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l fascino della storia, l’emozione della natura, il comfort del lusso. Tutto questo lo trovate a La Posta Vecchia, un elegante e raffinato Leading Hotels of The World, a pochi chilometri da Roma. La villa del XVII secolo è immersa in un parco di 4 ettari; all’interno, raffinati soffitti in legno, preziosi mobili, arazzi, dipinti e statue. A farvi restare senza parole sarà il Museo con i resti di una villa romana del II secolo a.C. A tutto questo bisogna aggiungere il ristorante The Cesar, con la cucina dello chef Antonio Magliulo. Con la bella stagione, il servizio può essere allestito sulla terrazza con una splendida vista sul mare o sul giardino. Per un’esperienza ancora più speciale, in occasione di un matrimonio o di una ricorrenza da celebrare, potete affittare la villa in esclusiva e ospitare i vostri invitati nelle 19 camere che possono accogliere fino a 40 persone. La Posta Vecchia è disponibile anche durante i mesi invernali, da Ottobre ad Aprile, su richiesta.
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COLLABORATORI C. Minghi, E. Mottino, G. Kaur, F. Bellucci, R. D’Ancona, B. Esposito, A. Lustrino, P. Roccetti, A. Colangeli L. Marini, M.Formisano, R. Mattolin
Dove Mangiare Pizzerie e Ristoranti scelti per voi
Bimbi Tanti utili consigli ai genitori per il mestiere più difficile del mondo
Sport & Salute Rubrica di approfondimento per sportivi, appassionati e per chi ama il benessere
Oroscopo Lavoro, amore, salute e il consiglio da gustare
GRAFICA E IMPAGINAZIONE Advaiora Comunicazione ilpunto@advaiora.com FOTOGRAFIE A. Monus Videogramma 346.9862707 STAMPA CSC Grafica
REDAZIONE Via Olmetto, 7 00055 Ladispoli (Rm) Cell. 333.3939029 E-mail: ilpunto@yahoo.it PUBBLICITÀ 333.3939029 - 328.7042222 SEGUICI SU fIl Puntomagazine www.ilpuntomagazine.com
Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Civitavecchia (Rm) n.5/08 del 21/05/08. Vietata la riproduzione totale o parziale dei testi e delle pubblicità senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. La Redazione informa che il contenuto degli articoli rispecchia l’opinione dei singoli autori. La Redazione resta a disposizione degli aventi diritto per le fonti iconografiche di cui non si abbia la reperibilità.
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ATTUALITÀ
IN 0NDA SU
LA NOSTRA REDAZIONE, CONTATTATA DALLA RAI, HA SELEZIONATO ALCUNI PRODUTTORI E RISTORATORI LOCALI PER TG2-EAT PARADE. INTERVISTATO ANCHE IL NOSTRO DIRETTORE FABRIZIO DEL RE
Un momento dell’intervista a Fabrizio Del Re, direttore ilPunto Magazine
Dopo la bella esperienza del 2013, ilPunto Magazine torna in tv, nuovamente su Rai 2, in due puntate di Eat Parade – la rubrica enogastronomica di successo del Tg2 – andate in onda il 19 maggio e il 9 giugno scorsi. La nostra Redazione ha infatti accompagnato la troupe della Rai, capitanata dal noto giornalista Bruno Gambacorta, alla scoperta di alcuni valenti produttori e ristoratori del territorio, mettendo in evidenza i prodotti locali. La prima tappa, nelle campagne tra
Cerveteri e Ladispoli, presso l’Azienda Agricola Latini, dove il titolare Angelo Latini ha parlato del carciofo romanesco, fiore all’occhiello della produzione agricola di zona (vedi Speciale Estate pag.31). Qui il direttore de ilPunto Magazine, Fabrizio Del Re, ha spiegato le caratteristiche di questo prezioso ortaggio, sottolineando le sue virtù gastronomiche: “Virtù che non sono di certo sfuggite – ha dichiarato il Direttore – ai ristoratori locali, i quali cucinano il carciofo in tante ricette,
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Il maestro pizzaiolo Amedeo Segarelli durante le riprese
Lo chef Marco Belardi presenta le sue ricette
da quelle tradizionali a quelle più innovative, dove questo ortaggio viene persino accostato, in modo mirabile, al pescato locale”. Il viaggio della troupe è quindi ripreso, in direzione dell’Agriturismo Torre Flavia, proprio per scoprire lo squisito connubio tra il carciofo di Ladispoli e il pesce del nostro mare nei piatti ideati dallo chef Marco Belardi (vedi pag.27). Altra tappa dell’itinerario enogastronomico è stata la Trattoria della Nonna, locale di Cerveteri gestito dal maestro pizzaiolo Amedeo Segarelli: qui è stata presentata una nuova pinsa romana ad altissima idratazione, condita con tutti prodotti a km 0, tra cui ovviamente il carciofo romanesco (vedi pag.23). Quindi di nuovo in viaggio, in direzione della costa, per spiegare, con le parole di Fabrizio Del Re, il forte e antico legame del territorio con il mare e la pesca, partendo dalla descrizione dei resti delle villae maritimae romane lungo il litorale. Infine, una degna conclusione presso l’azienda Sapor Maris di Ladispoli, specializzata in prodotti ittici affumicati artigianalmente, tra cui il pescato locale. Ad attenderci il titolare Massimo Borzelli,
che ha spiegato le peculiarità del suo lavoro, svolto con tanta tenacia, competenza e amore per la qualità. Insomma, una bella occasione di visibilità per il nostro comprensorio, nella speranza che ciò porti un contributo, seppur piccolo, allo sviluppo del turismo enogastronomico, rendendo finalmente giustizia ai tanti bravi ristoratori e produttori locali. “Per un free press come ilPunto Magazine – ha concluso il nostro Direttore – l’aver suscitato di nuovo l’interesse della Rai è la più alta conferma e un concreto riconoscimento al buon lavoro svolto sinora nel settore giornalistico che ci compete”. La nostra Redazione ringrazia l’amico giornalista Bruno Gambacorta per la fiducia accordataci e per le future collaborazioni.
Angelo Latini nel suo campo di carciofi
A sinistra il giornalista RAI Bruno Gambacorta con Massimo Borzelli (Sapor Maris)
Tg2 EAT PARADE - In onda: tutti i Venerdì alle ore 13:30. Vai su www.tg2.rai.it (nella sezione Rubriche/Eat Parade) e vedi i servizi con ilPunto Magazine: puntate del 19 Maggio e 9 Giugno 2017.
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ATTUALITÀ
UN CASTELLO SEMPRE APERTO LO SCORSO 24 APRILE L’ANTICO MANIERO DI SANTA SEVERA HA RIAPERTO LE PORTE AL PUBBLICO di Fabrizio Del Re
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti al taglio del nastro
Il Castello di Santa Severa ha finalmente riaperto i suoi spazi al pubblico. Inaugurato lo scorso 24 aprile, il rinnovato Castello – magnifico sito archeologico in riva al mare a pochi km da Roma – è ora a disposizione dei visitatori con i suoi cinque musei, opere storiche, sale convegni e giardini. Ospite d’onore il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, accompagnato dai rappresentanti delle principali istituzioni coinvolte nel progetto di valorizzazione dell’antico maniero. “Una vittoria corale per un’iniziativa bellissima di valorizzazione museale”, ha dichiarato Zingaretti. “Presto – ha aggiunto il Presidente della Regione Lazio – sarà istituito un bando per l’accoglienza alberghiera, aprirà un ristorante, un bar nei giardini e sarà un luogo di vita”. La nostra Redazione ha intervistato anche le altre autorità presenti all’evento, tra cui Roberto Bacheca
(sindaco di Santa Marinella), Emanuele Minghella (consigliere e delegato al Castello di Santa Severa), Marco Degli Esposti (presidente del Consiglio Comunale) e tanti altri; è possibile vedere le videointerviste sul sito web: www.ilpuntomagazine.com. Il Castello è aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle ore 19:00. Nei mesi di giugno e settembre apertura straordinaria serale ogni sabato, dalle ore 20:00 alle ore 24:00. Nei mesi di luglio e agosto aperture straordinarie serali ogni venerdì, sabato e domenica, dalle ore 19:45. Ogni sabato di giugno, dalle ore 19.45, racconti storici, citazioni letterarie, luci e suoni accompagnano i visitatori in un itinerario guidato al Battistero, alla Casa della Legnaia, alla Casa del Nostromo e alla Torre Saracena con un meraviglioso affaccio sul mare.
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ATTUALITÀ
SANTA SEVERA
un gioiello sul mare INTERVISTA A PAOLO GENTILINI, PRESIDENTE DELLA PRO LOCO di Fabrizio Del Re
stronomici e iniziative culturali. Le assicuro che non è affatto semplice…
Paolo Gentilini, presidente Pro Loco Santa Severa
Presidente Gentilini, qual è l’impegno richiesto per valorizzare una località come Santa Severa? Possiamo anzitutto dire che Santa Severa, essendo una località marittima, gode di un’alta ed una bassa stagione, da cui deriva un impegno un po’ più diluito in inverno che va sempre più ad intensificarsi con l’arrivo dell’estate. Tuttavia di impegno, glielo assicuro, ce n’è tanto e non deriva mai dall’attività del singolo ma dall’impegno profuso da un insieme di persone (nel nostro caso il direttivo, il personale, i volontari, i commercianti, i ristoratori) che cooperano per uno scopo comune. Qual è questo scopo? Promuovere e valorizzare questo splendido territorio e rendere più piacevole lo stare insieme dei residenti e villeggianti con spettacoli musicali, attività ludiche, eventi enoga-
La recente riapertura al pubblico del Castello di Santa Severa apre indubbiamente nuovi e interessanti scenari: quali sono le sue considerazioni in merito? La riapertura del Castello, grazie all’impegno della Regione Lazio e del suo Presidente Nicola Zingaretti, ha attivato un circolo virtuoso per i suoi abitanti: anzitutto ha restituito alla comunità un patrimonio artistico di inestimabile valore togliendolo dal degrado, dall’abbandono e dall’incuria in cui versava da troppo tempo. In secondo luogo ha testimoniato la vicinanza della politica ai cittadini di Santa Severa, dimostrando loro che una buona gestione del territorio è possibile oltre che auspicabile; mentre a noi ci ha resi più responsabili e consapevoli dell’essere noi stessi promotori di bellezza, per custodire e preservare questa località. È iniziata la stagione estiva 2017: ci sono eventi in programma? Certamente, ci sono diversi eventi in programma. Oltre alla festa patronale di Santa Severa, che si svolge a giugno con la suggestiva processione e la banda musicale, ci sono numerosi altri eventi musicali ed enogastronomici. In particolare ad agosto sono previste serate musicali con cover band, jazz e tanta altra musica dal vivo; a Ferragosto gli immancabili fuochi d’artificio; come ogni anno faremo la cena sociale con lotteria a premi e poi tante altre attività per i più piccoli, come la caccia al tesoro e la corsa campestre. INFO: www.prolocosantasevera.it
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ATTUALITÀ
ALL’ALBERGHIERO DI LADISPOLI
TRA I RELATORI DEL CONVEGNO A TAVOLA CON GLI ETRUSCHI IL NOSTRO DIRETTORE FABRIZIO DEL RE E LA REDATTRICE CATIA MINGHI
Due gli appuntamenti, all’Alberghiero di Ladispoli, per il Progetto “A tavola con gli Etruschi”, promosso dall’ARSIAL, che hanno visto presente la nostra Rivista. Il primo, il 27 aprile, con il seminario introduttivo di Fabrizio Del Re, (Direttore ilPunto Magazine) e Chiara Nobili (Ricercatrice ENEA); il secondo, il 10 maggio, con una giornata di studio interamente dedicata alla storia del vino e alle sue origini etrusche, sempre con Fabrizio Del Re, stavolta nella veste di scrittore e autore del volume “Introduzione al pensiero tradizionale” (Ed. G. Laterza), accompagnato da Catia Minghi, nostra redattrice nonché segretaria della FISAR di Civitavecchia. Presenti anche Cesare Pennacchia (Sommelier FISAR Viterbo), Giuseppe Giangreco (Presidente dell’ass. culturale-archeologica I Rasenna) e la prof.sa Federica Sbrana (moderatrice). Del Re, proponendo all’attenzione degli studenti famosi passi di lirici greci e numerose fonti iconografiche, ha parlato dell’etimologia della parola ‘vino’, delle origini della viticoltura (dall’area transcaucasica al Mediterraneo), delle differenze fra simposio greco e banchetto etrusco, non-
ché degli aspetti mitici, simbolici e iniziatici di questa antica bevanda. “Gli antichi – ha spiegato il Direttore – trasformavano il momento del convivio in un vero e proprio ‘axis mundi’, in grado di unire in senso orizzontale gli uomini fra loro, ma anche, in direzione verticale, la terra al cielo e alle sue divinità. Dimensioni forse perdute nei frettolosi pasti consumati ai nostri tempi, ma che un professionista dell’enogastronomia deve far entrare nel proprio bagaglio culturale”. Catia Minghi ha invece affrontato le tecniche di viticoltura introdotte e diffuse in Italia dagli Etruschi, spiegando in particolare le principali varianti della ‘vite maritata’. Giuseppe Giangreco ha infine illustrato agli studenti i diversi e più importanti modelli del vasellame etrusco, soffermandosi in particolare sul cratere, sulla patera e sulla kylix, quindi – coadiuvato da Fabrizio Del Re – ha mostrato agli studenti le mosse principali del ‘kottabos’, un gioco assai diffuso nel mondo antico, sia greco che etrusco. Il convegno si è concluso con una colazione ‘all’etrusca’, preparata per i relatori nelle cucine dell’Istituto.
Dove Mangiare GUIDA AI RISTORANTI, PIZZERIE, BAR, PASTICCERIE E FORNI
Scopri di più... Territorio, Tradizione e Qualità sono gli elementi su cui si fonda Arìà - Osteria di Fuori Porta. La grande esperienza nell’accogliere i propri ospiti e la profonda conoscenza della cultura enogastronomica sono i punti di forza di questa realtà cerveterana, che si realizzano nella qualità della sua cucina e in una selezione di vini con un ottimo rapporto qualità/prezzo. La location, unica nel suo genere, è composta da una sala ristorazione e una grotta secolare arieggiata, dove è possibile sia consumare un aperitivo, degustare vini e distillati, sia intrattenersi per pranzare o cenare. Il locale è teatro di eventi musicali e cene a tema, nonché di brunch domenicali.
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Scopri di più... Lo chef Marco Belardi conduce gli ospiti alla ricerca di intense emozioni gustative con una cucina semplice, basata sulla qualità delle materie prime e realizzata con tecniche moderne, dalla cottura sottovuoto a bassa temperatura alla più antica cottura alla brace. Tutti i piatti sono preparati scrupolosamente con prodotti stagionali. Ottime le carni alla brace, certificate dall’Università di Bologna. Nel menu anche piatti di pesce, preparati rigorosamente con il pescato locale. In cantina vini nazionali, anche bio e biovegan. La location è immersa nel verde e ogni spazio è curato nei dettagli; è perfetta per festeggiare eventi bucolici, dal gusto raffinato.
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Scopri di più... È il locale che non ti aspetti: dentro Roma ma immerso nel verde, sulla Via Aurelia ma appartato. La location giusta per chi cerca svago, relax e gusto. Lo staff, dinamico e professionale, sa regalare le emozioni della buona tavola grazie ad una cucina mediterranea fatta di squisiti primi piatti, carni nazionali, buon pesce, pizza cotta nel forno a legna e dolci fatti in casa, il tutto da abbinare a vini nazionali e birra alla spina. A ciò si aggiunge il fascino di spettacoli, concerti, balli, cabaret, giochi e serate a tema che allietano i commensali. Durante l’estate è possibile gustare i piatti del menu e assistere agli spettacoli nell’ampia area esterna incorniciata dal verde.
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Scopri di più... Il ristorante di Julien rinnova e amplia i suoi spazi, mettendo al servizio dei propri clienti la nuova e capiente sala, ben arredata e luminosa, che va ad aggiungersi all’altra sala interna e allo spazioso giardino. Anche il menu viene arricchito da continue novità, soprattutto per gli amanti della carne, con l’arrivo di proposte pregiate come la Kobe, il cervo, l’anatra di Barberie (Francia), il filetto di Maiale Nero lardellato e l’Angus proveniente da tutto il mondo. Presenti, inoltre, alcuni piatti di pesce, esclusivamente pescato. In cantina, oltre ai vini nazionali e locali, ampliamento della scelta di birre alla spina e in bottiglia, con particolare attenzione alle Trappiste e IPA. Inserimento anche di nuove pizze tonde gourmet, realizzate con farine e condimenti di qualità; da provare quella con gambero rosso di Mazara e scaglie di vero tartufo. I dolci sono, come sempre, tutti homemade e da pasticceria.
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Scopri di più... La prima Ristopescheria di Cerveteri è un locale luminoso, arredato con raffinata semplicità, dall’atmosfera garbata e familiare, ideale per aperitivi, pranzi, apericene e cene all’insegna del pesce fresco. La cucina parla di sole e mare, di profumi unici al servizio di un gusto tradizionale e saggiamente creativo, dove gli arrivi giornalieri e la cura del dettaglio offrono una garanzia di qualità. Un’idea di freschezza che trova il suo coronamento nelle crudité di pesce. In cantina doveroso spazio assegnato ai vini bianchi con etichette locali e nazionali, in cui spiccano le proposte della Cantina Meran; inoltre prosecco e birra artigianale.
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ORARIO: PESCHERIA 8:00-13:00/17:00-20:00 - RISTORANTE 12:00-14:00/18:00-22:00. DOMENICA POM. E LUNEDÌ VIA SETTEVENE PALO, 48/G - CERVETERI (RM) - TEL 06.9952546 / 327.1478841 - fPESCERIA // 30
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Scopri di più... In questo storico ristorante, incastonato nelle campagne di Ceri, la cucina è frutto di una consolidata tradizione trentennale fatta di affettati locali, pasta casalinga e squisite carni alla brace, cui si aggiungono contorni di stagione e meravigliosi dolci fatti in casa. Con la bella stagione arriva anche la pizza cotta nel forno a legna con un impasto a lievitazione naturale dalle 24 alle 96 ore. Tra i piatti di punta consigliamo un primo fantastico, le Caramelle ai funghi porcini: pasta all’uovo fatta in casa, chiusa a caramella e ripiena di porcini e tartufo. Da provare le favolose pizze Gourmet, che cambiano ogni fine settimana.Nel menu anche tante ricette con verdure fresche per soddisfare il palato dei vegetariani. In cantina vini nazionali ed etichette del territorio. In estate è possibile gustare all’aperto il menu
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nell’ampia terrazza, ammirando il paesaggio da cartolina offerto dal borgo di Ceri. ORARIO: APERTO A CENA DAL MARTEDÌ ALLA DOMENICA. SABATO, DOMENICA E FESTIVI ANCHE A PRANZO. LUNEDÌ RIPOSO. VIA CANTAGALLO, 13 – LOC. CERI, CERVETERI (RM) TEL 06.99207299 - 389.1345808 / WWW.ILCAMOSCIO.IT RISTORANTEILCAMOSCIO@GMAIL.COM / f RISTORANTE IL CAMOSCIO / RISTORANTEILCAMOSCIO / #RISTORANTEILCAMOSCIO // 31
Scopri di più... Nel piatto trionfa la tradizione culinaria romana, cucinata con maestria grazie all’esperienza pluriennale dello staff. Gustosissimi i primi piatti più noti del ricettario capitolino. Il menu spazia poi dalla carne al pesce, fino alle pizze, tra cui quella tipica romana, sottile e croccante. Da provare il vasto assortimento di supplì artigianali espressi. Il ristorante, grazie al suo nuovo punto vendita, offre ai propri clienti anche il comodo e utile servizio di consegna a domicilio su tutto il territorio. In cantina una selezionata scelta di birre belghe della Delirium Tremens, di cui il ristorante è esclusivista nazionale; inoltre, selezione di vini locali e nazionali.
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Scopri di più... L’agriturismo attende quanti vogliano coniugare palato, genuinità e natura. Nel piatto sapori autentici e prodotti biologici, tra cui le carni bio di produzione aziendale. Pasta fatta in casa, formaggi e salumi locali, dolci e marmellate artigianali. Fragrante la pizza cotta nel forno a legna, ma solo a cena. In cantina una buona selezione di vini locali e birre artigianali agricole.
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Scopri di più... Locale accogliente e spazioso, dotato anche di un’ampia sala per banchetti, dove la cucina propone i migliori piatti della tradizione italiana, spaziando dal pesce alla carne, senza tralasciare la pizza, presente tutte le sere in tanti gusti diversi. Su ordinazione è possibile prenotare un menu fisso personalizzato, in grado di soddisfare le esigenze di tutta clientela. In cantina un’accurata selezione di vini e birra alla spina. La struttura dispone di uno spazio esterno, ben curato, con barbecue per grigliate a vista e area giochi per i più piccoli: luogo ideale per rilassarsi con tutta la famiglia nelle belle giornate di sole, gustando i piatti genuini proposti sempre con cortesia dallo staff del ristorante.
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Scopri di più... Il locale, spazioso e arredato con cura, propone un variegato menu all’insegna della qualità: dalle specialità di cucina messicana alle pizze con farina biologica e lievito madre, dalle carni nazionali ed estere (Angus, Danese, Scottona, ecc.) ai panini classici e gourmet, fino ai fritti artigianali (anche messicani). Molto gettonati anche i dolci rigorosamente di produzione propria. In cantina una buona selezione di birre artigianali italiane e internazionali. Nella stagione estiva il comodo dehors esterno è il luogo ideale per gustare i piatti del menu.
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Scopri di più... Questo nuovo ristorante è il regno della titolare e chef Violetta, che prepara con maestria i piatti più apprezzati della tradizione mediterranea, soprattutto capitolina. La pasta e i dolci sono fatti in casa, la carne è nazionale, le verdure di stagione sono prevalentemente a Km 0. Il menu cambia giornalmente e propone ricette veramente gustose, come i Saltimbocca alla romana, l’Abbacchio a scottadito, nonché primi e secondi a base di pesce. Nota di merito ai dolci, in particolare alla Cheesecake. In cantina vini nazionali e locali. Molto grazioso lo spazio esterno per la bella stagione.
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Scopri di più... Il nuovo locale di Martin ha già conquistato i buongustai del litorale. La carta vincente è il giusto mix tra l’offerta gastronomica, variegata e sempre di qualità, e il design originale, interamente realizzato dallo staff e ispirato al riuso e riciclo creativo. Gustose le prime colazioni classiche con tutta la proposta della caffetteria, cornetti (anche vegani), estratti di frutta e verdura, dolci homemade. La giornata continua con i pranzi veloci: tavola calda con menu fisso e ristorante alla carta. Nel pomeriggio e sera: merende con caffetteria e biscotteria artigianale, nonché sontuosi aperitivi e apericena. Infine la cena, dove risaltano le pizze tonde, i primi e i secondi piatti di pesce e di terra. Due specialità da provare: il Risotto alla crema di scampi e la Pizza Martin’s House (mozzarella, speck, melanzane sott’olio, grana, rughetta). In cantina: vini locali e nazionali, birre artigianali (le italiane Flea e Dolomiti e la statunitense Six Point), bollicine, liquori e distillati. Molto grazioso il dehors, luogo perfetto per incontri conviviali da ricordare, nonché la spaziosa area esterna.
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ANTICA PIZZERIA Scopri di più...
Qui si sforna una pizza bianca senza pari, seguendo una ricetta che risale alle origini e che non hanno mai voluto cambiare. La differenza la fa la lunga lievitazione, 24 ore, nonché la farina e gli ingredienti, tutti di prima qualità a km0. Oltre a trovare dell’ottima pizza da teglia – sia tonda che al taglio – di tutti i gusti, facilmente digeribile, lo staff propone cucina tradizionale con ricette che variano a seconda del giorno e della stagione. Altre specialità sono il pollo alla brace e i filetti di baccalà. La cantina presenta birre classiche e artigianali, nonché una selezione di vini del territorio ed etichette umbre.
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TUTTE LE PARTITE DI O RARIO : NO STOP DALLE 8:00 ALLE 22:00 / M ERCOLEDÌ RIPOSO V IA A NCONA , 110 - L ADISPOLI (RM) - T EL 06.99222141 / 06.99225162 - f ANTICAPIZZERIA 72 // 38
Scopri di più... Mandala non è soltanto un accogliente locale in cui gustare del buon cibo, ma anche un social club dove si organizzano serate a tema, laboratori e incontri. Tra le iniziative: tutti i Venerdì “Serata Esoterica”; un Sabato al mese “Laboratori di Biblioterapia”. Il menu propone gustose grigliate di carne a Km 0, sfiziosi burger e panini, nonché verdure provenienti dall’orto sociale gestito dallo staff. Da provare i taglieri di salumi e formaggi locali; ottima scelta anche il menu vegetariano. Un servizio molto comodo è l’apertura della cucina fino a tarda sera, anche take away. In cantina birra artigianale sia alla spina che in bottiglia, cui si aggiunge una selezione di vini nazionali. I dolci sono tutti fatti in casa: non andate via senza aver assaggiato il loro ‘tiramisù rivisitato’.
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O RARIO : APERTO DALLE 18:30 ALLE 02:00. A PERTO ANCHE A PRANZO SU PRENOTAZIONE . O RCHIDEE , 18-20 ( ZONA CAMPO SPORTIVO ) - LADISPOLI (RM) - T EL 328.2651239 f M ANDALA GRILL - PUB // 39
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Scopri di più... Rosaria e Maurizio sono gli ideatori di questo grazioso microcosmo di sapori genuini, un nuovo locale accogliente e ben arredato, perfetto per golose colazioni (anche vegan), pranzi veloci, ricchi aperitivi e apericene. Il loro fiore all’occhiello è la vendita e degustazione di prodotti tipici calabresi e campani, dai salumi ai latticini, dalle confetture al miele, al vino, ai sottoli e sottaceti, fino ai dolci. Ottima la pausa pranzo con pasta fredda, insalatone e caprese, ma anche, su prenotazione, la Serata Vino del Giovedì (calice di vino e tagliere salumi a partire da 8 euro) e la Serata Birra del Venerdì (1 birra artigianale a scelta con in omaggio 1 trancio di pizza, 5 euro). In cantina birra artigianale e non, nonché vino rosso e bianco di produzione propria proveniente da Umbria e Calabria. I dolci sono fatti in casa.
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O RARIO : SEMPRE APERTO 07:00-22:00 P ALIDORO , 4 - PALIDORO (RM) T EL 392.0076387 M AURIZIO / 333.1193540 R OSARIA GUSTOEDEGUSTO 17@ GMAIL . COM - f : GUSTO E DEGUSTO // 40
Enjoy Scopri di più...
Carta d’identità
Situato in uno dei vicoli storici più suggestivi di Bracciano, a due passi dal Castello, questo nuovo locale propone ottimi piatti accompagnati da una carta dei vini interessante e ben strutturata. Il giovane staff, diretto da Vincenzo, accoglie gli ospiti a pranzo e cena nella comoda sala interna o nel pittoresco spazio esterno. Il menu varia dalla pizza (realizzata con farine biologiche macinate a pietra, 72h di lievitazione) ai taglieri di formaggi (locali e nazionali) e salumi tagliati a mano (anche di cinta senese), per proseguire con lasagne, cannelloni, fritti, coniglio alla cacciatora, verdure a km 0 e insalatone. I dolci homemade sono tutti fatti al momento, tra cui la focaccia con nutella, il tiramisù, lo zabaione e fragole. Consigliati anche gli aperitivi, molto ricchi e abbinati ad una buona selezione di vini.
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O RARIO : APERTO PRANZO E CENA , ORE 10:30-24:00 NO STOP V IA A RAZZERIA , 29 – BRACCIANO (RM) - T EL 06.98268151 – 339.4432372
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Scopri di più... Lo staff propone una ricca produzione artigianale di torte per tutte le occasioni (anche matrimoni), cornetti, pasticceria mignon (mousse di vari gusti) e paste grandi, biscotteria, dolci tradizionali, meringhe e tanto altro. Eccellenti le torte: nutella e cocco, pistacchio e nocciola, arance e cioccolato, tiramisù (anche alla nutella). Molto apprezzata la Torta Kinder. Di rilievo anche la cornetteria, con un’ampia varietà di prodotti, tutti di assoluta bontà.
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O RARIO : APERTO TUTTI I GIORNI , NEL FINE SETTIMANA FINO A TARDA SERA . L UNEDÌ RIPOSO . V IA G ENOVA , 30 - LADISPOLI (RM) - T EL 06.9948536 - f I L C ORNETTO D ELLA N OTTE // 42
Scopri di più... La nuova gestione di Alessia ed Enrico punta su
Carta d’identità
un’ampia gamma di prodotti e servizi, sempre all’insegna della qualità. Si parte con gustose colazioni (classiche, vegan, gluten free), dove spicca il caffè biologico, passando per i pranzi veloci a base di piatti freddi, nonché tramezzini e panini espressi, fino agli aperitivi e apericene con cocktail, taglieri e pasta fredda. Ma non finisce qui: la sera bombe, ciambelle e cornetti caldi fatti al momento. Da provare i fritti al cartoccio, dolci e salati. Altra chicca è il Caffè delle Canarie; inoltre 24 gusti di gelato (Antica Gelateria del Corso). Il locale è dotato di una spaziosa veranda con schermo tv e servizio ai tavoli
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gratuito. È possibile effettuare ricariche telefoniche e pagamenti bollette.
O RARIO : SEMPRE APERTO NO STOP 06:00-01:00 V IA S ATURNO , 2 - MARINA DI SAN NICOLA, L ADISPOLI (RM) - T EL 329.4688446 f K ARIBU ’ // 43
FORNO
travagliati Scopri di più...
Carta d’identità
Il secolare forno a legna, vera e propria anima di questa attività, cuoce alla perfezione tante tipologie di pane dal sapore antico, ineguagliabile, tra cui il filone sciapo, reso morbido all’interno e fragrante nella crosta grazie all’assenza di sale. Il forno è alimentato a bucce di nocciole di Vetralla, che danno un fumo più grasso e conferiscono all’impasto una fragranza più intensa e un gusto di rara bontà. Squisite le pizze al taglio e alla pala, realizzate con selezionate farine tipo 0. Eccellente anche la proposta dolciaria, nonché i prodotti freschi senza glutine preparati in un laboratorio dedicato.
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ORARIO: 7:30-13 / 16:30-19:30 APERTO LA DOM. MATTINA / RIPOSO LUN., GIOV. E DOM. POMERIGGIO VIA SANT’ANGELO, 12 - CERVETERI (RM) TEL 06.9942465 WWW.FORNOTRAVAGLIATI.IT / FORNOTRAVAGLIATI@TISCALI.IT / f FORNO A LEGNA TRAVAGLIATI
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Scopri di più... La titolare Susanna, esperta pasticciera, propone un ampio ventaglio di dolci tradizionali e moderni, preparati artigianalmente e quotidianamente nel suo laboratorio. Si spazia dalla cornetteria (dolce e salata) alla biscotteria, da abbinare alle proposte della caffetteria, fino alle torte classiche (anche personalizzate), ai mignon e alla torta sacher. Su ordinazione: cake design, cupcake, babà, cheesecake brownies e macarons. Inoltre, degustazione vini con prodotti dolci e salati, servizio catering e cornetti artigianali caldi (tutti i sabato sera). Splendida e spaziosa la nuova area esterna, un graziosissimo salotto all’aperto che d’estate è teatro di spettacoli, eventi e musica dal vivo.
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V IA O RIOLO , 3/H (C ENTRO C OMM . LE I P ORTICI , VICINO F ARMACIA ) – CERENOVA (RM) T EL 06.89716225 / 334.8381469 f BIRO’ P ASTICCERIA & B ISTRO ’ // 45
Scopri di più... Forno del Sole è una garanzia di qualità per i tanti buongustai della città balneare e del litorale. Ogni giorno lo staff, dinamico e qualificato, sforna un’ampia varietà di pane, nonché pizza e dolci. La produzione dolciaria artigianale spazia dalle specialità classiche alle creazioni più ardite, sempre golosissime, ideali per ogni tipo di occasione da festeggiare in dolcezza. Prelibate anche le pizze (tonde, al taglio e alla pala), preparate con farine di pregio; l’impasto viene fatto lievitare per 24-48 ore, la stesura è manuale e i condimenti, ottimi, sono la ‘ciliegina sulla torta’. Rinfreschi con consegna gratuita a domicilio, forniture per ristoranti.
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Scopri di più... La pastrychef Martina Pascucci, giovanissima ma molto competente, ha realizzato finalmente il suo ‘dolce’ sogno: una pasticceria artigianale capace di strabiliare i clienti grazie a squisite creazioni realizzate con ingredienti di primissima scelta. Nel suo locale, luminoso e curato, ogni giorno si producono un’infinità di delizie, dai mignon alla pasticceria secca, dalle torte (anche personalizzate e cake design) ai dolci tradizionali, senza dimenticare la cornetteria. Consigliata la Torta Chantilly: base di pasta frolla al burro con aromi naturali, confettura di fragole e chantilly alla vaniglia. In estate suggeriamo, inoltre, tutti i dolci con la frutta fresca di stagione. C’è spazio anche per la gastronomia con muffin salati, nonché panini farciti preparati al momento con il pane, integrale e al latte, di produzione propria. Ogni Venerdì e Sabato gustosi cornetti anche di notte.
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O RARIO : SEMPRE APERTO 6:30-13:00 / 16:00-20:00. V ENERDÌ E S ABATO FINO A TARDA SERA P IAZZA G. F ALCONE , 25 (C ENTRO C OMMERCIALE L A P ALMA ) - LADISPOLI (RM) - T EL 389.9348708 f C HANTILLY P ASTICCERIA A RTIGIANALE // 47
Scopri di più...
Carta d’identità
L’abilità del fornaio Massimo Villani, tra i migliori maestri dell’Arte Bianca in zona, si evince dalla notevole bontà delle sue pizze alla pala e al taglio (da non perdere l’offerta: pizza al trancio, tutti i gusti, 1 euro al pezzo), nonché dalla produzione dolciaria giornaliera: dalle crostate ai ciambelloni, dai pasticcini da tè a tutta la pasticceria secca, fino ai dolci tradizionali. Nota di merito alle innumerevoli tipologie di pane: ai cinque cereali, classico, sciapo, integrale, rustico e proteico. Inoltre, rinfreschi dolci e salati su ordinazione.
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Carta d’identità
Scopri di più... Questo locale è da 50 anni la qualità e l’efficienza al servizio di tutti. Dal 2001 Fabio e Marco continuano
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la tradizione nel segno del buon gusto, con un’attenta selezione degli ingredienti per migliorare i prodotti di pasticceria e caffetteria, nonché, dal 2016, la produ-
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zione artigianale di gelato. Le migliori miscele di caffè, la pasticceria di produzione propria con offerte di
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proveniente dalla frequentazione delle migliori scuole del settore, affiancano l’efficienza dei servizi offerti
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Catering, l’accurata selezione degli ingredienti da gelateria con una preparazione altamente professionale
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dalla tabaccheria del bar, facendo sì che il cliente sia soddisfatto al 100%. Il tutto in un ambiente dal design all’avanguardia e dagli arredi raffinati che offrono comfort e relax ai numerosi clienti. O RARIO :
SEMPRE APERTO
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24:00.
INFO @ BARMAIORCA . IT
Scopri di più...
Carta d’identità
La Casa del Pane sforna quotidianamente ogni tipo di bontà, tutto di produzione propria. Tante le tipologie di pane: con olive, azzimo integrale, a lievitazione naturale, ai 7 cereali, ai semi di zucca, al farro, alle noci, alle fibre, di soia, di kamut, di mais, di segale. Da provare il pane colorato (con ingredienti naturali). In più un’ampia varietà di pizze alla pala e al taglio, basse e croccanti o alte e morbide. Deliziosi i prodotti dolciari, da quelli classici alle svariate golosità innovative. Lo staff effettua rifornimenti per supermercati, alberghi e ristoranti; inoltre catering e rinfreschi dolci e salati.
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O RARIO : APERTO 7 GIORNI SU 7 – ORE 7:15-13:30 / 16:30-20:00. D OMENICA POMERIGGIO RIPOSO V IA F IUME , 67 - LADISPOLI (RM) - T EL 06.99144577 / F AX 06.99228068 - LACASADELPANE 72@ LIBERO . IT // 50
Scopri di più...
Carta d’identità
Un nuovo locale gestito egregiamente da Fabrizio e Luca, due giovani e competenti professionisti. Qui il cappuccino è perfetto, accompagnato da cornetti a lievitazione naturale, anche vegan e gluten free. Consigliato il Nocciolino (caffè espresso alla nocciola), nonché il tè e le cioccolate calde, anche per celiaci e vegani. Per chi ama il salato suggeriamo i loro tramezzini artigianali con prodotti di qualità, ma anche gli aperitivi e i panini imbottiti con salumi o cotoletta. Tra i servizi offerti: articoli per fumatori, ricariche telefoniche e biglietti Cotral. Assolutamente da non perdere, dopo la mezzanotte del Venerdì e del Sabato,
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i loro cornetti caldi, la pizza alla pala e i tramezzini dolci (Nutella e fragola, Nutella e banana)! Il bar dispone anche di un ampio e comodo spazio esterno. O RARIO :
05:00 ALLE 02:00. V ENERDÌ E S ABATO APERTO V IA A NCONA , 2 - LADISPOLI (RM) - T EL 06.89938259 f R OYAL C AFFÈ
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TUTTA LA NOTTE
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Ricette RISO, RISOTTI E NON SOLO... // 53
Scoglio al salto Procedimento Per il riso: tostare il riso in un pentolino, salare e iniziare a versare il brodo caldo nel riso. Continuare fino alla cottura del riso, aggiungere burro e mantecare, quindi versare il riso in due stampi rotondi e far raffreddare. Per il guazzetto: pulire e mondare il pesce, far soffriggere olio, aglio e peperoncino, aggiungere cozze, vongole, pomodori secchi, pachino, gamberoni e il calamaro. Cuocere per 5min, togliere il pesce e far restringere il sugo per altri 5min. Per la composizione: scaldare una piastra, una volta calda far cuocere il riso con un filo d’olio 3min per lato e scottare gli scampi. Adagiare il riso sul piatto e unire il guazzetto di pesce, il sugo, gli scampi scottati, il prezzemolo e un filo d’olio.
INGREDIENTI // per 2 persone 250g riso DOP per risotti 20g burro, ½ litro brodo di pesce 2 scampi di Sicilia, 2 gamberoni 1 calamaro fresco, 100g cozze 100g vongole, 50g pachino 10g pomodori secchi
ALTA
40 MIN
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GIRLAN 448
O RARIO : LUN-MAR-GIO 9:00-16.30 / MER 9:00-20:00 / VEN-SAB-DOM 9:00-23:00 P IAZZA G. F ALCONE , 26 (C.C. L A P ALMA ) - LADISPOLI (RM) T EL 380.8604457 – 06.88651729 WWW . PASTAPASSIONE . IT - f // 54
Risotto al pomodoro con merluzzo fritto, asparagi e basilico Procedimento Tostare il riso senza grassi in un tegame di acciaio fino a quando non sia bollente. Bagnare con il brodo vegetale e cominciare la cottura girando continuamente il riso, aggiungendo a poco a poco il brodo senza mai sommergerlo. A metà cottura inserire l’estratto di pomodoro datterino precedentemente centrifugato nel riso, quindi ultimare la cottura, togliere dal fuoco e mantecare con un buon olio extravergine e un cucchiaio di Parmigiano Reggiano. Adagiare il risotto sul piatto e guarnire con i filetti di merluzzo (precedentemente panati con il pancarré integrale e fritti), gli asparagi cotti a vapore e le foglie di basilico.
INGREDIENTI // per 2 persone 120g riso Carnaroli 80g estratto di pomodoro 20g asparagi , 50g filetti di merluzzo Pancarré integrale, Basilico q.b. Brodo q.b. , Sale q.b. Olio evo q.b. , Parmigiano Reggiano q.b.
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30 MIN
20 MIN
SAUVIGNON BLANC
VIA DEL BECCACCINO, SNC – LADISPOLI (RM) TEL 331.2772234 WWW.AGRITURISMOTORREFLAVIA.IT / INFO@AGRITURISMOTORREFLAVIA.IT // 55
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Risotto con gamberi, capesante, friggitelli e timo limone Procedimento
Pulire i gamberi, aprire le capesante, tagliare sottili i friggitelli, tritare la cipolla e il timo limone. In una pentola, possibilmente capiente e in rame, far tostare le teste dei gamberi, aggiungere olio, cipolla e far rosolare un po’. Unire i friggitelli, appena cominciano ad appassire mettere il riso, mescolare e far tostare, quindi aggiustare di sale e pepe, sfumare col vino. Asciugato il vino, iniziare la cottura con il brodo aggiungendolo a mano a mano che si consumi. Quando il riso è arrivato quasi a cottura, aggiungere la metà dei gamberi e delle capesante, poi il timo limone e ultimare la cottura. Nel frattempo far scaldare una padella antiaderente sul fuoco; quando sarà calda, adagiarci sopra il restante dei gamberi e delle capesante (precedentemente salate, pepate e oleate) fino a farle dorare, quindi toglierle dalla padella. A questo punto mantecare all’onda il risotto e trasferire nel piatto: prendere 4 piatti, mettere al centro il risotto, adagiare al centro i gamberi e le capesante appena scottate, infine guarnire con un ciuffetto di timo limone.
INGREDIENTI // per 4 persone 350g Riso Vialone Nano 8 gamberoni , 8 capesante fresche 300g friggitelli , ½ cipolla 1 mazzetto di timo limone 1 bicchiere di vino bianco Brodo di pesce e crostacei, sale, pepe q.b. Olio EVO q.b. MEDIA
20 MIN
25 MIN
GEWÜRZTRAMINER
O RARIO : APERTO A PRANZO E CENA L UNGOMARE R EGINA E LENA , 84 - L ADISPOLI (RM) - T EL 06.99221917 / 380.7482815 INFO @ FRONTEMARE . EU - f F RONTEMARE L ADISPOLI // 56
WWW . FRONTEMARE . EU
Risotto al nero
Procedimento
Per l’aria: portare a bollore l’acqua, unire il latte e il parmigiano, frullare con un frullatore a immersione per 1-2min, quindi portare a temperatura ambiente e aggiungere un cucchiaino di lecitina di soia. Per i calamari: pulire e aprire a foglio i calamari, poi incidere una scacchiera e piastrare dalla parte incisa per 1min, quindi girarli dal lato opposto per far sì che si chiudano su loro stessi. Mettere in un contenitore e chiudere con pellicola. Per il risotto: fare una brunoise di cipolla, metterla in una casseruola con l’olio, far imbiondire dolcemente poi unire il riso e tostare per 3min, poi bagnare con il fumetto e continuare la cottura per 13-15min. Togliere dal fuoco, aggiungere il nero di seppia e subito mantecare con burro e parmigiano. Stendere il risotto al centro del piatto, adagiare sopra i calamari, spargere qualche punta di ‘nduja e 3-4 ciuffi di aria di parmigiano, concludere con qualche germoglio.
INGREDIENTI // per 2 persone Per il risotto: 300g riso Carnaroli, 20g cipolla dorata, 40g olio evo, 40g burro d’alpeggio, 60g parmigiano reggiano 30 mesi, 3 calamari da 180g l’uno, ‘Nduja, 50g nero di seppia, Fumetto di pesce. Per l’aria di parmigiano: 150g acqua bollente, 50g latte intero, 70g parmigiano. ALTA
30 MIN
20 MIN
CUVÈE DEI FRATI
VIA ROMA, SNC (PORTICCIOLO TURISTICO DI S. MARINELLA) - S. MARINELLA (RM) - TEL 0766.510242 f MIRÒ // 57
Risotto alle erbe mediterranee e ostriche Procedimento
INGREDIENTI // per 4 persone
Tostare il riso, bagnare con il brodo. Frullare la metà delle ostriche con le erbe aromatiche. Aggiungere le ostriche frullate durante la mantecazione. Guarnire con le restanti ostriche intere.
8 ostriche 320g riso burro q.b brodo di scampi q.b. sale pepe erbe aromatiche MEDIA
10 MIN
12 MIN
CHAMPAGNE
ORARIO: SEMPRE APERTO PRANZO E CENA LUNGOMARE DI LEVANTE, 241 - FREGENE (RM) - TEL 06.66564493 - GIANLUCANOSARI@VIRGILIO.IT f STABILIMENTO SAINT TROPEZ - FREGENE WWW.SAINTTROPEZCHEFNOSARI.IT
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PINO al MARE Riso venere con tartare di gamberi crudi Procedimento
INGREDIENTI // per 2 persone
Mettere il riso a bollire e intanto far cuocere al vapore le verdure tagliate piccole. Condire il riso e le verdure ad insalata con un filo d’olio, sale e pepe. Preparare la tartare in punta di coltello, quindi condirla con olio, sale, pepe ed infine adagiarla sul riso. Il piatto è pronto per essere servito!
160g riso 40g zucchine 40g carote 100g gamberi Olio extravergine di oliva q.b. Sale, pepe q.b.
SEMPLICE
20 MIN CHARDONNAY
V IA C NEO D OMIZIO , 32 - SANTA SEVERA (RM) - T EL 0766.570027 / 0766.571998 WWW . PINOALMARE . IT - INFO @ PINOALMARE . IT - SIMOVINCENZI @ LIBERO . IT - f // 59
20 MIN
ANTICA PIZZERIA
Risotto alla pescatora Procedimento
INGREDIENTI // per 2 persone
Soffriggere mezza cipolla, 2 spicchi d’aglio, alice e prezzemolo, quindi sfumare con un bicchiere di vino bianco e mezzo bicchiere di brodo di pesce. Aggiungere un po’ di pomodoro pelato, in ultimo mettere il pesce e far cuocere per circa 20min, dopodiché mettere il riso e far cuocere insieme al sugo di pesce per altri 20min, aggiungendo il brodo finché non si cuoce il riso. Una volta terminata la cottura, trasferire nel piatto e servire.
2 spicchi d’aglio, ½ cipolla 250g riso parboiled 1 alice sotto sale, Sale, prezzemolo 1 bicchiere di vino bianco, Brodo di pesce 2 cucchiai di pomodoro pelato Totano gigante, Cozze, vongole Polpo, mazzancolle , Gamberetti sgusciati Pannocchie sgusciate MEDIA
20 MIN CILIEGIOLO DOC
VIA ANCONA, 110 - LADISPOLI (RM) - TEL 06.99222141 / 06.99225162 SEGUICI SU
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20 MIN
Anemone Procedimento INGREDIENTI // per 2 persone
Lessare i paccheri in acqua salata scolandoli al dente. Preparare in una ciotola la ricotta con il salmone tagliato a pezzetti, aneto triturato; aggiustare di sale, un pizzico di pepe e un filo d’olio evo. Versare in una sac à poche il composto e lasciarlo riposare in frigo. Sbucciare le patate viola, lessarle in abbondante acqua non salata. Una volta pronte, scolarle, schiacciarle e mantecarle in un tegamino con un pezzetto di burro fino ad ottenere un composto simile ad una classica purea, quindi aggiustare di sale. Disporre in verticale i paccheri e riempirli con il composto di ricotta e salmone. Legarli con lo spago alimentare e appoggiarli in forno a 150° per 10min. Tirare fuori il tortino, fare una base di patate viola nel piatto, riporlo sopra di essa e guarnire con qualche foglia di aneto.
Una decina di paccheri (pasta) 50g ricotta fresca vaccina Un mazzetto di aneto 250g trancio di salmone fresco 3 patate viola, sale, pepe q.b. Olio evo q.b. SEMPLICE
40 MIN RIBOLLA GIALLA
V IALE V IAREGGIO , 254 - FREGENE (RM) - T EL 339.6701476 f 254 // 61
20 MIN
Roberta d ’ Ancona Risotto alla liquirizia Procedimento Mettere i bastoncini di radice di liquirizia a bollire in 500ml di acqua; mentre questi cuociono grattugiare la liquirizia pura fino ad ottenere delle piccole scaglie. Adesso versare in una pentola il burro e la cipolla tritata, una volta ben rosolata unire il riso e farlo tostare, quindi unire il liquore e farlo evaporare, poi portare il riso a cottura unendo man mano l’infuso di liquirizia preparato precedentemente, filtrato e salato. Una volta cotto il riso, regolare di sale, unire del parmigiano grattugiato, della melissa e versare nei piatti decorando con una manciata di scagliette di liquirizia.
INGREDIENTI // per 4 persone 300g riso Carnaroli 50g burro 50g parmigiano grattugiato Liquirizia pura in tronchetti 2 bastoncini di radice di liquirizia 2 cucchiai di liquore all’anice ½ cipolla Melissa q.b. Sale, olio q.b.
SEMPLICE
30 MIN GEWÜRZTRAMINER DOC
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14 MIN
Roberta d ’ Ancona Risotto con fave e zucchine profumate allo zenzero Procedimento
INGREDIENTI // per 4 persone
In un tegame, preparate un soffritto col cipollotto tritato. Lasciate rosolare e aggiungete il riso, tostatelo per 2-3min, senza aggiungere liquidi. Sfumate, quindi, col vino bianco e proseguire la cottura per 6-7min, aggiungendo se serve del brodo. Nel frattempo fate sbollentare le fave in un’altra pentola per 5min, privandole della pellicina una volta cotte. A questo punto, aggiungete al riso dello zenzero grattugiato, le zucchine a cubetti piccoli e le fave. Regolate di sale e pepe e portate a cottura, mantecando alla fine col del Grana e un filo d’olio.
300g riso, 1lt brodo vegetale 1 zucchina, 100g fave fresche 1 manciata di zenzero ½ bicchiere di vino bianco, 1 cipollotto 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva 1 pizzico di sale, 1 pizzico di pepe Grana grattugiato q.b. SEMPLICE
15 MIN FIANO DI AVELLINO DOCG
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12 MIN
Roberta d ’ Ancona Risotto mele e speck Procedimento
INGREDIENTI // per 4 persone
Tritate lo scalogno e fatelo rosolare in olio d’oliva. Aggiungete il riso e lasciatelo tostare. Spruzzate con vino bianco e aggiungete poco a poco il brodo vegetale. 5min prima della fine della cottura, aggiungete la mela a dadini e lo speck, il porro e il formaggio di montagna grattugiato e infine il burro. Insaporite con sale e pepe, mescolate e disponete sui piatti accompagnandolo con delle fettine di speck.
160g riso Carnaroli, 60g scalogno 20ml olio extravergine d’oliva 1,2lt brodo vegetale 1 bicchiere di Pinot Bianco 1 mela Golden sbucciata a dadini 80g speck Alto Adige IGP, 100g porro, 80g burro, 40g formaggio di montagna stagionato e grattugiato Sale, pepe q.b. ALTA
20 MIN VELTLINER DOC
T EL
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12 MIN
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SPECIALE RISO
Il riso abbonda
INGREDIENTE PRINCIPALE DI MOLTISSIME RICETTE, DOLCI E SALATE, È ALLA BASE DELL’ALIMENTAZIONE DI MOLTI POPOLI DEL MONDO. IN QUESTE PAGINE SCOPRIAMO LE SUE CARATTERISTICHE E IL SUO UTILIZZO IN CUCINA
di Catia Minghi
“Per il nostro passaggio sulla terra, sono necessari un cappello ed un pugno di riso”, così recita un antico proverbio cinese; e proprio dall’Oriente proviene questo antichissimo cereale. Lo stesso vocabolo riso deriva da denominazioni di lingue orientali con esiti fonetici differenti. Dalla specie primordiale di questa pianta annuale se ne sono differenziate una ventina, ma solo due hanno assunto oggi una certa importanza a livello alimentare: Oryza sativa di origine asiatica e Oryza glaberrima di origine africana. Dalla specie asiatica sono derivate tre sottospecie: Indica, coltivata in India, caratterizzata dal chicco lungo, sot-
tile e cristallino, da cui derivano il Basmati e i Long grain americani; Japonica, differenziatasi in Cina, dalla quale sono derivate tutte le tipologie italiane; Javanica, coltivata in Indonesia, con caratteristiche intermedie e poco nota in Italia. COME AVVIENE LA LAVORAZIONE Generalmente, il riso che conosciamo si semina in primavera e impiega dai 140 ai 170 giorni per giungere a maturazione. A giugno avviene la mondatura, fase in cui le risaie si ripuliscono dalle erbacce. Il taglio delle pannocchie e la separazione dei chicchi dalle paglie (mietitrebbiatura) avviene tra settembre e ottobre. Il riso grezzo si chiama Risone e appena raccolto viene impilato nei silos dove attenderà le fasi successive della lavorazione. Per divenire commestibile, si passa alla selezione dei chicchi e all’eliminazione delle impurità (sbramatura). Successivamente il risone viene fatto passare attraverso dei rulli gommati dove perde il rivestimento esterno, chiamato lolla. Un’ulteriore selezione, mediante attrezzature capaci
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SPECIALE RISO
sulla bocca... dei buongustai! di compiere leggere abrasioni sulla superficie dei grani di riso, permette di eliminare i chicchi immaturi, asporta il germe e gli strati esterni ricchi di proteine e grassi. La brillatura consiste nel trattare il riso con talco e glucosio per renderlo brillante, più bianco e traslucido. Terminata questa fase, si selezionano solo i chicchi interi e poi il riso è pronto per essere confezionato e commercializzato. Da tutte queste operazioni appare evidente che più il riso viene ‘sbiancato’ e ‘pulito’ più perde gran parte delle sue proprietà nutritive e organolettiche. CARATTERISTICHE Oggi il riso è tra i prodotti alimentari più consumati al mondo: sei persone su dieci si cibano di riso. È un alimento più digeribile della pasta perché contiene solo una piccolissima quantità di cellulosa, è nutriente ed il suo amido viene assorbito velocemente dall’organismo umano. L’assenza di glutine lo rende idoneo
anche a chi è affetto da celiachia o da semplici intolleranze al glutine. Inoltre, il riso è ricco di potassio ma povero di sodio, pertanto è consigliato a chi soffre di ipertensione. Poiché il riso è in grado di assorbire grandi quantità di liquidi presenti nell’intestino, è consigliato in caso di disturbi intestinali di grandi e piccini. Il riso non raffinato è quello integrale, più nutriente, ricco di proteine e sali minerali, calcio e fosforo; ha un maggior tempo di cottura e richiede una maggiore quantità di acqua, la proporzione è di tre a uno. Tra il riso integrale e quello raffinato troviamo il riso parboiled, sottoposto ad una lavorazione che gli permette di avere una maggiore resistenza in cottura, pertanto non scuoce e i chicchi si mantengono ben sgranati. È adatto alle insalate fredde e al riso pilaf.
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SPECIALE RISO QUALE SCEGLIERE? Se vogliamo garantirci il massimo da un punto di vista nutrizionale, il migliore è il riso integrale, seguito dal parboiled. L’integrale mantiene tutti i nutrienti e ha un indice glicemico più basso del riso raffinato, inoltre mantiene bene la cottura (40 minuti) e non rilascia amido. È possibile utilizzarlo anche per i risotti con verdure, però non si può mantecare a fine cottura. TIPOLOGIE DI RISO ITALIANO Comune: dai chicchi tondi, ricco di amido è particolarmente idoneo per minestre e dolci. Ha una cottura dai 12 ai 14 min. e Balilla, Originario, Elio e Pierrot sono le varietà più note. Semifino: il chicco medio e tondeggiante è adatto a minestre di verdure, risotti, timballi e supplì. Le varietà più conosciute sono Padano, Maratelli, Italico, Rosa Marchetti, Roma e Vialone Nano, quest’ultimo il più versatile, nasce nel 1937 dall’incrocio tra Vialone e Nano. Fino: il chicco è lungo e affusolato, contiene poco amido ed è ottimo per le insalate di riso e piatti unici. Il tempo di cottura è di 16-18 min. e le varietà più note sono: Ribe, Europa, Razza 77, Sant’Andrea. Superfino: ha i chicchi lunghi e grossi, per cuocere
impiega 18-20 min. In questa tipologia, considerata la migliore dei risi italiani, rientrano le varietà più note: Carnaroli, Arborio, Roma, Corallo, Baldo. L’Arborio prende il nome dall’omonima cittadina in provincia di Vercelli e nasce nel 1946 per derivazione dal Vialone; è particolarmente usato nella preparazione dei risotti ma richiede una certa abilità nella cottura relativamente al rapido passaggio da crudo a cotto. Il Carnaroli è il re dei risi, nasce nel 1945 dall’incrocio tra il Vialone e il Lencino, negli anni 80 rischiò l’estinzione e fu salvato da un agricoltore della Lomellina, Riccardo Binotti. È ottimo nella preparazione dei risotti, in quanto ha la particolarità di restare al dente all’interno e grazie al suo alto contenuto di amido si amalgama molto bene con il condimento. TIPOLOGIE DI RISO ESOTICO Patna: grazie alle caratteristiche dei suoi chicchi, che rimangono compatti, si presta alla preparazione del riso pilaf. Basmati: cuoce molto rapidamente, 10-12 min, in cottura richiede una minore quantità di acqua e il suo sapore richiama il legno di sandalo. Wild rice: il riso selvaggio degli indiani Chippewa del Minnesota, cresce nelle zone paludose dei Grandi Laghi dell’America del Nord, in Canada, in Congo e nell’Asia Nordorientale. Viene spesso servito in insalata o in accompagnamento a pesce, carni e legumi.
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SPECIALE RISO Raccolto chicco per chicco è particolarmente costoso, ha una cottura molto lunga (40 min). Il chicco è lungo e nero e si apre leggermente durante la cottura. Riso Nero Venere: ideale con la carne, il pesce e i crostacei, ha il colore dell’ebano, sprigiona aromi di lievito e di pane appena sfornato e legno di sandalo.
shi ha un sapore tendente al dolce e chicchi a grani tondi. Riso Thaibonnet o Thai o Gelsomino: ha un chicco allungato e affusolato dall’aroma delicato. Grazie alla sua collosità è usato nella cucina orientale e in particolare nel riso alla cantonese, nonché in accompagnamento al pollo al curry.
Riso glutinoso: utilizzato nella preparazione del suRISO VENERE È bene sciacquarlo sotto l’acqua prima di cucinarlo. Richiede 30 minuti di cottura, meglio se dopo due ore di ammollo. Ideale anche per i risotti.
RISO BASMATI Non rilascia amido durante la cottura, che è molto rapida (12-15 minuti). Ha un basso indice glicemico ed è ottimo come contorno a verdure e pesce.
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SPECIALE RISO IL RISO A TAVOLA Il riso è un alimento che abbraccia tutta la gastronomia mondiale. In Oriente costituisce il piatto nazionale ed è usato per accompagnare piatti a base di pesce, carne, frutta o nella preparazione di dolci. Il riso è un grande protagonista della cucina mondiale e lascia spazio alla creatività degli chef che, grazie alle loro capacità, riescono a coniugarla con la tradizione culinaria, dando vita a ricette fantastiche. In Occidente, in particolare in Italia, si è sviluppata una vera e propria cultura gastronomica legata al riso; infatti, in tutte le regioni italiane c’è un piatto tipico dove il protagonista è il riso. Valle d’Aosta: risotto alla valdostana.
Lazio: supplì al telefono. Campania: risotto ai frutti di mare. Puglia: riso, patate e cozze. Sicilia: arancine. QUANTA ACQUA PER LA COTTURA? Per lessare il riso c’è bisogno di abbondante acqua: almeno mezzo litro ogni 100g, un po’ meno per le minestre in brodo. Per il riso integrale la proporzione è: tre parti d’acqua per ogni parte di riso. Per i risotti: 300ml di brodo per 100g di riso.
Piemonte: risotto al Castelmagno. Lombardia: risotto alla milanese. Veneto: riso e bisi, risotto al nero di seppia, risotto all’Amarone. Friuli: minestra di riso e latte. Liguria: torta salata di riso. Toscana: budino di riso. Emilia Romagna: torta degli addobbi.
CURIOSITÀ In Vietnam si racconta di un re che sentendosi vicino alla morte, ordinò al figlio di trovare un piatto “gustoso e degno di un re” da posizionare nella sua tomba per poterlo offrire agli antenati. Dopo molte ricerche il figlio preparò una torta di riso, dalla forma tonda come il cielo, sovrapposta ad un’altra torta di forma quadrata a rappresentare la terra, con interposto uno strato di carne. La pietanza piacque talmente tanto al re che nominò il figlio minore suo successore al trono e la pietanza così preparata venne tramandata nei secoli e prese il nome di ‘banh chung’, divenendo il piatto nazionale.
SPECIALE RISO
UN PO’ DI STORIA… Coltivato in Asia da oltre ottomila anni, inizia il suo viaggio verso l’Occidente approdando prima in Mesopotamia e successivamente in Europa, dove fu introdotto da Alessandro Magno. Dalla Palestina, Cisgiordania e Siria, la coltivazione del riso giunse all’Egitto e successivamente furono gli arabi a metterlo in coltura in Algeria, in Senegal e nella parte occiden-
tale del continente africano. Intorno al 700, quando conquistarono la Spagna, gli arabi introdussero il riso nella penisola iberica e poi, partendo dalla Sicilia, lo diffusero in tutto il Meridione d’Italia. Per secoli fu importato senza che nessuno riuscisse a coltivarlo in modo significativo. Dai Greci ai Romani e per tutto il Medioevo, il riso era considerato una spezia, destinato quindi ai soli ceti alti e veniva usato come farmaco
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SPECIALE RISO per fare decotti e infusioni. Secondo alcuni, la paternità di una prima coltura durante il XV secolo viene attribuita agli Aragonesi, nelle piane acquitrinose adiacenti Paestum, mentre altri sostengono che la prima risaia compare nel territorio di Salerno intorno alla fine del 1400. Probabilmente poi da Salerno la pianta ha iniziato la sua migrazione in Toscana, dove è stato trovato l’attestato più antico a riprova della risicoltura nella zona. Con il Rinascimento, grazie all’incremento demografico e ai nuovi investimenti agricoli, si favorisce la coltivazione del riso in Lombardia: nel 1500 le risaie nella regione si estendono su 5.500 ettari per poi diventare 50.000 nel 1550. Dalla Lombardia si diffonde in Piemonte e poi in Veneto. Il vero boom si ha nella seconda metà del 1800, dopo lo scavo del canale Cavour, quando il riso italiano diventa prodotto d’esportazione. Dopo il primo conflitto mondiale, una crisi dovuta alla sovrapproduzione e alla concorrenza asiatica si abbatte sulle risaie. Finalmente nel 1931 nasce l’Ente Nazionale Risi che, attuando una politica di difesa dei prezzi alla produzione, premi all’esportazione, costituzione di magazzini ed essiccatoi, permette la ripresa della risicoltura nostrana. RISO ROSSO FERMENTATO Viene utilizzato per abbassare il colesterolo e per creare integratori anticolesterolo. È pertanto assolutamente consigliabile consumarlo moderatamente e non assumerlo senza un controllo medico.
C’È ANCHE IL RISO INVECCHIATO Si tratta di uno speciale tipo di Carnaroli, venduto in lattina: è un riso raffinato e stagionato (1,3,5 o 7 anni), chiamato Acquerello. Coltivato nel vercellese è ritenuto da gourmet e chef il migliore del mondo: l’amido, attraverso l’invecchiamento, si stabilizza, così il riso diventa più compatto e tiene di più la cottura oltre ad assorbire meglio i condimenti. Inoltre, grazie ad un trattamento speciale, questo riso è ricchissimo di nutrienti preziosi. Viene utilizzato come quello bianco e nutre quasi come l’integrale.
SPECIALE RISO
Con il RISO l i a torn sorriso a cura della Dott.ssa Barbara Esposito, Biologa Nutrizionista. Per saperne di più: 347.1882123 / dot.barbaraesposito@gmail.com Facebook: Dott.ssa Barbara Esposito Biologa Nutrizionista
Il riso (Oryza sativa) è un cereale della famiglia delle graminacee ed è alla base della dieta di molte popolazioni perché particolarmente ricco di fibre, vitamine e sali minerali. Per questo è da considerare molto più di un semplice alimento. Vediamo quali sono i benefici del riso per il benessere e la salute dell’organismo. ALTA DIGERIBILITÀ E FUNZIONE RIEQUILIBRANTE DELLA FLORA INTESTINALE Il riso è un alimento altamente digeribile (i suoi nutrienti vengono assorbiti a livello intestinale molto facilmente), rinfrescante e disintossicante. Grazie alla sua com-
ponente glucidica, svolge inoltre un’azione regolatrice della flora intestinale: ha un effetto blandamente astringente (se brillato) oppure di stimolo all’evacuazione intestinale (se integrale, e perciò più ricco di fibre). Il riso quindi è particolarmente indicato per regolare il processo digestivo e prevenire sia stitichezza che diarrea. FUNZIONE PROTETTIVA DEI RENI Il riso favorisce la riduzione dell’assorbimento di acido urico nel sangue; viene infatti consigliato in caso di uricemia, nefrite e gotta. D’altra parte, il basso contenuto
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SPECIALE RISO di sodio lo rende un alimento ideale per i pazienti affetti da insufficienza renale.
prevenzione dell’ipertensione e delle patologie cardiovascolari.
AZIONE ANTI-STRESS L’alto contenuto di potassio, unitamente a quello di vitamine del gruppo B, rende il riso un alimento indicato in momenti di particolare stanchezza fisica.
IL RISO COME ANTI-ETÀ In virtù delle affinità esistenti tra la composizione biochimica del riso e la struttura della pelle, esso può essere utilizzato come ingrediente base di ricette di bellezza naturali. Infine, è utile ricordare che il riso contiene proteine verdi ed è privo di glutine; per questo può essere consumato senza controindicazioni dai celiaci.
AZIONE DI PREVENZIONE DELL’IPERTENSIONE Il basso contenuto di lipidi e l’alto contenuto di acidi grassi essenziali rende il riso un alimento utile nella
CARATTERISTICHE NUTRITIVE E PROPRIETÀ DI ALCUNE VARIETÀ DI RISO In Italia vengono coltivate oltre 50 varietà di riso, ognuna delle quali è contraddistinta non solo da una certa forma, dimensione e fragranza, ma anche da una specifica composizione nutritiva che ne determina i benefici sia per la salute che per la bellezza. In virtù delle sue proprietà nutrizionali, è consigliabile, in un’alimentazione sana ed equilibrata, alternare la pasta con piatti a base di riso, scegliendo la varietà più indicata per le proprie necessità e per l’effetto benefico che vogliamo ottenere sulla nostra salute.
BIANCO CLASSICO Il riso bianco è carente di vitamine e minerali ma è ricco di amido, quindi ha proprietà astringenti; aiuta, infatti, in caso di fermentazioni intestinali o diarrea. PARBOILED Questa varietà di riso è particolarmente ricca di ferro e vitamine del gruppo B; ha quindi effetti particolarmente stimolanti del metabolismo. BASMATI Il riso basmati ha un inconfondibile sapore dolce e de-
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SPECIALE RISO licato. Si tratta della varietà di riso con il minor contenuto di grassi e quindi ideale nelle diete ipocaloriche. Inoltre è altamente digeribile ed è particolarmente indicato come contorno, in sostituzione del pane.
consumo può causare disturbi intestinali e cefalea. Inoltre, può interagire con farmaci antibiotici e antivirali: per questo la sua introduzione nella dieta quotidiana deve avvenire dopo aver consultato il medico.
NERO SELVATICO Non è propriamente un riso, ma gli somiglia sia per qualità fisiche che organolettiche, quindi viene utilizzato come se lo fosse. Ha un alto contenuto di proteine, circa il doppio rispetto a quello del riso bianco. È particolarmente indicato nelle diete a basso contenuto di carboidrati e in caso di disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale, come colite e gastrite.
INTEGRALE Il riso integrale è il cereale ‘integro’, non sottoposto al processo di raffinazione. Esso è per questo caratterizzato da un alto contenuto di fibre e vitamine, tra cui la vitamina B1 (tiamina), la vitamina B2 (riboflavina) e la vitamina B9 (acido folico). Grazie alla vitamina PP (niacina), il riso integrale protegge l’apparato gastrointestinale e cardiocircolatorio. Contiene inoltre ferro, selenio, fosforo, rame e zinco. Ha proprietà disintossicanti ed è consigliato nelle diete dimagranti perché, grazie all’alto contenuto in fibre, induce un prolungato senso di sazietà.
VENERE È una varietà di riso integrale dal caratteristico colore nero. Questa particolare colorazione è dovuta alla presenza di molecole polifenoliche e dagli antociani, dal potere antiossidante ed antitumorale. ROSSO Il riso rosso è ottenuto dalla fermentazione con lievito Monascus Purpureus, che non solo conferisce all’alimento il suo tipico colore, ma lo arricchisce di sostanze chiamate monacoline, particolarmente efficaci nel contrastare il raggiungimento di alti livelli di colesterolo. Quindi il riso rosso è un alleato nel riequilibrio dei livelli di colesterolo LDL e dei trigliceridi. Inoltre, esso pulisce le arterie e aiuta a prevenire patologie cardiovascolari. È importante sapere che un suo eccessivo
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SPECIALE POMODORO
ROSSOPOMODORO IMPAREGGIABILE FRESCO, INSUPERABILE CONSERVATO!
di Catia Minghi
Giunta in Europa su una caravella di ritorno dal Nuovo Mondo, la pianta del pomodoro, grazie ai suoi frutti tondi e sodi, divenne ben presto una pianta ornamentale per terrazze, viali ed aiuole. In principio si pensava fosse una pianta velenosa, poi fortunatamente qualcuno ebbe il coraggio di raccogliere i frutti e di assaggiarla; così, da allora, il pomodoro è diventato un ingrediente fondamentale della cucina mediterranea. Arrivata dalle Americhe, la pianta si è diffusa prima in Spagna e poi rapidamente nel sud dell’Europa, avendo trovato condizioni climatiche favorevoli alla sua coltivazione; difatti la pianta è sensibile al freddo e al gelo e per svilupparsi e fruttificare necessita di caldo. Protagonista assoluto della cucina italiana, questo frutto ha una grande versatilità: lo si può gustare crudo nelle insalate, gratinato o ripieno al forno, passato in salsa per condire pastasciutta e pizza, essiccato
e conservato. Con il tempo i pomodori si sono differenziati per varietà e per zona tipica di coltivazione. Nonostante la maggior parte abbia la buccia e la polpa rossa, questo non è l’unico colore del pomodoro, ne esistono anche gialli, verdi, arancio e violacei. A seconda della forma e pezzatura si distinguono in: pomodori a ciliegia (pachino e pepe), medi (marmande e palla di fuoco), perini (San Marzano e Lancelot), grandi (cuore di bue e beefmaster). Relativamente alla buccia si distinguono in lisci o costoluti. A seconda dell’utilizzo in cucina, abbiamo pomodori da insalata e da salsa. Di seguito un rapido excursus sulle tipologie di pomodoro che possiamo trovare facilmente sui banchi del mercato o nei supermercati, visto che le frutterie tradizionali italiane sono quasi scomparse. Probabilmente i pomodori in origine erano di colore giallo, da qui l’appellativo ‘pomo d’oro’. Inoltre si credeva avessero proprietà afrodisiache. LE TIPOLOGIE PIÙ IMPORTANTI Pachino IGP: sicuramente una delle varietà più conosciute, ma questa denominazione è riferita solo ed esclusivamente ai frutti coltivati nell’omonimo comune
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SPECIALE POMODORO siciliano. In realtà nel disciplinare dell’IGP sono cinque le varietà che rientrano ora nel marchio di qualità Ue (plum e miniplum, ossia le categorie degli ‘allungati’, in particolare i datterini e il piccadilly, si aggiungono a ciliegino, tondo liscio e costoluto). Ciliegino: dalla pianta si formano dei grappoli a spina di pesce con frutti tondi, dall’aspetto a ciliegia, dal colore rosso vivo e dal gusto eccellente. Datterino: recentemente entrato nell’IGP è un incrocio di provenienza asiatica. Il sapore dolce e intenso, la buccia sottile, pochi semi e polpa consistente, durata prolungata e colore rosso vivo, sono tutte le caratteristiche grazie alle quali si è inserito nel mercato italiano. Marinda (ciliegino costoluto): fa parte della tipologia marmade ed ha origini francesi. Introdotto a Pachino intorno al 1992-93, è un pomodoro costoluto dal colore verde scuro e brillante, con un alto grado di conservabilità. È invernale, lo si raccoglie tra gennaio e maggio. È stato definito “il pomodoro dei ricordi, della nostalgia dell’estate: ci riconcilia nei mesi invernali con il gusto del pomodoro per il suo profumo di sole”. Piccadilly: pomodoro di piccole dimensioni, trae origine dall’antico territorio Vesuviano. Ha un duplice utilizzo: il gusto saporito e dolce lo rendono idoneo ad accompagnare le insalate; però, grazie alla buccia delicata e sottile che durante la cottura si amalgama bene con la polpa, è particolarmente indicato nella
preparazione dei sughi e delle salse. Grazie al terreno, al clima, all’irraggiamento solare, alle brezze di ponente cariche di salmastro, alla composizione dell’acqua utilizzata, nonché alle acque saline delle falde acquifere, il territorio di Pachino è la zona di elezione di questi prodotti che vi hanno trovato le caratteristiche migliori per esaltare al massimo le loro qualità. Lancelot: dalla forma allungata, è ottimo nelle insalate, ha una polpa soda e la buccia liscia. Cuore di Bue: dalla forma a cuore, cui deve il nome, è un pomodoro molto grande, ha pochi semi e una polpa farinosa e delicata che lo rende ideale nelle insalate.
SPECIALE POMODORO
Beefmaster: detto anche ‘pomodoro bistecca’ perché il frutto può raggiungere 1 kg di peso, è leggermente costoluto, ha una polpa densa e pochissimi semi. Di sapore dolce gustoso, è ottimo per insalata o da condire a fette. Il nome può variare a seconda della regione dove viene coltivato ma deriva dal famoso pomodoro americano Beefmaster. Marmande: è una varietà antica, il frutto può essere raccolto da verde. Ha la forma tondeggiante e costoluta, leggermente appiattita. Costoluto fiorentino o genovese: frutto grande e polpa carnosa lo rendono idoneo sia da tavola che da salsa. Pantano romanesco: tipico del Lazio, è molto sapori-
to e gustoso. La polpa spessa e soda lo rende perfetto per insalate e grigliate. Pomodoro del Piennolo: è diffuso principalmente lungo le pendici del Vulcano da cui prende la denominazione. I grappoli vengono raccolti quando il 75% dei frutti è maturo e la restante parte già invaiata, sistemati su un filo di canapa legato a cerchio in modo da formare una corona di frutti, i cosiddetti ‘piennoli’. Questi poi, inseriti su appositi ganci o sostegni, devono essere conservati in locali asciutti e ventilati. Sono molto usati nella ristorazione di qualità. Pomodoro Siccagno: presidio Slow Food, è coltivato nella Valle del Belice. Ha la forma allungata con l’apice a punta, per questo in gergo è chiamato ‘pizzutello’. Molto sapido, ottimo sia per la salsa che per
SPECIALE POMODORO
la conserva. A livello artigianale, nelle famiglie contadine della zona, nel mese di settembre i pomodori destinati alla conserva si raccoglievano di giorno e si lavoravano la sera. La passata ottenuta si essiccava al sole su tavole di legno. Era compito dei bambini girarla durante il giorno (arriminata) e al tramonto, con le mani unte di olio si appallottolava (arricugghiuta) e si metteva all’interno di grossi orci di coccio. Regina di Torre di Canne: altro presidio Slow Food, è una varietà di pomodoro locale coltivato nell’alto Salento, tra Fasano e Ostuni. Di forma piccola e tondeggiante, sono pomodorini molto sapidi a causa dell’irrigazione con acqua salmastra. Una volta raccolti vengono legati per il peduncolo con il filo di cotone a fermare le ‘ramasole’ e poi appesi in luoghi asciutti e ventilati.
Fiaschetto di Torre Guaceto: coltivato nei territori della riserva del Guaceto, situata nei comuni di Carovigno e Brindisi, questa varietà rischiava di scomparire a causa della coltivazione dispendiosa e della scarsa resa quantitativa. Grazie alla Comunità Slow Food del cibo di Torre Guaceto questa varietà è stata recuperata ed è divenuta presidio. È un pomodoro dolce, succoso, serbevole, fa parte della storia gastronomica delle terre brindisine: era la base per la passata che tutte le famiglie, anche quelle urbane, producevano per l’inverno. Pomodoro Corno di Toro: tipico del Lazio ha una forma allungata di circa 14-16 cm che termina a punta leggermente ricurva, buccia sottile e polpa compatta. È una varietà di pomodoro ‘creata’ e coltivata da oltre cinquant’anni nella provincia reatina.
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SPECIALE POMODORO distingue per il sapore e la serbevolezza. In cucina è utilizzato per conserve invernali e per la preparazione di sughi e insalate. Pomodoro Camone: di dimensioni medio-piccole, è caratterizzato dal colore verde sulla parte superiore e da una consistenza molto croccante. Viene raccolto a mano non oltre il mese di giugno, perché solo in questo periodo si riescono a ottenere le qualità organolettiche ed estetiche che lo contraddistinguono. È stato introdotto in Sardegna a metà degli anni 80 ma è coltivato anche in Puglia e Sicilia.
Pomodoro Spagnoletta del Golfo di Gaeta e di Formia: è coltivato nei territori dei comuni di Formia e Gaeta e si ritiene abbia origini molto antiche. Ha la buccia costoluta e un sapore tipico agrodolce. Pomodoro Scatolone di Bolsena: classico pomodoro da tavola, destinato al consumo fresco. La forma è schiacciata nella zona peziolare e in quella apicale, la buccia è costoluta e il sapore gradevole, viene coltivato nella provincia di Viterbo. Pomodoro Principe Borghese: dalla forma a cuore, leggermente schiacciato, con una goccia all’apice tipica di questa varietà. Ha una maturazione precoce e, una volta raccolto, si può conservare appeso fino alla fine di febbraio e oltre. Questa tipologia si
Pomodoro nero di Crimea: presenta delle striature tra il nero e il marrone scuro, grazie all’alto contenuto di licopene. Pomodoro Green Zebra: dal colore verde striato e maculato di giallo, ha un gusto un po’ aspro che ricorda il pomodoro acerbo. Se volete creare un effetto cromatico interessante, provate ad abbinarlo nelle insalate al pomodoro nero di Crimea. Rosa di Berna: antica varietà della Svizzera, ha pochi semi, polpa carnosa e gusto delicato. Bere un bicchiere di succo di pomodoro al mattino a digiuno, è un valido aiuto per la funzionalità dei reni e per l’intestino pigro.
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SPECIALE POMODORO Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese Nocerino: prodotto DOP dal 1996, il pomodoro San Marzano è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per le sue caratteristiche, che vengono esaltate dalla trasformazione in ‘pelato’. È sicuramente tra i pomodori più noti in Italia, ha la polpa ben soda, la buccia spessa ed è poco acquoso, per questo è il prodotto ottimale per la preparazione di sughi e salse. Questa varietà assunse grande apprezzamento dal punto di vista gastronomico verso l’inizio del ‘900, allorché sorsero le prime industrie di conservazione, ad opera di Francesco Cirio, che producevano il famoso ‘pelato’ da salsa. In passato il San Marzano era anche detto ‘oro rosso’ per il valore economico che era riuscito ad assumere per gli agricoltori dell’agro sarnese-nocerino. Pomodoro Roma: è leggermente più piccolo del San Marzano, la polpa carnosa e il gusto poco acido lo rendono perfetto nella preparazione di succhi, conserve e salse in bottiglia. FORSE NON SAI CHE… L’abbinamento del pomodoro con la pasta o con il riso facilita la digestione degli amidi. Naturalmente ci sono ancora un’infinità di cloni che hanno dato origine a nuove varietà a seconda anche della regione o stato in cui vengono coltivate. In Cecoslovacchia ricordiamo il Morasky Div e Stupice,
l’Ananans Noir in Belgio, Jaune Flamme in Francia, Striped roman, Aunt Gertie e Big Rainbow negli USA, Pink Beverly Tie Dy e Kelogs Breakfast in California e tanti altri ancora. È impossibile nominarli tutti…
Dobbiamo a Francesco Cirio, un piemontese trasferitosi in meridione, la diffusione e la messa a punto dei primi sistemi di trasformazione del pomodoro. Pochi ortaggi eguagliano la versatilità del pomodoro: crudo, cotto, intero o passato. È ottimo da solo o abbinato a un’ampia varietà di cibi e sapori, grazie alla straordinaria affinità con quello di molti altri alimenti. Portabandiera della cucina mediterranea, ci assicura un pieno di licopene, un potente antiossidante che, secondo alcuni studi scientifici, potrebbe avere anche delle funzioni protettive nei confronti di alcuni tipi di tumore (vedi pag.97) . Con l’arrivo dell’estate sarà ancora più gradevole e facile portarlo quotidianamente sulle nostre tavole.
Per alleviare il bruciore delle scottature solari, è bene appoggiare delle fettine di pomodoro sulla parte infiammata e massaggiare lentamente.
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SPECIALE POMODORO
POMODORO
DI SALUTE r i le is a cura della Dott.ssa Barbara Esposito, Biologa Nutrizionista. Per saperne di più: 347.1882123 dot.barbaraesposito@gmail.com Facebook: Dott.ssa Barbara Esposito Biologa Nutrizionista
I pomodori, considerati botanicamente come dei frutti in piena regola, sono uno degli ortaggi simbolo della stagione estiva, in cui raggiungono la loro piena maturazione. Sono ricchi d’acqua (94%), in cui sono disciolti molti sali minerali, oligoelementi e vitamine idrosolubili. Il contenuto in proteine non supera l’1% e i grassi corrispondono allo 0,2%. Un altro 2,8% è costituito dai carboidrati, rappresentati da fruttosio e glucosio. Il rapporto tra elevato contenuto di acqua e basso tenore di zuccheri fa sì che il pomodoro apporti poche kcal, rendendolo adatto anche a chi segue una dieta con restrizione calorica. Perché è così importante consumare il pomodoro? Vediamolo!
Benefici per il cuore e il sistema cardiocircolatorio Il pomodoro, a patto che sia di provenienza biologica, è considerato come un vero e proprio farmaco naturale adatto per la prevenzione delle malattie che interessano il cuore. Il potassio contenuto nei pomodori agisce da vasodilatatore, per cui è un grande aiuto per regolare l’ipertensione e la contrazione muscolare. Contenuto di vitamina C I pomodori sono ricchi di vitamina C, un elemento ritenuto fondamentale nel corretto funzionamento del nostro sistema immunitario, che il nostro organismo dovrebbe dunque assumere quotidianamente al fine di proteggersi dalle malattie. 100g di pomodori maturi ne contengono 25mg: basta un pomodoro per coprire il 40% degli 80mg che un adulto dovrebbe assumere ogni giorno di questa vitamina, utilissima per la produzione dell’emoglobina e dei globuli rossi nel midollo osseo.
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SPECIALE POMODORO Contenuto di licopene Il licopene, potente antiossidante, è considerato un alimento altamente protettivo per il nostro organismo nei confronti delle malattie degenerative legate ai processi di invecchiamento. Inoltre ci protegge da danni genetici e dalle conseguenti malattie come i tumori. Il contenuto di licopene nei pomodori è pari a 11mg/100g nella polpa ed a 54mg/100g nella buccia. Alcune ricerche hanno dimostrato che il modo migliore per far assumere il licopene all’organismo è cuocendo il pomodoro e trasformandolo in sugo o salsa: in questo modo si esalta il suo potere antiossidante. Proprietà dimagranti Il consumo di pomodori può essere considerato adatto a tutti coloro che necessitino di intraprendere una dieta dimagrante. Pare, infatti, che essi contribuiscano ad aiutare l’organismo nella perdita di peso. Ciò avverrebbe poiché i pomodori sarebbero in grado di stimolare la produzione dell’aminoacido carnitina, utilizzato dall’organismo per trasformare i lipidi in energia. Prevenzione dell’osteoporosi A parere di alcuni esperti, una carenza di licopene nel periodo della menopausa sarebbe in grado di favorire la comparsa dell’osteoporosi. È bene dunque consumare molti pomodori, ricchi di licopene ma anche di fosforo e calcio per la salute di denti e ossa. Protezione della vista I pomodori sono benefici per gli occhi e per la vista,
perché sono in grado di proteggere dai raggi ultravioletti per via del loro contenuto di betacarotene, luteina e zeaxantina. Proprietà digestive I pomodori sono in grado di favorire il buon funzionamento dell’intestino per via del loro contenuto di fibre vegetali, come l’emicellulosa e la cellulosa, che sono particolarmente presenti nella sua buccia. Per questo il consumo di pomodori viene spesso consigliato a coloro che soffrono di stitichezza e intestino pigro. Proprietà diuretiche Per via del suo elevato contenuto di acqua, il pomodoro è in grado di stimolare la diuresi, soprattutto se è consumato fresco e crudo, senza l’aggiunta di sale, riducendo quindi la ritenzione idrica e la cellulite. Controindicazioni Oltre a tanti benefici, i pomodori possiedono anche alcune controindicazioni. In particolare devono essere evitati in caso di allergia specifica e di intolleranza alla famiglia delle Solanacee o allergia al nichel, elemento presente in questi ortaggi. Chi soffre di acidità di stomaco, gastrite o reflusso deve fare attenzione al consumo di pomodori perché può peggiorarne i sintomi.
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I L VE BBQ
APRIAMO LE PORTE AD UN’ESTATE ROVENTE SVELANDOVI I TRUCCHI PER UN BARBECUE SANO E PERFETTO... LETTURA CONSIGLIATA A CHI NON TEME LE ALTE TEMPERATURE! di Catia Minghi
Le griglie a propano, a gas o elettriche sono più ecologiche in quanto emettono minori gas inquinanti. Utilizzare legna o carbone di legna naturale al 100%. Evitate assolutamente gli accendifuoco liquidi. La griglia deve essere in ferro battuto e solido o in acciaio inox; prima di appoggiarvi sopra i cibi, va pulita e riscaldata. Per rigirare i cibi utilizzare una paletta e non il forchettone, causa della perdita di preziose sostanze nutritive. Girare la carne solo quando vedete apparire sulla superficie piccole goccioline rosate. Evitate di cuocere troppo i cibi, in particolar modo la carne, per mantenerne inalterati i sapori e la morbidezza. Per il condimento utilizzare olio extravergine di oliva ed erbe aromatiche: alloro, salvia, rosmarino, timo,
basilico, origano, maggiorana, aneto, mirto. Carne e pesce non tollerano il contatto diretto con la fonte di calore. Tenere la griglia a una certa distanza dalla brace, in modo da evitare che la caduta di grassi dai cibi sul fuoco provochi fumi e fiamme che rendono sgradevole l’alimento stesso. Melanzane, peperoni, zucchine, funghi, radicchio e cipolle sono ottimi da grigliare. I formaggi più idonei per la griglia sono quelli a pasta dura o semidura (tomino, scamorza, caciocavallo, ragusano, caprino, gruviera) che presentano una consistenza maggiore, di mucca, di pecora o di capra devono essere tagliati a fette dello spessore di 2cm. Inserirli sulla griglia quando il calore tende a diminuire, facendo in modo che sciolgano lentamente. Girarli con l’ausilio di una paletta quando iniziano a fondere. Per evitare che i formaggi arrivino freddi in tavola, trasferirli su piatti caldi. Per aromatizzarli si possono usare le spezie, le foglie di vite, di fico e di verdure. Ottimi anche quelli avvolti nella pancetta e nello speck.
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GRIGLIATE SANE? ECCO COME FARE… a cura della Dott.ssa Barbara Esposito, Biologa Nutrizionista. Per saperne di più: 347.1882123 / dot.barbaraesposito@gmail.com Facebook: Dott.ssa Barbara Esposito Biologa Nutrizionista
1.
Scegliere carne di buona qualità e di provenienza garantita.
2. Evitare i tagli di carne più grassa, poiché è proprio il grasso a subire le alterazioni più dannose con il calore. Prediligere carni o pesci magri o allontanare il grasso visibile prima della cottura. 3. Limitare l’ungitura delle pietanze durante la cottu-
ra. Sottoporre, prima della cottura, il pesce o la carne a una marinatura usando spezie, erbe, succo di limone e aglio è un metodo molto efficace per ridurre la comparsa di sostanze dannose.
4.
Cuocere il cibo in modo uniforme, evitando di abbrustolire troppo un solo lato rispetto ad un altro e limitare quindi le striature scure.
5. Non consumare alimenti chiaramente carbonizza-
ti o almeno raschiare via le parti abbrustolite.
6. Pulire accuratamente la griglia all’inizio e al ter-
mine del suo utilizzo, in questo modo si allontana la possibilità che residui tossici della precedente cottura vadano ad aderire ai nuovi alimenti alterandone caratteristiche e sicurezza.
7. Usare tagli di carne non molto spessi per evitare che la parte interna rimanga eccessivamente cruda e, al di là del sapore non da tutti gradito, eventuali germi patogeni potrebbero sopravvivere. Molto importante è anche la giusta scelta delle bevande e degli alimenti da abbinare alle grigliate. È fondamentale bere molta acqua per facilitare l’eliminazione delle tossine e limitare il consumo di alcolici. Inoltre, accompagnare le grigliate con alimenti ricchi di fibre e antiossidanti, come la verdura cruda, aiuta a proteggere l’organismo, a ridurre il rischio di diverse patologie e a rallentare l’invecchiamento precoce. Rispettando questi consigli il barbecue diventerà più salutare e allieterà comunque i palati più esigenti.
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GRANDI VINI PER L’ESTATE
JANKARA, VERMENTINO SUPERIORE DI GALLURA di Luca Marini Achenza, distributore in esclusiva per il Lazio di Jankara Per saperne di più: 339.7079441 Casale “Al Fontanile” (Via Tirrenia, 11 - Maccarese)
Recentemente premiato come miglior vino bianco al Wine Festival di Porto Cervo, il Vermentino Superiore di Gallura Jankara (enologo G. Menotti) proviene da un terroir con ricchezze pedoclimatiche uniche per quanto riguarda quest’uva: disfacimento granitico, forti venti del nord, a sud la catena montuosa del nord Sardegna (Monte Limbara) a protezione dei venti caldi e un sole intenso, sono i principali fattori pedoclimatici. La vena di S. Leonardo (Cru del vermentino gallurese) si affaccia sul Lago di Liscia (S. Antonio). L’altezza è un fattore di fondo per i sentori (escursione termica). Purezza al 100%, nessun passaggio in legno e affinamento in acciaio e bottiglia fino a maggio. Una grande estensione delle parti dure e morbide come la sapidità, la grande freschezza e un elegante equilibrio con i sentori ampi e profondamente mediterranei: ecco un vino di struttura per un cibo e palato di struttura. Un vino quindi intenso ma dolce, con una serie impressionante di aromi e gusti: fiori, erbe, albicocche, miele, mandorle, note fugaci di finocchio e menta. Palato ricco, viscoso, equilibrato e ben strutturato. Se desiderate conoscere e acquistare questo grande vino, contattatemi al 339.7079441
C’È BIO E BIO FACCIAMO ATTENZIONE AL “BIO… ILLOGICO” di Alfonso Lustrino, Ben di Bio - Per saperne di più: 347.5215221
Diciamoci la verità: il biologico in questo momento ‘tira’ e molti se ne stanno approfittando. Così si moltiplicano le scritte “BIO” su tantissimi prodotti che di biologico hanno poco o nulla. Facciamo un esempio pratico: il sugo pronto Ortolina Bio viene presentato come un prodotto di eccellenza particolarmente adatto ai bambini, ma leggendo gli ingredienti spicca la presenza di zucchero di canna. Che ci fa lo zucchero in un prodotto per bambini? Il fatto è che, nonostante si tratti di un prodotto certificato biologico, la presenza superflua dello zucchero lo declassa decisamente a livello qualitativo. Un sugo già gustoso di per sé non dovrebbe utilizzare dolcificanti che, alterando il sapore, mirano a creare consumatori ‘dipendenti’ dai gusti tipici dei prodotti industriali, alterati spesso con aromi, dolcificanti e insaporitori vari. Il risultato è che i bambini (e poi gli adulti) non vorranno più mangiare
il cibo naturale. Altro esempio: prendiamo la crema solare Bionike; ebbene, analizzando la composizione abbiamo evidenziato la presenza di ben 13 ingredienti da bollino rosso (fonte biodizionario.it). Eppure l’ignaro consumatore è convinto di comprare un prodotto di fascia alta: una crema biologica ‘certificata’ evidentemente non può contenere alcun ingrediente tossico per la pelle o per l’ambiente… Altra ‘frode camuffata’ riguarda quei prodotti che, a discapito di una scritta “BIO” in grossa evidenza, in realtà di biologico hanno solo il principio attivo, mentre tutti gli eccipienti sono tutt’altro che biologici. In parole povere, c’è bio e bio. La nostra più potente arma a disposizione resta l’informazione: solo in questo modo possiamo difenderci da un mercato sempre più cinico e aggressivo, che non si cura in alcun modo della salute delle persone e dell’ambiente. Tutto dipende da noi.
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AGRICOLTURA&LAVORO
AZIENDE AGRICOLE OBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO a cura del Dr. Paolo Roccetti, laureato in Tecniche della prevenzione dell’Ambiente e Nei Luoghi di Lavoro e Tecnico Competente in Acustica Ambientale. Per saperne di più: Studio Roccetti, Tel 333.4037175 - 392.5765121 - studioroccetti@gmail.com
L’attuale normativa di riferimento è il Decreto Legislativo 30 aprile 2008, n. 81, che si applica a tutte le tipologie di impresa, a tutti i rischi ed a tutti i lavoratori. Per l’agricoltura quindi riguarda: lavoratori subordinati; soci di società, anche società semplici; lavoratori autonomi che effettuano determinate attività/operazioni (l’agricoltura è tutta compresa); piccoli imprenditori, coltivatori diretti. L’applicazione della normativa trova alcune differenze tra le imprese con lavoro subordinato, dove cioè si configura un contratto di lavoro, e quelle che utilizzano solo il lavoro del titolare. In quest’ultimo caso, infatti, il Testo Unico prevede solo l’applicazione delle disposizioni previste dall’art. 21, cioè l’adozione dei dispositivi di sicurezza personale e la regolarità delle macchine e attrezzature utilizzate. DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA È evidente che nella documentazione di sicurezza
da tenere è innanzitutto necessario segnalare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) comprensivo di: nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP); nomine dei responsabili prevenzione incendi e primo soccorso e gestione delle emergenze con relativi attestati di formazione (rischio medio); nomina del medico competente e relative idoneità sanitarie; corsi di Formazione/Informazione del personale (generica e specifica) con annessa comunicazione ad organismo paritetico competente. Il DVR, in base ai rischi presenti in azienda, dovrà contenere delle valutazioni specifiche per i rischi di: rumore, vibrazioni, rischio chimico, rischio biologico. In caso di Contratti d’appalto o di prestazione d’opera andrà redatto il DUVRI (Documento Unico Valutazione Rischi Interferenti). Dove necessario andrà predisposto un Piano d’emergenza aziendale, che comprenda misure di emergenza da attuare in caso di
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lotta antincendio e misure di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, adeguate alla natura dell’attività, alle dimensioni dell’azienda e al numero di persone presenti. Riguardo poi ai rischi meccanici bisogna sempre tenere in azienda: libretto e verifica periodica dei mezzi di sollevamento (ascensori e montacarichi, carroponti); libretti di istruzione e manutenzione delle macchine e delle attrezzature in uso; documenti di circolazione per i veicoli; addestramento all’utilizzo di specifiche attrezzature da lavoro, cioè trattori agricoli o forestali, macchine movimento
terra, ecc. Nei nostri sopralluoghi presso le aziende agricole, capita spesso di imbatterci in trattori, o altre attrezzature, che nel corso degli anni hanno subito modifiche illegali: alcuni esempi tipici del nostro territorio sono la sostituzione di ruote e cerchi dei trattori gommati, rendendoli più alti per riuscire a lavorare nelle carciofaie senza danneggiare le piante, con il conseguente spostamento del baricentro del mezzo, aumentando quindi il rischio di ribaltamento, oppure la rimozione degli archi di sicurezza per lavorare nelle serre o nei frutteti, con evidenti rischi per il conducen-
AGRICOLTURA&LAVORO
te. Le macchine agricole devono rispettare i requisiti minimi di sicurezza previsti dal D.Lgs 81/2008, all. V ed essere adeguate alla Nuova Direttiva Macchine. Un vecchio trattore che non rispetta i requisiti minimi di sicurezza, perché non previsti all’epoca della sua costruzione, non va necessariamente dismesso, bensì adeguato, ma rispettando precisi protocolli e facendo eseguire tali adeguamenti ad officine specializzate, che a fine lavoro certifichino tutti i lavori svolti. COME VANNO DETENUTI I PRODOTTI FITOSANITARI? Il corretto stoccaggio dei prodotti fitosanitari deve avvenire all’interno di un deposito dedicato, chiudibile a chiave, al suo interno sono conservabili sia i concimi miscelabili (con i presidi fitosanitari) sia i relativi rifiuti (come contenitori vuoti, prodotti scaduti o non più utilizzabili), purché in area chiaramente identificata e identificabile. Il deposito deve essere dotato di attrezzature idonee per raccogliere eventuali sversamenti del prodotto e garantire sufficiente ricambio dell’aria; inoltre deve essere in luogo asciutto, al riparo dalla pioggia e dalla luce solare. Quando i quantitativi di fitosanitari sono limitati, può anche essere impiegata una porzione di magazzino, utilizzando un armadio dotato di serratura e vasca di raccolta per eventuali sversamenti, inoltre deve possedere l’idonea segnaletica di sicurezza. Tali prodotti devono essere sempre stoccati nei loro contenitori originali e con le etichette integre e visibili; buona regola è quella di disporre
i prodotti liquidi, quelli più tossici e più pesanti nei ripiani bassi dell’armadio. L’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale, stabiliti nel DVR, è obbligatorio, avendo il compito di abbattere il rischio residuo, ed è preciso obbligo del datore di lavoro: l’acquisto (e il pagamento), la consegna, la sorveglianza nell’utilizzo da parte dei lavoratori. ALTRI DOCUMENTI OBBLIGATORI Riguardano la Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico, anche per interventi parziali, completa degli allegati obbligatori (in particolare il progetto dell’impianto per impianti superiori a 6kw), la revisione periodica dell’impianto di messa a terra e la certificazione delle cisterne dedicate allo stoccaggio del gasolio agricolo. Molto importante è l’ubicazione delle cisterne per gasolio, che devono rispettare determinate condizioni e distanze, ma che spesso – vista la seria problematica riguardante i furti nelle aziende agricole – vengono collocate all’interno di magazzini ed annessi agricoli, creando un serio problema per la sicurezza e possibili sanzioni in caso di controlli. L’ultima indicazione va agli estintori, che devono essere collocati in numero sufficiente e adeguatamente segnalati e istallati solo dopo un’attenta valutazione dei rischi e dell’azienda.
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AZIENDE&LAVORO
APE 2017 LA NUOVA CERTIFICAZIONE ENERGETICA PER LE ATTIVITÀ COMMERCIALI A cura del Geom. Bellucci Federico Per saperne di più: 392.1551262 - 06.99225178 V.le Italia 7, Ladispoli (RM)
APE 2017 contratti locazione: è la nuova certificazione energetica sugli edifici obbligatoria quando si propone, e quindi si pubblicizza, un immobile da mettere in affitto, si stipula un contratto di locazione o sub affitto o quando vi è il trasferimento di proprietà con una compravendita. Per i contratti di locazione e obbligo APE va fatta una distinzione importante: se l’immobile è oggetto di compravendita, nel nuovo contratto di locazione da registrare presso l’Agenzia delle Entrate (fatta eccezione per le singole unità immobiliari o di un trasferimento a titolo oneroso) è obbligatorio allegare l’attestazione energetica; mentre se lo stesso immobile è oggetto di trasferimento a titolo gratuito o di affitto
della singola casa ad uso abitativo, non c’è l’obbligo di allegare l’APE ma solo di dotarsi dell’attestazione. DI COSA SI TRATTA? Il nuovo APE unico 2017 è l’attestato di prestazione energetica sugli edifici, che deve essere obbligatoriamente effettuato sull’immobile se lo si vuole mettere in affitto. L’APE (Attestazione Prestazione Energetica), introdotto con la Legge del D.L. n.63/2013 e come chiarito dall’Agenzia delle Entrate circolare 31/E obbligo APE circa le novità introdotte dal Decreto sulle semplificazioni fiscali, l’obbligo di allegare l’APE è per: contratti di trasferimento degli immobili anche se a titolo gratuito, pena la nullità, per cui sui contratti compravendita degli immobili nei trasferimenti a titolo oneroso è obbligatorio l’APE. VALIDITÀ APE 2017 La validità ha una durata di 10 anni, termine che decorre a partire dalla data del suo rilascio. L’atte-
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AZIENDE&LAVORO stazione di prestazione energetica viene rilasciata su specifico modello conforme, che deve essere aggiornato ogniqualvolta vi sia un intervento di ristrutturazione e riqualificazione che interessa l’immobile oggetto di certificazione APE. La durata decennale APE è comunque a condizione che siano rispettate tutte le prescrizioni di controllo delle prestazioni energetiche dei singoli impianti, di cui al decreto del 16 aprile 2013. Se tali controlli non vengono effettuati, l’APE perde efficacia al 31 dicembre dell’anno in cui tali controlli dovevano essere svolti. La validità dei vecchi ACE, rilasciati prima del 6 giugno 2013, ovvero il giorno di entrata del nuovo DL n. 63/2013 APE, sono validi “purché conformi alla Direttiva 2002/91/CE” e in corso di validità. DOVE E COME SI RICHIEDE IL RILASCIO? Il rilascio APE 2017 può essere richiesto solo a ditte e tecnici abilitati e autorizzati dalla Regione di residenza, in base al possesso dei requisiti previsti dal D.P.R. 16 aprile 2013 n. 75, i cd. certificatori energetici autorizzati dalle regioni al rilascio APE; i certificatori rilasciano il modello APE al locatore, ed entro 15 giorni provvedono ad inviare copia del certificato alla Regione o Provincia autonoma competente per territorio. APE OMESSO O ERRATO: SANZIONI Le sanzioni per omissioni del modello APE sono stabilite dal nuovo articolo 15 del D.lgs. 192/2005, che prevede sanzioni di tipo amministrativo diverse a
seconda che la violazione sia a carico del soggetto di volta in volta obbligato. Ecco le sanzioni. •Sanzione per mancato rispetto dei criteri di compilazione del modello APE da parte del professionista abilitato: multa da 700 a 4.200 euro. •Sanzione per mancata allegazione nuovo APE in caso di interventi di nuova costruzione o ristrutturazione importante da parte del costruttore o proprietario: da 3.000 a 18.000 euro. •Sanzione per APE omesso in caso di vendita: da 3.000 a 18.000 euro. •Sanzione per mancata dicitura APE nel nuovo contratto di locazione: da 3.000 a 18.000 euro; nelle locazioni di singole unità immobiliari, invece, la multa oscilla tra i 1.000 e i 4.000 euro. Se il contratto ha una durata fino a 3 anni, la sanzione è ridotta della metà. •Sanzione per mancata indicazione di prestazione energetica su offerta pubblicitaria di vendita o locazione anche da parte di agenzia immobiliare: multa da 500 a 3.000 euro.
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VIAGGI&VACANZE
DESTINAZIONE
GIAPPONE VIAGGIO IN UNA DELLE METE TURISTICHE PIÙ DI TENDENZA DEL 2017 di Ilaria Bulgarelli, responsabile agenzia Sabu Viaggi Per saperne di più: 06.9940801
Pensate ad un viaggio? Perché non andare in Giappone? Il Giappone è un Paese sicuramente molto lontano dall’Italia, non solo geograficamente, ma anche per lingua, cultura, tradizioni e vita di tutti i giorni. Eppure sono proprio questi aspetti così diversi dai nostri che lo rendono un Paese affascinante, tutto da scoprire: e al vostro ritorno lo sentirete molto più vicino di quanto potreste mai pensare! La lingua è sicuramente uno degli aspetti che preoccupa, ma state tranquilli: tutte le scritte, nomi delle città, località, fermate della metro e dell’autobus sono scritte anche nei nostri caratteri. Per comunicare? È vero che i giapponesi, anche se studiano l’inglese fin dall’asilo, se non prima, non
lo parlano molto bene, ma il popolo giapponese è sicuramente conosciuto in tutto il mondo per il senso di ospitalità che lo contraddistingue. Avete mai sentito la parola Omotenashi? È il concetto di ospitalità giapponese, ma in realtà ha un significato più profondo del semplice modo di ospitare una persona; infatti significa “intrattenere gli ospiti con tutto il cuore”, e tutti voi, in Giappone, sarete sempre e ovunque, dalla grande città al piccolo paesino, considerati “ospiti”. Solo un esempio: state fermi sul marciapiede con una cartina in mano, tempo 2 minuti vi si avvicinerà qualcuno a chiedervi se avete bisogno di aiuto! Non dimenticate poi il livello dei servizi molto alto, la precisone, la pulizia indescrivibile, la sicurezza (è uno dei Paesi più sicuri al mondo) e la cordialità del popolo giapponese. PERCHÉ SCEGLIERE IL GIAPPONE Quanto costa andare in Giappone? Per fortuna non è più come tanti anni fa quando c’era la Lira: il rapporto
VIAGGI&VACANZE
Euro-Yen è sicuramente molto più favorevole e i prezzi dei voli si sono abbassati molto. Si può pranzare da circa euro 7,00/8,00 (menu fissi squisiti) e a cena da circa euro 10,00/15,00; per quanto riguarda gli alberghi, ne troverete per tutte le esigenze e i budget. I mezzi di trasporto sono molto cari, però per i turisti stranieri esiste un abbonamento ferroviario della compagnia Japan Rail di 7, 14 o 21 giorni che permette
di prendere tutti i treni, in tutto il Giappone, shinkansen compresi (ad esclusione della categoria Nozomi e Mizuho), a prezzi veramente molto contenuti; così come per girare sulla metropolitana e sugli autobus nelle città più grandi si possono acquistare tessere per 1 o più giorni o ricaricabili. Per il telefono? Ormai con internet non è certo più un problema!
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VIAGGI&VACANZE
COSA MANGIARE E cosa mangio? Solo pesce crudo? La cucina giapponese è non solo molto leggera e salutare ma anche molto varia. Mangiare in Giappone è un’esperienza straordinaria, che si ricorderà con nostalgia per il resto della vita. Naturalmente sushi e sashimi, tempura (tipica frittura giapponese), ma non mancheranno carne, pesce e verdure cotte in una pastella vegetale a base di cavolo o semplicemente alla griglia. Soba e udon, due tipi di tagliatelle giapponesi: i primi sono fatti con farina di grano saraceno, mentre gli udon con farina di grano. Vengono serviti sia con una salsa che in brodo, ne esistono centinaia di deliziose versioni. Poi c’è il tonkatsu, una scaloppina di maiale impanata e fritta. Ci sono inoltre ristoranti in cui ci si cuoce il cibo da sé al proprio tavolo: potrete gustare il sukiyaki (manzo a fette sottili, verdure e tofu cotti nel brodo) o lo shabu-shabu (carne e verdure cotte nel brodo e poi immerse in una salsa). Scoprite tutte le loro tradizioni culinarie! Se sentite la nostalgia della nostra cucina non mancheranno i ristoranti italiani; però attenti, in alcuni potrete trovare sugli spaghetti alghe al posto del parmigiano! Vi sono poi, in alternativa, tante altre cucine internazionali. COSA VISITARE Ma cosa andiamo a vedere, a fare? Il Giappone è veramente adatto a tutti, a tutte le età, è perfetto per tutti gli interessi e soddisfa tutte le più svariate esigenze. Le tecnologie più avanzate, i treni proiettile a sospensione magnetica e gli enormi grattacieli, i manga, la tecnologia da una parte e dall’altra eccezionali bellezze naturali da ammirare seguendo il corso delle stagioni, feste che si susseguono tutto l’anno e raffinata arte ed architettura. Città modernissime e affollate, perennemente in movimento, si alternano a parchi e giardini di grande bellezza e di una tranquillità mistica. Magnifici templi buddisti accanto ad altri che incarnano
la quintessenza di un’eleganza architettonica discreta, eliminando la maggior parte degli elementi decorativi; santuari shintoisti maestosi e tranquilli immersi nella verde penombra di un bosco: c’è tutto questo in Giappone! Sorgono nei luoghi più inaspettati e alcuni si nascondono anche nelle città più importanti, come Tokyo e Osaka. E la campagna giapponese? Poche ore in treno dalle principali città vi porteranno in un mondo totalmente diverso: immaginatevi in un paesaggio rurale in cui basterebbe girarvi per scoprire la ricca vegetazione che copre i pendii e le cime. Che ne direste di visitare una piccola comunità situata fra le montagne più remote o in un villaggio di pescatori sul mare? Una passeggiata in campagna può riempirvi di gioia, soprattutto se viaggiare significa per voi allontanarvi da tutti i punti di riferimento e immergervi in un mondo ancora sconosciuto, andando alla scoperta della popolazione nel proprio ambiente. E poi le sorgenti termali! Gli onsen sono fonti termali naturali riscaldate e ricche di minerali perché a contatto con i vulcani; ne esistono circa 3000, disseminate su tutto il territorio, sia nelle profondità delle montagne più remote che in riva al mare, dove vi sono sorgenti che emergono persino sott’acqua. I bagni propriamente detti possono essere al coperto o all’aperto (rotemburo), separati per uomini e donne, pubblici o privati in ryokan, di pietra o di legno, ma tutti permettono di fare un viaggio al di fuori del tempo da cui tornerete sereni e rigenerati. Il Giappone è inoltre un paradiso per gli amanti dell’arte, ma di questo vi parlerò nel prossimo numero… (Continua nella prossima edizione di Agosto/Settembre)
Un viaggio in Giappone, un viaggio per tutti! Contatta l’agenzia Sabu Viaggi.
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TANTI UTILI CONSIGLI AI GENITORI PER IL MESTIERE PIÙ DIFFICILE DEL MONDO
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GIOCHI CREATIVI COME SVILUPPARE FANTASIA E CREATIVITÀ NEI BAMBINI a cura della Dott.ssa Elisabetta Mottino, psicologa, psicoterapeuta sistemico relazionale e familiare in formazione, specialista Emdr. Per saperne di più: 391.3382327 / studiopsicologiamottino@gmail.com
Il mercato dei giocattoli per bambini oggi offre una scelta vastissima e variegata: basta entrare in un negozio di giocattoli per rendersi conto che le proposte sono molte e difficili da vagliare. La scelta è tra giochi educativi come puzzle, costruzioni, attività per imparare le parole, per imparare a leggere e scrivere; ci sono poi macchinine, trenini, ruspe, gru, piste, bambole, cucine, set per la pulizia dotati di scopa
e paletta, senza poi citare gli infiniti personaggi dei cartoni animati che occhieggiano invitanti dagli scaffali. Quale può essere la scelta migliore? Ci si affanna a comprare tutto ciò che ai bambini può piacere secondo i dettami della pubblicità e dei consigli di amici, per poi rendersi conto che qualunque gioco, seppur bello ed invitante, riuscirà a stimolare la curiosità del bambino per poco tempo. Dunque qual è la
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soluzione? Come riuscire a far giocare il bambino e nel contempo garantirgli stimoli per sviluppare intelligenza e creatività ? Se avessimo il tempo di soffermarci ad osservare i bambini, noteremmo che sono incuriositi da tutto ciò che è nuovo e che appartiene al mondo che li circonda. I bambini al mare giocano ore con la sabbia ed i sassolini, utilizzano piccoli oggetti trovati per terra per costruire piste, forme, per utilizzarli come se fossero utensili o attrezzi. I bambini nei boschi utilizzano i rami come bastoni, pistole o spade, le foglie come piatti, i fiori per fare ghirlande. I bambini vogliono esplorare il mondo che li circonda
e cercare di adattarlo a schemi che conoscono e ad altri che ancora non conoscono. In casa i bambini ci osservano e ci imitano, ogni nostra attività per loro è una scoperta e una conquista. I bambini piccoli si entusiasmano quando possono utilizzare una scopa per pulire per terra, quando insegniamo loro a pulire con straccio e detersivo o ad apparecchiare la tavola. I bambini si divertono a costruire capanne con i cuscini, percorsi con le poltrone, cercando di non cadere a terra altrimenti potrebbero essere morsi da coccodrilli immaginari. I bambini molto piccoli, da 6 mesi a 3 anni circa, vorrebbero solo essere lasciati liberi
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di esplorare luoghi e cose presenti in casa, imitare i gesti dei genitori e scoprire l’utilizzo degli oggetti. I bambini dai 6 ai 18 mesi si divertono a cercare gli oggetti nascosti sotto una coperta, a giocare con farine da manipolare, annusare, travasare. Dai 18 ai 36 mesi possiamo coinvolgere i bambini quando cuciniamo, possiamo far manipolare loro la pasta della pizza o farci aiutare a dosare gli ingredienti per la torta, oppure possiamo dare loro vecchi vestiti e borse e giocare ai travestimenti. Per i bambini più grandi possono bastare colla vinilica e vecchi giornali per modellare personaggi e pupazzetti, si possono anche utilizzare creta e altri materiali modellabili per fabbricare e dipingere oggetti. Una bellissima attività per bambini e ragazzi è costituita dalla caccia al tesoro: li si può coinvolgere nell’organizzazione, nella ricerca dei nascondigli, nell’invenzione degli indizi. L’intelligenza e la creatività per svilupparsi hanno bisogno di stimoli che inducano a riflettere sugli elementi che si possiedono, a trasformarli attraverso tentativi ed errori con l’ausilio della fantasia. Quanto più uno stimolo
è neutro, tanto più un bambino dovrà sforzarsi per trasformarlo in qualcosa che rispecchi il suo pensiero e le sue intenzioni. L’adulto può stimolare e supportare, però poi deve lasciare che il bambino possa esprimersi liberamente. I giochi proposti dai negozi di giocattoli possono essere comunque stimolanti e sicuramente graditi, ma non possono sostituire l’interazione con gli adulti e con gli altri bambini. Forse gli adulti dovrebbero imparare a ripensare a quando erano piccoli, a quando giocavano all’aperto con gli amici o a quando, nelle lunghe giornate di pioggia, usavano la fantasia per trasformare gli oggetti e il mondo circostante in una splendida e magica avventura. Ormai siamo abituati a cercare la risposta giusta e velocemente fruibile ad ogni problema, cerchiamo il gioco migliore, la teoria più accreditata, la risposta dell’esperto. Purtroppo stiamo dimenticando di utilizzare le risorse più importanti che abbiamo: la fantasia e la creatività, i due elementi che rendono l’uomo la creatura più straordinaria del creato.
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UN’ESTATE A CAVALLO
l ’ importanza dei campus estivi per i più piccoli
di Laura Sibio, Tecnico Federale, ASD Country Club Prato del Cavaliere Per saperne di più: 339.7558980 p.delcavaliere.cerveteri@gmail.com
I bambini di oggi, nella maggioranza dei casi, hanno interessi che per gran parte del tempo li fanno rimanere chiusi in casa. La sedentarietà, quindi anche il successivo isolamento, hanno notevolmente contribuito a creare disagi e disturbi che affliggono i più piccoli tutti i giorni. La primavera e l’estate sono i periodi dell’anno in cui tradizionalmente si svolgono molte attività all’aria aperta; quindi i bambini, ormai disabituati, dovrebbero essere spronati a sperimentare nuove attività e sport, anche attraverso il mezzo dei Campus Estivi. L’equitazione è tra gli sport che si possono praticare tutto l’anno, dando la possibilità di far avvicinare grandi e piccini in ogni momento, per di più molti Circoli Ippici d’estate hanno come attività extra i Campus Estivi. Perché un Campus Estivo a cavallo? Perché il cavallo può far vivere delle sensazioni uniche, come quella di essere completamente accettato, in quanto è esente da ogni forma di giudizio e pregiudizio. Inoltre è importante perché le attività equestri si svolgono all’aperto, a contatto con quella natura che i bimbi non conoscono quasi più. Attraverso il ‘gioco’
dei Campus si favorisce l’acquisizione del senso di responsabilità, tramite la gestione da terra e il governo giornaliero del pony; infatti un essere vivente che dipende da noi e dalle nostre cure, esige una presa di coscienza dei nostri doveri. In questo caso il pony è efficace supporto alla crescita e alla maturazione di un bambino, uno stimolo valido per riacquisire un’immagine positiva di sé e del proprio valore. Infatti, sin dalle fasi iniziali del lavoro a terra, la conoscenza dell’animale e del suo ambiente, il suo accudimento, contribuiscono ad instaurare un senso di fiducia e di sicurezza, che verrà maggiormente incentivato nella fase successiva del montare in sella. In aggiunta a tutti i benefici apportati dallo stare a contatto con i cavalli, vanno aggiunti i benefici derivanti dal praticare un’attività all’aperto in termini di benessere psicofisico. Pertanto, amici genitori: fate conoscere questo meraviglioso mondo ai vostri figli!
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FRONT-OFFICE DISPONIBILITÀ, CORTESIA, PROFESSIONALITÀ: LA FILOSOFIA DEL GRUPPO TCS di Paola Pagani, Responsabile Front Office e Amministrazione Ladispoli Gruppo TCS Per saperne di più: 06.99221801 – m.pagani@gruppotcs.it – www.gruppotcs.it
Il front-office è il luogo in cui il cliente entra in contatto con l’azienda, da quel momento in poi può ricevere soltanto buone o cattive impressioni. È quindi un luogo fondamentale nella determinazione del successo di quell’azienda su quel cliente. A tutt’oggi non sono ancora molte le aziende che hanno compreso questa determinante equazione e che, quindi, investono nella formazione del personale addetto al front-office. Non si tratta soltanto delle tre paroline magiche disponibilità, cortesia, professionalità ma di quello che c’è dietro questi tre risultati. Il personale addetto al front-office deve conoscere perfettamente le potenzialità e le peculiarità dei servizi che vende. Deve saper individuare primariamente la tipologia di cliente che ha di fronte – in modo da poterlo subito mettere a proprio agio – e queste non sono doti naturali, bensì conoscen-
ze. Entrare in sintonia prima ancora di entrare nello specifico. Il cliente, inoltre, percepisce professionalità e competenza se riceve informazioni precise ed argomentate correttamente. E soprattutto se non riceve risposte vaghe e imprecise, anticipate da un “credo, mi pare, forse…”. Noi operiamo nel campo della consulenza assicurativa, pertanto dobbiamo sempre ricordare che uno dei bisogni primari del cliente di un consulente è quello di sentirsi rassicurato, di sentirsi nelle mani giuste e questa sensazione la dobbiamo confermare sistematicamente e con costanza, anche e soprattutto nei dettagli. Il front-office rappresenta lo snodo comunicativo centrale di un’azienda. È con queste idee e con questi valori che il Gruppo TCS apre ogni giorno la porta ai propri clienti.
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RUBRICA DI APPROFONDIMENTO PER SPORTIVI E APPASSIONATI E PER CHI AMA IL BENESSERE
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NUOTO&ALIMENTAZIONE a cura del Dott. Riccardo Mattolin Biologo Nutrizionista. Per saperne di più: 392.2227890 www.nutrizionistariccardomattolin.it
Con l’arrivo della bella stagione, del clima mite e delle lunghe giornate, c’è più tempo per svolgere attività fisica all’aperto. Tra gli sport più praticati ci sono quelli acquatici come il nuoto, la pallanuoto, i tuffi, il surf e affini, il kayak, la vela. Oltre agli appassionati, molti sportivi amatoriali e atleti agonisti prendono una piccola pausa dalla propria disciplina d’elezione e si dedicano a queste attività per mantenere la propria forma fisica. Vista la grandissima varietà di discipline che è possibile praticare in acqua è bene precisare che nonostante il mezzo comune, le esigenze nutrizionali dello sportivo sono differenti, poiché è necessario valutare il tipo di allenamento che viene svolto, sia esso di potenza, di resistenza o di destrezza. Considerate queste diversità si può comunque evidenziare un filo conduttore: una dieta adeguata al proprio dispendio energetico permette di avere e di mantenere un buono stato di salute, condizione essenziale per
cimentarsi in un allenamento intenso. Un profilo alimentare delineato sull’atleta fornisce i substrati energetici adeguati al caso, i quali consentono – insieme alla preparazione fisica, alla motivazione e alla tecnica – un miglioramento della prestazione. Tra tutti gli sport acquatici sopra elencati, il nuoto è assai diffuso. Esso richiede un duro allenamento in cui si cerca sempre di migliorare la tecnica sia per ridurre l’attrito con l’acqua sia per sfruttare al meglio le proprie energie, il cui dispendio in alcuni casi è davvero considerevole. Uno dei problemi che il nuotatore incontra, ancor prima di entrare in acqua, è quello di organizzare gli orari dei pasti in funzione dell’allenamento. Tale discorso si semplifica di molto se la sessione è una sola, mentre diventa più complesso se ce n’è più di una, per es. una mattutina e una pomeridiana, perché è fondamentale assicurarsi lo svuotamento gastrico. Si può consumare un pasto diverso rispettando i propri gusti personali, però è necessario che esso fornisca quella dose energetica che solo un corretto apporto di carboidrati può dare. I carboidrati o glucidi ci permettono di fare una scorta di glicogeno muscolare, entro i limiti della fisiologia, che durante l’allenamento, così
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come in gara, sarà il vero e proprio carburante per le cellule. La miglior scelta per assumere i carboidrati ricade prevalentemente sui cereali e i loro derivati, in minima misura su bevande zuccherate o dolci. Non devono mancare le proteine, fondamentali per il mantenimento e lo sviluppo della muscolatura. Attenzione: se i tempi tra il pasto e l’allenamento sono abbastanza ristretti, meno di tre ore, è bene consumarle esclusivamente nel post allenamento. I grassi devono essere di ottima qualità e quelli provenienti dalla frutta secca, dall’olio d’oliva e dagli alimenti di origine animale, come alcuni pesci, sono eccellenti. Un pasto che non va assolutamente trascurato, non solo nel nuoto ma in qualsiasi altra disciplina, è lo spuntino post allenamento. Esso deve essere compiuto il prima possibile, preferibilmente entro mezz’ora dal termine della ses-
sione. In tale pasto devono essere presenti in primis i carboidrati, sia semplici che complessi, e poi una giusta quantità di proteine. Lo spuntino, permette un ottimo recupero muscolare. Gli zuccheri forniscono immediatamente energia al tessuto muscolare, ormai depauperato da ogni fonte di glicogeno, mentre le proteine permettono il mantenimento del tessuto stesso. Uno spuntino di facile reperibilità e grande utilità, se non si deve più entrare in acqua, è un panino farcito con bresaola o prosciutto crudo mangiato mentre si sorseggia un succo di frutta. Un altro aspetto di fondamentale importanza è l’idratazione. Negli sport acquatici avviene la sudorazione e la relativa disidratazione dell’organismo; quindi è bene idratarsi correttamente prima, nel mentre e nel post allenamento.
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SPORT&SALUTE
KARATE di Marco Formisano, istruttore di Karate presso Asd ATP Palestra
Il karate è una disciplina votata alla difesa personale con tecniche combinate di braccia e gambe. Nasce nell’isola di Okinawa, dal maestro Gichin Funakoshi, come arte da insegnare nelle scuole e nelle università. Col passare degli anni lo stile originario (shotokan) ha subito varie evoluzioni che hanno portato alla luce nuovi stili e modi d’insegnamento. La cosa che accomuna tutte queste correnti di pensiero è che il karate nasce come forma di difesa, come stile di vita da seguire all’insegna della pace e della meditazione. Noi dell’ATP professiamo lo stile di origine, quindi lo shotokan, rifacendoci alle eccezioni che la WKF (World Karate Federation) e la FIJLKAM (unica federazione italiana riconosciuta dal CONI) inseriscono nei programmi di insegnamento e di pratica. Proprio perché è un’arte, il karate unisce al kumitè (combattimento) il kata (serie di forme con avversari immaginari); la differenza tra le due arti è sostanziale, ma sottile: nel kumitè ci si trova di fronte ad un avversario da battere in un combattimento regolato da punteggi e regole da seguire (in primis rispetto dell’avversario e controllo
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delle tecniche ma anche grinta, velocità e tecnica); il kata è forma, perfezione e attenzione anche dei minimi particolari, dove la grazia incontra la forza esplosiva (kimè) e la velocità di esecuzione. Come già detto, l’evoluzione dei modi d’insegnamento ha permesso agli istruttori di potersi concentrare sulle capacità psicofisiche di ogni allievo, di qualsiasi età, creando anzitutto un’aria familiare e spirito di gruppo senza tralasciare il rispetto per se stessi e per gli altri, creando una sinergia uomo/natura che porta a stare bene con se stessi e con il mondo che ci circonda. Nel 2020 vedremo inserito il karate tra gli sport olimpionici proposti alle Olimpiadi di Tokyo: una grande soddisfazione per tutti i karateka, incluso io che tramando ai miei allievi con passione quest’arte come stile di vita.
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ANAHATA, IL TEMPIO DEL CUORE ALLA SCOPERTA DEL QUARTO CHAKRA di Gurupal Kaur, insegnante Yogadharma, presidente dell’Ass. Vivereyoga Per saperne di più: vivereyoga.it Facebook: Yoga Ladispoli
Lungo il nostro percorso attraverso la colonna vertebrale, al centro del torace, incontriamo Anahata chakra, dal sanscrito: suono creato dal non urto. Le parti del corpo ad esso collegate sono i bronchi, i polmoni, il cuore, la cassa toracica, il sangue, i sistemi immunitario, circolatorio, respiratorio, la parte alta della schiena. Lo yantra che lo raffigura è un fiore di loto a dodici petali, con iscritti all’interno due triangoli sovrapposti a formare l’esagono stellato. La stella a sei punte simboleggia l’uomo cosmico, il macrocosmo, l’energia universale. Il triangolo con il vertice rivolto verso il basso rappresenta le energie materiali, quello con il vertice rivolto verso l’alto le energie spirituali. Il quarto chakra, centro energetico in cui si realizza la coscienza umana, è proprio il punto di equilibrio tra le energie materiali e quelle spirituali. Colori del chakra sono il verde, simbolo di amore e condivisione, insieme al rosa e all’oro, che rappresentano l’amore devozionale e spirituale verso il divino. Il tattwa è l’aria: un cuore in armonia è leggero, libero, non ha confini. L’amore del quarto chakra è un amore che non aspetta di essere riconosciuto, ma che semplicemente
si dona agli altri. L’equilibrio generato da questo chakra è dato dalla capacità di creare armonia interiore, capace di portare armonia all’esterno. Ahimsa, il principio di ‘non violenza’, deve essere applicato prima di tutto verso noi stessi: imparare ad amarci senza accettare comportamenti che feriscano la nostra persona. Quando avremo imparato ad amare noi stessi, solo allora saremo veramente pronti ad amare gli altri; quando queste qualità si saranno stabilizzate dentro il nostro cuore, saremo pronti a sostenere l’ultimo passaggio. Lasciarci amare, senza sé e senza ma, di nuovo vulnerabili di fronte ad un altro essere umano, come lo eravamo, bambini, completamente fiduciosi e abbandonati, indifesi quindi, tra le braccia dei nostri genitori.
Lezioni di pratica e teoria dello Yoga, Yoga in gravidanza e per bambini, tutti i giorni a Ladispoli, scuola Yogadharma, presso il centro Vivereyoga
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ASSISTENZA DOMICILIARE FERRERO NASCE A CERENOVA UNA NUOVA REALTÀ NEL CAMPO SOCIO-SANITARIO. TANTI E UTILI I SERVIZI OFFERTI…
Lo scorso 20 maggio è stata inaugurata a Cerenova grammata per interventi mirati ad un periodo di tempo l’Assistenza Domiciliare Ferrero (ADF), un’attività, ide- determinato. Inoltre, è possibile attivare un servizio di ata dall’infermiera Alessandra Ferrero, che ha l’obiet- assistenza di lungo periodo concordato e programtivo di dare un contributo alla realtà locale nel settore mato, con la famiglia e con l’assistito, senza essere mai comunque vincolanti. I sociale e sanitario. Punto servizi offerti sono i seguenti: cardine è offrire un servizio assistenza infermieristica a attento, puntuale e profesdomicilio e/o in luoghi di desionale, per aiutare i pagenza; medicazioni semplici/ zienti ad incontrare i giusti complesse; cicli di iniezioni professionisti presenti nel (intramuscolo/ sottocutanee); territorio, unendo le necessitrattamento lesioni cutanee da tà alle competenze. Si tratta decubito; rilevazione paramedi un progetto focalizzato tri vitali (pressione arteriosa, sui bisogni della persona, frequenza cardiaca, glicemia, considerandola nella sua saturazione ossigeno, ecc.); globalità, tenendo conto clistere evacuativo; gestione dei suoi specifici problemi ALESSANDRA FERRERO, INFERMIERA della nutrizione enterale e e soprattutto delle sue risorparentale; gestione catetese e capacità. Per questo ADF si impegna a valorizzare i proprio pazienti soste- re vescicale; servizio bagno/ doccia per pazienti; nendoli e supportandoli con l’assistenza. ADF è com- accompagnamento presso studi medici, ambulatori, posta da un network di professionisti ed esperti di vari uffici, banche, ecc. È possibile accedere ai servizi settori (nutrizionisti, fisioterapisti, infermieri, psicologi), di assistenza: via telefono, al numero 3713462821; in grado di garantire un’assistenza completa e su mi- tramite posta elettronica all’indirizzo adf.ferrero@ sura per tutti. L’assistenza può essere occasionale, con gmail.com; recandosi direttamente presso la sede di un solo accesso o un solo servizio richiesto una tan- Cerenova, in Piazza Morbidelli n.5. tum. Oppure è possibile richiedere un’assistenza pro-
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OROSCOPO GIUGNO / LUGLIO [di Giovanni Paolo Pulina, astrologo]
SCOPRI IL TUO PIATTO DELLE STELLE E VINO ASTRALE!
ARIETE
TORO
Giugno: imprevisti positivi nel lavoro faranno vivere momenti di gioia. Siete al massimo del vostro successo!
Giugno: evitate di reagire con irruenza, tenete a bada la fretta, più prudenza in tutto. Non mancheranno con-
Intesa anche in amore. Non affaticate il cuore.
trasti con il partner. Prendetevi qualche giorno di pausa.
Luglio: se vi sentite pronti a cambiamenti importanti è ora di muoversi con coraggio. In amore buoni i progetti a
Luglio: non contate su questo mese per risolvere problemi economici, forse non vi siete impegnati abbastan-
due. Viaggi rilassanti al mare o in montagna.
za. In amore cercate stabilità. Salute sotto controllo.
Piatto delle stelle: belle scorpacciate di pesce fresco! Piatto delle stelle: mille varietà di pasta fredda. Vino astrale: la limpida personalità della Falanghina. Vino astrale: Passerina, ed è subito estate!
GEMELLI
CANCRO
Giugno: è ora di dimostrare la vostra bravura, non caricatevi di problemi altrui. Cautela in amore, muovetevi con delicatezza. Rimettete il corpo in movimento.
Giugno: concedetevi un momento di follia, più coraggio, è un buon mese per osare e per riuscire! Siate più costruttivi col partner. Alimentazione sana, aria aperta.
Luglio: il clima lavorativo non è proprio al massimo, cercate un modo per sbloccare la situazione prima che arrivi il peggio! Problemi in amore. Purificate i polmoni.
Luglio: stringete i denti, se non altro per coprire le spese eccessive di questo mese. Uscite di casa se volete fare nuovi incontri sentimentali. Allenate il fisico.
Piatto delle stelle: risotto, buono e originale. Vino astrale: Verdicchio, secco e morbido.
Piatto delle stelle: aragosta… al chiaro di luna. Vino astrale: Malvasia dal profumo delicato.
Oroscopo 145 //
LEONE
VERGINE
Giugno: ottimo momento per le vostre finanze, i proget-
Giugno: state lavorando troppo, è il momento di fer-
ti prendono forma e vengono affrontati con lucidità. In amore non attaccatevi ai dettagli. Alimentatevi meglio.
marsi a raccogliere i frutti del vostro impegno. Qualche dissapore in amore. Apritevi di più agli altri con gioia.
Luglio: meglio rimandare una proposta di trasferimento, Luglio: insoddisfazione per non aver raggiunto quello eviterete problemi e polemiche. In amore restate fedeli a chi vi ama. Non esagerate nelle abbuffate estive!
che volevate nel lavoro, andrà meglio dopo l’estate. Anche in amore non trovate soddisfazione. Yoga e relax.
Piatto delle stelle: grigliate di pesce tra amici. Vino astrale: bollicine per brindisi regali.
Piatto delle stelle: una pizza che scaldi il cuore. Vino astrale: Picolit, intenso e armonico.
BILANCIA
SCORPIONE
Giugno: tutto è a vostro favore, ma ci vuole più dedi- Giugno: stati di ansia vi faranno vivere alti e bassi, zione per il successo che meritate. Risvegliate il vostro vorreste più riconoscimento nel lavoro, niente paura! In amore con più iniziativa. Massaggi e cure estetiche. amore più sincerità. Alleggerite l’intestino. Luglio: clima lavorativo un po’ torbido e complicato, andrà meglio in autunno. In amore c’è da rivedere qualcosa o chiudere. Cercate di riposare di più.
Luglio: tutto ciò che farete in questo mese va a buon fine e sarete apprezzati per il vostro ingegno. In amore è ora di fare progetti seri. Recuperate energia.
Piatto delle stelle: goduriosi dolci alla frutta. Vino astrale: l’eleganza di un Pinot Grigio.
Piatto delle stelle: finger food e antipasti. Vino astrale: un rosato come il Cerasuolo.
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SAGITTARIO
CAPRICORNO
Giugno: una novità inaspettata rompe la monotonia, aumenta la realizzazione dei vostri progetti. In amore avete
Giugno: tutto il vostro impegno nel lavoro vi ripagherà ora anche a livello finanziario. In amore date più spazio al gioco
solo l’imbarazzo della scelta! Moderate il cibo.
e divertimento. Alleggerite la vostra mente.
Luglio: tenetevi pronti ad affrontare cambiamenti positivi, la crisi sta per finire! Niente investimenti per ora. Vita
Luglio: se avete in mente di avviare nuovi progetti nel lavoro, meglio aspettare l’autunno. In amore meno pretese,
sentimentale pesante. Curatevi di più.
siate più concilianti. Non esagerate con le bevande fredde.
Piatto delle stelle: una ricetta spensierata e godereccia. Vino astrale: birra artigianale di qualità.
Piatto delle stelle: sfidate la razionalità con gusti nuovi. Vino astrale: il Cannonau è per voi una certezza.
ACQUARIO
PESCI
Giugno: fate un bilancio del vostro passato e non esitate a tagliare i rami secchi. In amore, se volete più libertà dovete fare una scelta. Passate qualche giornata al mare.
Giugno: è il momento di tirare fuori un po’ di sana aggressività nel lavoro. In amore siete di fronte a prove che mettono ansia. Meditazione e passeggiate nella natura.
Luglio: l’energia impiegata per portare avanti lavoro Luglio: uno dei mesi migliori dell’anno, ricco di creatie progetti non vi ricompensa in modo soddisfacente. vità e di realizzazione professionale. In amore vi espriConflitti in amore e voglia di rimanere soli. Rilassatevi. mete senza limiti. Favoriti viaggi e spostamenti. Piatto delle stelle: le delizie dello street food. Vino astrale: un nobile Sauvignon Blanc.
Piatto delle stelle: coccolatevi con il gelato. Vino astrale: Malvasia delle Lipari passito.
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RICETTE DI FRUTTA
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SAPORI D’ESTATE
sommario GIUGNO - LUGLIO 2017
ilPunto Magazine
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SI FA IN
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DOVE MANGIARE
EDITORE Associazione Culturale ilPunto DIRETTORE RESPONSABILE Fabrizio Del Re ilpunto@yahoo.it MARKETING Barbara Matteini barbaramatteini@yahoo.it
COLLABORATORI C. Minghi, R. D’Ancona, C. Lazzari, A. Colangeli GRAFICA E IMPAGINAZIONE Advaiora Comunicazione ilpunto@advaiora.com FOTOGRAFIE A. Monus Videogramma 346.9862707
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Scopri di più... Frontemare si distingue per la raffinatezza dei suoi piatti a base di pesce fresco, sapientemente cucinati dallo chef patron Corrado Correra, che riesce a proporre la migliore tradizione mediterranea rivisitata in chiave moderna. Le preparazioni variano dalla griglia al forno, dalle fritture ai crudi, fino al sushi. Tra i piatti più apprezzati del nuovo menu estivo: Fettuccine al nero di seppia con pesce sciabola al limone, asparagi e mandorle; inoltre la selezione di Gran Crudo. Il tutto da gustare davanti al mare, in abbinamento ad una carta dei vini di qualità nazionali ed esteri, nonché champagne, birre italiane e distillati.
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Scopri di più... Questo ristorante è un’incantevole location, luminosa e confortevole, con vista sul porticciolo turistico di Santa Marinella, dove l’estro dello chef Dario Corati sorprende piacevolmente il palato dei suoi ospiti grazie a piatti creativi e dal gusto ricercato a base di pesce fresco. Il menu è un caleidoscopio di profumi e sapori, in cui spiccano proposte come il Risotto al nero di seppia con calamari piastrati, ‘nduja e aria di parmigiano, oppure l’Insalata di scampi crudi con popcorn al curry, nocciole tostate, arancia e uova di quaglia. In cantina prevalenza di bianchi a copertura dell’intera Penisola, nonché bollicine. È anche possibile usufruire del servizio da asporto (solo su prenotazione). Vista la contenuta disponibilità di coperti, consigliamo sempre di prenotare.
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Il re dei crudi di pesce, lo chef e sommelier Paolo Riso, è finalmente tornato in zona. Sua la nuova conduzione del ristorante Glem, improntata sull’amore per i sapori del Grande Blu e sulla cucina di pesce mediterranea con materie prime di assoluta qualità e pescato fresco del giorno. La carta vincente è la giusta dose di fantasia con cui si realizzano accostamenti originali che sorprendono piacevolmente il palato, come negli Gnocchi verdi di patate (fatti in casa) con gamberi, porro e finocchietto selvatico, oppure nel Polpo locale grigliato al lime con patate alla menta romana. Da provare: Coquillage di Bretagna, menu degustazione (a partire da 30 euro), le Trofie al pesto di agrumi e pescespada, i Tranci di tonno o ricciola. Dolci homemade, tra cui consigliamo il Tiramisù con pistacchio (vero) di Bronte, nonché il Millefoglie di cannolo siciliano. La cantina offre il giro del mondo enologico: vini e bollicine nazionali e internazionali, nonché vini da dessert, tra cui il Perdaudin Passito Negro. Il ristorante è dotato di un grazioso giardino interno.
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Il Ristorante Nosari, inserito all’interno dello stab. balneare Saint Tropez come la perla nella sua conchiglia, è il regno incantato del puro piacere gastronomico, dove si può cogliere l’attimo e rendere indelebile il ricordo di un momento conviviale. In un’atmosfera di pura luce e mare, lo chef televisivo Gianluca Nosari, coadiuvato dal figlio Cristiano, propone una cucina di pesce che spazia dalla tradizione alle interpretazioni più moderne e creative; così, accanto ai Tagliolini fatti in casa con le telline sgusciate del litorale romano, possiamo trovare il Salmone con mango e cocco o il Tataki di tonno con cipolla di Tropea in agrodolce e misticanza selvatica. Si potrebbe chiudere qui, ma tra i dolci, tutti homemade, va provato il Semifreddo all’olio d’oliva. Inoltre, pane fatto in casa con lievito madre, selezione di olio extravergine biodinamico, nonché ostriche irlandesi, bretoni e italiane. Nella cantina interna refrigerata oltre 250 etichette tra vini, bollicine e Champagne. Consigliati i crudi, da gustare nella “Cruderia”, area riservata dove si bevono solo bollicine.
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Carta d’identità
Adatto a tutte le fasce d’età, è il posto giusto per chi ama le atmosfere spensierate e i sapori della bella stagione. La proposta gastronomica, squisitamente estiva, va gustata nel grazioso giardino di 1400mq: piatti e composizioni di frutta fresca, frullati di frutta, centrifughe miste, granite di vari gusti, insalate, panini, caffetteria. Tutto servito al tavolo, magari nell’area privé relax. Tra le prelibatezze: la pizza di frutta e l’anguria con yogurt e pistacchi oppure al rum. Altra scelta golosa: le crepes assortite e l’ananas grigliato con gelato. Non mancano di certo i drink: Champagne Dom Pèrignon vintage 2004, prosecco DOC Treviso Extra Dry Mionetto, rum Zacapa 23, rum Santa Teresa Gran Reserva, Belvedere Vodka, Bombei Gin, Grappa Of, Grappa 18Lune, birre estere, cocktail alcolici e analcolici. Lo staff organizza serate a tema con musica, aperitivi e degustazioni.
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ORARIO: SEMPRE APERTO DALLE 16:30 FINO A TARDA NOTTE PIAZZALE GARDA, SNC - LOCALITÀ GROTTINI, SANTA SEVERA (RM) - TEL 340.8723889 f CARITA MORENA
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PINO al MARE Scopri di più...
Carta d’identità
Il mare declinato in tutti i modi, materie prime di assoluta qualità, pesce freschissimo e rispetto della stagionalità offrono un meraviglioso spettacolo per occhi e palato. Lo chef stupisce con piatti ben equilibrati e nitidi al gusto, che appagano i sensi. Di altissimo pregio i crudi di pesce, consigliati anche i Paccheri con scorfano e pomodorini, gli Spaghetti ai ricci di mare, nonché le fantastiche fritture. Si chiude in dolcezza con dessert che puntano dritti al cuore del buongusto: tutti da provare! Carta dei vini per veri intenditori con un’accurata selezione di etichette nazionali e internazionali. Inoltre champagne, spumanti e distillati. Infine una raffinata rarità: la carta delle acque minerali.
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V IA C NEO D OMIZIO , 32 - SANTA SEVERA (RM) - T EL 0766.570027 / 0766.571998 WWW . PINOALMARE . IT - INFO @ PINOALMARE . IT - SIMOVINCENZI @ LIBERO . IT - f // 13
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Carta d’identità
I giovani Carlo Braghini e Alessio Pecorelli dirigono con maestria una altrettanto giovane brigata, dinamica e professionale. Il loro locale è una finestra sull’azzurro marino con un’invidiabile vista sul Castello di S. Severa. Qui, grazie alle grandi vetrate, l’architettura non è che un tramite tra l’ospite e il mare, teatro di
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piacevoli emozioni e di appagante euritmia. In cucina prodotti freschissimi, salvaguardati da cotture che ne rispettano l’integrità, e piatti tradizionali di pesce espressi, rivisitati con un pizzico di creatività. Oltre
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alle crudité, spicca per finezza la Tagliata di tonno in crosta kataifi. Intrigante l’offerta Street Food con fritti
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e gelato artigianale. Ottima la carta dei vini: etichette di tutte le regioni italiane, alcune aziende francesi,
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bollicine nazionali e d’oltralpe; infine birra artigianale italiana, nonché la spagnola Er Boqueròn, prodotta con acqua di mare e perfetta con le ostriche.
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O RARIO : SEMPRE APERTO 7:00-02:00 - L UNGOMARE P YRGI , SNC - SANTA SEVERA (RM) 0766.570973 - BARRACUDA . YOUNG .2014@ GMAIL . COM - f B ARRACUDA Y OUNG S ANTA S EVERA // 14
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È un locale dalla proposta gastronomica unica, improntata su sapori autentici che rispettano l’integrità dei prodotti, senza mai tralasciare la salute. Uno stile che scaturisce dall’incontro armonioso tra le peculiarità di Soana (atleta), Marco (biologo nutrizionista) e Simone (cuoco). Da qui nascono golose colazioni (classiche, vegane, paleo, senza glutine), pranzi e cene a base di pesce freschissimo, anche pescato locale, e deliziosi aperitivi gourmet accompagnati da cocktail, alcolici e analcolici, nonché da estratti di frutta e verdura. Da provare gli sfiziosi ‘cartocci’, le delicate e leggerissime fritture, la pasta all’uovo fatta a mano, ma anche la pasta di grano duro, integrale e gluten free; inoltre la pizza, 48 ore di lievitazione, con farine di kamut, avena e senza glutine, infine i dolci homemade senza saccarosio. Ottima proposta il Fingerfood Store con piatti espressi e sempre nuovi, addirittura personalizzati. Qui si usa solo olio extravergine a km0, sali grezzi, frutta di stagione. In cantina vini bianchi, rosati e bollicine; interessanti le etichette sarde biologiche.
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O RARIO : SEMPRE APERTO DALLE ORE 07:00 FINO A TARDA V IALE V IAREGGIO , 254 - FREGENE (RM) - T EL 339.6701476 // 15
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Carta d’identità
Questo locale, un unicum sul litorale di Ladispoli, offre uno scenario mozzafiato, dove il verde del prato incontra il blu del mare. Immersi nel relax, qui potete disporre di servizio spiaggia con ombrelloni e lettini in legno, nonché di area giochi attrezzata per i più piccoli. È inoltre possibile gustare coloratissime insalatone e sfiziosi aperitivi. La sera il Black Sand si trasforma per offrire anche divertenti e spensierate serate a tema con ottima musica, in grado di farvi assaporare tutto il gusto dell’estate. La location si presta perfettamente anche per compleanni e feste private.
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O RARIO : SEMPRE APERTO DALLE ORE 8:30 FINO A TARDA SERA . V IA R OMA , 115/A - LADISPOLI (RM) - T EL 347.0078792 A LESSANDRO / 328.7129935 M ARCO f B LACK S AND // 16
Scopri di più... Un accogliente ristorante e stabilimento balneare adagia-
Carta d’identità
to sull’ampia spiaggia di Passoscuro, gestito con estrema ia
cura da oltre 10 anni da Carola e Massimo, cui si affianca l’ottima cucina dello chef Antonio, professionista di comprovata esperienza. In un’atmosfera tipicamente vacanziera è possibile gustare squisiti piatti di pesce, gnocchi fatti in casa, crudité, pane casereccio a lievitazione naturale, frutta e verdura a km 0, dolci homemade. Immancabili gli Spaghetti con le telline locali, nonché i Tonnarelli ai fiori di zucca e spigola, il Pacchero Pirata, la Tagliata di tonno con aceto balsamico e rucola, le fritture. Buona scelta anche gli Antipasti a sette portate. In cantina etichette nazionali, tra cui i Vini Naturali Triple A, bollicine, champagne, birra alla spina e in bottiglia. Sempre attivo il servizio caffetteria
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bar. Location perfetta per tutta la famiglia, anche grazie al parco giochi e alla spiaggia attrezzata.
O RARIO : SEMPRE APERTO DALLE ORE 08:00 FINO A TARDA SERA . V IA C ARBONIA , 201/A - PASSOSCURO (RM) - T EL 338.1183431 – 06.6670547 - f I L P IRATA P ASSOSCURO WWW . ILPIRATAPASSOSCURO . COM // 17
SAPORI D’ESTATE
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SAPORI D’ESTATE
1. Il pesce fresco ha un aroma tenue di alghe e mare. 7. Il ventre è gonfio e intatto, la polpa soda. Il corpo 2. Si consiglia di acquistare pesci interi al posto dei
filetti, sarà più facile capire se sono freschi. Inoltre hanno un costo inferiore. Se proprio volete i filetti o i tranci, si suggerisce di farli tagliare, al momento dell’acquisto, dal pescivendolo in vostra presenza, da un pesce intero o da un trancio grosso con la testa.
3. Gli occhi devono essere vivi, lucenti, sporgenti e mai infossati. È buona regola non acquistare mai i pesci privi degli occhi e della testa.
4. Le scaglie, se ci sono, devono essere aderenti. 5. Le branchie non devono mai essere secche, ma
umide e brillanti e di colore rosso chiaro, mai vischiose né chiazzate.
6. La coda deve essere rigida.
non deve afflosciarsi e al tatto non lascia l’impronta del dito.
8. Riassumendo, il pesce fresco deve risultare leg-
germente umido e brillante, la superficie vischiosa e sodo al tatto. La parete addominale del pesce sviscerato ha un colore chiaro. Qualora ci fossero delle macchie di sangue, queste devono avere un colore rosso vivo e la lisca deve aderire alle carni.
9. Al fine di prolungare la freschezza del pesce durante il trasporto dall’acquisto a casa, è necessario inserirlo in un sacchetto isotermico. Una volta a casa dovrà essere sviscerato, risciacquato, asciugato, avvolto nella carta stagnola e risposto nella parte inferiore del frigo. In questo modo si conserva bene per 2-3 giorni al massimo.
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SAPORI D’ESTATE
Il Principe Azzurro DEI NOSTRI MARI
SCOPRIAMO LE NOBILI CARATTERISTICHE DEL COSIDDETTO ‘PESCE POVERO’… Sapete che nel mare esistono circa 25.000 specie di pesci diversi? E solo pochissimi non sono commestibili. Nel Mediterraneo se ne contano ufficialmente circa 500 specie, ma quelle conosciute e che normalmente consumiamo sono al massimo 30 o 40. Esistono tantissime varietà meno conosciute e meno pregiate che sono gustosissime e con un grande valore gastronomico. In particolare il nostro mare è ricco di pesce azzurro e questa prerogativa lo rende anche alquanto economico, oltre ad avere grandi qualità nutrizionali. Infatti le loro carni sono facilmente digeribili e contengono grassi insaturi del tipo omega 3. Però, proprio perché contengono una quantità di grassi maggiore degli altri pesci, per evitare che si deteriorino devono essere conservati nel modo giusto. Si consiglia di consumare il pesce azzurro rapidamente e di conge-
larlo solo se freschissimo. Quando parliamo di pesce azzurro, generalmente ci riferiamo a quei pesci che hanno una colorazione dorsale blu scuro e ventrale argentea. Vediamo di seguito quali sono le varietà presenti sul mercato e le loro caratteristiche. SARDA O SARDINA È un pesce pelagico che vive in banchi numerosi. Ha il dorso azzurro-verdastro, fianchi e ventre argentei e il corpo ricoperto di squame. Le sardine dell’Adriatico sono più grasse, in quanto hanno a disposizione più cibo, quelle del Tirreno sono più azzurre. È economica, ottima se cucinata alla griglia o fritta. Quelle più piccole si conservano molto bene sott’olio.
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SAPORI D’ESTATE ACCIUGA O ALICE Di taglia piccola, lunga e affusolata, ha un colore tra l’azzurro e l’argento, è priva di squame. È un pesce gregario che compie grandi spostamenti e si riunisce in banchi. Da marzo a settembre la pesca è più abbondante. La sua carne è di colore rossastro, molto gustosa ed è ottima anche cruda. Si presta a innumerevoli preparazioni: sfiziosa negli antipasti, accompagna e completa moltissimi primi piatti, è un ottimo secondo. Adatta anche alla conservazione sotto sale e sott’olio. SGOMBRO O MACCARELLO O LACERTO Di medie dimensioni, si ciba di sardine e alici. Il corpo è affusolato, dorso azzurro e ventre argenteo con strisce più scure sul dorso e sui fianchi. È un pesce dalla carne scura, saporita ma un po’ grassa. I filetti di sgombro sott’olio costituiscono un ottimo antipasto. Quello dell’Adriatico ha una carne più morbida ed è ottimo alla griglia. Si pesca soprattutto di notte. Il periodo migliore per mangiarlo è in primavera, quando la sua carne è meno grassa e quindi più digeribile. PALAMITA Appartiene alla stessa famiglia dello sgombro. Il dorso è di colore azzurro-grigio con righe oblique più scure. È privo di squame e normalmente si vende a tranci.
AGUGLIA Presente su tutte le nostre coste, è un pesce migratore. Ha un corpo allungato ed è inconfondibile per la bocca che ha l’aspetto di un becco lungo e sottile. Ha il dorso di colore grigio scuro-blu e fianchi e ventre argentei. Le sue carni sono pregiate e saporite. SPRATTO O PAPALINO È molto simile alla sardina, dorso azzurro-bluastro, fianchi e ventre argentei leggermente seghettati. Particolarmente delicato, deve essere cucinato entro 24 ore dalla pesca. SURO O SUGHERELLO Pesce pelagico migratore, vive in banchi e si spinge a profondità fino a 600m. La sua carne non è molto saporita e si riconosce dalle placchette cornee presenti lungo i fianchi. ALACCIA Vive in banchi numerosi nella parte più calda del Mediterraneo, è simile alla sardina ma poco apprezzata dai consumatori. Si pesca nei mesi estivi. CICERELLO Di colore azzurro-verdastro sul dorso e argenteo sui fianchi, ha la pelle liscia e priva di squame e si nutre
SAPORI D’ESTATE
di plancton. Ha la particolarità di insabbiarsi durante la notte. È particolarmente conosciuto e richiesto in alcune regioni italiane, quali la Liguria, la Calabria e la Sicilia.
LANZARDO Specie simile allo sgombro ma di minor pregio, dalle carni bianche e delicate, vive in banchi ed è un vorace predatore.
COSTARDELLA Pesce pelagico, vive in superficie e vive in banchi, lontano dalla costa. Ha la bocca allungata a forma di becco che ricorda l’aguglia. Si nutre di zooplancton, di sardine e piccoli pesciolini. La sua pesca è stagionale. Si può cucinare in umido o in frittura.
PESCE SCIABOLA Come si intuisce dal nome, ha il corpo molto allungato, a forma di nastro, e schiacciato ai lati. È privo di squame, vive nel Tirreno, nello Ionio e nel basso Adriatico a profondità comprese tra i 100 e i 1000m. Si cattura attirandolo con una fonte luminosa. È importantissimo non mangiare il pesce sciabola crudo, in quanto spesso nelle cavità viscerali sono presenti dei parassiti chiamati Anisakis, dalla forma a spirale.
LAMPUGA Ha il dorso grigio-argentato tendente al giallo e macchioline blu lungo i fianchi. È un pesce d’alto mare, molto vorace, che si avvicina alle coste in primavera. I maschi adulti hanno una specie di gobba sulla nuca e raggiungono anche i 2m di lunghezza. Si possono pescare, oltre che con le reti, anche con le lenze da traino. Capita di vederle anche nelle tonnare, dove a volte riescono ad entrare.
RICCIOLA Predatore che vive in banchi, soprattutto in Sicilia e nel basso Tirreno. La sua lunghezza varia dagli 8090 ai 190cm. Da piccoli hanno un colore giallo con delle macchie scure che dal dorso scendono sui fianchi e vivono vicino alla costa, mentre gli esemplari
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SAPORI D’ESTATE adulti hanno il dorso grigio-verde o marrone chiaro e ventre biancastro e si spostano in mare aperto. A causa di questa differenza di colore, per molto tempo si è pensato che si trattasse di specie diverse. Ha una carne bianca e con pochissime spine. In Italia si sta tentando di allevarle seguendo l’esempio, colladauto da tempo, dei Paesi orientali. TONNO Pesce migratore, vive in mare aperto e in gruppi, presente nel Mediterraneo, è un vorace predatore. Si riproduce tra metà luglio e la seconda metà di settembre. Esistono varie tipologie di tonno: quello più scadente e dal sapore leggermente amarognolo si chiama Eutynnus Pelamis, il più conosciuto e acquistato è l’Albacares o tonno a pinne gialle, mentre quello più pregiato è il Thynnus. Molto saporite sono le uova che vengono utilizzate per trasformarle in bottarga, mentre la ventresca è la parte più pregiata, è ricca di grasso e ciò le dà una consistenza più morbida rispetto ad altre parti. Quando acquistate tonno fresco controllate il peso dell’intero pesce; infatti, se il peso totale è inferiore ai 40Kg, potrebbe trattarsi di una palamita, di un’alalunga o di un alletterato, che pur appartenendo alla stessa famiglia hanno caratteristiche organolettiche di gran lunga differenti. Il tonno ha un’importanza notevole sia per l’industria della pesca che per l’industria conserviera, basti pensare alle innumerevoli marche di tonno sott’olio e/o al naturale.
ALALUNGA Si tratta di un pesce pelagico di grosse dimensioni, considerato il ‘fratello minore’ del tonno. Si differenzia dal tonno per la lunghezza della pinna pettorale, da cui deriva il suo nome, e per il colore bianco delle carni. Vive in profondità e si trova in pescheria nei mesi di settembre e ottobre. Si conserva benissimo sott’olio seguendo la stessa procedura del tonno. ALLETTERATO Detto anche ‘tonnetto’. Vive in banchi ed è possibile trovarlo nelle parti più calde del Mediterraneo. Anche questo pesce si presta bene ad essere conservato. PESCE SPADA Dalla caratteristica mascella superiore allungata a formare una spada, ha il dorso azzurro cupo e i fianchi argentei. Presente nei nostri mari, con una dimensione di circa 3m e un peso di circa 350Kg, vive isolato o in coppia. Si pesca maggiormente nel periodo compreso tra maggio e ottobre, quando le acque sono più calde. Le sue carni bianco-rosate sono pregiate e di ottima qualità. Contiene molte proteine e pochi grassi. Ottimo alla tartara o in carpaccio, gustoso alla brace e delizioso nella versione affumicata.
SAPORI D’ESTATE
Sano come un pesce È UN ALIMENTO COMPLETO E DAL BASSO
APPORTO CALORICO. IDEALE PER METTERE LA SALUTE NEL PIATTO a cura della Dott.sa Cinzia Lazzari, Medico Chirurgo, Medicina Estetica, Dietologia, Medico Nutrizionista I pesci, sia di mare sia di acqua dolce, forniscono proteine di alto valore biologico e generalmente meno grassi delle carni, quei grassi saturi che favoriscono la sclerosi dei vasi sanguigni. Il pesce, invece, anche nella qualità meno magra, come il tonno o il pesce azzurro o il salmone, ha dei grassi polinsaturi che migliorano la ‘viscosità’ del sangue. Così, l’assunzione abituale di almeno due razioni settimanali può garantire una pur modesta protezione contro l’infarto e la trombosi. Questi grassi ‘preziosi’, definiti Omega 3, tipicamente presenti nel pesce azzurro e nei pesci dei mari più freddi, sono largamente raccomandati per un insieme di fattori favorevoli, tra cui il ruolo di precursori delle prostaglandine della serie E. Sia i pesci freschi che surgelati si eguagliano sul piano nutrizionale. Peccato che il pesce sia poco utilizzato, in
quanto considerato un piatto costoso o da consumare sporadicamente in qualche ristorante specializzato! L’uso del pesce andrebbe, invece, sicuramente incrementato proprio per tutte le sue qualità e nella sua grande variabilità. A volte ci si limita al tonno, che rappresenta comunque un’ottima scelta alternativa, considerando che, per es., il tonno al naturale di buona marca contiene meno dell’1% di grassi ed ha dal 20 al 25% di proteine con calorie pari a circa 80, per circa 80g di prodotto! Basandoci sulle Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti – INRAN 2003), ci viene consigliato proprio di mangiare più pesce, sia fresco che surgelato, almeno 2-3 volte a settimana. Per la sua facile digeribilità, per la presenza dei grassi Omega 3, selenio, iodio, vit. B12, sarebbe sempre bene indirizzare le scelte verso un aumento del suo consumo con l’attenzione alla sua provenienza e alla sua conservazione.
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SAPORI D’ESTATE
L’estate...è un piatto che va servito freddo! SE IL CALDO ESTIVO BLOCCA LA VOSTRA FANTASIA IN CUCINA, NON DISPERATE: ECCO QUALCHE IDEA PER CUCINARE FREDDO! di Catia Minghi
L’estate è arrivata, non ci sono dubbi. Lo confermano la frutta e la verdura di stagione che puntualmente arrivano a colorare e profumare la nostra cucina. Però quando il caldo diventa insopportabile, molto spesso succede che non abbiamo voglia di accendere i fornelli, né tantomeno il forno, e la nostra fantasia in cucina si blocca. A venirci in aiuto, un’infinità di piatti freddi, veri e propri must della stagione estiva. Basta usare un minimo di fantasia e ingredienti freschi e stagionali per creare delle pietanze perfette per l’estate, in grado di stuzzicare il palato e di assecondare la voglia di semplicità e leggerezza, senza per questo rinunciare al gusto. Ecco allora qualche idea da preparare a freddo o con cotture minime. Tutti piatti veloci da preparare e di effetto visivo per la combinazione di colori, da gustare a casa o all’aperto, in spiaggia, in ufficio nella pausa pranzo e ideali per una scampagnata fuori porta. INSALATONE: di pasta, di riso, di orzo, di farro in
accompagnamento alle verdure di stagione crude o grigliate, ma anche al pollo o al pesce. COUS COUS FREDDO: ha una preparazione semplicissima. Acquistate il cous cous precotto e fatelo gonfiare con del succo di limone e acqua salata. Aggiungete dei pomodori maturi, cetrioli, cipolle rosse, zucchine e peperoni tagliati a dadini, e infine condite con olio d’oliva, sale, succo di limone, foglioline di menta e origano. Farlo riposare qualche ora in frigorifero e servire freddo. Tra le varianti, cous cous freddo con il pollo, con i gamberi, con meloni e pomodori, con le verdure grigliate. POMODORI RIPIENI FREDDI: rossi o verdi, come preferite, svuotati e riempiti con il tonno, la ricotta, il caprino, la burrata, il riso freddo. UOVA SODE RIPIENE: con tonno, capperi, acciughe. PIADINE SFOGLIATE: ripiene di salmone, rucola, stracciatella di burrata, arrotolate e tagliate a girelle monoporzioni, ideali per un brunch o un aperitivo con
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SAPORI D’ESTATE gli amici. Naturalmente anche qui potete liberare la fantasia e creare nuove combinazioni di ingredienti. Insalata di pollo: leggera e gustosa ideale anche per una pausa pranzo in ufficio. INSALATA DI MARE: libero spazio alla creatività, cozze, vongole, gamberi, tonno, alici, pomodoro, sedano, carota, peperone e tutte le verdure che preferite. TARTARE DI CARNE O DI PESCE: di origine francese,
inizialmente l’ingrediente base era la carne tagliata a punta di coltello. Oggi viene proposta anche con pesci quali il tonno, la ricciola, il pesce spada. A seconda degli ingredienti può risultare un piatto insolito e originale. CARPACCI: di carne, di pesce fresco o affumicato. Accompagnati da verdure, frutta ed erbe aromatiche, risultano piatti freschi, leggeri e sfiziosi.
RICETTE DA COPIARE Carpaccio di pescatrice ai capperi
Tartare saporita di manzo
In una ciotola mescolare l’olio extravergine di oliva con lo scalogno
Lavare un mazzetto di rucola e asciugarla bene. Sgocciolare alcuni
tritato, una manciata di capperi, sale e pepe q.b. Coprire con la
filetti di acciuga e tritarli finemente. Tagliare a rondelle sottile delle
pellicola da cucina e lasciare riposare in frigo per circa mezz’ora.
olive nere denocciolate. In una ciotola sbattere due tuorli con l’olio
Con un coltello ben affilato tagliare a fettine sottili la rana pescatri-
extravergine di oliva, le acciughe tritate e le olive a rondelle. Con
ce. Sistemare le fettine di pesce leggermente sovrapposte tra loro,
l’aiuto di un coltello ben affilato, tritare la carne con cura, in modo
direttamente sui piatti individuali. Irrorare con l’emulsione preparata
da ottenere un trito omogeneo. Versare poi la carne in una ciotola
e aggiungere del pepe in grani. Al momento di servire, spolverare di
capiente, salare e pepare. Successivamente versare la preparazione
sale e pepe macinato fresco.
di uova e mescolare con cura senza schiacciare troppo la carne. Con
abbinare con un calice di Soave Classico Superiore DOCG.
l’aiuto di un coppa pasta rotondo, formare le tartare nei singoli piatti, accompagnare con la rucola, qualche rondella di oliva e portare in tavola. abbinare con un calice di Grignolino d’Asti DOC.
Tutti
SAPORI D’ESTATE
Frutti
LA FRUTTA È UN ELEMENTO FONDAMENTALE NELL’ALIMENTAZIONE DI ADULTI E PICCINI DURANTE TUTTO L’ANNO, MA IN ESTATE TROVA LA SUA MASSIMA ESPRESSIONE. È PROPRIO DURANTE QUESTA STAGIONE CHE LE SUE PROPRIETÀ RAPPRESENTANO UN VERO TOCCASANA PER ALLEVIARE LE INSIDIE DEL CALDO E APPORTANO I SALI MINERALI NECESSARI PER IDRATARE IL NOSTRO ORGANISMO. MA QUALI SONO I FRUTTI TIPICI DELL’ESTATE? SCOPRIAMO INSIEME LE LORO PROPRIETÀ BENEFICHE PER ARRICCHIRE LA TAVOLA CON I COLORI DELLA NATURA di Catia Minghi
ALBICOCCA Frutto ricco di vitamina C, ferro, magnesio, potassio e betacarotene, (particolarmente utile nel periodo di esposizione ai raggi solari). A causa di queste sue proprietà è un valido aiuto nei casi di anemia, carenza di ferro, astenia e convalescenza. Può essere considerato un ricostituente naturale per bambini, adolescenti e anziani. Inoltre fortifica il sistema immunitario, stimola la funzione digestiva e dimostra un buon effetto astringente, se consumata fresca, in caso di diarrea. Al contrario, l’albicocca essiccata è partico-
larmente indicata contro la stitichezza. La sua leggerezza e freschezza fa sì che possiamo consumarne in quantità. Poco calorica: 100g forniscono circa 50 calorie e solo 8g di grassi. Quando è matura ha un sapore dolce, aromatico e induce sazietà. Quando si acquista, la buccia deve essere vellutata, profumata e morbida. Per farla maturare prima, è sufficiente conservare le albicocche acerbe in un sacchetto di carta a temperatura ambiente. In frigo può conservarsi per un paio di giorni.
SAPORI D’ESTATE
ANGURIA Chiamata anche cocomero, è molto rinfrescante e leggera: 100g apportano solo 30 calorie. Oltre ad essere naturalmente idratante, rinfrescante e dissetante è anche molto nutriente. Contiene molta vitamina C, piccole quantità di Vitamina A, B1, potassio e fibre. Poiché è uno dei frutti che vantano il maggior contenuto di acqua, è particolarmente indicata in caso di disidratazione. Svolge inoltre una forte azione diuretica che risulta particolarmente utile in caso di ritenzione
di liquidi e di acido urico. I semi hanno un blando effetto lassativo. CILIEGIE Il periodo della raccolta è brevissimo: va da fine maggio ai primi di luglio. In frigo si conservano per 3-4 giorni al massimo, meglio se stese sopra un vassoio e ricoperte con carta da cucina. Tra la frutta estiva è senz’altro quella più calorica: 100g apportano ben 75 calorie. È un frutto ricco di Vitamina C, di sili-
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SAPORI D’ESTATE cio, ferro, magnesio, potassio e provitamina A. Ma è anche il frutto più consumato in estate. Estremamente pratico, facile da consumare, ha un sapore intenso ed è considerato un diuretico e un antiossidante naturale. FICHI Moltissime le varietà, quelle più comuni sono i fichi verdi seguiti da quelli neri. Ci sono alcune specie che maturano due volte l’anno e sono chiamate bifere, mentre le unifere fruttificano una sola volta. Sono frutti dolcissimi e altamente calorici: 74 calorie ogni 100g, allo stesso livello di uva e mandarini. Sono lassativi, hanno un indice medio di sazietà e possono causare allergie nei soggetti predisposti. Al momento dell’acquisto devono avere un aspetto leggermente morbido e il picciolo ben sodo. Accompagnati ai salumi, negli antipasti sono deliziosi. I Fioroni maturano a maggio e sono i più grossi; i Forniti maturano a luglio e agosto; e i Tardivi in settembre.
LAMPONI Altamente vitaminizzanti e adatti ai bambini in crescita e ai convalescenti; hanno un blando effetto lassativo, alleviano le infiammazioni intestinali e stimolano la diuresi. Il succo di lamponi freschi (2 cucchiai in un bicchiere d’acqua) è utile per fare sciacqui e gargarismi in caso di infiammazioni della gola, dovute al freddo, al fumo o semplicemente per avere parlato o cantato a lungo. Anche le foglie del lampone possiedono proprietà medicinali interessanti: utilizzati nella preparazione di un decotto tiepido, per uso esterno, possiedono proprietà astringenti e sono perciò utili nel trattamento di emorroidi, ragadi anali e al seno. MELONE Altro frutto tipicamente estivo, rinfrescante e leggero. Alleato della linea, 100g apportano solo 50 calorie, la sua polpa costituisce una ricca fonte di vitamina C e di provitamina A (betacarotene). Contiene molta ac-
SAPORI D’ESTATE
qua e questo lo rende un ottimo diuretico; per l’elevato contenuto di fibre costituisce un ottimo rimedio contro la stitichezza. Esistono varie qualità di melone: quello più diffuso sulle nostre tavole è il retato. La sua polpa zuccherina si accompagna benissimo ai salumi più saporiti. Quando lo acquistate è consigliabile percuoterlo esternamente con le nocche e accertarsi che non emetta nessun suono. Per saggiarne la consistenza basta premere i due estremi del frutto. In frigorifero si mantiene fino a 7 giorni. Il più gustoso è quello maschio, che si riconosce da un punto nero nella parte opposta rispetto al picciolo. NESPOLA È il frutto che per primo ci ricorda che l’estate sta arrivando. Ha un grande contenuto d’acqua, è un frutto poco calorico, ma gustosissimo: 100g forniscono appena 47 calorie. Contiene vitamine C, B, calcio, magnesio, potassio, fosforo. Anche le nespole offrono un aiuto concreto contro l’intestino pigro, in quanto stimolano il transito intestinale. PESCA Anche questo frutto è un alleato delle diete dimagranti: appena 40 calorie per 100g. È un frutto con grande capacità dissetante, un basso valore energetico e ricco di fibre, utilissime al nostro intestino. Inoltre con-
tiene sodio e vitamina C. In frigo si conserva per 3-4 giorni. Durante l’acquisto scegliete i frutti che al tatto abbiano una consistenza soda e dal colore brillante della buccia. Oltre che in cucina viene frequentemente usato per la preparazione di cosmetici naturali grazie alle sue proprietà idratanti e purificanti. PRUGNA O SUSINA Le diverse varietà di prugne non hanno differenze relativamente alla composizione nutritiva. Anche il diverso colore della buccia (giallo, viola, rosso, verde) non è indice di maturazione, ma solo di varietà. È un frutto che può essere acquistato fresco in estate e autunno, ma può anche essere consumato essiccato durante tutto l’anno. La presenza di acido malico è il responsabile del suo sapore più o meno acidulo. Ha un discreto potere lassativo, grazie alla presenza della difenil-isatina, una sostanza che svolge una funzione stimolante a livello intestinale. Contiene vitamine, calcio e potassio. Ovviamente le prugne secche hanno una concentrazione di zuccheri e sali minerali e un apporto calorico maggiori rispetto al frutto fresco, e contengono meno vitamine. Tutte le varietà elencate sono utilizzatissime nella preparazione di marmellate, confetture, succhi di frutta, sciroppi, gelatine e nella pasticceria fresca e secca.
SAPORI D’ESTATE
a c s e r F a tt u r F
COME RICONOSCERE E CONSERVARE LA
1. Acquistare la frutta da commercianti di fiducia che 6. I frutti non devono presentare ammaccature o zone siano in grado di garantire la freschezza del prodotto. Se possibile, optare per la filiera corta rivolgendosi direttamente ai produttori o ai mercati giornalieri, dove è facile trovare i contadini che vendono i loro prodotti raccolti quotidianamente.
scure.
7. Per eliminare la formazione di muffe e prolungarne
la conservazione, i frutti di bosco devono essere lavati in acqua calda.
2. Controllare sempre il ‘tono’ della frutta. Al tatto e 8. Le banane si conservano meglio in frigorifero. Per alla vista la polpa deve essere soda.
3. Osservate bene il colore della buccia. Potrete così
rendervi conto se il frutto è abbastanza maturo oppure troppo acerbo. Si ritiene commestibile quando la colorazione è uniforme. È possibile capire se si tratta di frutta fresca anche guardando le foglie: nell’ananas, ad es., più sono verdi, più il frutto è fresco.
4. Non lasciatevi condizionare dalle dimensioni del
frutto. Il gusto e il sapore della polpa non cambiano con l’aumento delle dimensioni.
5.
Le foglie, quando presenti, devono essere verdi e lucenti.
farle maturare prima, basta lasciarle accanto ad un’altra banana già matura o ad una mela.
9. Nell’acquisto della frutta tenere conto sempre della stagionalità, preferendo i frutti di stagione.
10. Piuttosto che acquistare frutta maturata in modo
artificiale o trasportata per migliaia di km, è preferibile surgelare la frutta fresca prodotta localmente per consumarla successivamente. In questo modo si mantengono inalterati i valori nutritivi.
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SAPORI D’ESTATE
Grigliata di frutta ECCO UNA RICETTA CHE VI SORPRENDERÀ! di Alessia Colanegli
Ingredienti
Procedimento
-
Tagliate a rondelle spesse le banane, tagliate a metà le albicocche, le pesche a pezzetti come anche il mango e l’ananas. Infilzateli poi a vostro piacimento negli spiedini, sistemateli sulla griglia e fateli cuocere inumidendoli con una marinata ottenuta mescolando 5 cucchiai di rum in altrettanti di zucchero di canna. Rigirateli aiutandovi con l’apposita pinza e quando sono diventati uniformemente morbidi trasferiteli sul vassoio, spolverizzateli con dello zucchero di canna e serviteli tiepidi.
Ananas Albicocche Pesche Mango Fragole Banane
Calcolate uno spiedino a persona. (Per ogni spiedino ci vogliono 2 fragole, 2 rondelle di banana, 2 cubetti di ananas, 2 cubetti di mango, 2 cubetti di pesca, 1 albicocca)
Roberta d ’ Ancona Crostata di fragole
Procedimento
Preparate la pasta frolla e lasciate riposare in frigo per almeno 2 ore. Preparate la crema e una volta spenta la fiamma aggiungete il succo di limone, il burro e mescolate bene. Fate intiepidire. Stendete la pasta frolla e fatela aderire bene allo stampo; tagliate con un coltellino la pasta in eccesso che fuoriesce dai bordi. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta. Procedete con la cottura alla cieca, ossia coprite la frolla con un disco di carta forno e poi rovesciateci dentro dei ceci secchi che terranno la pasta schiacciata e in forma durante la cottura. Cuocete in forno statico preriscaldato a 170° per circa 15min (se utilizzate il forno ventilato cuocete a 160° per circa 12min). Sfornate la base di frolla, eliminate i ceci e la carta e infornatela di nuovo per 15min, in modo che si asciughi anche il fondo, dopodiché estraetela definitivamente e lasciatela raffreddare su di una gratella. Sulla base di pasta frolla versate la crema pasticciera preparata in precedenza e, su questa, sistemate le fragole decorando a piacere. Completate con un giro di gelatina.
INGREDIENTI // per 4 persone Per la pasta frolla magra: 200g burro 82% m.g., 500g farina 00 W150-160, 1g bacca di vaniglia, 2g buccia di limone grattugiata, 2g buccia d’arancia grattugiata, 4g sale fino, 120g uova intere, 300g zucchero a velo. Per la crema pasticciera all’acqua: 250g acqua, 50ml succo di limone, 25g burro, 50g amido di mais, 180g zucchero, scorza di un limone. Per decorare: 500g fragole fresche, una bustina di gelatina alimentare. ALTA
1 GIORNO
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30 MIN
Roberta d ’ Ancona Gelo di anguria
Procedimento
Passate al passaverdure l’anguria privata della buccia e ricavatene il succo. Filtratelo per eliminare i semi e versatelo in una pentola con l’amido setacciato e lo zucchero. Ponete sul fuoco a fiamma moderata e mescolate finché la crema non avrà raggiunto una bella consistenza e un colore intenso. Togliete il tegame dal fuoco e mettete la crema a raffreddare. Quando sarà quasi fredda, aggiungete le gocce di cioccolato (anche dei pistacchi sbriciolati e della zuccata a dadini se vi piacciono) e versate in coppette individuali o in uno stampo unico. Servite ben freddi e aggiungete della cannella grattugiata al momento e qualche altra goccia di cioccolato.
INGREDIENTI // per 6 persone 1 litro di succo di anguria 150g zucchero semolato 90g amido Cannella in polvere Gocce di cioccolato
SEMPLICE
20 MIN
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6 MIN
Roberta d ’ Ancona Pesche ripiene
Procedimento
Lavate le pesche, asciugatele, dividetele a metà senza sbucciarle ed eliminate il nocciolo. Togliete un po’ di polpa al centro, raccoglietela in una ciotola, aggiungete tutta la polpa della restante pesca, lo zucchero, gli amaretti sbriciolati, i tuorli e il cacao. Mescolate e riempite con questo composto le mezze pesche dando al ripieno la forma di cupoletta. Alla sommità di ognuna mettete un fiocchetto di burro. Imburrate una teglia, adagiatevi le pesche e cuocete in forno preriscaldato a 160°C per un’ora. Servitele calde o tiepide.
INGREDIENTI // per 6 persone 6 pesche gialle 60g zucchero 30g cacao 30g burro 4 amaretti 2 tuorli
SEMPLICE
20 MIN
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60 MIN
Roberta d ’ Ancona Semifreddo in salsa di albicocche Procedimento Versate lo yogurt in una ciotola e mescolatelo con una frusta. Montate gli albumi a neve, aggiungendo un pizzico di sale e lo zucchero a velo fino ad ottenere una meringa lucida e soda. Unite la meringa allo yogurt, mescolando dal basso verso l’alto per evitare di smontare il composto. Dividete il composto in stampini individuali e metteteli a riposare in frigorifero per almeno 5 ore. Bollite abbondante acqua in una pentola e tuffatevi le albicocche per almeno 1min. Scolatele, fatele freddare e privatele della buccia e del nocciolo. Frullate le albicocche con il succo di limone e un cucchiaino di confettura a piacere. Stendete un velo di salsa al centro del piatto, adagiatevi sopra il semifreddo e completate con alcuni spicchi d’albicocca e foglioline di menta.
INGREDIENTI 300g yogurt greco 2 albumi 40g zucchero a velo 2 rametti di menta 5 albicocche mature ½ limone 1 cucchiaino di confettura di albicocche 1 pizzico di sale MEDIA
30 MIN
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10 MIN
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SAPORI D’ESTATE
sei tu un
buon gelato? COME CAPIRE SE UN GELATO È FATTO CON PRODOTTI FRESCHI O CON LE ‘BASI PRONTE’? ECCO ALCUNE SEMPLICI REGOLE E ACCORGIMENTI PER CAPIRE, IN POCHI SECONDI, SE LA GELATERIA IN CUI SIAMO ENTRATI È DA SCARTARE O DA RACCOMANDARE di Catia Minghi
L’elemento principale che contraddistingue un buon gelato artigianale è la scelta delle materie prime, quali: latte rigorosamente di alta qualità, panna, uova, zuccheri, paste, cioccolati, ecc. Ogni gelateria deve indicare esplicitamente gli ingredienti del prodotto; pertanto, se negli ingredienti figurano ‘oli/grassi vegetali idrogenati o parzialmente idrogenati’ o ‘aromi’ generici, evitare di servirsi in questa gelateria. Quando entrate in una gelateria artigianale fate attenzione all’abbigliamento del personale – che deve avere copricapo, camici e vestiti sempre puliti e di colore chiaro – nonché ai sistemi a raggi UV per la cattura degli insetti. Ogni vaschetta deve avere la sua spatola d’acciaio; i muri e pavimenti dovrebbero essere pia-
strellati e puliti; infine, il personale addetto alla cassa deve essere possibilmente diverso da quello che serve il gelato. Diffidate dei colori forti e accesi del gelato che, invece, devono essere tenui e pastellati. Il gelato, infatti, deve rispettare i colori naturali degli ingredienti usati per realizzare i gusti, quindi senza aggiunta di coloranti che esaltano in maniera esagerata gli elementi cromatici. Se nel gelato trovate dei grossi cristalli di ghiaccio, ciò sta a significare che in quel gelato è presente molta acqua che si è righiacciata: questo vuol dire che si tratta di un prodotto ‘vecchio’. Controllate anche che l’offerta dei gusti non sia eccessiva, perché se si va oltre i 30 è molto difficile garantire una produzione veramente artigianale. Evitate le gelate-
43 //
SAPORI D’ESTATE rie che espongono vaschette con montagne di gelato che trasborda di parecchi centimetri dal limite superiore della vaschetta, insieme a composizioni enormi di cialde, topping e frutta: generalmente tutta questa scenografia serve a nascondere la scarsa qualità del prodotto presentandolo accattivante nell’aspetto. Va detto che il gelato al contatto con la luce si ossida perdendo il proprio colore naturale e il profumo; è quindi consigliabile optare per le gelaterie che hanno il banco a pozzetto, in cui il gelato è conservato al buio, in contenitori cilindrici con il coperchio, chiamati carapine, che assicurano anche una maggiore igiene. Se il gelato non si scioglie, specialmente quando fa troppo caldo, molto probabilmente è perché con-
tiene grassi vegetali idrogenati. Inoltre, più il gelato è cremoso maggiore è la sua qualità. Se il gelato risulta troppo dolce o pesante, molto probabilmente la sua scarsa qualità è stata mascherata con lo zucchero. Dopo ogni assaggio, la bocca deve restare pulita, mai impastata. Evitate sempre tutti quei gelati che vi lasciano una sensazione di grasso e untuosità, segno evidente della presenza di grassi vegetali idrogenati. Se bilanciato correttamente, il gelato all’assaggio non deve risultare acquoso o pastoso e nemmeno gommoso. Altra cosa fondamentale: visivamente non deve apparire spugnoso, bensì setoso. In conclusione, date il primo morso con gli occhi e sicuramente eviterete brutte sorprese!
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SAGRE&EVENTI
BERE ROSA 2017
SAGRA DER CIGNALE
SAGRA DELLI GHIOZZI
6 LUGLIO - ROMA
7-8-9 LUGLIO – CANALE MONTERANO
7-8-9 LUGLIO – TIVOLI
Sesta edizione di Bere Rosa, la manifestazione interamente dedicata ai vini e alle bollicine rosa organizzata dalla rivista Cucina & Vini. Ad ospitare l’evento, i saloni ottocenteschi ed i giardini di Palazzo Brancaccio, splendida location nel cuore di Roma, in Viale del Monte Oppio n.7, per celebrare i migliori vini rosati italiani fermi e con le bollicine. Orario: dalle 17,00 alle 23,00. Biglietto d’ingresso € 15,00.
Evento all’insegna dei sapori buoni della tradizione, del gusto del buon gusto, con piatti a base di carne di cinghiale (e non solo). Moltissimi gli eventi a fare da cornice alla manifestazione, con musica live, torneo di scacchi, corsa ciclistica, animazione per bambini e mostra mercato. L’evento si svolge in Piazza della Carraiola a Canale Monterano, pittoresco paese ricco di bontà gastronomiche, nonché di bellezze paesaggistiche.
Tre giorni di festa tra sapori, musica e comicità a P.za Bartolomeo della Queva. I ‘Ghiozzi’, piatto tipico della cucina tiburtina, sono una pasta grossolana fatta da un laboratorio di Tivoli Terme, che attraverso la loro consistenza raccolgono e assorbono tutti i sughi o condimenti. Durante la sagra, lo stand gastronomico li propone con un sugo all’arrabbiata, che con il suo sapore piccante esalta la gradevolezza di questo piatto.
I PERCORSI DEL SIMPOSIO
SURF EXPO 2017
SAGRA DELLA BRUSCHETTA
Presso Palazzo Rospigliosi di Zagarolo (P.za Indipendenza n.6), circa 200 aziende condivideranno le loro eccellenze con un pubblico di professionisti. Due giorni da trascorrere in convivialità tra sapori e profumi, dove si incontreranno Storia, Tradizione e Futuro dell’enogastronomia. Orari: Sabato ore 11,00-23,00; Domenica ore 11,00-19,00. Ticket operatori del settore e Sommelier € 12,00; Ticket privati € 20,00.
La più importante manifestazione nazionale di Surf Culture & Music Festival: esibizioni, proiezioni video e film festival, importanti contest, sfilate di moda, surf school e gli entusiasmanti beach night party. Un evento speciale, una 3 giorni ‘no-stop’ tra musica, surf, skate, sup, bikini show, video spettacolari e molto altro. Per conoscere i campioni delle varie discipline e divertirsi sulla cresta dell’onda.
Una manifestazione golosissima che promette tanto gusto e divertimento ad Allumiere, storico paese situato sui rilievi dei Monti della Tolfa. I visitatori potranno gustare oltre 30 tipologie diverse di bruschette, tutte rigorosamente preparate con prodotti tipici locali, come ad esempio il pane giallo cotto a legna e l’olio extravergine di oliva. Ma oltre al cibo, naturalmente, scorreranno fiumi di ottima birra e ci sarà tanta musica live.
8-9 LUGLIO - ZAGAROLO
21-22-23 LUGLIO - SANTA SEVERA
28-29-30 LUGLIO – ALLUMIERE
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SAGRE&EVENTI
FESTA DELL’ENOGASTRONOMIA
FESTA DELLA BIRRA & FOOD
DIVINO ETRUSCO 2017
29-30 GIUGNO, 1-2 LUGLIO – LARIANO
16-17-18 GIUGNO – VALLERANO
28-29-30 LUGLIO – TARQUINIA
La festa si svolge in Piazzale Martiri della Libertà a Lariano. Gli stand gastronomici, gestiti da tre rinomati ristoranti locali, servono menu liberi basati principalmente sui piatti tipici larianesi, come i cellitti (pasta tradizionale e piatto centrale della festa) gli gnocchi e le tagliatelle. Si cucinano, inoltre, arrosticini di pecora e agnello alla brace. Le quattro serate sono allietate da gruppi di intrattenimento e gruppi popolari tradizionali locali
Torna anche quest’anno, per la quarta edizione, la Festa della Birra di Vallerano, un ameno paese in provincia di Viterbo, conosciuto dai buongustai per la produzione dell’omonima Castagna DOP. Dal 16 al 18 giugno 2017, presso il Giardino Comunale, saranno allestiti stand gastronomici, organizzati concerti live, artigianato, vintage e, naturalmente, fiumi di birra. Apertura stand ore 19:00. Ingresso libero.
Tutto pronto a Tarquinia per la XI ed. della rassegna DiVino Etrusco. Ad attendere i visitatori un percorso enogastronomico che propone i migliori vini della dodecapoli etrusca. Lo scenario è quello delle vie e delle piazze più belle del centro storico. Le degustazioni sono accompagnate da bellissima musica, spettacoli, flash mob. Immancabile lo street food, per un binomio cibo-vino che tanto successo ha riscosso nelle scorse edizioni.
ROMA COCKTAIL WEEK
FESTIVAL BEER
CASTELLO SOTTO LE STELLE
Si tiene a Roma, presso le Officine Farneto (via dei Monti della Farnesina, 77) la terza edizione del Roma Cocktail Week. Un grande evento che prevede un’offerta vasta: sei top cocktail bar, 5 scuole di bartending, oltre 50 drink creati per l’occasione, masterclass e degustazioni, abbinamenti drink-food, sfida tra scuole di bartending, il ‘barman per un giorno’, concerti e dj set fino a notte inoltrata. Info: www.spiritsevent.com.
Fervono i preparativi per la prima edizione del Festival Beer di Santa Severa, nella centralissima P.za Roma, dove è situato il locale “Cattive Compagnie”. Si tratta del primo festival dedicato alla birra artigianale e allo street food che si organizza sul litorale nord di Roma. Il Festival è arricchito dalla presenza di band musicali importanti, come Statale 66, Trio Monti e Radici nel Cemento (vedi pag.6).
Ogni sabato di Giugno e Settembre ed ogni venerdì, sabato e domenica di Luglio e Agosto, presso il Castello di Santa Severa, a partire dalle ore 19:45, racconti storici, citazioni letterarie, luci e suoni accompagnano i visitatori nell’itinerario di visita che prende il via dal Battistero, prosegue verso la Casa della Legnaia e la Casa del Nostromo e si conclude alla Torre Saracena con un meraviglioso affaccio sul mare.
17-18-19 GIUGNO – ROMA
17-18-19-20 AGOSTO – SANTA SEVERA
DA GIUGNO A SETTEMBRE – SANTA SEVERA
SAPORI D’ESTATE
7 REGOLE ERFETTA
P A R R I B A N PER BERE U
QUANDO LE TEMPERATURE COMINCIANO A SALIRE, IL RICHIAMO DELLA BIONDA BEVANDA DIVENTA ANCORA PIÙ INVITANTE. ECCO ALLORA QUALCHE CONSIGLIO PER GUSTARLA AL TOP
1. Ogni birra ha la sua schiuma e il suo bicchiere. 2. Il bicchiere deve sempre essere pulito e sgras-
sato. Si consiglia di sciacquare sempre il bicchiere con acqua fredda prima di spillare la birra, affinché le pareti del bicchiere si raffreddino; così diminuisce l’attrito favorendo la formazione della giusta quantità di schiuma.
3. Fondamentale è la temperatura di servizio che
deve salire proporzionalmente con la densità, corposità e alcolicità. Pils, lager, ice, blanche, light, weisse: 5-9°C. Le fruttate kriek e framboise: 7-9°C. Le bitter
ale e brown ale: 8-10°C. Le stout:10°C. Strong ale e doppelbock: 11°C. Scoth ale: 11°C. Trappiste e d’Abbazia 10-14°C. Sopra i 13°C le barley wine.
4. Nel versarla, modulare con le mani sia il bicchiere
che la bottiglia. Iniziare a versare lentamente la birra, tenendo il bicchiere inclinato a 45°, poi raddrizzarlo gradatamente allo scopo di formare il giusto quantitativo di schiuma, oppure mantenendo il bicchiere in posizione verticale e versare la birra a più riprese.
5. Il bicchiere, come per il vino, va sempre impugna-
to nella parte bassa per evitare di scaldare la birra.
SAPORI D’ESTATE
6. La schiuma deve essere compatta, ben aderente
alle pareti del bicchiere, persistente e va mantenuta il più a lungo possibile nel bicchiere. Importantissima perché racchiude tutti i profumi e le sfumature delle varie tipologie di birra e la rende più digeribile evitando la formazione di bolle piene d’aria che gonfiano lo stomaco. In Belgio la testa della schiuma viene decapitata con una spatola, in Germania sarebbe considerato un sacrilegio visto che la schiuma dovrebbe reggere il peso di un centesimo di euro. Le birre britanniche sono piatte, dato che contengono poca anidride carbonica, eccetto le Stout; infatti, per legge la Guinness è l’unica birra in cui la schiuma è parte integrante del prodotto. Ogni tipologia ha il proprio corretto quantitativo di schiuma: per le Pilsener deve traboccare dal bicchiere, un dito di schiuma per le Ale inglesi, due/tre dita per le Ale belghe. Due dita per le Stout, quattro/ cinque per le Weizen.
7.
Quando una birra viene servita in modo non corretto, perché spillata male, senza schiuma o nel bicchiere sbagliato, deve essere rimandata indietro, come si fa con una bottiglia di vino quando sa di tappo.