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FOLCLORE E TRADIZIONI PER LE FESTE DI NATALE. Dai primi di dicembre a fine gennaio, la valle si appresta a vivere un inverno pieno di tradizioni per le festività natalizie e di inizio anno: da Sant’Ambrogio alla “Cacciata di Gennaio”. Sono tanti i momenti di incontro invernali vissuti dai vari paesi della Valsassina, si è iniziato a S. Ambrogio con il falò di Vimogno a Primaluna e la festa per l’Immacolata nella frazione vicina di Barcone. Per tutto il mese di dicembre quasi ogni fine settimana sono stati aperti i vari mercatini di Natale quasi in ogni paese. A Barzio, l’associazione delle Contrade ha messo in piedi il tradizionale evento “Le Corti” con grande successo di partecipazione. A Primaluna accensione dell’Albero in piazza. Per la vigilia di Natale, prima della Messa di mezzanotte, in diversi paesi si festeggia con i tradizionali presepi viventi e degustazioni di prodotti tipici, dove il vin brulé e la Busecca sono, con il panettone, gli ingredienti principali.
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Per l’Epifania il tradizionale arrivo dei Magi a Cavallo e della Befana, fra il sacro e il profano con rappresentazioni varie a Moggio, Pasturo, Introbio, Casargo. A Premana la caratteristica e suggestiva manifestazione dei Tre Re, a Bellano si conferma la Pesa Vegia ad attirare da decenni spettatori per una particolare ricorrenza tutta bellanese, a Esino arrivano i Magi e ci sono i Mercatini tipici. In Altopiano e a Pasturo si chiude l’inverno con il tradizionale falò e sfilate con campanacci per i paesi per “cacciare gennaio”. Per tutto il periodo natalizio a Casa Merlo (accanto alla Comunità Montana, sulla piana di Pasturo e Barzio), ricca e partecipata manifestazione della Casa di Babbo Natale ad Agrinatale. A fine gennaio, nella ricorrenza di S. Antonio Abate a Introbio, Cassina e Pasturo è prevista la benedizione degli animali. Ce n’è quindi per tutti i gusti e per tutte le età. Buone feste in Valsassina… e felice anno nuovo.
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CONSIGLI PER IL CENONE DI NATALE E CAPODANNO. Edoardo Raspelli propone ai lettori di Immagine Valsassina un menù semplice utilizzando i prodotti del territorio e della tradizione. Per il suggerimento al cenone di Natale o di Capodanno stavolta Grignotto si è rivolto ad uno scrittore, giornalista gastronomo, conduttore televisivo conosciuto anche ai valsassinesi per aver condotto qualche puntata di Mela Verde anche in Valle. Raspelli è l’inventore delle “tre T”: Terra, Territorio, Tradizione. E proprio sulla base di questi elementi ha voluto suggerire ai lettori di Immagine Valsassina un menù fatto con gli ingredienti semplici, tradizionali, del nostro territorio e facili da fare (al massimo da comprare già fatti) ai quali si possono aggiungere gli elementi naturali e della tradizione natalizia a cui tutti siamo affezionati. Ecco cosa ci ha suggerito. Antipasto: Pinzimonio di verdure di stagione con olio EVO Laghi Lombardi; Missoltini con crostone di polenta. Per l’antipasto verdure e pesce di lago, senza dimenticare l’olio extravergine della nostra riviera lacustre, accompagnate dal classico crostone di polenta scottato. Primo piatto: Scapinasc. Per il primo piatto il vanto della cucina: i ravioli chiamati Scapinasc, per la ricetta fatevi consigliare dai nostri ristoratori o dalle nonne. Secondo piatto: Polenta taragna con sugo di selvaggina. La polenta taragna come piatto forte con la componente dei formaggi del nostro territorio accompagnata da un sugo di selvaggina, come tradizione vuole. Dessert: Caviadini. Per finire con i caviadini, ai quali si può abbinare lo zabaione o una crema al mascarpone. Edoardo Raspelli ha adesso un portale tutto suo e ci raccomanda di vedere la sua rivista digitale gratuita WWW.RASPELLIMAGAZINE.IT e conclude con un «In bocca alle balene e buone feste».
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L’OLIO NOVELLO DEL LAGO E I FORMAGGI DELLA MONTAGNA PROTAGONISTI A BELLANO. Le eccellenze del gusto tra lago e montagna hanno conquistato il palato dei visitatori dell’evento promosso dal Comune di Bellano e da “Valsassina: la valle dei formaggi”. BELLANO - Successo per l’iniziativa “Olio novello e formaggi” che si è svolta nel primo weekend di dicembre a Bellano, organizzata dal Comune di Bellano e da “Valsassina: la valle dei formaggi”. Particolarmente apprezzata dal pubblico la degustazione guidata del sabato pomeriggio, che ha offerto l’occasione di scoprire le eccellenze gastronomiche del territorio proposte da alcune aziende agricole e realtà produttive della Valsassina e del Lago: Invernizzi Giovanni, Adriano e Marco di Morterone, l’azienda Agricola Claudio Pigazzi di Pasturo, l’azienda Agricola Bianchi Luca di Cortenova, il Frutteto della Valsassina di Sergio Piloni (Barzio) e la Patata Bianca di Esino Lario. In abbinamento a questi straordinari prodotti, l’olio del Frantoio Oleario di Biosio (Bellano) di Poppo Enicanti. A guidare il pubblico in questo viaggio tra profumi e sapori del territorio un team di esperti: l’agronomo Giandomenico Borrelli, Maurizio Domeneghetti dell’azienda Agricola Due Soli e Roberto Bonati Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi). Presenti all’iniziativa i rappresentati delle istituzioni: il sindaco di Bellano, Antonio Rusconi, Irene Alfaroli, assessore al Turismo del Comune di Bellano e della Provincia di Lecco, Antonella Invernizzi, Presidente del Centro Zootecnico della Valsassina e Montagna Lecchese, e Giacomo Camozzini, coordinatore del progetto “Valsassina: la valle dei formaggi”. L’iniziativa è stata organizzata al Palasole di Bellano, dove è stato possibile visitare la mostra “La Valsassina di Leonardo”, che attraverso sei grandi pannelli ripercorre i momenti più significativi delle esperienze del Genio toscano nel nostro territorio, con immagini tratte dall’immensa bibliografia a lui dedicata e dai documenti autografi: i celebri codici.
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UN NUOVO CD PER I 50 ANNI DEL CORO VALSASSINA CREMENO – Quella del Coro Valsassina è una storia iniziata nel 1969, quando a Cremeno, un gruppo di amici raccoltisi attorno a Giuseppe Devizzi, intravide nel canto corale la possibilità di mantenere in vita le tradizioni valsassinesi, unendo fra loro i paesi dell’intera vallata. Avuta la felicissima ventura di trovare nel M.° Iginio Minotti chi seppe educarne le voci e affinarne lo spirito, i cantori si fusero nel “Coro Folkloristico Valsassina”. Da allora sono passati 50 anni, che non hanno affievolito la necessità di cantare, la responsabilità di raccontare, la ricerca continua di repertori e metodi per essere sempre al passo coi tempi. Alla direzione i sono susseguiti i Maestri Iginio Mintoti, Emilio Piffaretti, Davide Gualtieri, Alessio Benedetti. Per il quarantacinquesimo di fondazione si è esibito insieme ai Crodaioli di Bepi de Marzi a Cremeno. Dal 2016 dirige il Valsassina il M.° Maria Grazia Riva. La discografia conta cinque incisioni (LP del 1975, MC del 1997, CD del 2002 dal titolo “E la Guerriera diventò la Grigna”, Cd del 2009 in occasione del 40mo dal titolo “Amici Miei 1969-2009”, il CD “Prati Sonori” del 2019). Il coro si è esibito a Roma per la trasferta del 50mo di fondazione nella prestigiosa Basilica di S. Agnese Fuori le Mura ed ha appena ospitato il Coro Vos de Mont di Marco Maiero. Presidente è Graziano Combi e presentatore ufficiale il teatrante e narratore Michele Casadio. Le foto si riferiscono alla serata di celebrazione del 50mo del Coro che si è tenuta il 7 dicembre nel salone dell’oratorio di Cremeno con un breve concerto, è stato proiettato un video rievocativo dei 50 anni di attività ed infine sono stati premiati i coristi che hanno raggiunto la lunga militanza. In particolare i due fondatori del coro (Giovanni e Roberto) insieme al presentatore Michele Casadio. Nelle altre immagini, il presidente Graziano Combi premia la maestra Maria Grazia Riva. In tale occasione è stato presentato l’ultimo CD prodotto: “Prati Sonori”. Dopo gli appuntamenti del 7 e 8 dicembre, il Coro Valsassina si esibirà il 14 dicembre a Cinisello Balsamo, il 22 a noverate e sabato 28 dicembre concluderà l’anno del cinquantesimo con un Concerto nella Chiesa di Cremeno nell’ambito della Rassegna Natalizia Usci di Lecco.
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VENDROGNO E BELLANO SONO UN COMUNE UNICO BELLANO – Piccolo ribaltamento di numeri in seno al territorio della Comunità Montana e della sua riviera. Dai 28 comuni che ne facevano parte fino a poco tempo fa, prima la fusione fra tre comuni della Valvarrone: Tremenico, Introzzo e Vestreno e ora Vendrogno con Bellano, portano a 25 i comuni presenti, in attesa di altre auspicabili fusioni. I tremila e ducecento abitanti di Bellano, sommati ai trecento di Vendrogno, in Muggisca, fanno della nuova realtà un abitato di 3500 persone, con un territorio estensivo di quasi 22000 chilometri quadrati. Fatti tutti i passi necessari, con l’istituzione di referendum consultivi e approvazione nei vari passi successivi a livello legislativo, il sindaco di Bellano Antonio Rusconi e quello di Vendrogno Leonardo Enicanti hanno così dato il via alla nuova realtà dopo gli esiti positivi dell’analisi preliminare in ordine alla fattibilità di una possibile fusione mediante la procedura per incorporazione. Il processo di fusione viene anche visto come la possibilità di ottimizzare quelle risorse trasferite ai Comuni, che sempre più si stanno contraendo. Maggior razionalizzazione della spesa ed ottenimento di specifiche economie di scala. Il procedimento permetterà anche, come previsto dalla normativa vigente, di ottenere importanti contributi sovra comunali per i 10 anni successivi alla fusione. Dal punto di vista geografico e sociale i risultati sono evidenti, considerando che gli abitanti di Vendrogno usufruivano dei servizi amministrativi e comunali di Bellano già da tempo. Fusione fra lago e montagna a vantaggio di tutti.
Vista aerea di Bellano e Vendrogno
I due sindaci al voto del referendum consultivo (foto lecconotizie)
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NUOVA SEDE A BARZIO PER LA STAZIONE DI SOCCORSO ALPINO VALSASSINA E VALVARRONE BARZIO – La nuova sede della stazione di Soccorso Alpino Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana è stata dedicata agli scomparsi soccorritori Angelo Fazzini ed Ezio Artusi, ed inaugurata ufficialmente il 7 dicembre presso Villa Merlo, in località Fornace nell’area della Comunità Montana. Nata nel 1983 dopo la fusione delle tre Stazioni già esistenti di Barzio, Dervio e Premana, la Stazione di Soccorso Alpino Valsassina e Valvarrone, conta più di 60 tecnici, tra cui tre donne, e compie ogni anno circa 110/120 interventi di soccorso nel solo territorio della Valsassina. I volontari hanno deciso di intitolare la nuova sede a due soccorritori e amici scomparsi: Angelo Fazzini e Ezio Artusi. L’inaugurazione della nuova sede, è stata preceduta dalla celebrazione della messa a ricordo dei caduti nella chiesa di Pasturo, al termine della cerimonia d’inaugurazione si è svolta una cena curata da “I soci de Pastur”. Ecco un breve profilo dei due soccorritori a cui è dedicata la stazione Angelo Fazzini di Premana, mancato nel 2011. E’ stato un promotore del Soccorso Alpino nell’ambito della cinofilia, impegnandosi con passione encomiabile nella ricerca dei sepolti in valanga. Ezio Artusi, di Introbio, mancato nel 2018 in Grigna con l’amico e collega Giovanni Giarletta, tecnico di Soccorso Alpino, è stato per alcuni anni eli-soccorritore presso la base di Como, oltre ad avere ricoperto la carica di Vice Capo Stazione.
Nelle foto di Alessia Bergamini i momenti cruciali del taglio del nastro.
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NATALE ED EPIFANIA A TEATRO, A PREMANA E A PRIMALUNA Le compagnia di Premana, Primaluna e Introbio protagoniste del palcoscenico. VALSASSINA – Per chi non si accontenta del cinema con le proiezioni da Prima Visione che si potranno vedere sia a Pasturo presso il cineteatro Colombo, sia a Bellano, presso il cinema Sociale, per le feste natalizie si possono riscoprire le commedie teatrali amatoriali del nostro territorio. La prima compagnia ad andare in scena sarà la Filodrammatica Premanese, che, come da tradizione metterà in scena ben quattro repliche della nuova commedia brillante in 3 atti: E la vita l’è bela”. Di Franco Ruggero per la regia di Nicola Fazzini. Alle ore 21:00 del giorno di Natale, alla stessa ora di Santo Stefano, del 28 dicembre e del 2 gennaio. Dodici gli attori in scena, compreso il regista. Prevendita dei biglietti presso la Biblioteca parrocchiale sabato 21 dicembre e domenica 22, dopo le Messe. Prenderà il via, invece, il 4 gennaio, la settima rassegna teatrale de “La Pieev de rì” organizzata dalla Nuova Filodrammatica di Primaluna: www.scampamorte.com, 2 atti di Italo Conti, che la compagnia di Primaluna metterà in scena come “apripista” della stagione 2020, con replica il giorno 11 gennaio. Faranno seguito altri sei appuntamenti, a partire poi da sabato 18 gennaio con la Filodrammatica Juventus Nova di Belledo, sabato 25 gennaio con il Gruppo Theatron di Garbagnate, l’8 febbraio tornano sul palco gli attori della compagnia Quei de l’Angiolii di Introbio con la commedia di 1 atto di Roberto Zago, “Al Gigi ghe campana i pee”, poi sabato 15 febbraio sarà la volta della Filodrammatica premanese con la proposta della commedia natalizia, si prosegue il 22 febbraio con la Compagnia del Teatro di San Giovanni di Lecco, con “I rusteghi” e si concluderà con la Compagnia Ernesto Croci di Morbegno sabato 29 febbraio. Un ricco calendario che vedrà impegnate tre delle quattro compagnie amatoriali della valle.
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ALICE TORRIANI SUL SET DI LESSON OF LOVE. Alice Torriani, la protagonista del film girato in Valsassina in primavera “Lessons of Love” ci parla della sua partecipazione alla pellicola. Un’opera approdata al festival di Venezia e che ha suscitato consensi positivi. Prossimamente sarà possibile vedere il film, supportato dalla Lecco Film Commission, presso il Cineteatro Bruno Colombo di Pasturo, paese in cui sono state girate diverse scene, con data ancora incerta perché il produttore si sta occupando proprio in questi giorni della distribuzione del film. Quindi date certe al momento non ce ne sono ancora. La trama del film tratta delle vicissitudini di un ragazzo agricoltore, che ha sempre vissuto fra le stalle e il bestiame con il padre, che a un certo punto decide di vivere in città per conoscere l’amore. Conosce quindi, in una discoteca il personaggio interpretato da Alice Torriani. Il film è stato scritto da Lorenzo Faggi e da Chiara Campara, quest’ultima ne ha curato la regia. «Sono molto grata di essere stata parte di questo film». Esordisce Alice Torriani, che aveva recitato nel lecchese anche per la fiction “Una grande Famiglia”. «Chiara ha una voce molto precisa – prosegue Alice - determinata e che non lascia nulla al caso. Lavorare con lei è stato davvero prezioso. Fin dalle prove c’è stato un clima di grande rispetto, una profondità e onestà nell’affrontare anche i momenti più delicati, e questo mi ha permesso di essere subito molto aperta al lavoro. Abbiamo avuto pochissimo tempo per preparare il personaggio, ho saputo che ero stata presa per il ruolo una decina di giorni prima delle riprese. Ma mi sono affidata a Chiara e al suo talento, e mi sono sentita protetta, avevo la sensazione di poter rischiare senza farmi male, o almeno non troppo». I primi casting, in Valsassina, per cercare le facce giuste, i comprimari… sono iniziate nel perido dell’epifania del 2019… Il tempo di selezionare attori e comparse, persino una mucca di proprietà di Marco Invernizzi di Morterone, e poi tutti al lavoro in pieno inverno e in primavera per poter essere pronti per la mostra veneziana. «Siamo stati tutti molto vicini: troupe, attori, produzione, regia, e questo ci ha permesso di affrontare anche situazioni difficoltose, come il freddo forte in montagna e le lunghe giornate di lavoro. L’incontro con Leonardo Lidi ha avuto qualcosa di magico, si è creata subito una grande intesa, e ci siamo capiti senza bisogno di troppe parole. A volte nel percorso da attrice scordo perché ho scelto questo mestiere: i tempi, le necessità, la vita spesso portano fuori strada, ammesso che ci sia una strada ‘giusta’. Lessons of love mi ha riportato alla domanda primordiale, e mi ha ricordato il senso profondo di ciò che amo fare». Alice Torriani, qui in alcuni primi piani e sul set del film, è conosciuta al grande pubblico anche per la sua grande interpretazione nella fiction “Il paradiso delle Signore” andata in onda per più di una stagione oltre a “Tutto può succedere” e “Il commissario Montalbano” e “Un passo dal cielo”.
In foto: sul set di Lessons of Love
In foto: sul set di Una Grande Famiglia
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ARRIVATA LA NEVE, E’ PARTITA LA STAGIONE BIANCA Nello “Speciale neve” che il mensile Dove dedica alla Lombardia, nelle pagine dedicate alla Valsassina si legge: «Piste per bob e slittini, passeggiate nei boschi e campi scuola per i piccoli. Discese adrenaliniche e anelli di fondo per gli adulti. Fra le Grigne e il Pizzo Tre Signori, il divertimento è assicurato, per tutti!». Ed è proprio così, in valle, con l’arrivo della neve molti impianti di risalita sono entrati in funzione in anticipo, portando gli appassionati degli sport invernali ai Piani di Bobbio, ai Piani d’Artavaggio, al Pian delle Betulle, dove si trovano gli impianti che servono numerose piste per discesa e fondo, in grado di soddisfare ogni tipo di sciatore, dal principiante al campione. Ma tali strutture sono disponibili anche all’Alpe Paglio, all’Alpe Giumello e al Cainallo. Per i fondisti vi sono a disposizione le piste a vari gradi di difficoltà preparate a quota 1500-1600 metri, dagli anelli di Cortabbio ai Noccoli e ai Piani di Bobbio, una pista omologata per gare internazionali. Inoltre sono numerosi i percorsi offerti agli amanti dello sci alpino, adatti a tutti gli appassionati, con la possibilità, in particolare, di usufruire di tracciati al riparo da valanghe in qualsiasi periodo dell’anno. Tutte le stazioni sciistiche, sono dotate di scuola di sci alpino e nordico e dell’attrezzatura necessaria per l’organizzazione di gare a qualsiasi livello. Quindi facciamo come Grignotto: sci ai piedi e via… e poi una fumante tazza di cioccolata nei rifugi prima di rientrare a casa o in albergo. Nelle foto le scuole di sci dei Piani di Bobbio e foto di gruppo del Valsassina ski team che aspetta tutti gli appassionati il 30 dicembre dalle 17:30 alle 19:00 in piazza a Barzio per “dolci” auguri da fare a tutti.
In foto: Valsassina ski team
In foto: Maestri di sci dei Piani di Bobbio
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IMMAGINE VALSASSINA Dal 1987 è la rivista dedicata al turismo valsassinese, ora con un sito tutto nuovo! Nata come proposta per divulgare le attività commerciali e i luoghi naturalistici della Valsassina, da quel momento, l’intensa attività promozionale del territorio curata da Paolo Cagnotto, giornalista e comunicatore, titolare dell’agenzia Rosato’s Advertising, sviluppò un grande movimento di idee e innovazione. Per la Borsa Internazionale del turismo, in collaborazione con Giulio Selva e Giacomo Camozzini era già nato l’embrione della rivista cartacea, con una stampa ad un colore di un foglio ricco di informazioni stampato in 20.000 copie e distribuito proprio alla Bit di quell’anno. La prima rivista di settore del territorio lecchese. Dal “lenzuolo” dei primi anni, la rivista prese subito una veste tipografica più importante con spillatura e formato A/4. Con copertine a colori e foliazione mista. Dopo un decennio Immagine Valsassina è apparsa anche sul Web. Uno dei primi portali del territorio e la prima rivista web di settore dell’intera provincia. Sempre attiva su tutti i fronti ha rappresentato l’unico organo di informazione che raccoglieva dati e li divulgava in tempo reale. Per un breve periodo è stata il naturale strumento del Con. Tur. Valsassina, il Consorzio turistico di allora, fino all’estinzione dello stesso. Nel periodo estivo usciva con un supplemento, sia in luglio, sia in agosto, dedicato al calendario delle manifestazioni “giorno per giorno” divisa per i 28 comuni della Comunità Montana. Iniziativa poi conglobata nella rivista madre e metodo poi mutuato dai quotidiani e settimanali di allora e dall’azienda di promozione turistica. Per non parlare dell’editoria, che ha permesso di uscire con alcune pubblicazioni, fra le quali i due volumi irripetibili dedicati alla cucina del territorio: “Tipicità e novità a tavola”. Insomma primi in tutti i sensi, fino all’aggiornamento continuo del sito e ora si appresta a tagliare il traguardo del 33° anno di età del cartaceo e al 23° del web, la nuova sinergia con l’agenzia Quadrifolium Group, per un rilancio del sistema informativo, più adeguato ai tempi con un sito iperattivo che sfrutta i social come meglio si può con le proprie pagine Facebook ed Instagram! Per informazioni su inserzioni e distribuzione
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UN CAPOLAVORO DEL TINTORETTO IN ESPOSZIONE A LECCO PER TUTTO IL PERIODO NATALIZIO FINO AL 2 FEBBRAIO LECCO - Dal 6 dicembre 2019 al 2 febbraio 2020, la sala della fototeca del Palazzo delle Paure di Lecco, sede espositiva comunale, ospita “Il Tintoretto rivelato”, a cura di Giovanni Valagussa. In mostra il dipinto dell’Annunciazione del Doge Grimani, una maestosa opera che rappresenta appunto l’Annunciazione a Maria da parte dell’Arcangelo Gabriele. Il carattere eccezionale della mostra è dato anche da alcune scoperte emerse nel corso dell’accurata indagine sul dipinto, compiuta in vista dello spostamento a Lecco, attraverso una approfondita campagna fotografica. L’allestimento dell’esposizione è curato dallo studio di architettura Giorgio Melesi ed è stato studiato per favorire un incontro ‘per gradi’ all’opera, con un’attenzione alla valorizzazione e all’approfondimento di tutti i suoi aspetti iconografici e dei loro relativi significati. Al fine di consentire una fruizione particolarmente originale dell’opera è inoltre previsto l’utilizzo delle più avanzate tecnologie multimediali, rese possibili grazie alla collaborazione con Fondazione Clerici, Politecnico di Milano – Polo di Lecco e Univerlecco. Dopo un’importante segnalazione di Roberto Longhi che la giudica un’opera giovanile, l’Annunciazione è sempre stata considerata pienamente autografa. Solo nella scheda di Paola Rossi del 1982 (R. Pallucchini – P. Rossi, Jacopo Tintoretto: le opere sacre e profane, 1982) si ipotizza cautamente che possa esservi l’intervento del figlio di Jacopo, cioè Domenico Tintoretto. In realtà restando ad oggi piuttosto sfuggente l’identità di Domenico e soprattutto in considerazione dell’alta qualità pittorica di alcuni passaggi eccezionali come la figura dell’angelo in volo oppure delle idee del tutto originali della finestra con i vetri antichi tondi di Murano o della naturalistica cesta in primo piano, si deve immaginare una esecuzione autografa di Jacopo, forse coadiuvato dalla bottega in alcune parti secondarie, come era prassi normale nella sua vastissima attività.
Anno XXXII - N 3 Inverno 2019/20 Direttore Responsabile Paolo Cagnotto Tel +39 329 6884658 paolo.cagnotto@email.it Hanno collaborato a questo numero Gabriele Ardemagni, Gabriele Invernizzi, Alessia Bergamini, Giacomo Camozzini, Alessio Gilardi, Stefano Gilardi, Claudio Calimera, Egidio Magni, Virginio Robustelli, Walter Scudieri. Concessionaria per la pubblicità Quadrifolium Group Srl - Lecco info@quadrifoliumgroup.com Grafica e impaginazione Quadrifolium Group Srl - Lecco E mail info@immaginevalsassina.com
Tintoretto, Annunciazione, 1582-87 BIGLIETTO D’INGRESSO: € 2,00 | Gratuito: Disabili e loro accompagnatori, Studenti scuole di Lecco, Bambini di età inferiore ai 6 anni, Studenti universitari con University Student Card, Soci Fai e TCI, Possessori di Wow Card, Clienti Trenord, Titolari Card Musei Lombardia e Piemonte, Giornalisti con tessera di riconoscimento, accompagnatore gruppi ogni 15 persone. VISITE: Tutte le visite sono guidate. Durata: 20 minuti. Max 15 persone per visita. ORARI: da martedì a venerdì: 9:30 – 19:00 | sabato e domenica: 10:00 – 19:00 | chiuso il lunedì e il 25/12 APERTURE STRAORDINARIE: 26 Dicembre, 1 Gennaio e 6 Gennaio 14:00 - 19:00 PRENOTAZIONE PER GRUPPI: segreteria@tintorettorivelato.it
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