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paradosso rivista di filosofia n. 1, aprile 2019 collegio di direzione massimo cacciari umberto curi emanuela fornari gianluca garelli bruna giacomini sergio givone giacomo marramao laura sanò vincenzo vitiello comitato scientifico gérard bensussan università di strasburgo catherine chalier università di paris X - nanterre rossella fabbrichesi università degli studi di milano monique jutrin università di tel aviv vivian liska università di anversa orietta ombrosi università di roma la sapienza francesca rigotti università della svizzera italiana, - universität zürich carlo sini università degli studi di milano
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francesco tomatis università degli studi di salerno claudio tuozzolo università degli studi “g. d’annunzio” chieti-pescara christoph wulf università di berlino
segreteria di redazione giuseppe armogida lorenza bottacin cantoni alberto giacomelli caporedattore
periodicità: semestrale sede della redazione c/o il poligrafo casa editrice 35121 padova - via cassan, 34 (piazza eremitani) tel. 049 8360887 - fax 049 8360864 e-mail casaeditrice@poligrafo.it abbonamento annuale (a due numeri) italia: privati e 50,00 - biblioteche e istituzioni e 60,00 estero: privati e 60,00 - biblioteche e istituzioni e 70,00 (spese di spedizione escluse) amministrazione il poligrafo casa editrice 35121 padova - via cassan, 34 (piazza eremitani) tel. 049 8360887 - fax 049 8360864 e-mail amministrazione@poligrafo.it autorizzazione del tribunale di treviso n. 87 direttore responsabile: margherita petranzan © copyright aprile 2019 il poligrafo casa editrice srl www.poligrafo.it ISBN 978-88-9387-083-2 ISSN 1128-3459
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prospettive filosofiche dell’ebraismo intrecci e divergenze nel cuore di una grande eredità a cura di bruna giacomini e laura sanò
ILPOLIGRAFO
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indice
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Bruna Giacomini, Laura Sanò Introduzione Prospettive filosofiche dell’ebraismo. Intrecci e divergenze nel cuore di una grande eredità SAGGI
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Gérard Bensussan Levinas, Derrida: un tournant juif de la philosophie?
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Orietta Ombrosi Per un messianismo dell’umano: la prospettiva di Emmanuel Levinas
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Bruna Giacomini Jacques Derrida, il marrano: tradire l’ebraismo per restargli fedele
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Laura Sanò Rachel Bespaloff. La doppia appartenenza Lorenza Bottacin Cantoni Vegliare sull’estremo. Alcune tematiche ebraiche nel pensiero di Maurice Blanchot Martino Dalla Valle «Tutti i poeti sono ebrei». Poesia e destino in Paul Celan Vivian Liska Le poème, le juif, le lieu: Emmanuel Levinas lecteur de Paul Celan
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Alberto Giacomelli «La storia più dolorosa» e «il libro più possente». Nietzsche e la Lebensform ebraica Wanda Tommasi Un radicamento negato. Simone Weil e l’ebraismo Tamara Tagliacozzo Conoscenza e redenzione. Elementi ebraico-messianici nel concetto di immagine dialettica di Walter Benjamin Alessandro Galvan L’intima relazione. Note sul Diario di Etty Hillesum
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Davide Brugnaro Questioni di identità. Ebraicità e politica in Hannah Arendt
167
Federica Negri «In quanto ebreo, mio padre è morto ad Auschwitz». L’impossibile compito della filosofia in Sarah Kofman
181
Silvia Mocellin Tra richiamo alla tradizione e “presenza al suo tempo”: le radici del pensiero di Jeanne Hersch
195
Ilaria Malaguti In signo. Diaconia della parola e sapienza del cuore TESTO D’AUTORE
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Monique Jutrin Irrésignation et pouvoir du cri dans l’œuvre de Benjamin Fondane
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Abstracts
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Gli Autori
Con la pubblicazione del presente fascicolo diamo inizio a una nuova serie della rivista, la cui nascita risale ai primi anni Novanta del secolo scorso. Rispetto al progetto iniziale, la ripresa attuale segna alcune conferme e alcune novità. Per quanto riguarda il primo aspetto, la Casa editrice rimane Il Poligrafo, con sede a Padova. Viene altresì ribadita la cadenza semestrale delle uscite, col rinnovato impegno a far coincidere date nominali e date effettive delle pubblicazioni. Fra le novità, si segnala l’ampliamento della Direzione, diventata Collegio di direzione, per sottolineare la collegialità dell’ispirazione culturale di fondo, oltre alla costituzione di un Comitato scientifico internazionale e all’attivazione di una Segreteria di redazione, nella quale confluiscono giovani energie intellettuali. Inedita – per ragioni intuitive, connesse con l’introduzione di nuove regole a livello nazionale – è anche l’attivazione della procedura di peer review per la valutazione dei contributi che verranno via via pubblicati. Fra le conferme, merita di essere segnalata soprattutto la scelta di proseguire nel percorso teorico sviluppato nelle annate precedenti. «Paradosso» intende essere una rivista di filosofia, senza ulteriori specificazioni, per lo più debitrici ad effimere mode culturali, e senza arbitrarie suddivisioni disciplinari. Intendiamo porre al centro di ciascun fascicolo una tematica generale, corrispondendo a quel modo di concepire la scepsi che di fronte ad un problema non pretende di fornire una risposta, ma invita piuttosto a “svilupparlo”. Sarà questo il nostro impegno. Ci auguriamo che i lettori possano collaborare con noi in questa impresa difficile, ma sempre più necessaria. IL COLLEGIO DI DIREZIONE
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Nota delle Curatrici I saggi presenti in questo volume sono il risultato di una ricerca nata in occasione del Convegno internazionale dal titolo “Prospettive filosofiche dell’ebraismo contemporaneo”, organizzato dalle proff.sse Bruna Giacomini e Laura Sanò, svoltosi a Padova nei giorni 29-30 novembre 2018, presso la Sala delle Edicole di Palazzo del Capitanio - Dipartimento Fisppa (Università degli studi di Padova). Ogni articolo pubblicato in questa sede è stato discusso, commentato, e infine sottoposto a revisione da parte di studiosi di rilievo internazionale, i quali, per le loro specifiche competenze scientifiche, hanno partecipato al Convegno in qualità di ospiti e relatori.
Prospettive filosofiche dell’ebraismo
Bruna Giacomini, Laura Sanò
Introduzione Prospettive filosofiche dell’ebraismo. Intrecci e divergenze nel cuore di una grande eredità
Lo scopo di questo volume è quello di riflettere sul pensiero delle principali figure dell’ebraismo contemporaneo, per le quali è stato decisivo il confronto con le proprie origini, in relazione anche ai tragici eventi che hanno sconvolto il Novecento. Intendiamo, quindi, porci in ascolto di alcune tra le voci più importanti e significative del pensiero ebraico contemporaneo, cercando di attingere ai nodi tematici principali che sono al centro della loro ricerca. La domanda che ci poniamo è quanto abbia pesato la matrice ebraica nella loro riflessione e in che senso l’ebraismo abbia qualificato il loro pensiero rispetto allo sviluppo complessivo della cultura occidentale. È forse oggi più che mai necessario ripensare il complesso rapporto tra “Atene e Gerusalemme”, superando le sterili contrapposizioni che hanno impedito – anche con l’inaudita violenza dell’Olocausto – di riconoscere il debito originario che lega la cultura europea alla radice ebraica. «Siamo Ebrei? Siamo Greci? Noi viviamo nella differenza tra l’Ebreo e il Greco che forse è l’unità di quello che si chiama la storia». Si tratta per questo di andare al di là dell’alternativa tra separazione e integrazione, che ha profondamente segnato la storia degli Ebrei d’Europa, cercando di comprendere l’universalità del messaggio che viene dalla Torah prima e indipendentemente Per un approfondimento cfr. S. Averincev, Atene e Gerusalemme. Contrapposizione e incontro di due principi attivi, trad. it. di R. Belletti, Donzelli, Roma 1994; L. Strauss, Gerusalemme e Atene, Studi sul pensiero politico dell’Occidente, Einaudi, Torino 1998; L. Sestov, Atene e Gerusalemme, trad. it. a cura di A. Paris, Bompiani, Milano 2005. Sul carattere a sua volta originariamente meticcio di tale “radice” insiste J. Butler nel suo Strade che divergono. Ebraicità e critica del sionismo, trad. it. di N. Perugini e F. Zappino, Raffaello Cortina, Milano 2013, p. 43. J. Derrida, Violenza e metafisica. Saggio sul pensiero di Emmanuel Levinas, in Id., La scrittura e la differenza, trad. it. di G. Pozzi, Einaudi, Torino 1971, p. 197.
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dal Sinai, ovvero dal luogo e dall’avvenimento nei quali esso ha visto la luce. Solo in questo quadro sarà poi possibile ripensare la portata teorico-filosofica degli eventi che hanno lacerato la storia contemporanea. Solo così le vicende che hanno condotto al fallimento del processo di integrazione perseguito dagli Ebrei sin dall’epoca illuministica e al progetto di uno sterminio sistematico che li ha presi di mira in quanto popolo possono essere comprese nella loro più autentica luce. Alcuni autori, come si vedrà in questo libro, si sono confrontati con tale orizzonte storico in maniera esplicita e diretta, altri ne sono stati condizionati nel modo stesso di condurre la propria ricerca, altri ancora hanno affrontato la questione attraverso una riflessione più ampia che cercava di andare alle radici della possibilità di un incontro reale tra il messaggio universale racchiuso nell’ebraismo e la grande tradizione di pensiero nata in Grecia – incontro in atto nella parte più significativa della filosofia francese contemporanea È doveroso riconoscere che sia in ambito filosofico e letterario, sia in campo politico, sociale e artistico, i contributi più importanti e significativi del Novecento si devono proprio a pensatori di origine ebraica. E possiamo altresì asserire che la persecuzione di questi pensatori ha rappresentato un oggettivo e immane impoverimento culturale dell’Europa. Non si intende con ciò rimarcare una specifica appartenenza culturale o religiosa, anche perché, paradossalmente, è stata proprio la persecuzione che ha giocato in molti casi un ruolo di riscoperta di una originaria appartenenza ebraica. È scorretto, infine, concepire il pensiero ebraico come qualcosa di monoli tico. Così come vi sono autori che hanno riscoperto le proprie radici religiose e culturali proprio in seguito agli eventi traumatici caratterizzanti la storia del Novecento, ve ne sono altri, invece, per i quali la dimensione dell’ebraismo ha finito per coincidere con il riscatto della loro condizione esistenziale. Altri Cfr. J. Derrida, Addio a Emmanuel Lévinas, trad. it. a cura di S. Petrosino, Jaca Book, Milano 1998, p. 131. Cfr. A. Fabris, Introduzione a Il pensiero ebraico nel Novecento, a cura di A. Fabris, Carocci, Roma 2015, p. 13. Cfr. ivi, pp. 16-17. Per una ricostruzione delle vicende storiche e teoriche della cultura ebraica contemporanea, si vedano anche M. Lowy, Redenzione e utopia: figure della cultura ebraica mitteleuropea, trad. it. di D. Bidussa, Bollati Boringhieri, Torino 1992; S. Moses, La storia e il suo angelo. Rosenzweig, Benjamin, Scholem, trad. it. M. Bertaggia, Anabasi, Milano 1992; M. Sechi, Ritratti dell’altro. Figure di ebrei in esilio nella cultura occidentale, Giuntina, Firenze 1997. Cfr. A. Fabris, Introduzione, cit., p. 18. Cfr. A. Chouraqui, Il pensiero ebraico, trad. it. di A. Bigarelli, Queriniana, Brescia 1989; I. Kajon, Il pensiero ebraico del Novecento. Una introduzione, Donzelli, Roma 2002; S. Pinès, La filosofia ebraica, a cura di P. Lucca, Morcelliana, Brescia 2008; Tra Torah e sophia. Orizzonti e frontiere della filosofia ebraica, a cura di O. Ombrosi, Marietti, Genova 2011; D. Di Cesare, La filosofia ebraica, il Mulino, Bologna 2011; Ead., Israele. Terra, ritorno, anarchia, Bollati Boringhieri, Torino 2014.
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autori, infine, hanno invece preferito rinchiudersi in un’ortodossia rigida ed elitaria. I pensatori che verranno analizzati in questa sede si sono rapportati comunque tutti, in un modo o nell’altro, con il proprio ebraismo come motivo ispiratore della loro ricerca e delle loro scelte di vita. In conclusione, ascolteremo la voce di pensatori che hanno interagito, pur in maniera diversa e con differenti accentuazioni, con la filosofia, la poesia, la letteratura e la teologia della propria epoca, a partire da un confronto costante, esplicito o implicito con le proprie origini, riconosciute come fonte indelebile del loro pensiero, da riscoprire e portare orgogliosamente alla luce contro ogni tentativo di assimilazione o cancellazione, al fine di restituirne il valore inestimabile e del tutto originale per l’intero pensiero europeo. Un «pensiero incarnato», così è stato anche definito, costituito da donne e uomini che hanno saputo arricchire con prospettive profonde e intense la storia del pensiero occidentale.
Cfr. A. Fabris, Introduzione, cit., p. 19. Cfr. F. Nodari, Il pensiero incarnato in Emmanuel Levinas, Morcelliana, Brescia 2012.
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