COME
CAMBIERÀ LA VIABILITÀ IN VALSASSINA: Variante a Primaluna e Tunnel a Taceno?
Nella riunione informativa in merito alla variante di Primaluna, alla presenza degli amministratori e dei tecnici dei Comuni di Primaluna, di Cortenova, di Introbio e della Comunità Montana, i rappresentanti dello studio incaricato della progettazione hanno illustrato l’ipotesi del progetto complessivo, che recepisce le osservazioni e le esigenze dei Comuni interessati, emerse in precedenti incontri.
Come ha commentato il Vicepresidente e Consigliere provinciale delegato alla Viabilità della Provincia Mattia Micheli: “…ha rappresentato un’ulteriore tappa del percorso di sviluppo del progetto complessivo, per condividere insieme alle amministrazioni comunali coinvolte alcune scelte progettuali da affrontare e definire nel più breve tempo possibile il tracciato. L’obiettivo è arrivare entro la fine di febbraio alla definizione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, per poi avviare tutte le procedure necessarie e arrivare alla stesura del progetto definitivo/esecutivo entro la fine del 2023. Ringrazio i Sindaci e i tecnici coinvolti, con i quali stiamo lavorando di comune accordo per realizzare, nel più breve tempo possibile, questa opera fondamentale per tutta la Valsassina”.
In foto la presentazione dell’ipotesi di tracciato.
Si attendono quindi i nuovi sviluppi e la tempistica dei lavori per il proseguimento dell’arteria che da Introbio, eviterà la strettoia del centro di Primaluna e permetterà uno scorrimento del traffico più veloce e sicuro.
Ma esiste anche la possibilità di un tunnel fra Taceno e Portone Si tratta del progetto firmato dall’architetto Alberto Nogara (sindaco di Taceno) per un tunnel tra Taceno e Portone, un piano “regalato” dallo stesso ex dirigente tecnico alla Comunità Montana al momento del pensionamento. Il disegno dell’opera è stato allegato alla lettera di richiesta rivolta a Matteo Salvini, firmata dai sindaci dei Comuni di Taceno, Bellano, Casargo, Cortenova, Crandola Valsassina, Margno, Pagnona, Parlasco e Premana e consegnata al ministro dal vicepresidente della Provincia Mattia Micheli e dal n. 1 della C.M. Fabio Canepari, questi richiedono l’impegno per l’avvio di uno studio di fattibilità per la realizzazione del progetto di riqualificazione della strada che attraverso una galleria di 2 chilometri eliminerebbe gli 11 punti critici nel tratto esistente della SP 62 tra Taceno e la località di Portone in direzione dello svincolo di Bellano della SS 36. Un intervento che si rivelerebbe fondamentale per evitare le periodiche chiusure della tratta a causa di eventi franosi, un rischio sia dal punto di vista economico/turistico, che soprattutto per l’incolumità di chi vi transita.
SCUOLA ALBERGHIERA: Nuovo direttivo per il cinquantesimo
CASARGO, 22 dicembre 2022 - Durante il tradizionale appuntamento pre natalizio per scambiarsi gli auguri che ha coinvolto 250 persone tra il Consiglio d’Amministrazione, le principali Istituzioni del Territorio, i dipendenti del CFPA, le famiglie e gli studenti.
Il 50esimo del Centro di Formazione Alberghiera di Casargo si celebrerà proprio nel 2023. Dalla fine dello scorso anno è cambiato il Cda della scuola, che ha visto il ritorno alla presidenza di Francesco Maria Silverij, il quale, anche durante la cena di fine anno con i genitori e i sostenitori della scuola aveva dichiarato: “Vogliamo portare a questa struttura tutta la serenità che merita, perché sulla qualità non ci sono dubbi: vinciamo tutte le gare a cui partecipiamo e per questo voglio fare un grande plauso ai docenti e agli studenti che con il loro impegno danno lustro all’istituto. Nel 2023 questa scuola compie 50 anni, per noi sarà un momento particolare e di riconoscimento per tutte le persone che hanno lavorato nel nostro istituto e continuano a farlo ,e soprattutto, un momento di soddisfazione per i ragazzi che portano in alto il nome di Casargo in Europa e nel mondo”.
Nell’occasione il Direttore Marco Cimino aveva invitato ad intervenire sei ex alunni, di età compresa tra i 23 e i 30 anni, che hanno portato la loro testimonianza di carriera dopo aver terminato gli studi a Casargo nella gestione APAF. Per la sala Luca Negri e Jacopo Maroni, rispettivamente diplomati nel 2016 e 2019 e che attualmente lavorano a Milano presso l’hotel 5 stelle Palazzo Parigi e a Londra come sommelier presso il prestigiosissimo The Woodspeen restaurant & cookery school. Per la cucina hanno raccontato la loro esperienza Giorgio Ferrari, Beatrice Guzzi e Luca dell’Oro. Ferrari ora si trova alle Maldive, dopo tre anni in un ristorante stellato in Svizzera e prima da Giancarlo Morelli a Seregno, mentre Beatrice, dopo 4 anni a Bruxelles in uno stellato e una laurea presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ora è Gastrocuoca e responsaibile in Barilla. Luca dell’Oro, diplomato nel 2014, si è collegato da Edimburgo dove lavora come Chef Executive dei ristoranti scozzesi e del nord Inghilterra di Gordon Ramsay. A rappresentanza della pasticceria invece la testimonianza di Filippo Valsecchi, diplomato a Casargo nel 2017,campione mondiale e italiano di Pasticceria Juniores e attualmente docente di pasticceria presso il CFPA oltre che pasticcere presso l’azienda di famiglia ArteSapori di Oggiono. Con Francesco Maria Silverij (in foto), fanno parte del Consiglio di Amministrazione Angela Fortino e Augusto Giuseppe Amanti.
IL CRISTO DI LECCO, UNA NUOVA CONFERMA SULLA SUA AUTENTICITÀ
LECCO - Un nuovo importante studio dal titolo “Misure e proporzioni nell’opera dipinta di Leonardo da Vinci” è stato pubblicato nei giorni scorsi sull’importante rivista accademica francese “Arts et sciences”, editore ISTE OpenScience, che va a supportare anche dal punto di vista matematico l’attribuzione a Leonardo Da Vinci del “Cristo di Lecco”, l’ormai famosissimo disegno a sanguigna di proprietà della famiglia Gallo-Mazzoleni. “Il nuovo ed analitico contributo di studio è opera della studiosa vinciana Annalisa Di Maria unitamente e in collaborazione con il Professore Emerito della Sorbonne di Parigi Jean-Charles Pomerol e dalla specialista in matematica Nathalie Popis – spiegano i proprietari dell’opera -. Uno studio che tra l’altro riguarda e ricomprende anche il disegno a sanguigna il “Cristo di Lecco” e che va a confermare/supportare dal punto di vista matematico scientifico l’attribuzione dell’ottobre scorso alla autografia di questo disegno data dal critico e storico dell’arte italiano professor Rolando Bellini, quale possibile attribuzione in paternità sostenuta in precedenza anche da altri studiosi, sia italiani, sia esteri, tra cui in primis proprio dalla studiosa Di Maria”. Lo studio, molto approfondito e articolato, evidenzia un sistema di proporzioni e misure che si ritrova in tutta l’opera dipinta di Leonardo Da Vinci, soprattutto nei ritratti. I parametri verificati nelle massime opere di Leonardo, quali la Gioconda e l’autoritratto di Torino, sono stati riscontrati nella sanguigna lecchese.
“Lo studio analizza l’esistenza di un sistema di proporzioni e misure che si basa sul numero aureo e si ispira all’antichità greca. Le regole seguite dal maestro nella progettazione dei suoi ritratti sono molto specifiche e differiscono da quelle osservate nei suoi allievi, una scoperta che fornisce ottimi indizi per l’attribuzione che anche secondo questo studio scientifico il ‘Cristo di Lecco’ sia da ritenersi, dal punto di vista della costruzione geometrica del volto e dei rapporti matematici applicati, una opera certa di Leonardo. una graditissima sorpresa assolutamente inaspettata“.
In foto: il professor Bellini accanto al Cristo di Lecco e i coniugi Silvia Gallo e Massimo Mazzoleni.
Il lavoro, condotto dall’esperta vinciana Di Maria rivela un sistema di misure e proporzioni nell’opera dipinta di Leonardo.
ITINERARIO - TREKKING - INTROBIO RIFUGIO BUZZONI - Di Gabriele Ardemagni
Il Rifugio Buzzoni di proprietà del CAI di Introbio, si trova in località Alpe Mota a circa 1.590m nei pressi del Passo Gandazzo tra i Piani di Bobbio e il Passo del Toro, sentiero consigliato per raggiungere il rifugio Grassi. Partiamo da Introbio: 564m slm, seguiamo il sentiero 25 che, in circa 2:30h, ci porterà al rifugio affrontando un dislivello di poco più di mille metri di quota.
Il sentiero possiamo imboccarlo dal bivio appena dopo la cappelletta di Sant’Uberto, oppure dalla strada che sale a Biandino appena superata la sbarra posta sul sentiero. Il tipo di percorso è “E”, ovvero Escursionismo, richiede comunque una buona resistenza, in quanto la strada è lunga e il dislivello abbastanza impegnativo. Un po’ di allenamento è necessario per arrivare alla meta.
Altra partenza, sempre da Introbio, potrebbe essere quella che abbiamo utilizzato noi, ovvero salendo oltre la sbarra per Biandino si devia al “belvedere della Cascata Troggia”, che merita sempre una sosta per godersi il panorama, da lì si prosegue ricongiungendosi con la strada per deviare poi verso la località “La Pezza”, superata la quale ci ricongiungeremo con il sentiero 25.
Qui possiamo decidere se fare la strada con tornanti oppure seguire il sentiero che si fa in questo tratto stretto e ripido, scegliamo questa soluzione impegnativa, ma appagante. Ci si ricongiunge alla strada all’altezza del Cost de San Martin e Poz d’ol Diaol dove una targa ricorda la leggenda introbiese; presto la strada finisce e si raggiunge una piana dove finalmente arriviamo al livello del Torrente Acquaduro (la località si chiama La Serra ed è un piccolo luogo incantato). Si attraversano i due ponticelli e si comincia a salire passando prima dalla Mezzacca raggiungendo il Faggio Monumentale Fo da Te e, poco dopo, all’Alpe Tee dove si congiunge il sentiero 19 che parte da Barzio( località funivia), da lì ci sono ancora 40 minuti circa per fare gli ultimi minuti di dislivello per raggiungere la meta finale. Il Rifugio Buzzoni durante la stagione invernale è aperto nei weekend, d’estate tutti i giorni.
RISOTTO TALEGGIO E SPECK - Ricetta
Ingredienti per quattro persone
• g. 600 riso carnaroli
• 3 cucchiai da minestra di olio di oliva e.v.
• 1 cipolla
• 1/5 di taleggio stagionato
• g. 200 speck
• 5 pere William tagliate a pezzettini
• Q.B. Vino bianco, brodo e sale.
Preparazione
Affettare sottilmente la cipolla e soffriggerla nell’olio, quando è ben dorata, unire il riso e lo speck affettato sottilmente e tagliato a pezzettini, lasciare insaporire a fuoco ardente nella teglia scoperta, rimestando con un cucchiaio di legno, aggiungere le pere senza torsolo, precedentemente sbucciate e sminuzzate in pezzi medio piccoli. Unire poi il vino bianco, quanto basta. Evaporato il vino, aggiungere progressivamente del brodo bollente, lasciandolo consumare prima di aggiungerne altro. Rimestare spesso in modo che il riso non si attacchi sul fondo della pentola.
Il risotto va cotto a fuoco ardente, a pentola scoperta. Dopo 10 minuti di cottura, aggiungere il taleggio, precedentemente pulito dalla crosta e tagliato a pezzi. Ultimare la cottura per altri 5 o 10 minuti, a seconda della qualità del riso.
Panificio Acquistapace Aldo
tratta da “Tipicità & novità a tavola” Di P. Cagnotto e D. Manzolini – Immagine Valsassina editore PANE Pizze – FocacceIL LECCHESE ALBIS È MONDIALE DI BODYBUILDING
Marco Abis è Campione del Mondo. L’atleta lecchese di Natural Bodybuilding, classe 1985, è salito sul primo gradino del podio all’ICN World Championship 2022 che si è svolto a Praga sabato 19 novembre, nel prestigioso Hotel Hilton Prague, conquistando il titolo nella categoria “Bodybuilding Open Novice” che non prevede limiti di peso, di età o di altezza, ma come unico requisito quello di non aver mai partecipato a un Mondiale della Federazione ICN e di non usare farmaci dopanti (durante la competizione, e anche a sorpresa nel corso dell’anno, vengono svolti appositi test per verificare la regolarità). In Repubblica Ceca, Marco è risultato l’unico atleta italiano su 15 a rappresentare la sua categoria: 470, in totale, i concorrenti in gara, provenienti da 94 diverse Nazioni.
“La preparazione è durata più di sette mesi, ho dovuto perdere quasi 18 chili” ha raccontato Marco Abis, che per più di trenta giorni è stato anche costretto ad allenarsi con un solo braccio a causa di una tendinite alla mano sinistra, stringendo i denti per inseguire il sogno che aveva iniziato ad accarezzare lo scorso novembre dopo il secondo posto conquistato al Campionato Internazionale di Natural Bodybuilding a Perugia. Risale a tre anni fa, invece, la vittoria del titolo europeo.
“Alla fine ho trionfato grazie alla mia linea, la simmetria e in generale le proporzioni del corpo” ha commentato il 37enne, giustamente felice e soddisfatto. “In questa specialità, infatti, non ha la meglio il più “grosso” (non per nulla, il concorrente slovacco che dopo un emozionante testa a testa si è posizionato alle mie spalle pesava circa 10 chili in più di me), ma chi si avvicina maggiormente al tipo di silhouette ideale delle statue e sculture dell’antica Grecia. In sostanza si tratta di un concorso di bellezza, non di una prestazione vera e propria: gli atleti vengono giudicati sulla base di sette diverse pose, funzionali a far osservare da vicino proporzioni, simmetrie, volumi e tiraggio, ovvero la percentuale di grasso, tutti fattori che chiaramente sono frutto di lunghi e intensi allenamenti”.
Il duro lavoro, insomma, ha pagato. Reduce da una carriera nel pugilato terminata cinque anni fa, Marco Abis si è “lanciato” nel mondo del Natural Bodybuilding alternando la pratica sportiva alla sua professione di personal trainer, svolta in gran parte online, da casa, così da potersi concentrare il più possibile sugli allenamenti intesi anche in senso “mentale”, oltre che fisico. Decisiva per il raggiungimento dei suoi traguardi anche la compagna e massoterapista Chiara Laurendi, sempre pronta a rimetterlo “in sesto” quando necessario e a praticargli il massaggio pregara, aiutandolo così ad adattare al meglio il fisico ai diversi contesti competitivi.
In foto Marco con la valsassinese Chiara Laurendi
DON BRUNO MAGGIONI SUPERSTAR IN TV
Don Bruno Maggioni ha portato un po’ di Valsassina in tv. Il parroco di Margno, Crandola e Casargo, è da tempo una celebrità sui social con migliaia di visualizzazioni mentre canta “Mamma Maria” dei Ricchi e Poveri in occasione di Battesimi e Matrimoni. E’ stato fra i protagonisti della trasmissione “The Voice Senior 3” condotta da Antonella Clerici in gennaio, dove ha conquistato pubblico e giuria. Il sacerdote ha cantato “Nessuno mi può giudicare” prima di un coinvolgente bis sulle note di “Mamma Maria” insieme ad Angela e Angelo dei Ricchi e Poveri. Per lui la standing ovation di Loredana Berté, Gigi D’Alessio e Clementino. E’ stato poi ospite di Serena Bortone il 23 gennaio, a “Oggi è un altro giorno” e, per chiudere il trittico di apparizioni si è ritagliato un grande spazio anche a: “I fatti vostri” su Rai2. “Io un giorno crescerò e nel cielo della vita volerò”, sono state le prime parole cantate da don Bruno, in chiusura di trasmissione. Introdotto da Salvo Sottile, don Bruno ha voluto subito rivolgere un pensiero al conduttore, nel giorno del suo compleanno.
“La metto sotto la protezione di San Giovanni Bosco”, ha spiegato il sacerdote. Che ha raccontato la propria vocazione: “Avevo già 23 anni quando ho ricevuto la vocazione”, dopo studi, militare e “morosina”. “Poi Gesù mi ha voluto come suo ministro per i ragazzi: un invito accolto tanto entusiasmo e tanta gioia”, ha spiegato don Bruno. Parroco di tre parrocchie con 19 chiese in Valsassina.
INTROBIO – E’ di questi giorni il ritrovamento di un manifesto degli anni Sessanta del secolo scorso, relativo alle Terme di Introbio, che ci è stato fornito da un “lettore” affezionato, raccoglitore di tradizioni, volumi, cimeli della Valsassina. Si tratta di un manifesto che pubblicizzava in modo adeguato una delle iniziative degne di memoria del dopoguerra intraprese dall’ingegner Nino Cugnasca (già sindaco del paese), promotore di diversissime iniziative molte delle quali mai attuate sparse in tutta la Valsassina, ma principalmente per Introbio tra la fine degli anni 50 e l’inizio del decennio successivo. Promosse la costruzione di una funivia in grado di collegare il centro di Biandino e Camisolo, dove sarebbero dovuti sorgere alberghi e rifugi alpini, ristoranti self service, seggiovie e telecabine, un trampolino di salto, campi di pattinaggio e un campo da golf, campi da tennis, giochi delle bocce, una riserva di caccia e pesca, un galoppatoio, una piscina, un cinematografo e ritrovi eleganti… Ma l’opera non fu mai portata a termine. Le pubblicazioni pubblicitarie dell’epoca documentavano la presentazione della nuova Blandino descrivendo le opere già realizzate alle Terme di introbio. “Qui… era scritto - oltre alle acque salutari e ai fanghi vi sono un grande parco, due piste da ballo, un tennis, gioco delle bocce, minigolf, una piscina regolamentare per gare federali, una pista di pattinaggio, un salone per congressi e go kart”. Sempre l’ing. Cugnasco promosse negli anni Sessanta la fonte d’assaggio, con le Terme di Introbio, nella duplice attività di imbottigliamento e di bagni con la piscina olimpionica e le strutture per i fanghi corredate da tutti i comfort necessari dalla ricettività alberghiera e agli svaghi. Anche questa impresa, forse utopistica, ebbe breve durata: nel 1968 fu inaugurato lo stabilimento appena fuori dai confini comunali per l’imbottigliamento dell’acqua minerale, l’attuale Norda, che renderà le fonti di Introbio note in tutta Italia.
In foto il manifesto d’epoca 100x140 cm e una vecchia vista delle terme.
LE RONDINI DI SAN VITTORE A ESINO LARIO - Leggende della Valsassina e del territorio
La parrocchiale di Esino, dedicata a San Vittore Martire, si raggiunge attraverso un crinale dove si alternano ad abeti le cappelle della Via Crucis. Al principio del viale, dove giungono gli accessi dai due antichi villaggi, una chiesetta minore, presso la quale si tenevano un tempo le vicinanze congiunte delle due popolazioni, ora divenuta sacrario dei Caduti, era intitolata a San Nicolao. Mai riuscii a spiegarmi il perché della dedicazione a quel santo, ben noto quale protettore dei naviganti e la cui presenza quindi è ben giustificabile a Lecco, a Como, a Bellagio e a Colico, ma non in un paese di montagna. Forse la leggenda che esporrò, cara ai vecchi del mio paese, raccontata tante volte con molto amore a me ragazzo da Ambrogio Barindelli e da Giovanni Grassi, allora i più saggi di lassù, ne può essere una chiave.
Diceva il primo, dunque, che ai tempi dei tempi il colle della chiesa non esisteva e che la religione cristiana venne portata da un eremita, Santo Nicolao, che viveva in preghiera in una grotta presso Ortanella. Quella grotta, in cui noi bambini entravamo attraverso un pertugio basso basso, è assai piccola, adatta proprio ad un penitente, e porta sul piano inferiore due strane prominenze di roccia, di cui una, ci dicevano, serviva da capezzale all’anacoreta, l’altra, con un incavo, da acquasantiera. Quando, conver-
titi, gli abitanti decisero di costruire una chiesa, nacque contrasto tra giovani e vecchi: i primi volevano erigerla addirittura in cima a una montagna, gli altri, più ragionati, là dove è ora il sacrario di cui ho scritto. L’eremita Nicolao intervenne nella disputa e promise che avrebbe pregato Iddio perché mandasse una giusta ispirazione. Fatto si è che accadde un gran miracolo. Era un’alba di primavera e alle prime luci gli uomini stavano recandosi ai lavori sui monti, quando il cielo, sereno e chiaro, si oscurò ad occidente: stormi di rondini a non finire giungevano e ogni uccello portava nel becco un sassolino. Le pietruzze vennero lasciate cadere a mezza valle e sorse così il promontorio su cui subito venne costruita la chiesa.
Il secondo vecchio che ho ricordato ascoltava il primo narrare, rifletteva un poco, poi diceva: «L’ho sempre sentita così, anch’io, ma mio padre diceva che le cose erano andate diversamente: il “castello” c’era sempre stato; la gente voleva costruire la chiesa dove ora è quella di San Nicolao, vi portò sabbia e calce, ma al mattino trovava che le rondini avevano spostato il materiale al castello, e così San Vittore è stato costruito lassù».
Testo di PIETRO PENSA, da L’Adda, il nostro fiume, volume terzo, pubblicato a cura di ANGELO SALA
LE OMBRE DEL CREPUSCOLO - Un libro di Federico Motta
Il guardiano del cimitero di un paesino dimenticato racconta ai morti la storia che gli ha cambiato la vita; un ex pugile cerca la sua vendetta partecipando a combattimenti clandestini in un fatiscente capannone; un tossico in fuga si nasconde nella camera buia di un motel; un rivoluzionario viene incarcerato nella più buia delle prigioni per la sua sete di libertà; un soldato asserragliato in casa cerca di proteggere la moglie e il figlio; un vampiro secolare cerca una preda diversa dal solito; un piccolo esploratore si perde in uno scavo archeologico; un bambino cerca disperatamente la sorella che si è persa in un bosco; una bambina mercanteggia con un’entità misteriosa dopo la morte della nonna; due vecchi amici si ritrovano all’altro capo del mondo per discutere della morte dell’uomo che li ha uniti e divisi per sempre. Il fil rouge, o meglio, il fil noir che accomuna i protagonisti di questi racconti è l’eterno paradosso: non tutto ciò che luccica, illuminato dal sole, è positivo e non tutto quello che si nasconde nell’oscurità ci vuole fare del male...
L’autore - Federico Motta è nato a Monza nel 1992 e vive a Monza. La passione per la scrittura e per il cinema hanno posto le basi per la costruzione della sua figura professionale. Si occupa di scrittura a 360 gradi, a partire dall’ambito “pre-produttivo” ovvero la correzione delle basi grammaticali e dello stile (correzione di bozze ed editing) fino ad arrivare alla stesura di contenuti personali o su commissione (scrittore, articolista, ghostwriter). Collabora con una crew di filmmakers nel ruolo di sceneggiatore. Adora lo storytelling cross-mediatico e la sua capacità di farci immergere in modi diversi nelle storie che ci si trova davanti.
Anno XXXVI - N° 1 Inverno - Primavera 2023
Direttore Responsabile
Paolo Cagnotto Tel +39 329 6884658 paolo.cagnotto@email.it
Hanno collaborato a questo numero Alessia Bergamini, Ivo Buttera, Sandro Marongiu, Gabriele Ardemagni, Daniele Invernizzi, Egidio Magni, Stefano Gilardi, Alessio Gilardi.
Concessionaria per la pubblicità Quadrifolium Group Srl - Lecco info@quadrifoliumgroup.com
Grafica e impaginazione
Quadrifolium Group Srl - Lecco
LE OMBRE DEL CREPUSCOLO
126 pagine, 13,00€ Pav Edizioni, 2021
E mail info@immaginevalsassina.com Web www.immaginevalsassina.com
Registrazione
Trib. Lecco/Aut. 6 del 17.2.1989 s.m.i.
Distribuzione gratuita