IMAGINE 8/2019

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LE “DYNASTY” DELLA BELLEZZA SI RACCONTANO COLORI FUORI STAGIONE PER IL MAKE UP AUTUNNALE

RIVISTA DELLA PROFUMERIA FONDATA NEL 1975 DA FENAPRO - MENSILE - ANNO 45 - N.8 2019 - € 4,50

L’ARTE DEL PROFUMO SENZA REGOLE








disponibile su chanel.com

gabrielle. l’essenza di una donna.

la nuova eau de parfum

La Linea di CHANEL - Numero con addebito ripartito 840.000.210 (0,08â‚Ź al minuto).


PENSIERI E PAROLE

Ho appena terminato un bellissimo libro dedicato alla famiglia Florio. Il capostipite della dinastia, Vincenzo, nato a Bagheria nel 1799 è colui che ha gettato le basi di un vero e proprio impero economico e non solo. Quattro generazioni hanno dedicato la vita all’impresa famigliare fino alla fine dell’ottocento. Miseria, privazioni, lavoro durissimo sono il filo conduttore che lega i protagonisti. Le donne soprattutto non avevano scelta: matrimoni combinati quando avevano appena sfiorato l’adolescenza, nessuna possibilità di intervenire nelle decisioni degli uomini, silenzi e ubbidienza sempre e solo per la salvaguardia della famiglia. I figli hanno portato sulle spalle come un macigno il dovere di seguire la strada tracciata dai padri, accantonando sogni, progetti, amori. Per non deludere, per non annullare il sacrificio della generazione precedente. Da allora, fortunatamente sono cambiate molte cose, con piacere su questo numero di Imagine parliamo di imprenditoria famigliare italiana come di una eccellenza nel mondo, riferita anche al comparto cosmetico. A volte piccole realtà, che hanno avuto però il coraggio di innovare con ampie vedute ciò che per il passato era già un successo. Nuovi prodotti, tecnologia all’avanguardia, voglia di superare i confini del Paese, curiosità e antenne alzate per captare ciò che accade fuori dalla propria realtà di business. Sono convinta però che stare bene in famiglia, lavorare tra casa e bottega sottintenda una grande maturità, il rispetto reciproco e la capacità di fare all’occorrenza un passo indietro a favore delle nuove generazioni. La felicità sul posto di lavoro è ormai provato che migliora i risultati, alleggerisce la fatica e sprona a dare sempre migliori performance. Chi è del settore, conosce molte realtà famigliari che sono cresciute nel tempo, figli e figlie che dopo essere stati accanto ai padri hanno spiccato il volo, senza rinnegare il passato, ma rinfrescandolo con nuove energie e aperture. Siamo un Paese che ha da sempre capito il valore e rispettato la famiglia, quella classica e quella aperta verso nuovi orizzonti, purché sia l’amore a comandare e non il puro interesse economico. Solo così il successo è garantito, ma soprattutto mantenuto nel tempo. Con buona pace della saga di Beautiful, che ha tenuto generazioni (di famiglie!) incollate al video per vedere come sarebbe andata a finire.

E D I T O R

IN CHIEF

di Cristina Milanesi

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IN QUESTO NUMERO

PAG. 36 MIMETISMI DAI MILLE COLORI

12.

NELLA FORMULA Il potere dell’ananas

14.

TRA LE RIGHE Libri e bellezza trasversale

16.

IERI OGGI DOMANI L’invasione dei monomarca

18.

GENERAZIONE DIGITALE La web reputation

20.

SUL PEZZO Belle notizie dal canale

23.

SAPER VENDERE Da Sensai, una texture “frizzante”

24.

PRIMO PIANO Nadine Langen, cosnova Italia

28.

SE NE PARLA La forza delle aziende famigliari

SPECIALE

PAG. 28 LE “DYNASTY” DELLA BELLEZZA

MAKE UP 36. Colori fuori stagione 40. Le novità a scaffale 49. I numeri del comparto 51.

PUNTI DI VISTA Luisa Aschiero, Future Concept Lab

52.

ACCADEMIA DEL PROFUMO Parlano Luciano Bertinelli e Ambra Martone

54.

STORIE IN VETRINA Marina Lazzini, Profumerie Gianfranca

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IN QUESTO NUMERO

FOCUS 56. 60. 68.

PROFUMERIA ARTISTICA Voglia di unicità Gli ultimi lanci in vetrina

RICERCA All’origine del lusso con Dior

70. DOMANDA E RISPOSTA Amit Buaron, Mesauda Milano

PAG. 56 NOTE IN LIBERTÀ

72.

ICONE Da Carolina Herrera, un profumo a forma di stiletto

74.

FOCUS Anche l’uomo si cura (e tanto!)

74.

ICONE Il ritorno dell’orsetto

78.

RICERCA La scienza della notte secondo Estée Lauder

79.

FENAPRO MAG News dalla Federazione

imagine ORGANO UFFICIALE FENAPRO rivista specializzata fondata nel 1975 DIRETTORE EDITORIALE Michelangelo Liuni DIRETTORE RESPONSABILE Maria Cristina Milanesi cristina.milanesi@rcs.it BEAUTY CONSULTANT Ivan Pestillo PROGETTO GRAFICO Giorgia Gullotta CAPOREDATTORE GRAFICO (ad personam) Lorenza Martini lorenza.martini@rcs.it REALIZZAZIONE GRAFICA E IMPAGINAZIONE Giorgia Gullotta giorgia.gullotta@rcs.it SEGRETERIA DI REDAZIONE Paola Giangualano paola.giangualano@rcs.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Giovanna Maffina, Ivan Pestillo, Francesca Marotta, Giulia Varalli STAMPA Errestampa srl - Orio al Serio (BG) 10. IMAGINE

Registrazione del Tribunale di Milano N° 139 in data 24/3/1986 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa il 10/4/85 al n. 1529 CONFINDUSTRIA RCS MediaGroup SpA via Angelo Rizzoli, 8 - 20132 Milano PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO URBANO CAIRO CONSIGLIERI Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Veronica Gava, Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Uberto Fornara, Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE NEWS Alessandro Bompieri REDAZIONE via Angelo Rizzoli, 8 - 20132 Milano telefono 02 2584 6304 - fax 02 2584 6675 ABBONAMENTI per informazioni: 02 25846785 orario continuato 9.00 - 18.00

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NELLA FORMULA di Ivan Pestillo

INCI ANANAS

IDENTIKIT

L’ananas è il frutto della pianta tropicale di ananasso, appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae. Il suo nome deriva dalla lingua degli indios Guaranì. Infatti, è originaria del Sud America. Si dice che fu vista, per la prima volta, da Cristoforo Colombo a Guadalupa nel 1943. Anche se dei frutti somiglianti all’ananas apparvero già in alcuni mosaici romani.

CON IL SUO ESTRATTO, STIMOLA LA PRODUZIONE DI COLLAGENE DELLA PELLE, ALLEVIA I ROSSORI, CONTRASTA LA CELLULITE E “SGONFIA” GLI ARTI INFERIORI.

Se c’è un frutto tropicale che, più di altri, vanta importanti virtù benefiche, sia a livello alimentare sia cosmetico, questo è senz’alcun dubbio l’ananas. E a renderlo così prezioso per il nostro organismo è innanzitutto la sua polpa ricca di vitamina C che contrasta l’influenza e il raffreddore e che, inoltre, stimola la produzione di collagene, per una pelle più elastica e luminosa. Il suo estratto, però, si ottiene dal gambo e si presenta come una polvere gialla, ricca di bromelina, un enzima ad azione proteolitica e anti edemigena la cui funzione è quella di apportare un miglioramento generale della funzionalità del microcircolo. Non è un caso, dunque, che l’ananas sia utilizzato anche in molti cosmetici e integratori snellenti e anti cellulite.

Come un coach che rimodella la silhouette

«L’ananas è il fitoterapico anticellulite per eccellenza – spiega la dottoressa Giovanna Geri, farmacista e nutrizionista – perché possiede proprietà drenanti che aiutano a eliminare i liquidi in eccesso e il gonfiore degli arti inferiori. Inoltre, poiché la cellulite altro non è che un’infiammazione del connettivo, le virtù anti infiammatorie della bromelina risultano particolarmente efficaci nel combatterla e contrastarne l’insorgenza». L’ananas è poi ricco di magnesio, fondamentale per il metabolismo dei grassi, e di potassio che aiuta il mantenimento del corretto equilibrio idro salino.

Da sinistra: il Latte Detossinante Idratante Corpo di Vitamin Joys (distribuito da Eurostyle) unisce all’ananas l’estratto di zenzero per tonificare la pelle; Youthquake di Marc Jacobs (in esclusiva da Sephora) è la prima crema idratante del brand con il 54% di acqua enzimatica di ananas ad azione illuminante. 12. IMAGINE



TRA LE RIGHE

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TOP

FOCUS SUL CORPO CON UN LIBRO E UNA MOSTRA CHE RACCONTANO IL LEGAME TRA LA PELLE E L’ANIMA. SENZA DIMENTICARE I COSMETICI AD HOC.

Uno stile inconfondibile

Busto disegnato, vitino da vespa e gonna a corolla. Il New Look è protagonista della mostra “Intramontabile Eleganza. Dior a Venezia nell’archivio Cameraphoto”, 40 scatti della storica agenzia, fondata nel 4 ’ 6 da Dino Jarac, che testimoniano le collezioni del couturier parigino messe in scena in Laguna nel 1951. Eventi imperdibili per l’epoca, e nessuna donna che volesse essere alla moda poteva ignorarle: si valuta che solo per vederle sorvolassero l’Oceano più di 25 mila persone. Presso Villa Nazionale Pisani, Stra (Riviera del Brenta), fino al 3 novembre.

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di Francesca Marotta

Il tempo per ritrovarsi

“La vera bellezza di una donna è riflessa nella sua anima” sosteneva l’indimenticabile Audrey Hepburn, l’attrice simbolo di straordinaria raffinatezza. E se l’io più profondo non è in equilibrio, ne risente anche la cute che può manifestare, talvolta, quelle irritazioni, quei rossori e quei bruciori che possono sembrare inspiegabili, per i quali è difficile individuare anche la cura cosmetica più adatta. La psicosomatica ha avallato questa teoria, invitando a non considerare l’epidermide solo come un organo superficiale, perché rappresenta il collegamento tra il nostro mondo interiore e l’esterno: insomma parla di noi. Del legame tra “body & soul” parlava già il filosofo Platone, il quale sosteneva che per curare il primo bisogna partire dal secondo. Non dimentichiamo, poi, la locuzione latina “Mens sana in corpore sano”: già nell’antichità si usava la parola “forma” per indicare sia il benessere del fisico sia quello della coscienza. Su questo tema indaga Luigina Mortari nel saggio “Aver cura di sé”, attraverso i dialoghi avvincenti tra i pensatori della classicità. Il volume approfondisce la ricerca dell’arte di esistere come necessità primaria, come capacità di dare senso al tempo e di condurre una vita autentica, a partire dalla propria interiorità, per ritrovare equilibrio e armonia che si riflettano a fior di pelle. Oltre a individuare nell’arte e nella conoscenza alcuni degli strumenti che migliorano il proprio sentire, l’autrice suggerisce anche di ritagliarsi “il sabato dell’anima”, ovvero un momento di riposo. Che non significa inattività, ma abbandono all’ascolto dei propri pensieri. Accompagnando questo tempo “vivo” con un rituale cosmetico rigenerante. Raffaello Cortina Editore.

Rimodellare la silhouette

La ricerca cosmetica volta a restituire armonia alle forme del corpo è inarrestabile. Questa volta la soluzione arriva da Juvena con Fascianista SkinNova Body Serum e Body Cream, che agiscono sulla trama al di sotto della pelle, dove risiedono l’acqua e le fibre di collagene ed elastina, che danno tono e compattezza. Ingredienti chiave sono estratti di radice di zenzero drenante, ginseng energizzante, curcuma anti infiammatoria e vitamina E protettiva. Più una tecnologia esclusiva, SkinNova SC Technology, che stimola la rigenerazione delle cellule staminali epidermiche.

Duetto olfattivo primordiale

La ghirlanda di fiori e la foglia di fico sugli inconfondibili flaconi di vetro a forma di corpo La Belle e Le Beau di Jean Paul Gaultier fanno pensare immediatamente ad Adamo ed Eva in un Giardino dell’Eden contemporaneo e sontuoso. Ispirati da Classique e Le Male, sono nudi e racchiudono fragranze irresistibili create da Quentin Bisch e Sonia Constant. Nel profumo femminile dominano le avvolgenti note di vaniglia orientale unita a vetiver e a una nota fruttata di pera succosa, mentre nella versione maschile spicca il vigoroso legno di cocco.


RHYTHM & BLUSH

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mesaudamilano.it

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Mesauda Milano

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IERI OGGI DOMANI di Giovanna Maffina

STORY

TELLING

I RITMI DI CRESCITA NON SONO ROBOANTI MA COSTANTI. UNISCONO PREZZO, QUALITÀ, AMPIEZZA DELL’ASSORTIMENTO E SPETTACOLARIZZAZIONE DELL’ESPERIENZA D’ACQUISTO. SONO I MONOMARCA DEL MAKE UP.

All’inizio era Kiko. Ventidue anni fa, l’insegna monobrand nata nel 1997 da un’idea di Stefano Percassi, figlio del costruttore Antonio Percassi, entrò prepotentemente sul mercato, rivoluzionando il mondo del make up. Le chiavi di volta erano due, fortemente legate l’una all’altra: l’accessibilità del prezzo e l’efficacia dell’esperienza d’acquisto, valorizzata con un contorno di servizio e un layout che la rendevano coinvolgente e unica. Assicurare standard qualitativi elevati, aprire la strada ai trend, spingere sulla sperimentazioni e coinvolgere i make up artist erano gli altri ingredienti. Negli anni, il fenomeno dei monomarca totalmente dedicati al make up è pian piano cresciuto, arrivando a un peso percentuale sul totale mercato che nel 2018 è stato del 9,9% (+2,5% vs 2017).

Da Perugia al mondo

Successivamente, da un’idea di Raffaella Pagano, founder e general manager del brand, è nata Wycon (crasi di “We are Icons”), che proprio nel 2019 compie dieci anni, un fatturato di 85 milioni di euro. Altra insegna 100% italiana con negozi in Italia, Europa, Kosovo, Mongolia, Kazakistan, Malesia. «Siamo partiti con un primo store a Perugia, in corso Vannucci, poi con un secondo a Bologna, in via Indipendenza, senza più fermarci», ci racconta Davide Basile head of marketing and communication di Wycon. «In questi anni abbiamo investito molto sulla qualità delle texture e sullo skinfeel pur mantenendo un posizionamento molto competitivo grazie all’assenza di intermediari nella rete distributiva. Puntiamo a stimolare la clientela con continue novità e più di 25 collezioni l’anno. Oltre a optare per una comunicazione non convenzionale, organizziamo eventi a tema come il World Kiss Day di quest’anno, con un video manifesto dei nostri valori di libertà d’espressione e inclusione».

Lo spirito di L.A.

Ultima arrivata in Italia tra le grandi, nel 2015, l’insegna NYX Cosmetics, acquisita nel 2014 dal gruppo L’Oréal. La sua creazione risale però al 1999 ed è opera dell’imprenditrice di Los Angeles Toni Ko. L’insegna conta un assortimento di oltre 1.400 referenze professionali, acquistabili sia offline che online e punta al servizio e alla digitalizzazione instore.

Format effervescenti

Le tre insegne sono molto dinamiche. Kiko, nel novembre del 2017, vent’anni dopo l’apertura del primo negozio all’interno dello spazio di Fiorucci a Milano, ha aperto - sempre nel capoluogo lombardo - Kikoid, dove “id” sta per identity, lo store dell’insegna più grande al mondo, 200 mq disegnati dall’architetto giapponese Kengo Kuma dove il concetto di personalizzazione dell’acquisto è spinto al massimo. Mentre Wycon punta al continuo ampliamento, tanto che nel nostro Paese, i 200 store potrebbero a breve duplicare.

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HAIR BOOSTER

LA NUOVA FRONTIERA DELL’HAIR CARE

Specifiche, concentrate e multitasking: le nuove specialità capillari traggono sempre più ispirazione dal mondo dello skincare, mimandone l’efficacia. Partendo da questa riflessione, Biopoint lancia una nuova categoria di prodotto, l’Hair Booster, concentrato attivatore di bellezza assoluta per i capelli: una rivoluzione in termini di performance, risultati e modalità di utilizzo. STARTER DI BELLEZZA In brevissimo tempo il trattamento urto restituisce vitalità alla chioma, intervenendo su vari livelli. Sull’idratazione, che potenzia

chioma resistente sino a 100 passaggi di piastra.

sino a 5 volte con un’azione non-stop di 72 ore. Sulla lucentezza, che amplifica sino a 3 volte. Sulla resistenza, che risulta invece raddoppiata, intervenendo il prodotto direttamente sulla fibra interna del fusto, per capelli più corposi e setosi in tutta la loro lunghezza. Da ultimo, Hair Booster protegge dallo stress termico, rendendo la

NETTARE CONCENTRATO Hair Booster si presenta sotto forma di una mist lattescente senza risciacquo. Può essere usata dopo la detersione, per nutrire e potenziare l’efficacia di shampoo e maschera, ma anche come disciplinante durante il giorno. Il suo segreto sta nella formula, ricca di Acido Ialuronico e Proteine Vegetali. In sinergia ripristinano l’equilibrio idrico del capello ristrutturando e riparando la fibra capillare. Una sferzata di vitalità e idratazione per i capelli, un trattamento ultra innovativo per creare nuovi rituali di bellezza.


GENERAZIONE DIGITALE

5 di Giovanna Maffina

Ad accomunare le start up che decidono di andare online,

piccole, medie o grandi che siano, è la tutela della “reputation”, la reputazione, step fondamentale per avere successo. L’utente a caccia di informazioni su un certo marchio sarà, infatti, inevitabilmente - positivamente o negativamente - influenzato dalla posizione che si è conquistato sui vari motori di ricerca: essere visibili sulle prime pagine è il sogno di tutti ma ancor più importante è monitorare la rete in modo costante, intervenendo subito sui contenuti negativi e potenziando quelli positivi. Attenzione però, perché la primissima cosa da fare è lavorare a monte per costruirsi una reputazione a prova di bomba!

Step numero uno: mantenete la calma. Il commento negativo non va drammatizzato, serve anzi a migliorarsi. L’importante è che la reputazione fondi su valori quali l’autenticità e la coerenza dei comportamenti, sia online che offline. Per intenderci, poco importa se la cliente si è lamentata per il tono scortese del vostro customer service o di una consegna in ritardo: ciò che conta è fare in modo che non capiti più. E ricordate che gli utenti sono propensi a chiudere un occhio se, con onestà, riconoscerete di aver fatto un errore impegnandovi a non ripeterlo.

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PIXEL

INTERNET È UN FORMIDABILE VOLANO. PUÒ PORTARE ALLE STELLE UN MARCHIO OPPURE AFFONDARLO. PER NON USCIRNE CON LE OSSA ROTTE, PRESTATE MOLTA ATTENZIONE ALLA “REPUTATION”, LA CREDIBILITÀ, CHE PUÒ FARE LA DIFFERENZA. ECCO QUALCHE “ISTRUZIONE PER L’USO”.

Step numero due: studiate le parole chiave. Una volta che vi

sarete organizzati per mappare in tempo reale ciò che viene pubblicato in rete, trasformate il nome del vostro brand in parola chiave principale sui diversi canali. Come? Ricercando le parole chiave che gli sono associate e sviluppando con esse delle campagne di SEO (Search Engine Optimization). Per SEO si intendono tutte quelle attività che migliorano scansione, indicizzazione e catalogazione di un contenuto presente in un sito web attraverso i crawler, i software dei vari motori di ricerca.

La reputation è strategica per la buona riuscita del business.

A conferma di ciò arriva la ricerca condotta da StatusLabs, secondo la quale il 60% dei consumatori europei preferisce evitare le aziende con recensioni tendenzialmente negative. Mentre, per contro, i commenti positivi che compaiono sui vari motori di ricerca - costruiti con pazienza contenuto dopo contenuto - giovano al fatturato. Unico neo: questo è un processo che non è totalmente controllabile. Potrebbe, infatti, succedere che, pur essendo andato tutto apparentemente bene, l’utente o influencer, anziché lodarvi, inizi a fare il contrario. È un’incognita a cui potrete ovviare, come già detto, monitorando puntualmente la rete.

Step numero tre: arricchite la sezione web del sito con

nuovi contenuti, aggiungendo anche video e una sezione per le FAQ (le domande poste più di frequente) attraverso i quali spiegare prodotti e servizi. Inoltre, utilizzate parole chiave che aiutino a “nascondere” eventuali contenuti negativi e a dirottare traffico sul vostro sito. Poi, contattate i creatori di contenuti influenti (giornalisti, blogger, influencer, youtuber) e con un eccellente posizionamento SEO per pubblicizzare marchio e nuove parole chiave, aggiungendo queste ultime anche sui vari social: Pinterest, Fb, Instagram, Twitter, YouTube, ecc.



SUL PEZZO di Ivan Pestillo

NEWS 1 1 Cosmetici come gioielli

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RéVive è un marchio di Alta Cosmesi sviluppato dal Dottor Gregory Bays Brown, chirurgo plastico e ricostruttivo, con la volontà di restituire alla pelle delle donne il suo splendore originario. Per riuscirci, l’esperto si è avvalso della tecnologia BioRenewal, da lui stesso già utilizzata per guarire le vittime di ustione, nonché vincitrice di un Premio Nobel. Sembra, infatti, che la particolarità di questa tecnologia sia la velocità d’azione nel migliorare il collagene e l’elastina della pelle. I suoi risultati sono clinicamente testati. E, per questo, dopo qualche anno di assenza sul territorio nazionale, Dispar ha deciso di riportare il brand in Italia diventandone distributore per il canale profumeria.

2 And the winner is...

Il marchio Rigaud, distribuito in Italia da Aquacosmetics, è tra i vincitori del Luxury Lifestyle Awards 2019 nella categoria “candele di lusso”. Ad attribuire il riconoscimento, nell’ambito dell’11esima edizione della manifestazione, è stata una giuria internazionale di esperti provenienti da diversi settori. Non deve stupire, dunque, che le raffinate candele del brand oggi impreziosiscano gli interni delle più prestigiose dimore del mondo, dalla Casa Bianca al Vaticano passando per il palazzo di Monaco.

3 Capelli? C’è una risposta a ogni problema

Beauty and Luxury entra nel segmento dei capillari con il marchio John Frieda. L’azienda guidata da Peter Gladel ha, infatti, siglato un accordo con la giapponese Kao Corporation per la distribuzione in Italia del brand che oggi, con i suoi prodotti dalla formulazione professionale, mira a risolvere tutte le necessità di stile della chioma con soluzioni “su misura” per bionde, more, ricce, lisce, eccetera. John Frieda sarà presente in profumeria e nei drugstore con un assortimento differenziato.

4 Italiani all’estero

Una nuova visione in cui il lusso diventa minimal e la tecnologia si confonde con la fantasia. È quella di Chromavis, eccellenza italiana nel settore del make up conto terzi che, dal 9 al 13 settembre, sarà presente a New York con un evento privato per presentare ai clienti le sue nuove collezioni. Tra i trend in mostra, quello dei cosmetici city smart, delle formule vegan e delle texture impercettibili.

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imagine GIOCO DA RAGAZZI! È L’ICONICO ORSETTO DI MOSCHINO, IL PROTAGONISTA DELL’ALTRA COPERTINA DI IMAGINE. QUESTA VOLTA SOLO PER LUI. IL SUO NOME È TUTTO UN PROGRAMMA: TOY BOY! foto Massimiliano De Biase


IMAGINE NEW!

La qualità prima di tutto! Ci sono materie prime rare e preziose nel jus del nuovo Toy Boy di Moschino. Si comincia con bergamotto italiano, bacche rosa, gemme di elemi e noce moscata indonesiana. Poi arrivano la rosa Neoabsolute Orpur e l’ambermax. Il risultato è una scia avvolgente per l’uomo dolce e tenero ma anche sexy e virile. Il flacone richiama l’iconico orsetto simbolo della Maison, tanto amato dal suo fondatore come dall’attuale direttore creativo del brand Jeremy Scott. C’è la sua visione dietro a ogni dettaglio, compresa la campagna che vede come protagonista il modello Jhona Burjack.

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SAPER VENDERE

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di Ivan Pestillo

IN

MOSSE

TEXTURE “FRIZZANTE”

È quella del nuovo trattamento di casa Sensai che, con le sue micro bolle di acido carbonico, introduce un nuovo concetto di sensorialità ed efficacia. Sono davvero minuscole, più piccole di quelle dell’acqua frizzante, le micro bolle di acido carbonico che rendono unica, sia dal punto di vista formulativo sia sensoriale, la texture di Absolute Silk Micro Mousse Treatment di Sensai. Un nuovo capitolo nella storia del brand che, con questo soin, ora introduce anche il nuovo complesso antietà globale e, soprattutto, brevettato Koishimaru Silk Royal. Un pool di potenti attivi, che rivela il suo straordinario potere regalando una pelle luminosa e, ovviamente, liscia come la seta.

COME SI PRESENTA

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Sensoriale sì, ma anche innovativa. La texture di Absolute Silk Micro Mousse Treatment è quella di un’inedita mousse in micro bolle, unica nel suo genere. Queste particelle, infatti, associano acido carbonico puro al 100% e una rivoluzionaria tecnologia che ne riduce le dimensioni, prevenendone la rottura e migliorandone la solubilità. Basti pensare che il loro diametro è di soli 50 micrometri e il loro volume 8mila volte inferiore rispetto a quello delle bollicine dell’acqua frizzante.

QUAL È IL RISULTATO

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Con Absolute Silk Micro Mousse Treatment di Sensai la pelle si risveglia dall’interno. L’azione delle micro bolle di acido carbonico promuove la distribuzione di sostanze nutritive negli strati esterni della pelle, secondo un meccanismo virtuoso che stimola la rigenerazione delle cellule cutanee restituendo un incarnato luminoso e un colorito omogeneo. Al tatto la pelle è subito più liscia, impeccabilmente setosa.

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COSA CONTIENE

Oltre all’acido carbonico che, promuovendo la vasodilatazione periferica, migliora la circolazione sanguigna, Absolute Silk Micro Mousse Treatment incorpora l’esclusivo complesso Koishimaru Silk Royal. Questo, formulato con potenti ingredienti antietà, vanta le medesime proprietà dell’omonima seta giapponese e, oltre a stimolare la produzione di acido ialuronico dell’epidermide, tonifica la pelle, la idrata, infonde energia e ne rafforza le funzioni di barriera.

4 COME SI APPLICA

Mattina e sera, dopo la detersione, erogare la giusta quantità di prodotto (circa tre centimetri di diametro) tenendo il flacone in posizione verticale e senza agitarlo preventivamente. Al momento dell’applicazione, le micro bolle generano subito un effetto effervescente rivitalizzante. Il prodotto, però, va steso lentamente e delicatamente prima di proseguire con il proprio trattamento quotidiano in fluido o crema.

IL CONSIGLIO IN PIÙ «Absolute Silk Micro Mousse Treatment può essere proposto alle consumatrici più esigenti che ricercano un effetto globale antietà per una pelle ridensificata, compatta e affinata. Va, però, chiesto alla potenziale cliente se è già abituata a utilizzare delle lozioni nella sua routine e, qualora non lo fosse, è bene spiegargliene l’importanza». Federica Cruciani, National Training & Promotion Manager di Sensai. IMAGINE .23


PRIMO PIANO di Giovanna Maffina

NADINE

L’INSEDIAMENTO AL VERTICE DELLA FILIALE ITALIANA DI COSNOVA DI UNA NUOVA GENERAL MANAGER PROVENIENTE DALLA HOLDING, È UN CHIARO SEGNALE DELLA VOLONTÀ DELLA MULTINAZIONALE TEDESCA DI INVESTIRE NEL NOSTRO PAESE. CON UNA STRATEGIA A LUNGO TERMINE.

LANGEN «D

allo scorso marzo Nadine Langen è general manager e chief executive officer di cosnova Italia. Lavora in azienda dal 2012 e arriva da dm-drogerie markt, il drugstore tedesco, dove era responsabile per il brand di make up p2 cosmetics. Che effetto fa essere dall’altra parte della barricata? Nessuno, «perché, in entrambi i casi, il consumatore, i suoi desideri, come pure il marchio, il suo sviluppo e posizionamento, sono al centro di tutto».

Passare da un retailer (dm-drogerie markt) a un’azienda (cosnova) proprietaria di marchi cosmetici, cosa significa? Sono punti di vista così distanti? «Non direi. In entrambi i casi mi sono occupata dello sviluppo e del posizionamento dei brand. Se è vero che per certi versi la negoziazione può differire, ottimizzare la supply chain, migliorare qualitativamente il prodotto, 24. IMAGINE


ABBIAMO OBIETTIVI AMBIZIOSI IN ITALIA. PUNTIAMO A DIVENTAR LEADER IMAGINE .25


innovare per soddisfare il consumatore e migliorarne l’esperienza d’acquisto, sono obiettivi condivisi». Dopo questi primi mesi a capo di cosnova Italia, che idea si è fatta del retail italiano? Ha caratteristiche molto diverse rispetto a quello tedesco? «Mi è parso subito evidente di come fosse frammentato rispetto a quello tedesco, che invece è concentrato nelle mani di poche grandi realtà. Qui, ci sono poche catene nazionali ma tante piccole e meno piccole realtà indipendenti molto influenti nel territorio in cui operano. È una sfida interessante. Più complessa per molti versi: si tratta di realtà spesso molto diverse tra loro e con approcci imprenditoriali variegati che riflettono la diversità del territorio. In ogni caso, da un punto di vista personale, è un’opportunità grandiosa per imparare di più sul vostro Paese. La scelta di cosnova di assumere la responsabilità diretta della filiale italiana conferma l’importanza strategica della vostra nazione nel quadro internazionale dell’azienda». A quanti punti vendita andate con i vostri marchi? Quali sono gli obiettivi a medio termine? «Nel nostro portfolio abbiamo due brand in continua crescita e ben posizionati sul mercato: Essence e Catrice. Vogliamo diventare leader a volumi nel mass market italiano, come già lo siamo in molte nazioni europee, ma la numerica ci interessa relativamente, preferiamo semmai focalizzarci sulla ricerca dei partner giusti, con i quali costruire una relazione commerciale proficua. Vogliamo fidelizzare i retailer già acquisiti e identificarne di nuovi per conquistare maggior peso e autorevolezza sul mercato». LA NUOVA LINEA CRYSTAL POWER DI ESSENCE SPRIGIONA TUTTA LA LUCE DEI CRISTALLI E DELLE PIETRE PIÙ PREZIOSE, SUBLIMANDO LA PELLE . COMPRENDE PRODOTTI PER IL VISO, OCCHI, LABBRA E UNGHIE.

Quali caratteristiche deve avere il concessionario dei marchi cosnova? Andate sia a drugstore che a profumerie più tradizionalmente intese? «La nostra filosofia va oltre la tradizionale suddivisione del retail ma segue gli orientamenti d’acquisto dei consumatori, raggiungendoli nei luoghi dove acquistano il make up, indipendentemente da quali essi siano. Questo ci ha portato a essere presenti in Italia nel mass market così come nelle profumerie non convenzionali con un notevole successo commerciale. E questa è un’altra differenza con la Germania, dove il make up è ancora venduto principalmente nei drugstore e nelle profumerie tradizionali». Sostegno al punto vendita: come vi muovete da questo punto di vista? Quali sono le cose che i vostri concessionari più apprezzano? «Certamente comune a tutti è la soddisfazione per la performance e l’alta rotazione dei nostri brand, entrambe frutto di un business model solido fondato su qualità, prezzi competitivi e molta innovazione. Il 90% di ciò che produciamo è made in Europe. Da sempre la nostra azienda non conduce test sugli animali. I nostri consumatori sono molto interattivi e continuano a crescere grazie al passaparola, risultando per noi i più grandi influencer. A ciò va aggiunto il sostegno classico al punto vendita, con attività su misura per il singolo rivenditore. Il nostro team marketing è sempre impegnato a creare una sinergia tra le singole attività con i partner locali e le campagne nazionali». Quali sono stati i risultati raggiunti dalla filiale italiana in questi due anni e mezzo? «Siamo cresciuti molto ma vogliamo fare ancora meglio in futuro. Cosnova Italia ha un grande potenziale di crescita e dispone di un team di professionisti altamente qualificati, che credono molto nei nostri brand e nei

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PRIMO PIANO COSNOVA

valori aziendali. Seguiamo i nostri partner uno ad uno e siamo molto orgogliosi della relazione che abbiamo costruito con ognuno di loro». Com’è strutturato invece il gruppo cosnova Beauty? «L’organico conta circa 500 dipendenti ed è in costante crescita. La sede centrale si trova a Sulzbach, vicino a Francoforte e, oltre all’Italia, il gruppo ha filiali negli USA, in Francia, Brasile e Irlanda. A dispetto della dimensione raggiunta, siamo rimasti un’azienda a gestione familiare, dunque con un’organizzazione snella. Al nostro interno abbiamo creato anche una nuova digital commerce division, guidata da un chief digital officer (CDO) che si occuperà dello sviluppo in ambito digitale, per raggiungere il consumatore attraverso i touchpoint digital che si stanno moltiplicando».

CATRICE È UN MARCHIO NOTO IN TUTTA EUROPA. MOLTO ATTENTO AI NUOVI ORIENTAMENTI DI CONSUMO, PROPONE UN’OFFERTA ALL’80% VEGANA.

L’Italia continua a confermarsi tra i mercati più strategici del gruppo? Come si colloca nel ranking mondiale? «Sì, siete certamente un Paese ad alto potenziale per noi, un mercato chiave in Europa ma anche un trendset-

IL CONSUMATORE VA RAGGIUNTO NEI LUOGHI D’ACQUISTO PREFERITI ter globale. Il mondo guarda all’Italia come alla patria della moda, della bellezza e dell’arte. Inoltre i terzisti italiani sono delle eccellenze riconosciute. Non vediamo l’ora di cogliere tutte le opportunità che arriveranno! In generale, comunque, l’Europa ha un ruolo leader per la nostra azienda nelle quote dei fatturati». Nel 2017 vi siete concentrati sul rafforzamento della credibilità e dell’awareness di Essence e Catrice: com’è andata? «Non è facile convincere il consumatore italiano che prezzo basso non significa necessariamente bassa qualità. Al contrario, tale concetto è ampiamente accettato in Germania. Ma il crescente successo dei nostri brand è la conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione. Anche valori quali la trasparenza – verso i dipendenti, verso i nostri partner e verso l’ambiente – diventano sempre più importanti anche per i nostri consumatori». Quali sono i valori distintivi dei due marchi? È vero che al 50% vengono rinnovati ogni anno? «Sì, è così. In cosnova l’innovazione è una necessità assoluta e la gamma prodotti si rinnova ogni anno del 50%. Poi ci sono tutte le varie collezioni stagionali... Essence è il nostro brand rivolto alle consu-

matrici più giovani, che cercano i trend ma amano anche divertirsi attraverso il trucco. Catrice, invece, si rivolge a donne più mature, include molti prodotti con tonalità sia trendy che classiche. Inoltre, l’80% dei prodotti Catrice e quasi il 40% di quelli Essence sono vegani e faremo in modo di aumentare queste percentuali nei mesi futuri». Quali sono i programmi per il secondo semestre di quest’anno (lanci, iniziative ecc)? «Per quanto riguarda le vendite, stiamo implementando la distribuzione del nostro table display, studiato per il mercato italiano, presso i punti vendita Tigotà. Inoltre siamo in trattative che potrebbero presto concretizzarsi con altre insegne. Tra settembre e ottobre lanceremo anche le proposte autunno/ inverno: le nostre consumatrici si innamoreranno dei prodotti in arrivo».n

STRETTAMENTE PERSONALE

LA MIA PASSIONE

«Viaggiare per il mondo alla scoperta della natura e di culture diverse dalla mia e, naturalmente, fare nuove conoscenze lungo il viaggio».

IL MIO SOGNO

«Vivere sulla mia casa galleggiante».

IL TEMPO LIBERO

«Quando non lavoro, mi piace incontrare e conversare con parenti e amici, trascorrendo del tempo di qualità con loro. E adoro praticare sport. È fondamentale per mantenere un equilibrio psicofisico». IMAGINE .27


IL MONDO DELLE DYNASTY FAMILIARI HA SEMPRE TENUTO BANCO ANCHE SUL PICCOLO SCHERMO. “BEAUTIFUL” E I FORRESTER INSEGNANO.

REGOLA N°1: CAMBIARE PELLE SENZA PERDERE I VALORI DELLA FAMILY COMPANY

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SE NE PARLA di Giovanna Maffina

LE DYNASTY

L’IMPRENDITORIA FAMILIARE ITALIANA ECCELLE NEL MONDO, COME DIMOSTRATO ANCHE DAL COMPARTO COSMETICO. IL SEGRETO PER EMERGERE? ADATTARE LA VISIONE DEL FONDATORE AL MONDO CHE CAMBIA.

DELLA BELLEZZA Q

ualche luogo comune ma anche alcune innegabili verità. Quando si parla delle piccole medie imprese italiane di stampo familiare, di cui il nostro sistema imprenditoriale è ricchissimo, è inevitabile che l’accento cada sulla difficoltà di molte – ma non certamente di tutte – a fare sistema e managerializzarsi per acquisire una dimensione competitiva europea (i luoghi comuni), ma anche sul fatto che, dati alla mano, molte tra loro funzionano meglio delle multinazionali, spesso “zavorrate” da case madri che tendono a centralizzare e, dunque, allungare i tempi di ogni decisione (le innegabili verità).

UN MODELLO DIFFUSO NEL MONDO

Il nostro Paese, con oltre quattro milioni di PMI, non è peraltro l’unico dove l’incidenza del modello familiare è importante. Molte altre economie mondiali, Stati Uniti inclusi, spesso invece associate a forme capitalistiche meno tradizionali, hanno un tessuto imprenditoriale di questo tipo. Il rischio più grosso di una buona parte tra loro è la tendenza a rimanere indefinitamente nel limbo della piccola dimensione a causa di una tradizione consolidata di proprietà e gestione familiare spesso restia al cambiamento e IMAGINE .29


SE NE PARLA DINASTIE

al salto dimensionale. In Italia poi questo rischio è particolarmente elevato, se si pensa che la presenza di esponenti della famiglia nella gestione dell’impresa è, ad esempio, quattro volte superiore a quella della Germania, un’economia spesso presa a modello. Là dove, però, si riesce ad adattare ai tempi lo schema imprenditoriale del fondatore, si possono fare grandi cose, gli esempi abbondano anche nel settore cosmetico.

IL PERCEPITO VA MIGLIORATO

Un problema di fondo del mondo delle PMI e del valore da esso generato, è che vive un po’ nell’ombra: un eccesso di timidezza che può diventare un problema per la competitività dell’intero sistema Paese. Lo scorso anno la Cattedra Aidaf (Associazione Italiana delle Aziende Familiari)-Ey dell’Università Bocconi, ha lanciato un’indagine sul Corriere della Sera che ha coinvolto 3.000 utenti, una parte dei quali studenti universitari. L’obiettivo era mettere a fuoco il percepito delle family company italiane, anche indagando quanto arrivasse all’esterno del loro notevole contributo all’economia del Paese, e i risultati non sono stati molto incoraggianti. Circa il 66% del campione intervistato le identificava con quelle artigianali, mentre secondo una definizione condivisa internazionalmente le aziende sono familiari quando una o due famiglie controllano più del 50% del capitale e un familiare è operativo nel board. E quando, partendo da una lista di 15 imprese di grandi e grandissime dimensioni, italiane e straniere – tra cui Barilla, BMW, Ferrero, Ikea, Rana – veniva chiesto quali fossero quelle fami-

“METTERCI LA FACCIA” PUÒ ESSERE EFFICACE PER IL BUSINESS liari, solo poco più della metà venivano riconosciute. Alle family company poi erano associate caratteristiche quali innovazione, modernità, investimenti esteri e senso di responsabilità ambientale, ma non l’attenzione ai dipendenti, al prodotto proposto, e il coraggio di metterci la faccia. In realtà, la loro forza sta proprio in queste caratteristiche, si pensi solo a Giovanni Rana o a Ennio Doris, loro stessi testimonial. Infine, più del 50% del campione sottostimava la loro incidenza sul PIL, che è pari al 53,7% del totale: solo il 40% del campione aveva indicato correttamente il dato.

MENO TIMIDEZZA

Il quadro restituito dalla survey ha, dunque, evidenziato alcune aree di debolezza sulle quali è importante lavorare. Trattandosi di un comparto che dà lavoro a milioni di persone, è importante individuarle per impostare corrette politiche industriali. Premesso questo, serve che anche i poteri forti riconoscano il contributo del settore e che le famiglie imprenditoriali mettano da parte ogni indugio per farsi conoscere di più e meglio all’esterno.

LA PAROLA

AI PROTAGONISTI

LE DYNASTY DELLA BELLEZZA FONDANO SU VALORI SOLIDI E PROPENSIONE A INNOVARE. LORO È LO SCENARIO INTERNAZIONALE. ENRICA MONICA ANCOROTTI ANCOROTTI COSMETICS

■ CHI DELLA FAMIGLIA È PRESENTE IN AZIENDA. «Io e mio padre,

Renato Ancorotti. Lui è presidente, io CEO». ■ APERTURA AI MANAGER. «Non è stata semplicemente una scelta, ma un’esigenza, visti gli obiettivi ambiziosi della società. Oltre al direttore generale, abbiamo introdotto un CFO, il direttore R&D e regulatory e il direttore di produzione. Altri ruoli dirigenziali sono stati assegnati a collaboratori cresciuti professionalmente qui, maturando competenze che abbiamo 30. IMAGINE

voluto valorizzare».

■ APERTURA AI FONDI. «Nel

2017 ci siamo aperti a un fondo di private equity, White Bridge Investments, che detiene il 30% dell’azionariato. Per noi, questo non è stato solo uno strumento di accesso al capitale: gli investitori fanno parte del board dando un contributo importante nella definizione della strategia e della gestione aziendale. Molte aziende a conduzione familiare temono l’apertura al capitale che invece è una preziosa opportunità. Il mercato va affrontato bypassando una struttura gestionale squisitamente familiare, ma non vanno trascurati valori tipici del family business, quali la continuità e il trasferimento delle competenze di generazione in generazione». ■ FATTURATO E ORGANICO. «Abbiamo chiuso il 2018 con un fatturato di 101 milioni e una crescita del 12% rispetto al 2017. Siamo partiti nel 2009 con sette persone e


REALTÀ E FICTION TALVOLTA SI CONFONDONO. COSÌ I CARRINGTON DI “DYNASTY” DIVENTANO SIMBOLO DI UNA CERTA IMPRENDITORIA SPREGIUDICATA CHE MUOVE I FILI DELLA FINANZA MONDIALE.

oggi, tra dipendenti e collaboratori, siamo circa in 400, al 65% donne - anche con ruoli manageriali importanti - appartenenti a 21 diverse nazionalità e con un’età media che si aggira intorno ai 34 anni. Rappresentare una fonte occupazionale ci rende particolarmente orgogliosi. I nostri valori? La fiducia, l’idea di cura e di “ben fatto”, l’attenzione al prodotto, il rispetto al cliente, la sensibilità verso il tessuto sociale in cui ci troviamo».

LUCA MAZZOLENI

ARVAL

■ CHI DELLA FAMIGLIA È PRESENTE IN AZIENDA. «Gestiamo due so-

cietà distinte, al 100% di nostra proprietà, Laboratoires Biologiques Arval SA a Sion e Arval Cosmetici a Milano con oltre 70 dipendenti e altri collaboratori esterni. Io, mia moglie e mia suocera ci suddividiamo le cariche all’interno dei vari consigli di amministrazione mentre l’unica persona che ha carta bianca operativamente sono io». ■ APERTURA AI MANAGER. «A Sion mi confronto con un direttore generale, carica che ricopro invece direttamente a Milano oltre a funzioni commerciali, amministrative e di marketing, naturalmente coadiuvato da validi collaboratori. I nostri manager non sono esterni ma parte

integrante della società, con loro mi confronto di continuo. Ritengo che i manager vadano cresciuti in seno all’azienda. I fondi ci hanno spesso corteggiato ma al momento non ci interessano, anche se l’ipotesi non è da escludere a priori». ■ GIUDIZIO SULLE IMPRESE FAMILIARI. «Voglia d’innovare e passione credo siano elementi comuni a tutte le aziende familiari e che fanno la differenza con quelle ad azionariato diffuso. Tuttavia, pur costituendo il vero tessuto industriale e commerciale della nostra economia, se adottano un modello troppo rigoroso limitano la loro crescita. Il vero problema “dell’azionista familiare” è che spesso rischia di non rimanere al passo coi tempi ed è restio a inserire in azienda nuove figure professionali di valore, che peraltro non è così facile trovare».

GRAZIA BELLONI CAMOMILLA

■ CHI DELLA FAMIGLIA È PRESENTE IN AZIENDA. «Io, come direttore ge-

nerale, mio marito Maurizio che coordina stile e design, mia figlia Francesca, che segue il marketing e la gestione punto vendita e mio figlio Nicolas amministratore delegato». ■ APERTURA A MANAGER E FONDI. «Non abbiamo manager esterni al momento, chissà forse in futuro e l’azienda è al 100% nostra, siamo tutti soci. Quando i nostri figli sono entrati, abbiamo ceduto loro una parte delle quote IMAGINE .31


per responsabilizzarli e dargli un’identità: non volevano sentirsi “figli di” ma soci!». ■ FATTURATO E ORGANICO. «L’ultimo fatturato aziendale è stato di sei milioni e quest’anno crediamo di poter chiudere a sette. Abbiamo 14 dipendenti. La creatività è un nostro valore fondamentale, vogliamo continuare a sorprendere le donne di ogni età e lo facciamo da 36 anni». ■ GIUDIZIO SULLE IMPRESE FAMILIARI. «Molte delle aziende italiane sono familiari e sono la base dell’economia nazionale, ciò non toglie che bisognerebbe avere il coraggio di fondersi per creare strutture più competitive. Il grande problema è che le piccole e medie aziende italiane non fanno sistema, sono abituate a fare tutto in famiglia. Affrontare i mercati esteri da soli è estremamente difficile, sono molto competitivi e complessi».

AMBRA MARTONE

ICR

■ CHI DELLA FAMIGLIA È PRESENTE IN AZIENDA. «Mio padre Rober-

to, fondatore nel 1975, è presidente, mia sorella Giorgia ed io consiglieri, siamo tutti e tre da tanti anni insieme alla guida dell’azienda». ■ APERTURA AI MANAGER. «La nostra è un’azienda al 100% della famiglia ma fortemente managerializzata. Per forte convinzione e scelta strategica, ciascuna funzione chiave - ricerca e sviluppo, qualità, pianificazione, acquisti, produzione, logistica e IT, risorse umane e finanza - è affidata e gestita da un manager altamente qualificato e specializzato». ■ FATTURATO E ORGANICO. «Il fatturato ultimo è stato di 55 milioni di euro e abbiamo 600 dipendenti. Crediamo nella passione per il prodotto - profumi e cosmetici profumati -, nell’orientamento all’eccellenza, che per noi significa qualità senza compromessi, nell’integrità e nell’affidabilità. Per crescere all’estero ci vogliono visione, volontà di produrre valore e tanta voglia di scommettere sul futuro». ■ GIUDIZIO SULLE IMPRESE FAMILIARI. «Hanno il vantaggio di poter adottare una visione di lungo termine e investire in qualità e in passione, pur mantenendosi agili per cogliere le opportunità che si presentano di volta in volta. Con la crescita è fondamentale adattare le strategie e soprattutto l’organizzazione, mantenendo però lo spirito famigliare e la dinamicità. Se agiscono in questo modo, le PMI hanno molto da guadagnarci».

ALBERTO TANZI

ITALART

■ CHI DELLA FAMIGLIA È PRESENTE IN AZIENDA. «Dell’azienda ci oc-

cupiamo mio padre ed io. Lui supervisiona tutti gli aspetti gestionali mentre io mi occupo prevalentemente della parte commerciale. Al momento non abbiamo alcun manager esterno ma non escludiamo di farlo in futuro. Unica controindica32. IMAGINE

LUPI O AGNELLI? SOLO ABILI IMPRENDITORI. COME QUELLI DELLA STORICA SERIE TV “DALLAS”. PER MUOVERSI IN UN CONTESTO SEMPRE PIÙ ALLARGATO BISOGNA, INFATTI, RUBARE UN PO’ ALLA SPREGIUDICATEZZA DI J.R. E UN PO’ ALLA SAGGEZZA DEL FRATELLO BOBBY.

zione sono i costi: per aziende di medie/piccole dimensioni come la nostra non è facile potersi permettere top manager che possano portare un concreto valore aggiunto». ■ FATTURATO E ORGANICO. «L’ultimo è stato di 5 milioni di euro, a segno + rispetto precedente, e abbiamo 15 addetti». ■ I NOSTRI VALORI. «Crediamo nella professionalità, nella passione per il nostro lavoro e nella trasparenza. Investiamo molto nella comunicazione online e nelle fiere di settore internazionali, due leve essenziali per far conoscere il nostro made in Italy». ■ GIUDIZIO SULLE IMPRESE FAMILIARI. «Non si può generalizzare sull’argomento, ogni caso è diverso dall’altro, ciò che conta è credere fortemente in ciò che si fa e anche le discussioni che inevitabilmente scaturiscono tra padre e figlio devono essere costruttive. Sino ad ora per noi, fortunatamente, è andata così!».

BRIGITTE BAERLOCHER LOCHERBER

■ CHI DELLA FAMIGLIA È PRESENTE IN AZIENDA. «Oltre a mio padre Car-

lo, che è AD, mia madre Elena, responsabile amministrativo; mio fratello Stefano direttore vendite export ed io, che sono la responsabile della comunicazione delle vendite Italia». ■ APERTURA AI MANAGER. «Siamo un’azienda familiare e desideriamo continuare a esserlo, questo significa che le decisioni più importanti e strategiche vengono prese internamente, ma ci affidiamo comunque a professionisti esterni quando ci serve valutare l’ingresso in mercati sconosciuti o di risol-


SE NE PARLA DINASTIE

vere problemi gestionali. Oltre a crescere, vogliamo differenziarci rispetto agli altri competitor e rafforzare la nostra brand identity e per farlo potremmo in futuro valutare di affidarci a dei manager con esperienza in tal senso». ■ I NOSTRI VALORI «Siamo da oltre cinquant’anni una family company e condividiamo i valori di mio nonno paterno, Sergio Baerlocher, che ha fondato l’azienda: coniugare l’altissima e riconosciuta qualità svizzera in campo cosmetico con il “saper fare” italiano. Siamo orgogliosi della nostra indipendenza che ci rende liberi nelle scelte strategiche e produttive. Abbiamo una precisa e riconoscibile identità frutto dell’amore per l’arte, per la qualità e l’artigianato». ■ GIUDIZIO SULLE IMPRESE FAMILIARI «Sono un modello senz’altro positivo che ha portato alla diffusione del made in Italy nel mondo. Tuttavia, in alcuni casi, la loro dimensione può rappresentare un limite per un rapido sviluppo sui mercati internazionali e, in tale ottica, diventa comprensibile la necessità di alcuni di affidare a fondi di private equity l’accelerazione della crescita».

MASSIMO VIDAL MAVIVE

■ CHI DELLA FAMIGLIA È PRESENTE IN AZIENDA. «Oltre a me, che

sono amministratore delegato e direttore generale di Mavive, ci sono mia moglie Francesca Maria Barozzi, consigliere d’amministrazione e direttore amministrativo e finanziario e i miei figli Marco Vidal, consigliere d’amministrazione e direttore commerciale, e Lorenzo Vidal, consigliere d’ammini-

strazione con delega al marketing». ■ FATTURATO. «Il bilancio 2018 è stato di 32 milioni di euro». ■ APERTURA AI MANAGER E AI FONDI. «La prima è fondamentale! Da anni abbiamo affidato marketing, vendite Italia, vendite estero e controllo gestione a dirigenti esterni alla famiglia. Confermo, invece, che non ci sono fondi in Mavive, che è al 100% di proprietà mia e di mia moglie». ■ GIUDIZIO SULLE IMPRESE FAMILIARI. «Operando in gran parte su licenze, il valore più rilevante per noi è rappresentato dall’introduzione e capacità di aspirazione del brand rappresentato nell’ambito dei mercati e del target. Poi, Mavive supplisce a eventuali carenze attraverso la leva del prodotto, che continua a essere fondamentale pur essendo la profumeria alcolica molto affollata e competitiva». «Il limite più comune delle imprese familiari è che ogni componente della famiglia deve aver maturato competenze che lo collochino un gradino al di sopra del management esterno e sicuramente all’altezza della media professionale aziendale. Superato questo ostacolo, con il tempo e il passare delle generazioni, la family company sviluppa un forte senso di identità che rende ancora più stimolante il lavoro. A muovere l’imprenditore non è più l’interesse economico o professionale ma qualcosa di più profondo. L’essere gestite secondo logiche di lungo periodo e da imprenditori pronti a sacrificare guadagni pur di dare un futuro alla propria impresa ha fatto sì che anche in periodi di crisi rispondessero meglio di quelle ad azionariato diffuso».

CRISTIANO CERIZZA PROFUMITALIA

■ CHI DELLA FAMIGLIA È PRESENTE IN AZIENDA. «Siamo in sei: io

sono l’amministratore unico e mi occupo insieme a Roberta del mercato estero, Nicolò segue il mercato italiano come direttore vendite Italia, Gianluigi pianifica le produzioni e gli acquisti, Guido è responsabile marketing per lo studio e la realizzazione di nuovi prodotti e Paola gestisce gli ordini». ■ APERTURA AI MANAGER. «Non abbiamo manager esterni che ci supportano nella gestione aziendale e non prevediamo di inserirli in futuro. La nostra è una piccola realtà che non può supportare simili costi». ■ FATTURATO. «L’azienda è al 100% della Famiglia Cerizza. Il fatturato del 2018 è stato di circa 2 milioni di euro, con sette addetti compresi quelli della famiglia». ■ VALORI. «Selezioniamo con cura i materiali e ci avvaliamo della collaborazione di Maurizio Cerizza, il più importante naso italiano. Partecipiamo a fiere in tutto il mondo e siamo alla costante ricerca di materiali innovativi per i nostri astucci, tappi e flaconi: il made in Italy, se di qualità, continua ad avere forte appeal all’estero». ■ GIUDIZIO SULLE IMPRESE FAMILIARI. «Crediamo fortemente in questo modello, che non costituisce un limite alla crescita dell’azienda ma proprio il contrario. La cosa importante è che siano chiare e ben definite le mansioni di ciascuno dei componenti della famiglia e che non ci siano interferenze nelle diverse mansioni, ma solo stretta collaborazione». IMAGINE .33


SE NE PARLA DINASTIE

LA PAROLA

AD AIDAF DARIO VOLTATTORNI È EXECUTIVE DIRECTOR DELL’ ASSOCIAZIONE ITALIANA AZIENDE FAMILIARI FONDATA DA ALBERTO FALCK. Quali sono i valori vincenti delle aziende familiari? Quali gli elementi di criticità? «Tra i primi, senz’altro la propensione a far durare l’impresa nel tempo, ciò che le rende più resilienti nei momenti difficili e anche più disposte a investire e attendere ritorni in periodi temporali più lunghi. Un recente articolo pubblicato sull’Harvard Business Review dal titolo “Why the 21st century will belong to Family Businesses”, ha identificato cinque punti di forza delle family company: la creazione di un ambiente di lavoro collaborativo che attrae e premia i migliori talenti; la gestione degli investimenti alla ricerca della qualità di lungo periodo e non della quantità del breve periodo; la propensione alla reputazione aziendale e non al solo profitto; la definizione di un’organizzazione flessibile, reattiva e snella; una governance che coinvolge e impegna tutto il personale, contro uno stile manageriale solo incentrato all’ottenimento del massimo profitto per gli azionisti. Al tempo stesso, le imprese familiari italiane devono migliorare per essere più presenti sui mercati internazionali, essere più propense a operazioni di M&A e a managerializzarsi, per affiancare al passaggio generazionale quello dimensionale, utile anche alla crescita del nostro Paese». È vero che hanno performance migliori rispetto alle altre? «Assolutamente si. L’Osservatorio AUB sulle imprese familiari, promosso da AIDAF, UniCredit, “Cattedra AIDAF – EY di Strategia delle Aziende Familiari” in memoria di Alberto Falck dell’Università Bocconi e dalla Camera di Commercio di Milano, restituisce oramai da diversi anni una fotografia che mostra come, anche in periodi di grande crisi, hanno risultati decisamente migliori rispetto alle imprese statali e alle filiali italiane di imprese straniere. A questo si accompagna un incremento di occupati, che tra il 2013 e il 2017, è stato del 23,1%, mentre su altri fronti si è invece dovuto ridurre. A riuscire meglio sono quelle imprese che hanno 34. IMAGINE

internazionalizzato innovando costantemente prodotti e tecnologie. Innovare è un elemento oramai imprescindibile se si vuole competere in una dimensione allargata». Anche in Germania e Francia ci sono molte PMI: in Francia però, quanto meno nel settore del lusso, a differenza che in Italia gli imprenditori sono riusciti a fare sistema... «Il lusso italiano è un settore unico nel suo genere, all’interno del quale, in effetti, le imprese hanno sempre dato un contribuito importante, in termini creativi, manifatturieri e produttivia. Ma non sempre a ciò ha corrisposto un processo di internazionalizzazione e managerializzazione. Se, invece, allarghiamo all’economia nel suo complesso, emerge come la nostra sia la seconda economia manifatturiera in Europa e vi siano alcuni settori dove l’Italia, e in particolare le imprese familiari, eccellono, se non sempre nella dimensione, certamente nella qualità e nell’innovazione. Penso al settore del packaging, dell’automotive e dell’alimentare, dove avanza quella che Mauro Magatti chiama la “nuova borghesia produttiva”, un’avanguardia silenziosa che fatica a divenire modello poiché non riesce a rendere il proprio patrimonio il fulcro attorno al quale mettere in forma un nuovo modello imprenditoriale». Come deve muoversi un’azienda familiare che intenda uscire dai confini italiani? «Come dicevo prima, è del passaggio dimensionale che ci si deve occupare, pensando all’impresa di famiglia non solo come a un percorso che traghetta da una generazione all’altra, ma che fa fare il salto, aprendo alla competizione internazionale. Per fare ciò, bisogna entrare in contatto con università, centri di ricerca e talenti, startup e mondo finanziario, istituzioni locali e globali». Perché ciò accada, anche le persone a capo dell’impresa devono cambiare mentalità, non crede? «Certamente. Quello citato è un presupposto che implica assunzione di responsabilità da parte del board. Per l’amministratore delegato, interno o esterno alla famiglia, vuol dire preparare l’organizzazione a operare su più mercati attraverso un team di manager di talento e con una visione internazionale. Così che si crei un circolo virtuoso sia per la famiglia proprietaria sia per il suo leader». n


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I PROSSIMI MESI SI PROSPETTANO RICCHI DI CONTRASTI, CON TOCCHI ACCESI DI COLORE COME IL VERDE MENTA. L’ISPIRAZIONE ARRIVA DA UN FUTURO IN CUI NATURA E SCIENZA COESISTONO IN ARMONIA. LO CONFERMANO I TREND FORECASTER.

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L

a bellezza del futuro è trasformativa, fluida, multietnica e no gender. Non esiste più una stagionalità vera e propria anche se le tendenze sembrano comunque cicliche. Tra tanti brand, mentre le griffe scelgono di seguire le dinamiche della moda con le consuete collezioni autunno/inverno e primavera/ estate, ce ne sono alcuni che preferiscono testare le proprie novità lanciando prodotti in edizione limitata o in esclusiva per determinati retailer e altri che, IMAGINE .37


CHANEL

CLARINS

invece, mirano ad ampliare le proprie linee continuative già esistenti all’insegna dell’inclusività. Questo perché oggi ogni singolo lancio è fortemente influenzato da ciò che ci circonda, la natura in primis, ma anche la scienza e l’attualità. A confermarlo è Theresa Yee, senior beauty editor di WGSN, trend forecaster che, da qualche mese, si dedica in maniera mirata anche alle tendenze in fatto di make up, fragranze e skincare: «Tutti i trend, che siano di bellezza, interior design o moda, partono dai consumatori. Il loro comportamento e la loro mentalità sono fattori chiave che influenzano i colori e il design del prodotto. Inoltre, in tutti i settori, la creatività è fortemente plasmata da ciò che accade nel mondo, dall’arte, dalla cultura, dalla politica, dalla ricerca e dalla tecnologia. Abbiamo visto come temi ed evoluzioni sociali ed economici possano influire sulle tendenze dei colori, ad esempio il Neo Mint, uno dei trend chiave di WGSN per la stagione 2020, si ispira al design e all’architettura neo futuristici». Il futuro, infatti, non sembra poi così lontano. Proprio il 2020 sarà l’anno in cui l’intelligenza artificiale del colosso tecnologico Fujitsu farà da giudice alle gare olimpiche di Tokyo; nello stesso periodo sarà completato l’edificio più alto del mondo, la Torre di Jeddah in Arabia Saudita, e la Mars 2020 Rover della Nasa inizierà la sua missione per scoprire se il pianeta Marte è in grado di “accogliere” la vita. A tutti questi avvenimenti, proprio WGSN ha legato una nuova nuance di verde menta - Neo Mint appunto - fresca e ossigenante, che rappresenta il link tra natura e scienza. Non deve stupire, dunque, che alcune collezioni make up per l’autunno/inverno

IL MAKE UP È INFLUENZATO DA SETTORI CHE SEMBRANO LONTANI 38. IMAGINE

NOUBA

PUPA

2019/2020 portino già con sé tocchi di verde intenso o acido (vedi, per esempio Dior e Dolce&Gabbana) che, con l’avvicinarsi della primavera, lasceranno piano piano il posto a gradazioni più “mint”.

COLORE FA RIMA CON EMOZIONE

«I filoni che sicuramente continueranno a crescere e ad avere un ruolo centrale nelle prossime stagioni del make up saranno quelli della sostenibilità, dell’inclusività e del cosmetico “on the run” - spiega Cecilia Schena, vice president marketing di Chromavis che produce make up per conto terzi -. Tutti i prodotti dovranno essere riutilizzabili, a basso impatto ambientale, attivi sulla pelle e rispondere a problemi quali scarsità dell’acqua o smaltimento delle plastiche. Ci saranno sempre più prodotti no gender, rivolti a tutte le etnie e ai nuovi nuclei familiari. Ogni referenza, inoltre, dovrà essere facile, multi uso, adatta a un consumatore in movimento, e in grado di regalare ogni volta nuove sensazioni». Ed è proprio la sensorialità a fare da filo conduttore alle novità make up della stagione fredda in arrivo. Basti pensare ai rossetti, sempre più cremosi, profumati e sensuali. «Il trucco diventa davvero emozionale, si sta trasformando in un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e che può assicurare un momento di benessere psico fisico. In questo le profumazioni svolgono un ruolo importante come elemento che influenza le emozioni, gli stati d’animo e l’energia degli individui in modo immediato. La fragranza diventa parte integrante della formula ed elemento fondamentale per generare ‘me moment’ davvero unici» continua Schena. Ecco perché anche gli specialisti del profumo si lanciano sempre di più nel segmento del make up. Basti pensare al marchio di fragranze artistiche By Kilian che ha di recente presentato, in esclusiva presso lo store Rinascente Duomo di Milano, la sua prima collezione di rossetti fragranti Le Rouge Parfum. Questo perché, come spiega Kilian Hennessy, fondatore e direttore creativo del brand, «la lunga e paziente ricerca compiuta da ogni donna per trovare il rosso perfetto per lei ricalca esattamente la ricerca per selezionare il profumo ineguagliabile che, quando trovato, diventa un tratto identificativo di chi lo indossa».


GIVENCHY

ELLIS FAAS

DIEGO DALLA PALMA

DIOR

IL RITUALE CHE PARTE DAL PRIMER

Sul fronte delle basi, i nuovi fluidi uniscono colore, trattamento e una buona “dose” di coccole per la pelle. «I prodotti ibridi per l’incarnato sono un trend in crescita - racconta Theresa Yee di WGSN -, basti pensare ai primer infusi di ingredienti attivi o ai fondi illuminanti arricchiti con sostanze multi funzionali. Per quanto riguarda gli occhi e le labbra, invece, gli effetti liquidi e pittorici saranno trame chiave del make up invernale, con toni contrastanti e importanti giochi di chiaro scuro. Il make up sarà più espressivo e individuale perché i consumatori moderni sono audaci e creativi con il colore». Bianco e nero, rosa e azzurro, rosso e verde: l’incontro/scontro tra colori apparentemente distanti piace al consumatore che è sempre più proiettato verso la sperimentazione. E l’ispirazione, ancora una volta, arriva da mondi che poi così distanti non sono. «Oltre all’universo dello skincare a cui il make up è sempre più vicino e con il quale si stanno creando forti connessioni, le influenze più evidenti arrivano da settori apparentemente lontani dal cosmetico ma che dettano in qualche modo la direzione del mercato. Il settore del food, per esempio, è fonte di grandi ispirazioni e innovazioni sia a livello formulistico che concettuale e di delivery system. Così come lo street style che, reso fluido e accessibile a tutti dal mondo digital, è sicuramente un ricco bacino di idee da cui attingere costantemente» afferma l’esperta di Chromavis.

IL FUTURO È ADESSO

Basi cocoon, rossetti profumati, ombretti che sembrano acquarelli. Cos’altro dobbiamo aspettarci dal make up di ultima generazione? «Sono molti gli studi che Chromavis sta affrontando soprattutto nell’ottica di sviluppare prodotti a basso impatto ambientale e packaging free - racconta Schena -. L’innovazione per noi è alimentata dalla marketing intelligence, dagli analytics che sono indispensabili per leggere il mercato, anticipare i tempi e accorciare il time to market. Nuove materie prime, nuove tecnologie produttive, nuovi delivery system sono alla base del nostro processo di innovazione volto a disegnare inediti scenari e consumer insight. Un’attenzione particolare è riservata alla ricerca di nuove gestualità e forme di applicazione del prodotto». n

MIMETISMI ROSA, VERDE, ROSSO, GIALLO, BLU. SONO I COLORI CHE INVIDIAMO ALLA NATURA, AI FIORI, AD ALCUNI RETTILI IN GRADO DI MIMETIZZARSI COME IL CAMALEONTE E, SOPRATTUTTO, AGLI UCCELLI. NOI, INFATTI, NON POSSIAMO NASCERE CON I CAPELLI BLU. LE LORO PIUME, INVECE, POSSONO AVERE MILLE SFUMATURE CHE CAMBIANO A SECONDA DEL RIFLESSO DELLA LUCE. LA NATURA, ALMENO DAL PUNTO DI VISTA ESTETICO, SEMBRA STATA MOLTO GENEROSA CON LORO. FORSE, PERÒ, NON TUTTI SANNO CHE, OLTRE AGLI EFFETTI TEMPORANEI, DATI DALL’AMBIENTE CIRCOSTANTE E DALLA MUTA STAGIONALE, I COLORI DEI VOLATILI DIPENDONO SOPRATTUTTO DA UNA QUESTIONE CHIMICA. LA MELANINA DONA LORO IL COLORE NERO INTENSO E, IN BASE ALLA QUANTITÀ, TUTTE LE SFUMATURE PIÙ CHIARE DAL GIALLO PAGLIERINO AL MATTONE. LE PIUME ROSSO VIVO, GIALLO E ARANCIONE SONO PRODOTTE, INVECE, DA CAROTENOIDI E LIPOCROMI. LE TAVOLOZZE DEL GRIGIO DERIVANO DALLA FEOMELANINE, MENTRE IL COLORE BLU È DATO DA UN INSIEME DI FATTORI: LA COMPOSIZIONE DEL PIUMAGGIO E L’AMBIENTE SI UNISCONO NELL’EFFETTO TYNDALL. È A TUTTO CIÒ CHE SI ISPIRANO IL MAKE UP E IL MONDO DELLA COLORAZIONE PER CAPELLI.


SPECIALE MAKE UP

1.

1. DIOR

Una donna dalla vita frenetica, che vive la città e usa il make up con creatività. A lei è dedicata la collezione Power Look che focalizza il colore sugli occhi con linee stilizzate e disegni color block ispirati allo street style. I colori sono freddi con tocchi pop di giallo, celeste e verde chartreuse. Anche per le unghie.

2.

DISTRIBUTORE: LVMH

2. CLARINS

Cheeky Cheeky Bam Bam è una collezione fresca e giovane che tinge guance e labbra con tonalità pop ultra pigmentate. Tra i prodotti star c’è Joli Blush, un fard a lunga tenuta e modulabile, che ravviva le gote all’istante. Da abbinare ai quattro colori gourmand di Embellisseur Lèvres per labbra a effetto bagnato. DISTRIBUTORE: CLARINS

3. GIVENCHY

È un equilibrio di luci e ombre, la collezione Essence of Shadow che veste l’oscurità di brillantezza con le palette Prismissime. Al loro interno ci sono nove ombretti madreperlati che giocano con la riflessione e l’assorbimento della luce. Disponibili in due armonie da abbinare ai rossetti Rouge Interdit Vinyl, anch’essi super brillanti.

3.

DISTRIBUTORE: LVMH

4. GUERLAIN

Il focus dell’autunno è sulle labbra con l’iconico rossetto Kiss Kiss, ora disponibile in 60 referenze, declinate in diverse, texture, finiture e nuance: dalle 20 shade del nuovo rossetto liquido alle ulteriori tinte (otto satin e sei matte) del classico lipstick fino alle tre inedite sfumature del balm. DISTRIBUTORE: LVMH

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4.


SPECIALE MAKE UP

5.

5. ASTRA

Occhi in primo piano con il pratico ombretto a penna Cultstick che promette un tratto uniforme e sfumabile in otto essenziali colorazioni che formano un arcobaleno irrinunciabile di sfumature. Sulle labbra, immancabile un velo di Hypnotize Liquid Lipstick, dal colore intenso e a lunge tenuta. Mentre l’incarnato è scaldato dalla Romance Palette che custodisce blush, illuminante e bronzer. DISTRIBUTORE: GIUFRA

6. SHISEIDO

Sei nuove referenze, più due pennelli, compongono la Synchro Skin SelfRefreshing Collection, interamente dedicata all’incarnato. Si inizia con il fondotinta liquido dalla formula oil free per arrivare a quello cushion dalla copertura modulabile. Senza dimenticare i due correttori e le due polveri. Tutti ispirati ai più famosi trend dell’universo J-Beauty.

6.

DISTRIBUTORE: SHISEIDO

7. BY TERRY

7.

L’iconica Hyaluronic Hydra-Powder viene declinata in otto nuove nuance che si aggiungono a quella trasparente già esistente. Sempre ultra fine e rimpolpante grazie all’acido ialuronico e alle perle di silice. Con tanto di pigmenti premium idrofobici e, dunque, resistenti all’acqua. DISTRIBUTORE: DISPAR

8. COLLISTAR

8.

Nata con il coinvolgimento dell’illustratrice Lucia Emanuela Curzi, la collezione Milano by Collistar omaggia il capoluogo lombardo con formule e texture ultra brillanti. Come qulla del prodotto star: una palette multiuso dal look animalier che gioca con effetti satin, perlati e ultra perlati. DISTRIBUTORE: COLLISTAR

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SPECIALE MAKE UP

9. MARC JACOBS

9.

Occhi, labbra e incarnato si vestono di inediti bagliori e iridescenze con la collezione Lust & Stardust che propone un ombretto glitter in pot (in quattro nuance), un illuminante viso e corpo in un’avvolgente tonalità rosa pesca e il gloss ultra brillante (in quattro nuovi colori). Tutti in edizione limitata con tanto di pack a effetto polvere di stelle. IN ESCLUSIVA DA SEPHORA

10. GIORGIO ARMANI

Sono toni opachi e vellutati, ispirati alla natura, quelli dei nuovi Lip Maestro ed Eye Tint che compongono la collezione Matte Nature. A questa si aggiunge il Luminous Silk Hydrating Primer da usare da solo o sotto il fondotinta per uniformare l’incarnato con un effetto glow che è dato da speciali pigmenti bidimensionali incapsulati nel cristallo.

10.

DISTRIBUTORE: L’ORÉAL LUXE

11. CHANEL

Mademoiselle Coco diceva che il bianco e il nero formano un accordo perfetto. Per questo oggi la Maison ha creato la collezione Noir et Blanc fatta di consistenze luminose e scintillanti ma anche mat e strutturate. Con nuance che vanno dal seppia ai grigi fino ai nuovi Rouge Noire per le labbra. DISTRIBUTORE: CHANEL

12. DOLCE&GABBANA

Prodotto star della collezione Eternal Love è la I ♥ Dots Eyeshadow Palette, decorata con una fantasia di pois e cuori rossi, con una combinazione di ombretti matte e brillanti in nuance neutre. Per celebrare la bellezza senza tempo, immancabili i rossetti nude e uno smalto verde vibrante in edizione limitata. DISTRIBUTORE: SHISEIDO

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12.

11.


13. DIEGO DALLA PALMA I mitici anni Settanta rivivono nella collezione Deep Seventies che gioca con sfumature mauve sugli occhi e sulle labbra, marsala sulle unghie e rosate sulle gote. E, per ogni diva che si rispetti, c’è anche una raffinata polvere illuminante per un incarnato radioso che sembra di porcellana.

13.

DISTRIBUTORE: COSMETICA

14. ELLIS FAAS

14. 15.

Al centro dell’attenzione ci sono le labbra con i rossetti in crema Creamy Lips, morbidi, vellutati e a lunga durata. Ne basta una passata per coprire le labbra con un film confortevole, carico di pigmenti concentrati. Con vitamina E e agenti rimpolpanti quali la cera di candelilla e l’estratto di prugna. Disponibili in nove nuance. DISTRIBUTORE: ELLIS FAAS

15. CHANTECAILLE

Sei ombretti luminescenti, ognuno dedicato a un animale africano in via d’estinzione: rinoceronte, leone, elefante, ghepardo, giraffa e pangolino. Con la parte superiore dell’astuccio decorata con scatti di fotografi naturalisti impegnati nell’attività di conservazione. Per questo, parte dei ricavati delle vendite sarà devoluta in favore di queste specie. IN ESCLUSIVA DA SACCANI

16. YSL

16.

Rouge Pur Couture, l’icona dal finish effetto seta luminoso, e Rouge Pur Couture The Slim, il lipstick super coprente a effetto mat, si presentano con un nuovo packaging, romantico e al tempo stesso aggressivo, e otto nuove shade (quattro per ogni linea) che celebrano i colori storici della Maison. DISTRIBUTORE: L’ORÉAL LUXE

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SPECIALE MAKE UP

17. NOUBA

17.

Un mix di sfumature abbaglianti, cariche di versatilità, è al centro della collezione Irriverent che invita a mescolare e sovrapporre le texture e i colori. Con l’iconica formula jelly del rossetto Millebaci per labbra super luminose e il nuovo Qui Creamy Eyeshadow per regalare alle palpebre un finish metallico di lunga durata. DISTRIBUTORE: NOUBA BY MATISSE

18. LORD & BERRY

Per questo autunno, il brand dalla vocazione professionale propone un look occhi davvero d’impatto: i grafismi sono realizzati con la matita kohl kajal Perfecto, 100% waterproof, e i punti luce con i pigmenti brillanti Stardust. Le labbra si truccano in un istante con il comodo matitone “20100” che è uno dei prodotti più amati dai make up artist.

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DISTRIBUTORE: BLUE VISION

19. PUPA

Candy Punk è la nuova fiaba metropolitana del brand che ha creato una collezione perfetta per le donne romantiche e al tempo stesso ribelli. Il look è profondo e magnetico con gli occhi che brillano di una miriade di riflessi argentati e le labbra scolpite con le nuance del malva e del rubino. Questo stile trova la sua massima espressione nei capelli che si tingono di rosa e viola.

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DISTRIBUTORE: MICYS COMPANY

20. BY KILIAN

Le Rouge Parfum è la prima linea make up del brand: sei iconiche nuance di rosso, ultra matte o satin, tutte profumate con un cocktail di note gourmand e floreali. E custodite all’interno di un astuccio talismano che diventa un oggetto di design. DISTRIBUTORE: ESTÉE LAUDER

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20.


SPECIALE MAKE UP

21. RIMMEL LONDON

Sono 10, le nuove nuance del rossetto Lasting Finish Extreme che promette un colore intenso e confortevole fino a 10 ore. A queste si aggiunge la collezione Wondereyes con due mascara e la matita per sopracciglia per un look occhi intenso e ammaliante in due passaggi.

21.

DISTRIBUTORE: COTY CONSUMER BEAUTY

22. CATRICE

Come ogni stagione, anche questo autunno sono tante le novità del brand. Tra queste, il balsamo Lip Glow Glamourizer che amplifica la bellezza naturale delle labbra interagendo con il loro pH, la Luminice Glow Palette per scolpire il viso con due highlighter e un bronzer e il Blush Box Glowing & Multicolour per donare all’incarnato un irresistibile finish luminoso.

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DISTRIBUTORE: COSNOVA

23. CLINIQUE

Come un fondotinta per le labbra, i nuovi Event Better Pop Lip Colour Foundation sono stati creati attraverso la tecnologia Clinique Shade-Match per abbinarsi perfettamente a tutti gli incarnati. A renderli unici, la formula, a base di vitamina E, che varia di intensità a seconda della reazione con il tono di pelle. Per un risultato assolutamente su misura! In 28 nuance.

23.

DISTRIBUTORE: ESTÉE LAUDER

24. INNOXA

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Una capsule collection dedicata a “La Via Delle Spezie”, con colori caldi per gli occhi, poi enfatizzati da una linea di eyeliner e abbondante mascara, e labbra senza tempo con il rossetto rosso dal finish mat. La base è perfetta grazie al Fondotinta Confort della linea Autentica ad azione anti età. DISTRIBUTORE: PRIMAVERA COSMETICI

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SPECIALE MAKE UP

25.

25. ARTDECO

Un mix di colori opachi e perlati per gli occhi e un rosso accesso, per così dire “ribelle”, per le labbra. Sono questi i diktat della collezione Cross The Line che stupisce subito per il suo packaging. Colore must have: il verde smeraldo perlato da utilizzare sulla palpebra mobile per donare carattere allo sguardo. DISTRIBUTORE: ARTDECO

26. MAX FACTOR

L’incarnato prima di tutto con la All Day Face Collection che oltre al correttore e alla cipria prevede anche uno stick doppio che da un lato è un fondotinta mat e dall’altro un primer dalla texture “peso piuma”. Torna poi il rossetto Colour Elixir, in 10 nuance arricchite da oli preziosi che coccolano le labbra.

26.

DISTRIBUTORE: COTY CONSUMER BEAUTY

27. PHYSICIANS FORMULA

La già iconica Butter Collection del brand accoglie nuove texture ultra sensoriali, realizzate con ingredieti provenienti dall’Amazzonia. Tra queste la Butter Eyeshadow Palette in due armonie (Tropical Days e Sultry Nights) e il Murumuru Butter Lip Cream per nutrire le labbra con una formula a effetto glossy (in 12 shade). DISTRIBUTORE: MARKWINS

28. LAYLA

Lo sguardo si veste di colori metallici con i nuovi ombretti della collezione Metal Phobia, liquidi e a lunga tenuta. Per scolpire i tratti del volto arrivano, invece, i correttori Liquid Anticernes & Contouring da fissare con la cipria Fix and Light per un baking dal risultato professionale. DISTRIBUTORE: LAYLA COMSETICS

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27. 28.


SPECIALE MAKE UP

29.

29. BOURJOIS

La collezione Oh Oui pone al centro lo sguardo. Per questo comprende il mascara Big Lashes che dona volume alle ciglia con una nuance ultra black e le nuove matite Contour Clubbing Waterproof, super colorate, da applicare nella rima interna oppure sulla palpebra mobile. Accanto a questi, il nuovo fondotinta liquido Always Fabolous dal finish vellutato. DISTRIBUTORE: COTY CONSUMER BEAUTY

30. BELLAOGGI

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La novità dell’autunno si chiama Lumi Gloss ed è un top coat universale che regala un finish shimmer a tutti i rossetti. Con questo, arrivano anche le tinte labbra Spring Water Tattoo, dalla texture acquosa che si asciuga in pochi secondi per donare alle labbra un colore ultra reistente. DISTRIBUTORE: EUROSTYLE

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31. BELL

Per chi lamenta una pelle sensibile, la linea Bell HypoAllergenic propone una nuova palette di ombretti, arricchiti con attivi idratanti che non seccano la palpebra e rispettano gli occhi. È stato testato sugli occhi che tendono a irritarsi anche il nuovo Amazing Lash Mascara per ciglia definite senza grumi. Per le labbra arriva, invece, Supernude Gloss a effetto ultra lucido. DISTRIBUTORE: BURTON

32. DEBORAH MILANO

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Promette 18 ore di tenuta estrema, la formula no transfer del nuovo rossetto Fluid Velvet Mat, in sei nuance, dal nude al terracotta passando per il fucsia. Assieme a questo, c’è un’altra novità: la linea Instant Lift con fondotinta e correttore a base di particelle illuminanti. DISTRIBUTORE: SODALIS

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SPECIALE MAKE UP

33. TOM FORD

Le sopracciglia protagoniste indiscusse dell’autunno con questa collezione che, tra gli altri, propone una Brow Pomade cremosa, modulabile e waterproof, oltre a un pratico Fiber Brow Gel disciplinante e alla matita retrattile ultra fine Brow Perfecting Pencil che consente di disegnare pelo per pelo.

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DISTRIBUTORE: ESTÉE LAUDER

34. MESAUDA MILANO

Si chiama Rhythm & Blush, il nuovo fard compatto dal tocco setoso che dona definizione e colore alle guance e agli zigomi. La sua innovazione sta nella texture che, essendo micronizzata, è facile da sfumare e si distribuisce in modo omogeneo.Disponibile in otto diverse nuance per tutti gli incarnati.

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DISTRIBUTORE: GAON

35. NAJ OLEARI

Una pelle da favola, levigata, liscia, luminosa e purificata. Questo il diktat della collezione Space Attraction fatta di polveri luminose per il viso e texture a effetto lacca per le labbra. Per gli occhi c’è, invece, la Dazzling Star Eyeshadow Palette con nove ombretti mat, perlati e satinati, nella trousse metallizzata a effetto ghiaccio. DISTRIBUTORE: EUROITALIA

36. MAKE UP FACTORY

È una donna dall’allure romantica quella a cui si ispira la collezione Autumn Delight: un look nude con dettagli luminosi e tocchi di colore caldi. Il blush, per esempio, è caratterizzato da un tono pesca dal finish luminoso. Mentre la texture degli ombretti è delicata, impalpabile e facile da sfumare con l’apposito applicatore integrato nella trousse. DISTRIBUTORE: FINMARK

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SPECIALE DIAMO I NUMERI

MAKE UP... LONG LASTING Il make up è la terza categoria a valore dopo skincare e cura corpo. Aldilà dell’andamento altalenante dei singoli segmenti, il mercato è in complessiva crescita. di Giovanna Maffina

N

el 2018 i prodotti per il trucco hanno registrato un andamento positivo, mantenendo le buone performance degli ultimi sei anni, grazie soprattutto alla distribuzione monomarca e ai corner presenti a livello mass. In profumeria, bene il trucco viso (+2,2%), occhi (+1,5%) e labbra (+2,4%) e, ancor meglio, i cofanetti trucco (16,3%). Subisce invece una battuta d'arresto il trucco mani, con un lieve decremento dello 0,7%, dopo anni di crescita ininterrotta. La categoria si conferma estremamente appetibile per i giovani, che frequentano anche la profumeria, nonostante la sempre più pressante crescita dei monomarca: oltre alla storica Kiko, anche l'italianaWycon e NYX del gruppo L'Oréal. Sicuramente sui vari andamenti pesa la ridistribuzione delle opzioni d’acquisto e delle abitudini dei consumatori, sempre più attenti alle formule di beauty routine che rimodulano la fruizione delle famiglie di prodotto tradizionali (fonte Cosmetica Italia). n

17,3%

PESO COMPLESSIVO DELLA CATEGORIA TRUCCO SUL TOTALE CONSUMI, considerata

la somma del trucco viso, occhi, labbra e mani. Un peso mantenutosi sostanzialmente invariato lo scorso anno rispetto al precedente. Al suo interno, le varie categorie di prodotto registrano andamenti altalenanti.

173,7

VALORE DI CONSUMO DEI PRODOTTI VISO IN PROFUMERIA. Il segmento lo scorso

125,2

VALORE DI CONSUMO DEI PRODOTTI OCCHI IN PROFUMERIA. Questa categoria nel complesso

101,5

VALORE DI CONSUMO DEI PRODOTTI LABBRA IN PROFUMERIA Anche il trucco labbra,

MILIONI DI EURO

MILIONI DI EURO MILIONI DI EURO

+3,4%

anno è cresciuto in totale del 2,2% rispetto all’anno precedente, assestandosi complessivamente a quota 422 milioni. Nel 2018 i prodotti più consumati sono i fondotinta e le creme colorate, che coprono il 54% di tutta la famiglia, grazie a una conferma del trend positivo del 2017 (+1,7%).

è cresciuta dell'1,5%, ma il profumeria si registra un generalizzato segno meno. la maglia nera va ai mascara (-5,1%).

che copre circa un terzo dei consumi, cresce nel complesso (+2,4%) ma cede l'1,2% nel selettivo. A segno meno tutti i comparti. Crescono, invece, le farmacie e il mass market.

INCREMENTO DEL COMPARTO LUCIDALABBRA E ROSSETTI,

Nel 2018 la famiglia prodotto è balzata al secondo posto nella classifica globale delle categorie in crescita (secondi solo alle edt e profumi maschili) con un incremento del 3,4%. IMAGINE .49


C U LT S T I C K W AT E R R E S I S TA N T E Y E S H A D O W

COME UN FILM DI CULTO, L’ISTANTANEA CRISTALLIZZATA DI UNA GENERAZIONE, UN’OPERA CHE RIMANE VIVA NEL TEMPO E SI ELEVA A ICONA POPOLARE: NASCE CULTSTICK, L’OMBRETTO IN STICK DAL TRATTO UNIFORME E SFUMABILE CHE SINTETIZZA IN OTTO ESSENZIALI COLORAZIONI UN ARCOBALENO DI IRRINUNCIABILI SFUMATURE PER UN LOOK OCCHI INDIMENTICABILE.


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PUNTI DI VISTA di Giovanna Maffina

AIR

ON

LA TRASFORMAZIONE DEL COMMERCIO RIGUARDA TUTTI I SETTORI. IL NOSTRO INCLUSO, DOVE PERSONALIZZAZIONE E INCLUSIONE DETTANO SEMPRE PIÙ LEGGE.

mirati sono “stampati” sulla maschera di idrogel che viene poi inviata a casa».

Il retail è un mondo sempre più connesso dove le mode tendono trasversalmente a passare da un segmento all’altro e da un universo all’altro, dal food all’interior design, dalla moda alla profumeria... Luisa Aschiero, ricercatrice senior di Future Concept Lab, ci racconta i profondi cambiamenti in corso.

Nel settore della profumeria la personalizzazione dell’esperienza d’acquisto è sempre più spinta. È un filone trasversale a tutto il retail? «Assolutamente sì. Si tratta di un tema caldo esploso in vari ambiti e che marcia di pari passo con quello dei big data e della profilazione sempre più dettagliata del consumatore. All’interno del punto vendita si manifesta con un approccio di “concrete engagement” per cui il distributore, e prima di lui il produttore, si impegnano a coinvolgere nel concreto il consumatore con una serie di attività profilate ed esclusivamente dedicate. Penso a quegli store come Sephora e Kiko dove scegliere e veder realizzata in tempo reale la nuance di rossetto preferita in un packaging personalizzato è già realtà». È solo una tendenza destinata a spegnersi o potrebbe entrare nelle

abitudini di consumo? «Propendo più per la seconda ipotesi. Il bisogno di avere cosmetici unici ha origine dal mondo dello skincare e sta prendendo piede progressivamente. A chiunque piace l’idea di avere un trattamento che sia tagliato su misura per il proprio profilo cutaneo e l’avvento prepotente dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie sta rendendo l’impossibile possibile. Neutrogena, ad esempio, al CES 2019 di Las Vegas ha lanciato una maschera di bellezza che è al momento la prima a foglio stampata in 3D. L’utente, attraverso un lettore da collegare all’iphone, scatta un selfie per creare una mappa precisa del proprio viso, poi il database Neutrogena Skin 360 elabora i dati e gli ingredienti più

Alla luce di questi cambiamenti, come si modifica il rapporto tra retailer e produttore? «Diventa più stretto. Si guardi anche al vostro selettivo, dove si evidenzia la tendenza a creare uno spazio identitario per le varie marche, con un concetto di “shop in shop”. È una tendenza in rapida crescita che riguarda non solo le catene ma anche gli indipendenti leader, quelli che, avendo già una forte identità nel loro territorio, non si sentono sviliti dal lasciare temporaneamente in gestione a qualcun altro parte del loro negozio». L’inclusività è un altro degli asset strategici a cui la distribuzione sta lavorando, non crede? «Certamente sì. Un esempio su tutti, per quanto riguarda il vostro mercato, è quello di Sephora, che negli Stati Uniti organizza corsi di trucco per transgender. Il servizio arriverà presto anche in Europa. È un messaggio forte che non rimarrà isolato. La diversità, d’altro canto, è un altro dei filoni mainstreamer e riguarda disabilità, etnia, religione, ma anche genere e orientamento sessuale». IMAGINE .51


ACCADEMIA DEL PROFUMO di Giovanna Maffina

METTIAMO IL PROFUMO

AL CENTRO

Promuovere la cultura olfattiva facendo sistema con i principali player del mercato. È la visione strategica che accomuna Luciano Bertinelli e Ambra Martone. Il primo passa alla seconda la presidenza di Accademia del Profumo, dopo dieci anni.

L

uciano Bertinelli, CEO della Ferragamo Parfums, lascia ad Ambra Martone, consigliere di I.C.R., la carica di presidente di Accademia del Profumo. Dopo un decennio, un bel passaggio di consegne tra chi ha traghettato l’associazione verso una dimensione progettuale di più ampio respiro, aumentandone progressivamente la visibilità all’esterno e chi, con l’entusiasmo di chi viene investito di una nuova carica, ha mille progetti e idee in cantiere.

LUCIANO BERTINELLI

È stato presidente di Accademia del Profumo dal 2009 e ora arriva il passaggio del testimone. Domanda di rito: come si sente? «10 anni di presidenza per me significano tante idee, progetti, risultati e traguardi raggiunti. Sono molto sod-

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disfatto del lavoro svolto e altrettanto certo che, con Ambra alla presidenza di Accademia, tutto proseguirà sulla strada avviata insieme, con nuovi impulsi e grande energia per il futuro». L’ultimo appuntamento che ha segnato in agenda per Accademia qual è stato? Su quale tema vi siete confrontati? «I temi sul tavolo in realtà sono stati molti: Accademia festeggerà, nel 2020, 30 anni di attività, un traguardo che sarà celebrato con diverse attività. Un altro progetto al quale si sta ancora lavorando è “Leonardo Genio e Bellezza”. A settembre, insieme a Cosmetica Italia e Cosmoprof, sarà presentato il profumo ispirato al genio italiano di cui si celebrano, quest’anno, i 500 anni dalla morte. E poi ci sono altri progetti molto interessanti che la nuova presidenza porterà avanti».

Ci racconta di com’è andata in tutti questi anni? Qual è stata l’evoluzione di Accademia? In quali direzioni avete lavorato? «Dieci anni fa Accademia era conosciuta soprattutto per il premio ai migliori profumi dell’anno, un evento certamente importante che non poteva però rimanere isolato. Uno dei primi obiettivi che ci siamo, dunque, posti è stato quello di migliorare la brand awareness dell’associazione attraverso iniziative più dinamiche, nuove e con una visione prospettica. Accademia del Profumo è stata organizzata come una piccola azienda, pianificando progetti che avessero un arco temporale di due o tre anni. Ecco quindi nascere, nel tempo, il percorso olfattivo itinerante Straordinario Sentire, negli orti botanici d’Italia, e la Giornata Nazionale del Pro-


fumo il 21 marzo, in partnership con istituzioni culturali per promuovere gli aspetti sociali della fragranza». Un traguardo che si sente fiero di avere raggiunto? «L’essere riuscito a coinvolgere e a lavorare ai progetti con tanti manager e imprenditori del mondo del profumo, anche provenienti da realtà diverse. Questo ci ha permesso, e mi ha permesso, di apprendere sfaccettature diverse di questo settore e nuovi stimoli per altrettanti nuovi traguardi».

È un incarico lusinghiero ma anche impegnativo. A quali priorità lavorerà? «Partirò dal premio, che resta per me l’iniziativa cardine e di cui punto ad accrescere autorevolezza e mediaticità. Poi, lavorerò a nuovi progetti culturali e di comunicazione al consumatore finalizzati a diffondere la conoscenza, NELLA PAGINA A LATO, LUCIANO BERTINELLI E AMBRA MARTONE, RISPETTIVAMENTE PRESIDENTE USCENTE ED ENTRANTE DI ACCADEMIA DEL PROFUMO. SOTTO, A DESTRA, BERTINELLI È CON RENATO ANCOROTTI, PRESIDENTE DI COSMETICA ITALIA.

quelle politiche, per sviluppare iniziative comuni rivolte al pubblico. Ma intendo anche stringere collaborazioni con musei, atenei e istituti di formazione. Infine, vorrei potenziare la risonanza della Giornata Nazionale del Profumo coinvolgendo non solo la filiera ma anche enti e istituzioni culturali». Che eredità raccoglie dal suo predecessore Luciano Bertinelli? «Voglio complimentarmi sinceramente con lui. Grazie alla professionalità e dedizione all’incarico, Accademia ha raggiunto risultati importanti. Da lui raccolgo una bella eredità, un’impostazione solida e un’organizzazione super partes. Ho avuto il piacere di fare parte della sua squadra per quattro anni e la mia visione di sviluppo proseguirà in un’ottica di continuità con quanto fatto fino ad oggi, ovviamente con il desiderio di alzare sempre di più l’asticella». Il premio è stato oggetto di qualche critica, anche recentemente.

PHOTO VANNI BASSETTI

Un rammarico...? «Nessun grande rammarico, ho sempre portato avanti idee e collaborazioni nelle quali tutti credevamo, prendendo anche dei rischi che per la maggior parte ci hanno portato grandi soddisfazioni e riconoscimenti. Se qualche risultato è rimasto sotto le nostre aspettative, forse non era il momento giusto, ma abbiamo sempre messo in campo la nostra esperienza e il nostro entusiasmo».

Il primo appuntamento che ha segnato in agenda? «Già fatto, il primo appuntamento era già segnato per il giorno dopo la nomina e indirizzato alla profumeria di nicchia. A seguire, altri in rapida successione: dalla “mia” prima commissione direttiva, in cui condividerò visione e proposte di sviluppo per il futuro di Accademia, all’evento di presentazione del profumo, tributo al genio di Leonardo da Vinci a fine settembre».

Il premio è stato oggetto di qualche critica, anche recentemente. Che ne pensa a riguardo? «Non so a quale critica si fa riferimento francamente. Ovviamente tutto è sempre migliorabile e le critiche, se costruttive e fatte con cognizione di causa, sono sempre ben accette».

AMBRA MARTONE

Una nomina nell’aria e che ora si è concretizzata. Pronta per cominciare? «Sono onorata del privilegio accordatomi ed entusiasta delle potenzialità del mio nuovo incarico. Desiderosa di cominciare ma ancora un po’ incredula».

la cultura e la passione per il profumo, attraverso i social network, le attività sul territorio nazionale, la promozione di mostre e pubblicazioni ad hoc, il link con il mondo universitario. Ma non meno importante sarà la rappresentanza della filiera e degli associati: dalle case essenziere ai marchi, ai produttori e retailer sino al settore del packaging, per favorire l’adesione di nuovi soci». Mondo del profumo e rapporto con le istituzioni: tra le aree alle quali lavorare ci sarà anche questa? «Certamente sì. In particolare, penso alle istituzioni di settore ma anche a

Che ne pensa a riguardo? «Andrà continuamente perfezionato nei contenuti – con l’analisi e l’aggiornamento delle categorie di premiazione, delle giurie e dei meccanismi di votazione, ma anche con il monitoraggio delle tendenze, il coinvolgimento pre e post evento dei punti vendita, dei brand finalisti e vincitori e delle aziende associate – così come nella comunicazione. Ma molto è già stato fatto, in particolare riguardo alla trasparenza e professionalità del processo, basti pensare all’istituzione del blind test per la selezione della miglior fragranza. Non tutti ne sono a conoscenza però». n IMAGINE .53


STORIE IN VETRINA di Giovanna Maffina

IL PROSSIMO ANNO SAREMO SENZ’ALTRO IN PRIMA LINEA!

Quattro profumerie a Parma e una storia imprenditoriale che prosegue dal 1955. Prima con Franca (la madre) e oggi con Marina (la figlia). Dietro l’angolo, il 2020 quando la città sarà Capitale Italiana della Cultura.

SOPRA, UN PARTICOLARE DEL NEGOZIO DI VIA MAZZINI DELLA PROFUMERIA GIANFRANCA. A LATO, MARINA LAZZINI.

D

ietro ogni storia di “ordinaria” imprenditorialità ci sono scelte straordinarie e fuori dagli schemi. Nel caso di Marina Lazzini, titolare delle profumerie Gianfranca di Parma, il percorso di consolidamento e sviluppo dell’attività è stato costellato da molte scelte non convenzionali. Come quella di affiancare alle proprie profumerie uno store monomarca (Mac Cosmetics), e di farlo da pioniera, quando ancora virare in questa direzione la rotta di un’attività rodata e tradizionale, significava assumersi dei bei rischi. O come quella di aderire a un Consorzio (Ethos Profumerie) nonostate la forte immagi-

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ne dell’insegna. Ma tutto è andato per il meglio, nell’uno e nell’altro caso. La diretta interessata ci racconta come. L’attività è partita nel 1955 con sua madre e sua zia. Scontato a dirsi ma… erano altri tempi, è così? «Certamente sì. Le due sorelle sono partite con tanto entusiasmo e voglia di fare. Allora il mercato era tutto da sviluppare e le cose erano molto più semplici. Dopo pochi anni mia zia ha però deciso di andarsene per dedicarsi ad altro e mia mamma Franca, che all’epoca non aveva neanche trent’anni, ha proseguito da sola, consolidando e

ampliando l’attività. Poi, sono arrivata io, l’ho dapprima affiancata e poi sostituita con l’aiuto di mio marito, anche se non è infrequente che venga in negozio a trovarci. A 87 anni compiuti è ancora piena di energia!». Poi, nel 2015 è arrivata la decisione di aprire un negozio Mac nel centro storico della città... «Siamo stati i primi a fare questa scelta, poi sono arrivati gli altri colleghi. L’idea è partita da mio marito. Sentiva il bisogno di diversificare l’attività e in me ha trovato subito un sostegno entusiasta. Il punto vendita attrae molta clientela giovane, che entra anche solo per dare un’occhiata ai nuovi arrivi o per farsi truccare dal nostro personale. Ci piace fare da apripista. Negli anni abbiamo preso per mano molti marchi all’epoca sconosciuti e li abbiamo fatti crescere. Spesso le aziende si sono rivolte a noi chiedendo di seguirli in questo percorso».


E la scelta di aderire a Ethos Profumerie invece com’è nata? «Ho sempre pensato, e ne sono ancora fermamente convinta, che gli altri profumieri non vadano vissuti come concorrenti ma come colleghi. La concorrenza più temibile non arriva certo dagli indipendenti come noi – con i quali, anzi, lo scambio proficuo di idee può portare a grandi risultati – ma dalle catene, dai drugstore, da chi, insomma, spesso si sostiene con una politica prezzo aggressiva. Così, è arrivata la decisione di consorziarci, anche mettendo un po’ da parte l’orgoglio personale. La nostra è una realtà storica, parte integrante del tessuto commerciale della città. I primi tempi non è stato semplice far comprendere alle clienti che, nonostante la doppia insegna (profumeria Gianfranca ed Ethos Profumerie) nella gestione del negozio non sarebbe cambiato nulla. Poi, con il tempo, tutto è andato per il meglio». Qual è la ricetta per continuare a essere tra i primi riferimenti del selettivo sulla vostra piazza? «La nostra è una città ricca ma di provincia con dinamiche che vanno comprese a fondo se si vuole mantenere autorevolezza. Non ci fermiamo mai, il nostro è un continuo work in progress. Cambiamo, sperimentiamo e innoviamo, assicurando un servizio eccellente e investiamo molto nella formazione del personale, prestando la massima attenzione alle tecniche di vendita ma, ancor di più, al modo di approcciare la cliente. E siamo molto selettivi nella scelta dei marchi. Negli anni abbiamo lavorato molto sul fronte fragranze, diventando un riferimento importante per chi cerca brand non convenzionali proposti e raccontati da personale altamente qualificato. È un traguardo di cui vado molto orgogliosa. Il profumo appartiene alla profumeria!». Trattate anche skincare e make up naturalmente... «Sì certo, trattiamo tutti e tre gli assi, sono equamente rappresentati all’interno dell’assortimento, vero è che il make up è diventato più fidelizzante rispetto al trattamento. Purtroppo non è infrequente che chi acquista una crema in negozio poi la riordini online a un prezzo migliore, ignorando il valore aggiunto della nostra consulenza. Il make up invece fidelizza e ci offre la possibilità

I PUNTI VENDITA, CON INSEGNA PROFUMERIA GIANFRANCA E ETHOS PROFUMERIE, SI TROVANO SU TUTTO IL TERRITORIO CITTADINO.

di proporre vendite aggiuntive, chi acquista da noi torna a trovarci». Lei è anche presidente Fenapro di Parma. So che state lavorando sodo in vista di Parma 2020... «Il prossimo sarà un anno indimenticabile, ricco di grandi iniziative anche per il nostro settore. Tra i progetti più ambiziosi c’è quello di sostenere in qualità di partner iniziative culturali come la “Città del Profumo”. Il pro-

getto nasce con l'intento di creare in città un museo stabile delle fragranze che raccolga materiale storico dei partner, integrandoli con pannellature e video, uno spazio da utilizzare poi per iniziative culturali e artistiche. In qualità di presidente Gruppo Profumieri Ascom, cerco di valorizzare a livello locale il settore profumeria studiando insieme ai colleghi iniziative riguardanti diversi aspetti della nostra professione». n IMAGINE .55


FOCUS di Giovanna Maffina

PROFUMERIA ARTISTICA Il segmento delle fragranze d’autore è in progressiva crescita. Risponde al bisogno, sempre più sentito anche nella cosmesi, di personalizzazione. E sfida le convenzioni.

E VOGLIA DI UNICITÀ

L

e fragranze commerciali stanno al selettivo così come quelle di nicchia stanno alle profumerie artistiche? Vero, ma fino a un certo punto. Perché i confini tra le due diverse tipologie di negozio stanno cominciando a farsi più sottili e non è infrequente che un punto vendita di stampo tradizionale decida, per differenziarsi, di aggiungere all’assortimento di marchi mainstreamer anche una collezione di “etichette” selezionata e per pochi. Quel che è ancora più evidente è che il business dell’alcolico cresce e anche nel 2018 ha fatto registrare un incremento del 3,7%, con un valore di vendita di poco superiore agli 820 milioni di euro (fonte: Cosmetica Italia) posizio-

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FOCUS PROFUMERIA ARTISTICA

IL 72% DEI CONSUMATORI AMERICANI NEL 2018 SI È AVVICINATO A UN JUS NO GENDER

100% vegan

NEL MONDO CI SONO OLTRE UN MILIARDO DI VEGANI E IL MOVIMENTO È IN CONTINUA CRESCITA. DI QUESTO FENOMENO PLANETARIO ANCHE L’UNIVERSO DELLE FRAGRANZE DOVREBBE TENERE CONTO. UN VEGAN È TALE A 360 GRADI E IL VEGANESIMO È UNO STILE DI VITA CHE ABBRACCIA TUTTI GLI ASPETTI DEL QUOTIDIANO, FRAGRANZE (DI NICCHIA) INCLUSE. CHI NE È SEGUACE CERCA COMPOSIZIONI PRIVE DI ESTRATTI DI LATTE, MIELE, CUOIO E CERA D’API - CHE NON È COSÌ INFREQUENTE TROVARE NEGLI SPARTITI OLFATTIVI - MA ANCHE DI SECREZIONI ANIMALI COME L’AMBRA GRIGIA, IL CASTOREUM O LO ZIBETTO, SPESSO UTILIZZATE PER FISSARE LE COMPOSIZIONI E FARLE DURARE PIÙ A LUNGO.

nandosi al primo posto tra le famiglie di consumo del canale. E parallelamente cresce, numericamente e a valore, il fenomeno delle profumerie di nicchia, «perché rispondono a quel bisogno di personalizzazione, collezione ed esclusività di una sempre più ampia fascia di clientela, peraltro sempre più informata e attenta, tanto alle materie prime quanto al packaging», sottolinea Federica Cinque, anima strategica e creativa della New Cosmesy, azienda contoterzista della provincia di Milano che produce fragranze per la persona e d’ambiente. Il risultato di questo indice di gradimento in crescita? Un valore prossimo ai 135 milioni di euro, equivalente al 12,5% del totale canale profumeria e un diagramma che anche per il primo semestre dell’anno in corso è a segno più.

direttore artistico del marchio». Va in questa direzione la scelta, da sempre sostenuta nel segmento, di non attribuire alcun genere alla composizione. «I profumi di nicchia esulano dalla classica divisione tra maschile e femminile. Sono composizioni di ottima qualità che creano sensazioni che non ha senso etichettare, anche perché il consumatore, in fase di acquisto, tende sempre meno a interrogarsi su quale sia il genere dello spartito che gli piace». Un’affermazione questa sostenuta dall’evidenza di alcune ricerche, tra le quali una, in particolare, che riporta come negli Stati Uniti lo scorso anno il 72% dei consumatori lo scorso anno si sia avvicinato a un profumo no gender. Fragranze senza etichetta per consumatori senza etichetta, insomma.

DALL’UNISEX AL NO GENDER

Nessuna regola significa anche difficoltà a individuare un filone centrale nella selezione di certe materie prime piuttosto che di altre? Sì e no. «Perché se da un lato, la tendenza che si sta consolidando è quella di andare verso spartiti intensi e avvolgenti e materie prime con

Sulla libertà espressiva dei profumi artistici tanto è stato detto. Chi le crea molto spesso non si cura di quelli che sono gli orientamenti del momento e della moda, perlopiù assecondando il proprio estro creativo. Il dilemma di sempre continua comunque a essere attuale: è davvero fuori luogo parlare di tendenze quando si entra in questo territorio? «Diciamo che parlare di tendenze in senso stretto è riduttivo. Come dicevo, chi decide di approcciarsi ai prodotti di nicchia vuole qualcosa di personale e unico, non un prodotto che segua la moda. Ciò detto, il profumo deve anche caratterizzare il brand, seguire le inclinazioni e le ispirazioni del profumiere che lo crea e rispecchiare la personalità del

135 MIO

È IL VALORE DEL FATTURATO DELLA PROFUMERIA ARTISTICA NEL NOSTRO PAESE. IL DATO SI RIFERISCE AL 2017 E CORRISPONDE AL 12% DI REVENUE DELLA PROFUMERIA ALCOLICA

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10%

È IL VALORE, A LIVELLO MONDIALE, DELL’INCIDENZA DELLA PROFUMERIA ARTISTICA SUL MERCATO DELLA PROFUMERIA ALCOLICA.

ISPIRAZIONE NO LIMITS

UN PROFUMO ARTISTICO È FORTEMENTE SEGMENTANTE: O LO AMI O LO DETESTI

12,5%

È IL PESO CHE LA PROFUMERIA ARTISTICA HA SUL TOTALE DEL BEAUTY BUSINESS ITALIANO, UNA TORTA CHE NEL COMPLESSO VALE OLTRE 11 MILIARDI DI EURO.

1.4 MIO

È IL COSTO (ARROTONDATO PER ECCESSO) DEL PROFUMO PIÙ CARO AL MONDO, PROPOSTO DA “LE MONDE SUR MESURE”. IL FLACONE È TEMPESTATO DI PIETRE PREZIOSE.


un carattere forte e deciso, dall’altro ogni maestro profumiere la interpreta come meglio crede, puntando a note di ambra piuttosto che di patchouli, a incensi piuttosto che a legni come l’oud». Nessuna regola anche per quanto riguarda i mondi da cui trarre ispirazione, in quanto si guarda non solo alla moda ma anche all’arte, ai viaggi, alla cucina e a molto altro. «Lo spunto può venire da qualsiasi cosa che ci circonda. Sicuramente i viaggi possono essere una buona fonte di ispirazione. Viaggiando si scoprono nuovi luoghi, con profumi totalmente differenti tra loro. Cerchiamo quindi di riprodurre l’atmosfera olfattiva di ciò che visitiamo così come di dare una connotazione profumata agli eventi della vita che ci emozionano e coinvolgono», chiude Federica Cinque. n

GLI INTERNAUTI ITALIANI SONO ANCORA UN PO’ RESTII A DISSERTARE DI FRAGRANZE ARTISTICHE SUL WEB (VEDI GRAFICI QUI SOTTO). PRIMI SONO GLI AMERICANI, SEGUITI DAGLI INGLESI. ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■

ITALIA

8%

NELLE CHAT LA NICCHIA CRESCE

STATI UNITI INGHILTERRA ITALIA FRANCIA INDIA EMIRATI ARABI NIGERIA RUSSIA CANADA ALTRO

FONTE: ESSENCIONAL TEAM

27% 28% RESTO DEL MONDO

92%

19% 3% 3%

4%

8%

nicchia e web

GLI INTERNAUTI COME GIUDICANO LA PROFUMERIA ARTISTICA? AD APPROFONDIRE L’ARGOMENTO CI HA PENSATO ESSENCIONAL, TEAM CHE RADUNA OPINION LEADER, SCIENZIATI, ANALISTI E IMPRENDITORI CHE GRAVITANO IN QUESTO UNIVERSO. SUA È L’INDAGINE “WHISPERS ABOUT ARTISTIC PERFUMERY”, REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON DEVELON GROUP, I CUI RISULTATI PRELIMINARI SONO STATI PRESENTATI LO SCORSO APRILE A ESXENCE, IL SALONE MILANESE DEDICATO AL MEGLIO DELLA PROFUMERIA ARTISTICA. OGGETTO DELL’INDAGINE SONO STATE 150 MILA CONVERSAZIONI (SIA IN LINGUA INGLESE SIA ITALIANA), DALLE QUALI È EMERSO CHE IL TEMA DELLE NICHE FRAGRANCE È MOLTO SENTITO NEGLI USA E NEL REGNO UNITO, CON UNA QUOTA DEL 46% SUL TOTALE DELLE CONVERSAZIONI MONITORATE, MENTRE SOLO L’8% ORIGINA DALL’ITALIA. INOLTRE, MENTRE NEL NOSTRO PAESE IL 57% DELLE CHAT PARTE DA INSTAGRAM, A LIVELLO GLOBALE È TWITTER IL SOCIAL PIÙ UTILIZZATO (30% CONTRO 17%). LE CONVERSAZIONI INTERCETTATE SI RIFERISCONO PER LO PIÙ A OPERATORI DEL SETTORE E RETAILER, IMPEGNATI A PROMUOVERE LA LORO ATTIVITÀ. IL 67% TRA LORO RITIENE CHE IL SEGMENTO È IN CRESCITA E IL 71% È PIÙ INCLINE A INVESTIRE IN WORKSHOP ED EVENTI IN STORE PERCHÉ AIUTANO A FIDELIZZARE E INTERCETTARE NUOVI CLIENTI. DUE I TIMORI PRINCIPALI: IL PROLIFERARE DEI MARCHI E LA MANCANZA DI CONSAPEVOLEZZA NELL’UTILIZZATORE FINALE DELLA DIFFERENZA TRA FRAGRANZE DI NICCHIA E COMMERCIALI. IMAGINE .59


FOCUS PROFUMERIA ARTISTICA

PERRIS

Prosegue il viaggio del brand tra le eccellenze italiane. Nasce così Arancia di Sicilia con il suo jus energico, arricchito con dolci note di mandorla e vaniglia. DISTRIBUTORE: IPD

L’ARTISAN PARFUMEUR

Con Le Chant de Camargue, Alberto Morillas omaggia il volo dei fenicotteri con l’aroma poudré e cremoso del riso unito al latte di sandalo. DISTRIBUTORE: OLFATTORIO

AMOUAGE

L’ultima creazione di Christopher Chong per il brand è dedicata alle donne. Si chiama Love Mimosa e il suo bouquet profuma di foglie di violetta, iris e ylang ylang. DISTRIBUTORE: FINMARK

NOTE IN LIBERTÀ

NELLA PROFUMERIA ARTISTICA NON CI SONO REGOLE (O ALMENO COSÌ DOVREBBE ESSERE). PER QUESTO I JUS STUPISCONO E I FLACONI ABBAGLIANO. di Ivan Pestillo

MOLTON BROWN

Audace e al tempo stesso raffinato, il jus di Geranium Nefertum è un tributo alla divinità egizia dei profumi e utilizza una particolare varietà di geranio del Nilo. DISTRIBUTORE: BEAUTY SAN

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SANTA EULALIA

Creata in collaborazione con Harvey Nichols, Crocus è una fragranza audace e coraggiosa a base di zafferano, frutti rossi, ginepro e rum. Nel flacone di vetro nero. DISTRIBUTORE: INTERTRADE GROUP

CALÉ FRAGRANZE D’AUTORE

Il jus di Libera Mente è ispirato a un tipico giardino giapponese, in cui l’assenza dell’acqua è rappresentata da una distillazione molecolare di alga spirulina. DISTRIBUTORE: CALÉ



FOCUS PROFUMERIA ARTISTICA

MIZENSIR

Si chiama Cologne du Mate, la nuova fragranza di Alberto Morillas, che è un “colpo di fulmine olfattivo” tra due materie prime: il mandarino e l’assoluta di mate. DISTRIBUTORE: CALÉ

EVODY

Sono tre, le fragranze della Collection Galerie. Tra queste c’è l’EdP Sens Abstrait con note agrumate, verdi, fiorite e legnose, ispirate all’astrattismo. DISTRIBUTORE: PROFUMITALIA

ACCA KAPPA

Ci sono tutta l’intensità della luce e il calore del sole nel jus di Mandarin & Green Tea a base di olio essenziale di bergamotto, mandarino e pompelmo. DISTRIBUTORE: H. KRULL & C.

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FRANCESCA DELL’ORO

There’s a Place evoca quegli spazi intimi e raccolti nei quali ci si ritrova senza volerlo. E lo fa con vibranti note di pepe nero, zafferano, fiori d’arancio e patchouli. DISTRIBUTORE: FRANCESCA DELL’ORO

TIMOTHY HAN

Heart of Darkness si ispira all’omonimo romanzo di Joseph Conrad e mixa note di galbano, ylang ylang, legno di sandalo, vetiver, ambra, muschio e patchouli. DISTRIBUTORE: AIGEN

MEMO PARIS

Una composizione che punta su sensuali note di tè, sfumate con fiori e agrumi: Winter Palace è il jus dei ricordi e desideri che si accumulano durante l’inverno. DISTRIBUTORE: CAMPOMARZIO70

SERGE LUTENS

Artemisia, bergamotto e immortelle si incontrano nel jus di L’Eau d’Armoise che arricchisce la collezione Les Eaux de Politesse con i suoi flaconi screziati. DISTRIBUTORE: SHISEIDO

ATELIER COLOGNE

Per celebrare il suo decimo anniversario, il brand ha creato la prima edizione limitata di Orange Sanguine in collaborazione con l’artista Lucky Left Hand. DISTRIBUTORE: L’ORÉAL LUXE

LABORATORIO OLFATTIVO

Un omaggio alla sensualità del sandalo: in Tantrico, il carattere vellutato di questa materia prima viene solleticato dal tocco aromatico della salvia. DISTRIBUTORE: KAON


Profumo di Firenze L’essenzialità del Profumo Artigianale Profumo di Firenze rappresenta il nuovo progetto olfattivo della famiglia Galardi. Tradizione e innovazione si fondono in una collezione di sei radiose creazioni. Composizioni che irrompono con note uniche, dirompenti, accattivanti e con una scrittura unica e memorabile. Sei fragranze, sei Eau de Parfum descrivono la forte vocazione che lega Firenze all’arte profumiera. Una collezione nata da un’attenta selezione delle essenze – solo all’ apperenza monotematiche – racchiuse in un flacone elegante, classico, raffinato. Odori, Fico, Zafferano, Cuoio, Iris e Spigo svelano i segreti e i sapori della città.

www.profumodifirenze.it


FOCUS PROFUMERIA ARTISTICA

BY KILIAN

Don’t Be Shy Eau Fraîche è una versione più leggera, in edizione limitata, della celebre fragranza che festeggia 10 anni. Con note di marshmallow e muschio. DISTRIBUTORE: ESTÉE LAUDER

XERJOFF

Uden Overdose cattura il momento in cui le onde si infrangono sulla costa. E lo fa con un mix di bergamotto, note di cumarina e caffè. Nel prezioso flacone dorato. DISTRIBUTORE: CAMPOMARZIO70

EMMANUEL LEVAIN

Un jus gourmand che vuole essere sofisticato e raffinato. Si chiama Sweet Tonka e profuma di vaniglia, ambra, muschio bianco e (ovviamente) fava tonka. DISTRIBUTORE: MARGOTTA CAPITAL

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HUGH PARSONS

Con il suo jus fresco e intrigante, Notting Hill celebra uno degli angoli più cool di Londra. Nello spartito: agrumi, radici di angelica e note marine. DISTRIBUTORE: PROFUMITALIA

BYREDO

Una fragranza che seduce e riscalda come i raggi del sole: Sundazed ha un cuore audace di neroli e gelsomino arabo, anticipato da un tocco di limone californiano. DISTRIBUTORE: OLFATTORIO

VILHELM PARFUMERIE

Racconta una storia ambientata nella Mosca degli anni Ottanta, il jus di Darling Nikki con le sue note di cassis e pepe che presto incontrano zafferano e legni bruciati. DISTRIBUTORE: BEAUTY AND LUXURY

ROOS & ROOS

Il tributo di Alexandra Roos a “La Dolce Vita” di Fellini si chiama White Song e profuma di fiori di mandorla, zenzero, gelsomino notturno, spezie e ambra. DISTRIBUTORE: BEAUTY AND LUXURY

MORESQUE

Il viaggio della Secret Collection prosegue con Royal e il suo cuore di peonia rossa che trasporta in Giappone, sullo sfondo di una civiltà animata da lotte di potere. DISTRIBUTORE: BEAUTY AND LUXURY

EOLIEPARFUMS

L’ultima nata della collezione si chiama Eolia ed è uno spartito goloso che esordisce con note di bergamotto, pompelmo e violetta per poi scaldarsi con il patchouli. DISTRIBUTORE: LE MERCANTI DI ESSENZE


www.eolieparfums.com

Ventus

Ericusa

Zephyrus

ITALIA

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Ikesia

La Sciara

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Abraxas

Meligunis

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FOCUS PROFUMERIA ARTISTICA

ATKINSONS 1799

Il brand fa rivivere uno dei più misteriosi ed enigmatici profumi del proprio archivio storico. Si tratta di Tulipe Noire con il suo jus a base di gelsomino e legni. DISTRIBUTORE: SIFARMA

IL PROFVMO

Un omaggio alla femminilità, incarnato dal più fugace dei fiori, quello del ciliegio. Fleur de Cerisier profuma di rosa, fresia, muschio bianco e acqua vite. DISTRIBUTORE: DISPAR

CLIVE CHRISTIAN

La Maison celebra i suoi 20 anni con una coppia di jus (qui Iconic Masculine) che omaggia la storia della Crown Perfumery con un mix di materie prime di alta qualità. DISTRIBUTORE: BEAUTY AND LUXURY

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BOIS 1920

Elite III è una fragranza magnetica e misteriosa con il tocco sensuale della rosa che si aggiunge alle preziose note del gelsomino, dell’ylang ylang e del patchouli. DISTRIBUTORE: ARNOWAY

THE MERCHANT OF VENICE

L’eleganza del pavone ispira il jus e, soprattutto, il pack di Imperial Emerald che, con le sue note di iris, rosa e ambra, regala una scia intensa e avvolgente. DISTRIBUTORE: MAVIVE

ETAT LIBRE D’ORANGE

Un profumo fiorito, luminoso e puro. Per chi si sente dolce e innamorato. Yes I Do trasforma lo scintillio in fuoco con fiori d’arancio, aldeidi, marshmallow, cacao e musk. DISTRIBUTORE: OFFICINA PARFUM

LAURENT MAZZONE

Con Soleil Infidèle, Laurent racconta un’infedeltà proibita che si consuma sotto il sole di Ibiza. Con acqua di cocco, assoluta di gelsomino d’Arabia e un accordo marino. DISTRIBUTORE: AQUACOSMETICS

BOND NO.9

Caffè, cabaret, poesia, jazz. C’è tutto questo nel jus di Greenwich Village, custodito nell’iconico flacone che si veste di un pattern turchese a effetto coccodrillo. DISTRIBUTORE: BEAUTY AND LUXURY

THE HARMONIST

Yin Transformation ricorda la trasformazione che si propaga all’interno dell’energia Yin e poi Yang. Una vibrazione fatta di note fiorite, muschiate e legnose. Nel flacone laccato. DISTRIBUTORE: BEAUTY AND LUXURY


Distribuito da Dispar S.p.A.- Tel. 06/98264250 - info@dispar.it - www.dispar.it


RICERCA di Ivan Pestillo

ALL’ORIGINE

DEL LUSSO

POTREMMO DEFINIRLO COME LA “N.A.S.A.” DEI COSMETICI: HÉLIOS È IL CENTRO DI RICERCA E SVILUPPO FRANCESE DEL GRUPPO LVMH IN CUI SONO NATE ANCHE LE ULTIME NOVITÀ DELLA MAISON DIOR.

A

Saint-Jean-de-Braye, in Francia, appena fuori da Parigi, immerso nel verde, nei pressi della foresta di Charbonnière, sorge un complesso a forma triangolare di sei edifici futuristici, tutti sviluppati su tre livelli, con al centro un grande atrio. Il suo nome è Hélios, in omaggio al sole che muove tutta la vita sulla terra, e al suo interno sorge il centro di ricerca Profumi e Cosmetici del gruppo LVMH. In questo campo ultra moderno, interamente dedicato alla creazione e all’innovazione, lavorano oltre 250 ricercatori al servizio delle maison Parfums Christian Dior, Guerlain, Parfums Givenchy e Fresh. Il loro obiettivo è quello sviluppare nuovi processi e brevetti nel campo della cosmetica e della scienza della bellezza, concentrandosi attorno a tre assi strategici: ricerca, sviluppo e know how. Non deve stupire, dunque, che le attività svolte coprano più di 20 settori di ricerca: dalla biologia cellulare e molecolare alla chimica fisica passando per l’etnobotanica, l’analisi sensoriale, la formulazione, la tossicologia, l’istologia e molti altri. 68. IMAGINE

AVANGUARDIA PURA

Oggi, con i suoi 18.000 mq di superficie su 55 ettari, Hélios è sicuramente uno dei principali centri di ricerca e sviluppo nel campo della cosmetica sia in Francia sia a livello internazionale. È qui che nasce quello che sempre più spesso definiamo come il “lusso accessibile”. Ed è qui che viene sviluppato circa il 90% delle formule del gruppo: creme, sieri e make up solo per citarne alcune. Tutto, sia all’interno sia all’esterno dei laboratori, sembra progettato per stimolare la creatività. Questo concetto architettonico originale è stato pensato dallo studio Arte Charpentier che si è ispirato proprio ai processi di innovazione e creazione dei prodotti cosmetici per dare forma a un ambiente minimal e geometrico che viene illuminato principalmente dalla luce naturale del sole. Inoltre, in linea con la politica di qualità del gruppo LVMH in materia di rispetto dell’ambiente, Hélios è stato costruito in conformità con la norma di Alta qualità ambientale (HQE, Haute Qualité Environnementale). Ma non è tutto, perché il centro si contrad-


LA PERFEZIONE ESISTE UN’EMULSIONE ANTI ETÀ PIÙ ATTIVA CHE MAI, CON ANCORA PIÙ INGREDIENTI DI ORIGINE NATURALE, E UNA MASCHERA ESFOLIANTE CHE IN SOLI 60 SECONDI PROMETTE UNA NUOVA RADIOSITÀ. ENTRAMBE 100% DELICATE SULL’EPIDERMIDE. SONO QUESTE LE DUE NOVITÀ DELLA TERZA GENERAZIONE DI DIOR DREAMSKIN. LA PRIMA, DREAMSKIN CARE & PERFECT, È UN BEST-SELLER POTENZIATO AL MASSIMO: LA SUA FORMULA È STATA, INFATTI, RINNOVATA PER L’80% DEL CONTENUTO. ORA CON IL BURRO DI KARITÉ IDRATANTE, LA VITAMINA B3 CHE ACCELERA IL RINNOVAMENTO CELLULARE, L’OPILIA DALLE PROPRIETÀ PERFEZIONANTI E LA LONGOZA DALLE VIRTÙ RIGENERANTI. E, PER ATTESTARNE L’EFFICACIA, DIOR HA UTILIZZATO STRUMENTI ALL’AVANGUARDIA COME LE ECOGRAFIE E GLI

SCANNER CUTANEI CHE HANNO DIMOSTRATO UN IMPORTANTE MIGLIORAMENTO DELLA PELLE GIÀ SUBITO DOPO LA PRIMA APPLICAZIONE (+25% DI LUMINOSITÀ). POI C’È DREAMSKIN 1-MINUTE MASK CHE SFRUTTA UNA COMBINAZIONE DI AHA, OPILIA, LONGOZA E OLIO DI JOJOBA PER LEVIGARE ALL’ISTANTE ANCHE LE PELLI PIÙ SENSIBILI AGENDO SU PORI, MACCHIE, COLORITO SPENTO E LINEE DI ESPRESSIONE, SENZA ALTERARNE IL FILM IDROLIPIDICO CHE FA DA BARRIERA CONTRO LE AGGRESSIONI ESTERNE.

NELLE FOTO DI MATTHIEU SALVAING PER CHRISTIAN DIOR PARFUMS, ALCUNI SPAZI DEI LABORATORI HÉLIOS.

distingue anche per il suo contributo allo straordinario dinamismo della regione. Come membro della Cosmetic Valley, LVMH Recherche collabora, infatti, con numerosi enti pubblici (nazionali e internazionali) e privati (start up, PMI). E per rafforzare ancora di più questo impegno, nel 2014, Hélios ha avviato una partnership ambiziosa con l’università di Orléans. Il progetto, denominato Skinovalys, si basa su rapporti di lunga data tra le unità di ricerca di base di questo ateneo e il colosso del lusso. Skinovalys si rivolge a ricercatori esterni, universitari e non, ma anche a start up, micro imprese e PMI, che hanno così la possibilità di accedere alle attrezzature scientifiche all’avanguardia e al know how presenti in Hélios, al fine di convalidare nozioni e conoscenze nel campo della cosmetica: possono, inoltre, beneficiare di un sostegno nella fase sperimentale dei loro progetti.

DIETRO LE QUINTE DELLA COSMESI

Grazie alle scoperte avvenute all’interno dei laboratori Hélios, oggi i consumatori più esigenti possono usufruire di formule uniche nel loro genere e, per questo, brevettate. È qui, per esempio, che un team di botanici, biologi e chimici raccoglie e decifra i codici della mitica Rosa di Granville per poi incorporarli all’interno delle lussuose formule Dior Prestige. Ed è sempre qui che di recente, dopo più di 800 nuovi test di formulazione e alla luce delle nuove scoperte scientifiche, è nata la terza generazione di referenze Dior Dreamskin: un’emulsione super attiva che migliora la qualità della pelle e una maschera gel-crema a effetto peeling immediato. n IMAGINE .69


DOMANDA E RISPOSTA di Ivan Pestillo

FORMULE PROFESSIONALI

E COLORI INCLUSIVI Sono quelli del make up di Mesauda Milano, marchio che, sempre più orientato verso il canale della profumeria tradizionale, guarda al servizio in store e a una comunicazione moderna e digitale.

U

na linea di make up completa e, soprattutto, inclusiva, oggi anche al servizio della profumeria tradizionale. È quella targata Mesauda Milano che, dopo anni dal suo debutto nel settore professionale, oggi mira alla conquista del retail, supportata da una forte strategia di comunicazione digitale. Non a caso il brand è uno dei più amati, utilizzati e chiacchierati dalle influencer italiane. A parlarcene nel dettaglio è stato Amit Buaron, CEO dell’azienda. Ci presenta Mesauda Milano? «Mesauda Milano è un brand del gruppo Gaon Srl nato nel 2007 da un progetto ambizioso, quello di proporsi come marchio italiano di riferimento per l’offerta di prodotti make up dalla formulazione innovativa e performante, in linea con i trend internazionali e dal costo accessibile, per offrire a ogni donna il meglio della ricerca cosmetica a un prezzo competitivo. Lo sviluppo

in un’unica soluzione tradizione, innovazione, emozione, design e creatività. L’associazione con Cosmetica Italia garantisce un’ulteriore sicurezza ed è motivo di fiducia per il consumatore finale. Lo sviluppo continuerà in questa direzione, intanto l’azienda ha raggiunto nel 2018 un fatturato superiore ai 14 milioni con un incremento del 72% nell’ultimo triennio». continuo di texture di qualità e all’avanguardia, la cura minuziosa dei dettagli, l’attenzione alla sensorialità e l’eleganza dello stile caratterizzano i moltissimi prodotti di make up e trattamento che fanno parte della linea continuativa e delle limited edition presentate periodicamente dall’azienda. I cosmetici sono tutti formulati nei migliori laboratori italiani ed europei, senza l’utilizzo di parabeni e cruelty free. Proprio il made in Italy è uno dei maggiori punti di forza di Mesauda Milano, che unisce

Ci descrive la geografia della linea e come viene presentata sul punto vendita? «Ad oggi Mesauda Milano conta circa 800 referenze per tutti i tipi di pelle, di incarnato e di esigenza. Lo strumento di vendita principale è l’espositore, disponibile in diverse versioni: da banco, verticale e wall. Particolare attenzione è riservata al lancio di nuovi prodotti, i quali vengono sempre proposti con un présentoir emozionale e funzionale. Tra i progetti futuri sono previsti il general tester e una nuova gondola». Qual è attualmente la vostra distribuzione? «In una prima fase, il marchio si è posizionato nel segmento professionale delle forniture per parrucchieri ed estetiste ma da ormai diverso tempo si rivolge anche al retail e alla profumeria tradizionale. Attualmente, Mesauda Milano si trova in più di 1.000 rivenditori autorizzati in tutta Italia». Come vi state muovendo sul fronte della comunicazione? «La strategia di comunicazione mira a una preponderante presenza online e a un forte supporto ai punti vendita off line. L’attività digital è incentrata sul sito web come fonte principale di pre-

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OGNI PRODOTTO DI MESAUDA MILANO È DISPONIBILE IN DAVVERO TANTE NUANCE. QUESTO PERCHÉ IL MARCHIO VUOLE PORSI COME UNA PROPOSTA INCLUSIVA PER IL CANALE RETAIL TRADIZIONALE.

sentazione del marchio e del prodotto in tutte le sue caratteristiche (tonalità disponibili, modalità di utilizzo, ingredienti), su una frequente trasmissione tramite newsletter di consigli e informazioni utili relativi a tendenze e curiosità sul mondo beauty, su un intenso programma di influencer marketing per garantire la presenza di recensioni e opinioni sul brand e i suoi prodotti e su una fitta programmazione social che fornisca all’utente la più completa presentazione delle novità tramite immagini di campagna e video tutorial e una costante interazione con il pubblico. L’attività off line prevede, invece, la fornitura di espositori customizzabili per tutte le tipologie di rivenditori e di merchandising di vario tipo (cartelli vetrina, poster) e si sviluppa attorno a un team di make up artist professioniste che, tramite la loro presenza nei punti vendita, genera interesse nei confronti del marchio aiutando la clientela a conoscere e utilizzare i prodotti nel modo migliore in base alle proprie esigenze». Siete presenti anche all’estero? «Il marchio è distribuito in circa 30 Paesi e principalmente nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) che vede una grande espansione in atto.

Un ulteriore focus è sul mercato asiatico dove è altrettanto forte l’interesse commerciale. In base al mercato di riferimento si instaurano collaborazioni con distributori che riforniscono catene di profumerie e centri estetici o direttamente con le realtà del retail. Il brand è molto attivo, fin dal 2011, nelle fiere internazionali più importanti del settore, partecipando annualmente a tutto il circuito Cosmoprof (Bologna, Hong Kong, Las Vegas, Mumbai), TFWA e ECRM». Progetti per il futuro? «All’orizzonte ci sono numerosi progetti di nuovi prodotti interessanti e innovativi che contribuiranno a rafforzare ancora di più la fiducia nella qualità dell’offerta di Mesauda Milano. Sul fronte commerciale, il team sta lavorando in vista di una maggiore presenza nel canale della profumeria, dell’inserimento nel segmento del travel retail e dell’apertura di nuove porte in mercati esteri. A sostegno di questo progetto, non mancherà un consolidamento dell’awareness soprattutto sui canali digitali e l’ampliamento della gamma di prodotti per diventare un brand totalmente inclusivo». n

PER ACCENDERE L’INCARNATO TRA GLI ULTIMI NATI IN CASA MESAUDA MILANO C’È LIGHT POTION: UN ILLUMINANTE LIQUIDO IN EDIZIONE LIMITATA E WATER RESISTANT CHE ESALTA L’INCARNATO CON UN EFFETTO ULTRA GLOWY. NE BASTANO POCHE GOCCE SUI PUNTI STRATEGICI COME ZIGOMI, ARCATA SOPRACCIGLIARE, ARCO DI CUPIDO, CLAVICOLE E DÉCOLLETÉ. PUÒ ESSERE MIXATO ANCHE AL FONDOTINTA. DISPONIBILE IN TRE NUANCE, NEI TONI DEL ROSA, DELL’ORO E DEL BRONZO.

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ICONE di Ivan Pestillo

CI SONO VOLUTI BEN QUATTRO ANNI PER CREARE UN FLACONE COSÌ. MA SOPRATTUTTO PER SVILUPPARE UN SISTEMA DI PRESSIONE INTERNA CHE FOSSE COMPATIBILE CON QUESTO DESIGN.

UN JUS CREATO

DALLE DONNE PER LE DONNE Si chiama Good Girl ed è la nuova fragranza a forma di stiletto, realizzata da Carolina Herrera assieme al naso Louise Turner e interpretata nella comunicazione da Karlie Kloss.

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arolina Herrera è un atelier di moda e profumeria, da oltre 30 anni riconosciuto per il suo stile inconfondibilmente newyorkese, sofisticato e raffinato. Oggi, però, dopo quattro anni di attenti studi e di lavoro, Carolina Herrera de Baez, direttrice creativa della House of Herrera, ha creato un nuovo accessorio icona, più audace e provocatorio, in grado di evocare tutte le contraddizioni della donna moderna. Si tratta della fragranza Good Girl: paradossale come colei a cui è destinata, con la sua composizione olfattiva fatta di contrasti e il flacone splendente a forma di stiletto.

LUCI E OMBRE

Per crearne il jus, Carolina Herrera de Baez si è rivolta al famoso naso profumiere Louise Turner che ha scelto un mix di ingredienti luminosi e cupi al tempo stesso. Il tutto al fine di catturare la complessità delle donne di oggi. 72. IMAGINE

Si comincia così con una dolce nota di gelsomino che conferisce alla fragranza un carattere estremamente femminile. Il lato dark di Good Girl è dato, invece, da una seducente nota di cacao e dalla gustosa fava tonka. Mentre un mix di mandorla, caffè e tuberosa avvolge la pelle infondendole una sensazione di vitalità.

ACCESSORIO FASHION

Il flacone di Good Girl è il primo a forma di stiletto nella storia e cattura subito l’attenzione per il suo mix di design e tecnologia. È stato, infatti, realizzato con un lussuoso vetro blu notte fumé che si erge su un altissimo e sottilissimo tacco dorato. La fragranza viene poi vaporizzata tramite un punto di rilascio posizionato nella parte superiore della boccetta, grazie a un complesso sistema di pressione interno, sviluppato in quattro anni dopo più di 600 test volti a creare

un meccanismo che fosse compatibile con questo design.

TESTIMONIAL D’ECCEZIONE

Il volto di Good Girl è Karlie Kloss. La super modella è, infatti, protagonista di un cortometraggio che, sulle note di “Baby did a bad thing” di Chris Isaak, si svolge sullo sfondo dello skyline di New York al crepuscolo. La sequenza delle scene è ipnotizzante: Karlie si prepara per un appuntamento importante, indossa il suo vestito nero di paillettes firmato (ovviamente) Carolina Herrera e un paio di scarpe con altissimo tacco a spillo, poi cammina per le strade della città impattando su tutto e tutti: le macchine si scontrano, le edicole esplodono e gli uomini sono letteralmetne ipnotizzati dalla sua bellezza. Il tutto accompagnato da un hashtag che invita le donne a essere multidimensionali e trasformiste: #goodtobebad. n


6 DOMANDE A CAROLINA HERRERA DE BAEZ, DIRETTORE CREATIVO DELLA HOUSE OF HERRERA GOOD GIRL È UN LANCIO INASPETTATO, SOPRATTUTTO SE SI GUARDANO LE SUE FRAGRANZE PRECEDENTI. SI TRATTA PER CASO DI UN NUOVO CORSO DELLA HOUSE OF HERRERA NEL MONDO DEI PROFUMI? «GOOD GIRL È SICURAMENTE UNA FRAGRANZA DIVERSA DALLE PRECEDENTI MA, PIÙ CHE UN NUOVO CORSO, RAPPRESENTA UN UNIVERSO DIFFERENTE. QUESTO PROFUMO È TRASVERSALE E, A SUO MODO, EVOCA LE INFINITE SFACCETTATURE DELLA DONNA MODERNA».

IN QUESTO PROGETTO SONO STATE COINVOLTE DIVERSE DONNE COME LA CREATRICE LOUISE TURNER E LA TESTIMONIAL KARLIE KLOSS. COME È STATO LAVORARE CON LORO? «È STATO SEMPLICE E NATURALE. ADORO LAVORARE CON LE DONNE COSÌ COME CON GLI UOMINI. L’IMPORTANTE È ESSERE SULLA STESSA LINEA D’ONDA. E QUESTA VOLTA DIREI PROPRIO CHE LO SIAMO STATE. ANCHE PER QUESTO RITENGO CHE GOOD GIRL SIA UN PROGETTO FORTE. PENSANDOCI MEGLIO, PREFERISCO LAVORARE CON GLI UOMINI QUANDO CREO FRAGRANZE MASCHILI IN MODO DA AVERE UN’OPINIONE ANCHE DAI DIRETTI INTERESSATI».

DA DOVE È PARTITA PER CREARE QUESTA FRAGRANZA? «A DIRE LA VERITÀ, SONO STATA MOLTO ISPIRATA DALLE PROTAGONISTE DEI FILM DI ALFRED HITCHCOCK. MI AFFASCINANO LE LORO CONTRADDIZIONI, RIESCONO A CATTURARMI PERCHÉ SEMBRANO DONNE FREDDE MA IN REALTÀ SONO CAPACI DI INNAMORARSI PROFONDAMENTE E DI SOFFRIRE, SONO EROINE MISTERIOSE E LA LORO PRESENZA FISICA SI PERCEPISCE FORTEMENTE ALL’INTERNO DI OGNI PELLICOLA». COME MAI UNA SCARPA CON IL TACCO A SPILLO? NON È FORSE UN PO’ TROPPO AGGRESSIVA PER UNA “GOOD GIRL”? «ASSOLUTAMENTE NO! PENSO CHE TUTTE LE DONNE, SOPRATTUTTO A NEW YORK,

AMINO I TACCHI A SPILLO. E QUESTO INDIPENDENTEMENTE DAL LORO TEMPERAMENTO E DAL LORO STILE. IL TACCO È UN SIMBOLO DI FEMMINILITÀ A QUALUNQUE ETÀ».

COSA PENSA DELLE DONNE ITALIANE? E QUALE IMPATTO POTRÀ AVERE QUESTA FRAGRANZA SU DI LORO? «RITENGO CHE SIANO LUMINOSE E SOLARI MA ANCHE GLAMOUR ED ELEGANTI. A MODO LORO SONO COMPLESSE, COME TUTTE NOI. SINCERAMENTE, MI È DIFFICILE PREVEDERE QUALE IMPATTO AVRÀ LA MIA FRAGRANZA SU DI LORO. QUANDO SI PARLA DI PROFUMI, ENTRANO MOLTO IN GIOCO I GUSTI PERSONALI». PROGETTI PER IL FUTURO? «SICURAMENTE UN PARTNER MASCHILE PER LA MIA GOOD GIRL!». IMAGINE .73


FOCUS UOMO

IL PIÙ BELLO

DEL REAME

Il moderno principe azzurro? Con pelle e barba curate, il fisico da sportivo e… anche un goccio di make up! di Ivan Pestillo

L’

uomo cura il proprio aspetto fisico sempre di più. A confermarlo sono alcune marche del canale selettivo. Come Giorgio Armani che ha appena lanciato la sua linea di trattamento per lui Armani Men, fatta di formule naturali e biodegradabili. Oppure Chanel che, sul finire del 2018, ha presentato la sua collezione di make up maschile. Ma a sostenerlo è anche una recente ricerca divulgata dal marketplace eBay secondo la quale il 50% dei maschi italiani tra i 18 e i 54 anni reputerebbe di fondamentale importanza prendersi cura del proprio corpo. E, per questo,

escludendo gli abbonamenti in palestra e le sedute da parrucchieri ed estetisti, il 34% degli intervistati spende mensilmente anche 100 euro in cosmetici e prodotti di bellezza, mentre il 14% arriva a investirne anche 200.

RITUALE COMPLETO

Ma quali sono i prodotti must have della routine maschile? Sempre secondo eBay, sul gradino più alto del podio si posiziona il dentifricio sbiancante (23%), seguito da deodoranti e profumi (21%), dai prodotti per la barba (15%), da quelli per la cura del

viso (14%) e dei capelli (13%). Ma attenzione, perché il 65% degli uomini preferisce l’online ai canali tradizionali. E le ragioni sono molteplici: convenienza, varietà dell’offerta, mancanza di tempo, recensioni degli utenti e, soprattutto, discrezione. Il 51% tra loro dedica, inoltre, dai 10 ai 30 minuti al giorno alla cura di sé, mentre il 23% del campione arriva persino a 60 minuti. Soprattutto in primavera e in estate. Un italiano su cinque dichiara, infatti, di avvertire la pressione della famosa “prova costume”. E, per questo, corre ai ripari con largo anticipo. Come? Il

Promette un’azione lipo riducente e tonificante mirata, il Trattamento Intensivo Addominali Scolpiti di Collistar con la sua inedita texture rinfrescante e a effetto crackling effervescente.

Texture invisibile, leggera, delicata e sicura, perché non contiene alcol e coloranti, per il Deodorante 72Ore All Over Body di Bioetyc Uomo. Disponibile in tre diverse profumazioni.

Per la pelle maschile, più grassa di quella femminile, Kiehl’s ha formulato la texture in gel di Age Defender Moisturizer, con estratti di semi di lino e di betulla dalle virtù anti età.

DISTRIBUTORE:

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Arricchita con argilla naturale, olio di sambuco e olio di limone, la Maschera Viso della collezione Barbiere di Acqua di Parma riduce le impurità e lascia la pelle dell’uomo più luminosa e levigata in pochi minuti.

COLLISTAR

SODALIS

L’ORÉAL LUXE

DISTRIBUTORE: LVMH

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TOP

Tante le novità per lui! Tra prodotti corpo, viso e barba, molti sono anche multitasking, ma sempre high tech. 74. IMAGINE


71%

IL DEGLI UOMINI ITALIANI PRATICA SPORT (FONTE EBAY). PER LORO I BRAND HANNO CREATO LINEE COSMETICHE AD HOC.

DIFFERENZA DI GENERE LA PELLE DELL’UOMO È DIVERSA DA QUELLA DELLA DONNA. CIÒ SOPRATTUTTO A CAUSA DELLA MAGGIORE SECREZIONE DI ORMONI STEROIDEI COME IL TESTOSTERONE CHE RENDE L’EPIDERMIDE PIÙ SPESSA DEL 20% RISPETTO A QUELLA FEMMINILE E ANCHE PIÙ GRASSA, CON I FOLLICOLI PILOSEBACEI MAGGIORMENTE DILATATI, A CAUSA DELL’ECCESSIVA PRODUZIONE DI SEBO. ECCO PERCHÉ, ALMENO FINO AI 50 ANNI QUANDO LA PRODUZIONE DI SEBO TENDE A STABILIZZARSI, GLI UOMINI DEVONO UTILIZZARE PRODOTTI SPECIFICI PIÙ IDRATANTI E AL TEMPO STESSO PIÙ LEGGERI RISPETTO A QUELLI FORMULATI PER L’ALTRO SESSO. TRA QUESTI I GEL MULTITASKING PER VISO E BARBA.

23% del campione ritiene che la dieta e l’esercizio fisico siano i metodi più efficaci per il percorso di remise en forme.

NON SOLO COSMETICI

Gli uomini italiani sono grandi sportivi. Il 71% di loro pratica sport regolarmente e questo li spinge all’acquisto non solo di cosmetici ma anche di accessori “tecnici”: il 26% del campione, per esempio, non può rinunciare agli auricolari wireless per ascoltare la musica mentre si allena, il 24,5% a un abbigliamento specifico e il 18% agli strumenti per il monitoraggio dell’attività fisica. n

Formula naturale al 99% e biodegradabile per il detergente viso The Face Wash di Armani Men. Con perle di jojoba ad azione esfoliante ed estratto di corteccia di betulla lenitivo.

Bleu de Chanel Soin Hydratant 2-En-1 Visage Et Barbe è l’idratante perfetto per gli uomini con barba e baffi grazie alla sua texture in gel profumata che si applica con velocità senza lasciare residui.

Per gli sportivi arriva il Doccia Shampoo Juventus per detergere corpo e capelli. Questo prodotto regala una sensazione di freschezza duratura grazie alla formula delicata ma rivitalizzante.

Cavalca il trend del carbone nero vegetale ad azione detox e purificante, il Gel Detergente Anti-Imperfezioni Pure Charcoal della linea Men Expert di L’Oréal Paris. Da utilizzare quotidianamente.

Può essere usato per donare sollievo alla pelle secca, come dopobarba e persino per ammorbidire le cuticole. Maximum Hydrator di Clinique for Men incorpora aloe, caffeina e glicerina.

DISTRIBUTORE:

La linea bagno di Dior Sauvage accoglie una nuova formula multitasking: la Crema Idratante Multiuso può essere applicata su viso, mani e corpo, ma anche sui tatuaggi per ravvivarli.

DISTRIBUTORE: L’ORÉAL

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L’ORÉAL LUXE

DISTRIBUTORE: LVMH

DISTRIBUTORE: CHANEL

DISTRIBUTORE: SO.DI.CO.

CONSUMER PRODUCTS

ESTÉE LAUDER

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BENVENUTO

TOY BOY! Fiocco azzurro in casa Moschino dove arriva il primo orsetto tutto per lui: provocante e virile sì, ma soprattutto tenero e giocherellone.

QUI SOPRA: IL VOLTO DELLA CAMPAGNA DI TOY BOY BY MOSCHINO, IL MODELLO JHONA BURJACK, DIETRO L’OBIETTIVO DI GIAMPAOLO SGURA. NELLA PAGINA A FIANCO: JHONA BURJACK INSIEME AL DIRETTORE ARTISTICO DEL BRAND, JEREMY SCOTT. 76. IMAGINE

I

l suo nome è una provocazione. Ma anche un modo per definire con ironia i giovani uomini, quelli virili e passionali che sanno, però, come mostrare anche il loro lato più tenero. Toy Boy, la nuova fragranza maschile di Moschino, è un gioco di codici senza limiti che non viene meno allo stile della maison e del suo direttore creativo Jeremy Scott. Protagonista di questo nuovo progetto è, infatti, l’iconico orsetto, quel tenero teddy bear che, da qualche anno a questa parte, è tornato a essere il simbolo della casa di

moda. Questa volta, però, non si tratta né di un peluche né di un flacone trasparente. La boccetta di Toy Boy è stata realizzata con un vetro nero laccato lucido, impreziosito da finiture argentate, per risvegliare il lato più giocoso dell’uomo a cui è destinato.

COCCOLE PER IL CORPO

Nel cuore del jus di Toy Boy c’è un mix di ingredienti innovativi e di alta qualità. Tra questi, bergamotto italiano, bacche rosa, gemme di elemi e noce moscata indonesiana. Ma anche


ICONE di Ivan Pestillo

3 DOMANDE A YANN VASNIER, CREATORE DI MOSCHINO TOY BOY

IN TERMINI DI NOTE E ISPIRAZIONE, DA DOVE È PARTITO PER CREARE IL JUS DI TOY BOY? «PER TOY BOY SONO PARTITO DALL’IDEA DEL TEDDY BEAR DI MOSCHINO CHE RICORDA L’INFANZIA, MA CON UN TOCCO DI IRONIA, COME D’ALTRONDE AVVIENE DA SEMPRE CON IL BRAND. HO PENSATO A UN UOMO CHE È ALLO STESSO TEMPO TENERO E DIVERTENTE, CHE SI SENTE A PROPRIO AGIO CON LA SUA MASCOLINITÀ MA ANCHE CON LA SUA SENSIBILITÀ FEMMINILE. UN UOMO SEXY, SICURO DI SÉ, AMBIZIOSO, PASSIONALE E DAL CARATTERE FORTE. PER LUI HO IMMAGINATO UN GIOCO DI CONTRASTI, CON LE NUANCE MORBIDE E RASSICURANTI DEI LEGNI, DEI BALSAMI, DEL BENZOINO E DELLE AMBRE, UNITE ALLA CONFORTANTE CAREZZA DELLO SYLKOIDE E DELLE SPEZIE FRESCHE E AL CALORE DEI CHIODI DI GAROFANO E DEL CUMINO. IL TUTTO MESCOLATO A UNA NOTA DI CUORE ALLA ROSA ASSOLUTA CHE LIBERA UNA PASSIONE SENZA PARI».

un po’ di rosa Neoabsolute Orpur e un tocco di ambermax. Il risultato è una scia speziata, legnosa e ambrata, il cui abbraccio non lascia scampo. Inoltre, per completare questa routine profumata, la linea Toy Boy propone una serie di prodotti per la cura quotidiana del corpo: un’after shave lotion, disponibile nelle versioni spray o balm, un perfumed bath & shower gel e un perfumed body gel. Tutti ricchi di ingredienti attivi, idratanti ed emollienti, per donare alla pelle una duratura sensazione di confort e freschezza. n

ESISTONO AFFINITÀ OLFATTIVE CON I PRECEDENTI TOY E TOY 2? «SI, IN EFFETTI HO MANTENUTO UNA CARATTERISTICA COMUNE CON I TOY PRECEDENTI, PER GARANTIRE LA COERENZA CON L’UNIVERSO E I CODICI DI MOSCHINO. COME NOTA DI TESTA ABBIAMO SEMPRE UNA CERTA FRESCHEZZA COME NEL PRIMO TOY, UNA NOTA DI CUORE FLOREALE PER SOTTOLINEARE LA PASSIONE E LA DOLCEZZA E, INFINE, UNA NOTA DI FONDO CHE ESALTA IL FASCINO AUDACE DELL’AMBRA E DEI MUSCHI PRESENTI IN TOY 2, QUI RAPPRESENTATI DA AMBERMAX E SYLKOIDE PER CREARE UNA NUOVA SFUMATURA». CI PARLA DI COME HA COLLABORATO CON LA MAISON MOSCHINO E CON JEREMY SCOTT? «TUTTO È PARTITO DA JEREMY SCOTT E DALLA MAISON. C’È STATO UN CONTINUO SCAMBIO DI OPINIONI E IDEE, CURATO IN OGNI FASE GRAZIE AL KNOW-HOW DI EUROITALIA, PER GARANTIRE IL RISPETTO DELL’IMMAGINE DI MOSCHINO E DI QUESTO TENERO ORSACCHIOTTO ORMAI ICONICO. IN OGNI FASE DELLA CREAZIONE DELLA FRAGRANZA SI È INSTAURATA UNA VERA E PROPRIA COLLABORAZIONE E CREDO CHE TUTTO IL TEAM POSSA ESSERNE DAVVERO ORGOGLIOSO». IMAGINE .77


RICERCA di Giulia Varalli

UNA BUONA NOTTE

PER LA PELLE DALLA RICERCA ESTÉE LAUDER, ADVANCED NIGHT REPAIR INTENSE RESET CONCENTRATE, POTENTE ELISIR NOTTURNO DA USARE DOPO ADVANCED NIGHT REPAIR OGNI VOLTA CHE LA PELLE MANIFESTA SINTOMI DI IRRITABILITÀ

“A

causa dello stress il naturale processo di riparazione cutaneo può rallentare o indebolirsi scatenando fenomeni irritativi che, se trascurati, rendono la pelle più vulnerabile alle aggressioni esterne, accelerando la comparsa di rughe». L’affermazione di Nadine Pernodet, vice President Skin Biology & Bioactives, Global R&D di Estée Lauder sgombra il campo da ogni dubbio: bisogna “domare” sul nascere stress e irritazioni. Da dove cominciare? La risposta di Estée Lauder sta nel nuovo Advanced Night Repair Intense Reset Concentrate, che affianca Advanced Night Repair, siero iconico del brand. Il potente trattamento notturno è stato concepito proprio per “resettare” rapidamente l’aspetto dell’epidermide infiammata, disidratata e arrossata. Il segreto sta nella sua Chronolux™ S.O.S. Technology, che in un’ora riduce tutti questi fenomeni assicurando inoltre un’infusione di idratazione 24h24 e di antiossidanti, che aiutano a rafforzarne la naturale capacità di reagire ai fattori di stress più estremi.

AIUTARE LA PELLE AD AIUTARSI

«Per mettere meglio a fuoco il problema dell’irritabilità cutanea, la nostra ricerca ha intercettato e studiato le tre diverse fasi in cui si manifesta» spiega l’esperta. Nella prima, la pelle lancia il segnale d’allarme, rispondendo alla sollecitazione che la “infastidisce” con il rilascio di molecole proteiche, le citochine. Nella seconda, il rilascio di proteine aumenta originando una reazione a catena che, se non affrontata in modo adeguato, tenderà a innescare un processo di invecchiamento prematuro. Esiste poi una terza fase, quella risolutiva, dove la pelle, stimolata dalla specialità notturna, durante il sonno mette in moto dei meccanismi di autoriparazione che rilanciano la produzione di specifiche cellule lipidiche le quali aiutano a ridurre e a risolvere i sintomi irritativi prima che diventino cronici. «Mai prima d’ora una beauty company era riuscita a svelare la presenza di questo virtuoso meccanismo cutaneo» puntualizza la ricercatrice. Gli scienziati Estée Lauder hanno inoltre scoperto che tale meccanismo stimola l’autofagia, vale a dire l’eliminazione delle scorie cellulari, sollecitando l’epidermide a riprendersi più velocemente dai fattori di stress. La specialità va usata al bisogno o periodicamente ogni volta che la pelle fa i “capricci” e appare arrossata, opaca e più reattiva del solito. n IMAGINE .78

LA TECNOLOGIA CHE LAVORA NEL SONNO LA CHRONOLUX™ S.O.S. TECHNOLOGY DI ADVANCED NIGHT REPAIR INTENSE RESET CONCENTRATE RIDUCE L’IRRITAZIONE IN UNA SOLA ORA AFFINANDO I MECCANISMI DI RIPARAZIONE NOTTURNA GRAZIE A: ACIDO SALICILICO + RESVERATROLO, SUPER LENITIVI, E LIEVITO FERMENTATO TRATTATO CON UNA SPECIALE TECNOLOGIA CHE STIMOLA IL PROCESSO DI PURIFICAZIONE CELLULARE EVITANDO L’ULTERIORE ACCUMULO DI TOSSINE PARTICOLARMENTE IRRITANTI. IN PIÙ, LA NUOVA SPECIALITÀ CONTIENE UN EFFICACE MIX DI ACIDO IALURONICO E ANTIOSSIDANTI. IL PRIMO – 15 VOLTE PIÙ CONCENTRATO RISPETTO AD ADVANCED NIGHT REPAIR SERUM – FORMA UNA STRUTTURA A NIDO D’APE CHE TRATTIENE L’IDRATAZIONE, MENTRE I SECONDI NEUTRALIZZANO I RADICALI LIBERI PRODOTTI DALL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO E DA ALTRI FATTORI DI RISCHIO. NELLA FORMULA, ANCHE UNA MISCELA A BASE DI AMINOACIDI DELLA SOIA CAPACE DI FAVORIRE UN DELICATO RICAMBIO CELLULARE.


PER FAR SENTIRE LA VOSTRA VOCE SCRIVETE A: FENAPRO, CORSO VENEZIA 49 - 20121 MILANO E-MAIL: FENAPRO@FENAPRO.IT WWW.FENAPRO.IT

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N. 2019

PRESIDENTE: MICHELANGELO LIUNI

FENAPRO

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A CURA DI GIOVANNA MAFFINA

SHACKLETON E LA FORMAZIONE 3.0 BEAUTY COACH FUNZIONA PERFETTAMENTE GRAZIE AL TEAM DELLA SKACKLETON, LA SOCIETÀ DI FORMAZIONE CHE HA SEGUITO E GESTITO SIN DAGLI ESORDI LA DIDATTICA DEL CORSO.

Elena Verrazzani, insieme a Alessia Zuzio, Pier Paolo Pessina e Nicola Posa, fa parte del corpo docenti. L’abbiamo intervistata al termine dell’incontro di Bari.

La lezione è stata molto coinvolgente, era la prima per lei nelle vesti di docente? «No, avevo già seguito la classe di Bologna lo scorso anno, poi quest’anno quella di Genova e, in parte con Alessia Zuzio, quella di Padova. Sono state tutte esperienze di grande arricchimento per me». Il corso rimane sempre lo stesso o ha contenuti che cambiano? «No non cambia. È stato

progettato da Alessia e rimane sempre lo stesso su tutte le piazze proprio per dare uniformità di contenuti, aggiornando ogni anno i dati di mercato». Qual è il feedback che arriva dai partecipanti? «È sempre stato molto positivo. Trovano il corso molto concreto, pratico, calato nella realtà, oltre al fatto che possono confrontarsi anche tra di loro sulle difficoltà

Cocktail provenzale Il marchio l’Occitane en Provence e la profumeria Pepe di Bari insieme, lo scorso 4 luglio, per un “aperitivo provenzale” che ha fatto il pieno di consensi. Il marchio, distribuito in Italia in 500 profumerie selettive e con 27 negozi diretti, non è nuovo a queste iniziative. «Con la profumeria Pepe, il cocktail era dedicato alla presentazione della linea alla verbena», spiega Tommaso Dal Fiore, direttore vendite dell’azienda, che guida un team di 11 area manager. «In profumeria andiamo con le 50 referenze più altorotanti. I nostri concessionari ci apprezzano anche per la rigorosa politica di posizionamento, che porta a un costante monitoraggio e rispetto del prezzo al pubblico».

quotidiane e arricchirsi reciprocamente attraverso esperienze diverse e condivise. Lo scambio di esperienze, si sa, è fondamentale per la crescita. Fanno tesoro degli spunti di riflessione, diventano consapevoli di quanto tutto sia centrato sulla comunicazione e di come la comunicazione sia cruciale nell’ esperienza della cliente. Così, con una maggiore consapevolezza, scatta lo stimolo a migliorarsi. Del resto tutti noi

abbiamo aree di miglioramento e bisogna continuare a migliorarsi. È indubbio che il cliente oggi sia molto esigente e pretenda un livello di esperienza così appagante che serve una professionalità decisamente elevata per riuscire a soddisfarlo». Ci sono argomenti che coinvolgono più di altri? «Direi che questo è un dato che non emerge così nettamente dai loro feedback. Tutta la parte del modello di consiglio è senz’altro molto apprezzata, come pure gli interventi degli sponsor, molto qualitativi e costruiti in modo da integrarsi perfettamente con i contenuti che portiamo invece noi come Shackleton. Ciò che ho notato è che l’area che indaga sui bisogni e sulle domande da rivolgere alla cliente perché essi emergano, IMAGINE .79


FENAPRO

è ancora abbastanza critica. Così come l’accoglienza, che viene banalizzata e data per scontata al punto da essere spesso trascurata (come evidenzia la ricerca di mercato eseguita con la modalità del Mistery Shopper). Peccato, perché invece è determinante nella relazione che si instaura con la BC e, di conseguenza, nella predisposizione all’acquisto». In effetti è un tema importante sul quale vale la pena di continuare a lavorare e sul quale anche i titolari dovrebbero lavorare, non crede? «Sì, senza dubbio. E ai titolari vorrei dire di non smettere mai di ascoltare con grande attenzione i consigli delle loro collaboratrici e di condividere con loro le scelte e i progetti perché si sentano davvero parti in una squadra. Vorrei poi invitarli a condividere tutto ciò che viene affrontato nel percorso BC per essere sempre tutti allineati sulle strategie e sui comportamenti più funzionali al raggiungimento di

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obiettivi di crescita, non solo nel breve ma anche nel medio termine. I titolari devono, loro stessi, essere un esemplio per il personale».

BEAUTY 3.0 AL TERZO GIRO DI BOA NATA A NOVEMBRE DEL 2016, A BREVE LA SOCIETÀ FONDATA DA MASSIMO ZONCA COMPIRÀ TRE ANNI. IL BILANCIO DI QUESTO PRIMO TRIENNIO? “MOLTO POSITIVO. OGGI ABBIAMO 33 RAGIONI SOCIALI E 107 PUNTI VENDITA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE. OFFRIAMO, ASSISTENZA E SUPPORTO AI CLIENTI, SOLLEVANDOLI DA ONERI LEGATI ALLA CONTRATTAZIONE COMMERCIALE, ALLO SVILUPPO DELL’INSEGNA E DI ATTIVITÀ MARKETING ED È UN VALORE AGGIUNTO EFFICACE PER I POTENZIALI CLIENTI», SOTTOLINEA MASSIMO ZONCA.

Come devono muoversi allora i titolari? «Devono affrontare con ognuna di loro le eventuali criticità in modo da supportarle sui punti di debolezza anche evidenziando, però, i punti di forza di ognuna per creare un team forte, compatto , consapevole, motivato, affiatato e vincente, dove i talenti personali si integrano con gli altri per ottimizzare le performance di tutti». C’è un augurio che vorrebbe farsi e fare a tutti i BC, quelli che lo sono già e quelli che lo diventeranno? «Auspico un proseguimento di questo corso che personalmente mi appassiona tantissimo e in cui credo molto. Ci credo da consumatrice, perché amo frequentare i negozi e fare acquisti, Mi piace l’idea di relazionarmi con persone competenti e appassionate:

credo molto nel valore individuale. Da docente, il più grande insegnamento che posso dare è di avere sempre voglia di

imparare, di guardare tutto con occhi curiosi per trovare in ogni cambiamento uno stimolo a migliorarsi ed evolvere».

In questa pagina, la premiazione del corso di Napoli, tenuto da Pier Paolo Pessina, a cui ha presenziato anche Nicola Ostuni.


BILANCIO D’ESERCIZIO di RCS MEDIAGROUP S.P.A. al 31.12.2018

In applicazione alla legge del 5 agosto 1981 n.416 e dell’art.1, comma 34, del D.L. 545/96 convertito con legge 23 dicembre 1996 n. 650 (Valori in Euro)

PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO (^) Note I

Ricavi delle vendite ............................................. – Ricavi diffusionali...........................................

– di cui verso parti correlate............................

12 13

– Ricavi pubblicitari .......................................... – di cui verso parti correlate............................

13

Ricavi editoriali diversi ...................................... II II

– di cui verso parti correlate............................

13

Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso .............. Acquisti e consumi materie prime e servizi .... Acquisti e consumi materie prime e merci ....

14 15

– di cui verso parti correlate............................

– Costi per servizi .............................................

– di cui verso parti correlate............................ – di cui non ricorrenti......................................

– Costi per godimento beni di terzi ............... III

13 13 26

– di cui verso parti correlate............................ – di cui non ricorrenti......................................

13

– Costi per il personale ....................................

16

– di cui verso parti correlate............................ – di cui non ricorrenti......................................

13 26

Esercizio Esercizio 2017 2018 pro-forma 583.569.361 500.134.329 321.663.139 237.382.911 279.949.712

204.029.187

Esercizio 2017 500.134.329 237.382.911

243.049.045

241.396.612

241.396.612

204.029.187

3.107.522

3.348.624

3.348.624

18.857.177

21.354.806

21.354.806

8.399.762

7.891.995

7.891.995

649.440 (492.150) (492.150) (374.359.856) (289.861.801) (289.812.940) (81.902.765) (77.399.924) (77.399.924) (23.312.293)

(22.590.039)

(22.590.039)

(255.770.751) (175.782.638) (175.733.777) (127.673.623) –

(49.320.995) (248.998)

(49.320.995) (248.998)

(36.686.340)

(36.679.239)

(36.679.239)

(10.461) –

(5.889) (322.800)

(5.889) (322.800)

(157.595.937) (149.813.704) (149.813.704) (3.375.024) (1.121.556)

(2.810.359) 498.814

(2.810.359) 498.814

II

Altri ricavi e proventi operativi .........................

17

23.760.380

24.202.372

24.202.372

II

Oneri diversi di gestione ...................................

18

(7.114.620)

(11.342.310)

(11.342.310)

– di cui verso parti correlate............................ – di cui verso parti correlate............................

13 13

11.312.994 (22.344)

10.157.437 (54.949)

10.157.437

Note IV V

Esercizio 2017 (3.739.805)

21 21

(6.729.002)

(7.762.694)

(7.762.694)

(7.414.000) 38.415.886

(3.435.028) 41.813.978

(3.435.028) 41.862.839

22

7.623.867

10.592.316

10.218.108

IX

Interessi e altri proventi finanziari ....................

22

3.248.545

394.698

394.698

IX

(Oneri) finanziari ................................................

22

(11.725.055)

(18.717.431)

(18.717.431)

X

Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie ............................................................

23

14.773.099

28.655.771

28.655.771

XI

(Svalutaz)/ripristino di crediti e altre attività finanziarie ............................................................

24

(2.378.968)

(15.250)

(15.250)

XII

Risultato ante imposte Imposte sul reddito Risultato dell'esercizio

25

49.957.374 (8.027.401) 41.929.973

62.724.082 (8.712.551) 54.011.531

62.398.735 (8.712.551) 53.686.184

– di cui verso parti correlate............................

– di cui verso parti correlate............................ – di cui verso parti correlate............................

– di cui verso parti correlate............................

– di cui verso parti correlate............................

19

Esercizio Esercizio 2017 2018 pro-forma (3.965.729) (3.739.805)

Accantonamenti .................................................. (Svalutazione)/ripristino di crediti commerciali e diversi ......................................... VI Ammortamenti attività immateriali ................... VII Ammortamenti immobili, impianti e macchinari ........................................................... VIII Svalutazione immobilizzazioni ........................... Risultato operativo IX Interessi attivi calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.........................................

20 21

13

13 13

13

13

(2.019.788)

(1.800.718)

(1.800.718)

(10.364.363)

(14.274.513)

(14.274.513)

7.523.376 389

(539.234)

13.353.374

(18.965)

10.347.733 36

(1.525.814)

11.489.036

(15.250)

9.973.525

36

(1.525.814)

11.489.036

(15.250)

(^) Anche ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006

(54.949)

PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Note

(Valori in euro) Utile/(perdita) dell'esercizio Altre componenti di conto economico complessivo: – saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio Utili (perdite) su copertura flussi di cassa ............... Valutazione a Fair Value attività finanziarie .......... Riclassificazione a conto economico di utili (perdite) su copertura flussi di cassa ....................... Effetto fiscale su copertura flussi di cassa............... Riclassificazione a conto economico di utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita ...........................

38

Esercizio Esercizio 2017 2018 pro-forma 41.929.973 54.011.531

Esercizio 2017 53.686.184

(1.475.317) –

(231.735) –

(231.735) –

1.135.346 81.593

3.595.714 (807.355)

3.595.714 (807.355)

Note

(Valori in euro)

– non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio (Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti ... Effetto fiscale su attuarizz. Piani a benefici definiti .... Utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value degli altri strumenti rappresentativi di capitale .......... Totale altre componenti di conto economico complessivo Totale conto economico complessivo

Esercizio Esercizio 2017 2018 pro-forma

518.884 (124.532)

89.562 (21.495)

Esercizio 2017

89.562 (1.495)

408.228

544.202 42.474.175

2.624.691 56.636.222

2.624.691 56.310.875

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA (^) (Valori in Euro) Note

ATTIVITÀ XIII XV XIV XVI

Immobili, impianti e macchinari ..................... Investimenti immobiliari ................................... Attività immateriali ........................................... Partecipazioni valutate al costo .....................

– di cui verso parti correlate..........................

XVI

27 28 29 30 13

31 dicembre 31 dicembre 2018 2017 pro-forma 40.830.545 45.708.782 2.745.162 2.759.222 25.502.905 37.477.778 397.329.721 398.177.658 397.329.721

398.177.658

31 dicembre 2017 45.708.782 2.759.222 37.477.778 408.668.429 408.668.429

Altri strumenti rappresentativi di capitale non correnti ................................................................ XVI Crediti finanziari non correnti ........................ XVI Altre attività non correnti ................................. XVI Attività per imposte anticipate........................ Totale attività non correnti XVII Rimanenze ......................................................... XVIII Crediti commerciali ..........................................

34 35

1.601.184 571.286 13.522.720 35.814.947 517.918.470 13.784.690 155.721.186

31.646.424

31.646.424

XX

Crediti diversi e altre attività correnti

36

18.891.729

21.420.426

21.420.426

XX

Attività per imposte correnti............................

25

2.861.313

4.516.713

4.516.713

– di cui verso parti correlate.......................... – di cui verso parti correlate.......................... – di cui verso parti correlate..........................

31 32 33 25

13 13 13

XXV Crediti finanziari correnti ................................

37

XXV Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ...... Totale attività correnti TOTALE ATTIVITÀ

37

– di cui verso parti correlate..........................

13

32.500.308

100.791

1.723.457

269.522.489

269.232.980

560.664 560.664 2.772.066 2.772.066 13.704.897 13.704.897 46.310.699 46.310.699 547.471.766 557.962.537 10.654.535 10.654.535 166.553.039 166.553.039 26.202

2.117.563

281.132.818

280.685.837

26.202

2.117.563

270.331.661 269.884.680

380.914 692.900 679.005 461.162.321 484.970.431 474.155.379 979.080.791 1.032.442.197 1.032.117.916

37 37 39 40 25 41

31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre 2018 2017 pro-forma 2017 270.000.000 475.134.602 475.134.602 141.005.199 128.423.209 128.445.225 (26.956.842) (27.150.528) (27.150.528) 25.281.366 (219.957.816) (219.957.816) 41.929.973 54.011.531 53.686.184 451.259.696 410.460.998 410.157.667 141.580.587 233.325.736 233.325.736 997.834 88.620 88.620 30.515.238 31.694.903 31.694.903 10.259.054 9.530.105 9.530.105 669.289 606.253 606.253 1.790.443 1.790.443 1.790.443 877.397

877.397

877.397

37 37

185.812.445 13.336.918 126.820.786

277.036.060 16.772.980 110.049.365

277.036.060 16.772.980 110.049.365

XXV Passività finanziarie per strumenti derivati ... XX Passività per imposte correnti .........................

37

68.784

963.125

963.125

– di cui verso parti correlate..........................

25 13

4.026.203 2.273.380

4.800.810 4.369.510

4.800.810 4.369.510

XIX

Debiti commerciali............................................

42

125.498.593

XXII Quote a breve term.fondi rischi e oneri ........ XX Debiti diversi e altre passività correnti ..........

40 43

23.194.688 49.062.678

PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO

Note

Capitale sociale ................................................ Riserve ................................................................ Azioni proprie ................................................... Utili (perdite) portati a nuovo.......................... Utile (perdita) dell'esercizio ............................ XXIV Totale patrimonio netto XXV Debiti finanziari non correnti .......................... XXV Passività finanziarie per strumenti derivati ... XXI Benefici relativi al personale .......................... XXII Fondi per rischi e oneri .................................... XXIII Passività per imposte differite ......................... XX Debiti diversi e altre passività non correnti ..

38 38 38 38 38

– di cui verso parti correlate..........................

Totale passività non correnti XXV Debiti verso banche.................................. XXV Debiti finanziari correnti ...........................

– di cui verso parti correlate..........................

– di cui verso parti correlate..........................

– di cui verso parti correlate..........................

Le Note richiamate negli schemi di bilancio costituiscono parte integrante del bilancio depositato presso il Registro delle Imprese di Milano e reso pubblico ai sensi di legge.

Totale passività correnti TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO

Il bilancio è stato redatto secondo i principi contabili internazionali.

13

13

13

13

91.272.440

14.695.601

1.943.936

69.624.652

69.624.652

136.357.316 136.336.366 10.705.459

10.705.459

24.816.943 51.184.600

24.816.943 51.184.600

2.436.628

2.436.628

342.008.650 344.945.139 344.924.189 979.080.791 1.032.442.197 1.032.117.916

(^) Anche ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006

PROSPETTO DI DETTAGLIO DELLE VOCI DEL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31.12.2018

Da pubblicare ai sensi dell’art. 1, comma 33, del decreto–legge 23 ottobre 1996 n°545 convertito con legge 23 dicembre 1996 n° 650 (Valori in Euro) RICAVI DELLE VENDITE: 01 Vendita di copie................................................................................................................. 307.691.302 02 Pubblicità ............................................................................................................................ 184.908.842 03 – Diretta .................................................................................................................... 184.777.270 04 – Tramite concessionaria ........................................................................................ 131.572 05 Ricavi da editoria on line ................................................................................................. 75.029.020

06 07 08 09 10

– Abbonamenti ........................................................................................................ – Pubblicità ............................................................................................................... Ricavi da vendita di informazioni ................................................................................... Ricavi da altra attività editoriale ..................................................................................... Totale voci 01+02+05+08+09 ..........................................................................................

13.972.837 61.056.183 1.428.681 14.511.516 583.569.361


RCS MEDIAGROUP S.P.A – CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ 2018

Elenco delle testate servite in esclusiva (In applicazione alla legge del 5 agosto 1981 n. 416 e dell’art.1, comma 34, del D.L. 545/96 convertito con Legge 23 dicembre 1996 n. 650) Sette

Buone Notizie

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Corriere del Mezzogiorno/ Campania

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.IT

BILANCIO CONSOLIDATO DELLA RCS MEDIAGROUP S.p.A. AL 31 DICEMBRE 2018

Da pubblicare ai sensi dell’articolo 1, comma 33, del D.L. 23 ottobre 1996 n° 545, convertito con legge 23 dicembre 1996 n° 650

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (in milioni di Euro)

ATTIVITÀ XVII XVIII XVI XIX XIX XXXIII XIX XIX XIX XX XXI

Immobili, impianti e macchinari ................................................ Investimenti Immobiliari .............................................................. Attività immateriali ...................................................................... Partecipazioni in società collegate e joint venture ......................... Altri strumenti di capitale non correnti ........................................ Attività finanziarie per strumenti derivati................................. Crediti finanziari non correnti ................................................... Altre attività non correnti ............................................................ Attività per imposte anticipate................................................... Totale attività non correnti Rimanenze .................................................................................... Crediti commerciali .....................................................................

Note 31 32 33 34 35 36 37 38 27 39 40

31 dicembre 2018 65,4 20,1 369,4 38,9 2,1 – 2,2 15,0 95,9 609,0 19,6 212,0

31 dicembre 2017 73,8 20,7 383,9 42,8 3,0 – 3,7 15,3 106,6 649,8 15,9 240,3

– di cui verso parti correlate.....................................................

16

22,5

19,8

Crediti diversi e altre attività correnti ....................................... Attività per imposte correnti....................................................... Attività finanziarie per strumenti derivati................................. Crediti finanziari correnti ........................................................... Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ................................. Totale attività correnti ................................................................. XXVII Attività non correnti destinate alla dismissione TOTALE ATTIVITA'

41 27 36 42 42

25,9 1,7 – 1,4 12,5 273,1 – 882,1

27,0 3,1 – 0,9 15,6 302,8 – 952,6

XXIII XXIII XXXIII XXXIV XXXIV

31 dicembre 2018 Capitale sociale ........................................................................... 43 270,0 Azioni proprie .............................................................................. 46 (26,9) Riserve ................................................................................... 44/45/46/47 (4,0) Utili (perdite) portati a nuovo..................................................... (71,1) Utile (perdita) dell'esercizio ....................................................... 85,2 Totale patrimonio netto di gruppo 253,2 Patrimonio netto di terzi ............................................................. 1,3 Totale patrimonio netto 254,5 Debiti e passività non correnti finanziarie.............................. 42 141,6 Passività finanziarie per strumenti derivati .............................. 36 1,0 Benefici relativi al personale ..................................................... 50 36,9 Fondi per rischi e oneri ............................................................... 51 16,2 Passività per imposte differite .................................................... 27 51,5 Altre passività non correnti ........................................................ 52 0,9 Totale Passività non correnti 248,1 Debiti verso banche .................................................................... 42 13,6 Debiti finanziari correnti ........................................................... 42 45,2

PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO XXVIII XXVIII XXVIII XXVIII XXVIII XXVIII XXIX XXXII XXVI XXIV XXV XXIII

XXX XXX

Note

31 dicembre 2017 475,1 (27,1) (14,4) (334,5) 71,1 170,2 1,3 171,5 235,8 0,1 38,4 14,9 55,4 0,9 345,5 16,8 50,2

– di cui verso parti correlate.....................................................

16

6,8

4,3

XXXI Passività finanziarie per strumenti derivati .............................. XXIII Passività per imposte correnti .................................................... XXII Debiti commerciali.......................................................................

36 26 53

0,1 2,1 204,7

1,0 0,9 236,3

– di cui verso parti correlate.....................................................

16

15,4

16,1

XXIV Quote a breve termine fondi rischi e oneri.............................. XXIII Debiti diversi e altre passività correnti .....................................

51 54

31,4 82,4

35,5 94,9

– di cui verso parti correlate.....................................................

16

Totale passività correnti XXVII Passività associate ad attività destinate alla dismissione TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO

1,8

2,7

379,5 – 882,1

435,6 – 952,6

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (in milioni di Euro)

I II II II III

Note Ricavi delle vendite ..................................................................... 15 – di cui verso parti correlate.....................................................

Incremento immobilizzazioni per lavori interni .............................. Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso........................................................................... Consumi materie prime e servizi ...............................................

– di cui verso parti correlate..................................................... – di cui non ricorrenti...............................................................

Costi per il personale ..................................................................

– di cui verso parti correlate..................................................... – di cui non ricorrenti...............................................................

16

Progressivo al 31 dicembre 2018 2017 975,6 895,8

XI

Interessi attivi calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo (1) .................................................................................... Proventi finanziari ........................................................................

XI

(44,5) (1,3)

(258,1)

284,3

209,9

39

0,3

(0,3)

17

(553,2)

(493,1)

16 30

18 16 30

(114,1) –

(264,7)

(4,4) (1,8)

(3,8) (0,7)

II

Altri ricavi e proventi operativi ..................................................

19

19,8

20,9

II II

Oneri diversi di gestione ............................................................ Utili (perdite) da eliminazione contabile di crediti commerciali e diversi (1) ............................................................. Accantonamenti ........................................................................... Svalutazione crediti commerciali e diversi (1) ......................... (Svalutazione)/ripristino di crediti commerciali e diversi (1) .. Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto ..................................................

20

(16,1)

(18,9)

51 21

– (5,4) – (3,0)

– (6,5) (3,7) –

22

2,0

2,1

– di cui non ricorrenti...............................................................

30

(0,6)

Ammortamenti attività immateriali ............................................ Ammortamenti immobili, impianti e macchinari ..................... Ammortamenti investimenti immobiliari ................................... Svalutazione immobilizzazioni ................................................. Risultato operativo

23 23 23 23

(19,6) (11,5) (0,6) (8,1) 115,5

(25,3) (14,3) (0,6) (2,4) 95,6

IV V V VI VII VIII IX X

– di cui verso parti correlate..................................................... – di cui non ricorrenti...............................................................

16 30

2,5 2,6

2,3 0,2

XI

Note

Progressivo al 31 dicembre 2018 2017

24 24

0,3 3,9

– 1,3

Oneri finanziari ...........................................................................

24

(18,3)

(25,7)

XII

Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie ......

25

1,5

16,2

XII

Utili (perdite) da eliminazione contabile di crediti e altre attività finanziarie (1) .................................................................. (Svalutazione)/ripristino di crediti e altre attività finanziarie (1) ............................................................................... Risultato ante imposte Imposte sul reddito Risultato attivita destinate a continuare Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse Utile / (perdita) dell'esercizio Attribuibile a : Utile/(perdita) attribuibile ai terzi ............................................. Utile/(perdita) attribuibile ai soci della Capogruppo .......... Utile / (perdita) dell'esercizio Risultato delle attività destinate a continuare per azione base in euro .................................................................................. Risultato delle attività destinate a continuare per azione diluito in euro ............................................................................... Risultato delle attività destinate a dismissione e dismesse per azione base in euro ............................................................. Risultato delle attività destinate a dismissione e dismesse per azione diluito in euro ...........................................................

26

(2,4) 100,5 (15,2) 85,3 – 85,3

– 87,4 (16,5) 70,9 – 70,9

28

0,1 85,2 85,3

( 0,2) 71,1 70,9

29

0,16

0,14

XII XIII XIV XV

– di cui verso parti correlate..................................................... – di cui verso parti correlate..................................................... – di cui verso parti correlate.....................................................

16

16

16

27

0,1 –

( 1,0) ( 1,0)

29

0,16

0,14

29

29

(1) In seguito all’applicazione del principio contabile IFRS 9 a partire dal 1° gennaio 2018 e tenuto conto del fatto che il Gruppo si è avvalso dell’esenzione di non rideterminare le informazioni comparative degli esercizi precedenti relativi ai cambiamenti di classificazione e di valutazione queste voci non sono direttamente confrontabili nei due esercizi 2018 e 2017 sopra esposti. – Le note richiamate negli schemi di bilancio costituiscono parte integrante del bilancio depositato presso il Registro delle Imprese di Milano e reso pubblico ai sensi di legge. – Il bilancio consolidato è stato redatto secondo i principi contabili internazionali.




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