il piccolo 21 del 28/05/2022

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ESTERI

POLITICA

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DRAGHI TELEFONA A ZELENSKY: AGIRE INSIEME SUI PORTI

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PNRR, COLAO: TEMPI RISPETTATI DAL GOVERNO

Anno VI • n° 21 • SABATO 28 MAGGIO 2022

Periodico • € 0,02 copia omaggio

ISSN 2724-4385

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it

L’INCHIESTA • Perché il ricambio generazionale è così difficile? Sei pareri a confronto

Fornasari e Raineri alle pagine 4-5

GIOVANI: ADESSO TOCCA A LORO? OCCUPAZIONE

LAVORO, BOOM DI DIMISSIONI Raineri a pagina 7

FATEMI CAPIRE... Nel giro di poche ore se ne sono andati prima Ciriaco De Mita, poi Ray Liotta e quindi Andy Fletcher. Ad ognuno di loro mi legano ricordi precisi e per me rilevanti. De Mita lo vidi allo Zenith di Casalmaggiore nell’88, contestato dai leghisti della prima ora, e poi lo rividi l’anno dopo a Parigi nel corso del G7. Liotta mi ricorda la scena di film per me più raccapricciante in assoluto, in “Hannibal”. Fletcher fu fondatore dei Depeche Mode, tastierista di un gruppo che aveva nella tastiera lo strumento più efficace e innovativo, e che accompagnò la mia giovinezza. Accade sempre più spesso, col passare del tempo, che manchino persone cui in un modo o nell’altro sono legato. Perché? La risposta che ho trovato non mi piace per niente. Vanni Raineri

CULTURA

COSTUME

JEANS STRAPPATI E CANOTTIERE A SCUOLA: LA POLEMICA

Pani a pagina 21

L’UCRAINA AL SALONE DEL LIBRO GRAZIE AL CREMONESE CATELLI CASALMAGGIORE

Galletti a pagina 9

Raineri a pagina 12

SPORT

ALDO VANOLI DI NUOVO IN SELLA? TIFOSI IN SPASMODICA ATTESA Varesi a pagina 22

LA VBC HA REGALATO AL COACH I PRIMI DUE TASSELLI DEL ROSTER Moreschi a pagina 23

DAY HOSPITAL ONCOLOGICO COMPLETATI I PRIMI LAVORI

PANCHINA DELLA CREMONESE, ANDREA PIRLO ORA È IN POLE Varesi e Volpi alle pagine 24-25



CRONACa VIABILITÀ

EX AREA SNUM: CANTIERE AL VIA, DA LUNEDÌ I LAVORI

Lunedì iniziano i lavori nell’ex area Snum. Nell’area sorgerà un’area commerciale di medie dimensioni. La ditta incaricata inizierà con gli interventi necessari per avviare il cantiere. Dal 9 giugno inizieranno gli interventi di modifica della viabilità su via del Giordano, all’incrocio con via Bosco e via Mosa. Verran-

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no spenti e rimossi i semafori, sarà posizionata una rotatoria provvisoria per consentire la sperimentazione e la verifica della funzionalità della stessa. I lavori, in linea di massima, si protrarranno sino al mese di settembre del 2023. L’apertura dell’area commerciale è prevista nell’autunno dello stesso anno.

EVENTI • Fino a domani in centro stand, gare culinarie, convegni e workshop sulle eccellenze casearie. E in Galleria arriva la “Walk of Cheese” IN B R E V E

Formaggi & Sorrisi, partenza sprint

TUTELA DEI PRODOTTI, IL PRIMO CONVEGNO

Bel debutto ieri per Formaggi & Sorrisi. Fino a domani nel centro storico di Cremona il formaggio sarà protagonista in tutte le sue forme e sfaccettature, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire i migliori prodotti caseari italiani che saranno affiancati da eccellenze gastronomiche ad essi abbinabili, come composte, marmellate, mostarde e chutny. Un ricco calendario di appuntamenti animerà queste ore interamente dedicate al formaggio. Assolutamente da non perdere la Walk Of Cheese, la via delle stelle con le eccellenze casearie italiane, i nomi dei cinquanta principali formaggi Dop faranno bella mostra di sé in Galleria XXV Aprile, per tutta la durata dell’evento, all’interno delle celeberrime stelle. Il percorso sarà aperto e chiuso dalle stelle del Provolone Valpadana DOP e Grana Padano DOP. Il palinsesto della tre giorni permetterà ad addetti ai lavori ed appassionati di conoscere il diversificato mondo dei formaggi. Molti gli appuntamenti in programma, tra incontri culturali, momenti di intrattenimento e di animazione, disfide e degustazioni che si susseguiranno, con la promessa di soddisfare le aspettative di tutte le tipologie di pubblico di tutte le età. L’edizione 2022 si tinge di rosa con la Disfida Cheese to Cheese: gli agriturismi

La kermesse ha preso avvio con il primo dei numerosi appuntamenti in programma, un incontro, presso la ex Chiesa di San Vitale a Cremona, dedicato ai principi della Convenzione di Stresa che costituiscono una valida eredità a sostegno dei pilastri di sviluppo della nuova politica agricola comune dell’Unione Europea. «Lo share di consumo di grana padano nelle famiglie italiane si aggira intorno al 50% e nella ristorazione al 30% - ha spiegato Stefano Berni, direttore Generale del Consorzio Tutela Grana Padano Dop -. Significa che il consumatore privilegia i prodotti certificati anche se hanno un costo superiore». «Negli ultimi anni si sta discutendo di un’ulteriore evoluzione della normativa europea - ha aggiunto Vincenzo Bozzetti, Direttore tecnico della rivista Scienza e Tecnica Lattiero Casearia - ma per procedere è indispensabile capire le radici e il motivo della nascita della Convenzione in seno alla federazione internazionale della latteria». «Questo accordo internazionale è stato raggiunto grazie ad una grande sinergia per una serie di interessi comuni, idee e aspirazioni con un preciso obiettivo. Nel 1951 è stato possibile raggiungere la Convenzione di Stresa tra paesi che poco prima erano in guerra ma i formaggi hanno unito gli interessi comuni», ha ricostruito l’agronomo Leo Bertozzi.

lombardi in gara presenteranno le loro campionesse che si sfideranno nell’arte della produzione casearia davanti ad una giuria di esperti, che proclamerà il miglior formaggio

artigianale. Largo dunque al gentil sesso durante la passerella che vede sfilare le diverse aziende agricole, chiamate a presentare la propria attività e, soprattutto, le proprie pro-

duzioni. A competere sono una decina di agriturismi delle diverse province lombarde, selezionati e scelti dal giornalista esperto di food Giorgio Cannì. Domani alle 16.30 presso il Palacheese in Piazza Roma, sarà Paolo Massobrio a ritirare quest’anno il Premio Ambasciatore del Gusto, che andrà a celebrare la carriera trentennale del noto giornalista, scrittore e gastronomo italiano. Verrà invece conferito il premio “Oscar del Formaggio” a Federico Fusca, che si posiziona nella top ten degli Italian Food Influencer secondo Forbes. Al Louvre du Fromage vengono realizzate live sotto gli occhi dei visitatori vere e proprie opere d’arte cesellate nel formaggio. Domani, dalle 15 alle 18 presso la Pagoda di Piazza Roma la Cheese Parade Live. I visitatori potranno scoprire come viene creato un mockup a forma di grana padano interpretato da Daniele Bund che a tempo di musica darà colore e vita a una vera e propria opera d’arte. Domani alle 16.30 presso il Palachees e in Piazza Roma l’appuntamento è con Formaggi in Musica per un’originale degustazione in cui si potranno assaggiare 4 diverse tipologie di formaggi sulle note della violinista Lara Celeghin.Presenti ovviamente anche le due mascotte del festival, Granì e ProvolìProvolì.

REGIONE LOMBARDIA • Domani la consegna dei riconoscimenti. Menzione speciale per il cremonese Fabio Perrone

Rosa Camuna: premio alla memoria a Tognazzi e Lodi Domani, giorno della Festa della Lombardia, saranno consegnati i 17 Premi Rosa Camuna 2022. «Riconoscimenti – spiega il governatore Attilio Fontana – istituiti per riconoscere pubblicamente l’impegno, l’operosità, la creatività e l’ingegno di coloro che si siano particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia. Un momento di ringraziamento, ma anche di proiezione verso il futuro per una Lombardia sempre più competitiva e so-

lidale». I premi alla memoria saranno assegnati a due cremonesi illustri: Ugo Tognazzi e Mario Lodi. Ma c’è anche una menzione speciale a un altro cremonese: Fabio Perrone. Ecco le motivazioni. Ugo Tognazzi (Premio Speciale alla memoria) - Un protagonista assoluto della storia del cinema italiano e un grande artista del dopoguerra. Con la sua interpretazione ha caratterizzato personaggi comici e drammatici con dettagli unici e personali facendoli diventare indimenticabili nei

nostri ricordi. Lo abbiamo amato come attore, regista e sceneggiatore raffinato e soprattutto come uomo di profondi sentimenti e grandi passioni. Mario Lodi (Premio speciale alla memoria) - È stato pedagogista di grande importanza e rilievo internazionale e ha segnato la scuola italiana, straordinario maestro capace di mettere al centro i bambini, di riconoscerne i diritti e valorizzarne la cultura. Autore di testi pedagogici an-

Nelle foto da sinistra Mario Lodi, Ugo Tognazzi, Fabio Perrone cora oggi letti e adottati nelle università, di narrativa per adulti e bambini. Fabio Perrone (Menzione speciale) - Professore, ricercatore e musicologo di vasta esperienza. Grazie alla sua preziosa collaborazione con le istituzioni è stato possibile realizzare il primo “Censimento nazionale delle collezioni di strumenti musicali”, un progetto di ricerca minuzioso che promuove e valorizza un immenso patrimonio di storia e cultura musicale.


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» giovani ALESSANDRO GOZZI, SINDACO DI MARTIGNANA DI PO

Manca la disponibilità di candidarsi a sindaco o consigliere comunale L’impegno amministrativo e politico dei giovani va lentamente scemando già da qualche anno, tant’è che constatiamo la mancanza di disponibilità di candidati sindaco o aspiranti consiglieri comunali che scelgono di mettersi a servizio della comunità. Non ritengo corretto parlare di disimpegno delle giovani generazioni, ma piuttosto di un cambiamento o, meglio, di una diversificazione del loro impegno civile. Nella nostra realtà, giovane e vivace, in molti si spendono nell’ambito dell’associazionismo, probabilmente perché traggono maggiore soddisfazione e gratificazione

umana nel dedicarsi al volontariato. Penso che la disaffezione amministrativa e politica sia causata da cattivi modelli ma credo anche che questo allontanamento derivi dalle responsabilità che gravano sugli amministratori comunali. Un altro fattore da non sottovalutare è l’assenza della formazione e dell’accompagnamento politico dei partiti, oggi praticamente inesistente. Assistiamo a un proliferare di liste civiche e ciò va di pari passo con la mancanza della vita di partito, quella “scuola” che coltiva i giovani come accadeva ai tempi della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista Italiano.

, robecco d oglio, ecco il commissario SCADUTO IL TRIPLO MANDATO DEL SINDACO USCENTE, NESSUNO SI È FATTO AVANTI, E COSÌ IL COMUNE CREMONESE SARÀ COMMISSARIATO

Quando il ricambio gene SERVIZIO DI BENEDETTA FORNASARI E VANNI RAINERI

I campanelli d’allarme risuonano da ogni dove. Di politica i giovani non vogliono sapere, come dimostra la difficoltà di avere candidati sindaco o consiglieri, nelle associazioni le cose non vanno meglio, siano di tipo sanitario, sportivo, culturale o religioso. Sta di fatto che coinvolgere le giovani generazioni per consentire un ricambio fisiologico si dimostra spesso un’impresa, per questo abbiamo voluto fare il punto della situazione sentendo i dirigenti che raccoltano la loro esperienza. Sul disinteresse evidente delle giovani generazioni verso la politica, dobbiamo domandarci se è solo colpa loro o se gli abbiamo lasciato una politica che vive alla

giornata alla ricerca del consenso immediato. Una politica dove è scomparsa la formazione. E poi la responsabilità di un sindaco è sempre più alta e lo stipendio basso: un messaggio che deve essere rivolto ai partiti nazionali. E poi, il populismo dei cittadini contro la casta sta facendo sì che dalla parte della casta non ci resti più nessuno. E quindi a Robecco d’Oglio nessuna lista si è presentata, e arriverà a gestire il Municipio un commissario da chissà dove. Meglio va a Torricella del Pizzo, dove una 25enne si è candidata sindaco dicendo: «La politica non la conosco, vuol dire che imparerò. Non voglio avere rimpianti». Qualche buon esempio si trova ancora.

DON FRANCESCO TASSI, VICARIO ORATORIO DI SOSPIRO E UNITÀ PASTORALE MADRE NOSTRA

LILIANA CAVALLI, EX PRESIDENTE DELLA

I giovani vanno ascoltati. Oggi chi vive l’oratorio lo fa per scelta

La difficoltà è avere un pr

Gli adolescenti e i giovani sono alla ricerca di esperienze forti e di occasioni belle da vivere e condividere con i coetanei e anche con gli adulti. Mi riferisco, per esempio, ai pellegrinaggi, alle Giornate Mondiali della Gioventù, ai campi estivi e al Grest. Momenti che legano i bambini e i ragazzi alla parrocchia e all’oratorio, un luogo che sentono come una seconda casa, un ambiente che li coinvolge e uno spazio nel quale trovare ciò che non esiste altrove. Ripercorrendo la mia storia di ragazzo e, ora, di giovane prete, posso affermare quanto faccia bene vivere la sfida educativa che si incontra negli oratori: il prendersi cura dei più piccoli, aiutarli e

accompagnarli, crescere insieme ai coetanei. Purtroppo, oggi, non sono molti i giovani che si fermano negli oratori ma quelli che restano non lo fanno per abitudine, sono invece convinti, compiono una scelta ben precisa. È la scelta di chi crede in questa realtà, di coloro che sono disposti ad andare oltre il giudizio negativo del gruppo, dei compagni e degli amici che magari remano contro. I giovani sono disposti a impegnarsi se accolti, ascoltati, considerati e valorizzati. Questa è la chiave del loro impegno sociale perché, non dimentichiamoci, che la comunità cristiana vive nella comunità civile, con cui collabora e si fonde, formando un’unica comunità.

«È davvero difficile riuscire a coinvolgere i giovani. Nella mia esperienza alla guida della Pro Loco ho verificato che nel momento in cui erano presenti due ragazze che hanno svolto da noi il servizio civile queste non solo si sono trovate bene, ma si sono appassionate. Forse il problema è che non siamo noi capaci di coinvolgerli spiegando loro la nostra realtà. Queste due ragazze se non avessero fatto il servizio civile come avremmo potuto coinvolgerle? Non avrebbero mai conosciuto l’attività della Pro Loco, e questo vale per tutti i ragazzi. Purtroppo quest’anno nessuno si è iscritto in Pro Loco per

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torricella del pizzo, una 25enne alla guida

UN ESEMPIO VIRTUOSO VIENE DAL CASALASCO, DOVE UNA GIOVANE NEOLAUREATA, PUR LONTANA DALLA POLITICA, HA DECISO DI METTERSI IN GIOCO PER IL BENE DEL PAESE

razionale si inceppa LAURENTIU STRIMBANU, STUDENTE E PRESIDENTE CONSULTA DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CREMONA

La motivazione è rara, ma vanno valorizzati Il peso della pandemia Il tema dell’impegno giovanile oggi è molto delicato. I ragazzi non hanno ancora ripreso a vivere al 100% dopo la pandemia e in base alla mia esperienza personale la motivazione di impegnarsi, per esempio, in campo amministrativo o nel volontariato è molto rara. Non posso dire con certezza a cosa sia dovuto, ma sono invece sicuro del fatto che la parte di ragazzi che si impegna vada valorizzata nel modo corretto, mentre chi è meno motivato necessita di incoraggiamento. Tutta la nostra società ha bisogno di noi giovani, per il presente ma soprattutto per il futuro. I ragazzi sono da sempre una risorsa fondamentale, per questo motivo dobbiamo aiutarli ad uscire dal guscio che il lockdown ha creato intorno a loro.

A PRO LOCO DI CASALMAGGIORE

rimo contatto, poi si appassionano il servizio civile, e in Biblioteca sono solo 2 dei 6 richiesti, e lo stesso accade a Cremona e in altri Comuni. Forse va modificato il sistema: i maggiorenni possono avere l’incentivo economico per restare a casa col reddito di cittadinanza… In realtà il problema dell’impegno non riguarda solo le ultime generazioni. Quando da presidente ho convocato l’assemblea per modificare lo statuto si sono presentati in 15, e solo dopo che sono usciti articoli contenenti il mio sfogo hanno partecipato commercianti, altre persone e pure non iscritti,

ma nessun giovane. Può essere che abbiano altri valori rispetto ai nostri, ad esempio quelli ambientali, però ad esempio quando a Gussola c’è stata la presentazione del libro sull’intelligenza del suolo non ne ho visto nessuno. Non so su quali argomenti si possano coinvolgere, forse con la musica, o con lo sport: davanti al megaschermo in piazza durante gli Europei di calcio erano tantissimi.

MAURILIO SEGALINI, PRESIDENTE CANOTTIERI LEONIDA BISSOLATI

Lo sport e i temi ambientali agevolano l’impegno Per quanto riguarda prettamente le attività sportive, gli allenamenti e le gare, possiamo tranquillamente affermare che l’impegno dei giovani è altissimo e tutti i tecnici manifestano soddisfazione nel lavoro che stanno portando avanti i nostri ragazzi. Abbiamo bisogno di percorsi tecnici, atletici e educativi specifici per ogni giovane senza tralasciare l’aspetto psicologico, che è fondamentale per rafforzare il legame fra ogni ragazzo, lo sport e tutto l’ambiente che lo accoglie quando esce dalla stretta cerchia famigliare

e scolastica. Queste ragazze e ragazzi che frequentano le nostre attività sportive apprendono il concetto di disciplina e crescono con percorsi più chiari e definiti. Diverso è il discorso dell’impegno giovanile all’interno delle nostre società, a prescindere dallo sport. I giovani che si impegnano in qualcosa di socialmente utile e apprezzabile sono pochi, anche se alcuni esempi ci fanno ben sperare e non è casuale che alcuni di questi ragazzi provengano proprio dal mondo sportivo. Abbiamo l’esempio di alcune collaborazioni nei

progetti sport-scuola, in altri a favore dei giovani in difficoltà, oppure all’interno dei centri estivi che organizziamo per i più piccoli e di progetti come RiPOpuliamo, ovvero l’iniziativa in barca per pulire le acque del Po dai rifiuti.

INES BODINI, PRESIDENTE SEZIONE AIL DI CREMONA

Forse la malattia li allontana, certo è dura Anche noi riusciamo ad intercettare pochi giovani. Ce ne sono alcuni, ma un’associazione come la nostra ne avrebbe un gran bisogno. Avevo anche coinvolto alcune ragazze delle scuole, sono venute per un anno poi non si sono più viste. E sì che nell’arco di un anno sono impegnate solo in un paio di occasioni, nelle iniziative per la raccolta fondi: la distribuzione delle uova di Pasqua e delle Stelle di Natale. Possiamo dire che l’impegno richiesto non supera le 8 ore in un anno, eppure evidentemente è troppo. Sentendo le

altre sezioni Ail vedo che il problema è lo stesso, anche a Crema i giovani sono pochissimi, e di solito si tratta dei figli di volontari già attivi. Sotto i 40 anni sono davvero pochi. Chissà, forse coinvolgerli nella cura alle malattie è ancora più complicato, anche perché la leucemia è una malattia meno avvertita rispetto ad altre. Quel che è certo è che è una fatica terribile convincerli a dare una mano: li chiami e non hanno mai tempo, capisci subito che manca la voglia di fare. Alcuni di loro sono bravissimi, ma purtroppo molto pochi.


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Cronaca

Sabato 28 Maggio 2022

S AN IT À

DEA DI 2° LIVELLO: L’ASSESSORE MORATTI INCONTRERÀ I SINDACI A seguito del dibattito sviluppatosi in merito alla richiesta fatta da Asst Cremona, volta al riconoscimento per l’Ospedale del capoluogo di Dea di secondo livello (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) che ogni Regione è chiamata dalla normativa nazionale a individuare e dislocare sul territorio, nei giorni scorsi è stato chiesto alla vice presidente ed assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, un incontro di chiarimento. La richiesta ne riprende una precedente, anche quella firmata dal sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, in qualità di presidente dell’Assemblea dei sindaci del Distretto Cremonese-Casalasco, dal sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, nella veste di vice presidente dello stesso Distretto, e dal sindaco di Stagno Lombardo, Roberto Mariani, come presidente dell’Assemblea dei soci di Azienda Sociale Cremonese. Giovedì mattina, nel corso di un colloquio telefonico, l’assessore Moratti ha confermato al sindaco Galimberti la volontà di ricevere entro 15 giorni i tre sindaci sottoscrittori per un confronto sulle tematiche sollevate. Nel frattempo è stato chiesto ad Asst Cremona di convocare in via urgente il secondo incontro del tavolo tecnico previsto dal Protocollo di Intesa volto alla realizzazione del nuovo Ospedale di Cremona.

POLITICA - Raggiunto l’accordo dopo la minaccia di Draghi di ricorrere alla fiducia. Ma resta il nodo degli indennizzi

Concessioni balneari, via alle aste VANNI RAINERI

Del caso degli stabilimenti balneari ci siamo occupati più volte in passato, anticipando che un giorno non lontano i nodi sarebbero venuti al pettine, e avrebbero sollevato un putiferio. È quel che puntualmente è accaduto, con il governo costretto dai vincoli dei fondi del Pnrr ad attuare le riforme chieste dall’Europa, condizionate appunto alla concessione dell’ingente flusso di denaro. Le forti opposizioni in Parlamento, in particolare dei partiti di destra, hanno ritardato l’approvazione del decreto legge sulla concorrenza il più possibile, ma la minaccia del premier Draghi di porre la fiducia nel caso non si fosse trovato un accordo ha costretto il Parlamento ad agire, e giovedì finalmente si è avuto un accordo, pur condizionato da alcuni nodi ancora da affrontare. Già lunedì il Senato sarà chiamato ad approvare il ddl concorrenza e, come già stabilito da una sentenza del Consiglio di Stato, a partire dal 2024 si dovrà assegnare con una gara la gestione degli stabilimenti balneari. Dunque salta l’ennesimo rinvio, che aveva fatto slittare di oltre un decennio i bandi. All’opposizione sono rimasti Fratelli d’Italia e i verdi, ma per motivi diversi: la Meloni lamenta l’esproprio fatto a favore delle grandi concentrazioni economiche, mentre secondo i verdi la fine delle concessioni libera di fatto i vecchi gestori delle stesse dagli abusi edilizi commessi. Certo sarebbe stato difficile da parte degli altri paesi europei comprendere, in questo delicato momento, una crisi di governo fondata sugli stabilimenti balneari. Il testo in via di approvazione prevede che le concessioni balneari attuali di spiagge, laghi e fiumi scadano il 31 dicembre 2023, e il giorno successivo torneranno allo Stato che provvederà a metterle a gara. In realtà, e questo è il primo motivo di perplessità, si prevede anche che, in caso di ragioni oggettive che impediscano le gare, il termine possa slittare di un ulteriore anno, e non è dif-

ficile prevedere che in parecchi casi queste “ragioni oggettive” si manifesteranno. Tra queste ci si lamenta delle difficoltà, da parte dei Comuni, di effettuare una disamina scrupolosa della situazione attuale, cosa che risulta poco comprensibile, anche a fronte della possibilità di introitare somme ben superiori rispetto a quelle attuali. Non ripetiamo infatti quale sia la media irrisoria che i gestori oggi pagano allo Stato e nemmeno quale sia il reddito medio denunciato al fisco dagli stessi. Il tema più scottante sul quale ci si è scontrati riguarda l’eventuale indennizzo da corrispondere ai gestori uscenti: è infatti logico prevedere che in presenza di investimenti e lavori straordinari eseguiti gli stessi possano essere oggetto di risarcimento da parte di chi eventualmente subentrerà. Il timore è che si cerchi di mettere paletti insostenibili per chi intendesse partecipare alle gare: si parla non solo del valore dei beni, ma anche dell’avviamento commerciale, di perizie, di esperienza tecnica acquisita soprattutto nel caso in cui la concessione sia stata la preva-

lente fonte di reddito. Sta di fatto che su questo punto, ovvero come stabilire gli indennizzi, ci si è dato tempo sei mesi per approvare i decreti attuativi. È questo è il vero nodo lasciato da sbrogliare. Secondo le nuove regole, non sarà più possibile rendere inaccessibili le aree demaniali, quindi nessun ostacolo dovrà impedire ad alcuno di raggiungere la battigia. Particolare importanza assume la revisione dei canoni da corrispondere, che dipenderanno da una serie di fattori, quali il pregio naturale dell’area, la sua redditività, l’utilizzo per attività sportive e ricreative. Una parte dell’introito statale sarà destinato alla difesa delle coste e alla fruibilità delle aree libere, fino ad oggi tenute in condizioni pessime. In Italia le spiagge sabbiose occupate da stabilimenti balneari sono oltre la metà del totale, il che rappresenta un unicum a livello mondiale. Complessivamente le concessioni sono circa 12mila. Lo Stato oggi introita circa 100 milioni di euro l’anno, a fronte di un giro d’affari di 15 miliardi, il che spiega bene la necessità di intervenire.

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Cronaca

Sabato 28 Maggio 2022

OCCUPAZIONE • Nel 2021 sono cresciute sensibilmente. Alla ricerca dei motivi, tra Covid, smart working e Rdc VANNI RAINERI

Il post Covid sta mettendo in luce un fenomeno inatteso, che riguarda le tante dimissioni dal lavoro. Ora che si parla di risalita del pil, di lavoro che torna, assistiamo a questo scenario anomalo, cui si cerca di dare una spiegazione plausibile. Ci si è abituati allo smart working e non ci si vuole rinunciare? L’alternativa del reddito di cittadinanza per qualcuno è appetibile? Il Covid, che ci ha tenuti spesso in casa, ci ha disabituato ad uscire per affrontare tante ore di lavoro? O può aver contribuito la paura di contrarre il Covid sul luogo di lavoro? Parte di queste dimissioni erano già programmate ma sono state rinviate con la ripresa piena dell’attività? Chissà, forse un po’ tutto questo, ma iniziamo a valutare la portata del fenomeno. Gli ultimi dati raccolti riguardano le dimissioni dell’ultimo trimestre del 2021, che hanno evidenziato un tasso superiore al 3%, dato mai raggiunto negli ultimi dieci anni. La tendenza non è visibile solo in Italia, anzi altrove è ancor più marcata, in particolare negli Stati Uniti, ma è ben presente anche nel nostro Paese. Da una prima analisi sembra che non si possa parlare di dimissioni rinviate: basta confrontare i dati del 2019 con quelli del 2020 e del 2021 per verificare come questi ultimi non compensino un calo dell’anno precedente, anzi sembrano consolidarlo. Questa prima ipotesi sembra dunque da scartare. Quanto all’incidenza della pandemia, alcuni economisti italiani hanno elaborato indici sulla base dell’esposizione al Covid e del lavoro in remoto per le diverse

Dimissioni dal lavoro, fenomeno da valutare

professioni lavorative, per valutare se un alto indice corrispondesse a un’elevata percentuale di dimissioni. Il risultato però non è stato soddisfacente per spiegare nemmeno con questa motivazione il fenomeno: le relazioni non sembrano strette. Appare dunque come si tratti di un fenomeno complesso e non facilmente giustificabile. Resta il dato di fondo: gli italiani si dimettono dal lavoro molto più frequentemente che in passato. Ma dove sono andati questi lavoratori? Una risposta ha cerca-

to di darsela il sito lavoce.info. Si tratta, insomma, di “rifiuto del lavoro” o di “rifiuto di quel lavoro”? Dalla ricerca emerge come poco più di un terzo dei lavoratori che si dimettono iniziano un nuovo lavoro nel giro di una settimana, il che porta a pensare che al momento delle dimissioni avessero già l’alternativa in tasca. Attorno al 2020 poi tale percentuale sale fino al 40%. Non solo: il tempo trascorso tra un lavoro e l’altro era di 13 giorni nel 2017, ed è sceso a 10 giorni nel 2020.

Aumenta anche il numero di lavoratori che cambiano il settore lavorativo, il che sembra mostrare come a volte si tratti di una vera e propria “scelta di vita”, forse condizionata dal periodo di lockdown. Sta di fatto che emerge un maggiore dinamismo del mercato del lavoro italiano: i lavoratori che lasciano un’occupazione trovano più spesso un nuovo lavoro in fretta e più spesso occupazione in un diverso settore produttivo. Non resta che attendere i primi dati del 2022 per confermare il fenomeno. Nel frattempo ha fatto discutere l’ultimo report dell’Istat che ha mostrato come nel mese di marzo 2022 il numero di occupati nel nostro Paese è superiore di 81mila unità rispetto al mese precedente e di 804mila rispetto a marzo 2021. Complessivamente il tasso di occupazione è salito al 59,9%, record dall’inizio della rilevazione (2004). Nel contempo diminuiscono gli inattivi. Il maggior incremento riguarda i dipendenti a termine, ma anche quelli a tempo indeterminato sono in crescita. Ovvio che una maggiore facilità di trovare occupazione possa facilitare la scelta di dimettersi per inseguire un lavoro che soddisfi, e questa è certamente una conseguenza positiva.

CL UB DI SERVIZIO

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SI RACCONTANO AL LIONS CLUB HOST CREMONA Nell’ottica della trasparenza verso i soci, il presidente del Lions Club Cremona Host Alberto Chiarvetto ha voluto dedicare un meeting alla consegna dei services ad alcune associazione di volontariato. Serata in cui le associazioni hanno potuto raccontare scopi e finalità e come avessero impiegato o come impiegheranno il contributo ricevuto dal club. La carrellata degli interventi è iniziata con Renata Patria dell’Università della Terza Età: «Avendo dovuto interrompere il nostro servizio a causa della pandemia, i nostri soci sono passati da 90 a 70. Alla riapertura, la nostra università è diventata un centro di aggregazione sociale oltre che un mezzo per la vita attiva del cervello. E’ anche merito vostro se abbiamo potuto riprendere le lezioni e gli incontri che i nostri soci ci richiedevano con insistenza». La parola è poi passata a Giuseppe Conti dell’omonima associazione Giorgio Conti: «Colgo l’occasione per ringraziarvi. Sono tanti anni che voi del Cremona Host ci aiutate. Siamo nati 34 anni fa per aiutare i bambini gravemente malati, e nel corso di questo periodo abbiamo instaurato un rapporto di telemedicina con l’ospedale Buzzi di Milano, con l’ospedale di Brescia, perché i casi gravi non sono trattati a Cremona, dove siamo comunque presenti con numerose iniziative. Nel 2021 abbiamo donato sul territorio 130.000 euro per aiutare i bambini bisognosi». Sono poi intervenuti “Bruco blu” e “Woonly” della nuova associazione dal Naso al Cuore affiliata a Vip Italia, che promuove attività di volontariato clown in strutture pubbliche e private e in quei luoghi in cui sia presente un disagio fisico o psichico. «Tutti i volontari devono sostenere e superare un corso di 100 ore - ha raccontato Bruco blu -. Lo scopo delle nostre azioni è di portare umanità a chi soffre, aggiungendo un po’ di sano umorismo. Operiamo principalmente presso l’ospedale di Cremona e a Cremona Solidale. Eravamo presenti durante la pandemia pres-

Da sinistra: Panada, Chiarvetto, Irma, Woonly, Conti, Patria e Bruco Blu so l’hub vaccinale nelle giornate dedicate ai bambini, e abbiamo svolto assistenza a domicilio a persone fragili. Quello che facciamo, lo facciamo con il cuore, perché quando ci togliamo il naso, comunque vada, il naso ci cade sul cuore». La nuova presidente di Apom, Elena Irma, dopo i ringraziamenti ha elencato le attività svolte: «Abbiamo donato a Cremona Soccorso Onlus un mezzo attrezzato per il trasporto gratuito delle pazienti per controlli e visite, e ripreso la nostra attività principale che è quella dell’informazione ai fini della prevenzione, con incontri nelle scuole e nei comuni del territorio, utilizzando il vostro contributo per il materiale divulgativo». A seguire i Leo: «La collaborazione con voi Lions di quest’anno ci ha permesso di spedire ai nostri corrispondenti Leo argentini 63 giochi Let’s Play Different, che sono stati distribuiti nelle scuole della periferia della città e non solo, con lo scopo di sensibilizzare

bambini, giovani e adulti al mondo della diversità. Infine, abbiamo potuto contribuire all’emergenza Ucraina. Grazie al vostro aiuto abbiamo acquistato materiale medico-sanitario, cibo e vestiti da spedire dove più ce n’era bisogno». Ultimi, ma non ultimi, i nostri alpini della sezione Cremona-Mantova. E’ intervenuto il neo presidente Riccardo Panada: «Abbiamo ricostituito il gruppo di Protezione Civile, con una squadra di pronto intervento, con 5 volontari sempre pronti, e due squadre, una specializzata sulle calamità idrogeologiche e l’altra nell’allestimento delle cucine per la distribuzione di pasti caldi. Sono state 4000 le ore di lavoro donate lo scorso anno in servizi al territorio. Quando la popolazione vede la nostra penna, ci apre le porte, ci sorride, cerca un abbraccio, anche il Papa ha raccontato che noi siamo brontoloni e goliardi, ma sotto il nostro cappello c’è tenerezza, c’è cuore».

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AGRICOLTURA

COLDIRETTI: CRISI IDRICA È UNA VERA EMERGENZA

Il fiume Po al Ponte della Becca «Siamo di fronte ad una vera emergenza. È necessario mettere in campo, senza indugiare oltre, tutte le azioni possibili. Per le aziende agricole la situazione è ormai insostenibile, pressoché tutte le colture sono in sofferenza a causa della crisi idrica. Se non si agisce con determinazione, il rischio è di perdere anche i raccolti che potrebbero essere messi in sicurezza grazie a interventi rapidi e incisivi». Coldiretti Cremona torna a sottolineare la grave difficoltà dell’agricoltura cremonese di fronte alla carenza d’acqua che coinvolge il territorio. Il 2022 - evidenzia Coldiretti Cremona - finora ha fatto registrare precipitazioni dimezzate. Le riserve idriche regionali attualmente immagazzinate nei grandi laghi, negli invasi artificiali e sotto forma di neve sono inferiori di oltre il 50% rispetto alla media del periodo 2006/2020. Nei grandi fiumi l’acqua è scarsissima, insufficiente per alimentare l’irrigazione delle colture, ormai necessaria. «E’ tempo di irrigare il mais, ma l’acqua nei fiumi non c’è – sottolineano i cerealicoltori di Coldiretti Cremona –. Fortemente stressata dall’assenza di acqua, la crescita della pianta di mais si blocca. In particolare in questa fase della crescita della pianta, detta fase di “viraggio”, è fondamentale che l’acqua non manchi. Se si prosegue così, è certa una drastica riduzione del raccolto». Di fronte a circostanze eccezionali, che stanno mettendo in ginocchio le aziende agricole, servono interventi immediati ed altrettanto eccezionali – è la richiesta di Coldiretti Cremona –. Tra le misure da applicare è essenziale disporre in tempi brevi di deroghe temporanee agli obblighi del deflusso minimo vitale, oltre che la possibilità di rilasciare acqua dai bacini montani, indipendentemente dalle dinamiche della produzione di energia.


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Cronaca

Sabato 28 Maggio 2022

LA ST OR IA

CASSA PADANA: 60 SEDI IN 8 PROVINCE E CLIENTI IN AUMENTO (s.c.) Cassa Padana ha una storia antica, comune a quella di molte Casse Rurali nate sul finire del XIX secolo. Nata a Leno, nella Bassa Bresciana, nel 1893, dal 1° gennaio 2019, l’istituto di credito fa parte del Gruppo Cooperativo di Cassa Centrale Banca che nel 2021 ha registrato un utile di 333 milioni (+36% rispetto al 2020) e un ottimo coefficiente patrimoniale CET1 ratio (22,6%) confermandosi così ai vertici del sistema bancario nazionale. Cassa Padana conta 60 filiali, 402 collaboratori, 64 mila clienti, 10 mila soci. È presente in 8 province (Brescia, Cremona, Parma, Mantova, Reggio Emilia, Verona, Rovigo e Ferrara). Nel distretto di Cremona, Cassa Padana ha le proprie filiali a: Cremona Via Dante, Cremona Porta Po, Cella Dati, Gadesco Pieve Delmona, Gussola, Martignana di Po, Pescarolo ed Uniti e Torre de’ Picenardi. Cassa Padana è presieduta da Romano Bettinsoli, vicepresidente è Mirko Cominini. La Direzione è affidata a Andrea Lusenti con la vicedirezione di Antonio Merigo. • Le masse amministrate costituite dalla raccolta diretta, amministrata e dal risparmio gestito - hanno superato nel 2021 i 3 miliardi di euro, evidenziando un aumento del 12,05%, con una sensibile crescita della raccolta gestita che si porta a 772 milioni, registrando un incremento del 36,42%. • Gli impieghi, aumentati nell'ultimo anno del 6,34%, ammontano a 1,42 miliardi di euro complessivi. • Nel 2021 i clienti sono cresciuti del 3,23%, crescita che si sta confermando anche nel corso del 2022. Questi numeri sono a riconferma del fatto che Cassa Padana è un istituto solido, in costante crescita, trasparente, professionale e da sempre attento ai bisogni dei suoi clienti, non soltanto in ambito bancario.

ECONOMIA • Un convegno di Cassa Padana sulla necessità di gestire al meglio la successione in azienda SERGIO CUTI

Lo riconoscono gli imprenditori stessi: il passaggio generazionale è una storica criticità per le imprese familiari. Infatti, solo il 30% delle imprese familiari sopravvive al fondatore, e solo il 13% arriva alla terza generazione. Il passaggio generazionale lo stanno preparando, per esempio, Patrizio Bertelli e Miuccia Prada per il loro figlio Lorenzo: «E’ una continua esperienza di vita e di lavoro quotidiano perché dovrà sostituirmi tra tre-quattro anni». Questo evento, invece, lo ha già superato brillantemente Mario Preve, ex presidente di Riso Gallo, che alcune settimane fa, a 80 anni compiuti, ha passato il testimone al figlio Emanuele dopo aver testato per 20 anni chi tra i quattro figli potesse sostituirlo alla guida dell’azienda. «Il passaggio generazionale è un tema cruciale per ogni azienda. Per essere di supporto agli imprenditori, Cassa Padana ha intrapreso un percorso che chiede a tutti noi di lavorare per conoscere a fondo l’azienda cliente e per accompagnare l’imprenditore nei processi centrali della vita di un’impresa: internazionalizzazione, trasformazione digitale, sviluppo con strumenti di finanza straordinaria. E anche passaggio generazionale». Con queste parole il direttore generale di Cassa Padana, Andrea Lusenti, ha aperto il convegno «Governance e continuità generazionale nelle imprese familiari» che si è svolto a Leno, nella sede centrale della banca. «Il ricambio generazionale può essere un’opportunità» ha spiegato Sergio Simonini, consulente di Cassa Padana, moderatore dell’incontro. «Ogni successione è un processo da gestire e non un evento da subire. L’impresa è forte se la famiglia si dimostra forte». Se prendiamo le aziende che fatturano più di 20 milioni - ha sottolineato Simonini - in Italia sono il 65% del totale. Di queste, il 20% ha un leader di oltre 70 anni, e il 18% deve stabilire nell’arco di tre anni il passaggio generazionale; ma il 60% non si è ancora deciso a questo passo e l’80% non ha deciso il successore. Infatti, di fronte al momento di nominare il successore, secondo Simonini, «hanno inizio i “mal di pancia” del “vecchio” imprenditore o perché non ritiene del tutto adeguato chi deve subentrare al timone dell’impresa, o perché ha il timore di non con-

Ricambio generazionale tra rischi e opportunità

Sopra a sinistra Luca Petoletti, a destra Francesco Massignani Sotto Sergio Simonini tare più nulla in azienda, o ancora perché ha paura che una volta scelto l’erede, si possano scatenare litigi, gelosie e rivalità nella stessa famiglia, più o meno allargata». Al convegno sono stati invitati due pezzi da novanta di “The European House Ambrosetti”, considerato leader del settore:

Luca Petoletti, socio di questo studio, che ha già lavorato con 115 famiglie industriali, e Francesco Massignani, Senior professional di Ambrosetti. I due hanno detto che, per garantire il passaggio generazionale e la continuità dell’impresa, «occorrono regole chiare ed esplicitate, condivise e assimila-

te dai membri della famiglia». Per questo è necessario un «Patto di famiglia» da affrontare per tempo, con l’aiuto di consulenti esterni. Si tratta di un vero e proprio contratto, che richiede mesi di preparazione e formalizza tutti gli aspetti del ruolo della famiglia nell’impresa. E tra questi, i criteri per l’accesso di familiari in azienda, per i percorsi di carriera, la politica (e i limiti) dei compensi, dei dividendi e dei benefit, i meccanismi di distribuzione di quote, azioni e dividendi. Dove si scivola più spesso? Per Luca Petoletti «sul fatto di non riuscire a distinguere tra dinamiche familiari (uguaglianza) e aziendali (meritocrazia). Nel non rispetto dei ruoli apicali e operativi in azienda e di alcune regole di comportamento che devono essere esplicite. Nella scarsità di cura nella comunicazione e informazione interna. E, infine, nel non avere rispetto delle vocazioni e cura dei percorsi dei giovani. «In famiglia si è parenti, nell’impresa si è soci»ha sintetizzato Francesco Massignani.

CH I È SE R G IO SIM O N IN I

DAL CAB ALLA DIREZIONE DI CRE.LO-VE. OGGI CONSULENTE DI CASSA PADANA Sergio Simonini ha iniziato la sua carriera bancaria nel 1976 come cassiere all’agenzia di Adro del Cab (Credito agrario bresciano). Tre anni dopo è nominato vice direttore della filiale di Rovato e, nel 1982, un altro incarico di prestigio: funzionario della filiale di Mantova del Cab; in pratica era responsabile della banca in tutta la provincia di Mantova. È poi tutto un susseguirsi di ruoli sempre più importanti fino alla nomina nel 1989 di Capo area del Cab in Valtrompia, Valgobbia, Valsabbia e Trentino. Nel 2000 viene fondata Banca Lombarda in seguito alla fusione tra la Banca di San Paolo e il Cab, e nasce il Banco di Brescia: Simonini è nominato responsabile corporate di Valtrompia, Val-

gobbia Vallecamonica, Franciacorta, Lago d’Iseo e parte della Bassa bresciana. Nel 2007, Banca Lombarda si fonde con la Bpu e nasce Ubi Banca che ha tre mercati: Corporate, Private e Retail. A Simonini viene data la responsabilità di tutto il mercato corporate di Banco Brescia/ Ubi: in pratica è al vertice in tut-

ta Italia del corporate banking del gruppo, cioè dei servizi finanziari che sono destinati alle imprese. Nel 2012 Ubi modifica il suo assetto organizzativo e Simonini viene nominato direttore territoriale delle province di Bergamo e Brescia con 110 filiali, 4 centri territoriali corporate e 4 centri di private banking. Infine, nel 2013, nasce il Credito Lombardo Veneto (CreLoVe) nuova banca territoriale di Brescia composta da molti industriali bresciani, bergamaschi, cremonesi e veneti. Su insistenza di questi imprenditori diventa Direttore generale del CreLoVe fino all’agosto 2019, data della pensione. Oggi è consulente di Cassa Padana.

28 Maggio 2002 • Russia ammessa nella Nato in qualità di “collaboratore per la pace”

Fine della guerra fredda, ma inizio di quella calda (v.r.) “È passata poco più di un’ora dalla firma che ha trasformato Nato e Russia da nemici a partner per la pace, sancendo la fine di mezzo secolo di guerra fredda”. Così apriva il Tg1 del 28 maggio 2002, con una previsione ottimistica che, come è oggi sotto gli occhi di tutti, non si è avverata. L’accordo, che fu siglato nella base militare italiana di Pratica di Mare, fece dire al segretario della Nato George Robertson che il patto per la lotta al terrorismo andava ormai da Vancouver a Vladivostok. Guerra fredda e terrorismo erano le parole chiave. Ricordiamo che dopo la caduta del Muro di Berlino, l’Unione Sovietica si era frantumata, con diversi stati che ottennero l’indipendenza (tra questi l’Ucraina) e altri già indipendenti che poterono sganciarsi dal controllo di Mosca, chiedendo in massa l’adesione alla Nato. E quel giorno

di 20 anni fa non era passato molto tempo dall’11 settembre 2001, quando il mondo occidentale vide un nuovo spettro a minacciare la pace: il terrorismo fondamentalista islamico. Fu Silvio Berlusconi, che allora guidava il nostro governo, a favorire lo storico accordo tra il Patto Atlantico e la Russia di Vladimir Putin: l’obiettivo era quello di far convergere il mondo “libero” nel contrasto alla nuova minaccia, ritenendo quella del secolo precedente ormai scomparsa. Purtroppo oggi vediamo che le cose non sono andate in questa maniera: gli attentati in Occidente sono sporadici, quasi azzerati, mentre la minaccia russa è ben presente. La Russia del 2002 era in ripresa economica dopo la caduta dell’Unione Sovietica, e sembrava accettare la vittoria degli Stati Uniti nella sfida delle influenze sul piano

globale. D’altra parte già nel 1996 (quando premier russo era Eltsin) la Russia aveva appoggiato la missione Nato in Bosnia, il che contribuì a mettere fine alla guerra civile. Nel ’97 si passò a firmare un atto che impegnava reciprocamente Nato e Russia ad astenersi da minacce e uso della forza. Qualche scricchiolio si avvertì nel ’99 quando l’intervento della Nato in Kosovo minacciò gli interessi della Serbia, storico alleato russo, ma fu l’attentato alle Torri gemelle a cambiare il quadro, consigliando le grandi potenze a collaborare nella lotta al terrorismo. Negli anni più recenti le posizioni si sono raffreddate prima con l’invasione russa della Georgia nel 2008, poi con l’annessione della Crimea nel 2014. A seguire, l’appoggio al regime di Assad in Siria e le accuse di interferenze in importanti elezioni in Occidente.

Putin, Berlusconi e Bush a Pratica di Mare il 28 maggio 2002 Nel 2002 Berlusconi approfittò degli accordi cordiali che aveva sia con George W. Bush che con Vladimir Putin per mediare, e fu per lui un grande successo che in parte spiega la sua titubanza odierna nel condannare senza riserve l’uomo di Mosca. «Credo che gli sforzi che abbiamo fatto per la pace debbano continuare: non abbiamo alternative» disse quel giorno Putin, che purtroppo oggi le alternative le ha trovate.


Cronaca

Sabato 28 Maggio 2022

SCUOLA • Polemiche sulle regole di abbigliamento, dopo la vicenda dello scotch sui pantaloni di un’alunna

Jeans strappati e canottiera: il dress code è un caso ENRICO GALLETTI

Accusata di essere andata a lezione vestita con pantaloni «poco decorosi», è stata costretta a mettere dello scotch sugli strappi dei jeans. A obbligarla - ritenendo l’abbigliamento della ragazza «inadeguato al contesto scolastico» - sarebbe stata la vicepreside del liceo artistico-musicale che frequenta, in Calabria. E la foto di quei jeans con lo scotch ha acceso le polemiche a livello nazionale, con il fronte della gioventù locale che definisce «vergognoso negare il diritto di ogni persona di esprimere se stessa anche con il suo modo di vestire». Ma è solo l’ultimo caso di questo tipo che fa discutere. Con l’estate che si avvicina, il caldo sempre più stringente e la mascherina ancora obbligatoria, gli studenti degli istituti italiani devono fare i conti con il guardaroba, rispettando norme di decoro che però non trovano spazio specificatamente nei documenti ministeriali, ma solo in alcune circolari interne alle singole scuole. Da qui la protesta dei ragazzi. In settimana un altro caso simile riportato dalle testate nazionali: quello di un liceo classico di Roma, dove una studentessa è stata definita «zoccoletta» da un docente in un commento su Facebook, dopo che un’insegnante aveva lamentato in un post pubblico «l’abbigliamento inadeguato» dell’alunna, raccontando come non fosse in linea «con il regolamento interno» dell’istituto. Da un lato le ragioni di presidi e professori, dall’altro quelle dei ragazzi. Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete nazionale degli studenti, ha spiegato: «Non ha senso parlare di dress code nel 2022, specialmente se

questo diventa uno strumento di esclusione e di stigmatizzazione» a discapito degli studenti. «Un ragazzo deve sentirsi libero di mettere lo smalto - continua -, così come una ragazza deve essere libera di potersi tingere i capelli d’arancione, indossare una gonna e tenere le braccia scoperte, anche solo per sopravvivenza contro questo grande caldo». Del resto, conclude Biancuzzi, «a nessuno verrebbe mai in mente di andare a scuola in costume e infradito, basta affidarsi al buon senso». E invece, pur non essendoci linee guida uniche a livello ministeriale, nelle singole scuole cominciano a fioccare le circolari.

NASTRO ADESIVO

A Cosenza la vicepreside ha giudicato indecorosa la mise dell’allieva e ha censurato i jeans con lo scotch In provincia di Varese, il dirigente scolastico dell’istituto Manzoni di Castellanza ha suggerito in un documento ufficiale di non indossare canotte e bermuda in orario

scolastico. In provincia di Vicenza, al liceo De Fabris di Nove, un’altra circolare interna impone il divieto di pantaloni o gonne al di sopra del ginocchio. Scende meno nel dettaglio la comunicazione agli alunni della scuola media Mazzini di Castelfidardo (Ancona), dove si chiede agli allievi di non venire in classe vestiti «come se stessero andando al mare». Insomma, la scuola è agli sgoccioli ma la polemica non si affievolisce. È l’eterno “duello” tra chi crede che la società - e con lei norme, codici, mentalità - sia cambiata e chi fa notare che le “vecchie” regole di decoro non debbano essere soggette a revisionismi.

I DATI • Skuola.net raccoglie il parere di 1.500 ragazzi: il 29% mette top e canottiere a scuola

Più di uno studente su due è soggetto a “divieti” estivi Un’indagine di Skuola.net su 1.500 alunni di scuole medie e superiori racconta che più della metà delle ragazze e dei ragazzi devono sottostare a qualche forma di “divieto”, da parte della scuola, sul vestiario estivo. Per quanto riguarda shorts, minigonne, bermuda e calzoncini, lo “stop” alle gambe in bella vista investe addirittura il 60%. Gli istituti sono, invece, più clementi per quanto riguarda top, canottiere e tutti quegli indumenti che lasciano scoperta la parte superiore del corpo, sebbene anche questa categoria sia “vietata” per 1 su 2. Neanche i piedi troppo esposti sono però tollerati tra i banchi: quasi il 70% degli studenti non potrebbe assolutamente indossare calzature da tempo libero. Per quanto riguarda spalle, pancia e schiena, circa 1 su 5 le scopre senza curarsi di circolari e prescrizioni. Più di 1 su 10 infrange le regole su pantaloni corti e gonne, presentandosi in classe come meglio crede. Molti meno (6%) azzardano sandali, infradito o ciabatte da mare. A questi vanno aggiunti quelli che sono liberi da regole: il 15% mostra tranquillamente le gambe in classe proprio perché niente glielo impedisce; il 29% per lo stesso motivo mette serenamen-

te top e canottiere, il 4% tiene spesso e volentieri le estremità inferiori in tenuta da spiaggia. Un’eterna lotta, quella che riguarda l’abbigliamento più o meno adeguato da tenere dentro scuola (ma anche fuori), che da generazioni vede contrapposti giovani e adulti. Ma che spesso vede in questi ultimi dei cattivi esempi. Se, infatti, si chiede agli studenti se i professori, complici le alte temperature, vanno a scuola vestiti eccessivamente “succinti”, quasi la metà (47%) risponde affermativamente: il 28% dice che sono solo pochi docenti a presentarsi con vestiti che mostrano un po’ troppo, il 19% punta il dito contro la maggioranza degli insegnanti. Resta il fatto che l’imposizione di un dress code adeguato alla scuola è qualcosa di indigesto agli studenti. Ma non in modo così netto: solamente il 13% è assolutamente contrario. Molti di più (35%), pur schierandosi contro i divieti, chiedono ai compagni di “collaborare” per evitare sanzioni e interventi dall’alto. Mentre il 40% si dice d’accordo con un minimo di regolamentazione ma, al tempo stesso, gradirebbe che ci sia un po’ di flessibilità da parte di docenti e dirigenti scolastici.

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RISOTTI A COLORI

ANCHE IN CUCINA CREMO E LECCE A BRACCETTO

Al proprio credo calcistico si obbedisce anche ai fornelli ed a volte è davvero difficile scegliere tra la squadra della propria terra d’origine e quella della città d’adozione. Lo ha dimostrato in diretta Giuseppe Micocci, docente del corso alberghiero dell’IIS “L. Einaudi”, salentino doc, di Botrugno, da ormai vent’anni residente a Cremona. L’insegnante è stato invitato alla trasmissione televisiva “Ore 12” di Cremona 1, dove, da ottobre, cura, con le sue classi di fine corso, una rubrica mensile di cucina. Per l’ultima ospitata, era stata concordata la realizzazione di un risotto grigiorosso, per festeggiare la promozione in Serie A della formazione cittadina, mentre Micocci, al momento di impiattare, ha stupito tutti, sbucando a sorpresa, con indosso la maglia del Lecce, anch’esso approdato in A, ed un primo piatto giallorosso, da affiancare a quello grigiorosso, preparato dalle studentesse Alessia Maestri e Sara Tornelli di quinta B eno. Tutti divertiti, ovviamente, a partire dai conduttori Nicoletta Tosato e Piero Brazzale. Persino la preside Nicoletta Ferrari, da spettatrice, deve essersi fatta due risate in poltrona. In Puglia, invece, sapevano già: intervistato a “Mondoradio Tuttifrutti” dall’amico giornalista sportivo Pasquale Marzotta, Micocci aveva infatti anticipato agli ascoltatori quale scherzo… bollisse in pentola.

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Sabato 28 Maggio 2022

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POLITICA

GIUSTIZIA

PNRR, COLAO: «GOVERNO STA RISPETTANDO LE TEMPISTICHE»

DRAGHI: «AUSPICO RIFORMA COMPLETATA CON PRONTEZZA»

«Il Pnrr sta andando avanti. Abbiamo fatto la verifica con il Consiglio dei ministri, siamo a 18 obiettivi già raggiunti, 12 arrivano questa settimana e arriveremo a 45 come previsto per giugno. Quindi stiamo rispettando le tempistiche». Così Vittorio Colao, ministro dell'innovazione tecnologica a margine della tappa torinese del tour Italiadomani sul Pnrr. «Ognuno sta cominciando a vedere che il Pnrr mette in moto il Paese. Sulle riforme siamo moderatamente soddisfatti perchè non si deve mai essere completamente soddisfatti», ha aggiunto.

«Gli italiani si aspettano dalla magistratura decisioni giuste e prevedibili, in tempi brevi. Gli stessi magistrati hanno bisogno di una riforma che rafforzi la loro credibilità e terzietà. Questi sono i principi alla base della riforma del Governo, che auspico possa essere completata con prontezza». Così il premier Mario Draghi, in un messaggio inviato all’Università di Padova in occasione del convegno sulla riforma della giustizia.

E ST ER I

TELEFONATA DRAGHI-ZELENSKY: «DOBBIAMO SBLOCCARE I PORTI INSIEME» Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto ieri pomeriggio una nuova conversazione telefonica con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Lo rende noto Palazzo Chigi. Il colloquio si è focalizzato sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno, con particolare riguardo alle regioni orientali del Paese. Il presidente ha assicurato il sostegno del governo italiano all’Ucraina in coordinamento con il resto dell’Unione Europea. I due presidenti hanno inoltre discusso delle prospettive di sblocco delle esportazioni di grano dall’Ucraina per far fronte alla crisi alimentare che minaccia i Paesi più poveri del mondo. Il presidente Zelensky ha espresso apprezzamento per l’impegno da parte del governo italiano e ha concordato con il presidente Draghi di continuare a confrontarsi sulle possibili soluzioni. «Ci aspettiamo ulteriore supporto per la difesa dai nostri partner – ha scritto Zelensky su Twitter al termine del colloquio –. Sollevato il problema dell’approvvigionamento di carburante. Sono stati discussi i modi per prevenire la crisi alimentare. Dobbiamo sbloccare i porti insieme».

ENERGIA • Sul fiume Sesia in Provincia di Pavia. L’ad Nicola Monti: «La generazione rinnovabile al 40% nel 2030»

Edison inaugura la nuova centrale idroelettrica di Palestro Edison inaugura la nuova centrale idroelettrica di Palestro, in provincia di Pavia, sul fiume Sesia, confermando il proprio impegno nello sviluppo di impianti da fonte rinnovabile, quale asse strategico di crescita della società, e nella creazione di valore condiviso con le comunità e i territori in cui opera. Il piano industriale di Edison prevede l’incremento della capacità rinnovabile installata da 2 a 5 GW, attraverso investimenti per 3 miliardi di euro al 2030, in coerenza con le politiche nazionali ed europee di decarbonizzazione e transizione energetica. «L’impianto di Palestro è un nuovo tassello nello sviluppo di Edison che da oltre 120 anni investe, costruisce e gestisce impianti idroelettrici, grazie a un patrimonio unico di eccellenze e professionalità – dice Nicola Monti, amministratore delegato di Edi-

son -. Siamo un operatore responsabile, impegnato in un concreto e sostenibile percorso di transizione energetica, che al 2030 porterà la generazione rinnovabile al 40% del nostro mix produttivo. In questa cornice l’idroelettrico ha un ruolo importante, sia per quanto riguarda

gli impianti ad acqua fluente che le grandi derivazioni. Se le condizioni regolatorie lo consentiranno, attraverso una rimodulazione della durata delle concessioni, siamo pronti ad investire 1 miliardo per aumentare la produzione dei nostri impianti di grande derivazione».

«L’idroelettrico è un settore chiave nel processo di transizione energetica, essendo la prima fonte di energia rinnovabile del Paese. Un settore che è al tempo stesso l’origine della nostra società, avendo realizzato le prime centrali sull’Adda e i primi grandi impianti alpini, e il nostro futuro, grazie alle nuove tecnologie in grado di produrre energia da piccoli salti d’acqua, fondamentali per continuare ad accrescere sempre più la quota di rinnovabili e garantire la sicurezza del sistema energetico italiano – dichiara Marco Stangalino, Executive Vice President Power Asset Edison -. Desidero ringraziare la comunità locale che ci ospita, che ha compreso il valore del progetto e con cui abbiamo avviato un dialogo e una collaborazione aperta e trasparente volta alla valorizzazione del territorio».


7GIORNI L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «Sai che a casa tua ho visto un cappello degli alpini? Cosa ci faceva?» Io ho fatto l’alpino «Ma non ti vergogni? Sei un molestatore!» Ma come ti permetti? Ti riferisci ai casi che si sono verificati in occasione della recente adunata degli alpini a Rimini, vero? «Certo, ma ti sembra il caso di molestare tante ragazze?» Bruttissima vicenda, ma guarda che la storia degli alpini è fatta di tanti episodi gloriosi, e non è il caso che l’ignobile comportamento di alcuni possa scalfirla «Cosa ti hanno insegnato negli alpini?» Intanto devo ammettere che la mia esperienza negli alpini, fatta a Cuneo, più precisamente a San Rocco Castagnaretta, caserma Vian, nella Brigata Taurinense, fu alquanto breve: dopo il mese di Car di fatto fui mandato a casa grazie alla legge Martinazzoli: in pratica lo Stato ha atteso troppo tempo a chiamarmi, e così per pochi giorni tornai a casa. Ricordo di quel tempo la grande attenzione dei superiori a combattere la piaga del nonnismo, di cui allora si parlava molto

«Cosa c’entrano i nonni?» Il nonnismo era un insieme di comportamenti deprecabili usati in genere dai soldati vicini al congedo nei confronti delle cosiddette matricole «Ma non ha fatto l’alpino a Cuneo anche Totò?» Bravo, complimenti. Questo almeno lo disse in parecchi suoi film (la frase esatta era: “sono un uomo di mondo, ho fatto tre anni di militare a Cuneo”), non so se in realtà sia accaduto davvero. Sta di fatto che proprio poche settimane fa un monumento a Totò è stato posto proprio davanti alla caserma Vian «Ma con le donne a Rimini come la mettiamo?» Innanzitutto un vero alpino le donne le difende, non le molesta. Ricordo che non molti anni fa un’adunata degli alpini fu fatta anche a Cremona, ma senza che si verificassero fatti incresciosi. A Rimini centinaia di donne hanno riferito di aver ricevuto molestie: credo sia cambiata parecchio la reazione delle donne che subiscono certi comportamenti: una volta subivano in silenzio, oggi finalmente abbiamo una generazione che denuncia pubblicamente le molestie. Forse il pro-

MA NON PER TUTTI...

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA JOSÉ MOURINHO

scuola ad opera di un folle, Dopo l’ennesima strage di bambini in una tere al bando le armi in Usa ci si chiede se sia la volta buona per met

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ATTENZIONE AL CONTAGIO,

blema è che si sono incontrate generazioni diverse, ma quanto accaduto farà sì che in futuro si stia più attenti. Probabilmente hanno inciso diversi fattori: un tasso di alcol fuori dal normale (che gli alpini bevano parecchio è risaputo), la sensazione sbagliata che fare apprezzamenti a una ragazza sia sempre ben accetto, e anche il comportamento di alcuni ragazzi che forse proprio alpini non erano «In che senso?» Beh, il servizio di leva obbligatorio è stato abolito quasi vent’anni fa, quindi difficile che un vero alpino abbia meno di 40 anni. Diciamo che era una festa, e bastava acquistare sui banchetti un cappello con la piuma e si era alpini per un giorno. E poi ricorda che la responsabilità è sempre individuale, non del corpo, e la associazione degli alpini non è il corpo degli alpini. Qualcuno, probabilmente non proprio di sinistra, ha detto che l’associazione alpini sta agli alpini come l’Anpi sta alla Resistenza. Vabbè, lasciamo perdere «Sì, vado a letto. Buonanotte» Buonanotte Pericle Vanni Raineri

LO SCATTO DELLA SETTIMANA

Sabato 28 Maggio 2022

La Confederation League non sarà la Champions, sta di fatto che l’allenatore portoghese ha conquistato la quinta coppa europea in 5 finali disputate: col Porto la Coppa Uefa 2003 e la Champions League 2004, con l’Inter la Champions League 2010, col Manchester United l’Europa League 2017 e con la Roma la Confederation League 2022. Sempre sconfitto il tecnico portoghese invece nelle 3 Supercoppe europee, ma si tratta di un trofeo di valore certamente inferiore. Insomma, un vincente.


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casalmaggIore

Sabato 28 Maggio 2022 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com

I L C ON G EDO

SERVIZIO CIVILE IN COMUNE: UN’ESPERIENZA PREZIOSA

SANITÀ • Avanza il progetto del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po: terminato il giardino esterno

Prende forma il Day Hospital oncologico VANNI RAINERI

Da sinistra Giulia Rossi, Filippo Bongiovanni, Eloisa Salerno, Jeff Guatteri e Omaima Najem «Il servizio civile in Comune? Un’esperienza bellissima e arricchente». Sono concordi i ragazzi che si sono congedati dopo un anno di volontariato Anci prestato presso l’Ufficio Servizi Scolastici, il Teatro, la Biblioteca Civica e i due musei di Casalmaggiore. Il sindaco Filippo Bongiovanni ha voluto incontrarli martedì scorso presso la sala consiliare, per ringraziarli, ascoltare le loro impressioni e invitarli a proseguire la loro vicinanza al Settore Cultura, magari in vista di possibili concorsi futuri. Sollecitati dalle domande del sindaco, i giovani si sono trovati tutti d’accordo nel ribadire quanto il servizio civile sia stata un’esperienza formativa arricchente e gratificante, che ha richiesto senso di responsabilità, che ha dato l’opportunità di rapportarsi con i cittadini e il pubblico, di aprirsi e superare paure, cercare soluzioni in autonomia anche nei momenti più critici: Jeff Guatteri, che per 12 mesi ha presidiato il Museo del Bijou, ora proseguirà nel suo percorso di ricerca di autonomia trovando un lavoro, o perché no, iscrivendosi a Ca’ Foscari a Venezia; Omaima Najem, di stanza all’Ufficio Scuola, si concentrerà sugli studi universitari per laurearsi a breve in Lingue a Parma; stessa prospettiva per Giulia Rossi, di Sabbioneta, che è stata supporto prezioso presso il Museo Diotti e il Teatro, e che da domani proseguirà di gran carriera gli esami di Commercio Internazionale; qualche dubbio sul futuro prossimo per Eloisa Salerno, che come Omaima ha affiancato Alessandra Marinoni ai Servizi Scolastici ma si è data da fare anche presso i Servizi Demografici/Anagrafe; e infine Anna Oliveri, già inserita nel mondo del lavoro come commessa part-time, motivo per il quale non ha potuto presenziare all’appuntamento dei saluti. A tutti loro il sindaco e i tutor che li hanno seguiti in questo intenso anno (oltre a Marinoni, Letizia Frigerio, Santina Maldotti, Giuseppe Romanetti, Vittorio Rizzi e la responsabile del settore Roberta Ronda) hanno rivolto un ringraziamento sincero, e l’augurio che il futuro possa riservare a ciascuno le migliori prospettive.

Proseguono a ritmo serrato i lavori, voluti dal Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, per la realizzazione del nuovo Day Hospital oncologico presso l’ospedale Oglio Po. Lavori che si dividono in tre progetti: il giardino (a sua volta suddiviso tra giardino interno ed esterno), le opere murarie del reparto vero e proprio e l’acquisto dei nuovi arredi. Ognuno di questi progetti è stato finanziato in parte con bandi: rispettivamente 80mila euro dalla Fondazione Cariplo (cui si è aggiunta la corposa donazione di 80mila euro da parte del Gruppo Saviola), 125mila euro circa (a finanziare il 90% dell’importo totale) dal Gal Terre del Po e 20mila euro da Fondazione Comunitaria. A questi 300mila e oltre euro già disponibili, si sono aggiunte le donazioni fatte da cittadini e associazioni attraverso il sostegno degli Amici dell’Ospedale Oglio Po, tanto che al raggiungimento dell’importo complessivo (che è attorno ai 450mila euro) manca-

no poco più di 50mila euro. Le foto in pagina testimoniano l’avanzamento dei lavori (il cui direttore è l’ingegner Fabio Poli) in corso da parte della ditta Amadini (opere murarie) e Dellavalle Giardini (parte verde). I giardini esterni sono stati ultimati giovedì, come testimo-

niano le immagini delle aiuole e degli alberi. Un’altra foto testimonia lo stato dei lavori nel giardino interno, dove si notano il nuovo fondo, i contenimenti delle aiuole e i corridoi che si formano. Poi una foto illustra la parte esterna dal reparto, con l’ampio passaggio di

collegamento, e infine due immagini di interni, tra cui la sala d’attesa destinata ad ampliarsi sensibilmente. L’intenzione dei soci del Rotary, i cui responsabili seguono quotidianamente i lavori, è di poter inaugurare il nuovo reparto nel mese di luglio.

CER AMIC A RT E

RINASCE IN CERAMICA LA “MADONNA DEL QUARTIERE” VENERATA NEI TEMPI ANTICHI IN CITTÀ Pochi casalaschi conoscono la storia della Madonna del Quartiere a cui l’associazione artistica Ceramicarte si è ispirata per realizzare nove opere in terracotta che per un mese, a partire da oggi, resteranno esposte nel corridoio del primo piano della biblioteca civica “Mortara”. Sempre stamattina, alle 10,30 in biblioteca, l’iniziativa viene presentata al pubblico tramite gli interventi della professoressa Maria Adelaide Donzelli, storica dell’arte, e del professor Francesco Vitale, fondatore e presidente di Ceramicarte. Nell’occasione è prevista anche la proiezione del video di Vincenzo Raeli, socio del Fotocine Casalasco, sulle fasi di realizzazione delle opere in questione. Con la denominazione di “Madonna del Quartiere” si identifica un’immagine della Vergine col Bambino anticamente molto venerata e dipinta su un pilastro del quartiere militare che occupava l’isolato di fronte al Torrione, unica testimonianza rimasta del complesso difensivo del Castel Novo. «Temendo potesse essere danneggiata dai soldati – spiegano gli organizzatori della mostra riferendosi all’immagine della Madonna – nel 1695 venne asportata e trasferita nella chiesa di Santo Stefano, come si apprende dalla documentazione d’archivio rinvenuta e pubblicata dall’ingegner Enrico Cirani. Ad essa venne dedicata una cappella già esistente (…). Quando l’antica chiesa di

Una sala della Biblioteca Civica Mortara di Casalmaggiore Santo Stefano fu demolita per consentire l’edificazione dell’attuale Duomo, l’immagine venne collocata nella chiesa di San Francesco sull’altare della cripta sotto il coro. Scoppiato l’incendio che distrusse gran parte dell’edificio nel 1919, ne uscì indenne e nel 1920 risultava ancora esistente. Successivamente la cripta fu restaurata e trasformata nella cappella dell’oratorio maschile e l’affresco, forse perché deteriorato, venne eliminato». Pare che attualmente della Madonna del Quartiere siano rimaste due riproduzioni: un’acquaforte e una xilografia. Proprio all’acquaforte si è ispirata Ceramicarte per trasformare l’immagine della Vergine in un’opera plastica. Per il circolo guidato da Vitale

hanno lavorato ai bassorilievi e altorilievi in esposizione Elena Contesini, Elisabetta Ghidini e Massimiliano Valenti. Fra l’altro, con questa iniziativa l’associazione Ceramicarte festeggia i 25 anni trascorsi dalla sua costituzione. Attualmente i ceramisti locali sono una ventina, dispongono di un laboratorio in via Romani e, grazie anche all’autofinanziamento, riescono a dedicarsi con costanza alla loro attività che si traduce in opere molto apprezzate dal pubblico. Motore del circolo è Francesco Vitale, salernitano d’origine, che ha portato a Casalmaggiore con passione e professionalità l’amore per la ceramica. Guido Moreschi


Casalasco

Sabato 28 Maggio 2022

SAN GIOVANNI IN CROCE • Stasera il labirinto di fuoco di Italo Lanfredini nel parco di Villa Medici

Serata suggestiva sotto le stelle Villa Medici del Vascello si prepara ad una serata di arte, musica e poesia sotto le stelle. Stasera, sabato 28 maggio, nel parco della storica dimora della Dama con l’ermellino sarà realizzato un ampio e suggestivo labirinto di fuoco ideato e creato per l’occasione dallo scultore Italo Lanfredini, di cui Villa Medici del Vascello ospita la mostra d’arte “Traversamenti”, inaugurata domenica 24 aprile e visitabile fino al 5 giugno. L’evento “Labirinto di fuoco” è parte del calendario di appuntamenti collaterali all’esposizione, e avrà come tema principale la luce, simbolo di nascita e creazione. Fulcro della serata sarà un labirinto di fiaccole unicursale, in cui l’entrata è anche l’uscita, realizzato con lo stesso tracciato dell’opera più nota di Lanfredini, il “Labi-

rinto di Arianna”, realizzato nel 1990 nei pressi di Castel di Lucio, sui monti Nebrodi in Sicilia, per Fiumara d’Arte, in continuità con l’opera creativa dell’artista. Scultura e luce che diventeranno un tutt’uno con la parola poetica: all’interno del labirinto si alterneranno otto poeti che declameranno le loro poesie sulla luce, accompagnati dalle incantevoli note dell’arpa della musicista parmigiana Carla They. Una serata unica dal sapore internazionale: tra i poeti coinvolti saranno presenti anche Marilyne Bertoncini dalla Francia ed Eva Maria Berg dalla Germania, insieme a Maria Pia Quintavalla, Maurizio Casagrande, Marco Munaro, Carlo Alberto Sitta, Anna Maria Farabbi e Graziella Sidoli, che hanno contribuito alla mo-

stra “Traversamenti” con una loro poesia inedita esposta all’interno dell’installazione artistica “Piroghe-Mari”, che raccoglie componimenti poetici da tutto il mondo in un’opera che supera i confini geografici e riunisce a San Giovanni in Croce voci provenienti da più di 30 paesi differenti. La serata sarà guidata dall’attrice Ilaria Amadasi, che ha all’attivo numerose collaborazioni artistiche negli Stati Uniti e in Italia come ad esempio con Parma Capitale della Cultura 2020-21, nel ruolo di madrina dell’evento, e al termine delle letture poetiche gli spettatori saranno invitati ad addentrarsi all’interno del labirinto di fuoco, per vivere in prima persona l’esperienza di attraversamento dell’opera d’arte e del labirinto, metafora della vita: un attraversamento

fisico e mentale che porta verso nuovi orizzonti. L’evento inizierà alle ore 21.15, prenotazione consigliata al 370-3379804. Per informazioni: www.villamedicidelvascello.it

B R EDA C I SONI

I RAGAZZI DEL DOPOSCUOLA ALLA SCOPERTA DI FLORA E FAUNA DEGLI ARGINELLI Giovedì scorso i bambini e ragazzi del doposcuola comunale di Breda Cisoni hanno vissuto una esperienza molto apprezzata. Il volontario Andrea Caleffi, agente ittico venatorio della Provincia di Mantova in pensione, ha accompagnato, insieme al consigliere comunale Marco Zardi, il gruppo del doposcuola alla scoperta dell’ambiente naturalistico degli Arginelli, non lontano dalla scuola di Breda. I ragazzi, entusiasti, sono stati accompagnati alla ricerca dei nidi dei volatili locali – quaglia, fagiano, anatra – e sono stati invitati a riconoscere le piante che compongono la fitta vegetazione degli Argi-

nelli. Particolarmente divertente e curioso per i piccoli esploratori è stato il poter vedere da vicino anguilla, pesce gatto, arborella e gamberi, preventivamente preparati in una bacinella e mostrati nelle loro caratteristiche più particolari ai ragazzi che per la prima volta hanno potuto

vedere così da vicino la fauna ittica del nostro territorio. I ragazzi sono stati invitati inoltre a riconoscere il canto degli uccelli che animano la natura tipicamente locale, oltre che ad individuare gli animali che vivono l’ambiente rurale dei campi e degli argini che abbracciano Sabbioneta e il suo territorio comunale. «Una bella esperienza - dicono gli organizzatori - per i ragazzi, entusiasti e curiosi di conoscere ciò che spesso diamo per scontato. Un’attività interessante che rende il doposcuola di Breda sempre più capace di offrire esperienze formative e di svago per famiglie e giovanissimi».

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B R E DA C I S O N I

IL RICORDO DI WOLMER BELTRAMI A 100 ANNI DALLA NASCITA Cento anni fa, il 23 maggio del 1922 nasceva, a Breda Cisoni di Sabbioneta, Wolmer Beltrami, uno dei più grandi fisarmonicisti di tutti i tempi. Per tutti semplicemente “Wolmer”, iniziò ad esibirsi a 14 anni e continuò ininterrottamente fino negli anni ’90: una vita trascorsa in simbiosi con il suo strumento tanto che le sue mani si erano modellate per adattarsi alla tastiera. Personaggio unico, famoso in tutto il mondo per il suo stile inconfondibile, ottenne numerosi riconoscimenti tra i quali l’Oscar Mondiale della Fisarmonica. Anche chi non aveva conoscenze musicali restava stupito ed entusiasmato di fronte a quell’uomo che, in azione con la sua miracolosa fisarmonica, dava l’impressione di suonare un’intera orchestra. Un musicista di statura internazionale che, pur costretto dalla carriera artistica ad allontanarsi dal suo paese, non ha mai dimenticato Breda Cisoni dove ora riposa. Anche dopo la scomparsa, avvenuta nel 1999, Wolmer è rimasto un punto di riferimento per tutto il mondo della fisarmonica. Numerosi gli eventi programmati in tutta Italia per ricordare il centenario. Il primo si è tenuto recentemente a Velletri (Roma), ne seguiranno altri a Gazoldo degli Ippoliti (a cura dell’Associazione Postumia) e, in settembre, Wolmer sarà celebrato a Cremona durante il Salone della Musica. A Sabbioneta, il prossimo 15 luglio in occasione della Fiera di San Gallo, la Pro Loco e il Comune di Sabbioneta organizzeranno un grande spettacolo in suo onore. Fisarmonicisti di livello internazionale e ballerini si esibiranno in Piazza Ducale. In tutte queste occasioni sarà raccontata la storia della sua vita grazie ad immagini e filmati e sarà disponibile in vendita il libro di Alberto Sarzi Madidini “Wolmer Beltrami il re della fisarmonica” edito dalla Pro Loco di Sabbioneta.


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SPECIALE

Feste

Sagre, eventi, folclore: l’estate della (v

Dalle crostate di Caorso al pesce di Soarza, fino alle rose e alle ciliegie: la tradizione è fatta anche di feste di pa I buoni sapori di primavera, dell’estate, il folclore delle sagre di paese tornano a popolare il calendario degli appuntamenti, con tanti eventi di gusto. Dalle ciliegie al pesce fino alla meraviglia delle rose, ciascuno può scegliere il suo ambito preferito, per trascorrere alcuni fine settimana o intere giornate all’insegna della gastronomia, magari con una saporita gita fuori porta. Un assaggio di estate in cui a partire in pole position è il piacentino, che ha in cantiere diverse iniziative per i prossimi giorni. Complice anche il primo grande caldo che comincia ad attraversare l’Italia, saranno in molti a muoversi per visitare le feste gastronomiche e non, in famiglia, tra amici o da soli, certi che in quell’occasione non sarà difficile fare gruppo e passare giornate piacevoli. La ripartenza delle sagre e delle feste di paese, quest’anno, assume un significato ancora maggiore. Il nostro territorio è infatti ricco di iniziative di questo tipo, che continuano da anni ma che nell’ultimo periodo sono state costrette a interrompersi (come mai era successo) per colpa del Covid. La pandemia, per ben due estati, ha infatti imposto regole molto rigide, che hanno spinto molti organizzatori a prendersi un anno o due di pausa, per poi ripartire in grande stile. E questa ripartenza si concretizza proprio in questa stagione. Al momento, infatti, con la caduta dell’obbligo

di indossare la mascherina in condizioni di normalità, è davvero possibile godersi una tanto invocata normalità. LA CROSTATA A CAORSO Il primo appuntamento che vogliamo segnalarvi è la Sagra della Crostata di Caorso (oggi e domani). Oggi alle 17.30 la presentazione del libro “Caorso tra cronaca e storia”, a cura del Circolo fotografico “Gruppo 98”, in piazza della Rocca. A seguire, alle 21, la serata birra e cocktails con il tributo speciale a Vasco Rossi. Domani invece, alle 15.30, la gara della crostata organizzata da “La Bottega” di Simone Battaglia. Alle 16.30 la premiazione del 17esimo concorso fotografico presso la sede del Circolo “Gruppo 98” di via Molinazzo, 13. Infine, alle 21.00, spazio alla musica con “Renzo e i Menestrelli”. Stand gastronomici aperti tutte le sere e bancarelle per l’intera giornata. LA RANA E IL PESCE DI SOARZA A Soarza è tornata la Sagra della rana e del pesce. Si tratta di un appuntamento storico, che quest’anno raggiunge la 42esima edizione. Oggi alle 19.30 riaprono gli stand gastronomici, alle 21 l’orchestra “Sorelle Gilian”. Domani, alle 10.30, spazio all’evento “Sfàrsa in dialàt”, alle 12 e alle 19.30 aprono gli stand gastronomici e alle 21 è previsto il gran finale con l’orchestra “Luca Canali”.

LE ROSE DI TREVOZZO A Trevozzo, in alta Val Tidone, la Festa delle Rose, dal 4 al 6 giugno. Il 4, alle 20, aprono gli stand gastronomici per la cena, poi la serata danzante con Tonya Todisco. Domenica 5 giugno, alle 9, panino con cotechino per colazione, alle 11

la Santa Messa con la benedizione e la distribuzione delle rose, alle 12.30 aprono gli stand gastronomici per il pranzo (per poi chiudere nel pomeriggio e riaprire i battenti alle 19.30); alle 19.45 l’esibizione della Dance Art - Polisportiva VII Castelli Gazzolesi. Infine la

serata danzante con l’orchestra Macho e la Band. Nel corso della serata a ogni donna presente verrà donata una rosa. Il gran finale sarà lunedì 6 giugno, con la possibilità di cenare fra gli stand gastronomici e la serata danzante firmata dall’orchestra Daniele


& EVENTI

Sabato 28 Maggio 2022

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vera) ripartenza

aese, che adesso possono tornare a riempirsi

Cordani. Il filo conduttore dell’iniziativa, oltre alle rose, saranno le tradizioni locali. Ogni giorno, infatti, sarà possibile gustare salumi DOP, tagliata di manzo, spiedini, salamelle e la tipica torta delle rose. Il tutto condito con ottimi vini della Val Tidone.

LE CILIEGIE DI VILLANOVA Parliamo della questa sagra storica in un’intervista nella pagina seguente al Comune e alla Pro Loco di Villanova sull’Arda; ora approfondiamo il programma di una delle iniziative più apprezzate nel territorio.

Si parte il 4 giugno (per due weekend, fino al 12), con stand che prepareranno piatti tipici locali (a cena il sabato e a pranzo e cena la domenica). In programma molti appuntamenti: il 5 giugno la Camminata fra i ciliegi, alle 9.30, con partenza dal piazzale Pro Lo-

co; i trenini turistici delle ciliegie e dei sapori (dalle 9.30 alle 18 le due domeniche); le esposizioni artistiche e culturali nel parco comunale; la biciclettata di domenica 12 giugno alle 9, con la possibilità di noleggiare le bici. Tutte le sere, un accurato intrattenimento

musicale (il 4 giugno il liscio dell’orchestra “Orchidea Blu”, il 5 “Mario Ginelli”, l’11 “Le Sorelle Gilian”, il 12 “Manuel”). Appuntamenti da non perdere perché si possa dire - questa volta per davvero - che sia l’estate della ripartenza.


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SPECIALE

Sabato 28 Maggio 2022

Feste & EVENTI

L’attesissima festa riparte dopo lo stop per il Covid: due weekend (4-5 e 11-12 giugno) ricchi di iniziative

La tradizione nelle ciliegie di Villanova

Una grande tradizione come quella della Festa delle Ciliegie di Villanova sull’Arda riprende tutto il suo valore e, dopo due anni di pandemia, si ripropone ai tanti visitatori che raggiungeranno la località rivierasca piacentina nei prossimi due fine settimana. Il programma, preparato dalla Pro Loco in collaborazione col Comune, si snoderà il 4 e 5 giugno e l’11 e 12 giugno: due sabati e domeniche ricchi di eventi e iniziative. Parliamo della nuova edizione con i rappresentanti della Pro Loco di Villanova. La festa ha tradizioni molto antiche, come la coltivazione delle ciliegie. «Certamente, la festa ha oltre 50 anni, dato che si iniziò negli anni Sessanta. Il rapporto di Villanova con le ciliegie è secolare. Lo dimostra un fatto storico preciso: in una pagina redatta nel 1804 dal commissario di Na-

poleone, chiamato a fare un inventario economico di tutti i paesi attraversati, di Villanova scrisse che è ricca di frutta ma soprattutto ciliegie, tant’è che il luogo sembra un paradiso terrestre. Il terreno ideale è dovuto al fatto che il torrente Arda nel

COMUNE DI VILLANOVA SULL’ARDA

corso dei secoli, durante le piene, depositava limo lungo le rive, che si mescolava al terreno rendendolo ideale per coltivare le piante da frutto. Posso ricordare una vicenda personale: mio padre si sposò alle 5 del mattino perché poi doveva andare a rac-

cogliere le ciliegie. A quel tempo tutti lasciavano i rispettivi lavori per partecipare alla raccolta. Oggi la gente si occupa di altro, ma per tutti noi le ciliegie rimangono importanti». Il Covid ha ostacolato le ultime edizioni. «Due anni fa non fu possibile allestire la manifestazione, mentre l’edizione dello scorso anno fu organizzata in versione ridotta, limitandoci al consumo di cibo in compagnia. Quest’anno finalmente sarà la vera ripartenza, oltretutto in due weekend e con attività variegate. Avremo il trenino tra i frutteti, col quale visiteremo un frutteto raccontando la raccolta di una volta». Le due domeniche mattina ci saranno una camminata e una biciclettata. «La biciclettata del 12 porterà i visitatori lungo la strada dei ciliegi, anche qui ci fermeremo da

un agricoltore, poi ci sarà la visita in una delle cascine di Giuseppe Verdi, quindi raggiungeremo Soarza. Insomma, attraverseremo la nostra storia. Quanto alla camminata del 5 giugno, raggiungeremo Soarza e anche in quel caso si potrà assistere al racconto del produttore, cui seguirà un rinfresco e col ritorno che potrà avvenire in trenino». Tra le esposizioni ce ne sarà una particolare. «Nel momento della fioritura abbiamo fatto un concorso fotografico e ci sono arrivate un centinaio di foto, che esporremo il 5 giugno. Stiamo valutando anche di fare la torta con le ciliegie. Non abbiamo avuto tanto tempo per programmare gli eventi, ma siamo riusciti ad allestire un programma interessante che possa consentire non solo di mangiare in compagnia ma anche di conoscere la nostra identità».

PROLOCO VILLANOVA

PROLOCO DI SABATO 4 GIUGNO 2022 Ore 19,00 Apertura stand gastronomici con PIATTI TIPICI LOCALI Ore 21,00 Ballo liscio con orchestra ORCHIDEA BLU DOMENICA 5 GIUGNO 2022 Ore 9.30 “CAMMINATA TRA I CILIEGI” Partenza dal piazzale Pro Loco con sosta nel frutteto CONCARI e degustazione prodotti e sapori tipici presso CASCINA PIZZAVACCA, ritorno con trenino turistico Ore 11.00 presso sede Pro Loco presentazione libro di Cristina Corda: “Mi è caduto il sole nell’Arda” Ore 12.00 Apertura stand gastronomici con PIATTI TIPICI LOCALI Dalle 9.30 alle 18.00 – PARTENZA DEI TRENINI TURISTICI DELLE CILIEGIE E DEI SAPORI – NEL PARCO COMUNALE ESPOSIZIONI ARTISTICHE E CULTURALI Ore 19.00 Apertura stand gastronomici con PIATTI TIPICI LOCALI Ore 21.00 Ballo liscio con orchestra MARIO GINELLI SABATO 11 GIUGNO 2022 Ore 19.00 Apertura stand gastronomici con PIATTI TIPICI LOCALI Ore 21.00 Ballo liscio con orchestra LE SORELLE GILIAN

4 5 e 11 12 giugno

DOMENICA 12 GIUGNO 2022 Ore 9,00 “IN BICI TRA I CILIEGI” Partenza dal piazzale Pro Loco, ristoro presso Cascina Pizzavacca. Possibilità di noleggio bici telefonare entro venerdì 10/6 al cell. 3386617220 Ore 12.00 Apertura stand gastronomici con PIATTI TIPICI LOCALI Dalle 9.30 alle 18.00 – PARTENZA DEI TRENINI TURISTICI DELLE CILIEGIE E DEI SAPORI – NEL PARCO COMUNALE SARANNO PROPOSTI GIOCHI ANTICHI PER LE FAMIGLIE Ore 16,30 Visita storico ambientale tra i ciliegi insieme al frutticoltore A. Achilli Ore 19.00 Apertura stand gastronomici con PIATTI TIPICI LOCALI Ore 21.00 Ballo liscio con orchestra MANUEL

DURANTE LA FESTA SARANNO ALLESTITI BANCHI PER LA VENDITA DELLE NOSTRE CILIEGIE per informazioni: cellulare 3337107910


SPECIALE

Feste & EVENTI

Sabato 28 Maggio 2022

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Con i mercatini sparsi per l’Italia e le botteghe nelle vie principali delle città, è boom di acquisti di mobili e oggetti antichi

Cresce la passione per l’antiquariato Secondo un recente studio, un numero sempre maggiore di persone, sia in Italia sia in Europa, acquista oggetti d’arredamento antichi. Possiamo definire un oggetto d’antiquariato un pezzo da collezione, ricercato e di grande valore. Solitamente si tratta di opere d’arte, mobili, libri o veicoli, appartenenti a un’epoca passata e di conseguenza ormai unici. La passione per l’antiquariato nasce da una lunga tradizione: già durante il Medioevo infatti era uso, da parte delle casate nobiliari o delle famiglie signorili, di mettersi alla ricerca di pezzi pregiati da esporre con fierezza presso le proprie dimore. Verso l’inizio del diciottesimo secolo questa pratica divenne comune non solo nelle case dei ricchi, ma anche in quelle del ceto medio, che iniziò a sviluppare una forte passione nel collezionare mobili, opere o manoscritti antichi. Al giorno d’oggi l’antiquariato, sebbene si collochi in un mercato di nicchia, gode ancora di un forte interesse da parte di un nutrito gruppo di appassionati. Basti pensare che solo in Italia, ci sono periodicamente moltissimi mercatini, pronti ad attrarre un gran numero di turisti e appassionati. In aggiunta, molto rinomati nel nostro Paese sono anche i negozi di antiquariato. Alcuni hanno sede nelle più eleganti vie delle maggiori città italiane e vedono ogni anno visitatori venire da ogni parte del mondo.

Se si ha intenzione di acquistare un primo pezzo d’antiquariato per esporlo nella propria casa o nel proprio ufficio, è sempre meglio partire con cautela. Solitamente si comincia quindi con l’acquisto di pezzi piccoli, non eccessivamente impegnativi economicamente, di solito ai

mercatini dell’antiquariato. All’inizio non occorrono grossi studi a riguardo, né una tradizione familiare legata alle antichità. Basterà infatti seguire il proprio istinto e acquistare l’oggetto che si preferisce. In seguito, quando sarà il momento di allargare la propria collezione, si potrà ini-

ziare ad acquistare oggetti sempre più consistenti, come porcellane o stampe, in preparazione però dell’acquisto più importante: un mobile o un’opera d’arte da sistemare nel punto in cui si preferisce. La domanda che a questo punto molti si faranno è: Come si fa a

diventare degli esperti del settore? Oviviamente nelle più importanti città d’arte italiane ci sono corsi che sono in grado di fornire una buona conoscenza di base sulle antichità, ma ciò che davvero è significativo in questo settore è l’esperienza maturata con gli anni. Il nostro paese gode sicuramente di ottima fama in quanto ad arte antica. D’altrocanto una nazione che ha dato i natali non solo ad alcuni tra i più grandi artisti della storia, ma anche a dei veri e propri movimenti artistici non poteva che ricoprire un ruolo di grande spessore nel panorama mondiale. Molto spesso il gusto in Italia è condizionato da architetti o riviste specializzate, che spinti dalle mode dell’ultimo decennio promuovono l’abbinamento di pezzi contemporanei a oggetti risalenti al diciottesimo o al diciannovesimo secolo. Questo è dovuto anche al fatto che purtroppo, al giorno d’oggi, è praticamente impossibile trovare pezzi risalenti al tardo Medioevo, al Rinascimento e al primo periodo barocco. Le case d’asta, i negozi di antichità e di conseguenza i compratori hanno dovuto optare quindi la maggior parte delle volte su piccoli mobili del settecento o età superiore, in pieno stile riviste d’antiquariato. Il miglior modo per cominciare a farsi una cultura sul tema è girare per i mercatini, per farsi ispirare da idee, soluzioni e storie dei singoli venditori.


SPECIALE

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Fra difficoltà e innovazione: il futuro Nella sala congressi del circuito di San Martino del Lago, il convegno organizzato dal Comitato Piccola Industria VANNI RAINERI

Fuori il rombo dei motori, dentro tante personalità di spicco a parlare del futuro del mercato automobilistico. Non può essere altrimenti se ad ospitare l’evento è un autodromo, nella fattispecie il Cremona Circuit “Angelo Bergamonti” di San Martino del Lago. La tavola rotonda “Start the future. Una nuova era per l’automotive?” di giovedì è stata organizzata dal Comitato Piccola Industria dell’Associazione Industriali Cremona. Moderatore il direttore di Quattroruote Gian Luca Pellegrini, sono intervenuti il presidente e amministratore delegato delle Officine Meccaniche Rezzatesi spa Marco Bonometti, il designer Fabrizio Giugiaro, il presidente di Audi Italia Fabrizio Longo e il presidente di Mercedes Benz Italia Radek Jelinek. Ad introdurre i lavori il presidente del comitato organizzatore Paolo Aramini, a chiudere l’intervista all’europarlamentare cremonese Massimiliano Salini. Avrebbe dovuto essere presente il ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, trattenuto però a Roma dalle note tensioni politiche, il quale ha però inviato un video. «Questo convegno - ha esordito Aramini - si propone di far luce su cosa accadrà nei prossimi anni. Io intanto racconto il presente con numeri incontestabili». E via a snocciolare i dati: 30 milioni di tonnellate di benzina e gasolio consumate in Italia nel 2021, oltre

prevede l’installazione di colonnine 300 miliardi di kwh il fabbisogno e investimenti tecnologici, insomnazionale di energia che dovrà auma ci attende un periodo di grandi mentare di circa il 50% per il pascambiamenti: da un lato c’è il tema saggio all’elettrico. «Immaginiadel prezzo dell’energia, dall’altro la mo di produrre questa differenza a necessità di innovare per intercetemissioni zero, ma come distributare il mercato futuro dell’auto, ma ire questo surplus di energia? Sersono passi da fare senza creare dive molto tempo, soprattutto a sastri economici e sociali insostecausa della burocrazia. Quello che servirebbe è un miracolo». nibili, serve anzi un approccio Aramini ha detto di non negare pragmatico e non ideologico». Dopo gli applausi al ministro, si è l’importanza della sostenibilità e passati alla tavola rotonda, coi dell’ambiente, ma l’Europa contribuisce per l’8% alle emissioni a quattro relatori incalzati dalle dolivello mondiale, e se il programma mande di Pellegrini, mosse dal ambizioso andrà in porto si dilemma di una transizione ecologica tra crisi e opporarriverà al 3%, con ripertunità. cussioni pesanti sul monA Bonometti ha chiesto do del lavoro: 80mila addetti e 900 aziende a i milioni di tonnellate quali siano le perplessità rischio. «La natura - ha sull’azione europea. di benzina e gasolio chiuso Aramini - inse«L’industria dell’auto consumate in Italia gna che qualsiasi squiliha risposto - sarà protanel 2021 brio repentino porta a cagonista in questo secolo tastrofi. Le grandi invenzioni come lo fu nel secolo scorso, poiché si farà portavoce dell’innoarrivano non da condizionamenti ma da condizioni idonee». vazione tecnologica e digitale in Quindi è stato trasmesso il video di questa nuova rivoluzione induGiorgetti che ha affermato dalla striale, ma oggi il settore auto in sede del suo ministero: «Il settore Europa è molto complesso». Ha poi illustrato le difficoltà attraverautomotive è quello chiamato a sate dal settore componentistica: fare lo sforzo più significativo. Si «L’85% di una vettura è fatto da tratta di una scelta condivisa dal componenti. Il green deal ha falligoverno ma con declinazioni da to: se tutte le auto fossero elettrivalutare. In primo luogo il futuro che servirebbe il doppio dell’enernon può essere tout court legato al gia odierna, che con questi prezzi motore elettrico, dobbiamo avere è già insostenibile. Non possiamo neutralità tecnologica con uso di stabilire oggi quale tecnologia apbiocarburanti e in prospettiva il plicare per l’innovazione, serve tomotore a idrogeno; dobbiamo sostenere la trasformazione progliere paletti» ha aggiunto, chiegressiva delle imprese. Dovremo dendo poi al governo di incentivaaumentare la produzione, il Pnrr re l’offerta mettendo sul piatto

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cifre adeguate. «La Cina - ha chiuso - si è buttata sull’elettrico perché sul tradizionale era sempre dietro di noi. Sulle terre rare rischiamo di dipendere completamente dalle decisioni cinesi ed è un grande rischio. L’elettrico è una delle soluzioni, non l’unica». Longo ha chiesto che si prenda l’iniziativa con fermezza: «Orientare il sistema produttivo richiede determinazione. Abbiamo subito il contesto normativo, e in un settore produttivo come il nostro è difficile. Buttarsi sull’elettrico non

è semplice, abbiamo anche deciso di muoverci autonomamente: inutile aspettare perché così acquisiamo un ritardo strutturale. Sono investimenti di portata straordinaria, le case auto non possono essere lasciate da sole, l’ecosistema deve supportare gli investimenti strategici ma tante colonnine le realizziamo noi. Il rischio è guardarci in faccia aspettando che qualcuno parta, risvegliandoci indietro di 10 anni». Jelinek ha ribadito l’importanza della componentistica italiana:


motori

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dell’automotive di Cremona, dal titolo “Start the Future” sun investitore viene oggi in Italia. «Ogni Mercedes è per il 20% itaSolo oggi ci accorgiamo che diliana, e noi non vogliamo imitare pendiamo sul gas dalla Russia, ci Nokia (riferendosi al colosso tecnologico finlandese che non seppe sono tante imprese che attendono il via libera sul fotovoltaico, frenacambiare il modello di business): da quando gli hedge fund hanno te dalla burocrazia. Poi c’è l’eolico annunciato che avrebbero fatto che turba i paesaggi, il nucleare lo solo investimenti Green la finanza abbiamo bandito, ma nei momenti straordinari servono decisioni ha girato. Questo è un tema fortemente economico generato da straordinarie, mentre noi continuun’ideologia, ma dobbiamo iamo a fare diagnosi. Sul nucleare prenderne atto». Sull’idrogeno: la risposta è sempre che servono dieci anni, ma se continuiamo a «Ci lavoriamo da 30 anni, ma è ripeterlo non partiamo mai. Vanno difficile». Sulla burocrazia nosuperate le barriere ideologistrana: «Ho lavorato in Mesche perché il rischio è quelsico, dove i processi sono lo di perdere il benessere rapidi, mentre in Europa che abbiamo in Europa. abbiamo una burocraLe imprese sono rimaste zia folle». il mercato dell'elettrico Il designer Fabrizio Giusul mercato perché italiano senza politiche hanno fatto innovazione giaro ha ereditato dal di incentivazione celebre padre Giorgetto senza aspettare le nuove l’azienda di famiglia: regole: noi possiamo essere competitivi all’interno del«Siamo in grado di affrontala fabbrica, ma fuori deve farlo re qualsiasi tipo di cambiamento. qualcun altro». La riconversione Io iniziai nel 1992 ad occuparmi di veicoli con propulsione alternatiindustriale non sarà per tutti: va, e solo oggi vedo certi oggetti in «Chi fa le marmitte cosa riconstrada. Oggi le trasformazioni soverte? Deve cambiare attività». no timide, io sto lavorando su Giugiaro ha illustrato i suoi bus e i veicoli che anticiparono il car shaquello che uscirà sul mercato tra 4-5 anni, e sarà più innovativo. ring alle Olimpiadi di Torino 2006, Certo se la trazione sarà elettrica mentre Longo è tornato sull’elettrico: «Prima il problema era l’aucerte componenti andranno a motonomia, che oggi arriva a 600rire: il cambio ad esempio non ha 700 km, ora più importante è la alcun senso sull’elettrico, così come spariranno le supercar». velocità di ricarica, ma già oggi il Quindi altro giro di interventi, con mercato dell’elettrico è al 12% pur critiche di Bonometti al governo: senza politiche di incentivazione. «Ai tempi dell’operazione StelPoi sappiamo che da decarbonizzare sono anche gli stabilimenti lantis (Psa e Fiat Chrysler) lo stato produttivi, il che è più complicato, italiano avrebbe dovuto entrare alla pari con quello francese. Neseppure nel 2025 tutti gli stabili-

12%

menti Audi saranno carbon neutral. Le nuove generazioni sono molto più attente di noi alla sostenibilità. Non è vero che i giovani siano meno interessati alle auto, sono solo diversi: sentono meno il senso del possesso, servirà flessibilità, e l’auto dovrebbe essere anche una longa manus di ciò che hanno a casa o in ufficio». Altre citriche alla politica da Jelinek: «In queste ore gli incentivi si stanno già esaurendo. Come può andare avanti una politica di incentivi con annunci di mesi per durare qualche ora? Non c’è un business plan, non c’è chiarezza sul futuro, non ci sono soldi, servirebbe un vertice con l’industria per fare un piano industriale ed economico a lungo termine». Chiusa la tavola rotonda, Pellegrini ha rivolto alcune domande a Salini. Perché l’Europa ha deciso che l’automobile fosse il centro di questo intervento green? «La risposta

dell’automotive è stata straordinaria, ma in politica la paura, che oggi conta più della strategia, funziona molto. Raccogliere consenso sulla paura della fine del mondo è da delinquenti, e l’Europa l’ha fatto, rischiando di azzerare le conquiste di decenni. Il modello europeo è fondato sul rispetto del valore dell’impresa. Non so se dall’industria ci sia stato un atteggiamento supino, ma certo i governi sono stati rinunciatari, proprio per paura, come quella che ha condizionato la Germania dopo Fukushima. Ma la politica non deve essere istintiva, anche a costo di accettare di perdere le elezioni». Quindi l’imminente voto del Parlamento europeo della proposta della commissione ambiente sulle emissioni di CO2 delle autovetture: «Il 7 giugno sarà un momento della verità, stiamo lavorando sugli emendamenti con l’ipotesi del 90% invece che del 100% per il 2035.

Non siamo in posizione di vantaggio, ma ne stiamo discutendo. Non credo che il target sia lo strumento. Il miglior alleato dell’ambiente è sempre stata l’impresa, non perché non commetta errori, ma il modello di sviluppo europeo fondato sulla manifattura ha generato le performance ambientali migliori nel pianeta. Perché non si parte di lì? E facciamo attenzione a non mettere in dubbio il nostro modello virtuoso di welfare». La transizione per la filiera italiana è un’opportunità o un rischio? «La transizione è sempre un’opportunità, bisogna vede chi guida. Se a guidare non c’è il soggetto interessato a raggiungere il traguardo nel modo migliore, la transizione sarà un danno per tutti. Io credo che i processi dell’evoluzione sociale debbano essere determinati dalla società e riconosciuti dalla politica, non il contrario».

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DUE GIOVANI SPOSI

NIENTE BOMBONIERE, MA UNA DONAZIONE AD ONCOLOGIA

Alessandro e Valentina hanno deciso di destinare la quota di spesa al reparto «Ognuno rinuncia ad una piccola cosa per realizzare un piccolo grande dono». Alessandro Almi e Valentina Ungari si sono sposati sabato 21 maggio a Castelvetro Piacentino, alle porte di Cremona. Alla gioia condivisa con le persone care si aggiunge il desiderio di un gesto altruista, concretizzato in una donazione al reparto di Oncologia dell’Asst di Cremona. «Ci conosciamo da sei anni - raccontano - e quest’anno con un po’ di speranza e ottimismo abbiamo deciso di fare questo passo. Quando abbiamo pensato alle bomboniere, ci sarebbe piaciuto fare qualcosa di utile. Così abbiamo deciso di devolvere in beneficenza la quota prevista per le bomboniere, sperando sia stato un gesto gradito dagli invitati al nostro matrimonio». «La scelta di destinare una donazione all’Ospedale è legata all’esperienza familiare di Alessandro: «Mio padre è morto a 54 anni di tumore al polmone», spiega lo sposo. «È successo anni fa, ma quando abbiamo deciso di fare questa donazione il pensiero è andato al reparto di Oncologia. È un modo di sentire mio padre vicino anche in questo momento importante». Agli invitati è stato consegnato un biglietto realizzato a cura dell’Asst di Cremona, in cui si specifica la natura del dono e si ringrazia chi ha sostenuto questa scelta.

SERGIO BETTONI

DUE TARGHE PER DIRE GRAZIE A CHI LO HA SALVATO DAL COVID Due targhe per dire grazie a chi, durante e dopo il Covid, l’ha assistito consentendogli di tornare alla vita di tutti i giorni. Sergio Bettoni, uno dei pazienti Covid più gravi ad essere ricoverato all’Ospedale di Cremona, accompagnato dal fratello Paolo Bettoni (infermiere presso l’Ospedale), ha consegnato al dottor Enrico Storti (Direttore Anestesia e Rianimazione) e alla dottoressa Monia Betti (Direttore f.f. Pneumologia) e Morgana Barbarini (Coordinatore Pneumologia) due targhe commemorative, quale riconoscimento per il valore professionale e umano di chi si è preso cura di lui e dedica rivolta alle tante persone colpite dal virus Sars-CoV2.

XXI EDIZIONE • Asst Cremona e Accd propongono consulenze telefoniche sulla terapia del dolore Servizio attivo il 30, 31 maggio e 1 giugno, dalle 9 alle 12, contattando il numero 327 0557462 La Giornata Nazionale del Sollievo è stata istituita nel 2001 con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri per "promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale". Nel corso degli anni, andando incontro ai bisogni reali dei cittadini, la mission della Giornata si è estesa alla diffusione della cultura del sollievo dalla sofferenza in tutte le condizioni di malattia ed esistenziali. In Italia, infatti, esiste una legge (Legge n. 38 del 15 marzo 2010) che tutela il diritto di ognuno a curare il dolore, in particolare il dolore cronico. Per l’occasione, l’Asst di Cremona, in collaborazione con Accd (Associazione Cremonese Cura del Dolore), propone ai cittadini una linea telefonica dedicata per consulenze e informazioni in tema di terapia del dolore, attiva per tre giorni: lunedì 30 e martedì 31 maggio, e mercoledì 1 giugno, dalle ore 9 alle 12, al numero 327 0557462. IL DOLORE NON DEVE ESSERE SOPPORTATO, MA CURATO Risponde alle domande il dottor Alessio Faliva, Direttore delle Cure Palliative dell’Asst Cremona

Giornata Nazionale del Sollievo: saperne di più non fa male Quali i sintomi più diffusi? Tra i sintomi più diffusi troviamo le malattie dell’apparato muscolo-scheletrico e la lombalgia. La localizzazione più comune è la schiena, seguita da ginocchia, testa e gambe. Il dolore cronico può essere trattato? Sì. Gli operatori dell’Unità Operativa di Cure Palliative dell’Asst di Cremona offrono consulenze e terapie personalizzate grazie ad un team multidisciplinare e integrato.

Cos’è il dolore cronico? Il dolore cronico è una malattia. Quando il dolore dura per molto tempo le vie nervose cambiano e il dolore diventa

cronico. In Italia questa patologia colpisce circa 12 milioni di persone, con punte tra gli over 65 e una presenza più rilevante tra le donne.

Presso il Padiglione n. 9 dell'Ospedale di Cremona è presente un Ambulatorio dedicato, attivo dal lunedì al venerdì. Si accede con impegnativa del medico curante con richiesta di "prima visita per terapia del dolore", da prenotare presso il CUP o telefonando in reparto al numero 0372 405330 (dal lunedì al venerdì, dalle 12 alle 14).

Giornata mondiale senza tabacco: per tutto giugno iniziative per sensibilizzare la cittadinanza Il consumo di tabacco (tabagismo) rappresenta uno dei più grandi problemi di sanità pubblica a livello mondiale ed è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il fumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte nel mondo, ma è anche la più evitabile. In occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco, che si celebra ogni anno il 31 maggio, l'Asst di Cremona in collaborazione con Ats Val Padana propone una serie di iniziative volte a far conoscere ai cittadini i vantaggi dello smettere di fumare. Finalmente quest’anno anche in presenza.

SENSIBILIZZAZIONE E BENESSERE 30 maggio 2022, dalle 10 alle 11.30 Incontro aperto alla cittadinanza Presso Casa di Nostra Signora (via E. Sacchi 15 - Cremona)

IL PROGRAMMA MAMME LIBERE DAL FUMO Dal 23 al 31 maggio, dalle 9 alle 13 Incontri di sensibilizzazione per gravide e puerpere sui vantaggi dello smettere di fumare Presso il Consultorio di Cremona (Via San Sebastiano, 14) e il Consultorio di Casalmaggiore (Piazza Garibaldi, 3)

RIDI CHE TI PASSA (LA VOGLIA DI FUMARE)! 31 Maggio, dalle 9 alle 13 Misurazione monossido di carbonio nei polmoni e informazioni per smettere di fumare Presso l’ingresso Ospedale di Cremona (Largo Priori 1 - Cremona). In collaborazione con l’Associazione VIP Dal naso al cuore

LIBERI DAL FUMO 26 Maggio 2022, dalle 14 alle 16 Incontro di sensibilizzazione Rivolto a detenuti e operatori Presso il Teatro della Casa Circondariale di Cremona (Via Palosca 2 - Cremona)

SMETTERE DI FUMARE, SI PUÒ FARE 31 Maggio 2022, ore 20.30 Stefania Barbaglio (educatore professionale Servizio dipendenze, Asst Cremona) ospite di “Vivere in Salute” sul canale 19 Cremona1

BE SMART, DON’T START 31 Maggio 2022 Incontro online rivolto alle Scuole Secondarie di secondo grado della provincia di Cremona. Organizzato da Ats Val Padana in collaborazione con Asst di Cremona, Asst di Crema, Lilt e Ust Cremona CORSO PER SMETTERE DI FUMARE Dall’8 al 29 giugno, dalle 12.30 alle 14 Gruppo di auto-mutuo-aiuto rivolto ai cittadini. Il calendario prevede 8 incontri Presso il Servizio Dipendenze dell’Asst di Cremona (Via Postumia 23/G - Cremona) Per informazioni e iscrizioni: tel. 0372 408687, lunedì-venerdì dalle 9 alle 15 METTI IN PAUSA IL FUMO Giugno 2022. Incontri di sensibilizzazione rivolti ai dipendenti dell’Acciaieria Arvedi. Presso l'Acciaieria Arvedi a Spinadesco (Via Acquaviva 18).


CULTURA

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MUSICA • TRE TAPPE FISSATE A FERRARA, ROMA E MONZA

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CINEMA • LANCIATO DAL FILM “QUALCOSA DI TRAVOLGENTE”

SPRINGSTEEN LIVE IN ITALIA NEL 2023

ADDIO ALL’ATTORE RAY LIOTTA

ROMA - Bruce Springsteen and The E Street Band si esibiranno in Italia in tre date live nel 2023: giovedì 18 maggio al Parco Urbano Giorgio Bassani di Ferrara, domenica 21 maggio al Circo Massimo di Roma e martedì 25 luglio al Prato della Gerascia, all’interno dell’Autodromo di Monza. Nel 2023 ci saranno anche alcune date nei palazzetti americani, seguite da un tour europeo che avrà inizio il 28 aprile a Barcellona e una seconda parte del tour americano ad agosto. (Fonte Italpress)

LOS ANGELES - E’ morto, all’età di 67 anni, Ray Liotta. L’attore di “Quei bravi ragazzi” sarebbe deceduto nel sonno mentre si trovava nella Repubblica Dominicana, secondo quanto riferisce Deadline. Il successo di Liotta arrivò nel 1986 quando ottenne il ruolo di Ray Sinclair in “Qualcosa di travolgente”, dove interpretò la parte dell’ex marito psicotico e violento di Lulù. Dopo quest’esordio, Liotta rifiutò interpretazioni simili per accettare ruoli anche minori. (Fonte Italpress)

Il cremonese ha condotto un evento al Salone del libro con alcuni esponenti della cultura del Paese dell’Est

Gli scrittori ucraini a Torino grazie a Catelli FEDERICO PANI

Il filo che quest’anno ha unito l’Ucraina al Salone del libro di Torino è passato da Cremona. L’evento “Gli scrittori ucraini e la guerra: la Resistenza della cultura”, in collaborazione con l’Ukrainian Book Institute e la rivista Eastjournal, è stato condotto dal cremonese Giovanni Catelli, che è scrittore e redattore della rivista diretta da Matteo Zola. A intervenire, sono stati i seguenti ospiti: la slavista ed esperta di letteratura ucraina, Giovanna Brogi, e gli scrittori ucraini Jurij Andruchovyč, Andrei Kurkov e Sergi Zhadan. Kurkov e Zhadan hanno inviato i loro interventi preregistrati, a causa delle precarie condizioni della rete, mentre Andruchovyč è riuscito a mettersi in collegamento. Bisognerebbe probabilmente recuperare il senso più autentico della parola commovente per descrivere la tenacia con cui questi scrittori, e con loro molti ucraini, nonostante la guerra straziante, stiano difendendo la loro cultura: dopo la liberazione di Charkiv, tra le prime cose decise in città, c’è stata proprio la riapertura dei musei, festeggiata da tutta la città. Durante l’incontro, la professoressa Brogi (che ha tradotto i due videointerventi) ha elencato la scena vivace e multilingue dell’Ucraina letteraria; ha anche invitato i

LA BICICLETTATA DELLA SALUTE TRA NATURA E ARTE

Giovanni Catelli al Salone del libro di Torino

presenti a visitare il sito dell’Associazione Italiana di Studi Ucrainistici (Aisu), di cui è presidente: non solo per conoscere più da

vicino la scena letteraria ucraina, ma anche per informarsi in modo accurato sull’andamento della guerra, superando il chiacchie-

riccio che ne si fa sui media e sui social. Andruchovyč - che ha dovuto abbandonare la stesura di un romanzo per dedicarsi a tempo pieno alla narrazione sul campo - ha raccontato della guerra culturale che la Russia sta conducendo nei confronti dell’Ucraina, Paese che Mosca derubricherebbe volentieri a errore della storia; una guerra condotta non solo con l’imposizione della lingua, ma anche con l’eliminazione fisica dei libri più scomodi: i russi, come ha raccontato Andruchovyč, giungono nelle città con liste di libri da requisire e distruggere. Chiudendo l’incontro, Catelli ha lamentato «la diffusione, nei talk show e nelle trasmissioni televisive, di una subdola disinformazione al servizio dell’aggressore, e del proliferare di improbabili personaggi scelti per diffondere teorie menzognere, sempre a favore di interessi legati alla Russia».

PARODIA DI DRACULA DOMANI SERA IN SCENA AL SAN DOMENICO

Domani sera alle 21, per la rassegna “Crema in scena”, appuntamento al Teatro San Domenico con “Dracula, a Commedy”, una parodia surreale, delirante e nonsense, che mette insieme diversi tipi di comicità, abbastanza intelligente e quindi mai volgare, mai di basso livello per raccontare la storia del conte Dracula. Lo spettacolo è liberamente ispirato, oltre che dal romanzo anche dal film cult di Mel Brooks del 1995 “Dracula morto

e contento”, dal quale il regista Del Sante ha estrapolato delle gag e dei suggerimenti che hanno dato vita a “Dracula, a Comedy”. Insomma, è una commedia dalla comicità americana, con un impacciato conte Dracula che tenta di vampirizzare due giovani donne dopo il suo trasferimento in Inghilterra; la cosa gli verrà impedita tra una gag e l’altra con l’intervento del professor Abraham Van Helsing e il suo servo Martin.

Domenica scorsa c’è stata la biciclettata della salute, grazie all’Associazione Diabetici e a Fiab. Più di 40 ciclisti si sono presentati davanti alla sede dell’associazione ed hanno seguito il percorso stabilito e la manifestazione è stata un successo. All’arrivo un ricco aperitivo, poi un pranzo in sede e una ricca pesca di beneficenza, grazie al contributo di tanti sponsor. Per finire con l’arte, è andata in scena anche una commedia in dialetto cremonese dal titolo “Matrimonio al tempo del Covid!” per chiudere in bellezza.

IN BREVE

CAMBONINO VECCHIO, ULTIMO INCONTRO Ultimo appuntamento al Museo della civiltà contadina “Il Cambonino vecchio” degli incontri dedicati alla città e alla sua geometria: martedì 31 maggio, alle 17, l’appuntamento è con “La congettura di Federico II - Torrazzo - Castel del Monte - Stonehenge, una verifica topografica”. Il relatore dopo aver richiamate brevemente notizie storiche sul Torrazzo, illustrerà il lavoro di verifica di una congettura di Federico II che lega la nostra grande torre con Castel del Monte, costruito presso Andria per volontà dell’imperatore.

FEMMINILITÀ NELL’ARTE NEL LIBRO DI FAPPANNI È uscito in questi giorni nella collana dei Quaderni di Palazzo Duemiglia e con la copertina della pittrice bresciana Elena Borboni, il libro “L’idea di femminilità nell’arte dei maestri” di Simone Fappanni. In questo libro viene proposta una riflessione sulla rappresentazione della femminilità nell’arte con particolare riferimento alla simbologia presente in numerosi capolavori. Le molteplici visioni della femminilità offerte dall’arte sottintendono, molto spesso, in modo più o meno velato a seconda dei casi, una precisa connotazione metaforica.

IL PAF ALLARGA I PROPRI ORIZZONTI

I VIOLINI PROTAGONISTI A CASALMAGGIORE

L’associazione culturale Porte Aperte, unitamente al Centro Fumetto Andrea Pazienza, al Comune di Cremona e al gruppo dei curatori, ha presentato la 7ª edizione del Paf (Porte Aperte Festival) che si terrà a Cremona il 10-11-12 giugno prossimi. Organizzati oltre 50 appuntamenti nell’arco di tre giorni (per informazioni www.porteapertefestival.it), dislocati in 4 location principali della città, strategiche per la loro ubicazione nel centro storico e per la prossimità al tessuto sociale, culturale ed economico locale. I cortili di 3 splendidi palazzi storici faranno da cornice agli incontri diurni: Palazzo Affaitati, Palazzo Fodri e Palazzo Comunale, mentre gli appuntamenti serali ed i concerti principali si terranno tradizionalmente all’interno del fresco Ba-

Il violino e gli strumenti ad arco saranno i protagonisti assoluti dei prossimi appuntamenti di Venetia Picciola Festival. Stasera alle 21, nella Chiesa di San Francesco a Casalmaggiore si svolgerà, ad ingresso libero, il concerto “Trii del Signor Zanni”, prima esecuzione assoluta in età contemporanea delle sonate a tre di Andrea Zani, affiancate da sonate a tre di Antonio Vivaldi e Antonio Caldara, eseguite dalla Compagnia de Violini (nella foto), diretta da Alessandro Ciccolini. Il concerto creerà un ideale collegamento musicale tra Andrea Zani e le due figure di compositori veneziani che, probabilmente, influenzarono maggiormente la sua vita artistica: Antonio Vivaldi e Antonio Caldara, scopritore e protettore di Zani a Vienna,

stione Medioevale di Porta Mosa. All’ora di pranzo, in altre location del nucleo antico saranno proposti appuntamenti letterari e musicali, intervallati da offerte enogastronomiche a tema. Completano il cartellone ben 4 mostre intorno ai linguaggi del fumetto, della fotografia e dell’illustrazione, alcune delle quali dedicate a tematiche ambientali e civili, allestite in collaborazione con altre

importanti rassegne culturali come il Festival della Fotografia Etica di Lodi. Tra queste, si segnala una personale di opere originali di Pablo Echaurren, pittore, illustratore, fumettista e poliedrico protagonista della scena artistica nazionale da oltre 40 anni. Il tema che quest’anno accompagnerà il ricco panel di eventi del Paf è “Orizzonti”. Artisti e intellettuali, spesso per primi, riescono ad alzare lo sguardo e indicarci, con le loro opere, la strada per guardare più lontano. In un momento storico in cui sempre di più siamo concentrati sul presente e su noi stessi, fatichiamo spesso a conservare una consapevolezza del domani, a immaginare un disegno di vita che non perda di vista l’ampiezza dei nostri sogni e il desiderio di cambiamento.

dove era vice maestro di Cappella, particolarmente legato a Casalmaggiore, in cui risiedeva saltuariamente, componendovi numerose cantate. Questo legame armonico verrà esemplificato attraverso un genere cameristico all’epoca molto importante, ma ancora poco frequentato e conosciuto al giorno d’oggi: quello della Sonata a tre, forma compositiva in cui due violini

dialogano sostenuti e sorretti dal basso continuo, un genere con cui all’epoca i giovani musicisti si presentavano al grande pubblico all’inizio della loro carriera, dando prova della loro maestria nella tecnica compositiva, nell’inventiva armonica, melodica ed espressiva. Sarà pertanto un’occasione unica di immergersi in un mondo strumentale di grande fascino e raffinatezza.


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SPORT

Responsabile Fabio Varesi

TENNIS • DOMANI TOCCA A SINNER, SONEGO E GIORGI

MOTORI • NELLE LIBERE A MONTECARLO E AL MUGELLO

LA TREVISAN AGLI OTTAVI A PARIGI

FERRARI E APRILIA DAVANTI A TUTTI

PARIGI - Martina Trevisan sbarca agli ottavi del Roland Garros. La 28enne mancina di Firenze, numero 59 del mondo e reduce dal primo titolo Wta conquistato a Rabat, si è imposta per 6-3 6-4 sull’australiana Daria Gavrilova Saville. La Trevisan, in serie positiva da 8 match, sfiderà la bielorussa Aliaksandra Sasnovich, che si è imposta sulla tedesca Angelique Kerber. Domani tocca a Sinner con McDonald, Sonego con Ruud e Giorgi con la Sabalenka. (Fonte Italpress)

Weekend ricco per i motori. La Formula 1 è impegnata a Montecarlo (domani alle 15 la gara), per la 7ª prova del Mondiale e nelle libere di ieri le Ferrari si sono piazzate ai primi due posti, con Leclerc davanti a Sainz. La MotoGp, invece, è protagonista al Mugello (domani alle 14 la gara). Nelle libere del venerdì sono state Aprilia e Ducati a prendersi la scena al pomeriggio. Il più veloce è stato Espargarò seguito dalle due Rosse ufficiali guidate da Bagnaia e Miller. (Fonte Italpress)

» basket serie a2

Secondo indiscrezioni il presidente ha voglia di ripartire Anche se le notizie ufficiali tardano ad arrivare, sembra prendere sempre più corpo la volontà di Vanoli di tornare in sella in prima persona e con entusiasmo

Aldo Vanoli è pronto a rilanciare la sfida? FABIO VARESI

Aspettando Godot, pardon Vanoli. Parafrasando la celebre opera teatrale di Samuel Beckett, si attendono ancora notizie ufficiali dalla società biancoblu e i tifosi si devono purtroppo accontentare di indiscrezioni, che in certi casi lasciano il tempo che trovano. Dal PalaRadi filtra comunque un certo ottimismo sulla volontà da parte di Aldo Vanoli di ripartire di slancio dalla serie A2, tornando da solo in sella (ovviamente con l’apporto degli sponsor), chiudendo di fatto l’avventura del Consorzio, nato con entusiasmo nel 2020 per salvare la società, ma di fatto non decollato come forse si sperava. Si tratta co-

Il giovane Filippo Gallo (foto Passamonti)

munque di notizie prive di quell’ufficialità, che tanto serve in un clima di incertezza. Vanoli e i suoi

stretti collaboratori sembrano voler operare a fari spenti, come hanno sempre fatto nel cor-

so degli ultimi anni, ma è comprensibile il desiderio della piazza di conoscere il futuro di un patrimonio della città e addirittura dell’intera provincia. L’uscita di scena di Portaluppi, arrivata per volontà del general manager, al momento è l’unica certezza, mentre tarda ad arrivare l’epilogo del rapporto con Galbiati, dopo che lo stesso coach aveva dato per certo al termine del match con Trento. Non dimentichiamo, però, che il tecnico è ancora sotto contratto e non ci sarebbe da stupirsi che Vanoli decida di puntare ancora su di lui nella prossima stagione. Intanto, in un’annata davvero avara di soddisfazioni, arriva un po’ di luce dal settore giovanili

SERIE A2

AZZURRE PRONTE PER L’ASSALTO ALLA MASSIMA SERIE Ci siamo. È arrivato l’atteso momento della finale playoff tra la grande favorita (Basket Team Crema) e la sorpresa stagionale (Delser Udine). Le cremasche sono 30-1 in stagione, ma la serie con il Sanga Milano dimostra che nulla è scontato. In semifinale, infatti, le azzurre sono subito andate sotto 1-0, poi hanno dimostrato di essere una squadra di rango e dopo aver espugnato Milano, hanno dominato la “bella” 87-56, con sei

giocatrici in doppia cifra. Per le cremasche (nella foto) si tratta della prima finale dal 2016, anno in cui perse 2-0 con Broni. Ma stavolta le più accreditate, almeno sulla carta, sono loro. Si parte domani alle 18 a Crema con gara 1, molto importante per indirizzare la serie, che prevede gara 2 al PalaBenedetti di Udine mercoledì 1º giugno alle 20.30. L’eventuale gara 3 è prevista al PalaCremonesi sabato 4 giugno alle 18.

ed in particolare dalla Under 19 Eccellenza, che vincendo anche al PalaSerradimigni contro la Dinamo Sassari, si è garantita la finale nazionale a 16 squadre, in programma a Ragusa dal 6 al 12 giugno. Sui giovani e su qualche veterano sembra che la Vanoli voglia ripartire, anche se per avere ambizioni, serve un mercato di spessore, soprattutto per quanto riguarda gli stranieri, ancor più decisivi in serie A2. L’esperienza negativa della scorsa estate avrà insegnato qualcosa alla dirigenza biancoblu. Ieri sera, intanto, con Virtus Bologna-Tortona sono iniziate le semifinali dei playoff scudetto, che prevedono oggi alle 19 gara 1 tra Olimpia Milano e Dinamo Sassari.

SERIE B • JUVI, DOMANI INIZIA LA SEMIFINALE CONTRO OMEGNA

Prima di tuffarsi nella serie di semifinale dei playoff contro la Paffoni Fulgor Omegna, la Ferraroni JuVi Cremona ha ufficializzato che l’assistant coach Gianluca De Gennaro resterà anche nella prossima stagione nell’organico orogranata. Ricordiamo che il tecnico di Avellino è entrato a far parte dello staff di coach Crotti a stagione in corso. I primi due match di semifinale, entrambi al PalaRadi, sono in programma domani alle 18 e martedì alle 20.30, poi la serie si sposterà in Piemonte, a partire da gara 3 il 3 giugno alle 21. Passando ai playout, la Pallacanestro Crema ha raggiunto la salvezza al primo turno, al termine di una combattutissima serie con la Secis Jesolo, chiusa a gara 5. Sotto 1-2, i cremaschi hanno prima sbancato Jesolo (73-61) e poi hanno completato l’opera al PalaCremonesi (61-58). Festa nella festa (nella foto Danilo Scaccabarossi), le 200 presenze in maglia cremasca di capitan Del Sorbo, autore di un ottimo match.

SPORT REMIERI

CANOA: 10 PODI PER LA BISSOLATI CANOTTAGGIO: HA BRILLATO L’ITALREMO Il settore canoa della Bissolati ha partecipato con successo alla prima prova interregionale a Candia Canavese, dedicata alle categorie giovanili. In totale i ragazzi si sono aggiudicati 10 medaglie di cui 2 d’oro, 1 d’argento e 7 di bronzo. Tra tutti i risultati, da segnalare la prestazione sui 2000 metri di Lorenzo Bardelli, che ha vinto la sua prova con uno dei migliori tempi su base nazionale. Nel complesso, c’è molta soddisfazione per il percorso fatto nell’avvicinamento a questo primo appuntamento di rilievo da parte di tutti gli atleti più giovani, che si apprestano così a vivere da protagonisti il resto della stagione.

Ha brillato l’Italremo Under 19 agli Europei giovanili di Varese. I giovani azzurri hanno conquistato sul bacino della Schiranna otto medaglie (2 ori, 5 argenti, 1 bronzo) su 10 equipaggi piazzati in finale, risultando terzi nel medagliere per nazioni dietro la Romania (tre ori, un argento e un bronzo) e la Grecia, fermatasi a tre ori e a un argento. La squadra azzurra risulta però essere stata la prima tra tutte le nazioni in gara per numero di medaglie complessive conquistate, davanti alla Francia (sette medaglie, con tre argenti e quattro bronzi), e alle cinque medaglie della stessa Romania. Settimo posto per il quattro di coppia di Giorgia Arata ed Elisa Marca, che ha sfiorato la finale, con il 2º posto in batterie e il 3º nei recuperi.


Sport

Sabato 28 Maggio 2022

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CALCIO

SERIE C • CONFERME ALLA PERGOLETTESE: MUSSA DOPO SONCIN?

GIOVANILI • CRESCE L’ATTESA PER IL 44º TROFEO DOSSENA

Dopo la conferma del giovane portiere Matteo Soncin, che difenderà la porta della Pergolettese fino al 30 giugno 2023, con una opzione anche per la stagione successiva, in casa gialloblu si attende l’accordo con il tecnico Mussa, il tecnico che ha dato una svolta alla stagione. Intanto, i playoff di serie C sono arrivati alle semifinali

Cresce l’attesa per la 44ª edizione del Trofeo Dossena, torneo di calcio internazionale riservato alla categoria Under 18. Prima giornata di grande interesse: lunedì 6 giugno Atalanta-Monza scenderanno in campo al Voltini di Crema per una sfida dal sapore di serie A, mentre al Centro Arvedi a Cremona si affronteranno i gri-

e nelle gare d’andata il Padova ha pareggiato 0-0 a Catanzaro, mentre il favorito Palermo ha travolto la sorpresa Feralpisalò per 3-0 in trasferta. Domani alle 19 ci sarà sicuramente battaglia a Padova, mentre a Palermo alle 21 l’esito della sfida è scontato, alla luce della superiorità mostrata dai rosanero in terra bresciana.

» VOLLEY SERIE A1

giorossi e gli svizzeri del Lugano. Da martedì 7 giugno toccherà anche a Como e Brescia, a riposo nella prima giornata. Mercoledì 8 Giugno terza e ultima giornata della fase a gironi, mentre le semifinali andranno in scena venerdì 10 giugno (ore 20 e 22) e la finalissima il giorno dopo (ore 21), sempre al Voltini.

Una conferma e un ritorno per la squadra rosa

Primi due tasselli del nuovo roster di coach Pistola: la brasiliana Braga resta per un altro anno e Laura Melandri torna da Perugia

La Vbc riparte da Ellen Braga e Melandri GUIDO MORESCHI

Comincia a prendere forma il roster 2022-23 della Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore. Dopo la presentazione dello staff tecnico guidato da Andrea Pistola, il sodalizio casalasco ha comunicato ai tifosi le prime due tessere della nuova formazione. L’incontro si è svolto giovedì pomeriggio sotto la pagoda della Canottieri Eridanea ed è stato coordinato dall’addetto stampa Manuel Bongiovanni. Presenti i dirigenti del club, a partire dal presidente Massimo Boselli Botturi e un buon manipolo di sostenitori, a cui si sono aggiunti coloro che hanno seguito la presentazione in diretta streaming. Ebbene, il primo

Laura Melandri

volto della futura Vbc è quello di Ellen Braga, confermata dopo il buon rendimento dello scorso campionato. Nel videomessaggio inviato dal Brasile, la schiacciatrice di Recife si è detta felicissima di restare a

Ellen Braga

Casalmaggiore, augurandosi una stagione incredibile, piena di emozioni e di allegria. Quindi Bongiovanni ha chiamato accanto a sé Laura Melandri, di ritorno alla Vbc dopo un anno trascorso a Perugia. «Sono

molto felice e un po’ emozionata - ha detto la centrale di Lugo -. Per me è come tornare a casa, perché qui mi sono sempre sentita in famiglia. La società ha l’ambizione di tornare in alto e in me la voglia di vincere c’è sempre. La parentesi di Perugia mi ha insegnato tanto e ha arricchito il mio bagaglio di esperienza». Quali le aspettative per la prossima stagione? «Sono scaramantica e non mi sbilancio. Credo, però, che il lavoro in palestra paghi sempre. Conosco il nuovo allenatore e so che è molto attento alla preparazione della squadra. Ogni campionato fa storia a sé e non sarà facile insidiare le più forti, ma dovremo farci trovare pronte nei momenti importanti».

TRI ATHLON

GLORIA CISOTTO SUL PODIO ANCHE NELLE MARCHE Prosegue l’ottima stagione di Gloria e Mara Cisotto (nella foto) che sono state protagoniste al triathlon di Cupra Marittima (Ascoli Piceno). L’appuntamento su distanza sprint è stato la tappa dell’Adriatic Series, circuito che ha visto le due atlete del team Stradivari leader della passata edizione. Gloria Cisotto è stata a lungo in testa alla gara, ma ha

dovuto cedere nel finale al ritorno di Alessia Righetti del Td Rimini. L’atleta cremonese ha chiuso in 1h05’34”, a 33” dalla vincitrice. Mara Cisotto si è, invece,piazzata al quarto posto con il tempo di 1h10’52” ed è stata la prima in categoria S4. Le due atlete del Triathlon Stradivari hanno quindi confermato di essere in una condizione ottimale.

SERIE B1

ESPERIA CREMONA E OFFANENGO: OGGI INIZIA LA SFIDA PER L’A2

L’Esperia in festa (foto Matteo Rossi)

La gioia di Offanengo (foto Matteo Benelli)

Missione compiuta. Esperia Cremona e Chromavis Abo Offanengo hanno raggiunto l’atto finale dei playoff, che mette in palio la promozione in A2. L’Esperia si è imposta davanti ad un PalaRobbi ridotto ai posti in piedi, superando anche in gara 2 l’Arena Volley in quattro set. Top scorer Lodi, che ha messo a segno 13 punti. Ora c’è la doppia sfida con la Pallavolo Volta Mantovana: gara 1 oggi alle 18 al PalaCambonino e ritorno il 4 giugno alle 20.30 nel Mantovano. «Dovremo tenere alta la concentrazione e giocare di squadra», ammonisce la centrale Beatrice Badin. Ancora più agevole il passaggio del turno delle cremasche, che hanno travolto 3-0 in un PalaCoim infuocato la Focol Legnano. Da segnalare i 19 punti di una super Pinali. Ora l’ultimo ostacolo è il Capo d’Orso Palau (gara 1 stasera alle 21 a Offanengo e ritorno mercoledì alle 21 in Sardegna). «Concentrate sul nostro gioco, guardando un match alla volta», afferma il capitano Noemi Porzio.

BOCCE MASSIMO MALFATTO

C’è un sapore speciale a conquistare una vittoria contro il pronostico ed è quello che ha assaporato il Flora (nella foto) corsaro a Possaccio per 4-2 nella quinta giornata del campionato Juniores. Un successo che vale il primo posto in classifica in coabitazione con la squadra verbana. Un capolavoro quello della formazione rivierasca che ha dimostrato una grande compattezza del gruppo con un’identità granitica. Inizio di match tutto in salita per la formazione rivierasca, con il tiro di precisione Minoia-

BABY DEL FLORA IN ESTASI. STASERA IL MEMORIAL ZANOTTI Domaneschi che venivano battuti da Calegari e da uno strepitoso Regazzoni (39 punti) per 60-43. Ricca di colpi di scena la partita di Previtali-Massarini: in svantaggio di sette punti, colpivano entrambi il pallino da quattro all’ultimo tiro e si imponevano per 41-40. Dolenti note per la terna Previtali-Massarini-Pettinato (Minoia) sconfitta 10-2, ma sull’altra corsia uno strepitoso Luca Domaneschi batteva Lambertini per 10-4. Da incorniciare le prestazioni delle coppie Petti-

nato-Previtali (10-6) e Massarini-Domaneschi che, distaccati 4-8, non mollavano e chiudevano vittoriosi per 10-8. Domani sulle corsie del bocciodromo comunale si replica e sarà il matchverità che determinerà chi stapperà lo champagne per la qualificazione alla fase successiva. Trofeo Flora-Zanotti • Stasera epilogo della gara regionale organizzata dalla Canottieri Flora. Nella categoria A successi di Riva-Paglioli, Guerrini-Gaudenzi e dei beniamini di casa Massarini-

Domaneschi, mentre in categoria B note positive per De StefaniMolardi e Ferrari-Frittoli. In categoria C in evidenza BoccaliGhiraldi, E. Ferrari-Pagliari e Petrini-Banfi. Si inizierà alle ore 18.30 con i recuperi. Direttore di gara Gabriele Ceriati. Campionato di Promozione • Oggi è in programma la 5ª giornata. In seconda categoria riflettori puntati sulle corsie del PalaBosco per Flora-Bissolati, match-verità per le due formazioni rivierasche. A Cicognolo il Fadigati ospiterà la

Baldesio e cercherà il primo successo mentre l’Achille Grandi sarà in trasferta a Canonica d’Adda. In prima categoria si giocano Arcos-Achille Grandi e Capergnanica-Tagliuno.


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» cremo in SERIE A MATTEO VOLPI

Tu cosa prendi? Per me un Pirlo, grazie. A Brescia si usa così, ma, battute e brindisi a parte, ieri l’ex campione del mondo è stato avvistato a Cremona per trattare l’eventuale approdo sulla panchina grigiorossa. Un’ipotesi già scongiurata un paio di anni fa quando, in realtà, l’incontro con il Cavalier Arvedi riguardò discorsi legati all’acciaio e non al calcio (il padre di Pirlo era ai vertici di un’azienda, la Elg Steel della quale Acciaierie Arvedi risultava essere creditore di alcune quote di altra azienda). D’altronde, ad una settimana esatta dalle dimissioni di Fabio Pecchia, c’è fermento per un altro nome importante. Importante e in grado di dare un valore “in più”, aggiungiamo noi, esattamente come fatto da Pecchia. Al tecnico di Formia tutto l’ambiente grigiorosso non ha potuto far altro che dire grazie per aver portato in soli 18 mesi la squadra dalla zona retrocessione in serie B, al grande ritorno in serie A. Un’impresa storica, conquistata la quale, nel mondo del calcio, è astuto anche farsi da parte. Pecchia lo sa bene, memore di quanto gli successe ai tempi di Verona, quando dopo aver riportato gli scaligeri nella massima serie, venne poi esonerato e aspramente criticato solo qualche mese dopo. Ora nel suo futuro sembra esserci il Parma, un club di grande prestigio e potenzialità, che gli chiede di ripetere il cammino impostato e portato avanti in grigiorosso, attraverso un calcio che piaccia e porti risultati attraverso il culto dei giovani. Ma per la Cremonese, purtroppo, tutto questo è già acqua passata. Il futuro immediato potrebbe dunque ripartire con Andrea Pirlo in panchina. Tutti conosciamo la sua (poca) esperienza come tecni-

, , L ex centrocampista ieri in città per trattare l ingaggio

Dopo l’inatteso addio di Pecchia, vicino all’accordo con il Parma, la dirigenza grigiorossa punterebbe sull’ex tecnico bianconero, desideroso di tornare in gioco

La Cremo è sempre Made in Juve Pirlo in pole per il dopo Pecchia QUATTRO GRIGIOROSSI CONVOCATI IN UNDER 21

Da un ex juventino (Fabio Pecchia)...

co alla guida della Juventus nella stagione 2020-21. Ora per lui la possibilità di ripartire da una società sana, con meno pressioni, che ha la ferma intenzione di proseguire a far bene, proponendo un calcio piacevole attraverso i giovani. Nel valzer delle panchine tra serie A e B, dunque, se tutto verrà ufficializzato, ecco dunque una

Nuova convocazione in azzurro per i gioielli grigiorossi. Marco Carnesecchi, Nicolò Fagioli, Gianluca Gaetano e Caleb Okoli, infatti, saranno impegnati nella qualificazione dell’Italia al Campionato Europeo Under 21. Il ct Paolo Nicolato punta molto sui quattro grigiorossi, che da domani saranno a disposizione del tecnico a Tirrenia. Ecco il programma delle gare valevoli per la qualificazione: Lussemburgo-Italia a Differdange il 6 giugno, Svezia-Italia a Helsingborg il 9 giugno, Italia-Irlanda ad Ascoli Piceno il 14 giugno. L’Italia è al comando del proprio girone con 17 punti, tre in più della Svezia e con una partita in meno.

...a un altro (Andrea Pirlo)

nuova scommessa importante. La figura del Pirlo allenatore, infatti, rischiava di essersi in qualche modo bruciata presto, dopo la parentesi bianconera in casa dell’amico Agnelli (dove la vittoria di Coppa Italia e Supercoppa italiana non furono sufficienti a far dimenticare un campionato deludente). Ora, ecco la grande occasione per mo-

strare che quelle idee di calcio possono essere trasmesse sul campo, prima ancora che con le parole, magari attraverso il culto dei giovani. L’altro tassello importante, in questo senso, oltre alla guida tecnica, sarà la conferma della coppia operativa BraidaGiacchetta in chiave mercato. Con l’arrivo di un allenatore come Pir-

lo, infatti, è lecito attendersi l’ingaggio di giocatori di prima scelta, giovani e motivati a mettersi in luce in un progetto che possa guardare, nel medio periodo, anche oltre la semplice permanenza in serie A. Ma andiamo con calma e attendiamo con pazienza l’annuncio di un “Maestro” per la panchina.


Sport

Sabato 28 Maggio 2022

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Il Centro-Sud è sempre meno rappresentato e la Lombardia potrebbe addirittura calare il pokerissimo

Prossima serie A, il Nord farà la voce grossa LA SERIE A 2022-2023

FABIO VARESI

Con il trionfo del Milan, meritato e atteso da 11 anni e la clamorosa retrocessione del Cagliari, si è chiuso un campionato avvincente fino all’ultima giornata, come piace ai tifosi. E grazie al Mondiale che per la prima volta si giocherà in autunno (al quale purtroppo non parteciperà l’Italia), gli appassionati del pallone non resteranno a lungo senza calcio. Il prossimo campionato, infatti, inizierà già nel weekend di Ferragosto e alla nuova serie A manca solo un tassello: la vincente della finale playoff tra Monza e Pisa. Dando un’occhiata alla cartina a lato, si nota subito lo strapotere del Centro-Nord, visto che con l’uscita di scena del Cagliari (incapace di sfruttare il tracollo casalingo della Salernitana con l’Udinese), anche la Sardegna non è rappresentata, così come Sicilia e Calabria. Il Sud si aggrappa, quindi, alle campane Napoli e Salernitana (la cui salvezza ha del clamoroso) e al Lecce neopromosso, alle quali si aggiungono le romane, mentre Abruzzo, Marche e Umbria restano ancora senza serie A. La parte del leone la fa la Lombardia, che ha sicuramente quattro formazioni (Atalanta, Cremonese, Milan e Inter), ma potrebbe fare pokerissimo con la prima volta nella massima serie del Monza. La Toscana attende il Pisa per calare il tris: in caso contrario si dovrà accontentare di due squadre (Empoli e Fiorentina), come Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, mentre il Triveneto è presente con Verona e Udinese. Volendo azzardare un pronostico sulle formazioni che si sfideranno per la salvezza, le tre neopromosse dovranno lottare du-

Incertezza fino alla fine. Quando sembrava che il Monza avesse messo una seria ipoteca sulla promozione, attesa da una vita, è arrivata all’ultimo respiro la rete del Pisa che lascia in bilico la finale dei playoff, visto che ai toscani basterà vincere con un solo gol di scarto per tornare in serie A, grazie al miglior piazzamento in regular season. Una situazione già vissuta dai brianzoli con il Brescia, anche se in semifinale la squadra di Stroppa ha giocato il ritorno in casa e poteva permettersi di perdere di misura. Stavolta l’impegno è sicuramente più difficile, perché nella bolgia dell’Arena Garibaldi, non sarà facile arginare la verve dei nerazzurri. Ne sa qualcosa la

Milan Inter Juventus Torino

Monza?

Atalanta

Udinese

Hellas Verona

Cremonese Sassuolo La festa dei tifosi del Milan a Reggio Emilia

86 84 79 70 64 63 62 59 53 50

IN CH AMPIONS LEAGUE IN CONFERENCE LEAGUE

Sassuolo Udinese Bologna Empoli Sampdoria Spezia Salernitana Cagliari Genoa Venezia

Empoli

Roma Lazio

50 47 46 41 36 36 31 30 28 27

Lecce Napoli

Salernitana

IN ROSSO LE REGIONI RAPPRESENTATE

IN EUROPA LEAGUE RETROCESSE IN SERIE B

ramente per evitare un immediato ritorno tra i cadetti, anche se in caso promozione, Berlusconi potrebbe decidere di fare le cose in grande. Poi ci sono le due miracolate di questa stagione: Spezia e Salernitana. I liguri, costretti a presentarsi senza nuovi innesti a causa del mercato bloccato (cosa che accadrà anche questa estate), dovranno quasi sicuramente fare a meno del proprio condottiero Thiago Motta, cercato da grandi club e quindi faranno fatica a centrare la terza salvezza di fila. I campani, ormai dati per spacciati, hanno ritrovato en-

Fiorentina

Pisa?

CLASSIFICA FINALE SERIE A 202 1-2022 MILAN Inter Napoli Juventus Lazio Roma Fiorentina Atalanta Verona Torino

Bologna

Sampdoria Spezia

AFFOLLATA LA ZONA SALVEZZA Si può azzardare che la prossima stagione lotteranno per salvarsi le tre neopromosse, Salernitana, Spezia e qualche altra piazza tusiasmo con la nuova proprietà e soprattutto con l’ingaggio del tecnico Nicola, che a Salerno ha bissato l’impresa compiuta a Crotone. Ma decisiva è stata anche la disfatta del Cagliari, che ha gettato al vento tante chance per raggiungere una salvezza ampiamente alla

sua portata. Non sarà facile ripetersi anche per l’Empoli, che dovrebbe perdere alcuni grandi protagonista di un’ottima stagione, soprattutto nel girone d’andata, compreso il tecnico Andreazzoli, sempre meno certo di restare. Poi ci sono due piazze che sono reduci da una stagione diametralmente opposta, ma che potrebbero finire nella bassa classifica. La Sampdoria si è salvata con tanti affanni e senza un cambio ai vertici societari, rischia di vivere un altro campionato di passione, mentre la sorpresa Verona dovrà rinunciare a Tudor, vero ar-

tefice del miracolo gialloblu e forse di qualche elemento di spicco della rosa. Insomma, la avversarie con le quali misurarsi alla pari non mancano alla Cremonese, che però dovrà avere un impatto positivo con una categoria difficile, che non frequenta da ben 26 anni. Da allora il calcio è profondamente cambiato e la Cremo si affaccia con un nuovo tecnico e senza alcuni giovani che hanno fatto la fortuna di Pecchia. Ma già esserci è un successo e poi c’è la garanzia Braida, che sicuramente farà le scelte giuste, per almeno provare a salvarsi.

Dopo l’andata, la finale resta in bilico S ERIE B : L A CORS A PROM OZ I ON E A I PL AYOFF P REL IMINARI 6 Ascoli

0

7 Benevento

1

5 Brescia

3

8 Perugia

2

S EM I FI N A L I 7 Benevento

FI N AL E A

R

1

0

0

1

A

R

2

2

1

1

R: 29 MAGGIO h 20.30

R: 21/05 h 18

3 Pisa 4 Monza

A

3 Pisa

1

4 Monza

2

R

R: 22/05 h 21

5 Brescia

Mota Carvalho, attaccante del Monza

Cremonese, che in quello stadio ha incassato tre reti nel girone di ritorno. Il Monza è però una squadra esper-

ta e con giocatori di qualità, soprattutto in fase offensiva, in grado di segnare sempre almeno un gol. Fino ad ora

nei playoff, infatti, i biancorossi hanno sempre realizzato due reti, grazie anche a una panchina di qualità, che

può cambiare il corso delle partite. Al Pisa è già riuscita l’impresa di ribaltare la situazione con il Benevento,

anche se francamente l’avversario di domani sera sembra di altra caratura rispetto ai sanniti, apparsi in netta flessione nell’ultima parte della stagione. Certo che senza la rete del neoentrato Berra al minuto 93, sarebbe stato davvero difficile spuntarla. I brianzoli, sotto gli occhi di Berlusconi, erano andati due volte a segno (uno per tempo) con Mota Carvalho e Gytkjaer. «Potevamo vincere 3-1, anche se il Pisa ha creato delle occasioni. Ma questa è una finale con squadre forti e gli episodi possono essere decisivi. In qualcosa siamo stati bravi noi, in qualcosa loro. Portiamo a casa una vittoria, non posso dire altro», ha detto Stroppa ai microfoni di Sky.

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Sport

Sabato 28 Maggio 2022

» ciclismo

la cremonese ha battuto anche la campionessa italiana Ottima prestazione di Federica Venturelli nel Giro della Campania in Rosa, che ha vinto precedendo atlete di grande valore come Eleonora Ciabocco

Venturelli regina tra le Junior in Campania

FORTUNATO CHIODO

La talentuosa cremonese di San Bassano, Federica Venturelli (Team Gauss-Fiorin) è tornata a far parlare di sé. La neo campionessa regionale a cronometro ha primeggiato tra le Junior nella 7ª edizione del Giro della Campania in Rosa, lasciandosi alle spalle la campionessa italiana su strada Eleonora Ciabocco (Ciclismo Insieme-Team Di Federico) e la rappresentante dell’UC Conscio Pedale del Sile, Michela De Grandis. Martina Fidanza, prima in entrambi i traguardi volanti di giornata, si è portata a casa anche la maglia ciclamino. La bergamasca del Gruppo Sportivo Fiamme Oro, nella terza ed ultima prova che ha assegnato anche l’edizione numero 85 della storica Coppa Caivano, ha battuto allo sprint la brianzola Sara Fiorin (Team Gauss-Fiorin), seconda classificata contro il tempo e la portacolori del team Isolmant-Premac-Vittoria, Ema-

Federica Venturelli (al centro) sul podio podio

nuela Zanetti. Le 114 atlete al via si sono schierate ai nastri di partenza e si sono date battaglia per 84,700 chilometri spalmati sulle strade del circuito lungo 7.700 metri. Le ruote veloci del gruppo non si sono lasciate sfuggire l’occasione di giocarsi in volata il successo finale sul lungo rettilineo d’arrivo nel cuore della città

di Aviano (Na) e il successo non è sfuggito alla Fidanza, che ha però dovuto cedere la classifica finale tra le Elite e le Under alla pescarese Gaia Realini, vincitrice sul traguardo di Montefalcione. Ordine d’arrivo 3ª prova: 1) Martina Fidanza (Gs Fiamme Oro) km 84,700 in 2h05’00”, media/h 40,658, 2) Sara Fiorin

(Team Gauss-Fiorin), 3) Emanuela Zanetti (Isolmant-Premac Vittoria), 6) Federica Venturelli (Team Gauss-Fiorin). Classifica generale Elite e Under: 1) Gaia Realini (IsolmantPremac-Vittoria) 102 punti, 2) Martina Fidanza 100; 3) Sara Fiorin 60. Classifica generale Junior: 1) Federica Venturelli 100 punti, 2) Eleonora Ciabocco 75, 3) Michela De Grandis 37. GIRO DONNE • Giunta alla 33ª edizione, la corsa rosa al femminile scatterà giovedì 30 giugno da Cagliari e si concluderà domenica 10 luglio a Padova, dopo aver toccato Sardegna, EmiliaRomagna, Lombardia, TrentinoAlto Adige e Veneto. Quest’anno la competizione torna nell’Uci Women’s World Tour e saranno 144 le atlete al via (tra le quali Marta Cavalli), in rappresentanza delle migliori 24 squadre al mondo. La corsa è stata suddivisa in 10 tappe, per un totale di 900 km.

LA CREMASCA VIOLA INVERNIZZI PROTAGONISTA NEL MANTOVANO

Cavalli, caduta senza conseguenze

Camilla Bezzone (GS Cicli Fiorin Cycling Team) tra le allieve e Maria Acuti (Valcar Travel & Service) tra le esordienti sono le vincitrici del 20º Memorial Alberto Coffani, svoltasi sulle strade mantovane di Gazzoldo degli Ippoliti. La corsa delle allieve si è risolta allo sprint e nella top ten sono entrate Marina Filimon (Gioca in Bici Oglio Po) 6ª e Alice Invernizzi (Team Serio Pianengo) 7ª. Velociste sugli scudi anche tra le esordienti con Maria Acuti che ha preceduto Giada Cattani della formazione varesina Ju Green di Gorla Minore. A completare il podio la cremasca Viola Invernizzi (Team Serio), che si aggiudica la speciale classifica riservata alle esordienti di primo anno. Intanto, domani dalle ore 9 a Cremona i Giovanissimi sono impegnati nel 7º Gran Premio Oma-7° Memorial Roberto Martinelli e Cav. Uff. Mario Vicini, promosso dal Pedale Cremonese.

Dopo la vittoria allo sprint della belga Lotte Kopecky nella prima tappa della Vuelta a Burgos Feminas, in Spagna, sverniciando tutte nella volata con arrivo ad Arando de Duero e il primo successo nel World Tour della giovane italiana Matilde Vitiello, che ha regalato il primo trionfo alla Bepink sul traguardo di Aguilar de Campoo, nelle prime fasi della seconda frazione con partenza da Sasamòn, la ciclista azzurra di Formigara Marta Cavalli è stata protagonista di una brutta caduta che l’ha costretta a ritirarsi (nella foto). Inizial-

mente le uniche notizie certe al riguardo erano state diramate dagli account ufficiali della squadra della Cavalli, la Fdj Nouvelle-Aquitaine Futuroscope, che ha informato il pubblico del fatto che l’atleta è stata portata all’ospedale più vicino per effettuare

tutti gli esami necessari. Notizie più recenti hanno fatto tirare il fiato a tutti gli appassionati. La radiografia effettuata ha, infatti, escluso la presenza di fratture, ipotesi che era stata paventata in un primo momento. Rimane il rammarico per aver dovuto abbandonare una corsa in cui era tra le favorite per la classifica generale, ma la cosa più importante è che Marta stia bene, anche in vista dei prossimi appuntamenti. «Solo delle botte, è tutto a posto. Purtroppo sono dovuta tornare a casa, però sto bene», ci ha rivelato.

, GIRO D ITALI A

OGGI LA RESA DEI CONTI CON UNA TAPPA DURISSIMA Dopo la Marano Lagunare-Santuario di Castelmonte di ieri, frazione di 178 km da quattro stellette di difficoltà, vinta da Koen Bouwman della JumboVisma, con Richard Carapaz (nella foto) sempre in rosa con soli 3” su Hindley, sono in programma oggi le ultime scintille in salita per la maglia rosa. E che salite. Stiamo parlando della 20ª e penultima tappa, la Belluno-Marmolata. Si comincia con il Passo San Pellegrino (6,2 %), poi ci si arrampica ai 2.239 metri del Pordoi (intorno ai 6,8%) che per la

41ª volta sarà la Cima Coppi del Giro d’Italia. In totale 167 chilometri, di cui quasi un centinaio sono in salita. Infine il Fedaia, 14 km al 7,6% di pendenza. Il Giro passerà anche dalla Malga Ciapela. Da lì all’arrivo mancheranno 5,6 km, durissimi con punte che toccano il 18%. In cima alla Marmolada conosceremo, forse, il vincitore del Giro 2022. Dipenderà dai distacchi, perché all’appello mancheranno ancora i 14,7 km a cronometro a Verona, dove l’Arena incoronerà il nuovo re del Giro.

IN BREVE

NUOTO: OGGI E DOMANI IL 10º TROFEO BISSOLATI In questo weekend la Canottieri Bissolati organizza nella propria piscina riscaldata da 50 metri il 10º Trofeo Bissolati, riservato alle categorie Esordienti A e B, Ragazzi, Juniores e Assoluti maschili e femminili per società e rappresentative. Il programma delle gare inizia stamattina alle ore 9.30, mentre domani si iniziarà alle 8.45.

ATLETICA: UN PROBLEMA MUSCOLARE PER DESALU Reduce dal buon riscontro cronometrico sui 100 a Savona, Fausto Desalu è stato costretto a dare forfait al Meeting di Lucca a causa di un risentimento muscolare. A Savona, dove si è imposto Marcell Jacobs, Fausto si è migliorato fino a 10”21, scendendo di otto centesimi rispetto al 10”29 corso proprio in Liguria nel 2020. Ai Campionati Lombardi Assoluti a Saronno, ottima prestazione di Sebastiano Spotti (Cremona SportivaAtletica Arvedi), argento nei 100 metri in 10”59 (vento +1,2). Bronzo per l’allieva Giulia Lodi, che si è migliorata di ben 5 centimetri, saltando la misura di 1,66.

L’IMPRESA DI DEVICENZI PATROCINATA DALLA FCI La Federazione Ciclistica Italiana, nella persona del presidente Cordiano Dagnoni, ha concesso il patrocinio alla prossima impresa in Islanda di Andrea Devicenzi. «Un riconoscimento importante che da ciclista mi onora - afferma Andrea - e mi responsabilizza ancor di più nel divulgare e promuovere l’attività sportiva e ciclistica in una versione “diversa” da quella delle competizioni, ma in cui i valori rimangono inalterati. Ringrazio a nome di tutta la mia squadra il presidente Dagnoni».


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