il piccolo 06 del 10/02/2023

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TRENI REGIONALI ,

E BEFFE

Autonomia differenziata, dura presa di posizione del presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini: “Se non passa l’autonomia, siamo pronti alle barricate”. Altrettanto dura la risposta del candidato segretario Pd Bonaccini: “Se passa l’autonomia, siamo pronti alle barricate”. Vanni

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TRA CASI E POLEMICHE, È SEMPRE SANREMO IL FESTIVAL Galletti a pagina 7 LA LOMBARDIA VA AL VOTO: 4 I CANDIDATI ELEZIONI Raineri a pagina 6 PICCHIA MAMMA E VA IN GALERA
RITARDI
CRONACA
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Articolo a
CAPIRE...
a pagina 8 xx a pagina 21 VANOLI, VIETATI I CALI DI TENSIONE BASKET CREMO A NAPOLI, DAVIDE SFIDA GOLIA CALCIO Volpi a pagina 23 Varesi a pagina 24 VBC A PERUGIA PER RESTARE SALDAMENTE AL SESTO POSTO VOLLEY Articolo a pagina 25
Raineri FATEMI
ITALIA, SOGNO O CASUALITÀ? STORIA Dossena

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CRONACA • Arrestato dai carabinieri di Casalmaggiore dopo l’intervento su richiesta della donna

Diciottenne picchia la madre: va in carcere

Ha picchiato la madre prima in casa e poi per strada dove l’aveva inseguita quando la donna era scappata per chiedere aiuto. Per questi motivi un ragazzo di 18 anni, con precedenti di polizia a carico, è stato arrestato per lesioni personali aggravate. Nel pomeriggio del 6 febbraio, verso le 17.40 i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Casalmaggiore sono intervenuti in centro città su richiesta di una donna che aveva riferito di avere urgente bisogno dei carabinieri perché il figlio la stava picchiando.

Giunti sul posto, per strada hanno trovato una donna e un uomo, successivamente identificati in madre e figlio, e il giovane stava aggredendo la donna, prendendola per il collo e colpendola più volte. I militari sono scesi dall’auto e hanno bloccato il giovane, identificato nel 18enne, allontanandolo dalla madre. Vista la sua aggressività anche nei confronti dei militari è stato bloccato ed è stato fatto salire sul mezzo di servizio in modo che non potesse più creare problemi.

Nel frattempo è stata richiesta la presenza del personale sanitario per curare la donna che, impaurita e dolorante, ha raccontato

Al termine di un’indagine durata due settimane, i Carabinieri della Stazione di Soresina hanno denunciato per rissa aggravata quattro cittadini stranieri di età compresa tra i 19 e i 28 anni. I militari hanno individuato i quattro come gli autori, insieme ad altri non ancora identificati, di una rissa scoppiata all’esterno di un locale pubblico di Soresina. Quella notte, verso l’una, qualcuno aveva chiamato il 118 per un intervento medico nei pressi di un locale di Soresina perché, a seguito di una lite, qualcuno era

cosa era successo. Il figlio era stato assente di casa per alcuni giorni ed era andata a prenderlo per portarlo a casa. Ma appena arrivati in abitazione era scoppiata l’ennesima lite tra loro, sfociata in violenza fisica nei suoi confronti. Inoltre, il giovane aveva anche creato dei danni agli arredi dell’appartamento. La madre aveva provato a fermarlo, ma poi per timore della sua incolumità, era scappata per strada dove era stata raggiunta dal figlio e nuovamente picchiata fino all’arrivo della pattuglia dei carabinieri che lo ha bloccato. La donna è stata quindi accompagnata dal personale medico presso l’ospedale di Casalmaggiore dove è stata curata per le fe-

rite riportate e dimessa con una prognosi di 10 giorni di cure e poi si è recata in caserma dove, nel frattempo, il figlio era stato accompagnato dai militari. Qui la donna ha presentato una dettagliata denuncia nella quale ha descritto il comportamento del figlio che ultimamente è diventato particolarmente aggressivo nei suoi confronti e degli altri familiari. Infatti, i carabinieri erano già intervenuti in altre occasioni perché il ragazzo, nell’ultimo periodo molto nervoso, aveva discussioni con la madre e con gli altri familiari per motivi spesso banali. Aveva avuto atteggiamenti aggressivi per più giorni, poi si era assentato per circa una settimana. Ma quando ha chiamato la madre per farsi accompagnare a casa, quest’ultima ha capito che sarebbe successo qualcosa a breve. Il tempo di arrivare a casa ed è scoppiata l’ennesima lite.

Quindi, il giovane è stato dichiarato in arresto in flagranza per lesioni personali aggravate e successivamente è stato accompagnato presso il carcere di Cremona. Ieri mattina, 9 febbraio, l’arresto è stato convalidato e per il 18enne è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

SORESINA, QUATTRO DENUNCIATI PER RISSA

rimasto ferito. Per tale motivo dal 118 era stata inoltrata una richiesta di intervento ai carabinieri della Compagnia di Cremona che avevano inviato sul posto due pattuglie. Sul posto i militari delle Stazioni di Castelverde e della Radiomobile di Cremona avevano identificato tre giovani che hanno riferito di avere partecipato poco prima a una lite con altre persone, ma di non ave-

re bisogno di cure mediche. I militari hanno quindi identificato i tre e altri presenti, alcuni dei quali hanno riferito di non avere visto cosa fosse successo mentre altri hanno riferito che tra due gruppi di giovani era nata un’incomprensione sfociata in una zuffa. Infatti, uno dei giovani ha creduto che gli fosse stato rubato il suo telefono cellulare da un altro mentre in realtà si trovava

sotto carica nei pressi del bancone. Tra i due giovani e i loro amici gli animi si erano rapidamente scaldati e i toni della discussione sono diventati sempre più accesi, finché si sono spostati nel parcheggio del locale e sono arrivati alle mani provocando una rissa. I gruppi di giovani si sono affrontati con calci, pugni e spintoni, come verificato anche attraverso le immagini riprese dalle teleca-

RICORRENZA

GIORNATA DEL RICORDO, OGGI COMMEMORAZIONE AL CIVICO CIMITERO

In occasione del Giorno del Ricordo, ricorrenza istituita per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, oggi alle ore 10, al Civico Cimitero, alla presenza delle autorità civili e militari e dei rappresentanti del Comitato di Cremona dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sarà deposta una corona d’alloro al monumento ai caduti GiulianoDalmati di tutte le guerre. A seguire pronunceranno un breve inter vento Tiziano Bellini , dell’Associazione citata, e l’Assessore alla Cultura e Politiche della Legalità Luca Burgazzi. Domenica 12 febbraio, alle 11, come da tradizione, sarà celebrata nella parrocchiale di Borgo Loreto, piazza Cappellani Militari Caduti, la Santa Messa in suffragio delle vittime delle foibe e degli esuli deceduti lontano dalle loro terre. Per il Comune interverrà l’assessore Barbara Manfredini

mere di sorveglianza presenti nella zona. La rissa è durata qualche minuto e, come ricostruito, erano state anche usate delle bottiglie. Poi un gruppo si era allontanato prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, mentre gli altri sono rimasti sul posto e sono stati identificati. I militari hanno identificato un quarto partecipante alla rissa che, ferito alla testa, si era presentato presso l’ospedale di Cremona. I militari hanno ricostruito i fatti e i quattro sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.

AZIENDE Il direttore generale Ottolini è intervenuto a Orlando in Florida

Padania Acque al Forum mondiale in Usa

Padania Acque, dopo essere stata classificata da Arera come migliore operatore in Italia per la qualità tecnica, è volata oltreoceano ospite dei lavori del 27° forum annuale dell’Industria. L’evento è stato organizzato dal 6 al 9 febbraio a Orlando in Florida da Arc Advisory group, azienda fondata nel 1986 e principale società nel settore della consulenza e ricerca tecnologica per l’industria, l’energia, le infrastrutture e le città. Gli analisti e i professionisti di Arc operano in tutto il mondo a servizio di colossi del calibro di Oracle, Microsoft, Nestlé, Siemens e Ibm. Il direttore generale Stefano Ottolini è intervenuto l’8 febbraio presso il Renaissance Orlando Hotel in qualità di speaker della sessione del forum “Resilienza operativa: una componente critica della trasformazione digitale e della sostenibilità” moderato da Craig Resnick, vicepresidente Arc. Nella sua relazione ha presentato le tecnologie avanzate di telecontrollo, i sistemi di automazione degli impianti e le tecnologie IoT, il modello gestionale e tecnico- operativo degli impianti idrici e i relativi processi tecnologici del

Servizio Idrico Integrato. «La resilienza operativa –ha spiegato il Dg - è un aspetto molto importante anche per il settore idrico, soprattutto in questo momento storico caratterizzato da gravi cambiamenti climatici. Tecnologie, sistemi innovativi e integrati sono ottimi alleati per una gestione efficace ed efficiente delle reti e degli impianti, con una conseguente riduzione delle perdite idriche e della loro tempestiva gestione».

Padania Acque ha avviato un processo di digitalizzazione che in tempi brevi porterà alla completa funzionalità del sistema Scada, che, integrato al telecontrollo, consente di monitorare da remoto gli impianti e le reti idriche, permette di raccogliere e registrare dati sulle attività e di

prevenire guasti ed eventuali malfunzionamenti.

Padania Acque ha portato la propria esperienza in termini di efficienza, qualità, resilienza e sostenibilità, davanti a una platea internazionale, confrontandosi con l’alta dirigenza di alcune delle più grandi industrie del mondo. Insieme a Stefano Ottolini, da oltre 15 anni nel settore delle utility e specializzato nella costruzione di piani di sviluppo strategico e operazioni di finanza aziendale, sono intervenuti Jan De Nijs, leader del team di trasformazione digitale di Lockheed Martin, Jean Paul Moniz, coordinatore dei servizi tecnici di Cameco, la più grande società di uranio quotata in borsa al mondo, e Pat Sullivan, direttore della tecnologia operativa di American Water.

3 Venerdì 10 Febbraio 2023 CRONACa
MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE

Cgil, Filt, Udu, Rete Studenti Medi e Federconsumatori hanno realizzato un sondaggio molto interessante sul sistema ferroviario lombardo, i cui risultati sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta lunedì a Milano. L’indagine è stata svolta attraverso un questionario al quale hanno risposto 11.314 persone nell’arco di due mesi.

CHI USA TRENORD

Ad utilizzare abitualmente il treno per i propri spostamenti è il 58% degli intervistati, mentre il rimanente 42% ha affermato di farlo saltuariamente. I pendolari veri e propri, cioè coloro che dicono di usare il treno tutti i giorni lavorativi, sono il 36%, ma notevole è anche la fetta (25%) di chi lo fa alcune volte a settimana. Poche volte all’anno lo usa il 31% del campione. Per il settore lavorativo, la fa da padrone il terziario (63%), seguito da pubblico (22%), secondario (14%) e primario (1%). Venendo alle tipologie di lavoro, il 67% è rappresentato da impiegati, il 12% da operai, l’8% da insegnanti mentre il 13% afferma altro. Tra chi usa il treno per recarsi a scuola, il 67% si dirige all’università, il 30% alle superiori.

MOTIVI, ORARI E DESTINAZIONI

Il motivo principale per chi usa il treno è quello di recarsi sul luogo di lavoro (35%). Seguono lo studio (18%), il turismo (15%), gli affetti (10%), i servizi (6%), mentre il 16% ha risposto altro. Per quanto

gli aspetti negativi

I PIÙ CITATI SONO: I RITARDI, LE SOPPRESSIONI, LA PULIZIA, L’AFFOLLAMENTO, LA SICUREZZA, GLI SCIOPERI, IL MALFUNZIONAMENTO, IL COSTO

Il treno dei desideri all’incontrario

riguarda le destinazioni abituali, Milano calamita il 55% degli utenti lombardi, mentre il 20% raggiunge i comuni limitrofi, il 18% altri capoluoghi di provincia lombardi e il 6% gli aeroporti. È stato anche chiesto quali mezzi siano utilizzati in combinazione col treno: il 45% ha risposto l’auto, il 41% la metropolitana, il 30% autobus o tram, il 12% la bicicletta e l’8% i treni di altre società. In questo caso il totale oltrepassa il 100% in quanto ci sono persone che affiancano al treno più mezzi di comunicazione.

Quanto agli orari usati più frequentemente, oltre i tre quarti degli intervistati parte la mattina presto, dalle 6 alle 9 (il 76%), percentuale che scende drasticamente nella tarda mattinata (il 14% dalle 9 alle 13), nel pomeriggio (il 7% dalle 13 alle 18) e la sera (il 2% tra le 18 e le 20). Quanto al ritorno, il 50% lo fa tra le 13 e le 18 del pomeriggio, il 46% la sera tra le 18 e le 20, percentuali molto basse per gli altri orari.

LA VALUTAZIONE

E veniamo ai giudizi dati dagli utenti sul servizio. Complessivamente il voto è negativo: 4,4 su 10. Il valore scende per i frequentatori abituali (3,8, mentre per i non abituali è 5,2). Entrando nel merito dei diversi voti, a dare 1, cioè il minimo, è il 19% degli inter-

vistati, mentre per il 3% il servizio è perfetto (voto 10). Molto interessante è l’analisi degli aspetti negativi (con risposte multiple): a prevalere, e non è certo una sorpresa, sono i ritardi (72%), a seguire le soppressioni (51%), la pulizia (40%), l’affollamento (39%), la sicurezza (35%), gli scioperi

(31%), il malfunzionamento delle carrozze (27%), i costi (23%), la coincidenza (19%), la frequenza (19%), l’arrivo troppo tardi (18%), le regole sul contagio (12%) e altro (7%). A chiudere, il sorprendente 2% che risponde “l’arrivo troppo presto”. Se invece passiamo agli aspetti positivi, il 28% apprezza

l’economicità del servizio, il 27% la capillarità, il 12% la comodità delle carrozze; a seguire altre voci.

LE PROPOSTE Altrettanto interessante è la valutazione delle proposte fatte per migliorare il servizio. Sul tema dell’integrazione con il trasporto

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L,inchiesta
VANNI RAINERI
SONDAGGIO Hanno risposto 11.314 utenti lombardi. Il voto dato al servizio è pessimo: 4,4 su 10, 3,8 per gli abituali
IL

le proposte

MIGLIORARE L’INTEGRAZIONE COL TRASPORTO SU GOMMA, DIMINUIRE LE FERMATE IN STAZIONI MINORI, AUMENTARE IL PERSONALE DEDICATO ALLE PULIZIE, ELETTRIFICARE LE LINEE, SPAZI SICURI PER LE BICI

su gomma, si propone di riformare la legge regionale 6 del 2012 istituendo l’agenzia unica regionale del Tpl come ente di programmazione del servizio. Per ovviare ai diminuiti investimenti nel trasporto pubblico locale con conseguente

desertificazione del servizio in intere aree della Lombardia, emerge come l’80% dei passeggeri usufruisca di sole 35 stazioni lombarde, e quindi appare necessario rivedere il contratto di servizio di Trenord che punti alla diminuzione delle fermate in stazioni minori e all’istituzione di un servizio di trasporto su gomma che connetta i territori alle stazioni principali. In caso di grave accumulo di ritardi, si propone di deviare il treno su un diverso binario e su una stazione intermedia dove offrire un servizio alternativo su gomma. Quanto al problema della scarsa pulizia dei convogli e impossibilità di usare il wc a bordo, si propone l’istituzione di un fondo regionale per favorire il ricambio generazionale dei lavoratori usurati, l’aumento del personale dedicato alle pulizie, la dotazione di strumenti idonei e di vasche per lo scarico reflui oggi esistenti, ma non utilizzate, nelle stazioni di Milano Centrale, Milano Porta Garibaldi, Brescia e Varese. Se passiamo ai ritardi provocati dalla congestione del nodo ferroviario di Milano (provocati dal fatto che da Lambrate e Rho al capoluogo transita l’80% dei treni regionali), si propone di diversificare la rete ferroviaria utilizzando le reti complementari prevedendo il raddoppio e l’elettrificazione delle linee. L’investimento

interesserebbe 200 km per un costo medio di realizzazione di circa 40 milioni a chilometro; quindi introdurre a Milano (come già avviene in altre città europee) la specializzazione di alcune stazioni per evitare la sovrapposizione di coincidenze e i ritardi prodotti dalla saturazione;  liberare i binari evitando di fare entrare la maggior parte dei treni AV a Milano centrale; la rete Ferrovienord dovrebbe adeguare l’infrastruttura agli standard europei, anche attraverso investimenti di Regione Lombardia, mirati a garantire l’interconnessione alla rete Rfi.

Chi utilizza bici e monopattini chiede più spazi sicuri per parcheggiarli in stazione, mentre tra le soluzioni per limitare i guasti ai passaggi a livello si auspica la costruzione di sottopassaggi.

Si rimarca anche l’assenza di tariffe agevolate per studenti giovani e fasce basse Isee, e si propone l’istituzione di una scontistica e di un abbonamento annuale integrato costruito sulla divisione della Regione in zone, e poi sconti per gli under 30 e per i redditi bassi.

Per ovviare al problema della sicurezza si potrebbero individuare aree protette per l’attesa, aprire alle comunità locali le stazioni ferroviarie oggi desertificate, introdurre tornelli nelle stazioni di medie e grandi dimensioni, aumentare le telecamere.

LA SEGNALAZIONE

va Ritardo per ritardo, uno dei due arriva in orario: l’imbarazzante risposta di Rfi

Tra i tanti casi di disservizio che i nostri pendolari ben conoscono, ne evidenziamo uno che ci ha segnalato un lettore. Si tratta di un sessantenne che quotidianamente raggiunge in treno Milano da Cremona, un pendolare di lungo corso dunque, abituato regolarmente a fare i conti con ritardi, soppressioni, e tutti i disguidi che emergono dal sondaggio di cui scriviamo in pagina.

Lo scorso 10 gennaio gli è capitato però qualcosa che l’ha indotto, per la prima volta, a inoltrare un reclamo scritto, prima a Trenord poi a Rfi (Rete Ferroviaria Italiana, praticamente le Ferrovie dello Stato).

da un lato curiosa, dall’altro irritante. “Dalle verifiche effettuate a seguito della sua segnalazione - ha scritto Rfi - è risultato che nella stazione di Pizzighettone, i due treni non effettuano servizio viaggiatori. La scelta di effettuare una precedenza è legata ai fini della puntualità del treno successivo (2179). Infatti il treno 2177 viaggiava con oltre 40’ di ritardo. Se si fosse optato per una scelta diversa, anche il treno 2179 avrebbe maturato ritardo, mentre in questo modo il 2179 è giunto in fascia di puntualità”.

IL CASO LIMITE

«Ci sono tre treni - ci spiega - che nel tardo pomeriggio da Milano Centrale raggiungono Cremona, e in questo tratto fanno le stesse fermate. Sono il treno 2175 delle 17,15, il treno 2177 delle 18,20 e il treno 2179 delle 19,15. Lo scorso 10 gennaio il 2175 prima è stato annunciato a Rogoredo in ritardo e poi è stato soppresso. Il treno successivo, il 2177, è arrivato a Rogoredo con 40 minuti di ritardo. Giunto nella stazione di Pizzighettone, dove non dovrebbe fermare, è stato fermato al solo scopo di consentire il sorpasso da parte del 2179. Quello su cui viaggiavo è arrivato a Cremona con un’ora di ritardo. Ho quindi chiesto il motivo per il quale il treno partito dopo sia arrivato prima». La risposta di Trenord in breve ha rimandato il problema al gestore della rete, che è Rfi. Il pendolare ha quindi scritto lo stesso reclamo a Rfi, e la risposta è stata

«Il mio treno, in ritardo di un’ora, ha subito un sorpasso per consentire al successivo di arrivare puntuale»

Sembra incredibile, ma l’obiettivo del sorpasso era quello di fare in modo che almeno uno dei due treni non accumulasse ritardo, addossando l’intero ritardo all’altro treno. «Come confermato da Rfitorna a raccontarci il pendolare - l’unico scopo è stato quello di non far ritardare il 2179! Alla faccia dei clienti/utenti/ poveri cristi presenti sul 2177. Penso che il sistema “premiante” concordato tra Trenord e Regione Lombardia (che conteggia i ritardi e determina le penalizzazioni) non sia stato pensato per utilizzi di questo tipo».

Dunque è andata proprio così: il treno precedente, che aveva già accumulato ampio ritardo, è stato fermato per consentire il sorpasso di quello partito circa un’ora dopo per una questione di statistiche: meglio un’ora di ritardo su un treno che spalmare l’ora su due treni. Almeno uno in orario ci è arrivato. Di questa vicenda salviamo una sola cosa: la sincerità della risposta di Rfi.

Venerdì 10 Febbraio 2023 5 all’incontrario
58% abitualmente usa il treno per spostarsi

Dunque ci siamo. Tra domenica e lunedì i lombardi saranno chiamati ad eleggere la maggioranza che guiderà dal Pirellone per altri 5 anni il governo della Regione, e forse lo farà per la prima volta dopo l’attesa riforma dell’autonomia. Oltre agli 8 milioni di elettori lombardi, sono chiamati al voto per il rinnovo del Consiglio regionale anche gli abitanti del Lazio. Diamo un’occhiata alle forze in campo e alle modalità del voto.

QUANDO SI VOTA

Ci si potrà recare alle urne domenica 12 febbraio dalle 7 alle 23 e lunedì 13 dalle 7 alle 15. Al termine inizierà all’interno dei seggi il calcolo dei voti raccolti. Come sempre ci si deve recare ai seggi muniti di certificato elettorale e documento di identità valido. Per qualsiasi problema, gli uffici comunali rimarranno aperti per tutta la durata delle operazioni.

COME SI VOTA

In pagina pubblichiamo il fac simile della scheda che verrà consegnata all’elettore. Sulla destra ci sono i 4 nomi dei candidati presidente, a sinistra l’elenco delle liste che lo appoggiano. Innanzitutto non c’è ballottaggio, quindi sarà presidente chi otterrà più voti lunedì sera anche se non arrivasse al 50%. La coalizione vincente avrà un premio di maggioranza che le consentirà di avere il 55% dei seggi; ne avrà il 60% se arriverà almeno al 40% dei voti, mentre non potrà avere in nessun caso più del 70% dei seggi. Se si mette solo la croce sul nome, il voto va al candidato e a nessuna delle liste. Se la croce viene messa su una delle liste (che ci sia o meno anche quella sul nome), allora varrà sia per la lista che per il candidato presidente. C’è anche la possibilità del cosiddetto voto

La Lombardia sceglie il suo nuovo governo

disgiunto, vale a dire di votare per uno dei 4 candidati e per una lista in appoggio a un candidato diverso. È possibile esprimere il proprio voto per uno dei candidati consiglieri scrivendo il suo nome, e si potrà esprimere fino a 2 preferenze, ma solo se per candidati di sesso diverso; se dello stesso sesso, la preferenza sul secondo nome verrà annullata.

I CANDIDATI PRESIDENTE

Sono 4. Attilio Fontana, presidente uscente, si ricandida alla guida della coalizione di centrodestra che l’ha appoggiato nell’ultimo mandato, contrassegnato dalla pandemia che ha colpito in modo particolarmente duro la nostra regione. Il centrosinistra candida Pierfrancesco Majorino, appoggiato anche dal Movimento 5 Stelle. Letizia Moratti, vicepresidente uscente nonché ex sindaca di Milano, ha l’appoggio del Terzo Polo, mentre Mara Ghidorzi è indicata da Unione Popolare.

I CANDIDATI A CREMONA

I consiglieri regionali sono eletti proporzionalmente ai voti raccolti dalla coalizione e dalle liste al suo interno. Sono ben 44 i candidati nella circoscrizione di Cremona e provincia, alcuni dei quali non cremonesi. Ad appoggiare Fontana sono 18 candidati in 5 diverse liste, a sostenere Majorino 14 candidati in 4 liste, per la Ghidorzi 4 candidati in una lista, per la Moratti 8 candidati in due liste.

CHI SIAMO:

COSÌ NEL 2018

Cinque anni fa ebbe la meglio Fontana che sfiorò la metà dei voti (49,75%), davanti a Gori (centrosinistra, 29,09%), Violi (Movimento 5 Stelle, 17,37%) e altri 4 candidati che assieme raccolsero il 3,79%. Il Cremonese elesse tre consiglieri: Federico Lena per la Lega, Matteo Piloni per il Pd e Marco Degli Angeli per il M5S. Uno solo in maggioranza contro i due di opposizione, nonostante Fontana in provincia abbia superato il 50% dei voti: potere degli astrusi calcoli di ripartizione.

CASI PARTICOLARI DI VOTO

Agli elettori non deambulanti è consentito votare in una sezione a scelta del proprio Comune qualora quella indicata non sia accessibile. Gli elettori affetti da grave infermità possono votare presso il proprio domicilio (a patto che abbiano per tempo comunicato la propria condizione al sindaco). Gli elettori fisicamente impediti ad esercitare in modo autonomo il diritto di voto potranno farsi accompagnare in cabina elettorale da una persona di fiducia. Possono votare in seggi diversi da quello indicato anche i componenti

stessi del seggio, i naviganti, i detenuti, i ricoverati in ospedali, case di cura, case di riposo e presso comunità. I residenti all’estero o temporaneamente all’estero non potranno votare per corrispondenza, come invece è consentito per le politiche e i referendum. Sono previste diverse agevolazioni di viaggio per raggiungere il luogo del voto.

LA CURIOSITÀ

Il Comune di Milano, per far sì che i seggi siano il più possibile inclusivi senza discriminare le persone transgender e non binarie, ha predisposto che all’interno dei suoi confini i registri maschile e femminile siano tenuti vicini, procedendo all’identificazione delle persone solo quando arriva il loro turno. Ci sarà dunque una fila unica per uomini e donne.

INFO UTILI A CREMONA

Gli elettori del Comune di Cremona sono 55.631 (29.146 donne e 26.485 uomini). I diciottenni che votano per la prima volta sono 212. L’Ufficio Elettorale (corso Vittorio Emanuele II, 42) sarà aperto al pubblico, senza prenotazione, per il rilascio della tessera elettorale - in caso di esaurimento degli spazi o smarrimento - oltre ai consueti orari, oggi dalle 8,30 alle 18, domani dalle 8,:30 alle 18, domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. L’Ufficio Anagrafe (via Ala Ponzone, 32) sarà aperto al pubblico, senza prenotazione, per il solo rilascio delle carte identità per i cittadini che ne abbiano bisogno per recarsi al voto, negli orari di apertura dei seggi. Sul sito del Comune di Cremona è presente una sezione dedicata (https://www.comune.cremona.it/node/510879) con il dettaglio di tutte le informazioni utili inerenti il voto delle elezioni regionali 2023.

Il Patronato di Coldiretti, aperto a tutti i cittadini, offre oltre 60 anni d’esperienza, rispondendo ai bisogni in ambito previdenziale e assistenziale

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ELEZIONI • Domenica e lunedì il voto delle Regionali per 8 milioni di lombardi. A sfidarsi saranno Fontana, Majorino, Moratti e Ghidorzi
Ufficio Provinciale di Cremona Via D. Ruffini, 28 Tel. 0372 732930 Ufficio Zona di Casalmaggiore Via Cairoli, 3 Tel.
732960 Ufficio Zona di Crema Via del Macello, 34 Tel. 0372 732900 Ufficio Zona di Soresina Via Biasini, 64 Tel. 0372 732989
0372
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Venerdì 10 Febbraio 2023 MARA GHIDORZI LETIZIA MARIA BRICHETTO ARNABOLDI detta LETIZIA MORATTI (CANDIDATA ALLA CARICA DI PRESIDENTE) ATTILIO FONTANA PIERFRANCESCO MAJORINO FAC-SIMILE
VANNI RAINERI
Cronaca
Il fac simile della scheda che verrà consegnata agli elettori cremonesi

Il meglio (e il peggio) di Sanremo 2023

Sanremo 2023 entra nella storia sin dal debutto, mettendo in piedi la prima serata nella storia in cui, a sedere in platea, c’è anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Non che la cosa abbia messo d’accordo tutti, viste le parole fioccate in una mattinata incoronata dagli ascolti (62.4% di share, 10 milioni 757 mila spettatori), dal vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che alla radio ha tuonato: «Se il Capo dello Stato ha scelto di andarci, ha diritto di svagarsi anche lui. La Costituzione? Non c’è bisogno di difenderla dal palco di Sanremo, che è la storia di Morandi e Ruggeri, di Luigi Tenco». Amadeus, allora, passa da democristiano a piccato. In conferenza stampa replica: «Sono quattro anni che Salvini se la prende con il festival, ma basta non guardarlo. So che ha fatto sapere alla radio che durante la serata finale vedrà un film con i suoi figli, lo scelga bene». Rincara la dose Gianni Morandi: «Questione di libertà, come previsto anche dall’articolo 21 della Costituzione Italiana, ricordato ieri sera da Roberto Benigni». E in effetti, il suo monologo dopo l’inno di Mameli ha lasciato il segno, nel celebrare i 75 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione. Una sorta di benedizione novecentesca che tuttavia –hanno notato alcuni – non ha mancato di portare con sé quell’immancabile – seppur contenuto - carico di “retorichetta”. I dati d’ascolto però parlano chiaro. Amadeus batte ancora se stesso e centra il risultato più alto dal 1995, quando il festival condotto da Pippo Baudo, con Anna Falchi e Claudia Koll, esordì con il 65,15% di share. Nel 2021 il festival, sempre guidato da Amadeus, aveva ottenuto nella prima serata una media del 46.6%, nel 2020 il 52.2%.

Che dire di Blanco, che a Sanremo ha distrutto i fiori per un problema di audio che lo ha decisamente infastidito (!) e si è poi scusato per il gesto condannato da ogni parte, in un post sui social. Bene le co-conduttrici, dalla cremonese Chiara Ferragni , che all’Ariston ha portato una lettera alla se stessa di diversi anni fa e delle mise da favola, alla “belva” France-

IL PROGRAMMA

sca Fagnani, che si è cimentata con un monologo sulle carceri minorili (a proposito, tutto come da pronostico anche per la non presenza di Enrico Mentana, il suo compagno stakanovista, rimasto a Roma da bravo uomo di punta di Cairo a fare il tg su La7). Meraviglioso il triostoria: Al Bano, Gianni Morandi e Massimo Ranieri. Curioso Fedez che irrompe con una performance in diretta dalla nave Costa Smeralda con “note” di

IERI SI SONO ESIBITI TUTTI I 28

Ecco i cantanti in gara al Festival di Sanremo, che si sono esibiti ieri sera (in ordine di apparizione): Paola e Chiara, Mara Sattei, Rosa Chemical, Gianluca Grignani, Levante, Tananai, Lazza, LDA, Madame, Ultimo, Elodie, Mr. Rain, Giorgia, Colla Zio, Marco Mengoni, Colapesce Dimartino, Coma_cose, Leo Gassmann, I Cugini di Campagna, Olly, Anna Oxa, Articolo 31, Ariete, Sethu, Shari, gIANMARIA, Modà, Will. Nella terza serata del festival di Sanremo, giovedì 9 febbraio, sono tornati sul palco tutti e 28 gli artisti in gara: a valutarli, questa volta, la giuria demoscopica (formata da 300 persone selezionate tra abituali consumatori di musica) e il televoto, con un peso al 50%. Questa sera appuntamento con le cover e i duetti, domani sera i gran finale con l’incoronazione del vincitore.

cronaca strong (nella “rappata” è comparso pure Matteo Messina Denaro). Prende di mira chi ha giudicato negativamente la presenza di Rosa Chemicalsenza citare espressamente Matteo Salvini -, fa riferimento al «viceministro vestito da Hitler» - il sottosegretario Bignami, di cui strappa la foto - e sempre senza citare il nome chiama in causa la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella («Purtroppo l’aborto è un dirit-

to, sì ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro»). «Ciao Codacons, guarda come mi diverto», sentenzia, guardando all’associazione dei consumatori, sua “avversaria” più volte in tribunale. Alla fine assolve la tv di Stato: «Voglio assumermi le piene responsabilità di ciò che ho fatto, il testo della canzone non era stato enunciato allo staff della Rai qui presente». E «a nome della Rai mi dissocio fortemente dagli attacchi personali che la performance di Fedez ha rappresentato, soprattutto nella gestualità. Atteggiamenti che il servizio pubblico non può ammettere», puntualizza in conferenza stampa il direttore Intrattenimento di pri-

me time, Stefano Coletta. Anche la serata di ieri è stata preceduta dalle polemiche. Le scatena Paola Egonu davanti ai giornalisti prima di salire sul palco. «L’Italia? È un paese razzista; non tutti sono razzisti o tutti cattivi, ma se mi chiedete se c’è razzismo la risposta è sì. Dico come stanno le cose». Vabbè, potete immaginare cosa sia successo dopo. Arriva la terza serata. Superospiti d’onore i Maneskin, reduci dalla delusione dei Grammy, ma anche da una cavalcata trionfale oltre oceano partita proprio dall’Ariston. Sul palco un altro pezzo di storia della musica, Peppino Di Capri: recordman del festival con 15 presenze all’attivo, ha celebrato la sua carriera e la notorietà conquistata anche all’estero soprattutto grazie alle due vittorie, nel 1973 con “Un grande amore e niente più” e nel 1976 con “Non lo faccio più”. Sul Suzuki Stage in piazza Colombo c’era Annalisa, sulla Costa Smeralda Guè. Sul palco anche Sangiovanni, che ha cantato con Morandi il successo senza tempo “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, nella versione 2.0 prodotta da Shablo. Più incrocio generazionale di così…

Insomma, tra una polemica e l’altra, anche quest’anno Sanremo è Sanremo. Con i suoi cross, le sue reti, i fuorigioco dubbi. I “Quest’anno non lo guardo più” che fanno a botte con gli ascolti record. I “La musica non è più la stessa”, gli “Ai miei tempi…”, i “Quando c’era Baudo...”. I politici, soprattutto. Che spasso i politici. Prima di chiudere il pezzo, su una all news passano le parole del pezzo grosso di un partito. Dice così:

«Mi auguro che il direttore di Rai 1 apra la trasmissione condannando ulteriormente l’inqualificabile scena andata in onda del cantante Blanco, che deve essere escluso dalla gara». A parte la polemica fuori tempo massimo, nel mondo dei tweet. E poi, suvvia, Blanco non è in gara. Volete che non ci abbia pensato?

CANTANTI IN GARA. STASERA I DUETTI CON LE COVER, DOMANI IL GRAN FINALE

Cronaca
il festival • Blanco “distrugge” il palco, Mattarella in platea, gli ascolti record, la “lite” Salvini-Amadeus. La kermesse in pillole
7 Venerdì 10 Febbraio 2023
Da sinistra Marco Mengoni, Calapesce Di Martino e Madame, tra i favoriti della 73ª edizione del Festival di Sanremo ENRICO GALLETTI

I vecchi manuali di storia

La ricorrenza di oggi, 10 febbraio 1848, non ha una grande rilevanza storica ma è sintomatica di come la gente vede e interpreta le vicende del passato italiano. Volendo riassumere, la storia della penisola può essere descritta in almeno due modi.

Primo modo: l’Italia è sempre esistita. Era politicamente divisa, ma in realtà era fortemente unita. La sua vicenda può essere descritta come quella di un gigantesco fiume carsico che correva, nascosto sotterraneo, in oscure grotte e tortuosi anfratti, scorrendo tuttavia lineare e intatto, fino a riemergere con prepotenza – dopo mille anni di storia ininterrotta – in superficie.

Secondo modo: l’Italia si è unita per una serie di fenomeni casuali, di combinazioni inattese, di coincidenze, perfino di grossolani errori di fatto e di calcolo.

Qui si sta parlando dei vecchi manuali scolastici di storia dell’Italia l ibe rale, dell’Italia fascista e dell’attuale Italia democratica che hanno più o meno tutti sostenuto la teoria del fiume carsico (i manuali degli ultimi dieci o vent’anni sono invece più attendibili e ragionevoli).

10 FEBBRAIO 1848

Parlando dei fatti dei quali oggi cade la ricorrenza (la rivoluzione siciliana del 1848) l’Italia liberale (1861-1922) cercava di dimostrare la purezza liberale e patriottica degli ins orti; l’Italia fascista (1922-1943 e 1943-1945) voleva dimostrare la purezza nazionalista dei ribelli; l’Italia repubblicana (quella di oggi) voleva a sua volta vedere nei rivoluzionari siciliani del 1848 un fenomeno inserito in un più vasto contesto patriottico. Ecco per esempio cosa scrive un manuale liberale di centocinquantasei anni fa (“Nuova antologia di scienze, lettere e arti”, 1867, pp. 233-234): “E la rivoluzione si fece in Palermo la mattina del 12 gennaio 1848 come si era due giorni prima annunziato, e furono cacciate a furia di un popolo quasi inerme, dopo feroci combattimenti per più giorni con indomita audacia sostenuti, le truppe borboniche a Palermo e da tutti i luoghi muniti dell’isola, e costituito un governo, e ripresa la costituzione del 1812 colle modificazioni volute dai tempi.

La libertà siciliana corse allora le sorti delle libertà italiane: cadde e risorse dopo dieci anni con esse, allorché, avendo la Sicilia rinnovato gli eroici conati del 1848, aiutata dal miracoloso ardire di Garibaldi e dei Mille, potè con miglior ventura riunirsi alla Nazione rediviva e redenta”. Dunque, il 10 febbraio 1848, re Ferdinando II, sovrano del regno

Italia, nascita casuale o sogno millenario?

Satira inglese tratta da "Punch or The London Chiarivari",  settimanale umoristico e satirico inglese nato nel 1841. Sopra Garibaldi mostra il berretto frigio giacobino al Papa. A fianco il repubblicano giacobino Garibaldi calza lo stivale a re Vittorio Emanuele II.

Più a sinistra il Papa liberale Pio IX distribuisce armi ai briganti del sud

delle Due Sicilie, accorda la costituzione e questo – secondo i liberali – rappresenta un altro bel pezzo di grotte e anfratti percorso dal fiume carsico della presunta Italia eterna e liberale. Ed ecco la versione fascista (“Il libro della seconda classe”, anno XII dell’Era Fascista): “Una grande famiglia è l’Italia, una famiglia bella e fiorente, a cui ognuno di noi è fiero di appartenere. Eppure un tempo questa grande famiglia era smembrata, questo paese benedetto da Dio era diviso in tanti staterelli, alcuni dei quali erano governati da stranieri e da tiranni. Molto soffrirono gl’italiani prima di vedere la loro patria libera ed unita. Vi fu chi patì il carcere, chi morì sul patibolo, chi andò in esilio”, ma poi arrivano le varie rivoluzioni patriottiche che alla fine trionfano col solito Giuseppe Garibaldi che “gridava Iddio la vuole!”

Venendo all’Italia di oggi, nel 1988 Massimo L. Salvadori scrive sul suo manuale di storia “L’età contemporanea” (Loescher):

“Nel regno borbonico la situazione precipitò il 12 gennaio 1848 con l’insurrezione di Palermo, ben presto generalizzatasi in tutta l’isola, la quale portò all’espulsione delle truppe napoletane e alla proclamazione di una costituzione che riprendeva il testo di quella del 1812”.

Da un lato il professor Salvadori ammette che la rivoluzione siciliana esprimeva “la persistente

volontà separatista dei siciliani”. Dall’altro lato anche lui cede alla retorica quando scrive – in un manuale scolastico che si rivolge agli studenti e non a scafati professori – che, comunque, alla fine l’Italia fu unificata grazie alla trovata unità di intenti del conte di Cavour e di Giuseppe Garibaldi. Perché Cavour “rinunciò ad opporsi frontalmente all’uomo che – ebbe la grandezza e la generosità di riconoscere – aveva reso all’Italia i più grandi servizi che un uomo le potesse rendere”.

Ma se Cavour e Garibaldi si volevano così bene, perché l’ex garibaldina Jessie White Mario intitolò uno dei capitoli di uno dei suoi libri “Accuse di Cavour contro Garibaldi”? (Il libro della signora White Mario è: “Agostino Bertani e i suoi tempi”, G. Barbera, 1888, p. 226).

Il professor Salvadori è tutt’ora vivente: è un azionista passato al Partito Democratico per il quale è stato eletto deputato negli anni ’90.

Un fenomeno teologico e pseudo-religioso I tre manuali citati descrivono il Risorgimento come un fatto praticamente teologico, una necessità storica inevitabile, come qualcosa che sarebbe dovuto accadere in ogni caso.

Tipico in tal senso il caso del professor Salvadori, che descrivendo questo processo pseudo-religioso, vede nel Piemonte (regno di Sardegna) del conte di Cavour una

specie di pietra angolare di un fenomeno inevitabile: “Fu così che lo Stato sardo diventò in modo crescente il punto di raccolta e di riferimento della parte più viva del movimento nazionale, rafforzando un processo già iniziato con Carlo Alberto ma diventato successivamente più coerente e dinamico (…). Al prestigio del Piemonte contribuì enormemente l’essere diventato ‘seconda patria’ di numerosi (fra i 20 e i 30mila) esuli italiani; il che favorì l’accrescersi dell’influenza cavouriana su importanti quadri dell’intellettualità nazionale e l’amalgamarsi di questi con la classe dirigente piemontese, e quindi la creazione di una futura classe dirigente dell’intera nazione” (pp. 127135).

Alla fine dei conti è sempre la teoria del fiume sotterraneo. Una diversa versione dei fatti del 1848

E’ un dato di fatto che gli aspetti più importanti della rivoluzione siciliana del 1848 sono il separatismo isolano (si può parlare di vero e proprio odio verso Napoli); la fine dell’alleanza antifeudale tra monarchia di Napoli e borghesia riformatrice; l’impronta fortemente cattolica (“giobertiana”) della rivoluzione. È un altro dato di fatto che gli insorti invocano Papa Pio IX, uno che avrebbe nascosto la mano dopo aver lanciato il sasso (quando l’Austria lo avrebbe minacciato di passare alla Riforma Protestante).

È vero o non è vero che coi ribelli c’era anche il Padre teatino Gioacchino Ventura (una specie di “catto-liberale”) che sarà nominato dal governo rivoluzionario plenipotenziario presso Papa Pio IX? Di nobile e facoltosa famiglia, Padre Gioacchino Ventura immaginava un’Italia guelfa (cioè confederale e papista) presieduta dal Papa.

E poi, è vero o non è vero che, in realtà, a Torino l’unità di tutta l’Italia non l’aveva né prevista né voluta nessuno? Fino al 1859 l’obbiettivo del Piemonte, della dinastia e del conte di Cavour si limitava alla formazione di uno stato dell’Italia settentrionale. (Si vedano a tal proposito le teorizzazioni del generale liberale Giacomo Durando, autore nel 1846 di uno dei principali manifesti del partito moderato di Cavour, in cui teorizzava la formazione di uno stato dal bizzarro nome di “Eridania”).

È un dato di fatto che sia la corte di Torino sia la classe dirigente del Piemonte (Cavour) parlavano in francese. Già in Toscana Cavour si sentiva disperso in lande lontane e indecifrabili, mentre Roma l’aveva turbato e infastidito. Le cose che il cinico Cavour ammirava erano a nord delle Alpi (le società borghesi di Londra, Parigi e Ginevra) non a sud della dorsale appenninica settentrionale (la neghittosa Roma papalina).

In conclusione la rivoluzione siciliana ha ben poco a che fare con le manipolazioni di Cavour, così come le versioni dei fatti proposte dai vecchi manuali hanno poco a che fare con i fatti.

10 Febbraio 1848 • La Rivoluzione
contro i Borbone porta alla costituzione adottata dalla Sicilia
A. DOSSENA 8 Rubrica Venerdì 10 Febbraio 2023
PAOLO

RIFORME • Rivoltini: «Sia vera svolta per una Pubblica Amministrazione efficiente»

Semplificazioni in arrivo per le imprese

Il Ministero della Pubblica Amministrazione si accinge a presentare un pacchetto di semplificazioni amministrative relative anche al comparto dell’artigianato e delle attività produttive nell’ambito delle azioni contemplate dal Pnrr. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il Ministro Paolo Zangrill o, sostenendo che la semplificazione sarà inserita in un decreto legislativo in preparazione e che sarà approvato (secondo quanto dichiarato) entro la fine del mese di febbraio.

Tra le attività che si potranno avviare con “burocrazia zero” ci sono tutte quelle legate all’edilizia, come idraulici, muratori, carpentieri. Ma anche falegnami, ebanisti, fabbri, tornitori, decoratori, restauratori. E poi i riparatori di elettrodomestici, le piccole sartorie, i calzolai.

Lo snellimento delle procedure burocratiche è uno dei target affidati dal Pnrr al dicastero della Pubblica amministrazione. L’obiettivo finale è quello di arrivare allo sfoltimento e alla semplificazione di ben 600 procedure entro il 2026, l’anno entro cui il Pnrr dovrà essere completato.

La piattaforma relativa al fondo "Programma patenti giovani autisti", che prevede finanziament i per ottenere le licenze professionali per l'autotrasporto, é attiva dal 6 febbraio per le autoscuole che intendano aderire alla misura e dal 13 febbraio per l'utenza. E' neces-

Zangrillo, tuttavia, ha dato mandato ai suoi uffici di procedere con degli step intermedi.

Entro il prossimo mese, dunque, saranno definite circa 30 procedure di semplificazione amministrativa. Ma si tratterà solo del primo passo. Entro la fine dell’anno l’intenzione è di portare il numero delle procedure semplificate” fino a 100.

«Attendiamo di conoscere nei dettagli le misure annunciate dal Ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo – afferma

Massimo Rivoltini, Presidente di Confartigianato Cremona. Proprio la prossima settimana ci

confronteremo con i tecnici del Ministero per approfondirle e fornire il nostro contributo di proposte per mettere a punto interventi efficaci e mirati sulle tante, diverse tipologie di impresa, non soltanto artigiane, che Confartigianato rappresenta». «Il ‘pacchetto’ di semplificazioni – spiega Rivoltini – ci fa ben sperare nella semplicità di avvio e di gestione dell’attività d’impresa e in una comunicazione più fluida e diretta tra gli imprenditori e gli uffici pubblici. Per le imprese significa risparmiare tempo e denaro. Digitalizzazione delle comunicazioni tra imprese

Trasporti: c’è il bonus patenti

sario presentare istanza e compilare il modello disponibile sulla piattaforma stessa. Il fondo bonus patenti è di 25,3 mln di euro e riguarda il periodo

dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2026. Si tratta di fondi del MIT destinati a giovani tra i diciotto e trentacinque anni che vogliano conseguire la pa-

e Pa, interazione delle banche dati pubbliche, standardizzazione delle procedure sono le parole d’ordine per combattere davvero la malaburocrazia e semplificare la vita degli imprenditori». «Ovviamente – sottolinea il Presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli – semplificazione burocratica non significa deregulation e non deve essere semplicistica. Nel senso che lo snellimento di inutile e costosa burocrazia non fa venire meno la necessità di garantire gli indispensabili requisiti di qualificazione professionale per svolgere molte attività imprenditoriali. Da sempre riteniamo che una PA rapida ed efficiente, capace di stare al passo con gli imprenditori è una delle condizioni essenziali per favorire lo svolgimento delle attività economiche, consentire ai giovani di mettersi in proprio, essere attrattivi per gli investitori. In sintesi, per il rilancio dello sviluppo del nostro Paese. Le misure del Ministro Zangrillo possono essere la vera svolta per una buona amministrazione alleata degli imprenditori».

tente o le abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all'esercizio dell'attività di autotrasporto di persone e di merci.

Nello specifico 3,7 milioni di euro sono stanziati per l'anno 2022, ulteriori 5,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026 Il contributo sarà pari all'80% della spesa sostenuta e comunque non superiore a 2.500 euro e potrà essere riconosciuto una volta sola.

Il rilancio economico passa per il Made in Italy

Il made in Italy è parte integrante della nostra contemporanea identità culturale e non soltanto un prodotto bello e fatto bene, è un ecosistema da valorizzare e salvaguardare mettendolo al centro della strategia complessiva di rilancio del Paese, con un approccio sistemico e coordinato delle politiche economiche. Lo hanno sollecitato i rappresentanti di Confartigianato intervenuti nei giorni scorsi all’audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul Made in Italy presso la Commissione Attività Produttive della Camera.

Il made in Italy – hanno sottolineato – è la storia, la cultura, l’economia espressa da tutto il Paese. Ne sono protagonisti 4,4 milioni di artigiani e di piccole imprese, con 10,9 milioni di addetti, senza i quali l’Italia non sarebbe il secondo maggior Paese manifatturiero in Europa e leader globale nei settori di eccellenza (agroalimentare, moda, legno-arredo e meccanica).

Confartigianato chiede che questo patrimonio di imprese e di occupazione, che esprime innovazione, sostenibilità, presidio sociale delle comunità territoriali,

venga s ostenuto con misure strutturali finalizzate a difendere la qualità e l’autenticità della produzione italiana, a promuoverla sui mercati interno ed estero e a difenderla dalle contraffazioni.

In particolare, Confartigianato apprezza la costituzione del Fondo Made in Italy quale contenitore di programmi e progetti da finanziare con risorse adeguate e del Fondo per la sovranità alimentare da ampliare al settore delle aziende manifatturiere della trasformazione agroalimentare, soprattutto in una logica di prossimità e di Km 0.

Per accompagnare le piccole imprese sui mercati esteri, la Confederazione chiede di concentrare le risorse su interventi continuativi e strutturali a misura di micro e piccole imprese alle quali va riservato almeno il 50% degli stanziamenti.

Il made in Italy – sostiene ancora Confartigianato – va sostenuto con misure di medio lungo periodo per promuovere l’innovazione delle imprese e difendere la qualificazione dei prodotti, potenziando il “Sistema Italiano per la Qualità” e con l’adozione di un “marchio 100 x 100 Italia” per

FEBBRAIO

IVA - Versamento gennaio RITENUTE ALLA FONTE –Versamento mese di gennaio dipendenti, lavoratori autonomi e provvigioni.

ADDIZIONALI IRPEF – Determinazione e versamento imposta regionale e comunale per redditi lavoro dipendente e assimilati.

INPS - Versamento contributi previdenziali dipendenti mese di gennaio; versamento contributo dipendenti e collaboratori iscritti gestione separata. INAIL - Versamento premio (o prima rata) per autoliquidazione.

FEBBRAIO

IVA - Termine per invio telematico della comunicazione delle liquidazioni IVA effettuate nel IV trimestre 2022.

INAIL - Termine per invio telematico dichiarazioni delle retribuzioni effettivamente corrisposte nell’anno 2022 (cod. F24 902022).

SIAE - Termine per il pagamento del rinnovo degli abbonamenti e quindi per il versamento dei compensi per muca d’ambiente, usufruendo delle riduzioni (salvo proroghe).

Presso gli Uffici di Confartigianato Cremona sono aperte le adesioni ai nostri servizi.

Tel: o372 598811.

la corretta informazione del consumatore sull’origine e la tracciabilità delle nostre produzioni. Altrettanto importante la lotta alla contraffazione, sia con la repressione degli illeciti che con azioni di orientamento ed educazione dei consumatori, a cominciare da iniziative formative nei confronti dei giovani.

9 Venerdì 10 Febbraio 2023
16 28 SCADENZE
Le Medie e Piccole Imprese
del
siano al centro della strategia complessiva
Governo
LA PIATTAFORMA È ATTIVA PER LE AUTOSCUOLE E PER L'UTENZA

PROGETTI

RI-GENERAZIONE CITTÀ GIOVANE IL SOROPTIMIST CHIAMA LE SCUOLE

Il Soroptimist International, organizzazione mondiale di donne impegnate in attività professionali, nel condividere gli obiettivi dell’agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, promuove una serie di progetti rivolti alla salvaguardia del pianeta e della prosperità. In particolare il biennio 2021-2023 del Soroptimist International d’Italia, accompagnato dal motto “Acceleriamo il Cambiamento”, nel porre l’attenzione sull’obiettivo 11 “città e comunità sostenibili” intende coinvolgere anche i più giovani a disegnare e descrivere un cambiamento nella propria città da sottoporre alle Amministrazioni locali. Il Soroptimist Club Terre dell’Oglio Po, visto il Protocollo d’intesa tra il Soroptimist International d’Italia e il Ministero dell’Istruzione, invita le scuole, pubbliche e private, secondarie di primo e secondo grado e gli Its del territorio a coinvolgere gli alunni ad esprimersi su come i giovani vorrebbero ri-generare la propria città. Un progetto che vuole portare i ragazzi a riflettere, conoscere meglio, analizzare la propria città per proporre interventi per una città più a misura delle nuove Generazioni. Gli elaborati, esclusivamente in formato digitale, dovranno essere trasmessi tramite e-mail con link di collegamento. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 31 marzo all’indirizzo e-mail soroptimist.terreogliopo@gmail.com.

TEATRO • Sarà tenuto dal 16 febbraio da Stefano Donzelli e dal direttore del Comunale Giuseppe Romanetti

A Casalmaggiore un corso per attori

GUIDO MORESCHI

“L’attore consapevole-Ricerca per attori e spettatori” è il titolo del corso di teatro e pratiche performative che l’associazione culturale “Teatro dei Granelli” propone alla platea casalasca per le prossime settimane. «Si tratta di un laboratorio teatrale per ragazzi e adulti a partire dai 14 anni – spiegano gli organizzatori –durante il quale si condivideranno pratiche di training fisico e vocale per cercare di esplorare le proprie possibilità espressive. Durante il percorso formativo si proporranno anche focus sui linguaggi del teatro e sulla storia della drammaturgia e della regia». La prima riunione coi partecipanti è fissata per giovedì 16 febbraio alle 19 presso la sala “Cavalca” dell’oratorio Maffei di piazzale Marini. Il 24 febbraio, sempre alle 19, la prima lezione (prova gratuita). Per informazioni e prenotazioni scrivere a donzelli.stefano23@gmail.com o, tramite whatsapp, al 348-3788532. Docenti del corso saranno Stefano Donzelli e Giuseppe Romanetti. Il primo, dopo aver frequentato il polo scolastico “G.

Romani”, si è diplomato alla scuola di teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone” e nell’estate 2019 ha fondato il Teatro dei Granelli che non è formato da un organico stabile, bensì si avvale del contributo di differenti artisti in funzione del progetto da attuare. La compagnia prende il nome dai granelli della sabbia del Po a conferma del suo radicamento nel territorio. «Si tratta di una realtà giovane che mancava nella nostra zona – spiegano i promotori - e che si avvale della supervisione, in qualità di membri associati, di personalità importanti della cultura casalasca». Il 7 gennaio scorso Donzelli è stato protagonista presso il Museo Diotti della performance

denominata “Astolfo sulla Luna” a ridosso della chiusura della mostra di Brunivo Buttarelli “Lucente Luna d’acciaio per senni ed oggetti perduti”. Nel corso che sta per partire Stefano Donzelli sarà affiancato, come detto, dal direttore artistico del teatro Comunale Giuseppe Romanetti, il quale ci dice che questa iniziativa è “open” nel senso che è aperta a tutti. Le lezioni saranno poi tarate sui requisiti e le aspettative dei partecipanti. A Romanetti non possiamo non chiedere un commento sull’attuale stagione del Comunale: «Direi che sta andando bene. Teniamo conto che l’epidemia da Covid 19 ha rappresentato un netto spartiacque nella frequentazione dei teatri, ma la situazione è in graduale miglioramento». Fra l’altro il palcoscenico di via Cairoli continua a calamitare l’attenzione dei mass media nazionali se è vero che domani sera, sabato 11, in occasione dello spettacolo di danza “Lili Elbe Show” con la Compagnia Riva & Repele saranno in città le telecamere di Rai5 per registrare la serata. Da appuntarsi fin d’ora anche il “Gilgamesh” con Luigi Lo Cascio in programma venerdì 17.

LO SGUARDO DI COZZI SULLA STORIA UNA LEZIONE PER I GIOVANI

(g.m.) Visitare la mostra dedicata al fotoreporter Angelo Cozzi è come entrare nella storia del secolo scorso. L’esposizione allestita nella sala Rossari del Museo Diotti affascina e cattura per la forza delle immagini che, al di là del loro contenuto tecnico, sanno raccontare eventi e personaggi che il pubblico più maturo rischia di dimenticare e i giovani spesso non conoscono. Dal Vietnam alla rivoluzione islamica di Khomeyni, da Oriana Fallaci a Fidel Castro,

da Ingrid Bergman agli astronauti di Apollo 11: fra gli anni ’50 e gli ’80 Cozzi ha girato il mondo in lungo e in largo documentandone gli accadimenti per alcune tra le principali testate nazionali mentre nell’ultimo periodo lavorativo ha collaborato con importanti agenzie di viaggio e riviste di settore.

La mostra “Angelo Cozzi fotografo – Sguardi sulla storia” è stata curata dal martignanese Luigi Briselli, pure lui fotografo di ot-

timo livello e grande amico di Cozzi. E di certo non è stato facile selezionare fra centinaia di migliaia di scatti quelli che potevano trovare spazio al Diotti e restituire il sapore della parabola professionale del fotoreporter milanese. Inaugurata lo scorso 28 gennaio, l’esposizione sta suscitando interesse anche a livello scolastico: «Sono in corso e in programma – ci riferisce Roberta Ronda, responsabile del Settore Cultura e Istruzione del Comune – le visite

di scolaresche provenienti dai vari indirizzi del polo “G. Romani” e speriamo che altre scuole possano approfittare di questa occasione.

La mostra, infatti, si presta a essere fruita nell’ambito dell’insegnamento della storia e dell’educazione civica a partire dalla scuola media».

La stessa Ronda ha girato il video che accoglie i visitatori nella sala antistante lo spazio Rossari proponendo il racconto di Briselli sulla vita e l’attività di Cozzi, primo

fotoreporter italiano a diventare giornalista professionista. L’esposizione, che resterà aperta fino al 26 febbraio, si avvale anche del coordinamento di Valter Rosa e dell’approfondimento storico di Stefano Prandini. La grafica è di Marco Goi

IL GAL OGLIO PO GUIDA I LAVORI PER LA CANDIDATURA DEL NUOVO PSL

Sala gremita e ospiti molto attenti alla riunione del partenariato del Gal Oglio Po che si è tenuta il 6 febbraio. I temi da affrontare erano molti e di primaria importanza per tutto il territorio, a partire dalla nuova programmazione Psl 2023-2027

Ha introdotto la serata il presidente del Gal Oglio Po Domenico Maschi anticipando il fatto che, per la prossima programmazione dei fondi Leader, Regione Lombardia finanzierà al massimo 14 Gal sui 16 territori che hanno l’opportunità di candidarsi per la ricezione dei fondi.

«Siamo reduci di una straordinaria impresa di concertazione dal basso che ha portato ad un grande risultato per il territorio, dobbiamo continuare a lavorare per le prossime candidature al Piano di Sviluppo Locale. Sono fondi che dobbiamo cercare di portare a casa, anche se, purtroppo, la decisione di Regione Lombardia porterà ad un alto livello di competizione tra Gal esistenti e nuovi territori candidabili».

Il Direttore del Gal Oglio Po Giuseppina Botti ha poi riassunto le progettualità realizzate durante il periodo 2014-2022 con l’ultimo Psl. «Grazie alla fitta concertazione con enti e imprese siamo riusciti a portare sul territorio contributi per 6,2 milioni di euro, che, se si considerano anche le quote non coperte dai fondi regio-

nali, significa che nell’Oglio Po sono stati mossi investimenti per circa 9,3 milioni di euro. La misura che è stata maggiormente richiesta da Comuni ed Enti è quella destinata ai servizi essenziali per la popolazione a cui sono andati più di 2,6 milioni di euro. Al secondo posto troviamo lo sviluppo di infrastrutture ciclabili e cicloturistiche con 1,7 milioni di euro, mentre al terzo posto, con circa un milione di euro, si posizionano gli aiuti per il mondo agricolo. Per il futuro dovremo quindi tenere conto di queste priorità concrete emerse nel corso degli anni», conclude Botti.

Il Direttore ha poi spiegato le novità contenute nel nuovo Piano di Sviluppo Locale 2023-2027 per il quale Regione Lombardia raccoglierà le candidature entro il prossimo 30 marzo e metterà a disposizione complessivamente 56 milioni. Rispetto al periodo precedente, si potranno scegliere solo 2 ambiti di intervento territoriale tra 6 proposte: servizi ecosistemici, biodiversità, risorse naturali e paesaggio; sistemi locali del cibo, distretti, filiere agricole e agroalimentari; servizi, beni, spazi collettivi e inclusivi; comunità energetiche, bio-economiche e ad economia circolare; sistemi di offerta socioculturali e turistico-ricreativi locali; sistemi produttivi locali artigianali e manifatturieri.

ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com casalmaggIore Venerdì 10 Febbraio 2023 10
PROGRAMMAZIONE 2023 - 2027

SOSTENIBILITà • Grazie al nuovo contratto il Comune prevede un risparmio energetico del 6 9 %

A Gussola la nuova illuminazione green

A Gussola arriva la nuova illuminazione green, che nelle speranze degli amministratori e nelle previsioni dell’azienda Hera Luce porterà un risparmio energetico del 69%, pari a 189mila kWh che corrispondono al consumo medio annuo di 70 famiglie.

Una nuova illuminazione destinata non solo a rendere ancora più bella e vivibile Gussola, ma anche a dare una grossa mano all’ambiente. Grazie a questo intervento non saranno emesse in atmosfera 72 tonnellate di CO2 all’anno. È questo il senso del contratto firmato oggi tra il Comune di Gussola e Hera Luce - nuovo gestore dell’illuminazione pubblica e tra i più importanti operatori nazionali nel settore - che prevede la sostituzione di circa 580 punti luce con apparecchi a led di ultima generazione in tutto il territorio comunale, per garantire, oltre a una notevole riduzione dei consumi, anche un netto miglioramento della visibilità e, quindi,

della sicurezza dei cittadini. Il piano degli interventi si svilupperà in circa 5 mesi, nel corso del quale Hera Luce provvederà, oltre alla riqualificazione di 580 punti luce, alla sostituzione di circa 40 pali della luce obsoleti, l’installazione di 19 nuovi quadri elettrici e 10 sistemi di telecontrollo da quadro, oltre alla fornitura e posa di oltre un km di linea interrata. Sa-

ranno infine installati nuovi punti luce in via Chiosi Inferiori, in via Capra, in via Berlinguer, in via Gramsci e in via Borgolieto. Una vera e propria svolta dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della sicurezza, valorizzata dal fatto che potrà essere realizzata senza oneri a carico del Comune e della collettività: l’investimento sarà, infatti, sostenuto da Hera Luce

che lo recupererà grazie al risparmio energetico garantito dall’operazione. Le nuove installazioni saranno del tipo cut-off, cioè progettate per orientare tutta la luce emessa verso la strada e saranno dotate di una tecnologia che consente la diminuzione del flusso luminoso nelle ore più centrali della notte per limitare lo spreco energetico e il disagio verso le abitazioni, nel pieno rispetto della legislazione in materia di inquinamento luminoso e di illuminazione stradale. Un progetto perfettamente allineato con le strategie del Green Deal Europeo che contribuisce concretamente al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, grazie all’implementazione di un modello di illuminazione pubblica green e completamente circolare. I materiali utilizzati, infatti, potranno essere recuperati e rigenerati alla fine del ciclo di vita dell’impianto.

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CONSEGNA LA COSTITUZIONE AI 18ENNI

Nel pomeriggio di sabato 4 febbraio  l’Amministrazione Comunale di Gussola, con la presenza della Protezione Civile, della Polizia Locale e delle Associazioni Avis e Aido, ha consegnato ai diciottenni gussolesi della classe 2004 la Costituzione Italiana, con l’invito ai ragazzi presenti ad essere cittadini coscienti e consapevoli dei diritti e dei doveri della convivenza civile. Il sindaco Stefano Belli Franzini ha ricordato loro

che sono il futuro del nostro Paese e quindi li ha esortati ad avvicinarsi con buoni propositi alla vita attiva del paese anche come volontariato, facendoli anche riflettere sul delicato momento che stiamo attraversando. I presidenti delle associazioni presenti hanno poi consegnato ai ragazzi materiale informativo che illustra la lora attività e illustrato brevemente l’importanza del loro operato; il volontariato della protezione civile,

WORKSHOP DI CERAMICA PER COPPIE A VILLA MEDICI

Iniziano questo fine settimana gli appuntamenti aperti al pubblico a Villa Medici del Vascello, l’antica dimora di Cecilia Gallerani. Domenica 12 febbraio dalle 9,30 alle 12 si inizia con l’evento “Con le mani”, workshop di ceramica per coppie realizzato in collaborazione con Marta Benet, artigiana, designer e architetta spagnola. Nella splendida cornice della villa le coppie potranno realizzare un set composto da due tazzine o piccole ciotole usando la tecnica ceramica del pollice e del colombino per vivere insieme una romantica esperienza. I partecipanti inoltre saranno guidati da Marta Benet nella realizzazione attraverso un’introduzione del processo di trasformazione dall’argilla alla ceramica, ascoltando in sottofondo la storia degli amori e dei tormenti consumati tra le mura della residenza. Per ulteriori informazioni e prenotazioni contattare il numero 370 3379804 oppure inviare una mail a segreteria@villamedicidelvascello.it.

a disposizione del nostro paese in ogni occasione di necessità ed emergenza e l’importanza di donare il sangue ed essere donatori Aido per salvare vite. In seguito Assessori e consiglieri hanno letto alcuni articoli della Costituzione e poi si è provveduto alla consegna ed alla foto finale.

Al termine un ringraziamento da parte degli amministratori a tutti i presenti con la speranza che nuove forze giovani,

divenute maggiorenni, possano avere la voglia e l’entusiasmo di poter partecipare attivamente alla vita del loro paese.

Panguaneta è leader in Italia e in Europa nella produzione di compensati di pioppo. Trasforma una materia prima di pregio, in compensati dalle innovative gestire la complessità e anticipare tendenza ed esigenza del mercato.

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Venerdì 10 Febbraio 2023
L’imbocco di via Gramsci dalla scuola media Roncalli GUSSOLA

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dal mondo

UCRAINA, ZELENSKY AL PARLAMENTO UE: «SIAMO INSIEME NELLA LOTTA» 4 1 BIS A COSPITO, RESPINTA RICHIESTA DI REVOCA

«Stiamo combattendo la più grande forza antieuropea del mondo moderno. In questa lotta siamo insieme. Dobbiamo difenderci. Continueremo a combattere». Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo intervento al Parlamento Europeo, a Bruxelles.

«Ringrazio tutti voi per difendere questo ideale tutti insieme», ha sottolineato Zelensky, che ha aggiunto: «La nostra vittoria garantirà quella dei valori europei, deve

diventare realtà, è un imperativo. Ringrazio tutti quanti voi che avete aiutato il nostro popolo, i nostri cittadini e i profughi che si sono

Prosegue

senza sosta il lavoro dei soccorritori in Turchia e Siria, dopo il terremoto che ha raso al suolo interi edifici e palazzi. Con il passare delle ore il bilancio delle vittime continua ad aggravarsi: in totale si contano oltre 16mila morti. In Turchia almeno 12.873 persone hanno perso la vita e altre 62.937 sono rimaste ferite. In Siria, secondo quanto riportato dalla Cnn, le vittime sono almeno 3.162. Si continua, però, a sperare: nonostante il freddo e le difficoltà, prosegue il lavoro per recuperare le persone bloccate sotto le macerie degli edifici crollati e ieri sono stati estratti vivi ragazzi e bambini anche a distanza di 58 ore dal sisma. Sono comunque tante le persone rimaste senza casa. Ieri il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha visitato le zone colpite dal terremoto. «I nostri cittadini – ha detto – non devono preoccuparsi, non permetteremo mai che rimangano senza riparo». Per le dieci province turche colpite dal sisma è stato dichiarato lo stato di emergenza per tre mesi. Da diversi paesi del mondo, intanto, arrivano gli aiuti. Anche l’Italia sta facendo la sua parte.

insediati nei vostri Paesi – ha sottolineato il presidente ucraino -. Grazie a chi è sceso in piazza e posto domande divulgando la verità sul regime russo».

«Per l’Ucraina questa è la nostra casa. Sono qui davanti a voi per difendere la casa del nostro popolo, di tutti gli ucraini», ha detto ancora il presidente, che ha proseguito: «Abbiamo una storia comune, quella dell’Europa, siamo europei. Vogliamo diventare membri dell’Unione Europea».

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio , con un provvedimento articolato ha respinto la richiesta di revoca del regime speciale di detenzione di cui all’articolo 41bis dell’ordinamento penitenziario, presentata dall’avvocato del detenuto Alfredo Cospito Lo rende noto il ministero. Cospito si trova nel carcere di Opera, a Milano.

GOVERNO • «Punteremo di più sugli strumenti in grado di favorire l’adempimento spontaneo»

Meloni: «Nel 2023 rivoluzione fiscale e altre riforme»

«Occorre rivoluzionare il rapporto tra fisco e contribuente e fare in modo che l’evasione si combatta prima ancora che si realizzi». Lo dice al Sole 24 Ore il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni , annunciando una «legge delega che toccherà tutti i settori della fiscalità» e che «metterà al centro anche i dipendenti e i pensionati, con misure ad hoc». L’impegno, «compatib ilmente con le risorse economiche a disposizione», è di «proseguire nella direzione di tagli consistenti al cuneo fiscale» e «sostituire il reddito di cittadinanza con misure concrete di contrasto alla povertà».

«Punteremo di più sugli strumenti in grado di favorire l’adempimento spontaneo – spiega il premier -. Le agenzie fiscali con tutte le banche dati che hanno a disposizione possono tranquillamente stimare il reddi-

to delle imprese con cui potranno sedersi a tavolino e dire loro: “Tu per due anni paghi quel dovuto e se fatturi di più non mi dai nulla, in cambio non ti sottopongo a controllì. Se il contribuente rifiuta sarà soggetto a verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. Per le multinazionali e le grandi imprese,

invece, occorre incentivare la “cooperative compliance”, ovvero un istituto già esistente che prevede che Agenzia delle Entrate e impresa si confrontino preventivamente. Questa potrà rappresentare anche una opportunità per i professionisti e diventare la vera cinghia di trasmissione tra am-

ministrazione finanziaria e contribuente. Nella legge delega metteremo ovviamente al centro anche i dipendenti e i pensionati, con misure ad hoc». Meloni parla anche di debito pubblico, con la volontà di «metterlo al sicuro» da «nuovi shock finanziari», lavorando con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti «all’aumento del numero di italiani e residenti in Italia che detengono quote del debito». Secondo il premier la priorità per il 2023 è che sia «l’anno delle grandi riforme che l’Italia aspetta da tempo ma che nessuno ha avuto il coraggio di fare». Oltre a quella fiscale, Meloni pensa a «una riforma della burocrazia che la faccia ritornare al servizio di famiglie e imprese» e a «una riforma della giustizia che garantisca certezza del diritto e certezza della pena».

ESTERI
STATO DI EMERGENZA PER TRE MESI
TERREMOTO, IN TURCHIA
12 Venerdì 10 Febbraio 2023
con:
dall , italia
in collaborazione
ESTERI CRONACA

«Ma non è ancora finito questo Festival di Sanremo? Questa settimana non si parla d’altro»

Un po’ di pazienza e finisce, ma ti sei iscritto anche tu al club di chi annuncia il proprio disinteresse senza che nessuno gli abbia chiesto niente?

«Ho solo detto che non si parla d’altro in tv, sui social, ovunque. Io non sono un hater, se intendi le persone che commentano che una cosa non gli interessa o peggio la denigrano. Mi chiedo solo come una manifestazione canora possa attirare tanto interesse»

Ecco, posta così la questione è interessante. Nell’immediato dopoguerra era un festival di canzonette, poi negli anni Sessanta ha lanciato tanti cantanti, quindi ha avuto un periodo di crisi e il suo ciclo sembrava chiuso. Poi dagli anni Ottanta è rinato e, anche se i grandi nomi hanno sempre snobbato la competizione canora, la sua portata mediatica è andata ben oltre le canzoni in gara

«Infatti tutti parlano di chi era in

L’ATTUALITÀ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO

sala, di chi ha fatto polemiche, di chi ha provocato, di come erano vestiti, di quello che hanno detto eccetera, e sembra che le canzoni siano la parte meno importante»

Hai colto nel segno. Se si parlasse di sole canzoni questo interesse mediatico non si spiegherebbe, quindi serve creare polemiche ad arte e mettere tutto quanto accade a Sanremo, almeno per una settimana, al centro di tutto. Già nella prima serata c’era la presenza del Presidente della Repubblica, Benigni e la Costituzione, un giovane ribelle che ha distrutto il palco, d’accordo o meno con gli organizzatori, la Ferragni che ha difeso il ruolo delle donne, e via di questo passo. È un grande circo che rappresenta la nostra anima popolare, un momento che unisce gli italiani e lo fa in modo simultaneo, in un’epoca in cui è raro (sport a parte) che un evento televisivo venga seguito da tante persone nello stesso momento. Oggi contano gli streaming. Insomma, è un momento di leggerezza condivisa.

LO SCATTO DELLA SETTIMANA

La settimana si è aperta con la notizia di una immane tragedia. Alle prime ore di lunedì (erano le 4 locali, le 2 in Italia) si è scatenato un terremoto di magnitudo Richter 7,8 al confine tra Turchia e Siria.

Siamo sicuri che non ce ne sia bisogno?

«Dunque tu lo guardi?»

Ma certo, e mi piace pure. Poi per le canzoni si va a gusti. E tu lo guardi?

«I miei lo guardano, così lo vedo anch’io. Ma perché dici che i grandi artisti snobbano la gara? Quelli che hanno più successo ci sono quasi tutti»

In effetti questo vale per i giovanissimi, immagino quelli che piacciono a te. È vero, tra l’edizione dell’anno scorso e quella di quest’anno i giovani più ascoltati c’erano quasi tutti, ed è un cambio di rotta importante, se si pensa che fino a qualche anno fa i ragazzi, che da sempre sono coloro che più consumano musica, vedevano Sanremo come un retaggio del secolo scorso. Ora se ne sono appropriati, e questo è un grande successo di Amadeus che ha garantito un futuro alla manifestazione. Così si spiegano anche i grandi numeri dell’audience sulla Rai «Dunque, buon Sanremo. E buonanotte»

Buonanotte Pericle

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA

Lui è un celebre filosofo ed ex europarlamentare di 87 anni, ed è al centro delle cronache per la sua relazione con Simone Caminada, 37 anni. Quest’ultimo è stato condannato dal Tribunale di Torino a due anni di reclusione per circonvenzione di incapace. La tesi dell’accusa è che Caminada abbia instaurato la relazione al fine di mettere le mani sul patrimonio dell’anziano compagno, che ha smentito di essere stato raggirato affermando che spetta a lui, che non ha figli, ogni decisione riguardo la gestione del proprio patrimonio.

7 GIORNI 13 Venerdì 10 Febbraio 2023
ALLOra non sono stati i cinghiali...

Edilizia e ristrutturazione, i bonus ancora

È cambiato il Superbonus, restano - seppur con qualche modifica - le agevolazioni per verde

Il campo dell’edilizia e delle ristrutturazioni è uno dei punti dell’ultima Legge di Bilancio; a partire dal 2023 la panoramica dei bonus e delle agevolazioni ha subito delle modifiche: alcune importanti detrazioni sono rimaste, mentre altre non sono state rinnovate. É il caso del bonus Facciate. Per chi nel prossimo biennio vuole eseguire lavori di ristrutturazione/restauro esiste ancora un’ampia fetta di bonus, seppur con qualche cambiamento rispetto al passato.

Bonus mobili e Superbonus sono stati confermati, con nuovi limiti di spesa. Il Superbonus, in particolare, è sceso dal 110% al 90% per le villette unifamiliari.

La Manovra aveva confermato per il 2023 anche il bonus Verde, Ristrutturazioni, Eco e Sismabonus. Di seguito la panoramica completa.

SUPERBONUS La maxi detrazione concessa dallo Stato era stata confermata e resta nel corso del 2023 ma con diverse novità. Le modifiche ne restringono il campo di applicazione e i richiedenti: in particolare la detrazione è scesa dal 110% al 90% nel 2023, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Per quanto riguarda le villette unifamiliari e gli appartamenti in palazzine dotati di ingresso autonomo, si può richiedere soltanto per quelle classificate “prima casa” da chi dichiara un reddito non superiore a 15.000

euro, calcolato non sull’Isee ma in base al quoziente familiare e il contribuente deve essere proprietario dell’immobile. In questo caso il 110% è valido per le spese sostenute fino al 31 marzo 2023 purché al 30 settembre 2022 i lavori siano stati realizzati per almeno il 30%. Per quanto riguarda i condomini, l’aliquota resta al 110% solo se:

- l’assemblea dei condomini ha deliberato i lavori entro il 18 dicembre 2022 e presentato la CILAS entro il 31 dicembre 2022;

- l’assemblea ha deliberato i lavori dal 19 al 24 novembre 2022 e depositato la CILAS entro il 25 novembre 2022;

- entro il 31 dicembre 2022 è stato depositato il titolo abilitativo per lavori di demolizione/ ricostruzione.

BONUS VERDE

Nel 2023 troviamo ancora il bonus verde, pensato per lavori di manutenzione di giardini e terrazzi, introdotto per la prima volta nella legge di Bilancio per il 2018. L’ultima Manovra ha prorogato la misura fino al 31 dicembre 2024 e prevede la possibilità di detrarre il 36% di quanto speso per lavori come la costruzione di pozzi, recinzioni, impianti di irrigazione, coperture e giardini pensili. Il tetto massimo stabilito dalla legge è 5.000 euro con detrazione massima fino a 1.800 euro per ciascun richiedente.

RISTRUTTURAZIONI

Il bonus ristrutturazioni, ormai strutturale, è stato confermato fino al 31 dicembre 2024 nella misura del 50% con tetto massimo di spesa fissato a 96.000 euro. L’aliquota scende al 36% nel 2025 con tetto massimo di 48.000 euro. La detrazione Irpef riguarda interventi di recupero, manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro conservativo sia su abitazioni private che su parti comuni di edifici condominiali. Il bonus è richiedibile dal proprietario dell’immobile, dai locatari o comodatari, dai coniugi separati e dai conviventi; l’importante è che i pagamenti siano effettuati tramite metodi tracciabili come bonifico bancario o postale.

BONUS MOBILI

Tra i bonus che troviamo nel prossimo biennio c’è quello dedicato all’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici. L’agevolazione è collegata alle ristrutturazioni domestiche e resta in vigore fino al 31 dicembre 2024. A cambiare è il tetto massimo di spesa previsto dalla Legge di Bilancio:

- dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 la detrazione è scesa al 50% fino all’importo di 8.000 euro;

- dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 la detrazione massima scende al 50% fino all’importo massimo di 5.000 euro.

Invece restano invariati i lavori che danno diritto al bonus mobili e la tipologia di arredi/elettrodomestici a cui si applica. Via li-

bera in caso di manutenzione ordinaria, straordinaria, risanamento, restauro e ristrutturazioni sia che siano eseguite dal pro-

prietario dell’immobile o dal locatario. Si potrà chiedere relativamente a letti, armadi, librerie, scrivanie e altri complementi

14 SPECIALE

ristrutturazioni. La guida completa

ancora in vigore e

d’arredo e per gli elettrodomestici ad alta classe energetica (frigorifero, lavastoviglie, forno, condizionatore e così via).

ECOBONUS Resta per tutto il nuovo anno l’Ecobonus destinato ad agevolare gli interventi di riqualificazione ener-

getica degli edifici come l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile e per il miglioramento termico dell’edificio. Per

questi lavori l’Agenzia delle Entrate prevede la detrazione del 50%, del 60% e dell’85% per i condomini, a patto che venga certificato un sal-

to energetico di almeno due classi. La detrazione è fruibile in 10 rate annuali di uguale importo fino al 31 dicembre 2024.

15 Venerdì 10 Febbraio 2023 edilizia

Perché e come mettere al centro la sostenibilità ambientale nella costruzione o ristrutturazione degli edifici

L’importanza dell’edilizia green

Edilizia green: un tema di cui si parla già dagli ultimi decenni del 1900, con un interesse e un’attenzione crescenti da parte dell’opinione pubblica. Oggi, vista l’elevata sensibilità dell’opinione pubblica verso l’argomento della sostenibilità ambientale, l’edilizia green è più che mai al centro delle scelte di aziende e consumatori. Ma di cosa si tratta nello specifico e perché è così importante?

Sempre più spesso si sente parlare di bioedilizia o edilizia green, una locuzione che genericamente sta a indicare un modo di costruire o ristrutturare gli immobili che pone particolare attenzione al rispetto dell’ambiente. Questo tipo di edilizia si compone di tutta una serie di aspetti che è necessario tenere in considerazione. Innanzitutto si parte dall’individuazione del contesto ambientale in cui inserire l’edificio e dallo studio dello stesso: uno degli obiettivi deve essere infatti quello di integrare la costruzione in modo armonico e non impattante e far sì, per quanto possibile, che l’immobile entri in sinergia con l’ambiente circostante, senza arrecare danni allo stesso, ma piuttosto valorizzandolo.

Altro elemento fondamentale è quello dei materiali, nella scelta dei quali si deve tenere presente origine e provenienza, tipo di lavorazione e anche la tipologia di smaltimento richiesta o la possibilità di reimpiegarli o riciclar-

li una volta dismessi. Non basta insomma preferire il legno o i materiali naturali: per fare una scelta davvero sostenibile è necessario considerare tutta una serie di altre caratteristiche che sono indicate da specifiche certificazioni da richiedere ai tecnici e ai fornitori ai quali ci affidiamo.

Gli impianti e i sistemi di funzionamento costituiscono un ulteriore fattore su cui porre grande attenzione per chi vuole realizzare un edificio in edilizia green.

Da questo punto di vista è fondamentale fare in modo di poter sfruttare fonti di energia rinnovabili, come l’energia solare. Un’altra scelta particolarmente utile e virtuosa in ottica di tutela ambientale è quella di prevedere il recupero e il riutilizzo dell’acqua piovana. Sfruttare le più avanzate tecnologie per ridurre i consumi è altrettanto importante: scegliere impianti ed elettrodomestici di classe energetica elevata e prevedere elevati livelli di isolamento ter-

mico costituiscono dunque altri due fondamentali tasselli nella costruzione della nostra casa green.

Edilizia green vuol dire infine anche attenzione al ciclo di vita delle costruzioni: durevolezza e riadattabilità costituiscono dunque due caratteristiche fondamentali degli immobili sostenibili.

Tutelare l’ambiente e il pianeta è fondamentale per garantire la nostra qualità della vita e quella delle generazioni future, ma

scegliere l’edilizia green ha dei vantaggi anche più immediati e individuali. Tra questi c’è quello del risparmio energetico che comporta un importante risparmio economico legato ai consumi dell’abitazione sostenibile. Un immobile realizzato secondo le norme della bioedilizia inoltre ha un valore di mercato certamente più elevato, anche per la crescente percezione dell’importanza della tutela ambientale da parte di acquirenti e consumatori.

16 Venerdì 10 Febbraio 2023 edilizia SPECIALE

Affrontare la crisi climatica è la sfida più importante dei prossimi anni per scongiurare gravi pericoli

Quali sono i materiali del futuro?

Affrontare la crisi climatica è la sfida più importante dei prossimi anni per scongiurare gravi pericoli per la nostra sopravvivenza. Tutte le nazioni del mondo si stanno prodigando per ridurre l’impatto ambientale e creare un’economia circolare in grado di evitare la produzione di ulteriore materiale di scarto. Una fetta importante di questa sfida si gioca proprio nell’edilizia, che è responsabile del 40% delle emissioni di CO2 e del 36% del consumo energetico. Rendere dunque efficienti gli edifici serve a inquinare meno e a riciclare quanto già prodotto grazie all’edilizia green, una branca dell’architettura che applica norme di rispetto per l’ambiente durante tutto il ciclo di vita di un edificio. Negli anni sono state introdotte diverse soluzioni sostenibili: dai materiali all’arredamento, dalla costruzione allo smaltimento, si può operare in maniera virtuosa integrando l’edificio al suo contesto.

Questo cambio di rotta è fondamentale per rispettare gli obie t tivi dell’agenda 2030 dell’Unione Europea, ossia ridurre del 40% le emissioni nel 2030 rispetto al 1990 e aumentare del 27% l’approvvigionamento dell’energia da fonti rinnovabili con una conseguente riduzione del 30% dei consumi di energia. Bruxelles ha dichiarato di aver raggiunto gli obiettivi prefissa-

ti, ma la strada è ancora lunga e richiede uno sforzo da parte di tutti. Una spinta alla bioedilizia l’hanno sicuramente data i bonus per la casa, ma sarà fondamentale adottare misure più stringenti per poter raggiungere risultati soddisfacenti. Si sta infatti pensando a normative più severe per la compravendita degli edifici con obblighi di ristrutturazione da parte del proprietario per edifici di classe energetica bassa. Lo scopo è eliminare completamente gli

edifici che producono maggiori rifiuti con ricadute positive su tutto il parco edilizio. Vediamo insieme quali sono i materiali del futuro nell’edilizia green e come si possono inserire in un progetto di ristrutturazione.

CALCESTRUZZO

AUTORIGENERANTE

Il cemento è il materiale che ha il più alto impatto sul pianeta: produce 2,8 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno. Per ridurre questa produzione si è aggiunto

in fase di miscelazione un enzima presente nel nostro corpo, l’anidrasi carbonica, in grado di riutilizzare CO2 per riparare microfratture del materiale producendo dei cristalli di calcite. Il risultato? Un materiale che resiste più a lungo e che riduce le sue emissioni.

VERNICI NATURALI

Le vernici classiche sono tossiche per via di componenti derivate dal petrolio e da coloranti che contengono metalli pesanti.

Per ridurre l’impatto inquinante e per salvaguardare la salute, sono nate le vernici ecologiche, a base minerale o vegetale, e quelle fotocatalitiche che, attraverso un processo simile alla fotosintesi clorofilliana, riducono l’inquinamento domestico trasformando le polveri sottili prodotte dagli apparecchi elettrici in sostante meno nocive. Le vernici naturali sono diffuse ormai da diversi anni e si possono trovare numerosi spunti per scegliere quella più adatta alla propria abitazione.

MATERIALI RICICLABILI CON STAMPA 3D

La tecnologia è l’alleato perfetto per l’edilizia green perché incide in maniera positiva su tutte le fasi produttive degli edifici. La stampa 3D consente ad esempio di realizzare dei blocchi di cemento da materiale riciclato con pochissimo scarto. In questo modo si risparmia acqua, energia e i costi di trasporto.

PANNELLI IN MATERIALI NATURALI

Per realizzare pareti interne, controsoffitti e pannelli per l’isolamento termico ci sono moltissime soluzioni green: dalla lana di pecora al legno, dalla paglia essiccata al sughero, la natura viene incontro alle nostre esigenze, con impatto zero sull’ambiente, con un’altissima capacità di isolamento termico e acustico e resistenza al fuoco.

17 Venerdì 10 Febbraio 2023 edilizia SPECIALE Orari di apertura: dal martedì al sabato 9.00/12.30 | 15.00/19.30 chiuso domenica e lunedì Casalmaggiore (CR) Via A. Volta, 50 Tel 0375 201849 info@esteamobili.it

Fiori, cioccolatini, profumi o cene romantiche. Oppure orologi, gioielli o anelli di fidanzamento e, quando il rapporto è di lunga durata, perfino elettrodomestici. Più recentemente voucher esperienziali per escursioni, concerti, teatri, visite e weekend che accumulano sempre più voti favorevoli nel borsino dei regali più apprezzati e in grado di accendere o rinverdire l’amore. Dai più classici ai più cool i doni per la festa di San Valentino il 14 febbraio. La ricorrenza, che ha origine nell’Inghilterra medievale, è oggi la festa commerciale per eccellenza che celebra l’amore attraverso lo scambio di doni. Un giro d’affari che, solo negli Stati Uniti, è arrivato a circa 24 miliardi di dollari nel 2022. Una cifra record che la dice lunga su come e quanto il dono sia centrale e quindi anche d’obbligo e perciò, ca va sans dire, fonte di ansia e ricco di aspettative (quindi anche delusioni) più di ogni altro regalo. L’Ipsos, società francese di ricerche di mercato globali, ha sondato il mood a ridosso della festa degli innamorati nell’edizione passata, quella del 2022, in ben 28 paesi. Il 56% degli italiani in coppia erano sicuri di festeggiare, mentre il 38% non lo era per niente e l’8% non era ancora certo di volerlo fare (con percentuali simili tra uomini e donne ma con risposte più pessimiste con l’aumentare dell’età e per le coppie sposate). Il regalo? È motivo di ansia per la maggioranza degli innamorati. Che la freccia di Cupido colpisca o che lisci il bersaglio è quindi una questione di quale sorpresa si scelga. Che effetto possono sortire questi doni d’amore? Quali sono i più emozionanti? Quali, invece, i regali che fanno battere in ritirata chi li riceve? Come non prendere cantonate? Sbagliato regalare mobilio, suppellettili, elettrodomestici e soldi

per il 70% degli innamorati, si legge nella review. L’85 per cento delle donne e l’82% degli uomini apprezza invece i fiori. Se ai fiori segue una cena romantica in un ristorante l’87% delle donne apprezza, idem l’80% degli uomini. Per l’81% delle donne e il 69% degli uomini i cioccolatini e i profumi. I gioielli piacciono al 75% delle innamorate e al 67% degli innamorati, mentre circa il 61% delle donne e il 48% degli uomini gradisce un voucher (buoni regalo) anche se pare che le cose stiano profondamente cambiando e i buoni sconto per escursioni, viaggi, visite ed esperienze di coppia facciano sempre più proseliti al posto dei fiori e dei cioccolatini. I regali esperienziali scalano la classifica dei doni ideali per San Valentino dei giorni nostri. Veniamo agli innamorati di lungo e lunghissimo corso, in genere coppie anziane insieme da molti anni. In questi casi giocano alcuni elementi che vanno dal rinforzare l’apprezzamento verso il partner all’arricchimento della coppia. Si va da una cena in un ristorante che serve nuove specialità da sperimentare insieme ai biglietti per il teatro o un voucher per un viaggio di un weekend. Inoltre incidono i doni che rendono la vita più facile, che la semplificano. Più si va avanti con l’età, inoltre, e più il dono di San Valentino è gradito se veicola nuove occasioni per incoraggiare il partner a seguire i propri hobbies o passioni, nuove op-

portunità di socializzazione e così via. Infine tutto ciò che contribuisce a rinforzare i ricordi nelle coppie più anziane, come ad esempio realizzare un calendario

con le foto di un vecchio viaggio a Parigi fatto insieme molti anni prima o un invito in un ristorante francese per ricordarlo. Quando gli innamorati hanno su-

perato da molto tempo la giovinezza sono concessi e graditi doni “anti età” o che la facilitano: si va dai devices a misura di presbiopia o cataratta come gli

18 THE CROWN JEWELS Cremona | Galleria del Corso 4 0372 808906 | info@thecrownjewels.it | www.thecrownjewels.it Il
CALABRIA VERACLUB SCOGLIO DELLA GALEA 17-24 GIUGNO A TEATRO CON NOI 7 SPOSE PER 7 FRATELLI MILANO 27 APRILE UNA GIORNATA CON NOI SAN FRUTTUOSO CAMOGLI 11 MARZO LAMPEDUSA DI CHARME LA ROSA DEI VENTI CLUB 11-18 GIUGNO SPECIALE San Valentino, esiste il regalo perfetto Fiori, cioccolatini, profumi o
miglior viaggio è quello con la persona che ami
cene romantiche: tra pensieri tradizionali, esperienze

perfetto? La guida

esperienze e cadeaux “personalizzati”

smartphone progettati per chi ha difficoltà visive o auditive ai trattamenti estetici rilassanti in chiave anti-età. La regola aurea che vale invece

per tutte le età? Pensare in primis a chi deve ricevere il regalo, non a se stessi. Particolare spesso trascurato, pare. Per l’edizione 2023 di San Valen-

tino la più nutrita e attuale offerta per innamorati a caccia di idee si gioca sul fronte dei voucher, con una buona dose di effetto sorpresa. Dall’esplorare le dune

del deserto omanita oppure assistere a uno spettacolo di burlesque organizzato per San Valentino al The Westin Palace di Madrid presso il Museo Bar 1912,

buen retiro di Hemingway e Picasso. Oppure solleticare la complicità frequentando un corso di pittura di coppia o una degustazione.

19 Venerdì 10 Febbraio 2023 sAN valentino

Venerdì 10 Febbraio 2023

È dedicata a ‘Modelli innovativi di cura, terapia e prevenzione’ l’edizione 2023 dei Premi internazionali ‘Lombardia è Ricerca’ di Regione Lombardia. Il riconoscimento da 1 milione di euro è per ricerche, scoperte e invenzioni che hanno portato un contributo significativo nella conoscenza scientifica e tecnologica nel Life Science.

PREMI ‘LOMBARDIA È RICERCA’

La sesta edizione del Premio, indetta con delibera del 31 gennaio 2023, guarda dunque alle nuove frontiere della medicina. Terapie geniche e molecolari, medicina rigenerativa, tecnologie omiche e digitali a supporto delle cure, come spiega il regolamento del Premio internazionale.

Con la stessa delibera è stato approvato anche il regolamento del Premio ‘Lombardia è Ricerca’ rivolto agli studenti dell’anno scolastico 2022/2023, su un tema

affine: ‘App e strumenti per la prevenzione e per la promozione di stili di vita sani’.

Entrambi i Premi verranno consegnati il prossimo 8 novembre al Teatro alla Scala nel corso della Giornata della Ricerca. Istituita da Regione Lombardia e promossa in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi si svolge nella data dell’anniversario della scomparsa dell’oncologo e ricercatore.

IL PREMIO INTERNAZIONALE

Le candidature per il Premio Internazionale saranno aperte dal 21 febbraio 2023 al 31 maggio 2023. Nell’ambito del tema ‘Modelli innovativi di cura, terapia e prevenzione” rientrano aree tematiche di rilievo come: Terapia genica e/o cellulare. Medicina ri-

Premi “Lombardia è Ricerca” Dal 21 aperte le candidature

ne sulla piattaforma lombarianotizie.it, nella sezione dedicata al Premio internazionale.

GIURIA INTERNAZIONALE

Le candidature pervenute saranno vagliate da una Giuria internazionale, composta da 15 top scientists selezionati da Regione Lombardia sul sistema Scopus tra gli scienziati con il più alto H- index in ciascuna delle aree più rilevanti per il tema del Premio.

Possono concorrere al Premio tutte le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, e istituti che erogano percorsi di istruzione e formazione professionale.

PROGETTI DELLE SCUOLE

Ogni scuola può candidare un solo progetto, presentato da un gruppo di almeno due studenti. I progetti candidati devono avere come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita delle persone e riguardare qualsiasi ambito correlato al tema del Premio, quali, ad esempio:

• App o videogiochi che abbiano la capacità di coinvolgere il paziente nel percorso di cura facendo leva su componenti ludiche.

• Sistemi web-based o mobile che offrano ai pazienti le funzionalità di monitoraggio dei propri parametri o il rispetto delle terapie e stimolino gli utilizzatori a un uso regolare e appropriato.

generativa e ingegneria tissutale per la generazione di organi e tessuti. Terapie a bersaglio molecolare. Marcatori biologici per lo screening e la valutazione della severità della malattia.

Nuove opzioni terapeutiche basate su tecnologie digitali. Integrazione delle tecnologie ‘omiche’ con dati clinici per la comprensione dei meccanismi della malattia.

Soluzioni innovative per rendere accessibili e disponibili cure e terapie a tutti i cittadini nelle aree urbane e non urbane. Sistemi di supporto alle decisioni in ambito clinico.

TAMPONI COVID-19 DA LUNEDÌ CAMBIO SEDE

Da lunedì 13 febbraio l’ambulatorio tamponi molecolari Covid -19 dell’Ospedale di Cremona sarà trasferito presso il Punto prelievi, con ingresso da largo Priori 1, all’esterno dell’ospedale.

Sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.30 alle 14.30

Il tampone molecolare è riservato ai cittadini sintomatici residenti in Regione Lombardia e può essere prenotato:

• dal medico di medicina generale

• dal pediatra di libera scelta

• dal cittadino (in possesso di tessera sanitaria e ricetta del medico curante) sul portale di Regione Lombardia: https:// prenotasalute.regione.lombardia.it/prenotaonline.

Il cittadino potrà prenotare il tampone di controllo attraverso il link che riceverà via sms da Ats Val Padana.

BENESSERE

GINNASTICA DOLCE YOGA

PRIMO SOCCORSO TRUCCO

STORIA & FILOSOFIA

LETTERATURA

LE CANDIDATURE E LE AREE TEMATICHE

Non sono ammesse autocandidature. Tutti gli scienziati, di qualsiasi nazionalità, presenti nel database Scopus con un ‘Hindex’ pari almeno a 10 possono segnalare – dunque candidare al Premio internazionale – scoperte e ricerche altrui. Tali scienziati possono candidare un singolo ricercatore o più ricercatori in attività, fino a un massimo di tre per la medesima scoperta scientifica, nel caso ci sia più di un autore della scoperta. Le candidature devono essere presentate esclusivamente onli-

La distribuzione dei giurati è stabilita in relazione al tema del Premio 2023. Nel dettaglio: 4 giurati con competenze in Biomedical Research; 4 dall’area Clinical Medicine; 3 per Biochemistry, Genetics, Molecular Biology. Altri 3 giurati dall’area Biotechnology, Biophysics, Biomedical Engineering. Un giurato, infine, dall’ambito Public Health & Health Services.

PREMIO STUDENTI, 45 MILA EURO

Con la delibera approvata dalla Giunta è stato anche approvato il tema del Premio “Lombardia è Ricerca” per gli studenti. Sottoscritto anche lo schema di accordo tra Regione Lombardia e l’Ufficio scolastico regionale per la gestione di questa iniziativa.

CAMPAGNA PREVENZIONE MALATTIE CARDIOVASCOLARI PROMOSSA DA FONDAZIONE “PER IL TUO CUORE” ANMCO

Anche l’Asst di Cremona aderisce alla Settimana di prevenzione delle patologie cardiovascolari. I cardiologi dell’Ospedale di Cremona e dell’Oglio Po di Casalmaggiore saranno tra gli oltre 700 specialisti che dal 12 al 19 febbraio offriranno a livello nazionale consulenza telefonica gratuita alla cittadinanza su problemi legati alle malattie cardiache.

L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna nazionale di Prevenzione Cardiovascolare “Cardiologie Aperte 2023”, promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore dei Cardiologi Ospedalieri Italiani ANMCO e finalizzata alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, prima causa di morte nel nostro paese.

C'E IL NUMERO VERDE NAZIONALE

Per richiedere una consulenza telefonica, dal 12 al 19 febbraio 2023 è possibile chiamare il numero verde 800 05 22 33, dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 16.

MENO RISCHI CON LA PREVENZIONE

In base ai dati ISTAT 2019, la mortalità italiana correlata alle malattie del cuore è del 34.7%, che sale al 44% se si considerano anche le patologie cerebrovascolari e altre malattie circolatorie.

Nella provincia di Cremona, l’incidenza dei decessi per malattie di cuore è molto simile alla media nazionale. Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico, poiché la malattia modifica la qualità di vita. In Italia, secondo i dati Istat, la prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille e il 23,5% della spesa farmaceutica italiana è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare.

«I pazienti ischemici che hanno avuto un infarto o una patologia ischemica coronarica vengono da noi seguiti con controlli ambulatoriali a cadenza annuale», afferma Gian Battista Danzi, direttore della Cardiologia dell’Ospedale di Cremona. «La

• Dispositivi indossabili per il monitoraggio di parametri rilevanti dal punto di vista del trattamento terapeutico.

Il Premio mette in palio 15 mila euro per il primo gruppo di studenti classificato, 10 mila per il secondo e 5 mila per il terzo. Inoltre, 5 mila euro sono destinati a ciascuno degli istituti di provenienza dei vincitori.

Le candidature saranno aperte dal 21 febbraio 2023 al 30 giugno 2023. I progetti devono riferirsi all’anno scolastico 2022/2023.

Le scuole possono inviare le candidature esclusivamente all’indirizzo di posta certificata ricercainnovazione@pec.regione.lombardia.it, utilizzando la modulistica prevista dal Regolamento del Premio studenti.

presa in carico di questi pazienti cronici si basa su controlli periodici ed esami di secondo livello come la TAC coronarica, che ci fornisce informazioni sullo stato delle arterie coronarie in maniera non invasiva, cui su indicazione può seguire una valutazione con la coronarografia, che rimane tuttora il golden standard per l’identificazione della patologia aterosclerotica delle coronarie».

La prevenzione risulta dunque fondamentale per scongiurare la possibilità di sviluppare malattie cardiovascolari, strettamente correlate a fattori di rischio legati a comportamenti e stili di vita. Come sottolinea Giuseppe Di Tano, direttore della Cardiologia dell’Ospedale Oglio Po e presidente Regionale Anmco Lombardia, «La prevenzione cardiovascolare è importantissima e va attuata il più precocemente possibile. L’iniziativa di Cardiologie Aperte è una grande occasione che i cardiologi Anmco desiderano offrire gratuitamente a tutti i cittadini che lo desiderano e rappresenta un caposaldo della prevenzione cardiovascolare che la nostra Associazione porta avanti da oltre diciassette anni».

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E ORARI DI APERTURA
Il riconoscimento internazionale 2023 a scienziati e studenti per “modelli innovativi di cura, terapia e prevenzione”
consulenze telefoniche gratuite: Dal 12 al 19 febbraio attivo il numero verde 800 05 22 33

CIMEMA - ESCE IL 1 4 FEBBRAIO “TRAMITE AMICIZIA”

NUOVO FILM DI ALESSANDRO SIANI

MILANO - Esce il 14 febbraio il nuovo film di e con Alessandro Siani, dal titolo “Tramite amicizia”. Il giorno di San Valentino è, infatti, una data molto importante per l’artista napoletano, perché proprio quel giorno, nel 2013, uscì “Il principe abusivo”, una delle pellicole a cui è più affezionato. Nel film, Siani interpreta il ruolo di Lorenzo, proprietario di un’agenzia che offre amici a noleggio, che viene ingaggiato come amico da Alberto, interpretato da Max Tortora (Fonte Italpress)

INIZIATIVA

DANZA - ISPIRATO ALLA VITA DELL’ARTISTA TRANSGENDER

“LILI ELBE SHOW” A CASALMAGGIORE

È liberamente tratto dalla vita dell’artista transgender Lili Elbe, icona dei diritti civili, che ispirò il celebre romanzo divenuto film “The danish girl”, lo spettacolo di danza “Lili Elbe show” in scena al Teatro Comunale di Casalmaggiore stasera alle ore 21, con la coreografia di Simone Repele e Sasha Riva e con i danzatori Sasha Riva, Simone Repele, Nadika Mohn, Jamal Callender, Christine Ceconello. Una storia vera, una vicenda privata e intima che, in realtà, appartiene a ognuno di noi.

- Il 10 febbraio è il “Giorno del ricordo”: appuntamenti a Cremona e a Crema

Il dramma delle Foibe raccontato a scuola

Venerdì 10 febbraio è il Giorno del ricordo “in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giulianodalmata, delle vicende del confine orientale”. Appuntamenti a Crema (ore 9 in sala Alessandrini in via Matilde di Canossa 20) e a Cremona (ore 11 nell’Aula Magna del “Torriani” in via Seminario 19), nell’ambito del progetto “Essere cittadini europei – Percorsi per una memoria europea attiva”, riservato agli studenti e ai docenti delle scuole superiori con la professoressa Giulia Caccamo, storica e docente presso l’Università di Trieste sulla complessa storia del confine orientale, delle foibe e dell’esodo. Il 10 febbraio 1947, infatti, con la firma a Parigi del trattato di pace imposto ai Paesi alleati della Germania, si conclude il lungo periodo di trattative che erano iniziate a Londra l’11 settembre 1945. L’Italia, uscita sconfitta dalla guerra voluta da

Mussolini, alleato di Hitler, fu costretta ad accettare le condizioni di pace imposte dalle potenze vincitrici. L’Italia perdeva tutte le colonie, l’Istria e le province sulla costa croata annesse nel 1919-1920: Fiume, Zara e Ragusa (Dubrovnik). A Trieste, contesa dalla Iugoslavia, si istituì un territorio libero sotto il controllo degli alleati. E Trieste verrà definit ivame nte annessa all’Italia solo nel 1954. Il doloroso esodo degli italiani, iniziato nel 1944 a Zara, proseguì ancora a lungo nel dopoguerra e molti di loro approdarono anche a Cremona, dove vennero istituiti dei campi profughi per accoglierli. Come scrive il massimo studioso italiano del confine orientale, il professor Raul Pupo dell’Università di Trieste, “...dopo l’8 settembre 1943, l’Istria fu per alcune settimane occupata quasi interamente dai partigiani jugoslavi che proclamarono l’annessione

del territorio alla Jugoslavia e procedettero all’eliminazione dei nemici del popolo”. In una situazione di generale confusione, in cui i contadini croati si sollevarono contro i possidenti italiani, le motivazioni nazionali e politiche delle violenze di massa e la “resa dei conti con il fascismo” si confusero con elementi di lotta sociale, contrasti d’interesse e rancori personali”. I corpi, in alcuni casi assie-

me a prigionieri ancora vivi, vennero gettati nelle foibe – la più celebre delle quali si trova a Vines, presso Albona - in pozzi minerari o dispersi in mare. Una seconda ondata di violenze di massa si scatena ai primi di maggio del 1945, quando la Venezia Giulia fu occupata dall’esercito jugoslavo di Tito che, dopo il crollo del nazismo, stava prendendo il potere in tutta la ex Jugoslavia. Molte furono le de-

cimazioni sommarie di militari italiani e tedeschi che si erano arresi alle truppe di Tito, ma molti furono deportati in campi di prigionia dove la mortalità era altissima. Riguardo ai civili, si procedette ad una radicale “epurazione preventiva” che comportò l’arresto di massa non solo dei membri dell’apparato repressivo nazifascista o del fascismo giuliano, ma anche di partigiani italiani contrari all’egemonia del movimento di liberazione jugoslavo a guida comunista. In generale, la repressione, oltre a fare i conti con il fascismo, mirava ad eliminare tutti gli oppositori all’annessione della Venezia Giulia alla Jugoslavia. La popolazione italiana era in maggioranza contraria all’annessione alla Jugoslavia e su di essa si concentrò l’azione repressiva, sia attraverso l’immediata eliminazione che attraverso la deportazione nei campi di prigionia”.

A PALAZZO DUEMIGLIA LE OPERE DELL’OROBICA SERENELLA OPRANDI

Dopo la mostra fotografica di Danilo Codazzi, il Centro Pinoni torna a presentare, presso le sale di Palazzo Duemiglia, una personale di pittura. Da domani (inaugurazione alle ore 17.30) al 2 marzo si tiene, infatti, la mostra dell’artista orobica Serenella Oprandi (nella foto). Durante il vernissage i poeti Manuela Copercini, Gigliola Reboani e Luca Chiavarone, dopo l’introduzione di Giorgio Denti e Vincenzo Montuori, reciteranno alcune composizioni poetiche in omaggio alla pittrice bergamasca. «L’arte di Oprandi – spiega il curatore della rassegna Simone

Fappanni - si contraddistingue per una sperimentazione profonda, che nella preziosità dei colori ad acqua procede secondo dinamiche intense e palpitanti entro le quali si fondono, con bella apertura immaginativa, come dimostrano le opere selezionate

per questa personale, notazioni biografiche ed elementi estetici. Un connubio, questo, che si nutre di una pigmentazione ariosa e da tematiche che rivelano una ricerca costante, mai esausta, in seno alla quale la pittrice bergamasca trova le ragioni più profonde del suo comporre. Questa personale consegna, quindi, una pagina importante di una creativa che, nel corso degli anni, ha saputo dare vita a una precisa notazione stilistica immediatamente individuabile». Nata a Rovetta in Val Seriana, vive e lavora a Bergamo. Dal padre pittore ha appreso la passione

consigli in libreria

per le arti e la pittura e dagli anni Sessanta è coinvolta in un panorama artistico ricco e vitale che la stimola a realizzare i suoi primi lavori. Dopo una lunga interruzione, negli anni Novanta riprende l’attività artistica specializzandosi nella tecnica dell’acquerello. Ha conseguito importanti premi e riconoscimenti e ha esposto in prestigiosi contesti sia in Italia che all’estero. Nel 2009 è protagonista in Cina con “Water pathways to China”, una collezione esposta a Shangai. La mostra è visitabile gratuitamente da lunedì a sabato dalle 14.30 alle 17.

DI FEDERICO PANI

VENEZIA, UNA STORIA DI MARE E DI TERRA DI ALESSANDRO MARZO MAGNO

Girando per le calli affollate di turisti di giorno – ma vuote la notte –, mentre rombano i vaporetti e le gondole scivolano silenziose, quanti si ricordano che Venezia è stata dominatrice di un impero che andava “da Crema a Creta” e che per lunghi secoli fece del Mare Adriatico un lago veneziano? Ne scrive Alessandro Marzo Magno nel suo libro “Venezia: una storia di mare e di terra” (Laterza). La città affonda le sue origini nella leggendaria fuga degli abitanti dell'entroterra dalle incursioni degli Unni nel V secolo d. C. In realtà, appunto, si tratta di una leggenda: la laguna cominciò a essere popolata in modo sistematico a partire dal VII secolo (i “barbari” in questione erano i Longobardi); per giunta, il centro cardine di questi insediamenti lagunari era l’isola di Torcello, di fronte a Burano (oggi nota per i merletti e i colori rutilanti delle case). Marzo Magno, storico di formazione, ma giornalista di professione, ha scritto un compendio di storia veneziana composto da venti capitoli che scandiscono la storia della Serenissima Repubblica di San Marco; ciascun capito-

lo è preceduto da un reportage sui luoghi simbolo di quegli avvenimenti, con un’accurata descrizione di come si presentano oggi (può essere uno spunto per chi è a caccia di gite o vacanze sulle orme storiche del leone marciano). L’autore è riuscito a scrivere un libro che si concentra sulla sostanza dei fatti, senza indugiare sulle atmosfere da sogno che pure caratterizzano la città e la sua storia; così, se si superano le asperità dei molti nomi e dei fatti raccontati, si può dire di uscire dalla lettura con un'infarinatura di storia veneziana. È una storia che, peraltro, non si ferma alla caduta della Repubblica ai tempi del generale Bonaparte: prosegue anche nell'Ottocento (tra la dominazione austriaca e il Risorgimento) e nel Novecento, quando la città diventa un importante polo industriale, arrivando all’oggi, coi suoi problemi ancora da risolvere: la “monocoltura” del turismo, i pericoli ambientali (l’acqua alta sempre più frequente, pur arginata ora dal Mose) e l’impressionante spopolamento del centro storico, ormai sotto i 50mila abitanti.

IN BREVE

“FUORI DALLE RIGHE”, INCONTRO AL MUSEO

Il Museo della civiltà contadina “Il Cambonino vecchio” (in viale Cambonino 22) ospita la rassegna “Fuori dalle righe. Uomini e testimonianze, memoria degli anni bui (1943/1945)” organizzata in incontri rivolti alle scuole. Il secondo appuntamento della rassegna, Villa Merli. Il dossier ritrovato “Per quanto ch’io soffra nel morire”, si svolgerà mercoledì 15 febbraio alle ore 10. La giornalista Barbara Caffi parlerà del ruolo cruciale che ha avuto questo luogo per la città di Cremona durante il periodo fascista. Per informazioni: 0372-560025.

ESPOSTA L’OPERA DI CAMILLO LAZZARI

Un momento prezioso e importante per il Teatro Ponchielli, in occasione dell’apertura della rassegna di danza che si terrà domani. Domani alle ore 11, nel prefoyer del Teatro, verrà esposta l’opera “Ballerina - Quando il corpo diventa musica” di Camillo Lazzari, donata al teatro dal figlio dell’artista Antonio Lazzari. Nella scultura, realizzata nel 1983 in bronzo di fusione, la ricerca dell'equilibrio e della leggerezza, si abbinano all’armonia del corpo in movimento. Traspare nel gesto dinamico della figura l’elemento dell’amore per la musica, come genesi del tutto. Il lago dei cigni del Ballet Preljocaj, primo appuntamento della rassegna danza, sarà l’occasione per il pubblico di poter ammirare un’opera carica di pathos ed energia.

MOSTRA “DISTOPÌA” DI CONTI BORBONE

Negli spazi di “Hamburgeria Bordigallo”, sabato 25 febbraio alle ore 18 verrà inaugurata la mostra dal titolo “Distopìa”, personale di Damiano Conti Borbone. La mostra sarà visitabile negli orari di apertura del locale fino al 31 marzo.

21 Venerdì 10 Febbraio 2023 CULTURA lettereilpiccolo@gmail.com

La “Pictura tacitum poema - Miti e paesaggi dipinti nelle domus di Cremona” è protagonista nel Padiglione Andrea Amati del Museo del Violino di Cremona da oggi (alle ore 11 la vernice per la stampa) fino 21 maggio. Migliaia di frammenti di intonaco dipinto, venuti alla luce nello scavo della Domus del Ninfeo di piazza Marconi, oltre a costituire un’importantissima testimonianza dell’evoluzione

“PICTURA TACITUM POEMA” AL MUSEO DEL VIOLINO

della pittura romana in Cisalpina dagli inizi del I secolo a.C. al 69 d.C., raccontano le tante storie della casa e dei suoi proprietari. Esempio straordinario ne è la “Stanza di Arianna”, un cubiculum (camera per dormire) sulle cui pareti erano raffigurati diversi momenti del mito cretese: prima abbandonata da Teseo dopo

l’impresa dell’uccisione del Minotauro, in seguito scoperta da Dioniso addormentata sulla spiaggia dell’isola di Nasso, Arianna appare infine sposa trionfante del dio stesso. Da un altro scavo, in via Colletta, provengono le decorazioni della Domus dei Candelabri dorati, anch’esse testimoni di

quanto fosse diffusa nelle dimore cremonesi la raffinata cultura artistica derivata dall’ellenismo. Frammenti che, dopo lunghi anni di studi, analisi e restauri, ci vengono restituiti nel loro significato e nella loro bellezza anche grazie ai confronti con alcuni affreschi, presenti in mostra, provenienti da Pompei, Roma, Ostia e Verona, e con scenografiche ricostruzioni multimediali.

MOSTRA - “Riflessi di luna” è l’intrigante titolo scelto per l’esposizione allestita all’Accursio

Le opere del cremasco Besson a Milano

“Riflessi di luna” è l’intrigante titolo scelto per la nuova mostra di Alberto Besson (nella foto), allestita all’Accursio di Milano fino al 27 febbraio. Già presidente del Lions Crema Host, Besson è spesso invitato alle più importanti esposizioni e fiere d’arte nazionali e internazionali e a tenere personali in spazi alquanto prestigiosi. I suoi lavori, presenti in numerose collezioni e in importanti pubblicazioni, sono caratterizzate da uno stile unico, immediatamente riconoscibile. “Una dimensione meta-razionale – si legge nella presentazione - s’incardina profondamente nel percorso di Alberto Besson lungo la via che giunge all’evocazione e si sviluppa attraverso un cifra stilistica che conduce direttamente nell’ambito di una riflessione sull’essere e sul divenire. Siamo davanti, insomma, a una dimensione del comporre che non scivola mai nella

L’ENSEMBLE ORCHESTRAL AL PONCHIELLI

facile tautologia, proponendosi invece come esperienza originale e personalissima in grado di fare proprie misure espressive di un “geometrismo” di elevata caratura epigenetica, in seno alla quale

L’Ensemble Orchestral de Dijon, orchestra giovanile tra le più prestigiose, è di nuovo a Cremona dal 13 al 18 febbraio nell’ambito del progetto Masterclass, promosso dalla Camera di Commercio, con il contributo di Regione Lombardia, in collaborazione con il Comune di Cremona, il

DOMANI IN SALA DEI QUADRI L’INCONTRO

Domani alle ore 15, nella sala dei Quadri del Comune di Cremona, si terrà un interessante incontro dedicato alla mostra “Pier Paolo Pasolini. Moderno, antimoderno, classico” e al suo protagonista. Nel corso del pomeriggio saranno presentati i volumi “Pier Paolo Pasolini. Fotogrammi di pittura” (Silvana editoriale) e “100% Pasolini” (Fondazione “F. Bertazzoni”) ed i cortometraggi in omaggio a Pasolini: “Caro Pier Paolo…” del Gruppo Sinestetico, “Amacangià” di Eleonora Deligio, “La ballata degli orfani” del Collettivo Cardiopoetica e “Sentieri Pasolini” di Angelo Bianchi. Intanto, si avvia verso la sua conclusione l’esposizione organizzata dalla Società Filodrammatica Cremonese, presieduta da Giorgio Mantovani, che si è avvalsa del patrocinio del Comune di Cremona.

si sviluppa, secondo precise scansioni temporali, una lunga e articolata litania di immagini e di figure che si alternano e compongono al ritmo di antinomie visive nelle quali risulta estremamente

gradevole perdersi ad libitum. Fra linee, cerchi e figure, si ha l’impressione di andare a toccare notazioni incisive che riguardano quella sorta di modus operandi di “forze” che variamente determinano la quotidianità, sia in una dimensione di libertà cercata nell’autonomo svincolarsi dal banale e dal già detto. L’arte di Alberto è quindi permeata da un linguaggio metaforico in cui significato e significante entrano in una concertazione generativa da cui scaturiscono composizioni davvero attraenti e suggestive». Nel catalogo monografico dedicato all’artista cremasco, Vittorio Sgarbi fa osservare che le opere di Besson «sono imperniate su un’idea generale della forma che del mondo contempla la dimensione mentale, rifuggendo dalla contingenza delle sue estrinsecazioni materiali». La mostra è visitabile gratuitamente.

Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” di Cremona, la Scuola internazionale di liuteria e il Teatro Amilcare Ponchielli. L’Ensemble Orchestral de Dijon, diretto da Flavien Boy, si esibirà sul palco del Ponchielli sabato 17 febbraio (alle ore 20.30), in un programma di rara esecuzione, che vedrà

BIBLIOTECA STATALE, I PROSSIMI EVENTI

Ufficializzati i prossimi eventi proposti dalla Biblioteca Statale (nella sala conferenze “Virginia Carini Dainotti”). Mercoledì 15 febbraio, alle ore 16, per il progetto “I concerti in biblioteca”, incontro con gli studenti del corso di chitarra dell’IIS “Antonio Stradivari” di Cremona. Venerdì 17 febbraio (ore 16) presentazione del volume “La chiesa di San Martino delle Ferrate nei secoli XII e XIII”. Venerdì 24 febbraio, sempre alle ore 16, Silvia Montemurro, presenta la sua “Trilogia dell’amore in guerra”.

impegnati più di 90 musicisti. Una serata unica ed emozionante con protagonista la grande musica con la Sinfonia Fantastica di Hector Berlioz (Fantasticherie e di Sogno di una notte di Sabba), il Bolero di Maurice Ravel e la Sagra della Primavera di Igor Stravinsky.

“IL LAGO DEI CIGNI” IN VERSIONE MODERNA AL PONCHIELLI

Il grande coreografo francese di origine albanese Angelin Preljocaj approda al Teatro Ponchielli domenica sera (alle ore 20.30) per inaugurare la stagione di danza con “Il lago dei cigni”, capolavoro musicale di Cajkovskij, affiancandogli arrangiamenti più contemporanei. Grazie ai suoi ventisei strepitosi ballerini e ad una scenografia basata su videoproiezioni, Preljocaj porta in scena uno spettacolo in cui la struttura narrativa del balletto di Marius Petipa viene riproposta in una versione insolita ed emozionante. Il racconto è attualizzato e trasposto nel mondo dell’industria e della finanza, pur senza perdere la sua dimensione di mistero. Mantenendo l’alternanza tra il mondo reale e l’universo fantastico, Preljocaj aggiun-

ge una visione più contemporanea, fondendo così danza e musica con incursioni nella musica elettronica creata dal collettivo 79D. Con ingegno e brillantezza Angelin Preljocaj, mescolando diversi stili di danza, si addentra nelle nebbie romantiche del lago, dove nasce la storia d’amore tra il principe Siegfried e la principessa cigno Odette. Cosa ha mantenuto del balletto originale di Marius Petipa e Lev Ivanov su musica di Piotr Ilic Cajkovskij? «Ho mantenuto la trama amorosa, il racconto incantato della trasformazione di una donna in cigno. Ho invece completamente modificato il ruolo dei genitori. Nella maggior parte delle versioni de “Il lago dei cigni” sono dei personaggi fantocci, danzano poco o nulla e hanno un ruolo

NATALINO BALASSO TORNA IN SCENA AL TEATRO DEL SOLE

Più volte ospite della programmazione del Teatro di Ragazzola, Natalino Balasso torna in scena a Roccabianca domani sera alle ore 21.15 con il nuovo lavoro teatrale “Balasso fa Ruzante. Amori disperati in tempo di guerre” (nella foto). Lo spettacolo, scritto dallo stesso Balasso e interpretato assieme ad Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel, è una coproduzione tra Teatro Stabile di Bolzano ed Ert/ Teatro Nazionale. La regia è affidata a Marta Dalla Via, raffinata caratterista e profonda conoscitrice delle corde espressive di Balasso/ Ruzante, che dirige questo ensemble affiatato, tessendo i fili e i toni di questa commedia, calibrando slancio comico e poetica drammatica. Le scene sono

ideate da Roberto Di Fresco, i costumi da Sonia Marianni e il disegno luci è affidato a Luca de Martini di Valle Aperta. In questo nuovo testo, Balasso evoca alcune delle opere di Angelo Beolco, attore e commediografo padovano del Rinascimento, famoso per aver dato vita al personaggio di Ruzante, un contadino padovano ruspante, famelico e poltrone. L’universo a cui si ispirano le opere di Ruzante - una vera e propria eccezione nella letteratura rinascimentale - è popolato da villani rudi ed elementari e improntato da un'esaltazione semiseria dell'energia grezza degli istinti. La forza delle commedie di Ruzante nasce dalla comicità vitale e allo stesso tempo amara che le

pervade e dal dirompente realismo espressivo. «Accarezzavo il sogno di portare in scena il Ruzante da tempo - afferma Balasso -, nel 2001 Marco Paolini mi aveva consigliato di portarlo in scena. A distanza di 20 anni… eccomi qui. Ho riletto le opere del Ruzante e ho scritto un testo nuovo che condensasse lo spirito ruzantiano. In questa commedia i registri sono molteplici: il plot vede i tre personaggi Ruzante, Gnua e Menato attraversare tre mondi e quindi tre fasi differenti. Quello dell’eros campestre che racconta amori crudeli, un erotismo fatto di carnalità e di possesso». I biglietti dello spettacolo (costo 18 euro), si possono prenotare al numero telefonico 3395612798.

formale. Questa volta invece sono molto importanti e danzano parecchio perché influenzano i rapporti dei protagonisti. Il padre di Siegfried è un uomo piuttosto tirannico, dedito all’abuso di potere. Sua madre è molto protettiva, in un qualche modo riecheggia in lei l’universo di Proust. Peraltro, ne “Alla ricerca del tempo perduto” ci sono Swan e la sua amante Odette! Ho l’impressione che sia abbastanza vicino al lago dei cigni… Rothbart è sempre lì, uno stregone a tempo perso, un personaggio molto ambiguo. Non è solamente un mago ma ha alcune funzioni sociali. Può essere la rappresentazione degli uomini d’affari o degli industriali sfruttatori che possono esseri dannosi per la nostra società».

22 Cultura Venerdì 10 Febbraio 2023
DEDICATO
PASOLINI
ALLA MOSTRA SU

CALCIO - IL GIORNALISTA ELETTO CON 3 9 VOTI A FAVORE

MARANI ALLA GUIDA DELLA LEGA PRO

ROMA - Matteo Marani è stato eletto alla guida della Lega Pro, nel corso dell’assemblea svolta a Roma presso il Salone d’Onore del Coni. Marani, giornalista e presidente della Fondazione Museo del calcio, che succede a Francesco Ghirelli, dimessosi a fine dicembre, è stato eletto con 39 voti a favore su 58, visto che l’Arzignano non ha partecipato all’assemblea e la Juve Next Gen non aveva diritto di voto perché già rappresentata come società nella massima serie. (Fonte Italpress)

MOTOGP - OGGI INIZIA LA TRE GIORNI DI TEST UFFIACILI

PECCO BAGNAIA RIPARTE DA SEPANG

SEPANG - La difesa di quel numero 1 da sfoggiare con orgoglio sulla sua rossa parte da Sepang. Da oggi la pista malese ospita una tre giorni di test ufficiali in vista della nuova stagione e Pecco Bagnaia si ripresenterà in sella alla nuova Ducati Desmosedici GP in configurazione 2023 da campione del mondo. Il pilota torinese farà tesoro anche dei dati raccolti nei giorni scorsi, durante lo shakedown riservato ai piloti collaudatori e ai debuttati nella classe regina. (Fonte Italpress)

molto difficile ripetere l,impresa in coppa italia

La prestazione con il Lecce ha ulteriormente acuito la crisi di risultati dei grigiorossi, ospiti domenica sera della dominatrice del campionato. Ma Ciofani suona la carica

» calcio serie a Cremo a Napoli per fare bella figura

Possiamo dire che in questa stagione piove sempre sul bagnato. Dopo l’impresa di Roma in Coppa Italia, la Cremonese ha perso per infortunio il giocatore più in forma in attacco (Okereke) ed è arrivata al delicato scontro diretto con il Lecce scarica, tanto da non rendersi quasi mai pericolosa e meritare l’ennesima sconfitta. Oltretutto, il calendario propone la proibitiva trasferta di Napoli, contro la dominatrice del campionato, che ha il dente avvelenato per lo sgarro subìto in Coppa. Domenica sera Spalletti schiererà la formazione migliore, che fino ad ora ha spazzato via quasi tutti gli avversari e solo un miracolo sportivo può sovvertire il pronostico a favore della capolista. E come se non bastasse, Ballardini rischia di perdere ancora Okereke e Dessers, tornato a deludere dopo i timidi sprazzi di ripresa all’Olimpico. Come si fa a credere ancora nella salvezza e con quali motivazioni i grigiorossi si approcciano ad un obiettivo che sembra lontanissimo?

Alla domanda ha risposto il veterano Daniel Ciofani, che viste le probabili defezioni, dovrebbe partire titolare insieme a Felix (in ballottaggio con Tsadjout): «I numeri e le partite fin qui giocate dicono che siamo ultimi e che siamo una squadra in difficoltà, è

Dessers ha deluso anche contro il Lecce (foto Us Cremonese)

innegabile. Noi, però, non possiamo prescindere dalle motivazioni, perché giochiamo in serie A e ognuno di noi ha amor proprio. Quando il risultato non arriva, siamo i primi ad essere amareggiati. Dopo la partita con il Lecce avrei voluto mettermi come uno struzzo con la testa sotto la sabbia, perché la sensazione che ti dà una sconfitta è quella. La motivazione però la si deve trovare nell’amor proprio, per questo lavoro che è una pas-

0-2, Fiorentina-Bologna 1-2, Hellas Verona-Lazio 1-1, Inter-Milan 1-0, MonzaSampdoria 2-2, Roma-Empoli 2-0, SalernitanaJuventus 0-3, Sassuolo-Atalanta 1-0), Spezia-Napoli 0-3, Torino-Udinese

22 ª GIORNATA ( 12 - 02 H 15 )

Bologna-Monza, Empoli-Spezia (11-02 h 15), Hellas Verona-Salernitana (13-02 h 18.30), JuventusFiorentina (h 18), Lazio-Atalanta (11-02 h 20.45), Lecce-Roma (11-02 h 18), Milan-Torino (10-02 h 20.45), Napoli-Cremonese (h 20.45), SampdoriaInter (13-02 h 20.45), Udinese-Sassuolo (h 12.30).

sione, per amore di questa società, di questa città e di questi tifosi. Dobbiamo provarci per tutte queste componenti che non sono poche. Dobbiamo continuare a giocare, offrire prestazioni migliori rispetto alla gara contro il Lecce sperando di ottenere più punti possibili».

PRIMAVERA 2 - Dopo il buon pareggio (1-1) sul campo del Parma, i grigiorossi di Pavesi sono impegnati domani nel derby casalingo con il Brescia.

SERIE C - SCONTRO DIRETTO PER LA PERGOLETTESE

Proprio sul ciglio del baratro, la Pergolettese rinasce dalle proprie ceneri, vincendo 3-0 su un campo difficile come quello di Padova. Di Iori, Villa e Bariti le reti che hanno regalato al tecnico Villa tre punti preziosi e ridato un po’ di serenità alla squadra, ancora terzultima ma a soli due punti dalla zona salvezza. «Sono contento per il mio gol, ma soprattutto per la vittoria del-

la squadra», ha affermato Mattia Iori. Dei due nuovi, il difensore Matteo Saccani e l’attaccante Doumbia Abdou, solo il primo ha trovato spazio nella parte finale del match, ma sicuramente saranno utili nelle prossime settimane, decisive per la conquista della permanenza in serie C, a partire dal delicato scontro diretto di domani alle 14.30 al Voltini contro il

Sangiuliano City, che ha un solo punto in più dei gialloblu. Classifica (26ª giornata): Pro Sesto 46; Pordenone 45; FeralpiSalò 44; Pro Patria, Lecco 42; L.R. Vicenza 41; Renate 39; Arzignano 38; Juventus Next Gen, Novara 37; AlbinoLeffe, Padova, Pro Vercelli 34; Trento 33; Virtus Verona 31; Sangiuliano City, Mantova 30; Pergolettese 29; Piacenza 23; Triestina 19

CALENDARIO

Ecco il programma aggiornato delle prossime sfide dei grigiorossi: Torino-Cremonese (20-02 h 20.45), CremoneseRoma (28-02 h 18.30), Sassuolo-Cremonese (06-02 h 18.30), Cremonese-Fiorentina (12-03 h 15), Monza-Cremonese (18-03 h 15), Cremonese-Atalanta (01-04 h 15), Sampdoria-Cremonese (0804 h 16.30).

SERIE D - ANCHE CON IL CAMBIO IN PANCHINA IL CREMA È IN CRISI

Crema in crisi nera. Dopo lo 0-1 di Ravenna (costato la panchina a Bellinzaghi), ha perso anche con Scandicci (0-1). Serve una reazione domani al Voltini con il Real Forte. Classifica (26ª giornata): Giana Erminio 53; Forlì 47; Pistoiese 44; Fanfulla, Carpi 42; Ravenna 41; United Riccione 40; Sammaurese 39; Real Forte Querceta, Aglianese, Prato 35; Corticella 33; Mezzolara 32; Crema 31; Lentigione, Correggese 30; Sant’Angelo 29; Bagnolese 26; Scandicci 24; Salsomaggiore 11.

Responsabile Fabio Varesi SPORT 23 Venerdì 10 Febbraio 2023 lettereilpiccolo@gmail.com Cremona - Via Bernardino Ricca, 7 • Tel. 0372 26227 • panevinobr@sermetra.it www.angenziapanevino.it
MATTEO VOLPI 97 RADU MARADONA - DOMANI ORE 20.45 NAPOLI CREMONESE ARBITRO: LUCA MASSIMI DI TERMOLI 1 MERET 12 CARNESECCHI 24 FERRARI 15 BIANCHETTI 5 VÁSQUEZ 3 VALERI 28 MEITÉ 19 CASTAGNETTI 6 PICKEL 17 SERNICOLA 20 FELIX 9 CIOFANI ALL.: BALLARDINI 3-5-2 4-3-3 ALL.: LUCIANO SPALLETTI DIRETTA SU DAZN Cremonese-Lecce
1-0. RISULTATI 21 ª GIORNATA Napoli 56 Inter 43 Roma 40 Lazio 39 Atalanta 38 Milan 38 Torino 30 Udinese 29 Bologna 29 Juventus (-15) 26 Monza 26 Empoli 26 Fiorentina 24 Lecce 23 Sassuolo 23 Salernitana 21 Spezia 18 Hellas Verona 14 Sampdoria 10 Cremonese 8 CLASSIFICA
22 DI LORENZO 13 RRAHMANI 3 KIM 6 MARIO RUI 99 ANGUISSA 68 LOBOTKA 20 ZIELINSKI 11 LOZANO 9 OSIMHEN 77 KVARATSKHELIA

» basket serie a2

rispetto all,andata i meneghini sono molto cresciuti Le due sconfitte di fila della capolista Cantù confermano le difficoltà del girone e che nessun avversario è facile da battere. Domani al PalaRadi coach Cavina si attende una prova di forza

Vanoli, non sottovalutare l’Urania Milano

FABIO VARESI

Più che alla supremazia cittadina, la Vanoli puntava all’immediato riscatto dopo l’amara sconfitta casalinga con Torino. Il terzo atto del derby con la Ferraroni JuVi ha confermato lo strapotere della squadra di Cavina, che doveva testare l’ultimo arrivato Pacher, subito positivo e in doppia cifra. Sperando che i guai fisici siano finiti, la Vanoli al momento vanta un roster lungo e di qualità, che può puntare al salto di categoria, con la consapevolezza però che la concorrenza è numerosa e agguerrita. Aveva ragione coach Cavina nel dire che il girone verde è molto difficile e lo dimostra l’inattesa crisi di risultati di Cantù. La squadra di Meo Sacchetti sembrava lanciata verso il dominio della classifica, ma a sorpresa è incappata in due sconfitte consecutive, che hanno minato le certezze dei brianzoli. Oltretutto, il primo ko è arrivato per mano di Piacenza, che nel turno successivo è stata travolta in casa dal fanalino di coda Rieti, a conferma che non ci sono match facili. Al momento la squadra più in forma appare Torino, che senza i tre punti di penalizzazione sarebbe appaiata in vetta a Cantù, ma anche Treviglio

RISULTATI 20 ª GIORNATA

Agrigento-Cantù 79-74, Ferraroni JuVi-Vanoli 6382, Piacenza-Rieti 66-80, Torino-Latina 80-66, Trapani-Stella Azzurra 73-69, Urania Milano-Treviglio 72-84. Riposa: Casale Monferrato.

CLASSIFICA

Cantù 30

Treviglio* 28

Vanoli Cremona 28

Torino (-3) 27

Urania Milano 20

Agrigento 20

Piacenza 18

SERIE A2 FEMMINILE

Latina* 14

Trapani* 12

Ferraroni JuVi* 10

Stella Azzurra Rm* 10

Casale Monferrato* 10

Rieti* 10

*una partita in meno

PARKING GRAF MOLTO CARICA DOPO L’EXPLOIT

Cresce l’attesa per la semifinale della final four di Coppa Italia contro Torino (rivincita dei due ko biancoblu in campionato), che si giocherà sabato 11 marzo alle ore 18 alla E-Work Arena di Busto Arsizio. In serata si sfideranno Cantù e Cento (ore 20.45). Le due vincenti si contenderanno la coppa domenica 12 marzo alle ore 19.

sta facendo una grande stagione. Insomma, quattro corazzate, tutte in grado di puntare alla promozione, a rendere ancor più difficile la lotta al vertice. Tornando al derby di domenica scorsa, sin dalle prime battute si è

capito che non vi era partita, con la Vanoli in palla e precisa anche dalla lunga distanza. Sono stati ben cinque i biancoblu in doppia cifra, a certificare la bontà del match del roster di Cavina, apparso soddisfatto in conferenza

A TREVIGLIO UN’ALTRA SFIDA PROIBITIVA PER LA FERRARONI JUVI

Una sfida difficilissima, ma stimolante. La Ferraroni JuVi prova a ripartire dopo la sconfitta nel derby con la Vanoli, che sicuramente non è stata un piacere (ma si sa bene che i biancoblu sono stati costruiti per vincere il campionato, mentre la JuVi punta a salvarsi) e con una classifica complicata che vede gli oroamaranto ultimi, anche se non da soli (insieme a Stella Azzurra Roma, Casale Monferrato e Rieti). Lo dovrà fare contro un’avversaria davvero complicata: è, infatti, ospite della Gruppo Mascio Treviglio

al PalaFacchetti domenica alle ore 18. Gli orobici sono secondi in classifica e in casa hanno perso solo con Torino, per il resto tutte vittorie e prestazioni sempre di livello, da squadra che sa quale è il suo obiettivo e come raggiungerlo. Si tratta di una squadra costruita per il vertice e la Ferraroni JuVi dovrà tirare fuori il meglio per fare risultato, anche perché il basket insegna che ogni partita è un romanzo nuovo. Guai a sentirsi battuti in partenza. Certamente ci vorrà la miglior versione della JuVi, che

Dopo l’inevitabile sconfitta con la capolista Agribertocchi Orzinuovi (76-64), affrontata in formazione rimaneggiata, la Logiman Crema (nella foto Scaccabarossi) affronta domenica alle 18 al PalaCremonesi la Gemini Mestre,

giochi compatta e di squadra, in cui tutti portino il proprio prezioso mattoncino, allungando le rotazioni con giocate di qualità, che devono arrivare anche dai giocatori solitamente più in ombra. Un aiuto, per quanto spiacevole (in bocca al lupo per una pronta guarigione), arriva dall’infortunio subìto dal veterano Brian Sacchetti alla mano sinistra, che non sarà quindi della partita: per Treviglio un’assenza pesante, soprattutto sul piano dell’esperienza e della personalità.

SERIE B

LA LOGIMAN CI PROVA CON LA SECONDA IN CLASSIFICA

formazione che ambisce alla categoria superiore. La squadra di Cesare Ciocca viene da quattro successi consecutivi e mantiene la scia della capolista, dopo averla sconfitta

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stampa. Ma il campionato non permette di tirare il fiato, perché domenica è in programma al PalaRadi l’insidiosa sfida con l’Urania Milano, reduce dall’incredibile vittoria ai supplementari con Agrigento. La squadra di Davide Villa schiera tanti giovani di belle speranze, che possono rendersi pericolosi e quindi non vanno assolutamente sottovalutati. All’andata la Vanoli s’impose facilmente 88-59, ma rispetto ad allora l’Urania è cresciuta e appare un osso duro per tutti, anche per le big del girone.

nello scontro diretto casalingo di due mesi fa. La rivoluzione estiva dei veneti, con il solo centro Bortolin confermato dalla scorsa stagione, sembra aver dato buoni frut-

21 ª GIORNATA ( 12 - 02 H 18 ) PREVENTIVI

La salvezza della matricola Parking Graf Crema si costruisce anche con i successi contro le più forti del campionato. Dopo averla sfiorata a Schio, le azzurre l’hanno centrata con l’Allianz Geas Sesto San Giovanni (78-77), di fronte a un pubblico entusiasta. Successo arrivato grazie alla solita Kaba (18 punti) e malgrado Jasmine Dickey (nella foto) non abbia giocato nel supplementare, perché fuori per cinque falli. «Conta solo la vittoria - ha affermato l’americana - la difesa è stata la nostra chiave. Con l’aiuto delle compagne e grazie alla concentrazione mantenuta in difesa sino alla fine, abbiamo fatto molto bene». Con il morale alto, le cremasche possono sfruttare la pausa per gli impegni della Nazionale, per ricaricare le batterie in vista della trasferta di Ragusa. Classifica (19ª gior nata): Schio 36; Virtus Bologna 34; Venezia 32; Sassari 28; Sesto San Giovanni 24; Ragusa 22; Campobasso 20; San Martino di Lupari 16; Faenza, Moncalieri, Crema 12; Lucca 8; San Giovanni Valdarno, Brescia 4.

ti, vista la classifica della Gemini. Coach Baldiraghi conta di avere a disposizione Crespi e spera nel miglioramento degli acciaccati Fazioli e Ziviani per tentare il colpaccio.

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Classifica (18ª giornata): Orzinuovi 32; Mestre 30; San Vendemiano 26; Lumezzane, Desio, Virtus Padova 20; Petrarca, Padova, Brianza, Monfalcone 18; Crema, Capo d’Orlando, Vicenza 16; Ragusa 14; Bergamo 10; Reggio Calabria 8; Palermo 6.

331 14 11 484

Pacher ha esordito positivamente nel derby (foto Passamonti) Cantù-Casale Monferrato, Latina-Piacenza (11-02 h 19), Rieti-Trapani (h 17), Stella Azzurra RomaAgrigento (h 20.30), Treviglio-JuVi Cremona, Vanoli Cremona-Urania Milano. Riposa: Torino.
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Douvier in azione contro la Vanoli (foto Zenzolo) COPPA ITALIA - SEMIFINALE CONTRO TORINO

Seppur sconfitta, Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore ha dimostrato il suo valore anche contro una corazzata come Scandicci. Non è bastato il ritorno in campo di capitan Dimitrova (18 punti e i 20 per Frantti) per portare a casa almeno un punto contro la Savino del Bene Scandicci dell’ex Barbolini, saldamente al secondo posto, ma spaventata dalle rosa nel primo set. Le ragazze di coach Pistola hanno lottato su ogni pallone, cedendo solo nei finali di set (25-17, 21-25, 22-25, 21-25 i parziali). «Il nostro muro-difesa è stato un po’ altalenante, ma in generale è stata una buona partita, giocata ad alta intensità, come ci era stato chiesto inizialmente. C’è un po’ di rammarico per le fasi finali dei set, specialmente del secondo e dell’ultimo, perché purtroppo il nostro rendimento è stato calante», ha commentato la schiacciatrice Rebecca Piva. Resta comunque un’ottima prestazione, certificata anche

da Massimo Barbolini: «Casalmaggiore è una squadra di grande valore, che sta raccogliendo ottimi risultati. Contro di noi ha avuto il pallino del gioco in mano e noi siamo stati veramente bra-

Un percorso in parallelo, quasi identico. Esperia e Offanengo hanno vissuto entrambe un mercoledì (turno inf rasettimanale) da dimenticare, almeno sul piano del risultato: secca sconfitta tre set a zero per l’Esperia nella tana della Millenium Valsabbina Brescia (25-19, 25-21, 26-24), stesso epilogo per Offanengo sul cam po dell’Itas Trentino (25-18, 28-26, 25-18). Entrambe hanno perso contro squadre oggettivamente più

ATLETICA LEGGERA

le rosa difendono il sesto posto contro la terzultima

Anche se sconfitta, la squadra di Pistola ha dimostrato contro la corazzata Scandicci di essere in costante crescita. Ma è vietato sottovalutare le umbre

La Vbc non deve fare sconti a Perugia » volley serie a1

RISULTATI 17 ª GIORNATA

Casalmaggiore-Scandicci 1-3, Chieri-Conegliano 2-3, Cuneo-Bergamo 2-3, Firenze-Macerata 3-0, Novara-Busto Arsizio 3-2, Vallefoglia-Pinerolo 3-1, Vero Milano-Perugia 3-1.

CLASSIFICA

Conegliano 46

Scandicci 42

Vero Milano 39

Novara 38

Chieri 36

Casalmaggiore 28

Bergamo 25

Busto Arsizio 22

Firenze 21

Vallefoglia 20

Cuneo 16

Perugia 9

Pinerolo 7

Macerata 7

18 ª GIORNATA ( 12 - 02 h 17 )

Bergamo-Novara, Busto Arsizio-Vallefoglia, Conegliano-Cuneo, Firenze-Chieri (h 19.30), MacerataVero Milano (11-02 h 20.30), Perugia-Casalmaggiore, Scandicci-Pinerolo (13-02 h 18).

vi, perché non c’è stato un singolo set in cui siamo riusciti ad “andare via” tranquilli. Abbiamo dovuto combattere tutti i set punto a punto ed anche recuperare il risultato. Questo va ricordato, per-

SERIE A2

ché quando ci recuperano gli altri sem bra un disastro, mentre quando recuperiamo noi pare tutto scontato e invece non è così». La Vbc deve stare concentrata, perché solo sulla carta la

SCONTRI DIRETTI PER ESPERIA E OFFANENGO

forti, visto che Millennium e Itas sono rispettivamente terza e prima in classifica, destinate a lottare per il vertice fino alla fine. Tutte e due sono andate vicine a strappare un set alle più forti antagoniste senza riuscirci di un soffio e sarebbe stato un buon colpo, almeno a livello morale (anche se le cremonesi vantano i due punti conquistati domenica

LEONARDO PINI È BRONZO TRICOLORE

Dopo una lunga serie di infortuni, Leonardo Pini (Cremona Sportiva-Atletica Arvedi) ha ripreso il suo cammino verso prestazioni di rilievo. Ad Ancona, nella prima giornata dei Campionati Italiani Indoor Promesse, ha conquistato una medaglia di bronzo molto importante nel salto in lungo, stabilendo anche il primato personale con l’ottima misura di 7,43. Per lui un miglioramento di 20 centimetri sul precedente primato ottenuto nel 2021.

La gara non è stata semplice su una pedana che Leonardo (nella foto a destra sul podio) non ama molto. Ha iniziato con un nullo, poi 6,86 al secondo salto e 7,09 alla terza prova, misura che gli ha garantito l’accesso alla finale al sesto posto. Finale iniziata con un 6,85 e poi un nulla, ma per finire con il record di 7,43 che gli ha garantito il terzo

gradino del podio. Buona la prova di Aurora Volpi nei 60 piani Promesse, che ha corso la batteria in 7”72 (a 3 centesimi il proprio primato personale) e per soli 5 centesimi non ha conquistato la finalissima. Sempre agli Italiani di Ancona, buoni piazzamenti per l’Atletica Interflumina èpiù Pomì. Ancora protagonista Elmehdi Bouchouata (nella

foto), che nei 1500 ha sfiorato il podio (5º) in 3’57”04 (record personale), al termine di una gara difficile e combattuta. Piazzamento ripetuto anche negli 800, corsi in 1’55”08, tempo che avvicina il suo personale di 1’54”39 stabilito all’aperto. Undicesimo posto per Nicole Farina nel salto in lungo con la misura di 5,43, mentre Bethany Visioli è giunta 8ª nei 60 hs con il tempo di 8”74. Ora spazio agli Allievi, che con in gara Elena Pezzali (campionessa italiana all’aperto) e Sara Gaspari nel salto con l’asta, Esperanza Gloria Vit Kipre nei 60 hs.

Intanto, domenica è in programma a Sabbioneta il 2° Cross della Città Murata, corsa campestre regionale, con al via centinaia di atleti provenienti da tutta la Lombardia.

scorsa a Montale). Ora sfideranno nel weekend avversarie dirette nella complicata lotta per la salvezza: inizia domani alle 17.30 la D&A Esperia Cremona che riceve a Cremona la Orocash Lecco, chiuderà domenica alle 17 la Chromavis Eco DB Offanengo che riceverà nel palazzetto di casa il fanalino di coda Club Italia. La classifica non fa sconti per nes-

NUOVO

sfida di domenica a Perugia è più abbordabile. La Bartoccini-Fortinfissi è in piena lotta per la salvezza e giocherà con il coltello tra i denti, come ha fatto a Monza, dove ha strappato un set alla Vero Milano.

«Della partita contro le toscane - afferma la palleggiatrice Francesca Scola - dobbiamo sicuramente replicare la precisione e la continuità che abbiamo mantenuto nel nostro sistema murodifesa e l’incisivitá in battuta, aspetti assolutamente fondamentali per affrontare anche le nostre avversarie domenica a Perugia. Loro sono una squadra molto diversa rispetto all’assetto dell’andata, è rientrata Guerra e la diagonale è cambiata. Non sarà sicuramente una partita facile in casa loro, ma ci sono in palio tre punti fondamentali sia per noi che per la squadra umbra. Dobbiamo entrare in campo convinte dei nostri mezzi e imporre il nostro ritmo gara».

suno: le giornate passano ed Esperia e Offanengo sono invischiate nella lotta per salvarsi: serve vincere, quindi, per smuovere la classifica e uscire dai guai, non ci sono molte alternative. L’occasione è però ghiotta contro avversarie alla portata: una vittoria potrebbe sbloccare la situazione, anche psicologicamente, perché l’entusiasmo in queste situazioni

può fare la differenza. Certamente la stanchezza del turno infrasettimanale peserà nelle gambe, ma vale ovviamente anche per le avversarie.

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Le proposte e gli aggiornamenti dei menù verranno pubblicati direttamente sul sito bissolati.it

Un attacco della Vbc contro Scandicci (foto Tiziana Bettinelli)
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25 Sport Venerdì 10 Febbraio 2023 Trento* 42 Busto Arsizio* 36 Brescia* 36 Sassuolo* 35 Mondovì* 34 Como 24 Olbia 24 Lecco* 21 Esperia Cremona 21 Montale 18 Offanengo 15 Club Italia 9 *una partita in meno CLASSIFICA 18 ª GIORNATA

la giovane cremonese ha sfiorato il bronzo ai mondiali di Hoogerheide Una nuova dimostrazione di forza della ragazza di San Bassano, che ha lottato con le migliori Juniores e si è giocata la medaglia di bronzo allo sprint con la francese Celia Gery, persa soltanto al fotofinish

Federica tra le grandi del ciclocross

FORTUNATO CHIODO

Italia senza medaglie ai Campionati del mondo di ciclocross a Hoogerheide (Olanda). Ma merita un plauso il podio sfiorato da Federica Venturelli. La giovane cremonese della Selle Italia Guerciotti Elite è arrivata quarta con lo stesso tempo del bronzo, nella prova vinta dalla canadese Isabel Holmgren, sulla gemella Ava e sulla francese Celia Gery, che al fotofinish ha superato l’azzurra, autrice di una grande prestazione su un percorso che non permetteva di fare molta selezione e sotto la pioggia.

Decima la valtellinese Valen-

tina Corvi. La 18enne di San Bassano, partita in seconda fila, ha recuperato posizioni fino a portarsi in testa alla corsa e non è stata lì a guardare, ma ha tenuto fede alle aspettative, correndo da protagonista contro lo strapotere delle canadesi. Davanti sono rimaste in sette, compresa la Corvi (Trix Factory), partita fortissima, ma poi staccatasi. La favorita olandese Lauren Molegraaf è stata messa fuori causa da una foratura nella terza tornata, permettendo alle gemelle canadesi di allungare. Alle loro spalle la francese Gery e la tenace Venturelli, che non ha mai mollato la ruota della tran-

salpina, giocandosi così allo sprint il bronzo, che ha premiato la Gery al fotofinish. «Sono contenta per il quarto posto - ha affermato Federica - perché con la stagione travagliata che ho avuto, non avrei mai sperato di fare meglio. Non posso però non es-

sere dispiaciuta per la nostra Nazionale: un podio sarebbe stato il giusto ringraziamento per tutti gli sforzi che hanno fatto per me e tutto il supporto ricevuto. Penso di aver corso al meglio delle mie possibilità. Tatticamente sono abbastanza soddisfatta,

sono riuscita a mantenere un ritmo e un livello molto alti.

Mi è però mancata solo un po’ di brillantezza nella volata». Sulle tribune era presente anche la cremasca Barbara Mussa, responsabile lombarda del fuoristrada, che ha detto: «Fede è stata super». Il primo titolo è stato vinto dall’Olanda nel team relay (staffetta mista). Il sestetto azzurro ha visto al via anche la Venturelli (Junior), insieme a Fillipo Fontana (Elite), Tommaso Cafueri (Junior), Silvia Persico (Elite), Asia

Zontone e Davide Toneatti (Under 23). A differenza dell’anno scorso a Fayetteville (Usa), che ci vide trionfare,

GLI AZZURRI DI VILLA CERCANO GLORIA AGLI EUROPEI

Sono iniziati i Campionati Europei su pista a Grenchen in Svizzera (nella foto), marcia di avvicinamento ai Giochi di Parigi 2024. La rassegna continentale avvia, infatti, la fase di qualificazione a cinque cerchi, con 290 iscritti (120 donne e 170 uomini), tra i quali alcuni migliori specialisti che si contendono 22 titoli. Sono 22 (9 donne e 13 uomini) gli azzurri convocati dal ct Marco Villa.

Donne: Martina Alzini (Cofidis WomenTeam), Elisa Balsamo (Trek-Segafredo), Rachele Barbieri (Gs Fiamme Oro), Giada Capobianchi (Cs Esercito), Vittoria Guazzini (Gs Fiamme Oro), Martina Fidanza (Gs Fiamme Oro), Letizia Paternoster (Gs Fiamme Azzurre), Miriam Vece (Cs Esercito) e Silvia Zanardi (Bepink).

Uonini: Liam Bertazzo (Team Maloja Pushbikers), Matteo Bianchi (Cs Esercito), Simone

Costretti ad emigrare sulle corsie confinanti per mancanza di impianti cremonesi, è stato Codogno (grazie alla bocciofila locale) ad organizzare i Campionati provinciali, specialità individuale. En plein della società di casa, come da pronostico, che ha dettato legge aggiudicandosi entrambi i titoli. Nella categoria B netto il dominio di Santino Bruschi. Il portacolori della Codognese 88 eliminava il

Consonni (Cofidis), Filippo Ganna (Ineos Grnadiers), che proprio a Grenchen lo scorso mese di ottobre ha stabilito il record dell’ora (56,792 Km), Simone Consonni e Francesco Lamon (Gs Fiamme Azzurre), Jonthan Milan (Bahrain Victorius), Manlio Moro (Zalf Euromo0bil Desiree Fior), Stefano Moro (Gs Fiamme Azzurre/Arvedi Cycling), Mattia Pinazzi (Arvedi Cycling), Mattia Predomo (Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino), Michele Scartezzini (Gs Fiamme Azzurre/Arvedi Cycling), Michele Pugnolo (Arvedi Cycling), Elia Viviani (Ineos Grenadiers).

Subito in gara la cremasca Miriam Vece, impegnata con Capobianchi e Barbieri nella velocità a squadre. Le azzurre, qualificate con l’ottavo tempo, hanno cercato l’impresa contro le favorite campionesse del mondo tedesche (Grabosh, Hinze e Friedrich), poi oro, che hanno rispettato il pronostico in 46”456, mentre l’Italia ha chiuso la prova in 49”001, che vale il 7º posto finale. Niente podio per gli attesi Martina Fidanza ed Elia Viviani, entrambi quinti rispettivamente nello scratch e nell’eliminazione. Ieri la Vece ha gareggiato nella sprint individuale, uscendo agli ottavi per soli 50 millesimi con la francese Kouame. Peccato. Le prime medaglie azzurre sono arrivare dai due quartetti dell’inseguimento, entrambi in finale. UAE TOUR - Sono stati svelati i percorsi delle prove maschili e

BOCCE

femminili dell’Uae Tour 2023. Per quanto riguarda gli uomini (dal 20 al 26 febbraio), ci sono sette frazioni aperte a tutti i corridori, dai velocisti agli scalatori e non mancherà neppure una cronometro di 17,2 chilometri. Le donne, invece, pedaleranno per quattro giornate (fino a domenica) con il Jebel Hafeet a decidere le sorti della classifica generale. Partenza a Port Raschid per la prima frazione di 109 km e traguardo finale della quarta tappa all’Abu Dhabi Breakwarter. Al via venti squadre di sei atlete con la Fdj Suez Futuroscope di Marta Cavalli. ASSEMBLEA - Lunedì 13 febbraio alle 20.30 presso la sede del Coni di Cremona, è in programma l’assemblea annuale della Federciclismo presieduta da Pegoiani, nel corso della quale si procederà alla stesura del calendario provinciale 2023.

LA CODOGNESE 88 HA DETTATO LEGGE NEI PROVINCIALI DI CASA

madignanese Renato Grimaldi e con un doppio 10-4 superava Giancarlo Bongiorni e Maurizio Amarossi. Quarto posto per Giuseppe Magnini, strapazzato in semifinale (2-10) da Amarossi. Nella categoria C la Codognese 88 in versione extra-lusso dettava legge con ben tre giocatori ai primi tre posti della classifica finale. Esultava William Frigoli, con un successo sof-

ferto ma meritato. Dopo aver eliminato Walter Bettinelli (10-3), Frigoli s’imponeva sul compagno di

società Walter Groppi per 10-9. Approdava in finale anche Francesco Bignamini, che estrometteva nei quarti Piergiorgio Cabrini (10-4) ed approdava in finale superando il cremosanese Giacomo Gusmini per 10-5. Finale tutta in famiglia con Frigoli che aveva la meglio su Bignamini con il punteggio di 10-3. Ha diretto la manifestazione Francesco Lanzi, presente il delegato

provinciale Gabriele Ronda. Frattanto sabato è in programma il Campionato provinciale a terne categoria A. Si giocherà a terzine con inizio alle ore 14.30 sulle corsie del bocciodromo di Codogno. Trofeo Pont iroliEscono a testa alta e dopo una bella prestazione i giovani Alessandro Massarini e Luca Domaneschi dalla gara regionale festiva. I ragazzi

nell’ultima frazione il friulano Toneatti non ha potuto fare altro che difendere la quinta posizione. La Venturelli, comunque, con il suo 7’32” è risultata la seconda migliore Under 19 delle undici in gara, seconda solo alla favorita Laurean Molegraaf (Olanda). L’attesissima sfida iridata donne Elite, tra le olandesi Vam Empel e Pieterse, si è risolta a favore della prima, regina del fango. Tra gli uomini, invece, c’è stato il duello fra fenomeni, con l’idolo di casa Mathieu van der Poel che ha battuto allo sprint il belga Wout Van Aert, portando a cinque la sua collezione di titoli iridati.

LA SANREMO PARTE DA ABBIATEGRASSO

Abbiategrasso scalza Milano. Si chiama sempre Milano- Sanremo, perché è un brand riconosciuto nel mondo e soprattutto è nei cuori dei tanti appassionati, ma partirà da Abbiategrasso. La celebre corsa non aveva mai lasciato Milano, nemmeno per il ritrovo: nel 1965 il via era stato dato dalla Certosa di Pavia, ma con il raduno dei corridori sempre nella metropoli meneghina. Sabato 18 marzo la 114ª edizione della Classicissima di primavera scatterà alle ore 9.55 e dopo aver percorso circa 30 km di strade pianeggianti ai margini del Ticino attraverso Motta Visconti, Bereguardo e Torre d’Isola, rientrerà nel tracciato classico a Pavia. Da qui si percorrerà ancora una volta la strada che per 110 anni ha collegato Milano con la riviera di Ponente e arrivo in via Roma a Sanremo.

della Canottieri Flora si aggiudicavano la batteria, infliggendo severe lezioni alle coppie di Budrio (12-2), Rivola (12-7) e Cavallino per 12-3. Nello spareggio eliminavano una coppia della Bentivoglio (12-4), s’imponevano sui compagni di società Zinetti-Bocchio (12-10), ma venivano eliminati da Catellani-Tincani per 1-12. Nella fase finale anche i rivieraschi Brocchieri e Cristiano Lupi ko con Morini-Mjekra Endi.

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» ciclismo
PISTA
MASSIMO MALFATTO Lo sprint perso da Federica Venturelli ai Mondiali (a lato durante la gara)

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