Certo il presidente Usa Joe Biden ne ha messe in fila di gaffe nell’ultimo anno. La prima la scorsa estate quando in una conferenza stampa lesse il suo discorso sul gobbo, leggendo però anche le note finali, cioè “fine della citazione, ripeti la riga”: risate a crepapelle e video virale sui social. Poi aveva affermato davanti ai microfoni: “Jackie, dove sei? Pensavo fossi qui”: si riferiva a una deputata che era morta un mese prima. In marzo era in visita a Ottawa: “Ora voglio fare i complimenti alla Cina”. Ma era il Canada. Lo scorso 23 maggio affermava: “Se la Cina invadesse Taiwan? Interverremmo militarmente in sua difesa”. Immediato il dietrofront. Il 17 giugno Biden ha concluso un intervento con il tradizionale motto dell’inno britannico, affermando “Dio salvi la regina”, dimenticando che a Londra ora c’è un re. Il 23 giugno ha accolto alla Casa Bianca il premier indiano Modi. Al momento dell’inno indiano si è portato la mano sul cuore, confondendolo con quello americano. Infine il 28 giugno, rivolgendosi ai giornalisti: “Putin sta perdendo la guerra in Iraq”. No, Biden, è l’Ucraina, l’Iraq non c’entra. I democratici intendono ricandidare Joe Biden alle presidenziali del 2024. Probabilmente nemmeno il Leslie Nielsen di Scary Movie sarebbe in grado di contrastarlo.
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davvero? Pochi medici, ma futuro a rischio Impennata dei tassi I rimedi proposti MUTUI SANITÀ CRONACA SALUTE Raineri a pagina 7 Galletti a pagina 6 Raineri a pagina 4 a pagina 11 a pagina 11 TRENORD: RECORD DI PENALI E RITARDI TRASPORTI Articolo a pagina 3 CALCIO CANOA La Cremo riparte dal suo capitano Giulia Bentivoglio sul podio mondiale Volpi a pagina 20 Varesi a pagina 21 BOCCE Emozioni sotto le stelle stasera con la Notturna Malfatto a pagina 22 Il rilancio di Cremona nel nome di Stradivari Raineri a pagina 5
ma serve
Vanni Raine ri
fatemi capire... ARTE
ESTATE
Cattedrale, variano gli orari di apertura
La Cattedrale di Cremona comunica variazioni agli orari di apertura a luglio e agosto. Dal 10 al 27 agosto, nei giorni dal lunedì al venerdì, si potrà accedere al Duomo dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Orario continuato nei fine settimana sino al 23 luglio. Nelle settimane successive anche il sabato e la domenica la Cattedrale sarà chiusa in pausa pranzo, così come negli altri giorni della settimana.
TRASPORTI
COMMERCIO
Contributi alle imprese del Duc, la graduatoria
Pubblicata sul sito del Comune di Cremona la graduatoria del bando per la concessione di contributi a fondo perduto alle imprese all’interno del perimetro del Duc (Distretto Urbano del Commercio). Il bando era rivolto alle micro e piccole imprese per l’erogazione di contributi a fondo perduto. Il budget era di 72.072 euro. 45 le imprese che hanno presentato domanda, 35 ammissibili di cui 17 finanziate.
PROTEZIONE CIVILE
IT-Alert, lunedì alle 12 squilleranno i telefoni
Lunedì 10 luglio, alle ore 12, i telefoni cellulari in Emilia-Romagna riceveranno un messaggio di test di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, ancora in fase di sperimentazione. Potrebbe quindi accadere che, data la vicinanza delle aree interessate, il messaggio arrivi anche ad utenze del Cremonese. L’invito è di non preoccuparsi per l’arrivo del messaggio in quanto si tratta di un test.
A
Il consigliere regionale Pd spiega che 160 linee sono oltre i limiti di puntualità: punta di 8 mesi di bonus per la Brescia-Parma
Piloni: tutti i numeri del disastro Trenord
«Per Trenord e la sua (mala) gestione i numeri parlano chiaro: nei primi sei mesi di quest’anno le penali incassate dalla Regione sono aumentate di 7 volte, passando da 1,5 a 11,2 milioni di euro. Un dato che il gruppo regionale del Pd ha ascoltato la scorsa settimana in commissione Trasporti, nel corso della discussione sull'assestamento di bilancio, direttamente dalla voce della Direzione generale dell’assessorato». Inizia così la nota del consigliere dem Matteo Piloni sulle penali da record della Rgione Lombardia e sui numeri del disastro sulle linee cremonesi. «Non solo – spiega Piloni, dati alla mano -; è emerso che, nel 2022, 160 linee sono risultate sopra i limiti di puntualità, quelli sopra i quali, cioè, scatta il bonus, ovvero il 30% di sconto sull’abbonamento per il mese successivo. E il 2023 è iniziato ancora peggio, dimostrando che le dichiarazioni di Fontana sul miglioramento del servizio non sono molto credibili. Tra le linee peggiori, come ben sappiamo, quelle che riguardano
AGRICOLTURA
la provincia di Cremona non rappresentano certo l’eccezione, ma purtroppo la regola».
Quindi Piloni entra nel dettaglio:
«Vediamo com’è andato il 2022 sulle linee cremonesi: su 12 mesi, i pendolari della BresciaPiadena-Parma hanno preso il bonus per ben 8 mesi, quelli della Mantova-Cremona-Milano per 5 mesi, mentre è andata meglio sulla Brescia-Cremona che ha superato i limiti solo per 4 mesi e, ancora meglio - se così si può dire - per chi ha viaggiato sulla Cremona-Treviglio che ha superato i limiti solo per 3 mesi,
ma che si è ampiamente rifatta nel 2023, dal momento che ha sforato per ben tre mesi su quattro! Considerando, invece, l’andamento generale mese per mese, notiamo che il periodo peggiore, in assoluto, con addirittura picchi di quattro linee su quattro a giugno e luglio, è stato il periodo estivo» fa sapere il consigliere dem. «Sulla questione Trenord si sta consumando uno scontro durissimo nella Giunta regionale, ma l’errore è già stato commesso – sottolinea Piloni –: aver rinnovato per dieci anni il contratto
Campagna amica in piazza Stradivari
“La spesa di luglio” è il tema del mercato di Campagna Amica che si terrà domenica 9 luglio in piazza Stradivari a Cremona, nella mattinata. Dalle ore 8.30 alle 13 i gazebo gialli degli agricoltori di Coldiretti saranno nel salotto della città, nell’ambito dell’iniziativa “Le quattro stagioni di Cremona”, con il patrocinio del Comune.
Gli agricoltori proporranno in vendita diretta i cibi e i fiori made in Cremona e made in Lombardia, con l’intento di portare nel cuore della città tutto “il buono e il bello” che nascono nelle campagne e nelle aziende agricole. L’ortofrutta sarà regina del mercato. “Il balzo delle temperature invita a portare in tavola frutta e verdura – sottolinea Coldiretti Cremona –. Pesche, ciliegie e albicocche, ma anche meloni e angurie, diventano le star dei nostri
mercati contadini. Sono alleati perfetti per cercare di combattere l’afa, idratarsi e fare il pieno naturale di vitamine”.
Con l’arrivo dell’estate – rimarca Coldiretti Cremona – frutta e verdura sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo. Nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile. Domenica mattina in piazza Stradivari i buongustai troveranno, accanto all’ortofrutta di stagione, vari altri prodotti dell’agricoltura cremonese e lombarda. Ci saranno pane e prodotti da forno, miele e confetture, formag-
Acqua: fronte comune contro la crisi climatica
a Trenord, aumentando i corrispettivi di quasi cento milioni di euro l’anno. Il tutto, senza fare una pur minima valutazione della qualità del servizio offerto, del livello di gestione della società stessa, peraltro controllata dalla Regione, delle esigenze di una sua profonda riorganizzazione. Si aggiunga che a questo, ennesimo, colossale problema e alla pessima qualità del servizio, vanno associati aumenti nell’ordine del 40 per cento di biglietti e abbonamenti e un’esplosione dei costi, pari a 97 milioni di euro l’anno, che andranno a togliere ulteriori risorse al trasporto pubblico locale, già in penoso affanno, dato il buco di circa 70 milioni di euro confermato dallo stesso assessorato in commissione».
«Fontana - chiude il consigliere regionale -, il 22 giugno 2018, dichiarò di vergognarsi della situazione e chiedeva ai pendolari di avere pazienza. Sono passati cinque anni e nulla è cambiato. I pendolari di pazienza ne hanno dimostrata fin troppa e tutti i giorni».
gi (di latte vaccino e di capra) e salumi tipici, pasta e riso, vino, succhi di frutta, prodotti a base di lumaca. E naturalmente i fiori di stagione, che coloreranno il salotto della città. Sempre a Cremona, nel mese di luglio si confermano le uscite del Mercato di Campagna Amica anche presso il portico del Consorzio Agrario, in via Monteverdi, tutti i martedì mattina dalle ore 8 alle 12. Anche nei mesi più caldi, l’obiettivo di Campagna Amica è garantire una presenza – da sempre attesa e apprezzata – nel cuore della città.
La vicina Parma ospiterà nel prossimo weekend un importante convegno sul tema dell’acqua. “Acqua. Fronte comune contro la crisi climatica” è il titolo che coinvolgerà illustrI personalità venerdì 14 e sabato 15 luglio presso la Casa della Musica in piazzale San Francesco. Il tutto partendo dalla centralità che l’acqua sempre più sta assumendo negli equilibri ambientali, economici, sociali, soprattutto in relazione agli effetti del cambiamento climatico. E proprio l’Emilia-Romagna ha fornito purtroppo un esempio con l’alluvione di maggio. Saranno due giornate di studio e confronto organizzate dall’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po. Passando in rassegna solo alcuni dei relatori, vediamo che venerdì 14 saranno presenti in mattinata il sindaco di Parma Michele Guerra, il Rettore Paolo Andrei, il direttore del Dipartimento di scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente Cnr Fabio Trincardi, il presidente Ispra Stefano Laporta, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile Edo Ronchi, il professor Armando Brath dell’Università di Bologna, il capogruppo Pd alla Camera Chiara Braga. Nel pomeriggio il direttore Iret-Cnr Carlo Calfapietra, il vice direttore generale Fao (nonché ex ministro) Maurizio Martina, il presidente nazionale Coldiretti Ettore Prandini, il presidente nazionale Cia Cristiano Fini, il direttore generale del Consorzio Nazionale Parmigiano Reggiano Riccardo Deserti, il presidente della 9ª Commissione Agricoltura del Senato Luca De Carlo. Ci sarà anche spazio per la presentazione di progetti connessi all’acqua delle Riserve Mab Unesco: per il Po Grande interverrà Ludovica Ramella. Infine sabato mattina l’accademico dei Lincei e vincitore della Stockholm Water Prize Andrea Rinaldo, e il Commissario Straordinario per l’emergenza idrica Nicola dell’Acqua. E con loro tante altre personalità di rilievo.
CRONACa
3 Sabato 8 Luglio 2023
PARMA
Le opposizioni hanno presentato una proposta di legge che prevede almeno 9 euro l’ora. Il sì con qualche riserva di Pietro Ichino e il sondaggio
VANNI RAINERI
Un salario minimo che renda dignitoso il lavoro, in tutte le sue forme. Chi non sarebbe d’accordo con il principio generale? Quasi nessuno.
Senonché poi sorgono i dubbi: in Italia quasi tutti i lavoratori sono coperti da contratti collettivi che già prevedono un minimo, che spesso è superiore a quello che si vuole introdurre; non è che si rischia un autogol? E poi: in Italia il lavoro nero ha una grande rilevanza, dunque imporre un salario minimo in questi casi è completamente inutile, anzi rischia di aumentare la forbice di reddito tra chi si comporta correttamente e chi imbroglia, mettendo a rischio proprio i primi.
Sta di fatto che la proposta di legge che intende introdurre anche in Italia un salario minimo è stata depositata marte dì alla Camera da gran parte dei partiti di opposizione (fa eccezione Italia Viva). Un testo di 8 articoli che prevede una retribuzione minima oraria di 9 euro lordi da estendere non solo a tutti i collaboratori dipendenti ma anche a chi ha un contratto di collaborazione. Una paga “sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”, come recita la proposta di legge. Tra i contenuti, è previsto che i minimi già previsti nei contratti collettivi firmati da imprenditori e sindacati non siano toccati, a patto che prevedano un minimo di 9 euro di retribuzione lorda: è il caso di alcuni (non molti) casi, come quelli della vigilanza privata, dell’agricoltura e del lavoro domestico.
Difformi le reazioni dei sindacati: Cgil e Uil sono per il sì sottolineando che in Italia sono 4,3 milio -
Salario minimo per un lavoro dignitoso. Ma servirà o no?
ni i lavoratori che percepiscono meno di 9 euro lordi; la Cisl è più scettica temendo reazioni negative sulla contrattazione dei singoli comparti.
IL PARERE DI ICHINO Sul tema interessante l’intervento di Pietro Ichino , giornalista, avvocato, già dirigente sindacale della Fiom-Cgil, parlamentare del Pci, professore universitario di diritto del lavoro e oggi editorialista del Corriere della Sera. Per
Ichino bene la riforma, che però non affronta due questioni cruciali: le differenze del potere di acquisto tra le diverse regioni italiane e la poca trasparenza della struttura delle retribuzioni. Sul primo tema l’ex senatore motiva i più elevati stipendi in Confindustria col fatto che i dipendenti delle azie nde industriali sono dislocati soprattutto al nord, dove è più alta la produttività ma lo è anche il costo della vita, mentre il settore terziario e quello agri -
colo ha una più ampia diffusione al sud, e hanno minimi tabellari a volte di 7 euro. Inoltre al sud la concorrenza del lavoro irregolare è molto più intensa che al nord. L’osservazione, spiega Ichino, mette a fuoco una questione che il progetto del centrosinistra non affronta: la questione degli squilibri interregionali di produttività del lavoro e di costo della vita, che in Italia pesano molto più che in altri paesi. Quindi propone uno standard minimo modu -
lato su basi Istat del costo della vita, senza nascondersi che per il mondo sindacale (le gabbie salariali) que sto rappresenta un tabù. Il secondo appunto riguarda la trasparenza della retribuzione, considerato che in Italia la struttura delle paghe contiene numerose voci di retribuzione differita o indiretta. E così, dice Ichino, se in Gran Bretagna un’azienda paga un euro in meno rispetto al minimo stabilito è subito chiaro che sta violando la legge, mentre in Italia non è detto. Si pensi alla pre senza di una tredicesima o quattordicesima mensilità, al Tfr, a retribuzioni in natura o in welfare aziendale e via dicendo. Concludendo: le norme sono efficaci se semplici da capire e da applicare, molto meno se per applicarle è necessario rivolgersi a un esperto.
IL SONDAGGIO
La Repubblica ha pubblicato sul numero di giovedì un sondaggio svolto da “Noto sondaggi” che mostra come quasi due italiani su tre siano favorevoli all’introduzione di un salario minimo inderogabile di 9 euro l’ora. Gli elettori del Pd e del M5S arrivano all’85%, ma anche nel centrodestra il sì è ampiamente maggioritario. Un esito che appare scontato, ma che poi in par te si contraddice alla seguente domanda: “Alcuni sostengono che introdurre un salario minimo per legge possa diventare un boomerang per gli stessi lavoratori perché verrebbe meno la contrattazione collettiva adeguando tutti i salari al minimo imposto per legge”. Ebbene, sia pure di misura gli italiani sono d’accordo, il che appare in netta contraddizione a quanto affermato poco sopra.
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Sabato 8 Luglio 2023
Cronaca
La riapertura di Casa Stradivari a quasi quattro secoli di distanza dalla presenza tra quelle mura del grande liutaio concretizza un’icona all’interno della nostra città, un luogo fisico che materializzi il rapporto profondo tra il grande artista e la città che l’ha ospitato, dalla nascita alla morte senza soluzione di continuità. Questo porta a valutare il rapporto tra il rigore della ricerca storica e la forza della suggestione. Non possiamo nasconderci quale sia nel terzo millennio il potere prorompente della suggestione: lo dimostra, come ricordato la scorsa settimana, il semplice fatto che la casa storica più visitata in Italia sia la casa di un personaggio che addirittura non è mai esistito: Giulietta Capuleti da Verona, o meglio dalla mente di Shakespeare . Quasi due milioni di persone ogni anno si lasciano irretire dalla storia passionale di due giovani frutto della fantasia struggendosi alla vista di quel balcone abitato in passato da chissà chi. Al contrario, sempre come verificato nello scorso numero, nessuna delle (vere) case natali dei più grandi compositori dell’Ottocento raccoglie almeno 10mila visite l’anno.
E dunque, lasciare che la suggestione tolga un po’ di spazio alla realtà non banalizza il contenuto, anzi i due approcci possono benissimo accompagnarsi, basta mantenerli ben distinti. Un’operazione intelligente fa sì che la prima possa addirittura finanziare la seconda.
Diciamoci la verità: non c’è la prova che la prima casa abitata da Antonio Stradivari dopo le nozze sia proprio quella che oggi è al numero 57 di corso Garibaldi: c’è chi sostiene che sia quella a fianco, ma che importa? Il primo
PATRIMONIO ARTISTICO
Casa Stradivari, ben venga il traino della suggestione
c’è bisogno di coinvolgerli, ci pensano da sé.
Casa Stradivari non sarà mai la casa di Giulietta, e nemmeno la casa natale di Giuseppe Verdi I restauratori, la Fondazione, gli amministratori comunali hanno fatto una scelta intelligente: dell’epoca di Stradivari restavano (forse) i muri, e nessun oggetto personale, dunque non avrebbe avuto senso aprire le stanze a visite accompagnate a soli arnesi posticci. Ecco dunque il museo che vive, che respira sulle note di giovani musicisti e sul rumore delle pialle dei liutai, che ospita al secondo piano un artista internazionale, che non godrà dei servizi di un hotel a 5 stelle ma che si affaccerà alla stessa finestra di Stradivari, che coricandosi vedrà verso l’alto l’altana o seccadour dove il maestro lasciava che asciugassero le vernici dei suoi strumenti.
laboratorio da cui nacquero sia i primi figli che i primi violini del sommo liutaio era lì, mentre purtroppo quello che fu occupato per il resto della sua vita si trovava vicino alla chiesa di San Domenico, abbattuta a fine Ottocento, dove oggi si trovano i giardini di piazza Roma. Quella parte di Cremona
non esiste più, purtroppo. Dunque i cremonesi e i turisti possono oggi condividere uno spazio che fu stradivariano, toccare con mano qualcosa che non siano gli unici oggetti che ci ha lasciato, che in verità sono i più importanti, il frutto della sua sublime attività. Sta a noi fare in modo che tante
persone siano attratte da questo luogo, senza storcere il naso se assieme ai grandi studiosi della liuteria troveranno posto curiosi attratti da un film, da una canzone, da un ricordo, da un libro. Da una suggestione. A nzi, è soprattutto sui secondi che si deve lavorare: i primi non
La cerimonia di inaugurazione, fatta coincidere nel giorno (4 luglio, era il 1667) del matrimonio e dell’ingresso di Stradivari e della prima moglie Francesca Ferraboschi al 57 di quello che è oggi corso Garibaldi, si è svolta con i consueti ingredienti delle grandi occasioni: tante personalità di spicco (in primis l’economista Carlo Cottarelli e l’ex presidente della Camera Roberto Fico ), i protagonisti del recupero (il presidente e il direttore artistico della Fondazione Casa Stradivari Antonio Gambardella e Fabrizio von Arx ), l’orgoglio degli amministratori comunali, la bella commozione della padrona di casa Stefania Soldi , il messaggio scritto del ministro assorbito da altri impegni, il taglio del nastro, il solito giornalista che si imbuca alla prima visita aperta alle sole autorità, i tanti cremonesi ad assistere in attesa di entrare sotto il sole cocente a Casa Stradivari.
REGINA POLTRONA RELAX ALZ APERSONA Castelverde (CR) Via Bergamo, 34 - Tel. 0372 427318 www.paolospotti.com Paolo Spotti 5 Sabato 8 Luglio 2023 Cronaca
VANNI RAINERI
VIP, AUTORITÀ E TANTA GENTE Roberto Fico e Carlo Cottarelli, il sindaco Galimberti con Gambardella, von Arx e lo Stradivari “The Angel” del 1720
In una città ormai votata alla liuteria l’ultima risorsa è un museo che vive e respira musica, un unicum nel panorama nazionale, una risorsa preziosa da sfruttare
Ormai da un anno, i tassi d'interesse dei mutui in banca hanno iniziato a crescere vertiginosamente: una risalita che ha portato le rate ad aumentare in molti casi di oltre il 60%. Perché è successo? Innanzitutto perché la Banca centrale europea ha deciso di alzare i tassi d'interesse, come non faceva da più di dieci anni. In particolare, da prima della crisi economica del 2007-2008. L’ultimo pezzo di questa storia è andato in scena pochi giorni fa, con l’annuncio della Bce di un nuovo aumento dei tassi proprio nel mese di luglio. L’obiettivo di questa “mossa”, naturalmente, è quello di limitare l'inflazione, ovvero il rialzo dei prezzi che colpisce soprattutto le famiglie più povere. L'effetto che si registra, però, è che si alzano anche i tassi d'interesse – e quindi le rate – per i mutui in banca, vecchi e nuovi. Così, moltissime famiglie si trovano a dover pagare molto più che in passato, spesso faticando a stare al passo con le nuove rate mensili rincarate. Interessante, per provare a entrare in profondità del tema, capire come siamo arrivati in questa situazione, cosa succederà in futuro e quali soluzioni si possono mettere in campo nell’immediato.
PERCHÉ LE RATE DEI MUTUI
SONO AUMENTATE
Il motivo ha a che fare con la "forte dinamica dei prezzi" registrata nell'ultimo anno. C'è la necessità di calmierare le dinamiche di inflazione. Queste sono un pericolo, un fattore di instabilità per le imprese ma soprattutto per le famiglie, perché fanno salire i prezzi, specialmente quelli dei beni di consumo. E questo colpisce soprattutto le fasce economicamente più deboli. Negli ultimi dieci anni i tassi di interesse
ECONOMIA
Mutui, che succede? Si tornerà mai all’1%?
Perché le rate continuano ad aumentare e la Bce ha annunciato un nuovo rialzo dei tassi nel mese di luglio?
In settimana ha preso forma l’ipotesi di allungare la durata dei finanziamenti per chi è in regola con i pagamenti
erano stati decisamente bassi, tanto che non era difficile accedere a un mutuo che avesse un tasso dello 0,8 o dell’1%. Dopo la grande crisi finanziaria del 2010-2011, prima la Fed e poi la Bce, avevano abbassato di molto il costo del denaro. Inoltre, per aiutare la ripresa dell'economia avevano inondato il mercato di liquidità. C'era molto più denaro in circolazione, e questo ha in qualche modo preparato il terreno per l'aumento dell'inflazione. Ma qual è stata la scintilla? Sen-
za dubbio il rialzo improvviso del prezzo dell'energia, legato anche alla guerra in Ucraina. Di colpo l'inflazione è schizzata alle stelle, i prezzi hanno iniziato a salire rapidamente e le banche centrali (prima la Fed americana e poi la Bce europea) hanno dovuto intervenire. Oggi si trovano davanti a un problema non da poco, perché da un lato l'inflazione deve essere contenuta, ma dall'altra il rialzo dei tassi rischia davvero di mettere in difficoltà chi ha contratto dei debiti nel tempo.
QUANTO DURERÀ QUESTO?
COSA SUCCEDERÀ DOPO?
La domanda che tutti si pongono, naturalmente, è quando si riuscirà a “respirare”, sui rialzi dei mutui. Rispondere è molto difficile, essendo l’inflazione, soprattutto in Europa, legata allo scoppio della guerra in Ucraina. Nessuno ad oggi è in grado di fare una previsione affidabile su come andranno i mercati del grano, del gas o del petrolio tra un anno, in questa situazione. Molti economisti però mettono
in guardia da subito: i tassi potrebbero ragionevolmente non tornare quelli di prima. Il motivo? Eravamo abituati a vivere in una situazione anomala, non fisiologica, fatta di tassi davvero troppo bassi. E anche per questo motivo, il ritorno alla normalità è stato così brusco. Insomma, per oltre dieci anni la Bce ha mantenuto dei tassi di interesse “alieni”. Una scelta che probabilmente non tornerà neanche quando ci saremo lasciati alle spalle questa fase di rialzi e di alta inflazione.
SOLUZIONI IMMEDIATE
Per parlare di possibili vie d’uscita - o meglio di soluzioni per tamponare gli effetti del caro mutui - bisogna tornare indietro di qualche giorno. Precisamente all’assemblea dell’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana. «Le banche in Italia mantengono quasi i due terzi dei mutui a tasso fisso, con tassi di raccolta in continuo aumento, e, su richiesta, possono allungare la durata dei mutui per chi è in regola con i pagamenti o realizzare surroghe», ha detto il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli . Una conferma importante della proposta politica che circolava già da alcuni giorni. Sulla questione è intervenuto anche il Ministro Matteo Salvini , affermando che il governo si aspetta che le banche italiane «permettano alle famiglie di pagare il mutuo allungandone la scadenza». Il ministro ha spiegato che «la rata rimane uguale, ma magari invece di pagare il mutuo in dieci anni lo si può pagare in quindici anni perché in questo momento tante famiglie, artigiani, imprenditori non ce la fanno a star dietro a questa rata che - ha rincarato - qualche genio in Europa ha deciso che dovesse aumentare».
ENRICO GALLETTI
6 Cronaca Sabato 8 Luglio 2023
IL DIALOGO
Alcuni studiosi criticano le maglie larghe agli ingressi: costano in formazione e produrranno nuovi disoccupati
Cercasi medici, ma la cura è corretta?
VANNI RAINERI
Un gruppo di ricercatori, analisti e professori universitari legati al mondo della Medicina ha svolto un’interessante ricerca pubblicata sul sito “lavoce.info” che approfondisce il problema legato alla ben nota carenza di medici.
CARENZA LOCALE
Lo sappiamo bene anche noi dopo le recenti notizie sulle difficoltà a reperire le figure necessarie negli ospedali cremonesi, in particolare all’ospedale Oglio Po. Si stima che siano 1140 i medici che mancano all’appello in Regione Lombardia, dei quali 155 da destinare al territorio di competenza dell’Ats Valpadana e 70 per la sola provincia di Cremona. È per questo che la Regione Lombardia ha pubblicato un bando che scadrà il prossimo 18 luglio per reclutare medici disposti ad aprire studi convenzionati. Dato che col precedente bando hanno preso servizio meno di 100 medici in tutta la Lombardia, si è pensato di estendere la partecipazione anche ai professionisti in arrivo da fuori regione, nonché agli specializzandi in medicina di famiglia iscritti a uno qualsiasi dei tre anni del corso. Basterà? Sta di fatto che entro il 2025 saranno 62 i medici che cesseranno la propria attività nella sola Ats Valpadana, vale a dire il 14% dell’intero organico, che consiste in 441 professionisti.
L’EMERGENZA
Secondo gli studiosi esiste il rischio che la pressione politico-mediatica porti a soluzioni avventate
che rischiano non solo di non risolvere il problema ma di crearne uno opposto in futuro.
“L’Italia - affermano - soffre oggi di una grave carenza di medici in alcune specializzazioni cruciali. Per cercare di risolvere il problema, i posti disponibili per l’iscrizione alla facoltà di Medicina sono stati gradualmente aumentati dal 2019, mentre la ministra Anna Maria Bernini ne ha da poco proposto un ulteriore ampliamento. Questo approccio, sulla carta sensato per aumentare il numero di medici nel lungo periodo, potrebbe però rivelarsi problematico, perché non tiene conto dei reali fabbisogni nei prossimi anni”.
L’Italia ha i dottori più anziani d’Europa (l’età media è 57 anni), e col personale in calo negli ospedali la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi 5-10 anni. Un problema che non è cer to minore per la medicina di territorio, dove mancano 3000 medici di medicina generale e si calcola che altri 3400 saranno persi entro il 2025. Negli anni Settanta la situazione era opposta: nessun limite all’iscrizione alla facoltà di Medicina
e un eccesso di laureati che non trovava sbocchi nel mercato del lavoro pubblico, il che ha ridotto gli iscritti a Medicina negli anni successivi. Nel 1999 è stato introdotto il numero chiuso, che è stato mantenuto nonostante non fosse difficile prevedere che tanti medici sarebbero andati in pensione. Quando ce ne siamo accorti era ormai troppo tardi: si consideri che per formare un medico sono necessari circa 10 anni di studi. Il resto lo hanno fatto le scarse risorse e il blocco del turnover nel settore pubblico che hanno svuotato le corsie.
IL FUTURO
Le cifre ci dicono che il rapporto tra numero di medici e popolazione è destinato a peggiorare nei prossimi 6 anni, soprattutto nelle regioni del sud. L’inversione di tendenza è attesa dal 2029, quando il numero di ingressi supererà quello dei pensionamenti. Per affrontare la delicata questione la ministra dell’Università ha istituito una commissione di esperti, che ha suggerito di aumentare ulteriormente il numero di posti disponibili a Medicina. Il proble-
ma, affermano i ricercatori, è che i dati in nostro possesso dimostrano che questi medici saranno formati quando l’emergenza sarà superata, e la conseguenza sarà una nuova abbondanza di medici, simile a quella di 50 anni fa. Una conseguenza che costerà molti soldi (per la formazione scientifica) e produrrà disoccupati.
LE SPECIALIZZAZIONI
La carenza di medici è accentuata in alcune specializzazioni, come ha purtroppo insegnato la pandemia: parliamo di anestesisti, medici di pronto soccorso e internisti. Da qui il ricorso dei medici a gettone, costosissimi per le nostre aziende sanitarie. Purtroppo il 70% dei primi 100 medici nella graduatoria di ammissione per la specializzazione è stato assegnato a solo 5 delle 51 specialità disponibili. Si tratta di quelle che offrono grandi prospettive di guadagno nel settore privato e ampia flessibilità oraria, quali dermatologia, chirurgia plastica e neurologia. Altre, quelle di cui ci sarebbe più bisogno nel servizio pubblico, faticano ad attrarre gli specializzandi.
CONCLUSIONI La ricerca si chiude con alcuni suggerimenti: bene permettere agli specializzandi di entrare nel sistema, anche se le università tendono a bloccarli per non perdere la loro attività nei policlinici. Sono pochissimi i medici provenienti da università straniere, e qui si potrebbe riflettere su incentivi dall’estero per coprire i ruoli più sguarniti. Infine aumentare le retribuzioni delle specialità più sguarnite.
Una visita “dall’alto valore simbolico”, come la definisce l’assessore con delega ai Quartieri Luca Zanacchi. Nei giorni scorsi l’Acciaieria Arvedi ha ospitato i consiglieri del Comitato di Quartiere 3, accompagnati dagli assessori Simona Pasquali (Mobilità Sostenibile, Ambiente e Protezione Civile) e Luca Zanacchi (Sport, Quartieri, Piano del Verde, percorsi di Cittadinanza). Per il Gruppo Arvedi hanno partecipato Alessandra Barocci, Responsabile Ambientale, Daniele Cavina, Direttore di Stabilimento, Gerardo Paloschi, Responsabile delle Relazioni istituzionali ed esterne, ed Emanuele Bertocchi, Coordinatore del servizio antincendio. L’occasione del sopralluogo è stato l’insediamento del nuovo Direttivo del Quartiere 3, che comprende l’abitato di Cavatigozzi, situato nelle immediate vicinanze del polo siderurgico. Dopo le elezioni del 13 maggio, i nove consiglieri hanno avuto un primo incontro con la dirigenza dell’Acciaieria il 31 maggio, a Palazzo Comunale. La visita dello stabilimento ha rappresentato un ulteriore momento di confronto tra le parti, con l’obiettivo di costruire un canale di dialogo e confronto volto a rendere sempre più compatibili le dinamiche di sviluppo dell’area industriale con la qualità della vita del quartiere.
7 Sabato 8 Luglio 2023 Cronaca
SALUTE
L’Acciaieria Arvedi apre le porte ai Quartieri
Non si interrompe la serie di vandalismi compiuti da giovanissimi a Casalmaggiore, e ancora una volta l’Asd Atletica Inter flumina èpiù Pomì è tra le vittime. Prima ancora che disperarsi per gli ultimi episodi, il presidente Carlo Stassano, che ha speso la propria vita per la formazione (non solo sportiva) dei giovani, si domanda pubblicamente: “È davvero così difficile dialogare e capirsi?”. Quindi i fatti: “In questi giorni fatti incresciosi si ripetono in Casalmaggiore con danneggiamenti proprio là dove più alto è l’impegno per i giovani, l’attenzione verso i minori e gli svantaggiati, vedi i vandalismi presso le casette degli Elfi, luogo di gioco e lettura dei bambini nel parco di Via Italia, la bicicletta a tre ruote del Delegato provinciale Cip, le scritte su muri, banner e porte con scritte e simboli che paiono estranei a quell’essere dei veri ’rivoluzionari’, presso il Centro sportivo Baslenga”. “Non cambierete mai la mia mente!” è una scritta che irrompe tra gli altri numerosi simboli e “graffiti” fuori e dentro la struttura sportiva. “È questo - si domanda e domanda Stassano - essere rivoluzionari? Dove può stare il punto d’incontro? Come incontrarci? Ho risposto apertamente all’invocazione mettendo il mio nome affinché ci si possa incontrare. Noi abbiamo bisogno dei giovani, desideriamo sempre incontrarci e dialogare con loro”.
SPETTACOLI
Al Comunale l’anteprima in collaborazione col Cremona Summer Festival, lunedì inizia la masterclass
International Festival stasera al via
GUIDO MORESCHI
A Casalmaggiore il teatro Comunale, l’auditorium dell’oratorio “Maffei”, il cortile e il chiostro di Santa Chiara, la casa di riposo “C. Busi”, la comunità Senghor di Vicoboneghisio, la Canottieri Eridanea, la Casa Giardino e ovviamente il cortile di palazzo Melzi; fuori città la chiesa parrocchiale di Martignana Po, il Museo del Violino di Cremona, il Teatro all’Antica di Sabbioneta, la chiesa dei Ss. Pietro e Paolo di Solarolo Monasterolo, la chiesa dei Ss. Abdon e Sennen di Casteldidone e la chiesa Castello di S. Martino dell’Argine: sono questi i “luoghi” della nuova edizione del Casalmaggiore International Music Festival che si conferma un evento sociale, oltre che musicale, in grado di intersecare comunità, tradizioni culturali e beni artistici. Da sottolineare l’impegno organizzativo degli Amici del Casalmaggiore International Festival, il patrocinio del Comune e di alcune aziende locali oltre alla collaborazione di istituzioni come la Fondazione Santa Chiara, la Camera di Commercio e l’Associazione Industriali di Cremona, il Consorzio liutai “Antonio Stradivari” e ancora le parrocchie,
la Pro Loco “I Corvi” e l’ostello “La canonica” di Solarolo Monasterolo, i Comuni di Sabbioneta e S.Martino dell’Argine e l’associazione “La Bussola” di Casteldidone. Anche grazie a loro tutti i concerti sono gratuiti.
Il primo appuntamento col festival è in programma per stasera, alle 21.15, in teatro nell’ambito della fiera di Piazza Spagna.
A esibirsi sarà la Summer Solstice Cello Chamber Orchestra di Taiwan e l’evento è allestito in collaborazione con la Pro Loco e il Cremona Summer Festival. Lunedì alle 17.45 e alle 21.15 due concerti nell’audito-
EVENTI
(g.m.) “Sine ira (et studio)-Cinque film e il multiverso non ci fa paura” è il tema del nuovo cineforum allestito presso il Museo Diotti. La rassegna si aprirà mercoledì 12 luglio alle 21.30 con la pellicola “Everything everywhere all at once” di Dan Kwan e Daniel Scheinert. Questi gli altri appuntamenti: “Nezouch-Il buco nel cielo” di Soudade Kaadan (mercoledì 19 alle 21.30), “Ethel & Ernest” di Roger Mainwood (mercoledì 26 alle 21.30), “Le otto montagne” di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch (mercoledì 2 agosto alle 21.30) e “Finale a sorpresa” di Mariano Chon e Gaston Duprat (mercoledì 9 alle 21.30). “Il titolo della rassegna – spiega il curatore Emanuele Piseri - è una citazione dagli Annales di Tacito che dichiarava con questo motto l'intenzione di raccontare i fatti che avrebbe descritto in modo imparziale e obiettivo. Letteralmente significa «senza ira né pregiudizi»”. Biglietto d’ingresso al museo comprensivo della proiezione: 3 euro (ridotto: 2,50 euro). Tessera annuale per l’accesso al museo e all’intera rassegna: 12 euro (ridotto: 10 euro).
rium del “Maffei”. Quello serale sarà il concerto di benvenuto per accogliere allievi e docenti. Martedì alle 17.45 l’appuntamento al “Maffei” e alle 21.15 il concerto inaugurale nel cortile del complesso di Santa Chiara, da sempre quartier generale del masterclass coi suoi alloggi e le aule per le lezioni. Mercoledì e venerdì doppia esibizione, alle 17.45 e alle 21.15, all’oratorio “Maffei”. Giovedì pomeriggio, alle 17.45, concerto al “Maffei” e in serata, alle 21.15, la trasferta nella vicina Martignana Po. Altre info sul sito www.casalmaggiorefestival.com.
Raul Cremona, quando l’illusionismo allarga il sorriso
(v.r.) Che si trattasse di uno spettacolo di illusionismo, i più sagaci dei tanti presenti lo avevano intuito già leggendo il titolo della serata: “Musica in castello”, quando il protagonista era un comico/mago, e di castelli a Casalmaggiore non c’è nemmeno l’ombra.
In realtà “Musica in castello” è una rassegna che da anni porta sul territorio grandi nomi dello spettacolo, e lunedì sera ha toccato Casalmaggiore, dove in piazza Garibaldi ad intrattenere diverse centinaia di spettatori era Raul Cremona, applauditissimo a più riprese. Non è la prima volta che Casalmaggiore ospita una data della rassegna, i cui spettacoli sono tutti fruibili a titolo gratuito. Spettacoli sui generis, col protagonista che si racconta incalzato dalle domande fatte sul palco, così come è avvenuto con Cremona, accompagnato dalle note di Marco Castelli al pianoforte. Le domande sono state lo spunto ser vito al comico milanese per raccontare la genesi della sua parabola artistica e dei personaggi che lo hanno reso famoso. Per la verità i momenti musicali non sono
Grande partecipazione alla tappa casalese della rassegna “Musica in castello”. Tra oggi e domani si conclude la Fiera di Piazza Spagna
dei lumini sul Po e quindi il tradizionale spettacolo pirotecnico. “Musica in castello” quest’anno offre ben 46 spettacoli, che si tengono dal 15 giugno al 14 settembre in buona parte nella provincia di Parma, con alcuni appuntamenti nel Piacentino, nel Reggiano, nel Mantovano, nel Cremonese e persino a Bagnone (Massa) e Castelnuovo Magra (La Spezia). Sono tutti appuntamenti di spessore: tra quelli già proposti, venerdì 30 giugno Enzo Iacchetti era all’Ecomuseo di San Matteo delle Chiaviche e questa settimana Pif a Parma, Alberto Fortis ad Agazzano e ieri sera Claudio Cecchetto a Fidenza.
mancati, quando Raul Cremona ha omaggiato alcuni grandi artisti che lo hanno ispirato, a partire dal più grande, Enzo Jannacci, e Silvan tra gli illusionisti. Ha ricordato gli anni dello Zelig, che raccolse il testimone a Milano del mitico Derby quale palestra per i comici che poi hanno spesso sfondato in televisione. La serata era stata introdotta dal sindaco Filippo Bongiovanni e da Giuseppe Boles per la Pro
Loco: lo spettacolo infatti si inseriva nel programma della Fiera di piazza Spagna, che si conclude questo fine settimana: stasera alle 21.15 il concerto in teatro Comunale (leggi articolo sopra), domani gran finale con inizio alle 21.30 allorché sul palco di piazza Garibaldi sarà rappresentato lo spettacolo “Fragili come la Terra” a cura dell’associazione Daas e della cooperativa Santa Federici. Alle 22.30 la discesa
Tra i prossimi eventi basta elencare: Michael McDermott (Borgo Val di Taro, 13 luglio), Dolcenera (Trecasali, 18 luglio), i Manhattan Transfer (Lesignano de’ Bagni, 19 luglio), Alessandro Bergonzoni (Campagnola Emilia, 24 luglio), Lella Costa (Rio Saliceto, 28 luglio), i Luf (Sabbioneta, 10 agosto), Enrico Rava (Salsomaggiore Terme, 14 agosto), Federico Buffa (Soragna, 22 agosto) e Paolo Migone (Soncino, 31 agosto).
8 Sabato 8 Luglio 2023 CASALMAGGIORE
Altra serie di vandalismi Stassano: dialogo coi giovani
IN BREVE
La rassegna cinematografica del Museo Diotti: si parte il 12
San Giovanni, la nuova Pro Loco si presenta
In controtendenza rispetto ad altre realtà analoghe del territorio, a San Giovanni in Croce rinasce la Pro Loco. Mercoledì 5 luglio, presso la sala del consiglio del Municipio, c’è stato il primo incontro ufficiale fra i membri della nuova associazione, costituitasi il 13 aprile con il nome evocativo “Pro Loco La Dama”, e la giunta comunale, rappresentata dal sindaco Pierguido Asinari e dall’assessore Fabrizio Galli Erano presenti i membri del primo consiglio direttivo: il presidente Davide Ghizzi , la vicepresidente Luisa Grosso , la segretaria Claudia
Norelli , la tesoriera Laura Lodi Rizzini e i consiglieri Raimondo Pantaleo , Yuri Casile , Elena
Nodari e Angelo Grosso
«Accolgo con gioia la nascita della nuova Pro Loco – ha commentato il sindaco Pierguido
Asinari -. San Giovanni è un paese che già offre molto sul versante dell’ospitalità, della ricreazione e del divertimento; la Pro Loco non potrà far altro che arricchire questa offerta puntando, come da statuto, soprattutto sulla risco-
perta e valorizzazione di feste e appuntamenti della tradizione che sono parte integrante e irrinunciabile della nostra civiltà».
«È per noi un impegno importante per la realizzazione di progetti legati al territorio, alle nostre tradizioni e alla cultura del paese – è la prima dichiarazione del presidente Davide Ghizzi -. L’idea è partita nel 2022; molto lavoro e anche alcuni imprevisti poi superati hanno
Illuminata la ciclabile tra San Giovanni e Casteldidone
preceduto la costituzione di questo nuovo progetto. Ringraziamo il nostro commercialista Lorenzo Maffezzoli per il grande aiuto che ci ha fornito in questa fase iniziale».
«Si partirà con i piedi per terra, con le poche risorse a disposizione, puntando a crescere sempre più – aggiunge la vicepresidente Grosso -. Ci siamo iscritti all’Unpli, l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, e stiamo proseguendo all’iscrizione al Registro Unico del Terzo settore. È la nostra prima esperienza in questo campo, ci stiamo mettendo in gioco e abbiamo bisogno del sostegno di tutti».
Il primo appuntamento con la Pro Loco sarà la tradizionale fiera settembrina, che quest’anno si terrà dal 21 al 26 settembre, all’interno della quale sarà avviata la campagna tesseramento per i soci. «Venerdì 22 settembre – concludono Ghizzi e Grosso – presenteremo la nuova Pro Loco. Confidiamo nel supporto dei nostri concittadini e lasciamo le porte aperte a chiunque voglia entrare a far parte del gruppo».
AMBIENTE Inaugurata a Motta la Fonte della Giovinezza di Padania Acque
Alla presenza di un centinaio di giovani del Grest dell’Unità Pastorale Santa Maria della Pace, formata dalle parrocchie dei comuni di Motta Baluffi, Cingia de’ Botti e Scandolara Ravara, è stata ufficialmente inaugurata Fonte della Giovinezza, la casa dell’acqua collocata in piazza Gaboardi, di fronte al Municipio di Motta Baluffi. Un momento reso ancor più significativo dalla nutrita presenza di bambini e ragazzi, ambasciatori dell’acqua di rete contro lo spreco della risorsa e a tutela dell’ambiente.
Il sindaco Antonietta Premoli affiancata dal vicesindaco Fede -
rico Poli e da altri amministratori, dopo aver ringraziato i vertici di Padania Acque, ha ricordato il valore dell’acqua: «un bene primario e un diritto fondamentale per ognuno di noi, a cui deve corrispondere il dovere di non sprecare l’acqua pubblica e quindi il do-
vere di prelevarla con coscienza e correttezza. Prelevando l’acqua di rete da Fonte della Giovinezza, si riduce l’utilizzo della plastica nelle nostre case e con questo gesto diamo un contributo, piccolo ma concreto, alla salvaguardia del Pianeta». Alessandro Lanfranchi , Amministratore delegato di Padania Acque, ha ricordato che «la casa dell’acqua eroga gratuitamente 24 ore su 24 acqua di rete naturale e frizzante refrigerata ed è dotata di un moderno sistema di filtrazione con carboni attivi e di disinfezione a raggi UV che ne migliorano le caratteristiche or -
ganolettiche, rendendola ancora più gradevole al gusto. Prossimamente – ha concluso Lanfranchi – anche per Fonte della Giovinezza entrerà in funzione il prelievo dell’acqua controllato mediante codice QR Code. Ogni nucleo familiare residente potrà prelevare fino a un massimo di 8 litri di acqua potabile al giorno». La cerimonia è proseguita con la benedizione dei presenti e della fonte da parte di don Paolo Tonghini ed è terminata con il taglio del nastro e con l’omaggio, da parte dei rappresentanti di Padania Acque e della mascotte Glu Glu, della borraccia Goccia.
Una piacevole sorpresa ha accolto mercoledì sera i numerosi fruitori del percorso ciclabile che congiunge San Giovanni in Croce e Casteldidone: il tratto di strada, molto apprezzato da passeggiatori, podisti e ciclisti, è stato completamente illuminato da corpi luminosi dalla luce calda e accogliente. L’evidente soddisfazione è ovviamente anche quella dei due sindaci Pierguido Asinari e Pierromeo Vaccari : «Come promesso, il percorso ciclo-pedonale è stato interamente illuminato, e da adesso si potrà godere anche in orario serale di un tragitto che oltre ad essere completamente asfaltato ora è anche adeguatamente illuminato, a garanzia della visibilità e della sicurezza notturna; ciò consentirà un consistente ampliamento dell’orario di utilizzo».
Dopo l’approvazione da parte delle giunte comunali dei rispettivi ambiti di progetto, firmati dagli ingegneri Igor Ilardi e Lorenzo Stagnati dello studio Rinnova di San Giovanni in Croce, si è passati alla realizzazione vera e propria del tratto di illuminazione, con il coordinamento degli uffici comunali dei due paesi che hanno lavorato in stretto contatto.
ASSOCIAZIONI 9 Sabato 8 Luglio 2023 Casalasco
Primo incontro ufficiale in Municipio tra i membri del sodalizio e gli amministratori. Asinari:«Una nascita che accolgo con gioia»
SERVIZI
8 Luglio 1797: nata dalle repubbliche Transpadana e Cisalpina, durerà solo 5 anni. Diventerà il regno d’Italia
In Francia vincono i giacobini? In Italia i ceti borghesi si radicalizzano e diventano giacobini, proprio quando i giacobini francesi vengono rovesciati dal Termidoro e mandati alla ghigliottina. Con tre anni di ritardo i borghesi italiani capiscono che è necessario un cambiamento di linguaggio, un riposizionamento, che troverà la propria sanzione l’8 luglio 1797, con l’emanazione della Costituzione della Repubblica Cisalpina. Per capire questa vicenda occorre partire dal principio, e il principio di questa storia italiana si trova in Francia.
DA UNA RIVOLUZIONE ALL’ALTRA
Un cambiamento può essere raggiunto in due modi. Per esempio il Canada ha ottenuto gli stessi risultati degli Stati Uniti (l’indipendenza da Londra) senza versare una sola goccia di sangue. È bastato avere pazienza, non mordere il freno. Invece a Washington e Parigi prudevano le mani con il risultato di ottenere il cambiamento con due colossali bagni di sangue.
In Francia il cosiddetto ancien régime, o vecchio ordine, è giunto al capolinea da un pezzo. L’antica aristocrazia di origine germanica (franca) che nel medioevo aveva difeso gli umili con la sua funzione guerriera, vive ora di sfarzose e improduttive feste a Versailles, diventando costosa, obsoleta e parassitaria. E che dire, per esempio, della manomorta? Queste immense tenute ereditate dalla Chiesa non possono essere sfruttate (per esempio in Italia la Chiesa è la massima proprietaria di immobili), la terra non viene lavorata.
I despoti illuminati, come Giuse ppe II d’Asburgo , Fe derico II di Prussia e Caterina la Grande hanno da tempo cominciato la propria battaglia a favore dell’affermazione dello Stato contro i residui medievali (manomorta, aristocrazia improduttiva eccetera) alleandosi con la borghesia in ascesa, che con i suoi commerci si sente soffocata dal vecchio mondo.
Se nell’impero d’Austria, in molti stati italiani, in Prussia e in Russia questa alleanza produce i suoi frutti, in Francia tutto è fermo. Dunque, come già in America, le teste calde fanno la loro rivoluzione borghese e nel 1793 mandano al potere la propria fazione più estremista e sanguinaria, i giacobini. Il cui capo, Maximilien Robespierre , fa votare la Legge dei sospetti (settembre 1793) e la legge del 22 Pratile (10 giugno 1794) contro i cittadini in voce di tradi -
Una Costituzione “francese” per la Repubblica Cisalpina
re, sorvegliare e riferire quanto si dice e si fa nelle sedute consigliari. Il circolo Costituzionale ha sede nel soppresso convento dei padri Agostiniani, attiguo alla chiesa di S. Agostino… Al circolo si festeggiano gli eventi repubblicani, si improvvisano dialoghi e dispute a cui partecipano anche le donne, diventate sanculotte. Il popolo vi accorre numeroso, curioso della novità”.
re la Repubblica. Finiscono quindi alla ghigliottina migliaia di persone, e la rivoluzione comincia a divorare i propri figli, perché molti deputati della fazione dei girondini finiscono a loro volta decapitati. Poi i giacobini cominciano a giustiziarsi tra loro (il Comitato di Salute Pubblica manda a morte i giacobini della corrente moderata, “gli indulgenti” di Danton , e quelli della fazione estremista, “gli arrabbiati” di Hébert ). Il risultato di questo clima di terrore è che il 9 Termidoro (27 luglio 1794) i partiti della Convenzione si scagliano contro la dittatura di Robespierre, mandandolo al patibolo insieme a Louis Antoine de Saint-Just Nasce quindi il Regime del Termidoro che adotta la Costituzione termidoriana o Costituzione dell’anno III (1795).
LE REPUBBLICHE
GIACOBINE IN ITALIA Intanto la guerra della Prima coalizione contro la Francia prosegue dal 1792. Mentre Prussia, Provincie Unite e Spagna si ritirano dal conflitto, nel 1796 Austria, Piemonte e Gran Bretagna proseguono le ostilità. Napoleone prende in mano le cose: lancia il proclama di Nizza (27 marzo 1796) e con il suo esercito male armato e disciplinato attraversa l’Appennino ligure sopra Savona. Sconfigge piemontesi ed austriaci a Cairo Montenotte, Millesimo, Dego (e a questo punto il Piemonte si arrende) e, dopo aver passato il Po a Piacenza, batte gli
austriaci a Lodi, cosa che gli consente di entrare a Milano e di impadronirsi della Lombardia.
A CREMON A I soldati di Napoleone, racconta Cesare Cantù nella sua “Cronistoria”, sono “vestiti con colori diversi e stracciati, alcuni non hanno né scarpe, né armi… anziché d’un esercito hanno l’aspetto d’una popolazione arditamente uscita dal suo paese per invadere le vicine contrade”.
1795
La Lombardia è una terra ricca: provvederà al sostentamento di questa armata di coraggiosi straccioni. Per esempio, raccontano le cronache del tempo (poi raccolte dallo storico Carlo Bonetti ) il generale Moreau entra a Cremona e si insedia “in casa Picenardi, sita in Vicinia S. Vito. Il 14 marzo, come prima richiesta vien domandato: 100 sacchi d’avena, 20 di crusca, 7 carri di fieno, 400 pesi di pane, 72 buoi e 33 brente di vino. Si ordina l’inventario di tutti gli effe tti militari austriaci esistenti nel magazzeno. Entro 24 ore bisogna fare la notifica di tutti i grani per valersene all’occorrenza. Per la provincia è concesso tempo 4 giorni. È fatto divieto assoluto di asportar grani. La città deve provvedere del vivere e dell’alloggio i soldati. È fatto obbligo ai prestinai di fare una sola quantità di pane e venderlo a prezzo di calmiere. Proibito alle offellerie di fare… dolci. La Municipalità siede in permanenza.
Il generale d’Allemagne presentatosi nell’aula consigliare… comanda l’esposizione della bandiera Francese” e “la consegna di tutte le armi” (a Pizzighettone la consegna causa disordini subito repressi).
Non ci sono solo le colossali spoliazioni: la politica militare napoleonica introduce tecniche moderne come il prendere ostaggi e incendiare i villaggi ritenuti ostili. Binasco è un esempio per tutti: il 24 maggio 1796 questo paese è distrutto con le fiamme, la popolazione trucidata, i beni saccheggiati, e la cosa è resa nota a tutti con un bando affisso per le vie di Milano e nei villaggi del contado (“Gli abitanti di Binasco non più oltraggeranno i francesi. Sterminati, erranti e fuggitivi, essi portano le pene dovute al loro attentato; e la fiamma divoratrice che serpeggia ancora intorno ai loro asili, dimostra…”)
LE REPUBBLICHE GIACOBINE Sulla scia della Repubblica Batava, istituita nel 1795 nell’Olanda conquistata, Napoleone decide di costruire in Italia le “repubbliche sorelle”. Nel 1796 costituisce la Repubblica Transpadana (che comprende la maggior parte dei territori del vecchio Ducato di Milano e parte di quelli di Bergamo, Brescia e Cremona) e la Repubblica Cispadana (che consiste del vecchio Ducato di Modena e delle vecchie Legazioni papali di Bologna e Ferrara) che adotta una costituzione (1797) modellata sulla Costituzione termidoriana. Intanto la guerra con l’Austria si conclude con i preliminari di Leoben (aprile 1797) che porteranno al Trattato di Campoformio (ottobre 1797) che dà alla Francia il controllo dell’intera penisola. Nel 1797 la Repubblica Transpadana e quella Cispadana si fondono nella Repubblica Cisalpina che durerà fino al 1802, quando si trasformerà nella Repubblica Italiana (1802-1805) e poi nel regno d’Italia (1805-1814).
L’AMBIGUITÀ
Sono repubbliche giacobine indipendenti solo di nome, in realtà soggette alla egemonia francese di Napoleone
Intanto a Cremona, proseguono le cronache, “La Municipalità… aderisce a tutte le domande, e contemporaneamente presenta le dimissioni in massa, chiedendo di essere sostituita da persone nazionali”.
A questo punto è il momento di quegli italiani che chiamano sé stessi “giacobini” o “patrioti”, che a Cremona danno vita a “un Club popolare, dal quale si debbono trarre due affigliati per assiste -
8 LUGLIO 1797
Dopo la fusione dei due stati, l’8 luglio 1797 viene emanata la Costituzione della Repubblica Cisalpina che è modellata sulla Costituzione termidoriana e che è governata da un Direttorio. Tutte queste repubbliche giacobine usano un linguaggio costituzionale ma sono indipendenti solo di nome, pertanto il loro è un “costituzionalismo ambiguo sotto egemonia francese, cioè un costituzionalismo giacobino, bonapartesco e napoleonico” (secondo la definizione di Michel Acacia ).
In conclusione, i borghesi italiani si definiscono giacobini, ma le repubbliche fondate da Napoleone sono guidate da un Direttorio, che è il nome dell’organismo che governa la Francia del Termidoro, quella che è nata mandando a morte i capi giacobini Robespierre e Saint-Just. Una bella confusione mentale.
10 Rubrica Sabato 8 Luglio 2023
A. DOSSENA
PAOLO
NASCE IN FRANCIA LA COSTITUZIONE TERMIDORIANA
A sinistra i confini della Repubblica Cisalpina nel 1799. Sopra la Consulta riceve il Primo Console ( Monsiau )
ECONOMIA POLITICA
A maggio aumentano le vendite al dettaglio
ROMA - A maggio si stima, per le vendite al dettaglio, un aumento congiunturale dello 0,7% in valore e dello 0,2% in volume. Sono in crescita le vendite dei beni non alimentari e dei dei beni alimentari in valore.
POLITICA
Mattarella ha ricordato Arnaldo Forlani
ROMA – «Apprendo con commozione la notizia della scomparsa di Arnaldo Forlani, personalità di spicco della Repubblica per una lunga stagione». Così Sergio Mattarella ha ricordato il politico morto a 97 anni.
Sarà Antonio Tajani a guidare Forza Italia
ROMA - È Tajani il dopo Berlusconi. Il Comitato di presidenza di Forza Italia ha approvato all’unanimità il documento politico, realizzato con il contributo di tutti i dirigenti, che sarà illustrato al Consiglio nazionale, con la proposto della candidatura di Antonio Tajani alla guida del partito.
Lo scatto
PREMI
Alla compianta Ada D’Adamo lo “Strega”
ROMA - La scrittrice Ada D’Adamo, scomparsa lo scorso aprile, è stata proclamata vincitrice della LXXVII edizione del Premio Strega con il romanzo “Come d’aria”. Il premio è stato consegnato ad Alfredo Favi, il marito dell'autrice.
SALUTE A lanciare l’allarme è la Società italiana di medicina ambientale
Attenzione all’ondata di caldo record
ROMA - Dopo l’instabilità e le piogge, siamo pronti al caldo record che investirà l’Italia. In molte città la colonnina salirà sopra i 40°, mettendo a rischio la salute dei soggetti più fragili (anziani, bambini e persone con patologie preesistenti). La Società italiana di medicina ambientale (Sima) lancia
l’allarme: «Questo caldo può arrivare a danneggiare organi vitali e cer vello» avverte Alessandro Miani, presiden-
te della Sima. «Il caldo eccessivo - ha aggiunto - determina problemi sanitari in quanto può alterare il sistema di re-
golazione della temperatura corporea. Il corpo umano si raffredda attraverso la sudorazione, ma in determinate con -
Sei morti nell’incendio in una casa di riposo
dizioni ambientali questo non è sufficiente. Temperature eccessivamente elevate possono provocare disturbi lievi come crampi, svenimenti, edemi, ma anche problemi gravi, dalla congestione alla disidratazione, aggravando le condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti». Naturalmente è consigliabile non uscire nelle ore più calde e soprattutto idratarsi continuamente.
MILANO - Tragedia all’interno della Casa per Coniugi, struttura residenziale per anziani in via dei Cinquecento, a Milano. Il bilancio dell’incendio divampato nell’edificio è di sei morti, mentre quattro anziani sono stati ricoverati in ospedale, di cui due in gravi condizioni. In totale sono 81 i feriti delle 167 persone ospiti della struttura. «Le indagini sono in corso, ci vorrà tempo per ricostruire le cause e fare chiarezza su quello che è accaduto - ha detto il procuratore capo Marcello Viola - ma non ci sono elementi per pensare al dolo».
Un violento incendio si è sviluppato ieri nella Casa di riposo dei Coniugi in via Cinquecento a Milano. Il bilancio è tragico: 6 morti e decine di feriti
«Tu fai un brutto lavoro»
Perché dici questo, Pericle?
«Perché torni a casa tardi»
Beh, non sempre, anzi spesso fare il giornalista ti consente di programmare l’attività nel corso della giornata, senza troppi vincoli. Dipende dal giornale, dalla tv o dalla radio per cui lavori. E tu, cosa vorresti fare da grande?
«Non lo so, ho solo 12 anni!»
Già, ma neanche un’idea? Il pilota, l’astronauta, il calciatore… «Ti ho detto che ho 12 anni, mica 5. Diciamo che vorrei fare un lavoro che mi piace»
Ottima riflessione, credo anch’io
Capitano dei Carabinieri di Caivano, ha tenuto, come tanti colleghi, un corso di legalità a piccoli studenti in una chiesa di Caivano, nel Napoletano. Ad un certo punto Ciro, un bambino di 5 anni, si alza e gli dice: “Io mi ricordo di te, avevi anche allora la giacca nera. Sei venuto di notte e hai portato via mio papà. Sei stato bravo”, e ha voluto stargli accanto. Il capitano si è commosso e gli ha consentito di indossare il suo cappello di ufficiale.
che sia la cosa più importante: se non hai passione per il tuo lavoro, fatichi il doppio e rendi la metà «Parli per esperienza personale?»
Anche. Posso por tarti il mio esempio: in ogni momento del giorno mi capitano situazioni, come a tutti, e io ogni volta penso a come po terle tradurre in argo
menti da trattare sul giornale, in battute, in considerazioni da approfondire, e prendo nota, ovunque mi trovi. Questo perché quello che faccio mi piace. E così quando mi siedo alla scrivania ho già tutto in quelle note, solo da sviluppare. Se invece di -
alla scrivania mi ritroverei con un pugno di mosche in mano, dovendo pensare a cosa fare e lasciandomi scappare occasioni. Ecco perché ti ho detto che faticherei il doppio rendendo la metà «Ma allora, se quando scrivi qualcosa hai tutto pronto da prima, solo nei dialoghi con me improvvisi? Perché qui sono io che le domande e scelgo gli
Sì, certo, ma ci sono anche ar -
gomenti che non si scelgono, che non si possono programmare, come gli articoli di cronaca nera: non puoi sapere in anticipo se un certo giorno ci saranno arresti o incidenti stradali. Io parlavo degli argomenti di attualità «Ho capito. Sai che quasi quasi mi fai venire voglia di fare il giornalista? In fondo è sempre meglio che lavorare» Questa però mi pare di averla già sentita. Vai a nanna Pericle, buonanotte «Buonanotte»
Vanni Raineri
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Tel: 0372 44 8678 Cell: 393 8018623
e-mail: unipop.cremona@auser.lombardia.it
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Antonio Maria Cavallo
L’Istat ha pubblicato il rapporto sull’andamento dell’economia agricola nel 2022, un anno che - come spiega il dossier di Lavoce. info - ha visto non poche sfide per il settore dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca. Rispetto all’anno precedente, nel 2022 si sono accentuati gli effetti negativi delle condizioni climatiche, unitamente a un consistente aumento dei prezzi dovuto al fenomeno inflazionistico globale e all’aumento del costo di numerose materie prime in seguito alla guerra tra Russia e Ucraina.
Dopo i risultati negativi del 2021, con una diminuzione del valore aggiunto in volume dell’1,1 per cento, il settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca ha subito un ulteriore indebolimento nel corso del 2022. Il valore aggiunto è diminuito dell’1,8 per cento, in netta controtendenza rispetto alla crescita del valore aggiunto dell’economia nazionale nel suo complesso (+3,9 per cento).
Nel complesso, nel 2022, il comparto agroalimentare, che comprende agricoltura, silvicoltura e pesca, ha registrato una diminuzione del valore aggiunto dello 0,8 per cento in volume, in controtendenza rispetto agli anni precedenti.
La quota del settore agroalimentare sull’economia totale è passata dal 4 per cento nel 2021 al 3,8 per cento nel 2022. Il settore primario complessivo ha contribuito per il 2,2 per cento (come nel 2021), mentre l’industria alimentare ha rappresentato l’1,6 per cento (rispetto all’1,8 per cento del 2021). I dati evidenziano una contrazione del settore agroalimentare nel contesto economico nazionale.
Nel 2022, l’occupazione nel settore ha registrato un calo del 2,1 per cento misurato in unità di lavoro (unità di misura omogenea del volume di lavoro svolto dagli occupati). Tuttavia, è cresciuta l’occupazione nell’industria alimentare, che ha avuto un aumento del 3,1 per cento. Nel complesso dell’intero settore agroalimentare, si è osservata una contrazione dello 0,7 per cento.
I dati evidenziano l’andamento contrastante tra occupazione nel settore primario e nell’industria alimentare, oltre all’importanza di stimolare gli investimenti per favorire
Agroalimentare, pesa la minaccia del cambiamento climatico
la crescita e la competitività dell’intero comparto agroalimentare italiano.
Secondo il recente report Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), nel 2022 l’agroalimentare italiano ha scritto una pagina intensa nel suo rapporto con il commercio estero. Le esportazioni hanno raggiunto una quota record di 60,7 miliardi di euro, segnando un balzo in avanti del 14,8 per cento rispetto all’anno precedente. Tuttavia, non sono mancate le sfide. Le importazioni di prodotti agroalimentari hanno subito un’impennata del 27,2 per cento, portando la bilancia agroalimentare italiana da un surplus di 3,9 miliardi di euro nel 2021 a un deficit superiore a 1,6 miliardi di euro nel 2022.
Il primo trimestre del 2023 ha confermato la tendenza positiva delle esportazioni italiane, con una crescita del 11,6 per cento rispetto all’anno precedente. È stato soprattutto il settore industriale a trascinare il buon risultato, con un aumento del 13,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Al contrario, il comparto agricolo ha mostrato una crescita più contenuta, fermandosi al +3,1 per cento. Le eccellenze gastronomiche italiane continuano a riscuotere un grande successo all’estero, beneficiando sia dell’aumento dei prezzi che di quello dei volumi. Tuttavia, nel primo trimestre del 2023, le importazioni di prodotti agroalimentari hanno registrato un incremento del 12,5 per cento rispetto
al 2022, contribuendo ad ampliare il deficit della bilancia commerciale del settore. Nel confronto con l’anno precedente, le esportazioni verso il Giappone hanno subito una contrazione significativa, con una diminuzione che è stata del 43 per cento in gennaio e del 15 per cento in febbraio. Al contrario, Germania, Francia e Stati Uniti si confermano le principali destinazioni delle esportazioni agroalimentari italiane. Spazio poi alle minacce, dal cambiamento climatico all’instabilità internazionale.Il clima, negli ultimi anni, ha avuto un impatto significativo sulla produttività agricola, confermato anche nell’ultima annata, con l’aggravarsi di eventi estremi. In particolare, la siccità ha colpito tutte le regioni
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SPECIALE 12
I dati confermano l’importanza e il buon andamento del settore, anche a livello internazionale.
Ci sono però dei rischi, sui quali conviene intervenire prima che sia troppo tardi
minaccia
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Ma quanto ci costa?
Secondo il recente report di Scope Ratings, l’Italia è in Europa lo stato più vulnerabile ai pericoli derivanti dai cambiamenti climatici. In uno scenario estremo, la transizione potrebbe arrivare a costare fino a 17,5 trilioni di euro nell’arco di trent’anni, corrispondenti al 14,5 per cento del Pil.
Applicando il Macro Economic Climate Stress Test alle cinque maggiori economie europee – Germania, Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi – emerge che l’Italia è il paese più a rischio nel caso in cui lo scenario si aggravasse ulteriormente nei prossimi decenni.
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del paese, influenzando pesantemente il settore agricolo. Il 2022 è stato considerato uno degli anni più caldi di sempre, non solo in Italia, ma in tutta l’Europa. Nel medio-lungo periodo è ragionevole attendersi che le difficoltà contingenti possano essere ulteriormente inasprite dai cambiamenti climatici che si manifestano con intensità crescente e i cui effetti cumulati sono difficilmente reversibili a costi sostenibili. Un altro elemento che ha pesantemente compromesso l’economia agricola è stato l’inflazione. Nel corso del 2022, la già instabile situazione dei mercati internazionali delle materie prime agricole, alimentari ed energetiche, che si era manifestata verso la fine del 2021,
ha raggiunto livelli critici. In parte, la ragione è nel prolungarsi del conflitto russo-ucraino, che ha esercitato ulteriori pressioni sui prezzi con forti conseguenze sui costi di produzione, minando l’andamento del settore agricolo. Il rischio climatico costituisce una minaccia per il mercato agroalimentare italiano. Senza politiche di adattamento adeguate e programmate, capaci di costituire un pilastro delle strategie di sviluppo e degli interventi nazionali e regionali, potrebbe causare enormi perdite e distruggere fette significative di un settore vitale dell’economia nazionale. È necessario affrontare urgentemente la sfida, adottando pratiche agricole resilienti, politiche su misura per il cambiamento climatico e strategie per ridurre l’impatto ambientale delle produzioni agroalimentari. La collaborazione tra governo, operatori del settore ed esperti del clima è essenziale per proteggere la sicurezza alimentare e mantenere la competitività del mercato italiano.
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«Il made in Italy è parte integrante della nostra contemporanea identità culturale e non soltanto un prodotto bello e fatto bene, è un ecosistema da valorizzare e salvaguardare mettendolo al centro della strategia complessiva di rilancio del Paese, con un approccio sistemico e coordinato delle politiche economiche». Così Massimo Rivoltini, Presidente di Confartigianato Cremona e leader di Confartigianato Alimentazione, apre questa intervista dedicata al variegato mondo dell'agroalimentare, ricco di specificità ed eccellenze.
Il made in Italy resta quindi prioritario per Confartigianato in un'Europa che tende alla omologazione e alla cancellazione delle identità produttive territoriali?
«Certamente. Il made in Italy è la storia, la cultura, l’economia espressa da tutto il Paese. Ne sono protagonisti 4,4 milioni di artigiani e di piccole imprese, con 10,9 milioni di addetti, senza i quali l’Italia non sarebbe il secondo maggior Paese manifatturiero in Europa e leader globale nei settori di eccellenza come agroalimentare, moda, legno-arredo e meccanica». Cosa chiede Confartigianato affinchè non si perda questo patrimonio?
«Confartigianato chiede che questo patrimonio di imprese e di occupazione, che esprime innovazione, sostenibilità, presidio sociale delle comunità territoriali, venga sostenuto con misure strutturali finalizzate a difendere la qualità e l’autenticità della produzione italiana, a promuoverla sui mercati interno ed estero e a difenderla dalle contraffazioni».
CONFARTIGIANATO «MPI fondamentali
politica di ripresa economica legata al “saper fare italiano”, fattore di eccellenza nel mondo»
STUDI - Cresce il food
Nonostante il succedersi di pandemia, crisi energetica e accelerazione dei costi delle materie prime determinata dalla guerra in Ucraina, le imprese italiane della produzione alimentare hanno registrato una migliore performance rispetto ai competitor europei.
Negli ultimi dodici mesi a febbraio 2022 in Italia la produzione alimentare è del 2,3% superiore al corrispondente periodo pre-pandemia (ultimi dodici mesi a febbraio 2020), facendo meglio dei produttori di Francia (+1,6%), Spagna (+1,0%) e Germania (-0,1%).
SPECIALE 14
all'interno di una
Italy per il rilancio
A questo proposito un aiuto può venire dal “Fondo Made in Italy” realizzato dal governo...
«Confartigianato apprezza la costituzione del Fondo quale contenitore di programmi e progetti da finanziare con risorse adeguate e del Fondo per la sovranità alimentare da ampliare al settore delle aziende manifatturiere della trasformazione agroalimentare, soprattutto in una logica di prossimità e di Km 0. Per accompagnare le piccole imprese sui mercati esteri, la Confederazione auspica, inoltre, che le risorse vengano concentrate su interventi continuativi e strutturali a misura di micro e piccole imprese alle quali va riservato almeno il 50% degli stanziamenti. Tra questi vanno potenziati e resi strutturali strumenti che si sono già rivelati efficaci come il voucher Digital Temporary Export Manager e il bonus export digitale».
Misure quindi che guardano al futuro, anche per contrastare certe “boutade” europee come il semaforo alimentare per le etichette.
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Made in Italy (+15,2%)
Il food made in Italy si conferma protagonista sui mercati internazionali, con le esportazioni del 2021 che risultano del 15,2% superiori ai livelli pre-pandemia del 2019. Nel confronto internazionale, il recupero dell’Italia è migliore rispetto al +10,8% dell’Unione europea, del +9,7% della Francia e del +5,2% della Germania. In chiave territoriale, tra le maggiori regioni la migliore performance è ottenuta dalla Campania dove l’export supera del 19,0% il livello del 2019, seguita da Emilia-Romagna con +16,7% e Lombardia con +15,6%.
«Quella del semaforo alimentare per le etichette dei prodotti che mangiamo è uno strumento riduttivo e fuorviante per il consumatore e noi ci siamo battuti da subito per bocciare questo obbrobrio. Anche per questo il made in Italy va sostenuto con misure di medio lungo periodo per promuovere l’innovazione delle imprese e difendere la qualificazione dei prodotti, potenziando il “Sistema Italiano per la Qualità” e con l’adozione di un “marchio 100 per 100 Italia” per la corretta informazione del consumatore sull’origine e la tracciabilità delle nostre produzioni». Altrettanto importante la lotta alla contraffazione. «Decisiva direi, sia con la repressione degli illeciti sia con azioni di orientamento e educazione dei consumatori, a cominciare da iniziative formative nei confronti dei giovani. Noi siamo custodi di un “saper fare” prettamente italiano che tutto il mondo ci invidia: non lasciamo che altri ci tolgano la forza dell’artigianalità italiana fatta di tecnica, conoscenza, passione e cuore».
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Massimo Rivoltini, Presidente di Confartigianato Cremona e leader di Confartigianato Alimentazione
Si è svolto in settimana il webinar “I numeri per le risorse umane: i risultati delle indagini Confindustria sul lavoro come strumento per gli HR manager”, organizzato da Confindustria Lombardia con altre 23 associazioni territoriali. Il webinar ha rappresentato l’occasione per esporre i dati dell’edizione 2023 del progetto, che coinvolge da diversi anni un numero sempre crescente di Associazioni confindustriali, con l’obiettivo di monitorare annualmente le dinamiche del mercato del lavoro. All’edizione 2023 del monitoraggio – che ha coinvolto in maniera omogenea dal punto di vista territoriale e dimensionale oltre 2 mila aziende del sistema Confindustria, per un totale di quasi 400 mila addetti – hanno aderito 23 associazioni che, a integrazione dell’indagine nazionale, hanno analizzato quattro diverse aree del mercato del lavoro: gestione del personale, organizzazione del lavoro, politiche di assunzione, tassi di assenza.
I RISULTATI DELL’INDAGINE
• Per far fronte all’aumento dell’inflazione nel 2022 il 57,6% delle imprese è intervenuta a sostegno del potere d’acquisto delle retribuzioni; lo strumento più utilizzato a supporto dei lavoratori è stato il welfare aziendale (62%);
• Il 63% delle aziende ha erogato premi di risultato;
• Il 29% delle aziende ha affermato di essere alle prese con processi di ricambio generazionale;
• L’80% delle aziende ha effettuato ricerche di personale e tra queste il 70% ha avuto difficoltà a trovare le figure professionali ricercate: ne consegue che il 56% delle imprese ha difficoltà a reperire lavoratori;
• Il 51% delle aziende ha utilizzato lo smart working nel 2022 coinvolgendo il 28% dei lavoratori eligibili. Tra i vantaggi dell’uso dello smart working indicati dalle imprese vi sono l’attrazione e la fidelizzazione delle risorse umane (51,5%) e la riduzione dell’assenteismo (48,8%).
Il 56% delle imprese fatica a trovare figure professionali da inserire
Indagine di Confindustria sul mercato del lavoro
In Lombardia nel 2022 il 63% delle imprese è intervenuto a supporto del potere d’acquisto dei dipendenti, lo smart working ha portato vantaggi a tre aziende su quattro
«L’elevata partecipazione delle aziende lombarde all’indagine conferma l’attenzione degli imprenditori lombardi nei confronti di chi, ogni giorno, lavora in azienda – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Lombardia Fran-
cesco Buzzella –. Nessuna impresa è possibile senza collaboratori e gli imprenditori lombardi questo concetto lo traducono in azioni concrete: nonostante le incertezze per i prossimi mesi e un contesto globale poco rassicu-
rante, infatti, nel 2022 le imprese hanno sostenuto i propri dipendenti cercando di contrastare, con gli strumenti e i margini a disposizione, gli effetti dell’inflazione e del caro energia. Questo perché, a dispetto di ciò
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che una certa narrazione vuole far credere, gli imprenditori sono i primi ad avere a cuore il benessere e le motivazioni dei propri collaboratori», ha concluso Buzzella.
In Lombardia hanno collaborato
SPECIALE 16
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COSA EMERGE IN LOMBARDIA
• Il 63% delle aziende ha messo in atto interventi per far fronte all’aumento dell’inflazione nel 2022. Chi non l’ha fatto è stato principalmente per vincoli finanziari e competitivi, più raramente hanno ritenuto spettasse al CCNL farlo; lo strumento più utilizzato è stato il welfare aziendale, scelto dal 64% delle imprese;
• Il 65% delle aziende ha erogato dei premi di risultato;
• Il 64% delle aziende mette a disposizione il welfare aziendale con forti differenze dimensionali: tra le imprese di grandi dimensioni l’85% applica welfare aziendale, tra le medie il 51%, le piccole imprese il 44%; a livello settoriale il welfare è più diffuso in ambito industriale (67%) rispetto ai servizi (58%);
• Nel 2022 il 48% delle aziende ha utilizzato lo smar t working coinvolgendo il 32% dei lavoratori eligibili. I 3⁄4 delle aziende lombarde ha avuto un vantaggio nell’introduzione dello smart working mentre solo 1/3 ha segnalato qualche tipo di criticità;
• L’indagine ha riscontrato che il 28% delle imprese lombarde è alle prese con un ricambio generazionale a fronte del quale vengono riscontrate difficoltà di reperimento di nuove risorse professionali. Il 47% incontra specifiche difficoltà in riferimento a mansioni manuali e tecniche, a conferma della necessità, ben nota e più volte ribadita da Confindustria, che si debba rafforzare l’orientamento e i percorsi formativi professionalizzanti.
all’indagine 892 aziende associate al sistema confindustriale lombardo, per 260mila addetti, fornendo risultati che testimoniano una elevata vitalità e capacità di adattamento ai cambiamenti del mercato del lavoro regionale.
Il webinar, introdotto dal Segretario generale di Confindustria Lombardia Dario Voltattorni, ha visto gli interventi di Andrea Fioni, Centro Studi Assolombarda, che ha presentato i risultati dell’indagine, e a seguire, nella tavola rotonda con le imprese, di Federico Clemente, Direttore HR di ITEMA Spa, Massimiliano Crespi, Direttore HR SEA Milan Airports, Pietro Paolo Origgi, Head of HR & Social Dialogue di Danone Spa e Ilaria Rasulo, Head of HR di Antares Vision Spa. L’incontro è stato moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Rita Querzè ed è stato seguito online da oltre 500 utenti.
17 Sabato 8 Luglio 2023 industria
“Impro d’estate” torna il 13 luglio con due spettacoli
Dopo il successo dei primi due appuntamenti, giovedì 13 luglio alle ore 21 nel cortile interno della Società Filodrammatica (con ingresso gratuito) tornerà la rassegna teatrale “Impro d’estate” con Le brugole del 22 che presentano “Giòoga el càrich!”, uno spettacolo basato sul popolare gioco della briscola e alle ore 22 Nic e Steve porteranno “Litigi”, una rappresentazione sulle difficoltà della vita di coppia.
In vendita i biglietti dello spettacolo di Filippo Caccamo
Sono già in vendita i biglietti dello spettacolo “Tel chi Filippo” con Filippo Caccamo, in programma al Ponchielli venerdì 27 ottobre (alle ore 21). Il successo sul web, la vita di un trentenne, l’alternanza sul palco di monologhi, canzoni, personaggi. “Tel chi Filippo” è uno show a 360 gradi che prende le mosse dal mondo della scuola e spazia in più ambiti, usando sempre e costantemente il metro della risata.
MOSTRA Alla Libreria del Convegno si possono ammirare fino al 4 settembre le opere di otto artiste
Un’esposizione estiva al femminile
Per tutta l’estate la Libreria del Convegno di Cremona ospita una collettiva d’arte contemporanea tutta al femminile, che vede protagoniste otto artiste. «Non so se, come ha scritto Dostoevskij, la bellezza salverà il mondo, sicuramente ci darà un notevole aiuto», afferma il curatore, Simone Fappanni. Le protagoniste della mostra, con il loro spirito e il loro talento ci portano a sondare i terreni della sperimentazione che vanno, come sottolinea la presentazione, dal realismo (con figure, paesag -
gi, fiori e composizioni, all’astrazione, passando per una diversificata litania di soggetti e temi che
animano questa rassegna. Sperimentazione che si ampia a stili e tecniche eterogenei. Vediamo oli,
acquerelli, acrilici, grafite, ma anche tecniche miste, pure con materiali di recupero. Un coro molteplice e plurale, tutto in rosa, che merita davvero di essere ascoltato e apprezzato”.
Bet Borlenghi (nella foto una sua opera) propone opere che si collocano nel novero di un tessuto che dal reale esonda piacevolmente nel simbolismo e nell’immaginario. Marinella Ferrero predilige, invece, la florida natura che si perde a vista d’occhio nelle campagne padane battute, come in questa stagione, dal sole. Un se-
reno omaggio alla musica è quello che ci propone la milanese Isabella Ditaranto, mentre la bresciana Loredana Boldini propone un raffinato ritratto di Cremona. Nei quadri di Licia d’Alessandro si notano abili panneggi chiaroscurali, mentre Elena Cambiaghi profonde una notevole carica narrativa nei suoi lavori d’intonazione astratto-informale. Le altre protagoniste della rassegna (visitabile gratuitamente fino al 4 settembre) sono Elisa Galetti, Maria Cavaggioni ed Emanuela Fera.
Per la rassegna “BibliotecAperta: incontri con l’autore”, venerdì 14 luglio alle ore 17 nella sala Conferenze Virginia Carini Dainotti (in via Ugolani dati 4) verrà presentato il volume “La pace. Adesso o mai più” di Primo Mazzolari, a cura di Bruno Bignami e Umberto Zanaboni (Edb, 2023). Si tratta di una raccolta di scritti di don Primo Mazzolari sul tema della pace con la presentazione del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, che vuole essere una significativa occasione di riflessione sul tema, quanto mai attuale e decisivo nei nostri giorni.
Dotta e godereccia, questa guida turistica sui generis scritta dal critico letterario Massimo Onofri, dal titolo “Passaggio in Sardegna”, è uscita qualche tempo fa per Giunti, ma potrebbe tornare utile per chi si appresta a trascorrere le vacanze sull’isola. Dalle tappe culturali ai ristoranti (dei quali si riportano menu da far venire l’acquolina in bocca), passando naturalmen -
te per le spiagge assolate, Onofri alterna, nella sua prosa rilassata e distesa, descrizioni di bellezze materiali e immateriali, paesaggi umani e non, senza dimenticare di rendere conto delle comunità intellettuali e culturali sarde. Ogni pagina è pervasa dall’amore per questa
sua terra adottiva: lui, nato e cresciuto a Viterbo, insegna, infatti, da qualche anno ormai, all’Università di Sassari. Il tono distesamente affettuoso lo si coglie aprendo il libro quasi in ogni sua parte. Si prenda, ad esempio, questa descrizione di Alghero - luogo di residenza di Ono-
fri - per cogliere lo spirito solare del libro anche in un contesto urbano, e non rurale o balneare, come imporrebbero le cartoline più tipiche
dell’isola: “Ma torniamo alla piazza
Civica: la più elegante della città, con le sue lussuose boutique di corallo che, poi, si moltiplicano e si
disseminano con offerte per tutte le tasche e per ogni esigenza e gusto, anche lungo il percorso della bella, festosa, allegra via Carlo Alberto, che è per tutti gli algheresi il vero e unico corso cittadino”. Non stupisce aggiungere, infine, che alcuni dei brani del volume sono stati antologizzati anche dalla Guida Verde del Touring Club dedicata alla Sardegna.
18 Sabato 8 Luglio 2023 CULTURA
TEATRO TEATRO
CONSIGLI IN LIBRERIA DI FEDERICO PANI
“Passaggio in Sardegna” per conoscere l’isola
La pace negli scritti di Primo Mazzolari
LIBRO
Le proposte dell’agenzia The Crown Jewels: dal 23 al 30 settembre
Istanbul e Cappadocia: storia ed emozioni
Se si pensa alla Turchia, Istanbul rappresenta la prima tappa ideale da cui iniziare un viaggio. Una città che da sola “vale il prezzo del biglietto” e che per molti merita una vacanza a parte. Sarà questo il nostro punto di partenza per tuffarci nei colori, odori e sapori del nostro viaggio. A Istanbul si possono vivere esperienze straordinarie ad ogni angolo di strada, sentendo i muezzin che si fanno eco dall’alto dei minareti, scoprendo luoghi nascosti, e passando da un continente all’altro nell’arco di un pomeriggio.
E dopo aver lasciato Istanbul, ci addentreremo ancora di più nel cuore della Turchia per arrivare in Cappadocia. Riconosciuto Patrimonio Unesco, è un vero spettacolo, un mosaico geologico fatto di valli, canyon, pinnacoli e città nella roccia. La Cappadocia è il regno del trekking e passeggiate, che siano a piedi, a cavallo, in jeep o in quad. Un posto da vivere senza fretta, percorrendo i suoi sentieri, spiando nelle case scavate nella roccia, bevendo un tè al tramonto, svegliandosi nel buio con il canto del muezzin da un minareto solitario.
UN VOLO IN MONGOLFIERA
SULLA CAPPADOCIA
La Cappadocia di per sé è di una bellezza surreale… Vederla dall’alto, all’alba, quando i primi raggi del sole riscaldano la superficie delle rocce, svelando tonalità di colori dal grigio al giallo, dal verde al bianco, dal rosso al rosa al viola è qualcosa di assolutamente mistico. Accade così che l’irraggiamento solare inizia a scaldare le cime delle rocce, innescando correnti termiche circolari e regolari che regalano ai già abili piloti condizioni estremamente favorevoli per voli aerostatici spettacolari. La sensazione di volare in mongolfiera sopra e dentro le valli della Cappadocia deve essere poco diversa da quella che provano gli uc-
celli quando si librano in volo, in un dolce e silenzioso battito di ali verso il cielo. Sarete infatti leggiadramente sospinti dal vento dentro le valli, salendo dal basso verso l’alto e viceversa.
Questo farà sì che in nessun modo si percepiranno le famose “vertigini” da altezza o da vuoto, in quanto il campo visivo è sempre pieno e difficilmente si raggiungono altezze elevate.
LE NOSTRE PROPOSTE… GRANDI E PICCOLE
15-20 Luglio: Francia, Bordeaux e la Costa Atlantica
31 Agosto: A cena con noi! Chocabeck Cremona
1 Settembre: Lago Maggiore, la Rocca di Angera e l’Isola Madre
2 Settembre: Alto Adige: Castel Trauttsmandorf e Merano
3-10 Settembre : Gran tour della Calabria
14-18 Settembre: Meraviglie del Friuli
22 Settembre: Milano, dal Monumentale alla Pinacoteca di Brera
23-30 Settembre: Turchia, Istanbul e Cappadocia
7 Ottobre: Piemonte, Castello di Agliè, Castello di Pavone e Ivrea
9-15 Ottobre: Spagna, Bilbao e i Paesi Baschi
16 Ottobre: Musical - Phantom of the Opera (Milano)
30 Ottobre: Roberto Bolle & Friends (Milano) - solo 6 biglietti disponibili!
5-9 Novembre: Qatar da scoprire
22 Dicembre: Peter Pan il Musical (Milano)
29 Dicembre-3 Gennaio: Capodanno a New York!
IN ARRIVO: Boston e il New England | Cambogia e Laos
Trenino del Bernina | Alsazia
ANTICIPAZIONI: Gennaio 2024: Patagonia Argentina
Febbraio 2024: Lapponia Svedese e Norvegese
I NOSTRI SOGGIORNI MARE!
11-18 Settembre : Veraclub Kelibia Tunisia
10-18 Novembre: Veraclub Gangehi Resort e Spa
IL PROGRAMMA
23 settembre: Cremona/Malpensa/Istambul Ritrovo a Porta Venezia e partenza con Pullman GT per Milano Malpensa. Imbarco sul volo Turkish per Istanbul. Trasferimento in centro città per il pranzo in ristorante e visita dei luoghi iconici di Istanbul divenuti famosi per le soap opera.
24 settembre: Istanbul Santa Sofia, la Chiesa della Divina Sapienza. Museo del Palazzo Topkapi. Visita dell’Ippodromo Pomeriggio Moschea Sultanahmet, conosciuta popolarmente come la Moschea blu, visita della Cisterna di Yerebatan.
25 settembre: Istanbul Mattinata dedicata alla crociera sul Bosforo con battello privato. Si prosegue dopo pranzo per il Palazzo di Dolmabahce e visita del Gran Bazar.
26 settembre: Istanbul
Camlica Hill, collina dai panorami mozzafiato della città e dello Stretto del Bosforo.
Tour pomeridiano al distretto di Pera (Beyoglu), cuore della moderna Istanbul. Antica Torre di Galata e merenda presso il magnifico Hotel Pera Palace (l’hotel costruito per gli ospiti dell’Orient Express). Tappa a Cagaloglu per godere della rilassante terapia del Bagno Turco.
27 settembre: Istanbul/Cappadocia
Volo per la Cappadocia, primo giro panoramico della zona. Trasferimento in hotel e in serata con tipico spettacolo dei Dervishi.
28 settembre: Cappadocia
Giro in mongolfiera all’alba (facoltativo-costo extra). Visita della città sotterranea di Kaymakli. Visita del Museo all’aperto di Goreme.
29 settembre: Cappadocia
Tour-Safari tra valli sconosciute e antiche chiese della Cappadocia. Visita della valle di Soganli. Visita di una cantina, assaggio dei vini locali.
30 settembre: Cappadocia/Malpensa/Cremona
Prima colazione in hotel, trasferimento in tempo in aeroporto per il volo di rientro. Arrivo a Milano Malpensa e trasferimento con bus privato a Cremona. Arrivo previsto in serata.
19 Sabato 8 Luglio 2023 VIAGGI SPECIALE
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Stilato il calendario. Prima giornata il 19-20 agosto
Il prossimo campionato di serie A ha preso forma. Si parte nel weekend 19-20 agosto, con chiusura il 26 maggio. Il calendario è di nuovo asimmetrico e senza sosta natalizia (si giocherà il 23 e 30 dicembre). La prima giornata: Bologna-Milan, Empoli-Verona, Frosinone-Napoli, Genoa-Fiorentina, Inter-Monza, Lecce-Lazio, RomaSalernitana, Sassuolo-Atalanta, Torino-Cagliari, Udinese-Juventus.
» calcio serie b
La Pergolettese di Abbate torna in campo il 15 luglio
La stagione della Pergolettese del nuovo tecnico Matteo Abbate inizierà sabato 15 luglio al Bertolotti alle ore 16, con allenamenti fino al 24 luglio. Dal 25 luglio al 4 agosto la squadra si sposterà a Serina per il ritiro in altura, con doppie sedute giornaliere (ore 10 e 17) sul campo sportivo locale e alloggerà presso l’Hotel Carrara (nella foto) Ancora in fase di definizione il calendario delle amichevoli.
In entrata resta calda la pista che porta agli esperti Coda e Vazquez, mentre sono almeno 3 le società di serie A interessate a Okereke. Intanto il capitano sarà ancora in grigiorosso
Viavai alla Cremo: saluta Dessers, resta Ciofani
Il primo nome nuovo viene dall’alto. Nel corso del Consiglio di amministrazione di giovedì scorso, Francesco Dini è stato nominato nuovo presidente della Cremonese. Una figura con curriculum e conoscenze di spessore, assai noto nel campo della comunicazione, delle relazioni istituzionali e dell’editoria italiana, come già letto e riletto negli ultimi giorni, che ricoprirà una carica formale lasciata da Paolo Rossi dopo 6 stagioni sportive. Definiti anche i vertici dell’organigramma societario e rinnovato ufficialmente il contratto per un'altra stagione a capitan Ciofani (che nelle scorse settimane era fuori città), si resta ora in attesa dei primi colpi di mercato. Nella settimana che anticiperà raduno e partenza per il ritiro in Val di Pejo (sabato 15 luglio) ci attendiamo diversi colpi di mercato.
In uscita, in modo importante, dopo aver ufficializzato gli addii di Braida e Alvini (nuovo allenatore dello Spezia), è stata definita la cessione di Ciryl Dessers ai Glasgow Rangers. Un addio importante che, oltre a portare circa cinque milioni nelle casse della società,
CANOTTAGGIO
Centimetri e potenza in attacco per la Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore, che ha ufficializzato l’ingaggio della giovane schiacciatrice americana Breana Edwards (nella foto) . Nata a Rainier in Oregon e cresciuta nelle file dell’Indiana, è reduce da un ottimo campionato Ncaa con la sua Università, San Diego, classificandosi al terzo posto finale del campionato e mettendo a segno 381 punti e 60 muri. L’americana vestirà la maglia rosa numero 14. Insomma, la nuova Vbc di Musso prende sempre più forma, visto che poi sono arrivate la conferma del libero Chiara De Bortoli e l’ingaggio della giovane centrale Valentina Colombo (classe 2003), che ha già assaggiato la massima serie a Busto Arsizio e che ha scelto la maglia numero 5.
dovrebbe sbloccare una serie di trattative. Nei giorni scorsoi il direttore sportivo Giacchetta ha confermato anche l’addio di Chiriches, per il quale, se non arriveranno offerte, si valuterà la risoluzione contrattuale. Come preannunciato ci sono diverse squadre di serie A interessate a Okereke, tra cui Empoli, Bologna
Canottieri cremonesi protagoniste nella 34ª edizione del Festival dei Giovani-Gian Antonio Romanini sulle acque della Schiranna a Varese. In particolare spiccano i tre successi tra i cadetti con gli equipaggi della Lombardia:
e Cagliari. In entrata, in attesa di conferme o smentite sulle trattative che porterebbero a Franco Vazquez (che ha offerte anche dall’estero) e a Massimo Coda, i due nomi più quotati per l’attacco, in difesa è nuovamente rimbalzato il nome di Salim Diakité per il quale il vulcanico presidente Bandecchi aveva detto di aver rimbalzato l’offerta grigiorossa già a settembre scorso.
AMICHEVOLI Sul campo della frazione di Celledizzo (che sarà il quartier generale grigiorosso) si giocherà sabato 22 luglio (ore 17) contro la formazione locale del Pieve di Bono, mercoledì 26 luglio contro il Lumezzane (ore 17), sabato 29 luglio (ore 15) contro il Goztepe (formazione turca di Smirne militante in seconda divisione). Al rientro in pianura, già fissato anche il test contro la Giana Erminio (venerdì 4 agosto alle 10.30 al Soldi).
ISCRIZIONI Il Lecco è stato ammesso in serie B, respinta invece l’iscrizione della Reggina (sostituita dal Brescia) così come quella del Siena in serie C. I club hanno 48 ore di tempo per fare ricorso al Collegio di Garanzia e eventualmente al Tar. Ciò significa che potrebbe anche slittare l’inizio del campionato.
nel quattro di coppia femminile di Matilde Pasquali (Eridanea) e quello maschile di Matteo Miglioli (Baldesio) e nell’otto di Mattia Gaboardi (Baldesio). Alla Lombardia assegnata anche la Coppa Italia Allievi e Cadetti.
Nuovi ingaggi delle rosa, vincenti anche sulla sabbia
Vbc più potente con Edwards
scorsi l’opposta neroverde Martina Martinelli si è sottoposta a un intervento chirurgico al piede destro effettuato dal professor Marco Bigoni al Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro (Bergamo). L’operazione è riuscita e ora l’attende un’estate di recupero per tornare a disposizione all’inizio della nuova stagione.
Un’altra maglia tricolore per Federica Venturelli
Federica Venturelli ha suonato la nona sinfonia stagionale. A San Bassano, la talentuosa portacolori della Valcar-Travel & Service (Photobicicailotto) ha indossato l’ennesima maglia tricolore nella prova su strada Junior su un tracciato durissimo, con solo dodici atlete al traguardo. Federica ha preceduto Eleonora La Bella e Iren e Cagnazzo. «Dedico la vittoria alla squadra, perché tutti mi hanno dato fiducia nonostante non fossi al top della forma, dandomi sostegno e supporto», ha affermato. Meno fortuna per Marta Cavalli (Fdj-Suez) al Giro d’Italia, caduta durante la 5ª tappa e arr ivata al traguardo con 4’37” di ritardo, che le fatto perdere la maglia verde. A due tappe dalla fine, il dominio della van Vleuten è netto.
ATLETICA LEGGERA
SERIE A2 La Chromavis Eco DB
Offanengo ha ufficializzato l'undicesima giocatrice nel nuovo roster: è Giorgia Sironi, opposta classe 1995 proveniente dal Martignacco (A2), dopo le esperienze a Cus Torino e Brescia. Nei giorni
BEACH VOLLEY Inizio col botto della Stabili Casalmaggiore, che nella prima tappa del Lega Volley Summer Tour a San Benedetto del Tronto ha messo in bacheca la Supercoppa Italiana. Le ragazze di coach Cristiano Lucchi hanno ceduto due set soli nelle due
giornate. Inoltre, Valentina Zago è stata premiata come mvp della manifestazione. In finale le casalasche hanno affrontato l’ostica Vero Milano, che si è aggiudicata il primo set 15-13. Ma la seconda frazione è stata totalmente a tinte rosa (15-7), mentre il terzo e ultimo set si è giocato punto a punto e sul 14 pari, ci hanno pensano Zago e Michieletto a chiudere sul 16-14 e regalare la coppa alla Stabili Casalmaggiore, che ora può contare anche su Margareta Kozuch, che dopo aver vinto la Champions nel 2016 con la Vbc, si è dedicata con successo al beach volley. Infine, è stato annunciato il 3º Trofeo Stabili di sand volley 4x4, che si giocherà proprio nella sede della ditta casalese, tra Stabili Casalmaggiore e Uyba Busto Arsizio.
Pini è tra i convocati agli Europei Under 23
C’è anche Leonardo Pini (Cremona Sportiva-Atletica Arvedi) tra i convocati per gli Europei Under 23 di Espoo in Finlandia (12-16 luglio). La spedizione italiana è composta da 82 atleti (43 uomini e 39 donne) e Pini gareggerà nel salto in lungo. Molto attesi sono l’argento europeo indoor Larissa Iapichino, vincitrice di due tappe della Diamond League nel lungo a Firenze e Stoccolma, l’ostacolista Lorenzo Simonelli, autore della migliore prestazione italiana Under 23 nei 110 hs (13”40) e la campionessa in carica dei 200 Dalia Kaddari. già bronzo europeo con la 4x100 a Monaco di Baviera.
SERIE A SERIE C
VOLPI CICLISMO
MATTEO
20 Sabato 8 Luglio 2023
Tre ori alla Schiranna con le barche lombarde
VOLLEY
LA
Como Sampdoria Spezia Cremonese Südtirol Feralpi Salò Venezia Cittadella Ascoli Bari Catanzaro Cosenza Palermo Reggiana Modena Ternana Brescia* Lecco* Pisa Parma * in attesa di ricorso
SERIE B 2023-2024
TENNIS BOXE
Esposito all’assalto del titolo mondiale il 5 agosto
Nicholas Esposito all’assalto del vacante titolo mondiale
Ibo dei pesi welter. Il 5 agosto sul ring della Odyssey Arena di Belfast sfiderà l’idolo di casa Tyrone McKenna. Esposito, cremonese di Bonemerse di 29 anni, con 17 incontri tutti vinti da professionista, è già stato campione italiano.
FORMULA 1
Mondiale 2024 con 24 Gp a partire dal Bahrain
PARIGI - Con il Mondiale praticamente già in tasca di Verstappen (domani si corre a Silverstone), si pensa già al 2024: ventiquattro le gare in programma, dal Bahrain il 2 marzo ad Abu Dhabi l’8 dicembre e i prime due Gp (Bahrain e Arabia Saudita) si svolgeranno al sabato per il Ramadan.
» canoa: mondiali
Berrettini e Sinner vanno avanti a Wimbeldon
LONDRA - Reduce da mesi difficili, Berrettini si ritrova sull’erba di Wimbledon. Dopo la maratona con Sonego, il romano ha battuto in tre set l’ostico australiano De Minaur e ora trova il forte Zverev. Già agli ottavi Sinner, che ha superato il francesse Halys in 4 set. Eliminato, invece, Musetti da Hurkacz.
Splendida medaglia di bronzo per la ragazza della Bissolati nel K4 500 Junior dopo un finale emozionante. In mattinata cerca il bis nel K2 500
Giulia Bentivoglio sale sul podio iridato
La Bissolati si tinge di bronzo ai Mondiali di canoa velocità Junior e Under 23 ad Auronzo di Cadore, in svolgimento nella suggestiva cornice del Lago di Santa Caterina. Merito di Giulia Bentivoglio (18 anni e figlia di uno dei fisioterapisti della Cremonese), che ha raggiunto la finale in ben due specialità: nel K2 e nel K4 500 Junior e in quest’ultima è salita sul podio. In gara con Sara Del Gratta, Sofia Zucca e Sofia Beretta ha conquistato l’atto conclusivo grazie al secondo posto in batte-
ria con il tempo di 1’39”68, alle spalle solo dell’Ungheria. Le magiare h a nno poi dominato la finale, tenendo fede ai pronostici, ma le azzurre sono state grandi protagoni -
ste e nelle ultime battute hanno avuto la meglio di un soffio dell’Australia, mentre l’argento è andato all’equipaggio tedesco. «Siamo partite forte, poi abbiamo tenuto il passo perché sapevamo che la gara si sarebbe disputata negli ultimi 200 metri, quando abbiamo stretto i denti e tirato fino alla fine. Le australiane erano lì e non eravamo sicure del terzo posto. Poi hanno chiamato i numeri in torretta e c'era il nostro ed abbiamo urlato di gioia. È stata un’emozione fortissima, me lo sono immaginata tante volte, ma viverla è tutta un'altra storia. Que -
BASKET
Serie A: la Vanoli riparte da Denegri e Mobio
In attesa di ufficializzare i primi rinforzi, la Vanoli si occupa di confermare i protagonisti dell’ultima trionfale stagione, che ha ripor tato i biancoblu nella massima serie. La permanenza di coach Demis Cavina era scontata, ma ora è arrivata anche l’ufficialità. «Sono entusiasta di proseguire il rapporto professionale con questa società ed in questa città e per questo vorrei ringraziare Aldo Vanoli e la sua famiglia ed Andrea Conti, perché la fiducia e la stima percepite sono una spinta importante per iniziare nel migliore dei modi la nuova avventura», ha precisato il coach, che avrà ancora la collaborazione
de l suo staff e in campo del promettente Joseph Mobio, che ha chiuso con 8.13 punti e 5 rimbalzi di media in stagione regolare e 8.7 punti e 5.7 rimbalzi nei 10 match di playoff. «Sono molto contento di restare un altro anno a Cremona e sono riconoscente per l’opportunità che la Va noli mi sta dando di giocare in serie A». Ieri, infine, è arrivata la conferma, anche questa scontata, del play Davide Denegri, determinante soprattutto nei playoff: «Mi appresto a vivere la mia prima stagione in serie A e cercherò di adattarmi e rendermi utile come posso, per ottenere i risultati che la società spera di ottenere».
sto terzo posto non è solo mio, ma di tutte le persone che hanno fatto parte di questo percorso e che mi hanno permesso di essere qui», ha rivelato tra l’emozione. Ma non è finita qui, perché stamattina alle ore
9.33 Giulia andrà a caccia di un altro piazzamento di prestigio nel K2
500 con Sara Del Gratta. Le due azzurre sono molto attese, dopo aver ha vinto alla grande la propria batteria in 1’50”65, precedendo Canada e Repubblica Ceca, anche oggi dovranno vedersela con le solite ungheresi. Bravi sono stati anche Riccardo Baldan, Nicolò Volo e Le-
onardo Favero della Ottagoni Cremona, che con Leonardo Favero hanno prima passato il turno in batteria con il terzo posto in 1’22”19, a poco più di due secondi da ungheresi e spagnoli. Poi il K4 Under 23 si è superato nella prima semifinale, terminata al secondo posto dopo un finale punta a punta con l’Ucraina, che si è imposta per soli 5 millesimi. Purtroppo in finale gli azzurri hanno forse accusato un po’ la fatica e sono giunti ottavi in una gara vinta ancora dall’Ungheria. Ma arrivare tra i primi otto del mondo è comunque motivo di soddisfazione.
Serie A2: Daniele Magro alla JuVi
Primo colpo di mercato della Ferraroni JuVi, che ha ingaggiato l’esperto centro Daniele Magro (classe 1987), reduce dalla promozione nella massima serie con Pistoia (7.2 punti e 6.1 rimbalzi di media in stagione). In carriera vanta anche importanti esperienze con Milano e Venezia. Poi vanno aggiunte le conferme di Vincini e Giulietti, tasselli importanti e apprezzati, che hanno rinnovato il contratto anche per la prossima stagione. Tanti, invece, i volti che hanno lasciato la JuVi, compreso Tre -
von Allen che ha firmato per il Voluntari in Romania, ma che resterà nella storia oroamaranto. La società ha comunicato il divorzio anche con Amici, Reati, Pianegonda e Buglio, a conferma della rivoluzione in atto nella JuVi. Intanto, Elvis Vacchelli lascia il ruolo nella prima squadra e continuerà ad occuparsi solo del settore giovanile. Infine, oggi alle 18 a Heraklion, sull’isola di Creta, l’Italia esordisce con il Belgio agli Europei Under 20, con in campo Boglio e Vincini. Alexandro Everet
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21 Sabato 8 Luglio 2023 Sport
FABIO VARESI
Il K4 Junior (Giulia è la prima da sinistra)
» bocce: la notturna
Oggi pomeriggio scatta la 10ª edizione dell’ex “Fanino Alquati”, una delle gare più importanti d’Italia, che vede la presenza dei migliori giocatori
Emozioni sotto le stelle firmate dalla Bissolati
MASSIMO MALFATTO
Voglia di bocce ad alto livello all’aria aperta in città? Il piatto è servito. Oggi non sarà un sabato qualunque a Cremona, piuttosto un sabato boccistico di altissimo livello. L’attesa è finita: va in scena la “Notturna di Cremona”, gara nazionale a coppie organizzata dalla Bissolati e giunta alla 10ª edizione. Da anni non si chiama più “Fanino Alquati”, ma il fascino avvolgente di questa manifestazione sotto le stelle (unica in Italia) è ancora rilevante. Una gara che si preannuncia spettacolare e che spingerà tanti appassionati della sfera sintetica ad imboccare gli accoglienti viali della società rivierasca di via Riglio. «Per i cre-
monesi più innamorati - afferma il presidente Maurilio Segalini - è la nostra notturna, per i bissolatini è un ricordo che contraddistingue la loro adolescenza e la loro vita, per tutti è la notturna di bocce più bella d’Italia. A Cremona il mondo delle bocce si identifica con questa straordinaria competizione e noi della Bissolati la teniamo
stretta come una delle tradizioni più rappresentative del territorio. Siamo orgogliosi, ma siamo anche consapevoli che ogni anno il lavoro è tanto e che senza quel grande impegno di dirigenti e volontari, non riusciremmo a fare brillare questa manifestazione come sempre. Sarà un’altra notte indimenticabile. Non perdetevela e non ve ne
ALTRE GARE
pentirete». Iscritte 99 coppie pronte a scrivere un’altra pagina densa di emozioni in rappresentanza di 56 società, 25 delegazioni e sette Comitati regionali. Ad arricchire la manifestazione ben dodici su sedici giocatori del ranking e 56 atleti dei primi 100 della classifica nazionale. Esordio piuttosto complicato (a Madignano) per Pietro Zovadelli e Mattia Visconti, vincitori lo scorso anno. Si inizia alle ore 18 con tredici batterie nei vari impianti coperti, mentre la quarta partita e tutta la fase finale sarà sulle corsie della Bissolati. Direttore di gara Marco Lasagni (designato lo scorso anno, ma costretto a dare forfait) che sarà assistito da Gabriele Ceriati.
Riva e Paglioli beffano in finale i ragazzi del Flora nel Trofeo Casc
Le bocciofile “straniere” dettano legge, con ben sei formazioni nelle prime otto della classifica generale della 6° Targa Trofeo Gianluigi Freri, gara notturna organizzata dall’Arci Crema Nuova. Successo di Davide Ceresoli e Marco Garlini che in semifinale superavano LombardoZuffetti (12-4) ed in finale avevano la meglio su Stefano Guerrini e Jacopo Gaudenzi per 12-9. Quarto posto per Bonizzoni-Vecchi.
Lunedì si concluderà il 29° Trofeo
Le Querce, gara regionale organizzata dalla omonima bocciofila. Finale dalle ore 19 con i tre spareggi a seguire ed epilogo a Pieve d’Olmi.
(M.M.) Per il secondo anno consecutivo parla emiliano il Trofeo Casc, gara regionale giunta alla 36ª edizione ed organizzata dalla bocciofila Cral Aziende Sanitarie Cremonesi.
Dopo il successo di Mauro Mora ed Emanuele Nizzoli, quest’anno è toccato ad Alessandro Riva e Giuseppe Paglioli salire sul gradino più alto del podio. Due primi ed un secondo posto nelle ultime tre gare del calendario cremonese per la coppia della Audace. Dopo
aver eliminato i beniamini di casa Ferrari-Masseroni (12-4), i parmensi s’imponevano su Grazioli-Politi per 12-5. Si mettevano ancora in evidenza i giovani Alessandro Mas sarini e Luca Domaneschi (nella foto con i vincitori) . I boys del Flora estromettevano i compagni di società Negri-Minoia (12-5) nel recupero, con lo stesso punteggio superavano i castelvetresi Dei Grandi-Corbari mentre in semifinale avevano la meglio sui bis -
solatini Cantarini-Comizzoli per 12-9. Match di finale che si dipanava per undici tornate e non è sta-
to mai in discussione per Riva-P aglioli: avanti 9-1, chiudevano la pratica 12-4 sui pur bravi Massarini-
Domaneschi che hanno fatto vedere ancora una volta di avere tutte le qualità necessarie (manca un po' di esperienza) per confrontarsi ai massimi livelli. Ha diretto la gara Capelli. GP BOCCIODROMO Successo di Erminio Erba nella regionale organizzata dalla Crema Bocce. Il portacolori del Flora superava in semifinale Francesco Vitali ed in finale aveva la meglio su Antonio Lorenzetti. Quarto posto per Paolo Gaddia.
sabato 8 luglio, dalle 18: la notturna di cremona SELF SERVICE APERTO DURANTE LE GARE gara Nazionale per 128 formazioni riservata alla cat. A e poi... RISOTTATA DI MEZZANOTTE! OTTIMI PANINI CON LA SALAMELLA E BIRRA A VOLONTà 22 Sport Sabato 8 Luglio 2023
I vincitori nel 2022 con il presidente della Bissolati
Trofeo Freri: le bocciofile “straniere” dettano legge
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