il piccolo 18 del 07/05/2022

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UE

POLITICA

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RENATO BRUNETTA: L’UNICA SOVRANITÀ È QUELLA EUROPEA

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SALVINI: PRESTO AL GOVERNO INSIEME A GIORGIA

Anno VI • n° 18 • SABATO 7 MAGGIO 2022

Periodico • € 0,02 copia omaggio

ISSN 2724-4385

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it

CALCIO • La Cremonese vince a Como e il Monza cade a Perugia: sorpasso dei grigiorossi che sono promossi in serie A (v.r.) Era il 12 maggio 1996, stadio San Siro, e la Cremonese di Gigi Simoni salutava la serie A con una disfatta (7-1) contro il Milan di Weah. Dopo 26 anni, da ieri sera i colori grigiorossi sventolano in città, nelle strade, sui balconi, perché la squadra di Pecchia ce l’ha fatta, al termine di questo campionato incredibile, e grazie alla vittoria a Como e alla concomitante sconfitta del Monza a Perugia torna nella massima serie a braccetto col Lecce. Non è la stessa serie A che lasciammo nel secolo scorso, quando l’Italia era la Mecca del calcio come è oggi l’Inghilterra, ma che ci importa? Il Cavaliere Arvedi può finalmente gioire: i suoi sforzi sono stati ripagati. Dopo aver perso contro Crotone e Ascoli si pensava di aver buttato una grande occasione, ma la cabala si è confermata ai danni del Monza, squadra condannata a perdere la serie A (in cui non ha mai militato) in extremis. Accadde tra il 1976 e il 1980: era la squadra di Ariedo Braida, oggi consigliere di Arvedi in grigiorosso, e fu rimontata in modo incredibile per 4 anni di fila. Campionati persi sul filo di lana, per un autogol, allo spareggio, in ogni modo. Il Monza nelle ultime due stagioni si è ripetuto, lo scorso anno perdendo in semifinale playoff col Cittadella o ora facendosi superare in vista del traguardo dai grigiorossi. Auguri a Berlusconi per i playoff: il duello tra Cavalieri l’ha vinto Arvedi. Mentre scriviamo impazzano i clacson, sventolano le vecchie bandiere ammuffite nei cassetti e sventolano quelle nuove di bambini e ragazzi che la serie A non l’hanno mai vista. E ora andiamo a divertirci.

CASALMAGGIORE

CRONACA Raineri alle pagg. 4-5

IL GENIO DA VINCI NEL PASSATO DEL TORRIONE

SAMAN, REGNI: «NON MI DO PACE PER LA SUA FINE» 8 MAGGIO

Galletti a pagina 6

MAMME IN FESTA, MA SONO SEMPRE MENO CASALASCO

EVENTI

Rosa a pagina 8

FATEMI CAPIRE...

di Vanni Raineri

Così come è ormai noto che i dentisti non curano la carie per non perdere i propri clienti (la cura c’è, ma non c’è lo dicono), è stato appurato da ricercatori non allineati con la scienza ufficiale che i capelli ricrescono solo perché i barbieri, senza che ce ne accorgiamo mentre ci pettinano o ci spruzzano quel che loro dicono esser acqua, ci somministrano una sostanza che permette ai capelli di allungarsi in poco tempo, così che siamo costretti a tornare da loro per farli tagliare. E infatti ai pelati, che non vanno dal barbiere, i capelli non ricrescono. Non cielo dicono, ma noi non siamo pecoroni ignoranti e sappiamo pensare con la nostra testa. Con capelli o meno.

CICLISMO

CAMMINO DEL PO ECCO I BONUCCI

MERCATO EUROPEO E IL CENTRO VIVE

Articolo a pagina 12

Articolo a pagina 3

IL CREMONESE RASTELLI AL 105º GIRO D’ITALIA

Chiodo a pagina 27

LAVORO

Articolo a pagina 7

SU L’OCCUPAZIONE MA SOLO A TEMPO DETERMINATO

Volpi a pagina 24


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CRONACa PARTITO DEMOCRATICO

RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, ASSEMBLEA CITTADINA DEL PD OGGI ALLO SPAZIO CIVICO 81

Oggi alle ore 10,00 è convocata l'Assemblea Cittadina del Partito Democratico di Cremona, aperta alla partecipazione di tutti gli elettori e simpatizzanti PD. Si tratterà di un confronto pubblico sul tema della riforma della giustizia. Parteciperanno alla riunione Luciano Piz-

Sabato 7 Maggio 2022

zetti (deputato PD), Andrea Virgilio (vicesindaco di Cremona), Antonella Nuovo (magistrato in quiescenza) e Uliana Garoli (avvocata). L'assemblea si terrà allo Spazio Civico 81 (Cremona - Via Bonomelli, 81) nel rispetto delle misure sanitarie vigenti.

CREMONA • Fino a domani prelibatezze da tutto il mondo tra corso Garibaldi e corso Campi

Mercato Europeo, il centro torna ad animarsi Partenza bagnata ma fortunata per una manifestazione molto apprezzata dai cremonesi, che torna come ogni anno a inizio maggio. Il Mercato Europeo è cominciato, con un taglio del nastro sotto la pioggia ma l’entusiasmo di espositori e cittadini. Ben quattro giorni all’insegna di gusti, sapori e tradizioni con stand provenienti da ogni parte del mondo. L’evento nasce per far rivivere i colori, i suoni, i profumi di un Mercato artigianale ricco di cultura e storia, con prodotti tipici del territorio e artigianato. In questi giorni, fino a domani, domenica 8 maggio, sarà possibile gustare le prelibatezze italiane ed europee e ci sarà spazio anche per lo Street Food di qualità, con cucine on the road e tavoli all’interno di piccoli gazebo nei quali pranzare o gustare una buona cena. Dalla paella ai piatti della tradizione culinaria greca, dai wurstel tedeschi alle specialità tirolesi. Il tutto accompagnato

dalle migliori birre artigianali, in una vera e propria “Food e Drink Experience”.Così il centro città torna a vivere, dopo i mesi difficili segnati dalla pandemia, che ha costretto alla cancellazione di molti eventi. Soddisfatti gli espositori, che ieri pomeriggio parlavano già di

«una vera ripartenza» degli eventi. Gli stand del Mercato Europeo, come da tradizione, saranno aperti dalle 10.00 alle 24.00 e sono dislocati tra piazza Roma, corso Garibaldi e corso Campi. È assicurato il massimo rispetto delle misure anti Covid durante l’intera manifestazione.

CREMONA

CREA SCOMPIGLIO, DENUNCIATO DUE VOLTE IN POCHE ORE Nell’arco di poche ore è stato denunciato due volte dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cremona, la prima volta per furto aggravato e la seconda per resistenza a pubblico ufficiale. Protagonista dei due episodi un cittadino straniero di 32 anni, con precedenti di polizia a carico e irregolare sul territorio italiano. Verso le 18.00 del 5 maggio una pattuglia della Radiomobile è stata inviata al centro commerciale Cremona Po perché gli addetti alla vigilanza avevano fermato un uomo che poco prima aveva dato dei problemi all’interno della struttura. Infatti, insieme a un altro uomo che si era allontanato, aveva creato scompiglio perché aveva litigato e inveito più volte nei confronti dei commessi dei negozi e degli addetti alla sicurezza. Arrivati sul posto, i Carabinieri hanno accertato che il 32enne aveva sulle spalle uno zaino che aveva ancora attaccato il dispositivo antitaccheggio. All’interno dello zaino aveva diverse paia di occhiali, delle camicie, un maglione e una borsetta e tutti gli oggetti avevano ancora attaccati i dispositivi antitaccheggio del negozio OVS. I successivi accertamenti hanno permesso di verificare che l’uomo era stato visto più volte entrare e uscire dall’OVS, si era appropriato di quei prodotti ed era uscito senza pagare. Tutta la merce, del valore di circa 150 euro, è stata quindi restituita al responsabile del negozio mentre il 32enne è stato accompagnato presso la caserma Santa Lucia e denunciato per furto aggravato. Verso la mezzanotte successiva una pattuglia della

Sezione Radiomobile è stata inviata nei pressi della stazione ferroviaria di Cremona perché era stato segnalato un litigio tra un uomo e una donna. Quando sono arrivati sul posto i militari hanno trovato i due che bevevano insieme della birra. I militari hanno chiesto i documenti ad entrambe le persone. La donna ha fornito il documento e ha riferito che aveva ricevuto delle richieste insistenti dall’uomo di recarsi a casa sua e che si era arrabbiata, ma che si erano riappacificati e che stava per andarsene. Invece, l’uomo non aveva con sé alcun documento e alla richiesta di fornire le generalità ha lanciato per terra una fotocopia di un documento scaduto. I militari hanno recuperato i fogli e lo hanno identificato nel 32enne che poche ore prima era stato denunciato per furto. Hanno notato che avendo bevuto più del dovuto si stava agitando e urlava frasi incomprensibili, dimenandosi e correndo verso la strada e ritornando sul posto. Da un controllo in banca dati e come verificato alcune ore prima, l’uomo è risultato irregolare sul territorio nazionale e già destinatario di un provvedimento espulsione emesso nel luglio 2021 al quale non aveva ottemperato. I militari lo hanno invitato a salire sull’auto di servizio per accompagnarlo in caserma e compiere gli atti del caso, ma l’uomo ha iniziato ad inveire con insulti, rifiutandosi di seguirli e spintonandoli. E’ stato accompagnato in caserma dove è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale.

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IN BREVE

TORNA LA CORSA ROSA IL PERCORSO A CREMONA Domani, a Cremona come in altre città d’Italia, ritorna la Corsa Rosa, corsa podistica ma anche camminata ludico-motoria per tutti, giunta alla dodicesima edizione. La manifestazione è organizzata dal Comitato Territoriale UISP in collaborazione con il Gruppo Podisti del DLF Cremona, le ASD Marathon Cremona, TriathlonDuathlon Cremona, Compagnia Corridori Cremona 3C, Cremona Corre, ASD RunToMe e ha ottenuto i patrocini dell’ATS Val Padana e di ASST di Cremona, della Consigliera di Parità della Provincia di Cremona, dell’Amministrazione comunale del capoluogo, dell’ Amministrazione Provinciale. La Corsa Rosa non è solo una manifestazione aperta a tutti e che interpreta la mission dell’Unione Italiana Sport per Tutti (UISP) che opera con l’obiettivo di estendere il diritto allo sport a tutti. «Un’importante novità – dichiara Anna Feroldi, presidente UISP Cremona - è il percorso, sia quello da 6km e da 12 km, che abbiamo voluto fosse accessibile a tutti. Utilizzando la partenza dalle Colonie Padane, utilizzando le piste ciclabili, si arriverà in Piazza del Duomo per proseguire verso gli argini del Bosco Ex parmigiano, si raggiungerà via del Sale per arrivare di nuovo al Parco con una bella festa».


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» sicurezza VANNI RAINERI

ha indagato sul mostro di firenze

IL TENENTE COLONNELLO, GIÀ COMANDANTE DELLA COMPAGNIA DI CASALMAGGIORE, IN PASSATO HA INDAGATO SUL MOSTRO DI FIRENZE E SU UNA SERIE DI SEQUESTRI

Luigi Regni: «Non so darmi pace

«Dovrei andare io da uno psicologo, per me questa vicenda è stata pesante a livello psicologico». A pochi mesi dalla pensione, il Tenente Colonnello Luigi Regni, comandante della Compagnia Cae i genitori irreperibili. Le autorità rabinieri di Guastalla, nel cui terpakistane non hanno nemmeno ritorio poco più di un anno fa è risposto alle richieste di rogatoria avvenuta la tragedia della giovane internazionale. I reati ipotizzati: pakistana Saman Abbas, non rieconcorso in sequestro, omicidio e sce a darsi pace. soppressione di cadavere. Era il primo maggio del 2021 Anche gli esami su frammenti osquando i genitori e lo zio hanno sei ritrovati nella zona non hanno accompagnato Saman fuori di camai dato risultati, e ancora è ignosa con una scusa, e sono rientrati to dove si trovi il corpo di Saman. poco dopo. Il corpo della giovane Pochi giorni fa è stato reso pubblinon è più stato rinvenuto, nonoco il video che mostra, pochi mistante le approfondite ricerche. I nuti dopo la mezzanotte tra il 30 Carabinieri si presentarono, grazie aprile e il 1° maggio, Saman che ad una loro intuizione, due gioresce di casa accompagnata dai due ni dopo davanti a casa Abbas, ma genitori, che poco dopo rientrano non trovarono i genitori: solo lo da soli. Il padre poi esce e ritorna zio e il fratello. Altri due giorni, con lo zainetto che aveva la figlia. il 5 maggio, e non c’era più nesSembra che nel campo ad attensuno. Le brutte sensazioni a quel derli ci fossero proprio lo zio e i punto hanno precedudue cugini. to le immagini video «Credo abbiate visto il di una telecamera che video - afferma ancora ha ripreso la scena deil Tenente Colonnello scritta. Da lì la testi- IL PROCESSO Regni -. Io lo vedo da monianza del fratello, un anno e ancora mi la fuga dei genitori Il 14 maggio inizia chiedo dove la ragaznel Paese di origine, e a Reggio Emilia za possa essere. Ormai l’arresto dello zio, im- con l’udienza prenon riesco più a passaputato dell’esecuzione liminare. Cinque re di lì». materiale dell’omici- imputati: zio, due Luigi Regni ha condotdio, e dei due cugini, cugini e i genitori to a lungo le ricerche, tutti e tre in carcere. irreperibili difficili per il terreno La storia della ragazzimolto ampio e tutte le na che rifiuta le nozze incognite del caso, ma combinate dalla famiglia e trova non ha potuto ovviamente entrariparo in una comunità protetta è re nei dettagli della vicenda giudinota a tutti gli italiani. ziaria. L’incontro è avvenuto merPochi giorni fa è stato annuncoledì sera in una conviviale alla ciato che il 17 maggio inizierà il Clochette di Solarolo Rainerio del processo con l’udienza preliminaRotary Club Casalmaggiore Oglio re nel tribunale di Reggio Emilia. Po, di cui Regni è socio onorario. Cinque gli imputati: i tre arrestati In realtà il tema principale della

Sopra e a destra il Tenente Colonnello Luigi Regni in azione. Più a destra col presidente Luigi Borghesi nell’incontro di mercoledì sera serata era “Come aiutare giovani ed adolescenti a crescere nella sensibilità sociale e nel rispetto della legalità”, ma la discussione non poteva non toccare anche il celebre caso che ha avuto luogo a Novellara, a pochi km dalla nostra provincia. A Regni chiediamo se quella vicenda abbia alzato il velo su situazioni del genere. «Nel Reggiano - risponde - siamo molto ben organizzati, e i miei comandanti di stazione hanno contatti quotidiani con le scuole e i servizi sociali. C’è una grossa comunità indiana e pakistana, organizzata e inserita anche nel mondo del volontariato».

LUIGI REGNI Originario di Alessandria, classe 1962, è sposato e ha due figli. Arruolatosi nei Carabinieri nel 1983, per 5 anni ha operato a Firenze dove si è occupato anche delle indagini sul mostro di Firenze e di alcuni sequestri di persona. A Ventimiglia fino al 2003, da quell’anno fino al 2012 è stato Comandante della Compagnia di Casalmaggiore. Poi 4 anni al Comando Legione di Bologna e dal 2016 comanda la Compagnia di Guastalla. Tra le onorificenze, è stato insignito a dicembre della Medaglia Mauriziana, che si ottiene con dieci lustri (50 anni, ma contano doppio gli anni di comando) di carriera militare

senza note di demerito. Si tratta di una medaglia che viene data agli ufficiali e ai sottufficiali delle forze armate con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della Difesa. LE BABY GANG Dunque il tema della serata riguardava la legalità tra i giovani, dopo i tanti casi di vandalismo che vedono protagonisti adolescenti e anche preadolescenti. Come ha illustrato il presidente del Club Luigi Borghesi, Regni è noto per il suo impegno tra la gente, per il rapporto coi cittadini e anche per la costante presenza nelle scuole. «Sono nato in una caserma - ha raccontato - e lo stare sempre vi-


Sabato 7 Maggio 2022

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il problema delle baby gang

L’INCONTRO AVEVA COME TEMA PRINCIPALE IL DISAGIO GIOVANILE. HANNO PARTECIPATO ANCHE CARLO STASSANO, IL SINDACO TORCHIO E LE DIRIGENZE SCOLASTICHE

per la fine di Saman»

cino alla gente è la raccomandazione che mi diede mio padre. Noi carabinieri produciamo sicurezza, o cerchiamo di farlo con passione mettendoci la faccia. Così come facevo a Casalmaggiore, anche nel Reggiano vado in diverse classi di ogni ordine. Anche quest’anno ho incontrato centinaia di ragazzi. Sono cambiati gli schemi: prima della pandemia si parlava soprattutto di droga e fumo. Sui giovani d’oggi non dobbiamo generalizzare. Cerco di smontare i bulli: perché per pochi elementi, spiego, dovete essere tutti additati come violenti? Importante è mettere da parte questi “intoccabili” di cui si ha paura, e racconto loro cosa accade

no sempre da fare». quando individuiamo i responsaE non dobbiamo pensare che i bili di danneggiamenti e risse. Una ragazzi problematici siano indivolta convocati in caserma per essere restituiti ai genitori, alla viduabili per strato sociale. nomina di un difensore ad inizio «Queste piccole bande sono formate sia da stranieri che da italiaverbale mostrano la loro vigliacni, anche di buona famiglia. Purcheria». troppo pesa spesso l’assenza delle Come ha detto, generalizzare è sempre sbagliato. famiglie, che poi danno la colpa alle istituzioni». «I ragazzi mi chiedono spesso se Ha notato, gli chiediamo, difil loro modello dovrebbe essere ferenze nel comportamento dei quello degli adulti che si insultano ragazzi rispetto agli anni scorsi? di continuo su Facebook. Gli rispondo che anche loro non devono «Al “tana libera tutti” dal Covid generalizzare, si tratta anche qui di ci aspettavamo un’escalation che una piccola minoranza. non c’è stata, mentre Gran parte dei ragazzi molti sono stati costretti a convivere con si comporta bene, imle violenze in famiglia portante è emarginare i durante la pandemia. pochi violenti. Ho fat- CASO GIOVANI to loro i complimenti Stassano: «Impor- Anche per i giovapoiché indossano quani nei primi mesi non tante il ruolo delle si tutti la mascherina. c’è stato un aumento associazioni». di criticità, in seguiDobbiamo pensare che per tanto tempo non Torchio: «I piccoli to i casi sono davvero hanno potuto festeg- comuni costretti a esplosi. Il fenomeno giare compleanni, non spendere tanto in deve preoccupare, ma, ripeto, parliamo di una hanno fatto la foto di prevenzione» fine anno, non hanminima parte di loro. È no potuto mangiare la diminuita molto l’età pizza, giocare o vedere partite. La problematica: abbiamo problemi pandemia ha tolto molti di quelcon 11-12enni che usano cellulari, li che sarebbero diventati ricordi ma a quell’età essere collegati con preziosi. I più piccoli poi mi hanno il mondo non è consigliabile, tanto commosso, mi parlano delle bomche compiono reati per spirito di be e della guerra: credo che seremulazione. La presenza dei Carabinieri nelle scuole serve anche virebbero ore dedicate ai temi di a spiegare che chiedere soldi al attualità anche per loro». Il ruolo dei genitori è profondacompagno per restituirgli il cellumente cambiato. lare si chiama estorsione». «Il problema è che alle riunioni sul GLI INTERVENTI Alla serata erano presenti dirigentema vanno sempre i genitori dei ragazzi più tranquilli, gli altri hanti sportivi come Carlo Stassano,

presidente dell’Interflumina che un anno fa fu vittima di un episodio vandalico pesante (incendio nella sede), sindaci come l’onorevole Giuseppe Torchio che da tempo lamenta nella sua Bozzolo una preoccupante escalation di violenze e danneggiamenti, oltre alle dirigenti scolastiche di Casalmaggiore: del Romani Daniela Romoli, della Diotti Cinzia Dall’Asta e della Marconi Sandra Guidelli. Stassano ha ricordato ai presenti che tutti siamo stati giovani ed è fondamentale comprendere: «Il trinomio da prendere nella massima considerazione è famiglia-istituzioni-sociale fatto di associazionismo. Il tessuto sociale giovanile va governato; nelle associazioni il giovane va in forma libera, e lì si può incidere. Sono problemi rilevanti ma vanno affrontati con la fiducia verso i ragazzi». «Nei piccoli comuni - ha detto Torchio - è dura trovare risorse per fare interventi. Fanno danni di ogni genere, dai parchi alle rampe per disabili, e accade da tre anni. C’è gente che se ne frega letteralmen-

te di quel che fanno i figli, l’oratorio funziona ma non è sufficiente, e io devo avvalermi di psicologi ed educatori, ora che la psichiatria infantile è stata abolita nei consultori. Qui la privatizzazione non può nulla, non c’è business, deve intervenire il pubblico. Bozzolo ha avuto l’ultimo anno 21 nati e 120 morti, c’è un’involuzione e una caduta economica preoccupante. Spendiamo tanto in prevenzione, 600mila euro all’anno di servizi sociali sono tanti per un paese: il Pnrr deve intervenire anche per queste esigenze. Mi complimento coi Carabinieri che entrano nelle scuole: questi problemi non li risolviamo con le ronde, ma con l’informazione, va ricreata un’educazione familiare e serve investire nella povertà. Non dobbiamo essere lasciati soli». Anche dalle dirigenti scolastiche è arrivato un grazie alle forze dell’ordine, sempre disponibili. Dai giovani che fanno danni agli adulti agli adulti che azzerano la volontà dei giovani (il caso Saman) il passo è stato breve.

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Sabato 7 Maggio 2022

ENRICO GALLETTI

Meno figli e sempre più tardi. A scattare questa fotografia italiana è Save the Children, l’organizzazione che si spende per salvare bambini a rischio in tutto il mondo. Equilibriste. Le mamme in Italia, spiega StC, sono delle equilibriste. E l’immagine che emerge è quella di un Paese nel quale le donne scelgono di diventare madri sempre più tardi. In Italia l’età media del parto è di 32,4 anni. Ma c’è il rischio che la tendenza sia quella di non fare più figli (la media è di uno a testa). MAMME E LAVORO Le donne, inoltre, devono spesso rinunciare a lavorare a causa degli impegni familiari (il 42,6% delle donne tra i 25 e i 54 anni con figli risulta non occupata), con un divario rispetto ai loro compagni di più di 30 punti percentuali. Laddove il lavoro sia stato conservato, molte volte si tratta di un contratto part-time (per il 39,2% delle donne con 2 o più figli minorenni). Solo poco più di un contratto a tempo indeterminato su 10 tra quelli attivati nel primo semestre 2021, è a favore delle donne. Nel solo 2020 sono state più di 30mila le donne con figli che hanno rassegnato le dimissioni, spesso per motivi familiari anche perché non supportate da servizi sul territorio, carenti o troppo costosi, come gli asili nido (nell'anno scolastico 2019-2020 solo il 14,7% del totale dei bambini 0-2 anni ha avuto accesso al servizio finanziato dai Comuni). MADRI E FIGLI La mamma, tuttavia, è sempre la mamma. Per quanto lo scontro sia quasi ovvio quando un figlio raggiunge l’età dell’adolescenza - per tanti genitori, tra le più temibili - la Generazione Z si dimostra consapevole dell’importanza dei rapporti familiari. Lo

Cronaca

MAMME • Ma per 4 ragazze su 5 sono un modello al quale ispirarsi

Meno figli e sempre più tardi

dimostrano i dati di un’indagine momenti vissuti in casa. Così, per svolta da Skuola.net. Su 1.800 ra- circa un terzo (30%) il rapporto gazzi tra gli 11 e i 30 anni, oltre 4 è migliorato proprio negli ultimi su 10 dicono di avere un rappor- due anni; solo per il 18%, invece, to “ottimo” con la madre, nume- è peggiorato. Per gli altri è rimaro che tra i maschi sale addirit- sto stabile nel bene (47%) o nel male (5%). I litigi ci tura al 51%. Mentre sono, ma per buone per il 36% è perloragioni. Le discussioni meno “buono”. Solo madre-figlio, infatti, il 5% lo definisce “pessimo”. Tutti gli COGNOME MATERNO sono frequenti per il altri sperimentano i Secondo l’Università 60%. Anche se c’è addirittura chi “non litiga normali alti e bassi Popolare di Milano, per mai”, ma è una perdi una delle relazio- l’80% degli intervistati ni più importanti il doppio cognome ricentuale ridotta (4%). della loro vita. Ma duce il gender gap, per Tra le cause principali ciò che, forse, balza il 53% rende più comdi scontro c’è, ovviapiù all’occhio è che pleta l’identità dei figli mente, la scuola o in il quadro appena ilgenerale l’impegno nei lustrato è frutto anpropri “doveri” (27%). che del pessimo periodo storico Anche se le mamme di oggi tenche stiamo vivendo. Tra i mille gono molto alla buona educaziodisagi della pandemia è possibile ne e ai giusti comportamenti da vedere anche il bicchiere mezzo tenere (32%) e non esitano a pieno, ovvero la riscoperta dei “bacchettare” sulle cattive abi-

tudini (26%). In compenso, si oppongono pochissimo, se non per niente, alle scelte dei figli su amici e partner sentimentali. Quello che conforta però è che, con le sue ovvie eccezioni, sostanzialmente le madri, tra i giovani di oggi, siano un vero e proprio punto di riferimento. Forse più che in passato. Tanto che per il 43% rendere la propria madre orgogliosa è un obiettivo fondamentale di vita. In misura minore, lo è anche per un altro 44%, per il quale è una cosa importante, ma insieme ad altre priorità. Inoltre, il parere o il giudizio del genitore è considerato essenziale o, comunque, di grande significato per oltre 8 giovani su 10. Complessivamente, ben 4 ragazze su 5 vedono in lei una delle maggiori “influencer” per il proprio futuro. Forse anche per questo una quota simile si immagi-

na, un domani, madre a sua volta. Mentre i figli maschi, spesso “mammoni” nell’immaginario collettivo, confermano questa idea: chi vede nella madre il proprio ideale di donna è ben il 53%. LA (S)VOLTA DEI COGNOMI Quest’anno delle mamme non si è parlato solo nella festa a loro dedicata. La Corte costituzionale, infatti, qualche settimana fa ha dichiarato illegittime tutte le norme che stabiliscono l’automatica attribuzione del cognome del padre ai figli, definendola una “consuetudine discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio”. Con la sentenza del 27 aprile 2022, la Consulta ha spinto il legislatore ad introdurre in automatico il doppio cognome per i figli, anche quelli adottivi, a meno che non si accordino diversamente. In caso di eventuale disaccordo, su istanza interverrà il Giudice. In Francia e Belgio vige già il doppio cognome, messo in ordine alfabetico in caso di disaccordo; in Portogallo si possono avere fino a 4 cognomi; in Lussemburgo il cognome dei figli è addirittura a sorteggio. Il cognome è una parte importante della nostra identità. Infatti la possibilità anche per le donne di poter dare il proprio cognome è valutata come una cosa molto importante, al punto che per 2 donne su 3 (65%) questo migliorerà l’armonia all’interno della coppia parentale, mentre la maggior parte degli uomini (74%) pensa che non influirà in misura sensibile. Ad affermarlo è uno studio svolto dall’Università Popolare di Milano. Per quasi l’80% degli intervistati, si tratta di una svolta che potrà influire positivamente sull’equità di genere, per il 53% aiuterà i figli a sentire la propria identità più completa. Un 28%, invece, teme possa portare disaccordo tra i genitori, e divenire motivo di litigio.


Cronaca

Sabato 7 Maggio 2022

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ECONOMIA • I risultati dell’Osservatorio Provinciale del mercato del lavoro sulla base delle comunicazioni obbligatorie e dei tassi Istat La conoscenza dei fenomeni in atto è sempre uno strumento fondamentale per comprendere la realtà e orientare le scelte. È, dunque, importante analizzare il mercato del lavoro da più punti di vista, come si propone l’Osservatorio Provinciale del mercato del lavoro, curato dal Settore Lavoro e Formazione della Provincia per delega della Regione Lombardia. La Regione Lombardia ha reso disponibili i dati sull’andamento del mercato del lavoro locale ricavati dalle Comunicazioni Obbligatorie (le cosiddette Cob), che ci permettono di conoscere i contratti che effettivamente vengono stipulati o che cessano in un determinato territorio, la durata, le mansioni, i settori economici, le caratteristiche delle persone coinvolte. Contestualmente, Istat ha pubblicato i noti tassi di occupazione e disoccupazione attraverso l’indagine campionaria delle Forze di Lavoro che rappresentano la situazione a livello provinciale. Nel tentativo di ridurre almeno in parte le anomalie del confronto determinate dalla pandemia, si è ritenuto opportuno confrontare i dati del 2021 non solo con il 2020, ma anche con il 2019. MIGLIORAMENTO In generale, per il 2021, le Cob confermano anche per il mercato del lavoro cremonese i segnali di miglioramento rilevati a livello nazionale e regionale, non solo rispetto al 2020 ma anche rispetto al 2019. Il rapporto fra gli eventi “positivi” e gli eventi “negativi” è sostanzialmente in linea con il biennio precedente: anche nel 2021 gli eventi “positivi” sono il 59% e gli eventi “negativi” sono il 41% degli eventi complessivamente rilevati. Ma cambiano i numeri: le Cob effettuate da datori di lavoro con unità produttive in provincia di Cremona sono state complessivamente 114.254, più numerose sia del 2020 (+12,72%) che del 2019 (+ 3,56%), così come più numerose sono state anche le persone coinvolte dagli eventi (+13,50% rispetto al 2020 e +4,16% rispetto al 2019). In particolare, prendendo in considerazione i soli eventi “positivi”, dopo un calo di circa l’8,7% dal 2019 al 2020, nel 2021 sono aumentati rispetto al 2019 (+2,9%). PIÙ CONTRATTI Nel 2021 sono complessivamente aumentate anche le persone destinatarie di eventi “positivi” (vale a dire titolari di un contratto di lavoro), cresciute rispetto al 2020 (+14,09%) e leggermente anche rispetto al 2019 (+0,76%). Nel 2021, i 67.382 eventi positi-

Cresce l’occupazione a Cremona ma cala il tempo indeterminato

Il Vice Presidente della Provincia e delegato al Lavoro Giovanni Gagliardi vi hanno riguardato 41.922 persone con una media di 1,61 comunicazioni a testa (1,64 nel 2020 e 1,59 nel 2019). Sotto il profilo del genere, gli eventi “positivi” sono in aumento sia per le donne (+2,90% rispetto al 2019 e +11,3% rispetto al 2020) che per gli uomini (+1,3% rispetto al 2019 e +12,1% rispetto al 2020). In proporzione, nel 2021 il 52,5% di eventi “positivi” ha riguardato uomini e il 47,5% donne. MENO STRANIERI Nel 2021 si conferma un trend triennale che denota un leggero calo della presenza di stranieri negli eventi “positivi”: in particolare, gli eventi “positivi” sono stati per il 74% relativi ad italiani e per il rimanente 26% a stranieri (nel 2020 sono stati per il 73,5% relativi a italiani, nel 2019 il 72,8%). BENE SOPRATTUTTO I GIOVANI Anche se consideriamo la popolazione giovanile, le tre fasce d’età tradizionalmente considerate (15-18 anni, 18-24 anni e 18-29 anni) registrano un volume complessivo che è aumentato rispetto al 2020 e presenta valori simili rispetto al 2019. La fascia d’età 18-29 anni è quella rispetto alla quale si registra un numero di eventi “positivi” per persona superiore alla media provinciale (2,13 a fronte di 1,61), evidenziando una maggiore dinamicità del mercato. SPICCANO I SERVIZI Quanto ai settori economici, nel 2021 gli eventi “positivi” sono aumentati in tutti i settori rispetto al 2020: i Servizi continuano a registrare il numero maggiore di eventi (62,2%), seguono l’Industria (22,4%), l’Agricoltura (9,2%) e le Costruzio-

ni (6,2%). Tuttavia, rispetto al 2019 i Servizi stentano a ritornare ai livelli pre-pandemia (-0,8%) (confermando l’inversione di tendenza che già nel 2019 si era notata in un settore economico che era cresciuto continuamente fino al 2018) mentre aumentano l’Industria (+6,9%), l’Agricoltura (+12,3%) e le Costruzioni (+1,5%). INDETERMINATO IN FLESSIONE Anche rispetto alle tipologie contrattuali, il 2021 ha visto un aumento generalizzato della numerosità degli eventi “positivi”, salvo che per i lavori a progetto. Nel confronto con il biennio precedente, tuttavia, se consideriamo tre le principali tipologie contrattuali, ad aumentare in percentuale sono soprattutto il contratto a tempo determinato con circa il 62,9% degli eventi “positivi” (+13,1% rispetto al 2020 e +4,7% rispetto al 2019) e il contratto di somministrazione con circa il 12% degli eventi “positivi” (+24,6% rispetto al 2020 e + 3,9% rispetto al 2019). Il contratto a tempo indeterminato, invece, con circa il 18,1% degli eventi “positivi”, presenta valori in linea con il 2020 (+0,5%), ma decisamente inferiori al 2019 (-7,5%). MAGLIA NERA IN REGIONE Anche i dati Istat confermano la rinnovata dinamicità registrata dalle Cob, poiché mostrano per il 2021 un mercato del lavoro provinciale in miglioramento rispetto alla situazione in cui si trovava nel 2020, anche se rimane “indietro” nell’ambito del contesto regionale. I dati mostrano una percentuale di forze di lavoro (occupati e disoccupati) nel 2021 pari al 67,6%, in aumento rispetto al 2020

(66,5%), ma ancora inferiore ai livelli pre-pandemia (70,5% nel 2019) e in ogni caso inferiore al tasso di attività riscontrato nel territorio regionale (70,7%): nel 2021 la provincia continua a registrare il tasso di attività minore in tutta la regione, anche se maggiore rispetto alla media nazionale (64,5%). Anche il tasso di occupazione complessivo (considerando l’intera fascia d’età 15–64 anni) che nel 2021 è pari al 64,2%, è in aumento rispetto al 2020 (62,7%), ma non riesce a recuperare rispetto al 2019 (66,9%) e resta comunque inferiore alla media regionale del 2021 (66,5%): è ancora il tasso di occupazione più basso a livello regionale (a parte Sondrio). Se consideriamo i giovani fra i 18 e i 29 anni, il tasso di occupazione nel 2021 è pari al 53,2%, in aumento sia rispetto al 2020 (44%) che rispetto al 2019 (51,7%). MENO DONNE Quanto al genere, l’andamento è analogo: il tasso di occupazione femminile nel 2021 è pari al 55,7%, in aumento rispetto al 2020 (53,6%) ma ancora inferiore al 2019 (57,4%) e quello maschile è pari al 72,4%, in aumento rispetto al 2020 (71,4%) ma ancora inferiore al 2019 (76,3%). Il tasso di occupazione femminile, è ancora fra i peggiori di tutta la regione: equivale a quello di Mantova (55,7%) e solo Brescia è peggiore (54,2%), molto inferiore alla media regionale (59,5%). DISOCCUPAZIONE IN CALO Contemporaneamente, il tasso di disoccupazione nel 2021 è pari al 5%, in calo rispetto al 2020 (5,7%) e sostanzialmente in linea con il 2019 (4,9%): è inferiore rispetto alla media regionale (5,9%) e anche rispetto alla media nazionale (9,5%). Se consideriamo i giovani fra i 15 e i 24 anni, il tasso di disoccupazione nel 2021 è pari al 9,1%, in calo sia rispetto al 2020 (21,8%) che rispetto al 2019 (21,4%); quanto ai giovani fra i 25 e i 34 anni, il tasso di disoccupazione nel 2021 è pari al 3,9%, in calo sia rispetto al 2020 (9,1%) che rispetto al 2019 (5,9%). I NEET Il calo del tasso di disoccupazione si accompagna al dato relativo agli “inattivi”, cioè le persone

che non fanno parte delle forze di lavoro (occupati o in cerca di occupazione). Infatti, nel 2021 il tasso di inattività in provincia di Cremona è pari al 32,4%, in calo rispetto all’anno precedente (33,5% nel 2020), ma in aumento rispetto al 2019 (29,5%). VALORI ASSOLUTI Anche i valori assoluti di occupati e disoccupati riflettono la situazione sopra descritta: nel 2021 gli occupati sono poco più di 143.000, in aumento di circa 2.000 unità rispetto al 2020, ma sono diminuiti di circa 9.000 unità rispetto al 2019 e i disoccupati sono circa 7.500, in diminuzione di circa 1.000 unità rispetto al 2020 e di circa 500 unità rispetto al 2019. IL COMMENTO DI GAGLIARDI «Da tempo, per varie ragioni, il mercato del lavoro è diventato più complesso e imprevedibile e, quindi, più difficile da interpretare. Lo è ancora di più oggi, in un periodo storico che ci ha visto attraversare gli eventi drammatici della pandemia» ha precisato il Vice Presidente della Provincia di Cremona, e delegato al Lavoro, Giovanni Gagliardi. «I dati che abbiamo a disposizione ci mostrano che l’emergenza sanitaria ha colpito maggiormente le categorie che già prima erano le più fragili del mercato del lavoro: giovani, donne e stranieri, penalizzati perché spesso occupano posizioni lavorative meno tutelate e in settori e in imprese che sono stati investiti più duramente dalla crisi. Però ha trovato conferma anche il trend positivo che ci si attendeva, anche a livello nazionale, per il secondo semestre del 2021: in aumento il tasso di occupazione, in diminuzione il tasso di disoccupazione, in aumento il numero dei contratti».


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Rubrica

Sabato 7 Maggio 2022

LA NOSTRA STORIA • Incaricato dal Moro, poi senza seguito. I tanti misteri della “fortezza” di Casalmaggiore: estense, sforzesca o gonzaghesca? COSTANTINO ROSA

In un articolo apparso su “Casalmaggiore” nel numero di dicembre del 2017 dal titolo “Leonardo da Vinci architetto per la Rocca di Casalmaggiore” a firma del professor Guido Sanfilippo, venne illustrato lo straordinario saggio del professor Pietro Marani in merito alla fortificazione di Casalmaggiore. In tale saggio, pubblicato nel 2002, il massimo esperto di Leonardo dimostrò di aver avuto elementi per sostenere che effettivamente Leonardo nel 1483 preparò un progetto per “rinnovare la fortezza di Casalmaggiore e adeguarla alle moderne tecniche militari e difensive” per ordine di Ludovico il Moro, ordine che non ebbe alcun seguito ma che, con molta probabilità, costrinse Leonardo a prendere visione dell’esistente e cioé ciò che rimaneva a Casalmaggiore: vuoi per le distruzioni fatte dai nemici, vuoi per quanto il Po si è “divorato”, certo è che del “castro” di Casalmaggiore, anzi dei due castelli (vecchio e nuovo), rimaneva solo il torrione che a detta della professoressa Giuseppina Bacchi faceva parte del Castello Nuovo. E a noi rimane il grande dubbio, non ancora risolto, di chi l’avrebbe costruito, o meglio, chi l’avrebbe voluto: la comunità locale per meglio difendersi, o i dominatori del tempo per difendere i propri confini (e quali, visto che se ne sono susseguiti parecchi). E poi perché ancora oggi lo si chiama “torrione estense” attribuendone quindi la costruzione agli Estensi, proprietari del territorio di Casalmaggiore attorno all’anno mille. Ma in quel periodo possedevano terreni anche la Granduchessa Matilde di Canossa, i conventi di Santa Giulia di Brescia, il convento dei benedettini di Leno e non da ultimo la Diocesi di Cremona. Ma il merito della costruzione fu ed è attribuito agli Estensi. In una pubblicazione dell’Archivio Storico Lombardo del 1956, ho trovato pubblicate alcune delle lettere inviate da Ludovico il Moro nel 1466 durante il suo soggiorno a Cremona (in Carteggio Interno Cremona 785 all’Archivio di Stato di Milano). All’epoca Ludovico aveva 14 anni essendo nato nel 1452. Nonostante la giovane età dimostrò, attraverso tali lettere, non solo il suo rapporto con la madre Bianca Maria Visconti, ma anche il suo interesse per gli avvenimenti che lo circondavano (teniamo presente il momento

Il progetto di Leonardo per il Torrione Estense

Il (cosiddetto) Torrione Estense di Casalmaggiore particolare che viveva il Ducato di Milano a seguito della morte del padre Francesco Sforza avvenuta appunto nel 1466). Fra queste lettere ce n’è una in particolare che dovrebbe destare la nostra attenzione in quanto riguarda la nostra comunità e val la pena di riportarla, nella prima parte, integralmente. Scriveva il Moro il 21 marzo del 1466 alla madre: “…La comunità vostra de Casalmaiore hoghi [oggi] ha mandato qua da mi soi ambax.ri [ambasciatori] at visitarme et ad condolerse del caso nostro et deiade ad proferire ad ogne bisogno de Vostra Ill,ma S.ria et de L’Ill.mo S.re Duca novello et mio le persone la robba et ogni loro facultà, quali rengratini et li dede quella resposta me parse conveniente.” In sostanza ci fa sapere che una delegazione di ambasciatori di Casalmaggiore si era recata a Cremona per manifestare, innanzitutto, le condoglianze della comunità per la morte del padre Francesco Sforza e per dimostrare la rinnovata devozione al Duca. E la lettera prosegue: “Me dixero ancora essi ambax.ri per parte de dicta comunità come in quella sua terra era principiato uno revelino, qual con pochissima spesa se forniria, ri-

chiedendome volesse scrivere una lettera da mia parte al podestà et homini d’essa terra, che lo dovessero fare fornire, perché dicti homini voluntera lo fariano, a li quali respose ch’io faria scrivere dicta lettera e che dovessero andare a casa, ch’io glila madaria”. In sostanza viene data comunicazione di aver iniziato, a spese della comunità, la costruzione di un revelino o rivellino, per il quale si chiede la fornitura di materiali in quanto la mano d’opera è già in loco, e il futuro duca promette che avrebbe scritto, lui di persona, una lettera d’impegno al podestà di Casalmaggiore. Quindi Ludovico non solo è ben informato sulla situazione delle fortificazioni di Casalmaggiore, ma in pratica prende atto della costruzione di un rivellino. Di cosa si tratta esattamente? Il rivellino normalmente è una struttura militare posta a difesa di una porta. Nell’Enciclopedia Treccani viene riportata una definizione del Galilei: “…è un picciol forte separato e spiccato da tutto il corpo delle fortificazioni”. Una tale descrizione sembra perfettamente calzante con la struttura ancora oggi esistente. L’attuale torrione aveva forse tale funzione, ossia di protezio-

ne della porta che da Castelvecchio portava in Castelnuovo e viceversa? Oppure il rivellino di cui parla il Moro è un’altra di quelle strutture che il Po si è portato via? Vi sono esempi di rivellini che contemporaneamente erano anche la porta di accesso alla città oltre che strutture di difesa e comunque teniamo presente che gli Sforza stessi a Milano nel loro Castello avevano dei rivellini davanti alle varie porte di accesso, e che allo stesso Leonardo da Vinci era stato affidato il compito di studiare nuovi rivellini. La lettera poi continua con il Moro che chiede alla madre di essere lei a scrivere la lettera d’impegno nei confronti della comunità di Casalmaggiore (in considerazione forse della sua giovane età), comunità rappresentata da un certo Johanneantonio (probabilmente Giannantonio) Araldi, ossia lo stesso che nel 1486 verrà inviato a Milano per il giuramento di vassallaggio al nuovo Duca (vedi Lancetti in Biografia Cremonese), ed infine fa presente che sarebbe stato opportuno dare conferma alla richiesta di avere una guarnigione di 25 soldati a presidio del rivellino stesso, guarnigione che sarebbe stata a carico per il pane, vino e legna della comunità di Casalmaggiore. La presenza richiesta di 25 soldati a presidio del rivellino testimonia che si tratta di una struttura importante, di un presidio decisivo per la guardia agli ingressi dei castelli. Ora, senza voler ripercorrere la vicenda del coinvolgimento del grande genio rinascimentale per il castello di Casalmaggiore, interessamento postumo e che risale al 1483, è importante sapere che Ludovico il Moro circa vent’anni prima si era già interessato del castello (e non poteva essere che così stante l’importanza strategica della cittadina) così come se ne era interessato il padre che nel 1451 già si era preoccupato di scrivere al Podestà di Casalmaggiore perché intervenisse ad evitare che venissero molestati gli addetti al rifacimento della fortezza sia di

7 Maggio 1922 • Nasce un attore che segnerà mezzo secolo di comicità in Tv

I cento anni del grande Raimondo Vianello (v.r.) Compirebbe 100 anni proprio oggi, Raimondo Vianello, e se ci fosse riuscito ci avrebbe certamente gelato con una delle sue battute sarcastiche. Nato a Roma da una famiglia veneta poco più di un mese dopo il cremonese Ugo Tognazzi, Raimondo ha vissuto per tanti anni con la moglie Sandra Mondaini (sposata nel ’62) a Milano, dove ogni sabato mattina giocava a calcio con gli amici in una squadra Under 50, e lo ha fatto fino a poco prima di morire, nel 2010. Nello scorso settembre Milano ha dedicato a Raimondo e Sandra un parco nel quartiere Adriano, proprio all’incrocio con via Ugo Tognazzi. Vianello conosce al liceo Vittorio Gassman, e in un campo di prigionia alleato Walter Chiari, poi i celebri autori Garinei

e Giovannini scoprono nel primo dopoguerra il suo umorismo sottile ed elegante, quasi british. Vianello è la spalla ideale per qualsiasi attore comico, e lo diventa in coppia proprio con Tognazzi, nel fortunato programma Tv “Un due tre” e in diversi film. “Un due tre” fu il primo programma di satira televisiva, e toccò anche la politica, cosa che portò alla sua chiusura: avvenne nel ’59 quando i due imitarono la goffa caduta alla Scala del presidente Gronchi, episodio taciuto dai media. Negli anni Sessanta tornò in tv in coppia con la moglie Sandra, con la quale propose diversi programmi di grande successo. Nel 1982 la coppia fu tra i primi big dello spettacolo a lasciare la Rai per approdare alla neonata Canale 5 col programma “Attenti a noi due”. Vianello resterà in Finin-

vest, dando vita per 20 anni alla sit-com “Casa Vianello” con la moglie Sandra. Per tutti gli anni Novanta poi si dedicherà all’amato calcio conducendo “Pressing”, contribuendo (assieme al contemporaneo “Mai dire gol” della Gialappa's Band) a sdrammatizzare le tensioni nel calcio italiano. Uno scivolone lo portò ad annunciare durante un suo show il suo voto a Silvio Berlusconi. Raimondo Vianello muore il 17 aprile 2010, e pochi mesi dopo lo seguirà l’amata Sandra. La coppia non ha avuto figli ma ha adottato un’intera famiglia di filippini. Una delle sue mille battute? Prendeva in giro la moglie Sandra e gli dissero “Tu a Sandra dovresti fare un monumento”. La risposta: “Io glielo avrei fatto. Ma poi è guarita”. A modo suo, una dichiarazione d’amore.

Casalmaggiore che di San Giovanni in Croce, entrambe danneggiate dagli scontri con i veneziani negli anni precedenti (Archivio di Stato di Milano). Fra l’altro l’Abate Romani nella sua “Storia di Casalmaggiore” ci ricorda che lo stesso Francesco Sforza nel 1452 aveva dettato “convenienti istruzioni” ai suoi castellani per quanto riguardava la costruzione della “gran torre”; tale “gran torre” è l’attuale torrione? Abbiamo una voce importante che testimonia che tale struttura non fu realizzata dai veneziani durante la loro dominazione come invece aveva sostenuto un altro storico qualche secolo addietro come il Lodi, storico da cui lo stesso Romani ha attinto notizie a piene mani (a dimostrazione che anche da parte dei nostri maggiori storici le voci non sono sempre univoche!). Quindi si dovrebbe chiamare “torrione sforzesco”. Sempre in merito all’origine e al “committente” del nostro torrione, molto più sbrigativamente liquidò la questione il giornalista e ricercatore Vittorio Mantovani di Mantova che così scrisse su “La Lanterna – trimestrale di cultura rivarolese” nel 2014 dopo aver ben illustrato le fasi delle varie infeudazioni della nostra realtà: “Ora a Casalmaggiore a ricordo del periodo gonzaghesco (inteso come breve dominazione gonzaghesca dal 1518 al 1522) rimane solamente il torrione”. Dando quindi per scontato che l’avrebbe voluto e costruito Ludovico Gonzaga, signore di Sabbioneta, Ostiano e Rodigo e quindi ci potremmo trovare di fronte ad un intervento di risistemazione o ricostruzione del manufatto sforzesco; dunque dovrebbe chiamarsi “torrione gonzaghesco” come quello di Commessaggio A questo punto il mistero s’infittisce ulteriormente poiché non vi è alcuna certezza di conoscere chi diede l’ordine della costruzione del nostro torrione (che, fra l’altro, dovrebbe chiamarsi semplicemente di San Pasquino essendo così chiamato l’antico quartiere di appartenenza in Castel Nuovo), chi diresse i lavori o eseguì le “convenienti istruzioni”, lo scopo preciso della costruzione (stante l’evoluzione dell’edilizia militare), e in definitiva se il rivellino che i casalaschi stavano costruendo è effettivamente la struttura che oggi ammiriamo, e che quindi si dovrebbe chiamare “torrione casalasco”! Tutte ipotesi che meriterebbero una sicura risposta.


Cronaca

Sabato 7 Maggio 2022

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AGRICOLTURA • Ok all’unanimità. Il risultato nell’anno del 125° anniversario evidenzia un rafforzamento degli asset aziendali È stato approvato all’unanimità nell’assemblea generale ordinaria dei delegati del Consorzio Agrario di Cremona di sabato 30 aprile il bilancio 2021. Un consuntivo che, nell’anno del 125° anniversario, ha sancito un altro record storico per la cooperativa, capace di chiudere lo scorso esercizio con un fatturato consolidato di 252.526 milioni di euro, con un aumento del 20% rispetto all’annata precedente. Il valore della produzione ha toccato poi quota 258.199 milioni di euro. Se si considera che nel 2020 il fatturato era stato di circa 208 milioni e nel 2015 di circa 174 milioni di euro, ben si comprende la portata del percorso di crescita intrapreso e poi proseguito nonostante la pandemia. Dati 2021: risultati positivi da ogni settore Dall’analisi del conto economico del bilancio 2021 si evince un miglioramento del valore della produzione (+21%) e del Margine Operativo Lordo (Ebitda, +15%) rispetto al 2020. Il settore dei mangimi, caratterizzato dal brand Lattogeno, mantiene il trend positivo degli ultimi anni con una crescita intorno al 16%. In particolare, sono aumentate le vendite dei mangimi industriali, il core business dell’azienda. Si confermano le vendite nelle province limitrofe di Brescia, Lodi, Milano e Piacenza, così come nelle province di Bergamo, Como, Varese e Sondrio, dove le vendite sono veicolate attraverso la collaborazione con il Consorzio Agrario Lombardo e a Latina attraverso il Consorzio omonimo. Nel comparto agronomico, conferme arrivano per concimi e fertilizzanti, ma è per il servizio se-

Consorzio Agrario, bilancio approvato. Un anno storico

Il Mangimificio del Consorzio Agrario presso il Porto Canale menti che il 2021 ha segnato un vero e proprio boom con oltre 17 milioni di euro di fatturato. La parte dominante è stata rappresentata ancora dal mais che, per la prima volta, ha superato i 10 milioni di euro di fatturato, con un + 9,8% rispetto al 2020. In costante progresso anche il settore torba e giardinaggio (compreso il segmento vivaistico) che ha confermato il trend positivo degli ultimi anni, così come il settore cereali a paglia e foraggere (+10%). Il 2021 è stato un anno straordinariamente positivo per il Servizio Macchine. Le agevolazioni fiscali inserite nella legge di Bilancio di dicembre 2020 hanno

portato le imprese agricole ad importanti investimenti in ambito Agricoltura 4.0. Le vendite di trattori agricoli equipaggiati con guida satellitare e telemetria hanno portato a un incremento delle immatricolazioni sul mercato Italia del +35,9% nonostante i ritardi nelle consegne da parte delle case produttrici. Anche per il settore assicurativo il trend si conferma in crescita grazie soprattutto alle polizze grandine relative ai contratti di filiera. Continua poi con successo la vendita di lettiera per gatti che fa segnare un +30% rispetto al 2020 grazie alla stipula di nuovi contratti, in particolare con la grande distribuzione.

BANDO VOUCHER DIGITALE AVANZATO

BANDO VOUCHER DIGITALE BASE CHI PUÒ PARTECIPARE Potranno presentare domanda: • Le MPMI con riferimento all’Allegato I del Regolamento UE 651/2014, del 17 giugno 2014 DOTAZIONE FINANZIARIA Le risorse complessivamente stanziate a disposizione dei soggetti beneficiari ammontano a:

€ 2.757.000

di cui:

CONTRIBUTI Contributo a fondo perduto a parziale copertura delle spese sostenute (al netto di IVA). Sono ammissibili progetti di adozione/introduzione in azienda di tecnologie digitali 4.0 focalizzati alla diffusione della digitalizzazione su larga scala tramite progetti con un livello di complessità contenuto e con importi di spesa medio-bassi Investimento minimo*

Importo massimo**

Intensità del contributo

Importo contributo massimo

€ 3.000

50%

delle spese ammissibili

€ 2.657.000 a carico delle Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura € 100.000 della Lombardia a carico della Direzione Generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia

Nei primi mesi del 2022 trend ancora in crescita «Il risultato del 2021, in continuità con gli anni precedenti commenta il presidente del Consorzio Agrario Paolo Voltini assume ancor più valore per diversi motivi. Il primo perché il trend di crescita non si è solo mantenuto ma ha avuto un forte rialzo dovuto in parte al rincaro delle materie prime ma soprattutto all’aumento dei volumi. Il secondo perché i dati evidenziano anche un rafforzamento dell’equilibrio aziendale derivante da una gestione capace di raggiungere sempre gli obiettivi prefissati, anche di fronte ad eccezionali difficoltà come quelle

legate alla pandemia e ai mercati internazionali. È stato tagliato un traguardo storico e lo si è fatto grazie a una strategia di rinnovamento ben definita, al lavoro quotidiano del nostro personale, ad investimenti coraggiosi che hanno aumentato la capacità produttiva aziendale, come quelli completati nel 2021 con il Pif e gli interventi in ambito digitale. La crescita – prosegue Voltini- è anche merito dello sviluppo continuo dei 23 contratti di filiera che ormai coprono praticamente tutte le colture, con condizioni sempre più favorevoli e premianti che contemplano anche la polizza assicurativa. Il terzo motivo per cui guardiamo a questo risultato con particolare soddisfazione – spiega il presidente - è che è stato colto nel nostro 125° anniversario. A causa del Covid, non ci è stato possibile festeggiare come avremmo voluto, ma con questi numeri abbiamo onorato la ricorrenza in modo concreto». Dopo gli eccellenti risultati del 2021, anche nel 2022 il Consorzio Agrario di Cremona si conferma in crescita: «Nonostante le tensioni internazionali i primi quattro mesi di quest’anno – conclude Paolo Voltini – registrano già un aumento del fatturato del 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Non posso che ringraziare sentitamente, a nome mio e del Consiglio di Amministrazione, tutti i dipendenti, i collaboratori e gli agenti per il loro grande impegno. Allo stesso modo il mio doveroso ringraziamento va a tutti i soci che dimostrano con l’utilizzo di tutti i servizi di credere nel progetto del Consorzio rimanendo protagonisti nell’agricoltura cremonese».

€ 16.000

€ 8.000

*sommatoria delle spese ammissibili obbligatoriamente da sostenere a pena di decadenza del contributo **importo di spesa al di sopra del quale il contributo riconoscibile resta invariato, è comunque possibile effettuare una spesa maggiore.

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

CHI PUÒ PARTECIPARE Potranno presentare domanda: • Le MPMI con riferimento all’Allegato I del Regolamento UE 651/2014, del 17 giugno 2014 DOTAZIONE FINANZIARIA Le risorse complessivamente stanziate a disposizione dei soggetti beneficiari ammontano a:

€ 1.118.000 a carico delle Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura della Lombardia

CONTRIBUTI Contributo a fondo perduto a parziale copertura delle spese sostenute (al netto di IVA). Sono ammissibili progetti di adozione/introduzione in azienda di tecnologie digitali 4.0 caratterizzati da un livello progettuale elevato e da importi di spesa medio-alti Investimento minimo*

€ 15.000

Importo massimo agevolabile**

€ 50.000

Importo contributo massimo

€ 25.000

Intensità del contributo

50%

delle spese ammissibili

*sommatoria delle spese ammissibili obbligatoriamente da sostenere a pena di decadenza del contributo **importo di spesa al di sopra del quale il contributo riconoscibile resta invariato, è comunque possibile effettuare una spesa maggiore.

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Il bando è disponibile sul sito www.unioncamerelombardia.it

Il bando è disponibile sul sito www.unioncamerelombardia.it

PRESENTAZIONE DOMANDE: in modalità telematica, tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it

PRESENTAZIONE DOMANDE: in modalità telematica, tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it

dalle ore 10.00 dell’11 Maggio 2022 alle ore 12.00 del 24 Giugno 2022

dalle ore 11.00 del 17 Maggio 2022 alle ore 17.00 del 4 Luglio 2022


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Sabato 7 Maggio 2022

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ENERGIA

UNIONE EUROPEA

CONTE: «COSTRETTI A NON VOTARE DL PER DARE SEGNALE FORTE»

BORRELL: «LAVORIAMO PER STOP IMPORTAZIONI PETROLIO RUSSO»

«Noi ci siamo impuntati e siamo stati fermi e decisi come è accaduto ultimamente», in questo decreto «ci siamo trovati in una condizione paradossale di aver suggerito noi tante misure e di non aver potuto votare per dare un segnale forte: qui indietro non si torna». Così il presidente del M55, Giuseppe Conte, intervenendo al convegno “Not for profit, l’Europa verso un nuovo paradigma economico”, organizzato dal senatore del M5S Steni Di Piazza. «La transizione energetica – aggiunge – non può essere uno slogan, per questo siamo stati intransigenti e fermi perchè se facciamo passare norme che guardano al passato prendiamo in giro noi stessi e i cittadini».

«Stiamo lavorando per arrivare a un accordo tra tutti i Paesi europei per fermare l’importazione di petrolio dalla Russia. Si farà. E se non si fa presto, cioé entro questo fine settimana, dovrò far riunire il Consiglio dei ministri degli Esteri per avere un accordo politico». Lo ha detto Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari

P OL I T I CA

CENTRODESTRA, SALVINI: «CON GIORGIA MELONI GOVERNEREMO INSIEME» «La settimana scorsa sarei andato volentieri a salutare Giorgia a Milano, ma qualcuno, non lei con la quale ho sempre avuto buoni rapporti, mi ha detto “meglio che stai a casa o fai come gli imbucati ai matrimoni”. Quindi sono andato a parco Sempione. Con Giorgia governiamo regioni e comuni e alle prossime elezioni andremo insieme per il 90% dei comuni. Se non si mettono in mezzo chiacchieroni il problema non si pone, anche perchè governeremo insieme». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, ospite di Radio Capital. Sulla situazione in Ucraina ha poi detto: «Mai chiesto il visto per andare in Russia, ma ho sempre ribadito che se potessi essere utile, nel mio piccolo, al cessate il fuoco, alla pace, farei di tutto e andrei ovunque. Spero che anche lo stesso Biden si riavvicini alla Russia, la priorità è un cessate il fuoco. Non penso che dopo due mesi e mezzo di conflitto la risposta alla guerra siano altre armi e altri morti. Penso che Russia e Ucraina abbiamo voglia di sedersi intorno a un tavolo. Spero che non ci sia qualcuno che abbia un interesse interno affinchè la guerra continui».

esteri e la politica di sicurezza, intervenendo a un’iniziativa legata al Festival dell’Europa.

«Il Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Ue, sta lavorando. Stiamo cercando una soluzione che possa essere accettate da tutti, perchè non tutti sono nella stessa situazione. Dobbiamo comprendere la situazione dell’Ungheria, della Repubblica Ceca di altri, ma dobbiamo arrivare a una soluzione veloce«, ha aggiunto.

UNIONE EUROPEA • Il ministro per la Pubblica Amministrazione è intervenuto alla 13ª edizione del Premio Carli

Brunetta: «Non c’è sovranità possibile se non europea» «Guido Carli ci ha insegnato dove stare: da una parte sola, quella della nuova Europa. Un’Europa capace di resistere agli “istinti animali” (per riprendere l’espressione che usò per definire le forze della società italiana che remavano contro l’efficienza) per far prevalere la responsabilità collettiva. Un’Europa pronta a modificare i suoi Trattati per rafforzarsi, come ha chiesto Draghi il 3 maggio a Strasburgo evocando un “federalismo pragmatico”, e come prevede la risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 4 maggio con l’avvio di una nuova Costituzione europea». Lo ha detto Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, intervenendo alla XIII edizione del Premio Guido Carli in corso all’Auditorium Parco della Musica a Roma. «Nessuno Stato si salva da solo, non c’è sovranità possibile se non europea. “Nel dubbio, per l’Europa”, ci ammoniva Helmut Kohl», ha continuato il ministro. «Oggi Carli starebbe al fianco di Mario Draghi, il miglior interprete di questo spirito del tempo, Zeitgeist, il suo miglior erede. Per un’Europa più

forte, più ricca, più giusta e – in ultima analisi – più sovrana. Per quell’Europa che è nelle strade di Bucha e nei tunnel di Mariupol, come ha detto ancora questa mattina la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola. Ha ragione: non c’è alternativa all’Europa, baluardo della democrazia liberale, della pace e della libertà. E’ questo che Guido Carli

aveva capito prima degli altri». «Ora tocca a noi- ha concluso il ministro -. Il futuro dell’ordine democratico globale è sulle nostre spalle. Dobbiamo difendere la politica della speranza. Whatever it takes. “L’Europa sarà forgiata nelle crisi e sarà la somma delle risposte a quelle crisi”, diceva Jean Monnet. Oggi è il tempo delle risposte».


7GIORNI

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L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «Senti un po’, ho visto che sei andato all’incontro con quel capo dei Carabinieri sui vandalismi che fanno i ragazzi» Sì, è vero, ho pubblicato l’articolo sul Piccolo che sarà distribuito tra qualche ora. Abbiamo appena chiuso il giornale «Non è ora di finirla con l’attaccare i ragazzi, con tutto quello che abbiamo subito?» Cosa intendi? «Due anni in casa, quasi sempre senza poter fare le cose più normali. Ti sembra giusto?» No che non è giusto, ma è stato necessario «Bene, e lo abbiamo fatto. Ora che possiamo tornare ad uscire, voi grandi ci prendete di mira per qualche delinquente» Su questo hai ragione «Tu ricordi la tua prima gita scolastica?» Sì, certo «Bene, io non l’ho fatta. Ti ricordi la prima partita che sei andato a vedere allo stadio?» Sì «Bene, io aspetto ancora di andarci. E…»

Ho capito, ho capito, avete dovuto fare dei sacrifici. Ma i vandalismi, le risse, gli atti di bullismo e tanti altri fatti di cronaca che riguardano bambini della tua età sono veri «Certo, ma riguardano pochi di noi. Anche nella mia classe c’è un bullo, ma non siamo stupidi, e non lo prendiamo certo come esempio. Voi piuttosto» Noi chi? «Voi grandi, prendete in giro i ragazzi che sono su Tik Tok e voi non fate altro che insultarvi e odiarvi l’un l’altro su Facebook» Beh, anche voi usate Facebook «Ma figurati, Facebook è roba per voi cinquantenni, infatti la gente che si insulta la trovi tutta lì. Ma che gusto c’è a farlo?» Hai ragione Pericle, è un comportamento assurdo «Uno non fa a tempo a pubblicare qualcosa che piovono le faccine che ridono, i commenti del tipo “cosa me ne frega” se non parolacce vere. Guarda che noi queste cose non le facciamo, e neanche i ragazzi più grandi di me» Beh, ci sono bambini che insultano i grandi per strada…

LO SCATTO DELLA SETTIMANA È un timore molto femminile, qu ello di trovarsi in un party con lo stesso vestito di qualcun’altra. È accaduto alla regina Letizia di Spagna, nel corso di una premiazione a Merida. La premiata, una docente universitaria, aveva lo stesso abito, del costo di 50 euro.

«Ma sono i delinquenti, anche tra i grandi avete i vostri delinquenti, ma tutta la gente che gira nervosa, insoddisfatta, arrabbiata, presuntuosa, ignorante, malfidente…» Hai finito? «No. Ma ti rendi conto che per qualsiasi scienziato che dica una cosa qualsiasi c’è la metà della gente che non gli crede? Noi, quando la maestra ci spiega qualcosa, non le ridiamo in faccia, la ascoltiamo e crediamo che quello che dice sia vero. Voi grandi mi sembrate molto più stupidi» Parlare con te a volte è meglio che andare dallo psicologo. E costa molto meno «Allora dammi una mancia. Ma c’è bisogno che un bambino vi dica quel che siete? Io sono sicuro che quando saremo grandi io e i miei amici non saremo come voi. Più invecchiate più vi rincitrullite. Hai visto la lite in tv tra Sgarbi e Mughini?» Voi non avrete guerre, vi amerete tutti e vivrete nella serenità. Intanto vai a nanna, buonanotte Pericle «Buonanotte» Vanni Raineri

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA SERGEI LAVROV Il ministro degli Esteri russo è intervenuto a sorpresa su Rete 4 domenica sera nel programma “Zona Bianca”. Tra le frasi propagandistiche pronunciate in assenza di contraddittorio, Lavrov ha tra l’altro sostenuto che il fatto che Zelensky guidi un’Ucraina neonazista non è in contraddizione con le sue origini ebree, tanto che lo stesso Hitler aveva origine ebraiche, rispolverando una fake news che circola da anni. Immediata la reazione di Israele e pronte le scuse presentate da Vladimir Putin.


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Sabato 7 Maggio 2022 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com

IN BR EVE

PRO LOCO, MIRKO DEVICENZI È IL NUOVO PRESIDENTE

casalmaggIore AMBIENTE • Iniziativa di solidarietà dei coniugi Bonucci: 575 km a piedi per finanziare l’ospedale che salvò il loro figlio

Ecco i primi vip sul Cammino del Po VANNI RAINERI

Il giovane imprenditore Mirko Devicenzi è il nuovo presidente della Pro Loco di Casalmaggiore. Trova così una soluzione la difficile situazione dell’ente che qualche giorno fa aveva lamentato, per bocca dei suoi vertici, il disinteresse della comunità, dopo che gli incontri per tracciare il futuro si erano tenuti con un numero molto basso di soci presenti. Il nuovo gruppo dirigente è composto anche dalla vice presidente Martina Abelli e dal segretario Luca Visioli. L’intenzione di Devicenzi è quella di ascoltare i cittadini e poi valutare di estendere l’impegno della Pro Loco oltre le tradizionali iniziative che si svolgono durante l’anno, occupandosi anche di salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale.

CONCERTO A CASTELDIDONE APPLAUSI A FINARDI E GATO

Mentre Andrea Devicenzi e i fondatori del gruppo stanno realizzando il “Cammino del Po” da Torino a Venezia, c’è già qualche vip che quel cammino inizia a farlo. Il percorso inverso (da Venezia a Torino) ha iniziato a percorrerlo domenica scorsa Martina Maccari, moglie del difensore della Juventus e della Nazionale di calcio Leonardo Bonucci, il quale ha detto che si aggregherà al gruppo che accompagna la moglie una volta terminato il campionato. È un atto di solidarietà che porta Martina e i suoi amici a percorrere il tragitto a piedi lungo 575 chilometri. Sei anni fa al piccolo Matteo, 2 anni, secondogenito dei coniugi Bonucci, fu diagnosticata una malattia molto grave. La coppia non ha dimenticato la solidarietà degli italiani e la preparazione dei medici del reparto di Neurochirurgia del Regina Margherita di Torino. L’iniziativa si propone infatti di raccogliere fondi per aiutare l’ospedale che riuscì a salvare il piccolo Matteo dopo un percorso di cure lungo e diffi-

A sinistra Martina e Leonardo Bonucci, a destra un percorso nella golena del fiume Po cile. Il progetto si chiama “Nèttare”, e il denaro raccolto servirà all’acquisto di un esoscopio, uno strumento per delicati interventi al cervello. Martina Bonucci ha spiegato ai media il suo progetto zaino in spalla, dopo essere partita

domenica 1° maggio dal Lido di Volano, delta del fiume Po. Complessivamente dovrà sostenere 26 tappe, terminando il cammino il prossimo 26 maggio. Nel territorio casalasco e cremonese dovrebbe dunque arrivare verso il pros-

simo fine settimana. La giovane donna, 37 anni, ha raccontato che il viaggio della comitiva prevede di dormire in ostelli, di parlare con la gente che si incontra nel tragitto e di proporre spettacoli per adulti e bambini.

P OL I S P ORT I V A

GLI AMICI DEL PO SEMPRE PIÙ LEGATI AL FIUME: TORNANO LE ESCURSIONI SULLA “ANGUILLA”

Si è concluso con una vera e propria standing ovation il concerto per mandolino, arciliuto e chitarra che ha visto esibirsi per la prima volta insieme due musicisti di fama internazionale: Camilla Finardi (mandolino lombardo e napoletano) e Quito Gato (arciliuto e chitarra) con un programma eccezionale che ha sapientemente unito tradizione e rivisitazione, melodie di terre vicine e sonorità di terre lontane. La Chiesa Parrocchiale di Casteldidone, con la sua ottima acustica, è stata teatro della performance “L’Accordo”, titolo che i musicisti hanno scelto per siglare il loro debutto, volendo mettere l’accento sulla sinergia che i loro strumenti hanno saputo creare ed esprimere attraverso il repertorio scelto. L’iniziativa, promossa da La Bussola odv, ha riscontrato grande partecipazione e apprezzamento da parte del pubblico.

In canoa e in motonave alla rinnovata scoperta del Grande Fiume: è ciò che in questi anni la polisportiva Amici del Po sta promuovendo con crescente successo. Alla vigilia della nuova stagione estiva il presidente biancoazzurro Paolo Antonini ci conferma che i canoisti del sodalizio locale sono sempre all’opera per vivere il fiume e trasmettere la passione di fare sport a contatto con la natura. E’ quanto accaduto lo scorso 16 aprile con la discesa sul Po da Casalmaggiore a Guastalla in concomitanza con la “Georgica” della località reggiana. Per sabato prossimo, 14 maggio, è prevista una nuova discesa sul fiume fino a Boretto per la manifestazione viadanese “Save the Bobby”. Chi volesse avvicinarsi al mondo della canoa può partecipare ai corsi (aperti anche ai non soci) che si tengono il sabato mattina nella piscina sociale. In vista dell’estate ci viene anticipata l’intenzione di replicare le escursioni pomeridiane sulla motonave “Anguilla” in collaborazione con la Canottieri Eridanea. E’ probabile che venga allestita un’uscita settimanale, il venerdì verso sera, a patto di avere un adeguato numero di partecipanti. Il costo attuale del carburante richiede di sfruttare al meglio i 24 posti disponibili.

E’ praticamente certo che in giugno e luglio il sabato mattina l’“Anguilla” farà la spola fra il porto di Mezzani e il capoluogo casalasco per consentire agli abitanti della Bassa parmense di venire a visitare il mercato di Casalmaggiore. L’anno scorso l’iniziativa ha avuto molto successo e col Comune di Sorbolo-Mezzani c’è già l’accordo per ripeterla. In ambito culturale segnaliamo il concerto “Art Rock Box” in programma sabato 28 maggio alle 21.30 (aperto a tutti). Sarà un “tributo a Steve Howe e altri” e si esibirà il casalasco Angelo Angiolini (chitarra acustica e chitarra classica) insieme a Tina Treffi Seiffert (chitarra e voce) e Leonardo Visioli (chitarra e voce). Intanto giove-

dì pomeriggio il piadenese Mauro Ferrari ha presentato presso la sede degli Amici del Po il suo ultimo libro “Il mio nome è un acronimo”. E’ già definito il programma del centro estivo per bambini e ragazzi a cura della cooperativa “Il Cerchio”: si partirà all’indomani della chiusura dell’anno scolastico per proseguire ininterrottamente fino alla partenza di quello successivo. Sempre intenso il calendario degli eventi sportivi: dalle partite fra i veterani del rugby di Casalmaggiore, Viadana e Colorno alle sfide tennistiche di “Coppa Italia” e ai tornei di bocce. E proprio dei campi da bocce si è parlato in occasione della recente assemblea dei soci. Già l’anno scorso era emersa l’intenzione di coprire i due campi attuali per consentirne la fruizione anche nei mesi freddi. Tuttavia sta prendendo corpo l’ipotesi di realizzare una struttura coperta nella zona del centro commerciale. Dovrebbe trattarsi sempre di due campi, al sicuro dalle piene del Po. Il progetto, che sarà vagliato dai soci, offrirebbe una valida opportunità allo sport locale agganciandosi a una tradizione che si ricollega agli storici campi del Canon d’Oro e del Cavallino. Guido Moreschi


Casalasco

Sabato 7 Maggio 2022

TORRICELLA DEL PIZZO • Amarcord lo intitola a Ferdinando Provesi, primo maestro di Verdi con radici in paese

Concorso internazionale di canto lirico VANNI RAINERI

Ferdinando Provesi fu il primo maestro di musica di Giuseppe Verdi. Che avesse operato tra il Parmense e il Cremonese era noto, ma una testimonianza documentale della sua presenza a Torricella del Pizzo è emersa solo da recenti ricerche effettuate dallo storico locale Gabriele Marchetti. Provesi fu cittadino e organista di Torricella del Pizzo, come testimoniato dalla lettera a lui inviata dall’organaro di Mantova Luigi Montesanti il 22 febbraio 1807. L’importante scoperta è stata lo spunto per l’intitolazione a Provesi di un concorso internazionale per cantanti lirici: la prima edizione si terrà presso l’Auditorium del Museo Amarcord il 30 settembre e 1° ottobre 2022. L’evento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Consiliare del Municipio, alla presenza del sindaco di

A sinistra un ritratto di Ferdinando Provesi, a destra Emanuel Sacchini ed Ernestino Marchetti Torricella Emanuel Sacchini e del presidente del Museo Amarcord Ernestino Marchetti. La giuria è composta da una serie di Maestri: presidente è Giuseppe Monari, quindi Manuela Lucchi, Fabio Merlini, Davide La Bollita, Phi-

lippe Argenty, Eddy Lovaglio e Giorgio Oreglio. Merlini in particolare, direttore dei “Solisti Laudensi”, è ormai un frequentatore del paese casalasco nonché amante del museo Amarcord. Ha una vasta esperienza nell’organizzazione di

concorsi internazionali. Marchetti ha illustrato la figura di Ferdinando Provesi, spesso in fuga per motivi personali, mentre Sacchini ha sottolineato l’impegno dell’Amministrazione nell’organizazione di eventi culturali sia pur in una piccola realtà.

T O RR ICEL L A D EL PIZZO

DOPO IL PRIMO MAGGIO, DOMANI C’È IL LANDINI DAY Dopo oltre due anni di attesa Torricella riassapora gli eventi all’aria aperta, e a distanza di una settimana dalla festa del Primo Maggio ospita la 6ª edizione del Landini Day. Il meteo clemente ha consentito a tanta gente di riversarsi in piazza Boldori domenica scorsa per degustare le specialità sotto la tensostruttura, e poi per assistere alle varie iniziative predisposte dal Comita-

to Fiera in collaborazione col Comune. Anche l’evento di domani, che si tiene all’Agriturismo Torretta, si avvale del patrocinio del Comune di Torricella. Il ritrovo è fissato per le ore 10,30 di domani, 8 maggio, presso la Torretta: iscrizione dei trattori 5 euro. Alle 12,30 pranzo conviviale (solo per chi ha prenotato). Infine dalle ore 16 la sfilata del trattori storici all’interno del paese.

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IN B R E V E

PILERI, PAPÀ DELLA VEN-TO MARTEDÌ SERA A GUSSOLA Martedì 10 maggio alle ore 21 in piazza Comaschi a Gussola, il professor Paolo Pileri, docente ordinario di progettazione e pianificazione urbanistica al Politecnico di Milano (e padre del progetto della ciclovia Ven-To), collaboratore della rivista Altraeconomia ed autore di numerosi articoli e libri sulla difesa del suolo, presenterà il suo ultimo libro “L’intelligenza del suolo-piccolo atlante per salvare dal cemento l’ecosistema più fragile”. L’iniziativa è promossa dalla sezione della provincia cremonese del Forum Nazionale “Salviamo il paesaggiio” e sostenuta dalle associazioni del territorio che da tempo si battono per la salvaguardia dell’ambiente. La serata si profila molto stimolante sia per la cittadinanza che per gli amministratori delle nostre comunità, che dovrebbero tener conto del costo effettivo dei servizi ecosistemici che si perdono a causa del consumo di suolo (vedi rapporto Ispra a cui ha contribuito lo stesso professor Pileri). Coloro che si sono prenotati entro la giornata di ieri parteciperanno alla cena col professor Pileri presso la Casa del Popolo (chi volesse tentare può farlo chiamando il 338/1620172). Chi vorrà acquistare il libro, potrà farlo presso il banchetto allestito dalla Libreria Il Seme di Liliana Cavalli presente in sala.

A GUSSOLA LA STORIA DEL PCI CREMONESE Venerdì 13 maggio alle ore 21 presso il Centro Ricreativo “G. Anselmi” di via Mazzini a Gussola gli autori Giuseppe Azzoni e Giorgio Barbieri presenteranno il libro “Ideali, passione politica, partecipazione. La Federazione Cremonese del P.c.i. 1921-1991”. Nell’occasione, voluta dal Circolo Anpi di Gussola, verrà ricordato a 70 anni dalla scomparsa la figura del deputato gussolese Giacomo Bergamonti.


SPECIALE

14 di ANSELMO GUSPERTI Nello scorso numero abbiamo lasciato in sospeso i Modi di acquisto a titolo originario, che riassumiamo qui: a) Occupazione (artt. 923-926); b) Invenzione (artt. 927-933); c) Accessione (artt. 934-938 e 941-947); d) Unione e commistione (art. 939); e) Specificazione (art. 940); f) Usucapione ( artt. 1158-1167); g) Acquisto di beni mobili mediante il possesso in buona fede fondato su titolo idoneo (artt. 1153-1157). Avendo già affrontato l'Occupazione, l'Invenzione e l'Accessione lo scorso 5 marzo, riprendiamo in questo articolo dal punto D ovverol'Unione e la Commistione d) L’Unione e la commistione (art. 939C.C.). L’unione e la commissione (nell’accezione di miscuglio, mescolanza) di mobile a mobile. Quando più cose appartenenti a persone diverse (anche giuridiche) sono state unite (ad es. per saldatura) o mescolate (ad es. due sostanze liquide) in modo da formare un unico tutto, e non sono separabili senza notevole deterioramento o distruzione, il proprietario della cosa principale oppure di quella che, sebbene serva da ornamento o sia secondaria all’altra è di valore molto superiore, acquista la proprietà del tutto con l’obbligo di indennizzare l’altra proprietà. Nel caso che nessuna delle cose unite o mescolate risulti preponderante rispetto all’altra, la proprietà del tutto diventa comune in proporzione del valore delle cose originali spettanti ad ognuno. e) Specificazione (art. 940 C.C.). Dicesi specificazione l’acquisizione della proprietà a titolo originario quando qualcuno adopera una materia che non gli appartiene per formare una nuova cosa (ad es. un

IL DIRITTO DI PROPRIETÀ • parte 8ª

I modi di acquisto a titolo ori blocco di marmo per scolpire una statua); egli ne acquisisce la proprietà, pagando al proprietario della materia il giusto valore. Si tratta di un caso simile all’accessione solo che qui, invece di una cosa si aggiunge il lavoro. Qualora però il valore della materia superi notevolmente quello della mano d’opera la cosa spetta al proprietario della materia il quale dovrà pagare il giusto prezzo della mano d’opera (es. in caso di pietre preziose, diamanti, oro, ecc.). f) Usucapione (artt.1158-1167). Colui che tiene in suo possesso una cosa di cui non è proprietario, col decorso del tempo e con le condizioni stabilite dalla Legge ne acquista la proprietà per usucapione; g) acquisto della proprietà di beni mobili ed immobili mediante il possesso del bene in buona fede fondato sul diritto. (artt. 1153 -1157). Colui che, in buona fede e in forza di un titolo idoneo, acquista il possesso del bene mobile da chi non ne ha la proprietà ne diventa comunque proprietario all’istante. Su questi due modi di acquisire la proprietà a titolo originario, vista la vastità e la ricchezza dei casi e della normativa che li regola ci soffermeremo più avanti trattando i DIRITTI SULLA COSA ALTRUI In generale i diritti di godimento sulla cosa altrui, al contrario dei diritti sulla cosa propria , che rappresenta il massimo dei diritti re-

ali, comprendono diritti di godimento e diritti di garanzia. I diritti di godimento si pongono come diritti che limitano la proprietà e ne sono, a loro volta, limitati . ;di conseguenza non sono pieni e non sono esclusivi. I diritti di godimento sulla cosa altrui sono : a) la superficie; b)l’enfiteusi; c)i diritti di godimento personali (come l’usufrutto, l’uso e l’abitazione); d) le servitù prediali.

DIRITTO DI SUPERFICIE Il diritto di superficie costituisce una deroga al principio, menzionata a proposito dell’accessione, per il quale, tutto ciò che sta sopra o sotto il suolo appartiene ala proprietà del suolo. Infatti la definizione del diritto di superficie recita : La superficie , in senso tecnico , è il diritto di fare e mantenere, in perpetuo o a tempo determinato, una costruzione sopra o sotto il suolo altrui, acquistando la proprietà della costruzione se-

paratamente dalla proprietà del suolo (Artt.952 e 955 C.C.) . Gli esempi più comuni sono : gli stabilimenti balneari sulle proprietà demaniali; i chioschi ( edicole) per la vendita di giornali ,normalmente su terreni pubblici; moltissime case o condomini costruiti con le agevolazioni concesse a cooperative o altri soggetti su aree identificate dai comuni tramite la legge 865/71 istituita per favorire l’insediamento di edilizia agevolata tramite i PEEP ( Piani di


edilizia

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iginario

Edilizia Economica e Popolare); … ecc.ecc. Il Codice prevede due tipi di superficie : a) la proprietà del suolo attribuisce a una persona il diritto di costruire (concessione ad edificandum) ; b) la proprietà del suolo aliena la proprietà di una costruzione già esistente sul suolo medesimo, senza alienare la proprietà di quest’ultimo e mantenendola nella propria disponibilità.

Da notare che il diritto di superficie si propone come diritto su cosa altrui, rispetto al suolo: in quanto tale esiste prima della esistenza della costruzione (con i relativi diritti); rispetto alla costruzione (se e quando dovesse esistere) esso si atteggia a diritto di proprietà, attribuendo al suo titolare facoltà che non differiscono da qualsiasi altro proprietario: ecco perché si parla di proprietario superficiario. Il diritto di superficie si può costituire per contratto (mediante atto scritto) o per testamento. Colui che costituisce il diritto di superficie prende il nome di concedente, colui che ne è titolare si dice suLa costruzione che perficiario. sorgerà sul suolo potrà essere a titolo oneroso (mediante la corresponsione di un canone detto solario) o a titolo gratuito. Può pure essere perpetua o temporanea. In questa seconda ipotesi, quando la superficie si estingue, il proprietario del suolo diventa proprietario della costruzione (art. 953 C.C.) per il principio dell’accessione. Di contro, il perimento della costruzione non estingue il diritto del superficiario che potrà ricostruire.

L’art. 956 non consente che la proprietà della piantagione venga separata da quella del suolo in quanto ciò darebbe origine molto facilmente a dei contrasti e risulterebbe nocivo all’agricoltura. Il diritto di superficie ha trovato applicazione nella legislazione di insediamenti produttivi (P.I.P) e di edilizia economica (P.E.E.P) . Infatti la legge 865/71 prevede che i Comuni possano acquistare mediante esproprio terreni da privati da destinare a edilizia popolare o per insediamenti produttivi e successivamente cedano, con concessioni fino a 99 anni) il diritto di superficie a chi intenda insediarvi attività industriali o artigianali o commerciali o costruire abitazioni economiche le cui caratteristiche devono rispettare opportuni parametri caratteristici. I destinatari delle case e degli insediamenti produttivi si chiameranno assegnatari (non proprietari) e potranno, dopo un certo numero di anni (di solito 25) procedere al riscatto del diritto di superficie mediante atto notarile. Così facendo si ricostituirà la piena proprietà sull’immobile e sul terreno sottostante.

DIRITTO DI ENFITEUSI L’enfiteusi (dal greco emfiteuo, che significa “coltivare la terra”) è un istituto giuridico che ha avuto grande diffusione nel medioevo, e si propone, nella sua origine e nl suo concetto storico, di favorire le terre incolte, attribuendo al coltivatore facoltà molto più estese di quelle spettanti ad un affittuario, fino ad arrivare alla facoltà di diventare lui stesso proprietario dei terreni valorizzati dal suo lavoro. L’enfiteusi si può così definire : diritto di godere, in perpetuo o a tempo determinato non inferiore a venti anni (Art. 971 - periodo abrogato con at.10 della legge. N.1138 del 18/12/1970), di un fondo altrui, con l’obbligo di migliorarlo e di pagare al proprietario un canone periodico in danaro o in natura, e con la facoltà di diventare proprietario del fondo, mediante il pagamento di una somma corrispondente a quindici volte il valore del canone ,detta diritto di affrancazione( art.1 lg 22/07/1966 n.607) Invece secondo il diritto di Devoluzione il fondo torna tutto al concedente se l’enfiteuta non svolge bene i lavori previsti nel contratto o non ottempera al pagamento di almeno due

canoni annuali; la domanda di devoluzione non preclude comunque il diritto dell’enfiteuta ad affrancare il fondo (art.10 comma 2 lg.n.1138 del 18/12/1970 n.1138). Il diritto di enfiteusi si costituisce per contratto (atto notarile) o per testamento; si può costituire pure per usucapione a favore di chi, di fatto, ha esercitato i poteri di enfiteuta alle condizioni stabilite dalla legge.Come abbiamo già visto chi costituisce il diritto si chiama concedente, colui che ne diventa titolare si chiama enfiteuta. La durata può essere perpetua o a tempo; in questo caso la durata deve permettere di ammortizzare in un periodo abbastanza lungo le spese da sostenere per migliorare il fondo. Se il canone annuo, invece che in denaro, viene versato in derrate la somma corrispondente ai fini della capitalizzazione si determina con la media del valore di queste negli ultimi dieci anni. L’enfiteuta gode del fondo ed ha gli stessi diritti del proprietario sui frutti, sul tesoro e sull’utilizzo del sottosuolo (art. 960C.C.); inoltre del suo diritto sia per atto tra vivi che per atto di ultima volontà (art. 965 C.C.). (continua...)


SPECIALE

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Battibecchi e novità: la settimana del Le parole del premier Mario Draghi al Parlamento di Strasburgo, le liti tra forze politiche Nel decreto Aiuti, approvato lunedì scorso in Consiglio dei ministri, si notava un assente: alla voce Superbonus, la casella che doveva essere riempita dallo sblocco della cessione del credito, tanto atteso da imprese, banche e famiglie, è rimasta vuota. Il nervosismo in questi giorni è emerso chiaramente, soprattutto dopo le dichiarazioni del premier Mario Draghi alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, il 3 maggio, quando senza particolari fronzoli ha attaccato la misura («Non siamo d’accordo sulla validità del Superbonus 110%»), attirando in particolare le reazioni del Movimento 5 Stelle e dell’Ance, l’associazione dei costruttori. «Cittadini e imprese sono preoccupati per questo clima di incertezza che regna intorno al Superbonus 110 e che rischia di bloccare migliaia di lavori già partiti o in procinto di partire, creare enormi contenziosi e di far fallire centinaia di operatori», ha detto il presidente Ance Gabriele Buia. «Non è possibile rimettere continuamente in discussione norme già in vigore: ci dicano una volta per tutte cosa si intende fare di questa misura». Ma ora qualcosa si è mosso: nell’ultima bozza del decreto Aiuti al vaglio del Consiglio dei ministri del 5 maggio, proprio per sciogliere il nodo della cessione di credito per il superbo-

nus edilizio, con molte banche che rifiutano le pratiche, gli istituti di credito potranno «cedere a non retail», ovvero anche a soggetti non qualificati. CESSIONE DEL CREDITO Così nel dl Aiuti — tornato all’esame del Consiglio dei ministri — è passato l’allentamento per la cessione di credito per il superbonus edilizio, con l’obiettivo di superare lo scoglio con molte banche che rifiutano le pratiche. Nella nuova versione del decreto gli istituti di credito potranno cedere il credito a non retail, ovvero soggetti non qualificati ed è stata introdotta la possibilità di cedere sempre, e non più quindi in numero limitato, crediti ai clienti professionali privati che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la banca stessa, o con la banca capogruppo, senza facoltà di ulteriore cessione. NUMERI E POLEMICHE Poi c’è il capitolo dei numeri. Per il presidente dell’Ance Buia «i dati forniti finora dall’Agenzia delle Entrate dimostrano chiaramente che la gran parte delle irregolarità riscontrate in questi mesi riguarda altri bonus meno regolamentati e per i quali fino a poco tempo fa non erano richiesti neanche dei prezzari di riferimento a differenza del Superbonus 110 per il quale vigono fin da subito norme piuttosto stringenti».

Dunque i problemi, secondo l’Ance non vengono dal Superbonus, la cui spinta ha permesso al settore edilizio di chiudere il 2021 in grande ripresa. Di altro avviso è Anama Confesercenti, secondo cui la misura è nata con buone intenzioni ma poi «ha

avuto controindicazioni importanti» come l’aumento dei costi dei materiali che si abbatte sia sulle imprese che sui proprietari di casa. A fine aprile il totale degli investimenti ammessi alla detrazione del 110% ammontava a 27,4

miliardi di euro, con detrazioni a carico dello Stato previste a fine lavori per oltre 30 miliardi. Numeri che forse hanno preoccupato chi si occupa di conti pubblici. In questo quadro è arrivata, a fatica, la proroga del superbonus per i lavori effettuati


edilizia

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Superbonus 110% ed esecutivo, le nuove regole in vigore

sugli immobili indipendenti, come le villette autonome o quelle a schiera. Per usufruire dell’agevolazione basterà aver compiuto (che nel linguaggio del fisco significa aver pagato) il 30% dei lavori entro il 30 settembre e non più il 30 giugno.

IL TERMINE DEI LAVORI Tre mesi in più (che coincidono fra l’altro con quelli estivi, quando i lavori comunque hanno un rallentamento fisiologico) per limitare i problemi dei proprietari che incolpevolmente non sono riusciti a rispettare le sca-

denze, vista la carenza di materiali e imprese. Oltre alla proroga dei termini il provvedimento fa chiarezza anche sulle modalità di computo del 30%, che non dovrà riguardare, secondo un’interpretazione restrittiva delle norme, ogni singolo intervento,

ma il complesso delle opere. Rimane per ora fissato il termine ultimo per completare i lavori per questa particolare tipologia di immobili. Bisogna concludere (dunque bisogna pagare) entro il 31 dicembre prossimo. Si scommette già che nella prossima

legge di Bilancio, con le elezioni alle porte, si discuterà per prorogare anche questo termine. Del resto quest’ultima settimana ci ha insegnato che ogni modifica sull’impianto del superbonus diventa un braccio di ferro tra forze politiche e governo.


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SPECIALE

Nel Decreto Aiuti sono contenuti anche 1,5 miliardi di euro all’anno fino al 2026 per le nuove opere

Più risorse contro il caro materiali Nuova iniezione di risorse e meccanismi di adeguamento più spediti per fronteggiare l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione ed evitare il blocco dei cantieri. Sono alcune delle novità contenute nella bozza del decreto “Aiuti”, che lunedì sera ha ottenuto il via libera del Consiglio dei Ministri. AIUTI FINO AL 2026 Per evitare il blocco dei cantieri delle opere già avviate e stimolare la realizzazione di nuovi lavori, la bozza stanzia circa 11 miliardi di euro fino al 2026. Per le opere finanziate dal PNRR il Decreto “Aiuti” stanzia infatti 700 milioni di euro per il 2022 e 500 milioni per il 2023. Per le altre opere, la bozza del decreto prevede 770 milioni di euro per il 2022 e 550 milioni per il 2023. Anche la dotazione del Fondo per l’adeguamento dei prezzi viene incrementata di 500 milioni di euro per il 2022 e 550 milioni per il 2023. A queste risorse se ne aggiungono altre, destinate alle opere finanziate dal PNRR, dal PNC o per le quali è stato nominato un commissario straordinario, da appaltare dopo l’entrata in vigore del Decreto “Aiuti”. Per questi lavori è prevista l’istituzione di un nuovo Fondo con una dotazione di 1,5 miliardi di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026. ADEGUAMENTO DEI PREZZI La bozza del decreto cerca di ve-

per i progetti a base di gara approvati entro il 31 marzo 2023. Nell’attesa che tali prezzari siano approvati, le stazioni appaltanti determineranno il costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni incrementando del 20% le risultanze dei prezzari regionali. Nel caso in cui l’aumento di determinati prodotti sia inferiore al 20%, le stazioni appaltanti recupereranno gli importi riconosciuti in modo automatico. Le nuove regole si applicheranno agli appalti di lavori, compresi quelli affidati a contraente generale, aggiudicati sulla base di offerte presentate entro il 31 dicembre 2021.

locizzare il meccanismo per l’adeguamento dei prezzi. Avere dei prezzi rispondenti alla situazione del mercato consente di evitare che le gare vadano deserte o che le imprese si trovino

in difficoltà durante l’esecuzione dei lavori. Le Regioni, in deroga alle norme che prevedono l’aggiornamento annuale dei prezzari, entro il 31 luglio 2022, e limitatamente all’anno 2022,

provvederanno ad un aggiornamento straordinario dei prezzari in vigore. Questi prezzari cesseranno di avere validità il 31 dicembre 2022 e potranno essere utilizzati, in via transitoria,

COMPENSAZIONI AL 90% Fino ad oggi, le imprese colpite da un aumento dei prezzi superiore al 5% rispetto a quelli rilevati nell’anno di presentazione dell’offerta potevano ottenere una compensazione pari all’80% dell’eccedenza. La bozza del Decreto “Aiuti” eleva tale percentuale al 90% e stabilisce che il certificato di pagamento sia emesso entro 5 giorni dall’adozione dello stato di avanzamento. Per i lavori effettuati a partire dal 1° gennaio 2022, per i quali sia già stato emesso il certificato di pagamento, la bozza del Decreto “Aiuti” prevede un certificato di pagamento straordinario, da emettere entro 30 giorni.


edilizia

Sabato 7 Maggio 2022

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Non solo quarta cessione: ecco cosa cambia per i pannelli solari e per la ricostruzione degli edifici

Nel decreto novità sul fotovoltaico Il Decreto Energia prevede alcune novità che vanno nella chiara direzione di spingere l’economia edilizia puntando un occhio al portafogli e l’altro alla transizione energetica ed ecologica, temi da diversi mesi al centro dell’agenda del governo e protagonisti dell’attenzione dei Paesi europei. L’obiettivo finale è raggiungere le emissioni zero entro il 2050, o la neutralità carbonica, come indica la legge europea sul clima. La prima novità, come già spiegato nelle due pagine di speciale relative al Superbonus 110%, riguarda la cessione del credito di imposta corrispondente ai bonus edilizi in quattro passaggi. Possono essere oggetto di una quarta cessione quei crediti per i quali la prima cessione o lo sconto in fattura sono comunicati all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022, ma ci sono anche novità per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici.

SONDE GEOTERMICHE E RICOSTRUZIONE EDIFICI Il Superbonus servirà anche a incentivare l’installazione delle sonde geotermiche per gli interventi di sostituzione degli

impianti. Le sonde geotermiche sono dei tubi installati in profondità nel terreno che servono a sfruttare il calore naturale del sottosuolo, utilizzandolo come fonte energetica, sia d’estate

che d’inverno. Saranno agevolate al 110% ma non avranno un massimale dedicato. E non è tutto. Anche le demolizioni e ricostruzioni di edifici

nelle aree tutelate e vincolate per legge, infatti, rientreranno tra le opere di ristrutturazione edilizia, per effetto di quanto stabilito dal governo nell’ultimo decreto.

SCONTO

I

N

FAT T U R

A

GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI SUGLI EDIFICI Il governo ha liberalizzato l’installazione degli impianti fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra, e la realizzazione di tutte le opere funzionali alla connessione alla rete elettrica. Questi interventi ora saranno considerati come manutenzione ordinaria.


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Sabato 7 Maggio 2022

SANITÀ • A colloquio con il dottor Enrico Marsella, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Cremona

Infermieristica, sfide e opportunità per il futuro Il 12 maggio 1820 è nata Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne. L’International Council of Nurses (l’Icn è una Federazione di più di 130 Associazioni nazionali infermieristiche, che rappresentano più di 13 milioni di infermieri nel mondo) ricorda questa data celebrando in tutto il mondo la Giornata internazionale dell’Infermiere. Il 12 maggio oggi è anche l’occasione per far sì che la professione infermieristica “parli un po’ di sé” con i ricoverati negli ospedali, con gli utenti dei servizi territoriali, con gli anziani, con gli altri professionisti della sanità, con i giovani che devono scegliere un lavoro, con tutti coloro – insomma – che nel corso della propria vita hanno incontrato o incontreranno “un infermiere”. Incontriamo a tal proposito il dottor Enrico Marsella, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Cremona. Gli iscritti all’Ordine di Cremona sono 2.831, per la maggior parte donne: sono 2409 le femmine e solo 422 i maschi. Il gruppo più numeroso è composto dagli iscritti con un’età compresa fra i 46 e i 60 anni, con 1.605 unità, quasi il 57%, mentre il più esiguo è rappresentato dalla fascia 2125 anni con 84 iscritti (circa il 3%). Dottor Marsella, come è cambiata la professione da quel lontano 1820? «L’infermiere oggi è un professionista della salute, con formazione universitaria e preparato a

rispondere ai bisogni di salute del cittadino. Non è solamente un dispensatore di terapie, come erroneamente viene spesso interpretato, ma un professionista in grado di dare risposta a tutti quei bisogni che la persona porta con la malattia, fra i quali il desiderio di sentirsi accolti, compresi, supportati e assistiti in tutte quelle attività che la malattia impedisce loro di svolgere in modo autonomo come ad esempio alimentarsi, provvedere alla cura della propria persona, deambulare, trasferirsi dal letto a una sedia e molto altro ancora. Il tutto con competenza e professionalità. Spesso il modello di infermiere che troviamo a livello sociale è quello riferito alla figura ospedaliera, ma l’infermiere non è solo un professionista “di corsia”». Quali scenari abbiamo di fronte nei prossimi anni? «La mia è un’analisi socio sanitaria. Dal punto di vista epidemiologico e demografico la Provincia di Cremona, come del resto l’Italia intera, è destinata a una popolazione sempre più anziana e sempre più affetta da patologie croniche. Oggi sono circa 22 milioni le persone con cronicità in Italia: 8,8 milioni con almeno una patologia cronica grave e 12,7 con due o più malattie croniche in tutte le fasi della vita. Il fenomeno si acuisce soprattutto nei comuni sotto i 2.000 abitanti e nelle aree interne dove troviamo la quota più elevata di cronici, quasi il 45%, e le prospettive non sono migliori: nel 2028 in Italia il numero di

Il dottor Enrico Marsella cronici salirà a 25 milioni e i multi-cronici a 14 milioni. In questo scenario si inserisce il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La pandemia ci ha fatto capire che occorre ripensare il Servizio Sanitario, per questo il Pnrr punta su un’assistenza territoriale sanitaria, ma anche sociale e, soprattutto, di prossimità e gli sviluppi dovranno essere tangibili già nel 2022 con il cosiddetto Dm 71 che prevede fra le altre cose le Case della Comunità, all’interno delle quali troverà collocazione la nuova figura dell’infermiere di famiglia e di comunità». Il futuro avrà quindi un professionista in più sul territorio? «Certamente, l’Infermiere di Famiglia e di Comunità. Per il futuro dell’infermieristica mi piace immaginare lo sviluppo di una rete extraospedaliera dell’assistenza sociosanitaria, che con-

senta la vicinanza alle persone partendo dalla “casa come primo luogo di cura” e l’infermiere di famiglia può veramente giocare un ruolo importante in tutto questo, anche perché ce lo chiede il cittadino stesso: da un’indagine recente condotta da CittadinanzAttiva i cittadini chiedono soluzioni sul territorio che promuovano la figura dell’infermiere nella realtà quotidiana della persona, il 78,6% vorrebbe poter disporre di un infermiere di famiglia/comunità; strutturato proprio come il Medico di Medicina Generale. Un infermiere di famiglia e di comunità che si prenda in carico un certo numero di persone (e quindi nuclei familiari) di un determinato territorio. L’Agenas specifica che ogni infermiere di famiglia dovrebbe avere in carico all’incirca 2500 abitanti». Ci può descrivere meglio questo infermiere di famiglia? «È una figura innovativa. Questo professionista consente di potenziare il controllo che le persone hanno sulla loro salute. È una figura di riferimento per tutta la popolazione, ad esempio per i soggetti anziani, per i pazienti cronici, per gli istituti scolastici ed educativi che seguono bambini e adolescenti, per le strutture residenziali per non autosufficienti, ecc. con particolare attenzione alle fragilità. Lavora in modo proattivo, ovvero non aspetta solo le prescrizioni, ma intercetta autonomamente i suoi assistiti di cui conosce le problematiche di salute. La finalizzazione dell’azione fonda-

mentale degli Infermieri di Famiglia e di Comunità mira al potenziamento e allo sviluppo della rete sociosanitaria con un’azione che si sviluppa dentro le comunità e con le comunità. L’Infermiere di Famiglia fa una valutazione dei bisogni di salute; prevenzione primaria, secondaria e terziaria; conosce i fattori di rischio prevalenti nel territorio di riferimento, la relazione d’aiuto e l’educazione terapeutica; stende piani assistenziali infermieristici, individua quesiti di ricerca infermieristica. Ma orienta anche il cittadino ai servizi, fa una valutazione, dà indicazioni e fa prescrizioni dei presidi necessari. Monitora l’aderenza terapeutica, l’empowerment e valuta i sistemi di tele monitoraggio (la telemedicina è un altro versante su cui si punterà molto nel futuro del sistema sanitario), è lui che attiva consulenze infermieristiche, si occupa della formazione dei caregiver e delle persone di riferimento. Soprattutto collabora a strategie assistenziali di continuità ospedale territorio. Per realizzare in modo completo il progetto è necessario tuttavia che questo professionista venga inserito nel sistema in modo corretto, è un’occasione questa che non va sprecata se si vogliono dare al cittadino risposte efficaci e appropriate ai suoi bisogni di salute. Come Ordine siamo costantemente impegnati nel presidiare l’implementazione di questa importante figura, che riteniamo la miglior risposta ai futuri bisogni di assistenza della popolazione».


Sabato 7 Maggio 2022

Associazione Diabetici e Lions Cremona, insieme per il Lions Day Domenica 8 Maggio dalle 9 alle 12 controllo della glicemia e del colesterolo presso l’Oratorio di San Pietro Impegno sociale, prevenzione del diabete ma anche divertimento: queste le parole d’ordine del Lions Day che ogni anno si celebra in tutto il mondo per festeggiare l’Associazione Internazionale di Servizio fondata il 7 giugno 1917 negli Stati Uniti a Chicago da Melvin Jones. Purtroppo il 24 aprile, data del Lions day, alcune manifestazioni sono state parzialmente ridotte a causa del maltempo, ma l’Associazione Diabetici Cremonesi e i Lions della Città di Cremona saranno a disposizione del pubblico per effettuare lo scree-

ning per il controllo della glicemia e del colesterolo, con medici, infermieri e volontari, domani dalle 9 alle 12, presso l’Oratorio di San Pietro, gentilmente concesso da Don Antonio Bandirali, molto sensibile alla tematica. L’Associazione Diabetici Cremonesi e i club Lions sono due realtà molto attive che da anni si battono per i diritti dei cittadini e s’impegnano a contrastare la diffusione del diabete e a sensibilizzare l’opinione pubblica, visto che l’organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato il diabete “una

emergenza sanitaria”. Queste iniziative non servono solo per diffonderne la conoscenza della gravità, generalmente sottovalutata, ma per incrementare l’accesso alle cure grazie ai programmi di screening. La prevenzione è la scommessa del futuro: l’impegno sta proprio nella sensibilizzazione, nell’informazione e nella prevenzione, per migliorare la vita delle persone. Manifestazioni come questa sono le migliori testimonianze dell’impegno quotidiano dell’Associazione Diabetici Cremonesi e dei Lions.

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GIORNATA MONDIALE

IGIENE DELLE MANI: PERCHÉ È IMPORTANTE MANTENERE LE BUONE PRATICHE

MUSICA E MEDICINA • L’Asst Cremona ha portato la sua esperienza all'evento formativo organizzato da Fondazione Bracco con il Museo del Violino, la Fondazione Maugeri e il Conservatorio di Milano Si è tenuto mercoledì mattina a Cremona, presso l’Auditorium del Museo del Violino l’evento formativo “Musica in ambito ospedaliero”, incontro conclusivo del ciclo “Musica e medicina: dal benessere alla cura” promosso dalla Fondazione Bracco in collaborazione con la Fondazione Maugeri, il Conservatorio di Milano e il Museo del Violino di Cremona. Presenti in platea, la direttrice del Museo, Virginia Villa, il Sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, gli Assessori Rosita Viola e Luca Burgazzi, gli operatori sanitari dell’Asst di Cremona e gli studenti dei Corsi di Studio in Infermieristica e Fisioterapia dell’Università degli Studi di Brescia con sede a Cremona e diversi rappresentanti delle Associazioni di Volontariato del territorio. L’evento è stato aperto dalla melodia di un violino Stradivari suonato da Lena Yokoyama, che per l’occasione ha riproposto uno dei brani interpretati sul tetto dell’ospedale cittadino nell’aprile 2020, diventando così una delle immagini simbolo dell’emergenza Covid19. A seguire, il sindaco Galimberti ha sottolineato l’importanza di ospitare questo evento nella città della musica, ricordando quanto «la dimensione relazionale e umana della musica possa essere terapeutica per la persona». Enzo Grossi (Advisor scientifico della Fondazione Bracco) ha evidenziato i molteplici benefici che la musica può portare ai pazienti, dimostrati da numerosi studi in campo scientifico. Gli effetti positivi sono comprovati in campo oncologico, psichiatrico, fino a contesti critici come la terapia intensiva neonatale o durante le operazioni chirurgiche. Come spiega Grossi, «l’ascolto della musica aumenta la produzione di dopamina, ossitocina ed endorfine nell’organismo. Aumenta il

Passaggio di consegne fra il dottor Rodolfo Passalacqua (che dopo vent’anni lascia la direzione dell’oncologia di Cremona) e il dottor Giuseppe Procopio, che da lunedì scorso è il nuovo primario. «Ho accettato questo incarico con entusiasmo e curiosità, amo confrontarmi con situazioni diverse e fare nuove esperienze spiega Procopio. Penso sia la vera ricchezza di ogni professionista. Il primo desiderio è conoscere meglio i colleghi ed entrare in contatto con la vita del reparto e dell’ospedale. L’intenzione è quella di trasferirmi a vivere in Città, Cremona sarà la mia casa».

Due anni in un minuto: il video-racconto musicale

Da sinistra: Alfredo Raglio, Stefania Mattioli ed Enzo Grossi senso di appagamento, empatia e benessere abbassando in questo modo i livelli di cortisolo, riducendo ansia e dolore». Alfredo Raglio (Ricercatore e responsabile del Laboratorio di ricerca in musicoterapia all’IRCCS Maugeri di Pavia) ha illustrato l’attività svolta presso l’istituto pavese, sostenendo l’importanza e la necessità di applicare in modo sistematico la musicoterapia in ambito ospedaliero. Le evidenze scientifiche riscontrate su scala internazionale e riportate nella letteratura scientifica - con oltre 30mila risultati di ricerca sul portale PubMed – dimo-

strano la crescente attenzione al tema, soprattutto nella cura di patologie come ictus, Parkinson e sclerosi. L’evento si è concluso con l’intervento di Stefania Mattioli (Responsabile Comunicazione, Asst di Cremona) che ha portato l’esperienza dell’Asst Cremona nel campo dell’umanizzazione delle cure, in particolare nella relazione tra musica e cura. «La musica per noi è stata una scelta, - ha affermato Mattioli - in passato, e ancora di più nei momenti tragici degli ultimi due anni. L’essenza del nostro lavoro è quella di creare

momenti che possano far vivere un’esperienza coinvolgente, lasciando ricordi positivi negli operatori e nei malati». «Dal 2004 ad oggi, abbiamo realizzato molteplici eventi in collaborazione con Teatro Ponchielli, Facoltà di musicologia, Mauro Moruzzi Junior Band, Orchestra Mousiké, Festival Monteverdiano e, ovviamente, con il Museo del Violino». «Attraverso tutto questo – ha proseguito Mattioli - abbiamo sperimentato quanto la musica ci riporti all’essenza dell’umanità anche dentro la malattia o in un momento di emergenza sanitaria, come quello che abbiamo vissuto negli ultimi due anni». Ed è proprio quello che ASST Cremona ha mostrato alla platea in un video di un minuto: il racconto degli accadimenti degli ultimi due anni uniti dal filo rosso della musica. Dal brano suonato da Lena Yokoyama sul tetto dell’Ospedale di Cremona (aprile 2020) al saluto rivolto ai volontari della Samaritan’s Purse (giugno 2020), fino al concerto trasmesso in ogni stanza dell’Ospedale di Cremona (giugno 2021), per concludere con le immagini di Enrico: paziente e musicista operato da sveglio dall’équipe di neurochirurgia diretta dal dottor Antonio Fioravanti (dicembre 2021). Il silenzio commosso della platea si è sciolto in un lungo applauso, che, come musica, ha unito tutti i partecipanti in un momento di condivisione destinato a ripetersi.

Angelo Pan, direttore dell'unità di Malattie Infettive: «Una procedura fondamentale per controllare la diffusione di germi e malattie» Il 5 maggio è stata la Giornata mondiale per l’igiene delle mani. Promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha celebrato l’importanza di questo gesto semplice ma essenziale per garantire la prevenzione delle malattie infettive, sia nelle strutture di assistenza e cura sia nei contesti di vita quotidiana. «Durante la pandemia abbiamo purtroppo dovuto imparare che l’igiene delle mani è una delle procedure più importanti per cercare di contenere la diffusione del Covid», afferma Angelo Pan, direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’Asst di Cremona. «Nonostante il relativo calo dei contagi registrato in questo momento, - Pan sottolinea che - questa procedura assistenziale rimane assolutamente importante per controllare la diffusione di germi e altre malattie che possono essere trasmesse tramite contatto». Lavarsi le mani correttamente con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi oppure igienizzarle con soluzione idroalcolica per almeno 20-30 secondi impedisce la trasmissione dei microrganismi responsabili di molte malattie infettive, dalle più frequenti, come l'influenza e il raffreddore, a quelle più severe, come le infezioni correlate all’assistenza (ICA). Una corretta pratica è fondamentale sia in ambito sanitario, prima e dopo il contatto con il paziente, sia all’esterno delle strutture di cura: «Anche nei contesti quotidiani – sottolinea Pan è importante ricordare di lavarsi frequentemente le mani, soprattutto se ci si trova in ambienti affollati e sui mezzi pubblici, facendo attenzione a toccare il meno possibile occhi, naso e bocca».

Oncologia, nuovo primario: prima settimana per Giuseppe Procopio «Sono entusiasta per l’incarico, Cremona sarà la mia casa. Dove c’è ottima ricerca c’è ottima clinica»

Rodolfo Passalacqua e il nuovo primario Giuseppe Procopio

«In oncologia i pazienti sono tutto – precisa Procopio. Ogni malato è una persona con una storia e richiede un approccio diversificato e rispettoso delle specifiche esigenze. Per un medico oncologo, è importantissimo stabilire un rapporto di fiducia con il malato: l’empatia, l’umanità, l’ascolto, la passione per la professione, il senso etico fanno la differenza. Il nostro mestiere non è solo tecnica e conoscenza, ma anche lin-

guaggio, che significa saper offrire il meglio che si può con i modi e i toni appropriati. Oggi in ambito oncologico l’approccio funzionale è quello per macro-aree di patologia gestite in modo multidisciplinare: l’interazione fra oncologi, chirurghi, radiologi, genetisti, anatomopatologi, psicologi è imprescindibile; questo già accade nell’Asst di Cremona». «In termini pratici, mi impegnerò per sviluppare

alcuni programmi di ricerca che possano consentire i migliori standard di cure: all’ottima ricerca corrisponde l’ottima clinica – conclude il dottor Giuseppe Procopio-. L’esperienza maturata presso l’istituto dei Tumori di Milano, dove ho lavorato per molti anni, sarà per me il punto di partenza per sviluppare modelli innovativi capaci di mettere in relazione l’ospedale, la medicina territoriale e le cure domiciliari. Ad esempio, il progetto OncoHome, nato durante la pandemia, ha dato ottimi esiti, continueremo in questa direzione con l’obiettivo di migliorare».


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CULTURA

Sabato 7 Maggio 2022

lettereilpiccolo@gmail.com

CINEMA • ALL’APERTURA DEL FESTIVAL DI CANNES

CINEMA • ALLA 79 ª MOSTRA DELLA BIENNALE DI VENEZIA

A WHITAKER LA PALMA D’ORO D’ONORE

LA MADRINA È ROCÌO MUÑOZ MORALES

CANNES - Dopo Jodie Foster nel 2021, l’attore Forest Whitaker (nella foto agenziafotogramma.it) sarà l’ospite d’onore alla cerimonia di apertura del 75° Festival di Cannes, in programma il prossimo 17 maggio. All’attore verrà consegnata la Palma d’oro d’onore. Per l’occasione, il film “For the sake of peace” diretto da Christophe Castagne e Thomas Sametin e prodotto dallo stesso Forest Whitaker, sarà proiettato mercoledì 18 maggio. (Fonte Italpress)

VENEZIA - L’attrice e conduttrice Rocìo Muñoz Morales condurrà le serate di apertura e di chiusura della 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera. Cerimonia di inaugurazione mercoledì 31 agosto sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) e di chiusura sabato 10 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della 79ª edizione. (Fonte Italpress)

RASSEGNA • Il filone narrativo della terza edizione è la navigazione fluviale attraverso gli occhi dei pescatori

Letture sul Po per conoscere il Grande Fiume

Le rive del Po ed i Comuni del Parco di Interesse Sovracomunale (Plis) del Po e del Morbasco tornano ad essere il palcoscenico della rassegna culturale ed ambientale “Letture sul Po”, giunta alla terza edizione. Presentata nella Sala Eventi di SpazioComune, dopo gli interventi del vice sindaco Andrea Virgilio, dell’assessore alla Cultura Luca Burgazzi e del sindaco Gianluca Galimberti, la rassegna ha come obiettivo la valorizzazione del fiume Po e dell’ambiente che lo circonda. Inoltre, come anteprima della rassegna, Davide Persico, sindaco di San Daniele Po, ha presentato il suo libro “Alieni - Storia naturale delle specie alloctone che hanno colonizzato il Po”. Ricordiamo che “Letture sul Po” è un progetto nato nel 2020 da un’idea del Settore Area Vasta del Comune di Cremona, Rete Bibliotecaria Cremonese (Rbc) in sinergia con i Comuni del Plis e varie realtà del territorio ed ha cercato di attirare, anno dopo anno, un pubblico sempre più vasto, offrendo proposte culturali, teatrali e di intrattenimento, toccando, di serata in serata, luoghi diversi lungo l’asta cremonese del Po, promuovendo l’identità territoriale. Il grande successo riscosso l’estate scorsa ha portato il Settore Area Vasta e il Settore Cultura del Comune di Cremona a ripercorrere l’esperienza con una nuo-

DOMANI SERA “A SWEET SILENCE IN CREMONA”

va edizione, organizzando un ciclo di incontri con la cittadinanza grazie al contributo di attori e scrittori professionisti, nonché gruppi di lettura, in una chiave innovativa, sia letteraria che teatrale. Il filone narrativo questa volta sarà la navigazione fluviale: un mondo di pescatori, persone comuni, modi ed abitudini di vita che si rincorrono tra i vari linguaggi comunicativi utilizzati, in una sorta di intreccio tra presente, passato e futuro delle varie gene-

razioni e dei vari luoghi rivieraschi cremonesi. L'obiettivo sarà quindi descrivere, conoscere, raccontare e rappresentare il Grande Fiume con gli occhi dei pescatori e di chi abita lungo il Po, che osservano le sue rive proprio partendo dal fiume e raccontandolo come luogo di vita, di scoperta, di aggregazione, ma soprattutto di storia di tradizioni passate e di rivisitazione delle abitudini anche di coloro che continuano a viverlo ai giorni nostri. Il tutto raccontato con diver-

Domani sera alle ore 20 al Ponchielli debutta “A Sweet Silence in Cremona”, opera realizzata in coproduzione con il Center for Contemporary Opera di New York e che prende spunto da un evento unico e curioso accaduto a Cremona nel mese di gennaio 2019. Durante la realizzazione del progetto Banca del Suono, le strade intorno al

si stili di comunicazione e di narrazione: dal disegno alla pittura, dalla musica alla navigazione, dal cinema all’ascolto di alcuni brani di libri sul Po, oltre che attraverso giornate a tema. Una rassegna di letture itineranti e non solo che vuole arricchire le proposte già programmate, invitando lettori ed appassionati a conoscere la storia del Grande Fiume e del territorio sotto vari aspetti. La rassegna vedrà come attore principale Massimiliano Pegorini, accompagnato alla viola da Angela Alessi. Non mancheranno i consueti appuntamenti all’Arena Giardino e la presentazione di libri che parlano del Po. Fra le novità, la partecipazione dell’Associazione Adafa, del Museo della Civiltà Contadina “Il Cambonino Vecchio”, oltre a visite guidate alla scoperta delle antiche vie dei pescatori a Cremona. Affiancano, infine, la rassegna le attività di promozione del Plis da un punto di vista ambientale e di Citizen Science, come CamminaForeste, BioBlitz – esploratori della biodiversità per un giorno, uscite con le Guardie ecologiche volontarie per una migliore conoscenza e divulgazione degli aspetti naturali e dell’ecosistema di questa area che si estende su vari territori. Il programma completo è diposnibile sul sito del Comune di Cremona. Per ulteriori informazioni: 0372407019 - 7590.

Museo del Violino e all’Auditorium Arvedi furono chiuse per poter permettere la registrazione e la creazione di un database di note di quattro capolavori della collezione del Museo. L’evento attirò l’interesse della stampa internazionale tra cui quella del New York Times ed è proprio da questo curioso articolo che il librettista americano Mark

MUSICA

A CREMONA IL FESTIVAL PER CORI E ORCHESTRE Domenica scorsa ha preso il via il 1º Cremona International Spring Music Festival, in programma fino al 12 giugno e rivolto ad orchestre e cori scolastici del territorio nazionale ed internazionale, presso sale, piazze, cortili e teatri della città. I gruppi potranno esibirsi anche presso l’Auditorium Arvedi e presso il Teatro Ponchielli. Il festival è promosso dal Liceo musicale Stradivari, capofila della Rete musicale scolastica “Piazza Stradivari” della provincia di Cremona e organizzato da BeMyMusic, con il patrocinio del Comune di Cremona, il contributo della Camera di Commercio di Cremona e della Regione Lombardia. Nato a seguito della 30ª edizione della rassegna nazionale delle Smim dei licei e istituti Afam svoltasi a Cremona nel 2018 e dall’esperienza del Cremona Summer Festival, che dal 2017 ha ospitato numerose orchestre, gruppi e cori giovanili provenienti da tutto il mondo, il festival propone circa 60 esibizioni, che coinvolgono più di 1500 musicisti, condotti e coordinati dal direttore artistico del festival, Gianluigi Bencivenga. Per informazioni: 3349171995.

Campbell, vincitore di un Premio Pulitzer e di un Grammy Award e il compositore italo-americano Roberto Scarcella Perino hanno dato vita ad un’opera ambientata a Cremona, durante i giorni della Banca del Suono. In questo scenario sette vite umane (e un cane) si intrecceranno alternando momenti comici a situazioni commoventi.

“EMOZIONI E COLORI” A CASTELVETRO IL TEMA DELL’AFFIDO STASERA IN SCENA ne - che ha lasciato una profonda traccia di sé «Sono nato a Santa Maria degli Angeli, un cae dunque un’eredità artistica su cui appare scinale abitato da circa trenta-quaranta famiglie tutte di contadini, a quattro chilometri da giusto e corretto soffermarsi. A cominciare da Pralboino, il 9 ottobre 1930». Così si presenta ariose composizioni di nature morte in cui ogGiuseppe Merigo, indimenticabile artista getti d’uso comune, come ciotole e brocche, si scomparso qualche anno fa, in una nota con alternano sul piano visivo a succosi frutti e tecui si apre l’elegante catalogo “50 anni di conere verdure. Non poteva mancare, nella sezione centrale dell’allestimento, un ampio lore”. E a questo grande artista è dedicata la saggio della paesaggistica di Menuova mostra al Centro Arte Peririgo, a cominciare dalle nevicate, ni di Castelvetro. L’allestimento, che il pittore ha saputo declinare intitolato “Emozioni e colori”, con perizia immaginativa inimitacomprende una quarantina di opeLE OPERE DI MERIGO re messe a disposizione dalla fabile, tanto che il soffice manto di Fino al 9 giugno miglia e può essere visitato fino al neve che riluce nei suoi quadri insi possono ammirare 9 giugno. Autodidatta, ha tenuto vernali ha un sapore eterno e ani quadri del pittore tico estremamente godibile. La la personale d’esordio nel 1963 albresciano, scomparso stessa decisione la si ritrova nelle la Galleria dell’Associazione Artisti qualche anno fa pennellate con cui vengono defiBresciani, nella città della Leonessa, primo di una lunga serie di apniti gli scorci della terra padana, puntamenti espositivi che lo hanammantati da una sottile poesia no condotto a presentare con successo i suoi lirica e altri scenari. Un’architettura coloristica lavori in decine di importanti mostre, riscuonon dissimile la si nota nelle tante compositendo positivi consensi di pubblico e critica. zioni floreali che costituiscono la terza e ultima Suoi lavori sono presenti in collezioni pubbliparte dell’allestimento. Brillantezza cromatica e innato senso del “vero” fanno di questi quache e private e non mancano le antologiche ordinate in spazi prestigiosi. “L’esposizione dri delle prove efficacissime di un realismo liprende in considerazione tre fra i più imporrico estremamente originale e davvero coinvolgente”. Orari: da lunedì a sabato ore 9-12 e tanti cicli pittorici eseguiti dal maestro nell’ar15.30-19.30, giovedì solo al pomeriggio. co di una carriera - si legge nella presentazio-

Un'occasione importante in un anno importante. A ridosso della Giornata nazionale dell’affido (il 4 maggio) e per festeggiare i 25 anni dalla fondazione, l’associazione famiglie affidatarie “Il Girasole” di Cremona riporta in scena lo spettacolo sull”affido intitolato “I Benedetti”, scritto da Stefano Priori e interpretato dallo stesso Priori e da Giada Generali (nella foto). Una storia coinvolgente, non una favola, di chi trovandosi a vivere sotto lo stesso tetto, si incontra e si scontra. L’appuntamento è per stasera alle ore 17 presso il Salone Bolognini del Seminario di Cremona (via Milano, 5). La trama. È la storia di due persone prima di tutto. L’incontro di due vite che attraverso alcuni oggetti rimettono in gioco e rileggono i pro-

pri ricordi alla luce del tempo che passando li ha fatti diventare adulti, percorrere strade diverse ma non li ha fatti perdere di vista. Si inizia da un telefono che squilla e da una proposta. Una bambina ha bisogno di una famiglia che la accolga. Sara arriva

presto, poco prima di Natale e ad accoglierla c’è Paolo. Spaesati, confusi, ma pieni di aspettative ed anche di perplessità. In scena non ci sono le famiglie o servizi sociali, ma ci sono due figli con la loro storia, con la loro naturale quotidianità...


Cultura

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DOPPIO APPUNTAMENTO CON LA LIBRERIA DEL CONVEGNO Doppio appuntamento letterario presso il Lord Caffè (Corso Garibaldi 97 a Cremona), organizzato dalla Libreria del Convegno. Si parte oggi alle 17.30 con “E avrai sempre una casa” di Piero Malagoli (Spartaco Edizioni 2019). Si tratta di un romanzo ambientato in Arkansas, che racconta la storia di Kayla e Lucas, due fratelli orfani che dovranno affrontare una vita già difficile sin da principio e di cui con una scrittura e un linguaggio fortemente evocativo e visionario, l’autore ce ne racconta le vicende senza mancare di sottolineare la durezza di una vita dietro cui non si

nasconde una velata, ma possibile speranza, come l’uscita da un tunnel da cui si potrà rivedere la luce. Piero Malagoli, modenese classe 1964, è appassionato di arte contemporanea e letteratura americana e, oltre a questo, ha scritto il romanzo “Controesodo in A14”, pubblicato nel 2014 presso la Casa Editrice Rubbettino e oggi dialogherà con Ilaria Spotti. Domani alle 17 sarà la volta di “Quando cavalcavo i mammut” di Paolo Romano (Scatole Parlanti 2020). Un romanzo che parla dei cinquantenni di oggi,la cui vita è priva di punti di riferimento e caratte-

rizzata da una profonda solitudine. Tutto ciò emerge dal viaggio che il protagonista del libro, Luigi Giavatto, compie con suo padre in Sicilia. Romano, giornalista e critico musicale, scrive una storia che parla ai cinquantenni d’oggi, come già aveva narrato nel libro precedente “La formica sghemba” (Scatole Parlanti 2019), e nel descrivere la loro situazione fa emergere che dipende soprattutto dal mondo e dalla società contemporanea che li circonda. L'autore sarà presente domani al Lord Caffè. Entrambi gli eventi sono su prenotazione: 0372-30616/32234.

DANZA • In scena mercoledì 11 maggio (alle ore 20) al Ponchielli il lavoro cult de Les Ballets Jazz di Montréal

“Dance me” è pronto a infiammare il palco Un regalo per gli occhi e per l’udito. Così viene definito “Dance me”, lavoro cult de Les Ballets Jazz di Montréal, in scena al Teatro Ponchielli mercoledì 11 maggio (ore 20). Merito di tre coreografi internazionali, quattordici danzatori straordinari, una regia superba, luci magnifiche, video emozionanti e mille effetti spettacolari. Lo spettacolo dalla vitalità travolgente, rende omaggio all’artista canadese Leonard Cohen, cantautore, poeta, scrittore e compositore tra i più celebri e affascinanti nel panorama internazionale. Le coreografie di Andonis Foniadakis, Annabelle Lopez Ochoa, Ihsan Rustem sono un inno alla vita, alle sue stagioni e ai suoi colori, temi universali che riguardano tutti noi e nei quali potremo riconoscerci. Possiamo definire “Dance me”, presentato a Montreal nel dicembre 2017, uno spettacolo che si ispira al repertorio di Cohen e ci presenta un ritratto

A CREMONA

IN MOSTRA I QUADRI DI MARA CONSERVA

Un momento dello spettacolo (foto Thierry du Bois - Cosmos Image)

sfaccettato del creatore di Hallelujah. Evoca in “cinque stagioni”, i grandi cicli della vita attraverso le opere dello stesso Cohen, osservatore privilegiato della nostra epoca, rivelando e mostrando per ciascuna di esse i temi ricorrenti ed universali espressi da una selezione di

TORNA “LA MUSICA DEL MONTEVERDI” Ritorna la rassegna “La musica del Monteverdi”, appuntamento della domenica mattina alle ore 11 nel Ridotto del Teatro Ponchielli, oltre che nella sala principale per un concerto serale (giovedì 12 maggio alle 21). Protagonisti saranno i talentuosi allievi del Conservatorio Claudio Monteverdi di Cremona, che proporranno tre concerti all’insegna della grande musica. Il prossimo appuntamento è con “Aimez-Vous Brahms?” domenica 15 maggio con il Quartetto op. 60 (Lara Celeghin al violino, Laura Hernández García alla viola Giulia Sanguinetti al violoncello e Yevgeni Galanov al pianoforte).

canzoni attraverso le quali ognuno di noi può facilmente identificarsi. Ad ogni stagione corrisponde una serie di quadri che rappresentano diversi stati d’animo e sentimenti associati ai diversi colori delle stagioni ed agli elementi naturali. Ci sono anche riferimenti ai luoghi reali

che hanno attraversato la vita artistica di Cohen, evocati con video clips e proiezioni multimediali. La scrittura coreografica è stata affidata a tre coreografi di rilievo internazionale dallo stile e dalla cifra complementari, come sono appunto Foniadakis, Lopez Ochoa e Rustem.

Fino al 30 maggio, presso l’Associazione Culturale Eridano (via dei Tribunali 8 a Cremona), si possono ammirare gli acquerelli di Mara Conserva. L’artista cremonese, conosciuta in città più come cantante solista del gruppo “Soft live music” e del duo “Blody Mary”, ha scoperto la pittura ad acquarello, con la quale riesce ad esprimere le sue emozioni. Dopo aver frequentato un corso del maestro Fiorini, ha partecipato con successo a mostre collettive in città e provincia. «Dipingere è un modo per esprimere le mie emozioni ma è anche un modo per raccontare qualcosa di me», afferma l’artista.

MAGGIO RICCO DI APPUNTAMENTI AL SAN LORENZO DI CREMA Si comincia con l’arte, passando dalla pet therapy e dai falchi, per concludere con la musica. È davvero ricco di attività e iniziative il mese di maggio presso il Centro Residenziale San Lorenzo di Crema, la struttura per Senior inaugurata due anni fa nella meravigliosa cornice dell’ex convento delle Suore Ancelle della Carità, per rispondere ai bisogni di quanti, over 65, godono ancora di un buon grado di autonomia e cercano un luogo dove vivere in libertà, sentendosi più sicuri e meno soli rispetto alla propria casa. Dopo due anni di pandemia, complice anche la bella stagione, il Centro riapre finalmente le porte alla città e torna ad essere il fulcro di una vita sociale attiva e luogo di incontro tra i suoi ospiti e il territorio circostante. La kermesse apre con l’arte contemporanea: dal 7 al 22 mag-

gio l’artista Alessandra Zilioli (nella foto) esporrà alcune delle sue opere di pittura raccolte nella personale “Materie astratte al centro”. L’inaugurazione è in program-

ma oggi alle ore 15. Domani l’appuntamento è invece con gli amici a 4 zampe: alle ore 11 ci sarà l’incontro culturale “Il cane attore sociale oggi più di ieri” a cui seguiranno un buffet e, nel pomeriggio, alcune esibizioni cinofile. Il 21 maggio alle ore 16 sarà la volta dei falchi con l’evento “Falconieri per un giorno”, a cura della veterinaria Francesca Biasia, da anni appassionata alla falconeria e addestratrice di poiane con metodi alternativi. Il pomeriggio si concluderà con un aperitivo a buffet in compagnia. Chiude il calendario il 30 maggio alle ore 21 il gruppo corale Pietro Marinelli di Crema, attivo sul territorio dal lontano 1953, con il concerto “Amor struggente e Amor leggero”. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito, senza bisogno di prenotazione e di green pass.


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SPORT

lettereilpiccolo@gmail.com

» CALCIO SERIE B

Responsabile Fabio Varesi

decisiva la doppietta a como di un ritrovato di carmine Serviva una serata perfetta e così è stato. Con coraggio i grigiorossi sono passati sul Lario e da Perugia sono arrivate buone notizie per un traguardo meritato

CREMO, IL SOGNO È REALTÀ CL A SSI F I C A

MATTEO VOLPI

Un finale da batticuore, ma il batticuore più bello. Dopo 26 anni la Cremonese torna in serie A, grazie alla vittoria ottenuta sul campo del Como, ieri sera 6 maggio 2022, a cinque anni esatti dalla promozione in serie B ottenuta con quel gol di Scarsella proprio il 6 maggio 2017. Una doppietta di Samuel Di Carmine (sì, proprio lui …) con un gol nel primo tempo ed un calcio di rigore realizzato ad inizio ripresa, ha portato tre punti liberatori e fondamentali, tanto quanto la sconfitta del Monza a Perugia. Il risultato in terra umbra, infatti, è stato il vero ago della bilancia di una serata surreale ed indimenticabile: prima l’esodo grigiorosso in riva al lago di Como, poi il primo gol di Di Carmine, la spedizione dei tifosi grigiorossi a caricare la squadra al rientro dagli spogliatoi prima della ripresa. Quindi il raddoppio di Di Carmine ed infine la notizia liberatoria del minuto 85’: gol di Ferrarini del Perugia che passa in vantaggio sul Monza. Quello che succede sul campo conta poco (rete al 96’ del Como su rigore), fuori è un tripudio grigiorosso. Le lacrime dei tifosi, la gioia incontenibile ai bordi del campo e la grande festa per le strade della città fino a tarda ora (aspettando il rientro dei fedelissimi di ritorno da Como) sono il coronamento di un sogno. Un traguardo fantastico, costruito con capacità e nel complesso ampiamente meritato (nonostante i tentennamenti a Crotone e contro l’Ascoli) a chiusura di un campionato che, dopo un lunghissimo e multiplo testa a testa, fa tornare Cremona nella massima serie. Da Braida a Pecchia,

LECCE CREMONESE Pisa Monza Brescia Ascoli Benevento Perugia Frosinone Ternana Cittadella Parma Como Reggina (-2) Spal Cosenza L.R. Vicenza Alessandria Crotone Pordenone

Il gol dell’1-0 siglato da Di Carmine

71 69 67 67 66 65 63 58 58 54 52 49 47 46 42 35 34 34 26 18

I RISULTATI DELL’ULTIMA GIORNATA Alessandria-L.R. Vicenza 0-1, Ascoli-Ternana 4-1, Benevento-Spal 1-2, Brescia-Reggina 3-0, Como-Cremonese 1-2, Cosenza-Cittadella 1-0, Crotone-Parma 0-1, FrosinonePisa 1-2, Lecce-Pordenone 1-0, Perugia-Monza 1-0.

L A CORS A A L L A S ERI E A : PL AYOFF P REL IMINA RI

S EM I FI N A L I

FI N A L E A

6 Ascoli 13 MAGGIO

R

ANDATA: 26 MAGGIO RITORNO: 29 MAGGIO

A: 17/05 - R: 21/05

7 Benevento

A

3 Pisa A

4 Monza

5 Brescia

R

R

A: 18/05 - R: 22/05

14 MAGGIO

8 Perugia

P L AYOUT

L.R. Vicenza-Cosenza -

da Carnesecchi a Gaetano, da Ciofani a Di Carmine per finire con un monumento doveroso per il Giovanni Arvedi, che ci ha sempre creduto e adesso può festeggiare il traguardo più bello di un’avventura per cui gli saremo sempre grati. Quello che 7 giorni fa era sembrato un incubo, è diventato un sogno chiamato serie A.

ANDATA: 12 MAGGIO - RITORNO: 20 MAGGIO

CO M O - CRE M O NE SE 1 - 2 ( 0 - 1 ) COMO (4-4-2): Gori; Vignali, Solini, Scaglia, Ioannou; Parigini (83’ Di Giuliomaria), Arrigoni (70’ Kabashi), Bellemo, Blanco (70’ Ciciretti); Gliozzi (57’ La Gumina), Cerri (83’ Gabrielloni). All.: Giacomo Gattuso. CREMONESE (4-2-3-1): Carnesecchi; Sernicola, Bianchetti, Okoli, Valeri (89’ Crescenzi); Gaetano, Fagioli (81’ Ciofani); Zanimacchia (46’ Buonaiuto), Valzania, Strizzolo (46’ Baez); Di Carmine (83’ Gondo). All.: Fabio Pecchia ARBITRO: Gianluca Aureliano di Bologna. RETI: 28’ e 48’ (rig.) Di Carmine, 96 Gabrielloni (rig.).

SERIE A • L’INTER RIMONTA L’EMPOLI E SCAVALCA MOMENTANAMENTE IL MILAN Sotto 0-2 con l’Empoli (Pinamonti e Asllani), in 5 minuti alla fine del primo tempo l’Inter ha raggiunto il pareggio (autogol Romagnoli e Martinez) e nella ripresa ha segnato con lo stesso Martinez e Sanchez per i 3 punti del

momentaneo primato. La Juve cade sul campo del Genoa 1-2. Il Milan scenderà in campo solo domani sera al Bentegodi per scacciare l’incubo della “fatal Verona”, costata già due scudetti (1973 e 1990).

CLASSIFICA (35ª giornata): Inter* 78; Milan 77; Napoli 70, Juventus* 69; Roma, Lazio 59; Fiorentina, Atalanta 56; Verona 52; Torino 47; Sassuolo 46; Udinese, Bologna 43; Empoli* 37; Sampdoria, Spezia 33; Salernitana 29; Genoa 28*, Cagliari 28; Venezia 22.

le pagelle della stagione

di MATTEO VOLPI

CARNESECCHI 8,5 • Completo e spesso decisivo nei suoi interventi, valore aggiunto con i piedi e nelle uscite. Un lusso per la serie B. Merita di spiccare il volo. SERNICOLA 7,5 • Arrivato nell’anonimato, si è subito preso il posto e non lo ha più abbandonato, adattandosi in ogni posizione della linea difensiva. Terzino universale. BIANCHETTI 7 • Taciturno, ma concreto e costante punto di riferimento per i compagni. OKOLI 7 • Muraglia difficile da superare per lunghi tratti della stagione, peccato per qualche fastidioso infortunio che lo ha messo fuori causa in alcune gare cruciali. VALERI 7,5 • Sulla sinistra ha messo in crisi qualsiasi avversario: corsa, assist e gol fanno perdonare qualche sbavatura difensiva. Il migliore acquisto degli ultimi anni. FAGIOLI 7,5 • Ci ha spesso incantato con giocate, gol (3) e assist (7) di categoria superiore, talvolta qualche scelta tecnica lo ha un po’ limitato. Gioiellino. CASTAGNETTI 7 • La sua esperienza e solidità davanti alla difesa sono state fondamentali, soprattutto per far emergere due talenti come Fagioli e Gaetano. ZANIMACCHIA 8 • Falsa partenza, ma cammin facendo ha preso forma un giocatore in grado di offrire 8 gol e 6 assist. Un quarto delle reti grigiorosse sono passate da lui. Bomber occulto. GAETANO 7,5 • La stagione del rilancio è arrivata. Pecchia lo ha prima trattenuto con la forza (a gennaio 2021 sembrava destinato all’addio) e poi fatto crescere e maturare sia come trequartista che come mediano. Sette reti (belle e decisive) e tante giocate di qualità, ne sono la prova. BUONAIUTO 7,5 • Punta di diamante tra gol di pregevole fattura e personalità offensiva. Magari non sempre continuo, ma il principale spauracchio degli avversarie è stato lui. CIOFANI 6,5 • L’impegno e la professionalità rimangono esemplari, ma per un centravanti con la fascia di capitano spesso indosso, 8 reti all’attivo (di cui 2 su rigore) in oltre 1800 minuti giocati sono troppo poche. SARR s.v. • Due gare e mezzo da titolare ed un solo gol subìto. Dodici affidabile. RAVANELLI 6 • Prima alternativa ai centrali titolari per affidabilità e militanza in grigiorosso, ma qualche lacuna è costata cara. MERONI 6 • Contributo limitato e quasi ingiudicabile. CASASOLA s.v. • L’argentino ha trovato subito spazio dopo il suo arrivo a gennaio: due partite da titolare (vittorie contro Monza e Cittadella contro cui è andato anche in gol) poi è pian piano uscito di scena. Mistero. CRESCENZI 6 • Duttile e grintoso, discreta seconda scelta. VALZANIA 6,5 • Non si è risparmiato, dando l’anima in diverse posizioni. Ma dopo una partenza super con il gol all’esordio contro il Lecce, è stato limitato da un infortunio. BARTOLOMEI 6 • Qualche acciacco di troppo e l’esplosione di Gaetano anche in mediana lo hanno fatto riposare più del previsto. RAFIA 5,5 • La Juventus ha provato a rilanciarlo mandandolo a Cremona, ma non ha convinto. DI CARMINE 6,5 • Cinque reti in oltre 1400 minuti giocati sono un bottino scarno per uno come lui, ma i gol decisivi con Brescia e soprattutto Como sono oro colato. BAEZ 6,5 • Esterno sia alto che basso, a destra e a sinistra tra luci (4 reti e 3 assist) ed ombre (incredibile autorete a Crotone). GONDO 5,5 • Sembrava il grande jolly pescato a gennaio (due assist ed un gol entrando a partita in corso nelle prime tre gare giocate) poi le sue quotazioni sono scese improvvisamente. STRIZZOLO 6,5 • Ormai ex centravanti, ha il merito di aver sempre messo fisico e grinta a disposizione della squadra. FIORDALISO, POLITIC, FREY s.v. • Praticamente non hanno mai giocato. PECCHIA 8 • Identità di gioco, organizzazione e turn over scientifico ne hanno fatto il tecnico più ammirato della serie B per gran parte della stagione.


Sport

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CALCIO

SERIE D • AL CREMA SERVE UN PUNTO CON LA REAL CALEPINA Proprio in pieno recupero il Crema ha incassato il gol del 2-2 contro il Leon e a due giornate dalla fine deve rimandare la salvezza matematica. Peccato, perché la partita sembrava vinta con i gol di Poledri e del solito Ferretti. Per stare tranquilli, ai cremaschi serve almeno un punto domani (ore 16) sul campo della Real Calepina.

CLASSIFICA (36ª giornata): City Nova 76; Legnano 62; Brusaporto 61; Folgore Caratese 60; Desenzano Calvina 59; Ciserano, Casatese 58; Arconatese 56; Breno 55; Sporting Franciacorta 51; Crema, Castellanzese 45; Ponte San Pietro 44; Real Calepina, Sona 41; Villa Valle 36; Leon, Caravaggio 33; Vis Nova Giussano 32; Olginatese 29.

PRIMAVERA 2 • LA CREMO CERCA L’IMPRESA OGGI A FROSINONE È andato male il primo round dei playoff per i grigiorossi di Pavesi, sconfitti sul terreno amico dal Frosinone per 2-1 (nella foto). I ciociari sono passati in vantaggio con Bracaglia sul finire della prima frazione, ma al 10’ della ri-

» atletica leggera

presa Ventura ha riportato le sorti in parità. La Cremonese ha quindi cercato la vittoria, ma dopo la mezz’ora è stata punita della rete di Jirillo. Non tutto è perduto, ma servirà una grande prova nella gara di ritorno (oggi alle 15).

per desalu subito il record italiano nei 150 metri

L’oro olimpico a Tokyo nella staffetta è apparso in gran forma a Milano. Ottime prestazioni nelle prove multiple a Grosseto di Dester e Gerevini

Le nostre stelle continuano a brillare Le stelle dell’atletica made in Cremona continuano a brillare. Partiamo dal campione olimpico della 4x100, il casalasco Fausto Desalu, che ha infiammato a Milano il pubblico dell’Athletic Meeting Elite, stabilendo il record italiano nei 150 metri in 15”07, un decimo in meno del precedente primato. Un ottimo esordio all’aperto in vista dei prossimi impegni, su tutti i Mondiali di Eugene (15-24 luglio). Ottime indicazioni sono arrivate anche dal Multistars di Grosseto, dove un italiano è andato oltre gli ottomila punti nel decathlon (terzo con 8109) dopo 18 anni e secondo di sempre e un’azzurra ha superato i 6000 (di 11 punti) dopo 19 anni nell’eptathlon. I protagonisti

Fausto Desalu

Sveva Gerevini

di questi exploit sono stati Dario Dester e Sveva Gerevini, entrambi cresciuti nella Cremona Sportiva-Atletica Arvedi ed ora in forza ai Carabinieri. «Per me questo è un primo

Dario Dester

passo avanti - ha commentato Sveva Gerevini - e aggiungere più di cento punti al personale vuol dire già tanto, in una situazione di non perfetta forma, perché ho avuto un

problema muscolare al quadricipite una ventina di giorni fa. Sono riuscita a fare un eptathlon senza grandi picchi, ma con una certa stabilità nelle prestazioni, per raggiungere il secondo posto in un meeting internazionale che può pesare nel ranking. Ma il mio obiettivo di quest’anno è il record italiano: Gertrud Bacher mi ha detto che il suo primo seimila è stato proprio 6011, anche se ventoso, nel 1998. E spero che mi porti fortuna per superare il suo limite... Ora ho in programma altri due eptathlon: il 4-5 giugno ad Arona nell’isola di Tenerife, in Spagna, e poi agli Assoluti per puntare almeno agli Europei». Insomma, di Dario e Sveva sentiremo ancora parlare tanto...

SPORT REMIERI

MEETING NAZIONALE DI CANOTTAGGIO

BISSOLATI IN EVIDENZA NELLA CANOA

Cresce l’attesa a Piediluco per il secondo Meeting Nazionale del 2022, in programma oggi e domani. Alla chiusura delle iscrizioni, sono 102 le società presenti da tutta la penisola (comprese quelle cremonesi), più naturalmente l’Italia Team, composto da atleti e atlete che gareggiano insieme sotto le indicazioni della direzione tecnica dell’Italremo, per un totale di circa 950 atleti impegnati su oltre 620 equipaggi. Le regate sono trasmesse in diretta sui social federali YouTube, Facebook e Twitter.

Soddisfazioni per la Bissolati nell’appuntamento internazionale sulle acque dell’Idroscalo di Milano. Il bottino è stato impreziosito da quattro medaglie d’oro conquistate dai K4 500 Junior femminile (Bentivoglio, Rossetti, Centrone, Lazzarini) e maschile (Laudati, Zapponi, Rinaldi, Oggioni), dal K1 500 Ragazzi di Laudati e dal K2 500 Junior femminile (Bentivoglio e Lazzarini). Sono arrivati anche due bronzi e il successo di un ritrovato Gabriel Esteban Farias nel KL1 200.

VOLLEY

RIPOSO PRIMA DEI PLAYOFF PER ESPERIA E OFFANENGO

Mentre in A1 siamo sempre in attesa delle prime news di mercato dalla Vbc Casalmaggiore (intanto la finale scudetto vede Conegliano e Monza sull’1-1), in serie B1 (dove arriva la neopromossa Piadena) si è conclusa la regular season. Nel girone B i fari erano puntati sul big match di Offanengo tra Chromavis Abo e Acciaitubi Picco Lecco, vinto 3-1 da quest’ultima, che ha così raggiunto i playoff da prima in classifica e relegato le cremasche a giocare due turni per conquistare la promozione. «La nostra avventura non è finita e continuiamo a lavorare», ha detto il tecnico Bolzoni. L’avversario della Chromavis Abo nella seconda fase degli spareggi promozione è la Focol Legnano: andata il 15 maggio a Legnano (ore 20.30) e ritorno il 21 maggio a Offanengo (ore 21). La Enercom Fimi Crema, invece, inizia stasera alle 20.30 i playout contro la Walliance Ata Trento (ritorno sabato prossimo in Trentino). Nel girone B, l’Esperia Cremona ha staccato il pass per i playoff battendo 3-1 la Bleuline Libertas Forlì ed esordirà il 14 maggio (ore 18 a Cremona) contro l’Arena Volley Team Verona (ritorno il 21 maggio alle 21 in Veneto). La Csv-RaMa Ostiano ha chiuso la stagione perdendo solo al tie break con la capolista Montale, mentre in serie B maschile la Imecon Crema ha centrato la salvezza vincendo 3-2 a Villafranca.

BOCCE MASSIMO MALFATTO

I giovani bocciofili della Canottieri Flora continuano ad appassionare, riscuotere successi lontani dai riflettori, determinati a far crescere il boccismo cremonese. L’ultimo exploit in ordine di tempo arriva da Brescia nel GP Bar Bocciodromo, gara nazionale (Under 15) organizzata dalla bocciofila Inox Macel dove ha trionfato Alessandro Massarini. Dopo aver eliminato Samuele Romanini (12-4), Massarini si sbarazzava di Luigi Visconti (12-1) e si aggiudicava il girone superando l'amico Luca Domaneschi per 12-6. Fina-

ALESSANDRO MASSARINI SCATENATO A CASTENEDOLO le equilibrata (nella foto una fase di gioco): la spuntava Alessandro per 12-10 sulla beniamina di casa Rachele Vivenzi (i suoi genitori gestiscono il bocciodromo) all’ultima boccia con un accosto millimetrico a fondo campo. Già detto di Luca, bella quanto sfortunata la prestazione di Alessandro Minoia eliminato alla terza partita dalla Vivenzi per 11-12. Nella Under 12 in corsia i fratelli Fornasari: Alberto perdeva la finale di girone opposto a Federico Guerrini mentre Andrea out alla seconda partita.

Prossimo appuntamento domani a Sesto Fiorentino per la settima tappa del Circuito Prestige. CAMPIONATO DI PROMOZIONE • Ferma la Seconda categoria, riflettori puntati sulla Prima dove le nostre due bocciofile escono con le ossa rotte. Severa lezione (1-7) quella subìta dalla Achille Grandi opposta alla Arcos Bocce, troppo il divario tecnico tra le due formazioni, nessuna pietà da parte degli ex Guerrini e Visconti. Zovadelli s’imponeva su Testa (87, 8-0) mentre la terna Guerrini-

Saleri-Visconti si sbarazzava di Pedrignani-Fiorentini-Torresani con un doppio 8-2. Nessun problema per Zovadelli-Visconti a superare Pedrignani-Testa mentre Fiorentini-Torresani riuscivano a conquistare un set contro Guerrini-Gaudenzi. Passo falso anche di Capergnanica contro la Fam. Tagliuno. Terminavano in parità gli incontri di Comizzoli nell’individuale e in coppia con Erba, della terna Erba-VenturelliContini mentre male ContiniVenturelli. Programma di oggi:

Achille Grandi-Fam. Tagliuno, Arcos Bocce Capergnanica, FloraFadigati, Bissolati-Arci Crema Nuova, Verdellese-Achille Grandi.


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Sport

Sabato 7 Maggio 2022

» basket serie a

Peppe Poeta fa un bilancio di questa sfortunata stagione

L’esito del campionato è sicuramente amaro, ma per il veterano della Vanoli ci sono alcuni elementi positivi, come la crescita di Spagnolo e il lancio dei giovani del vivaio

Per il capitano non è tutto da buttare RIS U L T AT I 2 9 ª G IO R N A TA

FABIO VARESI

SERIE B • JUVI A FIORENZUOLA PER SOGNARE ANCORA LA VETTA

Brescia-Varese 102-71, Fortitudo Bologna-Napoli 56-64, Milano-Brindisi 92-87, PesaroVenezia 75-85, Sassari-Cremona 98-82, Tortona-Trieste 80-74, Trento-Reggio Emilia 6977, Treviso-Virtus Bologna 76-113. Recupero: Treviso-Milano 80-74.

Stavolta l’acciaccata Ferraroni JuVi Cremona non è riuscita ad essere più forte delle tante assenze ed ha ceduto 73-70 a Bologna, malgrado l’inserimento di Manuel Di Meco (autore di 4 punti). Una sconfitta che costa il primato ai cremonesi, visto che Cividale ha travolto Bernareggio. Domani alle 18 si gioca l’ultimo turno e la JuVi deve vincere a Fiorenzuola e sperare in un tonfo di Cividale a Desio per riprendersi la vetta, importante in vista dei playoff. Sconfitta ininfluente, invece, per Crema che era già sicura di dover giocare i playout ed ha perduto di misura 68-70 con San Vendemiano. «Abbiamo giocato una buona partita contro una delle formazioni migliori del torneo, purtroppo abbiamo costruito buoni tiri, ma li abbiamo falliti. Ora testa al prossimo match (a Bernareggio)», ha detto coach Ghizzinardi. CLASSIFICA (29ª giornata): Cividale 50; JuVi 48; San Vendemiano 40; Mestre 38; Bergamo 34; Vicenza, Desio 30; Monfalcone, Fiorenzuola 28; Padova 26; Bologna, Lumezzane 22; Jesolo 20; Crema 18; Olginate 16; Bernareggio 10.

CLA SSIF ICA Virtus Bologna* Milano Brescia Venezia Tortona Sassari* Reggio Emilia Pesaro

50 46 42 34 32 30 28 26

*una partita in mrno

In attesa di un eventuale ripescaggio, al momento solo una speranza remota, la Vanoli si appresta a salutare la serie A nel malinconico match casalingo di domani sera contro Trento. Dopo Cournooh, ha rescisso il contratto in anticipo anche Verners Kohs, approdato all’Assigeco Piacenza per disputare i playoff di serie A2. La squadra di Galbiati ha quindi un roster ridotto all’osso e avranno ancora molto spazio i giovani del vivaio, che tanto bene stanno facendo nel campionato Under 19. Al capitano Peppe Poeta (quasi 37 anni) abbiamo chiesto di fare un bilancio di questa sfortunata stagione. «Sono dell’idea che non vada giudicato l’operato di una società solo se indovina due americani e se la squadra fa due canestri in più o in meno. La Vanoli resta una società esemplare, anche in una stagione sfortunata e comunque si sapeva che arrivare alla salvezza sarebbe stato difficile. Tra le cose positive, c’è l’aver fatto crescere un campione come Spagnolo, oltre a disporre di un settore giovanile di primo livello, con ben cinque Under 19 di valore e di aver dato alla Nazionale un giocatore come Pecchia. Inoltre, la Vanoli non ha fatto mai mancare nulla ai giocatori, dimostrando la sua serietà». Come valuti la tua stagione? «Ho avuto alti e bassi a causa di problemi muscolari, mai accusati in passato, quindi è stata

Trieste Treviso Brindisi Varese Trento Napoli Fortitudo Bologna Cremona

26 24 24 24 22 22 18 14

3 0 ª GIORNATA (08-05 h 20.45) Peppe Poeta in azione nel derby contro Brescia (foto Passamonti)

una stagione a singhiozzo, anche se ho provato a dare sempre il massimo, sia in campo che fuori. Purtroppo il livello della serie A si è alzato, quindi con un paio di scelte infelici e tanti infortuni, non abbiamo centrato l’obiettivo». Hai già pensato al tuo futuro? «A caldo non prendo mai decisioni. Poi a bocce ferme, maga-

Brindisi-Tortona, Cremona-Trento, NapoliPesaro, Reggio Emilia-Fortitudo Bologna, Trieste-Treviso, Varese-Sassari, Venezia-Milano, Virtus Bologna-Brescia.

ri davanti a un piatto di spaghetti allo scoglio di fronte al mare e con la mente libera, valuterò cosa fare». Pensi che la Vanoli possa essere ripescata? «Da un punto di vista etico, la società merita l’A1, per quanto fa nel sociale e nell’investimento sui giovani. Non è bello sperare nelle disgrazie altrui, ma se

dovesse esserci, ben venga». Per concludere, fai un appello ai tifosi per il match di domani. «Dico che è piacevole vedere i giovani all’opera, visto che saranno grandi protagonisti. Speriamo di chiudere con una vittoria, anche se non sarà facile e ci auguriamo una buona cornice di pubblico, per salutare 13 anni molto belli in serie A».

SERIE A2 • LE AZZURRE VOLANO IN SEMIFINALE DOVE TROVANO IL SANGA Come da pronostico, il Basket Team Crema si è sbarazzato in due match di Mantova, travolta 95-66 al PalaCremonesi (con una super D’Alie da 29 punti) e 61-43 in trasferta (Conte 18), sfoderando un’eccellente fase difensi-

va (concessi soli 4 punti alle avversarie nel primo quarto). Per completare il quadro delle semifinaliste dei playoff si deve attendere gara 3 tra Udine e Ponzano, con le friulane che a sorpresa sono state battute in gara 1 sul

proprio campo. Dopo il match di stasera (palla a due alle ore 19), verranno stabilite date e orari delle semifinali, con le cremasche impegnate nel sentito derby contro il Sanga Milano, che ha eliminato in due match l’Alpo.

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Sport

Sabato 7 Maggio 2022

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ATLETICA LEGGERA • AL GOLDEN GALA IL 9 GIUGNO

FORMULA 1 • DOMANI SERA SI CORRE NEGLI STATI UNITI

DUELLO TAMBERI-BARSHIM A ROMA

LECLERC DIFENDE LA VETTA A MIAMI

ROMA - Amici e rivali. Protagonisti di uno dei momenti più simbolici dello sport mondiale, la medaglia d’oro condivisa alle Olimpiadi di Tokyo nella scorsa estate. Si ripeterà a Roma, al Golden Gala Pietro Mennea del 9 giugno, il duello tra Gianmarco Tamberi e Mutaz Essa Barshim. Nella 5ª tappa della Wanda Diamond League, lo Stadio Olimpico accoglierà i due campioni del salto in alto che in Giappone hanno incarnato i valori di amicizia e lealtà sportiva. (Fonte Italpress)

MIAMI (Stati Uniti) - Cresce l’attesa per il debutto assoluto dell’attesissimo circuito cittadino di Miami, lungo 5,41 km, che si sviluppa intorno all’Hard Rock Stadium Complex di Miami Gardens – la casa dei Miami Dolphins – e presenta 19 curve, tre rettilinei, dislivelli e una chicane. Le velocità massime previste dovrebbero toccare i 320 km/h. Il ferrarista Charles Leclerc difende il primato in classifica nella gara in programma domani alle 21.30, ora italiana. (Fonte Italpress)

» CICLISMO

La 55ª edizione della prestigiosa corsa cremonese non ha tradito le attese

Dopo una fuga di otto atleti, con il cremonese Rastelli, come da pronostico la corsa si è decisa in un emozionante sprint finale, che ha premiato Persico. Secondo Panizzi dell’Arvedi Cycling

Il “Porto” è tornato a regalare spettacolo FORTUNATO CHIODO

Il “Circuito del Porto” è tornato, con il calore della gente che voleva riaffollare le strade della città di Cremona per assistere a uno show di prima grandezza, un autentico campionato del mondo di primavera per velocisti e folli. Perché folli? Per esigenze di spettacolo, i velocisti sono tenuti a fare gli acrobati e corrono rischi che fanno accapponare la pelle. Quindi folli in senso buono, simpatico. Incantati e rapiti. Per chi ama il ciclismo, il 55º Circuito del PortoCycling Race International Trofeo Arvedi è la sublimazione di una passione e di uno sport che ha il potere di prenderti per mano e condurti sulle strade più belle, ma soprattutto dove ci sono gli interpreti più ambiziosi del pianeta. Doveva essere una giornata di quiete prima della tempesta, ma si è scatenato l’inferno. Una corsa tutta d’un fiato (quasi 47 km/h la media finale), come se non ci fosse un domani. Aspetti i velocisti e alla fine volata è stata, con la seconda affermazione stagionale del bergamasco Davide Persico, 22 anni di Cene del team ColpackBallan di patron Beppe Colleoni, che dopo la Milano-Busseto, aggiunge al suo palmares un’altra grande classica del calendario Elite e Under 23. Con una volata da brividi, è riuscito a sfruttare nel migliore dei modi il grande lavoro dei suoi compagni e ha preceduto nell’ordine Mattia Pinazzi, emiliano di Colorno Parmense e porta-

Il podio del 55º Circuito del Porto

colori dell’Arvedi Cycling e Matteo Fiaschi del team Hopplà Petroli Firenze Don Camillo. La corsa si è accesa dopo sei giri, quando otto corridori (tra i quali il cremonese Luca Rastelli della Bardiani Csf Faizanè) sono andati all’attacco e hanno raggiunto il vantaggio massimo di 2’50” sul gruppo. So-

no stati gli uomini della Corratec a farsi carico dell’inseguimento e successivamente sono entrati in azione anche quelli della ColpackBallan. Fuga annullata a due chilometri dall’arrivo e, come detto, tutto si è deciso con un gran volatone da brividi. Soddisfatto il presidente del CC

Cremonese-Arvedi, Rossano Grazioli, per una corsa entrata nella challenge Prestigio Bicisport 2022: «Il Circuito del Porto è il miglior appuntamento a carattere internazionale per Elite e Under 23. Se tutto questo è stato possibile, lo dobbiamo a chi lavora con noi tutto l’anno». Antonio Pegoiani, direttore dell’organizzazione, oltre che responsabile dell’area tecnica del “Porto” e presidente della Federciclismo provinciale, ha aggiunto: «Un parterre di assoluto livello, con ai nastri di partenza 169 atleti suddivisi in trenta formazioni (20 continental, una professional e nove squadre di club Under 23 statunitensi, slovene, uzbeke e kuwaitiane). Senza dimenticare la nazionale ucraina e i team italiani, a caccia di un successo di valore». Tra i presenti, le big delle due ruote azzurre Elisa Balsamo, la cremonese Marta Cavalli e Martina Fidanza.

GIOVANISSIMI PROTAGONISTI A VIADANA NELLA MTB Spettacolo nel cross country di mountain bike per Giovanissimi a Viadana, evento organizzato dal Team Viadana Bike e dal Gioca in Bici Oglio Po Casalmaggiore, alla presenza di Barbara Mussa, responsabile regionale giovanile. I baby atleti si sono sfidati in allegria. CLASSIFICHE • G1: 1) Filippo Grava (Team Verona Mtb), 2) Thomas Bertelli (VC.Cremonese B&P), 1) Matilde Perusi (Mtb Aquile Team Fumane). G2: 1) Umberto Prezzi (Bike To Bike), 7) Alessio Distasio, 8) Tristan Distasio (Cremasca), 1) Sara Di Donato (Mtb Aquile Team Fumane), 2) Sara Ognibene (Gioca in Bici Oglio Po) e Allegra Costi (Cremasca). G3:

1) Nicola Zerbinati (Sportven Cycling Group), 2) Fumarola Andrea (Team Serio Pianengo). G4: 1) Amedeo Boldicotti (Scuola Mtb Santa Maria), 4) Alessio Riboli (Team Serio), 1) Maddalena Gatto (Bike To Bike), 4) Serena Dominoni (UC Cremasca). G5: 1) Elia Marconi (SC Barbieri), 1) Eleonora Flaviani (Mtb Novagli), 4) Elisa Ferrari (UC Cremasca). G6: 1) Lorenzo Sommacampagna (Mtb Aquile Team Fiumane), 1) Greta Manfredini (Team Serio). Domani sulle strade del Cremasco va in scena il Trofeo Comune di Campagnola per Giovanissimi, organizzato dal Team Serio di Pianengo, con il via della prima prova alle ore 16.

GLI ALLIEVI GANINI E OGLIARI NELLA TOP TEN A OSIO SOTTO

BERTONCELLI SUL PODIO A STAGNO LOMBARDO

I promettenti cremaschi Stefano Ganini e Federico Giacomo Ogliari, uno di Izano, l’altro di Credera Rubbiano che militano nella Ciclistica Romanese, speravano di giocarselo allo sprint il 29º Gp 1° Maggio a Osio Sotto (Bg) per Allievi, invece sono stati anticipati nelle ultimi battute dall’orobico Diego Nembrini (SC Cene) e da Achille Pozzi (US Biassono). Il gruppo, giunto con 3” secondi di ritardo, è stato regolato da Gabriele Cominelli (UC Vallecamonica), con i due cremaschi che hanno chiuso nella top ten (6° e 10°).

Samuele Massolini è stato il più forte nella Coppa 1° Maggio-Memorial Sergio Viola per Allievi che si è disputata a Stagno Lombardo e organizzata dal GC Sergio Viola (nella foto il podio). Sul prestigioso traguardo ha avuto la meglio sul bresciano Luca Braghini e sul cremasco Kevin Bertoncelli, reduce dalla vittoria della crono nel Trofeo Città di Brusimpiano (Varese). Ordine d’arrivo: 1) Samuele Massolini (Industria Moro), km 47,85 in 1h11’45”, alla media di 4o,71, 2) Luca Braghini (Ronco Maurigi), 3) Kevin Bertoncelli (Madignanese), 4) Sebastiano Tavelli (Feralpi Group), 5) Gabriele Durelli (Ciclistica Trevigliese).

, GIRO D ITALI A

VAN DER POEL PRIMO IN MAGLIA ROSA: AL VIA ANCHE IL CREMONESE LUCA RASTELLI Dopo il rinvio nel 2020 a causa della pandemia, l’Ungheria ha potuto finalmente accogliere il Giro d’Italia numero 105. Per i magiari è un volano fantastico non solo per promuovere il ciclismo, ma anche per mostrare le bellezze del territorio. La prima tappa, la Budapest-Visegrad di 195 km, ha visto l’incredibile fuga praticamente dal via dei due giovani Mattia Bais e Filippo Tagliani della Drone Hopper-Androni Giocattoli, raggiunti a 8 km dal traguardo e nella volata finale l’olandese Mathieu Van der Poel (in foto, nuova maglia rosa) ha battuto l’eritreo Girmay. La miglior gioventù azzurra del Giro è composta da volti nuovi del Giro, come Luca Rastelli, 22 anni cremonese della

Bardiani-Csf Faizanè, che non ha in agenda una tappa in particolare: «Per me saranno tre settimane di scoperta continua, ma sono curioso di correre la Salò-Aprica (16ª tappa il 24 maggio)». Il giorno dopo ci sarà la Ponte di Legno-Lavarone, con il Tonale, la lunga discesa attraverso la Val di Non, che porta verso la Val di Cembra e nel finale le due salite del Vetriolo e di Monterovere, conosciute anche come Menador che fa paura. L’unica frazione della Lombardia, con i suoi 5.250 metri di dislivello, si annuncia come uno dei tapponi decisivi per la conquista della maglia rosa: 60 km con il Goletto di Cadino, poi il Mortirolo dal versante di Monno, 12,6 km a 7,6% di penden-

za media, l’ascesa successiva, il Teglio, più corta con tratti al 16%, il bivio per Santa Cristina, che non facciamo dal 1999 e poi l’arrivo classico all’Aprica con i suoi 1.600 metri finali in leggera ascesa. CURIOSITÀ • Il Processo alla tappa, storico appuntamento della corsa rosa sulla Rai, è rivoluzionato con la presenza sul palco accanto al conduttore di ben 6 cicliste, fiore all'occhiello dell'eccellenza italiana: Elisa Balsamo (campionessa del mondo in carica) Elisa Longo Borghini (vincitrice della Roubaix), Marta Bastianelli e Tatiana Guderzo (entrambe ex iridate), Letizia Paternoster e la nostra Marta Cavalli (reginetta dell’Amstel Gold race e della Freccia Vallone).

IN BREVE

QUARTA VITTORIA DI RUBEN FERRARI

Quarta vittoria in otto giorni per l’esordiente bergamasco Ruben Ferrari, figlio dell’ex professionista cremonese Diego. Vincitore in una cronometro a Baselga di Piné in Trentino, il ragazzo in maglia orange della Romanese (nella foto) si è ripetuto conquistando la 63ª Coppa Don Gnocchi-32º Trofeo Antonio Pasini, classica in linea da Sesto San Giovanni a Inverigo, nel Comasco. Nello sprint a due, Ferrari è riuscito ad avere la meglio del brianzolo Riccardo Faria (Biassono). Terzo Nicolò Franchina (Gazzanighese), giunto a 1 minuto.

PICCOLA TRE VALLI VARESINE A GIAMI Volata in leggera salita alla Piccola Tre Valli Varesine per Juniores e bis stagionale per Luca Giami, ligure di Alassio del Team F.lli Giorgi, già vincitore a Camignone (Bs). Allo sprint ha regolato il lombardo Dario Igor Belletta del Pool Cantù-Gb Junior e Gabriele Casalini del team Aspiratori Otelli Alchem Carim Baiocchi. VAN VLEUTEN KO • Il Movistar Team ha comunicato che Annemiek van Vleuten, avversaria di Marta Cavalli nelle classiche del Nord, ha subìto una frattura del polso destro dopo una caduta in allenamento ed è già stata operata con successo.


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