Così non va. Proprio in una delle partite più attese dal popolo grigiorosso, la squadra di Stroppa è mancata clamorosamente, surclassata dal ritmo e dalla determinazione del Brescia. I due gol nel finale non possono e non devono modificare il giudizio negativo sulla prestazione dei grigiorossi, che hanno archiviato le prime sette giornate di campionato con un bilancio in rosso. Se si eccettua la vittoria con il Sassuolo e in parte la prestazione con il Palermo, malgrado la sconfitta, la Cremonese ha spesso deluso e solo le giocate dei singoli hanno permesso di battere Carrarese e Catanzaro, due squadre che peraltro stazionano nella parte bassa della classifica. Da settimane i tifosi invocano una svolta, ma davvero la squadra si trova già a un bivio e la sfida di oggi con il Bari assume un valore che va oltre i tre punti in palio. Tradotto, serve vincere e convincere, perché con la rosa a disposizione, non è pensabile stazionare a metà classifica. Squadra e tecnico sono avvisati...
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Dopo un inizio difficile, il Bari è cresciuto e ora è da temere
I pugliesi stanno riscattando la terribile scorsa stagione
Peggio di come è andata la scorsa stagione, è francamente difficile, con la squadra che non ha superato la sconfitta nei minuti di recupero della finale playoff. Alla fine, tra mille difficoltà, il Bari ha conservato la categoria ed ora cerca una sua dimensione, con la sapiente guida tecnica di Moreno Longo. Dopo l’avvio shock con due sconfitte, i biancorossi si sono ripresi e con 9 punti sono a ridosso della zona playoff. Nell’ultimo turno avrebbero meritato la vittoria con il Cosenza, ma rimasti in dieci, sono stati raggiunti nel finale, mostrando comunque di es sere in salute. In estate la famiglia De
TANTI INNESTI
In estate la dirigenza ha messo a disposizione del tecnico Longo tanti nuovi giocatori di buon valore
Laurentiis ha rinnovato la rosa, con gli ingaggi del portiere Radunovic (ex grigiorosso, in prestito dal Cagliari), i difensori Mantovani e Obaretin (in prestito rispettivamente da Ascoli e Napoli), i centrocampisti Oliveri (dall’Atalanta), Lella (dal Venezia), Saco (dal Napoli), gli attaccanti Falletti (dalla Cremonese), Lasagna (dal Verona), Favilli (dal Genoa) e Novakovich (dal Venezia), tutti con la formula del prestito, oltre al riscatto dal Pisa di Sibilli. Tra
VALENTIN ANTOVDIFENSORE
Se togliamo il successo ai calci di rigore di quest’anno, la Cremonese non batte il Bari allo Zini dal 10 dicembre 1995, da quello storico e incredibile 7-1 in serie A. Poi tante sconfitte e qualche pareggio. Anche l’anno scorso i pugliesi vinsero a Cremona alla seconda giornata di campionato per 1-0 con rete decisiva di Sibilli. La Cremonese di Ballardini creò tantissime occasioni (clamorosa quella fallita da Buonaiuto), ma alla fine i tre punti finirono alla squadra allenata da Mignani. Con Stroppa alla guida, la Cremonese si riscattò nel girone di ritorno con un 2-1 al San Nicola (autorete di Maiello, raddoppio di Collocolo e gol della bandiera di Edjouma) conquistando punti preziosi per restare in alto in classifica. Prima allo Zini i grigiorossi avevano perso 1-0 il 16 febbraio 2018 (gol di D’Elia) e sempre 1-0 (gol di Vendola) il 27 aprile 1997. In mezzo alle due sconfitte un pareggio (11, con gol di Ganci e pareggio
di Carparelli) nel 2006. Alla fine comunque nella storia lunga quasi 50 sfide la Cremonese in casa è in vantaggio sul Bari con 6 vittorie, 12 pareggi e 5 sconfitte. Diverso, invece, il cammino dei grigiorossi a Bari: 14 sconfitte, 7 pareggi e solo 3 successi. Il primo è stato quello del 2 gennaio 1983, campionato di serie B. La Cremonese di Mondonico riesce a vincere sul terreno del San
Nicola per 1-0 grazie ad un eurogol di Finardi, “Mudaanda” per i cremonesi. Il Bari di Catuzzi, che alla fine del campionato verrà retrocesso, attacca a spron battuto contro la Cremonese in campo con Pionetti, Montorfano, Ferri, Mazzoni, Di Chiara, Paolinelli, Viganò, Bonomi, Frutti (Vialli), Bencina, Finardi (Boni). Ma è il solito “Fina” a decidere il match. La Cremonese in
quella stagione arriverà agli spareggi per la serie A con Catania e Como all’Olimpico, fuori senza perdere una partita. L’altra vittoria è quella del 6 giugno 1993, l’anno della promozione in serie A e della vittoria a Wembley con Simoni in panchina. I grigiorossi vincono 2-1: vantaggio dei padroni di casa con Tovalieri, pareggio di Florjancic e autorete decisiva di Laureri. Il Bari quell’anno è anche antagonista nel trofeo Anglo Italiano. A Cremona vincono i grigiorossi 4-1 (Nicolini, Florjancic, Tentoni e Lombardini), a Bari finisce 2-2, con gol grigiorossi di Dezotti e Castagna. A Wembley ci va la Cremonese. Ma adesso pensiamo al campionato. Sono passati quasi 30 anni dall’ultima vittoria allo Zini. Forse è il caso di rimettere le cose a posto.
Giancarlo Finardi in azione ad inizio degli anni ’80