POLITICA
ESTERI
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LETTA: IL GOVERNO DURERÀ. MELONI: NO, È GIÀ FINITO
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DRAGHI: HO CHIESTO LA PACE A PUTIN, MA DA LUI NULLA
Anno VI • n° 20 • SABATO 21 MAGGIO 2022
Periodico • € 0,02 copia omaggio
ISSN 2724-4385
Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it
GIOVANI • Un 15enne su 2 fatica a capire un testo. La cremonese che insegna a scrivere all’Università
Galletti a pagina 6
LE DIFFICOLTÀ DI UNA GENERAZIONE L’OSPITE IN REDAZIONE
WALTER MONTINI: LA MIA AMICIZIA CON ANDREOTTI Raineri alle pagine 4-5
ECONOMIA
L’OPPORTUNITÀ: LE PMI IN BORSA Cuti a pagina 8
FATEMI CAPIRE... La giovane Giorgia Soleri si è sfogata sul web poiché, ospite su Rai1 per presentare il suo libro di poesie, è stato rimarcato più volte il suo legame sentimentale con Damiano dei Maneskin. “Ho un nome anche io” si è sfogata sui social la poetessa-modella. Qualcuno spieghi alla simpatica Giorgia che la grande vetrina che ha avuto per il suo libro, lei e non le centinaia di altre poetesse in erba dietro a sgomitare, la deve al fatto di essere fidanzata di un personaggio celebre. Sennò pretenda pure che si usi solo il suo nome, ma si metta disciplinatamente in fila. Vanni Raineri
SOLIDARIETÀ
EVENTI
Articolo a pagina 9
FORMAGGI & SORRISI, IL CENTRO PASSERELLA DI SAPORI
Raineri a pagina 7
SPORT
I LUNGHI SILENZI DELLA VANOLI SONO SEMPRE PIÙ ASSORDANTI Varesi a pagina 22
CENTO PASSI INSIEME IN MARCIA PER MEDEA CULTURA
Articolo a pagina 21
IL FASCINO DELLA FOTOGRAFIA PROTAGONISTA A SORESINA
VIVERE IN BRASILE E TIFARE CON PASSIONE PER LA CREMO Benedini a pagina 24
CANOTTAGGIO, DUE RAGAZZE ALLA CONQUISTA DELL’EUROPA Articolo a pagina 26
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni economiche e contrattuali fare riferimento alle Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori (IEBCC). L'offerta speciale Prestito Green è erogabile esclusivamente per progetti che promuovono il risparmio energetico, l'energia rinnovabile e l'efficientamento della casa, previa presentazione di una documentazione che certifichi la finalità del prestito richiesto da parte del cliente. Esempio di Prestito Personale: €10.000, rata base €143 al mese per 84 rate. Tan fisso 5,35%. Taeg fisso 5,48%. Costi accessori dell'offerta azzerati. Importo totale del credito €10.000. Importo totale dovuto dal consumatore €12.012. Taeg massimo applicabile, in funzione del cambio rata e salto rata 5,50%. Offerta valida dal 01/05/2021 al 31/05/2022. Salvo approvazione Findomestic Banca S.p.A. Agente per Findomestic Banca S.p.A. Marca Finanziamenti srl iscritto nell’elenco degli agenti in attività finanziaria ex art. 128quater, D. Lgs. 385/93. Agente in attività finanziaria legato da rapporti contrattuali ad uno o più intermediari, operante entro i limiti del mandato conferito da Findomestic Banca S.p.A.
CRONACa IE RI L ’ INC ONT RO
POLEMICA AL DLF: NIENTE INGRESSI PER GLI ESTERNI
Sabato 21 Maggio 2022
Ha suscitato diverse polemiche tra i soci del Dopolavoro Ferroviario l’intenzione dei dirigenti di aprire agli esterni attraverso il versamento della quota di ingresso. Sui social in settimana c’è stato un fiume di proteste finalizzate a far recedere gli amministratori della società di via Eridano dal proposito. Ieri
pomeriggio si è svolta una riunione per affrontare il problema, alla presenza di circa 200 soci (dei 1600 iscritti totali). Come è facile intuire si è trattato di un confronto acceso, al termine del quale il presidente Andrea Cambiati ha comunicato di aver rinunciato al progetto.
ATTIVISMO • Il giovane cremonese, fondatore di Still I Rise, contro l’operato delle organizzazioni umanitarie
Govoni: «Il nostro è aiuto, non propaganda» Un post su Facebook del cremonese Nicolò Govoni per spiegare cosa differenzia “Still I Rise”, l’organizzazione indipendente da lui fondata per offrire istruzione e protezione ai minori profughi e vulnerabili, e le altre organizzazioni umanitarie. «Confonde, lo capisco. Forse spaventa anche un po’ esordisce Govoni -. Dopotutto, è da decenni che l’industria dell’aiuto ci abitua all’opposto polare di quello che stiamo facendo noi. Viene da chiedere: perché Still I Rise è l’unica a chiudere i progetti? Ed è proprio questo il punto: hai mai visto UNICEF, UNHCR, Save the Children fare lo stesso? No? Eppure hanno una capacità di miliardi di dollari, e un’esperienza (quasi) secolare. Nonostante questo, le loro crisi sembrano essere infinite. E sai perché? Te lo dico io, che li vedo lavorare in tutti e cinque i Paesi in cui operiamo - perché il loro scopo non è risolvere la crisi, è fare numero. Non ci credi? Quanti bambini hanno mandato loro alla scuola pubblica di Samos? Quante cause hanno avviato contro l’amministrazione dell’hotspot? Quanti interessi economici hanno
scoperto e denunciato? La risposta è terribile e una sola: zero». Il post di Govoni, giovane ex studente del liceo Manin a Cremona, è diventato virale, come spesso capita per le sue foto e i suoi video di denuncia ma anche di resoconto del bene che ogni giorno la sua organiz-
zazione elargisce a minori meno fortunati di noi. «Non sono io a dirlo - continua Govoni -, è un problema largamente riconosciuto nel settore, questo. Ma la verità è più profonda della semplice operatività. La verità più essenziale è che nessuna emergenza dovrebbe mai dura-
re più di 12 mesi, né la riabilitazione più di 5 anni. Altrimenti la crisi diventa cronica. Altrimenti la ricostruzione non arriverà mai. Altrimenti, purtroppo, l’aiuto umanitario non sta facendo il suo dovere. E, spesso, questo significa che sta facendo l’opposto. Che sta facendo politica. Sta facendo lobbying. Sta facendo i soldi. E quindi sì, capisco la confusione, capisco lo sgomento, capisco anche la paura della perdita delle certezze. Un sistema corrotto trionfa quando riesce a far credere di essere la normalità. Di essere l’unica alternativa». Poi Govoni torna alla sua organizzazione. «A Still I Rise, noi questo sistema lo combattiamo. Perché è esso stesso parte del problema. E l’unico modo per risolvere un problema è opporsi a chi lo perpetua, anche solo facendo diversamente. A Still I Rise, l’obiettivo dell’apertura di ogni scuola è e sempre sarà quello di chiudere i battenti. Di risolvere il problema. Di diventare inutili. Come? Dando alla comunità che supportiamo gli strumenti per vincere senza di noi. Questo è aiuto umanitario. Tutto il resto è propaganda».
A G R ICOL T U RA
PROGETTO SCUOLA COLDIRETTI, EDIZIONE RECORD E GRAN FINALE IN PIAZZA DUOMO Centinaia di bambini in piazza Duomo a Cremona e decine di classi collegate via web dal cortile Federico II. E poi sindaci, agricoltori, insegnanti, rappresentanti delle istituzioni, della scuola e del tessuto produttivo. Tutti protagonisti di una mattinata – nel segno della festa e dell’incontro fra scuola, agricoltura e città – condivisa ieri in occasione della chiusura de “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”, il progetto didattico di Coldiretti Cremona, rivolto alle Scuole primarie e secondarie della Provincia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, con Coldiretti Donne Impresa e Giovani Impresa in prima linea nell’impegno di promuovere sani stili di vita coniugati alla sostenibilità ambientale. Per Coldiretti Cremona è stato un progetto da record, con la partecipazione di ben 85 classi e oltre 1600 alunne e alunni, protagonisti dei cinque percorsi.
L’appuntamento con la grande festa conclusiva si è svolto in cortile Federico II, ma ben prima le scolaresche si sono presentate sotto l’arco Coldiretti issato in piazza Stradivari, con il cappellino giallo e tanto entusiasmo. Hanno ricevuto in dono lo zainetto di Coldiretti Cremona (con la merenda garantita dagli agricoltori e l’acqua di Campagna Amica), hanno seguito il proprio capogruppo per un breve tour in via Solferino, verso sala Borsino, sono quindi approdati in piazza Duomo, dove ad accoglierli c’erano persino i trampolieri. I bambini hanno avuto modo anche di dialogare con un ‘tutor dell’orto’ e con un’apicoltrice. Nell’entusiasmo generale, ha preso il via la premiazione delle classi vincitrici. Con la partecipazione, impegnati nella proclamazione dei vincitori, del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, degli assessori Luca Burgazzi e Maura Ruggeri, del vicepresidente della Provincia
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Giovanni Gagliardi, del tecnico di Casalasco Società Agricola Mattia Damiani. Attraverso un bellissimo videoracconto, le classi hanno potuto ripercorrere tanti mesi vissuti con il progetto scuola.
IN B R E V E
PADANIA ACQUE, OK AL BILANCIO
L’Assemblea degli azionisti di Padania Acque ha approvato all’unanimità il miglior bilancio di sempre. La gestione dell’anno 2021 registra un utile netto di 3,2 milioni di euro, un margine operativo lordo pari a 24,3 milioni e 18 milioni di investimenti. «Numeri che rispetto al 2020 – ha spiegato il Presidente Cristian Chizzoli - evidenziano l’aumento del valore aggiunto pari a 2,5 milioni di euro, l’incremento di 2,4 milioni della gestione industriale e la crescita dell’utile netto di 400mila euro. La qualità del servizio tecnico e l’efficienza della gestione economico-finanziaria ci hanno permesso di raggiungere questo importante risultato». L’assemblea, partecipata dai sindaci o loro delegati rappresentanti il 98,74% del capitale sociale, è proseguita con l’intervento dell’Amministratore delegato Alessandro Lanfranchi che ha sottolineato l’entità degli interventi del gestore unico dell’idrico cremonese. «Padania Acque ha investito molto sul territorio: 96 grandi cantieri per un totale di quasi 18 milioni di euro e ha la necessità di continuare nell’ambizioso piano degli interventi per mantenere gli standard di qualità del servizio elevati. La nostra Società è riconosciuta, in Italia, tra i migliori gestori del Servizio Idrico». L’Assemblea ha poi votato per il triennio 2022-2024 i componenti del Comitato Consultivo, organo di indirizzo e controllo analogo. Sono stati riconfermati il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e quello di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, l’assessore del Comune di Crema Cinzia Fontana, il primo cittadino di Castelverde Graziella Locci, di Salvirola Nicola Marani, di Pandino Piergiacomo Bonaventi e di Grumello Cremonese ed Uniti Maria Maddalena Visigalli mentre nuovi membri sono il sindaco di Rivarolo del Re Luca Zanichelli, il sindaco di Fiesco Giuseppe Piacentini, il sindaco di Genivolta Gian Paolo Lazzari e il primo cittadino di Ricengo Feruccio Romanenghi.
Iniziativa promossa da Auser Comprensorio di Cremona con il patrocinio e la collaborazione dalla Provincia di Cremona
Il violino della Shoah si racconta L'esibizione sarà intervallata dalle letture tratte da "The Shoah Violin tells its story" di Carlo Alberto Carutti interpretate da Emilia Mori
Con il patrocinio del Comune di Cremona
PER INFO: Ufficio Auser Unipop Cremona unipop.cremona@auser.lombardia.it -
0372448678
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, » l intervista VANNI RAINERI
A 40 anni, il minimo per essere eletti, si ritrovò tra i più giovani senatori in quel 1992, giusto in tempo per vedere scattare l’operazione Mani Pulite, poi il Parlamento si sciolse nel ’94. Due anni per assistere alla fine della cosiddetta Prima Repubblica. Poi, chiediamo provocatoriamente a Walter Montini, ha trionfato la buona politica onesta, o no? «Poi le cose sono andate avanti come niente fosse, coi risultati che abbiamo sotto agli occhi, anzi aggravati dal fatto che almeno una volta venivano difesi alcuni principi, valori e appartenenze, mentre oggi nemmeno questo, mentre non credo che il malaffare di allora sia scomparso. Di quel ’92 ricordo la prima seduta, che per legge è presieduta dal più anziano (che allora era Spadolini) con segretari i più giovani tra cui io. L’emozione era a mille». In una recente intervista, per riassumere il cambiamento nel fare politica, disse che “si è passati dai comizi ai tweet”. «Noi si andava a fare i comizi in piazza anche davanti a poche persone mostrando il volto, e magari si veniva insultati. Ricordo che quando nacque Forza Italia venivano consegnati kit contenenti i quiz per gli eletti. Diciamo che sono rimasto legato al precedente modo di fare politica. C’era una diversa preparazione: si arrivava in Parlamento dopo una specie di cursus honorum: da segretario di sezione a consigliere comunale a vice sindaco a sindaco, poi se il partito puntava su di te arrivava un incarico provinciale e facevi campagne elettorali a volte sapendo
i precedenti
ospiti in redazione
04/09/2021 Carlo Stassano 13/11/2021 Giovanni Bozzini 25/11/2021 Anna Maramotti Politi 04/12/2021 Maurilio Segalini 22/01/2022 don Pier Codazzi
12/02/2022 Agostino Melega 26/02/2022 Gabriele Cervi 19/03/2022 Paolo Bodini 16/04/2022 Massimo Rivoltini 30/04/2022 Luciano Cesini
Walter Montini: da Andreotti alla p
di perderle, e quando ti eri fatto un’esperienza valoriale, spirituale, politica, territoriale, eri pronto alla sfida del Parlamento. Dopo il ’94 bastava che qualcuno passasse per la strada e gli chiedevano di candidarsi, fino ad arrivare al fenomeno del Movimento 5 Stelle che ha spaccato tutto. Oggi li vediamo i risultati dell’antipolitica». L’assenza di formazione allontana anche i giovani dalla politica. Non è un caso quanto avviene nei nostri comuni: a Robecco d’Oglio non si è trovato un candidato sindaco, a Torricella del Pizzo una giovane si è messa in gioco dicendo “non so nulla di politica e partiti, ma imparerò”. In entrambi i casi la dimostrazione che la politica è assente. «Non solo, anche la scuola, la famiglia che ti formavano oggi hanno abdicato. Ci sono sindaci che hanno amministrato per 15 anni ma non sono stati in grado di allevare qualcuno che proseguisse dopo di loro. Se un giovane bussasse oggi alla mia porta e mi dicesse di voler fare politica, non saprei in quale partito indirizzarlo. L’unica struttura organizzativa è quella del Pd, che pur con tutti i suoi problemi ha ancora le sezioni, tutti gli altri sono deflagrati. Prima avevi il tuo lavoro, uscivi la sera e facevi politica nelle sedi di partito, oggi ci si interessa della cosa pubblica se si ha qualche fine da perseguire, non per presentare istanze di gruppi di persone e di associazioni. Anche la Chiesa oggi
CHI È WALTER MONTINI
SENATORE BABY POI A FIANCO DI VELTRONI E PERRI Walter Montini, nato nel 1951, nel 1992 è entrato al Senato giusto con la minima età necessaria di 40 anni. Dopo essere stato a lungo sindaco di Gabbioneta Binanuova, fu eletto in Senato nell’anno in cui i niziò l’opera demolitrice di Di Pietro, fino al 1994, anno della “discesa in politica” di Berlusconi. Poi è rimasto a lungo a Roma al fianco prima di Andreotti poi del sindaco Veltroni, fino a quando nel 2010 fu richiamato dal sindaco cremonese Oreste Perri che lo volle suo capo di gabinetto. Svariati gli altri incarichi che ha ricoperto e ricopre così come è vasta la sua opera di autore di saggi e collaborazioni editoriali. Già professore a contratto di Sociologia dell’Ambiente e del territorio all’Università di Brescia, è presidente della Fondazione Casa di Riposo San Giuseppe di Isola Dovarese nonché dell’Associazione delle Residenze socio-sanitarie della provincia di Cremona. che messaggi dà localmente?». Un giorno disse che conserva un diario di Severino Citaristi, il recordman di avvisi di garanzia: nel ricevette ben 74. Quando lo renderà noto? «Lui e la moglie sono ormai morti, ma per il momento lo tengo io. Citaristi mi insegnò a fare attività parlamentare all’interno delle commissioni, una cosa non semplice. Tra le altre ero in quella Industria Commercio e Turismo in cui lui era capogruppo. Ricordo che ogni mattina apriva il giornale per scoprire l’ennesimo avviso di garanzia. Una volta gli dissi che al decimo sarebbe scattata la bambolina in premio. In ogni ca-
so nacque una profonda amicizia sul piano politico (sì: l’amicizia allora aveva un valore in politica, oggi non più), poi si ammalò. Si fece ricoverare e mi chiese di fare il capogruppo in commissione nonostante la presenza di senatori più noti ed esperti, e io non facevo nemmeno parte della sua corrente, quella dorotea. Alcune correnti sbagliarono, non voglio difenderle, specie quelle che gestivano il potere. Sta di fatto che andavo spesso a trovarlo nella sua Bergamo e ho diverse cose che mi ha lasciato, tra cui quel diario». Lei era uno dei pochi a dare del tu ad Andreotti. Che rapporto avevate?
«Lui mi prese in simpatia. Dopo un paio di anni nella sua segreteria mi chiese nel ’92 di candidarmi, e appena eletto mi disse “ora siamo colleghi, diamoci del tu”. Ma nemmeno Cirino Pomicino lo faceva. Ho frequentato Andreotti fino alla sua morte e anche oltre, in quanto rimango in contatto con due dei suoi figli. Insomma, fu un ottimo rapporto; c’è chi dice che fosse diabolico, con me ha sempre mantenuto una correttezza esemplare sia personale che politica». C’è un episodio che lei raccontò e che mi sembra dica molto di Andreotti: riguarda la chiamata di Veltroni.
Sabato 21 Maggio 2022
,, ,, il rapporto col divino giulio
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«IO, DC, FUI CHIAMATO DA VELTRONI DEL PDS, AVEVO PERPLESSITÀ, ANDREOTTI MI RISPOSE: “E ME LO CHIEDI? VAI, ABBIAMO BISOGNO DI UN NOSTRO UOMO LÌ”»
politica del tweet
che seguirono sull’opportunità di parlare della figura di Andreotti. La progettazione di questi incontri prevedeva che si parlasse di Andreotti, di Craxi e di Berlinguer. La sala comunque era piena. Ero presente anche a Roma in Galleria Sordi, alla presentazione dei diari di Andreotti da parte del bravissimo giornalista Massimo Franco». Oggi c’è un politico che la convince? «Non essendoci più i partiti non è facile. Uno che ha una visione strategica, anche se è antipatico, è Matteo Renzi. Mi sembra abbia più lungimiranza nella proposta, è vero che sbaglia tanto ma guardo ai contenuti. Poi sul piano economico Draghi, nella difesa della famiglia la Binetti. Escludo il M5S che ritengo una sciagura. Andreotti mi parlava bene di Enrico Letta, ma oggi ho diverse perplessità nei suoi confronti».
«Verissimo. Io, lui e la Garavaglia allora si andava a messa tutte le mattine, ed era una sorta di rituale: alle 8,30 la messa, alle 9 il caffè con brioche. Andreotti prendeva sempre il bombolone e regolarmente si sporcava. Gli dicevo: “mettiti a dieta” e lui rispondeva che avrebbe avuto tempo di farlo nell’aldilà. Proprio un giorno che andiamo a messa gli dico che Walter Veltroni, appena eletto sindaco di Roma, mi aveva chiesto di essere il suo segretario di gabinetto. Gli faccio presente che io, Dc, chiamato da un Pds, avevo perplessità, e lui mi rispose: “E me lo chiedi? Vai, abbiamo bisogno di un nostro uomo lì”. Accettai, e da allora ogni mattina mi dava bi-
Media partner
gliettini che mettevo in tasca che contenevano raccomandazioni varie: un gioco per l’asilo gestito dalle suore, altre suore che avevano bisogno di fondi per mangiare, come le carmelitane scalze che conservavano le reliquie di Giovanni Paolo II. Pensi che per sdebitarsi con me mi diedero un pezzo della veste di papa Wojtyla che ovviamente conservo». Giulio Andreotti, figura controversa. «Recentemente parlai al convegno al Cittanova alla presenza dei suoi figli, che mi chiesero di andare. Partecipai su invito del Provveditore, e mi diedero fastidio quelle polemiche senza senso
se scelte sono state condivise, ma il problema di fondo non è risolto, e riguarda gli spazi di operatività che ci sono all’interno di ognuno dei 27 paesi, e su quali temi. Se lo spazio operativo è fittizio, se ognuno sugli immigrati, sul nucleare eccetera ha una sua autonomia, allora non c’è coesione: la scelta nucleare francese non è una scelta europea. Certo la guerra ha prodotto una giravolta della Polonia che stava costruendo muri e ora accoglie gli ucraini. Direi che la guerra ha rinsaldato l’Europa ma da qui a tenerla unita per sempre ce ne corre».
Sono in atto diversi tentativi di ricostituire un’area moderata. Che ne pensa? «Credo esista uno spazio per farvi confluire le idee moderate che oggi sono presenti in diverse formazioni, ma serve tempo. Un centro che possa competere con una sinistra dal campo largo e la destra, dove anche la Lega mi sembra più moderata rispetto al passato. Poi dipenderà dalla legge elettorale, e teniamo conto che i collegi saranno molto più ampi con la riduzione dei parlamentari. Diciamo che sul piano culturale lo spazio c’è, a livello organizzativo la vedo dura».
Chiudiamo con il suo attuale impegno. Tre anni e mezzo fa disse che nel giro di 5 anni il nostro sistema di welfare non avrebbe retto più, chiedendosi chi pagherà in futuro le rette degli anziani. La sua previsione si sta avverando? «Oggi siamo al limite. Grazie alla pensione, all’indennità di accom-
La guerra sta contribuendo a fare l’Europa? «Il conflitto sta rinsaldando le forze europeiste, tanto che diver-
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pagnamento, ai risparmi personali e qualcosa dai figli ce la si è sempre cavata, ma oggi ci sono persone non sposate che non se la sentono di contribuire, e qui chi interverrà? Il futuro è grigio. Accade oggi che la famiglia tiene l’anziano in casa fino a quando è possibile, poi si rivolge alla Casa di Riposo, che non è più una struttura per “riposati” ma l’hospice in cui si vivono gli ultimi mesi di vita. Monsignor Paglia è stato nominato presidente della Commissione per la riforma dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana e sostiene che le Case di Riposo andrebbero chiuse e gli anziani tenuti a casa, ma chi paga per tenere a casa chi ha bisogno di cure 24 ore su 24? Ripeto, oggi che la famiglia non c’è più e le pensioni sono basse, i Comuni hanno mille difficoltà finanziarie, chi pagherà l’assistenza? Sapete quanti insoluti hanno le Case di Riposo per rette non pagate da chi non ha i soldi per provvedere?».
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Cronaca
Sabato 21 Maggio 2022
ENRICO GALLETTI
«In Italia, la dispersione scolastica implicita, cioè il mancato raggiungimento del livello minimo di competenze a 15 anni, riguarda quasi la metà degli studenti (45% in italiano, 51% in matematica)». Ha fatto discutere il contenuto di un rapporto di Save the Children legato alla quattro giorni su infanzia e adolescenza partita ieri a Roma, “Impossibile 2022”. «Un’incapacità dei ragazzi di 15 anni di comprendere il significato di un testo scritto al 51% è un dramma, non solo per il sistema di istruzione e per lo sviluppo economico, ma per la tenuta democratica di un paese», ha commentato il presidente di Save the Children Italia, Claudio Tesauro, aprendo i lavori dell’incontro. Ma i problemi della formazione vanno, anche questa volta, a braccetto con il mondo del lavoro, con la fascia tra i 15 e i 29 anni che in sei regioni italiane vede i Neet, i giovani che non studiano e non lavorano (di loro ci eravamo occupati qualche settimana fa sul Piccolo), che hanno già superato i coetanei attivi. Fuori dai nostri confini, a partire dall’Ucraina e non solo, sono 200 milioni i bambini che subiscono le conseguenze delle guerre. E la crisi climatica fa anche peggio, producendo tre volte gli sfollati causati dai conflitti. La questione del deficit educativo, con oltre la metà degli adolescenti italiani incapaci di comprendere autonomamente un testo, è andata peggiorando con la pandemia: «E se il deficit educativo può compromettere il futuro di bambini e adolescenti nel nostro paese, già nel presente il Covid ha spinto nella povertà assoluta altri 200.000 bambini, per un totale di quasi un milione 400mila minori», scrive Save the Children. E ancora: «In Italia ogni bambino ha il triplo delle possibilità di trovarsi in condizioni di povertà assoluta rispetto agli over 65, e il doppio delle probabilità rispetto a tutto il resto della popolazione». Restano tanti anche i
GIOVANI • Il rapporto di Save the Children lancia l’allarme. E in 6 regioni i Neet superano i coetanei con lavoro
Un 15enne su due non capisce ciò che legge della pandemia, il 7,5% circa della popolazione scolastica, e nei paesi più poveri si sono persi il 66% di giorni di scuola in più rispetto ai paesi ricchi». Ma la pandemia non deve confondere la prospettiva, avvertono, «perché erano già 260 milioni i bambini che non frequentavano le lezioni anche prima: da quando i leader mondiali, nel 2015, hanno adottato gli obiettivi di sviluppo sostenibile, i mancati investimenti sull’istruzione hanno lasciato che più di 468 milioni di bambini compissero 10 anni senza aver acquisito le competenze di alfabetizzazione di base».
giovani che faticano a inserirsi socialmente: niente scuola, niente formazione, niente lavoro. «Più di due milioni di giovani, ovvero 1 giovane su cinque fra i 15 e i 29 anni, è fuori da ogni percorso», si legge nel rapporto. «In Sicilia, Campania, Calabria per i 15enni italiani due giovani occupati ce ne incapaci di comprendere sono altri tre che sono fuori un testo scritto da lavoro, formazione e studio». A pesare, ancora una volta, la crisi legata al Covid. Save the Children sottolinea come la pandemia abbia aggravato le disuguaglianze. «Nel mondo, 117 milioni di bambini sono senza scuola a causa
51%
LA STORIA • I deficit non riguardano solo i giovanissimi. La cremonese Francesca Gagliardi: «I futuri professionisti a scuola di scrittura»
La prof chiamata a insegnare a scrivere all’Università A interpretare I dati di Save the Children è Francesca Gagliardi, docente universitaria, consulente e formatrice di scrittura professionale. Che cosa ci dice questo rapporto? «I ragazzi faticano a comprendere testi scritti e a produrne, e questo è un fatto. Gli adolescenti di oggi sono diversi da quelli degli anni Sessanta, Settanta, Ottanta, perché diverso è il contesto in cui stanno crescendo: veloce e iperstimolato. Leggevo da qualche parte che un solo quotidiano nazionale contemporaneo contiene più informazioni di quante se ne potessero apprendere nell'arco di una vita durante il Medioevo. Oggi le informazioni ci piovono addosso a raffica. Capire cos'è veramente importante è veramente una faticaccia, in mezzo a tanto rumore. Questo non significa certo che possiamo rinunciare ad allenarli alla comprensione e al pensiero critico». Come impareranno a farlo? «Dare una risposta seria a questa domanda non è semplice, ma ho un aneddoto: una decina d'anni fa l’Università di Parma mi ha chiamato per attivare un insegnamento di Scrittu-
ra efficace per il servizio sociale». Come mai? «Pensate alle relazioni per i tribunali: l'assistente sociale deve innanzitutto essere in grado di scriverle ineccepibili sotto il profilo del contenuto - e del metodo - ma anche in modo efficace, cioè chiaro, coinvolgente e convincente, o non raggiungerà lo scopo nei tempi e nei modi che vorrebbe; nei casi più gravi, non lo raggiungerà affatto. E poi c’erano anche i risultati pessimi delle prove scritte dell’esame di abilitazione alla professione di assistente sociale: quei punteggi scarsi hanno evidenziato la necessità di insegnare a scrivere all’Università». Dalla sua prima cattedra, cosa ha visto? «Di tutto. Taqquino con due “q”, strafalcioni inammissibili». L'esperienza condotta fra i banchi dell'Università e nei corsi di formazione con assistenti sociali senior è confluita in un libro, Scrivere l'aiuto (Zanichelli). «Esatto. Perché anche nel mondo degli adulti la scrittura funzionale, cioè quella che usia-
Francesca Gagliardi e il libro appena uscito
mo per lavoro, può creare ostacoli anziché facilitare. Saper fare non basta, occorre anche saper scrivere con efficacia. Il libro parte da un concetto semplice, ma denso di implicazioni: gli assistenti sociali devono essere degli scrittori. Dalla loro abilità con la parola scritta dipendono processi che riguardano persone in condizione di fragilità: l'affidamento di un minore, la tutela di un anziano, la protezione di una donna, di un rifugiato e così via. Non c'è professione in cui la scrittura abbia una valenza maggiore. Ma neppure ce n'è una dove la scrittura non ne abbia». E.GAL.
Cronaca
Sabato 21 Maggio 2022
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IN BREVE
DALL’AIL UN CARICO DI FARMACI A LEOPOLI
Foto di gruppo per un’edizione di “Cento passi insieme”, poi Rodolfo Passalacqua, Giorgio Calabrese e Franco Benedini
SOLIDARIETÀ • Domani torna dopo due anni di stop per Covid. Incontro su alimentazione e sport come prevenzione VANNI RAINERI
Attesa da oltre due anni, la 17ª edizione della camminata di MEDeA può finalmente prendere il via. L’iniziativa intitolata “100 passi insieme”, rinviata a causa della pandemia nel 2020 e nel 2021, torna domani, domenica 22 maggio, con il seguente programma: alle 10 ritrovo in piazza del Comune, dove ci saranno i saluti delle autorità alla presenza di stand informativi sulla attività dell’associazione; la partenza è fissata per le ore 11 e, dopo il transito nelle vie cittadine, arrivo a Casa MEDeA attorno alle 12,30. Qui verrà consumato il pranzo, e subito dopo, alle 14,30, avrà luogo un dibattito aperto alla cittadinanza, ad ingresso libero, nel giardino di Casa MEDeA. Sarà l’occasione così di ammirare il giardino realizzato da poco nel pieno della fioritura, oltre che di assistere ad un incontro molto interessante con relatori di livello. Il tema è “Alimentazione e attività fisica come prevenzione e cura”, e parteciperanno il pro-
Cento passi insieme per sostenere MEDeA fessor Giorgio Calabrese, nutrizionista, e il canoista olimpionico Franco Benedini, coordinatore sportivo di Ottagoni Cremona Sport. Per la seconda edizione consecutiva, alcuni gruppi sportivi sosterranno MEDeA con un allenamento di corsa cittadino: si tratta di Marathon Cremona, Corre Asd, 3C Compagnia Corridori Cremonesi e Sansebasket. Da segnalare che una navetta è disponibile in piazza del Comune, alla partenza della camminata, per raggiungere Casa MEDeA. La manifestazione, che come sempre è organizzata per sostenere il coraggio di chi vive il percorso oncologico, ha il pa-
trocinio e la collaborazione del Comune di Cremona, dell’Asst Cremona, dell’Ats Val Padana e della Provincia di Cremona. Sentiamo il dottor Rodolfo Passalacqua, che di MEDeA è il fondatore e presidente: «Dopo due anni di Covid MEDeA vuole ripartire alla grande, e lo fa su più fronti. Uno, sempre battuto e sospeso per la pandemia, riguarda la prevenzione, e per questo motivo ripartiamo con un dibattito di alto livello sull’alimentazione e l’attività fisica come forme di prevenzione, temi sui quali torneremo più volte quest’anno con diverse iniziative in cantiere. Ci sono anche temi di impegno sociale, con medici e
infermieri di MEDeA che vengono incontro alle esigenze dei cittadini con prestazioni e consulenze gratuite. I nostri punti di forza sono il rapporto coi malati e anche l’ospitalità (stiamo ospitando anche una famiglia di ucraini in fuga dalla guerra), ma serve un ulteriore passo avanti per affrontare le crescenti povertà e disparità sociali. Voglio dire che non possiamo restare a guardare limitandoci agli obiettivi cardine che abbiamo, cioè il sostegno alla ricerca e il reparto contribuendo a creare la nuova area di ricerca clinica dell’ospedale che è in embrione. Ma altri obiettivi ci saranno nel futuro di MEDeA».
E V EN TI
UN PEZZO DI SOL LEVANTE SBARCA A CREMONA: JAPAN SHOW E ITALIAN KOI EXPO IN FIERA Oggi e domani a CremonaFiere, in occasione di Japan Show Salone della cultura giapponese e Italian Koi Expo - Campionato Internazionale di carpe giapponesi, sarà possibile conoscere da vicino la cultura giapponese, apprezzarne la storia e appassionarsi alle sue numerose sfaccettature. Il ricco programma eventi messo a punto da CremonaFiere in collaborazione con associazioni culturali, esperti di settore e professionisti, vuole offrire al visitatore l’opportunità di immergersi in colori e tradizioni del mondo nipponico, di accostarsi al magico mondo delle carpe Koi e di approfondirne aspetti più tecnici e specifici. Già all’apertura della manifestazione, oggi alle ore 10, prenderanno il via numerose attività, dall’attesissimo Koi Show (Campionato internazionale di carpe giapponesi cuore pulsante di Italian Koi Expo, con 25 vasche gara e oltre 150 esemplari iscritti dall’Italia e dall’Europa) alla pittura Sumi, con i laboratori a cura del maestro Beppe Mokuza, monaco Zen e maestro di Sumi nonché fondatore e responsabile del dojo zen “Bodai Dojo” di Alba. Il maestro, che nel 2019 ha ricevuto la trasmissione del Dharma dal maestro Roland Yuno Rech, si dedica da trent’anni alla pratica del Sumi-e e della meditazione zen. Organizza workshop, tiene conferenze, ritiri intensivi e dimostrazioni in tutta Europa. Dopo le sessioni di Sumi-e, il maestro proporrà, alle 17, anche un momento di meditazione zen. Dall’arte e dalla meditazione alla natura, con la prestigiosa
A destra un disegno di Roberta, ragazza autistica che si eprime attraverso le sue creazioni collezione di Suiseki esposta da Carlo Maria Galli, suisekista di fama internazionale, che proporrà due volte al giorno appuntamenti divulgativi dal titolo “Suiseki, i grandi lavori della natura” per illustrare caratteristiche e peculiarità delle pietre in esposizione. I workshop di wabi-kusa e kokedama con il famoso aquascaper Itau Roberto Bielli, i consigli per la prevenzione e il benessere del laghetto proposti dal biologo Andrea Gollin e i workshop sulla valutazione delle carpe koi e su come riconoscerne il potenziale, tenuti da Ronald Stam, Ruud Besems e Tiebo Jacobs sono alcuni dei focus tematici specifici e qualificati che si svolgeranno nelle due giornate di manifestazione. E ancora dimostrazioni di ikebana e incensi giapponesi, Chanoyu (Cerimonia del Tè) e percorsi fotografici per illustra-
re il legame tra Giappone e Zen; presentazioni di libri, dimostrazioni di arti marziali con maestri e allievi della Asd Shotokan Ryu Cavasport, workshop di origami, letture Kamishibai e laboratori per bambini a cura dell’Associazione Aki Kamishibai Italia che porterà in fiera l’antica arte di narrazione giapponese che ebbe la sua massima espressione tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta del Novecento. Singole tavole illustrate vengono inserite dal narratore all’interno di un piccolo teatro in legno e attraverso il loro scorrimento danno vita a una storia, creando un forte coinvolgimento tra attori e pubblico. Non mancheranno all’appello i tamburi Taiko, presentati dall’Associazione Taiko Lecco con esibizioni musicali e sessioni di prove per il pubblico, e l’arte del kintsugi con la confe-
renza “Kintsugi, dall’Oriente all’Occidente” a cura della restauratrice Chiara Lorenzetti. Le premiazioni del Koi Show, con l’assegnazione di premi di categoria, premi speciali “Best in Variety” e premi Champion, si terranno domani, domenica 22 maggio, alle ore 16 nel campo gara realizzato da Ika (Italian Koi Association). Italian Koi Expo e Japan Show sono organizzati da CremonaFiere e Petsfestival in collaborazione con Ika (Italian Koi Association). Japan Show e Italian Koi Expo saranno aperti al pubblico oggi e domani dalle 10 alle 19. I biglietti di accesso alla manifestazione sono disponibili per l’acquisto online al link: www. japanshow.it/ticket. Maggiori informazioni e il programma eventi completo sono disponibili sul sito ufficiale dell’evento: www.japanshow.it.
La sezione All di Cremona ha recapitato nei giorni scorsi all’Ospedale Pediatrico di Leopoli, in Ucraina, una gran quantità di medicine che verranno utilizzate dai medici sia per curare i propri pazienti che per essere inviate ai militari al fronte. Il reparto di oncologia ematologica dell’Ospedale di Leopoli fu finanziato proprio dall’Ail di Cremona, che in questi giorni ha ricevuto una lettera di sentito ringraziamento da parte dei medici del paese in guerra (nella foto il grazie). «Abbiamo fatto in modo che una persona portasse direttamente a Leopoli il materiale - afferma la presidente Ail Ines Bodini - evitando di lasciarlo come spesso avviene ai confini polacchi per garantire una rapida consegna. Anche per questo il trasporto è avvenuto con un furgone frigo che era pieno. Nei prossimi giorni partirà un altro carico con la stessa destinazione».
AL CENTRO PASTORALE SI DISCUTE DI GUERRA Oggi pomeriggio alle ore 16 la Sala Spinelli del Centro Pastorale di Cremona ospita l’incontro “Non esistono guerre giuste. Da Primo Mazzolari a Papa Francesco”. Sarà presente Anselmo Palini, saggista e docente, autore di “Mazzolari, un uomo libero”. Introduce Carla Bellani di Pax Christi, modera Marco Pezzoni della Tavola della Pace. Promuovono l’iniziativa Pax Christi Cremona e Forum per la pace e il diritto dei popoli “Primo Mazzolari”, aderiscono Tavola della Pace di Cremona e Pastorale sociale Diocesi di Cremona. Palini è anche autore di “Più forti delle armi: Dietrich Bonhoeffer, Edith Stein, Jerzy Popieluszko”, e inoltre di biografie su Oscar Romero, Helder Camara, Marianella Garcia Villas.
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Cronaca
Sabato 21 Maggio 2022
ECONOMIA • Interessante convegno organizzato da Cassa Padana: tutti i vantaggi dell’operazione SERGIO CUTI
Solo le grandi aziende possono andare in Borsa? E se un imprenditore quota la sua società, non rischia di perdere la titolarità dell’impresa? Il costo dell’operazione è un rischio o un investimento? E quanto si guadagna subito al momento dell’Ipo (acronimo di Initial Public Offering: indica l’offerta pubblica iniziale dei titoli azionari con cui una società si colloca per la prima volta nel mercato)? Per rispondere a queste domande, Cassa Padana ha organizzato un convegno che si è tenuto nella sua filiale di Brescia-Valle Camonica. Inutile aggiungere che il salone delle conferenze era sold out. Il saluto ai presenti è stato portato dal direttore generale della banca, Andrea Lusenti, il quale è andato subito al nocciolo della questione: l’uscita dalle fasi più critiche della pandemia da una parte e dall’altra l’aumento dei prezzi di materie prime ed energia e le conseguenti tensioni sui mercati, stanno spingendo più imprese verso la quotazione in Borsa. «Per le Pmi è infatti sempre più vitale non fermarsi al credito bancario, ma trovare fonti di finanza alternativa per gli investimenti così come accedere a capitale privato. La quotazione in Borsa non è solo un’operazione di finanza straordinaria, ma una strategia di crescita volta a favorire lo sviluppo dimensionale e industriale. In questa sfida, un ruolo importante lo ricopre l’Ipo. Le aziende devono crescere e innovare e le banche hanno un ruolo importante in questo passaggio. Nei prossimi anni il capitale portato dalle banche non potrà più avere lo stesso peso. Per questa ragione insieme alle imprese dobbiamo guardare alla finanza alternativa». Che le imprese italiane siano ancora troppo banco-centriche, lo dicono i dati esposti nella sede di Cassa Padana: l’81% delle nostre aziende è totalmente dipendente dal credito bancario contro il 68% di quelle tedesche, il 60% delle francesi, il 45% delle inglesi e il 30% delle statunitensi. «Ma perché un istituto di credito con vocazione territoriale ha voluto organizzare un incontro così specifico sulla finanza strutturata?» si è chiesto Sergio Simonini, consulente di Cassa Padana, uno dei maggiori manager bancari che conosce a fondo le imprese bresciane e chi le pos-
Quotarsi in Borsa: anche per le Pmi un’opportunità
Di fianco al titolo Andrea Lusenti, direttore generale Cassa Padana. Qui sopra da sinistra: Maurizio Iacobuzio, a capo del Sales & Relationship Management Italy di Elite; Kevin Tempestini, fondatore e amministratore delegato della KT & Partners; Fabio Brigante, Head of Italy Mid&Small Caps Origination, Borsa Italiana; Sergio Simonini, consulente Cassa Padana siede avendo trascorso 45 anni nelle posizioni apicali dei maggiori gruppi creditizi di questo territorio e non solo. E la sua risposta è stata puntuale e convincente: «Le imprese hanno di fronte problematiche come la globalizzazione (la dimensione aziendale è sempre più importante), la managerializzazione (necessaria per sfide nuove), la finanza strutturata (il tradizionale indebitamento bancario va rivisto e adattato ai nuovi tempi: bisogna valutare le alternative alle banche per sostenere operazioni straordinarie e strategiche), il ricambio generazionale (un’occasione che deve essere pianificata e affrontata al momento giusto, facendo prevalere la razionalità rispetto al cuore)». In questo contesto economico, la finanza strutturata (private equity-borsa-bond) può sicuramente contribuire ad affrontare e risolvere queste problematiche senza che l’imprenditore perda la titolarità della gestione, della proprietà e del comando dell’impresa. E allora, propone Simonini, «i giovani imprenditori e i manager dovrebbero iniziare il processo preparatorio diretto alle scelte future partecipando al progetto Elite di Borsa Italiana istituito in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle
Finanze, Confindustria e Abi, e diretto proprio ad accompagnare e sostenere la crescita delle Pmi, aumentare la loro visibilità, generare le opportunità di business, facilitare il reperimento di risorse finanziarie innovative, crescere nell’internazionalizzazione, imparare a comunicare efficacemente, creare e sostenere il proprio valore nel lungo periodo». E perché non quotarsi in Borsa? Simonini ha elencato tutti i vantaggi di questa scelta: quotarsi - ha detto - aumenta la visibilità dell’azienda sia a livello nazionale che internazionale facendo crescere la relazione aziendale verso un target qualificato; ne incrementa la credibilità anche per la presenza di investitori qualificati; amplia la compagine sociale e favorisce il passaggio generazionale; accresce la liquidità delle azioni; attrae risorse qualificate; rafforza la struttura produttiva e ovviamente, come primo beneficio, favorisce il potenziamento delle risorse finanziarie a sostegno dei piani di sviluppo dell’azienda». Simonini mette sul campo dati certi e concreti: la crescita post quotazione è del 18% contro il 7% di chi non si quota; il 70% delle imprese effettua in media 1 acquisizione, mentre quelle quotate nel post Ipo ne effettuano quattro; gli investimenti passano
dal +15% al +23%. In Lombardia sono 58 le aziende quotate ex Aim (Alternative Investment Market), ora Egm (Euronext Growth Milan). Poche. Infatti, secondo Simonini che - come dicevamo ha una conoscenza personale delle imprese e delle famiglie imprenditoriali - ci sono oltre 100 aziende bresciane che potrebbero già accedere alla Borsa con sicuro successo. A questo punto, secondo il consulente di Cassa Padana, «sarà la banca del territorio, con la giusta professionalità dei suoi gestori, ad aiutare gli imprenditori a trovare una strada di sviluppo, comprendendone le esigenze e poi affiancandoli». Fino al 2009 era impossibile per le Pmi entrare nel mercato dei capitali. Oggi è diverso. E la quotazione in Borsa non rappresenta solo un’operazione di finanza straordinaria, ma anche una strategia di crescita volta a favorire lo sviluppo dimensionale e industriale. «E’ indispensabile per una piccola e media impresa», ha spiegato Fabio Brigante che in Borsa Italiana è il responsabile delle attività di “origination”. «Le aziende stanno già vivendo una tempesta perfetta, ma non per questo possiamo fermarci. La Borsa prende in considerazione il futuro. E la quotazione offre
l’opportunità di raccogliere risorse finanziarie per favorire sviluppo e crescita. Aumenta visibilità e credibilità. Attrae risorse qualificate». Elite è una società che fa da ponte tra gli imprenditori e il mondo della Borsa e vuole sostenere le aziende nell’accesso ai capitali. Fra le 1068 aziende che fanno parte del network, la Lombardia ne conta 362. «In Italia Elite ha avuto successo» ha spiegato Mauro Iacobuzio che guida il Sales & Relationship Management Italy , «perché qui da noi l’80% del passivo delle aziende è finanziato da una banca, ma il 20% che rimane può essere visto in modo più strutturale, potenziando un approccio diverso al mondo degli investitori». Oltre 30 anni di esperienza in investment banking, 40 operazioni di Ipo seguite: questa è KT Partners che assiste decine di società quotate, ricerca investitori e segue i rapporti con gli investitori. «Un advisor finanziario accompagna e coordina in modo operativo tutto il processo per la quotazione» ha spiegato Kevin Tempestini, fondatore e amministrazione delegato della KT. Il convegno si è concluso con le testimonianze di alcune imprese che hanno fatto con successo il grande salto dal territorio al mercato globale.
21 Maggio 1904 • Fondata a Parigi da 6 paesi europei, l’Italia aderirà l’anno dopo
Nasce la Fifa: il calcio mondiale ha una guida (v.r.) Il gioco del calcio ha antenati in ogni parte del mondo, dalla Cina alla Grecia, da Roma all’America Latina precolombiana, fino all’Australia degli aborigeni, e poi dall’Europa Medievale al Rinascimento, col calcio storico fiorentino. Ma il football vero e proprio nasce col primo regolamento del calcio moderno, a Cambridge nel 1848. Nel 1857 viene fondata la prima società di calcio, lo Sheffield FC, che tre anni dopo sfiderà nel primo match che la storia ricordi l’Hallam. Nel 1863 arriva la prima federazione, ovviamente quella inglese, che organizza nel 1871 la prima competizione nazionale, la FA Cup. Fu nel 1886 che venne fondata la Ifab, che univa le 4 federazioni d’oltremanica (inglese, gallese, scozzese e irlandese). A cavallo del secolo il football si espande rapidamente in Europa e non solo, tanto che nel
1902 il primo scontro tra Nazionali non britanniche è Uruguay-Argentina (nello stesso anno seguirà Austria-Ungheria). Si rende dunque necessario creare una federazione di carattere internazionale, ed è così che il 21 maggio 1904 nasce la Fifa, Fédération Internationale de Football Association. Ovviamente inizialmente gli inglesi la snobbano, ma l’anno seguente aderiscono. Curioso osservare che l’anno prima, nel 1903 (il 24 marzo) fu fondata la Us Cremonese: per la verità si trattava di una polisportiva, e il calcio farà capolino a Cremona solo nel 1910, e fu nel 1913 che la Cremonese partecipò al primo campionato. Ma torniamo alla Fifa, che preparerà l’approdo del calcio alle Olimpiadi del 1908 (primo torneo ufficiale organizzato), formata inizialmente da Francia, Olanda,
Belgio, Danimarca, Svizzera e Spagna, fondata a Parigi con primo presidente il giornalista di Le Matin Robert Guérin. Nel 1905, assieme ai britannici e ai tedeschi, entra anche l’Italia, e prima della guerra si aggiungono Sud Africa, Argentina, Cile, Stati Uniti e Canada. Oggi sono 221 le associazioni nazionali aderenti, e oltre al calcio la Fifa governa il calcio a 5 e il beach soccer. L’evento più importante organizzato dalla Fifa ovviamente è la Coppa del Mondo, la cui prima edizione si tenne nel 1930 in Uruguay, vinta dai padroni di casa. L’organo supremo è il Congresso (unico a poter introdurre modifiche allo statuto), formato da un membro per ciascun paese associato, che si riunisce annualmente fatta eccezione per le sedute straordinarie. L’organo decisionale è il Consiglio guidato dal Presidente.
Un portiere subisce una carica in un’illustrazione del 1905
Cronaca
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EVENTI • Dal 27 al 29 maggio per degustare i migliori prodotti del mondo caseario italiano in un un ricco calendario di iniziative È stata presentata martedì mattina presso il Palazzo della Provincia di Cremona la seconda edizione di Formaggi&Sorrisi Cheese & Friends Festival, l’evento gratuito che si terrà nel centro storico di Cremona da venerdì 27 a domenica 29 maggio. I migliori formaggi di tutta Italia saranno protagonisti della kermesse, dove si potranno scoprire le più svariate forme oltre ai mille sapori. I visitatori avranno l’opportunità di degustare i migliori prodotti caseari italiani che saranno affiancati da eccellenze gastronomiche ad essi abbinabili come composte, marmellate, mostarde, chutny e sott’oli. Il tutto accompagnato da un ricco palinsesto di appuntamenti, showcooking, degustazioni e costruzioni di formaggio. Un ricco calendario di eventi imperdibile accompagnerà i visitatori in questa tre giorni, dalla Walk Of Cheese, composta dai nomi dei cinquanta principali formaggi Dop che saranno serigrafati nella Galleria XXV Aprile, al Louvre du Fromage, con vere e proprie opere d’arte realizzate dal maestro intagliatore e scultore Berto Tomasi. Non mancheranno appuntamenti speciali come degustazioni di formaggio sulle note musicali della violinista Lara Celeghin, e ovviamente laboratori per bambini. «I formaggi buoni da mangiare e che raccontano le tradizioni, la storia della terra e del luogo in cui sono nati» li ha definiti Barbara Manfredini, Assessore al Turismo, Commercio e Sicurezza del Comune di Cremona. «La manifestazione intesa come Food Experience si conferma un trend nazionale del turismo enogastronomico in continua ascesa attestando Cremona come città di destinazione turistica anche per i prodotti tipici e della tradizione. La città sta investendo moltissi-
Il centro storico si anima con Formaggi & Sorrisi
I protagonisti della conferenza stampa di presentazione dell’evento mo sull’interazione tra imprese e Università, perché la ricerca e l’innovazione possano aiutare il sistema (anche del lattiero caseario) e accompagnarlo nella transizione ecologica e tecnologica». «Formaggi & Sorrisi non solo è una opportunità per conoscere da vicino le nostre produzioni lattiero casearie di eccellenza, ma un’occasione per riflettere sul futuro dell’agricoltura ed agroindustriale nel suo complesso – ha spiegato Paolo Mirko Signoroni, Presidente della Provincia de Cremona -. Le eccellenze produttive dal Cremasco al Cremonese e Casalasco si diversificano con un importante indotto: la fi-
liera lattiero casearia, un comparto fondamentale per l’agricoltura cremonese vanta nella nostra provincia una produzione annua di latte di oltre 1,5 milioni di tonnellate. Questa iniziativa rappresenta una opportunità affinché Consorzi, Imprese, produttori, cittadini, ricercatori, studenti possano approfondire tematiche connesse alla produzione lattiero casearia ed alla trasformazione». «Si avvicina la data per l’appuntamento che trasformerà la città di Cremona, per 3 giorni, nel luogo di incontro di tutti gli appassionati di formaggio. Finalmente, dopo le limitazioni imposte dall’emergenza pandemica, ci si
ritrova in presenza nella splendida cornice del centro storico, per degustare ottimi formaggi, partecipare a divertenti iniziative e conoscere le realtà produttive del nostro territorio – ha detto Libero Giovanni Stradiotti, Presidente Consorzio Tutela Provolone Valpadana -. Il programma è denso di appuntamenti conviviali che, ne siamo certi, potranno intrattenere il pubblico di tutte le età. Un ringraziamento, in particolare, alla Regione Veneto che, con il proprio supporto finanziario, consentirà di allestire uno spazio istituzionale e di sviluppare nuovi e importanti contatti». «Il Grana Padano Dop è il frutto dei luoghi in cui è lavorato e delle materie prime che lo compongono, un formaggio dal sapore unico capace di comunicare la vera essenza del made in Italy – ha spiegato il Presidente Consorzio Tutela Grana Padano Renato Zaghini –. La vicinanza di coloro che ci apprezzano e ci sentono anche un loro patrimonio ci aiuterà a far diventare il Grana Padano Dop il formaggio simbolo d’italianità nel mondo». «La seconda edizione di Formaggi e Sorrisi Cheese & Friends Festival segna il punto di ripartenza degli eventi in presenza. Una kermesse ricca di appuntamenti ed iniziative che vedranno le eccellenze casearie italiane grandi protagoniste - ha aggiun-
to Stefano Pelliciardi, Amministratore SGP Grandi Eventi organizzatore dell’evento -. Ci sono tutte le premesse per un evento di successo e che possa diventare un appuntamento consolidato nel ricco calendario di iniziative dedicate al formaggio che dimostra la passione per questo prodotto d’eccellenza che vanta oltre 50 Dop. Saranno tre giorni ricchi di incontri, appuntamenti, degustazioni, spettacoli di animazione e grandi nomi come Federico Fusca al quale verrà assegnato l’Oscar del formaggio, e Paolo Massobrio, scrittore e gastronomo italiano fondatore di Golosaria che ritirerà il Premio Ambasciatore del Gusto». Anche il polo fieristico internazionale di Cremona darà il proprio contributo alla manifestazione attraverso la valorizzazione della filiera zootecnica in chiave di avvicinamento al consumatore. «Domenica 29 porteremo in città una vacca in rappresentanza della filiera di qualità che è alla base dei prodotti di qualità - ha spiegato Massimo De Bellis, direttore generale di CremonaFiere -. L’allevatore e la vacca saranno presso le aree del centro cittadino, un selfie con una campionessa internazionale, all’ombra del Torrazzo, non è cosa da tutti i giorni». La manifestazione è promossa dal Consorzio Tutela Grana Padano e dal Consorzio Tutela Provolone Valpadana, patrocinata da Regione Lombardia, con il contributo e il patrocinio della Provincia di Cremona, il patrocinio del Comune di Cremona, Main Partner Gennaro Auricchio S.p.a., Main Sponsor Fattorie Cremona e Latteria Soresina, sponsor Latteria Ca’ De’ Stefani e Centro Commerciale Cremona Po, organizzata da SGP Grandi Eventi. Info e programma completo sul sito web “formaggiesorrisi.it”.
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POLITICA
POLITICA
LETTA: «IL GOVERNO DURERÀ FINO ALLA SCADENZA NATURALE»
MELONI: «GOVERNO FINITO, NON SERVE TEST AMMINISTRATIVO»
«Il governo Draghi durerà fino alla scadenza naturale della legislatura. Sulle decisioni prese, le forze di maggioranza sono sempre state allineate, dal sostegno umanitario, economico e militare all’Ucraina ai provvedimenti contro il caro vita. Dubbi e discussioni sono naturali, ma in questo momento così delicato e complesso, responsabilità e unità sono due parole chiave e sono convinto che il governo continuerà il suo lavoro». Così il segretario del Pd, Enrico Letta, in un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. Alla domanda se il riavvicinamento tra M5S e Lega possa essere un pericolo per il governo Draghi, Letta osserva: «Mi pare una prospettiva inimmaginabile. Non vedo alcun riavvicinamento e sono convinto che Conte non lo persegua».
Il governo «non mi sembra che abbia bisogno del test amministrativo. E’ già finito, com’era inevitabile che fosse, io lo denunciavo in tempi non sospetti quando tutti dicevano che questo governo avrebbe risolto i problemi degli italiani». Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a margine di una iniziativa elettorale a Cuneo.
E ST ERI
UCRAINA, DRAGHI: «CHIESTO A PUTIN PACE MA NULLA, CON BIDEN PIÙ FORTUNA» «L’ultima volta che ho parlato con Putin ho iniziato dicendo “la chiamo perché voglio parlare di pace” e mi ha detto “non è il momento”. “La chiamo perché vorrei ci fosse un cessate il fuoco”, “non è il momento”. “La chiamo perchè forse solo voi due potete risolvere la questione”... “non è il momento”. Parlando con Biden gli ho detto che forse è solo da lui che Putin vorrebbe sentire una parola e il suggerimento ha avuto più fortuna perché l’indomani non lui, ma il ministro della Difesa americano e quello russo si sono sentiti». Così il premier Mario Draghi, nel suo intervento alla Scuola Secondaria Inferiore “Dante Alighieri” di Sommacampagna. «Chi attacca con la violenza ha sempre torto. Quello che è successo in Ucraina è che il piccolino è diventato sempre piu grande e lo è diventato perchè è stato aiutato dagli amici e poi perchè combatte e si difende per un motivo: la libertà. Noi italiani viviamo questa guerra di riflesso, da lontano e mi chiedo cosa si può fare oltre che aiutare l’amico. Quello che si deve fare è cercare la pace, fare in modo che i due smettano di sparare e comincino a parlare», ha aggiunto.
«Draghi, con tutta la sua autorevolezza, è portato a non poter fare niente se
non mettere una fiducia dopo l’altra, che è una mortificazione del Parlamento perchè è il presidente del Consiglio di un governo che non è mai stato nè direttamente e né indirettamente indicato dai cittadini. Noi siamo una Repubblica parlamentare e se il Parlamento continua ad essere mortificato abbiamo un problema», ha aggiunto.
POLITICA • Il capo dello Stato è intervenuto a Medolla in occasione del decimo anniversario del terremoto del 2012
Sisma Emilia, Mattarella: «La chiave fu la solidarietà» «La chiave della ripartenza dopo il terremoto è passata attraverso la solidarietà. Solidarietà tra i cittadini, tra le famiglie, tra la società e le istituzioni locali e nazionali, solidarietà dell’intero popolo italiano verso le comunità in difficoltà di cui il volontariato è stato espressione straordinaria. Solidarietà tra sindacato e impresa per rimettere in moto le attività produttive». A questo vi si è «accompagnata lucidità nella scelta delle priorità, solidarietà, lucidità e tenacia». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della ricorrenza del 10° anniversario del sisma in Emilia a Medolla. «La ricostruzione va proseguita: vi sono obiettivi importanti da raggiungere, opere da concludere, programmi da sviluppare», ha aggiunto. «In una terra così industriosa si è rimesso il la-
voro al centro della vita della comunità: non soltanto nelle opere di ricostruzione ma anche nella continuità della produzione, con presenza e qualità confermate sui mer-
cati, con export che non ha subito battute d’arresto; sorprendendo talvolta gli stessi competitori internazionali. Tutto questo – ha concluso Sergio Mattarella – ha con-
tribuito a saldare quella frattura che poteva produrre pesanti conseguenze nell’ossatura economico-sociale del nostro Paese, rafforzandone la coesione».
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L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «Senti un po’, non dirmi che ti è piaciuto l’Eurofestival» Beh, non mi è dispiaciuto. Ovviamente qualche canzone era carina, altre meno, ma mi è sembrato un bel programma «Contento tu, quasi tutte le canzoni secondo me erano brutte» Anche grazie a queste manifestazioni si costruisce un sentimento europeo. È un’occasione unica per conoscere le produzioni discografiche di tutti gli altri paesi. Altrimenti siamo costretti ad ascoltare quello che ci propinano i media, che è una piccola parte di quanto si registra a livello globale. In pratica in ogni paese c’è spazio per le canzoni fatte entro i propri confini e quelle del mercato mainstream, cioé in gran parte provenienti dai paesi anglosassoni «Forse perché sono anche le canzoni migliori» Certamente, ma ti sembra giusto che si rinunci ad ascoltare qualcosa che magari si potrebbe apprezzare? Ascoltare senza pregiudizi porta a superare tanti cliché. Ad esempio in Italia pensiamo che gli spagnoli facciano soprattutto flamenco, che i paesi slavi abbiano solo musiche tradizionali balcaniche, che i francesi
facciano brani tristi accompagnati dalla fisarmonica, e via di questo passo. Invece, al di là di quel che propone l’Eurofestival, all’interno di ogni paese ci sono perle che varrebbe la pena scoprire «E di noi italiani cosa pensano all’estero?» Noi siamo quelli del “bel canto”, e infatti anche le nostre canzoni più belle faticano molto ad uscire dai confini. È facile per noi esportare Il Volo, o Al Bano, che propongono brani tradizionali, o al limite Laura Pausini ed Eros Ramazzotti che comunque cantano soprattutto canzoni d’amore dal gusto italiano. Se a qualcuno come a me piace il rock, ad esempio, fa effetto scoprire che ci sono bravissimi artisti in ogni angolo del mondo che lo fanno nella lingua madre. Pensiamo al cantante italiano più amato da decenni: Vasco Rossi. Chi oltre le Alpi penserebbe che chi vende più dischi agli italiani lo fa col rock? E invece anche in Francia e in Spagna si fa rock di classe, nelle loro lingue madri, e si vende molto localmente. Lo stesso poi avviene anche in America Latina, ma purtroppo si esporta solo quello che gli stranieri si aspettano da noi, e questo è un grande limite
«E come possiamo fare per conoscere musica che magari ci piacerebbe?» Voi giovani oggi siete molto più fortunati grazie al web, non è un caso che oggi abbiano successo i Maneskin. Io ad esempio ai miei tempi scambiavo musica rock con un amico spagnolo. Lui registrava su musicassetta i brani che preferiva, e io facevo lo stesso, poi ce le spedivamo. Avendo gli stessi gusti, è stato facile per me innamorarmi di tanti cantanti e gruppi spagnoli degli anni Ottanta e Novanta, e lui, da parte sua, ha potuto conoscere gente come Vasco Rossi, Franco Battiato, Ivan Graziani, i Litfiba e tanti altri. E li ha apprezzati tutti «Però i nomi che mi hai fatto mi sembrano di alto livello rispetto a quelli che sentiamo all’Eurovision» Non c’è dubbio, diciamo che questa è un’occasione. Peccato che gran parte degli artisti in gara cantassero in inglese «Ma tu chi hai preferito?» Avrei votato per il gruppo serbo. Molto originale «Ma faceva dormire» Allora vai a letto. Buonanotte Pericle «Buonanotte» Vanni Raineri
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA
LO SCATTO DELLA SETTIMANA Era talmente poco abituato a stappare bottiglie di champagne per festeggiare una vittoria che il tappo gli è finito in un occhio. È accaduto mercoledì a Binian Girmay, primo VENERDì 14 AGOSTO africano nero a ORE 21:00 vincere una tappa del Giro d’Italia, SBURLODROMO ma ritiratosi appena Piazza Garibaldi sceso dal podio. CURVA TETTOIA
RIONI’S RACE CURVA PURTEGHET
NI’S RAC IO
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CURVA EDICOLA
Si parla ancora della influencer cremonese, stavolta in relazione alla tragedia della Shoah. A tirarla in ballo è stata Liliana Segre, la quale ha sostenuto che tanti giovani dovrebbero conoscere meglio la storia, e in particolare la vergogna che è rappresentata dal tentativo di sterminare tutti gli ebrei da parte dei nazisti. E la miglior maniera per arrivare ai giovani è quella di passare attraverso i personaggi che loro seguono di più. Di conseguenza si spiega l’invito fatto dalla senatrice a vita a Chiara di visitare il Memoriale della Shoah a Milano, dato anche l’impegno sociale che lei e il marito Fedez hanno spesso mostrato.
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i 4 rioni si sfidano in autosburla Amministrazione comunale di Soresina
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nel centro cittad
Domenica
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Mercato de ore 10 - 18
Sabato dalle ore 1 7 menica e tutta la Do
Street Food
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casalmaggIore
Sabato 21 Maggio 2022 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com
IN BR EVE
NEL WEEKEND STREET FOOD IN PIAZZA GARIBALDI (g.m.) Da ieri piazza Garibaldi ospita la nuova edizione del “Casalmaggiore Street Food”. Sia oggi che domani una quindicina di furgoni attrezzati con cibi e bevande saranno a disposizione del pubblico da mezzogiorno a mezzanotte. La manifestazione è stata allestita da Dolomiti Eventi in collaborazione col Comune. Vista la presenza dei food truck, stamattina si è reso necessario lo spostamento attorno al listone di alcuni banchi del mercato settimanale. Lo scorso anno l’esito del “Casalmaggiore Street Food” è stato più che soddisfacente e ci sono tutte le premesse affinchè la varietà e qualità gastronomica di questo week-end goloso faccia di nuovo centro.
GAL OGLIO PO: BILANCI OK E CONFERMA DEI VERTICI I soci del Gal Oglio Po si sono riuniti per l’approvazione del positivo bilancio 2021 e il rinnovo delle cariche. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è una conferma, e alla guida del Gruppo di Azione Locale, sono stati rinnovati per acclamazione il Presidente Domenico Maschi con il Vicepresidente Stefano Alquati. L’unica novità per il Direttivo del Gal è sulle quote rosa, con la nomina dell’Assemblea a consigliere di Maria Grazia Cappelli, proposta nel Direttivo del Gal dal socio Camera di Commercio di Cremona. L’Assemblea ha espresso i ringraziamenti per il lavoro e l’impegno svolti da Giulio Eros Adami in seno al CdA. La dottoressasa Cappelli, già Segretario generale della Camera di Commercio di Cremona, porta con sé un’importante conoscenza del territorio e del suo tessuto imprenditoriale che sarà certamente preziosa per le prospettive economiche dei prossimi mesi. Rimangono pertanto confermati in rappresentanza del mondo bancario Stefano Alquati (riconfermato Vicepresidente), Giuseppe Goi per il Distretto florovivaistico Planta Regina, Fabio Battista Mussi per Coldiretti Cremona e Mantova, Mario Bislenghi per Confagricoltura Libera di Cremona, Davide Rocca per il Consorzio Casalasco del Pomodoro, Andrea Tolomini per Confcooperative Cremona; Dario Domaneschi rappresentante degli Enti Locali. Riconfermata anche il Revisore, Catia Rosa Sinelli. L’Assemblea ha infine rivolto un pensiero alle figure che sono mancate e che hanno supportato l’azione del Gal: Davide Viola, già Presidente della Provincia di Cremona e Achille Scaravonati, Presidente dell’Associazione Amici di Casalmaggiore.
CAMMINATE • Quattro casalaschi e un viadanese hanno percorso il “Cammino dei Protomartiri Francescani”
Sulle tracce di San Francesco GUIDO MORESCHI
Quasi 120 chilometri a piedi in territorio umbro fra paesaggi magici, località ricche di storia e un’atmosfera di grande spiritualità: è questa l’esperienza che quattro casalaschi e un viadanese hanno vissuto nei giorni scorsi percorrendo il celebre “Cammino dei Protomartiri Francescani”. Roberto e Marco Madesani, Fiorenzo Bozzetti, Massimo Minghetti e Fabio Depadova sono partiti in auto alle 4.30 del 12 maggio in direzione di Terni. Qui hanno lasciato la loro vettura per recuperare la “credenziale del pellegrino” e mettersi subito in marcia per la prima tappa, quella da Terni a Stroncone. Il Cammino dei Protomartiri Francescani parte dal capoluogo di provincia umbro e attraversa le città che diedero i natali ai protomartiri Berardo, Adiuto, Accursio, Pietro e Ottone. Si tratta di un percorso circolare che interseca i luoghi dove si sviluppò la predicazione di San Francesco. La trasferta
del gruppo casalasco-viadanese è proseguita, venerdì 13, con la tappa Stroncone-Calvi. Quindi Calvi-Narni (sabato 14) e Narni-San Gemini (domenica 15). Memorabile la tappa successiva, da San Gemini all’Eremo di Portaria (la Romita di Cesi). Il convento fu fondato nel 1213 da San Francesco che, secondo tradizione, qui avrebbe composto l’“Exhortatio ad
laudem Dei”, considerata il primo abbozzo del Cantico di frate Sole. «Abbiamo alloggiato proprio all’interno dell’eremo, in una cella – ci dice Roberto Madesani – ed è stata un’esperienza stupenda. L’eremo non è dotato né di acqua calda né di luce. Ci sono solo silenzio e preghiera». L’indomani, martedì 17, i cinque camminatori hanno affrontato l’ultima tap-
pa che li ha condotti di nuovo a Terni passando per Cesi e prima di risalire in auto per tornare a casa hanno raggiunto la chiesa di Sant’Antonio per ricevere il “certificato del pellegrino”. In questi sei giorni trascorsi nel territorio diocesano di Terni, Narni e Amelia il caldo si è fatto sentire come pure i dislivelli presenti in ogni tappa. Madesani e soci hanno camminato per circa sette-otto ore al giorno, ma la fatica è stata ampiamente ripagata dal piacere di muoversi fra natura e cultura sui sentieri cari al Santo di Assisi. Tra i ricordi di questo cammino spiccano il convento di San Francesco a Stroncone, il ponte di Augusto e la fortezza di Albornoz a Narni e la basilica di San Valentino a Terni, ma anche l’incontro col titolare della Sangemini Violati, appassionato cicerone della ristrutturata abbazia di San Nicolò a San Gemini. Per il prossimo autunno è già in programma un nuovo tour a piedi lungo il “Cammino delle 100 Torri” in Sardegna.
S AN IT À
MAMMOGRAFIE SERALI E GIORNATA MONDIALE CONTRO L’IPERTENSIONE COI MEDICI DELL’OGLIO PO Lunedì 16 maggio l’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore ha registrato il pieno di prenotazioni per effettuare mammografie in orario serale. Dalle ore 20 alle 23,30 sono state visitate quindici pazienti con un’età compresa tra i 40 e i 76 anni. Sono state accolte da due radiologi, affiancati da un operatore dedicato all’accoglienza all’ingresso dell’ospedale. Si tratta della seconda iniziativa di questo tipo organizzata dal presidio casalasco. Il riscontro positivo ricevuto dalle pazienti risponde ad una necessità riscontrata sul territorio: «È un impegno preso dagli operatori – commenta Matteo Passamonti, primario di Radiologia all’Oglio Po –; lavorare con turni extra serali costituisce una responsabilità aggiuntiva, su elezione dell’operatore, da fare collimare con gli orari giornalieri. Rendersi disponibili significa comprendere il ruolo sociale degli ospedali pubblici e accettare per spirito di servizio di mettersi a disposizione dei pazienti e della popolazione». L’iniziativa si ripeterà a giugno, per due lunedì del mese, e sarà estesa anche all’Ospedale di Cremona. All’Oglio Po, sabato 21 maggio sarà dedicato alla risonanza magnetica, dalle ore 14 alle 18, quindi il 18 e 25 giugno negli stessi orari. Il 6 e 13 giugno dalle 20 alle 23,30 toccherà alla Tac. Per prenotare basta rivolgersi al Centro Unico Prenotazioni dell’ospedale.
IPERTENSIONE Anche a Casalmaggiore si è tenuta martedì 17 maggio la Giornata Mondiale contro l’Ipertensione, nuovamente in presenza. È stata organizzata dall’UO di Medicina Interna dell’Ospedale Oglio Po, diretta da Giorgio Ragni, in collaborazione con l’UO di Cardiologia, la Croce Rossa Italiana di Casalmaggiore e l’Uosd Promozione della Salute e Sviluppo delle Reti di Ats Val Padana. L’Open day si è svolto in piazza Garibaldi, di fronte al Palazzo comunale di Casalmaggiore e ha visto la partecipazione totale di una sessantina di persone. Un dato sorprendente e interessante è stato individuato nella buona affluenza di ventenni interessati e attirati dall’iniziativa. I giovani, incuriositi, si sono sottoposti
Sopra la giornata contro l’ipertensione Sotto il dottor Matteo Passamonti
alla visita rapida con misurazione della pressione arteriosa e si sono dimostrati molto attenti e vogliosi di apprendere le indicazioni utili per un corretto stile di vita.
Casalasco
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IN B R E V E
EMPORIO SOLIDALE: BENE LA RACCOLTA PRO UCRAINI
AMBIENTE • Circa 70 partecipanti all’iniziativa organizzata da Comune e Pro Loco di Martignana Po
Alla scoperta dell’isola Maria Luigia
VANNI RAINERI
Una giornata alla scoperta della meraviglia dell’isola Maria Luigia, suddivisa tra i Comuni di Gussola e Motta Baluffi. È quella che è stata organizzata domenica scorsa dal Comune e dalla Pro Loco di Martignana Po, dal Consorzio Forestale e dai Rotary e Rotaract Club del Gruppo Po. Circa 70 persone hanno partecipato all’escursione in bicicletta, partita dalla chiesetta di San Serafino e che ha attraversato il Bosco della Colombaia (dove i Rotary hanno piantumato circa 500 piantine) e il Centro Natura Amica
di Gussola. Poi, guadando il canale sulla sabbia (foto in alto a sinistra) grazie al livello basso del Po, il gruppo ha raggiunto l’isola (foto a destra), e l’ha percorsa fino allo spiazzo predisposto dal Comune nei pressi della spiaggia. Qui si è svolto il pic-nic (foto in alto a destra), ottimamente organizzato dalla Pro Loco. Durante la pausa un folto gruppo di escursionisti ha percorso a piedi (foto in alto al centro) il sentiero che porta alla punta dell’isola, prima di fare rientro con la consapevolezza del valore dell’isola, che è totalmente boschiva, senza alcuna attività agricola.
IN PIAZZA PER DIVENTARE DEI PICCOLI AMBIENTALISTI
OPERE PU BB LIC HE
ROTTURA TRA REGIONE E STRADIVARIA SPA: GLI AMBIENTALISTI CHIEDONO I MOTIVI I comitati ambientalisti del Casalasco prendono posizione sul tema della controversa risoluzione consensuale tra Aria spa e Stradivaria spa della concessione autostradale della Cremona-Mantova. “Dopo che il 29 dicembre 2021 - afferma il documento - la Giunta regionale lombarda aveva deliberato di erogare ad Aria spa (la propria società che gestisce anche le grandi opere) la somma di €
24.970.681,12, per l’acquisizione del progetto preliminare e di quello definitivo, si era in attesa della sottoscrizione dell’atto formale che sancisse questo accordo. Anche le recentissime dichiarazioni del presidente Fontana... avevano lasciato intendere quanto questa firma fosse imminente. Invece, in risposta ad una interrogazione del consigliere regionale del M5S, Marco Degli Angeli, è arrivata inaspettata, e
Nei giorni scorsi ha avuto luogo l’iniziativa promossa da Coop Lombardia “Dona la spesa” a favore dei profughi ucraini e delle strutture locali che si occupano di dare una risposta ai bisogni delle famiglie in situazione di difficoltà. Presso il supermercato Coop di Piadena sono stati presenti per l’intera giornata i volontari dell’emporio solidale che da qualche mese è operativo in Via Platina, 47. A sera, è stata grande la soddisfazione per il risultato della raccolta: ben 420 kg di generi alimentari di prima necessità e di prodotti per l’igiene, destinati a essere distribuiti alle famiglie ucraine accolte in paese e all’emporio per le necessità dei nuclei famigliari di Piadena Drizzona e Torre de’ Picenardi che attualmente ne usufruiscono. Si ricorda che l’emporio è aperto tutti i mercoledì dalle ore 16 alle 19 e che chi volesse dare una mano, anche come volontario, può contattare don Antonio o i referenti delle Associazioni promotrici (Parrocchie di Piadena Vho Drizzona, Sosm di Torre de’ Picenardi, Amici di Emmaus Odv, Agnese’s Friends Odv, con il sostengo dei Comuni di Piadena Drizzona e Torre de’ Picenardi).
direttamente dall’assessore regionale ai trasporti, la clamorosa notizia che Stradivaria spa avrebbe impugnato davanti al Tar la legge regionale e le delibere”. Confermando i dubbi sulla legittimità della risoluzione consensuale, ci si chiede quali siano i veri motivi di questa clamorosa rottura, confermando la contrarietà all'autostrada e il sì alla riqualificazione della Statale 10.
Nuovo appuntamento nell’ambito delle “Giornate verdi” che si svolgono in piazza del Comune a San Giovanni in Croce. Questa mattina alle ore 10 è la volta di “Piccoli ambientalisti”. Si tratta di un’attività didattica gratuita per bambini dai 5 ai 9 anni della durata di 90 minuti. I piccoli apprenderanno come impegnandosi con azioni semplici e quotidiane sia possibile diventare un piccolo ambientalista. La serie di giornate si chiuderà sabato 28 maggio con “Verde pulito”.
SPECIALE
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Il presidente della sede cremonese dell’Associazione nazionale costruttori edili, Carlo Paolo Beltrami: «Risultato
Qualificazione delle imprese del settore Il Governo ha accettato la proposta ANCE di arrivare alla qualificazione (con attestazione SOA) delle imprese edili che operano nel settore privato, per quei lavori che accedono ai bonus fiscali. L’obbligatorietà partirà dal 1 gennaio 2023 per lavori di importo superiore ai 516.000,00 euro. Un positivo risultato raggiunto e fortemente voluto dalla Associazione Costruttori ANCE al fine di selezionare le imprese edili che operano sui cantieri privati secondo criteri oltre che di affidabilità, anche di verifica delle capacità tecniche ed operative delle stesse. Non saranno più quindi imprese neo costituite, bensì imprese che già operano nel settore, dotate di attrezzature proprie, di mezzi e soprattutto di manodopera formata e aggiornata, sia con corsi di sicurezza sui cantieri sia con corsi tecnici specialistici. Imprese a tutti gli effetti, con esperienza e non “improvvisate”. Con questa formulazione il Governo vuole sostanzialmente evitare il proliferare di ditte o di immobiliari, anche di piccole dimensioni, prive di alcuna capacità imprenditoriale, senza lavoratori dipendenti o che applicano agli stessi contratti diversi da quello edile e pertanto non in regola con le posizioni contributive e retributive della manodopera. Si cerca in questo modo, attraverso la qualificazione delle imprese del settore privato (come già da anni nel settore dei lavori pubblici) di
avere sui cantieri edili figure professionali preparate e di evitare il proliferare di imprese, come avvenuto nell’ultimo anno e mezzo, prive di qualunque qualifica, che ANCE definisce “scatole vuote”. Imprese che rimangono sul mercato per qualche anno solo per sfruttare, alcune volte in modo poco trasparente, i bonus fiscali. «Ecco perché riteniamo - commenta il presidente di ANCE Cremona, Carlo Paolo Beltrami che la nostra associazione nazionale abbia raggiunto un primo ottimo risultato con la qualificazione dal 1 gennaio 2023 delle imprese che operano nei cantieri privati dai 516.000,00 euro in su. A seguire, nel corso del 2023, ci sarà certamente la richiesta di ampliare la platea delle ditte qualificate e di coinvolgere tutti i cantieri, non solo quelli che utilizzano i bonus edilizi e magari anche per importi inferiori ai 516.000 euro.Ma per ora è già un risultato importante che garantisce il committente». A tal proposito le imprese associate ANCE si stanno già attivando: molte sono già qualificate per i cantieri pubblici, ma quelle non qualificate stipuleranno a breve contratti con le società di attestazione. «Come ANCE Cremona - continua Beltrami - le sosterremo in questo percorso grazie alla collaborazione ultra ventennale con la società di attestazione con cui collaboriamo. Attendiamo quindi la pubblicazione definitiva dell’art.10-bis relativo alla “Qua-
lificazione delle imprese al fine di accedere ai benefici di cui agli articoli 119 e 121 del Decreto Legge 19 maggio 2020, n.34, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 luglio 2020, n.77”». Le parti sociali, ANCE e le organizzazioni
sindacali Filca Cisl, FenealUil, Fillea Cgil, hanno concordato, ed è gia in vigore, l’applicazione della congruità della manodopera a tutti i cantieri privati (anche quelli senza bonus fiscali) per importi dei lavori a partire da euro
70mila; obbligatorio quindi il raggiungimento della congruità da parte delle imprese che operano nel settore privato ed il rilascio del DURC di Congruità è fatto dalle casse edili di mutualità ed assistenza. La congruità vale non
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importante, che tutte le realtà del settore dovrebbero fare proprio»
privato: successo Ance
solo per l’impresa principale che firma il contratto con il committente privato, ma anche per tutti i subappaltatori presenti in cantiere che applicano il contratto edile, compresi i prestatori di manodopera. Vanno inoltre di-
chiarati in C.E. tutti i lavoratori autonomi presenti in cantiere. Il servizio in rete, a livello regionale e nazionale, consente alle casse edili, con la piattaforma di Edilconnet, di verificare tutte le posizioni di lavoratori ed imprese
e di verificare la corretta applicazione del contratto edilizia ai lavoratori stessi presenti in cantiere, evitando così sperequazioni, ma soprattutto evitando una concorrenza sleale tra ditte regolarmente iscritte in cassa edile
che applicano in modo corretto la contrattualistica agli operai ed imprese non regolari che cercano di ridurre il loro costo del lavoro a scapito della manodopera edile e della sicurezza cantieri. «La regolarità contrattuale e la qualifi-
cazione delle imprese che operano nel settore privato - conclude il presidente Beltrami - è un risultato importante che tutte le Associazioni di categoria del settore edile dovrebbero fare proprio: ANCE lo fa da ben 75 anni».
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SPECIALE
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L’edilizia sostenibile per la transizione I punti che potrebbero fare la differenza: miglioramento dell’efficienza, risparmio durante il ciclo di vita dell’edificio, recupero di materiali Secondo il rapporto di Deloitte “Italy’s Turning Point”, una rapida decarbonizzazione dell’Italia potrebbe portare ad una differenza positiva annua del PIL del 3,3% nel 2070 e a 470.000 posti di lavoro in più. Secondo gli esperti, se l’Italia accelerasse i propri sforzi di decarbonizzazione, potrebbe essere uno dei primi paesi in Europa a trarne vantaggi economici. Il ruolo dell’industria AEC (Architecture, Engineering & Construction) in questa trasformazione è enorme, poiché gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico nella UE e quasi il 75% degli edifici in Europa sono energeticamente inefficienti. In Italia ben il 34% del patrimonio edilizio appartiene alla classe energetica G (il consumo di energia è superiore a 189 kWh/m2 all’anno) e solo il 6,6% appartiene alla classe A (sotto i 15 kWh/m2 all’anno). In che modo l’edilizia sostenibile sostiene la transizione energetica? Lo scopriamo per punti. MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI Un modo decisivo per sostenere la transizione energetica da parte dell’edilizia sostenibile è quello di rinnovare gli edifici più spesso e più velocemente. Più di 1/3 degli edifici nell’Unione Europea ha più di 50 anni. Sono stati costruiti in un’epoca diversa, quando nessuno si preoccupava dell’impatto ambientale dell’aumento del
consumo energetico e l’energia da combustibili fossili era relativamente economica. Ora sappiamo quali sono le conseguenze di questa negligenza. La demolizione dei vecchi edifici è molto costosa per l’ambiente. Un modo molto più efficace per prendersi cura dell’ambiente e ridurre il
consumo di energia è quello di migliorare l’efficienza energetica di un edificio ristrutturandolo. RISPARMIO ENERGETICO DURANTE IL CICLO DI VITA DELL’EDIFICIO Uno degli strumenti dell’edilizia sostenibile è ridurre il consumo
di energia in ogni possibile fase della vita di un edificio. Questo si traduce in una costante innovazione in termini costruttivi e di materiali usati. È estremamente importante per l’industria essere costantemente aggiornata. Dopotutto, ogni giorno spuntano nuove soluzioni.
RECUPERO DI MATERIALI DA COSTRUZIONE I rifiuti da costruzione costituiscono un grave problema ambientale. Stoccare, smaltire e trattare i rifiuti edili costituisce un onere finanziario e un costo energetico. L’edilizia sostenibile deve porre maggiore enfasi
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edilizia
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energetica da costruzione e fornitori attenti all’ambiente energetica, è necessario aumentare la quota di materiali come alluminio, vetro e legno nell’industria edile. Si cercano anche nuove soluzioni ecologiche che permettano il riciclo – come, ad esempio, mattoni di cemento di canapa o di terra. SCEGLIERE FORNITORI ATTENTI ALL’AMBIENTE Il solo utilizzo dei materiali giusti non è sufficiente. Anche se l’alluminio è riciclabile e può essere considerato un materiale verde, esistono enormi differenze tra i diversi produttori di sistemi in merito al livello di consumo energetico nella produzione dei lingotti.
sull’aumento dell’uso di materiali che possono essere riciclati. Uno di questi materiali è l’alluminio, ad esempio, che può essere riciclato quasi all’infinito senza perdita di qualità. È un materiale che si adatta perfettamente all’idea di un’economia a ciclo chiuso. Per la transizione
I CERTIFICATI Infine, vale la pena menzionare il ruolo crescente dei certificati che confermano che un edificio soddisfa i presupposti dello sviluppo sostenibile – è ecologico o compatibile con l’idea di economia circolare. Certificati come BREEAM, LEED o Cradle to Cradle aumentano il valore dell’edificio e dimostrano che l’edificio supporta l’edilizia sostenibile. Secondo il rapporto di Deloitte, tra circa 20 anni, nel 2043, i benefici della transizione energetica per l’Italia supereranno probabilmente i costi. Tuttavia, questo non può essere raggiunto senza il sostegno dell’industria AEC (Architecture, Engineering & Construction).
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SUGGERIMENTI PER UN TRASLOCO PERFETTO
Traslocare senza stress? I consigli dei professionisti Il trasloco in una nuova casa dovrebbe essere fatto da chi se ne intende. In realtà, chi ha una azienda di traslochi sa come fare e studia una strategia per portare tutto senza rompere o danneggiare. E vi lascerà anche più tempo per organizzare al meglio la vita nella nuova abitazione. Prima che i traslocatori arrivino per imballare il grosso e portare via gli scatoloni, il padrone di casa dovrà però armarsi di santa pazienza almeno un mese prima (minimo una settimana) per inscatolare la sua vecchia vita. L’organizzazione è, come accennato, la base di partenza per un trasloco perfetto. Anche quando accade con poco tempo di preavviso, basterà eliminare tutto quello che non serve e procedere stanza dopo stanza. È sempre un momento di tensione, ma una volta fatto tutto ci penseranno i traslocatori a portare i vari elementi nella nuova casa senza dover più pensare a nulla. COME PREPARARE IL TRASLOCO Quando arriverà il momento di fare un trasloco, all’organizzazione teorica seguirà solo successivamente quella pratica. Come in ogni situazione, ci sarà un momento per visualizzare mentalmente le cose da fare mesi prima del giorno stabilito per il trasloco. Selezionate tutti gli oggetti in base all’uso e alla presenza nell'abitazione. Sarà compito del “padrone di casa” fare una cernita, tenendo solamente quelli utili per eliminare tutti gli oggetti/ mobili che non vengono utilizzati. È preferibile portare solo cose che servono realmente, senza superfluo. Se ci sono delle cose da conservare e non si ha lo spazio, basterà metterle in uno scatolone e trovare loro una sistemazione nel box o in cantina. Imballaggio rapido e sicuro di tutti gli oggetti: segnanre il contenuto della scatola all’esterno. Non solo, una mossa furba che consigliano i professionisti del settore è di dividere gli scatoloni per destinazione. Uno per la cucina, uno per la
camera da letto, quelli per il bagno e così via. Ogni scatolone sarà riempito adeguatamente con imbottitura, così che nulla si rompa o rovini durante il trasloco. La parte esterna della scatola si trasformerà in un memo per sapere cosa c’è al suo interno e qual è la stanza di destinazione. Per motivi di spazio, non sempre è possibile trasportare tutto nella casa nuova. Il consiglio è di giocare d’anticipo depositando oggetti o mobili all’interno di un magazzino temporaneo. Degli storage oggi presenti anche in Italia, così da non aver fretta di depositare gli oggetti nella casa nuova o mettere caos nelle stanze se non necessario.
GLI ERRORI DA EVITARE • Non conviene mai affidarsi al fai da te. Trattandosi di una fase delicata, è importante richiedere il supporto dei professionisti, soprattutto quando il trasloco prevede spostamenti su lunghe tratte e viaggi ripetuti. • Tenetevi liberi i weekend, per sbrigare le varie faccende inerenti al trasloco, così da non “turbare” la vita lavorativa. • Occhio alle scatole usate, perché potrebbero essere danneggiate o sporche. • Evitate di tenere tutti i mobili: sicuramente ci sarà qualcosa di cui si può fare a meno.
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Ance e Confindustria Lombardia: «15 milioni di tonnellate di inerti da costruzione rischiano di finire in discarica»
“Modificare il regolamento End of Waste” «Le iniziative per lo sviluppo dell’economia circolare messe in campo negli ultimi anni, sia da Regione Lombardia che dal sistema produttivo regionale, in grado di riciclare 15 milioni di tonnellate di rifiuti da costruzione e demolizione ogni anno rischiano di essere bloccate se non si riuscirà a modificare la bozza di regolamento End of Waste del MITE, per la cessazione della qualifica di rifiuto, attualmente all’esame della Commissione Europea». Questo il grido d’allarme di Tiziano Pavoni, Presidente ANCE Lombardia e di Francesco Buzzella, Presidente Confindustria Lombardia. La Lombardia, che da sola conta più del 20% dei rifiuti inerti prodotti in Italia e che allo stesso tempo rappresenta la regione più virtuosa in termini di percentuale di materia recuperata (circa il 93%), sarebbe la regione più danneggiata dall’applicazione del decreto, qualora non si intervenisse per tempo con delle precise misure correttive, riconducibili alle prassi già utilizzate da alcune Province e alla normativa in vigore in altri paesi come Francia, Belgio e Olanda. «Se ci basiamo sugli ultimi dati nazionali e regionali di produzione e trattamento rifiuti da costruzione e demolizione in Lombardia (circa 15 milioni di t/ anno) ben emerge la preoccupazione delle imprese – dichiara Pavoni – in quanto alcuni milioni di tonnellate di inerti,
dalla prossima estate, verosimilmente rischiano di essere conferiti in discarica». «Allo stesso tempo – continua il Presidente di ANCE Lombardia – ci preoccupa il fatto che le discariche di inerti lombarde possano non avere capienza residua sufficiente per soddisfare l’esigenza di conferimento di tali
quantitativi di rifiuti. Questo significherebbe dover anche ricalcolare i volumi di materiale naturale di cava estraibili sul territorio, necessari, in assenza di aggregati riciclati (quali prodotti alternativi, sostenibili e certificati), alla realizzazione di opere pubbliche e private». «Risulta quindi necessario –
concludono Pavoni e Buzzella – intervenire urgentemente, coinvolgendo anche le Regioni che da anni trattano queste tematiche, per risolvere le numerose criticità del regolamento End of Waste prima che sia emanato dal MITE, perché se no si rischia seriamente di bloccare il settore dell’edilizia e del riciclaggio dei
rifiuti più impegnato nell’economia circolare. È importante che le regole si basino sulle evidenze scientifiche attuali e non su riferimenti storici ormai superati anche dalle evoluzioni tecnologiche. Auspichiamo che le aperture che stiamo registrando in questi ultimi giorni vadano nella giusta direzione».
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La strategia REPowerEU si basa su risparmio energetico e accelerazione della transizione verde
Ue: pannelli solari obbligatori dal 2030 La Commissione europea ha presentato un ampio pacchetto di proposte che deve servire ad azzerare la delicata e controversa dipendenza energetica dell’Unione europea nei confronti della Russia. La strategia REPowerEU si basa sul risparmio energetico, la diversificazione nell’approvvigionamento, e una accelerazione della transizione verde. Il desiderio è di trasformare in modo strutturale il sistema energetico europeo, affrontando al tempo stesso due sfide parallele: la dipendenza energetica e la transizione climatica. Secondo le informazioni raccolte a Bruxelles, gli investimenti previsti ammontano a circa 210 miliardi di euro. Il denaro giungerà tra gli altri dai diversi capitoli di spesa europei e da una riforma del mercato di scambio delle emissioni nocive (ETS). Ciascun Paese dovrà inserire un capitolo dedicato nel suo piano di rilancio. OBIETTIVO RADDOPPIARE SU IDROGENO «Nel nuovo piano REPowerEU, abbiamo deciso di raddoppiare il nostro obiettivo per il 2030 e di produrre ogni anno 10 milioni di
600 GIGAWATT DI PANNELLI SOLARI ENTRO IL 2030 La Commissione intende proporre un aumento della quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili dal 40 al 45% entro il 2030 (oggi la quota è del 22%). Le installazioni di pannelli fotovoltaici dovrebbero più che raddoppiare in termini di capacità fino a sfiorare i 600 gigawatt entro il 2030. Per facilitare l’iter che autorizza gli impianti, Bruxelles intende proporre di selezionare, insieme ai Paesi membri, specifiche aree geografiche destinate all’eolico e al fotovoltaico.
tonnellate di idrogeno rinnovabile nell’Unione europea – ha spiegato a Varsavia la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen –. Inoltre, importeremo altri 10 milioni di tonnellate dall’estero. In questo modo, potremo sostituire fino a 50 miliardi di metri
cubi all’anno di gas russo importato». La von der Leyen ha quindi preannunciato un pacchetto di misure regolamentari con il quale promuovere la produzione di idrogeno verde (prodotto senza l’intervento di fonti fossili). «Oltre a 9,3 miliardi di euro di
finanziamenti provenienti dal NextGenerationEU, daremo priorità a nuove iniziative, anche sostenute con aiuti di Stato. Entro l’estate vogliamo approvare progetti di interesse comune dedicati all’idrogeno con i quali promuovere investimenti industriali per 50 miliardi di euro».
PANNELLI OBBLIGATORI DAL 2030 Nel contempo, l’esecutivo comunitario proporrà di rendere obbligatori i pannelli fotovoltaici per tutti gli edifici pubblici e commerciali dal 2026 in poi, superata una specifica metratura. I pannelli diventeranno obbligatori per tutti gli edifici residenziali dal 2030 in poi. Sempre su questo fronte, Bruxelles vuole anche aumentare la produzione di biometano per toccare i 35 miliardi di metri cubi nel 2030.
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PASTORALE DELLA SALUTE
OCCASIONE PER RIPENSARE ALL’ASSISTENZA “SPIRITUALE”
L’obiettivo è costruire in prospettiva nuove possibilità di interazione con la persona e la sua sofferenza La cura della persona passa anche attraverso lo spirito, indipendentemente dalla fede professata. Questo in sintesi il tema trattato dal XXIII Convegno nazionale della Pastorale della salute intitolato “Dall’odore al profumo”, tenuto a Cagliari la scorsa settimana. «La cura è dignità e accoglienza reciproca al di là delle singole religioni», afferma don Marco Genzini (cappellano dell’Ospedale di Cremona, nella foto), che ha partecipato all’incontro. «Il prendersi cura va inteso come gesto emblematico e fondante per estirpare la cultura dell’indifferenza e la logica dello scarto; sottintende l’essere attenti, l’aver premura, il farsi carico della persona e della sua sofferenza con delicatezza e rispetto». In quest’ottica, l’ospedale garantisce l’assistenza spirituale nel rispetto del pensiero, culto, credenza e fede dei pazienti. «Per affrontare la sofferenza dei malati – aggiunge Genzini - è importante far dialogare la spiritualità con la psicologia, la scienza con le religioni: unire esperienze diverse può generare incontri inaspettati che di per sé sono già cura». Principi questi che potrebbero essere ispiratori di un rinnovato umanesimo integrale e di una filosofia di assistenza spirituale inedita, intesa anche in senso laico, in prospettiva della stesura delle linee guida per la realizzazione del nuovo ospedale. «Chi si avvicina alla dimensione sanitaria – prosegue Genzini - non si ferma di fronte ad una fede diversa, ma cerca di abbracciare l’aspetto spirituale che fa parte della vita di ognuno di noi, indipendentemente dalla confessione». Ciò vale soprattutto nel contesto sanitario, dove «guardare una persona significa andare oltre i suoi bisogni e considerarla nella sua integrità, rispettando anche la sfera spirituale», prosegue il cappellano. «Quest’anno, in accordo con la direzione dell’Asst di Cremona, abbiamo chiesto all’Ufficio pastorale della Salute della Conferenza Episcopale italiana di aiutarci a delineare direttive e azioni comuni, funzionali a favorire lo sviluppo di un’attenzione più contemporanea alla persona nel suo essere complesso. Questo anche in previsione del nuovo ospedale. «A volte le persone hanno ferite che necessitano di un altro tipo di cura, come l’ascolto e la comprensione del loro dolore» conclude Genzini.
Il progetto è stato avviato dall’Asst Cremona con il sostegno di partner pubblici e privati. Le arnie sono affidate alle cure di apicoltori, volontari e pazienti del Centro psico-sociale Il 20 maggio è la giornata mondiale delle api. È stata istituita nel 2017 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione alla cura dell’ecosistema. Oltre alle tante iniziative promosse a tutela dell’ambiente, negli ultimi anni sono nati numerosi progetti socio-sanitari orientati alla cura della persona – specialmente nel campo della salute mentale – dove il contatto con la natura gioca un ruolo fondamentale. L’Asst di Cremona, con il sostegno di partner pubblici e privati, ha inserito un apiario negli spazi dell’orto bio-psico-sociale di via Belgiardino, affidato alle cure di esperti apicoltori, volontari e pazienti del Centro psico-sociale. Come spiega Emanuela Ghinaglia, psichiatra al Centro Psico-sociale dell’Asst di Cremona, «il progetto che ci ha permesso di portare le arnie nell'area verde di via Belgiardino è parte di una importante collaborazione tra ASST Cremona e diversi enti del territorio, con lo scopo di orientare e sostenere l'accesso al lavoro di persone con fragilità, con una particolare attenzione alla fascia giovanile». Il progetto provinciale "Azioni di rete per il lavoro – ambito disabilità" è promosso dalla Provincia di Cremona e sostenuto dal Fondo regionale sulla disabilità (L.R 13/2003). Ha come capofila Azienda Sociale Cremonese, diretta da Graziano Pirotta. «Rinnovato per una seconda edizione – spiega Pirotta - ha coinvolto ogni anno più di dieci ragazzi e ragazze, che hanno potuto affrontare il mondo del lavoro con l'affiancamento di educatori per progetti personalizzati». Nel caso specifico dell'attività di apicoltura, l’esperienza è stata proposta ad alcu-
World bee day: per la salute mentale un apiario nell’orto bio-psico-sociale
ni ragazzi con disturbo dello spettro autistico che partecipano ai laboratori del progetto "Zero30", nato dalla collaborazione tra ASST e Fondazione Sospiro. BENESSERE E NATURA Le api vivono in società complesse: capire e interpretare i loro comportamenti è una sfida che affascina e impegna studiosi e ricercatori. «Una sfida – sottolinea la dottoressa Ghinaglia - che può aiutare i nostri ragazzi ad imparare a osservare con pazienza, controllare i propri movimenti, adattarsi ai cambiamenti delle stagioni e alle imprevedibili traiettorie di volo delle nostre piccole amiche. La serietà e l'impegno con cui i partecipanti al progetto affrontano questa sfida sarà sicuramente una buona premessa per ulteriori esperienze lavorative». L'esperienza dell'apiario non avrebbe mai potuto essere realizzata senza l'incontro con
i volontari della Associazione "Città Rurale", che hanno investito le proprie competenze in questo progetto, consentendo a operatori e pazienti di affrontare la sfida in sicurezza. Come spiega Daniele Biazzi, presidente dell’associazione e coordinatore di Cremona Urban Bees, «Attraverso l’apicoltura urbana gestiamo apiari situati in città, con l’aiuto di volontari. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini e l’opinione pubblica alla tutela della biodiversità. Dopo i risultati ottenuti con l’orto bio-psico-sociale, si è pensato che anche le api potessero essere terapeutiche. Con piacere ed entusiasmo ci siamo buttati in questa avventura, i risultati ottenuti ne confermano la validità». COME UNA FAMIGLIA Carmelo Greco, tecnico della riabilitazione psichiatrica Asst Cremona, evidenzia i risultati ottenuti nell’ambito dei
percorsi d’inserimento: «L’interazione con un sistema familiare complesso come quello delle api favorisce l’efficacia dei trattamenti, con un notevole miglioramento della gestione dell’ansia e delle capacità di problem solving». L'entusiasmo e la vivacità dei volontari arricchisce l'esperienza con il calore delle relazioni e degli incontri umani. «Mi sono avvicinata all’apicoltura per curiosità – racconta Romana Castagnedoli, volontaria – trovo sia un’esperienza molto stimolante e importante per l’inserimento di persone svantaggiate. Ho conosciuto un ragazzo che frequenta l’ambiente degli orti terapeutici: la sua tranquillità, la sua pacatezza e il suo tatto nel gestire le api mi ha tranquillizzata e mi ha dato molta più sicurezza». La possibilità di avvicinarsi alla natura è di per sé una condizione che favorisce il benessere per gli esseri umani. L'area verde di via Belgiardino - un tempo chiusa dalle mura dell’ex ospedale psichiatrico - con le sue attività ricreative rappresenta uno spazio urbano molto interessante da restituire alla città e alle persone che lo vivono. Come sottolinea Claudio Bignami, infermiere al CPS dell’Asst Cremona, «Nella cura del paziente il contatto con la natura è fondamentale. C’è da imparare tantissimo dalle api. Un’ape da sola non ha senso di esistere: esiste la famiglia, che anche nella vita credo sia una cosa importante».
AMICI DELL’OSPEDALE “GIANNI CARUTTI”: DONATI DUE ECOGRAFI AL PRONTO SOCCORSO Il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cremona ha due nuovi ecografi, dono dell’Associazione Amici dell’Ospedale di Cremona “Gianni Carutti”. Giovedì sono stati consegnati al reparto, in presenza del direttore generale Giuseppe Rossi, del direttore sanitario Rosario Canino e del direttore del Pronto Soccorso aziendale Francesca Co', accompagnata da Scilla Pagni (responsabile infermieristico Dipartimento Emergenza Accettazione), Amedeo Bonazzoli (coordinatore Pronto Soccorso) e Rosario Oddo (coordinatore Medicina d’Urgenza). In rappresentanza dell’azienda produttrice degli strumenti diagnostici hanno presenziato il responsabile nazionale Jack Peng e il referente regionale Massimo Turolla. «Noi abbiamo cinque sensi, da un po’ di
tempo la tecnologia ce ne sta fornendo altri», commenta il dg Giuseppe Rossi. «Uno dei più utili sono gli ultrasuoni: sono semplici da usare e non dannosi. All’associazione Amici dell’Ospedale di Cremona “Gianni Carutti” va il nostro più grande ringraziamento». Come sottolinea il direttore sanitario Rosario Canino, «l’approccio del Pronto Soccorso di Cremona sposa la filosofia del “point of care”, che consente al medico di disporre immediatamente. Grazie alla dottoressa Co’, ai suoi colleghi e al personale infermieristico stiamo facendo un ottimo lavoro, ma per sostenerlo servono risorse importanti, come questa donazione». «L’ecografo è fondamentale nell’attività del pronto soccorso – afferma Francesca
Co’ – è diventato negli ultimi anni l’estensione delle nostre mani». A nome dell’associazione donatrice, la presidente Ida Beretta rimarca lo spirito della donazione a favore dell’Ospedale di Cremona: «Tutti insieme si lavora affinché il nostro ospedale sia riconosciuto come punto di riferimento per tutta la città e il territorio».
CULTURA
Sabato 21 Maggio 2022 lettereilpiccolo@gmail.com
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CINEMA • PRESENTATA A CANNES LA SERIE IN SEI PUNTATE
CINEMA • DAL 24 MAGGIO PER LE VIE DELLA CITTÀ
IL CASO MORO IN “ESTERNO NOTTE”
A TORINO LE RIPRESE DI “FAST X”
CANNES - È una specie di lungo sogno nella cattiva coscienza italiana, il fluviale ripensamento del caso Moro ordito da Marco Bellocchio in “Esterno notte”. Le oltre cinque ore di questa serie in sei puntate, che hanno fatto il loro esordio mondiale al Festival di Cannes, in apertura della sezione “Cannes Première”, si aprono come una cortina su una revisione quasi onirica della realtà di uno dei momenti più bui e traumatici della Repubblica Italiana. (Fonte Italpress)
ROMA - A partire da martedì 24 maggio, le strade e il centro di Torino faranno da sfondo alle riprese di “Fast X”, decimo capitolo del global blockbuster della Universal Pictures “Fast & Furious”, il franchise che ha incassato oltre 6 miliardi di dollari in tutto il mondo. “Fast X” è interpretato da Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Sung Kang, Charlize Theron, che attualmente stanno girando a Londra. (Fonte Italpress)
Dal 27 al 29 maggio è in programma il 2° Weekend della fotografia con Justine Mattera e Thomas Holm
L’arte degli scatti è protagonista a Soresina
Sono Justine Mattera e Thomas Holm i grandi protagonisti del 2° Weekend della fotografia di Soresina, in programma dal 27 al 29 maggio. L’evento si aprirà nella cornice del Teatro Sociale ottocentesco, per poi entrare nel vivo nel suggestivo scenario della Filanda Pregiata, all’interno del quale trova spazio l’esclusivo set fotografico professionale dove si svolgerà anche la masterclass di nudo artistico. Justine Mattera sarà l’affascinante madrina di questa nuova edizione del Weekend della fotografia. Proprio lei, icona sexy le cui fotografie fanno da anni notizia (e scandalo). Testimonial dell’importanza del “dove e come farsi fotografare”, Justine è volto noto anche del piccolo schermo e si racconterà attraverso la sua immagine, ma anche con grande simpatia ed esperienza, parlando di come l’arte fotografica sia diventata sempre più importante, non solo nel mondo della moda. Del resto, l’esperienza e la professionalità dei fotografi, evolute nel tempo anche grazie alle tecniche del digitale, permettono di valorizzare in modo unico la realtà del mondo moderno, creando immagini, ritratti, istantanee di luoghi e momenti unici, che restano impressi nella storia e nel vissuto di ciascuno di noi. Inoltre, oggi gli scatti vengono diffusi velocemente dai social network,
MICROFESTIVAL: “(DIS)EQUILIBRI POETICI” ALLE 18
Un celebre scatto di Thomas Holm
dove in particolare il corpo umano diventa veicolo artistico di messaggi importanti e vere campagne di sensibilizzazione per i
diritti civili e non solo. Justine è influencer attiva anche nel campo dell’eco-sostenibilità e dello sport (anche per i giovanissimi) e
chi meglio di lei può quindi rappresentare quest’esperienza alla Filanda Pregiata? Proprio nella storica ex filanda Pedroni, ora suggestivo luogo dedicato all’arte e alla creatività, sarà allestita una mostra collettiva con i lavori provenienti dai master di fotografia (ad iscrizione con numero chiuso), che si sono svolti nella passata edizione e nuovamente si svolgeranno nei giorni dell’evento, insieme a laboratori, tavole rotonde e masterclass. Fino alle lezioni individuali firmate da Johnny Fusca e l'attesissima masterclass di nudo con Thomas Holm. Una due giorni davvero esclusiva, tra teoria e pratica, dove selezionati allievi saranno guidati dal fotografo internazionale, accompagnato da 5 straordinarie modelle: Nausicaa Yami, Sergeant Ice, Paola Alpago, Herodiane, Carillon Doll. Per informazioni: 3401432978 (oppure info@lpmedia.tv).
CON L’ARTE È PIÙ BELLA LA PREVENZIONE NELLA LOTTA AL DIABETE
L’Associazione Diabetici Cremonesi e i Lions di Cremona, insieme per la prevenzione del diabete, hanno allestito uno screening nella splendida cornice dell’oratorio della Chiesa di San Pietro, gentilmente concesso da Don Antonio Bandirali, con lo sfondo mozzafiato di un affresco di Bernardino Gatti. Grazie al dott. Francesco Forzani, a tutti i volontari, alle infermiere Lucia Manini, Raffaella Pedrazzini e Giovanna Comelini della Associazione Diabetici e ai volontari dei club Lions di Cremona, l’evento è stato un successo.
Proseguono gli appuntamenti del Microfestival di maggio organizzato dall’Auser Unipop Cremona. Una rassegna di incontri volti a esplorare generi e linguaggi diversi, tra parole, note e colori. Continuano ad essere organizzate, infatti, letture, discussioni e laboratori attraverso la letteratura, la poesia, i fumetti, gli album illustrati e la musica, all’insegna dell’intreccio di modi differenti di fare cultura
e dell’incontro tra generazioni, dai bambini alla terza età. Oggi alle 18 il nuovo appuntamento è presso il giardino di Casa Elisa Maria (accesso da via Gioconda) per “(Dis)equilibri poetici” con Cinzia Carotti. Sabato 27 maggio alle 18, invece, sempre nella stessa location, sarà la volta de “Il bello di leggere fumetti”. Lucia Ziglioli dialogherà con Michele Ginevra e Stefano Tedeschi.
IN BREVE
CONCERTO BAROCCO GRAZIE AL TOURING Dopo la lunga pausa, il Touring Club Italiano di Cremona organizza, domani sera alle 20.30, un concerto nella Chiesa di Santa Maria Maddalena, aderente al progetto “Aperti per voi”. In Tempore Belli Guitar Trio ( Francesco Molmenti, Emma Baiguera, Davide Moneta) proporrà un programma dedicato alla musica barocca con autori celebri e particolarmente amati quali Antonio Vivaldi e Johann Sebastian Bach, accanto a due piccole deviazioni novecentesche per chitarra sola, anch’esse legate alla musica antica.
RASSEGNA DI POESIE DI JORGE LUIS BORGES Giovedì 26 maggio alle ore 18.30, presso l’Industrial drinks and more in via Milano 18 a Cremona, si conclude la rassegna poetica 2022 promossa dal Centro Sportivo Stradivari e curata dall’Ensemble Alma Libera. Saranno proposte le poesie di Jorge Luis Borges, una trentina tratte dalle sue più famose opere, da “Fervore di Buenos Aires” (1923) a “L’oro delle tigri” (1972), interpretate da Giovanni Uggeri e accompagnate dalla musicista argentina Luciana Elizondo (viola da gamba), con la partecipazione straordinaria di Giampaolo Rossi. L’ingresso è libero.
SCOPRIRE CREMONA OLTRE LE MURA SANGIOVANNI LIVE PER “SIAMO FUORI!” Un altro grande nome arriverà a Cremona per la Rassegna “Siamo fuori!”. Il Comune di Cremona, in collaborazione con il Teatro Ponchielli, dopo il successo dello scorso anno, ripropone infatti la musica nel pieno centro cittadino. Piazza del Comune nel mese di settembre, oltre a ospitare il concerto già annunciato della “signora del rock” Gianna Nannini (l’8 settembre), sarà il palcoscenico per un altro artista considerato la nuova popstar della musica italiana. La data da segnare
Nel mese di maggio il Museo della civiltà contadina “Il Cambonino vecchio” (in viale Cambonino 22) ha organizzato due incontri dedicati alla città e alla sua geometria dal titolo “Cremona oltre le mura”, conversazioni con Giulio Grimozzi. Dopo il primo appuntamento di martedì scorso con “Guardiamoci attorno - divagazioni sulla geometria universale”, martedì 31 maggio (alle ore 17), sarà la volta de “ La congettura di Federico II - Torrazzo - Castel del Monte – Stonehenge, una verifica topografica”. Il relatore, dopo aver richiamate brevemente notizie storiche sul Torrazzo, illustrerà il lavoro di verifica di una congettura di Federico II che lega la nostra grande torre con Castel del Monte, costruito presso Andria per volontà dell’imperatore e verranno svelati alcuni sorprendenti particolari costruttivi rigorosamente realizzati rispettando la regola aurea e il pensiero esoterico di Federico. L’ingresso agli incontri è libero, nel rispetto della normativa anti Covid-19. Per informazioni: 0372-560025. MUSEO FERROVIARIO • Domani è prevista l’apertura sempre dalle ore 15 alle 18 in Piazzale Stazione 12. “Il violino della Shoah si racconta” è il titolo del concerto di oggi alle 18 nell’ex Chiesa di San Vitale (ingresso libero). L’iniziativa è promossa da Auser Com-
CONCERTO CON IL VIOLINO DELLA SHOAH prensorio di Cremona con la collaborazione della Provincia di Cremona, con il patrocino del Comune e di
Cigl, Cisl e Uil. Alessandra Sonia Romano suonerà il violino della Shoah accompagnata da Nadio Marenco
alla fisarmonica. L’esibizione sarà intervallata dalle letture tratte da “The shoah violin tells its story” di Carlo Alberto Carutti, interpretate da Emilia Mori.
in calendario è domenica 4 settembre (alle ore 21.30 in Piazza del Comune), quando Sangiovanni farà tappa con il suo “Cadere volare live 2022”. «La mia musica ad un primo ascolto può sembrare leggera nel senso più superficiale del termine, ma questa è anche la mia forza. Io ricerco la leggerezza e per farlo spesso devo scavare in profondità per trovare le
mie emozioni. Il mio obiettivo in musica è comunicare sensazioni profonde con leggerezza”. Così Sangiovanni descrive il modo in cui si approccia alle canzoni. Ed è un modo che lo ha consacrato artista rivelazione: 18 dischi di platino e 3 d’oro, oltre 100 milioni di streaming per la sua “Malibu” che è il brano più ascoltato del 2021 su Spotify e Apple Music.
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SPORT
Responsabile Fabio Varesi
BASKET • COME NEL CALCIO RIMONTA ED È IN FINALE
F 1 • DOMANI SI CORRE IL GP DI SPAGNA A MONTMELÓ
È SEMPRE UN GRANDE REAL MADRID
LECLERC È IL MIGLIORE NELLE LIBERE
Non sono mancate le emozioni nelle semifinali di Eurolega. Nel primo atto della final four di Belgrado, i detentori dell’Efes (che hanno eliminato Milano), hanno vinto grazie a una tripla di Micic allo scadere (77-74 contro l’Olympiacos). In finale (oggi alle 19) i turchi sfidano il Real Madrid, che come nel calcio non muore mai: sotto di 11, i blancos hanno ribaltato la situazione contro gli eterni rivali del Barcellona (86-83). Nei playoff di serie A, invece, Milano e Virtus Bologna sono già in semifinale.
MONTMELÒ (Spagna) - Dopo aver ottenuto il miglior tempo nella prima sessione di prove libere, il ferrarista Charles Leclerc si conferma al comando facendo registrare il tempo di 1’19”670 nella seconda sessione del Gp di Spagna (domani alle 15 la gara). Dietro di lui le due Mercedes: secondo Russell (1’19”787) e terzo Hamilton (1’19”874). L’altro ferrarista Sainz, dopo un avvio confortante, è quarto e Verstappen (Red Bull), un po’ a sorpresa, è quinto. (Fonte Italpress)
» basket serie a
, dopo l addio di Portaluppi, bocche ancora cucite sul futuro
Il general manager ha sentito il peso del fallimento stagionale ed ha deciso di farsi da parte, lasciando definitivamente la pallacanestro. E la società continua a tacere
Alla Vanoli regnano i silenzi e l’amarezza FABIO VARESI
Certe volte il silenzio fa più rumore del frastuono. È vero che il campionato si è concluso da poco, ma la mancanza di segnali dalla società sulla prossima stagione, tiene in allarme i tifosi, pronti a sostenere la squadra anche in A2, come ha testimoniato lo striscione apparso durante il match contro Trento e che abbiamo pubblicato la scorsa settimana. L’unica notizia degli ultimi giorni è stata la dolorosa uscita di scena del general manager Flavio Portaluppi. Sentendo la resposabilità del fallimento di questa stagione, l’ex play di Milano ed anche per tre campionati della Vanoli, ha deciso di farsi da parte: «La delusione per i risultati conseguiti, lo stress e le pressioni sopportate in queste ultime due stagioni sportive, oppure forse semplicemente il desiderio di percorrere nuove strade e affrontare nuove
L’ormai ex general manager Flavio Portaluppi (foto Vanoli Basket)
sfide, mi porteranno lontano dalla Vanoli e dalla pallacanestro». Parole inequivocabili, che testimoniano quanto abbia fatto male a tutto l’ambiente questa retrocessione, che rispetto a
quella del 2017, è arrivata dopo che la Vanoli è entrata nel gotha del nostro basket. Purtroppo la pandemia ha sconbussolato i piani della società e con il budget così ridotto, la sopravviven-
za era già un successo, ma non sempre si è riesce ad avere risultati positivi anche sul campo. Ora attendiamo lumi sul futuro di coach Galbiati, che ha comunque dato una sorta di addio al termine dell’ultima di campionato. Per ora arrivano solo segnali positivi dal vivaio, ma non si può certo pensare di affrontare la serie A2 con un manipolo di ragazzi senza esperienza, perché si gioca un buon basket anche nel secondo livello cestistico italiano, quindi serve una programmazione, da fare con coach e general manager. Non resta che cercare di essere ottimisti, anche se dagli stessi giocatori sotto contratto, non arrivano rassicurazioni. Per esempio Andrea Pecchia, che potrebbe essere uno dei pilastri del nuovo roster, pensa soprattutto e giustamente alla guarigione del ginocchio e non ai prossimi scenari biancoblu. Come dargli torto...
SERIE B
NEI PLAYOFF È TORNATA LA JUVI DEI MOMENTI MIGLIORI Come d’incanto, nei playoff è tornata la Ferraroni JuVi Cremona di gran parte della regular season, terminata in affanno solo a causa dei tanti infortuni. Nella serie contro la S. Bernardo-Abet Langhe Roero (ieri sera si è giocata gara 3 in Piemonte), i cremonesi si sono imposti agevolmente nei due match giocati al PalaRadi: 80-64 (Preti 22, Bona 18) e 99-69 (Nasello 19), mostrando una netta superiorità rispetto agli avver-
sari. L’obiettivo è quindi la semifinale, contro probabilmente Omegna, che è di un altro livello rispetto a Vicenza. I playout, invece, sono partiti male per la Pallacanestro Crema, sorpresa 6258 in gara 1 da Jesolo. Poi la squadra di Ghizzinardi si è riscattata in gara 2, sempre casalinga, vinta 61-51 (Esposito 14). «Dobbiamo stare concentrati qualsiasi cosa accada, perché la serie è equilibrata», ha detto il capitano Del Sorbo.
La JuVi in azione in gara 2 (foto Passamonti)
SERIE A2 • AZZURRE PRONTE ALL’ASSALTO PER LA FINALE
La grande squadra si vede nel momento di maggiore difficoltà. E il Basket Team Crema era davvero in affanno, dopo aver perso nettamente gara 1 di semifinale (64-81) contro il Sanga Milano. Il primo ko della stagione è arrivato proprio ai playoff, ma le azzurre (nella foto) hanno mantenuto i nervi saldi e sono riuscite ad espugnare il PalaGiordani di Milano (7061), riequilibrando la serie. Decisivi nel finale i canestri di D’Alie (20 punti) e Conte (9), dopo che le milanesi erano andate al riposo sul +5 (36-31). Ora le due squadre si giocano tutto nel match di gara 3 domani alle 18 al PalaCremonesi. Le azzurre avranno di nuovo il sostegno dei propri tifosi e difficilmente steccheranno ancora, anche perché la squadra di Diamanti merita di giocarsi la promozione in A2. Nell’altra semifinale, Udine si è sbarazzata in soli due match di Castelnuovo Scrivia, riscattando i tentennamenti avuti contro Ponzano nei quarti.
ATLETICA LEGGERA • GRANDI SODDISFAZIONI SOCIETARIE A BERGAMO Missione compiuta. La Cremona SportivaAtletica Arvedi è riuscita ad ottenere tutti i punteggi necessari per poter continuare la partecipazione nel Campionato Italiano di Società Assoluto sia maschile che femminile. Quella che negli ultimi giorni, a causa dei molti infortuni e di qualche defezione improvvisa, sembrava un’impresa quasi impossibile, si è invece realizzata grazie alla capacità ed alla disponibilità degli atleti
ad essere coinvolti anche in gare non di loro competenza, oppure di gareggiare in non perfette condizioni fisiche. A Bergamo, le ragazze (nella foto) sono state trascinate da Sveva Gerevini, Gloria Battocletti, l’allieva Giulia Lodi e la Junior Aurora Volpi, ma anche Benedetta Cosulich, Caterina Moretti, Nicole Aimi, Caterina Moretti e Martina Nigretti. È probabile che il 17-18 settembre anche l’Atletica Interflumina èpiù Pomì
partecipi ad una delle finali nazionali argento per merito, grazie al punteggio raggiunto. Una possibilità che riempie di soddisfazione anche il sodalizio casalasco. DESALU • Ancora buoni riscontri per il campione olimpico della 4x100. Il casalasco, impegnato a Savona nel Memorial Ottolia, sui 100 vinti da Marcel Jacobs, ha corso in 10”21, otto centesimi in meno rispetto al 10”29 di Savona del 2020.
Sport
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CALCIO
SERIE A • AL MILAN BASTA UN PUNTO PER IL 19º SCUDETTO
SERIE D • CREMA, CONCLUSO BENE UN CAMPIONATO DURO
Domani sera a S. Siro ci sarà una festa. Rossonera o nerazzurra? Lo sapremo poco prima delle ore 20, quando saranno terminate le due sfide per lo scudetto, SassuoloMilan e Inter-Sampdoria (fischio d’inizio in contemporanea alle 18). Ai rossoneri basta un punto per raggiungere i cugini a quota 19 titoli italiani, ma spesso nei finali deci-
«Chiudiamo con una buona prestazione e la salvezza raggiunta, un campionato molto duro», ha commentato il tecnico Bellinzaghi al termine dell’ultima partita del Crema, conclusa sul 3-3 al Voltini contro lo Sporting Franciacorta. Dopo una breve pausa, si inizierà a programmare la prossima stagione. CLASSIFICA (38ª giornata): CITY NOVA 82;
sivi, è successo di tutto. All’Inter non resta che sperare nell’imponderabile. CLASSIFICA (37ª giornata): Milan 83; Inter 81; Napoli 76, Juventus 70; Lazio 63; Roma 60; Fiorentina, Atalanta 59; Verona 52; Torino, Sassuolo 50; Udinese 44; Bologna 43; Empoli 38; Sampdoria, Spezia 36; Salernitana 31; Cagliari 29; Genoa 28; Venezia 26.
» VOLLEY SERIE A1
Legnano* 66; Casatese*, Brusaporto* 64; Folgore Caratese*, Desenzano Calvina 63; Breno, Ciserano 58; Arconatese 57; Sporting Franciacorta 52; Crema, Castellanzese 46; Sona 45; Ponte San Pietro, Real Calepina 44; Villa Valle# 39; Caravaggio# 37; Vis Nova Giussano, Olginatese 35; Leon 33. *Ai playoff, #ai playout, le ultime tre in Eccellenza.
, primo passo l annuncio del nuovo staff tecnico
Come si sapeva da tempo, le rosa saranno guidate in panchina da Andrea Pistola, reduce dalle ottime stagioni vissute a Cuneo
La Vbc mette nel mirino la nuova stagione Il tanto atteso annuncio ufficiale è arrivato. Il nuovo head coach della Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore è Andrea Pistola, cercato nella prima stagione di serie A1 di Casalmaggiore e arrivato sulle sponde casalasche del Po per il prossimo campionato, che si annuncia ambizioso per le rosa. La decima stagione della Vbc nella massima serie è iniziata dalla presentazione dell’intero staff tecnico, medico e fisioterapico. Confermatissimi i fisioterapisti Diego Marutti, Andrea Fellini e Andrea d’Auria, stessa sorte per i medici Graziano Sassarini e Luigi Vezzosi. Conferme anche per lo scout Alessandro Biancardi, il team manager Giovanni Roffia e il terzo allenatore
Il nuovo tecnico Andrea Pistola (terzo da destra) con il suo staff al completo
Michele Moroni. Le nuove figure sono quindi Maurizio Gardenghi, preparatore atletico, Mauro Tettamanti vice coach e, come già detto, l’head coach Andrea Pistola, ancone-
tano di nascita e montemarcianese d’origine, che sarà accompagnato dal suo secondo all’epoca di Legnano, il comasco Tettamanti e dal suo preparatore atletico nella stagione
di Pesaro. «Sono molto contento per questa mia nuova esperienza - ha affermato Andrea Pistola - sia perché Casalmaggiore è sempre una delle società più importanti del campionato italiano, sia perché la stessa società, con un contratto biennale, mi ha dimostrato molta fiducia. Siamo quindi molto desiderosi di far bene ed iniziare questo nuovo progetto». Un tecnico che ha dimostrato a Cuneo di saperci fare e di voler riportare le rosa nel gotha della pallavolo nazionale, dopo una stagione molto sofferta. Ora anche grazie alle sue indicazioni, la società si muoverà sul mercato, visto che saranno molti i volti nuovi, protagonisti nella prossima stagione.
TRI ATHLON
GLORIA CISOTTO SALE SUL PODIO (3ª) A NUMANA Ancora un podio per lo Stradivari Triathlon Team e di nuovo un piazzamento di rilievo per Gloria Cisotto (a destra nella foto con la sorella Mara). La triatleta cremonese ha conquistato il terzo posto nel Conero Triathlon Numana, portando a termine la prova sulla distanza olimpica con il tempo di 2h27’34”, giungendo alle spalle della vincitrice Giorgia
Bandini e di Sara Durazzi. Nella top ten dell’appuntamento marchigiano si è piazzata anche Mara Cisotto, che ha completato le tre frazioni in 2h43’35”, chiudendo al nono posto, seconda in categoria S4. Per Gloria è il terzo podio assoluto in stagione, dopo la vittoria nel duathlon di San Benedetto del Tronto e il 2º posto nel Triathlon Sprint di Asola.
SERIE B1
ESPERIA E OFFANENGO STASERA CERCANO IL PASS PER LA FASE 3
L’Esperia (foto Matteo Rossi)
Offanengo (foto Matteo Benell)
È iniziata nel migliore dei modi l’avventura nei playoff di Esperia Cremona e Chromavis Abo Offanengo. Partiamo da Cremona, dove gara 1 è stata a fortissime tinte gialloblu. Brandini e compagne, infatti, hanno giocato con rinnovato spirito di sacrificio e determinazione, fondamentali per avere la meglio sull’insidiosa Arena Verona di coach Marcello Bertolini. Un match mai in discussione, vinto nettamente in tre set dall’Esperia (2515, 25-14, 25-18). Stasera alle 21 a Castel d’Azzano il match di ritorno e alle gialloblu basterà vincere due set per accedere alla fase 3 contro Volta Mantovana, con in palio la serie A2. Ha iniziato con il piede giusto anche la squadra di Giorgio Bolzoni, che ha espugnato in quattro set (23-25, 18-25, 25-18, 14-25) il campo di Legnano contro la Focol. Stasera davanti ai propri tifosi alle cremasche basterà conquistare almeno un punto. «La fase break sarà importante per piegare Legnano», avverte la centrale Letizia Anello.
BOCCE MASSIMO MALFATTO
Conferme e qualche risultato inaspettato per le nostre bocciofile nella quarta giornata del campionato di Promozione. In 2ª categoria, inarrestabile la canottieri Flora (nella foto) che concede solamente due set (6-2 il finale) alla Baldesio e conquista il terzo successo su altrettanti incontri. Per la formazione rivierasca vittorie della terna ZinettiFerrari-Ghidoni (8-5, 8-2) e di Zinetti-L. Domaneschi (8-2, 8-0), mentre terminano in parità gli altri incontri. Primo hurrà in campionato dell’Arci Crema Nuo-
FLORA INARRESTABILE, SQUILLO DELL’ARCI CREMA NUOVA va che s’impone sul Fadigati per 5-3. Il successo della formazione cremasca porta la firma di Magnini-Bresciani, che si sbarazzano di Carini-Generali (Parmigiani) con un doppio 8-2, mentre si concludono con un nulla di fatto gli altri incontri. Importante il successo della Achille Grandi sulla Verdellese per 5-3. In 1ª categoria doveva essere un incontro sulla carta senza storia Capergnanica-Arcos, ma così non è stato ed è terminato 4-4. Protagonista Gianni Venturelli che pri-
ma batte Pietro Zovadelli e poi, in coppia con Contini, pareggia contro i blasonati Mussini-Zovadelli. Niente da fare per ErbaComizzoli, disco rosso contro Guerrini-Gaudenzi, mentre la terna Erba-Contini-Comizzoli si aggiudica il primo set ma subisce un “cappotto” nel secondo. Conquista un buon pareggio (4-4) anche l’Achille Grandi a Tagliuno. Campionato Juniores • Tutto come previsto con il netto successo del Flora sulla bocciofila Nuova Verdi per 6-0. Vincono
Minoia-Domaneschi (47-24) e Massarini-Previtali per 52-28. Un puro allenamento per Luca Domaneschi (10-1) e per la terna Pettinato-Massarini-Previtali (10-2). Senza storia gli altri incontri di coppia. Domani il giorno della verità con il Flora impegnato a Possaccio in un incontro sulla carta proibitivo per i boys rivieraschi, ma come diceva un grande saggio americano: “Non è mai finita, finché non è finita”. Memorial Chittò • Esultano Mario Groppi e Francesco Campisi. I
portacolori della Codognese 88 superavano Carini-Ripari in semifinale (12-3) ed in finale avevano la meglio su Milani-Gaudenzi per 12-6. Quarti i bissolatini Pompini e Lanfredi.
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» cremo in SERIE A GIUSEPPE BENEDINI*
AAA Altrimenti ci saremmo arrabbiati, e di brutto, contro la sorte avversa. Inutile negarlo, anche se noi cremonesi siamo notoriamente dotati di mentalità pratica, coi piedi ben piantati a terra, e di un culto dell’umiltà che a volte tracima in rassegnazione. Una prova? Nel nostro dialetto non esiste una parola per dire “felice”, al massimo possiamo essere “cuntéent”, contenti. La verità, però, è che siamo uguali al resto degl’italiani: la nostra ostentata umiltà, il nostro “volare bassi” senza abbandonarci a sogni ad occhi aperti, non è altro che scaramanzia, un modo per tener lontano il malocchio ovvero l’invidia altrui per la nostra più che invidiabile situazione. Ebbene, in questo 2022, il tifoso cremonese – anche se non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura – non si sarebbe mai accontentato di una “stagione al di sopra delle aspettative, comunque vada a finire”, di applaudire una squadra giovane, senza troppo stranieri, che gioca il miglior calcio della serie B, ma che viene punita al di là dei propri demeriti. Chi per lunghi anni ha sofferto retrocessioni, penalizzazioni, delusioni cocentissime, ha assistito a partite e arbitraggi più che rivedibili, ha vagato per stadi di terza e quarta serie colla segreta, ma invincibile speranza di tornare tra i grandi, stavolta non poteva rassegnarsi a disputare gli spareggi per la A. Voleva salire subito ed è stato Accontentato. Adesso che tutto è finito bene posso confessarlo anch’io: la mattina del 6 maggio me la sentivo. E mai come quel giorno ho maledetto il destino di avermi portato qua, a Bahia, lontano da Cremona e dalla mia Cremonese per la maggior parte dell’anno. E a dimostra-
, , l emozione vissuta da un tifoso dall altra parte del mondo
Giuseppe Benedini, docente all’Università di Bahia e grande appassionato della Cremo, ci racconta la soddisfazione vissuta nel Paese sudamericano per la promozione
Anche nel lontano Brasile batte un cuore grigiorosso
Giuseppe Benedini festeggia con il figlio la promozione in serie A della Cremo
zione che le maledizioni, a volte, funzionano, quella stessa mattina mi hanno chiamato dall’università dove lavoro per avvisarmi che, a causa della potatura degli alberi del campus, avrebbero dovuto tagliare anche la luce e, pertanto, le lezioni erano sospese. Non chiedetemi perché qua i cavi dell’alta tensione passino attraverso i rami
Tifosi grigiorossi in festa a Como (foto © Ivano Frittoli)
delle piante: non vi risponderò, anzi, va benissimo così. In ogni caso, mi sono affrettato ad andare a prendere mio figlio a scuola per seguire assieme la partita di Como. Pino, che ha fatto il suo esordio allo Zini nel 2017 contro l’Avellino (la C non l’ha mai vista, beato lui), sogna che un giorno la Cremo vinca lo scudetto, ma per ora gli basta
che stia in serie A, per poterla guardare in televisione con telecronaca in portoghese. Anche lui è stato Accontentato. Finita la partita, dopo un giro di videochiamate con il nonno e gli amici che già festeggiavano, ci siamo vestiti di grigiorosso e siamo andati in piazza. Così, giocando a pallone nella sera tropicale, abbiamo fatto la
nostra parte: portare i nostri colori fin dall’altra parte del mondo. Grazie Cremo! Hai realizzato il nostro sogno. PS Ancora mi chiedo perché in queste poche righe ci siano talmente tante lettere “A”. *Docente all’Università di Bahia in Brasile e presidente del club “Magico Alviero”
Sport
Sabato 21 Maggio 2022
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MERCATO • NEL MIRINO SEMPRE LA LINEA VERDE: BRUUS E SATRIANO I GIOIE LLI GRIGIOROS S I
Nicolò Fagioli
Marco Carnesecchi
MATTEO VOLPI
A due settimane dal grande salto, è già iniziato il fantamercato grigiorosso. Le date ufficiali della sessione estiva di calciomercato saranno formalmente dal primo luglio al primo settembre (chiusura alle ore 20) e con tutta probabilità si dovrà attendere sino all’ultimo per capire quale sarà la rosa definitiva con cui la Cremonese affronterà la stagione del ritorno in serie A dopo 26 anni. Ma la fantasia di tutti gli appassionati, addetti ai lavori e non, (FV) È proprio vero che i playoff sono un campionato a parte. Nell’appendice della stagione, succede di tutto e il contrario di tutto. Molti ritenevano l’Ascoli la mina vagante, perché la più in forma, ma un Benevento apparso in disarmo nelle ultime giornate della regular season, è di colpo rinato ed ha subito fatto fuori i marchigiani, malgrado lo svantaggio del fattore campo. È vero che i sanniti non avrebbero meritato il passaggio del turno, ma nel calcio conta vincere e il Benevento lo ha fatto, anche perché ha un attaccante di categoria superiore (Lapadula), la cui assenza ha pesato tantissimo nella parte centrale della stagione. An-
Gianluca Gaetano
è già in fermento. Dai sondaggi per il gioiellino Satriano dell’Inter (attaccante uruguaiano), all’interesse per il terzino danese Andreas Bruus (classe ’99), al giovanissimo Filippo Ranocchia che potrebbe arrivare dalla scuderia Juventus, in cambio del rientrante Fagioli. Siamo solo ai primi assaggi e qualcosa di buono potrebbe già esserci. In questa fase, però, vale la pena non abbuffarsi, perché il menù proposto dalla dirigenza grigiorossa in chiave mercato potrebbe essere vario e con tempi prolungati da banchetto nuziale. Tutto parti-
rà con la conferma e la piena condivisione del progetto tra Braida, Giacchetta e Fabio Pecchia in panchina (il tecnico nei giorni scorsi è andato a festeggiare la promozione con l’amico e mentore Rafa Benitez). Iniziando dalla valutazione con i rispettivi club di appartenenza dei prestiti più significativi che hanno fatto la fortuna dei grigiorossi in questa stagione. Trattenere in grigiorosso elementi come Carnesecchi, Gaetano, Fagioli, Okoli (tutti azzurri Under 21) non sarà facile, ma senza dubbio il club grigiorosso ha ora un importan-
te credito di riconoscenza da poter utilizzare ed ora la Cremonese è vista nuovamente come la piazza ideale dove mandare i giovani a maturare, misurandosi con una serie A con obiettivi tranquilli. Tra i pali, se non dovesse rimanere Carnesecchi, un nome plausibile potrebbe essere quello di Meret, che sembra in partenza da Napoli e che potrebbe ritrovare Coppola come preparatore. La salvezza, senza dubbio, passerà anche da elementi più esperti per la categoria e da qualche conferma importante della rosa che è arrivata in serie A.
Brescia e Pisa sono costrette alla rimonta LA CORS A PROM OZ I ON E A I PL AYOFF P REL IMINARI 6 Ascoli
0
7 Benevento
1
5 Brescia
3
8 Perugia
2
che a Brescia, la sorpresa Perugia avrebbe meritato ben altra sorte, ma alla fine e in modo un po’ rocambo-
S EM I FI N A L I
FI N AL E A
7 Benevento
R
R: 21/05 h 18
3 Pisa 4 Monza
A: 26 MAGGIO h 20.30 R: 29 MAGGIO h 20.30
1
A
R
0 A
R
2
R: 22/05 h 21
5 Brescia
1
lesco, le rondinelle sono riuscite a passare il turno, grazie anche a discutibili decisioni arbitrali. Passiamo
alle semifinali. Il Benevento ha ripetuto la prova di Ascoli, concreta e poco spettacolare, piegando an-
cora di misura il Pisa grazie a un altro guizzo di Lapadula, l’uomo che può decidere questi playoff. Per i toscani,
oggi all’Arena Garibaldi sarà dura ribaltare il risultato, contro una squadra che ha ritrovato entusiasmo. Ancor più arduo il compito del Brescia, punito al Rigamonti oltre i propri demeriti da un Monza lacunoso in difesa, ma sempre pericoloso in fase offensiva e spinto dalla doppietta di Gytkjær (nella foto). Stavolta il Brescia è stato sfavorito dalle decisioni arbitrali, ma soprattutto dall’assenza in difesa di Cistana. Ricordiamo che in caso di parità nei due confronti (stesso numero di gol segnati e subìti), al termine delle partite di ritorno non si giocheranno i supplementari, ma andrà in finale la squadra meglio piazzata in campionato.
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Sport
Sabato 21 Maggio 2022
» CANOTTAGGIO
Le due cremonesi sono impegnate nel quattro di coppia
Scattano oggi a Varese i Campionati Europei Under 19 con l’Italia che va a caccia di medaglie con 13 equipaggi. Baldesio in evidenza a San Miniato
Arata e Marca in cerca di gloria europea
È tutto pronto a Varese per i Campionati Europei Under 19, edizione 2022. All’evento continentale, in programma sulla Schiranna (nella foto canottaggio.org), il bacino remiero che lo scorso anno ha ospitato gli Europei Assoluti e che il prossimo luglio sarà teatro dei Mondiali Under 23 e Under 19, partecipano 29 nazioni per un totale di 500 atleti in gara. Gli azzurri del direttore tecnico Cattaneo si presentano con 13 equipaggi formati da 51 atleti, suddivisi in 28 uomini e 23 donne, che vanno a caccia delle 39 medaglie continentali in palio. Da seguire in particolare il quattro di coppia femminile di Elisa Marca (Eridanea) e Giorgia Arata (Flora), formato anche da Julia Intraina (Varese) e Alice Bussacchetti (Mincio). Per quanto riguarda il programma, oggi ci sono le batterie e i recuperi, mentre domani le semifinali e le attese finali. A livello nazionale, ancora una
volta il canottaggio lombardo è stato grande protagonista nel Secondo Meeting Nazionale Allievi, Cadetti, Scuola, Universitari e Master disputato sulle acque del Lago di Roffia, a San Miniato, con 78 sodalizi remie-
ri provenienti da tutta Italia, con quasi 1200 atleti impegnati. E un grande contributo alla causa regionale lo ha dato la Canottieri Baldesio che con il suo squadrone si è imposta nel medagliere con dodici ori.
PANATHLON, CONVIVIALE DEDICATA AL FOOTBALL AMERICANO
È interamente dedicata alla conoscenza del football americano la prossima conviviale del Panathlon, che si terrà alla Cascina Moreni (in via Pennelli a Cremona), martedì 24 maggio con inizio alle 19.30. Saranno ospiti Marco Ferrari, presidente dei Wild Cats, Gianluca Polz (dirigente) e Simone Todisco (capo allenatore).
Grande soddisfazione per gli allenatori Lorenza Romagnoli e Alessandro Montaldi, che hanno accompagnato gli atleti in Toscana insieme a Giovanni Politi (all’esordio nei Master). Accanto ai successi di squadra, vanno annoverati anche quelli conquistati con la maglia della Lombardia. Da segnalare il successo del quattro di coppia Cadette formata da Aurora Morandini (Luino), Inda Del Fante (Carate Urio), Arianna Truzzi e da Denise Mulas dell’Eridanea Casalmaggiore e di quello maschile di Michelangelo Colopi (Baldesio), Antonio Taranto (Volontari del Garda), Edoardo Coppi (Eridanea) e Barnabas Kovacs (Idroscalo). Il meeting nazionale è stato un banco di prova anche in chiave Festival dei Giovani che quest’anno verrà ospitato all’Idroscalo di Milano dall’1 al 3 luglio. I risultati dei sodalizi lombardi potrebbero spianare la strada verso una classifica a stampo regionale.
CANOA
PER LA BISSOLATI 11 PODI A BRESCIA Buona prestazione degli Under 14 della Bissolati sul lago Canneto del parco delle Cave di Brescia. Nell’ultima gara regionale di avvicinamento alla prima interregionale a loro dedicata, hanno conquistano 11 medaglie, di cui ben 5 d’oro. Una domenica di gare sia sui 200 che sui 2000 metri, dove sono stati provati alcuni degli equipaggi che prenderanno il via nella due giorni in programma oggi e domani sulle acque del lago di Candia. «Tutti i ragazzi - fanno sapere gli allenatori - si sono impegnati e hanno dato il massimo, dimostrando di poter affrontare al meglio della condizione i prossimi impegni». Bene anche i due Master, Fabrizio Zucca e Guido Regonelli. La Bissolati si è piazzata al 3° posto nella classifica generale delle società, vinta da un’ottima Baldesio.
CICLISMO
a cura di FORTUNATO CHIODO
PISTA: MIRIAM VECE SUL PODIO NEI 500 METRI IN NATIONS CUP
Guizzo della Venturelli a Romanengo
Nel secondo round di Nations Cup a Milton in Canada, bella prova di Miriam Vece (Team Valcar-Travel & Service/Centro Sportivo Esercito), terza nei 500 metri alle spalle dell’australiana Kristina Klonan e della tedesca Pauline Sophie Grabosch (nella foto a destra sul podio). «Altra bella medaglia per Miriam, che sta dando continuità di risultati in questa specialità. Spero che i piazzamenti le diano morale per migliorare ancora, più nella velocità e nel keirin», ha detto il ct Marco Villa. Tre ori per Elisa Balsamo. A Stoccarda, nella Lauf Brandenburger Sprint Cup, buon 6º posto per Elena Bissolati nella velocità.
Come previsto, non è mancato lo spettacolo nella crono individuale di Romanengo, organizzata dal Pedale Romanenghese, presieduto da Gianluigi Ferrari. Partiamo dal risultato più significativo per il movimento cremonese, ovvero il terzo posto di Federica Venturelli (Cicli Fiorin) tra le Juniores alle spalle di Alice Toniolli ed Eleonora Ciabocco. Federica (a destra sul podio) ha corso alla media di 42,1025, a conferma di una ritrovata forma, che le ha permesso di conquistare il titolo regionale. Gli altri campioni lombardi sono Christian Bagatin (Carnovali Rime Sias) 3º negli Under 23, Pavel
Novak (Ciclistica Trevigliese) 3º tra gli Juniores, Alice Gasparini (Isolmant-Premac-Vittoria) 2ª tra le Elite, Arianna Bianchi (Biesse-Carrera) 2ª tra le Allieve e Nicholas Travella (Gs Cicli Fiorin) che si è imposto tra gli Allievi, precedendo il cremasco Kevin Bertoncelli (Madignanese),
poi vittorioso in pista nell’inseguimento individuale a Busto Garolfo. A conferma del valore degli atleti in gara a Romanengo, Manlio Moro (Zalf Euromobil Désirée Fior), dopo il successo a cronometro tra gli Under 23, si è ripetuto nel Gp Sestesi a Sesto e Uniti, davanti al compagno Alessio Acco. Il ceco Novak, invece, ha trionfato nella Piccola San Geo a Busto Arsizio con una prova di forza. Federico Saccani (Scuola Ciclismo Mincio Chiese), cresciuto nel Gioca in Bici Oglio Po, ha colto la 2ª vittoria stagionale a Robecco sul Naviglio tra gli Allievi nel 51º Gp ComuneMemorial Pino Barenghi.
, GIRO D ITALI A
A CUNEO SFRECCIA DÉMARE, ALL’8º SUCCESSO AL GIRO
Arnaud Démare
Con la Sanremo-Cuneo, il Giro d’Italia è arrivato in Piemonte. Dopo 150 km, si è imposto allo sprint Arnaud Démare, compagno di squadra di Jacopo Guarnieri alla Groupama-Fdj e all’8ª vittoria al Giro. Lopez è sempre in rosa, mentre si è ritirato Bardet. Oggi la corsa si muove da Santena a Torino per una tappa quasi dolomitica in centro città, perché si gira sempre intorno a Torino,
ma si fanno circa 3.000 metri di dislivello, con due volte la scalata di Superga e del Colle della Maddalena. La 15ª tappa, la Rivarolo Canavese-Cogne di domani, ha un dislivello di circa 4.000 metri: si comincia con Pila e Les Fleurs (1421 metri), discesa su Aosta e poi si torna ad andar su verso Verrogne (1582 metri). Dopo il terzo giorno di riposo, si riparte per il gran finale. L’ultima set-
timana è difficile, ma non monstre come qualche volta è stato nel passato. Il Giro torna verso la Lombardia con la Salò-Aprica (martedì), che con i suoi 5.250 metri di dislivello si annuncia come uno dei tapponi decisivi per la conquista della maglia rosa. Si comincia con il Goletto di Cadino, poi toccherà al Mortirolo dal versante di Monno: 12,6 km con il 7,6% di pendenza media.
MARTA CAVALLI 3ª NEI PAESI BASCHI Marta Cavalli ancora sugli scudi in questo trionfale 2022, che l’ha vista vincere due volte nelle prestigiose corse del Nord. La cremonese di Formigara è reduce, infatti, dal terzo posto a San Sebastian nel Giro dei Paesi Baschi vinto dalla giovane olandese Demi Vollering (Team Dsd Worx) su un gruppetto di inseguittrici regolato dalla tedesca Liane Lippert dello stesso Team Dsd Worx. A 15” è giunta la Cavalli (Fdj Nouvelle Aquitaine Futuroscope), ora impegnata fino a domani nella Vuelta a Burgos insieme alle compagne di squadra Cecilie Uttrup Ludwig, Stine Borgli, Marie Le Net ed Evita Muzic. Ieri la 2ª tappa è stata vinta da Matilde Vitillo della BePink.
SPECIALE
Viaggi
Sabato 21 Maggio 2022
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Le proposte dell’agenzia The Crown Jewels
Grand Tour: Highlands, Isole Ebridi, Orcadi e Skye La Scozia: una magica terra di leggende e paesaggi mozzafiato, culla della letteratura e di ideali illuministi, patria di Braveheart e Nessie. Con i suoi incredibili paesaggi, selvaggi e suggestivi, la Scozia è la meta ideale per perdere il senso del tempo e del luogo e sentirsi un tutt’uno con la natura. Il romanticismo in Scozia si nutre di spazi sterminati ma anche di atmosfere gotiche e castelli in rovina che fungono da contenitore di mille e più leggende. Miti e superstizioni tramandate nei secoli, prima tra tutte quella del mostro di Loch Ness, hanno alimentato il fascino delle sue terre più remote e creato un’aura di mistero che attrae i visitatori con la forza di un magnete. Ma non abbiate timori: ad accogliervi in questa terra di scrittori e condottieri non saranno spaventosi fantasmi bensì un popolo gioviale con uno spiccato
senso dell’umorismo. Gli scozzesi sono un popolo che ama leggere e bere buon whisky, si diverte
agli spettacoli di stand up comedy e applaude gli artisti di strada che vivacizzano le vie di Edimburgo.
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