UCRAINA
POLITICA
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CINGOLANI: NEL 2024 SAREMO INDIPENDENTI DAL GAS DI MOSCA
GUERRA: DOPO CENTO GIORNI SI CONTINUA A COMBATTERE Anno VI • n° 22 • SABATO 4 GIUGNO 2022
Periodico • € 0,02 copia omaggio
ISSN 2724-4385
Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it
SALUTE • Iss: primo incremento significativo dal 2006. Il peso delle sigarette a tabacco riscaldato
Galletti a pagina 6
IL FUMO TORNA UN’EMERGENZA ANIMALI
MACELLO LAGER: UNA CONDANNA IN CHIAROSCURO Raineri a pagina 9
CRONACA
NASCE IL FIGLIO E LO SEQUESTRA Articolo a pagina 3
FATEMI CAPIRE... Davvero strani questi italiani. Le spiagge sono nostre, e sono concesse ad uso di privati a cifre bassissime, e praticamente senza scadenza, e in cambio quando andiamo in spiaggia paghiamo salato ombrellone e lettini, molto spesso senza uno straccio di ricevuta consentendo ai gestori di evadere il fisco. E quando finalmente si fa strada la possibilità di concedere queste aree con gare a prezzi corretti e brevi scadenze, ci mettiamo pure a protestare. Vanni Raineri
CULTURA
, L OSPITE IN REDAZIONE
TUTTE LE SFIDE DEL TURISMO LOCALE CHE RIPARTE
Articolo a pagina 21
IL PORTE APERTE FESTIVAL VUOLE VALORIZZARE LA CITTÀ CASALMAGGIORE
Raineri alle pagine 4-5
Moreschi a pagina 12
SPORT
CREMO, ARRIVA MISTER ALVINI MANCANO SOLO I DETTAGLI Volpi a pagina 23
VANOLI, RITORNO AL PASSATO PER RICONQUISTARE LA SERIE A Varesi a pagina 24
MOROTTO E S. SEBASTIANO DUE CHIESE DA RISCOPRIRE
STASERA ESPERIA E OFFANENGO SI GIOCANO LA PROMOZIONE Articolo a pagina 25
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni economiche e contrattuali fare riferimento alle Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori (IEBCC). L'offerta speciale Prestito Green è erogabile esclusivamente per progetti che promuovono il risparmio energetico, l'energia rinnovabile e l'efficientamento della casa, previa presentazione di una documentazione che certifichi la finalità del prestito richiesto da parte del cliente. Esempio di Prestito Personale: €10.000, rata base €143 al mese per 84 rate. Tan fisso 5,35%. Taeg fisso 5,48%. Costi accessori dell'offerta azzerati. Importo totale del credito €10.000. Importo totale dovuto dal consumatore €12.012. Taeg massimo applicabile, in funzione del cambio rata e salto rata 5,50%. Offerta valida dal 01/05/2021 al 30/06/2022. Salvo approvazione Findomestic Banca S.p.A. Agente per Findomestic Banca S.p.A. Marca Finanziamenti srl iscritto nell’elenco degli agenti in attività finanziaria ex art. 128quater, D. Lgs. 385/93. Agente in attività finanziaria legato da rapporti contrattuali ad uno o più intermediari, operante entro i limiti del mandato conferito da Findomestic Banca S.p.A.
CRONACa 12
GIUGNO
AMMINISTRATIVE E REFERENDUM, AI SEGGI OBBLIGO DI MASCHERINA
Il 12 giugno si svolgeranno le elezioni referendarie e di quattro comuni che saranno coinvolti nelle consultazioni amministrative. Il fac-simile delle schede relative alle consultazioni elettorali dei comuni di Credera Rubbiano, Crema, Pozzaglio ed Uniti e Torricella del Pizzo sono reperibili sul sito
Sabato 4 Giugno 2022
istituzionale della Prefettura, Sezione Consultazioni elettorali 2022 – Amministrative alla Voce “Schede”. Gli elettori, recandosi ai seggi, hanno l’obbligo, vista l’emergenza sanitaria ancora in corso, di indossare la mascherina chirurgica durante tutta la durata delle operazioni di voto.
CREMA • Follia in ospedale: la donna partorisce e lui chiude il bimbo in una felpa: «Non toccatelo, è un dono di Dio»
Sequestra il figlio neonato e rifiuta le cure I Carabinieri di Crema, nel tardo pomeriggio del 2 giugno, hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazioni sull’identità personale e abuso dei mezzi di correzione un cittadino straniero di 33 anni, disoccupato. Tutto è iniziato alle 15 quando i militari sono intervenuti in un’abitazione del centro città su richiesta di personale sanitario del 118 che stava soccorrendo una donna che aveva partorito in casa sebbene non avesse con sé il piccolo. Quando la pattuglia è arrivata sul posto ha trovato i medici in atto di soccorrere la donna, con ancora il cordone ombelicale attaccato, stesa sulle scale del palazzo. Anche ai militari la donna ha detto che il neonato era al sicuro con il suo compagno senza dare ulteriori dettagli. I militari hanno quindi cercato e trovato il loro appartamento dove hanno trovato un uomo con un bimbo che aveva poche ore di vita, tenuto avvolto all’interno di una felpa. L’uomo era diffidente nei confronti di carabinieri e medici e ha affermato che solo lui poteva curarlo e assisterlo, tenendo tutti lontani e impedendo a chiunque di entrare in casa e avvicinarsi, continuando a tenere in braccio il piccolo e rifiutando qualunque controllo o visita medica nei confronti del neonato. Solo dopo un po’ di tempo si è fatto convincere ad andare all’ospedale di Crema insieme alla donna che era in gravi con-
dizioni per la seria perdita di sangue e per un’infezione in atto, ma anche in ambulanza e in ospedale ha impedito a chiunque di avvicinarsi al bambino tenendolo in braccio all’interno di una felpa, ripetendo che non si fidava di nessuno. L’uomo, durante i colloqui con medici e carabinieri, non ha mai voluto riferire il suo nome e non ha detto nulla su quando era avvenuto il parto, neppure dettagli sulla nutrizione. Continuava a ripetere in maniera insensata che il bambino era un dono di Dio e che solo i genitori potevano soddisfare i suoi bisogni. I medici hanno provato più volte a fargli capire che il bambino non poteva essere tenuto in una
felpa perché era a rischio disidratazione e asfissia, ma l’uomo non voleva ascoltare nessuno intorno a lui. Ha continuato a impedire qualunque visita mettendo a rischio evidente la vita del neonato e a quel punto, tenuto conto che il 33enne farneticava con frasi senza senso su reincarnazione e purezza dell’anima, un medico psicologo dell’ospedale ha provato a parlare all’uomo, non riuscendo nell’intento di convincerlo a lasciare il piccolo. I carabinieri hanno deciso di affiancare al personale medico anche un militare esperto in negoziazione, figura istituzionale particolarmente preparata per intervenire in situazioni delicate
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in cui è necessario instaurare un dialogo con persone in stato di alterazione psico-fisica. Giunto in ospedale in tempi rapidissimi, il negoziatore è riuscito nell’intento di creare un contatto con l’uomo attraverso una lunga conversazione, ma costui continuava a tenere il bambino sotto la felpa e stretto al suo petto, rendendo impossibile qualsiasi intervento nei suoi confronti perché ne avrebbe messo a rischio l’incolumità. Verso le 19 i medici hanno riferito ai carabinieri che era necessario intervenire per poter visitare il bambino e alimentarlo, anche perché il neonato piangeva da molto tempo. Il militare-negoziatore è riuscito a convincere l’uomo ad andare a trovare la compagna per farle vedere il piccolo al fine di poterne iniziare l’allattamento, ma giunto nella stanza ha continuato a rifiutare di lasciare il bambino. Distrattolo con uno stratagemma, i militari lo hanno bloccato e, nonostante avesse tentato una reazione, il militare negoziatore, unitamente ad una dottoressa del reparto di pediatria ha aperto la felpa estraendo il bambino e mettendolo al sicuro. L’uomo è stato denunciato e nei suoi confronti è stato richiesto un trattamento sanitario obbligatorio, mentre la donna è in miglioramento per le cure ricevute. Il bambino si trova al reparto neonatale ed è in buone condizioni generali.
IN B R E V E
ALZHEIMER CAFFÈ, INTESA CON ROTARY MONTEVERDI
Il Rotary Club Cremona Monteverdi ha deciso di mantenere anche per il prossimo anno rotariano la collaborazione con l’Alzheimer Caffè, iniziativa di A.I.M.A. Cremona a favore delle persone affette da malattia di Alzheimer e delle loro famiglie e intitolato alla memoria della Presidente Loriana Poli, che ne è stata non solo la fondatrice ma anche l’anima per ben 14 anni. Il Service rotariano a sostegno di Alzheimer Caffè, avviato nel 2018 e confermato da 4 diverse presidenze, è proseguito anche durante l’anno 2021-22 presieduto da Luciano Pozzi, consentendone la riapertura nel mese di gennaio con una “veste” più nuova e più attuale con l’introduzione di terapie non farmacologiche all’avanguardia. La collaborazione con la nuova Coordinatrice, Annalisa Losacco, ha favorito la ricostruzione del vecchio gruppo di lavoro composto da operatori e volontari e la psicologa Alessandra Martelli. Dal mese di gennaio sono stati una dozzina gli ospiti nei tre giorni di apertura del centro, ma già a settembre sono in programma nuove iscrizioni.
LE MAGLIE DELLA CREMO AL TORNEO A 5 IN CARCERE
CRONACA • Il dispositivo che emette scariche elettriche costituirà l’extrema ratio, per le sole situazioni critiche A partire dallo scorso lunedì 30 maggio, anche i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Cremona, impiegati nel controllo del territorio, sono dotati della pistola ad impulsi elettrici, meglio conosciuta come TASER (acronimo dell’inglese “Thomas A. Swift’s Electric Rifle”, fucile elettrico di Thomas A. Swift). L’arma si aggiunge agli strumenti già in dotazione al personale
Anche i poliziotti di Cremona adesso hanno il taser che è stato sottoposto ad uno specifico corso di formazione, sia tecnico che giuridico, da parte di istruttori specializzati. Funziona tramite il rilascio di una scarica elettrica di intensità regolare per una durata di cinque secondi. L’impiego del dispositivo finalizzato ad inabilitare temporaneamente le funzioni moto-
rie del soggetto attinto e dunque renderlo inoffensivo, costituirà, comunque, l’extrema ratio, per le sole situazioni critiche nelle quali il rapporto con soggetti pericolosi, sempre improntato alla ricerca del dialogo e di una ragionevole collaborazione, dovesse rivelarsi di per sé inefficace.
Proseguono le attività nella casa circondariale del “Progetto Carcere 2022” dell’UISP Cremonese, con il contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona. Si è svolto l’ultimo atto del torneo interno di calcio a 5 con la disputa della partita di ritorno. Hanno partecipato 8 sezioni del carcere, per un totale di oltre 100 detenuti. Consegnate le maglie donate dall’U.S. Cremonese che i vincitori hanno indossato per la fotografia finale.
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, » l intervista VANNI RAINERI
Mariella Morandi si è occupata più volte degli ex monasteri cittadini, patrimonio architettonico e artistico fondamentale che per tanti anni ha atteso un recupero complicato. Ha scritto sul tema diversi saggi, il primo dei quali ben 40 anni fa. Oggi il parco dei monasteri è formato dal monastero di Santa Chiara (poi caserma di San Martino), quello di San Benedetto (poi caserma Pagliari), e quello del Corpus Domini (poi ospedale militare). Un’area di grande pregio che compone un triangolo speciale, con i vicini monasteri di Santa Monica (poi caserma Goito), recentemente oggetto di un profondo restauro da parte della Fondazione Arvedi Buschini che l’ha trasformato in un eccellente campus universitario, e dell’Annunziata (poi caserma Manfredini), dove sempre col sostegno della Fondazione si vuole ricavare la nuova sede e il campus del Politecnico, con aule, laboratori e alloggi. Chiediamo dunque per prima cosa a Mariella Morandi se si ritenga soddisfatta delle operazioni in corso. «Già nel 1975 gli ex monasteri furono tra i siti individuati per ospitare l’Università e se ne scrisse sul periodico Cremona Produce. Poi calò il silenzio. Su incarico della Sovrintendenza iniziai, io ed alcune colleghe, ad occuparmene nel 1982, facendo le schedature di questi complessi. Lì partì lo studio: per la prima volta si mise mano ai documenti d’archivio per effettuare la ricostruzione. Seguì un altro lungo periodo di stand by, fatta eccezione per qualche sporadico intervento, come l’affresco della chiesa di San Benedetto fatta restaurare dal Rotary. Quello di San Benedet-
il recupero delle cascine
«SI TRATTA DI INTERVENTI COSTOSI MA CREDO SIA NECESSARIO RECUPERARLE ALL’EDILIZIA ABITATIVA INVECE CHE CEMENTIFICARE AREE AGRICOLE»
Arte e ambiente, il Touring Club to è un ambiente bellissimo chiuso da tempo: credo sia questo il recupero più urgente, per l’ambiente di pregio e il grande affresco del Massarotti sulla volta. Al recupero di Santa Chiara provvide lo Stato per insediarvi uffici: fu un restauro approssimativo, che però ha avuto il merito di fermare il degrado. A seguito di un ulteriore periodo di silenzio, a muovere le acque fu il grande sogno del parco dei monasteri di Massimo Terzi. Dopo i tanti freni burocratici, finalmente questo importante recupero di Santa Monica che ha ricavato spazi molto belli. Appena ho visto gli ambienti restaurati ho pensato che sarebbe stato bellissimo studiare in quel luogo. Quanto all’Annunziata, si farà: c’è la garanzia della presenza della Fondazione Arvedi Buschini. Credo che tutto ciò dovrebbe portare all’insediamento attorno a quell’area di diverse attività: se i cremonesi saranno attenti ciò accadrà. Ricordo che dopo l’inaugurazione di Santa Monica, all’uscita cercai inutilmente un bar per bere un caffé». Rimane aperta la questione del parco dei monasteri. «Io ci spero, perché una cosa tira l’altra. L’auspicio è che non tornino ad essere posti chiusi alla fruizione cittadina. Anche la zona verde attorno merita una conservazione accurata». Lei si è occupata anche di recupero delle cascine. Un argomento che alcuni politici stanno
CHI È MARIELLA MORANDI
INSEGNANTE, RICERCATRICE E CONSOLE DEL TCI Mariella Morandi si è laureata in Lettere Moderne presso l’Università di Bologna con una tesi in Storia dell’Arte su Antonio Campi, e si è perfezionata in Storia dell’Arte medioevale e moderna presso l’Università del Sacro Cuore di Milano con una tesi su Gianfrancesco Bembo. Ha insegnato storia dell’arte, italiano e storia negli istituti di istruzione secondaria media e superiore. La sua attività di ricerca relativa al patrimonio architettonico e artistico, focalizzato soprattutto sul territorio cremonese, è iniziata nel 1978 e l’ha portata a scrivere un centinaio di pubblicazioni, collaborando con diversi enti. Ha organizzato mostre documentarie e iconografiche, partecipato a convegni e conferenze, e ha fatto parte della Commissione Edilizia del Comune di Cremona. È stata presidente della Commissione di valutazione delle domande relative a mostre di artisti viventi del Comune di Cremona, è socio fondatore del Lions Club Cremona Duomo, di cui è stata presidente in due diversi mandati, e dal 2003 è console del Touring Club Italiano per Cremona. Dal 1984 fa parte della redazione della rivista Cremona Produce.
rilanciando negli ultimi tempi. «È vero che si tratta di interventi costosi ma credo sia necessario recuperarli all’edilizia abitativa invece che fare nuovi insediamenti cementificando aree agricole». Le cascine più suggestive spesso si trovano in zone molto isolate. «È vero, ma nei nostri paesi c’è un proliferare di ville e villette anche di qualità edilizia discutibile, e nel contempo ci sono grandi spazi con qualità architettoniche in totale abbandono. Comprendo il discorso economico, ma si tratta anche di dare indirizzi politici. Non è il settore di cui mi occupo, ma credo
sia legittimo privilegiare il recupero rispetto alla costruzione ex novo che sottrae terreno destinato ad altro. Non si tratta certo di un tema nuovo, tanto che qualche cascina è stata recuperata anche in pieno centro storico, ma va nella direzione indicata dal Touring Club Italiano del recupero dei borghi con le bandiere arancioni che valorizzano i piccoli centri che hanno saputo recuperare qualità ambientali. Comprendo però che si tratta di un discorso molto ampio». A proposito di Touring Club Italiano, lei da 19 anni è console per Cremona. Cosa è stato fatto
in questo periodo per Cremona? «Io sono socia Touring da molto tempo, sono stata una grande fruitrice delle guide rosse. La sezione di Cremona fu una delle prime dopo la fondazione del 1894: la vecchia sede era al Caffè Soresini, vicino ai giardini pubblici. Sono stata prima console per tanti anni al fianco di Carla Bettinelli Spotti che ha fatto moltissimo per Cremona. Oggi mi affiancano tre vice consoli: Loredana Guindani, Carla Pozzali e Marida Brignani, cui si aggiungono Sandro Busetti console aziendale e Tina Corsi responsabile dell’organizzazione dei volontari. Per prima cosa ab-
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Sabato 4 Giugno 2022
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il recupero degli ex monasteri
«QUELLO DI SAN BENEDETTO È UN AMBIENTE BELLISSIMO: CREDO SIA QUESTO IL RECUPERO PIÙ URGENTE, PER IL GRANDE AFFRESCO DEL MASSAROTTI SULLA VOLTA»
b riapre ai turisti
i precedenti
ospiti in redazione 04/09/2021 13/11/2021 25/11/2021 04/12/2021 22/01/2022 12/02/2022 26/02/2022 19/03/2022 16/04/2022 30/04/2022 21/05/2022 ndr). Proprio in Santa Maria Maddalena abbiamo provveduto ad eseguire diversi restauri grazie alle sponsorizzazioni: quadri, affreschi e un contributo per l’impianto di illuminazione. I volontari sono una quarantina, e la rivista del Touring ha dedicato loro un ampio servizio nel numero di aprile. Si tratta di un impegno limitato, in quanto basta garantire due turni in un mese nel periodo che va da Pasqua a ottobre con l’intervallo estivo. Ma ci servono giovani».
biamo organizzato tanti incontri, e diversi ne facciamo ancora per i soci ma aperti anche ai non soci: visite guidate e incontri culturali di vario genere per conoscere la città e il territorio, l’ultima è stata a Mantova. Visitiamo chiese, palazzi privati, giardini che spesso non sono visitabili. Il prossimo appuntamento sarà il 25 settembre, quando proseguiremo una serie di visite alla golena del Po e dintorni: saremo a Motta Baluffi, Cingia de’ Botti e Solarolo Rainerio, sempre nell’ottica di conoscere e tutelare. C’è poi la grande iniziativa di “Aperti per voi”, che il Touring ha avviato nel 2005, noi nel 2008, e
che da allora si è allargata a varie città riscuotendo grande successo. Consiste nell’aprire luoghi generalmente chiusi se non visitabili con orari ristretti. I nostri volontari per il patrimonio culturale si occupano di aprire e accogliere i visitatori. Abbiamo 4 siti aperti: la strada romana di via Solferino, la chiesa di Santa Maria Maddalena, la chiesa della Santissima Trinità e la Cattedrale, aperta appositamente il sabato e la domenica nell’intervallo di pranzo. Quest’ultima iniziativa ha grande successo, se si pensa che nel mese di maggio vi hanno partecipato 2500 persone (e giovedì 2 giugno erano 756,
Dei problemi del ricambio generazionale nelle associazioni ci siamo occupati nello scorso numero. Un problema che evidentemente tocca anche voi. «Sì, i giovani mancano, spero che qualcuno si possa mettere a disposizione: basta rivolgersi alla mail “cremona@volontaritouring.it”, oppure nei siti di “Aperti per voi”». Le guide del TCI, in particolare le guide verdi, sono nelle case di gran parte degli italiani. Oggi la fruizione è cambiata profondamente, sia per quanto riguarda hotel e ristoranti che le visite fatte utilizzando lo smartphone.
Il Touring come si è adeguato? «Ci stanno lavorando, con una app e tecnologie digitali che spero abbiano successo. Purtroppo sappiamo bene i problemi che ha oggi l’editoria cartacea, ma la nostra rivista è tornata ad essere una bella rivista ricca di contenuti. Ora il tema lanciato è quello dei cammini, con particolare riferimento al fiume Po. L’idea in prospettiva è quella di fare qualcosa in più nel Casalasco, anzi spero che in quel territorio ci possa essere qualcuno che si voglia prendere l’impegno-piacere di collaborare con noi». Sul Piccolo abbiamo più volte auspicato il recupero della via alzaia lungo tutto il Po. «Sarebbe un progetto bellissimo. Uno degli impegni che ci proponiamo riguarda proprio il Po. Già in passato l’iniziativa della riscoperta dei giardini storici ebbe un buon successo». Da tempo il turismo si è avviato verso la valorizzazione dell’aspetto “esperienziale”, fenomeno che si è acuito dopo la pandemia. Come può sfruttare una città come Cremona il nuovo corso?
Carlo Stassano Giovanni Bozzini Anna Maramotti Politi Maurilio Segalini don Pier Codazzi Agostino Melega Gabriele Cervi Paolo Bodini Massimo Rivoltini Luciano Cesini Walter Montini
«Io vedo che il campeggio a Pasqua era pieno di camper, segno che gli italiani stanno riscoprendo il nostro Paese. Cremona ha indiscusse potenzialità, ma non è ancora riuscita a promuovere un turismo che non si limiti a piazza del Duomo e dintorni. I numeri dei passaggi in Duomo indicano potenzialità, ma è un turismo limitato, sporadico, i gruppi arrivano e si fermano in giornata. Ma c’è tanto da ammirare, ad esempio il nuovo museo diocesano». Per chiudere, sogni nel cassetto? «Che la filosofia del Touring venga condivisa sempre più. Come è scritto sempre a pagine 3 della nostra rivista, “il TCI è una libera associazione privata senza scopo di lucro che ha la missione di prendersi cura dell’Italia come bene comune, perché sia più conosciuta, attrattiva, competitiva e accogliente. Per questo il Touring Club Italiano tutela e valorizza il paesaggio, il patrimonio artistico culturale e le eccellenze dei territori, producendo conoscenza, promuovendo il volontariato diffuso e una pratica del viaggio etica, responsabile e sostenibile”».
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Cronaca
Sabato 4 Giugno 2022
ENRICO GALLETTI
Pochi dati rassicuranti nella fotografia scattata in settimana dal report dell’Istituto superiore di sanità in occasione della Giornata mondiale senza tabacco promossa dall’Oms. Torna a crescere il numero di fumatori in Italia: sono circa 800mila in più rispetto al 2019 (si tratta del primo incremento significativo dal 2006) e triplica il consumo di sigarette a tabacco riscaldato. Quasi un italiano su quattro (il 24,2%) è un fumatore: una percentuale che non veniva registrata dal 2006. Nel 2019, ultimo anno di rilevazione prepandemica, la percentuale di fumatori era del 22%. «L’aumento dei fumatori rilevato dal report è un segnale che desta preoccupazione e rispetto al quale è importante attivare azioni di prevenzione a partire dai più giovani per garantire una vita più lunga, con meno disabilità e qualitativamente migliore per noi e per chi ci vive accanto», spiega Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss). I dati del trennio 2017-2019 che vedeva una costante diminuzione delle fumatrici, rileva l’Istituto superiore di sanità (Iss), non viene invece confermato nel 2022: quest’anno si assiste a un incremento nella percentuale dei fumatori che riguarda entrambi i sessi. Chi fuma sigarette a tabacco riscaldato è aumentato al 3,3%: il triplo rispetto al 1,1% del 2019. Inoltre, più di una persona su tre (il 36,6%) nel nostro Paese le considera meno dannose di quelle tradizionali. SIGARETTE ELETTRONICHE A registrare un incremento è anche il consumo delle sigarette elettroniche. In questo caso i fumatori sono nella stragrande maggioranza “duali”: l’81,9% di chi usa una e-cig, fuma anche sigarette tradizionali. Il 2,8% dei fumatori abituali o occasionali di
800k i fumatori in più rispetto al 2019. Aumentano maschi e femmine
Si torna a fumare Ed è boom di e-cig L’Istituto Superiore di Sanità certifica il primo incremento significativo dal 2006. Triplica il consumo di sigarette a tabacco riscaldato
sigaretta elettronica sono invece persone che prima di utilizzare l’e-cig non avevano mai fumato sigarette tradizionali. In Italia, secondo l’Iss, gli utilizzatori abituali e occasionali di ecig sono il 2,4% della popolazione, quasi 1.200.000 di persone. Dopo un trend che vedeva negli anni precedenti una diminuzione degli utilizzatori, nel 2022 sembrano essere di nuovo in aumento (erano il 2,5% nel 2017, 2,1% nel 2018, 1,7% nel 2019). Anche l’aumento dei nuovi prodotti del tabacco, sottolinea l’Iss nel report, ha contribuito ha modificare il trend degli anni precedenti. «Il dato di quest’anno - spiega Roberta Pacifici, responsabile del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss - ci conferma come la pandemia abbia significativamente influenzato le abitudini
di consumo dei prodotti del tabacco e di nicotina degli italiani. I nuovi prodotti del tabacco e le sigarette elettroniche si sono aggiunti al consumo delle sigarette tradizionali e i loro utilizzatori infatti sono quasi esclusivamente consumatori duali. La falsa percezione di consumare prodotti meno o addirittura non nocivi per la salute e il sentirsi autorizzati ad utilizzarli in ogni luogo, in deroga alla legge Sirchia, stanno certamente incidendo sull’aumento del loro consumo». LUOGHI PUBBLICI A crescere è anche la confidenza dei fumatori di sigarette a tabacco riscaldato ed elettronico nell’usare questi prodotti nei luoghi pubblici: dai mezzi di trasporto a bar e locali. Nel 2019 chi si sentiva libero di fumare
sigarette elettroniche in luoghi pubblici era il 62,6%: oggi è il 66,8%. Per quanto riguarda i fumatori di sigarette a tabacco riscaldato il 62% nel 2019 avrebbe fumato in luoghi pubblici, oggi, tre anni dopo, sono il 74% dei consumatori. «Gli incrementi percentuali - rileva ancora l’Iss - registrati nel 2022 degli utilizzatori di entrambe le tipologie di prodotti disposti a trasgredire i divieti di fumo, mandano un ulteriore chiaro segnale di allerta nei confronti di una legislazione ancora troppo fragile nei confronti dei prodotti diversi dalla sigaretta tradizionale». Proprio quindici anni fa entrava in vigore la legge antifumo (legge Sirchia). «Il rispetto del divieto di fumo nei luoghi chiusi è diventato un comportamento adottato nella maggior parte dei casi e in tut-
ta Italia con un sostanziale rispetto della legge», scrive l’Iss. «Purtroppo l’introduzione sul mercato di prodotti alternativi alla sigaretta tradizionale (e-cig e sigarette a tabacco riscaldato) ed una legislazione non ancora adeguata ai nuovi scenari del mercato di questi prodotti, stanno rimettendo in discussione l’educazione al comportamento rispettoso nei confronti dei non fumatori». E I CENTRI ANTIFUMO? CALANO È un Paese ben attrezzato, il nostro, a far fronte ai dati dei fumatori in aumento? I centri antifumo in Italia sono attualmente 223. È il dato che emerge dall’ultimo censimento aggiornato a maggio 2022. Dunque calano: erano infatti 268 nel 2021 e 292 nel 2019. La distribuzione dei centri antifumo, poi, non è omogenea sul territorio nazionale: il 61% dei servizi si colloca al nord, il 17% al centro e il 22% al sud e nelle isole. Per far fronte al calo dei centri antifumo esistono tuttavia iniziative messe in campo per aiutare i cittadini a smettere di fumare: la piattaforma online “Smettodifumare” offre la mappa geolocalizzata dei centri antifumo presenti sul territorio nazionale, fornendo indicazioni per raggiungerli. Dall’inizio della sua attività nel 2000, il Telefono verde contro il fumo 800 554088 ha preso in carico oltre 98.000 telefonate e nell’ultimo anno (1 maggio 2021- 30 aprile 2022) sono arrivate al servizio oltre 8.500 telefonate. Le chiamate arrivano perlopiù dal nord (40% del totale) poi dal sud e dalle isole (37%), ed infine dal centro del Paese (23%). Chi telefona, si apprende dal report, è quasi sempre un fumatore (92%), ma non mancano quotidianamente le chiamate di familiari e amici che chiedono aiuto per far smettere di fumare i propri cari (7%).
Cronaca
Sabato 4 Giugno 2022
COMUNICAZIONE • L’incontro con don Mattia Magoni e col vescovo Napolioni dei giornalisti cremonesi BENEDETTA FORNASARI
“Ascoltare con l’orecchio del cuore” per comunicare la realtà e per parlare alle persone. L’ascolto profondo e vero e la parola che risana e guarisce sono la bussola che orienta il lavoro dei giornalisti e degli operatori della comunicazione. Don Mattia Magoni, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni Sociali della Diocesi di Bergamo, ha incontrato nella mattinata di sabato 28 maggio presso il Palazzo vescovile i giornalisti cremonesi e, a partire dal messaggio di Papa Francesco in occasione della 56ª Giornata mondiale delle comunicazioni Sociali, li ha condotti a una attenta riflessione sulla loro professione. Un momento di formazione basato sull’importanza dell’ascolto, un esercizio faticoso ma che porta ad «andare oltre i muri dell’indifferenza e del girarci dall’altra parte». Don Mattia, facendo riferimento all’efficacia e all’immediatezza comunicativa del Pontefice, ha aiutato a comprendere il significato del testo donato dal Santo Padre che invita «ad avanzare nei territori dell’ascolto». «Le parole hanno il potere di ferire o di guarire, di trasformare la vita di quelli che se ne lasciano raggiungere e che ci stanno attorno». Don Mattia ha fatto riferimento alle dinamiche della comunicazione: «In questi anni di infodemia abbiamo sperimentato quanto sia difficile parlare bene. La fatica di mettere parole buone nella vita di tutti i giorni, che non è la fatica di capire la complessità delle cose ma molto più spesso è la fatica di ascoltare
Ascoltare col cuore per fare informazione
ciò che merita davvero e che decifra il presente che viviamo». E allora «per guarire la parola, bisogna guarire il modo di sentire». Soltanto così è possibile «riparare le parole migliori, quelle logorate dai social network». Ma che cos’è l’ascolto? Secondo don Mattia «è la medicina che guarisce le parole e il mondo» e che si definisce in tre dimensioni: «L’ascolto è un esercizio di alterità, che ci aiuta a fare i conti con chi è diverso da noi, ad avere a che fare con l’altro, che non è semplicemente la copia di noi stes-
si. L’ascolto è un esercizio di debito e di gratitudine verso le persone. L’ascolto è un esercizio di immersione, perché è coinvolgente e ci chiama in causa». In conclusione, S.E. Mons. Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona, ha parlato di «una parola portatrice di vita» e della Chiesa, la cui missione è «accogliere, ascoltare, annunciare e accompagnare». Il Vescovo ha poi posto una domanda fondamentale: «Come si fa ad ascoltare con l’orecchio del cuore parole violente, dure, false, che uccidono? Una domanda
di drammatica attualità non solo su scala mondiale ma anche nella comunicazione interpersonale e familiare». Mons. Napolioni ha tracciato tre vie possibili, tre modi di reagire di fronte alla «vulnerabilità di ascoltare»: «L’atteggiamento di chi si mette i tappi alle orecchie (ma non è possibile metterli al cuore). Altrimenti di chi accetta di perdere, di rimetterci e di lasciarsi ferire». Oppure, la terza opzione: «La guarigione grazie allo Spirito Santo, che trasfigura il rapporto con gli altri e crea la comunione».
A GR ICOL T U RA
EMERGENZA SICCITÀ, COLDIRETTI: SENZA INTERVENTI IMMEDIATI ADDIO RACCOLTI È emergenza siccità nelle campagne lombarde dove manca l’acqua per irrigare le coltivazioni dal mais alla soia, dal riso agli altri cereali e foraggi per gli animali fino a frutta e verdura. È l’allarme lanciato da Coldiretti Lombardia mentre ci si prepara a fare i conti con Scipione, l'anticiclone africano che fa impennare i termometri fino a 41 gradi. Senza interventi immediati e senza nuove piogge significative – spiega la Coldiretti Lombardia – gli agricoltori si ritroveranno ben presto a non aver più alcuna possibilità di bagnare i propri campi, con la conseguen-
te inevitabile perdita delle produzioni. Senza acqua – continua la Coldiretti Lombardia – non è possibile garantire la produzione di cibo Made in Italy sulle tavole dei cittadini in un momento peraltro difficile a causa della guerra in Ucraina e dei forti rincari nel carrello della spesa con au-
menti di prezzi degli alimentari che hanno raggiunto a maggio il +7,1%. La siccità – spiega la Coldiretti Lombardia – è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana con danni stimati in un miliardo di euro all’anno a livello nazionale, per effetto del calo dei raccolti che hanno bi-
sogno dell’acqua per crescere. Ad essere colpito dalla siccità è l’intero territorio nazionale ma particolarmente grave è la situazione nella pianura padana dove per la mancanza di acqua sono minacciati oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo. Nonostante le ultime precipitazioni il livello del fiume Po è sceso al Ponte della Becca (Pavia) a -3,3 metri rispetto allo zero idrometrico, un livello più basso che a Ferragosto. “Siamo di fronte ad una
vera emergenza. E’ necessario mettere in campo, senza indugiare oltre, tutte le azioni possibili. Per le aziende agricole la situazione è ormai insostenibile. Tutte le colture sono in sofferenza a causa della crisi idrica. Se non si agisce con determinazione, il rischio è di perdere anche i raccolti che potrebbero essere messi in sicurezza grazie a interventi rapidi e incisivi. Nei grandi fiumi l’acqua è scarsissima, insufficiente per alimentare l’irrigazione delle colture, ormai indispensabile. Rogge e canali sono asciutti, totalmente privi d’acqua”.
VERSO IL
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REFERENDUM, OGGI INCONTRO A TEATRO Oggi, sabato 4 giugno, a partire dalle 9,30, si svolgerà presso il Teatro Monteverdi in via Dante 149 l’evento informativo aperto alla cittadinanza “Cambiamo la giustizia: Io dico Sì”, durante il quale interverranno relatori eccellenti che argomenteranno nel merito dei cinque quesiti referendari oggetto del referendum abrogativo del 12 giugno. I partiti promotori del referendum hanno organizzato un evento trasversale alle forze politiche, invitando tecnici ed esponenti politici di diversi schieramenti, che si susseguiranno negli interventi. A moderare, Francesca Morandi del quotidiano “La Provincia” di Cremona. L’intento degli organizzatori è quello di rimarcare l’assoluta importanza del voto referendario del 12 giugno, per dare una spinta decisa alla riforma della giustizia in Italia, evidenziando l’insufficienza della riforma Cartabia. Sarà un confronto a 360°, aperto a tutti coloro che vogliono informarsi superando l’assordante silenzio che sta accompagnando l’avvicinarsi della data del voto che coinvolge i cittadini, chiamati ad esprimersi direttamente e ad essere motore del cambiamento. Dopo gli interventi, i relatori (Maurizio Turco, Simone Uggetti, Vinicio Nardo, Marzia Soldani, Andrea Virgilio e Alessandra Riccardi) saranno a disposizione per eventuali domande.
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Rubrica
Sabato 4 Giugno 2022
LA NOSTRA STORIA • Definì il conflitto “un’inutile strage”, ideò la giornata mondiale del rifugiato, fu d’impulso per Save the Children e il voto alle donne COSTANTINO ROSA
Un filo sottile lega Istanbul a Casteldidone ed è una statua, una bellissima statua in bronzo che si trova nel cortile della cattedrale dello Spirito Santo proprio a Istanbul e dedicata a Papa Benedetto XV, Giacomo della Chiesa, i cui parenti a Casteldidone, nella cappella del castello Mina della Scala, conservano il suo altare mobile oltre ad altri suoi cimeli. L’unica statua di un Papa in una realtà a prevalente religione mussulmana è stata dedicata proprio a Benedetto XV e la ragione sta scritta nella dedica: “Al grande Pontefice della tragedia mondiale, Benedetto XV, benefattore dei popoli, senza distinzione di nazionalità o religione, in segno di riconoscenza, l’Oriente”. L’Oriente che dedica una statua alta sette metri ad un Papa semplicemente per anni dimenticato dall’Occidente e soprattutto dimenticato nel nostro cattolicissimo Paese! In occidente quando Benedetto XV ebbe a definire la guerra “un’inutile strage” lo schernirono chiamandolo “maledetto XV”, venne chiamato in seguito anche “il Papa sconosciuto del ‘900” poiché per la sua opera pochissimi lo vollero ricordare. A cento anni dalla sua morte invece è opportuno, anzi, necessario ricordarlo perché mentre la maggior parte degli italiani ed anche del clero nel 1914/15 volevano a tutti i costi l’entrata in guerra dell’Italia, lui solo cercava in tutti i modi di evitarla attraverso interventi diplomatici sui vari stati; perché fu il primo Papa ad uscire dall’equivoco della “guerra giusta”, a chiedere a gran voce di evitare di benedire bandiere (e quante furono invece benedette durante le due guerre e nel periodo fascista!) o a evitare di recitare preghiere per la vittoria; perché invece invitava a pregare per la pace, insomma voleva che si evitasse di “sacralizzare la guerra” come scrisse il Prof. Guido Formigoni dell’Università Iulm di Milano nel delineare la sua figura. Ma, in questi oscuri tempi in cui nella pacifica Europa è ritornato ancora il rumore terribile della guerra, il ricordare Benedetto XV è necessario perché riscopriremmo quanto tale Papa a cento anni di distanza sia attuale e come dovrebbero essere rilette le sue encicliche o le esortazioni ai capi di stato pronunciate nel 1914 e 1915: “Nazioni grandi e fiorentissime… si azzuffano in gigante-
ISTANBUL-CASTELDIDONE: la guerra e il papa dimenticato Quest’anno ricorre il Centenario della morte di Papa Benedetto XV. A fianco la statua a Istanbul, sopra i cimeli nella cappella privata del castello Mina della Scala a Casteldidone sche carneficine” o “Scongiuriamo voi… a porre termine finalmente a questa orrenda carneficina”, parole di una drammatica attualità che ci riportano a quanto sostiene oggi anche Papa Francesco, unito a Benedetto XV da una sottile linea che coinvolge anche Benedetto XVI (che ha voluto chiamarsi così non a caso). Dovrebbe essere ricordato per quanto ha fatto per alleviare le sofferenze dei popoli dovute alla guerra, non essendo stato in grado di impedirla. Infatti si è scritto che il Vaticano ha rischiato, durante il pontificato di Benedetto XV, la bancarotta per le ingenti spese a favore dei rifugiati, dei migranti ed a lui si deve l’istituzione della “Giornata mondiale del migrante e del rifugiato” (attività per la quale anche oggi c’è chi è pronto a ingiuriarlo di nuovo), a favore dei bambini vittime della guerra, tutti i bambini, con occhio di riguardo per i figli dei vinti (come non ricordare il suo sostegno decisivo per la nascita e l’affermazione dell’organizzazione Save the Children) e gli interventi a favore dei popoli armeni in Anatolia mentre, nel deliberato
silenzio di chi poteva intervenire, avveniva il loro genocidio. L’aver dichiarato “inutile strage” il conflitto in cui migliaia e migliaia di italiani stavano combattendo e morendo per un pugno di terra nell’agosto del 1917, e la successiva disfatta di Caporetto, le continue diserzioni, tutto ciò spinse i responsabili di una guerra, di cui non si vedeva la fine, ad attribuirne la colpa al disfattismo che serpeggiava nelle truppe, disfattismo generato dalle parole e dall’azione proprio di Papa Benedetto XV, anziché chiamare in causa i veri responsabili (come successivamente riconosciuto) posti ai vertici dell’esercito e del regno. Ma ciò che dovrebbe costituire elemento di attenzione, di riflessione sono le indicazioni che Papa Della Chiesa espresse nella famosa “Lettera ai capi dei popoli belligeranti” dell’agosto del 1917. Indicazioni o proposte anch’esse non solo finalizzate a perseguire una pace duratura, ma, se non attuate, anche ammonitrici di ulteriori guerre. Infatti sosteneva che, chiusa definitivamente la parentesi bellica, i vari governi belligeranti avrebbero dovuto concordare sul prin-
cipio che alla forza materiale delle armi sarebbe dovuta subentrare la “forza morale del diritto”. Da ciò doveva derivare un “giusto accordo nella diminuzione simultanea e reciproca degli armamenti secondo norme e garanzie da stabilire, nella misura necessaria e sufficiente al mantenimento dell’ordine pubblico nei singoli stati” (siamo nel 1917!). Diminuzione delle armi. Altro che diminuzione! Si sono prodotti, nel tempo, accordi fra le grandi potenze per diminuire le armi più letali (quelle nucleari) ma poi sappiamo che non solo non sono state distrutte ma che nel contempo si sono sviluppati altri tipi di armamenti sempre più sofisticati, sempre più letali, sottraendo risorse economiche preziose e destinabili a scopi ben più nobili. Venne poi proposta l’istituzione dell’arbitrato al posto dell’uso delle armi, con la formulazione di regole da tutti accettate, regole tali per cui chi non condivideva le decisioni arbitrali adottate fosse disposto a subirne le conseguenze, e ciò come meccanismo per evitare l’uso delle armi stesse e per regolare i contrasti fra le nazioni; e ancora “si tolga ogni ostacolo alle vie di comunicazione dei popoli con la vera libertà e comunanza dei mari…”. Come dire che lo scambio di culture, la circolazione libera delle genti potevano essere elementi di conservazione della pace stessa. Certo che a proporre una libera circolazione delle genti in un’Europa segnata da confini tracciati da filo spinato e trincee, ci voleva proprio del coraggio! Ma ciò che ancora di più sorprende oggi è la lucidità con cui chiese che fossero restituite le terre
occupate, che fossero condonati i debiti di guerra reciprocamente e che soprattutto prevalesse l’autodeterminazione dei popoli al fine di avere una pace duratura. Quindi la lettera (o Nota) era finalizzata non solo a far cessare le ostilità (“Il mondo civile dovrà dunque ridursi ad un campo di morte?”) ma anche a formulare proposte per possibili o probabili trattative fra i vincitori e i vinti. Tali proposte non solo non vennero accolte, anzi, i vincitori usarono tutta la loro forza per mortificare i vinti e proprio per questo il mondo progressivamente scivolò verso la seconda guerra mondiale (infatti scrisse: “Se quasi dovunque la guerra in qualche modo ebbe fine, e furono firmati alcuni patti di pace, restano tuttavia i germi di antichi rancori”). Ma Papa Benedetto XV dovrebbe essere ben ricordato per la sua azione anche in tempo di pace, per esempio per la sua sostanziale (più che formale) abolizione del “non expedit” nel 1919, ossia della proibizione per i cattolici di partecipare alle elezioni politiche del Regno d’Italia, di partecipare alla vita politica nazionale, proibizione che durava dal 1868 (anche se era inapplicata già da tempo). Ciò fu d’impulso alla nascita nello stesso anno del Partito Popolare Italiano a cui don Luigi Sturzo, suo primo segretario, aveva pensato già dal 1905. Ma ci sarebbe da approfondire anche il rapporto di Benedetto XV con la questione del voto alle donne, voto sul quale si pronunciò favorevolmente sempre nel 1919 come sostenne Simone de Beauvoir nel suo saggio “Il secondo sesso”: “Benedetto XV nel 1919 si è pronunciato in favore del voto alle donne… Al Senato numerosi cattolici, il gruppo dell’Unione repubblicana, e d’altra parte i partiti di estrema sinistra, sono per il voto alle donne: ma la maggioranza dell’assemblea è contraria”. Anche su questo tema fu antesignano pur se il suffragio universale arrivò solo nel 1945 e le donne poterono votare per la prima volta. nel 1946. Queste le ragioni del perché dovremmo avere anche noi un’enorme statua come quella di Istanbul, per ricordarci di un grande Papa e della sua dura condanna della guerra ed ecco perché l’avere nel nostro territorio, a Casteldidone, dei ricordi di un così grande uomo, alla loro vista dovremmo riflettere sui drammi che ancora oggi coinvolgono popolazioni in varie parti del mondo.
4 Giugno 1070 • Si narra che nacque per caso in una grotta da un pastore donnaiolo
Il roquefort, tra leggenda e storia vera (v.r.) Il 4 giugno del 1070 un pastore, evidentemente più interessato ad inseguire le gonne che le sue pecore, dimenticò, proprio a causa della sua passione, la sua merenda in una grotta di Roquefort-surSoulzon, nella Francia centrale. Merenda che, come sua abitudine, era composta di pane e caglio di pecora. Ricordatosi qualche tempo dopo della cosa, tornò nella grotta e ritrovò il suo pezzo di pane con la cagliata avvolta da una strana muffa, che oggi sappiamo essere il penicillium roqueforti: si era trasformata nel moderno roquefort, in Francia considerato il re dei formaggi. Storia vera? Nemmeno per sogno, ma che dimostra l’abilità dei francesi di creare leggende per promuovere le loro eccellenze. E che il roquefort sia un’eccellenza non ci piove.
La tradizione casearia nella zona risale a tempi molto antichi. Plinio il Vecchio descrisse con entusiasmo i formaggi gallici citando un formaggio erborinato inviato a Roma. Lo stesso Giulio Cesare sembra che ne abbia apprezzato uno proprio a pochi chilometri da Roquefort. Anche a Carlo Magno fu offerto dal vescovo di Albi un formaggio simile, tanto che sia sia lui che Cesare lo consideravano tra i formaggi più apprezzati del loro tempo. Ecco che appare dunque improbabile che sia stato scoperto casualmente nel 1070. Addirittura ci sono testimonianze scritte di una donazione di formaggi provenienti dai rifugi dei pastori alcuni anni prima di quella data. La storia (vera) del roquefort è comunque illustre: nel 1411 Carlo VI concesse alla città di Roquefort-sur-Soulzon l’esclusività
della produzione riconoscendo la denominazione di origine. Nel 1666 vennero puniti dal Tribunale di Tolosa falsari che ne usurparono il nome. La principale caratteristica del roquefort consiste nella presenza di venature bluverdi dovute allo sviluppo della muffa citata. Viene fatto maturare in un sistema di grotte in cui temperatura e umidità rimangono costanti. Il gusto varia a seconda del tempo di maturazione, che va dai 3 ai 9 mesi. Il roquefort è l’unico formaggio la cui denominazione di origine è riconosciuta per legge sin dal 1925. Dal 1979 è certificato Aoc (l’italiana Doc), e dal 1996 Aop (Dop). Il metodo di lavorazione è immutato nel tempo: il latte di pecora deve essere lavorato entro 48 ore dalla mungitura a una temperatura attorno ai 30 gra-
di, si aggiunge il caglio, e dopo la coagulazione viene rotto e agitato. A seguire lo spurgo, la salatura e il trasferimento nelle grotte. Il territorio di produzione è abbastanza vasto (560 Comuni), ma la maturazione va fatta rigorosamente nelle grotte di Roquefort-sur-Soulzon. A quando una bella leggenda sulle origini del nostro delizioso gorgonzola?
Cronaca
Sabato 4 Giugno 2022
ANIMALI • Il caso cremasco indignò l’Italia. Animal Equity: pene inadeguate. La Costituzione in soccorso
Macello lager: una condanna in chiaroscuro
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ISTRUZIONE
DOGANE E MONOPOLI: INCONTRO ALL’EINAUDI
VANNI RAINERI
Il caso dei maltrattamenti di maiali alla ditta Zema di Salvirola aveva indignato l’Italia poco meno di un anno fa. Furono le immagini e i video prodotti dall’associazione Animal Equality nel 2019, pubblicati a due anni di distanza, a scioccare per la loro crudezza: grazie a telecamere nascoste mostravano atti brutali ai danni dei maiali che si avviavano alla macellazione. Il ritardo nella pubblicazione del materiale registrato, ci raccontò allora la responsabile stampa di Animal Equality Alice Dominasse, era dovuto alla necessità prima di formalizzare la denuncia. Alcuni giorni fa la Procura di Cremona ha rinviato a giudizio il titolare del macello per maltrattamento di animali e, su richiesta dello stesso, gli ha consentito la messa alla prova, ovvero la possibilità di sospendere il procedimento penale a fronte dello svolgimento di lavori di pubblica utilità. È quel che afferma una nota di Animal Equality, da cui erano partiti due esposti per crudeltà verso gli animali. La sospensione del processo con messa alla prova stabilito dal Tribunale di Cremona prevede: lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità non retribuito in favore della collettività (comuni o associazioni), l’attuazione di condotte volte all’eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato, il risarcimento del danno cagionato. Animal Equality ha fatto presente di aver ricevuto da Zema (come anche l’associazione Essere Animali, pure costituitasi parte
Due delle immagini riprese dalle telecamere nascoste che provocarono sconcerto un anno fa civile nel processo) un risarcimento pecuniario, che entrambe hanno deciso di devolvere a sostegno di enti che offrono rifugio e protezione ad animali salvati da allevamenti intensivi e macelli. La ditta Zema di Salvirola macella circa 150mila suini l’anno, quasi il 20% di quelli presenti in provincia di Cremona. Non pubblichiamo le motivazioni per le quali il titolare è stato chiamato in giudizio per i contenuti raccapriccianti, ma non è nostra intenzione mettere alla berlina il lavoro di una azienda singola: si tratta di comportamenti spesso generalizzati sui quali è giusto che l’opinione pubblica sia sensibilizzata su questo tema, a maggior ragione ora che addirittura i principi fondamentali della nostra Costituzione sono stati modificati per introdurre la tutela dell’ambiente e degli animali. La Procura, pur accogliendo le contestazioni riferite ai danni agli animali, ha invece respinto
le denunce relative all’inadeguatezza della struttura. “Le pene previste in Italia per il genere di reati contestati a Zema S.r.l. - afferma in una nota Animal Equality - si sono purtroppo rivelate ancora una volta inadeguate, soprattutto alla luce della modifica dell’art. 9 della Costituzione che impone ora l’obbligo di tutela degli animali, attribuendo loro il diritto “soggettivo” ad essere tutelati, con ciò facendo scomparire la precedente tutela mediata del cosiddetto “sentimento degli uomini per gli animali”. «Quanto stabilito dalla Procura di Cremona può essere definito un risultato solo parziale - dichiara Alice Trombetta, Direttrice Esecutiva di Animal Equality Italia -. Bisognerebbe infatti aumentare le pene previste per coloro che maltrattano gli animali, in virtù della modifica dell’art. 9 compreso nei Principi Fondamentali della Costituzione, nonché rincarare i controlli nei macelli: la nostra proposta è
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quella di introdurre le cosiddette “smart cameras”, telecamere a circuito chiuso con intelligenza artificiale già introdotte in diversi paesi come Germania e Olanda, in grado di identificare le violazioni delle norme di benessere animale e rendere la persecuzione dei reati più efficiente». «Questo risultato è un precedente che conferma la necessità di rivedere con urgenza le norme che regolano gli animali allevati a uso alimentare. Anno dopo anno, le nostre indagini documentano violenze e altre diffuse illegalità in allevamenti, macelli e durante i trasporti. Le norme attuali sul benessere animale, già insufficienti, restano spesso disattese – afferma Simone Montuschi, presidente di Essere Animali –. La modifica della Costituzione chiama il legislatore alla sua responsabilità di prendere atto di questo fallimento, intervenendo al più presto per eliminare queste sacche di impunità».
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In chi ha varcato i confini nazionali è sicuramente sorta qualche domanda sull’attività delle dogane, sulla sua evoluzione in seguito all’introduzione delle nuove tecnologie, sui controlli, sulle strategie attuate ai confini, per smascherare comportamenti e traffici illeciti. Per tale motivo, i docenti del corso commerciale dell’IIS “L. Einaudi” e la loro referente Anna Adele Fioretti, di comune accordo con la preside Nicoletta Ferrari, hanno ritenuto necessario approfondire la tematica, tramite un incontro ad essa dedicato. L’opportunità è stata riservata agli studenti di prima Ac, che, quest’anno, hanno conosciuto anche la Camera di Commercio cremonese e molti altri enti locali del comparto. La responsabile della Sot locale Roberta Di Noia e l’esperto informatico Gianluca Gallo dell’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli di Cremona hanno guidato i ragazzi alla scoperta della loro realtà lavorativa, riuscendo a suscitare interesse e coinvolgimento. Patrizia Cattani, insegnante di Economia aziendale, commenta: «Siamo entusiasti. L’intervento è stato calibrato sui giovani interlocutori, che hanno seguito con grande attenzione ed hanno posto domande sulle parti che li hanno più incuriositi, come, per esempio, quella incentrata sulle ispezioni effettuate su camion e rimorchi». Visto il successo, l’esperienza avrà un seguito.
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Sabato 4 Giugno 2022
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POLITICA
CINGOLANI: «INDIPENDENTI DAL GAS RUSSO ENTRO IL 2024» L’embargo parziale sul petrolio russo «non partirà domani, passeranno dei mesi, per l’Italia non è un grosso problema; il nostro problema riguarda il gas, e di embargo di gas ancora non si è discusso in Europa, nel frattempo noi abbiamo diversificato le fonti di approvvigionamento con accordi con altri Paesi». Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervistato da Maria Latella nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. Il ministro ha aggiunto che quest’anno arriverà da Paesi diversi dalla Russia gas per 1 miliardo di metri cubi. «L’anno prossimo – ha spiegato Cingolani – 18 miliardi di metri cubi e, nell’inverno 2024-2025 dovremmo essere indipendenti dal gas russo». Nel frattempo, ha concluso, «dovremmo risparmiare il consumo di gas ma in inverno non dovremmo mettere il cappotto».
P OL I T I CA
DADONE: «NON DEMONIZZARE RDC MA APPESANTIRE BUSTE PAGA» Fabiana Dadone, ministro per le politiche giovanili del governo Draghi, ospite di “Sky TG24 Live In Venezia” sulle politiche del lavoro. In primo piano le questioni salariali legate all’inflazione e ai salari non al passo, ma anche le critiche sul reddito di cittadinanza. «Bisogna fare un ragionamento complessivo – ha dichiarato Dadone –, è facile attaccare le misure adottate senza avanzare proposte per modernizzare quello che è il mercato del lavoro, con il mismatch che esiste tra domanda e offerta del lavoro. Prima di tutto bisogna appesantire le buste paga, non demonizzare il reddito di cittadinanza. Per noi parlare di salario minimo sarebbe assolutamente importante. Il reddito di cittadinanza è uno strumento importante per aiutare chi temporaneamente è fuori dal mercato del lavoro. Dura al massimo tre anni, non si può campare a vita con il reddito di cittadinanza». Quanto ai toni accesi all’interno del Governo, Dadone ha confermato che «il governo ha dinamiche frizzanti, con una maggioranza eterogenea e con le amministrative davanti e le elezioni in vista è evidente che i toni si alzino».
UCRAINA
LETTA: «INIZIATIVE SALVINI UN DANNO PER L’ITALIA E LA PACE» Le iniziative di Salvini in merito alla guerra in Ucraina sono «estemporanee», e rischiano di rivelarsi «un boomerang per l’Italia, un danno per il nostro Paese e anche un danno per la causa della pace». Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, a margine di un’iniziativa elettorale in Toscana, a Sarteano in provincia di Siena. Secondo Letta, «Salvini si è fatto male da solo, ma il vero problema non sono i danni a se stesso e alla Lega che, francamente, sono il problema che in questo momento ci interessa di meno. Il problema sono i danni alla reputazione
dell’Italia: essendo Salvini una parte significativa della maggioranza di governo, rischia di passare per un Paese poco serio e poco affidabile con iniziative estemporanee, messe in piedi non si sa bene con quali interlocutori, con quali consiglieri e consulenti, e per fare che cosa». «Tutto questo – afferma Enrico Letta – alla fine si rivela un boomerang per l’Italia, un danno per il nostro Paese e anche un danno per la causa della pace. Putin la capirà solo quando ci vedrà tutti uniti, se ci vede divisi Putin continuerà la sua guerra».
UCRAINA • Il premier Zelensky ammette: «Circa il 20% del nostro territorio è sotto il controllo degli occupanti»
Guerra al centesimo giorno e si continua a combattere La guerra in Ucraina è al centesimo giorno e si continua ancora a combattere. L’offensiva prosegue in particolare nel Donbass. Circa il 20% del paese sarebbe già nelle mani di Mosca mentre si prevedono tempi lunghi per la durata del conflitto. «Circa il 20% del nostro territorio è sotto il controllo degli occupanti», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Le truppe russe – ha spiegato – sono entrate in 3.620 insediamenti in Ucraina. Di questi, 1.017 sono già stati liberati». Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo una visita alla Casa Bianca, a Washington, ha messo in guardia: le guerre, ha detto, «sono per natura imprevedibili» e «pertanto dobbiamo solo essere preparati per il lungo periodo» perchè quella in Ucraina «ora è diventata una guerra di logoramento».
Sul campo continua l’offensiva nel Donbass. Nei cento giorni di guerra, secondo i dati dell’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, nel paese 261 bambini sono morti e 463 sono rimasti feriti. «Nella direzione di Donetsk, gli occupanti russi continuano il fuoco dell’artiglieria lungo l’intera linea di
contatto», spiega lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nell’ultimo aggiornamento. Si combatte a Severodonetsk, dove l’80% della città sarebbe già in mano alle forze russe. «Abbiamo avuto un certo successo nelle battaglie di Severodonetsk ma è troppo presto per dirlo», ha detto Zelensky in un
videomessaggio, parlando ancora di una situazione «difficile». «Proprio come – ha aggiunto – nelle città e nelle comunità vicine: Lysychansk, Bakhmut e altre. Molte città stanno affrontando un potente attacco russo». Le truppe di Mosca «continuano a bombardare le posizioni delle forze di difesa e le infrastrutture civili nelle aree degli insediamenti di Severodonetsk, Borivske, Ustynivka e Lysychansk», conferma lo Stato maggiore ucraino, aggiungendo che «i combattimenti continuano nella parte centrale di Severodonetsk». Per Zelensky, inoltre, «dal territorio russo continuano bombardamenti assolutamente insensati delle nostre regioni settentrionali di confine, in particolare Chernihiv. Mykolaiv, Kharkiv e la regione di Kharkiv sono state bombardate».
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Sabato 4 Giugno 2022
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L’ATTUALITÀ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «Perché anche noi italiani mandiamo armi all’Ucraina? Siamo per la guerra?» È ingenuo dividere le persone tra chi vuole la pace e chi vuole la guerra, mettendosi dalla parte di chi cerca la pace semplicemente rifiutando le armi. Chiunque sia dotato di buon senso aspira alla pace, non alla guerra, la distinzione è solo nella strategia da adottare per arrivare alla pace «Allora tu non sei pacifista» A parte che le parole che finiscono con “ista” mi provocano l’orticaria, infatti sono juventino, non milanista o interista. Seriamente, quel che conta non è essere “pacifisti” ma portare dentro di sé lo spirito di pace «E come facciamo a sapere se abbiamo questo spirito di pace?» Tutti ovviamente pensiamo di esserne dotati in abbondanza. Come sapere se sia vero? Proviamo con dati oggettivi. Chiediamoci in quali rapporti siamo con le famiglie che vivono vicino a noi, con i genitori e i parenti. Già da questa semplice riflessione possiamo avere una prima risposta
«Dicono che se non diamo armi agli ucraini la guerra finisce prima e si eviterebbero molti morti» Recentemente il giornalista Angelo Panebianco ha fatto un’interessante riflessione sul Corriere della Sera. Afferma che se gli ucraini si fossero arresi subito ai russi, felici di essere stati “liberati” come nelle speranze di Putin, di salvare la propria vita pur sotto una dittatura, la Russia si sarebbe impadronita subito dell’Ucraina. Dall’Occidente ci sarebbero state forti proteste che sarebbero però finite in fretta. Invece il popolo ucraino ha cambiato il corso della storia difendendo la propria libertà e i valori della democrazia che cerca di condividere con l’Europa. Possiamo noi negare questa spinta alla libertà? Accetteremmo noi che una parte del nostro Paese ci venisse tolta da una potenza straniera aggressiva? Senza armi gli ucraini non potrebbero trattare la pace, ma solo la resa incondizionata. E poi i russi si accontenterebbero dell'Ucraina o, spinti dalla facilità della conquista, punterebbero altri Paesi? La questione non è
semplice ed è comprensibile che scuota le nostre coscienze. Non dico che avessero ragione gli antichi romani quando affermavano che in tempo di pace era necessario preparare la guerra, ma un paese senza armi si consegna ai guerrafondai. Purtroppo questo oggi è il mondo con cui abbiamo a che fare, e che per la verità non è mai cambiato. Altra cosa ovviamente è fornire agli ucraini le armi in grado di attaccare il suolo russo «Ma perché la nostra Costituzione recita che “l'Italia ripudia la guerra”?» L'articolo 11 continua dicendo “come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Un articolo va letto per intero. Anche l'art. 13 dice che “non è ammessa alcuna forma di detenzione”, ma poi aggiunge “se non per atto motivato dall'Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”. Come vedi, fermarsi a metà non è corretto. Buonanotte Pericle «Buonan» Vanni Raineri
LO SCATTO DELLA SETTIMANA
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA JHONNY DEPP
: al Louvre di Parigi un uomo, Un attacco improvviso e del tutto inaspettato conda di Leonardo Da Vinci travestito, ha lanciato una torta contro la Gio
Johnny Depp ha vinto: l’ex moglie Amber Heard lo ha diffamato e dovrà pagargli 15 milioni di dollari di danni. «Un passo indietro per tutte le donne. Un ritorno all’epoca in cui una donna che avesse osato denunciare violenze veniva messa alla gogna», ha commentato l’attrice dopo aver ascoltato a capo chino la lettura del verdetto. Dopo un processo di sei settimane in cui i protagonisti del breve matrimonio degli orrori si sono dilaniati a vicenda in aula i sette giurati - cinque uomini e due donne - hanno trovato l’unanimità.
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Sabato 4 Giugno 2022 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com
IN BR EVE
COMPRA PATENTE SUL WEB E VIENE DENUNCIATO DAI CC I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Casalmaggiore hanno denunciato un cittadino straniero di 26 anni, residente in provincia di Mantova, che guidava con una patente falsa. Nel corso dei costanti controlli alla circolazione stradale, alle 16,30 del 29 maggio, nel centro abitato di Casalmaggiore, il 26enne mentre era alla guida di un’auto è stato fermato dai militari di pattuglia e ha fornito ai militari una patente di guida. I militari hanno effettuato i controlli di rito e hanno visto che i dati riportati sulla patente erano del cittadino straniero, ma controllando il numero del documento hanno scoperto che in banca dati quella patente risulta intestata a un italiano. L’uomo ha ammesso che la patente era falsa e di averla acquistata su internet pagandola 600 euro. Per questo motivo la patente falsa è stata sequestrata, mentre l’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e sanzionato amministrativamente per guida senza patente.
casalmaggIore EDIFICI SACRI • Nel mese mariano si è rinsaldato il legame con le chiese del Morotto e di San Sebastiano
Maggio, piccoli gioielli riscoperti GUIDO MORESCHI
Il portone aperto, lo sguardo curioso sull’interno, una candela da accendere e l’offerta simbolica per contribuire al possibile restauro: la chiesa della Madonna del Morotto ha rinsaldato il legame coi casalaschi durante il mese mariano che si è concluso martedì scorso (ogni giovedì sera si è celebrata, davanti all’ingresso, la messa col rosario). Da sempre il mese di maggio, oltre alla sua valenza religiosa, ha il potere di restituire all’attenzione della popolazione locale piccoli edifici sacri ricchi di storia, ma da de-
RINVIATO A STASERA IL “LABIRINTO DI FUOCO” L’evento “Labirinto di fuoco”, previsto in data 28 maggio presso Villa Medici del Vascello nell’ambito della mostra d’arte “Traversamenti” di Italo Lanfredini, è stato spostato a questa sera, sabato 4 giugno alle ore 21,15, a causa del maltempo dello scorso sabato. Per l’occasione, l’artista realizzerà un suggestivo labirinto di fiaccole in cui il pubblico potrà addentrarsi, e il labirinto farà da sfondo alle parole di poeti che declameranno componimenti poetici sul tema della luce accompagnati dal dolce suono dell’arpa.
PIADENA, IN BIBLIOTECA IL LIBRO DI MORANDI (g.m.) Mercoledì 8 giugno, alle 21 presso la biblioteca di Piadena Drizzona sarà presentato il libro di Giuseppe Morandi “La proprietaria del Morto – nuovi racconti”. Interverranno Olivia Barbieri e Donata Feroldi mentre Sara Gobbi farà alcune letture tratte dal testo. “La proprietaria del Morto” è “un’orazione funebre laica – si legge nella presentazione della serata – in cui la memoria è insieme il sistema per attraversare l’attualità. Questo libro inizia per dare pace a un defunto perché è sugli scomparsi che si consumano le violenze più grandi”. Giuseppe Morandi è nato al Vho di Piadena da una famiglia contadina e operaia. E’ fotografo, scrittore e autore di cortometraggi, ma anche saggista, ricercatore, storico e militante politico nonché fondatore nel ’67 della Lega di cultura di Piadena.
cenni poco utilizzati (ricordiamo pure la chiesa di Motta San Fermo, col rosario sempre nei giovedì di maggio). La chiesa del Morotto, che sorge in fondo a via Porzio, poco prima del cavalcavia che conduce al ponte stradale, è stata danneggiata dal terremoto del 2012 e da allora la si può osservare dall’esterno o dalla soglia d’ingresso. “L’iniziativa di alcuni cittadini – si legge nel Catalogo dei Beni Culturali – mirata alla sua riapertura al culto, col concorso progettuale dell’ingegner Stringhini e in accordo con la Diocesi di Cremona, ha ottenuto il benestare della Soprintendenza competente. La campagna avviata “Salviamo il Morotto – Parrocchia di San Leonardo” mira alla raccolta dei fondi necessari alla messa in sicurezza del sacro edificio”. Le origini di questa piccola chiesa risalgono al XVIII secolo: “Sul sito di una più antica cappella – si ricava ancora dal Catalogo dei Beni Culturali – della quale fu inglobata una muratura affrescata con l’immagine della Vergine, con le offerte devozionali nel 1777 fu eretta la chiesa di Maria Immacolata o del Morotto”. In questi anni la parrocchia di Santo Stefano e San Leonardo è alle prese col consolidamento e il restauro del duomo e non si tratta di un intervento da poco, ma di certo in futuro non mancherà l’impegno per le restanti strutture del capoluogo casalasco. Un altro edificio sacro a cui i casalaschi sono affezionati e che in maggio viene frequentato quotidianamente dai fedeli (ogni sera la recita del rosario) è quello dedicato a San Sebastiano. Si trova all’inizio di via Romani, di fronte alla rotatoria di via Baldesio. “In occasione della peste che afflisse Casalmaggiore negli anni 1628 e 1629 – scriveva Enrico Cirani – poiché il contagio ebbe a cessare proprio il 20 gennaio del 1630, festa di San Sebastiano, la cittadinanza, conformemente a un voto già prima formulato, decise la costruzione di un nuovo tempio (…). Nella notte fra il 3 e il 4 novembre del 1705 una spaventosa piena del Po causò molte rotte; una di esse danneggiò la chiesa (…). La successiva ricostruzione, ultimata nel 1721, realizzò finalmente la
A sinistra la chiesa della Madonna del Morotto e sopra San Sebastiano struttura che ancora oggi sussiste”. E’ più che consolidata l’abitudine dei casalaschi di chiamare questo edificio di culto “chiesa di Santa Lucia”, anche se va ricordato che nel secolo scorso il Comune aveva collocato un cartello all’incrocio fra via Don Minzoni e via Deledda con la scritta “Zona San Sebastiano”. Nel caso della chiesa di San Sebastiano non ci sono problemi di stabilità, ma le decorazioni interne meriterebbero un intervento. Si tratta di un problema comune ad altri edifici sacri e, come sempre, il reperimento dei finanziamenti rappresenta l’ostacolo da superare.
IS OL A D OV ARE S E
OGGI LA FESTA DEL LUARTÌS, CON LA PRESENZA DEL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA Ci sarà anche Campagna Amica oggi, sabato 4 giugno, alla “Festa del Luartìs” organizzata a Isola Dovarese dalla Pro Loco, col patrocinio del Comune e con il Parco Regionale dell’Oglio Sud. Gli agricoltori di Coldiretti Cremona non potevano mancare in occasione di un’iniziativa che rende omaggio a una tipicità del territorio, il “luartìs”, il germoglio del luppolo selvatico, pianta spontanea da cui ricavare, raccolto fra marzo e aprile e poi conservato, un ingrediente perfetto per ricette contadine come la frittata o il risotto.
La Pro Loco di Isola Dovarese ha messo in campo talenti ed energia, per donare agli appassionati un sabato da non perdere. Tra gli appuntamenti, ci sono la “camminata isolana” (la passeggiata lungo le rive del fiume Oglio, alle ore 16), l’aperitivo (ore 18,30) e la cena in piazza (dalle 19,30), seguiti dalla serata di musica e danze. In questo appetitoso programma, volentieri Coldiretti-Campagna Amica si inserisce, accogliendo l’invito degli organizzatori, proponendo in piazza Matteotti il mercato dedicato alle primizie
che nascono dall’agricoltura. “La festa si prefigge di ricordare il legame stretto dell’uomo con la natura e soprattutto con quella vegetazione spontanea che tanto aiutava nell’alimentazione e nella cura del corpo, quando la scienza e lo sviluppo non avevano ancora risolto molti dei problemi quotidiani” sottolinea la Pro Loco di Isola Dovarese, nel rivolgere l’invito a non perdere la giornata di festa, organizzata con il Parco Regionale dell’Oglio Sud, di cui il comune di Isola Dovarese è parte integrante.
“Volentieri partecipiamo a un’iniziativa dedicata a una pianta spontanea, che non si coltiva. La nostra campagna tradizionalmente la dona a chi è attento e rispettoso dell’ambiente. Poi, la passione e la conoscenza, la saggezza contadina, ne fanno un ingrediente che con gioia tutti torneremo a gustare” rimarcano gli agricoltori di Coldiretti-Campagna Amica Cremona, nel ringraziare gli organizzatori per l’invito. “Dal canto nostro, proporremo presso il mercato i cibi che nascono dalla campagna e dal nostro lavoro”.
Casalasco
Sabato 4 Giugno 2022
OGLIO PO • Stasera appuntamento al Torrazzo di Commessaggio, poi anche Gussola, Piadena e Ostiano
Video mapping, spettacoli di luce Ha preso il via ieri sera, e prosegue stasera con il secondo appuntamento, il “Video mapping”, la rassegna creata dal Gal Oglio Po, dall’Associazione Terre d’Acqua e dall’Associazione Il Torrazzo che propone da giugno a settembre 14 spettacoli multimediali ideati e diretti dal regista Stefano Sgarella. Le prime 7 location che ospitano gli spettacoli sono già state rese note: dopo il Municipio di Bozzolo che ha ospitato ieri sera il primo spettacolo, stasera tocca al Torrazzo di Commessaggio, poi sarà la volta il 18 giugno della Chiesa di San Benedetto a Gussola, il 25 giugno del Chiostro dei Gerolamini di Piadena, il 6 luglio del Municipio di Marcaria, il 13 luglio del Castello Gonzaga di Ostiano, il 14 luglio del Palazzo Ducale di Sabbioneta. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 21,30. Si tratta di spettacoli di suoni, luci e colori che si prefiggono di dare vita agli edifici storici dell’Oglio Po valorizzando il patrimonio artistico del territorio, proponendo 7 esperienze uniche e imperdibili. La rassegna nasce grazie a due progetti territoriali (Destinazioni Rurali e Al Servizio dell’Identità). Il video mapping è uno spettacolo immersivo, che fonde la realtà in una grandiosa illusione. Il direttore artistico Stefano Sgarella rivela che «si gioca con le emozioni, sulla rilettura culturale di materiali
storici e architettonici che le persone vedono quotidianamente, ma che, quando vengono illuminati, si accendono di nuovi significati. Il video mapping coinvolge grazie alla grandiosità delle proiezioni, parliamo di dimensioni importanti, e offre l’opportunità di riscoprire la quotidianità, di rileggerla in chiave nuova. Gli eventi degli ultimi mesi ci hanno portato ad una continua riscoperta, abbiamo iniziato ad apprezzare cose che fino a poco prima davamo per scontate. Questi spettacoli sono un invito ad osservare ciò che abbiamo accanto con occhi diversi». Sgarella si occupa da vent’anni di regia di eventi e installazioni multimediali per realtà importanti
come il Palazzo Reale a Milano e altri noti allestimenti museali. «Nelle piccole comunità è fondamentale portare modelli innovativi che coinvolgano le nuove generazioni nel rapporto con le proprie radici identitarie», spiega Annunciata Camisani, presidente dell’associazione Terre d’Acqua. «Purtroppo, anche a seguito della pandemia, sul nostro territorio sono mancati servizi culturali dedicati ai giovani e alla scoperta della propria identità culturale. Così abbiamo proposto di attivare un servizio di video mapping, dove l’uso delle nuove tecnologie, tanto care ai giovani, si unisce alla valorizzazione del patrimonio anche in relazione al paesaggio del quotidiano». «Il Gal Oglio Po sta sviluppando il progetto Destinazioni Rurali dedicato alla valorizzazione del territorio in chiave turistica. Avevamo la necessità di ricordare a tutti quanto il nostro territorio sia ricco di tesori architettonici, artistici e culturali e il video mapping ci offre l’opportunità di mostrare con una luce differente un paesaggio a cui non prestiamo attenzione, e di invitare un nuovo pubblico», racconta il presidente del Gal Oglio Po Domenico Maschi. «Volevamo coinvolgere i giovani, imprescindibili per lo sviluppo di tutta l’area, come un grande laboratorio di innovazione: l’Oglio Po avrà un futuro solo
infondendo nei ragazzi l’amore per il proprio territorio», chiude Federico Agosta del Forte, presidente dell’Associazione Il Torrazzo. Per questo il progetto prevede il coinvolgimento di giovani e artisti locali che collaboreranno con il regista durante le fasi di allestimento degli spettacoli e contribuiranno alla loro diffusione in chiave social. Se l’elemento centrale del video mapping è rappresentato dalle immagini, il coinvolgimento è costruito attraverso il suono e la parola. Durante i primi sette appuntamenti della rassegna si esibiscono orchestre, come nel caso di Piadena, e solisti con violoncelli e violino. Dall’opportunità di ascoltare le note di uno Stradivari in una registrazione realizzata appositamente per l’occasione dal giovane talento Lorenzo Meravigli, alle parole che traportano gli spettatori in un tempo lontano, grazie alle lettere interpretate da un novello Vespasiano Gonzaga. L’iniziativa è finanziata dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale grazie al sostegno di Regione Lombardia e dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona. Stasera a Commessaggio dalle 21,30 il Torrazzo si illuminerà attraverso giochi di luce e colori, arte naïf in movimento e lettere di Vespasiano Gonzaga accompagnate da assoli di violino.
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G USSO LA
DOMANI IN PIAZZA COMASCHI IL 7° RADUNO DELLE FIAT 500
Sante Granelli e alcune Fiat 500 Domani, domenica 5 giugno, Gussola ospiterà la manifestazione “Le 500 a la Ghisöla”, 7ª edizione del raduno di Fiat 500 dal 1957 al 1977 e derivate. Il programma prevede dalle 8 alle 9 le iscrizioni e le operazioni preliminari in piazza Comaschi, alle 9,15 partenza per il giro turistico della Bassa, con sosta del gruppo in piazza Garibaldi a Pescarolo, dove un aperitivo verrà offerto dalla Pro Loco e dalla Associazione Sportiva di Pescarolo. Alle 12,30 giro sulla pista del Cremona Circuit intitolato ad Angelo Bergamonti e pranzo conviviale al ristorante Stradivari. Alle 15 ci sarà l’estrazione della lotteria e alle 15,30 ringraziamenti e saluti. Il ricavato della manifestazione, organizzata dalla Fiat 500-Club Italia e diretta dal coordinatore provinciale Sante Granelli, andrà in beneficenza a favore della Casa Giardino di suor Maria Buongiorno. Il 7° meeting cremonese è il primo dopo la pausa dovuta alla pandemia. Ha annunciato la sua presenza anche il decano del Fiat 500-Club Italia Raul Tentolini.
SPECIALE
14 di ANSELMO GUSPERTI Abbiamo visto come i diritti di godimento sulla cosa altrui si pongono come diritti che limitano la proprietà e ne sono, a loro volta, limitati; di conseguenza non sono pieni e non sono esclusivi. I diritti di godimento sulla cosa altrui sono : a) la superficie; b) l’enfiteusi; c) i diritti di godimento personali (come l’usufrutto, l’uso e l’abitazione); d) le servitù prediali Nei numeri scorsi abbiamo affrontato i diritti di superficie e di enfiteusi, oggi affronteremo i diritti di godimento personale (come l’usufrutto, l’uso e l’abitazione). Accomuniamo usufrutto, uso e abitazione in quanto sono diritti reali di godimento personale, poiché diritti che spettano direttamente alla persona del titolare, sono strettamente collegati ad essa e si estinguono col venir meno di questa.
COME SI ACQUISISCE IL DIRITTO DI PROPRIETÀ • parte 8ª
I diritti sulla cosa altrui,
4) L’USUFRUTTO è il più ampio ed importante di questi diritti. Si può definire un diritto di godere della cosa altrui per un periodo determinato o per tutta la vita, rispettando la destinazione economica della cosa (artt. 979 e 981 C.C.). I tratti più salienti dell’usufrutto sono: a) Il contenuto del diritto che è costituito dalla facoltà di godere del bene, cioè di giovarsi dell’utilità che questo può dare; b) il limite di tale facoltà, che principalmente è definito dall’obbligo di rispettare la destinazione economica del bene. Ad esempio, chi ha in usufrutto un frutteto non lo può trasformare in un parco, o chi ha in usufrutto un edificio residenziale non può trasformarlo in un albergo, ecc. c) la durata temporanea del diritto in quanto una situazione che priva la proprietà del godimento
(cioè di ogni beneficio pratico) non può che avere carattere transitorio. La durata non può andare oltre il termine della vita della persona fisica, se è una persona giuridica non può durare oltre 30 anni. Il bene va ridato in buone condizioni. Quando sopra un bene si costituisce un usufrutto, il diritto di proprietà sulla cosa si chiama nuda proprietà e quindi il relativo tito-
lare si chiamerà nudo proprietario; chi invece acquista il diritto di usufrutto si chiamerà usufruttuario. Costituzione di usufrutto L’usufrutto si costituisce di solito per volontà della persona, o mediante testamento, o mediante contratto da farsi per atto scritto (Tizio lascia , vende o dona a Caio la nuda proprietà riservandosene l’usufrutto ; oppure lascia vende o dona l’usufrutto riservando
per sé la nuda proprietà). Questo si dice usufrutto volontario. Esiste poi l’usufrutto legale che si ha quando una norma di legge stabilisce l’usufrutto a favore di qualcuno, per esempio quando i genitori esercitano la patria potestà sui figli minori avendo, per legge, l’usufrutto in comune sui beni di questi ultimi (art.324C.C.). L’usufrutto si può anche costituire per provvedimento del giudice
(usufrutto giudiziale) o per usucapione. Diritti dell’usufruttuario L’usufruttuario ha il diritto di conseguire il possesso del bene e di trarne ogni utilità che questo può dare, col rispettarne la destinazione economica già esistente (art. 984 C.C.). Questa regola non crea difficoltà a godere dei frutti civili che si calcolano giorno per
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edilizia
, l’usufrutto
giorno. Rispetto ai frutti naturali potrebbe dar luogo a delle incertezze qualora usufruttuario e nudo proprietario si succedessero nel godimento del bene durante l’anno agrario (essendosi, nel durante, estinto l’usufrutto): ad eliminare ogni dubbio la legge stabilisce che, in tal caso, l’insieme di tutti i frutti si deve ripartire fra l’usufruttuario (o i suoi eredi) e il nudo proprietario in
proporzione della rispettiva durata del diritto entro l’anno agrario. Nella stessa proporzione verranno ripartite le spese necessarie alla produzione ed al raccolto (art. 984 comma 1 e 2). L’usufruttuario gode delle cave e delle torbiere già aperte ed in esercizio all’inizio dell’usufrutto, ma non ha la facoltà di aprirne altre senza il consenso del nudo proprietario (art.987).
Sabato 4 Giugno 2022
Il diritto dell’usufruttuario non si estende al tesoro che si scopra durante l’usufrutto, salve le ragioni che gli possono competere come ritrovatore (art. 988). L’usufruttuario può cedere il suo diritto per un tempo determinato o per tutta la sua durata se non è vietato dal titolo costitutivo (art.980). S’intende che l’usufrutto, anche se ceduto, si estingue allo scadere del termine che è fissato nell’atto di costituzione o alla morte dell’usufruttuario. L’usufruttuario può anche dare in locazione i beni che formano l’oggetto del suo diritto (art.999). In caso di morte dell’usufruttuario la locazione non si interrompe prima del suo termine ma non può durare oltre i 5 anni dalla cessazione dell’usufrutto. L’usufruttuario ha diritto ad una indennità per i miglioramenti apportati al bene che sussistano al momento della cessazione dell’usufrutto (art.985). Se ha eseguito delle aggiunte al bene può toglierle alla fine dell’usufrutto, qualora ciò possa avvenire senza danno, salvo che il proprietario preferisca ritenere le aggiunte stesse; in questo caso deve corrispondere all’usufruttuario un’indennità (art. 986). Obblighi dell’usufruttuario Gli obblighi dell’usufruttuario si ricollegano alla natura di temporaneità dell’usufrutto, in conseguenza della quale il bene che ne forma oggetto dovrà ritornare nel possesso di colui che ne ha la proprietà. Per cui avremo: Prima di entrare in possesso del bene, l’usufruttuario deve: a) fare, a proprie spese, l’inventario dei beni mobili e la descrizione dello stato degli immobili, previo avviso al proprietario; b) dare adeguata garanzia (da questo secondo obbligo sono però dispensati i genitori che hanno
l’usufrutto legale sui beni dei figli minori, come pure il venditore e il donante con riserva di usufrutto); se l’obbligo di prestare la garanzia non viene osservato oppure la garanzia è insufficiente, viene tolta all’usufruttuario l’amministrazione dei beni pur essendogli ugualmente attribuiti i frutti (artt. 1002 e1003 C.C.). Durante l’usufrutto, l’usufruttuario deve: a) usare la diligenza del buon padre di famiglia nel godimento della cosa (art.1001); b) provvedere alla custodia, amministrazione e manutenzione ordinaria della cosa sostenendo spese ed oneri relativi (art. 1004; c) pagare al nudo proprietario gli interessi sulle somme da questi spese per riparazioni straordinarie (art.1005), in quanto i vantaggi di queste sono da lui goduti (per la stessa ragione, qualora le riparazioni straordinarie fossero eseguite dall’usufruttuario, egli deve essere rimborsato delle spese sostenute, alla fine dell’usufrutto, ma senza interessi); d) pagare le imposte e gli altri carichi che gravano sul reddito (art.1008) e corrispondere al nudo proprietario gli interessi delle somme spese da questi per imposte ed altri carichi gravanti sulla proprietà (art.1009); Cessato l’usufrutto, l’usufruttuario (o, in caso di sua morte, gli eredi) deve restituire i beni che formano l’oggetto del suo diritto (art.1001). Estinzione dell’usufrutto Per la sua natura di diritto di godimento personale temporaneo, l’usufrutto si estingue con la morte dell’usufruttuario (art.979). Se è stato costituito a favore di persona giuridica che ha una durata indeterminata, non può durare più di 30 anni (art.979). Come gli altri diritti reali di godi-
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mento su beni altrui l’usufrutto si estingue inoltre: 1) per decorso del termine che sia stato stabilito nell’atto costitutivo; 2) per prescrizione in conseguenza del non uso durato per venti anni; 3) per confusione, ossia per riunione dell’usufrutto e della proprietà della stessa persona; 4) per il totale deperimento del bene su cui è costituito (art. 1014). Un altro modo di estinzione , specifico dell’usufrutto, è l’abuso che l’usufruttuario faccia del suo diritto alienando i beni o deteriorandoli o lasciandoli andare in perimento per mancanza di ordinaria manutenzione (art.1015). A differenza dei casi precedenti , qui l’estinzione non opera di diritto ma per decisione del giudice. 5) L’USO E L’ABITAZIONE Fanno parte dei diritti di godimento personale , oltre all’usufrutto, l’uso e l’abitazione, i quali altro non sono che forme limitate di usufrutto, regolate in linea di massima, dalle disposizioni relative a questo (art. 1026). Il diritto di uso è il diritto di servirsi di una cosa altrui e, se fruttifera, di raccoglierne i frutti, limitatamente ai bisogni propri e della propria famiglia (art. 1021). Il diritto di abitazione è il diritto di abitare una casa altrui, limitatamente ai bisogni propri e della propria famiglia (art. 1022). La famiglia comprende i coniugi, i figli (legittimi, illegittimi, adottivi, naturali riconosciuti) e gli affiliati. Vi sono pure comprese le persone di servizio (art.1023). Oltre che sotto l’aspetto quantitativo l’uso e l’abitazione si differenziano dall’usufrutto per il carattere della non cedibilità; essi infatti non possono essere ceduti ad altri, e non possono nemmeno essere dati in locazione (art.1024). Per questo motivo sono chiamati diritti personalissimi. (continua...)
SPECIALE
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Cosa prevede la nuova riforma Come cambia il sistema di rilevazione e quali risposte arrivano a chi teme che questo passaggio porti a un aumento Dopo non poche peripezie, la riforma del catasto è passata dalla commissione per via di un solo voto: il quorum definitivo è infatti pari a 22 contrari e 23 favorevoli, dando di fatto vita a quella che sembra essere una stagione di riforme per lo Stato italiano. Le tensioni fra maggioranza parlamentare ed esecutivo, infatti, proseguono ma la riforma fiscale sembra ormai realtà: le nuove regole sulla revisione del catasto saranno inserite in un’apposita legge delega e passerà poi al governo la palla per poter renderle effettive. La nuova riforma del catasto dovrebbe entrare in vigore nel 2026, modificando vari parametri fra quelli che sono oggi dati per assodati e condivisi dalla maggioranza di professionisti, da imprese a ingegneri, architetti e geometri. In linea generale, la riforma alla disciplina del catasto prevede la modifica puntuale di alcuni punti del sistema catastale, precisamente i metri quadrati dovrebbero sostituire i vani, arrivando fino alla rendita catastale dell’immobile, la quale verrà determinata in base al valore patrimoniale e la rendita varierà in funzione di quelli che sono i parametri del mercato, rendendola di fatto fluida. I motivi per cui la riforma del catasto è stata oggetto di vari scontri politici, anche molto aspri, è l’articolo 6 della Legge Delega, rubricato Principi e criteri per
modernizzare tutti gli strumenti di mappatura degli immobili. Il motivo è presto detto: molti temono che la riforma del catasto porti ad un aumento delle imposte sul patrimonio immobiliare anche se di fatto questa eventualità è esclusa da norme successive che, però, non sono state ben recepite anche se alla fine il testo è passato comunque. In sostanza, con la riforma cambia il metodo di rilevazione catastale per via dell’inserimento di nuovi strumenti che avranno il compito di individuare più facilmente la classificazione degli immobili. La stessa norma individua anche i criteri direttivi che devono guidare Comuni e Agenzia delle Entrate nell’integrazione delle informazioni, soprattutto sulla rendita attualizzata ai valori di mercato in relazione al suo andamento con strumenti di modifica che all’occorrenza dovranno adattarsi a quanto previsto, mentre per gli immobili di carattere e interesse storico, si prevede una riduzione dei costi delle imposte con la riforma del catasto: i motivi sono da ricondurre al maggiore onere che grava in capo ai possessori per mantenerli correttamente in funzione. In ogni caso, come anticipavamo poco prima, hanno precisato gli addetti ai lavori che queste modifiche non incideranno dal punto di vista tributario. I criteri direttivi della legge delega al governo hanno individuato i
modi attraverso cui dovrà orientarsi il nuovo meccanismo di rilevazione catastale. In primo luogo, bisogna che lo Stato adotti degli strumenti a cui i Comuni e l’Agenzia delle entrate potranno accedere, per individuare facilmente e classificare correttamente tutti i terreni erroneamnete agricoli ovvero abusivi, oltre che quelli cen-
siti. In tal senso è chiara la volontà della legge di fare uscire eventuali imbrogli con la riforma del catasto 2026, soprattutto per coloro che non rispettano la classificazione corretta al fine di avere delle imposte minori. In secondo luogo, è fondamentale anche che il nuovo strumento sia in grado di organizzare e ren-
dere più chiaro e trasparente l’utilizzo e l’accesso di tutto il sistema, predisponendo ove possibile meccanismi di concerto fra Comuni e Agenzia delle entrate. In tal senso, chi rientra in una classificazione di immobili diversa da quella effettiva dovrebbe al più presto correre ai ripari, in modo da non rischiare di scon-
edilizia
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del catasto delle imposte sul patrimonio immobiliare
trarsi con sanzioni o problematiche di alcun tipo in futuro, per lo meno quando la legge entrerà in vigore. Inoltre, dal primo gennaio 2026, il governo dovrà adottare tutti decreti che sono necessari a fare entrare in vigore i dati del catasto fabbricati. Ad ogni unità immobiliare verrà attribuito anche il
valore patrimoniale per il cittadino e un sistema che sia in grado di modificare e attualizzare il suo valore effettivo in base alle oscillazioni di mercato: resta salva, comunque, la già presente rendita catastale. Allo stesso modo, devono nascere strumenti in grado di adeguare il valore patrimoniale a quello
delle rendite di tutti gli immobili urbani, nessuno escluso. Una nota a parte meritano tutti gli immobili classificati in fascia tale da renderli immobili di interesse storico e artistico, definiti in base al codice dei beni culturali attualmente vigente. Lo scopo della riforma del catasto è dunque quello di tener conto delle maggiori
spese per la loro corretta manutenzione e, in tal senso, viene ridotto il loro valore patrimoniale medio ordinario. Queste indicazioni sembrano portare in direzione di una correlazione fra riforma del catasto e imponibile per il cittadino: tuttavia la norma che introduce le stesse disposizioni chiarisce che in alcun modo
le modifiche del catasto possono contribuire a modificare le tasse o le imposte: sembra, dunque, essere stato accolto in pieno il timore della maggioranza che vede nella riforma del catasto un modo che il governo sta cercando di introdurre per aumentare l’imponibile patrimoniale dei singoli cittadini.
SPECIALE
18 Nato con il decreto rilancio e modificato dal decreto semplificazioni, il Superbonus 110%, è stato modificato ulteriormente dalla legge di bilancio 2022 che ha introdotto una proroga differenziata per i condomini e le ville unifamiliari (la scadenza non è più vincolata al tetto Isee). Senza contare le ultime novità per l’ecobonus (e per gli altri bonus casa) introdotte dal decreto anti frode, dalla legge di bilancio 2022 e dal decreto sostegni ter, con le correzioni introdotte. E arriva nel decreto aiuti anche la proroga della scadenza del 30 giugno (al 30 settembre 2022) per le villette unifamiliari e modifiche alla cessione del credito. Tutte racchiuse nell’ultima circolareguida dell’Agenzia delle Entrate. COME FUNZIONA Innanzitutto, il Superbonus 110% è una detrazione del 110% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico e antisismico nonché per l'installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Per ottenere la detrazione del 110%, i lavori devono assicurare il miglioramento di almeno due classi energetiche. Se questo salto di due classi non è possibile, bisogna comunque ottenere il passaggio alla classe energetica più alta. Ad attestare il passaggio di classe è la certificazione di prestazione energetica (APE) rilasciata da un tecnico abilitato che ha una validità temporale di 10 anni. PROROGA PER IL SUPERBONUS La novità più importante che riguarda il superbonus 110% è la proroga nella legge di bilancio 2022, ma si tratta di una proroga differenziata: - Proroga al 2023 del superbonus 110% per i condomini e per gli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente
Superbonus 110% tra proroga, La legge di bilancio 2022 e il decreto sostegni ter hanno cambiato le carte in tavola:
accatastate anche se di proprietà di persone fisiche. - Proroga fino al 2025 per condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari ma con un’aliquota decrescente: pari al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. - Per quanto riguarda gli immobili di proprietà delle cooperative, la scadenza del superbonus 110 viene allineata a quella degli ex
IACP, ovvero il 31 dicembre 2023 sempre e quando alla data del 30 giugno 2023 sia stato effettuato il 60% dei lavori. UNIFAMILIARI E VILLETTE Un discorso a parte per la proroga del superbonus 110 per le unifamiliari e le villette. Con la legge di bilancio 2022 è arrivata la proroga del Superbonus 110% per le
case unifamiliari al 31 dicembre 2022 senza più vincolo legato al tetto Isee di 25mila euro, ma con il vincolo del raggiungimento del 30% dei lavori al 30 giugno 2022. Nella risoluzione al DEF, approvata da Camera e Senato, il governo si era impegnato a prorogare la scadenza di giugno per il raggiungimento della soglia del 30% dei lavori. Adesso con il de-
creto Aiuti approvato dal governo è arrivata la proroga della scadenza del 30 giugno 2022, che viene spostata al 30 settembre 2022, per il raggiungimento del 30% complessivo dei lavori. Nel computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati. Rimane invariata la scadenza per il completamento dei lavori al 31 dicembre 2022.
edilizia
Sabato 4 Giugno 2022
novità e scadenze un riassunto della misura per l’efficientamento energetico
FOTOVOLTAICO Per quanto riguarda la scadenza delle detrazioni del Superbonus 110% per l’installazione di un sistema solare fotovoltaico è stata riallineata a quella degli altri lavori oggetto del Superbonus.
razione dei redditi, la suddivisione della detrazione cambia a seconda dell’anno in cui vengono sostenute le spese: - Detrazione in cinque rate di pari importo: per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021.
I TEMPI Per chi sceglie la detrazione del Superbonus 110% nella dichia-
- Detrazione in quattro rate di pari importo: per le spese effettuate nel 2022.
Per le spese sostenute fa fede il principio di cassa, vuol dire che le spese si considerano sostenute nell’anno in cui sono state effettivamente pagate. Diversa la situazione per i condomini, per cui l’importanza è la data del bonifico del condominio e non quella di versamento delle rate dei singoli condomini.
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fino al 31 dicembre 2025
SCONTO IN FATTURA E CESSIONE DEL CREDITO
La legge di bilancio 2022 ha prorogato anche lo sconto in fattura e la cessione del credito per il Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2025. Per gli altri bonus casa la prororoga è fino al 31 dicembre 2024. L’Agenzia delle Entrate ha predisposto un nuovo modello con relative istruzioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura. La cessione del credito era stata limitata a tre volte dal decreto sostegni ter. Ma anche in questo caso ci sono delle novità. Nel decreto bollette, infatti, è stata introdotta la possibilità di una quarta cessione del credito, ma solo per i correntisti della banca cessionaria (e non con la responsabilità in solido della banca, come da prima formulazione). Nel decreto Aiuti, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, però, è stata introdotta la possibilità per le banche di cedere il credito ai correntisti sempre e non solo in sede di quarta cessione. Sempre nella risoluzione al Def, inoltre, si chiede di allentare i limiti per la cessione dei crediti edilizi, consentendoli a istituti diversi da banche e assicurazioni. Inoltre il termine per comunicare i lavori della cessione del credito è stato posticipato al 15 ottobre 2022, ma solo per le imprese e i titolari di partita IVA.
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Sabato 4 Giugno 2022
GIORNATA NAZIONALE DEGLI OSS
«ECCO PERCHÉ ABBIAMO SCELTO QUESTA STRADA» Lo scorso 29 maggio si è celebrata la Giornata Nazionale dell’Operatore Socio Sanitario per valorizzare l’insostituibile operato di chi, a fianco di medici e infermieri, si prende cura dei pazienti in situazioni di fragilità. Quattro Oss in servizio agli Ospedali di Cremona e Oglio Po raccontano le motivazioni che li hanno portati a scegliere questa professione. VANESSA (ORTOPEDIA, CREMONA) «L’Oss è una figura fondamentale: interviene in tutti i bisogni racchiusi nel concetto di “assistenza”, dalle cure primarie al bisogno di essere ascoltati» ANGELA (CHIRURGIA, OGLIO PO) «Per fare questo lavoro devi amarlo: bisogna mantenere sempre il sorriso» JESSICA (CARDIOLOGIA, OGLIO PO) «Non è un lavoro per tutti: si impara ad avere a che fare con la sofferenza, serve empatia, bisogna mettere mani e gambe laddove non riescono ad arrivare i pazienti» GIULIANO (NEUROCHIRURGIA, CREMONA) «Sono innamorato del mio lavoro. Mi dà tanto, quando torno a casa porto con me gioia e soddisfazione»
HUB VACCINALE SAPIENS GLI ORARI DI GIUGNO Dal primo di giugno l’Hub Vaccinale Covid-19 "Sapiens" (in via Adelio Stefanoni, 1 -Costa Sant’Abramo, Castelverde) seguirà i seguenti orari: • lunedì, martedì e venerdì, dalle 8 alle 14 • mercoledì dalle ore 14 alle 19.30 • giovedì, sabato e domenica: chiuso È sempre consentito l’accesso all’Hub anche senza prenotazione per qualsiasi dose vaccinale e per qualunque soggetto con età superiore ai 5 anni.
Cesare Sommi ringrazia le persone che si sono prese cura di lui durante il mese e mezzo di ricovero «Vorrei incontrarli perché mi hanno salvato». Cesare Sommi è stato il primo paziente estubato all’Ospedale di Cremona, dopo un mese e mezzo di ricovero nel marzo 2020. Due anni dopo, ha ricontattato l’Asst di Cremona esprimendo il desiderio di rivedere e salutare gli operatori sanitari che l’hanno assistito durante i primi mesi della pandemia. Alcuni li riconosce al volo, altri li riscopre tramite un dettaglio – gli occhi, la voce, un tatuaggio – e li ritrova in una stretta di mano o un abbraccio. Ad accoglierlo ci sono gli anestesisti Michele Cataldo, Fabiola Harizaj, Selene Ranocchia e Marco Gardini, gli infermieri Laura Antonioli, Lucia Marchesi, Maria Grazia Ponzoni, Monica Romani e Donatella Spataro, con l’ex coordinatrice Laura Rossi. Portano i saluti da parte dei colleghi che non hanno potuto presenziare all’incontro, ma non dimenticano i giorni passati con Cesare. All’incontro partecipa anche Enrico Storti, Direttore di Anestesia e Rianimazione, «All’epoca dei fatti mi trovavo all’Ospedale di Lodi – sottolinea in una situazione non diversa da quella vissuta a Cremona. Penso di parlare a nome di tutti nel dire che questo è un ringraziamento prezioso. Perché questo è un lavoro di squadra, nessuno gioca da solo». L’ARRIVO A CREMONA Cremonese d’origine, oggi vive in un Comune mantovano non lontano da Suzzara. La sua odissea inizia il 29 febbraio 2020, quando accompagna
Il primo paziente Covid dimesso da Cremona incontra gli operatori che lo hanno salvato to che fosse finita. Qui mi sono sentito accolto, coccolato, nonostante la situazione generale fosse terribile. Non tutti sono stati così fortunati».
il padre all’Ospedale di Mantova, perché mostra tutti i sintomi del Covid-19. «All’ospedale mi sono accorto che qualcosa stava cambiando», ricorda Cesare. «L’aumento di letti al pronto soccorso, l’allestimento del primo reparto Covid, molte cose lasciavano intendere che la situazione stava peggiorando». Cesare assiste suo padre finché può, poi rientra a casa e si mette in isolamento. I primi sintomi confermano ciò che poche ore dopo sarà una diagnosi. Viene trasportato d’urgenza a Cremona: all’accesso in Pronto Soccorso segue subito il ricovero, con la notizia che sarebbe stato sedato ed intubato. «Ho spento il cellulare, ho tolto la fede… E mi sono svegliato dopo 18 giorni, tra i quali è trascorso anche il mio compleanno».
IL RISVEGLIO E LA GIOIA Medici e infermieri ricordano quel momento con sentimenti contrastanti, tra tensione e commozione: «Sono stati giorni difficili, vedere Cesare risvegliarsi ci ha dato una carica incredibile: era il primo momento di gioia, uno dei pochi, vissuti lì». La ripresa è stata lenta, ma costante: Cesare ricorda i nomi e i volti – seppur coperti da visiere e mascherine – di medici, infermieri e operatori sociosanitari che l’hanno assistito dal ricovero alle dimissioni. Oggi ha 55 anni, due in più rispetto a quel compleanno del 13 marzo che non può ricordare. «Se ho avuto paura? – riflette – È umano avere paura, ma con l’esperienza vissuta a fianco di mio padre mi sono sentito rassicurato, non ho temu-
“TUTTO OK, ARRIVO PRESTO” Cesare torna a casa un mese e mezzo dopo il ricovero, poco prima di Pasqua. «Nel frattempo, mio padre è stato ricoverato a Cremona e purtroppo è venuto a mancare mentre ero incosciente. Una volta svegliato e spostato in reparto, hanno chiamato mia moglie e l’hanno fatta venire in camera, bardata con tutte le protezioni del caso. Hanno voluto fosse lei a darmi questa notizia, cui è seguito un colloquio con la psicologa». La voce di medici e infermieri era il tramite per raggiungere casa quando la pandemia impediva ogni contatto: per farlo Cesare aveva carta e penna, scriveva tutto su un foglio e lo mostrava in videochiamata. Una delle infermiere ha conservato l’immagine del primo messaggio: “Tutto ok! Arrivo presto”. Poche parole da chi si è da poco riaffacciato alla vita, ma non perde un attimo per entrare in contatto con la moglie e i figli. «Mi sono trovato circondato da ottimi professionisti e persone straordinarie: ho sentito il desiderio di ringraziarle, anche a distanza di due anni».
Soresina: presentata la Casa di Comunità. È la prima in provincia di Cremona Letizia Moratti: «Questa inaugurazione non è il punto di arrivo, ma di partenza. Il progetto di teleriabilitazione è un fiore all’occhiello per tutta la Lombardia» La prima Casa di Comunità della provincia di Cremona è stata inaugurata venerdì scorso, a Soresina, presso il Polo Sanitario Nuovo Robbiani, alla presenza di Letizia Moratti (Vicepresidente e Assessore al Welfare di Regione Lombardia). Ad accogliere la Vicepresidente erano presenti: Giuseppe Rossi (Direttore Generale Asst Cremona), Mirko Signoroni (Presidente della Provincia di Cremona), Diego Vairani (Sindaco di Soresina), Salvatore Mannino (Direttore Generale Ats Val Padana), Alessia Sarzi (Presidente e Direttore organizzativo Nuovo Robbiani), Tommaso Trezzi (Direttore Sanitario Nuovo Robbiani), Paola Mosa (Direttore Socio-Sanitario Asst Cre-
mona), i consiglieri regionali Federico Lena e Matteo Piloni, Rosita Viola (in delega dal Sindaco di Cremona), Roberto Mariani (Presidente Assemblea Consortile), Graziano Pirotta (Direttore Azienda Sociale Cremonese), insieme ai rappresentanti degli Ordini dei Medici e delle Professioni Sanitarie, nonché ad un’ampia rappresentanza dei Sindaci dei comuni limitrofi. Dopo un momento di preghiera celebrato da Don Angelo Piccinelli e al taglio del nastro, è seguita una visita all’interno della struttura dove Moratti ha potuto constatare quanto è stato fatto e parlare con i presidenti delle Associazioni di Volontariato del territorio,
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nonché con i professionisti a partire da: Medici di Medicina Generale, rappresentati da Francesco Crea, il team degli Infermieri di famiglia, le dottoresse degli ambulatori geriatrici e infine gli specialisti in terapia del dolore e salute mentale dell’Asst Cremona. TELERIABILITAZIONE, FIORE ALL’OCCHIELLO LOMBARDO «Mi fa molto piacere essere qua e ringrazio per il lavoro che è stato fatto per arrivare ad oggi. Questa inaugurazione non è il punto di arrivo, ma di partenza per migliorare sempre di più i nostri servizi», ha affermato Moratti. «Ogni volta che ho visitato le Case di Comunità che ho avuto il piacere di inaugurare, come è ac-
Sopra, la Vicepresidente Letizia Moratti insieme ai Sindaci caduto oggi, mi sono soffermata a parlare con gli operatori. Questo perché credo sia importante capire se siamo sulla strada giusta e se ci sono aggiustamenti da fare. Devo dire che ho sempre riscontrato l’effettiva concretizzazione della presa in carico globale della persona e questo non può che farmi piacere».
«La Casa di Comunità di Soresina contiene tutti i servizi necessari per attuare questo nuovo modo di vedere e garantire la sanità pubblica sul territorio. Ho molto apprezzato il progetto di teleriabilitazione domiciliare dedicato agli over 65: un vero e proprio fiore all'occhiello di questa Casa e dell'intera Lombardia».
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CINEMA • PREMIO ALLA CARRIERA DALLA BIENNALE DI VENEZIA
MUSICA • STASERA L’ATTESO CONCERTO AL CAMPOVOLO
LEONE D’ORO A CATHERINE DENEUVE
ANCHE ELISA SUL PALCO CON LIGABUE
VENEZIA - E’ stato attribuito a Catherine Deneuve il Leone d’oro alla carriera della 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (31 agosto-10 settembre). La decisione è stata presa dal cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del direttore Alberto Barbera. «E’ una gioia ricevere questo premio prestigioso - ha dichiarato la Deneuve - ed è un onore essere stata scelta per questo omaggio dalla Mostra». (Fonte Italpress)
REGGIO EMILIA - Dopo Gazzelle ed Eugenio Finardi, anche Elisa risulta tra gli ospiti che condivideranno il palco con Luciano Ligabue nel grande concerto dal titolo “30 anni in un (nuovo) giorno”. L’atteso evento musicale, in data unica e sold out con 103mila biglietti venduti, si tiene stasera dalle ore 20.30 (dopo il rinvio dello scorso novembre a causa della pandemia) e inaugura la Rcf Arena di Reggio Emilia (Campovolo). (Fonte Italpress)
FESTIVAL • Venerdì inizia la 7ª edizione che propone oltre 50 appuntamenti allestiti in quattro location
Tre giorni con il Paf per valorizzare la città Il conto alla rovescia è iniziato. Venerdì prossimo, infatti, torna il Porte Aperte Festival (Paf), organizzato unitamente al Centro Fumetto Andrea Pazienza, al Comune di Cremona e al gruppo dei curatori. Giunto alla sua 7ª edizione, in tre giorni (10-11-12 giugno) punta a valorizzare le energie della città e del territorio, per offrire un’occasione di incontro e confronto con altre esperienze provenienti dall’intero territorio nazionale. Il programma propone oltre 50 appuntamenti, allestiti in quattro location principali della città, strategiche per la loro ubicazione nel centro storico e per la prossimità al tessuto sociale, culturale ed economico locale. I Cortili di 3 splendidi palazzi storici faranno, infatti, da cornice agli incontri diurni: si tratta di Palazzo Affaitati, Palazzo Fodri e Palazzo Comunale, mentre gli appuntamenti serali ed i concerti principali si terranno tradizionalmente all’interno del fresco Bastione Medioevale di Porta Mosa. All’ora di pranzo, in altre location del nucleo antico, saranno proposti appuntamenti letterari e musicali, intervallati da offerte enogastronomiche a tema. Completano il cartellone, quattro mostre intorno ai linguaggi del fumetto, della fotografia e dell’illustrazione, alcune delle quali dedicate a tematiche ambientali e civili, allesti-
PAF - PORTE APERTE FESTIVAL • 10-11-12 giugno 2022 VENERDI 10 GIUGNO
SABATO 11 GIUGNO
Contrada Porta Milano
9:45 – 11:00
Cortile Centro Fumetto
10:00 – 11:00
Cortile Museo Civico
DOMENICA 12 GIUGNO
Contrada Porta Po
Contrade Porta Venezia e Romana
01
Happy News. a cura di ASST conducono: Andrea Marchesi e Cristina Coppola
02
LAURA MARZI
“La materia alternativa” (Ed.Mondadori) 03
KENTO
“Barre” (Ed. Minimum Fax)
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“Un uomo sottile” (Ed. Neri Pozza)
Cortile Museo Civico
MARCO FRANZOSO
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“La lezione” (Ed. Mondadori)
Cortile Museo Civico
DANIEL CUELLO
29
“Le buone maniere” (Ed. Bao Publishing)
Progetto in coll. con CSV e Ciclofficina conduce: Renato Frattolillo aka Febbo
12:00 – 13:00
Cortile Museo Civico
PIERPAOLO VETTORI
conduce: Elisa Mereu
Cortile Museo Civico Incontro con
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“Fai rumore” (Ed. Il Castoro)
conduce: Martina Bertoletti
11:00 – 12:00
Cortile Museo Civico
LAURA GUGLIELMO e MARTA MACOLINO
conducono: Chiara Luccarini e Stefano Guereschi
04
Cortile Museo Civico
MARGHERITA ALLEGRI e ANNA GRANATA
Cortile Museo Civico
MARA CERRI e CHIARA LAGANI
17
“L’amica geniale” (Ed. Coconino Press)
“Da piccolo ero un genio” (Ed. Gribaudo) conduce: Nino Antonaccio Mascitti
Cortile Museo Civico Ucraina: armiamoci di pace.
30
Incontro con
GASTONE BRECCIA e MARTINA PIGNATTI
conduce: Stefano Guereschi e Claudia Noci
conduce: Saverio Tommasi
13:15 – 14:45
Chiostro di San Francesco
ANDREA VOGLINO e LUCA BERTELE’
05
“Diego Rivera” (Ed Centauria)
15:00 – 16:00
06
Cortile Palazzo Fodri
07
08
Cortile Palazzo Fodri
SARA COLAONE
“Georgia O’Keeffe” (Ed. Oblomov)
Cortile Palazzo Fodri
20
Cortile Palazzo Fodri
PIERFRANCESCO MAJORINO
09
ELEONORA MARANGONI
“Paris, s’il vous plait” (Ed .Einaudi)
Cortile Palazzo Fodri
ELIANA ALBERTINI
21
GIANANDREA CERONE e GIANNI BIONDILLO
10
“Le notti senza sonno”/”I cani del barrio”
Cortile Federico II
VERONICA RAIMO
22
Cortile Palazzo Fodri
LAURA BOELLA
34
Cortile Palazzo Fodri
CROCIFISSO DENTELLO
35
“Tuamore” (Ed. La Nave di Teseo) conduce: Mario Feraboli
23
“Niente di vero” (Ed. Einaudi)
Cortile Federico II
GIANLUCA COSTANTINI e LAURA CAPPON
36
“Patrick Zaki. Una storia egiziana”
conduce: Andrea Cisi
(Ed Guanda) conduce: Paolo Regina
33
conduce: Anna Lazzarini In collaborazione con Pensare la differenza
conduce: Massimo Galletti
Cortile Federico II
32
Cortile Palazzo Fodri
MARCO PEANO
“Con voce umana” (Ed. Ponte alle Grazie)
“Anche le cose hanno bisogno” (Ed. Rizzoli L.)
conduce: Sara Mariani
conduce: Andrea Brusoni Segue set musicale con The Shelt
conduce: Clelia Bettini
conducono: Marina Volonté e Cristiana Mainardi
Cortile Palazzo Fodri
31
“Morsi” (Ed. Bompiani)
“Sorella rivoluzione” (Ed. Mondadori)
conduce: Michele Ginevra
18:00 – 19:00
19
(Ed. La Nave di Teseo) conduce: Carmine Caletti
conduce: Barbara Caffi
17:00 – 18:00
conduce: Paolo Fossati Segue set musicale con Tommaso Brignoli
PACIFICO
Chiostro di San Francesco
MARCO GALLI
“Il nido” (Ed. Coconino Press)
“Io e la mia famiglia di barbari”
“I luoghi di Pasolini”
16:00 – 17:00
ROBERTO CAMURRI
18
“Qualcosa nella nebbia” (Ed.NN)
conduce: Siria Bertorelli Segue set musicale con Selene Ice
MATTEO MARCHESINI e GIOVANNI CATELLI
Chiostro di San Francesco
(Ed. Feltrinelli Comics) conducono: Giulia Vecchione, Annamaria Caporali e Michele Ginevra
19:00 – 20:00
11
Cortile Federico II
GIORGIO FONTANA
Cortile Federico II
LUCA MARINELLI
“Il mago di Riga” (Ed Sellerio)
24
“Una relazione per un’accademia”
Cortile Federico II
SONIA BERGAMASCO
conduce: Michele Lanzi
Reading letterario da un testo di Franz Kafka introduce: Clelia Bettini
Reading letterario da un testo di Annie Ernaux introduce: Andrea Cisi
Porta Mosa
Porta Mosa
Porta Mosa
20:50 – 21:00
Saluto delle Autorità
21:00 – 22:00
Incontro con
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CATERINA BONVICINI e GHERARDO COLOMBO
Presentazione del saggio “Mediterraneo” e del Prog.RES-Q in coll. con Coop. Nazareth
Incontro con
PIERLUCA MARITI @PIUTTOSTO_CHE
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“L’evento”
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“Ho fatto il classico”
Monologo comico ma non troppo
conducono: Corrado Mandreoli e Marco Turati
22:10 – 23:15
MOBRICI
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GIANCANE
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in concerto “Anche le scimmie vanno in Tour” 23:20 – 0:30
in concerto “DisgusTour” 15:00 – 18:00 20:30 – 23:00
SCATOLE APERTE Giochi con la Buca del Coboldo
te in collaborazione con altre importanti rassegne culturali, come il Festival della fotografia etica di Lodi. Tra queste, si segna-
MOX
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DITONELLAPIAGA
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in concerto “MoxTour”
HU
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GIOVANNI TRUPPI
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SCATOLE APERTE Giochi con la Buca del Coboldo
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in concerto “Numeri primi Tour”
in concerto “Camouflage Tour”
SCATOLE APERTE Giochi con la Buca del Coboldo
la una personale di opere originali di Pablo Echaurren, pittore, illustratore, fumettista e poliedrico protagonista della scena
in concerto “Tutto l’universo Tour
artistica nazionale da oltre 40 anni. Come già anricipato la scorsa settimana, il tema di quest’anno del Paf è “Orizzonti”, visto
che artisti ed intellettuali, spesso per primi, riescono ad alzare lo sguardo e indicarci, con le loro opere, la strada per guardare più lontano. «In un momento storico in cui sempre di più siamo concentrati sul presente e su noi stessi affermano gli organizzatori - fatichiamo spesso a conservare una consapevolezza del domani, a immaginare un disegno di vita che non perda di vista l’ampiezza dei nostri sogni e il desiderio di cambiamento. Per tornare a seminare in attesa di nuovi raccolti, per scavare dentro noi stessi, superare i nostri limiti e abbattere le barriere della paura e dell’indifferenza. Per trasformare i confini in orizzonti». La nuova grafica della 7ª edizione, affidata all’illustratore e fumettista Alessandro Baronciani, ci mostra un’inedita visione di Cremona, dall’alto del suo monumento simbolo - il Torrazzo - in cui orizzonti finalmente ampi e luminosi, consentono a tutti (ma in particolare alle ragazze e ai ragazzi), di sognare in grande, progettare il cambiamento e costruire un futuro senza barriere fisiche e culturali, più in armonia con l’ambiente che ci circonda e ricco di relazioni significative. Ciascun appuntamento potrà essere seguito dal vivo, con ingresso libero fino ad esaurimento posti a sedere (per ulteriori informazioni: www. porteapertefestival.it).
IN BREVE
AL VIA LA VENDITA DI “SIAMO FUORI!” È iniziata presso la biglietteria del Teatro Ponchielli la vendita dei biglietti per il concerto di Sangiovanni, che si terrà in Piazza del Comune domenica 4 settembre (alle ore 21.30). Il concerto, inserito nella Rassegna “Siamo fuori!” è realizzato dal Comune di Cremona in collaborazione con il Teatro Ponchielli e con il sostegno di Gruppo Bossoni. Il botteghino del teatro è aperto nei consueti orari (lunedì-venerdì ore 10-18, sabato e domenica 10-13). I biglietti sono disponibili anche nel circuito vivaticket.
DUE DOCUMENTARI A SPAZIO CINEMA Alla vigilia del primo “Cremona Pride”, Anteo Spazio Cinema Cremona Po in collaborazione con Arcigay Cremona e Comitato Cremona Pride presenta “(Over The) Rainbow”, una rassegna di documentari. Mercoledì 8 giugno, alle ore 21, spazio a “C’è un soffio di vita soltanto” di Matteo Botrugno, Daniele Coluccini, che presentano il film in collegamento. Il documentario racconta la storia di Lucy, la donna transessuale più anziana d’Italia. Mercoledì 15 giugno, sempre alle 21, è la volta di “Silenzi e parole” di Peter Marcias, che presenta il film al pubblico in sala.
IN SCENA “IL RITORNO DI ULISSE IN PATRIA” CONSEGNATI DUE STRUMENTI REVISIONATI Il Monteverdi Festival inaugura con un nuovo allestimento de “Il ritorno di Ulisse in Patria” di Claudio Monteverdi. La nuova produzione vede la direzione del maestro Ottavio Dantone, tra i più accreditati interpreti del repertorio italiano antico a livello internazionale, mentre la regia è curata da Luigi De Angelis, figura innovativa nel panorama del teatro contemporaneo. Ma per saperne di più e scoprire curiosità musicali, ma anche registiche, l’appuntamento è con “L’opera si rivela”, mercoledì 15 giugno alle ore 19 nel Ridotto del Teatro e con Ottavio Dantone (direttore), Luigi De Angelis (regista), Alberto Mattioli (giornalista), Andrea Cigni (so-
foto ® Giulia Papetti
vrintendente del teatro). Assente dal 2004, “Il ritorno di Ulisse in Patria” (tragedia di lieto fine in un prologo e tre atti, realizzata in 2 parti), come detto viene presentata con l’innovativa regia di Luigi De Angelis, tra i più ap-
prezzati registi nel panorama del teatro contemporaneo, già conosciuto al pubblico del Ponchielli per un originalissimo allestimento del 2019 di “Orfeo nel Metrò”, che ha riscosso grande consenso di pubblico e critica.
Nei giorni scorsi, alla presenza del direttore dell’Istituto superiore di studi musicali “Claudio Monteverdi” Anne Colette Ricciardi, dell’assessore all'Istruzione Maura Ruggeri, della responsabile del Servizio Politiche Educative Silvia Bardelli e della dirigente scolastica Laura Rossi, sono stati ufficialmente consegnati, dopo che il Conservatorio cittadino ne ha curato la revisione, due strumenti musicali di proprietà del Comune di Cremona. Il primo, un pianoforte mezza coda Young Chang (nella foto), alla scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale “M. G. Vida” ed il secondo, un pianoforte verticale Caraiman, alla scuola dell’infanzia
Castello che aderisce al progetto di rete “Violino va a scuola”. A nome del Comune, l’assessore Ruggeri ha ringraziato Anne Colette Ricciardi per l’attenzione e la sensibilità dimostrata verso la scuola: «Il Comune di Cremona da tempo sostiene diverse progettualità musicali attraverso il “Piano per il diritto allo studio” e si fa nel contempo promotore di collaborazioni tra reti di scuole al fine di incorag-
giare percorsi verticali di apprendimento dello strumento e la possibilità di fare musica insieme sin da piccoli. L’educazione musicale è fondamentale in una città come la nostra che vede nella tradizione musicale e liutaria ciò che la rende unica al mondo e per questo è ancora più importante che l’offerta musicale si sviluppi a partire dai primi livelli di scuola fino ad arrivare all’alta formazione».
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Cultura
Sabato 4 Giugno 2022
UNA MOSTRA REALIZZATA DAI BAMBINI S’intitola “Gli alberi e la natura nell’arte” il percorso artistico compiuto dai bambini di 5 anni dell’Istituto Comprensivo Ugo Foscolo di Vescovato. Responsabile del progetto è l’insegnante Nadia Comini, che ha permesso la realizzazione di una mostra visitabile fino al 7 giugno nella galleria centrale del Centro commerciale Iper di Gadesco e proprio martedì 7 giugno alle 16.30 i bambini racconteranno il loro percorso artistico.
LA MOSTRA COLLETTIVA “FIORI DIPINTI” SI PUÒ AMMIRARE A CREMA Dal 9 giugno (inaugurazione alle ore 21) al 19 giugno, presso l’Arci San Bernardino in via XI Febbraio 14/a, si può visitare gratuitamente la mostra collettiva “Fiori dipinti”. La rassegna si sofferma su uno dei “temi infiniti” della pittura. Infatti, a qualsiasi altezza cronologica e culturale questo soggetto è stato svolto con passione attraverso qualunque tecnica e ancora oggi non smette di essere presente sulle tele di autori di ogni parte del mondo. Il fiore è, infatti, una inesauribile fonte di ispirazione per i pittori che non si limitano semplicemente a ritrarne l’aspetto, ma vi infondono
spesso profondi significati simbolici, legati al loro vissuto. Non va neppure dimenticato, infine, che la storia delle Beaux-Arts annovera persino veri e propri “specialisti” del genere che sono riusciti a coglierne anche i minimi dettagli attraverso stili e modalità alquanto varie. Persino Andy Warhol, il più noto pop artist, ha dato vita a straordinarie opere incentrate su questo soggetto». In questa occasione si possono ammirare i quadri floreali eseguiti da Loredana Fantato, Franca De Ponti, Marinella Ferrero, Elena Cambiaghi, Isa Scaccabarozzi, Anna Piva, Laura Bru-
schi, Maria Peverali, Roberto Dellanoce, Nicoletta Reinach Astori, Isabella Macchi, Maria Grazia Bonomi, Caterina Mariani, Gabriella Pozzi, Elena Bianchi, Anna Paola Cozza, Isabella Ditaranto, Maria Grazia Roccato, Tina Perini ed Emanuela Terragnoli. E proprio quest’ultima fa osservare che «l’arte è un dono per tutti. È il libero respiro dell’anima che sussurra, ti parla, o grida. L’arte è un guizzo che disegna un fiore; è un colore che sferza lo sguardo; è uno sgorbio che ti rimescola dentro o una magica armonia sospesa nell’infinito, che l’opera raccoglie e insieme ti dona».
INIZIATIVA • “Fragili rive” del cremonese Ettore Favini abbellisce lo scalone interno di Palazzo Comunale
Un’opera che è un monito sulla salute del Po
Abbellire lo scalone interno di Palazzo Comunale con l’opera “Fragili rive” (nella foto) dell’autore cremonese Ettore Favini, che richiama il Grande Fiume e il viscerale rapporto che c’è tra questo e la città di Cremona. Un’iniziativa pensata dalla presidenza del Consiglio Comunale, d’intesa con l’assessorato alla Cultura e che ha visto mercoledì scorso una breve cerimonia di inaugurazione alla presenza degli amministratori e dei consiglieri comunali. Con questo gesto si vuole anche porre l’attenzione sul tema della vivibilità del Po e dell’enorme risorsa che nei millenni ha saputo dare a Cremona, risorsa che oggi è sempre più a rischio. Nel suo “Viaggio in Italia”, realizzato tra il 1953 e il 1956, lo scrittore Guido Piovene tratta un resoconto unico per rilevanza storica della condizione dell’Italia ancora reduce dalle rovine della guerra, capace di dare un affresco vivido di tutte le contraddizioni irrisolte insite
nella sua struttura geografica e nella composizione dei suoi abitanti. Piovene ha fatto tappa anche a Cremona, immersa nel freddo e nella nebbia in cui la punta del Torrazzo si perde nella bruma. La città è descritta dall’autore come una grande azienda modello, un’azienda
agricola distribuita sulla “pianura tutta piatta, percorsa da fiumi, irrigata, copiosa d’erbe, di frumento, di latte, bellissima a propria insaputa, abitata a propria insaputa da una profonda civiltà”. Si potrebbe continuare a citare autori che nei secoli hanno parlato della città e del suo rapporto
anche conflittuale con il fiume, fonte inesauribile di ispirazione per racconti e leggende. Ed è proprio dal fiume che anche Favini è partito per realizzare la sua opera “Fragili rive”, che è la rappresentazione del Grande Fiume, come un sistema venoso che si diffonde in tutto il territorio per portare l’acqua necessaria, un organismo vitale che oggi è malato. L’artista parte dall’osservazione della sofferenza del Po, lampante in questi mesi, ma che già da qualche anno mostra numerosi problemi. Del resto, il fiume è caro all’artista e spesso diventa protagonista nelle sue opere. In “Fragili rive” si mostra come un grande tendaggio che accoglierà gli ospiti di Palazzo Comunale: il fiume è rappresentato in un leggero fustagno blu applicato su un fondo in lino verde che mima campi primaverili. L’opera è un monito a mantenere e salvaguardare il territorio per evitare che il Po non diventi solo un ricordo.
MUSEO
RICORDI FERROVIARI SU APPUNTAMENTO
Il museo “Ricordi Ferroviari Cremonesi” (realizzato dal Gruppo dei ferrovieri del dopolavoro di Cremona-Mantova, che propone una raccolta di oggetti ferroviari e tranviari che raccontano l’evoluzione dei trasporti cremonesi, oltre a fotografie, documenti e mappe che ne testimoniano il ricordo) rimarrà chiuso per le normali visite, nei mesi di giugno, luglio e agosto. Potrà essere visitato solo su richiesta da inoltrare tramite mail (ferramatoridlfcremona@gmail.com) presso la sede del Dopolavoro Ferroviario di Cremona-Mantova in via Bergamo 19 o telefonando allo 0372-38516 dalle 9 alle 12 dal lunedì al venerdì.
I LIUTAI DI CREMONA APPREZZATI A PISOGNE
“I COLORI DELLA VITA” DI ADELIA POLENGHI A PALAZZO DUEMIGLIA
Liutai di 11 Paesi hanno partecipato al XIII Concorso Internazionale di Liuteria Anlai per strumenti ad arco di Pisogne, presieduto dal maestro polacco Tomas Tomaszewski e giudicati da una giuria internazionale di liutai e musicisti presieduta dal maestro Giorgio Scolari. Premiati nelle categorie violini, viola, violoncelli e strumenti antichizzati soprattutto liutai cinesi, bulgari e sud coreani, presenti in gran numero in Italia, come quelli provenienti da Giappone, Spagna, Austria, Argentina, Danimarca, Malesia, Portogallo e Polonia. Gli italiani hanno comunque conquistato due vittorie sia nelle sezioni violini professionisti, che in quella non professionisti, con il romano Guidi Renzetti e il padovano Piero Tringale, entrambi diplomati alla Scuola internazionale di liuteria di Cremona. Inoltre, hanno collezionato due secondi posti l’aretino Marzocchi nella sezione strumenti antichizzati e il veronese Franco Merlo nelle viole. Altri due importanti riconoscimenti sono stati assegnati al barese Gianfranco Ironico e al milanese Ludovico Zanni, diplomati e attivi a Cremona. Ricordiamo che il vincitore Renzetti ha deciso di dedicarsi alla liuteria sin da giovanissimo, rapito dal fascino dei violini visitando una bottega in via Margutta e attratto dalla musica classica. Giunto a Cremona per studiare all’Ipiall a soli 14 anni, si è diplomato sotto la guida di Massimo Ardoli, diventando poi co-titolare nella bottega di via Trecchi a Cremona, nei pressi di Palazzo Cittanova.
MASSIMO MALFATTO
S’intitola “I colori della vita” la mostra personale della lodigiana Adelia Polenghi che si apre oggi alle ore 18 nelle sale di Palazzo Duemiglia (in Largo Madre Agata Carelli 4). Durante il vernissage le poetesse Susanna Farina, Maria Enza Latella e Vera Recanati reciteranno una scelta di loro componimenti in versi. «L’idea di abbinare la pittura e la poesia - spiega il presidente del Centro Pinoni, Giorgio Denti, che organizza l’evento in collaborazione e con il patrocinio dell’amministrazione comunale – nasce dalla volontà di unire due forme d’arte che evidenziano numerose affinità e che si configura, quindi, come un ulteriore stimolo per il pubblico». Nata e residente a Santo Stefano Lodigiano, Adelia Polenghi terminati gli studi superiori, lavora presso il “Corriere della sera”. Successivamente si avvicina alle arti plastiche frequentando il corso qua-
Presso la ex filanda di Casalbuttano si sono svolte le premiazioni delle finali del 28º concorso provinciale dei Giochi di Liberetà, un tradizionale evento organizzato dallo Spi Cgil di Cremona. Concorsi artistici che hanno visto la partecipazione di oltre 150 persone che hanno portato le loro opere per poterle condividere con il pubblico, che ha partecipato numeroso. Un momento importante di condivisione della propria passione, del proprio hobby con la consapevo-
driennale di pittura e scultura all’Istituto Gazzola di Piacenza. Ha esposto terrecotte presso l’Ospedale di Lodi e diverse opere nell’ambito delle collettive dell’Associazione culturale per le Arti Visive di Codogno e in seno alla rassegna itinerante “I colori e i giochi dei bambini”. L’esistenza, vista nei suoi molteplici aspetti, è al centro della ricerca espressiva di Adelia Polenghi. Figure, ritratti, composizioni d’insieme sono, infatti, il fulcro, vitale e vivifico, di una ricerca che presenta sia lavori connotati da una pennellata morbida, sia pezzi più materici, contraddistinti da un particolare spessore cromatico. A unire questi due aspetti c’è la sperimentazione, attorno alla quale si sviluppa il dinamismo luministico che ammanta le opere di questa originale pittrice che con pazienza è riuscita a definire una propria cifra stilistica immediatamente distintiva.
PREMIATE LE OPERE DEI GIOCHI DI LIBERETÀ lezza che lo stare insieme abbatte qualsiasi barriera di indifferenza e si può passare una giornata diversa con persone anziane e no. Vincitori delle poesie Claudio Ardigò, Germana Bertuzzi e Franco Guindani, per i racconti brevi ancora la Bertuzzi con Giovanna Piazzi ed Ennio Serventi, mentre per la fotografia Gianmarino Bocelli, Tiziana Coppetti e Federica Codini. Gli ultimi premi sono stati assegnati per le Arti Figurative a Mara Conserva, Marisa
Storti ed Enrica Borghesi, mentre per il tema nuovo multidisci-
plinare dell’Artecologia, riconoscimenti a Monica Zampini, Pierluigi
Raineri e Luciana Cipelletti. Per tutti i vincitori il prossimo impegno sarà a Cattolica nel mese di settembre in occasione delle finali regionali. Martedì 28 giugno presso il bocciodromo comunale in programma la finale di bocce con i ragazzi Anffas di Cremona e Crema, Cdd l’Orizzonte, Coop Dolce e Coop Gamma. Alla manifestazione hanno portato i saluti Gian Piero Garoli (sindaco di Casalbuttano), Valerio Zanolla (segretario generale Spi Cgil Lombardia), Mimmo Palmieri e Maria Teresa Perin.
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Responsabile Fabio Varesi
Sabato 4 Giugno 2022
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Il tecnico del Perugia ha superato Pirlo e Andreazzoli Alla fine la dirigenza grigiorossa ha preferito puntare su un allenatore sulla carta più funzionale a un mercato che non prevede grandi squilli
MATTEO VOLPI
In attesa dell’annuncio ufficiale del nuovo allenatore (atteso non prima di lunedì), la Cremonese scruta l’orizzonte con l’obbligo di riprogrammare in fretta una serie A che non aspetta. Formalizzato l’addio di Pecchia ed il suo passaggio al Parma, è stata dapprima confermata la presenza di Ariedo Braida in società e poi stabilita la priorità nel casting allenatori, dove Massimiliano Alvini sembra aver avuto la meglio su tutti gli altri profili. Una soluzione probabilmente low cost rispetto a nomi più altisonanti, come quelli di Pirlo o Andreazzoli, che porterà il 52enne allenatore toscano a esordire in serie A alla guida dei grigiorossi, dopo aver rinnovato solo qualche settimana fa e per altre due stagioni con il Perugia. Per Alvini garantisce in prima battuta il direttore sportivo Giacchetta, dopo l’ottimo lavoro fatto dai due all’AlbinoLeffe, senza dimenticare la bella storia con cui ha condotto il Tuttocuoio dalla Promozione alla Lega Pro, il progetto costruito a Reggio Emilia e il recente operato a Perugia dove ha mantenuto fede agli obiettivi stagionali, portando il Grifo ai playoff di serie B. Prevale dunque il profilo di un allenatore con tanta gavetta alle spalle e probabilmente adatto ad ottenere il meglio con il materiale a propria disposizione, alla luce di un mercato che non prevede squilli di tromba, ma un profilo basso e giocatori funzionali ad una salvezza che partirà con mille incognite. Non resta che attedere l’annuncio della Cremo, che tarda in quanto il Perugia deve prima trovare un sostituto (si parlava di Castori, ma nelle ultime ore si è
La Cremo ha scelto Alvini Manca soltanto l’ufficialità SERIE C • IL CAMPIONATO INIZIERÀ IL 28 AGOSTO «La prossima stagione partirà il 28 agosto e si giocherà anche durante i Mondiali». Ad affermarlo è Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro. Quindi anche la Pergolettese sarà in campo a fine agosto e per quanto riguarda il mercato, nei giorni scorsi è arrivata la conferma anche del centrocampista Davide Bariti (31 anni il prossimo 7 luglio), dopo quella del portiere Soncin.
SERIE D • L’AC CREMA RIPARTE DAL DG ROSSI
Il tecnico Alvini è sempre più vicino alla panchina della Cremo
NATIONS LEAGUE • ITALIA DI NUOVO IN CAMPO CONTRO LA GERMANIA Dopo la scoppola con l’Argentina, la Nazionale torna in campo stasera alle 20.45 a Bologna contro la Germania nel primo impegno di Nations League. Mancini si appresta a tagliare il traguardo delle 50 presenze da ct, nel periodo però più difficile del suo mandato. fatta stada l’ipotesi di Longo, in uscita dall’Alessandria). Per quanto riguarda il mercato, alla luce dalla ormai certa partenza di Carnesecchi (che l’Ata-
lanta dovrebbe cedere alla Lazio), tra i profili sondati c’è quello di Chichizola, che è reduce da una buona stagione proprio a Perugia con Alvini. Un al-
tro nome papabile, potrebbe essere però quello di Manuel De Luca, 23 anni, centravanti bolzanino di proprietà della Sampdoria che Alvini ha valorizzato a Perugia. Sul fronte prestiti, infine, oltre al portiere è certa la partenza anche di Gaetano, che avrà una chance al Napoli di Spalletti, mentre per Fagioli, Okoli e Zanimacchia potrebbero esserci maggiori possibilità di conferma.
L’AC Crema 1908 riparte dal direttore generale Giulio Rossi, confermato anche per la prossima stagione. «Sono molto contento della fiducia che ancora una volta hanno riposto nei miei confronti. Mi metterò subito al lavoro perché affronteremo per il quinto anno consecutivo la serie D, con l’obiettivo è di collocarci nella parte alta della classifica e puntare ai playoff», ha affermato.
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Sport
Sabato 4 Giugno 2022
BASKET • IERI LA PRESENTAZIONE DEL NUOVO CT AZZURRO
MOTOGP • NUOVO INTERVENTO ALL’OMERO DESTRO
È INIZIATA L’AVVENTURA DI POZZECCO
MARC MARQUEZ ANCORA OPERATO
ROMA - Gianmarco Pozzecco, con la presentazione di ieri, è ufficialmente il nuovo ct dell’Italbasket. Il 39enne ex play e vice di Ettore Messina nell’Olimpia Milano, prende il posto di Meo Sacchetti, a sorpresa esonerato da Petrucci. L’esordio avverrà il 25 giugno a Trieste con l’amichevole contro la Slovenia, mentre il primo impegno ufficiale sarà ad Almere il 4 luglio con i Paesi Bassi, ultimo match della prima fase di qualificazione alla Fiba World Cup 2023. (Fonte Italpress)
ROMA - Il calvario di Marc Marquez continua. La Repsol Honda fa sapere che il pilota si è sottoposto a un nuovo intervento all’omero destro alla Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota. Il 29enne spagnolo resterà per qualche giorno negli States prima di tornare a casa e proseguire il piano di riabilitazione. Nessuna indicazione sui tempi di recupero, anche se per questo tipo di situazione possono volerci dai 4 ai 6 mesi. Intanto, domani si corre il Gp di Catalogna. (Fonte Italpress)
» basket serie a2
prima mossa di aldo vanoli è il ritorno di andrea conti Il presidente, tornato ad occuparsi in prima persona della squadra, ha subito sorpreso tutti nella scelta del general manager. Ora attende il nuovo coach
La Vanoli decide di ripartire dal suo passato FABIO VARESI
Come avevamo anticipato la settimana scorsa, Aldo Vanoli è tornato ad occuparsi in prima persona della sua creatura cestistica, che ha portato ai vertici nazionali ed ora, con ritrovato entusiasmo, vuole riportare al più presto in serie A. Prima mossa, un po’ a sorpresa, il ritorno di Andrea Conti in qualità di general manager. «Sono contento che Andrea abbia risposto positivamente alla nostra proposta e sia tornato a rivestire il ruolo che già è stato suo per quattro anni. Sono convinto che, per la competenza e l’esperienza maturate e per la persona che è, sia l’uomo giusto da cui ripartire, con entusiasmo, per raggiungere nuovi importanti risultati», ha affermato Vanoli. Dal canto suo Andrea Conti, reduce dall’esperien-
Andrea Conti e Aldo Vanoli tornano a lavorare insieme
za di Varese, che è finita male, ha aggiunto: «Sono molto contento di ritornare nel club nel quale ho passato undici anni della mia carriera sia come gio-
catore, che da dirigente. La chiamata di Aldo, giunta inaspettata, mi ha fatto molto piacere. Lo ringrazio perché la sua fiducia è uno stimolo importante e mi ca-
rica di entusiasmo nell’affrontare questa nuova sfida professionale. Sono pronto e determinato a perseguire con ambizione e abnegazione i migliori risultati possibili per la Vanoli Basket». Ora il prossimo step è la nomina del nuovo head coach, che sarà probabilmente di esperienza, mentre si attendono ancora le decisioni di Poeta sul suo futuro da giocatore. Per quanto riguarda gli stranieri, dovrebbero esserne in partenza due e non è escluso un ritorno di Sims. Intanto, a Trieste sono stati sorteggiati i gironi della finale nazionale del campionato Under 19 Eccellenza, in programma a Ragusa dal 6 al 12 giugno. La Vanoli Young Cremona è stata inserita nel girone A con Orange1 Bassano, Lars Riabilitazione Salerno e Novipiù Campus Piemonte.
SERIE A2
La Parking Graf sbarca nella massima serie “Ci siAmo! La Parking Graf Crema in A1!!! È la prima squadra cestistica cremasca a raggiungere la massima serie della pallacanestro italiana”. Subito dopo il trionfo in gara 2, il sito del Basket Team Crema ha postato questa scritta, per un traguardo tanto atteso e quantomai meritato. Sì, perché le azzurre, in tutta la stagione, hanno perso una sola partita, dimostrando una superiorità tale, che non poteva non portare alla tanto agognata promozione nella massima serie. Un traguardo prestigioso, che però vuole essere solo un punto di partenza per l’ambiziosa e solida società cremasca. Si sapeva
che le azzurre erano favorite conto la Delser W.Apu Crich Udine, ma in una finale dei playoff tutto può accadere, come ben sanno le
cremasche, nel recente passato beffate sul più bello. Ma stavolta le friulane nulla hanno potuto in entrambe le sfide. All’andata a Crema, la squadra di Diamanti ha travolto le avversarie 97-68 (D’Alie 24 e Nori 21), in un match in equilibrio solo per 10 minuti. Poi le azzurre hanno completato l’opera a Udine, imponendosi con il punteggio di 7764 (Melchiori 21 punti, Vente 18 e Nori 17). La Delser W.Apu Crich le ha provate tutte, andando anche sul +7, ma alla lunga la Parking Graf Crema ha fatto valere la sua forza e alla fine ha avuto la meglio, trasformando questa stagione in un trionfo.
SERIE B • FERRARONI JUVI, IL SOGNO DELL’A2 CONTINUA
Il sogno continua... La Ferraroni JuVi Cremona ha iniziato nel migliore dei modi la serie di semifinale contro la Paffoni Fulgor Omegna (ieri sera si è giocata gara 3 in Piemonte). La squadra di Crotti mostra di aver ritrovato la brillantezza fisica, che le ha permesso di essere protagonista per tutta la regular season ed è subito andata sul 2-0 grazie ad altrettanti successi al PalaRadi (74-70 e 82-64). Solo nel primo match i cremonesi hanno stentato, forse attanagliati dalla tensione, mentre in gara 2 si sono distesi (nella foto Passamonti) ed hanno dimostrato di essere più forti degli avversari. Più equilibrata l’altra semifinale, con Pavia che dopo aver perso di misura gara 1 (71-68), ha espugnato San Miniato per 66-63, a conferma che nei playoff tutto può succedere.
CONI • ONORIFICENZE AL MERITO SPORTIVO Stamattina alle ore 10.30 nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale a Cremona è in programma la cerimonia di consegna delle Onorificenze al Merito Sportivo.
ATLETICA LEGGER A
OTTIME PRESTAZIONI DI AURORA VOLPI E GLORIA BATTOCLETTI L’INTERFLUMINA CONQUISTA CINQUE ARGENTI I giovani della Cremona Sportiva-Atletica Arvedi si sono fatti valere su più campi di gara. Nel 2° Meeting Nazionale della Leonessa a Brescia, ottimo 12”23 (vento + 1,8) sui 100 di Aurora Volpi, che ha stabilito il nuovo record provinciale Juniores (il precedente era 12”28 di Sveva Gerevini datato 2015).
Nel 5° Meeting Internazionale di Bolzano, invece, l’allieva Gloria Battocletti ha stabilito il primato personale nel salto in lungo (5,50), che vale il 3º posto e soprattutto il pass per i Campionati Italiani Allievi in programma a Milano a metà giugno. Nel salto in alto, 4ª Giulia Lodi con la misura di 1,55.
Buoni risultati anche per l’Interflumina. A Bergamo, secondi posti per Giuseppe Romano nei 100 hs in 14”76, Melissa Boldrini nel lancio del disco con 27,53 e Asia Zilioli nei 1000 metri in 3’15”16, ottenuti malgrado pioggia e vento. Cristina Biondolillo ha sfiorato il podio (4ª) nel salto in lungo (4,85). A Mariano Comense nel Meeting Bronze Lombardia, argenti nei 110 hs per l’allievo Gabriel Euro More (15”17) e lo Juniores Randy Ohene Addo (14”87).
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Sport
Sabato 4 Giugno 2022
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PARACANOA • DUE TITOLI ITALIANI PER LA BISSOLATI A TREZZANO
FUTSAL SERIE B • IL VIDEOTON CREMA INGAGGIA SERGIO ROVATI
È stata molto positiva la prima partecipazione degli atleti della Bissolati ai Campionati Italiani di Paracanoa nella specialità della discesa sprint, svoltasi a Trezzano sul Naviglio. I due portacolori della società biancoblu, facendo vedere una grande versatilità e adattandosi velocemente a imbarcazioni e distanze nuove, sono tor-
Si apre con un grande colpo il mercato del Videoton Crema, che sarà ancora impegnato nella serie B del futsal. Ad arricchire la rosa di mister Giola nella prossima stagione ci sarà, infatti, anche Sergio Rovati (classe ’95), in arrivo dal Pavia e cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Milan. «Ho scelto il Videoton - ha affer-
nati a casa con un titolo ciascuno. Esteban Farias, dopo un lungo stop che gli ha fatto perdere nel 2021 le Paralimpiadi di Tokyo, sta rientrando pian piano in forma e si è fregiato del titolo di campione italiano nella categoria KL1 Senior. Subito dopo Gabriele Gerevini lo ha imitato vincendo la sua categoria KL3 Giovanissimi.
» volley serie b1
mato Rovati - perché è una società ambiziosa ed è tra le migliori del futsal lombardo. Mi ha entusiasmato molto il progetto che la dirigenza mi ha illustrato e penso che si possano fare grandi cose. Ringrazio, quindi, la società per la fiducia nei miei confronti, che cercherò di ripagare con le prestazioni sul campo».
Esperia e Offanengo si giocano stasera la promozione Dopo i netti successi conquistati all’andata, le cremonesi a Volta Mantovana e le cremasche in Sardegna cercano il pass per l’A2
Sale la febbre del sabato sera per due Appuntamento con la storia. Stasera, infatti, Esperia Cremona e Chromavis Abo Offanengo possono conquistare la serie A2, rendendo ancora più importante il movimento pallavolistico al femminile in provincia. I successi e la permanenza ormai decennale nel massimo campionato della Vbc Casalmaggiore, ha sicuramente fatto da traino ed ora due solide realtà del territorio, dopo alcune stagioni da protagoniste, provano a raccogliere i frutti di quanto seminato. Entrambe le squadre sono partite con il piede giusto nella serie che regala il pass per la A2. L’Esperia, in un PalaCambonino tutto esaurito, ha travolto in tre soli set (25-21, 2519, 25-18) la Nardi Volta Mantovana, dimostrando una superiorità che deve essere confermata stasera alle 20.30 in terra mantovana. Alle gialloblu
L’Esperia Cremona (foto Matteo Rossi)
La Chromavis Abo Offanengo (foto Matteo Benelli)
basterà vincere due set per la promozione, ma sarebbe pericoloso fare calcoli, come conferma il capitano Chiara Brandini: «In gara 1 abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Tutte concentrate dal primo all’ultimo punto, unite come squadra con ogni giocatrice che ha portato il proprio mattoncino necessario a costruire
il successo. Anche nel momento più difficile in cui abbiamo avuto due infortuni, chi è subentrato lo ha fatto con la faccia giusta e la voglia di vincere. Da capitano, sono fiera di tutte le mie compagne. Speriamo di raggiungere il nostro sogno e coronare questa bella stagione. Per farlo ci servirà il nostro pubblico anche in tra-
sferta». Lo stesso discorso fatto per le cremonesi, vale anche per la Chromavis Abo Offanengo, che nel match casalingo si è imposta 3-1 (2523, 19-25, 25-17, 25-18) contro le sarde del Capo d’Orso Palau. Un incontro equilibrato solo nei primi due set, poi le cremasche hanno fatto valere la loro maggiore qualità tecnica. Stasera alle 21 a Palau serve un ultimo sforzo per coronare un sogno che le ragazze di Offanengo meritano, dopo una stagione vissuta sempre ai vertici. «Non dobbiamo commettere l’errore di pensare al 3-1 di sabato scorso o ai due set che ci distanziano dal traguardo. Non dobbiamo fare calcoli e dobbiamo concentrarci sul nostro gioco. Sarà importante giocare con lucidità e restare concentrati sulla pallavolo da esprimere», ammonisce il tecnico Bolzoni.
SET TORE GIOVANILE
SIGLATO UN ACCORDO TRIENNALE TRA LA VBC E IL VIADANA VOLLEY In attesa di novità di mercato, il rapporto tra Vbc Casalmaggiore e Viadana Volley si fa ancora più stringente grazie all’accordo raggiunto tra le due Società e ufficializzato al PalaFarina di Viadana. La location non è stata certo casuale, essendo il PalaFarina il palazzetto dove la Vbc dieci anni fa ha mosso i primi passi in serie A1. L’impianto sportivo, sette anni dopo il rovinoso crollo, è pronto per essere riconsegnato agli sportivi viadanesi e dal prossimo autunno tornerà ad ospitare allenamenti e gare di campionato. Le due società hanno quindi siglato un progetto triennale che avrà proprio nel PalaFarina il suo fulcro. Si parte a settembre con l’allestimento delle squadre di Under 16 e Under 18 e con la nascita di una formazione in serie C composta da atlete con meno di 20 anni. A fare da vivaio vi è poi tutto il folto gruppo che va dal minivolley all’Under 14.
BOCCE MASSIMO MALFATTO
Il grande obiettivo è stato raggiunto dai ragazzi della Canottieri Flora. La formazione rivierasca consegue un significativo pareggio contro Possaccio che vale il primo posto nel girone del campionato Juniores e la qualificazione alla seconda fase. Ad inizio campionato si sapeva che la formazione verbana sarebbe stato un ostacolo ostico per non dire insuperabile e per questo meritano un applauso questi boys del Flora che hanno dimostrato di essere un collettivo affidabile, inferiore a nessuno e con enormi qualità. Nel “tiro di precisione” esultano MinoiaDomaneschi, in una partita al cardiopalma (56-53) ricca di colpi di scena per i giovani rivieraschi, che sfruttano gli ultimi due pallini da colpire. Ancora una strepitosa performance di Alessandro Massarini che in coppia
FLORA JUNIORES, UN PARI CHE VALE LA QUALIFICAZIONE con Previtali ha la meglio su Lambertini-Porcellati per 5044. Dolenti sconfitte di Previtali, che si arrende a Lambertini, e della terna rivierasca formata da Bocchio-Massarini-Domaneschi, che dopo un promettente avvio (6-0), cede al trio Porcellati-Regazzoni-Callegari per 7-10. Si prospettava una battaglia sportivamente parlando e così è stato. Infatti, tutto si decideva negli incontri di coppia: Previtali-Pettinato trovavano disco rosso opposti a Porcellati-
GARA A TERNE, IL 6 GIUGNO L’ATTO FINALE
Regazzoni (6-10), mentre Massarini-Domaneschi davano spettacolo, si imponevano per 10-2 e conquistavano il prezioso punto
Lunedì 6 giugno sulle corsie del bocciodromo comunale è in programma la finale della gara a terne. Nelle batterie successi dei parmensi Colla-Saluatari-Tegoni, dei rivieraschi Zinetti-Visconti-L. Domane-
del pareggio. Esultano Domaneschi e soci (nella foto) per questo straordinario risultato, prossimo impegno sarà contro la vincente del girone dell’Emilia Romagna. Campionato Promozione • Il Flora supera la Bissolati (5-3) nel match clou della quinta giornata e consolida il primato in classifica. Per la formazione rivierasca successi di Stringhini-Ghidoni e della terna Zinetti-Ferrari-Ghidoni, mentre per i bissolatini note positive per Morrys Vailati. A Cicognolo si realizza il primo
schi e A. Massarini-Delfanti-Caccialanza e dei bissolatini RondaGenerali-Vailati. Si inizierà alle ore 19 con lo spareggio, direttore di gara Gabriele Ceriati. Bocciofili lodigiani protagonisti nel memorial
successo del Fadigati che supera la Baldesio per 6-2. Pareggio della Achille Grandi a Canonica d’Adda. In prima categoria, débacle dell’Achille Grandi (0-6) contro l’Arcos, mentre Capergnanica-Tagliuno finisce 4-4. Trofeo Flora-Zanotti • Dettano legge Stefano Guerrini e Jacopo Gaudenzi nella gara regionale. Dopo aver eliminato i boys Massarini-Domaneschi, i portacolori dell’Arcos s’imponevano su Ferrari-Pagliari ed in finale avevano la meglio su Edoardo Massarini e Giuseppe Domaneschi per 12-5. Quarto posto per i bissolatini Antonioli e “Butta” Ferrari.
Massimo e Roberto Ardigò, gara festiva organizzata dalla “Tranquillo”. La spunta Massimo Guarnaschelli che in finale ha la meglio su Stefano Ramella. Terzo posto per Roberto Visconti e quarto Omar Ghiraldi.
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Sport
Sabato 4 Giugno 2022
» ciclismo
ottime prova in pista a cottbus nel Grand Prix von Deutschland
Sono in continua crescita gli atleti del ct cremasco, che in Germania hanno conquistato tre ori con Matteo Bianchi nel chilometro e Mattia Predomo nella velocità e nel keirin
Crescono i giovani azzurri di Ivan Quaranta
FORTUNATO CHIODO
Velocisti della Nazionale su pista ancora in evidenza nel Grand Prix von Deutschland, prova internazionale per Under 23 e Juniores, con gli azzurri che hanno saputo conquistare ben 3 ori. A vincerli sono stati Matteo Bianchi (classe 2001) del Centro Sportivo Esercito nel chilometro e Mattia Predomo (Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino) nella velocità e nel keirin. In campo femminile, da segnalare il podio sfiorato (4ª) da Beatrice Bertolini (MB Victory Team) nella velocità. Si chiude così anche questa trasferta per i ragazzi del ct Ivan Quaranta che a Cottbus, a pochi chilometri da Berlino, hanno potuto maturare una nuova esperienza. «Devo dire che si sta creando un buon gruppo - spiega il cremasco Quaranta - con una base di atleti di qualità. Il tempo fatto registrare da Bianchi (1’2”909) in una struttura coperta avrebbe potuto valere me-
Il ct Ivan Quaranta tra Bianchi (a destra) e Predomo
no di un minuto. Un tempo di assoluto rilievo, perché il velodromo in cui si gareggiava risentiva del vento e di una temperatura di 15°. Ci siamo cimentati in una gara di Classe 1, che assegna punteggi che ti permettono di accedere alla Coppa del Mondo una volta ottenuti i 250 punti. Inoltre, continuiamo a far matu-
rare esperienze importanti ai nostri ragazzi a livello europeo». Prossimo impegno internazionale sarà il Campionato Europeo ad Anadia (Portogallo) dal 14 al 19 luglio. Nel frattempo, continuano gli allenamenti a Montichiari, mentre dal 14 al 16 giugno a Noto in Sicilia si tengono i Campionati Italiani di specialità.
NEWS • Salta il 4° Trofeo B&P Recicling, in programma domani a Cremona, gara che era riservata alla categoria Giovanissimi e organizzata dal Velo Club Cremonese B&P. Il motivo? La mancata autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale di Cremona, in quanto la pista è già occupata da un altra manifestazione. Intanto, Davide Boscaro, padovano del Team ColpackBallan, conferma il suo buon momento vincendo al fotofinish il Gran Premio della Battaglia per dilettanti svoltosi a Montanara di Curtatone nel Mantovano. Grazie al colpo di reni ha superato Matteo Pongiluppi della Gallina Ecoteck Lucchini Colosio e Manlio Moro della Zalf Euromobil Desirèe Fior. Simone Zanini, infine, ha colto il primo successo stagionale vincendo la Fagnano Olona-Brinzio per Juniores valida per il Trofeo Graziella e Francesco Pistolesi. Ha preceduto il gruppo di 9” regolato da Dario Igor Belletta (Pool Cantù GB Junior).
GIOVANISSIMI
MEETING NAZIONALE DI SOCIETÀ IN VENETO La provincia di Treviso è pronta ad accogliere per la seconda volta (la prima è stata nel 2007) il 34° Meeting Nazionale di Società per Giovanissimi, che si svolgerà a Conegliano Valdobbiadene dal 23 al 26 giugno. Accanto alle attività in bicicletta, che vedranno il coinvolgimento di diverse migliaia di bambine e bambini di società giovanili provenienti da tutta Italia, è previsto un ricco programma di eventi collaterali. Una zona Expo dove sponsor e hobbisti potranno allestire le proprie vetrine ed effettuare dimostrazioni informative. Domenica, inoltre, verrà organizzata una gran fondo cicloturistica amatoriale, che si snoderà tra le colline del Prosecco per un evento destinato a coinvolgere gli appassionati di tutte le età.
GIOVANISSIMI: SPETTACOLO NEL GP OMA CON AFFERMAZIONE DEL TEAM SERIO
Covi e Hindley hanno salvato un Giro moscio
Grande festa di ciclismo giovanile nel 7° Gran Premio OmaMemorial Martinelli e Cav. Uff. Mario Vicini a Cremona, con oltre una centuria di concorrenti schierati al via in rappresentanza delle province di Brescia, Bergamo, Piacenza e Lodi, organizzato dal Pedale Cremonese. Tra i più grandicelli, 12 anni, Riccardo Longo del Team Serio di Pianengo (società vincitrice del torneo a squadre) è stato autore di una galoppata solitaria cominciata al secondo giro ed è stato ad un passo dal doppiare il gruppo dei coetanei. I VINCITORI • G1: Thomas Bertelli (VC Cremonese B&P Recycling). G2: Diego Minoia (CC Cremonese-Arvedi), Aurora Moretti (Team Serio). G3: Erik Gamba (Trevigliese). G4: Jacopo Ventura (Pedale Orceano), Michelle Marzetti (Gazzanighese). G5: Gabriel Rodriquens (Trevigliese), Viola Setti Scapuzzi (VC Cremonese B&P Recycling). G6: Riccardo Longo (Team Serio), Anita Mangeri (Ghedi Ciclismo).
Come in ogni buon romanzo che si rispetti, alla fine ecco la soluzione del giallo, che poi è rosa. Tutto in una tappa, per fare il pieno di emozioni, che fin qui avevamo raccolto e registrato con il bilancino del farmacista. Nella tappa regina della corsa rosa, quella che saliva sul Passo San Pellegrino e sul Pordoi (Cima Coppi a 2239 metri) e arrivo in quota sulla Marmolada, ha fatto tutto l’australiano Jai Hindley, che nei tre chilometri finali della penultima frazione ha spedito in un angolo i rivali, a cominciare dalla maglia rosa Richard Carapaz (che ha chiuso il Giro a 1’18” dal vincitore). E così all’ombra dell’Arena di Verona, ha potuto godersi lo spettacolo nella cronometro finale e a 26 anni ha regalato il primo Giro d’Italia all’Australia. Ma c’è stata gloria anche per i nostri colori. Per un ragazzo di soli 23 anni, che ha messo fuori dal gruppo la
sua testolina per il primo exploit rosa, che si va ad aggiungere a quelli alla Vuelta Murcia. Si tratta di Alessandro Covi, uno degli italiani più interessanti della nuova generazione. Varesino di Taino, della Uae Team Emirates ed ex CC Cremonese-Arvedi, sul Passo Pordoi ha salutato una quindicina di compagni di fuga e da solo si è fatto più di 50 chilometri di fatica tosta scalando due passi, per un successo di valore (nella foto). Merita un applauso anche Vincenzo Nibali, che a quasi 38 anni ha chiuso il suo ultimo Giro ai piedi del podio (4º). Per concudere, al Processo alla tappa, storico appuntamento della corsa rosa sulla Rai, è stata ospite l’azzurra Marta Cavalli, 24enne di Formigara. «Ho vissuto la tappa regina del Giro con emozione - ha detto Marta - e non vedo perché Covi non debba pensare alle corse a tappe».
CANOT TAGGIO
TRI ATHLON
TRE SUCCESSI NEI REGIONALI DI CORGENO Giornata importante per il canottaggio lombardo, tornato a gareggiare con l’affetto del pubblico nei Campionati Regionali disputati a Corgeno. Regina indiscussa la Canottieri Gavirate, con 15 vittorie ed un totale di 25 medaglie, ma non sono mancate le soddisfazioni anche per le canottieri cremonesi, a segno con Bissolati, Baldesio ed Eridanea. La Bissolati si è imposta con le solite Elena Sali e Susanna Pedrola nel doppio Senior (nella foto C. Cecchin), che han-
no preceduto Alice Rossi e Anna Scolato del Flora. Il successo della Baldesio è arrivato grazie a Paolo Gregori e Mario Guareschi nel doppio Pesi Leggeri davanti ai bissolatini Alberto Giovanni Piccioni e Gabriele Gregori. Vittoria dell’Eridanea, infine, nel doppio Junior con Alessandra Grasselli ed Elisa Marca. La giornata ha permesso a tutti di raccogliere preziose indicazioni in vista dei Campionati Italiani, in programma sempre a Corgeno dal 10 al 12 giugno.
STRADIVARI ANCORA SUGLI SCUDI Stradivari Team protagonista a Pesaro e a Salò. Nelle Marche, nella tappa dell’Adriatic Series si sono messe in evidenza come sempre Gloria e Mara Cisotto, che si sono piazzate nella top ten del duathlon. Gloria ha concluso al 4º posto assoluto in 2h00’08”, salendo sul gradino più alto in categoria S4, mentre Mara si è posizionata nona assoluta in 2h12’00” e quarta S4. Cinque atleti, invece, hanno portato a termine il triathlon su distanza Sprint di Salò: Renato Ghisani (18° M3), Jacopo Papalini (14° S2), Mirko Abeni, Stefano Morosato e Claudio Susta.
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