Francesco Iunco. La danza delle ninfe

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FRANCESCO IUNCO LA DANZA DELLE NINFE



FRANCESCO IUNCO LA DANZA DELLE NINFE Dipinti, disegni e brevi scritti saffici e metafisici

ILPOLIGRAFO


progetto grafico a cura della casa editrice redazione: Sara Pierobon copyright Š gennaio 2019 Il Poligrafo casa editrice 35121 Padova piazza Eremitani - via Cassan, 34 tel. 049 8360887 - fax 049 8360864 e-mail casaeditrice@poligrafo.it www.poligrafo.it ISBN 978-88-9387-073-3


Indice

9 Fra Liberty e Metafisica. L’arte ibrida di Francesco Iunco Gregorio Prudenzano CATALOGO 2006-2018

11 Dipinti

65 Disegni a china

122 Opera scultorea

125 Citazioni d’arte

127 Biografia

129 Mostre ed esposizioni



a Volusia



Fra Liberty e Metafisica. L’arte ibrida di Francesco Iunco Gregorio Prudenzano L’attività artistica di Francesco Iunco è frutto di un’evoluzione continua e costante iniziata negli anni del liceo quando era mio allievo a Manduria, prodromo per una sperimentazione grafica e pittorica che è venuta maturando e arricchendosi nel tempo muovendosi tra suggestioni liberty e metafisiche. Lo stile prezioso, languido ed elegante di Gustav Klimt è alla base della sua ispirazione artistica. Dal protagonista della Secessione viennese il giovane artista trae quella particolare combinazione tra decorativismo e naturalismo declinata in temi che spaziano dal paesaggio alla figura umana. Iunco ripropone lo stesso gusto bizantineggiate tramite una bidimensionalità insistita ed esaltata da un uso sapiente della foglia d’oro, di gemme e smalti colorati, lasciandosi guidare dagli intrecci sinuosi del Liberty e dell’Art Nouveau. Ma i temi cari a Gustav Klimt – la femme fatale, l’erotismo, l’androginia – sono qui contaminati dalle atmosfere metafisiche di Giorgio De Chirico, che creano un contrasto tra la flessuosità morbida e decisa degli elementi naturali – che riecheggiano nella sensualità esibita delle forme femminili protagoniste – e una spazialità costruita tramite elementi architettonici reali ma estrapolati dal proprio contesto. Ne emerge una dimensione a metà tra il reale e l’irreale, ulteriormente accentuata attraverso riferimenti che attingono alla mitologia greca e romana. La femme fatale non è una semplice donna, ma diventa ninfa, naiade e nereide. Molti lavori riprendono versi tratti da I Fasti e le Metamorfosi di Ovidio. Protagonista ricorrente è la figura mitologica di Giano, arcaica divinità pagana romana e italica che è presente in prima persona nelle opere o attraverso il ritratto delle ninfe che ha amato. La passione per la mitologia antica viene dunque a innestarsi sull’originale commistione di queste due correnti artistiche di riferimento, il Liberty e la Metafisica, creando degli esiti inattesi: nelle sue opere gli elementi naturalistici si intrecciano vorticosamente con strutture architettoniche che definiscono lo spazio, il tutto animato da un’esplosione di colori. Ma Iunco va ancora oltre nella sperimentazione, e arricchisce i propri


Gorgone che tallona il serpente I versione,

particolare del piede 2009, olio su tela rovesciata, foglia oro e argento e china

ďœ˛ďœ˛


Gorgone che tallona il serpente II versione

2009, olio su tela rovesciata, china, foglia argento e pietre

Gorgone ...la bellezza del diverso incede verso di me Il lituo fra le mani affusolate s’agita appena ... Una rondine accende il suo canto veloce. Troppo veloce perché io possa ascoltarlo davvero... ... Respiro profondo... la Gorgone mi fissa con gli occhi del presagio incombente... Solo ora mi accorgo delle orme striscianti che l’accompagnano sottile il sibilo del vento passa fra le pietre-porte...




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Dai piedi di Venere (Omaggio a Gustav Klimt) 2015, olio su tela rovesciata Questo dipinto viene proiettato in una dimensione mitologica grazie al titolo, il solo indicatore del passaggio della dea greca della bellezza.

Dai piedi di Venere ...cosa sei in realtà? Mi domando spesso la vera natura della tua essenza... invano! Bellissima, di una bellezza non di questo mondo... Sei forse la perla originata dalla sabbia umile inserita fra le valve della conchiglia? ...una conchiglia in una conchiglia lattea... Selene (la luna) ti sorride melliflua.... forse ho capito chi sei... sei un riflesso, eppur lo specchio non si scorge. Il seme di Urano forgia la callipigia* dea... la memoria di esso t’induce alla ricerca delle ninfe più belle, tue future serve (sandali viventi) con cui innalzarti... papaveri bianchi aulenti s’aprono.

*

Epiteto riferito alla perfezione del corpo di Venere.




Le gemme di Salomè 2007, olio su tela e foglia oro

Le gemme di Salomè ...l’esile arto si posa sul selciato trasmettendo il suo calore alla pietra indifferente ... Un tocco, un gesto, nel movimento senza tempo il segreto... occhi affamati, rapaci osservano volteggia come piccola tromba d’aria che spaventa, atterra i cuori.. ... colonna rosa di zucchero sciolto s’erge sul sovrano imbelle... la nobile assemblea osserva il gioco dall’inusitato ardore ... porge la tesa punta del piede/ampolla – gocciolante di sudore – alle ancelle bramose di nutrirsi della sua melensa essenza... ...disseta e inebria le menti...

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Campo di papaveri con mandorlo in fiore 2012, olio su tela

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Sinfonia di funghi 2007, olio su tela rovesciata

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Il gondoliere (Omaggio a Canaletto, Ricci e Tiepolo) 2006, olio su tela

In una Venezia irreale si stagliano, lungo il Canal Grande, le opere architettoniche care all’artista: la Ca’ d’Oro e la Basilica di Santa Maria della Salute.

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Disegni a china 2014-2018 Le Ninfe dai serti aurei e porpora, le conchiglie, i fiori, i paesaggi romani e pugliesi



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