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Oglio Po, centro di chirurgia della mano

La Società italiana di chirurgia della mano (Sicm) ha riconosciuto l’Ospedale Oglio Po come undicesimo centro specializzato di chirurgia della mano della Lombardia, la regione italiana con il maggior numero di centri certificati.

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Tradotto nella pratica, significa che la struttura complessa di Ortopedia e traumatologia diretta da Alessio Pedrazzini risponde a tutti i parametri per essere definita un centro di chirurgia della mano nazionale, a cui ci si può affidare per la qualità dei trattamenti e la professionalità degli operatori.

I criteri di valutazione adottati dalla Sicm sono essenzialmente tre: organizzazione e dotazioni strutturali, competenza per esperienza, competenza culturale.

«Questo importante riconoscimento nazionale – spiega Pedrazzini - si basa sulla casistica operatoria e sulla complessità dei trattamenti eseguiti. A questo si aggiunge un altro requisito obbligatorio, che comprende sia il numero delle pubblicazioni scientifiche sia i corsi di formazione e le lezioni tenute.

Va ricordato che, da ormai sette anni, l’Oglio Po è sede

ERA LA SETTIMA di insegnamento universitario in collaborazione con la Scuola di specializzazione di ortopedia dell’Università degli studi di Parma. Un’attività che ha portato valore».

«Il raggiungimento di un simile risultato è dovuto senza dubbio al lavoro di un’équipe allargata e multidisciplinare, fatta da ortopedici, anestesisti, infermieri di sala operatoria, di reparto e gessisti», precisa Pedrazzini. Ed è a loro che il direttore generale dell’Asst di Cremona Giuseppe Rossi rivolge il suo ringraziamento: «Sono grato a tutti i professionisti che con competenza e capacità

ANCORA DESERTA L’ASTA PER L’EX OSPEDALE

Ancora una volta l’asta va a vuoto. Non si trova dunque una soluzione per l’immobile dell’ex Ospedale di via Cairoli a Casalmaggiore, ferita urbanistica sempre aperta e per la quale dal 23 settembre 2021 è partito il tentativo di Asst Cremona di messa in vendita per favorire la riqualificazione. Il tentativo legato alla settima asta è fallito giovedì 16 marzo, con la chiusura del mese a disposizione per presentare eventuali offerte: a questo punto l’unica strada è procedere con un ulteriore ribasso, fino a che qualche offerta non arriverà in effetti sul tavolo di Asst.

In totale parliamo di un immobile di 1520 metri quadrati, considerati nel mappale come aree di interesse comune. In passato si era parlato della possibilità di ricavare una struttura ricettiva, legata al turismo sul Grande Fiume, ma era semplicemente una proposta caduta nel vuoto, anche perché prima di tutto occorrerebbe acquisire l’area e investire in partenza centinaia di migliaia di euro anche per abbattimento e conseguente riqualificazione, nonostante i forti sconti decisi dal Comune tra oneri di urbanizzazione e Imu.

E’ interessante anche confrontare le varie aste, per capire come la base delle stesse sia sempre scesa, all’incirca, di una cifra compresa tra i 100mila e i 200mila euro alla volta: si era partiti da settembre 2021 da 1 milione e 470 mila euro e nella settima asta andata a vuoto si è arrivati a 749.700 euro, mentre poco prima di Natale 2022 si era già scesi a 896.700 euro. Ad oggi però la soluzione è ancora lontana: non ci sono progetti ma prima ancora non sembrano esserci acquirenti.

organizzativa hanno contribuito a far crescere l’Oglio Po, al punto di trasformarlo in un centro specializzato di chirurgia della mano. Un plauso al dottor Pedrazzini e a tutta la sua équipe, per l’impegno costante e l’ambizione di fare sempre meglio a vantaggio dei servizi e delle cure ai pazienti. Questo riconoscimento premia i lavoratori dell’Oglio Po che con dedizione svolgono quotidianamente una professione difficile e complessa». Non è un caso che l’ortopedia dell’Oglio Po, negli ultimi anni, sia divenuta anche un punto di riferimento per molti sportivi di fama nazionale e mondiale. Fra gli atleti che si sono rivolti all’ospedale di Casalmaggiore per problemi ortopedici ricordiamo Federica Cesarini, oro olimpico in carica e campionessa mondiale di canottaggio; Jenny Lavarda, campionessa mondiale di scalata libera; Massimo Bianconcini, campione del mondo del salto con la moto solo per citarne alcuni. Da segnalare inoltre Alessio Ponta e Leonardo Fini dei Riot Riders, che venti giorni fa hanno ottenuto il guinness mondiale di free style da Jerry Scotti. L’ultimo in ordine di tempo è il campione Jonathan Ceccotto – pilota motociclistico e automobilistico – che ieri mattina è stato operato al tunnel carpale dall’équipe dell’Oglio Po, intervento concluso con ottimo esito. «L’ortopedia di Oglio Po non si occupa solo di chirurgia della mano e di traumatologia sportiva», aggiunge Pedrazzini. «Fra le pratiche più frequenti ci sono gli interventi artroscopici e di protesica per il trattamento delle principali patologie ortopediche e traumatologiche dall’infanzia all’età avanzata».

MORTO FRANCO ROTELLI, ILLUSTRE PSICHIATRA

E’ morto un grande casalese: Franco Rotelli, classe 1942, originario proprio di Casalmaggiore e che ha legato il suo nome indissolubilmente alla riforma Basaglia Psichiatra, Rotelli viveva da tempo a Trieste, dove è morto nella sua casa alle ore 9 di giovedì. Lo stesso, che aveva scoperto un mese fa la malattia, ha annunciato idealmente la sua morte sui social, avendo preparato un post di commiato, che è stato pubblicato – a morte avvenuta – dai famigliari.

Fu proprio Basaglia, quando Rotelli si trasferì a Trieste, ad affidargli la responsabilità di una parte importante dell’Ospedale Psichiatrico di questa provincia. Rotelli aveva vinto il concorso di primario nel 1973 a soli trent’anni. Legatissimo all’uomo che ha riformato la psichiatria in Italia, anche Rotelli era convinto che i manicomi dovessero essere chiusi, perché divenuti istituti inumani e che anzi disumanizzavano il malato. Da lì la riforma Basaglia, che restituì dignità ai malati.

Nel 40° anniversario della Legge Basaglia, nel 2018, Rotelli era stato a Casalmaggiore (nella foto), che aveva inserito nel suo tour per parlare proprio di quella riforma in giro per l’Italia. Un incontro organizzato al Caffè Centrale di Casalmaggiore: era il 30 giugno 2018 e con lui aveva dialogato un altro personaggio di spessore di Casalmaggiore, poi venuto a mancare l’anno successivo, il giornalista Piero Del Giudice

Franco era fratello di Carlo Rotelli, già sindaco di Casalmaggiore dal 1970 al 1980.

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