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Cremona&Bricks, conto alla rovescia
Scalda i motori la seconda edizione di Cremona&Bricks, l’evento che attraverso i celebri mattoncini colorati promuove il valore formativo del gioco. La Manifestazione, organizzata da CremonaFiere in collaborazione con l’Associazione Cremona Bricks, si svolgerà in fiera a Cremona il 15 e 16 aprile, ampliandosi significativamente in termini espositivi e contenutistici. Diorami e MOC (My Own Creation) di tutti i tipi e per tutti i gusti, organizzati in aree tematiche (Area Pirati, Castello, Star Wars, Technic e Western solo per menzionarne alcune), lo spettacolare Diorama City che l’ Ass. Cremona Bricks riproporrà quest’anno ancora più in grande, raggiungendo il proprio record di costruzione, otto aree gioco per bambini di tutte le età, l’area
Mercatino e l’area Ravanata per i più tenaci appassionati e collezionisti, sono solo alcuni degli ingredienti che compongono la seconda edizione di Cremona&Bricks. Non mancherà naturalmente un ricco programma eventi con spettacoli e intrattenimento a tema Disney ed Harry Potter e una rassegna di conferenze e appuntamenti dedicati agli appassionati del mondo bricks. Ampia e variegata anche l’area food (interna ed esterna) che permetterà alle famiglie di trascorrere l’intera giornata in fiera senza doversi preoccupare del pranzo o della merenda. Largo spazio anche alla formazione con approfondimenti per gli insegnanti, attività e laboratori per e con i ragazzi durante i giorni di Fiera e sperimentazione con LEGO® Education e discipline STEM. Il contest “Progetta una lezione STEM con LEGO® Education” lanciato da CremonaFiere in partnership con C2 Group, infatti, è già in corso e sta coinvolgendo 16 scuole primarie e secondarie. Informazioni e biglietti su www.cremonaebricks.it. alla normalizzazione». L’intervento è durato circa quattro ore e si è concluso con ottimo esito, consentendo di preservare gli altri organi vicini. «Interventi di questo tipo rientrano nell’attività ordinaria –commenta Baiocchi – ma essere stati scelti tra i tanti centri italiani di alto livello è sicuramente motivo di orgoglio e testimonianza del valore dell’approccio multidisciplinare che caratterizza l’ospedale di Cremona». Una settimana più tardi il paziente è stato dimesso, e lunedì potrà prendere l’aereo per tornare a Taranto. «Sto bene –afferma Oronzo – Fin dal primo momento mi sono sentito tranquillo, fiducioso, in buone mani. Medici, infermieri e operatori sanitari si sono presi cura di me, mi sono sentito a casa». La rapida ripresa gli consentirà di riprendere presto il lavoro e le attività quotidiane «Non vedo l’ora – aggiunge – Avrò ancora qualche controllo da fare, ma ora posso tornare alla mia vita».
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Borgo Loreto
29ESIMA RIMBORGATA, LE ISCRIZIONI SONO APERTE
Domenica 30 aprile si terrà a Borgo Loreto la 29esima Rimborgata. Una tradizione iniziata nel lontano 1978. Il programma prevede: ore 10,45 Ritrovo presso la Piazza don Amigoni; ore 11,00: Santa Messa per ricordare gli amici scomparsi; ore 12,15: pranzo in oratorio; ore 14,00: pomeriggio insieme. Le iscrizioni si ricevono telefonicamente o via WhatsApp, per motivi organizzativi e per consentire di mettere a punto tutti i dettagli entro il 20 aprile 2023. Per aderire alla giornata fare riferimento ai seguenti numeri: 3356658074 – Rodolfo; 3395343714 – Cesare. Anche la 29esima Rimborgata è aperta a tutti i Boghigiani del Vecchio e Nuovo Borgo e Amici del Borgo. Un’occasione per ritrovarsi e trascorrere del tempo insieme.
I passeggeri del Titanic preferivano ascoltare musica, piuttosto che tristi notizie sullo stato della nave. In fondo avevano pagato per quello, e poi quell’iceberg, se stavi chiuso nella sala da ballo, neanche lo vedevi.
E così l’orchestra continuava a suonare anche quando stava diventando impossibile persino mantenere l’equilibrio.
IL SILENZIO MEDIATICO
Se l’immagine di chi taglia il ramo su cui è seduto rende l’idea del comportamento umano nei confronti dell’ambiente in cui vive, l’immancabile riferimento al Titanic cerca di spiegare il motivo per il quale un’emergenza vitale per la sorte del pianeta non sia argomento principale nei dibattiti sui media. Non è che non se ne parli, o non se ne scriva sui giornali, ma l’impressione è che l’argomento abbia un po’ stancato, che i talk show raggranellino più audience parlando dei temi che a rotazione fanno notizia, almeno per qualche giorno, prima di passare ad altro: la dichiarazione choc del ministro, l’Europa che ci chiede qualcosa, la polemica sui cibi e via di questo passo, con la presenza di avversari politici che preferibilmente si parlano uno sopra l’altro. La sorte del pianeta è certamente un argomento che tocca tutti, ma preferiamo ripararci dietro la tranquillità di un grande fratello, di una partita di calcio, di uomini e donne per sbirciare tra le relazioni di coppia.
L’ULTIMO ALLARME Eppure le grida di allarme si ripetono e si fanno sempre più pressanti, ai più alti livelli. L’ultimo in ordine cronologico è quello lanciato alcuni giorni fa dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, che ha presentato il nuovo rapporto Onu sul clima affermando senza mezzi termini che «il rapporto Ipcc è una guida pratica per disinnescare la bomba a orologeria climatica, una guida di sopravvivenza per l’umanità”. Parole degne di film apocalittici, ma non le uniche: sempre Guterres ha affermato: «L’umanità è in bilico su un sottile strato di ghiaccio, che si sta sciogliendo velocemente». Tutte metafore riuscite che rendono al meglio il tipo di richiamo: è finito il tempo delle parole e pure quello delle perplessità, è arrivato il momento del fare. Fare tutto ciò che è possibile.
GUTERRES (ONU)
«Il rapporto Ipcc è una guida pratica per disinnescare la bomba a orologeria climatica, una guida di sopravvivenza»
Sulla responsabilità umana della crisi climatica (e quindi sulla necessità che sia l’uomo a correggere) il rapporto Ipcc non avanza dubbi: “Gli esseri umani sono responsabili di quasi tutto il riscaldamento globale degli ultimi 200 anni e il tasso di aumento della temperatura nell’ultimo mezzo secolo è il più alto degli ultimi 2000 anni, mentre le concentrazioni di anidride carbonica sono al massimo da almeno due milioni di anni”.
Ma il rapporto si mostra ottimista sulla possibilità di recuperare terreno, anche se bisognerebbe esserne convinti: “Ci sono opzioni multiple, fattibili ed efficaci per ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi ai cambiamenti climatici causati dall'uomo, e sono disponibili ora”.