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ESTATE IN VALSASSINA: ce n’è per tutti i gusti. Dalle passeggiate in quota o in bassa valle, dalla scoperta dei vari borghi, delle feste tradizionali religiose e gastronomiche o dalla pratica di diversi sport, quasi tutti: dal tradizionale calcio, al tennis, dall’equitazione, all’arrampicata, dallo sci d’erba alle corse campestri, dal canioning alle escursioni più semplici alle gite in bicicletta, assistita o meno… Alla pesca di torrente o di lago… Tutto alla portata di tutti. Ma anche chi vuole godersi il panorama dall’alto dei rifugi o dal basso degli alberghi o delle seconde case, la Valsassina offre il meglio in questo periodo. I vari paesi, con le loro associazioni culturali e sportive, da fine giugno a metà settembre offrono il meglio che la vita sui monti può offrire: momenti di svago canoro, balli, concerti di piazza e musica classica. Mercatini e itinerari culturali alla scoperta dei meglio dei vari nuclei urbani, A coltivare le tradizioni a metà fra il religioso e il profano ci pensano le pro loco o i gruppi alpini: polenta taragna in primo piano, ma anche le gustosità della tavola valsassinese, con i formaggi più buoni del mondo. Dunque c’è tutto per trascorrere nel migliore dei modi un periodo di relax all’ombra della Grigna nel verde della valle che incantò anche Leonardo da Vinci. Nelle foto alcuni momenti dello svago valsassinese
IL BAGNAREL – A cura di Nanni Denti del Rifugio Baitock al Pian delle Betulle Ingredienti per 4 persone • Burro: 100 gr • Ricotta stagionata: 1 • Panna fresca: 50 cl • Farina bianca: 200 gr • Farina di grano saraceno: 300 gr
IL VINO CONSIGLIATO PER QUESTO PIATTO DA “DIVINO” CREAZIONE D. O. C. G. (vol 13,5%) Vino dal colore rosso granato, con sentori di frutta matura, corpo armonico e tannico con buona persistenza. Ottimo per accompagnamento a piatti con polenta, selvaggina. Servire alla temperatura di 18° C
Preparazione Prima fase: utilizzare un paiolo di rame contenente 2 litri d’acqua salata, appoggiato su fuoco vivo e portare ad ebollizione. Introdurre 300 g. di farina di grano saraceno, 200 gr. di farina bramata, stemperando il tutto con apposita frusta. Continuare a mescolare utilizzando un bastone in legno ogni 5 minuti fino a completa cottura, che avverrà dopo circa 30 minuti. Si otterrà così una polenta consistente. Tolta dal paiolo, disporre una fetta di polenta su ogni piatto. Seconda fase: far rosolare 100 g. di burro, aggiungere la ricotta grattugiata fino ad ottenere un’amalgama dorato. Aggiungere 50 cl di panna fresca, continuando a mescolare fino ad ebollizione. Versare poi il tutto sopra la fetta di polenta già disposta sul piatto caldo e servire. Un piatto semplice, nella migliore tradizione valligiana, proposto da Nanni Denti, dalla figlia Caterina e dal suo staff famigliare nell’accogliente atmosfera del Pian delle Betulle nel comune di Margno.
Divino S.a.s.
di Bassani Stefano & C Vini sfusi ed etichettati - Grappe & distillati - Confetture e Miele Cioccolato Calcagno - Prodotti artigianali Viale della Vittoria n. 32/A – 23815 Introbio (LC) Tel. 3400842682 - 3481716632 | Mail: divinosas@email.it Lunedì - Sabato: 9.30-12.30 | Domenica 10-12.30 | Mercoledì chiuso
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E-MTB: DALL’ALPE PAGLIO AL RIFUGIO OMBREGA PASSANDO PER I PIANI DELLE BETULLE E IL LARES BRUSAA Di Gabriele Ardemagni Raggiunta l’Alpe Paglio (1400 slm) dopo vari tornanti si parcheggia in una delle due aree sosta (verificate il periodo se è a pagamento o libero), da qui si parte subito attraverso un bosco in un dolce declivio e si raggiunge brevemente il Pian delle Betulle. Si prosegue attraverso la pittoresca Alpe Ortighera e si inizia un pò a salire, poche centinaia di metri e si prende al bivio a sinistra, (a destra si raggiunge Alpe Oro), la strada di recente aggiustata nella maggior parte dei punti prosegue in costante salita costeggiando dal basso il Cimone di Margno. Raggiunta la piccola cappella degli alpini si può decidere se svalicare dall’altro lato subito oppure fare il ripido salitone che porta verso la Cima di Olino dove a metà strada sulla sinistra si incontra il celebre Larèes Brusàa a quota 1700. A piedi è bello fare tutte le creste scendendo poi alla Bocchetta d’Olino, in bici non è fattibile. Svalicando lungo la strada precedente si inizia un po’ a scendere passando per la Bocchetta d’Olino raggiungendo a breve l’Alpe Dolcigo e dietro l’ennesimo curvone finalmente appare il Rifugio Ombrega 1580slm. Qui ci troviamo in Alta Val Marcia e di fronte possiamo ammirare il monte Legnone e il Legnoncino e sotto la famosa Premana. Il rifugio è gestito da Stefano e famiglia e offre ottimi piatti di cucina tipica (la mamma è una garanzia) e una buona selezione di vini in un ambiente rinnovato da pochi anni davvero molto bello ed accogliente, Vi consiglio sempre di prenotare. Il ritorno ricalca il percorso dell’andata con il suo saliscendi.
Il Pian delle Betulle su “Milanesi in portineria” Il canale “Milanesi in Portineria” pubblica questo mese di Luglio il terzo servizio inedito sulla Valsassina: questa volta Aristide Malnati ci porta al Pian delle Betulle con le immagini di Gabriele Ardemagni (nostro storico collaboratore) e l’inviata Carolina Dovera.
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LA LEGGENDA DEL MONTE MUGGIO Narrata da Enrico Teruzzi «Migliaia di anni fa, un gigante di nome Muggio, sentendosi vecchio e ormai prossimo alla fine si fece un gran manto verde, se lo gettò sulle spalle ormai curve e si addormentò in un sonno di secoli e millenni. Nacque così una montagna e dal nome del gigante si chiamò Muggiasca. Montagna povera di risorse, giacque sempre sola e perfino parvero ignorarla le calate dei barbari e le infinite successive guerre. Nessun poeta la cantò, nessun pittore la dipinse, ed essa rimase così: sola, ma paga della sua bellezza e della sua solitudine selvaggia. Finalmente qualche centinaio di anni fa, alcuni uomini, scacciati dalle loro città, perché colpevoli di amare la libertà e la giustizia, si rifugiarono su quel monte. Si costruirono case di pietra, seminarono grano e farina. Attecchì pure la vite che dava un vino dal sapore un po’ aspro, ma dal colore del rubino, e così vissero per secoli quegli uomini, strappando alla magra terra, con molto sudore, quel poco che bastava a loro per vivere». Lo stesso aggiunge che «sono trascorsi gli anni, ma né il tempo né gli uomini riusciranno a rubare alla Muggiasca la sua primitiva, genuina, incommensurabile bellezza».
Vendrogno e la Valle Muggiasca Oltre alle frazioni rivierasche, il Comune di Bellano conta altri borghi a quote leggermente superiori che insieme costituiscono la Muggiasca. La Val Muggiasca, compresa tra Bellano e Tartavalle, si presenta come una stretta forra di origine torrentizia post glaciale, che si estende prevalentemente sul crinale sud-ovest del Monte Muggio. Il Monte Muggio si presenta come una grossa montagna dalle forme tondeggianti che sorge completamente isolata ed offre panorami mozzafiato sulla Valsassina, Valtellina, Laghi di Como e Lugano fino al Monte Rosa. L’attività lavorativa non fu mai esclusivamente agricola, anche se gli aspetti legati all’agricoltura sono stati predominanti nell’economia locale ed hanno dato vita alle trasformazioni del territorio che sono alla base del paesaggio che si presenta ai nostri occhi. La Muggiasca si compone di numerosi alpeggi e borghi; l’etimologia del nome, infatti, starebbe a significare “gente che abita in villaggi rurali”. Oltre agli alpeggi di Tedoldo, Camaggiore e Chiaro, la Muggiasca conta sette borghi: Noceno, Sanico, Mornico, Comasira, Inesio, Mosnico e Vendrogno con Bruga.
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VIVA L’ESTATE: ATTENZIONE AL FOTOTIPO - A cura di Reginella Panzeri Tutti noi amiamo l’estate e con essa passare il più tempo possibile all’aria aperta. Questo implica lunghe esposizioni al sole, soprattutto durante le vacanze al mare o in montagna. Durante queste esposizioni è assolutamente essenziale prendersi cura della pelle, applicando sempre una protezione solare, soprattutto se il fototipo è chiaro. Cos’è il fototipo? Esistono diversi tipi di pelle determinati da caratteristiche più che altro genetiche. Il fototipo è la risposta della nostra pelle all’azione dei raggi solari. Esistono 6 fototipi e la loro determinazione avviene in relazione al colore della carnagione, dei capelli e degli occhi. • Fototipo 1: carnagione chiarissima, capelli rossi o biondi, estrema difficoltà nell’abbronzarsi e frequenti scottature, frequente comparsa di eritemi, efelidi • Fototipo 2: carnagione chiara, capelli biondi, occhi chiari, difficoltà nell’abbronzarsi, facilità nello scottarsi • Fototipo 3: le caratteristiche sono intermedie tra il fototipo 1 e 2, ma diversamente da esso, la pelle tende ad abbronzarsi e a scottarsi raramente • Fototipo 4: carnagione olivastra, occhi e capelli tendenzialmente scuri, tendenza ad una abbronzatura scura, si scotta raramente • Fototipo 5: carnagione scura, capelli ed occhi scuri, non si scotta, si abbronza sempre di una abbronzatura molto scura • Fototipo 6: popolazione di pelle nera, non si scotta
In base a queste informazioni è bene orientarsi ad una corretta protezione nei confronti delle radiazioni UVA e UVB, per evitare eritemi, scottature ed invecchiamento precoce della pelle. Ovviamente gli individui con la carnagione più chiara sono i più sensibili all’azione delle radiazioni e dovranno orientarsi su prodotti con protezione elevata anche a seconda della durata dell’esposizione ai raggi solari. Il numero del fattore di protezione indica quante volte si può moltiplicare il tempo di esposizione al sole prima che la pelle si scotti. Ovviamente proteggersi dai raggi del sole è fondamentale anche per evitare gravi problemi come i tumori della pelle. È meglio orientarsi sempre su prodotti naturali di protezione, per evitare l’attivazione dei radicali liberi che tutti sappiamo essere nemici della nostra pelle! Per ottenere dei buoni risultati senza danni alla nostra pelle è necessaria anche un’esposizione al sole graduale evitando le ore più calde. L’applicazione dei solari va ripetuta nel corso della giornata. Per il viso scegliamo una protezione alta 30/50 perché la pelle del nostro viso è particolarmente delicata e purtroppo i segni del tempo sono più evidenti che in altre parti del corpo. Una protezione molto alta va anche applicata sui nei. Per evitare che i nostri capelli si disidratino, sarebbe opportuno usare degli oli, come ad esempio l’olio di cocco, per proteggerli. Dopo l’esposizione al sole è necessario applicare, dopo la doccia, un buon doposole naturale che reidrati e decongestioni la pelle. Ottimi i prodotti a base di aloe vera. Per i capelli sarebbe bene orientarsi su shampoo delicati ed usare sempre il balsamo.
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AIDA 150 ANNI - GHISLANZONI, VERDI E LA NASCITA DI UNA GRANDE OPERA. Tre giorni di iniziative per ricordare la prima rappresentazione europea di “Aida” di Verdi. Il giorno 8 febbraio 1872 andava in scena al Teatro alla Scala la prima rappresentazione europea di uno dei capolavori più noti e importanti di Verdi: l’opera “Aida”. Dopo la prima mondiale al Cairo, alla quale il compositore non fu presente, Verdi curò in prima persona l’allestimento milanese, considerandolo la vera “prima” del suo lavoro. Il grande successo dell’opera fu condiviso non solo con il cast stellare di quella sera, ma anche con l’autore del libretto: il poeta e scrittore lecchese Antonio Ghislanzoni. Il ruolo di Ghislanzoni fu determinante per la riuscita del lavoro, traducendo nei versi poetici le idee del compositore, che seguì passo passo la stesura del libretto. La loro corrispondenza costituisce un documento di eccezionale importanza per la comprensione della poetica di Verdi. Grazie ad “Aida”, il nome del poeta lecchese appare sui cartelloni dei principali teatri del mondo. Celebrare questo anniversario era dunque doveroso per la città. Ci ha pensato l’Associazione Giuseppe Bovara di Lecco in collaborazione con la Delegazione FAI di Lecco e con il contributo del Comune di Lecco, proponendo un articolato programma di iniziative dal titolo AIDA 150 ANNI - Ghislanzoni, Verdi e la nascita di una grande opera. Il primo appuntamento è stato il 10 giugno presso Casa Ghislanzoni-Mauri a Maggianico, dove nella suggestiva cornice del cortile interno è stata proiettata su grande schermo una storica edizione di “Aida”. Nella giornata successiva nell’auditorium di Villa Gomes tavola rotonda coordinata da Angelo Rusconi e Pietro Dettamanti. Alla sera, in Casa Ghislanzoni, concerto con il mezzosoprano Dyana Bovolo e il chitarrista Marco Battaglia. Sempre al tema della divulgazione popolare del melodramma è stato dedicato il concerto conclusivo che si è tenuto domenica 12 giugno nel Parco di Villa Gomes, dove la Filarmonica “G. Verdi” di Lecco San Giovanni ha presentato un entusiasmante programma dedicato ad “Aida” e a brani di Gomes e Ponchielli. Nella foto: Antonio Ghislanzoni autore del libretto di Aida.
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PREMIO INTERNAZIONALE DI LETTERATURA DEDICATO AD ANTONIA POZZI Ecco tutti i vincitori dell’edizione 2022 Si è svolta a PASTURO sabato 18 giugno alle ore 15, presso il cine teatro Bruno Colombo, la cerimonia di premiazione della sesta edizione del Premio Internazionale di letteratura “PER TROPPA VITA CHE HO NEL SANGUE” dedicato alla poetessa Antonia Pozzi, di cui si celebra quest’anno il 110 anniversario della nascita. Il premio è ideato e organizzato dalla poetessa Caterina Silvia Fiore e patrocinato dal Comune di Pasturo ha assegnato la targa Antonia Pozzi, assieme al Comune di Roseto degli Abruzzi che anche quest’anno ha premiato con la Rosa d’Argento un’opera significativa. La cerimonia di quest’anno ha potuto contare sulla presenza di due ospiti illustri, il professor Silvio Raffo, presidente di giuria, poeta, critico letterario e saggista e il maestro Guido Oldani, padre fondatore del realismo terminale, a cui è stata assegnata la targa alla carriera. Questi i vincitori nelle varie sezioni del premio: Sezione Poesia: MARTINA PILLEPICH 1ª Classificata; GERALDINA GIUSEPPINA RICCOBONO 2ª e ILARIA BIONDI 3ª. Sezione Narrativa: ELISABETTA LANDO 1ª Classificata; MARIA SABINA COLUCCIA 2ª e ANDREA NASCIMBENE 3°. Sezione Saggistica: SERENA BORGHETTI 1ª Classificata e FRANCESCA INNOCENZI 2ª. Sezione Testi Teatrali: Vincitrice CHIARA PASETTI Sezione video poesia: ANTONINO TAVERNITI 1° Classificato; NUNZIO BUONO 2° ed ELISA GHIRARDI 3ª. Particolarmente significativa la partecipazione degli alunni di una classe di III media di Erba che nel corso dell’anno scolastico hanno approfondito la conoscenza delle poetesse del ‘900, fra cui Antonia Pozzi ha avuto un posto rilevante. Infine fra i giovani, nella sezione Poesia, è stata premiata una ragazza di Pasturo, Allison Orlandi. In apertura: immagine del fotografo Nicola Colella
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UNA STAR PER LA RASSEGNA ORGANISTICA VALSASSINESE: DAGLI USA NATHAN LAUBE INAUGURA LA 50^ EDIZIONE. SARANNO 25 CONCERTI IN 14 COMUNI Sabato 18 giugno ha preso il via l’edizione numero 50 della Rassegna Organistica Valsassinese, un momento storico reso ancora più prezioso dalla presenza di Nathan Laube, organista celebrato in tutto il mondo. Non mancheranno le novità per collaborazioni, location e iniziative parallele. Ad anticipare il tutto una Tavola rotonda sabato 11 giugno. Giunta al mezzo secolo, la kermesse che unica contempla nel suo cartellone l’intero territorio della Valsassina e della Valvarrone, quest’anno offrirà al suo pubblico ben 25 concerti distribuiti tra 14 comuni coinvolgendo musicisti di fama e giovani talenti. L’edizione del 50esimo ha imposto all’organizzazione uno sforzo notevole il cui risultato balza agli occhi già sfogliando la ricca programmazione. Il taglio del nastro è affidato a Nathan Laube, concertista 34enne di Chicago, virtuoso estremamente brillante e interprete raffinato, vera stella del panorama musicale mondiale, che si esibisce sabato 18 giugno all’organo ‘Mascioni’ della parrocchia di Barzio. Altro celebre musicista, noto soprattutto per le sue interpretazioni dei compositori del ventesimo secolo, è l’organista e direttore d’orchestra Wayne Marshall, Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico. Con lui appuntamento il 9 luglio, sempre al cospetto dell’imponente strumento barziese. Si potrebbero definire ‘padrini’ della Rassegna, la cui costante partecipazione testimonia la qualità della manifestazione, il maestro tedesco Ludger Lohman e il professore olandese Ben van Oosten, quest’ultimo titolare della apprezzata Masterclass di agosto. Una prima volta per l’estate 2022 sarà la collaborazione con il Festival tra Lago e Monti, appuntamento musicale lariano di lungo corso, che prenderà forma in un concerto condiviso. Altro contributo quello con il Coro Valsassina, ospite della Rassegna alla chiesetta dei Piani di Artavaggio, e sarà un debutto anche l’appuntamento nella cappelletta dei Piani di Bobbio, concerti entrambi realizzabili grazie alla collaborazione di Itb - Imprese turistiche barziesi. Tra gli omaggi all’interno di una edizione irripetibile due incontri condivisi con la Biblioteca di Barzio: il primo in chiesa parrocchiale il 31 luglio, incentrato sulla storia ed evoluzione del festival organistico intitolato “La Rassegna nella storia. Dialogo con il M° Giancarlo Parodi”; il secondo tenuto dal musicologo lecchese Angelo Rusconi, si terrà in sala civica giovedì 11 agosto e tratterà del rapporto tra la musica nell’Ottocento e l’organo, dal titolo “Fra la chiesa e il teatro: musica sacra nell’Ottocento italiano”. Per introdurre tutto questo, come overture alla 50esima edizione, sabato 11 giugno alle 21, nella sala Pensa della Comunità Montana, la Rassegna Organistica e l’associazione culturale La Fucina organizzano una Tavola rotonda dedicata a “I grandi eventi musicali in Valsassina. Ne parleranno, di fronte agli amministratori del territorio e ai sostenitori della manifestazione, il direttore artistico della Rassegna Daniele Invernizzi e l’ideatore del Nameless Music Festival Alberto Fumagalli.
In foto: Nathan Laube e l’ Organo Mascioni a Barzio
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LA SPOSA E’ NUDA - Di Bruno Maglia Adelio è un uomo di successo, benestante, sposato con Ilaria con la quale condivide, tra le altre cose, la passione per gli animali. Ma tra loro qualcosa non funziona, non c’è alchimia, Ilaria non ha quella sensualità che la porta ad assaporare le gioie della sessualità. Adelio, che avrebbe voluto un altro tipo di approccio con lei, in un primo momento si adegua ma poi accade un qualcosa… Cosa spinge Ilaria a relazionarsi online con sconosciuti e donarsi spontaneamente? È la voglia di trasgredire, di liberarsi di tutti quei tabù che le hanno compromesso la sua sfera emotiva, è il voler conoscere il suo corpo ed amarlo, donarlo con gioia all’uomo che più ama al mondo. Di contro Adelio si getta tra le braccia di Marisa, donna in carriera, spregiudicata e piena di impeti passionali. Tutto questo porta aria di novità tra la coppia: Ilaria che prima con ritrosia respingeva le avance di suo marito, ora lo provoca e lo invita con molta sollecitudine. Adelio è confuso, è sbalordito e piacevolmente sorpreso per il suo cambiamento… ma l’altra, Marisa, è la sua follia, è il fascino del proibito, è l’indicibile, l’impronunciabile che si palesa e mostra il volto di una donna che non ha remore a mostrare il suo corpo perché è libera completamente da tabù ed oppressioni. Sarà il destino che mescolerà le carte e farà in modo che Adelio giunga ad una decisione. Bruno Maglia in “La sposa è nuda” racconta tutto questo con chiarezza e senza mezzi termini, mettendo in risalto i complicati meccanismi della vita di coppia. Un romanzo intenso, a tratti erotico, profondo, in grado di scatenare forti emozioni. In foto: Bruno Maglia con i tre romanzi pubblicati
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SYBIL - Un libro di Stefano Motta La vicenda della bella Sybil è solo il pretesto che conduce al mistero della vita di Dorian Gray, nel superamento del confine delimitato da un’opera d’arte. Sotto la lente dell’indagine poliziesca prende corpo un’indagine differente da quella canonica, esistenziale, più profonda e ancor più interessante. Questa versione della storia varca i confini del romanzo di genere. È un giallo ma non solo. È un noir ma vuole diventare di più. È un romanzo d’amore, anche. Partendo da un dato storico documentato fonde insieme due capolavori della letteratura di fine Ottocento, Il segno dei Quattro di Arthur Conan Doyle e Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde. Un libro giallo ambientato a Londra, scritto da un autore italiano contemporaneo, nel quale si dipana una trama avvincente che unisce il mistero della vita di Dorian Gray agli anti convenzionali metodi di indagine di Sherlock Holmes. Anno XXXV - N° 3 Estate 2022 Direttore Responsabile Paolo Cagnotto Tel +39 329 6884658 paolo.cagnotto@email.it Hanno collaborato a questo numero Alessia Bergamini, Ivo Buttera, Sandro Marongiu, Gabriele Ardemagni, Daniele Invernizzi, Egidio Magni, Stefano Gilardi, Alessio Gilardi Concessionaria per la pubblicità Quadrifolium Group Srl - Lecco info@quadrifoliumgroup.com Grafica e impaginazione Quadrifolium Group Srl - Lecco E mail info@immaginevalsassina.com
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