all’inizio della carriera nella scienza e tecnologia lattiero-casearia, e
a favorire la loro attenzione e dedizione su argomenti rilevanti per il settore all’interno di una vasta gamma di temi”, ha spiegato Geoffrey Smithers, membro del comitato permanente per la scienza e la tecnologia lattierocasearia dell’Idf. “Siamo convinti che se forniamo loro i giusti incentivi per indirizzare le proprie carriere verso temi legati al settore lattiero-caseario, saremo in grado di potenziare le nuove generazioni di scienziati e tecnologi dedicati alla scienza lattiero-casearia, e quindi continuare a migliorare la qualità, la sicurezza e i valori nutritivi del latte e dei prodotti lattiero-caseari” ha concluso Geoffrey Smithers.
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L'UE INTENDE RILANCIARE L’AGENDA COMMERCIALE A BRUXELLES RIPARTONO I LAVORI PER CONCLUDERE GLI ACCORDI GIÀ NEGOZIATI CON UNA SERIE DI PAESI. A PARTIRE DA NUOVA ZELANDA, MESSICO E CILE di Maria Libertini
I
fautori del libero scambio sono stati rassicurati, almeno in parte, dalla recente rielezione di Emmanuel Macron, dopo un lungo periodo di stasi in cui il presidente francese non voleva perdere il sostegno degli agricoltori, contrari ai nuovi accordi commerciali con America Latina, Australia o Nuova Zelanda. La riluttanza francese si è fatta sentire ancora di più negli ultimi sei mesi, quando la Francia ha ricoperto la presidenza del Consiglio europeo. Questo condizionamento dell’agenda europea da parte delle dinamiche interne ed elettorali stava iniziando a creare malumori e si spera che con le presidenze ceche e svedese la situazione possa sbloccarsi. Secondo le anticipazioni diffuse da Politico, per la presidenza ceca gli accordi commerciali con i Paesi sudamericani, così come con l'Australia e la Nuova Zelanda, saranno una priorità. Non si tratterebbe solo di accordi importanti per l’avvicinamento di questi Paesi all'Ue, ma anche per la sicurezza alimentare, la diversificazione e la transizione verde. Per i rappresentanti svedesi, invece, c'è ancora molto lavoro da fare per concludere e ratificare gli accordi bilaterali e regionali, indispensabili per rafforzare
l'Ue economicamente e geopoliticamente. L’Ue dovrebbe velocizzare il processo di negoziazione e conclusione degli accordi in corso e sfruttare meglio il proprio potenziale. Sulla stessa linea di pensiero è Josep Borrell, alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. Secondo Borrell, bisogna tenere alta la guardia contro la nuova tendenza a ritirarsi dietro i confini interni invece di investire in partenariati globali, che consentano all’Europa di mantenere la propria influenza. Non è un caso, quindi, che lo scorso mese abbia partecipato alla conferenza con i 19 ministri degli Esteri dei Paesi dell'America centrale e dei Caraibi. L’Europa dovrebbe essere più presente - ha affermato
- anche per contrastare la crescente influenza cinese nella regione. Il primo passo per i decisori europei sarà concludere o ratificare gli accordi commerciali e di partenariato arretrati che Bruxelles ha già negoziato con una serie di Paesi. I lavori, quindi, sembra che stiano ripartendo.
Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese
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ATTUALITÀ _UE Va letta in questa direzione anche la prossima visita del primo ministro neozelandese a Bruxelles, che – si dice – è intenzionato a concludere l'accordo già all'inizio dell'estate. Funzionari e diplomatici si stanno attivando per ratificare gli accordi con Messico e Cile. L'accordo commerciale con il Messico è pronto da due anni e per quello con il Cile, finalizzato l'anno scorso, le prospettive sembrano rosee. Borrell spera che Cile e Ue riescano finalmente a siglare il nuovo accordo, celebrando così il ventesimo anniversario della prima intesa. Altri negoziati si prospettano più complicati, come quello con l’Australia, con interi capitoli ancora in discussione, e quello con il Mercosur, con la forte opposizione delle Ong e dei politici di diversi Stati membri per motivi ambientali, primo tra tutti la
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deforestazione dell’Amazzonia. L’invasione dell’Ucraina ha dato nuovo slancio a chi spinge per il libero scambio: è necessario aprirsi ad altre aree del mondo, diversificare fornitori e mercati. Restano, però, alcuni ostacoli: è probabile che la posizione protezionistica di alcuni, come per l'appunto la Francia, indipendentemente
Josep Borrell, alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dalle esigenze elettorali ormai superate, oltre a nuove priorità, come il clima, i diritti dei lavoratori e le preoccupazioni sociali, avranno un rilievo crescente nei negoziati.
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ATTUALITÀ _NEWS GALBANI FESTEGGIA I 140 ANNI CON UNA MOSTRA E UNA PROMOZIONE “CASHBACK” Centoquarant’anni di attività: un traguardo davvero ragguardevole per Galbani, fondata nel 1882 a Melzo (Milano) da Egidio Galbani e divenuta una delle icone dell’industria casearia e dell’agroalimentare italiano. Complice non solo l’apprezzamento per i suoi prodotti - a cominciare, non a caso, dal Bel Paese, nome che riprendeva l’opera divulgativa del geologo e geografo lecchese Antonio Stoppani - ma anche una comunicazione memorabile: “Galbani vuol dire fiducia” resta uno dei payoff più celebri della pubblicità. Per celebrare degnamente l’anniversario, il Gruppo Lactalis Italia,
proprietario del brand, e il comune di Melzo, lo scorso aprile hanno collaborato alla realizzazione della mostra “Galbani: l’archivio ritrovato. Dal Bel Paese a Carosello”. Un’occasione speciale per dare visibilità al vastissimo archivio storico Galbani, di recente messo in sicurezza all’interno della biblioteca “Vittorio Sereni” di Melzo.
Si tratta di un'ampia raccolta che comprende oltre 2.000 fotografie, più di mille tra negativi e diapositive, un migliaio di unità archivistiche tra documenti amministrativi, inserti pubblicitari, etichette, manifesti, circa 200 filmati e spot pubblicitari e un centinaio tra oggetti, quadri e cartelloni, frutto di un accurato lavoro di inventario. In occasione del suo 140esimo anniversario, Galbani ha anche promosso un'attività "cashback” per premiare la fedeltà dei consumatori. I quali, acquistando i prodotti che partecipano all’iniziativa, possono richiedere il rimborso di un euro (fino a un massimo di dieci) per ogni prodotto acquistato sino alla fine dell’anno.
COLPO DI FULMINE A PARIGI PER IL BLU61 Il Blu61, punta di diamante di La Casearia Carpenedo, nell’ambito del Salon du Fromage et des Produits Laitiers di Parigi, a cui l’azienda ha partecipato dal 27 febbraio al 2 marzo scorsi, si è aggiudicato la vittoria al Concorso Coups de Coeur, rientrando tra i 12 migliori formaggi sui 117 partecipanti all’ambita competizione. La giuria era formata da un panel di esperti professionisti provenienti dal tutto il mondo, fra cui spiccava Virginie DuboisDhorne, Campione del mondo 2021 come migliore maître fromager. Ottenere un riconoscimento simile proprio in Francia, per un prodotto caseario italiano nato per celebrare l’unione tra il fondatore dell’azienda, Antonio Carpenedo, e la
moglie Giuseppina, sposi nel 1961, assume un significato davvero speciale. Il Blu61 è un erborinato di latte vaccino pastorizzato, affinato in vino Raboso passito veneto Igt con un top di mirtilli rossi in crosta. Peculiare per la sua eleganza e armonia, questo formaggio ha una pasta
cremosa con venature diffuse di colore verde-blu dovute all'erborinatura. La specialità ha un gusto intenso, ma equilibrato e mai pungente, nel sapore di frutti rossi e nella struttura dal sentore tipicamente dolce del Raboso passito. Si abbina bene con vini passiti rossi.
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ATTUALITÀ _NEWS BRAZZALE A CIBUS CON UNA NOVITÀ ASSOLUTA: LA PIZZA FATTA CON IL BURRO SUPERIORE Cibus di Parma è stato il teatro della presentazione di un’autentica novità: la pizza con burro nell’impasto. Un connubio nato dall’incontro tra due eccellenze: Brazzale, la più antica azienda lattierocasearia d’Italia, di Zanè (Vicenza), e Ciccio Vitiello, giovane pizzaiolo gourmet casertano, già “Migliore giovane pizzaiolo d’Italia e del mondo” secondo 50 Top Pizza nel 2017. È nato così un “matrimonio del gusto” che unisce la pizza al Burro Superiore Fratelli Brazzale. Questa pizza creativa realizzata da Ciccio Vitiello - che a Caserta, nella sua Casa Vitiello, ha fatto della diversificazione degli impasti un marchio di fabbrica prevede un 30% di Burro Superiore Fratelli Brazzale
nell’impasto, che rende la pizza morbida all’interno e leggerissima, con una crosta delicatamente croccante. Vitiello da sempre studia gli impasti facendo ricerca, tanto che per primo ha creato la “carta degli impasti” con ben sette proposte tra cui scegliere: tradizionale, alla canapa, al grano arso, multicereali, al finocchietto, alla curcuma e al cacao. Da oggi si aggiunge quello con il Burro Superiore Fratelli Brazzale, ottenuto da panna di centrifuga, la cui zangolatura avviene entro le 24 ore dalla mungitura, per conservare tutti gli aromi del latte. Un burro ideale per la panificazione e la pasticceria, che si rivela performante anche nell’arte della pizza.
CASEIFICIO COMELLINI SEMPRE PIÙ GREEN CON I NUOVI PACK ECOSOSTENIBILI Nell’ottica di una continua innovazione e ricerca all’insegna della sostenibilità, Caseificio Comellini, storica realtà di Castel San Pietro Terme (Bologna), sceglie di confezionare il suo prodotto di punta, lo Squacquerone di Romagna Dop, con nuove vaschette in plastica riciclata fino all’80% e riciclabile al 100%. Il risultato è un netto miglioramento dell’impatto ambientale del pack, che garantisce un’ottima shelf life al prodotto.
“Oltre all’impegno di abbattere i consumi energetici, attraverso nuove tecnologie installate e una linea di produzione all’avanguardia, abbiamo puntato a migliorare le modalità di confezionamento, partendo dal nostro fiore all’occhiello per ricercare una soluzione in grado di coniugare un’alta recuperabilità dei componenti d’imballo a una chiara e semplice gestione della raccolta differenziata”, commenta Luca Comellini, Ad dell’azienda, che ha chiuso il 2021 con un fatturato di 11 milioni di euro. L’apposita etichetta posta sulle nuove vaschette orienta il consumatore a un acquisto consapevole, fornendogli dati precisi circa i materiali utilizzati e il loro impatto ambientale. Ad arricchire i nuovi pack c’è una coccarda che celebra la recente vittoria di Comellini al World Cheese Awards (Oviedo, 2021): il caseificio è stato insignito della medaglia d’oro per lo Squacquerone di Romagna Dop, il formaggio dal colore madreperla e dalla scioglievolezza unica, che Comellini realizza con latte freschissimo proveniente da otto allevamenti della zona e con fermenti lattici autoctoni sviluppati internamente al caseificio.
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ATTUALITÀ _NEWS SABELLI GROUP: UN 2022 ALL’INSEGNA DELL’INNOVAZIONE Superata la boa dei 100 anni di attività - tutti condotti dalla famiglia che ha fondato l’azienda nel 1921 ed è giunta alla quarta generazione - Sabelli Group continua a perseguire l'obiettivo di proporre i migliori prodotti della tradizione lattierocasearia italiana, coniugando tradizione e innovazione. Questo significa da un lato impegnarsi per valorizzare e diffondere le eccellenze italiane, dall’altro intervenire sulle tecniche produttive per consentire a tutti di assaporarle in formati e confezioni più adeguati alle moderne esigenze. Una concreta dimostrazione di questa filosofia aziendale è venuta dal recente Cibus di Parma, dove Sabelli ha presentato due novità lactosefree. La prima è la Ricotta senza lattosio: morbida e saporita, è ottenuta solo per affioramento e realizzata in modo artigianale, raccogliendo a mano i fiocchi di latte che risalgono in superficie. La Ricotta senza lattosio
Sabelli ora è disponibile anche preconfezionata nei banchi takeaway della Gdo in un formato pensato sia per chi la consuma come secondo piatto o dessert light, sia per chi la usa in cucina come ingrediente. Il secondo lancio è la Stracciatella senza lattosio per il libero servizio: creata
dall’unione di panna fresca e sfilacci di mozzarella, è uno dei prodotti-icona con cui il gruppo marchigiano si è fatto conoscere in tutta Italia e in molti Paesi europei. Ora Sabelli propone la sua Stracciatella anche nella versione ad alta digeribilità in una confezione che ne preserva tutta la freschezza, la cremosità e il sapore, pronta per ogni preparazione. La capacità di innovazione di Sabelli si esprime anche nella Burratina Affumicata, lanciata a fine 2021, esempio dell’attenzione che il Gruppo pone nel far crescere la categoria delle tradizioni gastronomiche. A completare le novità con cui il Gruppo si è presentato alla fiera di Parma è l’ultima new entry del caseificio Val d’Aveto, che l’azienda ha rilevato nel 2017: lo yogurt colato con Nocciola Piemonte Igp, dalla consistenza cremosa e vellutata e dal sapore intenso e pregiato delle migliori nocciole piemontesi.
DALTERFOOD HA PORTATO A CIBUS LA SUA AMPIA GAMMA CASEARIA DalterFood Group ha partecipato a Cibus con il suo ampio assortimento di formaggi duri stagionati, selezionati tra i grandi prodotti caseari italiani, molti dei quali Dop, e importanti referenze estere. Tutti i prodotti possono essere forniti in una vasta scelta di materie prime, tagli e formati, con la preziosa possibilità di personalizzarli a seconda delle esigenze di business. La fiera è stata l’occasione ideale per connettere DalterFood con i suoi tre canali di vendita: l’industria alimentare, la ristorazione e il retail. A ognuno sono state proposte confezioni e formati specifici per soddisfare i diversi mercati. Un approccio tailor made, che esprime al meglio la vocazione consulenziale dell’azienda e va ben oltre il ruolo di semplice fornitore. Ogni canale, infatti, ha a disposizione un’importante varietà di prodotti e miscele di formaggi grattugiati, dai piccoli formati in monodose in vari tagli, dimensioni e grammature, fino alle confezioni big size. Ampio spazio è stato dato al Parmigiano Reggiano e alla gamma di tipologie che esprime questa
eccellenza made in Italy, con un particolare focus sul fiore all’occhiello dell’azienda, il Parmigiano Reggiano realizzato solo con il latte di Pezzata Rossa Italiana certificato dall’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di razza Pezzata Rossa Italiana (Anapri). Un formaggio unico sul mercato italiano e internazionale, realizzato dal caseificio Colline del Cigarello e Canossa, che DalterFood Group dedica a un pubblico attento al gusto, alla qualità e alla sostenibilità della filiera.
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LA TUA SCELTA
CONTA
Le sfide globali più importanti dei prossimi 20 anni saranno quelle legate alla sostenibilità alimentare ed ambientale. E ognuno di noi può fare la sua parte compiendo scelte informate e consapevoli, soprattutto a tavola, partendo dagli ingredienti giusti. E’ per questo che per il burro Bio Prealpiscegliamo solo lemigliori panne provenienti esclusivamente da allevamenti di agricoltura biologica,che rispettano i criteri di sostenibilità e soprattutto, l’ambiente che ci circonda.
Ottima scelta.
ATTUALITÀ _NEWS LATTERIA SOLIGO: SOLIDE RADICI E NUOVI TRAGUARDI Risultati positivi, nonostante le ombre sul futuro scaturite dalla situazione attuale. È quanto emerso durante l’annuale assemblea dei soci di Latteria Soligo per l’approvazione del bilancio 2021. Oltre alla rappresentanza dei soci, 150 aziende agricole sparse tra Veneto e Friuli, hanno partecipato ai lavori l’onorevole Mara Bizzotto, membro della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, l’assessore regionale
all’Agricoltura Federico Caner e i rappresentanti di numerose associazioni di categoria. Presenze che lanciano un segnale forte in un momento particolarmente sentito dal settore lattiero-caseario, alle prese con l’impennata dei costi di energia e di materie prime e con le ripercussioni del conflitto in Ucraina. L’obiettivo di Latteria Soligo resta lo stesso dal 1883: pagare il giusto prezzo agli allevatori e offrire al
consumatore prodotti che identifichino il marchio Soligo con genuinità e qualità. “Noi allevatori – ha sottolineato Lorenzo Brugnera, presidente di Latteria Soligo – stiamo vivendo un momento veramente difficile. La nostra speranza è che a breve anche la Gdo capisca che è necessario pagare alcuni centesimi in più il nostro prodotto per sostenere gli allevatori italiani e le loro famiglie.
SOTTILETTE RILANCIA LA GAMMA "LE SPECIALITÀ" CON UN NUOVO PACK E INVESTIMENTI DEDICATI Sottilette, il brand informale ed easy-going del gruppo Mondel z International, rilancia la gamma Le Specialità con un nuovo pack, per sottolineare la qualità dei suoi prodotti e delle sue materie prime. Le tre referenze della gamma - Sottilette Fila e Fondi con mozzarella ideali per ricette da forno, Sottilette Le Cremose ripiene di Philadelphia perfette per ricette dal cuore morbido e Sottilette® Fumé con scamorza 100% italiana - si vestono di una nuova e originale grafica e un rinnovato logo bicolore. La comunicazione di lancio del nuovo pack è supportata attraverso investimenti dedicati: attivazioni a punto vendita, attività social e digital e, per la prima volta
per queste tre referenze, un codino TV dedicato, in onda dal 1° maggio, insieme alla nuovissima campagna di Sottilette. “Ci impegniamo da sempre per soddisfare le esigenze dei nostri consumatori, in termini di gusto e di qualità, e abbiamo voluto evidenziare in modo originale la qualità
dei prodotti e delle materie prime, rinnovando il pack della gamma Le Specialità”, ha dichiarato Gaetana Santojanni, senior brand manager Sottilette, Mondel z Italia. “La gamma Le Specialità porta beneficio e nuova linfa a tutto il portafoglio del marchio, mantenendo una fortissima identità e riconoscibilità anche a scaffale, senza rinunciare alla praticità del prodotto”. La linea Le Specialità aggiunge un tocco di originalità alla tradizionale esperienza di gusto delle Sottilette - frutto della fusione di formaggi di prima scelta – grazie all’incontro di mozzarella, scamorza e Philadelphia con l’iconico formaggio a fette, presente nel frigo di milioni di italiani dal 1961.
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ATTUALITÀ _NEWS PARMIGIANO REGGIANO: OTTIMI DATI DI EXPORT 2022 E PACKAGING PIÙ RICONOSCIBILE AL BANCO Il Consorzio Parmigiano Reggiano ha presentato a Cibus i dati economici del primo trimestre 2022. Dopo aver chiuso un 2021 da record, con un giro d’affari al consumo pari a 2,7 miliardi di euro, nel primo trimestre 2022 il Consorzio ha registrato – rispetto al primo trimestre 2021 – un incremento delle vendite totali pari al 3,6% (33.341 tonnellate vs 32.195 tonnellate), trascinato dai mercati internazionali che crescono del 6,9% (14.546 tonnellate vs 13.611). Stabili le vendite nel mercato italiano (14.071 tonnellate vs 14.085), grazie alla crescita del canale della ristorazione, che compensa il lieve calo dei consumi domestici. Si vanno quindi consolidando le stime effettuate alla fine del 2021, con alcune incognite legate alle incertezze della crisi geopolitica e le conseguenze sull’Inflazione e la riduzione del potere di acquisto delle famiglie in alcuni mercati. Questo dato deve considerare la necessità di collocare nei mercati mondiali i volumi produttivi record registrati nel 2020 e 2021, prospettiva compatibile alla stabilizzazione della quotazione registratasi negli ultimi 20 mesi. Primo nello sviluppo, il mercato americano (+21,1% con 3.469 tonnellate vs 2.865 tonnellate del primo trimestre 2021), che sarà strategico per il conseguimento degli obiettivi di crescita della domanda di Parmigiano Reggiano, bene anche Regno Unito (+7,3% con 1.697 tonnellate vs 1.582) e Francia (+11,2% con 2.850 tonnellate vs 2.563). In sofferenza la Germania (-16,3% con 2.230 tonnellate vs 2664), da sempre mercato più sensibile ai prezzi. Sempre in occasione di Cibus, il Consorzio ha lanciato un nuovo progetto che mira a rendere riconoscibile la Dop al momento
dell’acquisto nel punto vendita. Il Parmigiano Reggiano può essere infatti acquistato a peso fisso (in questo caso l’etichetta è già presente sul packaging) o a peso variabile al banco gastronomia, dove è più difficile distinguere la Dop dagli altri formaggi a pasta dura. Rendere riconoscibile il Parmigiano Reggiano a peso variabile diventa sempre più un’esigenza imprescindibile per "fidelizzare" il cliente. Per rendere il consumatore più consapevole, il Consorzio Parmigiano Reggiano ha ideato un packaging system per valorizzare il prodotto tramite il logo e una serie di bollini corrispondenti alle principali caratteristiche del formaggio. Capofila di questo progetto - che prevede una seconda etichetta di forma triangolare che l’operatore attaccherà sulla pellicola del prodotto di vendita al banco gastronomia sono state Esselunga e Basko (Gruppo Sogegross). I dati del primo step sperimentale ha evidenziato che la crescita del tempo medio di attenzione dei consumatori al banco
dei prodotti di peso variabile è aumentato alla presenza delle etichette e del logo del Parmigiano Reggiano - dai 5/10 secondi senza etichetta a 10/20 secondi in presenza dell’etichetta - oltre alla percentuale di consumatori esclusivisti che è slittata dal 17% del 2019 al 18% del 2021. Novità anche nel campo della comunicazione: Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha lanciato la sua prima campagna pubblicitaria televisiva nel Regno Unito. Lo spot, in onda da aprile a maggio sui canali ITV, Channel 4 e Sky, ha visto protagonista, insieme al Parmigiano Reggiano, Gennaro Contaldo: chef italiano amatissimo dal pubblico inglese e maestro di Jamie Oliver, nonché brand ambassador del Consorzio. Il Regno Unito è il quarto mercato export per la Dop: nel 2021 gli inglesi hanno consumato oltre 150 mila forme di Parmigiano Reggiano pari a 6.667 tonnellate. Numeri che hanno spinto il Consorzio a varare una ambiziosa strategia di promozione nei principali mercati internazionali.
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ATTUALITÀ _NEWS GRANA PADANO DOP, DALLA RICERCA LIFE TTGG NUOVO TOOL PER RISPARMIO ENERGETICO E SOSTENIBILITÀ Le filiere Dop e Igp italiane si arricchiscono di un nuovo set strategico per ottimizzare le prestazioni ambientali ed economiche mediante proposte di efficientamento energetico e diminuzione degli sprechi, grazie ad un innovativo Sistema di Supporto alle Decisioni Ambientali (Ssda). Il software è frutto del progetto di ricerca Life Ttgg voluto dal Consorzio di Tutela Grana Padano e realizzato da partner scientifici di livello internazionale quali Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Fondazione Qualivita, Cniel, Enersem e oriGIn. I risultati finali del progetto, avviato nel 2017, sono stati presentati a Cibus, attraverso un workshop tecnico organizzato da Qualivita e Consorzio di Tutela Grana Padano con la collaborazione dei partner e la partecipazione di CSQA Certificazioni. L’obiettivo era di illustrare alle aziende le nuove opportunità di efficienza sostenibile dei processi produttivi, tra cui l’ambizioso obiettivo dell’indipendenza energetica. Il software Ssda, che ha alla base la metodologia europea Pef (Product Environmental Footprint), è infatti il primo a unire il calcolo dell’impronta ambientale con l’identificazione di misure concrete e specifiche per ridurre i consumi di
energia. Sviluppato, validato e testato sui contesti produttivi del formaggio italiano Grana Padano Dop e del Comté Dop francese, lo strumento di supporto permetterà di migliorare sotto tre macroambiti lungo tutta la filiera lattiero-casearia: performance ambientali nelle aziende agricole, efficienza energetica nel caseificio, conservazione del prodotto e riduzione dello spreco alimentare. Così, in un momento di grave incertezza in ambito energetico, grazie alla programmazione del Consorzio di Tutela, nei prossimi mesi le aziende produttrici di formaggio Dop avranno a disposizione un supporto evoluto che, tra le diverse funzioni, permetterà loro di ottimizzare l’intero processo produttivo, attraverso la stima del consumo di energia e la definizione dei potenziali risparmi energetici: dal recupero di calore dal siero di latte, fino ai condensatori. Come sviluppo naturale, il software sarà personalizzato per l'utilizzo di altre filiere di prodotti Dop e Igp. Inoltre, grazie alla metodologia Pef – lo standard unico europeo alla base del progetto – potrà essere strumento utile per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità stabiliti dalla strategia Green Deal e dalle politiche del Farm to Fork e
per avere accesso a numerosi strumenti di supporto e incentivazione alle aziende forniti nell’ambito del nuovo corso green europeo. “Nel progetto Life Ttgg abbiamo unito per cinque anni in un’importante sinergia università, start up, aziende produttrici, organismi di formazione e di ricerca italiani e francesi, partendo dall’esigenza di calcolare l’impatto ambientale medio per la Dop Grana Padano e scomporlo nelle diverse fasi della filiera: l’obiettivo era individuare le soluzioni di efficienza per ridurlo, da applicare lungo tutto il percorso. Il risultato di questo lavoro è un software di supporto alle decisioni “green” destinato ai consorziati del Grana Padano Dop, che permetterà a tutte le aziende produttrici di formaggi Dop di applicare la metodologia Pef per calcolare l’impronta ambientale dei loro prodotti e di ottimizzare il sistema produttivo dal punto di vista sia ambientale, sia economico”, ha affermato Renato Zaghini, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano. Stefano Berni, Direttore Generale del Consorzio Grana Padano, ha sottolineato che “Il Life Ttgg ha consentito al Consorzio di aderire allo schema certificativo nazionale per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale ‘Made Green in Italy’, promosso dal ministero della Transazione ecologica, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, per affermare modelli sostenibili di produzione e consumo. Il nostro impegno proseguirà mettendo a disposizione servizi di supporto destinati ai consorziati coinvolgendo tutta la filiera nei percorsi di transizione ecologica”.
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ATTUALITÀ _NEWS IL CONSORZIO DOP FONTINA A LOS ANGELES PER LA CAMPAGNA EUROPEA "TOP TALES" Il 28 e 29 aprile scorsi il Consorzio Produttori e Tutela della Dop Fontina ha partecipato al Barolo & Barbaresco World Opening. L’evento, che rientra nella campagna europea “Top Tales: a piece of Europe on your table”, è stato organizzato a Los Angeles dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani per presentare le nuove annate di Barolo e Barbaresco. I due vini più iconici del Piemonte sono stati accompagnati da Fontina Dop, insieme al Riso di Baraggia Biellese e Vercellese Dop, con l’obiettivo di promuovere queste eccellenze nel mercato statunitense. Il 28 Aprile si è svolta l’anteprima per la stampa seguita da un’esclusiva Gala
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Dinner presso i Paramount Pictures Studio di Hollywood per celebrare la cultura enogastronomica italiana. Il giorno seguente l’evento si è spostato all’InterContinental Hotel di Los Angeles per un Grand Tasting dedicato alle nuove annate di Barolo e
Barbaresco, rispettivamente 2018 e 2019, da parte di 200 produttori. Durante il walk around tasting si è volto anche un seminario dedicato a Fontina Dop e Riso di Baraggia Dop, per presentare queste eccellenze al mercato americano.
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ATTUALITÀ _NEWS CONSORZIO DI TUTELA VALTELLINA CASERA E BITTO DOP: MARCO DEGHI È IL NUOVO PRESIDENTE Eletto all’unanimità dal consiglio per il prossimo triennio, Marco Deghi è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela dei formaggi Valtellina Casera e Bitto Dop. Classe 1956, laureato in Scienze agrarie presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, agronomo, ha svolto tutto il percorso professionale nel settore lattiero-caseario. Dal 1991 fino a pochi mesi fa direttore della Latteria Sociale Valtellina di Delebio, Deghi è stato tra i principali attori per la costituzione del Consorzio e il riconoscimento del Bitto
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e del Valtellina Casera come Dop. Tra gli obiettivi del suo mandato, la valorizzazione qualitativa delle due Dop, il rafforzamento della rete distributiva del Valtellina Casera, ma anche la promozione del territorio, in sinergia con gli operatori della valle, in vista delle Olimpiadi invernali 2026 in Valtellina. “Ringrazio il presidente uscente Cornaggia per il servizio reso ai nostri soci in questi 12 anni”, ha dichiarato il neo presidente. “Grazie alla sua guida, il consorzio è cresciuto, arrivando a 165 soci e a rappresentare una filiera da almeno 17 milioni di euro di fatturato, a cui fanno riferimento 133 allevamenti, 13 caseifici e 16 stagionatori per il Valtellina Casera e a 54 alpeggi produttori e 10 stagionatori per il Bitto. Per il futuro l’obiettivo è accelerare sulla valorizzazione delle due Dop”.
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ATTUALITÀ _NEWS PROSEGUE LA CAMPAGNA ITALIA-GERMANIA NEL NOME DEL PECORINO ROMANO DOP È iniziata la seconda stagione del progetto “La qualità europea nella sua forma migliore”, messo a punto dal Consorzio di tutela del Pecorino Romano Dop e cofinanziato dall’Ue. Un’iniziativa che, rivolta alla Germania e all’Italia, ha l’obiettivo di rafforzare la riconoscibilità e la notorietà dei prodotti agroalimentari europei di qualità a marchio Dop, aumentare la consapevolezza verso le Dop europee del formaggio e potenziare la conoscenza e la competitività di un’eccellenza europea come il Pecorino Romano Dop.
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Partito ad aprile del 2021, il progetto si protrarrà fino a marzo 2024, e ha come destinatari sia gli operatori del settore che i consumatori. “La qualità europea nella sua forma migliore” è il messaggio che accompagna la campagna anche in questo secondo anno, che proseguirà fino al
31 marzo del 2023, proprio per ribadire l’importanza dei marchi europei che garantiscono al consumatore prodotti d’eccellenza e di alta qualità. Alcune delle attività previste saranno comuni ai due Paesi interessati, altre saranno declinate solo sull’Italia o solo sulla Germania. Ma il filo conduttore sarà un unico concept creativo e una forte identità condivisa. “Il mercato tedesco, con 17mila quintali all’anno, e quello italiano con 100mila, assorbono il 41% della produzione totale di Pecorino Romano. Sono per noi due mercati assolutamente strategici, sui quali vogliamo crescere".
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ATTUALITÀ _NEWS MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP IN CRESCITA. AL VIA LA CAMPAGNA PER CONQUISTARE I MILLENNIALS La pandemia non ha fermato la crescita della Mozzarella di Bufala Campana Dop che nel 2021 supera i 54 milioni di kg di produzione certificata, registrando un +7% rispetto all’anno precedente e un +22% di
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quanto prodotto cinque anni prima (rispetto a una crescita complessiva dell’intero comparto dei formaggi Dop italiani pari a meno della metà, +10%). Il 2021 ha visto una sensibile ripresa delle vendite sul mercato nazionale (quasi +10% rispetto al 2020) e ha confermato un trend positivo nell’export, che ormai incide mediamente per oltre il 35% sulle vendite complessive dei produttori. È la fotografia della filiera emersa dallo studio di mercato effettuato da Nomisma per il Consorzio di Tutela e presentato
al Cibus di Parma, insieme all’anteprima della nuova campagna di comunicazione digitale, che partirà a giugno e vede come partner del Consorzio il gruppo McCann Worldgroup Italy. Lo studio ha messo in luce un consolidamento delle vendite sia nella Gdo italiana, primo canale di acquisto della Dop, sia in mercati europei come Francia, Germania e Uk, che concentrano oltre il 60% dell’export. Senza dimenticare le prospettive di crescita della vendita diretta e dell’export in nuovi mercati come gli Emirati Arabi Uniti. “La sfida ora è riuscire a crescere ancora in una congiuntura complessa”, ha sottolineato il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.
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ATTUALITÀ _NEWS CONSORZIO TUTELA FORMAGGIO ASIAGO: NUOVA STAGIONE DI PROMOZIONE IN USA E IN EUROPA Rafforzare la presenza all’estero e proseguire nell’azione di valorizzazione della specialità veneto-trentina in particolare negli Usa e in Europa, iniziando da Germania e Repubblica Ceca. È questo l’obiettivo della nuova campagna di investimenti che il Consorzio Tutela Formaggio Asiago si avvia a realizzare consolidando il +30,8% di crescita delle esportazioni del formaggio Asiago a gennaio 2022 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il Consorzio avvia una serie di azioni destinate a incrementare la quota export, prima di tutto nei mercati storici della specialità veneto-trentina. Si parte dagli Usa che, a gennaio 2022, mantengono
il primo posto nella classifica delle esportazioni di Asiago. Quest’anno il Consorzio rilancia con un nuovo progetto promozionale dedicato a comunicare nei punti vendita le recenti novità introdotte nel disciplinare, con particolare
riferimento all’alta qualità delle lunghe stagionature. In Europa, la Germania nel primo mese del 2022 conferma la propria posizione di mercato leader, andando oltre il raddoppio delle vendite rispetto al gennaio 2021. Un andamento particolarmente positivo si registra anche nella Repubblica Ceca. Così, il Consorzio di Tutela ha scelto di coinvolgere i due Paesi in un progetto triennale cofinanziato dall’Ue, del valore di oltre 3,7 milioni di euro e dedicato al mercato di estimatori e consumatori dei prodotti di alta qualità.
ARRIGONI BATTISTA: PREMIATO A CIBUS IL GORGONZOLA DOP AL CUCCHIAIO "SOLO POLPA" Arrigoni Battista ha ottenuto un importante riconoscimento in occasione del recente Cibus: il nuovo formato del Gorgonzola Dop da servire al cucchiaio “solo polpa” ha ricevuto infatti il premio “Miglior innovazione di prodotto – categoria erborinati” ai Formaggi&Consumi Awards 2021. Il premio conferma l’eccellenza qualitativa del prodotto, fiore all’occhiello della vasta gamma di formaggi dell’azienda di Pagazzano (Bergamo) e ora disponibile in questo nuovo formato dedicato al banco taglio della Gdo e dei negozi specializzati: una confezione con una mezza forma da circa 4,5 kg di sola polpa. La crosta viene infatti rimossa prima del confezionamento, in modo che tutto il formaggio
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contenuto nella vaschetta possa essere utilizzato. L’elevata cremosità di questo Gorgonzola, che lo rende un prodotto top di gamma, rimane invariata, così come il sapore distintivo. Perfetto per realizzare antipasti e aperitivi, può essere consumato da solo sul pane o abbinato a
verdure e prodotti da forno e si s4posa al meglio con le tradizionali ricette della cucina italiana. Il Gorgonzola da servire al cucchiaio di Arrigoni Battista è disponibile nella vaschetta richiudibile e cluster da 200 g a libero servizio, nella confezione take-away da 250 g e al banco taglio delle migliori insegne della Gdo.
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ECONOMIA
AGROALIMENTARE: PUNTARE SULL’EXPORT EXTRA-UE IL PRINCIPALE AMMORTIZZATORE PER COMPENSARE LE CRITICITÀ DEL SETTORE OGGI PIÙ CHE MAI È QUELLO DELLE ESPORTAZIONI. SOPRATTUTTO NEGLI USA di Gigi Pelliccia
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a tempesta dei costi esplosa in chiusura del 2021 si è resa ancora più “perfetta” con lo scoppio della guerra russoucraina. Qualche commodity agricola potrebbe mostrare parziali rientri delle speculazioni e delle quotazioni entro la metà dell’anno, ma la speranza di riduzioni convincenti, a breve, delle pressioni complessive lamentate dalle aziende rimane ottimistica. L’inflazione di marzo è salita al 6,7%, dal 5,7% di febbraio, e
promette di attestarsi quanto meno attorno all’8%, non solo nel secondo trimestre, ma anche nel terzo e forse per tutto l’arco dell’anno. I prezzi alla produzione dell’industria alimentare hanno segnato a febbraio un tendenziale del +9,0%, dopo aver chiuso nel dicembre 2021 sul +6,6 per cento. Va aggiunto che i prezzi alla produzione dell’aggregato industriale nel suo complesso hanno registrato aumenti ancor più marcati, con un tendenziale
a febbraio del +41,4 per cento. A fronte, i prezzi al consumo dell’alimentare lavorato si sono attestati a febbraio sul +4,0%, mentre l’inflazione, come detto, ha segnato a marzo un +6,7 per cento. È ben chiaro, insomma, che la pressione dei costi di produzione (alimentari e non) è lontana dall’essersi scaricata sul cosiddetto “costo della vita”. Da qui, la previsione di ulteriori accelerazioni inflazionistiche e del loro perdurare nel corso dei prossimi mesi.
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ECONOMIA È vero, altresì, che la produzione Insomma, il galleggiante per il media del salario orario nel dell’industria alimentare e “food and beverage” sembra settore privato, che in marzo quella del totale industria hanno essere rappresentato più che è salita del 13% sullo stesso segnato a febbraio tendenziali mai dall’export, soprattutto da mese 2021, a 31,73 dollari. apprezzabili, rispettivamente del quello extra-Ue, più lontano Fattori che dovrebbero puntellare +4,6% e del +3,3 per cento. Ma dalla crisi bellica russo-ucraina la capacità di acquisto, si tratta di spunti precari, messi e meno coinvolto dalla crisi disinnescando il pericolo di a segno prima dell’impatto del energetica legata al una vera e propria conflitto russo-ucraino e prima gas russo. In questa recessione. del connesso abbassamento vastissima area - che La bolla espansiva Nel 2021 la quota della fiducia dei consumatori. Il appare comunque americana dovrebbe export negli Usa cui indice a marzo è sceso, non minoritaria rispetto durare, comunque, del settore lattieroa caso, da 112,4 a 100,8, con a quella Ue, con almeno un anno o caseario nazionale un taglio del -10,3 per cento. una fetta di export due, che il periodo ha segnato il +34,2% Il quadro prefigura, insomma, agroalimentare di maggiore crisi per un mercato interno pesante, 2021 pari al 42,6%, l’economia italiana ed nel quale le catene del valore rispetto al 57,4% europea. non trasmettono interamente comunitario - spicca È a questo supporto, le pressioni dei costi aziendali, in modo assoluto il mercato Usa, perciò, che occorre agganciarsi imponendo forti sacrifici a tutti dove nel 2021 il Pil è cresciuto al fine di compensarla, per gli attori delle filiere. Al contesto del +5,7 per cento. È l’aumento quanto possibile. si aggiungono gli effetti della maggiore dai tempi della Nel 2021 la quota export negli pandemia, che hanno provocato presidenza Reagan. Bisogna Usa del food and beverage nel Paese un netto aumento risalire infatti al 1984, quando il nazionale ha raggiunto i 5.484 delle rate inevase e in genere Pil segnò un +7,2%, per trovare milioni, con un +14,0% sull’anno dei crediti deteriorati, dopo sei una performance paragonabile. precedente. Il primario è stato anni di rientro. Ma non c’è solo il Pil a segnare marginale e ha aggiunto a Le vendite alimentari di febbraio un record: c’è anche l’inflazione questa quota solo 103 milioni, hanno accusato, così, un Usa, che il mese scorso ha lasciando inalterato il delta. calo decisamente anomalo, raggiunto l’8,5%, un livello che Alcuni comparti hanno pari al -1,9% in volume, cui non toccava dal 1981. mostrato spinte importanti, si è affiancato un +3,1% in L’aiuto recato dall’American a cominciare da quello dei valore. Ne risulta una forbice Rescue Plan varato nel marzo vini e mosti (1.747 milioni di cinque punti, che sottolinea 2021, con i 1.900 miliardi e +18,5%), affiancato dal le pressioni di prezzo che si di dollari previsti a sostegno segmento del dolciario stanno scaricando sul settore. dell’economia (l’equivalente (430 milioni e +38,4%), dal È significativo il del Pnrr comunitario) lattiero-caseario (374 milioni confronto con si è fatto sentire e +34,2%), poi acquaviti e le vendite “non immediatamente. liquori (345 milioni e +22,2%), Rescue Plan alimentari”, che Forse ha perfino carni preparate (181 milioni e mostrano nel mese surriscaldato +46,0%) e caffè (108 milioni e a sostegno un aumento in l’economia +49,0 per cento). volume del 5,0%, americana, rendendo Ragionando sempre sul affiancato da un comunque il mercato versante dell’export, se ne +5,6% in valore. Usa più che mai ricava che il food and beverage Ne esce per il appetibile. nazionale, con un aumento momento che Dietro l’angolo c’è il 2022 dell’export negli Usa del questo perimetro risulta assai rischio concreto dell’aumento +10,0% coprirebbe il 60% della più dinamico e molto meno dei tassi Fed che, a fine quota dell’export a forte rischio penalizzato dal fattore prezzi, anno, per frenare il galoppo del settore diretta in Russia con un differenziale valore/ dell’inflazione Usa, potrebbero e Ucraina, che nel 2021 ha volume di appena 0,6 punti. arrivare attorno al 2,5 per raggiunto i 922 milioni. Va aggiunto, a dimostrazione cento. L’aumento rischia di Semplificando, gli Usa non delle tensioni e rallentare anche l’espansione sono la soluzione taumaturgica, dell’impoverimento in atto e sicuramente impatterà sul ma possono rappresentare un del mercato alimentare, che i debito in giro per il mondo, tra ammortizzatore importante, discount hanno ripreso slancio, aziende, famiglie e Stati, che forse il principale, delle criticità risalendo a febbraio su un dipende dai tassi in dollari. A recate sui fronti di mercato, tendenziale in valore del +7,7%, confortare, peraltro, c’è il tasso interni ed esteri, da un anno quando a dicembre erano di disoccupazione americana, difficilissimo come quello che ancora al +5,0 per cento. sceso al 3,6%, e ci sono la stiamo attraversando.
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IL SOGNO AMERICANO A STELLE E STRISCE
Provate a chiedere a un americano se può fare a meno del Pecorino Romano. Vi risponderà che no, non può. Perché dal primo boom dell’inizio del Novecento il nostro formaggio negli Stati Uniti è diventato un must irrinunciabile, presente su
tutte le tavole dei buongustai, e - in un mercato come quello americano monopolizzato dal latte vaccino alimenta un’industria dal giro d’affari milionario. Quello americano è stato il primo mercato estero conquistato dal nostro formaggio.
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ECONOMIA
UN ANNO DI CONTROCIFRA PER I FORMAGGI FRESCHI DOPO IL BOOM DEL 2020, LO SCORSO ANNO È STATO CARATTERIZZATO DA UNA FISIOLOGICA FLESSIONE PER UN COMPARTO CHE, TRA PESO IMPOSTO E VARIABILE, VALE 2,4 MILIARDI DI EURO E 316MILA TONNELLATE. CRESCE
di Andrea Modiani
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el 2021 anche il mercato dei formaggi freschi non è sfuggito, al pari di numerose altre categorie del food, a quella che gli addetti ai lavori definiscono “controcifra”: la fisiologica flessione che segue un anno caratterizzato da un’impennata di consumi. Secondo le rilevazioni di NielsenIQ a totale Italia, nell’anno terminante a fine febbraio 2022, considerando sia i prodotti a peso imposto sia quelli a peso variabile, il comparto ha registrato un calo pari al -6,4% a valore e al -6,9% a volume. Tradotto in cifre, il mercato si è attestato poco sotto i 2,4 miliardi di euro per 316.000 tonnellate vendute. Come accennato in apertura, non si possono peraltro analizzare questi trend senza rimarcare che, nei 12 mesi precedenti, la categoria era cresciuta a doppia cifra (+12% a valore), sulla scia del
forte aumento dei consumi casalinghi legato ai riflessi della pandemia esplosa nel 2020 sulla vita quotidiana degli italiani.
Tengono gli spalmabili Vale la pena di segnalare, approfondendo l’analisi dei macrodati riportati, che la performance meno brillante
spetta al segmento di gran lunga più importante, quello dei formaggi freschi a peso imposto, che ha ceduto 6,6 punti a valore e 7,2 punti a volume (contro il rispettivo -4,0% e -3,8% segnato da quelli a peso variabile). Se invece guardiamo ai comparti, risulta con tutta evidenza che sono stati i formaggi freschi industriali, che valgono da soli circa tre quarti del mercato a valore, a segnare
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ECONOMIA il passo, con una flessione superiore all’8 per cento. I formaggi freschi spalmabili, al contrario, sono andati tutto sommato in controtendenza, chiudendo quasi invariate le vendite a valore (+0,1%) e sfiorando il +1% sul fronte dei volumi. Per comprendere meglio l’andamento del mercato nel suo complesso, è opportuno analizzare le performance di alcuni prodotti. Per esempio, il calo dei freschi industriali si deve nell’ultimo anno soprattutto alle mozzarelle, che valgono quasi due terzi del fatturato e sono calate del 7,9% a valore e dell’8,6% a volume. Pesante anche la flessione a doppia cifra del mascarpone, che ha un peso assai più modesto sul totale (poco più del 5% a valore), ma ha perso quasi un quarto delle vendite. A emergere da questo trend è invece la burrata, una nicchia capace di guadagnare oltre 18 punti percentuali sia a valore che a volume. Segni positivi assai più numerosi caratterizzano i formaggi freschi spalmabili. Infatti, se le robiole segnano il passo, feta, primo sale, tomini e cottage crescono su entrambi i fronti. Il primo sale, per esempio, sfiora da solo i 45 milioni di euro (+6,9%) per 4.700 tonnellate (+9,9 per cento). Addirittura la stracciatella, una nicchia dimostratasi decisamente vivace, ha siglato un +52,7% a valore, superando i 20 milioni di euro di giro d’affari, e le 1.800 tonnellate (+61,9 per cento). Infine, NielsenIQ fotografa il mercato anche da altre interessanti “angolazioni”, che aiutano ad avere un riscontro più completo sui macrodati relativi alle vendite. Scopriamo allora che, considerando il totale Italia distribuzione moderna (escluso il discount), le regioni del Nord-Ovest (corrispondenti all’Area 1 NielsenIQ) sono quelle che assorbono la quota più elevata di vendite a valore
(25,9%) e a volume (23,3 per cento). Ma sono anche quelle che accusano il calo più vistoso: rispettivamente -8,9% e -8,4 per cento. Dal punto di vista dei canali distributivi, è il discount a uscire con i risultati migliori da un anno di ripiegamento, almeno per quanto riguarda i freschi spalmabili a peso imposto, che crescono del 2,4% a valore e dell’1,1% a volume. Buoni risultati per questo segmento anche nei punti vendita di più ampia superficie della distribuzione moderna, ovvero ipermercati e grandi supermercati.
L’innovazione non si ferma In un comparto fortemente impattato dall’aumento dei costi – basti pensare a fertilizzanti, mangimi, gasolio, sementi, prodotti fitosanitari, oltre alle tariffe energetiche schizzate alle stelle – le aziende non perdono di vista l’obiettivo della crescita attraverso l’innovazione di prodotto e di packaging. La prima mira innanzitutto a coniugare gusto, praticità e leggerezza, assecondando nel contempo trend che sembrano consolidarsi, come i piccoli formati e il ready-to-eat. La seconda tiene conto della tendenza verso soluzioni green, all’insegna del basso impatto ambientale e quindi del binomio riciclabilità/biodegradabilità. E così, innovazione fa rima con diversificazione per Parmareggio che, alla ricerca di nuove occasioni di consumo e grazie al nuovo disciplinare del Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano Dop, ha dato vita alla gamma dei formaggi freschi. Spiccano in questo ambito il Robiolino, la Ricotta e lo Spalmabile Parmareggio, lanciati da poco più di un anno, che la distribuzione moderna ha accolto con favore proprio perché contribuiscono a rinnovare gli assortimenti. A dispetto dell’andamento negativo che questo prodotto sta facendo registrare sul mercato, Centrale del Latte
d’Italia (Newlat Food) continua a performare molto positivamente nel segmento mascarpone, arricchito quest’anno con la variante senza lattosio a marchio Mukki. Il big player ha lavorato molto anche sulla sostenibilità, optando ad esempio per confezioni in plastica R-Pet e, per talune produzioni, pack da fonti rinnovabili. Anche Latterie Virgilio è attivo nel comparto con il mascarpone, che ha visto crescere le proprie performance soprattutto sui mercati internazionali. Il Consorzio sta investendo in innovazione lungo tutta la filiera, che significa ciclo produttivo, ma anche sostenibilità e benessere animale, con il progetto Life Dop, lanciato nel 2016 e destinato a sfociare quest’anno in una certificazione ambientale volontaria. Fattorie Garofalo a fine 2021 ha lanciato l’innovativo Mascarpone di Bufala, a conferma della volontà di valorizzare al massimo le produzioni casearie a base di latte di bufala. Il Gruppo Lactalis - con Galbani in evidenza anche nelle proposte funzionali e Vallelata nei prodotti premium - si conferma protagonista in segmenti classici come la ricotta e la crescenza. In particolare, le novità firmate Vallelata sono Cuori di Ricotta, pensata per ampliare le modalità di consumo del prodotto, e la Ricotta Tradizionale in versione take-away. Tra i leader del mercato dei formaggi freschi si conferma il Gruppo Granarolo, che ha spinto sulla leva della leggerezza con Granarolo Oggi Puoi, una linea che si caratterizza per l’utilizzo del 30% di sale in meno e il 50% di grassi in meno rispetto alla media dei prodotti del comparto. La gamma comprende la mozzarella, lo stracchino e le ricotte. A questa si affianca la linea Granarolo Gusto di una Volta. Il Gruppo guarda con attenzione non solo al mercato
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ECONOMIA FORMAGGI FRESCHI: LE DIMENSIONI E I TREND DEI SEGMENTI SEGMENTI
VENDITE A VALORE
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(EURO)
FORMAGGI FRESCHI P.I. FORMAGGI FRESCHI P.V. di cui FORMAGGI FRESCHI INDUSTRIALI P.I. + P.V. MOZZARELLE CRESCENZA + STRACCHINO RICOTTA MASCARPONE BURRATA di cui FORMAGGI FRESCHI SPALMABILI P.I. + P.V. SPALMABILI ROBIOLE FETA PRIMO SALE TOMINI COTTAGE CAPRINI SQUACQUERONE STRACCIATELLA ALTRI TOTALE
2.098.171.576 268.959.491 1.785.805.538 1.141.438.368 267.625.687 221.664.723 93.746.244 61.330.540 581.325.516 253.154.515 61.246.949 56.582.004 44.943.804 40.831.656 40.346.825 28.660.667 27.747.779 20.600.967 7.210.352 2.367.131.067
VENDITE A VOLUME
VAR%
(Kg)
-6,6 -4,0 -8,3 -7,9 -8,8 -6,9 -24,3 +18,5 +0,1 -4,0 -5,5 +6,4 +6,9 +5,8 +2,3 -4,8 -2,1 +52,7 +2,8 -6,4
284.987.921 31.094.656 250.208.397 157.729.558 29.662.410 42.821.702 14.815.939 5.178.788 65.874.180 32.704.792 5.525.474 5.504.054 4.708.047 3.505.882 7.054.002 2.066.223 2.354.834 1.816.432 634.437 316.082.577
-7,2 -3,8 -8,8 -8,6 -8,1 -6,9 -22,4 +18,1 +0,9 -2,9 -4,8 +5,3 +9,9 +8,7 +2,4 -1,2 +1,2 +61,9 +0,8 -6,9
Totale Italia -p.i. + p.v. - a.t. febbraio 2022 Fonte NielsenlQ
interno, ma anche all’export: per questo ha studiato soluzioni che garantiscano una lunga shelf-life, come nel caso del Mascarpone Granarolo Long Life (nove mesi) e la Ricotta e Stracchino Crumble (surgelati con la tecnologia Iqf). Light e senza lattosio sono parole-chiave per Fattorie Osella, che lo scorso anno ha visto crescere a valore e volume il proprio brand. Al centro dell’offerta ci sono la Robiola Osella e il tomino fresco Linea, mentre tra le novità più recenti troviamo la Robiola Leggera, prodotta con il 30% di grassi in meno. Al crescente favore verso prodotti light e il target degli intolleranti al lattosio punta anche il Consorzio di Tutela Ricotta di Bufala Campana Dop, che è intervenuto sul disciplinare di produzione proprio per proporre un prodotto
in grado di soddisfare le esigenze di tutti i consumatori. Le modifiche al disciplinare sono all’ultimo passaggio: la registrazione ai competenti uffici Ue.
La sostenibilità è un mantra Brimi, sempre molto attiva in ambito promozionale con iniziative tese a far conoscere i propri prodotti e il territorio altoatesino nel quale sono realizzati, sta progettando una linea di prodotti pensata per il canale food service. La sostenibilità si conferma un must della filosofia produttiva dell’azienda, che conta 1.100 soci contadini e si avvale di un moderno stabilimento alimentato da energia autoprodotta o comunque di origine locale. Con il suo brand Nonno Nanni, Latteria Montello ha rafforzato le proprie quote in segmenti
importanti come lo stracchino e le robiole. Un successo frutto, tra l’altro, di una crescente penetrazione e dell’introduzione di formati ridotti. Innovazione, ingresso in nuovi mercati e sostenibilità (vedi la confezione 100% biodegradabile e compostabile per lo stracchino classico da 100 g) sono le parole d’ordine per il 2022. Inoltre, è recente il varo di un nuovo polo produttivo dedicato ai formaggi a pasta filata. Un occhio di riguardo all’ambiente lo riserva anche il Caseificio Comellini, che per il suo Squacquerone di Romagna Dop utilizza quasi solo latte locale, raccolto nel raggio di pochi chilometri dallo stabilimento di produzione. Infatti la scotta, ovvero il principale prodotto di scarto, è destinata alla produzione di biogas e all’alimentazione zootecnica.
56 IL MONDO DEL LATTE
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Introduzione alla Brochure di Sostenibilità del Caseificio Elda In un contesto di crescente attenzione verso la sostenibilità non solo economica, ma anche sociale ed ambientale, la nostra Azienda ha intrapreso un percorso strutturato e organico di rendicontazione di tali tematiche, in maniera coerente con le caratteristiche organizzative del settore in cui operiamo. Abbiamo quindi deciso di avviare, con il supporto di una società di consulenza esterna, le attività per la predisposizione di una Brochure di Sostenibilità al 31 dicembre 2021, che sarà redatta secondo l’opzione “GRI Referenced” dei Sustainability Reporting Standards (GRI Standards), standard di rendicontazione g Initiative un modello di reporting universalmente accettato. salute e sicurezza sul lavoro
valore economico
ECONOMICa generato
SOCIALe
per il territorio
SOSTENIBILITà ambientale
occupazione
consumo di energia, prelievo d’acqua, emissioni
La Brochure di Sostenibilità del Caseificio Elda sarà distribuita ai clienti e ai soggetti interessati a fine giugno.
www.eldaricotteria.it
MERCATI
FORMAGGI GRATTUGIATI: LE PERFORMANCE DEI MAGGIORI PAESI ESPORTATORI A CONFRONTO di Andrea Stretti
I
l mercato dei formaggi grattugiati continua a crescere in Italia e nel mondo. La loro produzione si concentra in buona parte in Europa, ma nelle prime posizioni della lista dei maggiori esportatori troviamo alcuni Paesi extraeuropei: Stati Uniti e Nuova Zelanda, in particolare, sono il secondo e il terzo esportatore mondiale, con poco meno di 100mila e di 60mila tonnellate rispettivamente. Qualche altro migliaio di tonnellate è riferibile ad Australia ed El Salvador. Al primo posto risultano i Paesi Bassi, con 144.260 tonnellate nel 2021. E l’Italia? Tiene saldamente il quarto posto, posizionandosi molto vicina alla Nuova Zelanda
e distaccando nettamente gli altri Paesi europei. Un quarto posto che diventa medaglia d’argento mondiale se si parla di valori e non di quantità. Stando ai dati, emerge che una fetta preponderante dell’export dei vari Paesi rimane nel relativo continente, dove si trovano i suoi principali estimatori. Una regola che ha alcune eccezioni, nonché varie sfumature. Infatti, quote vicine al 100% di export di molti Paesi europei, Italia compresa (95,0%), si realizzano nella stessa Europa. Non è così per Danimarca, Francia e Regno Unito, che spediscono quantità rilevanti di formaggi grattugiati in Asia (rispettivamente 29,3%, 20,5% e 43,7 per cento). L’Asia è poi lo sbocco
principale delle produzioni neozelandesi e australiane, che non possono essere assorbite se non in misura limitata dai mercati dell’Oceania, troppo piccoli. Anche il 40% dell’export statunitense approda in Asia, mentre i mercati americani, a parte alcune nicchie coperte da Paesi europei (Regno Unito, Spagna, Danimarca, Francia, Italia), sono riforniti soprattutto dagli Stati Uniti e da El Salvador. Rispetto al 2019, dunque al periodo pre-Covid, abbiamo assistito a una generale crescita delle vendite, con pochi trend contrari, che riguardano essenzialmente i Paesi Bassi in Europa (-7,5%), Regno Unito e Spagna in
GLI ESPORTATORI
AMBROSI SPA Produzione, stagionatura e confezionamento Dop Italiane. Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Provolone, Pecorino Romano, Taleggio, Asiago, Paste filate, Mascarpone, Ricotta. Via Ottorino Ambrosi,1 25014 Castenedolo (BS) Tel. 030/2134811- Fax 030/2733121 info.export@ambrosi.it - www.ambrosi.it
BERTOZZI SPA
Strada Roma, 1/A 43044 Collecchio (PR) Tel. 0521/333911 - Fax 0521/333900 info.export@ambrosi.it - www.bertozzi.com
GENNARO AURICCHIO SPA
LATTERIA MONTELLO SPA
Provolone piccante, dolce, giovane, affumicato e stravecchio. Pecorino Romano, Gorgonzola, caciotte, pecorini freschi e stagionati, Mozzarella, Ricotte, Grana Padano, Parmigiano Reggiano,Taleggio.
Formaggi Freschi Nonno Nanni: Stracchino, Stracchino con fermento dello Yogurt e Probiotico, Squaquerello, Crescenza, Fresco Spalmabile, Robiola, Mozzarella, Burrata, Stracciatella, Ricotta, Primosale, Caprino di latte vaccino, Caprino e Robiola di capra, linea Senza Lattosio, Fresca Merenda, Formaggini, Fettine, Mascarpone.
Via Dante, 27 26100 Cremona Tel. 0372/403311 Fax 0372/403350 info@auricchio.it www.auricchio.it
Via Fante d’Italia, 26 31040 Giavera del Montello (TV) Tel. +39 0422 8833 Fax +39 0422 775090 info@nonnonanni.it www.nonnonanni.it
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17-2 mercatiinterno export2022.indd PLFM.indd 5959 n 6 giugno
18/05/22 12:09 09:59 19/05/22
MERCATI
040620
04064050
276 984 109 4 24 95 5 40 2.386 1.068 204 62 10 36 845 60 246 232 64 123 241 71 101 509 131 55 7.981
228 257 18 13 20 177 8 30 875 1.440 189 65 5 2 46 16 273 147 43 99 103 28 20 307 287 24 4.720
118 257 19 3 15 59 1 26 1.197 1.082 40 36 1 2 14 18 144 74 13 51 89 30 21 211 53 36 3.610
78 101 5 1 5 84 2 1 457 446 7 5 1 4 204 2 80 77 7 22 56 6 7 113 35 16 1.822
317 949 29 5 38 139 22 55 2.248 621 76 113 10 19 480 27 194 109 75 41 94 11 88 560 333 19 6.672
04069075 - 04069023 - 04069025 - 04069027 - 04069029 - 04069037 - 04069078 - 04069032 - 04069035 - 04069085 - 04069074 - 04069079 - 04069076 - 04069089
3 3 2
17 32 1
1 1
1 5 1
7 25
46 268 62 1
1 1 1 1 5 1 1 6 1 60
04069063
04069099
040630
56 42 10 1 2 7 2 4 267 202 4 3
15 61 2
6 72 1
2 48 1
3 8 1 6 78 144 5 2
10 2 10 1 5 5
1 1
2 6
41 3 1
32 135 5 4
2 8 8 61 40 3 3 19 1 6 41 19 5 816
2 2 4 36 54 1 16 12 6 3 14 10 4 489
8 28 22 28 2 9 1 134 13 9 8 696
25 43 23 4 9 67 3 6 73 185 32 6 3 11 3 30 91 19 3 30 43 6 51 97 10 11 884
1 68 97 1 3 1 3 4 9 3 2
PROVOLONE
FORMAGGI FUSI
04069069 04069018 04069021 04069050 04069039 9082-9084 04069081 04069092 9093 04069086 04069013 04064010 4090 04069015 04069017
04069073 04069001
1 4 15 39 3 7 3
24 37 1 6 1 4
7 14 6
26 8
252
233
TOTALI
FORMAGGI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE
ALTRI FORMAGGI MOLLI
ALTRI FORMAGGI DURI
ALTRI FORMAGGI SEMIDURI
ASIAGO, CACIOCAVALLO, MONTASIO E RAGUSANO
GORGONZOLA
GRATTUGIATI
04069061
ALTRI FORMAGGI
AUSTRIA BELGIO BULGARIA CIPRO CROAZIA DANIMARCA ESTONIA FINLANDIA FRANCIA GERMANIA GRECIA IRLANDA LETTONIA LITUANIA LUSSEMBURGO MALTA PAESI BASSI POLONIA PORTOGALLO REP. CECA ROMANIA SLOVACCHIA SLOVENIA SPAGNA SVEZIA UNGHERIA TOTALE UE
0406 1030 - 04061050 - 04061080
PECORINO
CODICE DOGANALE
RICOTTA, MASCARPONE E ALTRI FORMAGGI FRESCHI
MOZZARELLA
(IN TONS)
GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO
LE ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI NELLA UE (1 - 31 gennaio 2022)
2 166 1 4 480
16
4 1
161 1 3 186
1.167 2.851 230 32 126 658 45 169 7.776 5.716 626 300 30 79 1.613 225 1.203 830 218 403 837 160 467 2.060 895 185 28.901
GLI ESPORTATORI
BRAZZALE SPA Burro delle Alpi, Burro Superiore Fratelli Brazzale, Gran Moravia, Verena, Asiago, Provolone dolce e piccante, Pasta filata, Grana Padano e Parmigiano Reggiano.
Via Pasubio, 2 36010 Zané (VI) Tel. 0445/313900 Fax 0445/313991 info@brazzale.com www.brazzale.com Stabilimento di via Giovanni XXIII, 2 36030 Monte di Malo (VI) Stabilimento di via Torrerossa, 30 35010 Campodoro (PD)
FORGRANA CORRADINI SPA Parmigiano Reggiano, Grana Padano. Confezionamento. Produzione grattugiati freschi disidratati. Produzione shaker. Pecorino Romano,Taleggio, Gorgonzola, pecorini, provoloni, mozzarella.
Via 200 Biolche, 6 42016 Guastalla (RE) Tel. 0522/833818 Fax 0522/833426 forgrana@forgranacorradini.it www.forgranacorradini.it
IGOR SRL Produzione, stagionatura e confezionamento di Gorgonzola DOP a marchio: IGOR, GRAN RISERVA LEONARDI, QUATTROROSE SANTI, SI INVERNIZZI, PAL, CLIN, BALLARINI.
Strada Natale Leonardi 32 28062 CAMERI (NO) Tel: 0321.2001 Mail: info@igornovara.it www.igorgorgonzola.com
60 IL MONDO DEL LATTE
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CODICE DOGANALE
EUROPA UNIONE EUROPEA REGNO UNITO SVIZZERA C.S.I. ALTRI PAESI EUROPEI AFRICA NORD AMERICA CANADA USA CENTRO E SUD AMERICA BRASILE MESSICO ALTRI PAESI DEL CENTRO SUD ASIA GIAPPONE CINA INDIA HONG KONG SINGAPORE ALTRI PAESI ASIATICI OCEANIA AUSTRALIA NUOVA ZELANDA ALTRO TOTALE MONDO -TONNELLATE di cui extra Ue -MIGLIAIA DI EURO
04069061
04069063
4.394 3.610 405 319 12 48 1 65 30 35 0
1.959 1.822 33 78 18 8 1 42 9 33 2
549 489 46 10 1 3 3 857 20 837 7
1.029 884 50 12 59 24 29 102 24 78 73
292 126 75
2 57 22 1
2 5 35 23
3 70 275 31 62 18 8 1 155 28 28
8.325 6.672 1.065 446 42 100 3 54 16 38 9
9.151 7.981 718 281 110 61 26 218 13 205 11
5.585 4.720 516 250 34 65 29 1.387 308 1.079 89
1 10 1.199 248 480 4 9 22 436 97 71 26
42 47 515 166 9 9 14 317 212 208 4 1
7 4 80 23 21 2
10.702 2.721 44.483
7.818 3.098 85.934
4.775 1.165 43.644
8.980 2.308 46.785
34 17 17
1 11 22 21 1
2.078 256 13.098
1.473 984 15.652
04069069 04069021 04069039 04069081 04069086 04069013 04069015 04069017
04069099
04069073
040630
404 252 14 53 23 62 18 55 2 53 0
513 480 17 13 1 2 1 60 22 38 9
252 233 1 8 7 3
91 22
2 7 38 5
1.536 652 10.905
ALTRI FORMAGGI
FORMAGGI FUSI
PROVOLONE
ALTRI FORMAGGI
ALTRI FORMAGGI DURI
04064050
04061050 04061080
2 10 3 235 26 18 8 15
PECORINO
040620
04061030
9 548 298
GORGONZOLA
GRATTUGIATI
GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO
MOZZARELLA
LE ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI NEL MONDO (1 - 31 gennaio 2022)
(IN TONS - DATI PROVVISORI ISTAT)
RICOTTA, MASCARPONE E ALTRI FORMAGGI FRESCHI
MERCATI
04064010 04064090
20 20 2 2 16
6 5 58 8 7 1
2 4 27 32 32
7
576 324 4.098
653 173 4.030
290 57 973
9 0
1.814
GLI ESPORTATORI
CIRESA SRL
CASEIFICIO DEFENDI LUIGI SRL BERNERI SPA
Taleggio, Gorgonzola, Bufaletto, Mozzarella, Baffalo Blu, F. Bio.
Via Vittorio Emanuele, 62 23815 Introbio (LC) Valsassina Tel. 0341/980540 Fax 0341/981294 ciresa@ciresa.it www.ciresa.it
Via delle Industrie, 6 24040 Lallio (BG) Tel. 035/200991 Fax 035/201190 berneri@berneri.it www.berneri.it
GELMINI CARLO SRL
MARIO COSTA SPA
F.LLI PINNA AZIENDA CASEARIA SPA
Via Papa Giovanni XXIII, 15 20080 Besate (MI) Tel. 02/90.50.92.4 Fax 02/90.09.80.30 info@caseificio-gelmini.it www.caseificio-gelmini.it
Via dell’Industria, 26 Località Orfengo 28060 Casalino (NO) Tel. 0321/877566 Fax 0321/877578 info@mariocosta.it www.mariocostagorgonzola.it
Via F.lli Chighine, 9 07047 Thiesi (SS) Tel. 079/886009 Fax 079/886 724 info@pinnaspa.it www.fratellipinna.com
24043 Caravaggio (BG) tel. 0363/301022 info@caseificiodefendi.it www.caseificiodefendi.it
62 IL MONDO DEL LATTE
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17/05/22 12:09 13:55 19/05/22
17-2 merc
PA
5/22 13:55
280 258 19
312 309 3
1 2 3
0
3 0
0
0 0
4 1
245 192 24 28 1
392 332
23 3 20 0
10 2
TOTALI
FORMAGGI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE
04069018 04069079 04069075 04069076 04069001 04069050 04069082 04069084
34 28 1 5
188 186 2
47 2 45 1
20
0
20 1
0
1 1
1 2
0
86 60
277 247 12 13 2 3
164 146 8 6 4
22 1 3
1
1
1 6
1 2
12 1 11 0
6 96 86
2 8 1
2
56 4
FONTINA FONTAL
ASIAGO, CACIOCAVALLO, MONTASIO, RAGUSANO
ITALICO TALEGGIO
ALTRI FORMAGGI MOLLI
ALTRI FORMAGGI SEMIDURI
CACIOTTE, SCAMORZE E FORMAGGI SEMIDURI
CRESCENZA, ROBIOLA E SIMILI
ALTRI FORMAGGI ERBORINATI
04064010 04069092 04069089 04069023 04069025 04064090 04069093 04069074 04069029 04069037 04069078 04069032 04069035 04069085
1 0
3 2 2
8 1 1
10 0
7 3 3
2 3 3
1 8 8
1 1 1
0
283 25 1.814
318 9 2.417
279 87 2.415
495 163 2.685
291 44 2.688
181 35 1.240
143 83 1.092
58 30 467
188 2 459
34.139 28.901 2.934 1.600 316 388 108 2.967 450 2.517 212 0 50 162 3.189 1.030 628 24 59 54 1.394 483 441 42 16 41.117 12.216 284.879
America (rispettivamente -52,6% e -20,8%), Regno Unito e Svizzera in Asia (-20,0% e -36,7 per cento). Come abbiamo detto, in termini di valore, l’Italia occupa un ruolo ancor più importante. Con un prezzo medio all’export di 8,9 euro/kg (2 euro più dell’Australia) il Bel Paese totalizza 509 milioni di euro di fatturato estero nel 2021, superando di numerose lunghezze gli Usa (400 milioni) e la Nuova Zelanda (200 milioni) e avvicinandosi molto alle performance messe in campo dai Paesi Bassi, primi in classifica anche in termini di valori (591 milioni di euro). Negli ultimi due anni, poi, il valore dei prodotti italiani è cresciuto più velocemente dei volumi nei mercati americani, asiatici e dell’Oceania, testimoniando come i consumatori locali siano disposti a riconoscere un premio sull’acquisto di prodotti made in Italy.
PARMAREGGIO SPA Produzione, stagionatura e confezionamento Dop Italiane: Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Asiago, Piave, Montasio e Monte Veronese.
STABILIMENTO DI MODENA Via Polonia, 30-33 - 41122 MODENA Tel. 059 414711 - Fax 059 450441 export@parmareggio.it www.parmareggio.it STABILIMENTO DI MONTECAVOLO Via Togliatti, 34AB 42020 Montecavolo (REGGIO EMILIA) Tel. 0522/245711 - Fax 0522/245702 STABILIMENTO DI SOMMACAMPAGNA Via Rezzola, 21 37066 Sommacampagna (VR) Tel. 045/8971800 - Fax 045/515974 export@agriform.it - www.agriform.it
TRENTIN SPA
ZANETTI SPA
Parmigiano Reggiano Grana Padano Pecorino Romano Gorgonzola Pecorini Toscani/Sardi Provolone/Taleggio Mozzarella di Bufala Mascarpone/Ricotta
Produzione, stagionatura, confezionamento e commercio di: Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Provolone, Pecorino, burro, Taleggio, Fontina, Asiago, mozzarelle, mascarpone, ricotta, Gorgonzola.
Via Genova, 19(z.i.) 37053 Cerea (VR) Tel. 0442/398111 Fax 0442/398150 commerciale@trentingroup.it www.trentingroup.it
Via Madonna, 1 24040 Lallio (BG) Tel. 035/201511 Fax 035/691515 zanetti@zanetti-spa.it www.zanetti-spa.it
IL MONDO DEL LATTE 63
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MERCATI FORMAGGI GRATTUGIATI: LE ESPORTAZIONI MONDIALI IN VOLUMI
PAESI BASSI USA NUOVA ZELANDA ITALIA BELGIO DANIMARCA GERMANIA FRANCIA REGNO UNITO AUSTRALIA EL SALVADOR IRLANDA SPAGNA SVIZZERA POLONIA
TONNELLATE
VERSO EUROPA 2021 VS 2019 (%)
VERSO AMERICHE 2021 VS 2019 (%)
VERSO ASIA 2021 VS 2019 (%)
VERSO OCEANIA 2021 VS 2019 (%)
144.260 99.563 58.971 57.061 35.047 25.682 25.677 25.584 9.357 5.765 5.733 5.540 5.361 4.822 3.927
-7,5 +123,3 -100,0 +14,1 +0,5 +14,4 +25,7 +9,0 +4,1 -25,8 nd nd +32,7 +206,6
+8,5 +23,1 +55,9 +31,4 +361,6 +6,5 +100,0 +26,2 -52,6 n.d. +90,3 n.d. -20,8 +47,6 -
+46,3 +17,5 +19,1 +35,0 -0,2 +25,8 +16,2 +3,5 -20,0 +33,7 +620,0 -86.7 -36,7 -26,8
-6,3 +84,6 +12,5 +12,6 +625,2 -56,5 nd +1,5 -1,8 -66,7 -
FORMAGGI GRATTUGIATI: LE ESPORTAZIONI MONDIALI A VALORE
PAESI BASSI USA NUOVA ZELANDA ITALIA BELGIO DANIMARCA GERMANIA FRANCIA REGNO UNITO AUSTRALIA EL SALVADOR IRLANDA SPAGNA SVIZZERA POLONIA
MILIONI DI EURO
VERSO EUROPA 2021 VS 2019 (%)
VERSO AMERICHE 2021 VS 2019 (%)
VERSO ASIA 2021 VS 2019 (%)
VERSO OCEANIA 2021 VS 2019 (%)
591,2 401,5 200,1 509,0 136,1 151,6 113,9 120,2 35,8 39,8 24,7 22,7 20,5 21,7 16,3
-6,1 +101,3 -100,0 +10,8 +4,3 +15,9 +23,2 +5,1 -1,0 -23,2 . -27,9 +60,4 +34,0 +201,6
+0,3 +19,8 +41,5 +36,9 +328,6 +2,4 +160,9 +12,4 -50,0 +873,1 +79,1 +900,0 -21,5 +139,7 -
+56,1 +20,9 +14,5 +37,5 -1,4 +32,2 +11,3 +1,3 -16,1 +40,5 +361,8 -84,3 -42,6 -16,4
-11,4 +97,1 +3,7 +15,8 +318,8 -91,1 nd +0,4 +2,6 -62,9 -
FORMAGGI GRATTUGIATI: I PREZZI ALL’EXPORT (euro/kg)
PAESI BASSI USA NUOVA ZELANDA ITALIA BELGIO DANIMARCA GERMANIA FRANCIA REGNO UNITO AUSTRALIA EL SALVADOR IRLANDA SPAGNA SVIZZERA POLONIA
TOTALE
VERSO EUROPA
VERSO AMERICHE
VERSO ASIA
VERSO OCEANIA
4,1 4,0 3,4 8,9 3,9 5,9 4,4 4,7 3,8 6,9 4,3 4,1 3,8 4,5 4,1
4,1 4,0 nd 9,0 3,9 5,3 4,4 5,0 4,0 10,4 4,1 3,8 4,5 4,2
4,1 4,0 3,8 9,7 4,7 7,8 nd 3,7 3,4 5,2 4,3 4,1 5,7 15,8 -
7,2 4,2 3,4 7,3 3,7 7,2 5,5 3,4 3,6 7,0 4,7 7,6 3,8 4,0
nd 3,6 3,8 8,9 5,8 4,4 5,2 6,6 nd -
Elaborazioni Assolatte su dati ITC
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MERCATI
ESPORTAZIONI ITALIANE
IL MONDO DEL
L AT T E
DI LATTE
GIUGNO
2022 -
ANNO
LXXVI -
LATTE NEL MONDO MENSILE
TARIFFA DOGANALE
LATTE IN CONFEZIONI
LATTE SFUSO IN CISTERNA
0401 1010 2011 2091
0401 1090 2019 2099
3 0 1 0 0
301 0 0
POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE
70%
ROMA
–
AUT MP-AT/c/RM
DAL 1 AL 31 GENNAIO 2022 (IN TONS - DATI PROVVISORI ISTAT)
N. 6
IL
ORGANO UFFICIALE DI
ASSOLATTE
E DEL
COMITATO ITALIANO FIL-IDF
PAESI AUSTRIA BELGIO BULGARIA CIPRO CROAZIA DANIMARCA ESTONIA FINLANDIA FRANCIA GERMANIA GRECIA IRLANDA LETTONIA LITUANIA LUSSEMBURGO MALTA PAESI BASSI POLONIA PORTOGALLO REP. CECA ROMANIA SLOVACCHIA SLOVENIA SPAGNA SVEZIA UNGHERIA TOTALE UE
TOTALE PAESI TERZI di cui: ALBANIA LIBIA CINA HONG KONG EMIRATI ARABI TOTALE GENERALE - TONNELLATE - MIGLIAIA DI EURO
0
1 12 4 32 4 0 1 376 0 0
0 2 1.589 684
1 2
7 2
2
283 1 1 2 730
0 0 0 2.581
1.731
83
478 619 57 63 140
6 0 0 2 0
2.461 1.793
2.664 1.354
ABBONATEVI ALLA RIVISTA MENSILE IL MONDO DEL
L AT T E
Organo ufficiale di ASSOLATTE e del COMITATO ITALIANO FIL-IDF
Il costo dell’abbonamento per l’anno 2022 è di: € 118,00 per l’Italia - € 150,00 per l’estero
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MERCATI
BORSA PREZZI ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONI DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI ITALIANI
2021 APRILE MEDIA
VAR.
2,28 3,88 4,03 2,08 8,62 7,35 6,08 12,50 11,70 10,35 5,75 6,75 5,15 4,75 5,60 5,83 6,12
102,63% 61,60% 59,31% 112,50% -1,74% 4,08% 3,78% 0,80% 0,85% 1,16% 5,04% 4,30% 5,63% 7,16% 6,07% 6,35% 6,21%
5,29 6,94 7,09 5,09 9,06 8,29 6,94 12,71 11,91 10,58 6,29 7,29 5,69 5,34 6,19 6,52 6,81
2,29 3,89 4,04 2,09 8,53 7,14 5,98 12,50 11,70 10,34 5,75 6,75 5,15 4,75 5,60 5,83 6,12
131,00% 78,41% 75,50% 143,54% 6,21% 16,11% 16,05% 1,68% 1,79% 2,32% 9,39% 8,00% 10,49% 12,42% 10,54% 11,84% 11,27%
479,11
336,85
42,23%
514,50
321,33
60,12%
13,356 12,556 11,806 10,881
12,750 12,025 11,300 10,650
4,75% 4,42% 4,48% 2,17%
13,410 12,630 11,890 11,005
12,750 12,025 11,300 10,650
5,18% 5,03% 5,22% 3,33%
2021 MARZO MEDIA
BURRO DI CREMA DI LATTE SOTTOPOSTA A CENTRIFUGAZIONE REG. (CE) N. 1234/2007 BURRO DI CENTRIFUGA ZANGOLATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA, PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI) GRANA PADANO STAGIONATURA 16 MESI E OLTRE GRANA PADANO STAGIONATURA 9 MESI GRANA PADANO CON BOLLO PROVVISORIO 60-90 GG. FUORI SALE PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 24 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 18 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 12 MESI E OLTRE GORGONZOLA MATURO DOLCE GORGONZOLA MATURO PICCANTE ITALICO MATURO TALEGGIO FRESCO FUORI SALE TALEGGIO MATURO PROVOLONE VALPADANA STAGIONATURA FINO A 3 MESI PROVOLONE VALPADANA STAGIONATURA OLTRE 3 MESI
4,62 6,27 6,42 4,42 8,47 7,65 6,31 12,60 11,80 10,47 6,04 7,04 5,44 5,09 5,94 6,20 6,50
LATTE SPOT ITA (€/1000 Kg) PARMIGIANO REGGIANO (BORSA DI RIFERIMENTO COMPRENSORIALE DI PARMA) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA >30 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA >24 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA >18 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA >15 MESI
MILANO (€/Kg) BURRO PASTORIZZATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA, PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI)
17-5 mercatiinterno borsa 2022.indd prezzi MPLF.indd 68 n 6 giugno 68
NQ: NON QUOTATO
VAR.
2022 APRILE MEDIA
2022 MARZO MEDIA
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•pubb._B.CASALINGO_OK_250
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Pagina 1
MERCATI
DOP: TENSIONI SULLE QUOTAZIONI ALL’INGROSSO
I
formaggi Dop sono in piena sintonia con la domanda dei consumatori italiani e non. Le loro caratteristiche, la loro riconoscibilità e la capacità di alcuni di loro – certamente dei principali prodotti – di portare valore ai territori e alle filiere sono di fatto apprezzati dai mercati. Il Covid ha reso ancor più fertile questo terreno di incontro. Pur tra le perplessità suscitate da alcune proposte di modifica normativa, il sistema resta quindi uno dei pilastri delle strategie europee. Ma quali sono state le performance delle Dop in termini di produzione negli ultimi due anni, quelli che passeranno alla storia per la pandemia? Nel 2020 sono aumentate le produzioni di tutti i maggiori formaggi Dop nazionali, a cominciare da Asiago e Provolone (entrambi a +11,2% sul 2019), Montasio (+10,4%), Parmigiano Reggiano (+4,9%) e Quartirolo (+4,0%). Ha fatto eccezione solo il Taleggio (-5,0%). In generale, va rilevato come alcune Dop abbiano accelerato la crescita (o invertito il trend) delle produzioni in confronto al pre-Covid (2019/2018). È stato così, ad esempio, per Montasio e Provolone. Il 2021 ha visto un rimbalzo
negativo di alcune delle Dop che l’anno precedente avevano avuto gli incrementi più significativi: Quartirolo (-7,8%), Montasio (-7,0%), Asiago (-4,8%). In recupero, invece, la produzione di Taleggio (+3,7%), Gorgonzola (+3,2%) e soprattutto di Mozzarella di Bufala (+6,1 per cento). Al termine dei due anni, i due formaggi Dop più importanti in termini di volumi, Grana Padano e Parmigiano Reggiano, hanno messo a segno rispettivamente un modesto +1,4% e un più rilevante +9% sui livelli 2019 (pre-Covid). In questa prima parte del 2022 pare proseguire, e in alcuni casi approfondirsi, un calo diffuso di produzione. In particolare, si chiude in flessione il primo quadrimestre per Gorgonzola (-6,8%) e Grana Padano (-3,2%). Il primo trimestre
segna negativo anche per Asiago (-8,7%) e Quartirolo (-11,9%). In moderata crescita su gennaiomarzo 2021 è invece il Taleggio. La Mozzarella di Bufala registra, a sua volta, un notevole +7,8%. Le contrazioni alla produzione - a cui si unisce lo stimolo fornito dalla domanda soprattutto estera delle nostre maggiori Dop - generano tensioni sui prezzi all’ingrosso.
LE PRINCIPALI DOP - VARIAZIONI % QUOTAZIONI MERCURIALI (SETTIMANA 1-SETTIMANA 19, ANNO 2022)
PARMIGIANO REGGIANO (STAGIONATURA 24 MESI)
+1,4%
PARMIGIANO REGGIANO (STAGIONATURA 12 MESI E OLTRE)
+3,2%
GRANA PADANO (16 MESI E OLTRE)
+17,3%
GRANA PADANO (9 MESI)
+22,9%
PROVOLONE VALPADANA (OLTRE 3 MESI)
+10,4%
PECORINO ROMANO (OLTRE 5 MESI)
+11,7%
ASIAGO PRESSATO FRESCO
+16,5%
GORGONZOLA MATURO DOLCE
+9,4%
TALEGGIO MATURO
+9,6%
QUARTIROLO LOMBARDO
+10,7%
Elaborazioni Assolatte su quotazioni Camera di Commercio Milano-Monza-Brianza-Lodi.
70 IL MONDO DEL LATTE Senza titolo-2 70
20/05/22 09:32
5/22 12:45
LE PRODUZIONI DEI PRINCIPALI FORMAGGI DOP 15,0% 9,7%
10,0%
7,2%
5,0%
1,0%
1,6%
0,0% -5,0%
-3,2%
-10,0%
-6,8%
-8,7%
-10,9%
-15,0% ASIAGO
media 2020
GORGONZOLA
media 2021
GRANA PADANO
MONTASIO
-11,9%
MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA
PARMIGIANO REGGIANO
PROVOLONE VALPADANA
TALEGGIO
QUARTIROLO
gen-apr 2022
*il dato relativo alle produzioni di Asiago, Taleggio e Quartirolo fa riferimento al periodo gennaio-marzo 2022 **il dato relativo alle produzioni di Montasio, Provolone Valpadana e Mozzarella di Bufala Campana fa riferimento al periodo gennaio-febbraio 2022
È il caso in particolare dell’Asiago, che da una quotazione di 5,45 euro/kg con cui ha aperto l’anno è giunto a 6,35 euro/kg. Anche il Grana Padano ha avuto una netta
mercati Dopinterno PLF.indd 71 n 6 giugno 2022.indd 71
ascesa, passando da 8,23 a 9,65 euro/kg nelle tipologie con stagionatura di 16 mesi e oltre, e da 7,10 a 8,85 euro/kg nei 9 mesi di stagionatura.
Il Pecorino Romano è salito a 11 euro/kg dopo aver chiuso il 2021 a 9,85 euro/kg. Il Gorgonzola, infine, ha raggiunto i 6,4 euro/kg.
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NORMATIVE_L’ESPERTO RISPONDE
?
a cura di Leonardo Graverini
ESISTE UNA NORMATIVA EUROPEA – O EVENTUALMENTE ITALIANA CHE FISSI IL TEMPO E ALTRI REQUISITI PER DEFINIRE LA STAGIONATURA DEI FORMAGGI IN GENERALE O DI ALCUNI FORMAGGI SPECIFICI COME, AD ESEMPIO, MOZZARELLA O EMMENTAL? NEL CASO IN CUI NON ESISTANO NORMATIVE EUROPEE O NAZIONALI, IN ITALIA SI DEVE APPLICARE IL CODEX?
Mozzarella di Gioia Del Colle, ma i loro disciplinari non prevedono alcuna stagionatura del prodotto. Così come invece previsto dagli standard Uni nazionali - volontari - sulla mozzarella (sia quella in liquido di governo che la tipologia per pizza), nonché dallo stesso standard Codex 262 sulla mozzarella. Analogamente, non esistono normative europee o nazionali che definiscano caratteristiche e tecnologie produttive per l’emmental. Esistono, invece, specifici disciplinari europei per le seguenti Dop e Igp: Allgauer Emmentaler (Dop), con stagionatura minima di 3 mesi; Emmental de Savoie (Igp), minimo 75 giorni di stagionatura; Emmental Français Est-Central (Igp), stagionato minimo 12 settimane. Lo standard Codex 269 sull’emmental prevede una stagionatura minima di 2 mesi, riducibile a 6 settimane se le particolari condizioni adottate sono tali da assicurare l’ottenimento di un prodotto finale analogo per caratteristiche fisiche, biochimiche e sensoriali. Dunque, salvo il caso dei prodotti a denominazione protetta o il caso in cui esistano e si osservino specifiche norme Uni, i formaggi dovranno essere tali da rispondere alle caratteristiche che il consumatore si attende in virtù della denominazione di vendita con la quale sono commercializzati.
NEL CASO DEL LATTE ALIMENTARE, QUAL È IL SIGNIFICATO
denominazioni di vendita del latte vaccino destinato al consumo umano è riservato ai prodotti la cui durabilità non eccede quella di sei giorni successivi alla data del trattamento termico.” Pertanto, affinché il latte possa fregiarsi del termine “fresco” devono essere soddisfatte le due condizioni di cui sopra: durabilità non superiore a 6 giorni e presenza dei requisiti di cui all’articolo 4 della Legge n. 169/1989, secondo il quale: “1. Viene definito "latte fresco pastorizzato" il latte che perviene crudo allo stabilimento di confezionamento e che, ivi sottoposto a un solo trattamento termico entro 48 ore dalla mungitura, presenti al consumo: a) prova della fosfatasi alcalina negativa; b) un contenuto in sieroproteine solubili non denaturate non inferiore al 14 per cento delle proteine totali; c) prova della perossidasi positiva”.
A livello europeo non esistono normative che definiscano il formaggio in generale, né tantomeno singoli formaggi e relative specifiche condizioni di produzione, a eccezione dei formaggi per i quali è riconosciuta la protezione come denominazione di origine protetta (Dop), indicazione geografica protetta (Igp) o specialità tradizionale garantita (Stg) che, in quanto tali, sono vincolati al rispetto degli specifici disciplinari di produzione che l’Unione europea ha stabilito per ognuno di essi. Nessuna normativa definisce, altresì, cosa si intenda per formaggi stagionati o per formaggi non stagionati (o freschi), o quale debba essere il periodo minimo di stagionatura per poterli definire rispettivamente come tali. Per entrambe le tipologie di formaggio esistono, invece, standard Codex specifici, che però in Italia non sono vincolanti e che costituiscono a livello nazionale un riferimento esclusivamente volontario. La mozzarella, secondo usi e consuetudini, è un formaggio fresco a pasta filata. A livello europeo sono riconosciute - e dunque normate da appositi disciplinari - unicamente la Mozzarella Stg, la Mozzarella di Bufala Campana e la
Il decreto-legge n. 157/2004 stabilisce che le “denominazioni di vendita "latte fresco pastorizzato" e "latte fresco pastorizzato di alta qualità", da riportare nella etichettatura del latte vaccino destinato al consumo umano, sono esclusivamente riservate al latte prodotto conformemente all'articolo 4, commi 1 e 2, della legge 3 maggio 1989, n. 169, e nel rispetto delle disposizioni (del regolamento) di cui al decreto del presidente della Repubblica 14 gennaio 1997, n. 54. La data di scadenza del "latte fresco pastorizzato" e del "latte fresco pastorizzato di alta qualità" è determinata nel sesto giorno successivo a quello del trattamento termico, salvo che il produttore non indichi un termine inferiore. L'uso del termine "fresco" nelle 72 IL MONDO DEL LATTE
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IL MONDO DEL
IL MONDO DEL LATTE 6/2022
L AT T E GIUGNO
2022 -
ANNO
LXXVI -
LATTE NEL MONDO MENSILE
POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE
70%
ROMA
–
AUT MP-AT/c/RM
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